civiltà (luglio 2012)
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LA STORIA E I SUOI PROTAGONISTI I LUGL10 2012LA STORIA E I SUOI PROTAGONISTI
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RASTPASS10NE PER LA STORIA
Ahbonamento Musea2012
Fai di ogni giorno un grande evento culturale.Nel 2012 con l'Abbonamento Musei c'd tanto da fare e da vedere:
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dttorialedi Paola llaznn
A San pietroburgo c'e una statua equestre dedicata a, Pietro il Grande a cui i Russi
hanno dato il nome di Cavaliere di bronzo da una poesia di Aleksandr Pu5kin.Nel poema Pu$kin racconta che la statua un giorno si animd per inseguire al
galoppo un pover'uomo disperato per avere visto infrangersi i propri sogni duranteun,alluvione. per comprendere iI significato di tutto questo e soprattutto per capire
cosa rend,e un uomo un mito, iniziamo da tre date: Pietro I mori nel 1725, Caterina
II inaugurb la statua dedicata all'imperatore e da lei voluta nel t782, Puskinscrisse il Cavaliere di bronzo nel 1833. Dalla morte di Pietro erano trascorsi piti di
cent,anni, eppure l'imperatore guidava 6ncora al galoppo I'anima del suo Paese.
La storia che raccontiamo in questo numero di Civilt)non B n6 quella del grande imperatore, conquistatore di
terre fino al Mar Nero, n6 quella del finto imperatore
che resuscitd nell'immaginazione popolare. I1 volto della
storia che intendiamo mostrare ai nostri lettori E quello
"vivo". Rileggiamo il passato indossando le lenti del pre-
sente. Pietro il Grande fu il fondatore della Russia mo-
derna, e dopo la morte la sua immagine si impose ai Russi
dando corso a una second a vita fatta di aneddoti , appa-
renze, curiositi e falsiti da qualcuno credute vere. Tut-
ta la storia della Russia dal Settecento a oggi E dominata
dalfo zar che fondd San Pietroburgo e apri il suo paese
all'Europa. Il monumento equestre a lui dedicato non a
caso 1o .it."" .on il braccio alzato rivolto verso la Neva, iIfiume che apre al Baltico, quel mare caldo che mancava
alla flotta russa. Nessuno dei successori e dei leader, fino
al Novecento comunista e post comunista, ha potuto sot-
trarsi al confronto con Pietro, vero dominatore del mito
di fondazione della Russia moderna. Lo zat si E travestito
nel ricordo e la sua figura reale si d deformata a uso e
consumo dei sostenitori, cosi come degli awersari' Segno
di un'attualiti innegabile. Lo stesso sarebbe accaduto a
Napoleone: i suoi sostenitori non lo credettero morto a
Sant'Elena, mentre in Russia, dove l'idea del suo ritorno
suscitava sgomento, venne identificato molte volte con
viaggiatori dall' aspetto insolito.f gir"ai uomini non possono morire, i popoli ne hanno
bisog.ro e non si rassegnano alla loro scomparsa' Allorap., -^nt"rrerli vivi ciascuno trova Ia sua strada: Cate-
rina II fece costruire un monumento nel cuore della
citti fondata dal suo predecessore; Pu5kin scrisse un
poema per sottolineare il valore culturale dell'apertura
della Russia all'Europa voluta dallo zar, e noi oggi viraccontiamo tutto questo cercando di non cadere nel
tranello di una storia senza cuore, senza critica, senza
legami con il presente.
C市iltLA aToRra E r suo! pEoTAooNr€Tr --flff-;6-;6-it
AnnO I11,numcr0 25,luglio 2012
Rcgistraz10nc al Tribunalc di M‖ anO n 308 dci3ノ 6/2010
DirettO“ 鵬sPOnsabile:GualticrO Ruddla
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Scgにteda tt redaziOne:1/alcntina ProcOpiO
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20 56Le rubricheO EMoAppuntamenti con la Storia
8 ESTITI DARTEmeonora di Toledo dhe― 皿 a modaノjE″ιゴ′″αGゴ″rο″ο″′
9 ERAVIGLIE D'ITALIALa Basilica di san Vitale
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O IBRILeggere di Storia
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20128 MilanoPer abbonarsi con un clik: w.miabbono.com
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1 EwsGDuando la Storia fa notizia
l ELINECivilta nella storia
8 uRIOSITA DELLA VITA1l progresso in lnOstra a TOrinO
′i Sαιゴ″αNis`ゴ
9 UMERILe strade dellhntica Roma
″ 0`″α〃οBα′ルrrf
I cADDE rN...Luglio 1789di Dino Carponetto
|
&田曲肛ぉ07/2012
68
I grandi temi2o tosPoRTPRrMADELLE OLIMPIADIDall'Egitto alla Mesopotamia tuttii popoli antichi erano appassionati
di sport: ben prima dei primiGiochi olimpici del716 a.C.
di Osealdo Baldaeci
56 ru PrRAcoLoDEI MONACI IRLANDESIGrazie alle peregrinazioni dei monaciirlandesi a partire dal V secolo
l'Europa ritrovd la sua cultura dopole invasioni barbarichedi Elena Pertioaldi
82 oaur,Eo cALrLErLa Scienza contro la Bibbia
Le motivazioni che portaronoil tribunale dell'Inquisizione a
processare Galileo Galilei a RomadiNiccolit Cap2oni
68 LA BATrAGLIADl GETTYSBURG
A Gettysburg ncl 186 1'Escrcito
COnfederttO silandδ nell'ultimO
tentativo di vincere i Nordisti
″ハウrara Zο′′j
44 prerno rL GRATvDE
VITA E MIIOLavita dopo la morte di Pietroil Grande, l'imperatoreche guardd a Occidentedi Dino Carparcfto
32潔∬器a2Il processo a GalileoIn questo numero di Civifti pubbli-chiamo il secondo a,rticolo dedicatoai processi della Storia. Galileo Ga-lilei nel 1688 a.nziano e malato ven-ne chiamato a Roma dal Papa poi-ch6 accusato di essere eretico. Finoai quarantacinque anni lo scienzia,-to aveva insegnato matematica eper arrotondare costruiva strumen-ti matematici: proprio con il perfe-zionamento del ca,nnocchiale era-no iniziate le sue traversie, poich6avendo intuito la validiti della teo-ria geocentrica, egli non fece nullaper tirarsi indietro dal sostenerla.
*INFO: Museo Napoleonico, piazza di Ponte
Untberto I, 7, Roma. Da martedi a domenica
dalle 9,00 alle 19,00. Chiuso il lanedi. Il costo
del biglietto i di 5,50 euro. Per informazioni:0 60 60 8 o?Pure .ww,w.mus eonafo leonico.it
CARTE D'ITALIALa prima eampagnad'Italia di Napoleone eraccontata attraverso lamappa di Bacler d'Albe
_Roma. Disegnatore, cartografo e pittore di
battagl.ie, Bacler dAtbe diviene, net '1804, capo
deI bureau topographique di Napoleone con iI
compito di raccogtiere [a documentaizione ne-
cessaria per [e campagne militari. lt progetto
de[[a "Carte g6n6rate du th6Stre de [a guerre
en ltatie et dans [es Atpes" aveva ['obiettivo di
riunire iI territorio detL'ltatia centro settentrio-
na[e in un'unica carta. ln quattro anni Bacter
d'Atbe produsse sei carte innovative per nu-
merosi etementi di carattere tecnico. Donate
a[ Museo Napoteonico net 2005, oggi d to
stesso Museo a presentarte ricomposte in
un'unica parete Lesposizione d corredata da
una serie di incisioni che ripercorrono i mo-
menti principali dette campagne Napoteone.
LI
*INFO: Museo Accorsi, oia Po 55,Tbrino.Da martedi a domenica dalle 10,00
alle 13,00 e dalle 14,00 alle 18,00.
Per informaxioni: 011.837.688 int. 3
6
_Torino. Angeto Cignarol.i
ebbe un ruoto fondamenta[e
nel.ta diff usione di una
iconografia topograf ica deI
Piemonte sabaudo. La mostra
ci restituisce ['aspetto di un
territorio riscoperto anche
grazie atte memorie di
viaggiatori ed esploratori
stranieri e atta pubbticazione
det[e prime guide.
Avangtrardie russe
_Roma. lI rinnovato spazio
espositivo dett'Ara Pacis
ospita un'esposizione dove
it pubbl.ico avre ['opportunitidi ammirare i capotavori
dei piir grandi artisti russideI Novecento.
La mostra d aperta sino
a[ 2 settembre da martedia domenica datte 9,00 atte
1 9,0 0. Pe r info rmaz io n i :
www.arapacis.it
ComoLa dinastiaBrueghelI'arte fiammingaa villa Olmo
fino al27 luglio
RomaLux in ArcarraI'ArchivioVatica,rro aiMusei Capitolini
fino al9 seftembre
R,omaVetri a RomaForo romano,all'interno dellaCuria Iuliafino al 16 settembre
LA NUOVA FRONTIERAUna mostra dedicata alla civiltidel popolo indigeno ripercorre la Storiae la cultura dei nativi del Nord d'America
-Firenze. Cinquecento anni or sono moriva cotui che ha dato iL
proprio nome aI continente americano: Amerigo Vespucci. 0uesta
mostra vuote ricordare iI grande navigatore fiorentino ripercorrendo
i passi detta civitti det Nord America per riscoprire [a storia di quette
terre dove i cotonizzatori penetrarono netta loro avanzata. Lesposi-
zione presenteri una scelta dei pezzi pii preziosi e significativi del.
Gitcrease Museum di TuLsa, in Oklahoma, uno dei musei piir impor-
tanti per [a ricchezza di testimonianze storiche e per [a piJ grande
cottezione di manufatti d'arte retative atla storia de[ West. La mostra
consentir) di apprezzare [e testimonianze storiche di un popoto noto
troppo spesso soto per [e ricostruzioni del.l.a fitmografia americana.
I*INFO: Palazzo Pitti,Andito degliAngiolini, Galleria del Co-
stuttte, Firenze. Da lunedi a domenica dalle 8,15 alle 18,50 neimesi di luglio e agosto. Dalle 8,15 alle 78,30 nei mesi di settembre
e ottobre. Dalle 8,15 alle 16,30 nei mesi di novembre e dicembre.
Per informazioni: 0 5 5 2948 83
Il Martiriodi San Lorenzo
Alba. Reatizzato tra it 1546
e it 1559 da Tiziano it dipinto
torna a mostrarsi aL pubbLico
dopo un'opera di restauro
tra [e pii importanti awenute
su pate d'attare in legno.
*INFO: il Palazzo Banca
d)llba i aperto al ?ubblicolunedi, giooedi e venerdi
dalle 15,00 alle 18,30;sabato
e domenica dalle 10,30
alle12,30 e dalle 15,00 alle
1 9,00. Per inform.azioni:
eo enti@ u e llc o mon lin e. com
Capolavoridella Terradi ntezzo
-Avellino. Attraverso circa ottanta opere, dipinti e sculture
provenienti da tutto iI territorio in una ragionata successione
cronologica daI Medioevo aI Barocco, [a mostra racconta [a storia
del.t'arte irpina, mettendo in evidenza un grande patrimonio d'arte.
*INFO: Complesso Monumentale ex Carcere Borbonico,
piazza,llfredo De Marsico. Dal lunedi al venerdi
dalle 10,00 alle 13,00, martedi e giooedi 15,00 alle 17,00.
Per informazioni: anasw. capolaooridellaterradimezzo.it
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MilanoBrama,rrtino:il genio delRinascimento,Castello Sforzesco
fino al25 settembre
R,omaAntinoo iI fascinodella bellezza,Antiquarium diVilla Adriama
fino al4 noaembre
ThentoI cavalieridell'Imperatore,Castello delBuonconsiglio
fino al 78 nooembre
SHAKESPEARE:STAGING THE WORLDNell'estate dei giochi olimpici il BritishMuseum inaugrrra una rassegna unieaal mondo su uno dei simboli delladrammaturgia inglese
-Londra. E ta piit grande mostra mai reatizzata suI mondo e ['o-pera di Wittiam Shakespeare e si inserisce nel programma del Wortd
Shakespeare Festival che si terri a Londra nel corso det 2012.
Un viaggio attraverso ta nascita e [o sviluppo del teatro moderno con
ottre 190 oggetti provenienti anche da cottezioni private mai ammi-rate prima. Un percorso che si svituppa tra dipinti, rari manoscritti e
oggetti di tutti i giorni per capire come [a diffusione de[ teatro in-gtese, con [e sue figure professionati e [a sua struttura, abbia contri-buito a rafforzare l'dentiti e [a potenza ingtese sul resto del mondo.
Ma si tratta anche di una mostra dai toni volutamente moderni per
far comprendere a[ pubblico quanto attuate siano ta figura e l'operadi Shakespeare in un tempo di continua e inarrestabite evotuzione.
Per questo motivo i[ British Museum ha cottaborato con ta Royat
Shakespeare Company, una dette compagnie teatrali tra [e piir co-
nosciute anche ottremanica, per reatizzare una serie di contenutimuttimediati che possano aiutare it pubbtico ad approfondire parole
e personaggi che fanno ormai parte detlessere di ciascuno.
InfoBritish Museum, Londra.
Fondato nel 1753, it BritishMuseum di Londra d uno
dei poti museati pii importantia[ mondo. E aperto tutti i giornidatte 10,00 atle 17,30.
Lingresso d gratuito, mentrei[ costo per accedere atlamostra "Shakespeare
staging the wortd" d di 14
stertine. Per informazioni:ww.britishmuseum.org
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Gacciaalle streghe
il fenomeno storicodella stregoneriae la conseguente
Montesano
Il volume indaga
caccia alle streghe
Cacciaalle streEhedi Marina MontesanoSalerno editorepag. 188; euro 12,50
SACG10
SECOLI DI STREGONERIE"E opportuna una stima generale sul numero di vittime com-plessivo: nonostante la pubblicistica in materia diaspesso cifre palesemente assurde, ehe arrivano addiritturaa parlare di sei milioni di vittime, nell'intero periodo tra metiCluattrocento e meti Settecento le condanne alla pena capitaleoseillano tra le 4O.OOO e le 6O.OOO"
_La stregoneria d quel complesso di cre-
denze fondate su[['idea che attraverso magie e pra-
tiche rituali si possano ottenere atterazioni dei
regotari fenomeni detta natura.
ln genere si guarda atta caccia alte streghe come a
un fenomeno [egato a un lontano passato, in parti-
colare a[ "barbaro Medioevo". Difficitmente si
pensa che invece [e persecuzioni ebbero inizio ben
prima e che continuarono per tutta ['eta moderna e
ancora oltre e che erano legate anche a motivazioni
geografiche, potitiche, meteorotogiche, economi-
che, ottre che, certamente, socia[i. Tra Cinque e
Seicento [a diffusione detta peste, e [a conseguente
decimazione de[[a popotazione: [a Riforma prote-
stante net['area settentrional.e delta Germania; |.a
f rammentazione potitico-amministrativa in diverse
aree dett'Europa; i[ potere centrale debote che [a-
sciava autonomia a[[e piccote comunitir; [e carestie
derivanti datta cosiddetta "piccola era gtaciate"
sono soto atcune dette cause che incrementarono
[e persecuzioni a streghe e stregoni, visti come
capri espiatori di circostanze con cui non avevano
nutta a che fare. lmportante d avere spazzato via iI
pregiudizio che [addove operavano il. Sant'Uffizio o
['lnquisizione spagnota venissero aggravate [e per-
secuzioni verso [e donne considerate streghe: ac-
cadeva tutt'attro invece, perch6 i processi
difficil.mente arrivavano atla condanna a morte.
Questo e soto un aspetto trattato in questo votume
che secoto dopo secoto a partire dattAntica Roma
fino aI Settecento esamina attraverso casi accaduti,
documenti e cronache dett'epoca, un fenomeno
che pare non essersi ancora esaurito.
Lautrice, Marina Montesano, insegna Storia Me-
dievaLe a[['Universiti di Messina e iL l.ibro fa parte
deLLa cottana Acutei (P.H.J
>SAGiGIOPor.,rsIntroduzionealla citti,-statodell'antica Greciadi Modens Herman
Hansen
Uni.uersitiBocconi Editorepag.316; euro 26,00
Liantica Grecia trastoria e attualiti
>SAGIGIIOINVTTO A CORTE
Storie, ricevimentie passioni neipalazzi d'Europae d'Americadi Enrica RoddolitVallardi
pag. 160; euro 16,80
→ SAGGIOI CARNEECI
di Cristopher HaleGarzantipag.655; enro 35,00
Non furono solo
i cittadini tedeschi
ad armare le filadell'esercito nazista
+SAGIGIOIL RISORGIMENTOITALIAI\IO
di Gioq)anna MoftaPassigli Editorepag, 199; euro 19,80
Una riflessionesull'unificazioneche ha segnato
la Storia d'Italia
=l cavaliered'Islanda′′cra″′ゴ″s″Z●araガ
Mο″ル滅o″
′4,4“∫′″″ゴλθθ
IrresistibileNord″ゴノ
`″
麟eα ″J Rοι′Z″″r
C07ιαιι′0
′`g224′
″70ゴ乙6θ
ROMANZ0 ROMANZO STORICO
IL CAVALIERED'ISLANDA"Con i roghi dei ca,tari va in fumo un'interacivilti: la cavalleria,, l'a,mor cortese, l'artedei trovatori. Non potevano vincere, mase avessero vinto la battaglia di Muretvirrremmo in un altro mondo"
IL MISTERODIUNA MAPm"Oggi gli studiosi danno per scontatoche i viaggi degli Zen siano apocrifi,soprattutto nei paesi nordici.Io invece continuo a essere affascinatoda questa storia"
_Claudia Salvatori riesce a passare dat giaLto aI romanzo storicocon grande maestria. Ha pubbticato diverse intriganti indagini per i
GiaLLi Mondadori, un romanzo a base di eros e morte da cui e statotratto iI fiIm Amorestremo, [e biografie di ltdegarda, MessaIina e
ELiogabal.o e ha inventato una serie di spionaggio, Watkiria Nera,
ambienta nelta Germania di HitLer. lI cavatiere d'lstanda, "un ro-manzo di formazione e peripezie", si basa su un solido impianto sto-rico. Ambientato tra i[ 1190 e it 1213 racconta [e "awenture" di un
giovane istandese ne[ suo vagare attraverso ['Europa in cerca dettarisposta a una domanda <La beltezza d di Dio o deL DiavoLo?> Kvetd
Ul.f r incontra Riccardo Cuor di Leone, trova [e regote del.l.a Cavail.eria,partecipa atta Quarta Crociata e aI saccheggio di Costantinopol.i, as-siste ai primi roghi dei catari e combatte nel.La battagtia di Muret.Romanzo visionario, racconta un "mondo che sta scomparendo perlasciare iL posto aI nuovo mondo mercantite. Racconta di "un disa-dattato di grande talento e grande cuore" che, come ha scritto qua[-cuno, "cercava [a bettezza, che cercava un'idea, che cercava Dio e
che invece, sfortunatamente, trovo gti uomini. (R.M.)
10
_La storia raecontata in questo [ibro d una storia di scoperte,una fatta tra [e carte di famigtia, una in bibl.ioteca e attre in giro per
iI mondo. Tutto inizia netta seconda meti del Trecento quando i fra-tetli Antonio e Nicol.d Zen, intraprendenti esp[oratori veneziani, par-
tono a[[a votta dei mari artici, incontrano terre a cui impongono nomi
improbabiti - Fristand, Estotilant, Drogeo e lcaria - quindi uno di Loro
scrive un rapporto del. viaggio e disegna una mappa.
Duecento anni dopo un discendente dei due esptoratori pubbtica a
Venezia [a carta e i documenti creando scompigl.io tra i geografi: peratcuni e tutto vero e c'd da scoprire fin dove si sono spinti i due fra-tetti per altri si tratta di due imbrogLioni daLta fervida fantasia.Settecento anni dopo iI giornatista Andrea Di Robitant si imbattenetta carta atLa BibLioteca Marciana di Venezia e spinto datLa curio-sitA e per togtierci quatche dubbio, mappa originate alta mano, riper-corre [e orme dei fratel.ti Zen e va a indagare di persona. lI risul.tatoe questo [ibro che non so[o prova a dare qua[che risposta aI misterodelta carta, ma racconta ditradizioni antiche soprawissute in tuoghilontane e fa [uce su diversi aspetti del.l.a vita net Medioevo Ip.H.)
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‖ 習 ll∫WillWπ 椰 Ⅲ Ⅷ Ⅷ 阻 11曖 思 蝋 lⅧ il器 Ⅷ 胤 WTmi∬ 篤 □ ¨Ⅲ… … ■ ■
r― meDla
¬po di cana□ □ 1爾|
IL VOLTODELEEGITTOA dista.nza dl due a,nnl dal suoritrovamento I'uomo dl Ankhpakheredsembra aver rltrovato la sua tdentltil
-Mlle.no. Lidentiti detluomo di Ankhpakhered, La mummia con-
servata aI Museo civico Archeotogico e Pateontotogico di Asti continua
a costiturre un appassionante quesito storico per l'a comunitd scientifica
itatiana. La mummia d [a protagonista assoLuta deL Mummy Project: it
progetto di ricerca che studia mummie umane e animati attraverso
anatisi effettuate con te piir avanzate tecniche screntifiche. La riprodu-
zrone in gesso detta testa detta mummia, in dimensioni reati, d stata
mostGta per ta prima votta nel corso di una conferenza stampa che si
d tenuta att'ospedate Fatebenefratetti di Mitano. Dopo due anni di ap-profondite indagini mediche, sono emersi particotari che hanno per-
messo di effettuare una compteta ricostruzione det votto: secondo gti
speciatisti t'approssimazione atta reattA d pari at 95%.
Una situazionepolitica difficile_Clnc. Net'!977. erano state
portate alta tuce un gran
numero di preziose retiquie
datta tomba diXiahou Zao
lll secolo a.C.l, netsito dr
Shuanggudui. Tuttavia non
erano molto chiare [a struttura
e [a funzione di una coppia di
dischi e di un "oggetto laccato
per scopi insotiti . 0ra [a
squadra di Yunli Shi, docente
a[t'UniversitA delta Scienza
e detta TecnoLogia di Hefei,
pensa che uno sia t'ago di una
merrdiana, mentre [a coppia
di dischi costituirebbe
un daspositivo per osservare
ta posizrone dei corpi cetesti
La fine delmondo dei Maya
-Guatemala.Wiltiam Saturno, archeotogo
at['Universrti di Boston,
ha rivetato it ritrovamento
sutte paretr di una casa di
1 200 anni fa. neL sito di Xuttinin ouatemata, di centinaia d
gerogtifiq e prtture maya che
sembrano descrivere varie
cicticiti astronomiche. Datta
decodifrca dei gerogtifici d
risultato che secondo i Maya
itcatendaflo non termina il21
dicembre 2012, ma vanno
aggiunti attri 7.000 anni.
Una culturaprivata
_Christian Levett,
un giovane
Iinanziere ingtese
daI patrimoniostettare, ha donato
500.000 stertine(625.794 eurolper finanziare
due scavi cotlegati
a[[ imperatoreAdriano, uno dei
quati a Tivoti.
Gtiscavi hanno
come scopo quetlo
dicapire megtio la
topografia e [a storia
det Pantanetto,
zona paludosa
dove sono stati
realizzati importanti
rinvenimenti.
I fondi di Levett
serviranno ancheper lavorare vicino
atte fortificazioni di
Alauna. a Maryport,
tungo it vatto di
Adriano.
IASTALLA SCOPERTA DI PASTIl semplice acronimo PAST - Passione per la Storia - cerca di comunicare molto:innanzitutto la eondivisione di un interesse che per noi i passione, intesa comeun insieme di euriositi, voglia di ricercare e approfondire; poi significa garanzia:questo marchio firma una serie di prodotti editoriali realizzati con entusiasmoe spinti all'eccellenza; infine identifica un sistema sempre piir ampio di contenutie prodotti, dai siti internet alle apps per tablet, dagli e-corrmerce ai libri
> Illustrazione italianaLe piir belle foto, i progettie le cronache dell'epoca
Littoria, Sabaudia, Carbonia, Guidonia
e [e attre: come e perch6 Mussolini votle
edificare [e nuove citti det fascismo.
lI racconto appassionante di un'epopea
unica ne[[a storia itatiana. Con
un'introduzione di Vittorio Sgarbi
e ['editoriate di Antonio Pennacchi.
> ArcheoLa citti del Re dei Re,Pompei ed Ercolano,la Sardegrra preistorica_Graaie agli scavi, Persepoti torna a
stupire archeo[ogi e visitatori, proprio come
accade, ormai da tre secoti, aLLe citti coLpite
dat[eruzione vesuviana det 79 d.C. E invece
motto piri recente [a riscoperta detta pitantica storia sarda.
> MedioevoStorie di imperatori,di filosofi e di cristiani(Xtone di Sassonia di nuova vita
aI Sacro Romano lmpero e, quatche secoto
pit tardi, un altro imperatore germanico,
Ludovico iI Bavaro, accoglie Marsitio
da Padova, pensatore scomodo Negti
stessi anni si svituppa sempre di piI it cutto
per i martiri romani e per i [oro Luoghi.
I figli di Antonio e Cleopatra_Egitto. L eg ittotoga itatiana
Giuseppina Capriotti ritiene di
avere identif icato i due gemetti
figl.i di Marco Antonio e Cteopatra
- Atessandro Hetios e Cteopatra
Setene - raffigurati in un gruppo
scuttoreo conservato aI Museo
deI Cairo. Lu[tima grande regina
d'Egitto e iI generale romano
ebbero tre figti (due gemetti e un
maschio), ma finora era stata
ritrovata soto ['immagine di Setene.
La scultura era stata rinvenuta inun tempio dedicato ad Hathor neIta
citti di Dendera, in Egitto. Atta
circa un metro, mostra i due
bambini che si abbracciano,
affiancati da due serpenti.
UNA TAZZADITREMILA ANNIi: I'unico esemplare rinvenuto in Italiae uno dei pochi al mondo: il reperto risalirebbea nn periodo compreso tra i 38OO e i 87OO anni fa
_Reggio Emilia. Secondo iL soprin-
tendente per i Beni ArcheoLogici dett'Emi-
[ia-Romagna, FiLippo Maria Gambari, "aI di
ti detta straordinaria preziositA deI re-perto, [a tazza d'oro di Montecchio Emitia d
un oggetto destinato a cambiare radicat-
mente atcune idee consotidate sui com-
merci e sugti scambi nett'Europa di quasi
quattro mittenni fa." Pesa quasi mezzo
chito,6 atta poco pii di 12 cm, d in [amina
spessa circa un mittimetro e mezzo e si
trovava a soLi 60 centimetri di profonditi
praticamente isotata da quatsiasi attro og-
getto o reperto. "Lisotamento de[[a tazza
rinvenuta a Montecchio" spiega Gambari"d analogo a que[[o degl.i al.tri reperti tro-vati in Europa e conforta l,'ipotesi di un uti-lizzo ritua[e. Di sicuro questo oggetto aveva
un vatore etevatissimo gii attora; quanto a
quetto che potrebbe avere oggi, basti dire
che ['analoga tazza rinvenuta a Ring[emere
d stata acquistata ne[ 2002 dat British Mu-
seum per ta beLta cifra di 270mila sterline,ciod piir di mezzo mitione di dot|.ari".
14
La eolonia perduta
_Stati Uniti. Una mappa di ottre 400 anni fa
[a destra) potrebbe svetare [a sorte della
cosiddetta "cotonia perduta". Net 1587 gti
ingtesi cercarono di stabitire [a [oro se-
conda colonia sutt'isota di Roanoke aI
[argo detta Carotina del Nord: ta spedi-zione stabiti un insediamento, ma tre anni
dopo i cotoni erano spariti, [asciando soto
[a scritta -CR0AT0AN" incisa sut tronco di
un atbero. Per secoti nessuno ha saputo
con certezza che fine avessero fatto, ma
oggi una nuova anaIisi sutta "Virginea
Pars", [a mappa disegnata da John White
capitano detta spedizione, ha scoperto iI
simboto di un forte nascosto con una
pezza, forse [a destinazione dei cotoni.
0
こ
Fondo amrbiente italia^noFondazione senza scopo di lucro cheopera per l'educazione e I'istruzionedella collettiviti alla difesadell'a^rnbiente e del paesaggio
SOS PAESAGGIOVilla De Leo venne progettata nel 1-9-1-2
dall'architetto Eugenio Molino per unadelle famiglie piir in vista della nobilticalabra del secolo scorsoa cura di Maria Pia Erede - www.fondoambiente.it
_Reggio Calabria. Reatizzata in purissimo stite Li-berty, d stato iI primo grande progetto di abitazione signo-rile a struttura antisismica reaIizzato in Ca[abria dopo['appticazione detta Legge antisismica nazionate det 1909 e
ha avuto numerosi riconoscimenti in tutto iI mondo dovutia[[a sua struttura articolata su tre livetti in pendenza, chegarantivano irequisiti richiesti daIte nuove normative en-trate in vigore dopo iI terremoto det 1908.
lI patazzo, ottre a trovarsi in una sp[endida posizione che
domina [a costa catabra e spazia fino aI canate di Sicitia e
att'arcipetago de[[e lsote Eotie, d straordinario per isuoi af-freschi, imarmi pregiati, ipavimenti a mosaico, [e vetratepotrcrome, il. giardino di piante rarissime, tanto che, neg[ianni di maggior sp[endore, venne premiato come migl.ioresempio di Liberty neI mondo. La vitta d disabitata da una
ventina d'anni, d in totate abbandono e iI degrado avanza in
modo inesorabi[e: sarebbe necessario intervenire per evi-tare che si disperda una significativa testimonianza de[tatradizione cu[turate e detlo sptendore artistico di un'epocacos) importante come f u it Liberty.
Rea Lizzalo a pposita mente pe riPad, ti permette di ascottare[e interviste, vedere i video e
scorrere i testi un'esperienzache cambiera per sempre i[ tuomodo di far pratica con l'ingtese
StE ,1*r ddI reMber watchmg the Eohty ch*olate bar ad\ef on TV.'rhe bre ol paradi*' | @ld l@k at Bte pah fc and tlEfrite end .nd thin[ 'Wd paEdi*lA @de of mdths ago I was fEs5ing by the lcat Elops ardI sw a sign rn a trMl agffi s shop winddi 'Repubbt(a Do-minkare pbmororel- I fEd ome tihe to ME. sffie md-ey n ttE b-U.rd e I b@l@d r! Trc wks'l'll rel,ar in paradae in th€ day. then wih h tfE *nrng' I
rr@ghtAfB a oigbElcr lo-hour frght re Lnded E6 rhough I
@s €iy tiEd, rny ftiend Ryan and I drcid.d io 9o dtr<tly to
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rr@ .l Crhlbl? John P. 6[0.r & l'a ,[email protected] sl..,
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『.叫
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lllllllllllllllllllllllllllllllillllllillllllillllllllllllllllllllllllllllllllll
Ad AtenemuorePericle
Finisce I'Imperoromano d'Occidente
Invasionibarbarichein Europa
Carlo Magnoincoronato
Federico IIdi Svevia dimperatore
VieneMaometto
diventaprofeta
di AllahA RomaCesare vieneassasisinato
↓
・
dal XVIII secolo
I Babilonesiinventano la
scrittura
パ硝』0一の
“里目①倒
■
〔※肖ヨロg8邑げ
dal IV secolo
VI seeolo0舎
lllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll
Civilta apre molte Anestre sulla storia dell'uomo,dalle origini Ano alla量ne del XIX secolo.La fascia inferiore riporta tutti gli articoli di questonumero,allineati sulla timeline per visualizzare quale sia la distanzareale fra un avvenimento e l'altro
Ha inizio l'epidemiadi peste in Europa Lutero affigge
le 95 tesiNascono gli StatiUniti d'America
¨Elisabetta I E Reginad'InghilterraCristoforo
Colomboscoprel'America
■■■■
1672‐ 1725
1564口 1642
1861‐ 1865
|‖ H‖ H‖ H‖ ‖HH‖ H‖ ‖H‖ ‖H‖ H‖ HHH‖ H‖ HHH‖ HH‖ HHH‖ ‖H‖:
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20
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MONDO ANTICO ILo sport
Antichi Egtzi e popolimesopotamici, Romani
ed Etruschi:tuttiaJppassionati,comeeprma
dei Greci, di qport
DI OSVALDO BALDACCI
の ′物″税♭″″″″″
uscoli tesi in uno sforzo estremo,velati di sudore che riluce sottoil sole brillante. Nell'aria si re-spira la concentrazione e l'impe-gno per vincere a ogni costo lasfida con lafalica, con I'awersa-rio, con se stessi. In palio c'd la
gloria imperitura che rende pari agli eroi e ai semidei. Assi-steremo a queste emozionanti scene nelle prossime gareolimpiche di Londra. E vi assistevano gii dalll6 a.C. i Gre-ci che si riunivano a Olimpia per i giochi sacri. Ma ancheloro come noi non sono stati i primi.
"Enkidu si levd e andd incontro a Gilgamesh. Essi siscontrarono nel mercato del paese. Enkidu ostrui la portacon il suo piede, non lascid entrare Gilgamesh. Allora essisi affrontarono l'un l'altro come esperti lottatori, sbuffandocome tori, essi frantumarono lo stipite della porta, le muratremarono. Ma Gilgamesh dovette piegarsi e il suo piede (fucostretto) aterra.Il suo furore allora si placd ed egli abban-dond la lotta". Questa vivida descrizione di lotta rituale haquasi quattro millenni, forse cinque; si trova nell'epopea diGilgamesh e ci restimonia di un inconro di lotta che nondeve sorprendere, in quanto abbiamo diverse testimonianzefigurative di sfide sportive fin dai tempi pir) remoti. Losport non B cerro nato con le Olimpiadi greche. Nel mondoantico si gareggiava con passione gii da millenni quando nel776lprimo velocista vinse la corsa di Olimpia.
< DUE PUGILI BAMBINIAffresco del XVI secolo a.C.proveniente da Thera(Santorini), oggi aI MuseoArcheologico di Atene.
21
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‐
Lo sport nell'antico EgittoLo storico greco Erodoto che narra di unamissione in Egitto degli Elei, gli organizza-
tori dei Giochi Olimpici, per chiedere con-
siglio su come rendere imparziali le regole
delle gare. GliEgizirisposero che per essere
corretti gli Elei dovevano escludere i loroconcittadini dalla possibilid di competere.
Erodoto affermache i Greci si rivolsero agli
Egizi perch6 sapienti, omettendo di dire che
si intendevano di sport perch6lo praticava-
no gii da duemila anni. Lo storico racconta
in un passo poco distante dal precedente:
"Gli abitanti di Chemni (presso Tebe) in
A UAT'FN^ESCO
da Beni Hossalr hapiir di 4O(X) anni ed6 uno dei tantl chenelle tombe del MedloEgitto raffigura coppiedi lottatori mostrendonei dettagli preae,posizioni e azionidl oombattimentoassoluta,mente preoieesotto il profilo tecnioo,tanto che si rltlene chel'artista posse esserestato un lottatore.
onore di Perseo indicono giochi ginnicicompleti di tutte le specialiti, stabilendo co-
me premi capi di bestiame, mantelli e pelli".In Egitto, come in Mesopotamia, si prati-
cava sport fin dal terzo millennio a.C. Raffi-
gurazioni sulle pareti delle tombe egizie mo-
strano competizioni sportive fin dall'AnticoRegno egizio, e un'immagine della corsa sa-
cra di re Zoser precede le piramidi.La maggioranza delle testimonianze sugli
sport praticati prima delle gare olimpicheriguardano la lotta e il pugilato, ma non
mancano attestazioni sulla corsa, la ginnasti-
ca, una sorta di scherma, il tiro con I'arco, il
di giovani correvano intornoa[ Pa[atino. Per [a cronaca
arrivd primo Remo, ma
maI gtiene incotse. Attrorito primordiate era quetto
det CavatLo di Ottobre:
c'era prima una corsa
equestre, Poi un cavatto
deI carro vincente veniva
+La passione dellosport a Roma aveva
caratteristiche diverse
rispetto atta versionegreca. C'era molto Piirgusto delto sPettacoto,
megtio se passionale e
viotento. I giochi gtadiatorii
ne sono t'esemPio Pirlr
evidente, ma anatogo
coinvotgimento catturava
il, pubbtico nette corse
dei carri, i[ vero amore
sportivo dei Romani.
Entrambi questi "sPort"
sono motto antichi. Si
ricorder) che gii Romoto
diede it via a[ Ratto delte
Sabine durante i Consuatia,
quando ne[ Circo Massimo
si svolgevano aPPunto dette
gare sportive. SemPre
netta teggenda di Romol'o
e Remo si trova una sorta
di gara di corsa sacra,
i Lupercalia, un rito detta
feconditi dove due squadre
『
LO SPORT NELEANTICA ROMA
●‐ .__, |_ ..=i・・ ■、_.^_
sollevamento pesi, giochi con la palla, garcdi carri e sulle barche. Sul Nilo lo sport at-traversava tutte le categorie sociali. Lo stori-co greco del I secolo a.C. Diodoro Siculoracconta dell'educazione fatta impartire dalfaraone Sesostri all'inizio del II millennioa.C. alla gioventi egiziana, "ammaestratanella medesima disciplina e negli sressi eser-cizi. Non era permesso a nessuno di prende-re cibo se prima non avesse compiuto unamarciadi 18 stadi" (uno stadio corrisponde-va a 178 metri, per un totale di 3200 metri).Allo stesso periodo appartiene il Papiro del-lo scriba Ani che al figlio Piopis raccomanda
"non dimenticare la palestra. Se tu riesci avincere tutti i giuochi, non temerai quandosarai uomo". "Rendi il tuo corpo forte e ve-glia su di te", scriveva il saggio Amene-mapt anticipando il classico mens sana incorpore sano del poeta latino Giovenale (Isecolo d.C.). C'era occasione di praticaresport nel corso di cerimonie religiose e feste,ma l'addestramento militare in molti casi re-stava l'area privilegiata della pratica spoftiva.
MONDO ANTICOILo
V PUGILI ROMANIRilievo del f secolo
in cui sono rappresentatidue pugili dell'anticaRoma. Musel di Villa
Tlorlonla, Roma.
sacrificato e i "contradaio[i"
detta Suburra e detla ViaSacra si battevano perconquistarne ta coda.lnottre era consueto [o
spettacolo deI CampoMarzio pieno di giovani
che si addestravano neglisport pii vari, compreso i[
nuoto nel Tevere. Oltre attaginnastica, era diffuso ilgioco con [a palta, praticatoanche da Mecenate, per i[qua[e esistevano dei locatiappositi, gti sphaeristeria.lJharpastum, praticato dailegionari, d un antenatodiretto di catcio e rugby.
SPORT SUL NILONelle tombe dei nobili egizi a Saqqara (2600 a.C.) i scolpito questo scontro tra barcaioli che viene interpretatoGome un gioco sull'acgua. Gli Egizi, figli del Nilo, erano maestri del canottaggio e della vela, e sa,pevaro nuotare.
Anche i faraoni si vautavano di essere provettl voga,tori, m& non abbia,mo testimonlanze espliclte di gare. Abbia,mo'
tuttavia, riferimentl a regate, come quella sul Delta per la dea-gotto Bast.
24
MONDO NICOILo
la palestra.Se riesci
i」∝H,
qrrando saraiuomo
街 物 ん グぼ貿 うの
I faraoni atletiCome in tutte le cose, il primo nello sport
era il faraone: Amenhotep II (XV sec. a.C.)
viene considerato il faraone-atleta perch6
in una stele vicino alla Sfinge vengono van-
tate le sue abilitd sportive' Egli pare essere
senza eguali nell'equitazione, abile remato-
re, eccellente nella scherma col bastone,
"non c'E nessuno che potesse piegare il suo
arco e non pud essere raggiunto nella cor-
sa"; il faraone si vanta di essere in grado dicolpire con quattro frecce
un piccolo bersaglio di ra-
me, e stabilisce un premioper chi fosse capace dieguagliarlo. Tutmosi IIraccontava di aver centratodue lingotti di rame condue frecce scagliate da uncarro in corsa da 16 metridi distanza, e si vantava diessere il primo in tutte lecompetizioni. Gli eredi al
trono come Ramses II ve-
nivano allevati nelle eserci-
tazioni ginniche, nella lot-ta, nella scherma, nell'ar-co, in lunghe e ripetutecorse quotidiane. Alcuneprove sportive facevanoparte integrante dei pit
Nondimenticare
a vincere tutti
non temerai
leoni,la cattura del toro selvaggio, nonch6
il sollevamento del pilastro sacto djied.In'fatti anche il sollevamento pesi d testimo-
niato e compare in una tomba di Beni Has-
san svolto sollevando sacchi con una sola
mano. Situata nel Medio Egitto, Beni Has-
san d un luogo molto importante per losport: nelle sue i di-
gnitari) troviam tratifin nei dettagli I Portpraticati in un'epoca che va da4500 a 4000
anni fa. Lo sport princiPe
E senz'altro la lotta libera.In una sola parete un ma-
gnifico affresco raffigwa400 coppie in diverse Posi-zioni di lotta dalla tecnicaperfetta. Nte 220 copPie
di lottatori si trovano nella
tomba di Akhethotep,mentre 15 sono quelle nel-
la mastaba di Ptahotep,che forse risale addiritturaal 2650. La lotta era unagrande passione lungo ilNilo: la ritroviamo anchenei secoli a seguire, su
moltissime pareti dei pir)famosi monumenti, ma an-
che in disegni abbozzatislcocci. Anche il pugilato d
Sport orecolombianiI Ha almeno 34OO anniil gioco della Pallapraticato in Messico. Due
squadre si affrontavanoe dovevano far passare unapalla di gomma attraversoun a.rrello sospeso. La Pallapoteva essere colpita coni fianchi o con i gomiti.Ne esistettero varieversioni praticatedai Maya e dagli Aztechi.
Giochl saori1 II gioco aveva risvoltisacri e cultuali, ed eraaccompagnato da sacrificiumani, a,nche se glistudiosi sono divisisu questo aspetto,e in particolare sul fattose fossero sa,crificatii vincitori o i perdenti.Anche quando era soloun divertimento sportivo,il gioco della pa.ll2, s1sassai cruento, e i giocatoriindossavan o protezioniper le anche, le bracciae le ginocchia.
importanti rituali egizi, come la festa Sed,il giubileo reale nel quale il faraone dovevadimostrare di aver rigenerato la sua vigoria:momento chiave era la corsa sacra intornoal muro del tempio, momento immortalatonei templi egizi, da Saqqara dove si vedeI'immagine diZoseg primo sovrano dellaIII dinastia (2700 a.C.), a Karnak, dove in-vece E scolpita la corsa di Hatshepsur, ladonna divenuta faraone (1500 a.C.). Ifaru-oni affrontavano altre prove di forza, com-presi il tiro con I'arco, le cacce rituali ai
documentato, ma non sembra la passioneprincipale degli Egizi, che invece paionoessere gli inventori della scherma, che all'e-poca si praticava con bastoni infilati inun'elsa di cuoio e, almeno a giudicare daruffrgurazioni come quelle sul tempio diMedinet Habu, con il braccio sinistro ripa-rato da asticelle di legno. Viene raffigvataanche la presenza di arbitri, nonch6 sceneche sembrano di premiazione o comunquedi omaggio a un pubblico che assiste aicombattimenti. Dagli arbitri, dagli istrutto-
25
J
f
デ
MONDO ANTICO Lo
ri e dai premi si capisce che c'erano delleregole codificate. Ad alcuni studiosi questescene appaiono come i pii antichi torneiinternazionali mauorganizzati, dato che da-vanti al faraone compaiono atleti di diversenazionaliti.
Dal nuoto all'atletica leggeraLo sport, magari con regole meno raffina-te, era diffuso anche tra il popolo: Erodotodescrive cerimonie religiose che si conclu-devano con una gigantesca bastonaturacon almeno mille combattenti. Un'almaforma di bastonatura si aveva in quello chesembra un altro sport diffuso sul Nilo: loscontro tra barcaioli che si spingono in ac-qua con i remi. Owiamente in Egitto sportacquatici come il "canottaggio" eranousuali, e ci sono testimonianze di nuotato-ri: anche in Mesopotamia, compaionochiare ruffigvazioni di stile libero, anchese non abbiamo traccia esplicita di gare.Per altro anche i Greci non comprendeva-no nei loro programmi sport acquatici,mentre in Italia ci sono almeno un paio ditestimonianze di tuffatori, a Paestum e inuna tomba etrusca di Tarquinia.
Tornando all'Egitto, numerose sono leruffigurazioni di ginnastica, c'E veramente
"ffna pallagodean trattar
per gloco,deposti primaЯ91la testa i
ASSIRI A CACCIA >Bassorilievo dell'V[I
eecolo o.C. rappresenta,nterrna aoerrs di caccla.
Louvne di Pa,rfgi.
un campionario completo, dalle verticali aisalti, dai saltelli alla corda alla corsa sul po-sto, dal salto della cavallina al ponte, senzaconsiderare gli infiniti esercizi di danza.
Ginnastica e danzaerano praticate anchedalle donne, che vediamo esibirsi anche inesercizi da giocolieri e in giochi con la palla.Le palle erano in pelle o in tessuto di lino amaglie strette, riempite di crusca, altre era-no di foglie di palma intrecciate, altre pir)piccole, di argilla. Alcune scene infine fa-rebbero forse pensare anche al lancio delgiavellotto, al salto in lungo e a una sorta disalto in alto al di sopra dei compagni.
Lo sport in MesopotamiaTestimonianze sportive ci vengono anchedall'altra grande civiltd dell'inizio della sto-ria, quella mesopotamica. All'epoca deiSumeri, nel III millennio a.C., risalgonodiverse immagini di lottatori e di pugili:una statuetta daKhafaja, in Iraq, placchedi terracotta dallo stesso sito (che nel tem-pio di Nintu sembra aver concentrato mol-ta testimonianza sportiva) nonch6 da Larsa, Eshnunn a,Badra. Testi cuneiformi fan-no spesso riferimento a posizioni di lotta,sembra che fosse importante la cintura, unpo' come nel sumo. IJimmagine di pugili
veli; ed il cantointonava aIIe
compagneNausica belladalle bianche
braccia"Odtssea, Ltbro W
(Onero)
i Gii dattAntico Egittoci sono giunte immagini
a testimoniare t'attivitisportiva dette donne:
fin dat 2000 a.C. sono
ratfigurate ginnaste,
danzatrici, nuotatricie giocatrici con la patta.
Per quanto riguarda Creta,
una raffigurazione di
tauromachia mostra in
azione ragazzi e ragazze.
ln Grecia Otimpiadi e
competizioni simiti erano
solo maschili e atte donneera vietato persino
assistere. Ma esistevanogare riservate alte donne:a Otimpia, ogni quattroanni, si tenevano in onore
della dea Era gare di corsa
sui 160 metri divise in trecategorie di eti. lt mito
ricorda [a vetocissima
Atatanta. A Sparta invece
liattiviti attetica femminiteera ta norma. Ci sono
anche tre donne vincitrici
di Otimpiadi, ma eranosoto te proprietarie dei
carri. A Roma eranopresenti donne gtadiatrici,vissute dal pubbtico come
un'attrazione particotare.
Ma A to sptendido mosaico
di Piazza Armerina la
destral a mostrarci donne
in bikini intente in varisport, tra cui sembradi intuire corsa, Patla,pesi (o sattol, e anche
una premiazione.
26
卜 」 千
LIMPIADIIゴIMPORTANTE E VINCEREoCONTど 馳牡PARTECIPARE ALLECELEBRAZIONI OLIDttPICHE,MA IN GARA NON ERA PREVISTOUN SECONDO CLASSIFICATO,SOLO IL VINCITORE,PREMIATOCON UN RAMO D'ULIVO E CON LA GLORIA ETERNAoCON 287EDIZIONI ACCERWE ATTRAVERS0 1169 ANNI,LE OLIIⅦ PIADISONO SENZ'ALTRO IL PIU GRANDE EVENTO SPORTIVO DELLASTORIA.DAL 776 A.C.TUTTO IL MONDO GRECO SI RIUNIVA AOLIM[PIA PER GAREGGIARE IN ONORE DIZEUS CELEBRANDOCOSI LA PERFEZIONE FISICA DEI GRECI E IL LORO SPIRITOCOM[PETITIVO,EAGONISMO.
Vinceva I'atleta perfetto Uno sport brutale Un premio per i cavalli
_La comptessa gara fu presente atteOtimpiadi fin dat 708 a.C. Gtiattetidovevano competere in tre prove
leggere, [a corsa, it saLto in tungo e it[ancio de[ giavel[otto, e in due pesanti,
it Lancio deL disco e La totta. Non
sappiamo come venisse assegnata [avittoria, nd come funzionasse iI salto,ne[ quale ci si aiutava con dei pesi. Chi
vinceva era considerato Iatleta perfetto.
"Chi ha ta forza di schiacciare unavversario e di resistere aI suo impetoA un lottatore; chi sa tenere [ontanocon i propri cotpi gti awersari E unpugilatore. Chi sa fare t'una e ['a]tracosa d campione nel pancrazio",scrive Aristotete nella Retorica.It pancrazio era brutale e moltopopotare, un misto di totta e pugitatosenza esctusione di cotpi, a mani nude.
_Le gare equestri ebbero grande
importanza, da 0timpia ci giungono
testimonianze precedenti ai Giochi,
e nel corso detla storia subironovariazioni. La piU importante fu ta corsadel,l.e quadrighe,l 2 giri dett'ippodromo,circa 14 chitometri. A essere premiatonon era ['auriga, ma it proprietario deicava[li: fu cosi che tre donne divennerole uniche otimpioniche della storia.
ヽ
PENTATHLON PANCRAZIO CORSA DEI CARRI
I giochi in onore di Zeus
All'origine delle Olimpiadi il mito narra della garu di carri in cui Pelope conquistd Ia mano di Ippodamia, ma si
racconta anche di Ercole come fondatore dei giochi. E poic'd la pace, legata a Olimpia fin dal principio e che daririrta aJla tradizione della tregua olimpica. Fatto sta che instretto legame rituale Io sport a Olimpia divenne esso stes-
so un culto. Durante la prima Olimpiade venne disputata
solo una corsa,lo stadion,da cui prendono il nome tutti glistadi del mondo. Poi mano a mano la celebrazione crebbe,
ampliando la varieti delle competizioni e il coinvolgimen-to di atleti: prima i concorrenti arrivarono da tutto il Pe-
loponneso, poi dalla Grecia, poi dalle colonie (Italia com-presa) e infine da tutto I'impero romano, Egizi ed Armeni
inclusi. Le gare arrivarono a durare cinque o sei giorni,
con tanto di cerimonia inaugurale, sfilata e giuramento' Ilprogramma classico prevedeva tre corse, il pentathlon, la
lotta, il pugilato, lpancrazio, le prove riservate ai giovani,
le competizioni equestri, per terminare con la corsa con le
armi. Oltre alle gare atletiche si svolgevano gare musicali
e poetiche. Alcuni sport si affermarono solo per alcune
edizioni. Gli arbitraggi erano severi. Partecipare ai giochi
voleva dire essere considerati "Greci", per primi 1o diven-
nero i Macedoni. I Greci contavano gli anni in base alle
Olimpiadi, e ai vincitori delle gare erano riservati onoriinauditi e composizioni poetiche. Le donne erano escluse
sia dalle gare sia dal pubblico.
Forza, astuzia e abilitar
_La Lotta lpatel era uno sport diffusodettAntichiti, tra Le disciptine piirapprezzate a Otimpia che diede famaa grandi campioni, come Mitone. perSenofonte [a totta i atto stesso temposcienza e arte, poich6 La vittoria di unlottatore rappresenta it trionfodett'intettigenza sutta forza bruta:non bastava rovesciare ['awersario.bisognava farto con abititi e astuzia.
Un gioco di offesa
_l[ massimo vanto di un pugiLeera non avere cicatrici. pit spesso,tuttavia, it viso era det tutto sfigurato.I contendenti si fasciavano i pugnichiusi con strisce di cuoio, in seguitorinforzate con l.'inserimento di borchiemetattiche. Si capisce che piir cheatta difesa si pensava att,offesa.Fu un pugite t'ul.timo vincitoredi un'Otimpiade antica.
La gara piir antica
_La gara pii antica e prestigiosa eralo stadion, [a corsa vetoce suttadistanza di 192,27 metri. per Le primetredici competizioni fu ['unica gara,e a [ungo it suo vincitore diede it nomeatte Otimpiadi. lt primo fu it tocateKoroibos, forse un cuoco. poi venneaggiunto i[ diautos su distanza doppia,e iL dotichos, un fondo su distanzavariabite tra milte e cinquemita metri.
LOTTA PUGILATO CORSA
da Eshnunna risalente al terzo millennio E
forse la pii antica. Un testo rituale da Maririsalente al XVIII secolo a.C. descrive lot-tatori, ginnasti e acrobati in azione nel tem-pio di Ishtar durante il festival Akitu. Sonostate poi ritrovate delle palle di argilla e pro-ve che la caccia era uno sport regale tra i pir)importanti. Abbiamo chiare tesrimonianzedi una corsa sacra tenuta in dicembre inonore del dio Ninurta, una sorta di Ercole lecui imprese forse venivano agonisticamenteimitate dagli adeti mesopotamici: in diversiinni cuneiformi compaiono affermazioni ti-po "per te Ninurta i giovani atleti competo-no nella lotta e mettono alla prova la loroforza nelle gare". Gi) alla fine del III millen-nio il secondo re sumero delle terza dinastiadi Ur Shulgi si descrive come un eccelso
corridore che percorre enormi distanze traUr e Nippur durante il festival Eshesh: "so-
no arrivato primo nella corsa e le mie ginoc-
chia non si sono stancate".Presso gli Ittiti, in Anatolia, testi cunei-
formi con le istruzioni per I'addestramentodei cavalli fanno riferimento a gare equestri
in cui il premio del vincitore era essere no-
minato auriga del carro reale'
La Greeia preolimplcaAnche a Creta lo sport era di casa. Celebre
d la "corrida" affrescata a Cnosso cosi come
disegnata sui vasi: come in alcuni festival
spagnoli di oggi, iI toro non veniva ucciso,
ma giovani ginnasti compivano acrobazie e
volteggi sul suo dorso. Anche la civilti diMinosse non si facevamancare le emozioni
delle gare di lona e di pugilato: splendido
l'affreico di Thera con due giovani che si
affrontano. Almeno in un caso del XVII se-
colo a.C. i pugili sono in posizione di guar-
dia e indossano dei caschetti e delle strisce
di cuoio per proteggere le mani e infliggere
colpi pii duri. Un vaso da Haghia Ttiada
30
sembrano esserci anche tracce di gare dicorsa. Omero descrive nel dettaglio diverse
gare sportive: la stesura dei suoi poemi E
probabilmente coeva alle Olimpiadi, ma
essi riportano tracce di tradizioni pii anti-
che. Nel XXIII libro delT'lliade sono rac-
contati i giochi otganizzati da Achille in
onore dei funerali di Patroclo presso Troia:
to a precedenti giochi funebri, e ci sono ri-
A IjAFFRESCOdella Tromba degliAugrrri a Targuiniamostra due lottatorietruschi, I'arbitroe i tre calderoni checostituivano il Premioper il vincitoredel combattimento.La lotta sembra losport piir diffusoda un caPo all'altrodel mondo a,ntico.
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一ノ
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MONDO ANTICO Lo
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ferimenti sia ai giochi per Edipo di Tebe sia
a gareproprio in Elide, la terra di Olimpia.Ma le gare non erano solo per celebrare glidei o i defunti: nell'Odissea i Feaci offronogiochi adetici per intrattenere Ulisse, il qua-le a sua volta, tornato a Itaca, sfida i Prociin una garu diabiliti nel tiro con I'arco: vin-cendola si prenderi come premio la lorovita, oltre al trono e alla moglie.
Sportivi italiciLe testimonianze etrusche sono ricche disport. Certo, gli affreschi etruschi sonocontemporanei alle Olimpiadi e l'influen-za greca si faceva sentire, ma gli Etruschierano esclusi dalle gare greche e avevanouna loro tradizione sportiva precedente,connessa alle cerimonie funebri. Trovia-mo tutte le principali discipline presenti
■
tr termines,port deriva
dal latino"deporta,re"
che sig:rificavauscire dalle
mura cittadineper dedicarsi
allo svag:o
anche in Grecia: la lotta e il pugilato, na-
turalmente, ma anche le gare di atletica,dalla corsa al salto al lancio del giavellot-to. In Italia, per quanto riguarda lalotta,va segnalato il ritrovamento sull'altrasponda del Tirreno di un bronzetto di lot-tatori da Monte Arcosu che si riferisce almondo sardo. Quello che, tuttavia, sem-bra appassionare pin di tutto gli Etruschii la corsa coi carri, ruffiguuiata spesso econ grande vivaciti. Le gare etrusche era-no pii feroci e attente allo spettacolo, co-me i giochi gladiatori da loro inventati.Un personaggio tipico d. il pbersu, che nelprogramma dei giochi si occupa spesso diuna terribile lotta nella quale un uomoincappucciato deve vedersela con un caneferoce. Forse per loro anche questo erasport. I
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Appassionatosostenitoredell'ihdipend.enzadella scienza dallareligione e del dirittoalla libera ricercar_scientifica, GalileoGalilei sostenne finoalla condanna da
Dr MccoLO cAppoM()icmalita c smitore)
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LA SCIENZA CONTRO LA BIBBIA
< GALILEO GALILEIespone le tue teor:ie
astronomiche.Olio su tela del XIX seoolo
di Felix Pana.
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RE E ASTRONOMO
1564Gauleo calllei
nasce a nsa
n15 Febbraio
l5a8Dall'osservazionedelle oscillazioni
del peDdolo delDuomo di Pis&
formula le teoriadell'isocronismo
del pendolo.
15aaOttieEe una cattedra
di m&tematicaal'UDiversiti, di
Pisa. La, manterrifino al 1592.
興¨」
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34
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司ギ=
VITTIME DELLA STORIA lzlcalileo Galilei
< UUMVERSODI COPERNICOLiastronomo polaccodel XV secolo sostennela teoria elioeentricache Galileo Galilei ripreseil seeolo successivo.Disegno settecentesco.
concatenate, il processo a Galileo Galilei,svoltosi nel 16)), rischia di diventare sem-plicemente uno scontro tra la liberth dipensiero e l'oscurantismo religioso, perce-zione, questa, ampiamente diffusa. E quin-di paradossale che la condanna dello scien-ziato fiorentino sia awenuta anche nel no-me della veriti scientifica e non contro diessa. In effetti, l'intera vicenda assomigliamolto ad una commedia degli errori. Pir)che dell'oscurantismo religioso, Galileo di-venne vittima di uno scontro politico, in cuiil carattere polemico dell'astronomo nonfece che
^ggravarela situazione.
Per molti versi, Galileo se l'andd a cerca-re. Le sue teorie sul moto dei pianeti intor-
come vera lafalsa dottrinache il Sole sia
centro del mondo
no al sole erano, appunto, teorie e le prove che adducevaper dimostrade, come il moto delle maree, erano piuttostolabili e in seguito dimostrate erronee. Va ricordato che tragli scienziati europei ben pochi erano coloro che sosteneva-no il sistema copernicano dell'eliocentrismo, la maggioran-
forza passare da una reinterpretazione dei testi biblici, cosanon impossibile, ma che necessitava di prove scientificheall'epoca non disponibili. Se Galileo fosse stato furbo,avrebbe sfruttato le "molto utili cose" che la Congregazionedell'Indice aveva riconosciuto agli scritti di Copernico per
1592Ottiene
una cattedradi matematica
(geometria e
astronomia)all'Universiti
di Padova.
1599Conosce
Marina Gambada cui avri tre
figli: MariaCeleste,
Arcangela eVincenzo.
1609Perfeziona
iI ca.nnocchialeolandese e inizia
a osservare ilcosmo: diffonde
la teoriadell'eliocentrismo.
1638Galileo viene
chiamato a Romadove viene
processato.E conda.nnato per le
sue teorie ereticheil 22 giugno.
111ilililililililililililililililililililililIilil
16.42Ii8 gennaio
muore cieco nellasua casa di
Arcetri dove erarecluso da a,nni.
“Tu Galneo fostidenunciato nel1615 che tenevi
et immobile"
re cose ossessionavano papa UrbanoVIII: la dignitd e il prestigio della SantaSede (che vedeva come tutt'uno con lasua persona), l'accrescimento della pro-pria famiglia e l'odio verso gli Asburgo.Se non si tiene conto di questi fattori edelle loro conseguenze
za era convinta della validiti del modello tolemaico del ge-
ocentrismo, sia a causa dei canoni empirici aristotelici, siaperch6 non pareva in contraddizione con le Sacre Scritture.Visto che I'eliocentrismo sarebbe stato provato con assolu-ta cefiezza solo nel XIX secolo, Galileo avrebbe fatto me-glio a presentare le sue affermazioni come ipotesi e ancor
pir) dopo la messa all'Indice, nel 1616, de-gli scritti di Copernico; non in toto, si badibene, e non in quanto eretici, ma perch6l'eliocentrismo era in contrasto con certipassi della Bibbia e quindi poteva confon-dere le menti non sufficientemente istruite.
Il primo arnmonimentoGalileo avrebbe dovuto capire l'andazzo,visto che proprio nel 1676 il cardinale Ro-berto Bellarmino, Prefetto del Sant'Uffizioe futuro santo, lo aveva ammonito di nondivulgare la teoria eliocentrica, n6 a parolen6 per iscritto, in quanto "contraria alleSacre Scritture e per cid non si possa di-fendere n6 tenere". In altre parole, l'elio-centrismo per essere accettato doveva per
:llll!|:l:llllllll:lllll!ll:!llllllll!|: lllllll!l!llll:lllllll!lllll:ll!llll llllll!lll:!l!l!llllll:lllll:l!l!lll:lllll:l!ll!l ::::l:ll:l:ll:l:l:l!l!ll::!:!:llll
portare avanti le proprie tesi: un eliocentri-smo di fatto presentato sotto la veste d'ipo-tesi matematiche avrebbe messo 1o scienzia-
to in una botte di ferro. Purtroppo per lui,preferi entrare nel campo della speculazio-ne filosofica e teologica, entrambi terreniminati in cui non era capace di muoversi.Oltretutto, Galileo aveva I'innata capacith di farsi nemici,vista la sua abitudine di trattare da insipienti tutti coloro che
dissentivano dalle sue idee. Per qualche anno, comunque,mantenne una posizione defilata finch6 una serie di circo-stanze non lo spinsero a credere che fosse arrivato il momen-to di ricominciare a sostenere le teorie copernicane.
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La presunta amicizia del PapaLo scienziato, d'altra parte, non aveva ildono della modestia e l'elezione nel1623del suo amico Maffeo Barberini al sogliopontificio col nome di Urbano VIII loconvinse che nessuno avrebbe osato osta-
colarlo. Ma un conto era avere a che fare
con il cardinal Barberini e un altro con papa Urbano, Co-me se non bastasse avere contro la comuniti scientificaaristotelica, Galileo Galilei riusci anche a rendersi inviso aipotentissimi Gesuiti, al punto che lo scienziato fiorentinoavrebbe, erroneamente, attribuito a essi le future disgrazie,bench6 la mentaliti speculativa e razionale di quest'ultimi
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11:11、 "III
36
VITTIME DELLA STORIA l2lGarileo Galilei
GEOCENTRISMO CONTRO ELIOCENTRISMO
Tolomeo* Liastronomo, vissutoad Alessandria nel II secolod.C., sosteneva che Ia Tbrrafosse di forma sferica,immobile al centro dellasfera delle stelle fisse.
Tlcho Brahel Liastronomo (1546-1601)formuld un sistema delmondo, in parte eliocentricoe in parte geocentrico(Lula e Sole orbitantiintorno alla Tbrra).
Copernico1 Liastronomo e cosmologopolacco (1473-1543)elabord un sistemaeliocentrico o eliostatico:il Sole fermo al centrodell'universo.
Kepleroi Liastronomo tedesco(1571-1630) sostenne lateoria copernicana, e scoprila natura ellittica delleorbite planetarie e le leggidel moto su di esse.
avrebbe potuto renderli alleati nella sua battaglia astrono-mica. Uno dei suoi bersagli fu il mite padre Oruzio Grassi,che Galileo attaccd con feroce sarcasmo solo perch6 il ge-
suita aveva dissentito con lui (senza mai nominarlo) riguar-do alla natura delle comete, liquidate dallo scienziato fio-rentino come fenomeni atmosferici. Il fatto che uno degliscritti di Galileo contro il Grassi, il celebre Saggiatore, in-contrasse I'apprezzamento di Urbano VIII, portd il nostroa credere che una sua presa di posizione pii smaccatamen-te copernicana avrebbe trovato il pontefice egualmenteben disposto.
Il risultato di tale convincimento fu lDialogo sopra i dueMassimi Sisterni del Mondo, scritto tra il 1624 e il 1610 euscito dai torchi nel febbraio del l$2. Come da prassi,Galileo aveva ottenuto l'imprimatur alla pubblicazione daparte del Maestro del Sacro Palazzo Niccold Riccardi, ilquale, tuttavia, non si era peritato di leggere neppure lepoche pagine del manoscritto original e,la prefazione e laconclusione, che gli erano stati spediti in visione, la pesti-lenza che imperversava in tutta ltalia avevano infatti impe-dito la spedizione dello scritto completo. Il Riccardi, insostanza, si limitd a chiedere che nel testo il copernicanesi-mo venisse presentato semplicemente come un utile stru-mento per le osservazioni astronomiche e che fossero riba-
< IL TELESCOPIONel 16O9 Galileo cominciaa interessarsi altelescopio costruitoin Olanda. Dopoavergli apportatodei migliora,menti, nepresenta al Senato diVenezia un esemplare.
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* Galileo ha una fama di
seccatore ma visti ifamitiarinon c'd da meravigtiarsi.It padre Vincenzo, un
ecce[[ente, musicista
morine[ 1591 lasciando
sulte spatte di Gatiteifratel.tie madre da mantenerecon [o stipendio derivantedatta cattedra di Pisa che
[astronomo tenne fino a[
1 592 quando ne ottenne
un'attra att'Universiti di
Padova lsopral. La madre,
Giutia Ammannati, ddefinita datlo stesso Gatileo"terribite", commentandocon so[tievo quando [a
donna stava per spirare:"si che finiranno te titi". Net
150/+ era stata [a mammastessa a spingere [excopista di Gatiteo, Sitvestro
Pagnoni, a denunciarloat[ lnquisizione padovana
per divinazione lGatiteoeffettivamente arrotondava
stitando oroscopil, "vivere
ereticamente", non
confessarsi o comunicarsi,
preferendo alta messa
domenicate "quetla sua
Marina [Gamba - madre
dei suoi figtil veneziana".
L lnquisizione defini tati
accuse "teggierissime e di
nessun momento". Pare
che gti screzitra Gatiteo e ta
madre fossero piir d'originepecuniaria che retigiosa.
晰Ч
n
I
LA SQUATTRINATA FAMIGLIA GALILEI
VITTIME DELLA STORIA l2lGalileo Galilei
sospetto
diti i principi, assai ca-i d, pontefice, sullanatura della scienza e i suoi limiti nel com-prendere il disegno divino nella creazionedell'universo. Galileo si dimostrd pii checontento d'ottemperare; anche troppo, a
dire il vero. Il Dialogo d strutturato comeun colloquio a tre, protagonisti del qualesono il fiorentino Filippo Salviati, il vene-ziano Giovanni Sagredo e un immaginarioprofessore aristotelico di nome Simplicio,un ottuso assertore del geocentrismo chedall'inizio alla fine viene strapazzato dagltaltri due interlocutori. Dato che Simplicio
"Dichiariamoche fu QaIiIeo
ti sei resoveementemente
d'eresia"
scapito dei cattolici. Inoltre, nello stessoperiodo erano forti le tensioni tra Firenzee il papato sulla questione del ducato diUrbino, che il papa aveva incamerato con-tro le legittime pretese dinastiche dei Me-dici; tra l'altro, il granduca Ferdinando IIde'Medici era anche alleato degli Spagno-li e aveva inviato un proprio contingentemilitare in aiuto all'imperatore Ferdinan-do II d'Asburgo, pressato dagli Svedesi inGermania. Urbano era deciso a usare Ga-lileo per dare una lezione agli Spagnoli e aiFiorentini, al contempo chiudendo la boc-
sostiene argomenti notoriamente usati da Urbano VIII, co-me il libro inizid a circolare si sparse la voce che il filosofa-stro fosse una caricatura del pontefice. Vero o falso, Urbanosi senti tradito da Galileo, che aveva sempre ritenuto suoamico, e oltretutto l'impianto del Dialogo risultava unasmaccata apologia dell'eliocentrismo copernicano. Il papaavrebbe potuto limitarsi, come fu suggerito, a una condannadi quelle parti del libro non conformi alla dottrina, salvan-done il resto. Ma Urbano era deciso a mostrare la propriadeterminazione e non solo per ragioni di fede: nel marzo1632 I cardinale Gaspar Borgia, rappresentante del re diSpagna Filippo IV d'Asburgo,lo attaccd in pieno concisto-ro, in poche parole accusandolo di favorire i protestanti a
caachilo accusava di non difendere la fede cattolica. In talmodo, facevaindirettamente un favore ai Francesi, da sem-pre nemici degli Asburgo, e ai protestanri svedesi e tedeschiloro alleati, i seguaci della Riforma accusando da sempre laChiesa di tradire i testi biblici. Del resto, l'eliocenrrismo ave-va tutta una serie di implicazioni collaterali: se la dottrinabasata su una certa interpretazione delle scritture era erro-nea, anche altri dogmi della fede potevano essere messi indubbio. Questo il papa non poteva permetterlo e, tra l'altro,si era convinto che Galileo avesse imbrogliato per ottenereI'imprimatur alDialogo. Da qui I'ordine che lo scienziato sipresentasse a Roma per rispondere delle proprie azioni di-nanzi alle autoritd competenti. Galileo cercd in tutti i modi
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i Netta potemica con
GaLiLeo, padre Orazio Grassi
chiamd [opera di questi
LAssag g iatore, atlusionea[ notorio fatto che atto
scienziato piacesse iI vinoe aveva trovato it modo di
trarre profitto da questa suapassione. Forse su ispirazionedet suo compagno di bevute
Giovanni Sagredo luno deiprotagonisti det DiaLogo suiMassimi Sistemil, Gatiteo
inventd un apparecchioper raffreddare e riscatdarei tiquidi, tra cui i[ vino,tenendosi cosi equidistantenet[acceso dibattitodel['epoca tra i fautori
del bere catdo o freddo.Astutamente, lo scienziatofece avere i[ congegno a Carlo
Barberini, frate[to di UrbanoVlll: ta "promozione" funziondvisto che poco dopo Gatiteo
rifitd a Matatesta Bagtioni bendue esemptari del. "bicchiere
[...] che mostra igradi detcaldo e det freddo che si
bevono". Iinvenzione de[
termoscopio risate at 1597,
periodo in cui [o scienziatoeraaPadovaedovevaarrotondare to stipendio di1000 scudi annui. Ricordiamo
che Gal,iteo inventd diversioggetti e perfeziond
i[ telescopio (a destral.
Le regoledel processo
+ IIT PROCEDIIRALa, procedura usata nelprocesso a Galileo Galileinon era diversa da quellaimpiegata all'epoca daitribunali laici nell'Europacontinentale. Unprocedimento penale acarico di qualcuno potevaessere istituito dietrodenuncia, a,perta osegreta, o su iniziativadel tribunale stesso.
Nel caso di denunceanonime o se il tribunaledecideva dl aprire dl suosponte un'lnohiesta, leindagini venlvano fattein segreto. Se questenon produceveno rlsultaticoncreti, l'lnchiestavenivo arohiviata;oltrimeuti s'lstituivail processo procedeudoall'arresto dell'imputato.Questi &vev& il dirittodi leggere tl libellusd'accusa, ottenere aiutolegale nel preparare ladifesa e presentareprove a proprio discarlco.
Nel caso gli interrogotoriconfermassero I'impiantoprobatorio, si potevaricorrere alla tortura -una volta sola - perottenere la confessionedell'imputato, ritenutaessenziale per poteremettere la sentenza.
Il guaio di Galileo fudl credersi pii furbo deisuol giudlol, proceduristipuntigliosl quantosoa.fati uomini di mondo.
40
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警
け '♂,
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VITTIME DELLA STORIA l2lGalileo Galilei
"fi conda.rrniamo aI carcerein questopenitenzeche per tre anrri a venire diclriuna volta alla settimana Ii settesalmi penitenziali"(datla sentenza del Th'bunale rcdaiash'co)
di rimandare Ia partenza adducendo motivi di salute e solo
la minaccia di essere trascinato a Roma in catene Io convin-
se a muoversi nel gennaio l$3.
con il papa sulla questione di Urbino.Galilei arrivd a Roma il 1l febbraio, in buona salute no-
nostante le sue affermazioni precedenti e il lungo, penoso
viaggio. In contrasto con le pratiche in uso all'epoca,,lo
scienziato fu trattato con guanti che d poco definire bianchi:
invece che in prigione gli fu permesso di alloggiare presso
l'ambasciata toscana e anche nella fase cruciale del processo
fu ospitato in un appartamento creato per lui nel pal,azzo
dell'Inquisitore. Tuttavia, lo scienziato dovette aspettare due
mesi prima di essere processato, il procedimento giudiziario
necessitando dei suoi tempi. Ma il sistema inquisitorio pre-
vedeva che l'assoluzione o meno di un imputato awenisse
nella fase investigativa, per cui se l'Inquisizione sottoponevaqualcuno a giudizio,la condanna era certa. Naturalmenteci6 riguardav a i f.atti, perch6 I'accertamento delle intenzionipoteva awenire solo dopo l'lnterogazione dell'imputato.Durante gli interrogatori a cui fu sottoposto tra aprile e giu-gno, Galileo giocd molto male le proprie carte. Tre teologi
< IL PROCESSOGolileo venne proceesotodol Sant'UIftzlo Del 1633.Dipinto del 1t61 dl F.K.Iloussman.
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Ⅵ TTIME DELLA STORIA 21Galileo Galilei
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CONSIGHAHψ ル励あ〕囀 。″リ
Galileo a Roma.Tbionfo e tribola-zioni di un geniomolesto
″ル物蒻 ″θZ″ね″,7物″R.助″
ジ吻 π滋″z″ hss,2“9
Essenziale percomprenderelo sviluppo intellettualee politico della vicendagalileia.na.
Dialogo sTrlaidue nssimiSistemi del Mondo
″ G´ルルθ Ctteグ
R′を2ο夕2ω8
< I.iANZIANOASTRONOMO ritrattoda Ivan PetrovichKolenVlllandi nel 1E5E.
avevano esaminato iDialogo e concluso cheera un'inequivocabile difesa dell'eliocentri-smo. Ma il punto cruciale di tutto il proce-dimento non fu tanto il Dialogo come tale,quanto stabilire se lo scienziato fiorentinoavesse scientemente ignorato l'ammonizio-ne del 1616 dinon divulgare in alcun modole teorie copernicane. Qui stava il proble-ma, visto che il documento con l'ammoni-zione (che non fu mostrato a Galileo) eraun memorandum senza firme o sigilli, percui legalmente inutile. Lo scienziato cre-dette di aver fatto colpo quando produssecopia dell'attestato fattogli dal cardinalBellarmino in cui gli veniva ordinato solodi non sostenere il copernicanesimo, Gali-leo non si rammentava se a voce gli fosseanche stato comandato di non divulgarlo.Fin qui la panita si era conclusa in pareg-gio, ma quando il commissario Vincenzo Maculano do-mandd allo scienziato se avesse chiesto il permesso di scri-vere il Dialogo o informato il Riccardi della precedenteingiunzione, Galileo rispose che non I'aveva ritenuto ne-cessario in quanto il suo libro provava "iI contrario di det-ta opinione del Copernico, et che le ragioni di esso Coper-nico sono invalide e non concludenti".
I membri del tribunale intesero che Galileo volesse di-storcere i fatti ammettendo di aver violato intenzionalmentel'ingiunzione del t6t6, Galileo era chiaramente colpevole,ma adesso cosa fare di lui eta un problema. Il commissarioMaculano e lo stesso pontefice si rendevano conto che senza
un'ammissione di colpa da parte dell'imputato, Ia vittoriamorale sarebbe stata sua e usare le maniere forti per estorce-
re una confessione avrebbe potuto essere
controproducente dal punto di vista politico,considerati i numerosi e influenti amici delloscienziato, addirittura in seno alla commissio-ne cardinalizia creata per giudicarlo. Ma ilMaculano aveva capito che Galileo non eraesattamente un cuor di leone e, con l'appro-vazione dei superiori, ebbe un incontro priva-to con lo scienziato per convincerlo ad am-mettere le proprie responsabilit). Galileoinizialmente sembrd ben disposto a ottempe-rare, ma nel corso dei successivi interrogatoripropose di aggiungere delle parti al Dialogoche sostenessero il geocentrismo e ribadendoche nello stesso aveva semplicemente espostogli argomenti a favore e contro il sistema co-pernicano. Era una bugia, come lui stesso
sapeva bene, e i commissari dell'inquisizionepersero 7a pazienza minacciandolo di tortura
se non avesse acconsentito a fare ammenda e abiura. Questaera la prassi in tutti i tribunali dell'epoca, anche quelli civili,e nel caso di Galileo B dubbio se dalle parole si sarebbepassati ai fatti. Ma la prospettiva dei tormenti fu sufficienteafar piegarela testa allo scienziato.Il22 giugno Galileo fecesolenne confessione e abiura dei propri errori di fronte al
tribunale al completo, meno i cardinali Borgia, Zacchia eFrancesco Barberini, un'assenza spiegabile dall'opportunitipolitica come da personali sentimenti d'amicizia. Lo scien-ziato fu condannato agli arresti domiciliari e alla recita dicerte preghiere penitenziali, pena piuttosto mite. I-eliocen-trismo che lo aveva cacciato nei guai si sarebbe in seguitodimostrato esatto, ma all'epoca nessuno poteva sapedo; pro-babilmente neppure Galileo. r
+ Galileo Passb gti
uttimi anni detta sua vita
a scontare [a Pena netta
sua vitta di Arcetri, vicino
a Firenze, assistito dai
suoi discePol'i. Continub
a scrivere e Pubblicare;
[e autoriti ecctesiastiche
chiudevano un occhio su
queste attiviti. Rese iI
fiato, [8 gennaio 16/+2,
ma ['oPPosizione detla
Santa Sede imPedi
ta costruzione di una
tomba adeguata. Perquasi un secoto i[ corPo
dett'astronomo rimase in
un corridoio laterate netta
basitica di Santa Croce a
Firenze. lnfine, ne[ 1737,
durante it PaPato
di CLemente Xll, [e ossa di
Gatiteo furono trastate in
un adeguato monumento
funebre netta stessa
basitica, con un busto
scotpito da Giovanni
Battista Foggina.
43
OSSA VAGABONDE
L■
PERSONAGGI Pietro il Grande
PIETRO IL GRANDE
Pietro I, il gigante della Russia moderna, colui che strappd工suo paese山翻LLZOL aShttba e b apn』
『Europao n voltO
e il mito dello zar sono incisi nella pietra della memoria,∞dicome L sl腸 宙協 sempre五m a sfldare〔聾 sl回tiDI DINO CARPANETTO @tpartinento di Studi Stona, Unbeniti di Tonno)
una trappola di morte. Persino nei rre inverni di ghiaccio,quando alle prime luci dell'alba si scorgevano plumbeeombre di passanti trascinare su slitte i cadaveri Jei morti
B un'immagine adatta per comin-ciare. E quella di Leningrado (iltoponimo di San Pietroburgonell'Unione Sovietica) sotto l'as-sedio nazista che per ventinovemesi, tra il settembre l94l e ilgennaio 7944,|a imprigiond in
partivano per il fronte sostavano sulla tomba di pietro. Inquel luogo ripetevano le parole che lo zar avrebbe pronun-ciato alle truppe prima della grande battagliadella poltava,del 1709, che lo aveva consacrato signore del Baltico. ,,Sup-
piate, soldati, che lo zar non avr) riguardo per la sua vita,purch6la Russia, la sua pietd, la sua gloria e il suo benesse-re possano soprawivere". Sono questi i fotogrammi, tra gliultimi, ma non ultimi, di una storia iniziata nel L725, alcapezzale dello zar morente. E la storia della seconda vitadi Pietro, lavita che prosegui dopo la morte attraverso ilmito e le sue continue metamorfosi, passando per fasi disuccesso e momenti di crisi, ma sempre rimasta centralenella memoria russa sotto tutri i regimi, da Caterina II aStalin, da Gorbacdv a Putin.
Il gigante e ...Qualche profon I il Grande un per-sonaggio simbio Russia, Gigantismoe barbarie semb cio con un sovranoche alternava eroismo a crudelti spinta al limite del sadi-
per fame e freddo, nella piazza del Senato davanti allagrande statua di Pietro il Grande si schierava un picchettod'onore dell'esercito sovietico. Presidiava il simbolo stessodella liberti russa. Il Cavaliere di Bronzo, cosi i pietrobur-ghesi chiamavano il monumento equestre erefftnel 17g2,per tutta la guerra restd al proprio posto, protetto da sac-chetti di sabbia e da una sraccionara di legno. Stette li acompiere il suo dovere perch6 circolava voce che se il Ca-valiere fosse stato rimosso, la citti sarebbe caduta. Intanto,nella vicina Fortezzadei Santi Pietro e paolo, le reclute che
<PIEIBO IL GRANDEtr\r imperatore dei Russitl,-l !7Zl alla mortesopraggiunta nel 1228.Nel dipinto d rappreeentatoin ua.a apoteosi.
45
smo, arbitrio incontenibile del potere a volonti di moder-nizzare il paese. Giunto al comando nel t689 spodestandola reggente Sofia, sua sorella, il nuovo zar fu un gigantedella politica che cambid le regole con forza demiurgica,spinto all'azione dal suo stesso temperamento, privo discrupoli religiosi, pronto a rompere le tradizioni che pote-vano essergli d'ostacolo. Con piglio da despota illuminato,rcalizzd una sequela ininterrotta di riforme, con cui ribaltdogni aspetto della societh russa per renderla simile a quelle
europee. Sulle rive della Neva e sulle sponde del Balticogiocd le carte vincenti. Li fondd la nuova capitale provoca-
toriamente costruita in un territorio di recente (e all'epoca
ancora incerta) conquista.San Pietroburgo doveva essere la finestra della Russia
verso I'Europa, una finestra beninteso attraverso la quale
la Russia doveva mostrarsi e imporsi all'Europa, e non vi-
ceversa. Apri le porte a un numero molto ampio di occi-
dentali di varia provenienza e qualiti: oltre agli architettiitaliani, tecnici delle costruzioni navali olandesi, gesuiti e
luterani esperti nell'educazione della nobilti, uomini d'ar-
mi ed eruditi poliglotti tedeschi' Cred dal nulla industrie
tessili e navali, prendendo a modello quelle europee. Apriscuole e universiti per dotare il paese di competenze all'al'tezza degli obiettivi. Abbassd il potere della Chiesa orto-dossa e legd la nobilti al servizio dello Stato. Soprattutto
attezzdil suo paese di quella forzamlitare di cui mancava'
facendo costruire la prima marina militare russa. La guerra
fu la consegDenzadi tali scelte' E fu guerra per la conquista
dei mari caldi, a partire dal Baltico, dove lo zar inflisse
t e rrib ili s c on fitte alTa Sv ezia e dop o la b attaglia della Polt a -
va impose la suprema zia della Russia' Con lui il grande
impero usci dal suo bozzolo orientale e prese il volo verso
l'Europa. La Russia era definitivamente entrata nel sistema
delle relazioni internazionali.
mondo, si nascondeva una personaliti bizzatae selvaggia'
Pietro presenzid alle torture inflitte al figlio primogenito
Aleksej Petrovi, accusato di alto tradimento, e ne accettd
la condanna a morte. Spos6 in seconde nozzeuna contadi-
na analfabeta della Livonia, Marta Skravonskaja, incorona-
LA CATTEDRALEE IL CAVALIERE >
Pietro I nato nel giornodedicato a Sant'Isacco, fece
costruire in onoredel Santo la cattedrale.
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PERSONAGGI I Pietro il Grande
IL TEMPODI PIETRO I
く 1672Pietro nasce a Mosca.Alla morte del fratelloIvan, nel 1696, divieneI'unico sovrano.
く ■703Fonda Sa.n Pietroburgocapitale dell'impero.Prosegue la grrerracontro la Svezia.
く 1709Grande vittoriaa Poltava, nell'Ucrainacentrale, controgli svedesi di Carlo XII.Inizia la supremaziarussa nel Baltico.
く 1717Sventa una congiura
ordita dal boiaro
Kikin.Degli oppositori
fa parte suo figliO
Aleksei:vengOnO tutti
condannati a lnorte.
く 1724Dopo avere lrel l72lfirmato la pace conla Svezia, con un&serie di guerre controgli imperi persianoe turco conquistail litorale occidentalee meridionaledel Caspio.
く 1725Muore a SanPietroburgo.Gli succede la secondamoglie Caterina I,imperatrice, dal 1724.
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+ Gli inizi sul Balticofurono disastrosiLesercito russo di Pietro fu quasi
subito sconfitto a Narva daI sovrano
svedese Carto Xll, nel novembredet 1700. Per satvarsi dal rischiodi un disastro mititare, Pietro ordind
una mobititazione di massa chepermise di radunare duecentomitauomini. Li affido a esperti mititaristranieri. Questi introdussero frat'attro it fucite a pietra focaia,
la baionetta e ['utitizzo strategicodel.[artigtieria. Una nuova minaccia
arrivd quando i Cosacchi de[ Don
si attearono agti Svedesi, che si
erano [anciati in una spedizioneattraverso [a Russia. La catastrofefu scongiurata datta vittoria russa
a Pottava lsopra, dipinto det XVlll
secoto di Pierre-Denis Martinl,nel giugno det 1709, che sarebberimasta netta memoria nazionaterussa. A quet punto Pietro sfruttdlonda det successo. 0ccupb[a Finlandia e saccheggid [e coste
de[[a Svezia, con cui conctuse
te ostititi con i[ trattato di Nystadde|1721. A sud aveva conquistato[a piazzaforte turca di Azov, nel 1696,
con un'operazione pianificata perassicurare atta Russia iI controttodetta costa del Mar Nero. Aveva a
tate scopo predisposto un'imponenteftotta suI Don, costruita sotto[a direzione di ingegneri austriaci,veneziani e otandesi. I Turchi,
tuttavia, riconquistarono Azov
net 171 1. Pii fortunata risuttd['imponente espansione verso [Asia,dove mercanti russi avevano awiatoun ricco commercio di seta
e di petticce. Pietro spostd[e frontiere detta Russia sino atlapenisola detta Kamchatka e atte
isote Curiti. Con lui [a Russia arrivdai confini detta Cina e del Giappone.
ln Asia centrate occupd Derbente Baku e obbtigd [a Persia atta
cessione dette province affacciate
su[ [itorate meridionate del MarCaspio. Sorse altora queI gigantesco
impero euroasiatico che nel corso
deI Settecento si estenderidatta Potonia e dal Battico a[ marNero, atta Siberia, attAtaska,aLtAsia centrate.
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LE GUERRE DI PIETRO IL GRANDE DALEEUROPA ALrASIA
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PERSONAGGI Pietro il Grande
“E■l―inalbda pallida luna,teso nell'alto
il braccio, dietrodi lui correiI BronzeoCavaliere...
LA FAMIGLIA DI PIETRO IL GRANDE
Natalya Naryskina1 La madre di Pietro.Visse i difficili frangentidella Russia dopo la mortedel marito, lo zar Alessio I.Si salvd da.Ils, riysltadegli strelzy, contrarialla successione di Pietro.
Aleksej Roma,nov1 Figlio della prirna mogliedi Pietro, ebbe ool padrecontinui contrasti culminaticon I'esilio e con Iacondanna a morte, a seguitodi u::a congiura di cui furitenuto complice.
Caterina I● Figha di un contadino
■tuano,fu la seconda
moghe di Pietro.
Gu succedette al trono,Я91 1725 alla morte
nel 1727.A lei fu titolata
h cita di Ekaterinburg.
Pietro II
O Nipote di Pietro,fu zar
dal 1727 a1 1730 per
volona dei nob」 n di cOrte.
Mori di morb皿o.
Con lui si estinse
la linea Яi・・etta lxlaschile
del Romaュ o■
rurgici, strumenti per la navigazione, ilmartello, i] tornio e la pialla dello "zat fa-legname", la scrivania su cui aveva posatoi gomiti quando sowegliava i cantieri del-la citti nuova. Il suo corpo fu imbalsama-to, ma cosi maldestramente che dopoquaranta giorni dovette essere sepolto.Andd meglio al suo cagnolino e al cavalloche aveva montato alla Poltava, che, im-balsamati pur essi, rimasero esposti alpubblico per vari mesi. Nessun ahro so-vrano russo fu raffigurato tanto spesso ecosi a lungo come Pietro. Riprodotta in
ta imperatrice nel 1724 con il nome diCaterina L Con lei visse in semplici casu-pole pii spesso che nei palazzi reali diMosca e San Pietroburgo. Vestiva comeun capomastro e si circondava di nani, distorpi, di mostri, non rinunciando a per-dersi con loro in omeriche bevute e involgari festini sessuali. Le sue impresemilitari tanto quanto il lato privato dellasua vita fornirono infinito materiale perl'invenzione del mito.
La vita dopo la morteLo zar ebbe solenni esequie il 10 marzo 1725 nellacattedra-le dei Santi Pietro e Paolo e fu in quella circostanza chel'arcivescovo di Pskov inneggid a lui chiamandolo "il Gran-de". Il corpo di Pierro il Grande non era ancora sepolto cheil suo mito comincid a vivere. Subito dopo la morte i Russifecero a gara per raccogliere oggetti che lo ricordavano.Ognuno di essi celebrava un tratto di quella vita, presto di-venuta leggendaria. Luniforme indossata alla battaglia dellaPoltava eru i. pezzo di maggior valore. E poi gli srivali neri,grandi come i piedi di quel gigante che li aveva calzati,laspada, il bastone d'oro, la sella, gli speroni, persino i calznie la cuffia da notte. Simili a reliquie di un nascente cultonazionale,lo zar consegnava ai Russi altri cimeli, come gliat:rezzi dei tanti mestieri cui si era appassionato: arnesi chi-
centinaia e centinaia di quadri, monete, medaglie, statue,busti, e recentemente in cartelloni pubblicitari,la sua figu-ra si trasformd nell'icona stessa della Russia. E questa iconaha attraversato i secoli, immutabile, senza essere calpestata,come capitd invece ad altri protagonisti della storia russa.Le statue di Pietro non furono mai abbatture sotto nessunregime. Persino quando, per decreto di Lenin, furono toltedalla Russia pre-bolscevica tutre le effigi zariste, il monu-mento equestre nella piazza del Senato fu risparmiato.
Il Cavaliere di bronzoUammirazione per Pietro divenne nel XVIII secolo unavera e propria venerazione, una specie di culto civile in cuisi riconobbe la Russia. La zarina Caterina II capi che per
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-
+ L,iimmortalitivisibile iniztdsrrloito dopola, morte. Un primooggetto che La fissdfu una singolare statuadi cera a grandezzanaturale, reatizzatadatt itatiano Car[oBartotomeo Rastretti
nel 1725. Lo zar dfissato aI momentodetlJincoronazionedetta seconda mogtieCaterina, awenuta Iannoprecedente. Assiso suItrono, con ['abito regate,con it cordone del[0rdinedi SantAndrea dalui fondato, la testa
stranamente picco[a
su un lungo e possente
corpo, [o zar sembraguardare chi to guarda.Sut capo gli fu posatauna parrucca tatta coni veri capetti, tagliatidurante ['uttima cattpaqnaor 9uerra ne[ Caspio.0uesto oggetto da museo
attrasse folle di visitatorimagnetizzati da quetla
fissiti, irreale ma tantocoinvotgente da non esserecreduta vera. per mottotempo si pensd che unmeccanismo nasc6cror.cesse atzare e muoverela statua. Lo stessoRastrel.ti real.izzd nel.
rIMPERATORE IMMORTALE
PERSONAGGI_1_P10trO il Grando
...E per tutta
legittimare il potere doveva legarlo alla
figura del suo predecessore, al quale per
altro la sua politica si richiamava sottomolti aspetti. Commissiond allo scultorefrancese Etienne Maurice Falconet unagrandiosa statua equestre in bronzo che
fu posata su un blocco di pietra voluta-
statua padante un giorno si animd e sce-
se dal piedestallo. Accadde nel raccontodi Aleksandr Sergeevi Pu5kin, compo-sto nel 783), dal titolo il Caualiere dibronzo, amato dai Russi al punto tale che
quel titolo divenne per loro il vero nome
con cui E chiamata la statua.
la notte il poverodemente
dovunquevolga iI passo,
dietroglio… que...
mente lasciato grezzo. I contemporanei 1o chiamarono"pietra tonante". A molti ricordava lo scoglio da cui Pietroscrutava il golfo di Finlandia,l'otizzonte delle sue conqui-
ste sui mari. Fu il primo monumento pubblico nella storia
della Russia. Incoronato di alloro,lo zar indossa una cappa
e monta un cavallo che si impenna e che sotto gli zoccoli
calpesta un serpente. Chiara l'allusione al drago schiaccia-
to da San Giorgio, a suggerire l'audacia del sovrano' La
mano destra si alza a indicare laFortezza dei Santi Pietro e
Paolo e simbolicamente il futuro della Russia. Eccellente
scultore, Falconet non era abile tuttavia nel raffigurare ivolti. Per ci6 chiese aiuto a una allieva, Marie Callot, che
prese a modello la maschera dal vivo che Rastrelli aveva
fatto per lo zar nel1719.
La statua che parla e si muoveLa statua di Falconet acquisi immediata celebriti in Euro-pa. Ispird commenti ed emozioni. Caterina stessa scrisse
all'indomani dell'inaugurazione: "Pietro era troppo di-stante per parlarmi, ma sembrava avere un'aria soddisfat-
ta che mi incoraggid a fare meglio per il futuro". Quella
< SAN PIETROBURGOfu fondata dsllo zarPietro I nel 17o3.Incisione del XVItr secolo'
1723un busto diPietroche avrebbe fornito ilcatco di una infinita serie
di riproduzioni di copie.
Tutt'oggi iI viso detto zarpiir famil.iare A in fondoquetto che it geniate artistaitaliano fuse nel bronzo.
Carlo Bartotomeo Rastretti
11675-17111 fu uno degti
architetti preferitida Pietro. Ouando si
trasferi a San Pietroburgo,portd con s6 it figtioFrancesco Bartotomeoche sotto IimperatriceEtisabetta realizzdgrandi opere, tra cuiiI Patazzo d'lnvernodi San Pietroburgo.
Su Pietro non tutti la pensavano allo stesso modo nell'Ot-tocento, C'era chi lo criticava per avere affossato la tradi-zione della Russia e ferito la sua antica anima, slava e orto-dossa. I detrattori di Pietro identificarono il serpente
schiacciato della statua con gli oppositori, fatti giustiziare
dalTo zag e la pelle d'orso su cui siede il cavaliere con icontadini russi oppressi dalle tasse. Gli slavofili deplorava-
no in tal modo la distruzione delle antiche radici, sacrifica-
te sull' altare di una occidentaliz zazione fotzata. I-i Ottocen-
一FL騨
to plasm6 cosi due volti della figura storica di pietro: dauna parte quello del riformatore che aveva dischiuso leporte del progresso, dall'altra quello del despota che avevaviolato la santa madre Russia.
Il culto petrinoGi) da vivo Pietro in persona aveva organizzato la memo-ria storica del suo impero con un museo commemorativo,inaugurato nel t72). Nello stesso annofece mettere su un piedistallo a San Pie-troburgo il "nonno" della flotta russa:cosi chiamava il primo battello da lui va-rato. Ordind di chiudere con un involu-cro di protezione la prima casa di legnoedificata a San Pietroburgo, simbolo diun futuro che egli stesso aveva costruitocon feroce tenacia. Ricordava anche gliesordi difficili, il livello arcaico da cui erapartito innalzando sulle fredde paludidella Neva quella citti, emblema dellaRussia moderna. Nella cappella all'inter-no della casetta era esposta l'icona del
come B oggi. Una guida turistica del 1838 impartiva pre-cise istruzioni ai ragazzi delle scuole in visita: "Inginoc-chiatevi ragazzi, davanti alla tomba di Pietro e bagniamocon calde lacrime questo monumento ricordando le gran-di imprese di cui che d celato sotto quesra pietra". Poterepedagogico e morale delle tombe dei grandi, non diversoda quello che Ugo Foscolo aveva fissar o nel catme Deisepolcri: "A egregie cose il forte animo accendono, l'urne
de' forti, o Pindemonte; e bella e santafanno al peregrin la terra che le ricetta".I luoghi consacrati dalla vita di Pietroesponevano oggetti a lui appartenuti oda lui costruiti, presentati come sacri ci-meli da venerare o come prove dei moltiinteressi dello zar.
Tale era la collezione di rarit) e curio-siti che Pietro aveva raccolto durante lasua vita, sull'esempio degli aristocraticieruditi tedeschi. Tra i pezzi di questaraccolta c'era di tutto: feti conservati inalcool, minerali rari, orologi, fossili, mo-stri, come il corpo di una pecora a due
...iL BrotuzeoCavaliere congreve scalpito
galoppa."
Redentore, davanti alla quale lo zar si diceva che pregasse.Ai cultori della memoria perrina, all'interno della catte-
drale dei Santi Pietro e Paolo, alla destra dell'altare si of-friva l'oggetto pii evocativo: la tomba dello zar. Un sem-plice sarcofago di marmo bianco, non moho diverso da
teste. Ma anche cose di uso quotidiano: la cassetta daviaggio dei medicinali, un contenitore dei denti esrratti,occhiali, sedie, monete, vestiti, e ancora manufatti costru-iti dalle abili mani dello zar, come candelieri in avorio,modelli di navi, mobili.
+ La cura per leforme nella culturarussa d una ossessioneradicata. Trapeta anchenetle variazioni deitoponimi. La Kiinigsbergdi Kant d oggi Katiningrad.Ekaterinburg, capotuogoindustriale degti Urati,fondata nel 1723, ta cittidove net 1918 fu sterminatadai botscevichi ta famigtiadett'ultimo zar, sotto t'URSSera Sverdtovsk, dal nomedel compagno di totta diLenin. E ancora oggi inqualche guida pud capitare
di trovare i[ toponimosovietico, soppressonet 1991. La citti di Pietrod ['esempio pii ctamorosodel gusto che provanoi Russi per [e forme.l[ nome originate di SanktPiter burkh era stato datoin [ingua otandese datlostesso zar, perch6 Pietroaveva studiato in incognitoin Otanda e ne ammiravala cultura, [a tecnotogia,[o stite divita. lI nome fu poicambiato in quetto russo,ma di ascendenza tedesca,di Sankt-Peterburg. Atto
scoppio detta Prima guerramondiate, nel 1914, queltoponimo apparve troppogermanofito e percid fucambiato in Pietrogrado,di matrice stava. Atla mortedi Lenin, nel.1924, ta citticambid nuovamente nomee divenne Leningrado,per celebrare l'eroe dettarivoluzione bolscevica.Proprio a San Pietroburgo-Pietrogrado-Lenin g radol'a Rivotuzione aveva
fatto [e sue prime prove.
Nett'ottobre det 1917
t'incrociatore Aurora alta
rada di fronte atta citti,aveva sparato iI cotpo chediede inizio att'assatto delPatazzo d'lnverno. Dopo tafine dett'URSS, nel 1991 ittoponimo originate di SanPietroburgo fu ripristinatoa seguito di un referendumpopolare [54% favorevotil.Tuttavia, per ricordare['assedio tedesco det 1941-19114, ogni 9 maggio, [a datade[[a resa detla Germanianelta Seconda guerramondiale, [a citti tornaper un soto giornoa chiamarsi Leningrado.
LA CITTA DAI TANTI NOMI
PERSONAGGII PietrO il Grande
Pietro e Minerva, la guerra e Ia vittoriatr grande quadro, qpera del pittore Iacopo euftpni (1682-1752),prropone in chiave allegorica la celebrazione di Pietro, vittorioso in grremae dedito alle opere di pace, presentato a fia.rrco di Miner"va
I puttiAI di sopra delledue frgure i putti sonointenti a porne una oortorra
e un'aureola sul capodi Pietro I.
Pietro I
Pietro I, imponenteprotagonista dell'allegoria,in abiti regali indossala fascia dell'Ordinedi Sant'Andrea.
MinervaDietro allo zar, Minerva./Vittoria tienein pugno una la,nciae inclina il capo verso I'eroein segno di a;rrmirazione.
Stivale
Io stivale destrodi Pietro posato sopra lurmorta.io mostra la" fretez'za'
del sovrano che ha concluso
hionfalmente le grrerre.
I libri
La pila di libri E segno
della cultura imPortatadallEuroPa, mentrele maPPe sono il simbolo
delle conquiste ottenute'
I ta,rrrburiI tarnburi sono a.nctr'essi
sirnboli marziali che
esaltano Io zarvittorioso in battaglia'
IT.日 HRI
CONSIGLIATIの D″θの夕″′あり
Pietro il Grande
diLndrqt HugAa
E″″″″
_La storica inglesesi i irnposta nellacomurriti scientificacon urra serie dimonografie su PietroiI Gra^nde e sulla Russiatra Sei e Settecento.Da queste ha ricavatoquesto libro piir agilerivolto al gra^rrdepubblico. Le varie fasidella vita dello zare la sua ereditlr politicae sociale sono i pr:ltidi forza di wr lavoroche fa riferimentoa,nche alle immagini.
Pietro il Grande
″ Rοι′〃Kl M6s,′
R′を2θル
_ na awlncentebiogTarla legata al
sogno di Pietro di fare
dena Russla u■la
pote_europea.
Pietro il Gra,ndee la Russiadel suo tempo滋 ″,″″れ臨 鶴L´〃
〃ル物ルレο
_Un volu-uretto utileper farsi un,idea dellaRussia dell'epoca in cuivisse Pietro il Grande.
■
■
‐
1 lt celebre poemadi Al.eksandr puikindet 1833, lt Cayalieredi bronzo, che diedenome au'imPonentemonumento equestredi Pietro I commissionatoda Caterina ll a EtienneMaurice Fatconet,i ta storia di un modestoimpiegato che impazziscedat dotore per avereperso [a fidanzata nettainondazione di San
Pietroburgo det 1825.5i aggira fuori di sennoper ta citti finch6 nonpassa sotto [a statua.E attora impreca controdi tei, ciod contro [o zarcausa [ontana di tutti i suoimali in quanto fondatoredel,ta citti causa deI suodotore. lI caval.iere, irritatodatt'ottraggio, si staccadaL piedistatto e insegue['innamorato per [e stradedi Pietroburgo. lttuminato
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ILLUMINATO DALLA PALLIDA LUNA
PERSONAGGI I Pietro il Graude
datta pattida tuna egti vedei[ Cavatiere di bronzo con[a mano levata in altosuI cavatlo galoppante cheto segue fragorosamentealte catcagna. Per tutta[a notte iI povero demente,ovunque rivotgesse i passi,
sempre sentiva dietrodi tui galopparei[ Cavatiere di bronzo.ALta fine t'infeticeinnamorato verri ritrovatosenza vita davanti alta casa
delta rimpianta fidanzata.La storia di Pu5kin, tantoamata dai Russidett'0ttocento e tuttoraattuate, pone it tema delcontrasto tra [e ragionidett'individuo, ta suaricerca delLa fel.iciti,e [a ragione di Stato. MaiI cavatiere rappresentaanche it fato, it destino piigrande dett'uomo cheincombe su di tui e [oincalza senza tregua,
< LA FLOTTA DI PIETN,O IAlIa morte di Pietro la flottada Iui creata contava, a parteil uaviglio rrrinore, 48 navidi linea. Olio su tela del XIXsecolo di Nikolai Florianovich.
Il mito negativoQuando si accinse a costruire la memoria storica di se stes-
so e del suo regno, Pietro conosceva bene la realt) del suopaese. Aveva capito che lo stato d'animo della societi rus-sa non gli era completamente favorevole. Troppo strana lasua figura di imperatore rispetto a quelle dei predecessori,rimasti lontani dal popolo, chiusi in una cupola di vetrodalla quale nulla trapelava del lato umano. Pietro era l'op-posto. Si presentava in pubblico vestito come un operaio,lavoruva sulle navi come un marinaio, bestemmiava e be-veva vodka come un soldato.
Conduceva una vita bizzana ed eccentrica. Gozzovi-gliava e si ubriacava in pubblico, e per di pin facendosivedere in compagnia di stranieri. Svergognava il clero or-todosso, tagliando di persona la barba ai vecchi credenti.Per fabbricare cannoni, faceva smontare le campane dal-le chiese. Era mai possibile che un tale individuo fosse unveto zar? Questa domanda comincid a circolare tra i Rus-si che non avevano capito le sue radicali innovazioni oche avevano contrastato il violento distacco dalla consue-tudini secolari,
La leggenda del falso zarQuando si manifestarono i segnali di una sorda opposi-zione alle riforme di Pietro, nacque una leggenda credu-ta da molti vera. Si incomincid a dubitare della sua iden-titi. Circold voce che Pietro fosse un usurpatore, chefosse il figlio illegittimo di una tedesca, un trovatelloscambiato nella culla imperiale dopo che la zaina me.dre aveva partorito.
Lafantasiapopolare si scatend intorno a questi raccon-ti e li arricchi con tante trame. Pietro si era recato all'este-ro pii volte: era proprio lui quello che aveva fatto ritornoin patria o non piuttosto uno straniero, un tedesco?
La storia ebbe un finale: "Questo non i il nostro zar,mormorava il popolo; il nostro zar E srato rinchiuso inuna botte in Germania e gettato in mare perch6 scompa-risse per sempre". La leggenda del falso zar andd abrac-cetto con la leggenda dello zar anticristo, alimentata daiseguaci dell'antica fede ortodossa. Segno anche questoche la riforma di Pietro era stata percepita come un vio-lento scossone alla societ) russa, I
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ITINERARI NELLI\ STORIA I Monasteri dei monacl irla,ndesi
Monasteri e abbaziein tutta Europa
sono Ia testimonianzadell'opera
di cristiantzzaziot:redei monaci
partiti dallTrlanda岨 VI secolo
DI ELENA PERG{VAI;DI(Ston:ca nedt'nitta)
sceti, intraprendenti, sprezzanti delpericolo e colti. La gtande epopeadei monaci d'Irlanda, che a partiredal V secolo percorsero l'Europa daipii remoti confini settentrionali perfondarvi abbazie e predicare il Van-gelo, d una tra le vicende pii affasci-
nanti della storia d'Occidente. Fu infatti anche grazie a
loro che, dalle isole britanniche all'Islanda, dalla Franciaalla Germania, dall,a Sizzera all'ItaJia,la cultura occiden-tale ritrovd quella comune base culturale che, dopo le raz-zie seguite alle grandi invasioni barbariche, pareva perduta.
Il periodo compreso tra il IV e il V secolo fu per l'Irlan-da di transizione. I-lisola nei seco]i precedenti non era stata,incredibilmente, oggetto delle incursioni romane, pertantoil popolo aveva scarsa conoscenza della lingua e della cul-tura latina appena sfiorata attraverso sporadici contatticommerciali o legata le scorrerie dai pirati che dalle costeirlandesi raggiungevano la Britannia romaniz zata. I-) isola,dunque, era ancora paganae vi si praticavano riti e venera-vano dei appartenent i alTa tr adizione celtica.
<MONASTERODI LINDISFARNESant'Atdan nel 636 fondirquesto monasterosull'isola di Lindlsfa,mea nord dell'Inghiltema.
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* Per i Cetti ta natura era ta"Grande madre" di tutti iviventi.Si recavano nei boschi per entrarein contatto con it divinoe con te forze detla creazioneche si originavano, dal cieloo dat grembo delta terra,in base atl.e direttive dei druidilsacerdotil. Gli dei venerati eranomotti: i Romani ti accostaronoai propri perch6 simiti eranote funzioni. lL principate eraLug, inventore dette arti eaccompagnatore dei def untinet[atditi. A [ui erano dedicatefeste lcome Lugnasadle santuari la Lugdunum, Lionel.5i manifestava in motte varianti:it dio-cervo Cernunnos, i[ diodetta tempesta Taranis e it"tuminoso" Betenos. Karidwe,ta "Grande Madre" tuna, apparivacome orsa o cavatta lEpona, La
sovraniti e ta fertititi, in Ga[[ial,ma era anche incarnazione dettamorte lRhiannon, in Gattesl, dettaguerra lMorriganl, delta poesia
e detta profezia lCoventinal,detta tuce lBirgitl queste uttimetre in lrtanda. La triade sicompteta con Dagda, divinitidegti inferi o del mare e aspettocrepuscolare detta natura.Durante [e guerre si sacrificavanoprigionieri inserendoli in pupazzi
di vimini e incendiandoti oppuredecapitandoti, come dimostranote fosse comuni di Gournay-sur-Aronde e Ribemont-sur-Ancre,in Francia lfine lV secoto a.C.l.Pitastri di pietra con spazi peresporre i teschi nemici sonoriemersi, sempre in Francia,a Entremont e a Roquepertuse.Un rito che si basava sutlidea,tipica det mondo cetto-germanico,detla testa come sede di forzae coraggio. Spiccare da[ bustoil capo di un nemico e conservartoequivateva a tributargti "t'onore
delte armi". Sotto, diviniticettica, particolare det Calderonedi Gundestrup, bacite votivodet ll secoto a.C.
A I RITI DEI DRUIDIStonehenge, tempiocircolare dei Druidi neidintorni di Salisbury.Incisione del XIX secolodi Angelo Biasioli.
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IL PANTHEON DEI CELTI
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rrINERARI NELLA STORIA I MonaSteri dei nlcDnaCiirlandesi
Liarrivo di Sa.n PatrizioA dare il via al processo di evangelizzazionee di diffusione della cultura latina,in quellaterra lontana fu il papa Celestino I (papa
da|422): egli invid Germano e Palladio percombattere, in Britannia e in Irlanda il pe-
ricolo del nascere di movimenti ereticali.Pochi anni dopo a diffondere il messag-
gio cristiano si impegnd Patizio, nato nel189 circa in Britannia e giunto in Irlandacome ostaggio dei pirati dell'isola. Egli, da-ta la scarsa conoscenza del latino degli ir-landesi, si impegnd innanzitutto a darc a
quel popolo lo strumento necessario per lacomprensione delle Sacre Scritture,la cono-scenza della lingua latina tanto diversadall'irlandese per ceppo linguistico. Patri-zio istitui dei monasteri in cui lo scopoprincipale eru la formazione dei monaciaffinch6 potessero costituire l'ossatura del-la nuova Chiesa con la loro predicazione.Una volta formati la missione dei monaciera infatti l'evangelizzazionedei pagani. Edd proprio questo aspetto che distingue ilmonachesimo insulare, fondato sull'ideadella peregrinazione per convertire i paga-
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+ IL PR,OIETTORED'TRI.A]IIDASan Patrizio, originariodella Britannia, venneportato la prima voltasull'isola con la, forza,rapito dai pirati.Pitr tardi si convertie ritornb in Irlandadiffondendovi ilCristianesimo in brevetempo. Gli sono attribuitidiversi miraeoli, tra cui lacecciata dei serlentidall'isola a,wenuto dopouna lunga e intensapreghiera.
+A SAN PATRIZTOB attrlbuito a,Dche
le leggenda del'trczzo".Pare che egll avessedlsegueto un cerchio pertorra e iu quel prutosi foaee aperto un profondopozzo ln cui i peccatoripoteva,no scerrdere eragglungere il hrrgatorto.Il pozzo pare fosse lnrealti una grotta che permoltl secoli ftr luogo dtpellegrlnoggio, e che fuohlusa per ordine dt papaAlessa,ndro VI nel 1497.
+ I'NA LECIGIENDAriguarda il trtfogllo,I'emblema nazlonaleirlandese: grazie a untrifoglio, si raccontache il sarto spiegdagli Irlondesl ll conoettodella lhiniti sfogllandole foglie legatea un unloo etelo.
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ITINERARI NELLA STORIA I Monasteri dei monaci irla,ndesi
< I MIRACOLI DI SANPATRIZIO D'IRLANDAOlio su tela dl GiovanniBattista Tiepolo del 1746conservato al MuseoCivico di Padova.
ni, dal monachesimo continentale decisa-
mente sedentario. Oltre a questo aspetto ilmonachesimo idandese d. carutterizzato, di-stinguendosi dal modello benedettino che si
imponeva sul Continente, da un rigido asce-
tismo di m^rca orientale. Questo spinse imonaci irlandesi a cercare nelle asperid delclima e dell'ambiente la propria spiritualiti,identificando spesso nello sterminato ocea-no quel deserto che aveva accolto tempoprima asceti come Antonio abate o san Si-meone. Non la stanzialiti e la mancanza dicontatto con il mondo, dunque, catattetiz-zava i. monaco dellattadizione celtica, ma
uno spirito pionieristico, che lo portava a
spingersi fino ai confini del mondo atlanti-co, sulle isole sperdute nell'Oceano al largodelle coste delle isole britanniche, nelle bru-me scozzesi, sul Continente per fondarenuovi monasteri fortemente radicati nellarealti circostante nelle comuniti locali, mol-te delle quali nascevano e si sviluppavanoproprio in prossimiti dei nuovi cenobi.
Il monareo tra i druidiQuando Palladio ePatnzio iniziarono a pre-dicare, si imbatterono dunque in un conte-sto sociale molto particolare. Llrlanda diquel tempo era priva di citti: la sua ossatura
+ La Groce celticasecondo [a leggenda fucreata da San Patrizio.Egti stava predicando in
lrtanda davanti a una pietrasacra detimitata da uncerchio, iI ctassico menhirpagano. Lidea geniate fudi tracciare atl'interno delcerchio sacro una crocelatina, benedicendo poi [apietra e "strappandota"
cosi senza traumi ai
suoi significati rituatiprecristiani. Questa d una
n6h pag直ぬ
Tbrra che nonh^a mai
conosciuto
pllra e verl野田Ю
era costituita da un insieme di genti e tribi,in irlandese tua tb, indistinte territorialmen-te, ma sparse sull'isola. Ogni tuath aveva uncapo, chiamato in idandese re, ed era estre-
mamente mobile. La popolazione non era
molto numerosa: secondo una buona stima,gli abitanti non erano pin di mezzo milione,suddivisi in circa 150 tribi. In tale situazio-ne mantenercl'aggtegazione era spesso l'u-nico modo per assicurarsi la soprawivenza.Uscire dalla tribi poteva essere molto peri-coloso, e non solo per I'incolumiti persona-le: chi la abbandonava era assimilabile a unoe pud pertanto
n6 gli Ebrei,
divenirecustode
e―…dell'ortodossia,
cristiana(san Colombano)
dette tante leggende checircolano sutta creazionedelta "Croce cettica",i[ cui significato va benoltre quetto deI sempticeaneddoto. Patrizio e gti attrimonaci che predicavano i[Vangeto, per rendere piU
efficace [a diffusione delnuovo messaggio fecerosempre riferimento a[teantiche pratiche paganeperch6 erano moltoradicate, e cercarono di
fonderle si ncretizzandote
con i simboli de[[a nuova
retigione. Cosi it cerchio,antichissimo simbolosolare e det['infinito,ricevette [a croce detta
sofferenza det Cristo.Le croci cettiche piir
spettacotari si trovanonel monastero di
Ctonmacnoise: in pietra
arenaria, presentanosui bracci storie dei Vangeli
finemente scotpite e
diventano cosi un TestoSacro a cieto aperto.
I SIMBOLISMI DELLA CROCE CE ICA
straniero e perdeva tutti i diritti sociali, fi-nendo col trascorrere la vita in condizioni diemarginazione, nutrendosi di radici e di uo-va di uccelli. I-esilio oltremare e la condan-na alla eterna peregrinatio erano le massimepene comminate per i delitti contro la socie-ti. Il monaco irlandese, lasciando la tribr)deliberatamente per Cristo (assumendo,
ciod, la Peregrinatio pro Cbristo), ricercavadunque l'isolamento e viveva in condizionidi inferiorit). Dapprima guardato con so-
spetto e ritenuto quasi folle, gradualmente,col progredire della cristianizzazione, vide
A LA REGOI.A DEIMONACI IRAI,ANDESIero rude e adatta a unpopolo abltuato allabrutaliti. La Regoladi san Golomba,rroimponeva ll dlgiuno,la preghlera, il lavoroe lo lettura; insistevasul distacco dalla vltamateriale, primo paaaovergo I'asoeei e nondlsdegnava sanzionicorlrorall.
mutare l'atteggiamento nei suoi confronti dichi gli stava attorno, e gli sguardi da diffi-denti farsi curiosi, e poi ammirati: la sceltadel monaco era infatti assimilabile al marti-rio (il cosiddetto "martirio verde"), intra-preso volontariamente e privo di ogni carat-tere violento, caratterizzato dal subire leangustie della penitenza.
Il monaco acquisi, quindi, lentamenteuna condizione di prestigio, finendo per as-
sumere a poco a poco un ruolo di verticenella societ), superiore al vescovo. Questi,infatti, era a capo della chiesa locale e viveva
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SAN COI,OMBANO >dipinto di Giuseppe
Ftanchi del XVrI secolo.pinacoteco anbrosian a,
Mllano.
a contatto con il "secolo", mentre l'abateguidava un gruppo di monaci che conduce-vano vita isolata e ascetica, in una parola pir)"spirituale". Anche le fonti sembrano sug-gerire un declino, tra il VI e il VII secolo, delprestigio degli episcopati in favore dei cenrrimonastici: mentre i primi non sono quasipii nominati, i secondi appaiono in forteespansione, si associano in confederazioni e
sono legati alle dinastie locali. I singoli ri,inoltre, spesso beneficiavano i monasteridonando loro beni fondiari in cambiodell'inserimento, a capo della comuniti stes-
ITINERARI NELLA SToRIA
+ Colombano, ColumB6n, colomba bianca,nacque in lrtanda e percorse
['Europa con alcuni discepo[ifondando numerosi monasteri.La sua eccezionaliti d dovuta
ai numerosi miracoti giiattribuitigti in vita daI suo
biografo Giona. 0ttre a guarirea distanza i matati,mottipticare [o scarso cibo
del monastero, fare scaturireacqua da una roccia, pare
che iI Santo fosse in grado di
partare agti animati e farsiubbidire, come nett'episodioin cui chiese dotcemente a
un orso di attontanarsi per
sempre datta grotta dove
voteva fermarsi per riposare.Un giorno, predicando it
Vangeto tra i Germani svevi
ancora pagani, venne asapere che intendevano fareun sacrificio. Davanti a lorostava un grande calderoneripieno di cervogia lbirral.Cotombano vi soffid dentro e,
come per incanto, iI recipientesi frantumd lasciando uscireinsieme con [a birra ancheiI demonio, che attraverso[a bevanda intendevaimpadronirsi dette animedei partecipanti aI rito. lt Pittcetebre d i[ miracoto legato
atta trastazione a Pavia detta
sua satma, awenuta nel X
secolo, che impedi att'altoravescovo di Piacenza di mettere[e mani sui cospicui beni del
monastero di Bobbio.
Monasteri dei monaci irlandesi
63
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I MIRACOLI DI SAN COLOMBANO
SANCTVs // COLVNBIANVS,ABI
EAIIV「 A1/1SSIONAR鳳 DゝEI]MONACIFU IMPONENEE。Dtt A GIUNSERO N SCOttA,NG¨ RRA ESu」CO… N「E・ EESPLORATORE BRコ國mattco I口Ⅵ sEVERIN,NEL 1977,PROVO A RPERCORRERE,A BORDO DIUN CURRACH,IュメヽROm CHE AVEVA PORWOttMONACIFNO AIERRANOヽ ЛFヽ
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R、 Nante:
LEGENDA
SI■コロE STRADEDEI MONACrI― ESI
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I prlncipali monasteri dei monaci itinerantiI monasteri irlandesi nacquero innanzitutto come luoghiper studiare la lingua latina necessaria per comprenderele Sacre Scritture; successivamente il monastero si imposecome luogo di fede, di preghiera e di incontro tra la gente,
V secolo era stato tramandato a voce. Malavocazione deimonaci irlandesi era di essere itineranti: i "Santi studiosi"
portarono letteratura e cultura nel continente stravoltodalle invasioni barbariche e dal tramontare di Roma: fe-
cero rifiorire la cultura in Europa. Vennero fondati mo-nasteri o\,lrnque, in In ghilterr a, S cozia, Francia, Svizzeru,Belgio, Italia, Slovacchia, Russia, Islanda, Groenlandia,America: qualcuno di essi, scampato alle spoliazioni deiVichinghi e all'abbandono, B tutt'oggi visitabile.
Bangor Clonrnacnoise mЛ Are Iom
Fu fondato net 559
da san Comgatt e vi studidCotombano. ln questo
monastero venne reatizzatoLAntifonario di Bangor
lVll sec.l contenentecanti titurgici in [atino.
_lI suo gioietto sono [e crocicettiche di pietra arenariaistoriate. Fondato net 545 da
CiarSn sulte rive det fiumeShannon [0ffatyl, 6 costituitoda varie cappette, chiesee da una torre circotare.
_Legato a santa Brigida, itmonastero femminite sorsesu un precedente santuariodedicato atta dea Brigid.Lomonimia tra ta santa e ta
dea tradisce it sincretismotra cettismo e cristianesimo.
_ALta Scozia lisote Ebridilappartiene lona con ilmonastero fondato net 563
dat['irlandese san Columba.Base di partenza per altremissioni. vi venne reatizzatoit Libro di Ketts.
Clonfert 血 山 f……
Bobbio
-E tegato atta fama di
Brandano, che to fondd nel 559
nelta contea di Gatway,
e quindi atta "Navigazione"
che it santo fece atta scopertadetta "Terra Promessa dei
Santi", ossia del Paradiso.
Fondato da Aidan net 635in Northumbria, Lindisfarne[t"'isola santa"l d tegatoalte memorie de[ patronoCuthbert. che vi fu monaco e
abate. Assatito dai Vichinghi,oggi d in rovina.
Fondato net 590 da
Cotombano sutte rovinedel.t'antica Luxovium, itmonastero fu saccheggiatodai Saraceni e ricostruito.lL suo scriptorium eracetebre in tutta Europa.
_Situata sutt'Appenninopiacentino, t'abbazia fufondata da san Cotombanonet 614 su terreni donatigtidat re dei Longobardi.It monastero ospita Le
spogtie deI santo.
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sa, di un membro della loro famiglia. Leconfederazioni monastiche diventarono cosiil prolungamento effettivo dell'autoriti lai-ca, e d, contrario di quanto aweniva sul con-tinente, erano i vescovi a trovarsi nell'inedi-ta situazione di dipendenti degli abati. Que-sta e altre peculiariti portarono i monaciirlandesi apolemizzare spesso con la Chiesa
di Roma e con l'Ordine benedettino. Anchesul piano liturgico e comportamentale, delresto, i monaci irlandesi godevano di largaautonomia rispetto ai loro "colleghi".
Un'altra caratteristica originale dei mona-steri irlandesi era che le comuniti potevanoessere costituite da uomini, da donne e per-
sino da fanciulli. Dopo una prima fase in cuiil modello prevalente fu quello dell'entusia-smo ascetico e rigorista, il monachesimo ir-landese si orient6 sempre di pin in direzionemissionaria.
In viaggio verso I'ascesiTra VIII e IX secolo le zone periferichedell'Irlanda si rivestirono dunque di eremi,spesso fondati in luoghi impervi in ottempe-runza al dovere, imposto al monaco, di re-
carsi in esilio in altri paesi per evangelizzark,di rinunciare alla propria"pattia" e di com-piere un pellegrinaggio per awicinarsi a
Dio. Cosi come per gli eremiti orientali ilritiro spirituale doveva awenire tra le rupiaride e desertiche della Tebaide, per gli ir-landesi il deserto erano le verdi praterie e
l'oceano. I monaci si imbarcavano su canoestrette e lunghe, costruite con il legno e rive-stite di pelli bovine: i, currach, cosi venivachiamato questo tipo di rudimentale imbar-cazione, era leggero e non poteva navigarccontrovento, tuttavia era abbastanza resi-
stente per arrivare lontano sfruttando le cor-renti del mare. Entro la fine dell'VIII secolo,sparuti gruppi di monaci irlandesi riusciro-
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ITINERARI NELLA STORIA I Monasteri dei monaci irlandesi
1 Tra [e creazioni pit bettedei monaci irlandesi, per i
quati ta scrittura era quasi
una vocazione, ci sono
i manoscritti miniati. Forse
it pitr famoso 6 it Libro di
Ketts [a destral o Grande
Evangetiario di san Columba,reatizzato intorno att'800. La
traduzione tatina dei Vangeti
e [e sue chiose sono
accompagnati da immaginicotorate secondo [o stitetipicamente "insutare",
che fonde it gusto per tadecorazione geometrica
e fitomorfa di sensibititipagana con ta
rappresentazione detlafigura umana atloccidentate.09gi si trova at TrinityCottege di Dubtino.
I
no a raggiungere l'Islanda e a colonizzarla,fondando vari monasteri celtici: comunitache rimasero al loro posto, soprawivendoalle difficili condizioni ambientali, per secoli,e furono cacciate solo dalla furia dei Vichin-ghi. il pin celebre tra i monaci viaggiatori fuSan Colombano. Nato a Navan, nel Leinsteqnel 540 circa, dopo la formazione giovanilein alcuni monasteri minori divenne asceta a
Bangor, abbandonandolo poi per seguire lasua vocazione missionaria. Verso i cin-quant'anni, con dodici confratelli fra cuiGall (il futuro san Gallo) lascidla sua terraper peregrinare ed evangelizzate: ricordia-mo che per gli irlandesi andare all'esterorappresentava un atto di penitenza nel di-stacco dalla patria e nel viaggiare in terrepericolose. Giunto nel regno dei Franchiriusci, gtazie allaprotezione del re Gontranodi Burgundia, a fondare i monasteri di An-negtay, Fontaines e soprattutto Luxeuil Inquest'ultimo scrisse due regole monastiche,la Re gu la m on achorum e la Re gula cenobialis,e i, Poenitentiale, che introduceva la prassidella confessione privata in luogo di quellapubblica. Il rigore e l'ascetismo cui Colom-bano sottoponeva i suoi monaci, e alcuni
dissapori politici, gli crearono non pochiproblemi: nel609 fu addirittura imprigiona-to a BesanEon, fuggi, e nuovamente arresta-to, fu imbarcato per essere rimpatriato inIrlanda. Tuttavia a Nantes la bonaccia impe-di la partenza e Colombano riusci a fuggirerecandosi in Neustria, dove grazie alla colla-borazione di re Clotario II fondd altre abba-zie a Remiremont, Rebais, JumiEges, Noir-moutier, Saint-Omer. Dopo un lungo viag-gio costellato di episodi miracolosi, ma an-che dranmmatici, nel612 Colombano attra-vers6 le Alpi e giuse a Milano dove venneaccolto amichevolmente dal re dei Longo-bardi Agilulfo e per due anni si occupd dellaconversione degli Ariani. Nel6t+ si ritird a
Bobbio (Piacenza) dove fond6 un monaste-ro che grazieal suo scriptorium nel X secoloavevala pii importante biblioteca d'Italia.La chiesa del convento, che ancora oggi E
perfettamente conservato e visitabile, con-serva nella cripta le reliquie del Santo (mortoa Bobbio nel615);nella Chiesa Colombanoapparc in veste da monaco con una tonacabianca o nera, una colomba sulla spalla e conin mano un libro o una sferza a simboleggia-re la sua severiti e intransigenza. I
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LA PASSIONE DELLA BELLA SCRITTURA
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DI GETTYSBURGDurante la Guerra Civile americana sulle colline di unpiccolo villaggio della Pennsylvania, nel luglio del 1863,l'Esercito Confederato del generale Lee avrebbe giocatoin un unico e disperato tentativo le sue ultime sperailtzedi costringere l'Unione a riconoscere la secessioneDI NICOLA ZOT「 Iβ野
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ella Primavera del 18$ il generale RobertEdward Lee concludeva il suo primo anno allaguida dell'A rmata della Virginia Settentrionale,la principale armata della Confederazione deglistati del Sud. Il suo bilancio personale nonavrebbe potuto essere pii positivo: in partico-lare nelle due ultime battaglie sostenute, quella
di Fredericksburg (11-15 dicembre L862) e quella di Chancellorsville(30 aprile - 6 maggio 1863), aveva sventato i tentativi Unionisti di in-vadere la Virginia, salvando la capitale Richmond e la stessa Confede-razione. Due vittorie limpide, ottenute contro nemici numericamentesuperiori, che avevano definitivamente consacrutola fama militare diLee e rinsaldato tra lui e le sue truppe un legame di fiducia reciprocaindissolubile. Lee era, tuttavia, un uomo troppo saggio per sedersisugli allori e un militare troppo esperto per non vedere anche i lati pir)cupi della situazione strategica complessiva,
Il prologo del disastroNonostante i successi ottenuti, infatti, la guerra nel teatro orientaleaveva richiesto un altissimo tributo di sangue ai Sudisti, mentre l'eco-nomia virginiana era stata messa in ginocchio dalle devastazioni deicombattimenti: ed era facile prevedere che l'estate del 1861, ormaialle porte, avrebbe inevitabilmente visto un'altra invasione Nordistacon nuove stragi e distruzioni. Le notizie peggiori, tuttavia, proveniva-
LA DIVISIONEPICKETTレLe Fanterie
confederate
sferzarono un
attacco frontale
contro le posizioni
nordiste il terzo
giorllo della
battaglia di
Gettysburg
(3 1uglio 1863).
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▲ EINSEDIAMENTO DEL PRESIDコ 璽Tコ DEGLI STATI CONFEDERATI D'AMERICAll 18 febbraio 1861,tre lnesi dopo che Abramo Lincoln era stato eletto Presidente degli Stati Uniti,una Convenzione
Costituzionale a Montgomery in Alabama nominb presidente degli Stati confederati d'An■ erica Jefferson]Davis.
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BATTAGLIE I Gettysburg
IL GENERALE GRAIVT >Il generale nordista
o,,"*HHH',T*Hansen Balltng.
no dal teatro di guerra occidentale: qui icombattimenti seguivano il corso del fiu-me Mississippi e le armate nordiste vi gua-dagnavano importanti progressi.
Dopo aver preso New Orleans, alla focedel fiume, il 1" maggio del 1862, gli Unio-nisti avevano iniziato a scendere da Nord,catturando una dopo l'alfta, lentamente,metodicamente, inesorabilmente, le for-tezze confederate: al generale nordistaUlysses Grant, che guidava l'Armata delTennessee, non mancava ormai che il ca-posaldo di Vicksburg per chiudere anchel'ultimo varco nella Confederazione e
spezzarla in due. Era, quindi, solo que-stione di tempo ed essa sarebbe stata stri-tolata da questa morsa soffocante, com-pletando un piano strategico che non a
caso venne chiamato "Anaconda".Occorreva agire in fretta sferrando un
colpo decisivo alla volonti di proseguire laguerra dell'Unione, e Lee sentiva che il pe-so di questa responsabilitd, gravava intera-mente sulle sue spalle. Lo preoccupavalasua salute malferma e soprattutto la mortea Chacellorsville del suo braccio destroThomas Jonathan Jackson, un uomo so-prannominato "Stonewall" (muro di pie-tra) per laforza di volonti granitica, e cheaveva un formidabile intuito nel capire e
nel portare a termine le intenzioni del suocomandante. Lo stile di comando di Leelasciava grande libertd di giudizio ai suoisubordinati, ma nessuno avrebbe mai po-tuto meritare la fiducia che egli aveva nu-trito in Jackson. Nonostante questo eglidoveva agire subito, in quel momento in-fani il Sud poteva ancora schierare truppezufficienti a un attacco e il Nord non avevacolmato definitivamente il divario che an-cora lo penalizzava in due importanti ca-ratteristiche belliche.
1863,NORD E SUDIN GUERRA
30_giOLiarmata Confederata iniziadi nascosto ad abbaxrdonareil campo di Ftedericksburg:
tende vuote e un efficaceschermo di cavalleria
impediscono aI generaleurrionista Hooker di
accorgersi del movimento.
I combattimentiriprendono accanitamente
a sud dello schieramentoFederale che inizialmente
cede sotto I'impeto sudista,ma riesce a riorganizzarsi.
5 giЧ要コ0Hooker intuiscela manovra di Leee parte all'inseguimentodell'awersa,riocon tutte le sue truppe,
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>≡
≡く
22giwo>≡Il comandante della =
cavalleriaconfederata =James "Jeb" Stewart, che =≡く 28glwO
dovrebbe continuare ; Insoddisfatto pera proteggere il fianco ] le continue richieste
dell'Armata, si allontana, =
di truppe e per la suacompiendo una lunga f condotta delle operazioni,
scorreria nelle retrovie I il Presidente Abramonordiste. Lee rima,ne ] Lincoln esautora Ifooker
senza infomazioni. f dal coma,ndo ponendo
80 gi_0≡ a CapO dell'Armata
>≡ del P°t°mac n generale
≡ George Meade.La cavalleria nordista
respinge le truppe sudistefuori da Gettysburg e si
schiera a protezione della
≡く■lu嘔強・彎
m
cittir, consentendo cosi al =proprio esercito di =occupare una forte =posizione djfensiva. =
2 1uglio>≡
Entrambi gli esercitisono impreparati allabattaglia: Ia mancanzadi informazioni, rendeincerti i comandanticonfederati che mancanoI'opportuniti di scacciarei nordisti dalle colline
≡ su cui si erano insediati.
≡く8 1ugliO
≡ Lee prova il tutto
i per tutto: impegneri= I'intero fronte nordistaI lanciando al centro
=
l'attaccoprincipale.
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I PROTAGONISTI DELLA GUERRA CIVILE AMERICANA
RobertEdward Leei tr generale RobertEdward Lee si assunsetutte le responsabilitlrper I'infelice esito dellabattaglia e soprattutto perla carneficina degli uominidi Pickett, un'azione decisanonostamte iI parerecontrario di Longstreet.I suoi soldati, tuttavia,ma,rrtennero semprerisqletto e fiducia nel loroleader e nelle sue qualiti.
Ja.mgs "Jeb"St'ewa,rt* tr coma,nda"nte dellacavalleria sudista James"Jeb" Stewart ebbe diverseresponsabilitir, nellasconfitta di Gettysburg: ilsuo allonta,rramentodall'armata principale privdL€e di informa.zioni di vitaleirnportanza e instilld negliufficiali sudisti lo stessosenso di insicrrrezza che inordisti avevarro provato inmolte battaglie precedenti.
GieorgePicketti Il nome di George Pickettrimami per sempre legatoall'eroico sacrificio degliuomini della sua divisione,la principale uniticoinvolta nell'azione. Allavista dei pochi superstitiin rotta dopo la sconfitta,Pickett scoppid in lacrimee finch6 visse non perdondmai Lee per aver concepitoe ordinato quel fatale,disperato attacco.
Lc debolezEe dei NordistiIn primo luogo, infatti, pesava sugli insuc-
cessi nordistila carenza di leader militaricompetenti ed esperti: per tradizione eranole famiglie del Sud che fornivano alle acca-
demie militari la maggior parte dei cadetti,
e questi, al momento della cruciale scelta dicampo, avevano in maggioranza, come lostesso Lee, Virginiano, anteposto la lealtialle loro patrie di origine, piuttosto cheall'Unione. Dalle sconfitte, pii ancora che
dalle vittorie, tuttavia, stavano emergendonell'Esercito Nordista quadri di qualitd a
ogni livello, in un disperato processo di se-
lezione naturale: la ferocia della guerra ave-
va forgiato ufficiali coraggiosi, esperti e
motivati e il Presidente Abramo Lincolnnominava e dimetteva comandanti in capouno dietro l'altro, alla ricerca del "vincen-te" che ponesse fine alla guerra.
Di carattere "umano" anche un altrovantaggio che fino ad allora il Sud aveva
ampiamente dimostrato di poter vantare sulNord: i propri uomini. Come ebbe a diredei suoi soldati lo stesso generale Lee "que-sti uomini non sono un esercito; sono citta-
7)
Generale
Robert Edward Lee
"Gluesti
cittadini chedifendono il
prlop Paese"
dini che difendono il proprio Paese". Edella propriavita da civili essi avevano con-ferito alle forue armate confederate quantodi meglio potevano: la tenacia e la frugalitidi un'esistenza quotidianamente strappataa un ambiente rurale e spesso ostile, l'abitu-dine ad utlizzarcle armi per procurarsi del
cibo extra con la caccia o per proteggere se
stessi, un'eccezionale attitudine alle attivitiequestri che, nelle mani di leader ispirati,aveva permesso di costruire uno dei pir) ef-
ficaci corpi di cavalleria della storia. Maanche questo vantaggio si stava lentamentecolmando: le milizie delle cittd del Nordcon le loro fantasiose uniformi, facili all'en-tusiasmo quanto a scoraggiarsi alla primadifficolth, erano scomparse, sostituite da
veterani in uniforme blu che si sarebberodimostrati di morale solido e determinati a
proseguire quella guerra fino alla fine.Praticamente irrilevante, invece, nel t86l
la superioriti materiale del Nord: basti pen-
sare che la quantiti delle armi catturate dai
sudisti dopo la battaglia di Chancellorsvilleaveva consentito di armare il 90% delletruppe con i moderni fucili a canta flgata.
Ja.mesLongstreet* James Longstreet, brapciodestro del generale Lee,
consiglid che il terzo giornodella battaglia l'Armatadella Virginia si mettessesulla difensiva e criticdaperta,rnente iI suo superioreper aver ordinato un attaccoche egli giudicava persoprima di cominciare.Nel dopogrrerra questogli valse I'accusa di avertradito la Confederazione.
esercito;
L
* Netta prima metide[[Ottocento si eranoimposti negti Stati UnitidAmerica due modeLli
di svil.uppo economicodet tutto diversi neglistati settentrionatie in quetti meridionati.Mentre i[ Nord aveva
intrapreso te dinamicheaccelerate deItaindustriatizzazione,detla crescitademografica lsia perte nascite sia con [a
nuova immigrazionel,detIurbanizzazione,e det [iberismo
capitalista, il Sud
rimaneva tegato a
un'economia agrariache attirava pochi
immigrati, necessitava
di motti schiaviper Le cottivazioni come
i[ cotone e i[ tabacco,
e manteneva una
struttura socialefortemente stratif icatae patriarcate, suddivisain tante piccote
comuniti tocati.Lo schiavismo non erapit compatibite n6 con
ta coscienza di motticittadini del Nord, n6
con [e necessiti di un
Libero mercato del[avoro, ma [a sua
aboLizione avrebbecomportatoUazzeramento detcapitate accumulato daigrandi tatifondisti, it 7%
detLa popol.azione, che
detenevano ta quasi
totatiti degl.i schiavi.Un danno irreparabileper t'economia degtistati det Sud e insiemeanche una viotazionedetla Loro indipendenzae delte loro tradizionirconvinzioni condivise
anche da quet 70% di
cittadini sudisti che
soprawiveva lavorandoit proprio campo senza
atcuno schiavo, ma
riteneva un propriodiritto possederne e
faceva di questo"diritto" sia i[ futcrode[[a condizioneprivitegiata di "bianco",
sia il. mezzo detlapropria ascesa sociale.
It tempo delLe
mediazioni, che pure
furono tentate, si
esauri: net febbraio1861 taConfederazione
era nata, aveva un
Presidente, iL virginianoJefferson Davis, e un
esercito di 1 00.000
uomini formato datte
mitizie degti undici Statiche Yi avevano aderito.linevitabite conf littocon gti Stati detlUnionesarebbe stato uno
scontro di votonti:it divario di risorse trai due stati era evidente,ma altrettanto chiaroera che sarebberostate decisive non
le forze materiati,ma quette morati.
:LL:NOIS OH:0
PENNSYLVANIA
WESTVIRCiN:A
FREDER CKSBUR60
0RICHMOND
V:RGiNIA
NORTHCAROLiNA
SOUTHCAROLINA
NEW JERSEY!ND!ANA
MiSSOUR:KENTUCKY
GEORG:A
FLOR:DA
DELAWARE:NGTON
ND
LECENDA
LA GUERRA CIVILEAMER:CANA-1863STATI DELピ UN10NE
STATI DELLA CONFEDERAZ10NE
! uaruovnlsuorsu
, MANoVRE NoRorsTE
I aarraolre PRTNcTPALT
73
LE CAUSE DELLA GUERRA CIVILE AMERICANA
ARKANSAS
M:SS:SS!PPi
ALABAMA
La carica della divisione PickettUultimo atto della battagfia di Gettysburg inizib alle 15.10 delI luglio 1863: 12.5OO uomini, in maggioranza della divisione delgenerale Pickett, si concentrarono contro una ristretta sezione
0
In prirna fila La bandkra Non "uniformi" Fino all'ultilno
aIe tr generale IrewisArmistead grridava la suabrigata segualando Iapr"opria posizione allafuuppa tenendo il cappellosollevato sulla sciabolB.
74
o Ira bn.ndiera conIe ste[e digposte sulecroce di sa,ntAndreaera il veesillo da battagliadella Confederazione,nOn Ia bandiep, nnqiongle.
●Pochi・ si7ni sudisti
indossavano I'uniforrnegrrgla: in rea.Iti era,noun disordinato assiemedi abiti civili e r:niforrnicolor castagna.
4. nlartiglieri 1e1rricf,i,a"pre".zn della vita,
E)axaxono fino all'ultimoistante, aprendo vuotipaurosi nelle fila degliawersari.
il`」bに ,
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del fronte nemico dove ad attenderli vi erano 5.7OO Federali.Dopo un quarto d'ora di marcia sotto il fuoco annrersa,rio,●1 Sudisti giunsero allo scontro corpo a cor?o
Z♂
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fl eorpo a Gor?o n OOntra仙"∞
La svolta Perdite terribili
5。 .prino impatわ
dello scontro fu sostenutoda meno di 3(X) uomini,in larga parte Irlandesidel 69" Reggimentodella Pennsylva^rria.
J.CD. Dopo lunghi rninutidi furiosi cor?o a cor?oraggir:nsero Ia mischiale riserve 191.disf6,rovesciando definitiva.mentele sorti della batta,glia.
7。 mesb ttisodiO 8。 La brigataぬ
6 considerato da alcurriIa svolta della grrerrae il punto, anche fisico,in cui i Sudisti firronopiir vicini aUa vittoria.
Armistead, che contavacirca 2.(XX) uornini prirnadell'attacco, ebbe perditesuperiori al 5006, tra morti,feriti e prigionieri.
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+ Dei "diletta,ntidella guerra".Questo sprezzante giudiziosugti eserciti di cittadiniin armi che combatterono[a Guerra civi[e americanaera prevalente tra gliosservatori europei.Offuscati da[ [oro" professionismo",non seppero conferire iIgiusto peso atle difficottioggettive caratteristichedi quetta guerra, come,
per esempio, i[ grandenumero di uominisotto[e armi e [a natura spietatadi una guerra civite.Soprattutto, tuttavia,non lessero con [a dovutaattenzione [a sua [ezionedi primo grande conflittodett'era industria[ee quetle peculiaritiche avrebbero poi
caratterizzato tuttiisuccessivi, inclusa[a Prima guerra mondiate.
I fucil.ia canna rigatae con paltottote di
forma conica avevano
trasformato icampidi battagtia, mietendovittime a distanze primasconosciute, finoa creare [e condizioni per[a guerra di posizione tratinee di trincee parat[ete.
A loro utteriore difesacomparvero anche per[a prima volta i reticotati,prodotticon semptice
fito tetegrafico e senza"spine", e persino [e mineantiuomo, che entrambii contendenti denunciaronocome immorati, ma senza
mai per questo smetteredi impiegarl,e. Fecero i[loro esordio anche [e armia tiro rapido: [e carabinea ripetizione, capaci di
sparare anche 20 cotpiaI minuto e "mitragtiatrici"
come i cannoni Agar eGatting. Negl.i ampi fiumi
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PER LA PRIMA VOLTA SUL CAMPO DI BATTAGLIA
BパPIAGHF I GettyJurg
< ASSEDIO DI VICKSBIIRGI soldsti dell'Unlone sigara.utirono ll controllo delflume Mississippi entrandonella cittadina difesa daiConfederati. Dipinto dtFra,ucis D. Millet del 19O7.
Il piano del generale LeeForte del consenso e della fiducia del presi-dente della Confederazione, Jefferson Da-vis, Lee concepi un piano rischioso, ma or-mai necessario: invadere il Nord per porta-re la guerra in quel territorio, minacciare lemaggiori citti, compresa la capitale \X/a-
shington, e costringere l'Unione ad affron-tarlo. Offensiva strategica e difensivatatti-ca, in questo consisteva il progetto di Lee,che egli aveva gii concretizzato in prece-denzaa Fredericksburg, riportando un suc-cesso con le stesse modalith.
Mezzo secolo prima il medesimo pianoaveva consentito al duca di \X/ellington distrappare a Napoleone la vittoria di \Water-
loo: l'obiettivo di Lee era altrettanto ambi-zioso ed era cosi certo di potedo conseguireda annunciare alla moglie: "il prossimo au-tunno ci sarh un grande cambiamento nellapubblica opinione al Nord. I Repubblicanisaranno distrutti e penso che gli amici dellapace diventeranno cosi forti che la prossimaamministrazione agird su queste basi".
Dalla strategia alla battagliaLe due armate si fronteggiavano propriopresso la citti virginiana di Fredericksburg,separate dal fiume Rappahannock, quando
■ 10°
regpentodella Louisiana
perse oltre il50%deg江uOm a
Gettysburg
americani e neifondati piir
bassi de[[e coste trovaronoit loro primo impiego tecorazzate con proputsionea vapore, divenendoben presto regine deicombattimenti marittimi,cosi come i sommergibili.Nonostante questeinnovazioni tecnologiche,Le battagtie de[[a Guerracivile americana f uronocombattute soprattuttocon armi "tradizionati"
come icannoni ad
avancarica lnetta foto a
destra), sia netla versionea canna [iscia che a cannarigata: nonostante [eperdite che essi causavanofossero mediamente mottobasse, [a truppa ne temevaa ragione i "potenziati"
effetti devastanti a
distanza rawicinata,capaci di spazzare via interireparti con una singolascarica di mitragtia.
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il 30 maggio 1861 Lee inizid nascosta-mente a muovefe i propri reggimenti,uno dopo l'altro, fuochi e tende supple-mentari in bella vista per dissimularequesta pafienza dalle trincee che difen-devano la citt).
Il comandante in capo nordista Jo-seph Hooker inizi6 a sospettare quantostava accadendo solo il5 giugno, quan-
do Lee era ormai riuscito a sganciare leproprie forze (circa 75.000 fanti e 270
cannoni), occultate dallo schermo pre-disposto dai 9.500 cavalieri di James"Jeb" Stewart. Ma proprio dalla sua ca-
valleria e dal suo pii abile cavaliere do-
vevano giungere a Lee le prime preoccu-pazioni.Incaricato da Lee di proteggerel'avanzata dell'Armata dagli sguardi deiFederali, il22 giugno Stewart si attarddin scontri di secondaria impoftanza o
forse male interpretd un ordine, finendocon gran parte delle proprie truppe allespalle dell'esercito nordista. Impossibili-tato a ritornare sui suoi passi, si lancid inuna scorreria nelle retrovie nemiche, con-tando di raggiungere Lee direttamentesul campo di battaglia.
78
Louisiana
Il comandante in capo Confederato avrebbedovuto proseguire la campagna privodell'uomo che considerava i suoi occhi e lesue orecchie. Continud la sua marcia verso
Nord ed entrd in Pennsylvania da doveavrebbe potuto minacciare numerosi obiet-tivi strategici Unionisti, come Baltimore o la
stessa lWashington.
E nella capitale nordista la tensione saliva,
tanto quanto calava la fiducia in Hooker: il28 giugno questi offri le sue dimissioni nelcaso non fossero state poste altre truppe sot-
to il suo comando. Lincoln non se lo fece
ripetere due volte e quella sera stessa il ge-
nerale George Meade era il nuovo coman-
dante dei 90,000 uomini dell'Armata delPotomac. Militare di carriera, irascibile, era
tuttavia un uomo maniacalmente attento ai
dettagli: "non fari errori, ma sari pronto ad
approfittare dei miei" prof.etizzd Lee. Duegiorni, nemmeno il tempo di conoscere la
disposizione nel territorio delle uniti dellasua Armata, e Meade fu raggiunto dalla no-ttzia del primo incontro con il nemico. Lasera del 30 giugno la sua cavalleria aveva
scacciato truppe sudiste da un piccolo cen-
tro chiamato Gettysburg, e dal loro numero
7
l) 1,,t. t.,: t'it
BATTAGT.TF.: I Gettysburg< JEFTERSON DAVISIl hesidente degli StetiConfederatt soduto ing1o14rc ai suoi mlnlgffi.Incisione del XII( sec.
* Pochi giorni dopo La
battagtia di Gettysburg,atcune detl,e uniti che
vi avevano combattutofurono impiegate persedare nel sangue unaviolentissima rivoltascoppiata a New Yorkcontro i decreti di teva.
Era soto un episodiodelta Lotta pol.itica
senza esclusione dicotpi che i sostenitoridetta pace net Nord,
riuniti net movimentodei "Copperheads"
ldat nome di un
serpente vetenosole rappresentatipol.iticamente datPartito Democratico,condussero controi suoi sostenitori,raccotti attorno alPartito Repubbticanodel Presidente Lincotn.La leva riguardavasoprattutto gti strati
pifr poveri deLta
popotazione bianca,
animata da fortisentimenti razzisti, perit timore rappresentatodalta concorrenzanet mercato de[ lavoromeno gualificato degtischiavi tiberati.l[ protrarsi deLta
guerra e isuoi attissimicosti umani e materiatiportarono ai
Copperheads [e
adesioni piu disparate:dai pacifisti cattoticiirtandesi a chi eracontrario atlabotizionedetta schiavitir,giungendo a presentare
una piattaforma
favorevole a una pace
immediata atle etezionipresidenziati det 1 864.I Democratici ne
uscirono sconfitti e
Lincoln fu riconfermato:decisive te vittorie sut
fronte Occidentate
e i[ voto dei sotdatiche at 75% sischierarono daltasua parte. La battagtiapii importante,quel.ta pol,itica, aveva
decretato infinel,a sconfitta deltaConfederazione:Lincoln avrebbeguidato i[ paese
alta sua definitivariunificazione.
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e dalle informazioni ottenute dalla popola-zione aveva stabilito che si trattasse dell'a-vanguardia dell'intera Armata sudista.
Lo scenario per la battaglia pii famosa ditutta la guerra era pronto. I due eserciti era-
no infatti in marcia l'uno contro l'altro, ma
i Nordisti, avvarfiaggiati dalle notizie tem-pestivamente giunte dalla ricognizione po-terono occupare una posizione a sud della
citti che sembrava studiata dalla natura peruna battaglia difensiva: un insieme di bassi
rilievi che nella parte superiore formava unsemicerchio e quindi scendeva seguendo
una lunga cresta terminante con due picco-le colline tonde. In tutto circa 5 chilometridi estensione di fronte, quasi a forma di S,
lungo i quali si sarebbero accalcati 170.000
uomini. Non era labattaglia che Lee aveva
programmato, ma uno scontro casuale nelquale era stato suo malgrado coinvolto da-
gli eventi. Sarebbe dipeso da lui e dai suoi
ufficiali cercare di uscirne vincitore traendoprofitto dalla disorganizzazione che pena-
lizzava anche l'armata Nordista.
80
A POTEVA VINCEREI,A CONFEDERA.AONE?Lee fu molto vicino acostringere i Nordistia ritirarsi daGettysburg, ipotesipresa in considerazioneda Meade dopo ilsecondo giorno dibattaglia. Piir difficilesarebbe stato per luistrappare la vittoriaschiacciante di cuiaveva bisogrro per porreterrnine alla grrerra:non sempre la fortunaa.rride agli audaci.
Lo scontro a GlettysburgIl 1" luglio i Sudisti provarono con accaniticombattimenti a conquistare l'arco collina-re settentrionale, ma la mancanza di infor-mazioni sul nemico impediva azioni incisi-ve. Gli ordini di Lee disponevano come
sempre che i suoi subordinati valutasserola situazione con i loro occhi e decidesserodi conseguenza. Senza la cavalleria di Ste-
u/art, tuttavia, in quel frangente le informa-zioni erano sempre troppo scarse e le inco-gnite troppo grandi. Meade cosi ebbe iltempo e l'opportuniti di tamponare ogniattacco con le uniti che mano a mano giun-gevano sul campo di battaglia: la tenacia
delle sue truppe fece il resto, bene assistita
da comandanti che ne esaltarono le capaci-
th combattive. Il giorno successivo il copio-ne segui lo stesso andamento, solo nellaparte meridionale del terreno: il secondo incomando di Lee, il generale JamesLongstreet, prov6 ad agghare la linea av-
versaria, ma senza successo, anche per al-
cuni errori dei suoi subordinati. I combat-
BATTAGLIE lGettysburg< PRIGIONIERI AL FROIVTELiautore 6q1 .llFiDto, WinslowIlomer ftr invtato dt IlarperbWeekly della Guera diSecessione.
definitiva
affrontare altri
quartiere
timenti furono se d possibile ancora pir) fe-roci di quelli del giorno precedente, con fu-riosi corpo a corpo condotti alla baionetta.La giornata sembrd favorevole ai Sudisti,tanto che nella notte Meade, in modo asso-lutamente irrituale, convocd un consiglio diguerra sottoponendo ai suoi comandanti dicorpo I'ipotesi di ritirarsi, ma piegandosiall'opinione della maggi oranza, pronuncia-tasi al contrario per resi-stere. Quel pomeriggioLee fu raggiunto da Ste-wart e dai suoi uomini:erano carichi di bottino,ma si erano interessati pir)di saccheggiare chedell'imminente decisivabattaglia, e Stewart venneduramente rimproverato.Ora quei cavalieri eranotroppo stanchi per esseredecisivi, ma si sarebberocomunque impegnatinell'attacco generale pre-visto per il giorno succes-sivo. Lee intendeva infattitentare il tutto per tutto
Per averela vittoria
ユNord dovette
duedi grrerra senza
Longstreet affermd in seguito di essersiopposto a quella decisione che causd laperdita di oltre 1150% degli effettivi im-pegnati senza raggiungere il risultato spe-rato: mentre il tiro di artiglieria sudistarisultd praticamente inefficace, gli uominidi Pickett con incredibile spirito di sacri-ficio raggiunsero il nemico dopo un chilo-metro e mezzo di marcia in una tempesta
di fuoco. Il loro impetoriusci a spezzare Ia lineanordista e 1.500 Virginia-ni riuscirono anche a pe-netrarla, ma i contrattac-chi delle riserve predispo-ste da Meade li ricacciaro-no indietro, chiudendo iltetzo e ultimo giorno del-la battaglia. Il 4 luglio, an-niversario della dichiara-zione di Indipendenza, idue eserciti (o quanto nerimaneva, dopo oltre50.000 tra morti, feriti e
dispersi) erano ancoraschierati uno di fronteall'altro, con i Sudisti in
WinstonChurchill* E se &vessevinto il Sud?Ne[ dicembre det 1930 una
rivista ingtese pubbticd un
originale articolo dat titoto"Se Lee non avesse vintota battagtia di Gettysburg"a firma diWinstonChurchitt 1187 t -1 9 651.
ln esso it futuro PrimoMinistro inglese speculavache cosa sarebbe potuto
accadere qualora la
battagtia di Gettysburgavesse visto vincitorei[ generate Robert Lee.
ln questo singotareesempio di storiaatternativa Churchil.t parteproprio datla premessa
che it Sud abbia prevalso
in virti delta vittoriamititare e deltaconseguente conquistadi Washington, dopo
[a quate i[ generate
virginiano avrebbescavalcato it suo governo
e dichiarata t'aboLizione
detta schiavitir,guadagnando in questomodo una saldissimae decisiva atteanza
con [a Gran Bretagna.
con un ultimo attacco sull'intero fronte, gui-dato dalle poche unitd fresche rimastegli, trale quali spiccavano i Virginiani della divisio-ne comandata dal generale Pickett, con ilsostegno di un nutrito fuoco d'artiglieria.
Nelle due giornate precedenti i Confede-rati erano stati respinti, ma gli awersari ave-vano pagato un altissimo costo in vite uma-ne. Lee scelse questavolta per il suo sforzoprincipale il centro dello schieramentoUnionista: benchd i Nordisti lo difendesseroapprofittando di ogni ostacolo per farne unaffincea, era anche l'unico luogo dove si po-tessero concentrare i 12.500 uomini destina-ti all'attacco e dove una falfa aperta nel di-spositivo nemico sarebbe risultata risolutiva.
attesa del contrattacco Nordista. I Fede-rali non erano in condizioni migliori deiloro awersari e Meade permise a Lee diritirarsi: entrambi convinti di aver riscos-so un parziale successo.
La storia stild un bilancio diverso: quel-lo stesso giorno, infatti, molti chilometripii a Ovest, Ulysses Grant aveva conqui-stato Vicksburg, sferrando un durissimocolpo alla Confederazione, un evento che,insieme con l'esito di Gettysburg, rivelavacome il Sud ormai non potesse pii vincerequella guerra, ma furono necessari altridue durissimi anni di combattimenti, mol-te altre morti e molte altre distruzioni, per-ch6 ci riuscisse il Nord. r
IPOTESI ILLUSTRE
載
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in ogni nurnero
de1 2012 una
PRO‖ OCARD°
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NAUTICA ′
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ARBONAMENTINova Charta
lヽa E)ictro Duomo,22-I-35139 Padovatcl.+39(0)49 65 75 74 0 fax+39(0)498780842
CURIOSITA DELLA VITA I Esposiz10ni Nazionali
rL casTELLO E rL PAIICO DEL VALENTTNO ospitsxono le Esposizioni nazionali ed internazionali dal 1829 al 1961'
IL PROGRESSOIN MOSTRAA TORINO
Ire Esposizioni Nazionali sonofiglie della Rivoluzione industriale.Costituiscono una sortadi prestigiosa vetrina peri progressi della tecnica
ella Torino de11'800 iltempo scorreva con unmovimento lento, scan-
dito dai precetti religiosi,
dalle tradizioni, dalle abitudini di una
citth in stretto contatto con la dinastia
dei Savoia. I ritmi erano cadenzati e
regolari, Il lunedi, per esempio, era ilgiorno del bucato: i lavandai portava-no in citti il bucato della settimanaprecedente lavato nel Po e asciugato
al sole e ritiravano quello sporco. Ilmartedi ci si accapigliava aPiazzaCa-stello per aggiudicarsi le robiole giun-
te fresche da Cocconato, mentre la
sera in Piazza San Carlo si esibiva gra-
tuitamente la banda militare. Giovedic'era lo spettacolo per bambini altea-tro Gianduia. Venerdi, in ossequio ai
dettami religiosi, si mangiava di ma-
gro, soprattutto baccalh, il cui pun-
gente odore inondava le strade. Lasera era la volta della Banda Civicache si ascoltava commentando la
"Cronaca dei Tribunali", in cui real-DI SABINA GNISCI Atunca delHrt4
1805
Napoleone Bonapartevisita Ia prima Esposizionetorinese. Accanto a unamodesta presenza diprodotti delle manifatture,c'd una sezione dedicataalle Belle Arti.
1844
Anche a Tbrino, comenel resto d'Europa,I'Esposizione divieneIo specchio del progressoindustriale e delmiglioramentoqualitativo dei prodotti.
1858
GIi espositori sono 1682e vengono orgar:-Lzzati inprecisi settori merceologici.Lo spazio a disposiziotteviene occupato dal settoredella metallurgia e dellameccanica.
1884
Si tiene a Torino 1a primaEsposizione Nazionale dopoI'Unith, d'Italia. La cittd,mette in mostra se stessa, ipropri progressi e iI proprioterritorio nel Castello e nelBorgo del Valentino.
84
L'ljst,ostzturt.: .\,rllor rt,t: \ 'l'i)ltl\'r. itt,tttltll,tl;t rl !li ;rIr'ilrl. r l)t:tl{lli
「
CITRIOSITA DELLA \ilITA I Esposizioni Nazlonall
く DISEGNOdi Antonio BonalEnOre
realizzato per l'Esposizione
Nazionale di Torino
del 1884.
ti giuridica, fatti di sangue, scandalisi mescolavano gustosamente. Il sa-
bato era dedicato al farc acquisti:oltre al mercato del Bal6n, eranopresi d'assalto le botteghe delle sti-ratrici e delle modiste. C'era tempoper passeggiare per la citth, comeanche la domenica dopo la messa,prima e dopo lo scambio di visite trafamiliari e la sosta ai caffd, assidua-mente frequentati dagli uomini.
L,iEsposizione del ra84Nella quieta, ma vivace routine quo-tidiana dei torinesi irruppe come unfulmine l'Esposizione Nazionale del1884, il primo importante eventoespositivo ospitato dalla cittd dopoI'Unitd d'Italia. E sicuramente al ful-mine pensarono i Torinesi presentiall'esperimento della ditta Ganz che,per l'occasione, illumind con lampa-de a incandescenza e ad arco lungo,alimentate dalla corrente alternata, iquaranta chilometri ta la stazioneferroviaria diLanzo e Torino. L epi-sodio segnd la nascita dell'industriaelettrica. D'altronde era per questoche venivano organizzate, in Italiacome all'estero, le grandi Esposizio-ni: diffondere la conoscenza deinuovi prodotti e delle nuove tecno-logie e conquistare nuovi mercati.Nel caso di Torino 1884 si presentdanche l'occasione per celebrare e ri-leggere l'awentura unitaria con ilpadiglione del "Tempio del Risorgi-mento"; per sottolineare il passaggiodi Torino da capitale politica a na-scente capitale industriale (padiglio-ne della Citth di Torino); per discu-tere su temi quali il laicismo, l'assi-
stenzialismo, ma anche per fare pro-paganda alla politica coloniale italia-na da poco inaugurata con l'acquistodel porto di Assab. Il significato diquesto mettersi in mostra era dimo-strare che dopo le Guerre di indi-pendenza e l'unificazione, era natauna nuova realth operosa e produtti-va e che si stava imboccando la stra-da della modernizzazione e dellaprosperiti dando agli Italiani glistrumenti, dall'istruzione al maggio-re benessere, per affrontare ogni ti-po di impegno.
Il borgo medievalePer l'Esposizione venne prescelta lazona del Castello e del giardino delValentino, caratterizzata dalla vici-nanza del fiume e dalla collina. Noneru la prima volta che i Torinesi vivedevano sorgere gli effimeri padi-glioni deputati alle mostre. Maquando I'Esposizione apri i battentianche loro, come tutti gli altri visita-tori nazionali e internazionali, rima-sero a bocca aperta nello scorgeresulle rive del Po un villaggio medie-vale di cui prima non c'era ffaccia.L'invenzione si dovette a un gruppodi artisti e intellettuali coordinatidall'eclettico pittore e architetto Al-fredo d'Andrade. Sovrastato dal ca-
stello turrito, il borgo, con le sue
mura merlate, le case porticate, leviuzze, le botteghe aftigiane, rapp re-sentava un immaginario villaggiopiemontese del Quattrocento, as-
semblato con pezzi copiati fedel-mente da edifici d'epoca del Pie-monte e della Val d'Aosta. Lo scopoera stupire e pubblicizzarell territo-
ltノ
sigrurt' .t. Uolrilutot1,r.
Il borgo e il castello medievali venneroinventati, ma le tecniche costruttive,
le decoraaioni degli edifici, gli oggettid'uso riproducevano fedelmente
i modelh del Quattrocento
Gli Assabesi a TlorinoPer attirare il maggior numero dipubblico possibile le Esposizioninon si limitavano a mostrare prodot-ti industriali, ma dedicavano ancheampi spazi a gallerie d'arte e a curio-sith di ogni genere.
In questo contesto si colloca lapresenza all'Esposizione del 1884 diun gruppetto di indigeni (compostoda due bambini, una giovane donna,un giovane uomo e altri due pii ma-turi) provenienti dal territorio di As-sab. In realtd la loro presenza aveva
rio, diffondendo la conoscenza deipir) importanti complessi monumen-tali della regione. Al termine dell'E-sposizione il borgo non solo vennelasciato permanentemente, ma diedemodo anche di discutere di architet-tura, di come edificare le nuove cittie di come realizzare gli ampliamentidelle vecchie, se utilizzare i nuovimateriali o i tradizionali, come con-servare e restaurare i monumenti,quale rapporto dovesse esserci traindustria, arte e afiigianato, e comeinsegnare i mestieri ai giovani.
anche un significato propagandisti-co. La baia di Assab nel 1882 erastata ceduta dalla Societh di naviga-zione Rubattino al Governo italianodi cui costitui il primo possedimentoafricano. Era owio che il primo pas-
so verso la possibiliti di fare dell'Ita-lia una potenza coloniale al pari dialtri stati europei doveva essere mes-so in risalto.
Per questo da Assab giunse la de-Tegazione dei sei Assabesi, personeprobabilmente per quel luogo alto-locate e curiose di visitare |'Italia.
86
CURIOSITA DELLA VITA I Esposizioni Nazlonali
Per i sei indigeni venne costruira a
fianco dell'elegante Borgo medievalela cosiddetta "Baia di Assab", unasorta di villaggio africano con tantodi capanne e animali dove gli Assa-besi, tuttavia, si rifiutarono di vivereanche perch6 il villaggio era sprowi-sto di qualsiasi privacy. Se la stampavide nei sei indigeni motivo di curio-siti morbosa, diversamente si com-port6 il governo che aveva ben com-preso I'impottanza di instaurare del-le buone rclazioni con coloro cheerano venuti a rappresentare Assab,
in previsione di una vera e propriapolitica coloniale. Gli Assabesi furo-no cosi colmati di doni dai duchid'Aosta e ricevuti dal Re e dalla Re-gina. Con l'awicinarsi dell'autunnoe del freddo che poteva minare laloro salute abituata ad altri climi, isei viaggiatori, anche su sollecitazio-ne delle autoriti sanitarie, vennerofatti rientrare in Africa. Levento dancora oggi ricordato dagli "assabe-si", biscotti di pasta frolla con cacaoe nocciola, e dalla famosa tofia alcioccolato "assabese". I
べ
A IL BORE,o MEDIEVALEol Va,lentino venDe
costnrito nel 1EE4 qualeSezione di Art€ Antica
dell'Espoeizione perriprodurre un borgo
feudale del XV secolo.
< TILLUMINAZIONE ELETTRICAnel recinto dell'Esposizionedel 1884. Xilogralia su disegnodi Carlo Chessa.
″/
一
il
ELEONORADI TOLEDODUCHESSA
del sarto mastro Agostino, ed d estre-
mamente precisa: "Una sottana conbusto e falda di raso bianco con ban-da di velluto tanB sfondato ricamatod'oro et d'argento con guardia di pas-
samano stretto d'oro". La proprieta-ria di quella mise sontuosa, vera epropria pubbliciti per i setaioli e imerciai fiorentini dell'epoca, era Ele-onora Alvarcz de Toledo y Osorio,moglie di Cosimo de'Medici, duches-sa di Toscana, Sarebbe morta pochimesi dopo, il 17 dicembre, e sepoltain fretta e furia con quello stesso abi-to. Era stata colpita dalla malaria in-sieme con ifigliGarziae Giovanni nelcastello di Rosignano dove si era fer-mata lungo la strada verso la costa,sperando vanamente, lei gii malata dipolmoni, di sfuggire "all'insalubre Fi-renze" e persino agli amatissimi giar-dini di Boboli che aveva fatto costrui-re Oltrarno, sperando che la brezzadella collina proteggesse i suoi figlidai miasmi del fiume. Questo spiegaanche perch6 gli storiografi e i ricer-catori che, alla fine dell'Ottocento,aprirono le tombe medicee, riscontra-rono come le stringhe del busto le fos-
sero state allacciate saltando un anel-lino e che le fosse stata infilata unadelle calze di lana ricamate al contra-rio. Quell'abito, ritratto dal pittoreufficiale della figlia del vicere di Spa-gna e della corte ducale, Angelo Bron-zino, e copiato da Giorgio Vasari, esi-ste tuttora, esposto nei frammenti re-
88
ALLA MODA
a descrizione nei Quadernidi Guardaroba di palazzoMedici Riccardi, datata 14
agosto 1562, porta la firma
Detestata dai sudditi,amata dal marito, religiosa:ecco Ia donna ritrattadai pit grandi artistidel RinascimentoDI FABIANA GIACOMOTrI
C″♭鵡 式α′あ6″ヵ″Stoだαattα幅 aα′″′30s協″グ
staurati con grande cura alla Galleriadel Costume diPalazzo Pitti, a Firen-ze, e quindi riprodotto in una copiafedelissima, insieme con il giustacuo-re e i calzoni a sbuffo del giovaneGatzia.Il busto di Eleonora era rea-lizzato nello stile pii evoluto per l'e-poca, come testimonia la doppia pos-sibilit) di chiusura e di modellamentosu entrambi i lati, ma era sicuramentela gonna il punto focale dell'abito,formata da quattro teli diritti di altez-zavaiablee da sei teli tagliati in sbie-
Aveva una passionesmisurata per■g「oieコL chendossave m
甲Hntia a∝Httbdei suoi abiti
raffinati e sfarzosi∝ Υ カ
co per dare ampiezza e rotonditd,all'insieme. I due teli posteriori pir)lunghi terminavano a semicerchio for-mando lo strascico; i teli anteriori pre-sentavano invece una sagoma nelpunto vita in corrispondenza con lepieghe poste sul davanti, affiancati suilati da gheroni triangolari, per con-sentire alla gonna di aprirsi nella for-ma conica tipica del periodo. La gon-na e il busto originariamente formava-no un unico abito, ed erano decorati
con balza applicata e ricamata in ar-gento dorato, argento filato e canuti-glia d'argento su velluto marrone scu-
ro, successivamente ritagliato intornoal motivo per far intrawedere la stri-scia di raso sottostante. Sotto la veste
di raso, Eleonora indossava appuntoun busto di velluto di seta rosso, conun'ampia scollatura quadrata. Era iltaglio che prediligeva, molto ardito, e
che non avrebbe mai dovuto permet-tersi considerando le sue condizionidi salute, cagionevoli fin dalla giovi-nezza, e che undici gravidanze, di cuisette rawicinatissime, non avevanocerto migliorato. Ma Eleonora eta ap-
punto bella, colta, favolosamente ric-ca, innamoratissima del marito che laricambiava scrivendole fino a due vol-te al giorno nei rari momenti in cuierano costretti a separarsi, religiosa,ma anche parecchio capricciosa: Ben-venuto Cellini, l'orafo di fiducia diquesta donna che amava i gioielli so-
pra ogni altra cosa, si lamentava dicome non lo lasciasse mai lavorare inpace, coinvolgendolo continuamentein conversazioni, letture, concerti.
Bella, libera e innovatricreCome tutte le donne intelligenti, po-tenti, e rese relativamente libere dalladote, Eleon ota era un'innovatrice, e il
IN POSA CON IL FIGLIO>Angelo Bronzino nel 1545
ritrasse Eleonora con
il figlio,forse Giovanni.
Galleria degli Uffizi,Firenze.
VESTITI DkRTE I Eleonora di Toledo
suo stile, che comprendeva cappellipiumati e capi rubati al guardarobamaschile (vezzifno ad allora riservatialle prostitute), non pass6 inosservatonell'austera Firenze. Cresciuta nellosfaruo della corte spagnola di Napoli,arivata a Firenze nel t5)9 diciasset-tenne "in raso nero tutta piena di granpunti d'oro, cosi in testa et col collet-to" come giovanissima sposa di Cosi-mo, figlio del condottiero Giovannidalle Bande Nere, che avrebbe dovu-to sposare la sorella maggiore, Isabel-la, ma poi era rimasto folgorato dalsuo volto perfetto. Nelle scelte diguardaroba, Eleonora aveva sviluppa-to una personale sintesi ffa noviti e
tradizione, prediligendo tinte unitedai colori saturi, ricche decorazioniper le spalline delle maniche, e ap-punto gli scolli quadrati che lasciava-no scorgere collo e petto tra le magliedi rete d'oro inframezzate di perle.Niente alti colletti a fascetta, nientefaldiglia. Quanto era lontano lo stile diEleonora da quello della sua contem-poranea Lucrezia Panciatichi, l'altrabellissima fiorentina che Bronzino ri-trae nel 1540 con un abito di vellutorosso dalle maniche gonfie e roccetta-te, l'acconciatura morbida ornata dalmazzocchio, simbolo della " grazia"della citti. Eleonora,lo si capisce dallosguardo diretto e febbrile, quantoquello di Lucrezia B sonnolento e paci-ficato, sapeva quello che voleva e an-che come prenderselo. E ,lt..r, .^non irraggiungibile: le pennellate satu-re di Bronzino tramandano una donnasicura di s6 che ama la caccia e si faconfezionare cappe impermeabili e
calzoni per cavalcare; una donna mala-
ELEONORA DI TOLEDO >La moglie di Cosimo I de'Medici
ritratta da Giorgio Vasari nel 1560.P a"la,zzo Vecchio, Firenze.
Ire pennellate saturedi Bronzino
rascontano ruradonna sicura di s6che a.illa Ia caccia
e si fa confedonate
e cal-oniper cavalcare
o\\f -ra
cappe irnpermeabili
ta che non rinuncia perd alle attivitiall'aria apefia, tanto da farsi rcahzzareun busto in metallo per sostenersi neiperiodi dr debolezzat una donna attiva,come dimostra anche l'acconciaturabassa, relativamente semplice e veloce,
e la foggia complessiva dell'abbiglia-mento, mutuata dalla Spagna. La sua d
una silhouette pii sottile rispetto a
quella delle fiorentine dell'epoca, me-
no esasperata nei volumi, con una net-ta predilezione per sottane accompa-gnate spesso da ricche soprawesti co-me le zimarre, aperte e sciolte ad ac-
compagnare la sempre maggiore rigi-diti degli abiti sottostanti. Il manifestodi questo stile d il riffatto di Eleonoracon il figlio Giovanni, probabilmentedel1545, sempre del Bronzino, dovel'alternanzafra rigidid e morbidezza d
evidente in ogni particolare. Una don-na unica, che nonostante le molte ope-re di beneficenza,ifiorentini non com-presefo mai. r
* GtreroneLembo triangotaredi stoffa, innestato in fondoai teti di una camiciao di una sottana peraumentarne ['ampiezza.
1MazzocchioAcconciatura femminileottenuta raccogtiendoi capetLi in crocchiae legandota con nastri,fiocchi e attri ornamenti.
* ZimamaDatto spagnoto "zamarra",[ungo soprabito maschitemotto guarnito, in usodat XV secoto.
90
MERAVTGLIE D'ITALIAIBasilica di San Vita,le
LA BASLICA DISAN VIInLEEWONE TRA ARTE訟 LEOCRISTIANAE BIZANTINA
A LINGRESSO RINASCIMEIVIALE del XVI secolo spicca sugli austerimattoni rossi, lunghi e sottili, che compongono il coryus della Basilica.
Simbolodi Ravenna,la Basilicai inseritain una corrricemonumentaledi cui i parteil ltfiausoleodi Galla Placidia
DI Ⅵ OLA NASTRI
S´θ″″ル″イの
91
La Basttaぬ Sm Vltalericrea l'atmosfera bizantinaoon i suoi capolavorimuslv■ , le sue decorazionigeometriche e i suoifamosi capitelli
e origini della Basilica sono da collocarsinel VI secolo d.C., durante l'episcopatodi Ecclesio, che decise la sua costruzionenel luogo in cui sorgeva un sacello risa-lente al V secolo dedicato al martire Vi-tale. Per la costruzione fu fondamentaleil contributo di Giuliano argentario, ric-
co banchiere greco; i ventiseimila denari donati gli valserolaruffigvazione, a perenne memoria, nei mosaici dell'absi-de accanto allafigvadi Giustiniano. La Basilica, consacra-ta ne|547 d.C. dall'arcivescovo Massimiano, segna un di-stacco dalle architetture dell'epoca, per la sua ardita formastrutturale, a base ottagonale, con un'espansione radialeche amplifica gli spazi, e per lo splendore degli elementidecorativi. Uesterno della Basilica sembra concepito, nellasua semplicit) e schiettezza, per rendere ancora pii stupe-facente l'interno pervaso da una sola grande protagonista:la luce. Penetrando da varie angolazioni,la luce esalta infat-ti i colori e le sfumature dei mosaici, realizzati con tesserevetrificate, tra i quali, i pii famosi, sono collocati ai latidell'altare e rappresentano l'imperatrice Teodora e l'impe-ratore Giustiniano, ciascuno con la propria corte. I
* Torturato e ucciso
durante liimpero di
Diocteziano net lll secolo
d.C., per non aver ripudiato[a propria fede cristiana,Vitate viene ricordatoogni anno il,28 aprite aRavenna e i[ 4 novembre a
Botogna. Le due citti infattisi contendono da sempreit titoto di luogo dove
awenne it martirio condivisocon Agricota, che di Vitate
era il padrone. A questa
tradizione, cui fa riferimento
anche i[ vescovo Ambrogio in
una sua predica det 393 d.C.,
si sovrappone quetta che
vuote Vitate marito di Santa
Valeria e padre dei martirimilanesi Gervasio e
Protasio. SantAmbrogioportd te spogtie del Santo
da Botogna a Firenze e poi
a Mitano; quando net 409
d.C. Gatta Ptacidia, figl.ia
det[imperatore Teodosio,spostd la sua residenza
da Milano a Ravenna, portdcon s6 [e retiquie di Vitate.
92
IL SANTO MARTIRE
MERAVIGLIE o'Itante;Basllica dt San Vltale
V IL CATINO ABSIDALELe rappresentazione
dt Cristo come Cosmoorotor,re dell'Universo,6 il punto focale
dell'impianto decoratlvo.
La voltaLa volta a crociera che dominail presbiterio ospita la sintesi finaledel racconto iconografico: I'agnellosacrificale, simbolo eucaristico,al centro dell'azzurro e fiorito clipeo.
」■
ヽ●
ロ ロ ■
Quattro a,ngeli bianco vestitisorreg'gono iI medaglione.
{
94
MERAVIGLIE D'ITALIAiBasilica di San Vitale
La proeessione di Giustinianotr corteo E composto dai dignitari di corte, i soldati e il vescovo
I\,Iassimia^no, alla sinisha dell'imperatore. Alle sue spalle forseil ba,nchier.e Giulia^no argentario; alla desha il generale Belisarioe il giova,ne nipote di Tbodora Anastasio. Cluesti personaggivenner! rihatti da artisti di Costantinopoli, i cartoni a.rrivarono aRaverura e furono modello per i mosaici, ottenendo cosi flsionomieeatalterl.ruza"ta. Tq s@na va interpr"etata come cerimonia di offertadel calice e della patena alla Ctriesa da parte dell'imperatore.
L,iaula centraleTq luce 6 gra.nde protagonista, lo spazionon appare delirnitato, ma esplosoall'infinito, graae a,nche al gioco dipieni e vuoti, di chiari e scuri, ritrovabilianche nella magtrifica pavimenta,zionecinquecentesca, esegtrita secondo
Ia tecnica dell'oPus sectile.
4.Vita di Abramo
Sulla parete a sinistra delpresbiterio, fulcro delladecorazione, aPPare la lunettain cui E raffigurato il sacrificiodi Abramo. Due scene tratte dallaGenesi, l'annuncio della nascitadi Isacco e Abramo nell'attodi sacrificare il figlio, sono uti-Ii
a sirnboleggiare i temi dell'offertae del sa,crificio eucaristico.
0フ
J‖ HH‖ HHHHH‖ HHHH‖ ‖HH‖ ‖H‖ ‖‖‖‖‖‖‖‖H‖ ‖‖‖‖H‖ ‖‖‖
La larghezzadelle strade
La [arghezza media detle strade
romane corrispondeva a 5 metri
Iper consentire iI passaggio di
due carri affiancati) cui si po-
teva aggiungere oltre un metro
di marciapiede. Sotto, sezione
di strada con fondo in legno
adatta per terreni cedevoli.
Aree di servizioe stazionidi cambio
Le mansiones, [e aree di sostadestinate ai viaggiatori perservizi, si trovavano a 35 chito-
metri ['una dat['attra. 0gni 20
chitometri circa c'erano sta-zioni di cambio per gl.i animati,[e mutationes, dove si pote-vano trovare anche maniscat-chi e veterinari speciatizzati.
Aaltezzadel cippo
0gni migtio veniva posto ai bordi
detta strada una pietra ciLin-
drica atta 3 metri, sutta quateerano incise te migtia percorsedatta cittA precedente, quetti attasuccessiva, [a distanza da Romae i nomi di cotoro che avevanofatto costruire [a strada.
Le strade di R,oma
Le grandi strade romane censite a[ tempo dett'imperatore Diocte-
ziano 1244-311 ) erano 372, per un'estensione comptessiva di 50 mitamigtia, ciod circa 80 mila chitometri, ma forse ['intera rete lastricatasuperava i 100 mita chilometri. A[ conto si possono aggiungere 150
mita chitometri di strade non lastricate. Ricordiamo che it migtioromano corrisponde a 1478,5 metri (arrotondabiti a 1480 metril ed
d composto da mitte passi di 1,48 metri ciascuno a loro volta com-posti da 5 piedi di 0,2957 metri. Sotto, cippo di Conzio Cerdone datta
via Appia. lI ritievo raffigura un elefante con carico forse di avorio.
La lunghezzadell'anticaVia Appia
La [unghezza detta via Appiatra Roma e Brindisi era di 583
chitometri. La Via Appia d con-siderata fin datt'antichitA "ta
regina del.te strade". E ta piirantica strada consotare, co-struita da Appio Ctaudio neL
312 a.C.: in que[l'epoca portava
soto da Roma a Capua.
l:l:l:ll:l:l:lll:l!:lllll:ll:::lllllll:::lllllllllllllll:lll:llllll:lllllll:lllllll
Il pontepiir lungoPer superare gti osta-coti naturati, i Romanicostruirono viadotti,gatterie e ponti. lI pontepiu [ungo fu quetto di
2,5 chitometri costruitosuI Danubio per voteredi Traiano t53-1 17 d.Cl.
‖HHH‖ H‖ HHHH‖ ‖H‖ HHHH‖ ‖‖HHHHHHHHHHHHHHHHHHH=
La storia attraverso i numeri. Alla descrizione di aceadimenti,alle biografie di personaggi, all'approfondimento di grandi eventi,Civilti aggiunge un nuovo punto di vista espresso attraverso i numeri.Iniziamo con quelli legati alla rete viaria dell'Antica Roma
La velocitidi Giulio Cesare
Il numero digiorni impiegatidai eorrieri
Ouando neL 58 a.C. Giutio Cesare
venne a sapere che gl.i Etvezi si
stavano preparando a migrare
verso [e regioni occidental.i detl.a
Gattia, con ['intento di attraver-
sare iI territorio detl.a GaLLia Nar-
bonense Iprovincia romana),
parti immediatamente e per-
corse 150 chitometri marciando
per 8 giorni consecutivi.
imperiali
I corrieri dette poste imperiati
impiegavano 7 giorni per an-
dare a cavatto da Roma a Brin-
disi,25 se proseguiva per
Bisanzio, 40 per Antiochia,
60 fino ad Atessandria d'Egitto.
Sotto, carro romano da viaggio
del I secoto d.C.
】】】】】】】】】】】】】】】】】】】】】】】】】】】】】】】】】】】口】】】】]】]】】】一一】】】】】】】一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一F
Chilometri al giorno a piedi,incarroeaeavallo
30 chil.ometri aI giorno era [a media di percorrenza di un viaggia-
tore a piedi [ungo [e strade romane. Uti[izzando un carro si per-
correvano circa 40145 chitometri in un soto giorno. I messaggeri
imperiati a cavatto percorrevano in media 75 chil.ometri aI giorno,
ma in casi eccezionati potevano correre e darsi iI cambio fino a
stabitire dei record come 200 chitometri aI giorno. Cosi accadde
net 59 d.C. quando fu portata a Roma [a notizia detta rivolta delte
Legioni di Magonza.
! il l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l ! llllllllllllllllllll:lll!lll!lllllll
accadde in luglio
La presadella Bastiglia
_A Parigi, martedi f+ luglio l78g, atcune mi-gtiaia di artigiani e borghesi si ribettano prendendo d'assalto [a Ba-stigtia, [a decrepita prigione dove erano rinchiusi idissidenti linrea[ti sette prigionieri di cui nessuno poteva def inirsi potitico). Fu
['evento che i Francesi adotteranno come embtema detta Rivol.u-zione. ln quattro ore fu conquistata e demo[ita. Circa un centinaio dipersone tra sentinette e assatitori mori. Atte guardie e a[ [oro capi-tano furono mozzate [e teste che vennero issate su picche e portatecome trofei per [e strade di Parigi.
_Iiepisodio non allarmb il re Luigi XVI. r.ro-
tizie di rivotte gti giungevano frequenti in quei mesi, cosi che non erafacite distinguere tra una vera minaccia e una inoffensiva protesta.Tuttavia quetla votta [a protesta a Parigi non si pLacd perche i suoiprotagonisti definirono un progetto poLitico a[t'attezza del.te aspetta-tive: difendere i deputati deI Terzo Stato che a Versailtes avevanoiniziato un tota[e rovesciamento dett'antico regime, disarmare iI re earmare ta citt) di Parigi. La rivotuzione era iniziata. ID.C.)
_Un eroe per casoe per interesse.Tra i Parigini armati che
davano l'assatto al.ta Bastigtia
uno si muoveva con a[tri scopi.
Era iI cittadino Pat[oy. lnvece
di esporsi at fuoco, quetta
mattina Pa[toy rimase nette
retrovie, dando precisi ordini
non agti assatitori detta
BastigLia, ma ai muratori che
lavoravano nei suoi cantieri.Pal.l.oy, infatti, era un ricco
impresario edil.e. Gti operai
raggiunsero ta BastigLia
mentre infuriavano
i combattimenti e rischiarono
[a vita; [o stesso Pa[loy, che
si fece vedere suI far detla
sera per pagare il satario
ai dipendenti, ricevette
del.l.e schioppettate che gLi
sfiorarono [a testa. Pattoy
aveva fatto raccogliere [emacerie del.La Bastigtia:
mattoni, catcinacci, travi
spezzate, serrature e cardini
di ferro per trasformare quei
materiati in oggetti di cutto,
dei souvenir de[t'eroicagiornata. E cosi usd i mattoniper fabbricare fortezze in
miniatura, con i[ ferro fuso
costrui [ame di spade,
con [e pagine dei registri dettaprigione, fece stampare dette
carte da gioco, con iI marmodei camini inventd giochi di
societi; confeziono medagtie
con [e catene che tenevano
b[occati i prigionieri. Le sue
opere di recupero andarono
a ruba, soprattutto i modetlinidetLa Bastigl.ia.
98
_Gli abitidella Rivoluzione.Come in tutti i grandi
cambiamenti che segnano
ta fine di un'epoca, [a gente
votte differenziare [a propria
vita da quetta deI passato
che stava tramontandoanche daI modo di vestirsi.GiA net tugtio det 1789
per [e strade di Parigi
era diff icil.e i ncontrare
uomini e donne
che seguissero [a moda
di pochi mesi prima.
Soto gti aristocratici pir)
conservatori si ostinavano
ad abbigIiarsi atla vecchia
maniera: cappetto nero
a tricorno, ossia a tre punte,
foderato di rosso; abito
di seta con bordi ricamati;cutottes, ciod brevi catzoni
che si chiudevano sotto
iI ginocchio; [unghe ca[ze
bianche; scarpette con
ta fibbia. Nett'estate det 1789
[a moda parigina cambid
rapidamente. Donne e uomini
indossarono abiti piir semptici.
Fu i[ trionfo deLta redingote.
Per gti uomini si trattava
di un corto e stretto soprabito
che scendeva a[ ginocchio.
E poi tutti senza te cutottes.
E sancutotti diventeri iI nome
dei rivoluzionari parigini del.'91. Per Le donne ['abito
era tutto a[[acciato davanti,
aderente intorno atta vita
e attargato verso iI basso.
Dominavano i cotori del.l.a
bandiera detta Rivotuzione:
iI rosso, it btu, it bianco.
口■■月
‐
Seleziona la casella per richiedere l'arretrato corrispondente' Nel caso di un regalo scrivi l' indiri zo del beneficiario'
「 Richiedo 91i arretrati n ]|][lL]□ L日 口 |」 l10 Ll 12 dei 2010 ai coStO di 6,00 C a copia.
[_Richiedo gli arretrati n l1 2 L1 7_51=Z□|こ 10 41 32 dei 201l ai costo di 6,00 C a copia
Lり Richiedo gli arretrati n 4‐ 12:L L4_] [己 □ 二「三[].」 dei 2012 a:costo di 6,00 C a COpia.
[Richiedo:'arretrato Dossier Macchine da guerra ne‖ 'antichita 6,00 C a copia.
こRichiedo l'arretrato Dossier Macchine da guerra nei medioevo 6,00 C a copia.
[Richiedo:'arretrato Dossier Caste‖ i〕 forza e be‖ ezza d'Europa 6,00 C a copia.
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