la crisi È solo economica? sr alessandra smerilli
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LA CRISI È SOLO ECONOMICA?
Sr Alessandra Smerilli
4 crisi una dentro l’altra
• La crisi finanziaria innescata dai mutui subprime americani
• La crisi economica che ne è conseguita, frenata dall’intervento pubblico
• La crisi della finanza pubblica, destabilizzata da quell’intervento
• La crisi del sistema bancario europeo, indotta dal rischio di insolvenza del debito pubblico dei paesi PIIGS
USA: prezzi delle case in rapporto al reddito delle famiglie: 1987-09
Le parole magiche
• Espansione
• Avidità
• Esclusione
“Erano giunti più che a mezza strada, quando la Volpe, fermandosi di punto in bianco, disse al burattino:— Vuoi raddoppiare le tue monete d’oro?— Cioè?— Vuoi tu, di cinque miserabili zecchini, farne cento, mille, duemila?— Magari! E la maniera?— La maniera è facilissima. Invece di tornartene a casa tua, dovresti venire con noi.— E dove mi volete condurre?— Nel paese dei Barbagianni.”
Pinocchio
Il reddito torna a concentrarsi in poche mani
CRISI DI SISTEMA
• crisi di sistema perché mette in discussione il modello di sviluppo che abbiamo creato:
• negli anni 70-80 con la globalizzazione è iniziata una fase nuova, si è fermata la crescita tradizionale ed abbiamo risposto con la finanza;
• fine anni 90 terrorismo
• 2008 / 2011
• siamo in un momento di cambiamento epocale e dobbiamo inventarci un nuovo modo di fare economia: quale? Quale modello di sviluppo abbiamo in mente e dovremo costruire?
CHE FARE?
• Gli aspetti della crisi e delle sue soluzioni… richiedono nuovi sforzi di comprensione unitaria e una nuova sintesi umanistica. …
dobbiamo assumere con realismo, fiducia e speranza le nuove responsabilità a cui ci chiama lo scenario di un mondo che ha bisogno di un profondo rinnovamento culturale e della riscoperta di valori di fondo su cui costruire un futuro migliore. [CiV, 21]
Davvero serve una nuova economia!
Nessuno sa come sia fatta, ma occorre provarci
Ma la chiave per poterci riuscire, prima che tecnica, è antropologica
Questa intuizione è confermata dalla recente letteratura su economia e felicità
Fonte: Easterlin, 2001
Pil pro capite
Pil pro capite% molto felice
Reddito e felicità (USA, serie temporali)
Reddito pro capite ($)
Indice di felicità
Fonte: Inglehart e Klingemann (2000)
Reddito e felicità (cross-section tra paesi)
Altri risultati empirici
LavoroPerdita del posto di lavoroInsicurezza del posto di lavoroAumento del tasso di disoccupazione di 10 punti percentualiAumento del tasso di inflazione di 10 punti percentuali
31.51.50.5
Situazione famigliareDivorzioSeparazioneVedovanza
2.54.52
diminuzione dell‘indice di felicità
Reddito Reddito del 33% inferiore rispetto alla media 1
Fonte: Layard (2005)
SaluteRiduzione dello stato di salute soggettivo (di un punto su una scala da 1 a 5)
3
Un aumento nell’intensità delle relazioni sociali equivale - in termini di “life satisfaction” - ad un aumento di reddito di varie decine di migliaia di sterline l’anno (fino a 85.000) per dei soggetti con un reddito di circa 10.000 sterline l’anno
(Nattavudh Powdthavee, University of London, 2006)
Spiegazioni
• “Gli individui non sono in grado di percepire che, a causa dell’adattamento edonico e del confronto sociale, le aspirazioni nel dominio monetario si modificano in base alle circostanze effettive. Di conseguenza una quantità di tempo spropositata è destinata al perseguimento di obiettivi monetari a spese della vita familiare e della salute, e il benessere soggettivo si riduce…” (Easterlin)
PERCHE’ SIAMO SPINTI A
CONSUMARE PIU’ BENI VISTOSI?
Competizione posizionaleRobert Frank (1985): “Choosing the Right Pond”
Effetto di assuefazioneDaniel Kahneman (2003): “Hedonic trademill”“Satisfaction treadmill”
Teoria dell’adattamento
l’aumento di “piacere” è legato alla “novità”:
l’aumento di reddito ha effetti sulla felicità solo transitori, poiché tendiamo a spendere il reddito in comfort che porta presto all’adattamento e alla noia (Scitovsky, 1976)
L’hedonic treadmill (Kahneman): quando abbiamo un reddito basso utilizziamo un’automobile utilitaria, la quale ci dà un livello di benessere pari a 5; quando il nostro reddito aumenta acquistiamo una nuova auto berlina, la quale, dopo aver provocato un miglioramento di benessere per qualche mese (poniamo pari a 7), presto ci ridarà lo stesso benessere dell’utilitaria (5), perché opera un meccanismo psicologico di adattamento
Aspirazioni
l’aumento del reddito porta con sé l’aumento delle aspirazioni.
Il satisfaction treadmill dipende dal livello di aspirazione, “che segna il confine fra i risultati soddisfacenti e quelli insoddisfacenti”. Quando aumenta il reddito, accade che questo miglioramento delle condizioni materiali induce la gente a richiedere continui e più intensi piaceri per mantenere lo stesso livello di soddisfazione.
• Il rullo delle aspirazioni – che di solito si somma a quello edonico – opera in modo che la felicità soggettiva (l’auto-valutazione della propria felicità) rimanga costante nonostante la felicità oggettiva possa migliorare
Teoria del confronto
“posizionale”• la “felicità” è un rapporto tra il mio
reddito e quello degli altri: se il mio reddito aumenta “meno” di quello del vicino o del collega, posso avere più ricchezza ma minor felicità
• Il consumo degli altri rappresenta un’esternalità negativa sul mio consumo.
… quale delle due situazioni
scegliereste?
• la Società A, i cui abitanti possiedono case di 400 metri quadrati a un’ora di automobile, in condizioni di traffico intenso, dal luogo di lavoro.
• la Società B, i cui residenti possiedono abitazioni di 300 metri quadrati a 15 minuti di trasporto veloce dal luogo di lavoro.
Esempio:CASO DEGLI AUTISTI
• Malattie legate allo stress;
• Disturbi gastrointestinali;
• Mal di testa;
• Senso di ansia;
• Esposizione prolungata ai gas di scarico = tumori vari
• Rischio di morte o lesione per incidenti;
• Assenteismo sul luogo di lavoro;
• Pensione prematura.
Ma…
… sebbene un individuo razionale dovrebbe avere ragioni a sufficienza per scegliere la Società B, e nessun motivo adeguato per rifiutarla, gli USA sembrano avvicinarsi
sempre di più ad una Società A .
Perché?
Proviamo ora a scegliere tra società
che offrono combinazioni diverse
di beni materiali e tempo libero da dedicare ad altre
attività.
Quale delle due situazione
scegliereste?
• la Società A, i cui abitanti vivono in case di 400 metri quadrati e non hanno tempo durante il giorno per svolgere attività fisica.
• la Società B, i cui residenti vivono in case di 300 metri quadrati e hanno a disposizione 45 minuti al giorno da dedicare all’attività fisica.
Di nuovo ci troviamo di fronte a due
società caratterizzate da panieri
diversi provenienti dello stesso
insieme di opportunità.
Immaginiamo di essere persone che considerano l’attività fisica né più né meno intrinsecamente
piacevole dell’attività lavorativa.
Osserviamo che…
… coloro che praticano l’attività fisica
registrano, con una frequenza più
elevata, sentimenti positivi e tendono
ad avere un sistema immunitario che
funziona meglio. Essi hanno una
speranza di vita più elevata e meno
probabilità di soffrire di problemi
cardiaci, ictus, diabete, ipertensione,
e altri molteplici disturbi.
Ma…
Nonostante ciò alcune persone continuano a concepire la Società B come capace solo di mettere a disposizione maggior tempo
da destinare a qualunque attività quotidiana o insieme di attività che a loro
piacerebbe intraprendere. Si continua quindi a preferire la Società A.
Perché?
Proviamo ora a scegliere tra società
che offrono combinazioni diverse
di beni materiali e beni relazionali.
Quale delle due alternative
scegliereste?• la Società A, i cui
abitanti possiedono case di 400 metri quadrati e una sera al mese incontrano gli amici.
• la Società B, i cui residenti possiedono case di 300 metri quadrati e incontrano gli amici quattro sere al mese.
Poiché gli abitanti della Società A
lavorano per un numero di ore superiore
rispetto agli abitanti della Società B, essi
possono permettersi di costruire case
più grandi ma hanno meno tempo da
dedicare al rapporto con i loro amici.
.
Deduciamo che…
…il beneficio di coloro che possiedono una casa più grande risulta contenuto e passeggero, mentre i piaceri che derivano
dalle relazioni sociali più profonde sono più intensi e
duraturi.
Esempio:
CASO PAZIENTI AFFETTI DA LEUCEMIA
Esiste un legame sorprendente tra le relazioni personali strette e il benessere fisico.
I pazienti affetti da tale malattia e sottoposti al trapianto di midollo osseo,che hanno ricevuto un sostegno
affettivo maggiore da parte della famiglia o degli amici, hanno registrato un tasso di sopravvivenza oltre i due
anni del 54 per cento .
Coloro che mancano di questi rapporti tendono ad essere fisicamente meno sani, e incontrano un
rischio di morte più elevato in ogni singola fascia di età.
Ma…
… benchè i legami più stretti promuovono sia la salute del corpo sia i benefici soggettivi, le
relazioni sociali richiedono tempo e “il tempo è denaro”. Denaro stavolta utilizzato bene.
Anche in questo caso l’individuo avrebbe motivi a sufficienza per scegliere la Società B.
Eppure persegue ancora una volta la direzione esattamente opposta.
Perché?
“è preferibile la società A, i cui
residenti possiedono case di 400 metri
quadrati e una settimana di vacanze
all’anno; o la Società B, i cui abitanti
possiedono case di 300 metri quadrati
e quattro settimane di vacanze
all’anno?
oppure…
Potremmo continuare a sottoporci altri quesiti, ad esempio:
…ancora…
“è preferibile la Società A, i cui residenti possiedono case di 400 metri
quadrati e un margine di autonomia sul luogo di lavoro relativamente
contenuto; o la Società B, i cui abitanti possiedono case di 300 metri quadrati
e un margine di autonomia relativamente ampio?”
Anche in questi casi,
probabilmente si favorisce
la scelta della Società B nei
confronti della Società A.
Eppure…
… nella realtà, la
combinazione di alternative proposte dalla
Società B rappresenta
proprio quanto
sembriamo più disposti a
scartare!!!
BENI RELAZIONALI
• Il concetto di bene relazionale ci offre nuovi elementi per risolvere il paradosso della felicità.
• Supponiamo che la felicità di una persona dipende dal suo reddito e dai rapporti genuini con gli altri.
Per
cent
age
“Ver
y H
appy
”
Importanza del matrimonio
Per
cent
age
“Ver
y H
appy
”
• Certamente l’aumento del Reddito ha un effetto positivo sulla felicità• Aumento del set di alternative e• Della libertà di scelta
• Ma esiste un secondo effetto indiretto del Reddito sulla felicità attraverso i beni relazionali.
• Il segno di questo effetto è incerto
• Un segno che cambia quando si supera una soglia critica
• Quando il reddito è basso
• L’aumento del reddito produce effetti positivi sulla felicità sia direttamente sia indirettamente
• Quando le relazioni diventano scarse
• E il reddito abbondante
• Un ulteriore aumento di reddito viene ‘pagato’ con un peggioramento della vita relazionale
Degrado e crescita
Degrado relazional
e
Crescita economic
a
Il peccato originale di Adam
Smith
• Non è dalla benevolenza del macellaio, o da quella del birraio o del fornaio che noi ci attendiamo il nostro pranzo, ma dal loro interesse personale. Ci rivolgiamo non al loro senso di umanità ma al loro interesse [self-love], e non parliamo mai loro delle nostre necessità ma dei loro vantaggi (Smith 1976[1776], p. 26).
indipendenza• Il messaggio nascosto in questo brano è il voler
sottolineare l’indipendenza dalla “benevolenza dei nostri concittadini” come una virtù positiva associata alla nuova forma di socialità introdotta dall’economia di mercato.
• Le relazioni di mercato ci permettono di soddisfare i nostri bisogni senza dover dipendere dall’amore degli altri, poiché dipendendo tutti impersonalmente e anonimamente dalla “mano invisibile” del Mercato (con la M grande), non dipendiamo personalmente da alcuno, non dobbiamo incontrarci in modo personale (e potenzialmente doloroso) con nessuno
• Invece, qualunque azione che si proponga come scopo diretto quello di promuovere il bene comune produrrà effetti perversi per l’impresa e per la società.
• Da questo teorema scaturisce poi anche un corollario: “Non ho mai visto fare qualcosa di buono da chi pretendeva di commerciare per il bene comune” (La ricchezza delle nazioni, 1776, p. 456).
L’insidia
• “La gratuità è meno essenziale della giustizia per l’esistenza della società. La società può sussistere senza gratuità”
• “La società civile può esistere tra persone diverse…sulla base della considerazione dell’utilità individuale, senza alcuna forma di amore o di reciproco affetto”
Il dono e l’amicizia sono faccende importanti nella SFERA PRIVATA, si dice, ma nel mercato e nella vita civile possiamo farne tranquillamente a meno; anzi, è bene farne a meno, proprio per la loro carica di dolore e di ferita. In realtà, come la crescente SOLITUDINE E INFELICITÀ delle nostre economie opulente ci stanno dicendo, una società senza gratuità non è un luogo vivibile, né tantomeno un luogo di gioia.
Cosa dice la Chiesa• …l'appiattimento delle culture sulla dimensione
tecnologica, se nel breve periodo può favorire l'ottenimento di profitti, nel lungo periodo ostacola l'arricchimento reciproco e le dinamiche collaborative.
• Ciò richiede una nuova e approfondita riflessione sul senso dell'economia e dei suoi fini , nonché una revisione profonda e lungimirante del modello di sviluppo, per correggerne le disfunzioni e le distorsioni.
• Solo con la carità, illuminata dalla luce della ragione e della fede, è possibile conseguire obiettivi di sviluppo dotati di una valenza più umana e umanizzante (CiV n.9)
La sfidaDa limoncello al
modo di preparare il pranzo
alle relazioni, all'etica, alla
qualità del cibo, a ciò che faccio
in cucina quando nessuno
mi vede ...
La grande sfida che abbiamo davanti a noi… è di mostrare, a livello sia di pensiero che di
comportamenti, che …nei rapporti mercantili il principio di gratuità e la logica del dono
come espressione della fraternità possono e devono trovare posto entro la normale
attività economica. (CV 36)
“dono” sinonimo di “gratuità”
Non è gratis
Non è il regalo
Non è filantropia
«Ma ad Auschwitz ho notato spesso un fenomeno curioso: il bisogno del “lavoro ben fatto” è talmente radicato da spingere a far bene anche il lavoro imposto, schiavistico. Il muratore italiano che mi ha salvato la vita, portandomi cibo di nascosto per sei mesi, detestava i tedeschi, il loro cibo, la loro lingua, la loro guerra; ma quando lo mettevano a tirar su muri, li faceva dritti e solidi, non per obbedienza ma per dignità»
Dalle crisi si esce con le innovazioni
• MacIntyre, dopo aver riconosciuto a Benedetto un ruolo decisivo nella salvezza della cultura europea dopo la crisi dell’impero romano (l’età oscura), così commenta:
«Se la tradizione delle virtù è stata in grado di sopravvivere agli orrori dell’ultima età oscura, non siamo del tutto privi di fondamenti per la speranza.
Questa volta, però, i barbari non aspettano di là dalle frontiere: ci hanno già governato per parecchio tempo.
Ed è la nostra inconsapevolezza di questo fatto a costituire parte delle nostre difficoltà. Stiamo
aspettando: non Godot, ma un altro san Benedetto» (MacIntyre,2007, p. 313)
• la parola-chiave del nostro umanesimo è Economia civile, cioè un’economia che nasce dalla comunità e una comunità che fa impresa (si pensi al made in Italy, alle imprese familiari, o alle cooperative sociali che sono un gioiello dell’Italia di oggi).
• Il modello economico italiano è stato ed è ancora un meticciato tra famiglia, impresa, stato, comunità. Questo modello ha portato frutti straordinari in passato, ma nella modernità si è ammalato dando vita alle varie mafie e ai familismi amorali, che sono una sorta di nevrosi del nostro corpo sociale
• Nelle nevrosi, però, la malattia nasce spesso da una patologia di una parte buona della persona, a volte la migliore (ad esempio: il genio che diventa narcisismo); e se la terapia uccide questa parte buona, la cura si ‘mangia’ la persona. Usciremo allora da questa crisi guardando in faccia le nostre malattie, capendo il nostro genius loci, stimandolo, accogliendo e trasformando le nostre nevrosi collettive, e non imitando altri modelli di capitalismo. Se non daremo vita ad un nuovo Umanesimo civile, insieme all’Europa ed al Mediterraneo, gli spread aumenteranno, e non solo quelli tra i titoli ma quelli tra le civiltà.