civiltà (luglio 2012)

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LA STORIA E I SUOI PROTAGONISTI I LA STORIA E I SUOI PROTAGONISTI SPORT ANTI La passl per lo spor ebbe lnlzlo m」 :配 1聾 =L :IL LIITO 8 -― - 7 - :DELL Imponente nell'attetto, i determmttO nen'agire, : alpn la Russia dl'Occidente [ e nOn Smlse di essere : un punto di ri■ )rimento : anche dOpO la morte 1 3 1' L.ヽ ´ I ´ Σ RAST PASS10NE PER LA STORIA

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Page 1: Civiltà (Luglio 2012)

LA STORIA E I SUOI PROTAGONISTI I LUGL10 2012LA STORIA E I SUOI PROTAGONISTI

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SPORT ANTICHILa passlone

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:IL LIITO ・8 -― - 7 - ユ

ー:DELL量 Imponente nell'attetto,i determmttO nen'agire,: alpn la Russia dl'Occidente[ e nOn Smlse di essere

: un punto di ri■)rimento

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RASTPASS10NE PER LA STORIA

Page 2: Civiltà (Luglio 2012)

Ahbonamento Musea2012

Fai di ogni giorno un grande evento culturale.Nel 2012 con l'Abbonamento Musei c'd tanto da fare e da vedere:

ingresso libero a piu di 200 musei, mostre e attivita in piemonte,

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一0も増』EEOo

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聖0

Page 3: Civiltà (Luglio 2012)

dttorialedi Paola llaznn

A San pietroburgo c'e una statua equestre dedicata a, Pietro il Grande a cui i Russi

hanno dato il nome di Cavaliere di bronzo da una poesia di Aleksandr Pu5kin.Nel poema Pu$kin racconta che la statua un giorno si animd per inseguire al

galoppo un pover'uomo disperato per avere visto infrangersi i propri sogni duranteun,alluvione. per comprendere iI significato di tutto questo e soprattutto per capire

cosa rend,e un uomo un mito, iniziamo da tre date: Pietro I mori nel 1725, Caterina

II inaugurb la statua dedicata all'imperatore e da lei voluta nel t782, Puskinscrisse il Cavaliere di bronzo nel 1833. Dalla morte di Pietro erano trascorsi piti di

cent,anni, eppure l'imperatore guidava 6ncora al galoppo I'anima del suo Paese.

La storia che raccontiamo in questo numero di Civilt)non B n6 quella del grande imperatore, conquistatore di

terre fino al Mar Nero, n6 quella del finto imperatore

che resuscitd nell'immaginazione popolare. I1 volto della

storia che intendiamo mostrare ai nostri lettori E quello

"vivo". Rileggiamo il passato indossando le lenti del pre-

sente. Pietro il Grande fu il fondatore della Russia mo-

derna, e dopo la morte la sua immagine si impose ai Russi

dando corso a una second a vita fatta di aneddoti , appa-

renze, curiositi e falsiti da qualcuno credute vere. Tut-

ta la storia della Russia dal Settecento a oggi E dominata

dalfo zar che fondd San Pietroburgo e apri il suo paese

all'Europa. Il monumento equestre a lui dedicato non a

caso 1o .it."" .on il braccio alzato rivolto verso la Neva, iIfiume che apre al Baltico, quel mare caldo che mancava

alla flotta russa. Nessuno dei successori e dei leader, fino

al Novecento comunista e post comunista, ha potuto sot-

trarsi al confronto con Pietro, vero dominatore del mito

di fondazione della Russia moderna. Lo zat si E travestito

nel ricordo e la sua figura reale si d deformata a uso e

consumo dei sostenitori, cosi come degli awersari' Segno

di un'attualiti innegabile. Lo stesso sarebbe accaduto a

Napoleone: i suoi sostenitori non lo credettero morto a

Sant'Elena, mentre in Russia, dove l'idea del suo ritorno

suscitava sgomento, venne identificato molte volte con

viaggiatori dall' aspetto insolito.f gir"ai uomini non possono morire, i popoli ne hanno

bisog.ro e non si rassegnano alla loro scomparsa' Allorap., -^nt"rrerli vivi ciascuno trova Ia sua strada: Cate-

rina II fece costruire un monumento nel cuore della

citti fondata dal suo predecessore; Pu5kin scrisse un

poema per sottolineare il valore culturale dell'apertura

della Russia all'Europa voluta dallo zar, e noi oggi viraccontiamo tutto questo cercando di non cadere nel

tranello di una storia senza cuore, senza critica, senza

legami con il presente.

Page 4: Civiltà (Luglio 2012)

C市iltLA aToRra E r suo! pEoTAooNr€Tr --flff-;6-;6-it

AnnO I11,numcr0 25,luglio 2012

Rcgistraz10nc al Tribunalc di M‖ anO n 308 dci3ノ 6/2010

DirettO“ 鵬sPOnsabile:GualticrO Ruddla

¨ iOnC edit。壷」cAg Edit S LL

via LudOvicO d'Aragona ll,20132ヽ 4ilano

tc1 02 21768 324 fax 02 21768 221

Dire"orc editOHalc:Lidia ROs●

EditOn Pa01a Hazcln

Redazione:Valcria BO[dglicri,MarcO MOrcscO

PrOge“ O grd∞ :BOx2R“出コnziOne脚

“u Ad Fricnds s il

Scgにteda tt redaziOne:1/alcntina ProcOpiO

HallnO cOuaboratO a questo nulncro:

瞭 ポ:譜 話 :譜総 熙 tfll勲 群 出 麗 喘:刑 itccardO M2っ ni,MarcO NarducdlL VIola Nastn,Elena Pcrdvaldi,

NicOla ZO:d

Q"い a Albcr(O IPdLnd(caprに 。rn)

Civiltir del funocimento d una tesrara del sisrema ediroriale

PASTEditore MyVay Media S.rl.Presidente: Claudio Lovato

Amministntore delegato: Gualtiero RudellaAmministmtore editorialq Alessandra Vlla

. Pubblicitiu [:ura Spasnolini (Sales Coordineror)bura [email protected] rcl. 33;B 94t5924 _ 02 zi76} 5lo

Diei Z}t32Milano

sedc legale e l"ti?. ,orrr r,"."Disuibuz10nc in ltta

Ⅵa知1偽蕊湖I撃肛:]島

m)

OndncGranmiara,1901Sメ

20 56Le rubricheO EMoAppuntamenti con la Storia

8 ESTITI DARTEmeonora di Toledo dhe― 皿 a modaノjE″ιゴ′″αGゴ″rο″ο″′

9 ERAVIGLIE D'ITALIALa Basilica di san Vitale

′ゴン7ο′αハ″sr″ゴ

O IBRILeggere di Storia

AbbonmentiDirect Channel srl - Via pindaro, l7

20128 MilanoPer abbonarsi con un clik: w.miabbono.com

Per infomaioni, problemi di riqione della rivista o ricotrtattar:E-mall: dbbondmentiqrn iabbo no. com

Telefono: 02 89708270 [lun-ven 9/13 - l4118 ]Posra: Miabbono.com

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1 EwsGDuando la Storia fa notizia

l ELINECivilta nella storia

8 uRIOSITA DELLA VITA1l progresso in lnOstra a TOrinO

′i Sαιゴ″αNis`ゴ

9 UMERILe strade dellhntica Roma

″ 0`″α〃οBα′ルrrf

I cADDE rN...Luglio 1789di Dino Carponetto

|

Page 5: Civiltà (Luglio 2012)

&田曲肛ぉ07/2012

68

I grandi temi2o tosPoRTPRrMADELLE OLIMPIADIDall'Egitto alla Mesopotamia tuttii popoli antichi erano appassionati

di sport: ben prima dei primiGiochi olimpici del716 a.C.

di Osealdo Baldaeci

56 ru PrRAcoLoDEI MONACI IRLANDESIGrazie alle peregrinazioni dei monaciirlandesi a partire dal V secolo

l'Europa ritrovd la sua cultura dopole invasioni barbarichedi Elena Pertioaldi

82 oaur,Eo cALrLErLa Scienza contro la Bibbia

Le motivazioni che portaronoil tribunale dell'Inquisizione a

processare Galileo Galilei a RomadiNiccolit Cap2oni

68 LA BATrAGLIADl GETTYSBURG

A Gettysburg ncl 186 1'Escrcito

COnfederttO silandδ nell'ultimO

tentativo di vincere i Nordisti

″ハウrara Zο′′j

44 prerno rL GRATvDE

VITA E MIIOLavita dopo la morte di Pietroil Grande, l'imperatoreche guardd a Occidentedi Dino Carparcfto

32潔∬器a2Il processo a GalileoIn questo numero di Civifti pubbli-chiamo il secondo a,rticolo dedicatoai processi della Storia. Galileo Ga-lilei nel 1688 a.nziano e malato ven-ne chiamato a Roma dal Papa poi-ch6 accusato di essere eretico. Finoai quarantacinque anni lo scienzia,-to aveva insegnato matematica eper arrotondare costruiva strumen-ti matematici: proprio con il perfe-zionamento del ca,nnocchiale era-no iniziate le sue traversie, poich6avendo intuito la validiti della teo-ria geocentrica, egli non fece nullaper tirarsi indietro dal sostenerla.

Page 6: Civiltà (Luglio 2012)

*INFO: Museo Napoleonico, piazza di Ponte

Untberto I, 7, Roma. Da martedi a domenica

dalle 9,00 alle 19,00. Chiuso il lanedi. Il costo

del biglietto i di 5,50 euro. Per informazioni:0 60 60 8 o?Pure .ww,w.mus eonafo leonico.it

CARTE D'ITALIALa prima eampagnad'Italia di Napoleone eraccontata attraverso lamappa di Bacler d'Albe

_Roma. Disegnatore, cartografo e pittore di

battagl.ie, Bacler dAtbe diviene, net '1804, capo

deI bureau topographique di Napoleone con iI

compito di raccogtiere [a documentaizione ne-

cessaria per [e campagne militari. lt progetto

de[[a "Carte g6n6rate du th6Stre de [a guerre

en ltatie et dans [es Atpes" aveva ['obiettivo di

riunire iI territorio detL'ltatia centro settentrio-

na[e in un'unica carta. ln quattro anni Bacter

d'Atbe produsse sei carte innovative per nu-

merosi etementi di carattere tecnico. Donate

a[ Museo Napoteonico net 2005, oggi d to

stesso Museo a presentarte ricomposte in

un'unica parete Lesposizione d corredata da

una serie di incisioni che ripercorrono i mo-

menti principali dette campagne Napoteone.

LI

*INFO: Museo Accorsi, oia Po 55,Tbrino.Da martedi a domenica dalle 10,00

alle 13,00 e dalle 14,00 alle 18,00.

Per informaxioni: 011.837.688 int. 3

6

_Torino. Angeto Cignarol.i

ebbe un ruoto fondamenta[e

nel.ta diff usione di una

iconografia topograf ica deI

Piemonte sabaudo. La mostra

ci restituisce ['aspetto di un

territorio riscoperto anche

grazie atte memorie di

viaggiatori ed esploratori

stranieri e atta pubbticazione

det[e prime guide.

Avangtrardie russe

_Roma. lI rinnovato spazio

espositivo dett'Ara Pacis

ospita un'esposizione dove

it pubbl.ico avre ['opportunitidi ammirare i capotavori

dei piir grandi artisti russideI Novecento.

La mostra d aperta sino

a[ 2 settembre da martedia domenica datte 9,00 atte

1 9,0 0. Pe r info rmaz io n i :

www.arapacis.it

Page 7: Civiltà (Luglio 2012)

ComoLa dinastiaBrueghelI'arte fiammingaa villa Olmo

fino al27 luglio

RomaLux in ArcarraI'ArchivioVatica,rro aiMusei Capitolini

fino al9 seftembre

R,omaVetri a RomaForo romano,all'interno dellaCuria Iuliafino al 16 settembre

LA NUOVA FRONTIERAUna mostra dedicata alla civiltidel popolo indigeno ripercorre la Storiae la cultura dei nativi del Nord d'America

-Firenze. Cinquecento anni or sono moriva cotui che ha dato iL

proprio nome aI continente americano: Amerigo Vespucci. 0uesta

mostra vuote ricordare iI grande navigatore fiorentino ripercorrendo

i passi detta civitti det Nord America per riscoprire [a storia di quette

terre dove i cotonizzatori penetrarono netta loro avanzata. Lesposi-

zione presenteri una scelta dei pezzi pii preziosi e significativi del.

Gitcrease Museum di TuLsa, in Oklahoma, uno dei musei piir impor-

tanti per [a ricchezza di testimonianze storiche e per [a piJ grande

cottezione di manufatti d'arte retative atla storia de[ West. La mostra

consentir) di apprezzare [e testimonianze storiche di un popoto noto

troppo spesso soto per [e ricostruzioni del.l.a fitmografia americana.

I*INFO: Palazzo Pitti,Andito degliAngiolini, Galleria del Co-

stuttte, Firenze. Da lunedi a domenica dalle 8,15 alle 18,50 neimesi di luglio e agosto. Dalle 8,15 alle 78,30 nei mesi di settembre

e ottobre. Dalle 8,15 alle 16,30 nei mesi di novembre e dicembre.

Per informazioni: 0 5 5 2948 83

Il Martiriodi San Lorenzo

Alba. Reatizzato tra it 1546

e it 1559 da Tiziano it dipinto

torna a mostrarsi aL pubbLico

dopo un'opera di restauro

tra [e pii importanti awenute

su pate d'attare in legno.

*INFO: il Palazzo Banca

d)llba i aperto al ?ubblicolunedi, giooedi e venerdi

dalle 15,00 alle 18,30;sabato

e domenica dalle 10,30

alle12,30 e dalle 15,00 alle

1 9,00. Per inform.azioni:

eo enti@ u e llc o mon lin e. com

Capolavoridella Terradi ntezzo

-Avellino. Attraverso circa ottanta opere, dipinti e sculture

provenienti da tutto iI territorio in una ragionata successione

cronologica daI Medioevo aI Barocco, [a mostra racconta [a storia

del.t'arte irpina, mettendo in evidenza un grande patrimonio d'arte.

*INFO: Complesso Monumentale ex Carcere Borbonico,

piazza,llfredo De Marsico. Dal lunedi al venerdi

dalle 10,00 alle 13,00, martedi e giooedi 15,00 alle 17,00.

Per informazioni: anasw. capolaooridellaterradimezzo.it

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Page 8: Civiltà (Luglio 2012)

MilanoBrama,rrtino:il genio delRinascimento,Castello Sforzesco

fino al25 settembre

R,omaAntinoo iI fascinodella bellezza,Antiquarium diVilla Adriama

fino al4 noaembre

ThentoI cavalieridell'Imperatore,Castello delBuonconsiglio

fino al 78 nooembre

SHAKESPEARE:STAGING THE WORLDNell'estate dei giochi olimpici il BritishMuseum inaugrrra una rassegna unieaal mondo su uno dei simboli delladrammaturgia inglese

-Londra. E ta piit grande mostra mai reatizzata suI mondo e ['o-pera di Wittiam Shakespeare e si inserisce nel programma del Wortd

Shakespeare Festival che si terri a Londra nel corso det 2012.

Un viaggio attraverso ta nascita e [o sviluppo del teatro moderno con

ottre 190 oggetti provenienti anche da cottezioni private mai ammi-rate prima. Un percorso che si svituppa tra dipinti, rari manoscritti e

oggetti di tutti i giorni per capire come [a diffusione de[ teatro in-gtese, con [e sue figure professionati e [a sua struttura, abbia contri-buito a rafforzare l'dentiti e [a potenza ingtese sul resto del mondo.

Ma si tratta anche di una mostra dai toni volutamente moderni per

far comprendere a[ pubblico quanto attuate siano ta figura e l'operadi Shakespeare in un tempo di continua e inarrestabite evotuzione.

Per questo motivo i[ British Museum ha cottaborato con ta Royat

Shakespeare Company, una dette compagnie teatrali tra [e piir co-

nosciute anche ottremanica, per reatizzare una serie di contenutimuttimediati che possano aiutare it pubbtico ad approfondire parole

e personaggi che fanno ormai parte detlessere di ciascuno.

InfoBritish Museum, Londra.

Fondato nel 1753, it BritishMuseum di Londra d uno

dei poti museati pii importantia[ mondo. E aperto tutti i giornidatte 10,00 atle 17,30.

Lingresso d gratuito, mentrei[ costo per accedere atlamostra "Shakespeare

staging the wortd" d di 14

stertine. Per informazioni:ww.britishmuseum.org

‐‥山=一]

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■■■ロロ

Page 9: Civiltà (Luglio 2012)

Gacciaalle streghe

il fenomeno storicodella stregoneriae la conseguente

Montesano

Il volume indaga

caccia alle streghe

Cacciaalle streEhedi Marina MontesanoSalerno editorepag. 188; euro 12,50

SACG10

SECOLI DI STREGONERIE"E opportuna una stima generale sul numero di vittime com-plessivo: nonostante la pubblicistica in materia diaspesso cifre palesemente assurde, ehe arrivano addiritturaa parlare di sei milioni di vittime, nell'intero periodo tra metiCluattrocento e meti Settecento le condanne alla pena capitaleoseillano tra le 4O.OOO e le 6O.OOO"

_La stregoneria d quel complesso di cre-

denze fondate su[['idea che attraverso magie e pra-

tiche rituali si possano ottenere atterazioni dei

regotari fenomeni detta natura.

ln genere si guarda atta caccia alte streghe come a

un fenomeno [egato a un lontano passato, in parti-

colare a[ "barbaro Medioevo". Difficitmente si

pensa che invece [e persecuzioni ebbero inizio ben

prima e che continuarono per tutta ['eta moderna e

ancora oltre e che erano legate anche a motivazioni

geografiche, potitiche, meteorotogiche, economi-

che, ottre che, certamente, socia[i. Tra Cinque e

Seicento [a diffusione detta peste, e [a conseguente

decimazione de[[a popotazione: [a Riforma prote-

stante net['area settentrional.e delta Germania; |.a

f rammentazione potitico-amministrativa in diverse

aree dett'Europa; i[ potere centrale debote che [a-

sciava autonomia a[[e piccote comunitir; [e carestie

derivanti datta cosiddetta "piccola era gtaciate"

sono soto atcune dette cause che incrementarono

[e persecuzioni a streghe e stregoni, visti come

capri espiatori di circostanze con cui non avevano

nutta a che fare. lmportante d avere spazzato via iI

pregiudizio che [addove operavano il. Sant'Uffizio o

['lnquisizione spagnota venissero aggravate [e per-

secuzioni verso [e donne considerate streghe: ac-

cadeva tutt'attro invece, perch6 i processi

difficil.mente arrivavano atla condanna a morte.

Questo e soto un aspetto trattato in questo votume

che secoto dopo secoto a partire dattAntica Roma

fino aI Settecento esamina attraverso casi accaduti,

documenti e cronache dett'epoca, un fenomeno

che pare non essersi ancora esaurito.

Lautrice, Marina Montesano, insegna Storia Me-

dievaLe a[['Universiti di Messina e iL l.ibro fa parte

deLLa cottana Acutei (P.H.J

>SAGiGIOPor.,rsIntroduzionealla citti,-statodell'antica Greciadi Modens Herman

Hansen

Uni.uersitiBocconi Editorepag.316; euro 26,00

Liantica Grecia trastoria e attualiti

>SAGIGIIOINVTTO A CORTE

Storie, ricevimentie passioni neipalazzi d'Europae d'Americadi Enrica RoddolitVallardi

pag. 160; euro 16,80

→ SAGGIOI CARNEECI

di Cristopher HaleGarzantipag.655; enro 35,00

Non furono solo

i cittadini tedeschi

ad armare le filadell'esercito nazista

+SAGIGIOIL RISORGIMENTOITALIAI\IO

di Gioq)anna MoftaPassigli Editorepag, 199; euro 19,80

Una riflessionesull'unificazioneche ha segnato

la Storia d'Italia

Page 10: Civiltà (Luglio 2012)

=l cavaliered'Islanda′′cra″′ゴ″s″Z●araガ

Mο″ル滅o″

′4,4“∫′″″ゴλθθ

IrresistibileNord″ゴノ

`″

麟eα ″J Rοι′Z″″r

C07ιαιι′0

′`g224′

″70ゴ乙6θ

ROMANZ0 ROMANZO STORICO

IL CAVALIERED'ISLANDA"Con i roghi dei ca,tari va in fumo un'interacivilti: la cavalleria,, l'a,mor cortese, l'artedei trovatori. Non potevano vincere, mase avessero vinto la battaglia di Muretvirrremmo in un altro mondo"

IL MISTERODIUNA MAPm"Oggi gli studiosi danno per scontatoche i viaggi degli Zen siano apocrifi,soprattutto nei paesi nordici.Io invece continuo a essere affascinatoda questa storia"

_Claudia Salvatori riesce a passare dat giaLto aI romanzo storicocon grande maestria. Ha pubbticato diverse intriganti indagini per i

GiaLLi Mondadori, un romanzo a base di eros e morte da cui e statotratto iI fiIm Amorestremo, [e biografie di ltdegarda, MessaIina e

ELiogabal.o e ha inventato una serie di spionaggio, Watkiria Nera,

ambienta nelta Germania di HitLer. lI cavatiere d'lstanda, "un ro-manzo di formazione e peripezie", si basa su un solido impianto sto-rico. Ambientato tra i[ 1190 e it 1213 racconta [e "awenture" di un

giovane istandese ne[ suo vagare attraverso ['Europa in cerca dettarisposta a una domanda <La beltezza d di Dio o deL DiavoLo?> Kvetd

Ul.f r incontra Riccardo Cuor di Leone, trova [e regote del.l.a Cavail.eria,partecipa atta Quarta Crociata e aI saccheggio di Costantinopol.i, as-siste ai primi roghi dei catari e combatte nel.La battagtia di Muret.Romanzo visionario, racconta un "mondo che sta scomparendo perlasciare iL posto aI nuovo mondo mercantite. Racconta di "un disa-dattato di grande talento e grande cuore" che, come ha scritto qua[-cuno, "cercava [a bettezza, che cercava un'idea, che cercava Dio e

che invece, sfortunatamente, trovo gti uomini. (R.M.)

10

_La storia raecontata in questo [ibro d una storia di scoperte,una fatta tra [e carte di famigtia, una in bibl.ioteca e attre in giro per

iI mondo. Tutto inizia netta seconda meti del Trecento quando i fra-tetli Antonio e Nicol.d Zen, intraprendenti esp[oratori veneziani, par-

tono a[[a votta dei mari artici, incontrano terre a cui impongono nomi

improbabiti - Fristand, Estotilant, Drogeo e lcaria - quindi uno di Loro

scrive un rapporto del. viaggio e disegna una mappa.

Duecento anni dopo un discendente dei due esptoratori pubbtica a

Venezia [a carta e i documenti creando scompigl.io tra i geografi: peratcuni e tutto vero e c'd da scoprire fin dove si sono spinti i due fra-tetti per altri si tratta di due imbrogLioni daLta fervida fantasia.Settecento anni dopo iI giornatista Andrea Di Robitant si imbattenetta carta atLa BibLioteca Marciana di Venezia e spinto datLa curio-sitA e per togtierci quatche dubbio, mappa originate alta mano, riper-corre [e orme dei fratel.ti Zen e va a indagare di persona. lI risul.tatoe questo [ibro che non so[o prova a dare qua[che risposta aI misterodelta carta, ma racconta ditradizioni antiche soprawissute in tuoghilontane e fa [uce su diversi aspetti del.l.a vita net Medioevo Ip.H.)

]

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Page 11: Civiltà (Luglio 2012)

ABBONA「 I A CIVILTA€3O PER LZ rNCoNrRrCON LA STORIA

RISRA]剛MIIL 35%l

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aziende m2o― a sOnslddlan 2359 c c● bnCO dlsponb‖ e a nchlenl per brll aulonomi ull122i aVenti b medeslme lndtt RespOnsabib dd lrammentOま MY WAY MEDIA S‖ ―Vla Ludo● ∞ D'AragOna ll,20132 Mi肺 ‐ねquale,ap四曲menteautOn22ata,S awae dl Direct Channd Sd― Ⅵa Rndarll,17-20120 MILANO Le calegone d sOggett hcancan ddmmmentO dd datiper blndtt suddette sonouiaddetb Jlthbora2bne dab,J∞ nle211namenb e輌セOne dd materde edm"」 e

e promoJonde,■ seMJo d ca‖ cenleL Jほ gesborle ammmimma de9‖ abbonamett ed aに transazbm o pagament connessi A send ddl'a“ 7 d lgs,196/21X13 pOm esercmreire略 ‖輌di雨 ,ta cJ∞nsubre,mod面 ,cancelbre i stpi dat od

‖ 習 ll∫WillWπ 椰 Ⅲ Ⅷ Ⅷ 阻 11曖 思 蝋 lⅧ il器 Ⅷ 胤 WTmi∬ 篤 □ ¨Ⅲ… … ■ ■

r― meDla

¬po di cana□ □ 1爾|

Page 12: Civiltà (Luglio 2012)

IL VOLTODELEEGITTOA dista.nza dl due a,nnl dal suoritrovamento I'uomo dl Ankhpakheredsembra aver rltrovato la sua tdentltil

-Mlle.no. Lidentiti detluomo di Ankhpakhered, La mummia con-

servata aI Museo civico Archeotogico e Pateontotogico di Asti continua

a costiturre un appassionante quesito storico per l'a comunitd scientifica

itatiana. La mummia d [a protagonista assoLuta deL Mummy Project: it

progetto di ricerca che studia mummie umane e animati attraverso

anatisi effettuate con te piir avanzate tecniche screntifiche. La riprodu-

zrone in gesso detta testa detta mummia, in dimensioni reati, d stata

mostGta per ta prima votta nel corso di una conferenza stampa che si

d tenuta att'ospedate Fatebenefratetti di Mitano. Dopo due anni di ap-profondite indagini mediche, sono emersi particotari che hanno per-

messo di effettuare una compteta ricostruzione det votto: secondo gti

speciatisti t'approssimazione atta reattA d pari at 95%.

Una situazionepolitica difficile_Clnc. Net'!977. erano state

portate alta tuce un gran

numero di preziose retiquie

datta tomba diXiahou Zao

lll secolo a.C.l, netsito dr

Shuanggudui. Tuttavia non

erano molto chiare [a struttura

e [a funzione di una coppia di

dischi e di un "oggetto laccato

per scopi insotiti . 0ra [a

squadra di Yunli Shi, docente

a[t'UniversitA delta Scienza

e detta TecnoLogia di Hefei,

pensa che uno sia t'ago di una

merrdiana, mentre [a coppia

di dischi costituirebbe

un daspositivo per osservare

ta posizrone dei corpi cetesti

La fine delmondo dei Maya

-Guatemala.Wiltiam Saturno, archeotogo

at['Universrti di Boston,

ha rivetato it ritrovamento

sutte paretr di una casa di

1 200 anni fa. neL sito di Xuttinin ouatemata, di centinaia d

gerogtifiq e prtture maya che

sembrano descrivere varie

cicticiti astronomiche. Datta

decodifrca dei gerogtifici d

risultato che secondo i Maya

itcatendaflo non termina il21

dicembre 2012, ma vanno

aggiunti attri 7.000 anni.

Una culturaprivata

_Christian Levett,

un giovane

Iinanziere ingtese

daI patrimoniostettare, ha donato

500.000 stertine(625.794 eurolper finanziare

due scavi cotlegati

a[[ imperatoreAdriano, uno dei

quati a Tivoti.

Gtiscavi hanno

come scopo quetlo

dicapire megtio la

topografia e [a storia

det Pantanetto,

zona paludosa

dove sono stati

realizzati importanti

rinvenimenti.

I fondi di Levett

serviranno ancheper lavorare vicino

atte fortificazioni di

Alauna. a Maryport,

tungo it vatto di

Adriano.

Page 13: Civiltà (Luglio 2012)

IASTALLA SCOPERTA DI PASTIl semplice acronimo PAST - Passione per la Storia - cerca di comunicare molto:innanzitutto la eondivisione di un interesse che per noi i passione, intesa comeun insieme di euriositi, voglia di ricercare e approfondire; poi significa garanzia:questo marchio firma una serie di prodotti editoriali realizzati con entusiasmoe spinti all'eccellenza; infine identifica un sistema sempre piir ampio di contenutie prodotti, dai siti internet alle apps per tablet, dagli e-corrmerce ai libri

> Illustrazione italianaLe piir belle foto, i progettie le cronache dell'epoca

Littoria, Sabaudia, Carbonia, Guidonia

e [e attre: come e perch6 Mussolini votle

edificare [e nuove citti det fascismo.

lI racconto appassionante di un'epopea

unica ne[[a storia itatiana. Con

un'introduzione di Vittorio Sgarbi

e ['editoriate di Antonio Pennacchi.

> ArcheoLa citti del Re dei Re,Pompei ed Ercolano,la Sardegrra preistorica_Graaie agli scavi, Persepoti torna a

stupire archeo[ogi e visitatori, proprio come

accade, ormai da tre secoti, aLLe citti coLpite

dat[eruzione vesuviana det 79 d.C. E invece

motto piri recente [a riscoperta detta pitantica storia sarda.

> MedioevoStorie di imperatori,di filosofi e di cristiani(Xtone di Sassonia di nuova vita

aI Sacro Romano lmpero e, quatche secoto

pit tardi, un altro imperatore germanico,

Ludovico iI Bavaro, accoglie Marsitio

da Padova, pensatore scomodo Negti

stessi anni si svituppa sempre di piI it cutto

per i martiri romani e per i [oro Luoghi.

Page 14: Civiltà (Luglio 2012)

I figli di Antonio e Cleopatra_Egitto. L eg ittotoga itatiana

Giuseppina Capriotti ritiene di

avere identif icato i due gemetti

figl.i di Marco Antonio e Cteopatra

- Atessandro Hetios e Cteopatra

Setene - raffigurati in un gruppo

scuttoreo conservato aI Museo

deI Cairo. Lu[tima grande regina

d'Egitto e iI generale romano

ebbero tre figti (due gemetti e un

maschio), ma finora era stata

ritrovata soto ['immagine di Setene.

La scultura era stata rinvenuta inun tempio dedicato ad Hathor neIta

citti di Dendera, in Egitto. Atta

circa un metro, mostra i due

bambini che si abbracciano,

affiancati da due serpenti.

UNA TAZZADITREMILA ANNIi: I'unico esemplare rinvenuto in Italiae uno dei pochi al mondo: il reperto risalirebbea nn periodo compreso tra i 38OO e i 87OO anni fa

_Reggio Emilia. Secondo iL soprin-

tendente per i Beni ArcheoLogici dett'Emi-

[ia-Romagna, FiLippo Maria Gambari, "aI di

ti detta straordinaria preziositA deI re-perto, [a tazza d'oro di Montecchio Emitia d

un oggetto destinato a cambiare radicat-

mente atcune idee consotidate sui com-

merci e sugti scambi nett'Europa di quasi

quattro mittenni fa." Pesa quasi mezzo

chito,6 atta poco pii di 12 cm, d in [amina

spessa circa un mittimetro e mezzo e si

trovava a soLi 60 centimetri di profonditi

praticamente isotata da quatsiasi attro og-

getto o reperto. "Lisotamento de[[a tazza

rinvenuta a Montecchio" spiega Gambari"d analogo a que[[o degl.i al.tri reperti tro-vati in Europa e conforta l,'ipotesi di un uti-lizzo ritua[e. Di sicuro questo oggetto aveva

un vatore etevatissimo gii attora; quanto a

quetto che potrebbe avere oggi, basti dire

che ['analoga tazza rinvenuta a Ring[emere

d stata acquistata ne[ 2002 dat British Mu-

seum per ta beLta cifra di 270mila sterline,ciod piir di mezzo mitione di dot|.ari".

14

La eolonia perduta

_Stati Uniti. Una mappa di ottre 400 anni fa

[a destra) potrebbe svetare [a sorte della

cosiddetta "cotonia perduta". Net 1587 gti

ingtesi cercarono di stabitire [a [oro se-

conda colonia sutt'isota di Roanoke aI

[argo detta Carotina del Nord: ta spedi-zione stabiti un insediamento, ma tre anni

dopo i cotoni erano spariti, [asciando soto

[a scritta -CR0AT0AN" incisa sut tronco di

un atbero. Per secoti nessuno ha saputo

con certezza che fine avessero fatto, ma

oggi una nuova anaIisi sutta "Virginea

Pars", [a mappa disegnata da John White

capitano detta spedizione, ha scoperto iI

simboto di un forte nascosto con una

pezza, forse [a destinazione dei cotoni.

Page 15: Civiltà (Luglio 2012)

Fondo amrbiente italia^noFondazione senza scopo di lucro cheopera per l'educazione e I'istruzionedella collettiviti alla difesadell'a^rnbiente e del paesaggio

SOS PAESAGGIOVilla De Leo venne progettata nel 1-9-1-2

dall'architetto Eugenio Molino per unadelle famiglie piir in vista della nobilticalabra del secolo scorsoa cura di Maria Pia Erede - www.fondoambiente.it

_Reggio Calabria. Reatizzata in purissimo stite Li-berty, d stato iI primo grande progetto di abitazione signo-rile a struttura antisismica reaIizzato in Ca[abria dopo['appticazione detta Legge antisismica nazionate det 1909 e

ha avuto numerosi riconoscimenti in tutto iI mondo dovutia[[a sua struttura articolata su tre livetti in pendenza, chegarantivano irequisiti richiesti daIte nuove normative en-trate in vigore dopo iI terremoto det 1908.

lI patazzo, ottre a trovarsi in una sp[endida posizione che

domina [a costa catabra e spazia fino aI canate di Sicitia e

att'arcipetago de[[e lsote Eotie, d straordinario per isuoi af-freschi, imarmi pregiati, ipavimenti a mosaico, [e vetratepotrcrome, il. giardino di piante rarissime, tanto che, neg[ianni di maggior sp[endore, venne premiato come migl.ioresempio di Liberty neI mondo. La vitta d disabitata da una

ventina d'anni, d in totate abbandono e iI degrado avanza in

modo inesorabi[e: sarebbe necessario intervenire per evi-tare che si disperda una significativa testimonianza de[tatradizione cu[turate e detlo sptendore artistico di un'epocacos) importante come f u it Liberty.

Rea Lizzalo a pposita mente pe riPad, ti permette di ascottare[e interviste, vedere i video e

scorrere i testi un'esperienzache cambiera per sempre i[ tuomodo di far pratica con l'ingtese

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rr@ghtAfB a oigbElcr lo-hour frght re Lnded E6 rhough I

@s €iy tiEd, rny ftiend Ryan and I drcid.d io 9o dtr<tly to

rr@ .l Crhlbl? John P. 6[0.r & l'a ,[email protected] sl..,

Page 16: Civiltà (Luglio 2012)

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『.叫

.■

lllllllllllllllllllllllllllllllillllllillllllillllllllllllllllllllllllllllllllll

Ad AtenemuorePericle

Finisce I'Imperoromano d'Occidente

Invasionibarbarichein Europa

Carlo Magnoincoronato

Federico IIdi Svevia dimperatore

VieneMaometto

diventaprofeta

di AllahA RomaCesare vieneassasisinato

dal XVIII secolo

I Babilonesiinventano la

scrittura

パ硝』0一の

“里目①倒

〔※肖ヨロg8邑げ

dal IV secolo

VI seeolo0舎

Page 17: Civiltà (Luglio 2012)

lllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll

Civilta apre molte Anestre sulla storia dell'uomo,dalle origini Ano alla量ne del XIX secolo.La fascia inferiore riporta tutti gli articoli di questonumero,allineati sulla timeline per visualizzare quale sia la distanzareale fra un avvenimento e l'altro

Ha inizio l'epidemiadi peste in Europa Lutero affigge

le 95 tesiNascono gli StatiUniti d'America

¨Elisabetta I E Reginad'InghilterraCristoforo

Colomboscoprel'America

■■■■

1672‐ 1725

1564口 1642

1861‐ 1865

|‖ H‖ H‖ H‖ ‖HH‖ H‖ ‖H‖ ‖H‖ H‖ HHH‖ H‖ HHH‖ HH‖ HHH‖ ‖H‖:

Iniziala Guerradei 30 anni

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Guerradi secessione

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Page 20: Civiltà (Luglio 2012)

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Page 21: Civiltà (Luglio 2012)

MONDO ANTICO ILo sport

Antichi Egtzi e popolimesopotamici, Romani

ed Etruschi:tuttiaJppassionati,comeeprma

dei Greci, di qport

DI OSVALDO BALDACCI

の ′物″税♭″″″″″

uscoli tesi in uno sforzo estremo,velati di sudore che riluce sottoil sole brillante. Nell'aria si re-spira la concentrazione e l'impe-gno per vincere a ogni costo lasfida con lafalica, con I'awersa-rio, con se stessi. In palio c'd la

gloria imperitura che rende pari agli eroi e ai semidei. Assi-steremo a queste emozionanti scene nelle prossime gareolimpiche di Londra. E vi assistevano gii dalll6 a.C. i Gre-ci che si riunivano a Olimpia per i giochi sacri. Ma ancheloro come noi non sono stati i primi.

"Enkidu si levd e andd incontro a Gilgamesh. Essi siscontrarono nel mercato del paese. Enkidu ostrui la portacon il suo piede, non lascid entrare Gilgamesh. Allora essisi affrontarono l'un l'altro come esperti lottatori, sbuffandocome tori, essi frantumarono lo stipite della porta, le muratremarono. Ma Gilgamesh dovette piegarsi e il suo piede (fucostretto) aterra.Il suo furore allora si placd ed egli abban-dond la lotta". Questa vivida descrizione di lotta rituale haquasi quattro millenni, forse cinque; si trova nell'epopea diGilgamesh e ci restimonia di un inconro di lotta che nondeve sorprendere, in quanto abbiamo diverse testimonianzefigurative di sfide sportive fin dai tempi pir) remoti. Losport non B cerro nato con le Olimpiadi greche. Nel mondoantico si gareggiava con passione gii da millenni quando nel776lprimo velocista vinse la corsa di Olimpia.

< DUE PUGILI BAMBINIAffresco del XVI secolo a.C.proveniente da Thera(Santorini), oggi aI MuseoArcheologico di Atene.

21

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Page 22: Civiltà (Luglio 2012)

Lo sport nell'antico EgittoLo storico greco Erodoto che narra di unamissione in Egitto degli Elei, gli organizza-

tori dei Giochi Olimpici, per chiedere con-

siglio su come rendere imparziali le regole

delle gare. GliEgizirisposero che per essere

corretti gli Elei dovevano escludere i loroconcittadini dalla possibilid di competere.

Erodoto affermache i Greci si rivolsero agli

Egizi perch6 sapienti, omettendo di dire che

si intendevano di sport perch6lo praticava-

no gii da duemila anni. Lo storico racconta

in un passo poco distante dal precedente:

"Gli abitanti di Chemni (presso Tebe) in

A UAT'FN^ESCO

da Beni Hossalr hapiir di 4O(X) anni ed6 uno dei tantl chenelle tombe del MedloEgitto raffigura coppiedi lottatori mostrendonei dettagli preae,posizioni e azionidl oombattimentoassoluta,mente preoieesotto il profilo tecnioo,tanto che si rltlene chel'artista posse esserestato un lottatore.

onore di Perseo indicono giochi ginnicicompleti di tutte le specialiti, stabilendo co-

me premi capi di bestiame, mantelli e pelli".In Egitto, come in Mesopotamia, si prati-

cava sport fin dal terzo millennio a.C. Raffi-

gurazioni sulle pareti delle tombe egizie mo-

strano competizioni sportive fin dall'AnticoRegno egizio, e un'immagine della corsa sa-

cra di re Zoser precede le piramidi.La maggioranza delle testimonianze sugli

sport praticati prima delle gare olimpicheriguardano la lotta e il pugilato, ma non

mancano attestazioni sulla corsa, la ginnasti-

ca, una sorta di scherma, il tiro con I'arco, il

di giovani correvano intornoa[ Pa[atino. Per [a cronaca

arrivd primo Remo, ma

maI gtiene incotse. Attrorito primordiate era quetto

det CavatLo di Ottobre:

c'era prima una corsa

equestre, Poi un cavatto

deI carro vincente veniva

+La passione dellosport a Roma aveva

caratteristiche diverse

rispetto atta versionegreca. C'era molto Piirgusto delto sPettacoto,

megtio se passionale e

viotento. I giochi gtadiatorii

ne sono t'esemPio Pirlr

evidente, ma anatogo

coinvotgimento catturava

il, pubbtico nette corse

dei carri, i[ vero amore

sportivo dei Romani.

Entrambi questi "sPort"

sono motto antichi. Si

ricorder) che gii Romoto

diede it via a[ Ratto delte

Sabine durante i Consuatia,

quando ne[ Circo Massimo

si svolgevano aPPunto dette

gare sportive. SemPre

netta teggenda di Romol'o

e Remo si trova una sorta

di gara di corsa sacra,

i Lupercalia, un rito detta

feconditi dove due squadre

LO SPORT NELEANTICA ROMA

Page 23: Civiltà (Luglio 2012)

●‐ .__, |_ ..=i・・ ■、_.^_

sollevamento pesi, giochi con la palla, garcdi carri e sulle barche. Sul Nilo lo sport at-traversava tutte le categorie sociali. Lo stori-co greco del I secolo a.C. Diodoro Siculoracconta dell'educazione fatta impartire dalfaraone Sesostri all'inizio del II millennioa.C. alla gioventi egiziana, "ammaestratanella medesima disciplina e negli sressi eser-cizi. Non era permesso a nessuno di prende-re cibo se prima non avesse compiuto unamarciadi 18 stadi" (uno stadio corrisponde-va a 178 metri, per un totale di 3200 metri).Allo stesso periodo appartiene il Papiro del-lo scriba Ani che al figlio Piopis raccomanda

"non dimenticare la palestra. Se tu riesci avincere tutti i giuochi, non temerai quandosarai uomo". "Rendi il tuo corpo forte e ve-glia su di te", scriveva il saggio Amene-mapt anticipando il classico mens sana incorpore sano del poeta latino Giovenale (Isecolo d.C.). C'era occasione di praticaresport nel corso di cerimonie religiose e feste,ma l'addestramento militare in molti casi re-stava l'area privilegiata della pratica spoftiva.

MONDO ANTICOILo

V PUGILI ROMANIRilievo del f secolo

in cui sono rappresentatidue pugili dell'anticaRoma. Musel di Villa

Tlorlonla, Roma.

sacrificato e i "contradaio[i"

detta Suburra e detla ViaSacra si battevano perconquistarne ta coda.lnottre era consueto [o

spettacolo deI CampoMarzio pieno di giovani

che si addestravano neglisport pii vari, compreso i[

nuoto nel Tevere. Oltre attaginnastica, era diffuso ilgioco con [a palta, praticatoanche da Mecenate, per i[qua[e esistevano dei locatiappositi, gti sphaeristeria.lJharpastum, praticato dailegionari, d un antenatodiretto di catcio e rugby.

Page 24: Civiltà (Luglio 2012)

SPORT SUL NILONelle tombe dei nobili egizi a Saqqara (2600 a.C.) i scolpito questo scontro tra barcaioli che viene interpretatoGome un gioco sull'acgua. Gli Egizi, figli del Nilo, erano maestri del canottaggio e della vela, e sa,pevaro nuotare.

Anche i faraoni si vautavano di essere provettl voga,tori, m& non abbia,mo testimonlanze espliclte di gare. Abbia,mo'

tuttavia, riferimentl a regate, come quella sul Delta per la dea-gotto Bast.

24

Page 25: Civiltà (Luglio 2012)

MONDO NICOILo

la palestra.Se riesci

i」∝H,

qrrando saraiuomo

街 物 ん グぼ貿 うの

I faraoni atletiCome in tutte le cose, il primo nello sport

era il faraone: Amenhotep II (XV sec. a.C.)

viene considerato il faraone-atleta perch6

in una stele vicino alla Sfinge vengono van-

tate le sue abilitd sportive' Egli pare essere

senza eguali nell'equitazione, abile remato-

re, eccellente nella scherma col bastone,

"non c'E nessuno che potesse piegare il suo

arco e non pud essere raggiunto nella cor-

sa"; il faraone si vanta di essere in grado dicolpire con quattro frecce

un piccolo bersaglio di ra-

me, e stabilisce un premioper chi fosse capace dieguagliarlo. Tutmosi IIraccontava di aver centratodue lingotti di rame condue frecce scagliate da uncarro in corsa da 16 metridi distanza, e si vantava diessere il primo in tutte lecompetizioni. Gli eredi al

trono come Ramses II ve-

nivano allevati nelle eserci-

tazioni ginniche, nella lot-ta, nella scherma, nell'ar-co, in lunghe e ripetutecorse quotidiane. Alcuneprove sportive facevanoparte integrante dei pit

Nondimenticare

a vincere tutti

non temerai

leoni,la cattura del toro selvaggio, nonch6

il sollevamento del pilastro sacto djied.In'fatti anche il sollevamento pesi d testimo-

niato e compare in una tomba di Beni Has-

san svolto sollevando sacchi con una sola

mano. Situata nel Medio Egitto, Beni Has-

san d un luogo molto importante per losport: nelle sue i di-

gnitari) troviam tratifin nei dettagli I Portpraticati in un'epoca che va da4500 a 4000

anni fa. Lo sport princiPe

E senz'altro la lotta libera.In una sola parete un ma-

gnifico affresco raffigwa400 coppie in diverse Posi-zioni di lotta dalla tecnicaperfetta. Nte 220 copPie

di lottatori si trovano nella

tomba di Akhethotep,mentre 15 sono quelle nel-

la mastaba di Ptahotep,che forse risale addiritturaal 2650. La lotta era unagrande passione lungo ilNilo: la ritroviamo anchenei secoli a seguire, su

moltissime pareti dei pir)famosi monumenti, ma an-

che in disegni abbozzatislcocci. Anche il pugilato d

Sport orecolombianiI Ha almeno 34OO anniil gioco della Pallapraticato in Messico. Due

squadre si affrontavanoe dovevano far passare unapalla di gomma attraversoun a.rrello sospeso. La Pallapoteva essere colpita coni fianchi o con i gomiti.Ne esistettero varieversioni praticatedai Maya e dagli Aztechi.

Giochl saori1 II gioco aveva risvoltisacri e cultuali, ed eraaccompagnato da sacrificiumani, a,nche se glistudiosi sono divisisu questo aspetto,e in particolare sul fattose fossero sa,crificatii vincitori o i perdenti.Anche quando era soloun divertimento sportivo,il gioco della pa.ll2, s1sassai cruento, e i giocatoriindossavan o protezioniper le anche, le bracciae le ginocchia.

importanti rituali egizi, come la festa Sed,il giubileo reale nel quale il faraone dovevadimostrare di aver rigenerato la sua vigoria:momento chiave era la corsa sacra intornoal muro del tempio, momento immortalatonei templi egizi, da Saqqara dove si vedeI'immagine diZoseg primo sovrano dellaIII dinastia (2700 a.C.), a Karnak, dove in-vece E scolpita la corsa di Hatshepsur, ladonna divenuta faraone (1500 a.C.). Ifaru-oni affrontavano altre prove di forza, com-presi il tiro con I'arco, le cacce rituali ai

documentato, ma non sembra la passioneprincipale degli Egizi, che invece paionoessere gli inventori della scherma, che all'e-poca si praticava con bastoni infilati inun'elsa di cuoio e, almeno a giudicare daruffrgurazioni come quelle sul tempio diMedinet Habu, con il braccio sinistro ripa-rato da asticelle di legno. Viene raffigvataanche la presenza di arbitri, nonch6 sceneche sembrano di premiazione o comunquedi omaggio a un pubblico che assiste aicombattimenti. Dagli arbitri, dagli istrutto-

25

Page 26: Civiltà (Luglio 2012)

MONDO ANTICO Lo

ri e dai premi si capisce che c'erano delleregole codificate. Ad alcuni studiosi questescene appaiono come i pii antichi torneiinternazionali mauorganizzati, dato che da-vanti al faraone compaiono atleti di diversenazionaliti.

Dal nuoto all'atletica leggeraLo sport, magari con regole meno raffina-te, era diffuso anche tra il popolo: Erodotodescrive cerimonie religiose che si conclu-devano con una gigantesca bastonaturacon almeno mille combattenti. Un'almaforma di bastonatura si aveva in quello chesembra un altro sport diffuso sul Nilo: loscontro tra barcaioli che si spingono in ac-qua con i remi. Owiamente in Egitto sportacquatici come il "canottaggio" eranousuali, e ci sono testimonianze di nuotato-ri: anche in Mesopotamia, compaionochiare ruffigvazioni di stile libero, anchese non abbiamo traccia esplicita di gare.Per altro anche i Greci non comprendeva-no nei loro programmi sport acquatici,mentre in Italia ci sono almeno un paio ditestimonianze di tuffatori, a Paestum e inuna tomba etrusca di Tarquinia.

Tornando all'Egitto, numerose sono leruffigurazioni di ginnastica, c'E veramente

"ffna pallagodean trattar

per gloco,deposti primaЯ91la testa i

ASSIRI A CACCIA >Bassorilievo dell'V[I

eecolo o.C. rappresenta,nterrna aoerrs di caccla.

Louvne di Pa,rfgi.

un campionario completo, dalle verticali aisalti, dai saltelli alla corda alla corsa sul po-sto, dal salto della cavallina al ponte, senzaconsiderare gli infiniti esercizi di danza.

Ginnastica e danzaerano praticate anchedalle donne, che vediamo esibirsi anche inesercizi da giocolieri e in giochi con la palla.Le palle erano in pelle o in tessuto di lino amaglie strette, riempite di crusca, altre era-no di foglie di palma intrecciate, altre pir)piccole, di argilla. Alcune scene infine fa-rebbero forse pensare anche al lancio delgiavellotto, al salto in lungo e a una sorta disalto in alto al di sopra dei compagni.

Lo sport in MesopotamiaTestimonianze sportive ci vengono anchedall'altra grande civiltd dell'inizio della sto-ria, quella mesopotamica. All'epoca deiSumeri, nel III millennio a.C., risalgonodiverse immagini di lottatori e di pugili:una statuetta daKhafaja, in Iraq, placchedi terracotta dallo stesso sito (che nel tem-pio di Nintu sembra aver concentrato mol-ta testimonianza sportiva) nonch6 da Larsa, Eshnunn a,Badra. Testi cuneiformi fan-no spesso riferimento a posizioni di lotta,sembra che fosse importante la cintura, unpo' come nel sumo. IJimmagine di pugili

veli; ed il cantointonava aIIe

compagneNausica belladalle bianche

braccia"Odtssea, Ltbro W

(Onero)

i Gii dattAntico Egittoci sono giunte immagini

a testimoniare t'attivitisportiva dette donne:

fin dat 2000 a.C. sono

ratfigurate ginnaste,

danzatrici, nuotatricie giocatrici con la patta.

Per quanto riguarda Creta,

una raffigurazione di

tauromachia mostra in

azione ragazzi e ragazze.

ln Grecia Otimpiadi e

competizioni simiti erano

solo maschili e atte donneera vietato persino

assistere. Ma esistevanogare riservate alte donne:a Otimpia, ogni quattroanni, si tenevano in onore

della dea Era gare di corsa

sui 160 metri divise in trecategorie di eti. lt mito

ricorda [a vetocissima

Atatanta. A Sparta invece

liattiviti attetica femminiteera ta norma. Ci sono

anche tre donne vincitrici

di Otimpiadi, ma eranosoto te proprietarie dei

carri. A Roma eranopresenti donne gtadiatrici,vissute dal pubbtico come

un'attrazione particotare.

Ma A to sptendido mosaico

di Piazza Armerina la

destral a mostrarci donne

in bikini intente in varisport, tra cui sembradi intuire corsa, Patla,pesi (o sattol, e anche

una premiazione.

26

Page 27: Civiltà (Luglio 2012)

卜 」 千

Page 28: Civiltà (Luglio 2012)

LIMPIADIIゴIMPORTANTE E VINCEREoCONTど 馳牡PARTECIPARE ALLECELEBRAZIONI OLIDttPICHE,MA IN GARA NON ERA PREVISTOUN SECONDO CLASSIFICATO,SOLO IL VINCITORE,PREMIATOCON UN RAMO D'ULIVO E CON LA GLORIA ETERNAoCON 287EDIZIONI ACCERWE ATTRAVERS0 1169 ANNI,LE OLIIⅦ PIADISONO SENZ'ALTRO IL PIU GRANDE EVENTO SPORTIVO DELLASTORIA.DAL 776 A.C.TUTTO IL MONDO GRECO SI RIUNIVA AOLIM[PIA PER GAREGGIARE IN ONORE DIZEUS CELEBRANDOCOSI LA PERFEZIONE FISICA DEI GRECI E IL LORO SPIRITOCOM[PETITIVO,EAGONISMO.

Vinceva I'atleta perfetto Uno sport brutale Un premio per i cavalli

_La comptessa gara fu presente atteOtimpiadi fin dat 708 a.C. Gtiattetidovevano competere in tre prove

leggere, [a corsa, it saLto in tungo e it[ancio de[ giavel[otto, e in due pesanti,

it Lancio deL disco e La totta. Non

sappiamo come venisse assegnata [avittoria, nd come funzionasse iI salto,ne[ quale ci si aiutava con dei pesi. Chi

vinceva era considerato Iatleta perfetto.

"Chi ha ta forza di schiacciare unavversario e di resistere aI suo impetoA un lottatore; chi sa tenere [ontanocon i propri cotpi gti awersari E unpugilatore. Chi sa fare t'una e ['a]tracosa d campione nel pancrazio",scrive Aristotete nella Retorica.It pancrazio era brutale e moltopopotare, un misto di totta e pugitatosenza esctusione di cotpi, a mani nude.

_Le gare equestri ebbero grande

importanza, da 0timpia ci giungono

testimonianze precedenti ai Giochi,

e nel corso detla storia subironovariazioni. La piU importante fu ta corsadel,l.e quadrighe,l 2 giri dett'ippodromo,circa 14 chitometri. A essere premiatonon era ['auriga, ma it proprietario deicava[li: fu cosi che tre donne divennerole uniche otimpioniche della storia.

PENTATHLON PANCRAZIO CORSA DEI CARRI

Page 29: Civiltà (Luglio 2012)

I giochi in onore di Zeus

All'origine delle Olimpiadi il mito narra della garu di carri in cui Pelope conquistd Ia mano di Ippodamia, ma si

racconta anche di Ercole come fondatore dei giochi. E poic'd la pace, legata a Olimpia fin dal principio e che daririrta aJla tradizione della tregua olimpica. Fatto sta che instretto legame rituale Io sport a Olimpia divenne esso stes-

so un culto. Durante la prima Olimpiade venne disputata

solo una corsa,lo stadion,da cui prendono il nome tutti glistadi del mondo. Poi mano a mano la celebrazione crebbe,

ampliando la varieti delle competizioni e il coinvolgimen-to di atleti: prima i concorrenti arrivarono da tutto il Pe-

loponneso, poi dalla Grecia, poi dalle colonie (Italia com-presa) e infine da tutto I'impero romano, Egizi ed Armeni

inclusi. Le gare arrivarono a durare cinque o sei giorni,

con tanto di cerimonia inaugurale, sfilata e giuramento' Ilprogramma classico prevedeva tre corse, il pentathlon, la

lotta, il pugilato, lpancrazio, le prove riservate ai giovani,

le competizioni equestri, per terminare con la corsa con le

armi. Oltre alle gare atletiche si svolgevano gare musicali

e poetiche. Alcuni sport si affermarono solo per alcune

edizioni. Gli arbitraggi erano severi. Partecipare ai giochi

voleva dire essere considerati "Greci", per primi 1o diven-

nero i Macedoni. I Greci contavano gli anni in base alle

Olimpiadi, e ai vincitori delle gare erano riservati onoriinauditi e composizioni poetiche. Le donne erano escluse

sia dalle gare sia dal pubblico.

Forza, astuzia e abilitar

_La Lotta lpatel era uno sport diffusodettAntichiti, tra Le disciptine piirapprezzate a Otimpia che diede famaa grandi campioni, come Mitone. perSenofonte [a totta i atto stesso temposcienza e arte, poich6 La vittoria di unlottatore rappresenta it trionfodett'intettigenza sutta forza bruta:non bastava rovesciare ['awersario.bisognava farto con abititi e astuzia.

Un gioco di offesa

_l[ massimo vanto di un pugiLeera non avere cicatrici. pit spesso,tuttavia, it viso era det tutto sfigurato.I contendenti si fasciavano i pugnichiusi con strisce di cuoio, in seguitorinforzate con l.'inserimento di borchiemetattiche. Si capisce che piir cheatta difesa si pensava att,offesa.Fu un pugite t'ul.timo vincitoredi un'Otimpiade antica.

La gara piir antica

_La gara pii antica e prestigiosa eralo stadion, [a corsa vetoce suttadistanza di 192,27 metri. per Le primetredici competizioni fu ['unica gara,e a [ungo it suo vincitore diede it nomeatte Otimpiadi. lt primo fu it tocateKoroibos, forse un cuoco. poi venneaggiunto i[ diautos su distanza doppia,e iL dotichos, un fondo su distanzavariabite tra milte e cinquemita metri.

LOTTA PUGILATO CORSA

Page 30: Civiltà (Luglio 2012)

da Eshnunna risalente al terzo millennio E

forse la pii antica. Un testo rituale da Maririsalente al XVIII secolo a.C. descrive lot-tatori, ginnasti e acrobati in azione nel tem-pio di Ishtar durante il festival Akitu. Sonostate poi ritrovate delle palle di argilla e pro-ve che la caccia era uno sport regale tra i pir)importanti. Abbiamo chiare tesrimonianzedi una corsa sacra tenuta in dicembre inonore del dio Ninurta, una sorta di Ercole lecui imprese forse venivano agonisticamenteimitate dagli adeti mesopotamici: in diversiinni cuneiformi compaiono affermazioni ti-po "per te Ninurta i giovani atleti competo-no nella lotta e mettono alla prova la loroforza nelle gare". Gi) alla fine del III millen-nio il secondo re sumero delle terza dinastiadi Ur Shulgi si descrive come un eccelso

corridore che percorre enormi distanze traUr e Nippur durante il festival Eshesh: "so-

no arrivato primo nella corsa e le mie ginoc-

chia non si sono stancate".Presso gli Ittiti, in Anatolia, testi cunei-

formi con le istruzioni per I'addestramentodei cavalli fanno riferimento a gare equestri

in cui il premio del vincitore era essere no-

minato auriga del carro reale'

La Greeia preolimplcaAnche a Creta lo sport era di casa. Celebre

d la "corrida" affrescata a Cnosso cosi come

disegnata sui vasi: come in alcuni festival

spagnoli di oggi, iI toro non veniva ucciso,

ma giovani ginnasti compivano acrobazie e

volteggi sul suo dorso. Anche la civilti diMinosse non si facevamancare le emozioni

delle gare di lona e di pugilato: splendido

l'affreico di Thera con due giovani che si

affrontano. Almeno in un caso del XVII se-

colo a.C. i pugili sono in posizione di guar-

dia e indossano dei caschetti e delle strisce

di cuoio per proteggere le mani e infliggere

colpi pii duri. Un vaso da Haghia Ttiada

30

sembrano esserci anche tracce di gare dicorsa. Omero descrive nel dettaglio diverse

gare sportive: la stesura dei suoi poemi E

probabilmente coeva alle Olimpiadi, ma

essi riportano tracce di tradizioni pii anti-

che. Nel XXIII libro delT'lliade sono rac-

contati i giochi otganizzati da Achille in

onore dei funerali di Patroclo presso Troia:

to a precedenti giochi funebri, e ci sono ri-

A IjAFFRESCOdella Tromba degliAugrrri a Targuiniamostra due lottatorietruschi, I'arbitroe i tre calderoni checostituivano il Premioper il vincitoredel combattimento.La lotta sembra losport piir diffusoda un caPo all'altrodel mondo a,ntico.

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Page 31: Civiltà (Luglio 2012)

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ferimenti sia ai giochi per Edipo di Tebe sia

a gareproprio in Elide, la terra di Olimpia.Ma le gare non erano solo per celebrare glidei o i defunti: nell'Odissea i Feaci offronogiochi adetici per intrattenere Ulisse, il qua-le a sua volta, tornato a Itaca, sfida i Prociin una garu diabiliti nel tiro con I'arco: vin-cendola si prenderi come premio la lorovita, oltre al trono e alla moglie.

Sportivi italiciLe testimonianze etrusche sono ricche disport. Certo, gli affreschi etruschi sonocontemporanei alle Olimpiadi e l'influen-za greca si faceva sentire, ma gli Etruschierano esclusi dalle gare greche e avevanouna loro tradizione sportiva precedente,connessa alle cerimonie funebri. Trovia-mo tutte le principali discipline presenti

tr termines,port deriva

dal latino"deporta,re"

che sig:rificavauscire dalle

mura cittadineper dedicarsi

allo svag:o

anche in Grecia: la lotta e il pugilato, na-

turalmente, ma anche le gare di atletica,dalla corsa al salto al lancio del giavellot-to. In Italia, per quanto riguarda lalotta,va segnalato il ritrovamento sull'altrasponda del Tirreno di un bronzetto di lot-tatori da Monte Arcosu che si riferisce almondo sardo. Quello che, tuttavia, sem-bra appassionare pin di tutto gli Etruschii la corsa coi carri, ruffiguuiata spesso econ grande vivaciti. Le gare etrusche era-no pii feroci e attente allo spettacolo, co-me i giochi gladiatori da loro inventati.Un personaggio tipico d. il pbersu, che nelprogramma dei giochi si occupa spesso diuna terribile lotta nella quale un uomoincappucciato deve vedersela con un caneferoce. Forse per loro anche questo erasport. I

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Page 32: Civiltà (Luglio 2012)

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Dr MccoLO cAppoM()icmalita c smitore)

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LA SCIENZA CONTRO LA BIBBIA

Page 33: Civiltà (Luglio 2012)

< GALILEO GALILEIespone le tue teor:ie

astronomiche.Olio su tela del XIX seoolo

di Felix Pana.

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Page 34: Civiltà (Luglio 2012)

‐ヽ0● Ec

RE E ASTRONOMO

1564Gauleo calllei

nasce a nsa

n15 Febbraio

l5a8Dall'osservazionedelle oscillazioni

del peDdolo delDuomo di Pis&

formula le teoriadell'isocronismo

del pendolo.

15aaOttieEe una cattedra

di m&tematicaal'UDiversiti, di

Pisa. La, manterrifino al 1592.

興¨」

34

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Page 35: Civiltà (Luglio 2012)

VITTIME DELLA STORIA lzlcalileo Galilei

< UUMVERSODI COPERNICOLiastronomo polaccodel XV secolo sostennela teoria elioeentricache Galileo Galilei ripreseil seeolo successivo.Disegno settecentesco.

concatenate, il processo a Galileo Galilei,svoltosi nel 16)), rischia di diventare sem-plicemente uno scontro tra la liberth dipensiero e l'oscurantismo religioso, perce-zione, questa, ampiamente diffusa. E quin-di paradossale che la condanna dello scien-ziato fiorentino sia awenuta anche nel no-me della veriti scientifica e non contro diessa. In effetti, l'intera vicenda assomigliamolto ad una commedia degli errori. Pir)che dell'oscurantismo religioso, Galileo di-venne vittima di uno scontro politico, in cuiil carattere polemico dell'astronomo nonfece che

^ggravarela situazione.

Per molti versi, Galileo se l'andd a cerca-re. Le sue teorie sul moto dei pianeti intor-

come vera lafalsa dottrinache il Sole sia

centro del mondo

no al sole erano, appunto, teorie e le prove che adducevaper dimostrade, come il moto delle maree, erano piuttostolabili e in seguito dimostrate erronee. Va ricordato che tragli scienziati europei ben pochi erano coloro che sosteneva-no il sistema copernicano dell'eliocentrismo, la maggioran-

forza passare da una reinterpretazione dei testi biblici, cosanon impossibile, ma che necessitava di prove scientificheall'epoca non disponibili. Se Galileo fosse stato furbo,avrebbe sfruttato le "molto utili cose" che la Congregazionedell'Indice aveva riconosciuto agli scritti di Copernico per

1592Ottiene

una cattedradi matematica

(geometria e

astronomia)all'Universiti

di Padova.

1599Conosce

Marina Gambada cui avri tre

figli: MariaCeleste,

Arcangela eVincenzo.

1609Perfeziona

iI ca.nnocchialeolandese e inizia

a osservare ilcosmo: diffonde

la teoriadell'eliocentrismo.

1638Galileo viene

chiamato a Romadove viene

processato.E conda.nnato per le

sue teorie ereticheil 22 giugno.

111ilililililililililililililililililililililIilil

16.42Ii8 gennaio

muore cieco nellasua casa di

Arcetri dove erarecluso da a,nni.

“Tu Galneo fostidenunciato nel1615 che tenevi

et immobile"

re cose ossessionavano papa UrbanoVIII: la dignitd e il prestigio della SantaSede (che vedeva come tutt'uno con lasua persona), l'accrescimento della pro-pria famiglia e l'odio verso gli Asburgo.Se non si tiene conto di questi fattori edelle loro conseguenze

za era convinta della validiti del modello tolemaico del ge-

ocentrismo, sia a causa dei canoni empirici aristotelici, siaperch6 non pareva in contraddizione con le Sacre Scritture.Visto che I'eliocentrismo sarebbe stato provato con assolu-ta cefiezza solo nel XIX secolo, Galileo avrebbe fatto me-glio a presentare le sue affermazioni come ipotesi e ancor

pir) dopo la messa all'Indice, nel 1616, de-gli scritti di Copernico; non in toto, si badibene, e non in quanto eretici, ma perch6l'eliocentrismo era in contrasto con certipassi della Bibbia e quindi poteva confon-dere le menti non sufficientemente istruite.

Il primo arnmonimentoGalileo avrebbe dovuto capire l'andazzo,visto che proprio nel 1676 il cardinale Ro-berto Bellarmino, Prefetto del Sant'Uffizioe futuro santo, lo aveva ammonito di nondivulgare la teoria eliocentrica, n6 a parolen6 per iscritto, in quanto "contraria alleSacre Scritture e per cid non si possa di-fendere n6 tenere". In altre parole, l'elio-centrismo per essere accettato doveva per

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Page 36: Civiltà (Luglio 2012)

portare avanti le proprie tesi: un eliocentri-smo di fatto presentato sotto la veste d'ipo-tesi matematiche avrebbe messo 1o scienzia-

to in una botte di ferro. Purtroppo per lui,preferi entrare nel campo della speculazio-ne filosofica e teologica, entrambi terreniminati in cui non era capace di muoversi.Oltretutto, Galileo aveva I'innata capacith di farsi nemici,vista la sua abitudine di trattare da insipienti tutti coloro che

dissentivano dalle sue idee. Per qualche anno, comunque,mantenne una posizione defilata finch6 una serie di circo-stanze non lo spinsero a credere che fosse arrivato il momen-to di ricominciare a sostenere le teorie copernicane.

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La presunta amicizia del PapaLo scienziato, d'altra parte, non aveva ildono della modestia e l'elezione nel1623del suo amico Maffeo Barberini al sogliopontificio col nome di Urbano VIII loconvinse che nessuno avrebbe osato osta-

colarlo. Ma un conto era avere a che fare

con il cardinal Barberini e un altro con papa Urbano, Co-me se non bastasse avere contro la comuniti scientificaaristotelica, Galileo Galilei riusci anche a rendersi inviso aipotentissimi Gesuiti, al punto che lo scienziato fiorentinoavrebbe, erroneamente, attribuito a essi le future disgrazie,bench6 la mentaliti speculativa e razionale di quest'ultimi

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11:11、 "III

36

Page 37: Civiltà (Luglio 2012)

VITTIME DELLA STORIA l2lGarileo Galilei

GEOCENTRISMO CONTRO ELIOCENTRISMO

Tolomeo* Liastronomo, vissutoad Alessandria nel II secolod.C., sosteneva che Ia Tbrrafosse di forma sferica,immobile al centro dellasfera delle stelle fisse.

Tlcho Brahel Liastronomo (1546-1601)formuld un sistema delmondo, in parte eliocentricoe in parte geocentrico(Lula e Sole orbitantiintorno alla Tbrra).

Copernico1 Liastronomo e cosmologopolacco (1473-1543)elabord un sistemaeliocentrico o eliostatico:il Sole fermo al centrodell'universo.

Kepleroi Liastronomo tedesco(1571-1630) sostenne lateoria copernicana, e scoprila natura ellittica delleorbite planetarie e le leggidel moto su di esse.

avrebbe potuto renderli alleati nella sua battaglia astrono-mica. Uno dei suoi bersagli fu il mite padre Oruzio Grassi,che Galileo attaccd con feroce sarcasmo solo perch6 il ge-

suita aveva dissentito con lui (senza mai nominarlo) riguar-do alla natura delle comete, liquidate dallo scienziato fio-rentino come fenomeni atmosferici. Il fatto che uno degliscritti di Galileo contro il Grassi, il celebre Saggiatore, in-contrasse I'apprezzamento di Urbano VIII, portd il nostroa credere che una sua presa di posizione pii smaccatamen-te copernicana avrebbe trovato il pontefice egualmenteben disposto.

Il risultato di tale convincimento fu lDialogo sopra i dueMassimi Sisterni del Mondo, scritto tra il 1624 e il 1610 euscito dai torchi nel febbraio del l$2. Come da prassi,Galileo aveva ottenuto l'imprimatur alla pubblicazione daparte del Maestro del Sacro Palazzo Niccold Riccardi, ilquale, tuttavia, non si era peritato di leggere neppure lepoche pagine del manoscritto original e,la prefazione e laconclusione, che gli erano stati spediti in visione, la pesti-lenza che imperversava in tutta ltalia avevano infatti impe-dito la spedizione dello scritto completo. Il Riccardi, insostanza, si limitd a chiedere che nel testo il copernicanesi-mo venisse presentato semplicemente come un utile stru-mento per le osservazioni astronomiche e che fossero riba-

< IL TELESCOPIONel 16O9 Galileo cominciaa interessarsi altelescopio costruitoin Olanda. Dopoavergli apportatodei migliora,menti, nepresenta al Senato diVenezia un esemplare.

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Page 38: Civiltà (Luglio 2012)

* Galileo ha una fama di

seccatore ma visti ifamitiarinon c'd da meravigtiarsi.It padre Vincenzo, un

ecce[[ente, musicista

morine[ 1591 lasciando

sulte spatte di Gatiteifratel.tie madre da mantenerecon [o stipendio derivantedatta cattedra di Pisa che

[astronomo tenne fino a[

1 592 quando ne ottenne

un'attra att'Universiti di

Padova lsopral. La madre,

Giutia Ammannati, ddefinita datlo stesso Gatileo"terribite", commentandocon so[tievo quando [a

donna stava per spirare:"si che finiranno te titi". Net

150/+ era stata [a mammastessa a spingere [excopista di Gatiteo, Sitvestro

Pagnoni, a denunciarloat[ lnquisizione padovana

per divinazione lGatiteoeffettivamente arrotondava

stitando oroscopil, "vivere

ereticamente", non

confessarsi o comunicarsi,

preferendo alta messa

domenicate "quetla sua

Marina [Gamba - madre

dei suoi figtil veneziana".

L lnquisizione defini tati

accuse "teggierissime e di

nessun momento". Pare

che gti screzitra Gatiteo e ta

madre fossero piir d'originepecuniaria che retigiosa.

晰Ч

I

LA SQUATTRINATA FAMIGLIA GALILEI

Page 39: Civiltà (Luglio 2012)

VITTIME DELLA STORIA l2lGalileo Galilei

sospetto

diti i principi, assai ca-i d, pontefice, sullanatura della scienza e i suoi limiti nel com-prendere il disegno divino nella creazionedell'universo. Galileo si dimostrd pii checontento d'ottemperare; anche troppo, a

dire il vero. Il Dialogo d strutturato comeun colloquio a tre, protagonisti del qualesono il fiorentino Filippo Salviati, il vene-ziano Giovanni Sagredo e un immaginarioprofessore aristotelico di nome Simplicio,un ottuso assertore del geocentrismo chedall'inizio alla fine viene strapazzato dagltaltri due interlocutori. Dato che Simplicio

"Dichiariamoche fu QaIiIeo

ti sei resoveementemente

d'eresia"

scapito dei cattolici. Inoltre, nello stessoperiodo erano forti le tensioni tra Firenzee il papato sulla questione del ducato diUrbino, che il papa aveva incamerato con-tro le legittime pretese dinastiche dei Me-dici; tra l'altro, il granduca Ferdinando IIde'Medici era anche alleato degli Spagno-li e aveva inviato un proprio contingentemilitare in aiuto all'imperatore Ferdinan-do II d'Asburgo, pressato dagli Svedesi inGermania. Urbano era deciso a usare Ga-lileo per dare una lezione agli Spagnoli e aiFiorentini, al contempo chiudendo la boc-

sostiene argomenti notoriamente usati da Urbano VIII, co-me il libro inizid a circolare si sparse la voce che il filosofa-stro fosse una caricatura del pontefice. Vero o falso, Urbanosi senti tradito da Galileo, che aveva sempre ritenuto suoamico, e oltretutto l'impianto del Dialogo risultava unasmaccata apologia dell'eliocentrismo copernicano. Il papaavrebbe potuto limitarsi, come fu suggerito, a una condannadi quelle parti del libro non conformi alla dottrina, salvan-done il resto. Ma Urbano era deciso a mostrare la propriadeterminazione e non solo per ragioni di fede: nel marzo1632 I cardinale Gaspar Borgia, rappresentante del re diSpagna Filippo IV d'Asburgo,lo attaccd in pieno concisto-ro, in poche parole accusandolo di favorire i protestanti a

caachilo accusava di non difendere la fede cattolica. In talmodo, facevaindirettamente un favore ai Francesi, da sem-pre nemici degli Asburgo, e ai protestanri svedesi e tedeschiloro alleati, i seguaci della Riforma accusando da sempre laChiesa di tradire i testi biblici. Del resto, l'eliocenrrismo ave-va tutta una serie di implicazioni collaterali: se la dottrinabasata su una certa interpretazione delle scritture era erro-nea, anche altri dogmi della fede potevano essere messi indubbio. Questo il papa non poteva permetterlo e, tra l'altro,si era convinto che Galileo avesse imbrogliato per ottenereI'imprimatur alDialogo. Da qui I'ordine che lo scienziato sipresentasse a Roma per rispondere delle proprie azioni di-nanzi alle autoritd competenti. Galileo cercd in tutti i modi

39

i Netta potemica con

GaLiLeo, padre Orazio Grassi

chiamd [opera di questi

LAssag g iatore, atlusionea[ notorio fatto che atto

scienziato piacesse iI vinoe aveva trovato it modo di

trarre profitto da questa suapassione. Forse su ispirazionedet suo compagno di bevute

Giovanni Sagredo luno deiprotagonisti det DiaLogo suiMassimi Sistemil, Gatiteo

inventd un apparecchioper raffreddare e riscatdarei tiquidi, tra cui i[ vino,tenendosi cosi equidistantenet[acceso dibattitodel['epoca tra i fautori

del bere catdo o freddo.Astutamente, lo scienziatofece avere i[ congegno a Carlo

Barberini, frate[to di UrbanoVlll: ta "promozione" funziondvisto che poco dopo Gatiteo

rifitd a Matatesta Bagtioni bendue esemptari del. "bicchiere

[...] che mostra igradi detcaldo e det freddo che si

bevono". Iinvenzione de[

termoscopio risate at 1597,

periodo in cui [o scienziatoeraaPadovaedovevaarrotondare to stipendio di1000 scudi annui. Ricordiamo

che Gal,iteo inventd diversioggetti e perfeziond

i[ telescopio (a destral.

Page 40: Civiltà (Luglio 2012)

Le regoledel processo

+ IIT PROCEDIIRALa, procedura usata nelprocesso a Galileo Galileinon era diversa da quellaimpiegata all'epoca daitribunali laici nell'Europacontinentale. Unprocedimento penale acarico di qualcuno potevaessere istituito dietrodenuncia, a,perta osegreta, o su iniziativadel tribunale stesso.

Nel caso di denunceanonime o se il tribunaledecideva dl aprire dl suosponte un'lnohiesta, leindagini venlvano fattein segreto. Se questenon produceveno rlsultaticoncreti, l'lnchiestavenivo arohiviata;oltrimeuti s'lstituivail processo procedeudoall'arresto dell'imputato.Questi &vev& il dirittodi leggere tl libellusd'accusa, ottenere aiutolegale nel preparare ladifesa e presentareprove a proprio discarlco.

Nel caso gli interrogotoriconfermassero I'impiantoprobatorio, si potevaricorrere alla tortura -una volta sola - perottenere la confessionedell'imputato, ritenutaessenziale per poteremettere la sentenza.

Il guaio di Galileo fudl credersi pii furbo deisuol giudlol, proceduristipuntigliosl quantosoa.fati uomini di mondo.

40

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VITTIME DELLA STORIA l2lGalileo Galilei

"fi conda.rrniamo aI carcerein questopenitenzeche per tre anrri a venire diclriuna volta alla settimana Ii settesalmi penitenziali"(datla sentenza del Th'bunale rcdaiash'co)

di rimandare Ia partenza adducendo motivi di salute e solo

la minaccia di essere trascinato a Roma in catene Io convin-

se a muoversi nel gennaio l$3.

con il papa sulla questione di Urbino.Galilei arrivd a Roma il 1l febbraio, in buona salute no-

nostante le sue affermazioni precedenti e il lungo, penoso

viaggio. In contrasto con le pratiche in uso all'epoca,,lo

scienziato fu trattato con guanti che d poco definire bianchi:

invece che in prigione gli fu permesso di alloggiare presso

l'ambasciata toscana e anche nella fase cruciale del processo

fu ospitato in un appartamento creato per lui nel pal,azzo

dell'Inquisitore. Tuttavia, lo scienziato dovette aspettare due

mesi prima di essere processato, il procedimento giudiziario

necessitando dei suoi tempi. Ma il sistema inquisitorio pre-

vedeva che l'assoluzione o meno di un imputato awenisse

nella fase investigativa, per cui se l'Inquisizione sottoponevaqualcuno a giudizio,la condanna era certa. Naturalmenteci6 riguardav a i f.atti, perch6 I'accertamento delle intenzionipoteva awenire solo dopo l'lnterogazione dell'imputato.Durante gli interrogatori a cui fu sottoposto tra aprile e giu-gno, Galileo giocd molto male le proprie carte. Tre teologi

< IL PROCESSOGolileo venne proceesotodol Sant'UIftzlo Del 1633.Dipinto del 1t61 dl F.K.Iloussman.

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Ⅵ TTIME DELLA STORIA 21Galileo Galilei

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CONSIGHAHψ ル励あ〕囀 。″リ

Galileo a Roma.Tbionfo e tribola-zioni di un geniomolesto

″ル物蒻 ″θZ″ね″,7物″R.助″

ジ吻 π滋″z″ hss,2“9

Essenziale percomprenderelo sviluppo intellettualee politico della vicendagalileia.na.

Dialogo sTrlaidue nssimiSistemi del Mondo

″ G´ルルθ Ctteグ

R′を2ο夕2ω8

< I.iANZIANOASTRONOMO ritrattoda Ivan PetrovichKolenVlllandi nel 1E5E.

avevano esaminato iDialogo e concluso cheera un'inequivocabile difesa dell'eliocentri-smo. Ma il punto cruciale di tutto il proce-dimento non fu tanto il Dialogo come tale,quanto stabilire se lo scienziato fiorentinoavesse scientemente ignorato l'ammonizio-ne del 1616 dinon divulgare in alcun modole teorie copernicane. Qui stava il proble-ma, visto che il documento con l'ammoni-zione (che non fu mostrato a Galileo) eraun memorandum senza firme o sigilli, percui legalmente inutile. Lo scienziato cre-dette di aver fatto colpo quando produssecopia dell'attestato fattogli dal cardinalBellarmino in cui gli veniva ordinato solodi non sostenere il copernicanesimo, Gali-leo non si rammentava se a voce gli fosseanche stato comandato di non divulgarlo.Fin qui la panita si era conclusa in pareg-gio, ma quando il commissario Vincenzo Maculano do-mandd allo scienziato se avesse chiesto il permesso di scri-vere il Dialogo o informato il Riccardi della precedenteingiunzione, Galileo rispose che non I'aveva ritenuto ne-cessario in quanto il suo libro provava "iI contrario di det-ta opinione del Copernico, et che le ragioni di esso Coper-nico sono invalide e non concludenti".

I membri del tribunale intesero che Galileo volesse di-storcere i fatti ammettendo di aver violato intenzionalmentel'ingiunzione del t6t6, Galileo era chiaramente colpevole,ma adesso cosa fare di lui eta un problema. Il commissarioMaculano e lo stesso pontefice si rendevano conto che senza

un'ammissione di colpa da parte dell'imputato, Ia vittoriamorale sarebbe stata sua e usare le maniere forti per estorce-

re una confessione avrebbe potuto essere

controproducente dal punto di vista politico,considerati i numerosi e influenti amici delloscienziato, addirittura in seno alla commissio-ne cardinalizia creata per giudicarlo. Ma ilMaculano aveva capito che Galileo non eraesattamente un cuor di leone e, con l'appro-vazione dei superiori, ebbe un incontro priva-to con lo scienziato per convincerlo ad am-mettere le proprie responsabilit). Galileoinizialmente sembrd ben disposto a ottempe-rare, ma nel corso dei successivi interrogatoripropose di aggiungere delle parti al Dialogoche sostenessero il geocentrismo e ribadendoche nello stesso aveva semplicemente espostogli argomenti a favore e contro il sistema co-pernicano. Era una bugia, come lui stesso

sapeva bene, e i commissari dell'inquisizionepersero 7a pazienza minacciandolo di tortura

se non avesse acconsentito a fare ammenda e abiura. Questaera la prassi in tutti i tribunali dell'epoca, anche quelli civili,e nel caso di Galileo B dubbio se dalle parole si sarebbepassati ai fatti. Ma la prospettiva dei tormenti fu sufficienteafar piegarela testa allo scienziato.Il22 giugno Galileo fecesolenne confessione e abiura dei propri errori di fronte al

tribunale al completo, meno i cardinali Borgia, Zacchia eFrancesco Barberini, un'assenza spiegabile dall'opportunitipolitica come da personali sentimenti d'amicizia. Lo scien-ziato fu condannato agli arresti domiciliari e alla recita dicerte preghiere penitenziali, pena piuttosto mite. I-eliocen-trismo che lo aveva cacciato nei guai si sarebbe in seguitodimostrato esatto, ma all'epoca nessuno poteva sapedo; pro-babilmente neppure Galileo. r

+ Galileo Passb gti

uttimi anni detta sua vita

a scontare [a Pena netta

sua vitta di Arcetri, vicino

a Firenze, assistito dai

suoi discePol'i. Continub

a scrivere e Pubblicare;

[e autoriti ecctesiastiche

chiudevano un occhio su

queste attiviti. Rese iI

fiato, [8 gennaio 16/+2,

ma ['oPPosizione detla

Santa Sede imPedi

ta costruzione di una

tomba adeguata. Perquasi un secoto i[ corPo

dett'astronomo rimase in

un corridoio laterate netta

basitica di Santa Croce a

Firenze. lnfine, ne[ 1737,

durante it PaPato

di CLemente Xll, [e ossa di

Gatiteo furono trastate in

un adeguato monumento

funebre netta stessa

basitica, con un busto

scotpito da Giovanni

Battista Foggina.

43

OSSA VAGABONDE

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L■

Page 45: Civiltà (Luglio 2012)

PERSONAGGI Pietro il Grande

PIETRO IL GRANDE

Pietro I, il gigante della Russia moderna, colui che strappd工suo paese山翻LLZOL aShttba e b apn』

『Europao n voltO

e il mito dello zar sono incisi nella pietra della memoria,∞dicome L sl腸 宙協 sempre五m a sfldare〔聾 sl回tiDI DINO CARPANETTO @tpartinento di Studi Stona, Unbeniti di Tonno)

una trappola di morte. Persino nei rre inverni di ghiaccio,quando alle prime luci dell'alba si scorgevano plumbeeombre di passanti trascinare su slitte i cadaveri Jei morti

B un'immagine adatta per comin-ciare. E quella di Leningrado (iltoponimo di San Pietroburgonell'Unione Sovietica) sotto l'as-sedio nazista che per ventinovemesi, tra il settembre l94l e ilgennaio 7944,|a imprigiond in

partivano per il fronte sostavano sulla tomba di pietro. Inquel luogo ripetevano le parole che lo zar avrebbe pronun-ciato alle truppe prima della grande battagliadella poltava,del 1709, che lo aveva consacrato signore del Baltico. ,,Sup-

piate, soldati, che lo zar non avr) riguardo per la sua vita,purch6la Russia, la sua pietd, la sua gloria e il suo benesse-re possano soprawivere". Sono questi i fotogrammi, tra gliultimi, ma non ultimi, di una storia iniziata nel L725, alcapezzale dello zar morente. E la storia della seconda vitadi Pietro, lavita che prosegui dopo la morte attraverso ilmito e le sue continue metamorfosi, passando per fasi disuccesso e momenti di crisi, ma sempre rimasta centralenella memoria russa sotto tutri i regimi, da Caterina II aStalin, da Gorbacdv a Putin.

Il gigante e ...Qualche profon I il Grande un per-sonaggio simbio Russia, Gigantismoe barbarie semb cio con un sovranoche alternava eroismo a crudelti spinta al limite del sadi-

per fame e freddo, nella piazza del Senato davanti allagrande statua di Pietro il Grande si schierava un picchettod'onore dell'esercito sovietico. Presidiava il simbolo stessodella liberti russa. Il Cavaliere di Bronzo, cosi i pietrobur-ghesi chiamavano il monumento equestre erefftnel 17g2,per tutta la guerra restd al proprio posto, protetto da sac-chetti di sabbia e da una sraccionara di legno. Stette li acompiere il suo dovere perch6 circolava voce che se il Ca-valiere fosse stato rimosso, la citti sarebbe caduta. Intanto,nella vicina Fortezzadei Santi Pietro e paolo, le reclute che

<PIEIBO IL GRANDEtr\r imperatore dei Russitl,-l !7Zl alla mortesopraggiunta nel 1228.Nel dipinto d rappreeentatoin ua.a apoteosi.

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smo, arbitrio incontenibile del potere a volonti di moder-nizzare il paese. Giunto al comando nel t689 spodestandola reggente Sofia, sua sorella, il nuovo zar fu un gigantedella politica che cambid le regole con forza demiurgica,spinto all'azione dal suo stesso temperamento, privo discrupoli religiosi, pronto a rompere le tradizioni che pote-vano essergli d'ostacolo. Con piglio da despota illuminato,rcalizzd una sequela ininterrotta di riforme, con cui ribaltdogni aspetto della societh russa per renderla simile a quelle

europee. Sulle rive della Neva e sulle sponde del Balticogiocd le carte vincenti. Li fondd la nuova capitale provoca-

toriamente costruita in un territorio di recente (e all'epoca

ancora incerta) conquista.San Pietroburgo doveva essere la finestra della Russia

verso I'Europa, una finestra beninteso attraverso la quale

la Russia doveva mostrarsi e imporsi all'Europa, e non vi-

ceversa. Apri le porte a un numero molto ampio di occi-

dentali di varia provenienza e qualiti: oltre agli architettiitaliani, tecnici delle costruzioni navali olandesi, gesuiti e

luterani esperti nell'educazione della nobilti, uomini d'ar-

mi ed eruditi poliglotti tedeschi' Cred dal nulla industrie

tessili e navali, prendendo a modello quelle europee. Apriscuole e universiti per dotare il paese di competenze all'al'tezza degli obiettivi. Abbassd il potere della Chiesa orto-dossa e legd la nobilti al servizio dello Stato. Soprattutto

attezzdil suo paese di quella forzamlitare di cui mancava'

facendo costruire la prima marina militare russa. La guerra

fu la consegDenzadi tali scelte' E fu guerra per la conquista

dei mari caldi, a partire dal Baltico, dove lo zar inflisse

t e rrib ili s c on fitte alTa Sv ezia e dop o la b attaglia della Polt a -

va impose la suprema zia della Russia' Con lui il grande

impero usci dal suo bozzolo orientale e prese il volo verso

l'Europa. La Russia era definitivamente entrata nel sistema

delle relazioni internazionali.

mondo, si nascondeva una personaliti bizzatae selvaggia'

Pietro presenzid alle torture inflitte al figlio primogenito

Aleksej Petrovi, accusato di alto tradimento, e ne accettd

la condanna a morte. Spos6 in seconde nozzeuna contadi-

na analfabeta della Livonia, Marta Skravonskaja, incorona-

LA CATTEDRALEE IL CAVALIERE >

Pietro I nato nel giornodedicato a Sant'Isacco, fece

costruire in onoredel Santo la cattedrale.

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PERSONAGGI I Pietro il Grande

IL TEMPODI PIETRO I

く 1672Pietro nasce a Mosca.Alla morte del fratelloIvan, nel 1696, divieneI'unico sovrano.

く ■703Fonda Sa.n Pietroburgocapitale dell'impero.Prosegue la grrerracontro la Svezia.

く 1709Grande vittoriaa Poltava, nell'Ucrainacentrale, controgli svedesi di Carlo XII.Inizia la supremaziarussa nel Baltico.

く 1717Sventa una congiura

ordita dal boiaro

Kikin.Degli oppositori

fa parte suo figliO

Aleksei:vengOnO tutti

condannati a lnorte.

く 1724Dopo avere lrel l72lfirmato la pace conla Svezia, con un&serie di guerre controgli imperi persianoe turco conquistail litorale occidentalee meridionaledel Caspio.

く 1725Muore a SanPietroburgo.Gli succede la secondamoglie Caterina I,imperatrice, dal 1724.

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+ Gli inizi sul Balticofurono disastrosiLesercito russo di Pietro fu quasi

subito sconfitto a Narva daI sovrano

svedese Carto Xll, nel novembredet 1700. Per satvarsi dal rischiodi un disastro mititare, Pietro ordind

una mobititazione di massa chepermise di radunare duecentomitauomini. Li affido a esperti mititaristranieri. Questi introdussero frat'attro it fucite a pietra focaia,

la baionetta e ['utitizzo strategicodel.[artigtieria. Una nuova minaccia

arrivd quando i Cosacchi de[ Don

si attearono agti Svedesi, che si

erano [anciati in una spedizioneattraverso [a Russia. La catastrofefu scongiurata datta vittoria russa

a Pottava lsopra, dipinto det XVlll

secoto di Pierre-Denis Martinl,nel giugno det 1709, che sarebberimasta netta memoria nazionaterussa. A quet punto Pietro sfruttdlonda det successo. 0ccupb[a Finlandia e saccheggid [e coste

de[[a Svezia, con cui conctuse

te ostititi con i[ trattato di Nystadde|1721. A sud aveva conquistato[a piazzaforte turca di Azov, nel 1696,

con un'operazione pianificata perassicurare atta Russia iI controttodetta costa del Mar Nero. Aveva a

tate scopo predisposto un'imponenteftotta suI Don, costruita sotto[a direzione di ingegneri austriaci,veneziani e otandesi. I Turchi,

tuttavia, riconquistarono Azov

net 171 1. Pii fortunata risuttd['imponente espansione verso [Asia,dove mercanti russi avevano awiatoun ricco commercio di seta

e di petticce. Pietro spostd[e frontiere detta Russia sino atlapenisola detta Kamchatka e atte

isote Curiti. Con lui [a Russia arrivdai confini detta Cina e del Giappone.

ln Asia centrate occupd Derbente Baku e obbtigd [a Persia atta

cessione dette province affacciate

su[ [itorate meridionate del MarCaspio. Sorse altora queI gigantesco

impero euroasiatico che nel corso

deI Settecento si estenderidatta Potonia e dal Battico a[ marNero, atta Siberia, attAtaska,aLtAsia centrate.

48

LE GUERRE DI PIETRO IL GRANDE DALEEUROPA ALrASIA

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PERSONAGGI Pietro il Grande

“E■l―inalbda pallida luna,teso nell'alto

il braccio, dietrodi lui correiI BronzeoCavaliere...

LA FAMIGLIA DI PIETRO IL GRANDE

Natalya Naryskina1 La madre di Pietro.Visse i difficili frangentidella Russia dopo la mortedel marito, lo zar Alessio I.Si salvd da.Ils, riysltadegli strelzy, contrarialla successione di Pietro.

Aleksej Roma,nov1 Figlio della prirna mogliedi Pietro, ebbe ool padrecontinui contrasti culminaticon I'esilio e con Iacondanna a morte, a seguitodi u::a congiura di cui furitenuto complice.

Caterina I● Figha di un contadino

■tuano,fu la seconda

moghe di Pietro.

Gu succedette al trono,Я91 1725 alla morte

nel 1727.A lei fu titolata

h cita di Ekaterinburg.

Pietro II

O Nipote di Pietro,fu zar

dal 1727 a1 1730 per

volona dei nob」 n di cOrte.

Mori di morb皿o.

Con lui si estinse

la linea Яi・・etta lxlaschile

del Romaュ o■

rurgici, strumenti per la navigazione, ilmartello, i] tornio e la pialla dello "zat fa-legname", la scrivania su cui aveva posatoi gomiti quando sowegliava i cantieri del-la citti nuova. Il suo corpo fu imbalsama-to, ma cosi maldestramente che dopoquaranta giorni dovette essere sepolto.Andd meglio al suo cagnolino e al cavalloche aveva montato alla Poltava, che, im-balsamati pur essi, rimasero esposti alpubblico per vari mesi. Nessun ahro so-vrano russo fu raffigurato tanto spesso ecosi a lungo come Pietro. Riprodotta in

ta imperatrice nel 1724 con il nome diCaterina L Con lei visse in semplici casu-pole pii spesso che nei palazzi reali diMosca e San Pietroburgo. Vestiva comeun capomastro e si circondava di nani, distorpi, di mostri, non rinunciando a per-dersi con loro in omeriche bevute e involgari festini sessuali. Le sue impresemilitari tanto quanto il lato privato dellasua vita fornirono infinito materiale perl'invenzione del mito.

La vita dopo la morteLo zar ebbe solenni esequie il 10 marzo 1725 nellacattedra-le dei Santi Pietro e Paolo e fu in quella circostanza chel'arcivescovo di Pskov inneggid a lui chiamandolo "il Gran-de". Il corpo di Pierro il Grande non era ancora sepolto cheil suo mito comincid a vivere. Subito dopo la morte i Russifecero a gara per raccogliere oggetti che lo ricordavano.Ognuno di essi celebrava un tratto di quella vita, presto di-venuta leggendaria. Luniforme indossata alla battaglia dellaPoltava eru i. pezzo di maggior valore. E poi gli srivali neri,grandi come i piedi di quel gigante che li aveva calzati,laspada, il bastone d'oro, la sella, gli speroni, persino i calznie la cuffia da notte. Simili a reliquie di un nascente cultonazionale,lo zar consegnava ai Russi altri cimeli, come gliat:rezzi dei tanti mestieri cui si era appassionato: arnesi chi-

centinaia e centinaia di quadri, monete, medaglie, statue,busti, e recentemente in cartelloni pubblicitari,la sua figu-ra si trasformd nell'icona stessa della Russia. E questa iconaha attraversato i secoli, immutabile, senza essere calpestata,come capitd invece ad altri protagonisti della storia russa.Le statue di Pietro non furono mai abbatture sotto nessunregime. Persino quando, per decreto di Lenin, furono toltedalla Russia pre-bolscevica tutre le effigi zariste, il monu-mento equestre nella piazza del Senato fu risparmiato.

Il Cavaliere di bronzoUammirazione per Pietro divenne nel XVIII secolo unavera e propria venerazione, una specie di culto civile in cuisi riconobbe la Russia. La zarina Caterina II capi che per

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-

+ L,iimmortalitivisibile iniztdsrrloito dopola, morte. Un primooggetto che La fissdfu una singolare statuadi cera a grandezzanaturale, reatizzatadatt itatiano Car[oBartotomeo Rastretti

nel 1725. Lo zar dfissato aI momentodetlJincoronazionedetta seconda mogtieCaterina, awenuta Iannoprecedente. Assiso suItrono, con ['abito regate,con it cordone del[0rdinedi SantAndrea dalui fondato, la testa

stranamente picco[a

su un lungo e possente

corpo, [o zar sembraguardare chi to guarda.Sut capo gli fu posatauna parrucca tatta coni veri capetti, tagliatidurante ['uttima cattpaqnaor 9uerra ne[ Caspio.0uesto oggetto da museo

attrasse folle di visitatorimagnetizzati da quetla

fissiti, irreale ma tantocoinvotgente da non esserecreduta vera. per mottotempo si pensd che unmeccanismo nasc6cror.cesse atzare e muoverela statua. Lo stessoRastrel.ti real.izzd nel.

rIMPERATORE IMMORTALE

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PERSONAGGI_1_P10trO il Grando

...E per tutta

legittimare il potere doveva legarlo alla

figura del suo predecessore, al quale per

altro la sua politica si richiamava sottomolti aspetti. Commissiond allo scultorefrancese Etienne Maurice Falconet unagrandiosa statua equestre in bronzo che

fu posata su un blocco di pietra voluta-

statua padante un giorno si animd e sce-

se dal piedestallo. Accadde nel raccontodi Aleksandr Sergeevi Pu5kin, compo-sto nel 783), dal titolo il Caualiere dibronzo, amato dai Russi al punto tale che

quel titolo divenne per loro il vero nome

con cui E chiamata la statua.

la notte il poverodemente

dovunquevolga iI passo,

dietroglio… que...

mente lasciato grezzo. I contemporanei 1o chiamarono"pietra tonante". A molti ricordava lo scoglio da cui Pietroscrutava il golfo di Finlandia,l'otizzonte delle sue conqui-

ste sui mari. Fu il primo monumento pubblico nella storia

della Russia. Incoronato di alloro,lo zar indossa una cappa

e monta un cavallo che si impenna e che sotto gli zoccoli

calpesta un serpente. Chiara l'allusione al drago schiaccia-

to da San Giorgio, a suggerire l'audacia del sovrano' La

mano destra si alza a indicare laFortezza dei Santi Pietro e

Paolo e simbolicamente il futuro della Russia. Eccellente

scultore, Falconet non era abile tuttavia nel raffigurare ivolti. Per ci6 chiese aiuto a una allieva, Marie Callot, che

prese a modello la maschera dal vivo che Rastrelli aveva

fatto per lo zar nel1719.

La statua che parla e si muoveLa statua di Falconet acquisi immediata celebriti in Euro-pa. Ispird commenti ed emozioni. Caterina stessa scrisse

all'indomani dell'inaugurazione: "Pietro era troppo di-stante per parlarmi, ma sembrava avere un'aria soddisfat-

ta che mi incoraggid a fare meglio per il futuro". Quella

< SAN PIETROBURGOfu fondata dsllo zarPietro I nel 17o3.Incisione del XVItr secolo'

1723un busto diPietroche avrebbe fornito ilcatco di una infinita serie

di riproduzioni di copie.

Tutt'oggi iI viso detto zarpiir famil.iare A in fondoquetto che it geniate artistaitaliano fuse nel bronzo.

Carlo Bartotomeo Rastretti

11675-17111 fu uno degti

architetti preferitida Pietro. Ouando si

trasferi a San Pietroburgo,portd con s6 it figtioFrancesco Bartotomeoche sotto IimperatriceEtisabetta realizzdgrandi opere, tra cuiiI Patazzo d'lnvernodi San Pietroburgo.

Su Pietro non tutti la pensavano allo stesso modo nell'Ot-tocento, C'era chi lo criticava per avere affossato la tradi-zione della Russia e ferito la sua antica anima, slava e orto-dossa. I detrattori di Pietro identificarono il serpente

schiacciato della statua con gli oppositori, fatti giustiziare

dalTo zag e la pelle d'orso su cui siede il cavaliere con icontadini russi oppressi dalle tasse. Gli slavofili deplorava-

no in tal modo la distruzione delle antiche radici, sacrifica-

te sull' altare di una occidentaliz zazione fotzata. I-i Ottocen-

一FL騨

Page 52: Civiltà (Luglio 2012)

to plasm6 cosi due volti della figura storica di pietro: dauna parte quello del riformatore che aveva dischiuso leporte del progresso, dall'altra quello del despota che avevaviolato la santa madre Russia.

Il culto petrinoGi) da vivo Pietro in persona aveva organizzato la memo-ria storica del suo impero con un museo commemorativo,inaugurato nel t72). Nello stesso annofece mettere su un piedistallo a San Pie-troburgo il "nonno" della flotta russa:cosi chiamava il primo battello da lui va-rato. Ordind di chiudere con un involu-cro di protezione la prima casa di legnoedificata a San Pietroburgo, simbolo diun futuro che egli stesso aveva costruitocon feroce tenacia. Ricordava anche gliesordi difficili, il livello arcaico da cui erapartito innalzando sulle fredde paludidella Neva quella citti, emblema dellaRussia moderna. Nella cappella all'inter-no della casetta era esposta l'icona del

come B oggi. Una guida turistica del 1838 impartiva pre-cise istruzioni ai ragazzi delle scuole in visita: "Inginoc-chiatevi ragazzi, davanti alla tomba di Pietro e bagniamocon calde lacrime questo monumento ricordando le gran-di imprese di cui che d celato sotto quesra pietra". Poterepedagogico e morale delle tombe dei grandi, non diversoda quello che Ugo Foscolo aveva fissar o nel catme Deisepolcri: "A egregie cose il forte animo accendono, l'urne

de' forti, o Pindemonte; e bella e santafanno al peregrin la terra che le ricetta".I luoghi consacrati dalla vita di Pietroesponevano oggetti a lui appartenuti oda lui costruiti, presentati come sacri ci-meli da venerare o come prove dei moltiinteressi dello zar.

Tale era la collezione di rarit) e curio-siti che Pietro aveva raccolto durante lasua vita, sull'esempio degli aristocraticieruditi tedeschi. Tra i pezzi di questaraccolta c'era di tutto: feti conservati inalcool, minerali rari, orologi, fossili, mo-stri, come il corpo di una pecora a due

...iL BrotuzeoCavaliere congreve scalpito

galoppa."

Redentore, davanti alla quale lo zar si diceva che pregasse.Ai cultori della memoria perrina, all'interno della catte-

drale dei Santi Pietro e Paolo, alla destra dell'altare si of-friva l'oggetto pii evocativo: la tomba dello zar. Un sem-plice sarcofago di marmo bianco, non moho diverso da

teste. Ma anche cose di uso quotidiano: la cassetta daviaggio dei medicinali, un contenitore dei denti esrratti,occhiali, sedie, monete, vestiti, e ancora manufatti costru-iti dalle abili mani dello zar, come candelieri in avorio,modelli di navi, mobili.

+ La cura per leforme nella culturarussa d una ossessioneradicata. Trapeta anchenetle variazioni deitoponimi. La Kiinigsbergdi Kant d oggi Katiningrad.Ekaterinburg, capotuogoindustriale degti Urati,fondata nel 1723, ta cittidove net 1918 fu sterminatadai botscevichi ta famigtiadett'ultimo zar, sotto t'URSSera Sverdtovsk, dal nomedel compagno di totta diLenin. E ancora oggi inqualche guida pud capitare

di trovare i[ toponimosovietico, soppressonet 1991. La citti di Pietrod ['esempio pii ctamorosodel gusto che provanoi Russi per [e forme.l[ nome originate di SanktPiter burkh era stato datoin [ingua otandese datlostesso zar, perch6 Pietroaveva studiato in incognitoin Otanda e ne ammiravala cultura, [a tecnotogia,[o stite divita. lI nome fu poicambiato in quetto russo,ma di ascendenza tedesca,di Sankt-Peterburg. Atto

scoppio detta Prima guerramondiate, nel 1914, queltoponimo apparve troppogermanofito e percid fucambiato in Pietrogrado,di matrice stava. Atla mortedi Lenin, nel.1924, ta citticambid nuovamente nomee divenne Leningrado,per celebrare l'eroe dettarivoluzione bolscevica.Proprio a San Pietroburgo-Pietrogrado-Lenin g radol'a Rivotuzione aveva

fatto [e sue prime prove.

Nett'ottobre det 1917

t'incrociatore Aurora alta

rada di fronte atta citti,aveva sparato iI cotpo chediede inizio att'assatto delPatazzo d'lnverno. Dopo tafine dett'URSS, nel 1991 ittoponimo originate di SanPietroburgo fu ripristinatoa seguito di un referendumpopolare [54% favorevotil.Tuttavia, per ricordare['assedio tedesco det 1941-19114, ogni 9 maggio, [a datade[[a resa detla Germanianelta Seconda guerramondiale, [a citti tornaper un soto giornoa chiamarsi Leningrado.

LA CITTA DAI TANTI NOMI

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PERSONAGGII PietrO il Grande

Pietro e Minerva, la guerra e Ia vittoriatr grande quadro, qpera del pittore Iacopo euftpni (1682-1752),prropone in chiave allegorica la celebrazione di Pietro, vittorioso in grremae dedito alle opere di pace, presentato a fia.rrco di Miner"va

I puttiAI di sopra delledue frgure i putti sonointenti a porne una oortorra

e un'aureola sul capodi Pietro I.

Pietro I

Pietro I, imponenteprotagonista dell'allegoria,in abiti regali indossala fascia dell'Ordinedi Sant'Andrea.

MinervaDietro allo zar, Minerva./Vittoria tienein pugno una la,nciae inclina il capo verso I'eroein segno di a;rrmirazione.

Stivale

Io stivale destrodi Pietro posato sopra lurmorta.io mostra la" fretez'za'

del sovrano che ha concluso

hionfalmente le grrerre.

I libri

La pila di libri E segno

della cultura imPortatadallEuroPa, mentrele maPPe sono il simbolo

delle conquiste ottenute'

I ta,rrrburiI tarnburi sono a.nctr'essi

sirnboli marziali che

esaltano Io zarvittorioso in battaglia'

Page 54: Civiltà (Luglio 2012)

IT.日 HRI

CONSIGLIATIの D″θの夕″′あり

Pietro il Grande

diLndrqt HugAa

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_La storica inglesesi i irnposta nellacomurriti scientificacon urra serie dimonografie su PietroiI Gra^nde e sulla Russiatra Sei e Settecento.Da queste ha ricavatoquesto libro piir agilerivolto al gra^rrdepubblico. Le varie fasidella vita dello zare la sua ereditlr politicae sociale sono i pr:ltidi forza di wr lavoroche fa riferimentoa,nche alle immagini.

Pietro il Grande

″ Rοι′〃Kl M6s,′

R′を2θル

_ na awlncentebiogTarla legata al

sogno di Pietro di fare

dena Russla u■la

pote_europea.

Pietro il Gra,ndee la Russiadel suo tempo滋 ″,″″れ臨 鶴L´〃

〃ル物ルレο

_Un volu-uretto utileper farsi un,idea dellaRussia dell'epoca in cuivisse Pietro il Grande.

1 lt celebre poemadi Al.eksandr puikindet 1833, lt Cayalieredi bronzo, che diedenome au'imPonentemonumento equestredi Pietro I commissionatoda Caterina ll a EtienneMaurice Fatconet,i ta storia di un modestoimpiegato che impazziscedat dotore per avereperso [a fidanzata nettainondazione di San

Pietroburgo det 1825.5i aggira fuori di sennoper ta citti finch6 nonpassa sotto [a statua.E attora impreca controdi tei, ciod contro [o zarcausa [ontana di tutti i suoimali in quanto fondatoredel,ta citti causa deI suodotore. lI caval.iere, irritatodatt'ottraggio, si staccadaL piedistatto e insegue['innamorato per [e stradedi Pietroburgo. lttuminato

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ILLUMINATO DALLA PALLIDA LUNA

Page 55: Civiltà (Luglio 2012)

PERSONAGGI I Pietro il Graude

datta pattida tuna egti vedei[ Cavatiere di bronzo con[a mano levata in altosuI cavatlo galoppante cheto segue fragorosamentealte catcagna. Per tutta[a notte iI povero demente,ovunque rivotgesse i passi,

sempre sentiva dietrodi tui galopparei[ Cavatiere di bronzo.ALta fine t'infeticeinnamorato verri ritrovatosenza vita davanti alta casa

delta rimpianta fidanzata.La storia di Pu5kin, tantoamata dai Russidett'0ttocento e tuttoraattuate, pone it tema delcontrasto tra [e ragionidett'individuo, ta suaricerca delLa fel.iciti,e [a ragione di Stato. MaiI cavatiere rappresentaanche it fato, it destino piigrande dett'uomo cheincombe su di tui e [oincalza senza tregua,

< LA FLOTTA DI PIETN,O IAlIa morte di Pietro la flottada Iui creata contava, a parteil uaviglio rrrinore, 48 navidi linea. Olio su tela del XIXsecolo di Nikolai Florianovich.

Il mito negativoQuando si accinse a costruire la memoria storica di se stes-

so e del suo regno, Pietro conosceva bene la realt) del suopaese. Aveva capito che lo stato d'animo della societi rus-sa non gli era completamente favorevole. Troppo strana lasua figura di imperatore rispetto a quelle dei predecessori,rimasti lontani dal popolo, chiusi in una cupola di vetrodalla quale nulla trapelava del lato umano. Pietro era l'op-posto. Si presentava in pubblico vestito come un operaio,lavoruva sulle navi come un marinaio, bestemmiava e be-veva vodka come un soldato.

Conduceva una vita bizzana ed eccentrica. Gozzovi-gliava e si ubriacava in pubblico, e per di pin facendosivedere in compagnia di stranieri. Svergognava il clero or-todosso, tagliando di persona la barba ai vecchi credenti.Per fabbricare cannoni, faceva smontare le campane dal-le chiese. Era mai possibile che un tale individuo fosse unveto zar? Questa domanda comincid a circolare tra i Rus-si che non avevano capito le sue radicali innovazioni oche avevano contrastato il violento distacco dalla consue-tudini secolari,

La leggenda del falso zarQuando si manifestarono i segnali di una sorda opposi-zione alle riforme di Pietro, nacque una leggenda credu-ta da molti vera. Si incomincid a dubitare della sua iden-titi. Circold voce che Pietro fosse un usurpatore, chefosse il figlio illegittimo di una tedesca, un trovatelloscambiato nella culla imperiale dopo che la zaina me.dre aveva partorito.

Lafantasiapopolare si scatend intorno a questi raccon-ti e li arricchi con tante trame. Pietro si era recato all'este-ro pii volte: era proprio lui quello che aveva fatto ritornoin patria o non piuttosto uno straniero, un tedesco?

La storia ebbe un finale: "Questo non i il nostro zar,mormorava il popolo; il nostro zar E srato rinchiuso inuna botte in Germania e gettato in mare perch6 scompa-risse per sempre". La leggenda del falso zar andd abrac-cetto con la leggenda dello zar anticristo, alimentata daiseguaci dell'antica fede ortodossa. Segno anche questoche la riforma di Pietro era stata percepita come un vio-lento scossone alla societ) russa, I

Page 56: Civiltà (Luglio 2012)

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Page 57: Civiltà (Luglio 2012)

ITINERARI NELLI\ STORIA I Monasteri dei monacl irla,ndesi

Monasteri e abbaziein tutta Europa

sono Ia testimonianzadell'opera

di cristiantzzaziot:redei monaci

partiti dallTrlanda岨 VI secolo

DI ELENA PERG{VAI;DI(Ston:ca nedt'nitta)

sceti, intraprendenti, sprezzanti delpericolo e colti. La gtande epopeadei monaci d'Irlanda, che a partiredal V secolo percorsero l'Europa daipii remoti confini settentrionali perfondarvi abbazie e predicare il Van-gelo, d una tra le vicende pii affasci-

nanti della storia d'Occidente. Fu infatti anche grazie a

loro che, dalle isole britanniche all'Islanda, dalla Franciaalla Germania, dall,a Sizzera all'ItaJia,la cultura occiden-tale ritrovd quella comune base culturale che, dopo le raz-zie seguite alle grandi invasioni barbariche, pareva perduta.

Il periodo compreso tra il IV e il V secolo fu per l'Irlan-da di transizione. I-lisola nei seco]i precedenti non era stata,incredibilmente, oggetto delle incursioni romane, pertantoil popolo aveva scarsa conoscenza della lingua e della cul-tura latina appena sfiorata attraverso sporadici contatticommerciali o legata le scorrerie dai pirati che dalle costeirlandesi raggiungevano la Britannia romaniz zata. I-) isola,dunque, era ancora paganae vi si praticavano riti e venera-vano dei appartenent i alTa tr adizione celtica.

<MONASTERODI LINDISFARNESant'Atdan nel 636 fondirquesto monasterosull'isola di Lindlsfa,mea nord dell'Inghiltema.

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Page 58: Civiltà (Luglio 2012)

* Per i Cetti ta natura era ta"Grande madre" di tutti iviventi.Si recavano nei boschi per entrarein contatto con it divinoe con te forze detla creazioneche si originavano, dal cieloo dat grembo delta terra,in base atl.e direttive dei druidilsacerdotil. Gli dei venerati eranomotti: i Romani ti accostaronoai propri perch6 simiti eranote funzioni. lL principate eraLug, inventore dette arti eaccompagnatore dei def untinet[atditi. A [ui erano dedicatefeste lcome Lugnasadle santuari la Lugdunum, Lionel.5i manifestava in motte varianti:it dio-cervo Cernunnos, i[ diodetta tempesta Taranis e it"tuminoso" Betenos. Karidwe,ta "Grande Madre" tuna, apparivacome orsa o cavatta lEpona, La

sovraniti e ta fertititi, in Ga[[ial,ma era anche incarnazione dettamorte lRhiannon, in Gattesl, dettaguerra lMorriganl, delta poesia

e detta profezia lCoventinal,detta tuce lBirgitl queste uttimetre in lrtanda. La triade sicompteta con Dagda, divinitidegti inferi o del mare e aspettocrepuscolare detta natura.Durante [e guerre si sacrificavanoprigionieri inserendoli in pupazzi

di vimini e incendiandoti oppuredecapitandoti, come dimostranote fosse comuni di Gournay-sur-Aronde e Ribemont-sur-Ancre,in Francia lfine lV secoto a.C.l.Pitastri di pietra con spazi peresporre i teschi nemici sonoriemersi, sempre in Francia,a Entremont e a Roquepertuse.Un rito che si basava sutlidea,tipica det mondo cetto-germanico,detla testa come sede di forzae coraggio. Spiccare da[ bustoil capo di un nemico e conservartoequivateva a tributargti "t'onore

delte armi". Sotto, diviniticettica, particolare det Calderonedi Gundestrup, bacite votivodet ll secoto a.C.

A I RITI DEI DRUIDIStonehenge, tempiocircolare dei Druidi neidintorni di Salisbury.Incisione del XIX secolodi Angelo Biasioli.

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IL PANTHEON DEI CELTI

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Page 59: Civiltà (Luglio 2012)

rrINERARI NELLA STORIA I MonaSteri dei nlcDnaCiirlandesi

Liarrivo di Sa.n PatrizioA dare il via al processo di evangelizzazionee di diffusione della cultura latina,in quellaterra lontana fu il papa Celestino I (papa

da|422): egli invid Germano e Palladio percombattere, in Britannia e in Irlanda il pe-

ricolo del nascere di movimenti ereticali.Pochi anni dopo a diffondere il messag-

gio cristiano si impegnd Patizio, nato nel189 circa in Britannia e giunto in Irlandacome ostaggio dei pirati dell'isola. Egli, da-ta la scarsa conoscenza del latino degli ir-landesi, si impegnd innanzitutto a darc a

quel popolo lo strumento necessario per lacomprensione delle Sacre Scritture,la cono-scenza della lingua latina tanto diversadall'irlandese per ceppo linguistico. Patri-zio istitui dei monasteri in cui lo scopoprincipale eru la formazione dei monaciaffinch6 potessero costituire l'ossatura del-la nuova Chiesa con la loro predicazione.Una volta formati la missione dei monaciera infatti l'evangelizzazionedei pagani. Edd proprio questo aspetto che distingue ilmonachesimo insulare, fondato sull'ideadella peregrinazione per convertire i paga-

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Page 60: Civiltà (Luglio 2012)

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+ IL PR,OIETTORED'TRI.A]IIDASan Patrizio, originariodella Britannia, venneportato la prima voltasull'isola con la, forza,rapito dai pirati.Pitr tardi si convertie ritornb in Irlandadiffondendovi ilCristianesimo in brevetempo. Gli sono attribuitidiversi miraeoli, tra cui lacecciata dei serlentidall'isola a,wenuto dopouna lunga e intensapreghiera.

+A SAN PATRIZTOB attrlbuito a,Dche

le leggenda del'trczzo".Pare che egll avessedlsegueto un cerchio pertorra e iu quel prutosi foaee aperto un profondopozzo ln cui i peccatoripoteva,no scerrdere eragglungere il hrrgatorto.Il pozzo pare fosse lnrealti una grotta che permoltl secoli ftr luogo dtpellegrlnoggio, e che fuohlusa per ordine dt papaAlessa,ndro VI nel 1497.

+ I'NA LECIGIENDAriguarda il trtfogllo,I'emblema nazlonaleirlandese: grazie a untrifoglio, si raccontache il sarto spiegdagli Irlondesl ll conoettodella lhiniti sfogllandole foglie legatea un unloo etelo.

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ITINERARI NELLA STORIA I Monasteri dei monaci irla,ndesi

< I MIRACOLI DI SANPATRIZIO D'IRLANDAOlio su tela dl GiovanniBattista Tiepolo del 1746conservato al MuseoCivico di Padova.

ni, dal monachesimo continentale decisa-

mente sedentario. Oltre a questo aspetto ilmonachesimo idandese d. carutterizzato, di-stinguendosi dal modello benedettino che si

imponeva sul Continente, da un rigido asce-

tismo di m^rca orientale. Questo spinse imonaci irlandesi a cercare nelle asperid delclima e dell'ambiente la propria spiritualiti,identificando spesso nello sterminato ocea-no quel deserto che aveva accolto tempoprima asceti come Antonio abate o san Si-meone. Non la stanzialiti e la mancanza dicontatto con il mondo, dunque, catattetiz-zava i. monaco dellattadizione celtica, ma

uno spirito pionieristico, che lo portava a

spingersi fino ai confini del mondo atlanti-co, sulle isole sperdute nell'Oceano al largodelle coste delle isole britanniche, nelle bru-me scozzesi, sul Continente per fondarenuovi monasteri fortemente radicati nellarealti circostante nelle comuniti locali, mol-te delle quali nascevano e si sviluppavanoproprio in prossimiti dei nuovi cenobi.

Il monareo tra i druidiQuando Palladio ePatnzio iniziarono a pre-dicare, si imbatterono dunque in un conte-sto sociale molto particolare. Llrlanda diquel tempo era priva di citti: la sua ossatura

+ La Groce celticasecondo [a leggenda fucreata da San Patrizio.Egti stava predicando in

lrtanda davanti a una pietrasacra detimitata da uncerchio, iI ctassico menhirpagano. Lidea geniate fudi tracciare atl'interno delcerchio sacro una crocelatina, benedicendo poi [apietra e "strappandota"

cosi senza traumi ai

suoi significati rituatiprecristiani. Questa d una

n6h pag直ぬ

Tbrra che nonh^a mai

conosciuto

pllra e verl野田Ю

era costituita da un insieme di genti e tribi,in irlandese tua tb, indistinte territorialmen-te, ma sparse sull'isola. Ogni tuath aveva uncapo, chiamato in idandese re, ed era estre-

mamente mobile. La popolazione non era

molto numerosa: secondo una buona stima,gli abitanti non erano pin di mezzo milione,suddivisi in circa 150 tribi. In tale situazio-ne mantenercl'aggtegazione era spesso l'u-nico modo per assicurarsi la soprawivenza.Uscire dalla tribi poteva essere molto peri-coloso, e non solo per I'incolumiti persona-le: chi la abbandonava era assimilabile a unoe pud pertanto

n6 gli Ebrei,

divenirecustode

e―…dell'ortodossia,

cristiana(san Colombano)

dette tante leggende checircolano sutta creazionedelta "Croce cettica",i[ cui significato va benoltre quetto deI sempticeaneddoto. Patrizio e gti attrimonaci che predicavano i[Vangeto, per rendere piU

efficace [a diffusione delnuovo messaggio fecerosempre riferimento a[teantiche pratiche paganeperch6 erano moltoradicate, e cercarono di

fonderle si ncretizzandote

con i simboli de[[a nuova

retigione. Cosi it cerchio,antichissimo simbolosolare e det['infinito,ricevette [a croce detta

sofferenza det Cristo.Le croci cettiche piir

spettacotari si trovanonel monastero di

Ctonmacnoise: in pietra

arenaria, presentanosui bracci storie dei Vangeli

finemente scotpite e

diventano cosi un TestoSacro a cieto aperto.

I SIMBOLISMI DELLA CROCE CE ICA

Page 62: Civiltà (Luglio 2012)

straniero e perdeva tutti i diritti sociali, fi-nendo col trascorrere la vita in condizioni diemarginazione, nutrendosi di radici e di uo-va di uccelli. I-esilio oltremare e la condan-na alla eterna peregrinatio erano le massimepene comminate per i delitti contro la socie-ti. Il monaco irlandese, lasciando la tribr)deliberatamente per Cristo (assumendo,

ciod, la Peregrinatio pro Cbristo), ricercavadunque l'isolamento e viveva in condizionidi inferiorit). Dapprima guardato con so-

spetto e ritenuto quasi folle, gradualmente,col progredire della cristianizzazione, vide

A LA REGOI.A DEIMONACI IRAI,ANDESIero rude e adatta a unpopolo abltuato allabrutaliti. La Regoladi san Golomba,rroimponeva ll dlgiuno,la preghlera, il lavoroe lo lettura; insistevasul distacco dalla vltamateriale, primo paaaovergo I'asoeei e nondlsdegnava sanzionicorlrorall.

mutare l'atteggiamento nei suoi confronti dichi gli stava attorno, e gli sguardi da diffi-denti farsi curiosi, e poi ammirati: la sceltadel monaco era infatti assimilabile al marti-rio (il cosiddetto "martirio verde"), intra-preso volontariamente e privo di ogni carat-tere violento, caratterizzato dal subire leangustie della penitenza.

Il monaco acquisi, quindi, lentamenteuna condizione di prestigio, finendo per as-

sumere a poco a poco un ruolo di verticenella societ), superiore al vescovo. Questi,infatti, era a capo della chiesa locale e viveva

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Page 63: Civiltà (Luglio 2012)

SAN COI,OMBANO >dipinto di Giuseppe

Ftanchi del XVrI secolo.pinacoteco anbrosian a,

Mllano.

a contatto con il "secolo", mentre l'abateguidava un gruppo di monaci che conduce-vano vita isolata e ascetica, in una parola pir)"spirituale". Anche le fonti sembrano sug-gerire un declino, tra il VI e il VII secolo, delprestigio degli episcopati in favore dei cenrrimonastici: mentre i primi non sono quasipii nominati, i secondi appaiono in forteespansione, si associano in confederazioni e

sono legati alle dinastie locali. I singoli ri,inoltre, spesso beneficiavano i monasteridonando loro beni fondiari in cambiodell'inserimento, a capo della comuniti stes-

ITINERARI NELLA SToRIA

+ Colombano, ColumB6n, colomba bianca,nacque in lrtanda e percorse

['Europa con alcuni discepo[ifondando numerosi monasteri.La sua eccezionaliti d dovuta

ai numerosi miracoti giiattribuitigti in vita daI suo

biografo Giona. 0ttre a guarirea distanza i matati,mottipticare [o scarso cibo

del monastero, fare scaturireacqua da una roccia, pare

che iI Santo fosse in grado di

partare agti animati e farsiubbidire, come nett'episodioin cui chiese dotcemente a

un orso di attontanarsi per

sempre datta grotta dove

voteva fermarsi per riposare.Un giorno, predicando it

Vangeto tra i Germani svevi

ancora pagani, venne asapere che intendevano fareun sacrificio. Davanti a lorostava un grande calderoneripieno di cervogia lbirral.Cotombano vi soffid dentro e,

come per incanto, iI recipientesi frantumd lasciando uscireinsieme con [a birra ancheiI demonio, che attraverso[a bevanda intendevaimpadronirsi dette animedei partecipanti aI rito. lt Pittcetebre d i[ miracoto legato

atta trastazione a Pavia detta

sua satma, awenuta nel X

secolo, che impedi att'altoravescovo di Piacenza di mettere[e mani sui cospicui beni del

monastero di Bobbio.

Monasteri dei monaci irlandesi

63

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I MIRACOLI DI SAN COLOMBANO

SANCTVs // COLVNBIANVS,ABI

Page 64: Civiltà (Luglio 2012)

EAIIV「 A1/1SSIONAR鳳 DゝEI]MONACIFU IMPONENEE。Dtt A GIUNSERO N SCOttA,NG¨ RRA ESu」CO… N「E・ EESPLORATORE BRコ國mattco I口Ⅵ sEVERIN,NEL 1977,PROVO A RPERCORRERE,A BORDO DIUN CURRACH,IュメヽROm CHE AVEVA PORWOttMONACIFNO AIERRANOヽ ЛFヽ

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Page 65: Civiltà (Luglio 2012)

I prlncipali monasteri dei monaci itinerantiI monasteri irlandesi nacquero innanzitutto come luoghiper studiare la lingua latina necessaria per comprenderele Sacre Scritture; successivamente il monastero si imposecome luogo di fede, di preghiera e di incontro tra la gente,

V secolo era stato tramandato a voce. Malavocazione deimonaci irlandesi era di essere itineranti: i "Santi studiosi"

portarono letteratura e cultura nel continente stravoltodalle invasioni barbariche e dal tramontare di Roma: fe-

cero rifiorire la cultura in Europa. Vennero fondati mo-nasteri o\,lrnque, in In ghilterr a, S cozia, Francia, Svizzeru,Belgio, Italia, Slovacchia, Russia, Islanda, Groenlandia,America: qualcuno di essi, scampato alle spoliazioni deiVichinghi e all'abbandono, B tutt'oggi visitabile.

Bangor Clonrnacnoise mЛ Are Iom

Fu fondato net 559

da san Comgatt e vi studidCotombano. ln questo

monastero venne reatizzatoLAntifonario di Bangor

lVll sec.l contenentecanti titurgici in [atino.

_lI suo gioietto sono [e crocicettiche di pietra arenariaistoriate. Fondato net 545 da

CiarSn sulte rive det fiumeShannon [0ffatyl, 6 costituitoda varie cappette, chiesee da una torre circotare.

_Legato a santa Brigida, itmonastero femminite sorsesu un precedente santuariodedicato atta dea Brigid.Lomonimia tra ta santa e ta

dea tradisce it sincretismotra cettismo e cristianesimo.

_ALta Scozia lisote Ebridilappartiene lona con ilmonastero fondato net 563

dat['irlandese san Columba.Base di partenza per altremissioni. vi venne reatizzatoit Libro di Ketts.

Clonfert 血 山 f……

Bobbio

-E tegato atta fama di

Brandano, che to fondd nel 559

nelta contea di Gatway,

e quindi atta "Navigazione"

che it santo fece atta scopertadetta "Terra Promessa dei

Santi", ossia del Paradiso.

Fondato da Aidan net 635in Northumbria, Lindisfarne[t"'isola santa"l d tegatoalte memorie de[ patronoCuthbert. che vi fu monaco e

abate. Assatito dai Vichinghi,oggi d in rovina.

Fondato net 590 da

Cotombano sutte rovinedel.t'antica Luxovium, itmonastero fu saccheggiatodai Saraceni e ricostruito.lL suo scriptorium eracetebre in tutta Europa.

_Situata sutt'Appenninopiacentino, t'abbazia fufondata da san Cotombanonet 614 su terreni donatigtidat re dei Longobardi.It monastero ospita Le

spogtie deI santo.

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Page 66: Civiltà (Luglio 2012)

sa, di un membro della loro famiglia. Leconfederazioni monastiche diventarono cosiil prolungamento effettivo dell'autoriti lai-ca, e d, contrario di quanto aweniva sul con-tinente, erano i vescovi a trovarsi nell'inedi-ta situazione di dipendenti degli abati. Que-sta e altre peculiariti portarono i monaciirlandesi apolemizzare spesso con la Chiesa

di Roma e con l'Ordine benedettino. Anchesul piano liturgico e comportamentale, delresto, i monaci irlandesi godevano di largaautonomia rispetto ai loro "colleghi".

Un'altra caratteristica originale dei mona-steri irlandesi era che le comuniti potevanoessere costituite da uomini, da donne e per-

sino da fanciulli. Dopo una prima fase in cuiil modello prevalente fu quello dell'entusia-smo ascetico e rigorista, il monachesimo ir-landese si orient6 sempre di pin in direzionemissionaria.

In viaggio verso I'ascesiTra VIII e IX secolo le zone periferichedell'Irlanda si rivestirono dunque di eremi,spesso fondati in luoghi impervi in ottempe-runza al dovere, imposto al monaco, di re-

carsi in esilio in altri paesi per evangelizzark,di rinunciare alla propria"pattia" e di com-piere un pellegrinaggio per awicinarsi a

Dio. Cosi come per gli eremiti orientali ilritiro spirituale doveva awenire tra le rupiaride e desertiche della Tebaide, per gli ir-landesi il deserto erano le verdi praterie e

l'oceano. I monaci si imbarcavano su canoestrette e lunghe, costruite con il legno e rive-stite di pelli bovine: i, currach, cosi venivachiamato questo tipo di rudimentale imbar-cazione, era leggero e non poteva navigarccontrovento, tuttavia era abbastanza resi-

stente per arrivare lontano sfruttando le cor-renti del mare. Entro la fine dell'VIII secolo,sparuti gruppi di monaci irlandesi riusciro-

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Page 67: Civiltà (Luglio 2012)

ITINERARI NELLA STORIA I Monasteri dei monaci irlandesi

1 Tra [e creazioni pit bettedei monaci irlandesi, per i

quati ta scrittura era quasi

una vocazione, ci sono

i manoscritti miniati. Forse

it pitr famoso 6 it Libro di

Ketts [a destral o Grande

Evangetiario di san Columba,reatizzato intorno att'800. La

traduzione tatina dei Vangeti

e [e sue chiose sono

accompagnati da immaginicotorate secondo [o stitetipicamente "insutare",

che fonde it gusto per tadecorazione geometrica

e fitomorfa di sensibititipagana con ta

rappresentazione detlafigura umana atloccidentate.09gi si trova at TrinityCottege di Dubtino.

I

no a raggiungere l'Islanda e a colonizzarla,fondando vari monasteri celtici: comunitache rimasero al loro posto, soprawivendoalle difficili condizioni ambientali, per secoli,e furono cacciate solo dalla furia dei Vichin-ghi. il pin celebre tra i monaci viaggiatori fuSan Colombano. Nato a Navan, nel Leinsteqnel 540 circa, dopo la formazione giovanilein alcuni monasteri minori divenne asceta a

Bangor, abbandonandolo poi per seguire lasua vocazione missionaria. Verso i cin-quant'anni, con dodici confratelli fra cuiGall (il futuro san Gallo) lascidla sua terraper peregrinare ed evangelizzate: ricordia-mo che per gli irlandesi andare all'esterorappresentava un atto di penitenza nel di-stacco dalla patria e nel viaggiare in terrepericolose. Giunto nel regno dei Franchiriusci, gtazie allaprotezione del re Gontranodi Burgundia, a fondare i monasteri di An-negtay, Fontaines e soprattutto Luxeuil Inquest'ultimo scrisse due regole monastiche,la Re gu la m on achorum e la Re gula cenobialis,e i, Poenitentiale, che introduceva la prassidella confessione privata in luogo di quellapubblica. Il rigore e l'ascetismo cui Colom-bano sottoponeva i suoi monaci, e alcuni

dissapori politici, gli crearono non pochiproblemi: nel609 fu addirittura imprigiona-to a BesanEon, fuggi, e nuovamente arresta-to, fu imbarcato per essere rimpatriato inIrlanda. Tuttavia a Nantes la bonaccia impe-di la partenza e Colombano riusci a fuggirerecandosi in Neustria, dove grazie alla colla-borazione di re Clotario II fondd altre abba-zie a Remiremont, Rebais, JumiEges, Noir-moutier, Saint-Omer. Dopo un lungo viag-gio costellato di episodi miracolosi, ma an-che dranmmatici, nel612 Colombano attra-vers6 le Alpi e giuse a Milano dove venneaccolto amichevolmente dal re dei Longo-bardi Agilulfo e per due anni si occupd dellaconversione degli Ariani. Nel6t+ si ritird a

Bobbio (Piacenza) dove fond6 un monaste-ro che grazieal suo scriptorium nel X secoloavevala pii importante biblioteca d'Italia.La chiesa del convento, che ancora oggi E

perfettamente conservato e visitabile, con-serva nella cripta le reliquie del Santo (mortoa Bobbio nel615);nella Chiesa Colombanoapparc in veste da monaco con una tonacabianca o nera, una colomba sulla spalla e conin mano un libro o una sferza a simboleggia-re la sua severiti e intransigenza. I

67

LA PASSIONE DELLA BELLA SCRITTURA

Page 68: Civiltà (Luglio 2012)

BATTAGT,Πnl Cettysb口・,g

DI GETTYSBURGDurante la Guerra Civile americana sulle colline di unpiccolo villaggio della Pennsylvania, nel luglio del 1863,l'Esercito Confederato del generale Lee avrebbe giocatoin un unico e disperato tentativo le sue ultime sperailtzedi costringere l'Unione a riconoscere la secessioneDI NICOLA ZOT「 Iβ野

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ella Primavera del 18$ il generale RobertEdward Lee concludeva il suo primo anno allaguida dell'A rmata della Virginia Settentrionale,la principale armata della Confederazione deglistati del Sud. Il suo bilancio personale nonavrebbe potuto essere pii positivo: in partico-lare nelle due ultime battaglie sostenute, quella

di Fredericksburg (11-15 dicembre L862) e quella di Chancellorsville(30 aprile - 6 maggio 1863), aveva sventato i tentativi Unionisti di in-vadere la Virginia, salvando la capitale Richmond e la stessa Confede-razione. Due vittorie limpide, ottenute contro nemici numericamentesuperiori, che avevano definitivamente consacrutola fama militare diLee e rinsaldato tra lui e le sue truppe un legame di fiducia reciprocaindissolubile. Lee era, tuttavia, un uomo troppo saggio per sedersisugli allori e un militare troppo esperto per non vedere anche i lati pir)cupi della situazione strategica complessiva,

Il prologo del disastroNonostante i successi ottenuti, infatti, la guerra nel teatro orientaleaveva richiesto un altissimo tributo di sangue ai Sudisti, mentre l'eco-nomia virginiana era stata messa in ginocchio dalle devastazioni deicombattimenti: ed era facile prevedere che l'estate del 1861, ormaialle porte, avrebbe inevitabilmente visto un'altra invasione Nordistacon nuove stragi e distruzioni. Le notizie peggiori, tuttavia, proveniva-

LA DIVISIONEPICKETTレLe Fanterie

confederate

sferzarono un

attacco frontale

contro le posizioni

nordiste il terzo

giorllo della

battaglia di

Gettysburg

(3 1uglio 1863).

68

Page 69: Civiltà (Luglio 2012)

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Page 70: Civiltà (Luglio 2012)

▲ EINSEDIAMENTO DEL PRESIDコ 璽Tコ DEGLI STATI CONFEDERATI D'AMERICAll 18 febbraio 1861,tre lnesi dopo che Abramo Lincoln era stato eletto Presidente degli Stati Uniti,una Convenzione

Costituzionale a Montgomery in Alabama nominb presidente degli Stati confederati d'An■ erica Jefferson]Davis.

70

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Page 71: Civiltà (Luglio 2012)

BATTAGLIE I Gettysburg

IL GENERALE GRAIVT >Il generale nordista

o,,"*HHH',T*Hansen Balltng.

no dal teatro di guerra occidentale: qui icombattimenti seguivano il corso del fiu-me Mississippi e le armate nordiste vi gua-dagnavano importanti progressi.

Dopo aver preso New Orleans, alla focedel fiume, il 1" maggio del 1862, gli Unio-nisti avevano iniziato a scendere da Nord,catturando una dopo l'alfta, lentamente,metodicamente, inesorabilmente, le for-tezze confederate: al generale nordistaUlysses Grant, che guidava l'Armata delTennessee, non mancava ormai che il ca-posaldo di Vicksburg per chiudere anchel'ultimo varco nella Confederazione e

spezzarla in due. Era, quindi, solo que-stione di tempo ed essa sarebbe stata stri-tolata da questa morsa soffocante, com-pletando un piano strategico che non a

caso venne chiamato "Anaconda".Occorreva agire in fretta sferrando un

colpo decisivo alla volonti di proseguire laguerra dell'Unione, e Lee sentiva che il pe-so di questa responsabilitd, gravava intera-mente sulle sue spalle. Lo preoccupavalasua salute malferma e soprattutto la mortea Chacellorsville del suo braccio destroThomas Jonathan Jackson, un uomo so-prannominato "Stonewall" (muro di pie-tra) per laforza di volonti granitica, e cheaveva un formidabile intuito nel capire e

nel portare a termine le intenzioni del suocomandante. Lo stile di comando di Leelasciava grande libertd di giudizio ai suoisubordinati, ma nessuno avrebbe mai po-tuto meritare la fiducia che egli aveva nu-trito in Jackson. Nonostante questo eglidoveva agire subito, in quel momento in-fani il Sud poteva ancora schierare truppezufficienti a un attacco e il Nord non avevacolmato definitivamente il divario che an-cora lo penalizzava in due importanti ca-ratteristiche belliche.

1863,NORD E SUDIN GUERRA

30_giOLiarmata Confederata iniziadi nascosto ad abbaxrdonareil campo di Ftedericksburg:

tende vuote e un efficaceschermo di cavalleria

impediscono aI generaleurrionista Hooker di

accorgersi del movimento.

I combattimentiriprendono accanitamente

a sud dello schieramentoFederale che inizialmente

cede sotto I'impeto sudista,ma riesce a riorganizzarsi.

5 giЧ要コ0Hooker intuiscela manovra di Leee parte all'inseguimentodell'awersa,riocon tutte le sue truppe,

>≡

≡く

22giwo>≡Il comandante della =

cavalleriaconfederata =James "Jeb" Stewart, che =≡く 28glwO

dovrebbe continuare ; Insoddisfatto pera proteggere il fianco ] le continue richieste

dell'Armata, si allontana, =

di truppe e per la suacompiendo una lunga f condotta delle operazioni,

scorreria nelle retrovie I il Presidente Abramonordiste. Lee rima,ne ] Lincoln esautora Ifooker

senza infomazioni. f dal coma,ndo ponendo

80 gi_0≡ a CapO dell'Armata

>≡ del P°t°mac n generale

≡ George Meade.La cavalleria nordista

respinge le truppe sudistefuori da Gettysburg e si

schiera a protezione della

≡く■lu嘔強・彎

m

cittir, consentendo cosi al =proprio esercito di =occupare una forte =posizione djfensiva. =

2 1uglio>≡

Entrambi gli esercitisono impreparati allabattaglia: Ia mancanzadi informazioni, rendeincerti i comandanticonfederati che mancanoI'opportuniti di scacciarei nordisti dalle colline

≡ su cui si erano insediati.

≡く8 1ugliO

≡ Lee prova il tutto

i per tutto: impegneri= I'intero fronte nordistaI lanciando al centro

=

l'attaccoprincipale.

oワ/

Page 72: Civiltà (Luglio 2012)

I PROTAGONISTI DELLA GUERRA CIVILE AMERICANA

RobertEdward Leei tr generale RobertEdward Lee si assunsetutte le responsabilitlrper I'infelice esito dellabattaglia e soprattutto perla carneficina degli uominidi Pickett, un'azione decisanonostamte iI parerecontrario di Longstreet.I suoi soldati, tuttavia,ma,rrtennero semprerisqletto e fiducia nel loroleader e nelle sue qualiti.

Ja.mgs "Jeb"St'ewa,rt* tr coma,nda"nte dellacavalleria sudista James"Jeb" Stewart ebbe diverseresponsabilitir, nellasconfitta di Gettysburg: ilsuo allonta,rramentodall'armata principale privdL€e di informa.zioni di vitaleirnportanza e instilld negliufficiali sudisti lo stessosenso di insicrrrezza che inordisti avevarro provato inmolte battaglie precedenti.

GieorgePicketti Il nome di George Pickettrimami per sempre legatoall'eroico sacrificio degliuomini della sua divisione,la principale uniticoinvolta nell'azione. Allavista dei pochi superstitiin rotta dopo la sconfitta,Pickett scoppid in lacrimee finch6 visse non perdondmai Lee per aver concepitoe ordinato quel fatale,disperato attacco.

Lc debolezEe dei NordistiIn primo luogo, infatti, pesava sugli insuc-

cessi nordistila carenza di leader militaricompetenti ed esperti: per tradizione eranole famiglie del Sud che fornivano alle acca-

demie militari la maggior parte dei cadetti,

e questi, al momento della cruciale scelta dicampo, avevano in maggioranza, come lostesso Lee, Virginiano, anteposto la lealtialle loro patrie di origine, piuttosto cheall'Unione. Dalle sconfitte, pii ancora che

dalle vittorie, tuttavia, stavano emergendonell'Esercito Nordista quadri di qualitd a

ogni livello, in un disperato processo di se-

lezione naturale: la ferocia della guerra ave-

va forgiato ufficiali coraggiosi, esperti e

motivati e il Presidente Abramo Lincolnnominava e dimetteva comandanti in capouno dietro l'altro, alla ricerca del "vincen-te" che ponesse fine alla guerra.

Di carattere "umano" anche un altrovantaggio che fino ad allora il Sud aveva

ampiamente dimostrato di poter vantare sulNord: i propri uomini. Come ebbe a diredei suoi soldati lo stesso generale Lee "que-sti uomini non sono un esercito; sono citta-

7)

Generale

Robert Edward Lee

"Gluesti

cittadini chedifendono il

prlop Paese"

dini che difendono il proprio Paese". Edella propriavita da civili essi avevano con-ferito alle forue armate confederate quantodi meglio potevano: la tenacia e la frugalitidi un'esistenza quotidianamente strappataa un ambiente rurale e spesso ostile, l'abitu-dine ad utlizzarcle armi per procurarsi del

cibo extra con la caccia o per proteggere se

stessi, un'eccezionale attitudine alle attivitiequestri che, nelle mani di leader ispirati,aveva permesso di costruire uno dei pir) ef-

ficaci corpi di cavalleria della storia. Maanche questo vantaggio si stava lentamentecolmando: le milizie delle cittd del Nordcon le loro fantasiose uniformi, facili all'en-tusiasmo quanto a scoraggiarsi alla primadifficolth, erano scomparse, sostituite da

veterani in uniforme blu che si sarebberodimostrati di morale solido e determinati a

proseguire quella guerra fino alla fine.Praticamente irrilevante, invece, nel t86l

la superioriti materiale del Nord: basti pen-

sare che la quantiti delle armi catturate dai

sudisti dopo la battaglia di Chancellorsvilleaveva consentito di armare il 90% delletruppe con i moderni fucili a canta flgata.

Ja.mesLongstreet* James Longstreet, brapciodestro del generale Lee,

consiglid che il terzo giornodella battaglia l'Armatadella Virginia si mettessesulla difensiva e criticdaperta,rnente iI suo superioreper aver ordinato un attaccoche egli giudicava persoprima di cominciare.Nel dopogrrerra questogli valse I'accusa di avertradito la Confederazione.

esercito;

L

Page 73: Civiltà (Luglio 2012)

* Netta prima metide[[Ottocento si eranoimposti negti Stati UnitidAmerica due modeLli

di svil.uppo economicodet tutto diversi neglistati settentrionatie in quetti meridionati.Mentre i[ Nord aveva

intrapreso te dinamicheaccelerate deItaindustriatizzazione,detla crescitademografica lsia perte nascite sia con [a

nuova immigrazionel,detIurbanizzazione,e det [iberismo

capitalista, il Sud

rimaneva tegato a

un'economia agrariache attirava pochi

immigrati, necessitava

di motti schiaviper Le cottivazioni come

i[ cotone e i[ tabacco,

e manteneva una

struttura socialefortemente stratif icatae patriarcate, suddivisain tante piccote

comuniti tocati.Lo schiavismo non erapit compatibite n6 con

ta coscienza di motticittadini del Nord, n6

con [e necessiti di un

Libero mercato del[avoro, ma [a sua

aboLizione avrebbecomportatoUazzeramento detcapitate accumulato daigrandi tatifondisti, it 7%

detLa popol.azione, che

detenevano ta quasi

totatiti degl.i schiavi.Un danno irreparabileper t'economia degtistati det Sud e insiemeanche una viotazionedetla Loro indipendenzae delte loro tradizionirconvinzioni condivise

anche da quet 70% di

cittadini sudisti che

soprawiveva lavorandoit proprio campo senza

atcuno schiavo, ma

riteneva un propriodiritto possederne e

faceva di questo"diritto" sia i[ futcrode[[a condizioneprivitegiata di "bianco",

sia il. mezzo detlapropria ascesa sociale.

It tempo delLe

mediazioni, che pure

furono tentate, si

esauri: net febbraio1861 taConfederazione

era nata, aveva un

Presidente, iL virginianoJefferson Davis, e un

esercito di 1 00.000

uomini formato datte

mitizie degti undici Statiche Yi avevano aderito.linevitabite conf littocon gti Stati detlUnionesarebbe stato uno

scontro di votonti:it divario di risorse trai due stati era evidente,ma altrettanto chiaroera che sarebberostate decisive non

le forze materiati,ma quette morati.

:LL:NOIS OH:0

PENNSYLVANIA

WESTVIRCiN:A

FREDER CKSBUR60

0RICHMOND

V:RGiNIA

NORTHCAROLiNA

SOUTHCAROLINA

NEW JERSEY!ND!ANA

MiSSOUR:KENTUCKY

GEORG:A

FLOR:DA

DELAWARE:NGTON

ND

LECENDA

LA GUERRA CIVILEAMER:CANA-1863STATI DELピ UN10NE

STATI DELLA CONFEDERAZ10NE

! uaruovnlsuorsu

, MANoVRE NoRorsTE

I aarraolre PRTNcTPALT

73

LE CAUSE DELLA GUERRA CIVILE AMERICANA

ARKANSAS

M:SS:SS!PPi

ALABAMA

Page 74: Civiltà (Luglio 2012)

La carica della divisione PickettUultimo atto della battagfia di Gettysburg inizib alle 15.10 delI luglio 1863: 12.5OO uomini, in maggioranza della divisione delgenerale Pickett, si concentrarono contro una ristretta sezione

0

In prirna fila La bandkra Non "uniformi" Fino all'ultilno

aIe tr generale IrewisArmistead grridava la suabrigata segualando Iapr"opria posizione allafuuppa tenendo il cappellosollevato sulla sciabolB.

74

o Ira bn.ndiera conIe ste[e digposte sulecroce di sa,ntAndreaera il veesillo da battagliadella Confederazione,nOn Ia bandiep, nnqiongle.

●Pochi・ si7ni sudisti

indossavano I'uniforrnegrrgla: in rea.Iti era,noun disordinato assiemedi abiti civili e r:niforrnicolor castagna.

4. nlartiglieri 1e1rricf,i,a"pre".zn della vita,

E)axaxono fino all'ultimoistante, aprendo vuotipaurosi nelle fila degliawersari.

il`」bに ,

Page 75: Civiltà (Luglio 2012)

del fronte nemico dove ad attenderli vi erano 5.7OO Federali.Dopo un quarto d'ora di marcia sotto il fuoco annrersa,rio,●1 Sudisti giunsero allo scontro corpo a cor?o

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fl eorpo a Gor?o n OOntra仙"∞

La svolta Perdite terribili

5。 .prino impatわ

dello scontro fu sostenutoda meno di 3(X) uomini,in larga parte Irlandesidel 69" Reggimentodella Pennsylva^rria.

J.CD. Dopo lunghi rninutidi furiosi cor?o a cor?oraggir:nsero Ia mischiale riserve 191.disf6,rovesciando definitiva.mentele sorti della batta,glia.

7。 mesb ttisodiO 8。 La brigataぬ

6 considerato da alcurriIa svolta della grrerrae il punto, anche fisico,in cui i Sudisti firronopiir vicini aUa vittoria.

Armistead, che contavacirca 2.(XX) uornini prirnadell'attacco, ebbe perditesuperiori al 5006, tra morti,feriti e prigionieri.

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Page 76: Civiltà (Luglio 2012)

+ Dei "diletta,ntidella guerra".Questo sprezzante giudiziosugti eserciti di cittadiniin armi che combatterono[a Guerra civi[e americanaera prevalente tra gliosservatori europei.Offuscati da[ [oro" professionismo",non seppero conferire iIgiusto peso atle difficottioggettive caratteristichedi quetta guerra, come,

per esempio, i[ grandenumero di uominisotto[e armi e [a natura spietatadi una guerra civite.Soprattutto, tuttavia,non lessero con [a dovutaattenzione [a sua [ezionedi primo grande conflittodett'era industria[ee quetle peculiaritiche avrebbero poi

caratterizzato tuttiisuccessivi, inclusa[a Prima guerra mondiate.

I fucil.ia canna rigatae con paltottote di

forma conica avevano

trasformato icampidi battagtia, mietendovittime a distanze primasconosciute, finoa creare [e condizioni per[a guerra di posizione tratinee di trincee parat[ete.

A loro utteriore difesacomparvero anche per[a prima volta i reticotati,prodotticon semptice

fito tetegrafico e senza"spine", e persino [e mineantiuomo, che entrambii contendenti denunciaronocome immorati, ma senza

mai per questo smetteredi impiegarl,e. Fecero i[loro esordio anche [e armia tiro rapido: [e carabinea ripetizione, capaci di

sparare anche 20 cotpiaI minuto e "mitragtiatrici"

come i cannoni Agar eGatting. Negl.i ampi fiumi

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PER LA PRIMA VOLTA SUL CAMPO DI BATTAGLIA

Page 77: Civiltà (Luglio 2012)

BパPIAGHF I GettyJurg

< ASSEDIO DI VICKSBIIRGI soldsti dell'Unlone sigara.utirono ll controllo delflume Mississippi entrandonella cittadina difesa daiConfederati. Dipinto dtFra,ucis D. Millet del 19O7.

Il piano del generale LeeForte del consenso e della fiducia del presi-dente della Confederazione, Jefferson Da-vis, Lee concepi un piano rischioso, ma or-mai necessario: invadere il Nord per porta-re la guerra in quel territorio, minacciare lemaggiori citti, compresa la capitale \X/a-

shington, e costringere l'Unione ad affron-tarlo. Offensiva strategica e difensivatatti-ca, in questo consisteva il progetto di Lee,che egli aveva gii concretizzato in prece-denzaa Fredericksburg, riportando un suc-cesso con le stesse modalith.

Mezzo secolo prima il medesimo pianoaveva consentito al duca di \X/ellington distrappare a Napoleone la vittoria di \Water-

loo: l'obiettivo di Lee era altrettanto ambi-zioso ed era cosi certo di potedo conseguireda annunciare alla moglie: "il prossimo au-tunno ci sarh un grande cambiamento nellapubblica opinione al Nord. I Repubblicanisaranno distrutti e penso che gli amici dellapace diventeranno cosi forti che la prossimaamministrazione agird su queste basi".

Dalla strategia alla battagliaLe due armate si fronteggiavano propriopresso la citti virginiana di Fredericksburg,separate dal fiume Rappahannock, quando

■ 10°

regpentodella Louisiana

perse oltre il50%deg江uOm a

Gettysburg

americani e neifondati piir

bassi de[[e coste trovaronoit loro primo impiego tecorazzate con proputsionea vapore, divenendoben presto regine deicombattimenti marittimi,cosi come i sommergibili.Nonostante questeinnovazioni tecnologiche,Le battagtie de[[a Guerracivile americana f uronocombattute soprattuttocon armi "tradizionati"

come icannoni ad

avancarica lnetta foto a

destra), sia netla versionea canna [iscia che a cannarigata: nonostante [eperdite che essi causavanofossero mediamente mottobasse, [a truppa ne temevaa ragione i "potenziati"

effetti devastanti a

distanza rawicinata,capaci di spazzare via interireparti con una singolascarica di mitragtia.

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Page 78: Civiltà (Luglio 2012)

il 30 maggio 1861 Lee inizid nascosta-mente a muovefe i propri reggimenti,uno dopo l'altro, fuochi e tende supple-mentari in bella vista per dissimularequesta pafienza dalle trincee che difen-devano la citt).

Il comandante in capo nordista Jo-seph Hooker inizi6 a sospettare quantostava accadendo solo il5 giugno, quan-

do Lee era ormai riuscito a sganciare leproprie forze (circa 75.000 fanti e 270

cannoni), occultate dallo schermo pre-disposto dai 9.500 cavalieri di James"Jeb" Stewart. Ma proprio dalla sua ca-

valleria e dal suo pii abile cavaliere do-

vevano giungere a Lee le prime preoccu-pazioni.Incaricato da Lee di proteggerel'avanzata dell'Armata dagli sguardi deiFederali, il22 giugno Stewart si attarddin scontri di secondaria impoftanza o

forse male interpretd un ordine, finendocon gran parte delle proprie truppe allespalle dell'esercito nordista. Impossibili-tato a ritornare sui suoi passi, si lancid inuna scorreria nelle retrovie nemiche, con-tando di raggiungere Lee direttamentesul campo di battaglia.

78

Louisiana

Il comandante in capo Confederato avrebbedovuto proseguire la campagna privodell'uomo che considerava i suoi occhi e lesue orecchie. Continud la sua marcia verso

Nord ed entrd in Pennsylvania da doveavrebbe potuto minacciare numerosi obiet-tivi strategici Unionisti, come Baltimore o la

stessa lWashington.

E nella capitale nordista la tensione saliva,

tanto quanto calava la fiducia in Hooker: il28 giugno questi offri le sue dimissioni nelcaso non fossero state poste altre truppe sot-

to il suo comando. Lincoln non se lo fece

ripetere due volte e quella sera stessa il ge-

nerale George Meade era il nuovo coman-

dante dei 90,000 uomini dell'Armata delPotomac. Militare di carriera, irascibile, era

tuttavia un uomo maniacalmente attento ai

dettagli: "non fari errori, ma sari pronto ad

approfittare dei miei" prof.etizzd Lee. Duegiorni, nemmeno il tempo di conoscere la

disposizione nel territorio delle uniti dellasua Armata, e Meade fu raggiunto dalla no-ttzia del primo incontro con il nemico. Lasera del 30 giugno la sua cavalleria aveva

scacciato truppe sudiste da un piccolo cen-

tro chiamato Gettysburg, e dal loro numero

7

l) 1,,t. t.,: t'it

Page 79: Civiltà (Luglio 2012)

BATTAGT.TF.: I Gettysburg< JEFTERSON DAVISIl hesidente degli StetiConfederatt soduto ing1o14rc ai suoi mlnlgffi.Incisione del XII( sec.

* Pochi giorni dopo La

battagtia di Gettysburg,atcune detl,e uniti che

vi avevano combattutofurono impiegate persedare nel sangue unaviolentissima rivoltascoppiata a New Yorkcontro i decreti di teva.

Era soto un episodiodelta Lotta pol.itica

senza esclusione dicotpi che i sostenitoridetta pace net Nord,

riuniti net movimentodei "Copperheads"

ldat nome di un

serpente vetenosole rappresentatipol.iticamente datPartito Democratico,condussero controi suoi sostenitori,raccotti attorno alPartito Repubbticanodel Presidente Lincotn.La leva riguardavasoprattutto gti strati

pifr poveri deLta

popotazione bianca,

animata da fortisentimenti razzisti, perit timore rappresentatodalta concorrenzanet mercato de[ lavoromeno gualificato degtischiavi tiberati.l[ protrarsi deLta

guerra e isuoi attissimicosti umani e materiatiportarono ai

Copperheads [e

adesioni piu disparate:dai pacifisti cattoticiirtandesi a chi eracontrario atlabotizionedetta schiavitir,giungendo a presentare

una piattaforma

favorevole a una pace

immediata atle etezionipresidenziati det 1 864.I Democratici ne

uscirono sconfitti e

Lincoln fu riconfermato:decisive te vittorie sut

fronte Occidentate

e i[ voto dei sotdatiche at 75% sischierarono daltasua parte. La battagtiapii importante,quel.ta pol,itica, aveva

decretato infinel,a sconfitta deltaConfederazione:Lincoln avrebbeguidato i[ paese

alta sua definitivariunificazione.

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Page 80: Civiltà (Luglio 2012)

e dalle informazioni ottenute dalla popola-zione aveva stabilito che si trattasse dell'a-vanguardia dell'intera Armata sudista.

Lo scenario per la battaglia pii famosa ditutta la guerra era pronto. I due eserciti era-

no infatti in marcia l'uno contro l'altro, ma

i Nordisti, avvarfiaggiati dalle notizie tem-pestivamente giunte dalla ricognizione po-terono occupare una posizione a sud della

citti che sembrava studiata dalla natura peruna battaglia difensiva: un insieme di bassi

rilievi che nella parte superiore formava unsemicerchio e quindi scendeva seguendo

una lunga cresta terminante con due picco-le colline tonde. In tutto circa 5 chilometridi estensione di fronte, quasi a forma di S,

lungo i quali si sarebbero accalcati 170.000

uomini. Non era labattaglia che Lee aveva

programmato, ma uno scontro casuale nelquale era stato suo malgrado coinvolto da-

gli eventi. Sarebbe dipeso da lui e dai suoi

ufficiali cercare di uscirne vincitore traendoprofitto dalla disorganizzazione che pena-

lizzava anche l'armata Nordista.

80

A POTEVA VINCEREI,A CONFEDERA.AONE?Lee fu molto vicino acostringere i Nordistia ritirarsi daGettysburg, ipotesipresa in considerazioneda Meade dopo ilsecondo giorno dibattaglia. Piir difficilesarebbe stato per luistrappare la vittoriaschiacciante di cuiaveva bisogrro per porreterrnine alla grrerra:non sempre la fortunaa.rride agli audaci.

Lo scontro a GlettysburgIl 1" luglio i Sudisti provarono con accaniticombattimenti a conquistare l'arco collina-re settentrionale, ma la mancanza di infor-mazioni sul nemico impediva azioni incisi-ve. Gli ordini di Lee disponevano come

sempre che i suoi subordinati valutasserola situazione con i loro occhi e decidesserodi conseguenza. Senza la cavalleria di Ste-

u/art, tuttavia, in quel frangente le informa-zioni erano sempre troppo scarse e le inco-gnite troppo grandi. Meade cosi ebbe iltempo e l'opportuniti di tamponare ogniattacco con le uniti che mano a mano giun-gevano sul campo di battaglia: la tenacia

delle sue truppe fece il resto, bene assistita

da comandanti che ne esaltarono le capaci-

th combattive. Il giorno successivo il copio-ne segui lo stesso andamento, solo nellaparte meridionale del terreno: il secondo incomando di Lee, il generale JamesLongstreet, prov6 ad agghare la linea av-

versaria, ma senza successo, anche per al-

cuni errori dei suoi subordinati. I combat-

Page 81: Civiltà (Luglio 2012)

BATTAGLIE lGettysburg< PRIGIONIERI AL FROIVTELiautore 6q1 .llFiDto, WinslowIlomer ftr invtato dt IlarperbWeekly della Guera diSecessione.

definitiva

affrontare altri

quartiere

timenti furono se d possibile ancora pir) fe-roci di quelli del giorno precedente, con fu-riosi corpo a corpo condotti alla baionetta.La giornata sembrd favorevole ai Sudisti,tanto che nella notte Meade, in modo asso-lutamente irrituale, convocd un consiglio diguerra sottoponendo ai suoi comandanti dicorpo I'ipotesi di ritirarsi, ma piegandosiall'opinione della maggi oranza, pronuncia-tasi al contrario per resi-stere. Quel pomeriggioLee fu raggiunto da Ste-wart e dai suoi uomini:erano carichi di bottino,ma si erano interessati pir)di saccheggiare chedell'imminente decisivabattaglia, e Stewart venneduramente rimproverato.Ora quei cavalieri eranotroppo stanchi per esseredecisivi, ma si sarebberocomunque impegnatinell'attacco generale pre-visto per il giorno succes-sivo. Lee intendeva infattitentare il tutto per tutto

Per averela vittoria

ユNord dovette

duedi grrerra senza

Longstreet affermd in seguito di essersiopposto a quella decisione che causd laperdita di oltre 1150% degli effettivi im-pegnati senza raggiungere il risultato spe-rato: mentre il tiro di artiglieria sudistarisultd praticamente inefficace, gli uominidi Pickett con incredibile spirito di sacri-ficio raggiunsero il nemico dopo un chilo-metro e mezzo di marcia in una tempesta

di fuoco. Il loro impetoriusci a spezzare Ia lineanordista e 1.500 Virginia-ni riuscirono anche a pe-netrarla, ma i contrattac-chi delle riserve predispo-ste da Meade li ricacciaro-no indietro, chiudendo iltetzo e ultimo giorno del-la battaglia. Il 4 luglio, an-niversario della dichiara-zione di Indipendenza, idue eserciti (o quanto nerimaneva, dopo oltre50.000 tra morti, feriti e

dispersi) erano ancoraschierati uno di fronteall'altro, con i Sudisti in

WinstonChurchill* E se &vessevinto il Sud?Ne[ dicembre det 1930 una

rivista ingtese pubbticd un

originale articolo dat titoto"Se Lee non avesse vintota battagtia di Gettysburg"a firma diWinstonChurchitt 1187 t -1 9 651.

ln esso it futuro PrimoMinistro inglese speculavache cosa sarebbe potuto

accadere qualora la

battagtia di Gettysburgavesse visto vincitorei[ generate Robert Lee.

ln questo singotareesempio di storiaatternativa Churchil.t parteproprio datla premessa

che it Sud abbia prevalso

in virti delta vittoriamititare e deltaconseguente conquistadi Washington, dopo

[a quate i[ generate

virginiano avrebbescavalcato it suo governo

e dichiarata t'aboLizione

detta schiavitir,guadagnando in questomodo una saldissimae decisiva atteanza

con [a Gran Bretagna.

con un ultimo attacco sull'intero fronte, gui-dato dalle poche unitd fresche rimastegli, trale quali spiccavano i Virginiani della divisio-ne comandata dal generale Pickett, con ilsostegno di un nutrito fuoco d'artiglieria.

Nelle due giornate precedenti i Confede-rati erano stati respinti, ma gli awersari ave-vano pagato un altissimo costo in vite uma-ne. Lee scelse questavolta per il suo sforzoprincipale il centro dello schieramentoUnionista: benchd i Nordisti lo difendesseroapprofittando di ogni ostacolo per farne unaffincea, era anche l'unico luogo dove si po-tessero concentrare i 12.500 uomini destina-ti all'attacco e dove una falfa aperta nel di-spositivo nemico sarebbe risultata risolutiva.

attesa del contrattacco Nordista. I Fede-rali non erano in condizioni migliori deiloro awersari e Meade permise a Lee diritirarsi: entrambi convinti di aver riscos-so un parziale successo.

La storia stild un bilancio diverso: quel-lo stesso giorno, infatti, molti chilometripii a Ovest, Ulysses Grant aveva conqui-stato Vicksburg, sferrando un durissimocolpo alla Confederazione, un evento che,insieme con l'esito di Gettysburg, rivelavacome il Sud ormai non potesse pii vincerequella guerra, ma furono necessari altridue durissimi anni di combattimenti, mol-te altre morti e molte altre distruzioni, per-ch6 ci riuscisse il Nord. r

IPOTESI ILLUSTRE

Page 82: Civiltà (Luglio 2012)

DIREZIONE& nsoA.ztolln

Giudecca, 671 - I-30133 Yeneziatel. +39 (0) 41 52 11 2M. fax +39 (0) 41 52 08 538

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Page 83: Civiltà (Luglio 2012)

CURIOSITA DELLA VITA I Esposiz10ni Nazionali

rL casTELLO E rL PAIICO DEL VALENTTNO ospitsxono le Esposizioni nazionali ed internazionali dal 1829 al 1961'

IL PROGRESSOIN MOSTRAA TORINO

Ire Esposizioni Nazionali sonofiglie della Rivoluzione industriale.Costituiscono una sortadi prestigiosa vetrina peri progressi della tecnica

ella Torino de11'800 iltempo scorreva con unmovimento lento, scan-

dito dai precetti religiosi,

dalle tradizioni, dalle abitudini di una

citth in stretto contatto con la dinastia

dei Savoia. I ritmi erano cadenzati e

regolari, Il lunedi, per esempio, era ilgiorno del bucato: i lavandai portava-no in citti il bucato della settimanaprecedente lavato nel Po e asciugato

al sole e ritiravano quello sporco. Ilmartedi ci si accapigliava aPiazzaCa-stello per aggiudicarsi le robiole giun-

te fresche da Cocconato, mentre la

sera in Piazza San Carlo si esibiva gra-

tuitamente la banda militare. Giovedic'era lo spettacolo per bambini altea-tro Gianduia. Venerdi, in ossequio ai

dettami religiosi, si mangiava di ma-

gro, soprattutto baccalh, il cui pun-

gente odore inondava le strade. Lasera era la volta della Banda Civicache si ascoltava commentando la

"Cronaca dei Tribunali", in cui real-DI SABINA GNISCI Atunca delHrt4

Page 84: Civiltà (Luglio 2012)

1805

Napoleone Bonapartevisita Ia prima Esposizionetorinese. Accanto a unamodesta presenza diprodotti delle manifatture,c'd una sezione dedicataalle Belle Arti.

1844

Anche a Tbrino, comenel resto d'Europa,I'Esposizione divieneIo specchio del progressoindustriale e delmiglioramentoqualitativo dei prodotti.

1858

GIi espositori sono 1682e vengono orgar:-Lzzati inprecisi settori merceologici.Lo spazio a disposiziotteviene occupato dal settoredella metallurgia e dellameccanica.

1884

Si tiene a Torino 1a primaEsposizione Nazionale dopoI'Unith, d'Italia. La cittd,mette in mostra se stessa, ipropri progressi e iI proprioterritorio nel Castello e nelBorgo del Valentino.

84

L'ljst,ostzturt.: .\,rllor rt,t: \ 'l'i)ltl\'r. itt,tttltll,tl;t rl !li ;rIr'ilrl. r l)t:tl{lli

Page 85: Civiltà (Luglio 2012)

CITRIOSITA DELLA \ilITA I Esposizioni Nazlonall

く DISEGNOdi Antonio BonalEnOre

realizzato per l'Esposizione

Nazionale di Torino

del 1884.

ti giuridica, fatti di sangue, scandalisi mescolavano gustosamente. Il sa-

bato era dedicato al farc acquisti:oltre al mercato del Bal6n, eranopresi d'assalto le botteghe delle sti-ratrici e delle modiste. C'era tempoper passeggiare per la citth, comeanche la domenica dopo la messa,prima e dopo lo scambio di visite trafamiliari e la sosta ai caffd, assidua-mente frequentati dagli uomini.

L,iEsposizione del ra84Nella quieta, ma vivace routine quo-tidiana dei torinesi irruppe come unfulmine l'Esposizione Nazionale del1884, il primo importante eventoespositivo ospitato dalla cittd dopoI'Unitd d'Italia. E sicuramente al ful-mine pensarono i Torinesi presentiall'esperimento della ditta Ganz che,per l'occasione, illumind con lampa-de a incandescenza e ad arco lungo,alimentate dalla corrente alternata, iquaranta chilometri ta la stazioneferroviaria diLanzo e Torino. L epi-sodio segnd la nascita dell'industriaelettrica. D'altronde era per questoche venivano organizzate, in Italiacome all'estero, le grandi Esposizio-ni: diffondere la conoscenza deinuovi prodotti e delle nuove tecno-logie e conquistare nuovi mercati.Nel caso di Torino 1884 si presentdanche l'occasione per celebrare e ri-leggere l'awentura unitaria con ilpadiglione del "Tempio del Risorgi-mento"; per sottolineare il passaggiodi Torino da capitale politica a na-scente capitale industriale (padiglio-ne della Citth di Torino); per discu-tere su temi quali il laicismo, l'assi-

stenzialismo, ma anche per fare pro-paganda alla politica coloniale italia-na da poco inaugurata con l'acquistodel porto di Assab. Il significato diquesto mettersi in mostra era dimo-strare che dopo le Guerre di indi-pendenza e l'unificazione, era natauna nuova realth operosa e produtti-va e che si stava imboccando la stra-da della modernizzazione e dellaprosperiti dando agli Italiani glistrumenti, dall'istruzione al maggio-re benessere, per affrontare ogni ti-po di impegno.

Il borgo medievalePer l'Esposizione venne prescelta lazona del Castello e del giardino delValentino, caratterizzata dalla vici-nanza del fiume e dalla collina. Noneru la prima volta che i Torinesi vivedevano sorgere gli effimeri padi-glioni deputati alle mostre. Maquando I'Esposizione apri i battentianche loro, come tutti gli altri visita-tori nazionali e internazionali, rima-sero a bocca aperta nello scorgeresulle rive del Po un villaggio medie-vale di cui prima non c'era ffaccia.L'invenzione si dovette a un gruppodi artisti e intellettuali coordinatidall'eclettico pittore e architetto Al-fredo d'Andrade. Sovrastato dal ca-

stello turrito, il borgo, con le sue

mura merlate, le case porticate, leviuzze, le botteghe aftigiane, rapp re-sentava un immaginario villaggiopiemontese del Quattrocento, as-

semblato con pezzi copiati fedel-mente da edifici d'epoca del Pie-monte e della Val d'Aosta. Lo scopoera stupire e pubblicizzarell territo-

ltノ

sigrurt' .t. Uolrilutot1,r.

Page 86: Civiltà (Luglio 2012)

Il borgo e il castello medievali venneroinventati, ma le tecniche costruttive,

le decoraaioni degli edifici, gli oggettid'uso riproducevano fedelmente

i modelh del Quattrocento

Gli Assabesi a TlorinoPer attirare il maggior numero dipubblico possibile le Esposizioninon si limitavano a mostrare prodot-ti industriali, ma dedicavano ancheampi spazi a gallerie d'arte e a curio-sith di ogni genere.

In questo contesto si colloca lapresenza all'Esposizione del 1884 diun gruppetto di indigeni (compostoda due bambini, una giovane donna,un giovane uomo e altri due pii ma-turi) provenienti dal territorio di As-sab. In realtd la loro presenza aveva

rio, diffondendo la conoscenza deipir) importanti complessi monumen-tali della regione. Al termine dell'E-sposizione il borgo non solo vennelasciato permanentemente, ma diedemodo anche di discutere di architet-tura, di come edificare le nuove cittie di come realizzare gli ampliamentidelle vecchie, se utilizzare i nuovimateriali o i tradizionali, come con-servare e restaurare i monumenti,quale rapporto dovesse esserci traindustria, arte e afiigianato, e comeinsegnare i mestieri ai giovani.

anche un significato propagandisti-co. La baia di Assab nel 1882 erastata ceduta dalla Societh di naviga-zione Rubattino al Governo italianodi cui costitui il primo possedimentoafricano. Era owio che il primo pas-

so verso la possibiliti di fare dell'Ita-lia una potenza coloniale al pari dialtri stati europei doveva essere mes-so in risalto.

Per questo da Assab giunse la de-Tegazione dei sei Assabesi, personeprobabilmente per quel luogo alto-locate e curiose di visitare |'Italia.

86

Page 87: Civiltà (Luglio 2012)

CURIOSITA DELLA VITA I Esposizioni Nazlonali

Per i sei indigeni venne costruira a

fianco dell'elegante Borgo medievalela cosiddetta "Baia di Assab", unasorta di villaggio africano con tantodi capanne e animali dove gli Assa-besi, tuttavia, si rifiutarono di vivereanche perch6 il villaggio era sprowi-sto di qualsiasi privacy. Se la stampavide nei sei indigeni motivo di curio-siti morbosa, diversamente si com-port6 il governo che aveva ben com-preso I'impottanza di instaurare del-le buone rclazioni con coloro cheerano venuti a rappresentare Assab,

in previsione di una vera e propriapolitica coloniale. Gli Assabesi furo-no cosi colmati di doni dai duchid'Aosta e ricevuti dal Re e dalla Re-gina. Con l'awicinarsi dell'autunnoe del freddo che poteva minare laloro salute abituata ad altri climi, isei viaggiatori, anche su sollecitazio-ne delle autoriti sanitarie, vennerofatti rientrare in Africa. Levento dancora oggi ricordato dagli "assabe-si", biscotti di pasta frolla con cacaoe nocciola, e dalla famosa tofia alcioccolato "assabese". I

A IL BORE,o MEDIEVALEol Va,lentino venDe

costnrito nel 1EE4 qualeSezione di Art€ Antica

dell'Espoeizione perriprodurre un borgo

feudale del XV secolo.

< TILLUMINAZIONE ELETTRICAnel recinto dell'Esposizionedel 1884. Xilogralia su disegnodi Carlo Chessa.

″/

il

Page 88: Civiltà (Luglio 2012)

ELEONORADI TOLEDODUCHESSA

del sarto mastro Agostino, ed d estre-

mamente precisa: "Una sottana conbusto e falda di raso bianco con ban-da di velluto tanB sfondato ricamatod'oro et d'argento con guardia di pas-

samano stretto d'oro". La proprieta-ria di quella mise sontuosa, vera epropria pubbliciti per i setaioli e imerciai fiorentini dell'epoca, era Ele-onora Alvarcz de Toledo y Osorio,moglie di Cosimo de'Medici, duches-sa di Toscana, Sarebbe morta pochimesi dopo, il 17 dicembre, e sepoltain fretta e furia con quello stesso abi-to. Era stata colpita dalla malaria in-sieme con ifigliGarziae Giovanni nelcastello di Rosignano dove si era fer-mata lungo la strada verso la costa,sperando vanamente, lei gii malata dipolmoni, di sfuggire "all'insalubre Fi-renze" e persino agli amatissimi giar-dini di Boboli che aveva fatto costrui-re Oltrarno, sperando che la brezzadella collina proteggesse i suoi figlidai miasmi del fiume. Questo spiegaanche perch6 gli storiografi e i ricer-catori che, alla fine dell'Ottocento,aprirono le tombe medicee, riscontra-rono come le stringhe del busto le fos-

sero state allacciate saltando un anel-lino e che le fosse stata infilata unadelle calze di lana ricamate al contra-rio. Quell'abito, ritratto dal pittoreufficiale della figlia del vicere di Spa-gna e della corte ducale, Angelo Bron-zino, e copiato da Giorgio Vasari, esi-ste tuttora, esposto nei frammenti re-

88

ALLA MODA

a descrizione nei Quadernidi Guardaroba di palazzoMedici Riccardi, datata 14

agosto 1562, porta la firma

Detestata dai sudditi,amata dal marito, religiosa:ecco Ia donna ritrattadai pit grandi artistidel RinascimentoDI FABIANA GIACOMOTrI

C″♭鵡 式α′あ6″ヵ″Stoだαattα幅 aα′″′30s協″グ

staurati con grande cura alla Galleriadel Costume diPalazzo Pitti, a Firen-ze, e quindi riprodotto in una copiafedelissima, insieme con il giustacuo-re e i calzoni a sbuffo del giovaneGatzia.Il busto di Eleonora era rea-lizzato nello stile pii evoluto per l'e-poca, come testimonia la doppia pos-sibilit) di chiusura e di modellamentosu entrambi i lati, ma era sicuramentela gonna il punto focale dell'abito,formata da quattro teli diritti di altez-zavaiablee da sei teli tagliati in sbie-

Aveva una passionesmisurata per■g「oieコL chendossave m

甲Hntia a∝Httbdei suoi abiti

raffinati e sfarzosi∝ Υ カ

co per dare ampiezza e rotonditd,all'insieme. I due teli posteriori pir)lunghi terminavano a semicerchio for-mando lo strascico; i teli anteriori pre-sentavano invece una sagoma nelpunto vita in corrispondenza con lepieghe poste sul davanti, affiancati suilati da gheroni triangolari, per con-sentire alla gonna di aprirsi nella for-ma conica tipica del periodo. La gon-na e il busto originariamente formava-no un unico abito, ed erano decorati

con balza applicata e ricamata in ar-gento dorato, argento filato e canuti-glia d'argento su velluto marrone scu-

ro, successivamente ritagliato intornoal motivo per far intrawedere la stri-scia di raso sottostante. Sotto la veste

di raso, Eleonora indossava appuntoun busto di velluto di seta rosso, conun'ampia scollatura quadrata. Era iltaglio che prediligeva, molto ardito, e

che non avrebbe mai dovuto permet-tersi considerando le sue condizionidi salute, cagionevoli fin dalla giovi-nezza, e che undici gravidanze, di cuisette rawicinatissime, non avevanocerto migliorato. Ma Eleonora eta ap-

punto bella, colta, favolosamente ric-ca, innamoratissima del marito che laricambiava scrivendole fino a due vol-te al giorno nei rari momenti in cuierano costretti a separarsi, religiosa,ma anche parecchio capricciosa: Ben-venuto Cellini, l'orafo di fiducia diquesta donna che amava i gioielli so-

pra ogni altra cosa, si lamentava dicome non lo lasciasse mai lavorare inpace, coinvolgendolo continuamentein conversazioni, letture, concerti.

Bella, libera e innovatricreCome tutte le donne intelligenti, po-tenti, e rese relativamente libere dalladote, Eleon ota era un'innovatrice, e il

IN POSA CON IL FIGLIO>Angelo Bronzino nel 1545

ritrasse Eleonora con

il figlio,forse Giovanni.

Galleria degli Uffizi,Firenze.

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VESTITI DkRTE I Eleonora di Toledo

Page 90: Civiltà (Luglio 2012)

suo stile, che comprendeva cappellipiumati e capi rubati al guardarobamaschile (vezzifno ad allora riservatialle prostitute), non pass6 inosservatonell'austera Firenze. Cresciuta nellosfaruo della corte spagnola di Napoli,arivata a Firenze nel t5)9 diciasset-tenne "in raso nero tutta piena di granpunti d'oro, cosi in testa et col collet-to" come giovanissima sposa di Cosi-mo, figlio del condottiero Giovannidalle Bande Nere, che avrebbe dovu-to sposare la sorella maggiore, Isabel-la, ma poi era rimasto folgorato dalsuo volto perfetto. Nelle scelte diguardaroba, Eleonora aveva sviluppa-to una personale sintesi ffa noviti e

tradizione, prediligendo tinte unitedai colori saturi, ricche decorazioniper le spalline delle maniche, e ap-punto gli scolli quadrati che lasciava-no scorgere collo e petto tra le magliedi rete d'oro inframezzate di perle.Niente alti colletti a fascetta, nientefaldiglia. Quanto era lontano lo stile diEleonora da quello della sua contem-poranea Lucrezia Panciatichi, l'altrabellissima fiorentina che Bronzino ri-trae nel 1540 con un abito di vellutorosso dalle maniche gonfie e roccetta-te, l'acconciatura morbida ornata dalmazzocchio, simbolo della " grazia"della citti. Eleonora,lo si capisce dallosguardo diretto e febbrile, quantoquello di Lucrezia B sonnolento e paci-ficato, sapeva quello che voleva e an-che come prenderselo. E ,lt..r, .^non irraggiungibile: le pennellate satu-re di Bronzino tramandano una donnasicura di s6 che ama la caccia e si faconfezionare cappe impermeabili e

calzoni per cavalcare; una donna mala-

ELEONORA DI TOLEDO >La moglie di Cosimo I de'Medici

ritratta da Giorgio Vasari nel 1560.P a"la,zzo Vecchio, Firenze.

Ire pennellate saturedi Bronzino

rascontano ruradonna sicura di s6che a.illa Ia caccia

e si fa confedonate

e cal-oniper cavalcare

o\\f -ra

cappe irnpermeabili

ta che non rinuncia perd alle attivitiall'aria apefia, tanto da farsi rcahzzareun busto in metallo per sostenersi neiperiodi dr debolezzat una donna attiva,come dimostra anche l'acconciaturabassa, relativamente semplice e veloce,

e la foggia complessiva dell'abbiglia-mento, mutuata dalla Spagna. La sua d

una silhouette pii sottile rispetto a

quella delle fiorentine dell'epoca, me-

no esasperata nei volumi, con una net-ta predilezione per sottane accompa-gnate spesso da ricche soprawesti co-me le zimarre, aperte e sciolte ad ac-

compagnare la sempre maggiore rigi-diti degli abiti sottostanti. Il manifestodi questo stile d il riffatto di Eleonoracon il figlio Giovanni, probabilmentedel1545, sempre del Bronzino, dovel'alternanzafra rigidid e morbidezza d

evidente in ogni particolare. Una don-na unica, che nonostante le molte ope-re di beneficenza,ifiorentini non com-presefo mai. r

* GtreroneLembo triangotaredi stoffa, innestato in fondoai teti di una camiciao di una sottana peraumentarne ['ampiezza.

1MazzocchioAcconciatura femminileottenuta raccogtiendoi capetLi in crocchiae legandota con nastri,fiocchi e attri ornamenti.

* ZimamaDatto spagnoto "zamarra",[ungo soprabito maschitemotto guarnito, in usodat XV secoto.

90

Page 91: Civiltà (Luglio 2012)

MERAVTGLIE D'ITALIAIBasilica di San Vita,le

LA BASLICA DISAN VIInLEEWONE TRA ARTE訟 LEOCRISTIANAE BIZANTINA

A LINGRESSO RINASCIMEIVIALE del XVI secolo spicca sugli austerimattoni rossi, lunghi e sottili, che compongono il coryus della Basilica.

Simbolodi Ravenna,la Basilicai inseritain una corrricemonumentaledi cui i parteil ltfiausoleodi Galla Placidia

DI Ⅵ OLA NASTRI

S´θ″″ル″イの

91

Page 92: Civiltà (Luglio 2012)

La Basttaぬ Sm Vltalericrea l'atmosfera bizantinaoon i suoi capolavorimuslv■ , le sue decorazionigeometriche e i suoifamosi capitelli

e origini della Basilica sono da collocarsinel VI secolo d.C., durante l'episcopatodi Ecclesio, che decise la sua costruzionenel luogo in cui sorgeva un sacello risa-lente al V secolo dedicato al martire Vi-tale. Per la costruzione fu fondamentaleil contributo di Giuliano argentario, ric-

co banchiere greco; i ventiseimila denari donati gli valserolaruffigvazione, a perenne memoria, nei mosaici dell'absi-de accanto allafigvadi Giustiniano. La Basilica, consacra-ta ne|547 d.C. dall'arcivescovo Massimiano, segna un di-stacco dalle architetture dell'epoca, per la sua ardita formastrutturale, a base ottagonale, con un'espansione radialeche amplifica gli spazi, e per lo splendore degli elementidecorativi. Uesterno della Basilica sembra concepito, nellasua semplicit) e schiettezza, per rendere ancora pii stupe-facente l'interno pervaso da una sola grande protagonista:la luce. Penetrando da varie angolazioni,la luce esalta infat-ti i colori e le sfumature dei mosaici, realizzati con tesserevetrificate, tra i quali, i pii famosi, sono collocati ai latidell'altare e rappresentano l'imperatrice Teodora e l'impe-ratore Giustiniano, ciascuno con la propria corte. I

* Torturato e ucciso

durante liimpero di

Diocteziano net lll secolo

d.C., per non aver ripudiato[a propria fede cristiana,Vitate viene ricordatoogni anno il,28 aprite aRavenna e i[ 4 novembre a

Botogna. Le due citti infattisi contendono da sempreit titoto di luogo dove

awenne it martirio condivisocon Agricota, che di Vitate

era il padrone. A questa

tradizione, cui fa riferimento

anche i[ vescovo Ambrogio in

una sua predica det 393 d.C.,

si sovrappone quetta che

vuote Vitate marito di Santa

Valeria e padre dei martirimilanesi Gervasio e

Protasio. SantAmbrogioportd te spogtie del Santo

da Botogna a Firenze e poi

a Mitano; quando net 409

d.C. Gatta Ptacidia, figl.ia

det[imperatore Teodosio,spostd la sua residenza

da Milano a Ravenna, portdcon s6 [e retiquie di Vitate.

92

IL SANTO MARTIRE

Page 93: Civiltà (Luglio 2012)

MERAVIGLIE o'Itante;Basllica dt San Vltale

V IL CATINO ABSIDALELe rappresentazione

dt Cristo come Cosmoorotor,re dell'Universo,6 il punto focale

dell'impianto decoratlvo.

Page 94: Civiltà (Luglio 2012)

La voltaLa volta a crociera che dominail presbiterio ospita la sintesi finaledel racconto iconografico: I'agnellosacrificale, simbolo eucaristico,al centro dell'azzurro e fiorito clipeo.

」■

ヽ●

ロ ロ ■

Quattro a,ngeli bianco vestitisorreg'gono iI medaglione.

{

94

Page 95: Civiltà (Luglio 2012)

MERAVIGLIE D'ITALIAiBasilica di San Vitale

La proeessione di Giustinianotr corteo E composto dai dignitari di corte, i soldati e il vescovo

I\,Iassimia^no, alla sinisha dell'imperatore. Alle sue spalle forseil ba,nchier.e Giulia^no argentario; alla desha il generale Belisarioe il giova,ne nipote di Tbodora Anastasio. Cluesti personaggivenner! rihatti da artisti di Costantinopoli, i cartoni a.rrivarono aRaverura e furono modello per i mosaici, ottenendo cosi flsionomieeatalterl.ruza"ta. Tq s@na va interpr"etata come cerimonia di offertadel calice e della patena alla Ctriesa da parte dell'imperatore.

L,iaula centraleTq luce 6 gra.nde protagonista, lo spazionon appare delirnitato, ma esplosoall'infinito, graae a,nche al gioco dipieni e vuoti, di chiari e scuri, ritrovabilianche nella magtrifica pavimenta,zionecinquecentesca, esegtrita secondo

Ia tecnica dell'oPus sectile.

4.Vita di Abramo

Sulla parete a sinistra delpresbiterio, fulcro delladecorazione, aPPare la lunettain cui E raffigurato il sacrificiodi Abramo. Due scene tratte dallaGenesi, l'annuncio della nascitadi Isacco e Abramo nell'attodi sacrificare il figlio, sono uti-Ii

a sirnboleggiare i temi dell'offertae del sa,crificio eucaristico.

0フ

Page 96: Civiltà (Luglio 2012)

J‖ HH‖ HHHHH‖ HHHH‖ ‖HH‖ ‖H‖ ‖‖‖‖‖‖‖‖H‖ ‖‖‖‖H‖ ‖‖‖

La larghezzadelle strade

La [arghezza media detle strade

romane corrispondeva a 5 metri

Iper consentire iI passaggio di

due carri affiancati) cui si po-

teva aggiungere oltre un metro

di marciapiede. Sotto, sezione

di strada con fondo in legno

adatta per terreni cedevoli.

Aree di servizioe stazionidi cambio

Le mansiones, [e aree di sostadestinate ai viaggiatori perservizi, si trovavano a 35 chito-

metri ['una dat['attra. 0gni 20

chitometri circa c'erano sta-zioni di cambio per gl.i animati,[e mutationes, dove si pote-vano trovare anche maniscat-chi e veterinari speciatizzati.

Aaltezzadel cippo

0gni migtio veniva posto ai bordi

detta strada una pietra ciLin-

drica atta 3 metri, sutta quateerano incise te migtia percorsedatta cittA precedente, quetti attasuccessiva, [a distanza da Romae i nomi di cotoro che avevanofatto costruire [a strada.

Le strade di R,oma

Le grandi strade romane censite a[ tempo dett'imperatore Diocte-

ziano 1244-311 ) erano 372, per un'estensione comptessiva di 50 mitamigtia, ciod circa 80 mila chitometri, ma forse ['intera rete lastricatasuperava i 100 mita chilometri. A[ conto si possono aggiungere 150

mita chitometri di strade non lastricate. Ricordiamo che it migtioromano corrisponde a 1478,5 metri (arrotondabiti a 1480 metril ed

d composto da mitte passi di 1,48 metri ciascuno a loro volta com-posti da 5 piedi di 0,2957 metri. Sotto, cippo di Conzio Cerdone datta

via Appia. lI ritievo raffigura un elefante con carico forse di avorio.

La lunghezzadell'anticaVia Appia

La [unghezza detta via Appiatra Roma e Brindisi era di 583

chitometri. La Via Appia d con-siderata fin datt'antichitA "ta

regina del.te strade". E ta piirantica strada consotare, co-struita da Appio Ctaudio neL

312 a.C.: in que[l'epoca portava

soto da Roma a Capua.

l:l:l:ll:l:l:lll:l!:lllll:ll:::lllllll:::lllllllllllllll:lll:llllll:lllllll:lllllll

Il pontepiir lungoPer superare gti osta-coti naturati, i Romanicostruirono viadotti,gatterie e ponti. lI pontepiu [ungo fu quetto di

2,5 chitometri costruitosuI Danubio per voteredi Traiano t53-1 17 d.Cl.

Page 97: Civiltà (Luglio 2012)

‖HHH‖ H‖ HHHH‖ ‖H‖ HHHH‖ ‖‖HHHHHHHHHHHHHHHHHHH=

La storia attraverso i numeri. Alla descrizione di aceadimenti,alle biografie di personaggi, all'approfondimento di grandi eventi,Civilti aggiunge un nuovo punto di vista espresso attraverso i numeri.Iniziamo con quelli legati alla rete viaria dell'Antica Roma

La velocitidi Giulio Cesare

Il numero digiorni impiegatidai eorrieri

Ouando neL 58 a.C. Giutio Cesare

venne a sapere che gl.i Etvezi si

stavano preparando a migrare

verso [e regioni occidental.i detl.a

Gattia, con ['intento di attraver-

sare iI territorio detl.a GaLLia Nar-

bonense Iprovincia romana),

parti immediatamente e per-

corse 150 chitometri marciando

per 8 giorni consecutivi.

imperiali

I corrieri dette poste imperiati

impiegavano 7 giorni per an-

dare a cavatto da Roma a Brin-

disi,25 se proseguiva per

Bisanzio, 40 per Antiochia,

60 fino ad Atessandria d'Egitto.

Sotto, carro romano da viaggio

del I secoto d.C.

】】】】】】】】】】】】】】】】】】】】】】】】】】】】】】】】】】】口】】】】]】]】】】一一】】】】】】】一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一一F

Chilometri al giorno a piedi,incarroeaeavallo

30 chil.ometri aI giorno era [a media di percorrenza di un viaggia-

tore a piedi [ungo [e strade romane. Uti[izzando un carro si per-

correvano circa 40145 chitometri in un soto giorno. I messaggeri

imperiati a cavatto percorrevano in media 75 chil.ometri aI giorno,

ma in casi eccezionati potevano correre e darsi iI cambio fino a

stabitire dei record come 200 chitometri aI giorno. Cosi accadde

net 59 d.C. quando fu portata a Roma [a notizia detta rivolta delte

Legioni di Magonza.

! il l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l ! llllllllllllllllllll:lll!lll!lllllll

Page 98: Civiltà (Luglio 2012)

accadde in luglio

La presadella Bastiglia

_A Parigi, martedi f+ luglio l78g, atcune mi-gtiaia di artigiani e borghesi si ribettano prendendo d'assalto [a Ba-stigtia, [a decrepita prigione dove erano rinchiusi idissidenti linrea[ti sette prigionieri di cui nessuno poteva def inirsi potitico). Fu

['evento che i Francesi adotteranno come embtema detta Rivol.u-zione. ln quattro ore fu conquistata e demo[ita. Circa un centinaio dipersone tra sentinette e assatitori mori. Atte guardie e a[ [oro capi-tano furono mozzate [e teste che vennero issate su picche e portatecome trofei per [e strade di Parigi.

_Iiepisodio non allarmb il re Luigi XVI. r.ro-

tizie di rivotte gti giungevano frequenti in quei mesi, cosi che non erafacite distinguere tra una vera minaccia e una inoffensiva protesta.Tuttavia quetla votta [a protesta a Parigi non si pLacd perche i suoiprotagonisti definirono un progetto poLitico a[t'attezza del.te aspetta-tive: difendere i deputati deI Terzo Stato che a Versailtes avevanoiniziato un tota[e rovesciamento dett'antico regime, disarmare iI re earmare ta citt) di Parigi. La rivotuzione era iniziata. ID.C.)

_Un eroe per casoe per interesse.Tra i Parigini armati che

davano l'assatto al.ta Bastigtia

uno si muoveva con a[tri scopi.

Era iI cittadino Pat[oy. lnvece

di esporsi at fuoco, quetta

mattina Pa[toy rimase nette

retrovie, dando precisi ordini

non agti assatitori detta

BastigLia, ma ai muratori che

lavoravano nei suoi cantieri.Pal.l.oy, infatti, era un ricco

impresario edil.e. Gti operai

raggiunsero ta BastigLia

mentre infuriavano

i combattimenti e rischiarono

[a vita; [o stesso Pa[loy, che

si fece vedere suI far detla

sera per pagare il satario

ai dipendenti, ricevette

del.l.e schioppettate che gLi

sfiorarono [a testa. Pattoy

aveva fatto raccogliere [emacerie del.La Bastigtia:

mattoni, catcinacci, travi

spezzate, serrature e cardini

di ferro per trasformare quei

materiati in oggetti di cutto,

dei souvenir de[t'eroicagiornata. E cosi usd i mattoniper fabbricare fortezze in

miniatura, con i[ ferro fuso

costrui [ame di spade,

con [e pagine dei registri dettaprigione, fece stampare dette

carte da gioco, con iI marmodei camini inventd giochi di

societi; confeziono medagtie

con [e catene che tenevano

b[occati i prigionieri. Le sue

opere di recupero andarono

a ruba, soprattutto i modetlinidetLa Bastigl.ia.

98

_Gli abitidella Rivoluzione.Come in tutti i grandi

cambiamenti che segnano

ta fine di un'epoca, [a gente

votte differenziare [a propria

vita da quetta deI passato

che stava tramontandoanche daI modo di vestirsi.GiA net tugtio det 1789

per [e strade di Parigi

era diff icil.e i ncontrare

uomini e donne

che seguissero [a moda

di pochi mesi prima.

Soto gti aristocratici pir)

conservatori si ostinavano

ad abbigIiarsi atla vecchia

maniera: cappetto nero

a tricorno, ossia a tre punte,

foderato di rosso; abito

di seta con bordi ricamati;cutottes, ciod brevi catzoni

che si chiudevano sotto

iI ginocchio; [unghe ca[ze

bianche; scarpette con

ta fibbia. Nett'estate det 1789

[a moda parigina cambid

rapidamente. Donne e uomini

indossarono abiti piir semptici.

Fu i[ trionfo deLta redingote.

Per gti uomini si trattava

di un corto e stretto soprabito

che scendeva a[ ginocchio.

E poi tutti senza te cutottes.

E sancutotti diventeri iI nome

dei rivoluzionari parigini del.'91. Per Le donne ['abito

era tutto a[[acciato davanti,

aderente intorno atta vita

e attargato verso iI basso.

Dominavano i cotori del.l.a

bandiera detta Rivotuzione:

iI rosso, it btu, it bianco.

Page 99: Civiltà (Luglio 2012)

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