impatto della crisi economica su università e ricerca in...

27
OLTRE LA CRISI: LA RICERCA ENERGETICA, OPPORTUNITA’ PER UN NUOVO SVILUPPO Giuseppe Girardi [email protected] Incontro dei sindacati europei - Il manifesto di Roma Roma 25 e 26 Ottobre 2011 Impatto della crisi economica su Università e Ricerca in Europa

Upload: buihuong

Post on 15-Feb-2019

212 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

OLTRE LA CRISI: LA RICERCA ENERGETICA,

OPPORTUNITA’ PER UN NUOVO SVILUPPO

Giuseppe [email protected]

Incontro dei sindacati europei - Il manifesto di RomaRoma 25 e 26 Ottobre 2011

Impatto della crisi economica su Università e Ricerca in Europa

Persiste un’idea di crescita misurata solo dal Pil. E’ un modello di sviluppo non più adeguato alle domande del terzo millennio.

Bisogna avere il coraggio dell’innovazione, puntando su:� una riduzione della crescita indiscriminata dei consumi e dell’economica (il

Pil cresce anche grazie all'industria bellica e a quella del disinquinamento)

� nuovi consumi, più basati sulla qualità che sulla quantità, capaci di produrre un autentico benessere e una migliore qualità della vita

� Una nuova politica energetica basata sul risparmio, sull’efficienza energetica e sulle fonti rinnovabili: per una rapida transizione a un’economia non più basata sui combustibili fossili, ma su energia pulita e distribuita sul territorio

� Uno sviluppo di politiche sociali rispondenti a nuovi bisogni, a produzioni sempre più immateriali e ad alto contenuto tecnologico.

CRESCITA INCONTROLLATA O NUOVO MODELLOCRESCITA INCONTROLLATA O NUOVO MODELLO

E’ possibile una nuova crescita, che punti sulla valorizzazione del valorizzazione del lavoro e della conoscenzalavoro e della conoscenza, per i giovani e contro ogni forma di

precarietà, su equità e solidarietà, legalità e trasparenza

Fabbisogno di energia in Italia per fonti primarie 2009

LIQUIDI73.3 Mtep

RINNOVABILI20.18 Mtep

GAS63.9 Mtep

35.43 %

7.25 %

11.19 %

IMPORT ELETTRICITA’9.89 Mtep

SOLIDI13.07 Mtep

FABBISOGNO ENERGETICO IN ITALIA (2009)FABBISOGNO ENERGETICO IN ITALIA (2009)

TOTALE= 180.3 MtepTOTALE= 180.3 Mtep

Fabbisogno di energia (Mtep) in ItaliaFabbisogno di energia (Mtep) in Italiaper fonti primarie 2005 - 2010per fonti primarie 2005 - 2010

GAS NATURALE64.7 %

SOLIDI16.24 %

ALTRI SOLIDI7.64 %

PETROLIO6.48 %

ALTRI4.94 %

RICHIESTA DI ELETTRICITA’: 326,000 GWh TERMOELETTRICA: 221.100 GWh

RINNOVABILI: 59.150 GWh

IMPORTATA: 45.000 GWh

NG64.7%

SOLID16.24%

TERMOELETTRICA67.82 %

RINNOVABILI18.14 %

IMPORTATA13.8 %

IDRO: 52,000 GWh (15.95 %)EOLICO + PV: 7,150 GWh (2.19 %)

GENERAZIONE DI ENERGIATERMO ELETTRICA:

221,100 GWh

GENERAZIONE ELETTRICA IN ITALIA (2009)GENERAZIONE ELETTRICA IN ITALIA (2009)

Delega al governo in materia nucleare (art. 25) Istituzione dell’Agenzia per la sicurezza nucleare (art. 29) Istituzione dell’Agenzia ENEA (art. 37)

ricerca e innovazione tecnologica nonche’ e prestazione di servizi avanzati nei settori dell'energia, con particolare riguardo al settore nucleare, e dello sviluppo economico sostenibile

Promozione dell'innovazione nel settore energetico (art. 38) nucleare di nuova generazione tecnologie per la cattura e il confinamento dell'anidride carbonica emessa

dagli impianti termoelettrici generazione distribuita di energia e nuove tecnologie per l'efficienza

energetica

Progetti con realizzazione di dimostrativi (art. 38) Progetto integrato miniera-impianto a carbone con tecnologie CCS in

Sardegna (art. 38)

LEGGE 99/2009LEGGE 99/2009

L’attuale Governo prevedeva di modificare il mix per la sicurezza degli approvvigionamenti, considerando essenziale anche in Italia il nucleare:

25% nucleare CANCELLATO 25% carbone 25% rinnovabili altro: combustibili fossili

COSA SERVE

definire entro pochi mesi una nuova strategia energetica nazionale

Abbandonare la “logica del fare” e investire davvero in capitale umano e ricerca per l’innovazione, individuando le vere priorità finalizzate a: competitività sul mercato globale occupazione crescita complessiva sociale ed economica

INDIRIZZI GOVERNATIVI PRE-REFERENDUMINDIRIZZI GOVERNATIVI PRE-REFERENDUM

La sicurezza degli approvvigionamenti va vista in chiave europea: mix energetico che tenga conto delle specificità degli Stati Membri Francia: vocazione nucleare Svizzera: idroelettrico Germania: no nucleare; energie rinnovabili + carbone e gas Olanda e Inghilterra: continueranno a sfruttare le proprie riserve di metano

Balcani: reti elettriche di collegamento; nuovi gasdotti, come IGI con la Grecia, e TAP con l’Albania

Mediterraneo: piani di sviluppo delle rinnovabili, come il Piano Solare per il Mediterraneo (MSP).

ITALIA: Fonti rinnovabili e generazione distribuita, ed efficienza energetica Fossili: gestire la transizione verso il loro forte ridimensionamento

Olio: solo per autotrazione, da sostituire parzialmente con biocarburanti Gas: rimane la fonte principale Carbone: da limitare Sviluppo delle tecnologie CCS (Cattura e stoccaggio della CO2) per carbone e

gas

Sicurezza di approvvigionamento e mix energeticoSicurezza di approvvigionamento e mix energetico

GLI OBIETTIVI DELL’UNIONE EUROPEAGLI OBIETTIVI DELL’UNIONE EUROPEA

UE: transizione verso una economia a basso contenuto di carbonio   Una transizione basata su un nuovo sistema di produzione e di gestione

dell’energia diffuso, che sostituirà sempre più i grandi sistemi centralizzati. Una nuova rete energetica attraverso la quale ogni cittadino e ogni impresa saranno produttori e consumatori di energia.

Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo - marzo 2011: verso un'economia competitiva a basse emissioni di carbonio nel 2050

Una riduzione delle emissioni dell’ 80-95 % rispetto ai dati del 1990; investimenti per 275 miliardi di euro annui nelle tecnologie energetiche innovative, con investimenti nella relativa ricerca energetica di 50 miliardi nei prossimi dieci anni, e con ritorni dell’investimento previsti tra i 175 e i 320 miliardi annui.

Nella Road map per una economia a basso contenuto di carbonio si indica che, al 2050, il parco auto sia composto da veicoli alimentati per il 50% con fonti alternative. Gli stessi Biocarburanti potrebbero passare dall’attuale quota del 2-3% al 20% nei prossimi 30 anni. Gli obiettivi FER potrebbero andare oltre quelli del Pacchetto Clima 20-20-20 e superare il 30%.

Emissioni di gas serra. Riduzione dell’80% al 2050Emissioni di gas serra. Riduzione dell’80% al 2050

Per contenere entro 2°C il riscaldamento globale prodotto dai cambiamenti climatici il Consiglio Europeo ha confermato nel febbraio 2011 l’obiettivo della UE di ridurre le emissioni di gas serra dell’ 80 - 85 % entro il 2050 rispetto al 1990

riduzione delle emissioni di CO2: scenario IEA riduzione delle emissioni di CO2: scenario IEA

Scenario “Politiche Correnti”: 42,6 GtCO2

Scenario “450 ppm”: 21,7 GtCO2 emessa

OBIETTIVI PER L’ITALIA AL 2020 e 2030OBIETTIVI PER L’ITALIA AL 2020 e 2030

2020: (pacchetto 20 – 20 – 20) Riduzione delle emissioni di gas serra del 21 % per i settori ETS e del 13% per gli

altri (agricoltura, rifiuti, famiglie e trasporti Almeno il 17 % del consumo finale dell’energia da fonti rinnovabili Almeno il 10% del carburante utilizzato per i trasporti in ogni paese dovrà

provenire da fonti rinnovabili (biocarburanti, elettricità “verde”, ecc.). Nuove misure di risparmio Tecnologie CCS per il carbone

2030: riduzione del 40% delle emissioni di gas serra da 419 nel 1990 a 251 MtCO2 Ulteriore sviluppo di efficienza e risparmio energetico per contenere produrre il 30 % del consumo finale di energia con fonti rinnovabili (37,8 Mtep)

15,9 Mtep di elettricità che corrisponde alla metà dell’elettricità consumata 17,1 Mtep termici 4,8 Mtep di biocarburanti

Usare carbone solo con CCS (da estendere anche al gas)

SISTEMA DI SCAMBIO DELLE QUOTE DI EMISSIONESISTEMA DI SCAMBIO DELLE QUOTE DI EMISSIONE

Nuova direttiva europea sulle ETS (Emission Trading System): prevede un sistema di aste, dal 2013, per l'acquisto delle quote di emissione.A partire dal 2013 le industrie dovranno pagare i diritti ad inquinare, che saranno venduti e scambiati alla Borsa europea delle emissioni.

Centrali elettriche ed industrie ad alta intensità energetica: dal 2013 dovranno pagare all’UE per la totalità delle emissioni (30€/tCO2?) deroghe per le centrali a carbone dell'ex blocco sovietico. Settori manifatturieri più esposti a concorrenza fuori UE: per il 100% o quasi

usufruiranno gratuitamente dei permessi ad inquinare fino al 2020; settori esonerati in Italia: carta, vetro, ceramica e tondino; settori esonerati in Germania: cemento, calce, acciaio e chimica di base. Gli altri settori industriali, dal 2013 dovranno acquistare il 20% dei diritti ad

inquinare, per arrivare al 70% nel 2020 e al 100% nel 2027

IL SET PLAN: Strategic Energy Technology PLANIL SET PLAN: Strategic Energy Technology PLAN

Nasce dalla urgente necessità di sviluppare le tecnologie energetiche: per il raggiungimento di una visione comune, e con 2 orizzonti temporali (2020 e 2050) per la definizione dei challenges tecnologici

EIIsEIIsAllianceAlliance

ZEPZEP

Energy and Energy and network systemsnetwork systems

SETISSETIS

Technology

Technology

Summit

SummitResources

Resources

STEERING

STEERING

GROUP

GROUP

Joint

Joint

Programming

Programming

EITEIT

TECHNOLOGY CHALLANGES PER IL 2020TECHNOLOGY CHALLANGES PER IL 2020

• fare dei biocarburanti della seconda generazione un’alternativa competitiva ai combustibili fossili, assicurando la sostenibilità della produzione;

• consentire l’uso commerciale delle tecnologie per la cattura, il trasporto e lo stoccaggio di CO2 mediante attività di dimostrazione su scala industriale, anche in materia di efficienza di sistemi completi e di ricerca avanzata;

• raddoppiare la capacità di generazione di energia delle turbine eoliche più grandi, concentrandosi sugli impianti eolici in mare;

• dimostrare la commerciabilità dei grandi impianti fotovoltaici (PV) e dell’energia solare a concentrazione;

• permettere la costituzione di un’unica rete europea intelligente dell’elettricità capace di integrare le fonti energetiche rinnovabili e decentrate;

• introdurre sul mercato di massa dispositivi e sistemi più efficienti di conversione dell’energia e per gli usi finali, come la poligenerazione e le celle a combustibile, nell’edilizia, nei trasporti e nell’industria;

• preservare la competitività nelle tecnologie della fissione, insieme a soluzioni a lungo termine per la gestione delle scorie;

EIIs: EUROPEAN INDUSTRIAL INITIATIVES EIIs: EUROPEAN INDUSTRIAL INITIATIVES

Iniziative avviate: European Wind Initiative Solar Europe Initiative (sia fotovoltaico che termodinamico) European electricity grid initiative Sustainable bio-energy Europe Initiative CO2 capture, transport and storage Sustainable nuclear fission initiative Fuel cells and hydrogen Energy efficiency Smart Cities initiative

Rafforzare la ricerca e l’innovazione industriali nel settore dell’energia.

Riduzione dei costi o miglioramento delle prestazioni

EERA: EUROPEAN ENERGY RESEARCH ALLEANCEEERA: EUROPEAN ENERGY RESEARCH ALLEANCE

CURRENT EERA PARTNERS CURRENT EERA PARTNERS

EERA JOINT PROGRAMMESEERA JOINT PROGRAMMES

FOSSILI E NUCLEARE: L’ALTERNATIVA ESISTEFOSSILI E NUCLEARE: L’ALTERNATIVA ESISTE

EFFICIENZA EFFICIENZA ENERGETICAENERGETICAla più “diffusa” e meno costosa

RINNOVABILIRINNOVABILInon

si esauriscononé emettono

GENERAZIONE GENERAZIONE DISTIBUITADISTIBUITA

maggiore efficienza e controllo

democratico

NUCLEARE ATTUALENUCLEARE ATTUALEEstremamente pericolosoEstremamente pericoloso

e costosoe costoso

FOSSILIFOSSILIin via di esaurimentoin via di esaurimento

emissioni di Inquinanti e CO2emissioni di Inquinanti e CO2

RICERCA:FUSIONE, IV GENERAZIONE

CATTURA E SEQUESTRODELLA CO2

I NOSTRI LIMITI Politica industriale governativa: assente Ruolo dell’industria: debole Politica della ricerca: fra le ultime priorità Enti e organismi di ricerca: scollegati fra loro Grandi enti: senza obiettivi chiari, in assenza di una visione per il futuro ENEA, il più grande ente di ricerca energetica : commissariato da 3 anni

I NOSTRI PUNTI DI FORZA Le risorse umane, i nostri giovani: di grande livello, spesso di eccellenza

IL NOSTRO RIFERIMENTO L’EUROPA

I LIMITI DA SUPERAREI LIMITI DA SUPERARE

GRAZIE PER L’ATTENZIONEGRAZIE PER L’ATTENZIONE

GENERAZIONE CENTRALIZZATA E DISTRIBUITA

La rete elettrica, all’interno di questo nuovo scenario, cambia completamente ruolo e funzioni.

da rete “passiva”: l’elettricità semplicemente scorre dal luogo di produzione a quello di consumo

a rete “attiva” e “intelligente,” smart grid: capace di gestire e regolare più flussi elettrici che viaggiano in maniera discontinua e bidirezionale

i luoghi di produzione e di consumo dell’energia elettrica tendono non solo ad avvicinarsi, ma spesso a coincidere

i flussi energetici provenienti da impianti a fonti rinnovabili, come il fotovoltaico e l’eolico, dipendono da fattori meteorologici non prevedibili. Questo significa che tensione e frequenza dell’elettricità variano continuamente, sottoponendo le attuali reti a livelli elevati di stress (caso black out in Germania, troppa energia eolica)

LA RETE ELETTRICA

SOLARE TERMODINAMICO DI II GENERAZIONESOLARE TERMODINAMICO DI II GENERAZIONE

Tubo ricevitore

Movimentazione collettori

Strutture di supporto specchi

Specchi

SMART GRIDS e SMART CITIES

Smart integrationSmart integration

Smart Economy

Smart Mobility

Smart Energy

Smart Living

Smart Environment

Smart Participation

NETWORK DI EDIFICI

INTERATTIVIILLUMINAZIONE

PUBBLICA

MONITORAGGIO QUALITA’ DELL’ARIA

MOBILITA’ ELETTRICA

DISPOSITIVI SMART

INTEGRAZIONE DELLE

RINNOVABILI NEGLI EDIFICI

SMART CITYSMART CITY