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ILDIRITTO D'ISTRUZIONE ALLE DONNE NEL MONDO

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ILDIRITTO D'ISTRUZIONE ALLE DONNE NEL MONDO

DIRITTO D'ISTRUZIONE NELLE FONTI GIURIDICHE

Costituzione della

Repubblica Italiana del 1948

Art. 3● Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla

legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinione politiche, di condizione personali e sociali.

● E' compito della repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica,economica e sociale del Paese.

DIRITTO D'ISTRUZIONE NELLE FONTI GIURIDICHE

Costituzione della

Repubblica Italiana del 1948

Art. 34 La scuola è aperta a tutti.● L' istruzione inferiore,impartita per almeno 8 anni, è

obbligatoria e gratuita.● I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno

diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.● La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di

studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso. .

DIRITTO D'ISTRUZIONE NELLE FONTI GIURIDICHE

DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI● ARTICOLO 26.

Ogni individuo ha diritto all'istruzione. L'istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali.

L'istruzione elementare deve essere obbligatoria.

L'istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l'istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito.

L'istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l'amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l'opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.

I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli.

DIRITTO ALL'ISTRUZIONE NELLE FONTI GIURIDICHE

DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI

Articolo 28.

Ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale e internazionale nel quale i diritti e la libertà in questa Dichiarazione possano essere pienamente realizzati.

I PATTI SUI DIRITTI ECONOMICI SOCIALI E CULTURALI 1976

1. A nessuno si dovrà negare il diritto all'istruzione: tutti hanno diritto all'istruzione di base (elementare) in una qualche forma, ivi compresa l'istruzione di base per gli adulti.

2. L'istruzione elementare dovrà essere gratuita e obbligatoria.

3. Nessuno può escludere un bambino o una bambina dall'istruzione elementare.

4. Lo stato ha l'obbligo di tutelare questo diritto dalle intromissioni di terzi; esiste libertà di scelta dell'istruzione senza interferenze da parte dello stato e di terzi; e le minoranze hanno diritto all'insegnamento nella lingua di loro scelta, in istituti al di fuori del sistema ufficiale della pubblica istruzione.

DISCORSO DI MALALA ALLE NAZIONI UNITE. 12 LUGLIO 2013.

“IL SAGGIO DISSE: “La penna è più potente della spada”. E' vero. Gli estremisti hanno paura di libri e penne. Il potere dell'istruzione li spaventa. Hanno paura delle donne. Il potere della voce delle donne li spaventa.”

DISCORSO DI MALALA ALLE NAZIONI UNITE. 12 LUGLIO 2013.

Cari amici, oggi mi sto soffermando soprattutto sui diritti delle donne e l'istruzione delle ragazze, perché sono quelle che stanno soffrendo maggiormente. C'è stato un tempo in cui le donne attiviste hanno chiesto agli uomini di difendere i loro diritti. Ma questa volta saremo noi stesse a difenderli. Non sto dicendo agli uomini di non parlare dei diritti delle donne, ma voglio piuttosto esortare le donne a essere indipendenti e a combattere per i loro diritti.

UN BAMBINO , UN INSEGNANTE, UNA PENNA E UN LIBRO POSSONO CAMBIARE IL MONDO.

L'ISTRUZIONE E' L'UNICA SOLUZIONE. L'ISTRUZIONE PRIMA DI OGNI ALTRA COSA.

IL DIRITTO D'ISTRUZIONE DELLE DONNE NEL MONDO

MESSICOMESSICOSecondo i dati della Commissione Nazionale dei Diritti Umani, in Messico oltre 8 milione di donne indigene vivono situazioni di violenza tra le mura domestiche,abusi,aggressioni fisiche e morali,oltre a non avere accesso ai servizi sanitari e scolastici. Le donne indigene-riferisce l'Agenzia Fides - hanno un ruolo essenziale per la ricomposizione del Paese e questo è un altro valido motivo per ridurre le grandi distanze tra emarginazione e giustizia sociale, dando luogo a nuovi modelli di sviluppo secondo le aspettative culturali,sociali,politiche,economiche e di giustizia.

MESSICOMESSICO

Nel 2012, il Programma delle nazioni unite per lo Sviluppo (PNUD) ha segnato che, il livello di scolarizzazione è relazionato con il tasso alto di mortalità materna, dato che il 36.5% delle donne morte nei municipi con oltre il 70% della popolazione indigena era priva di istruzione e il 24.7% non era riuscita a portare a termine la scuola primaria.

NIGERIANIGERIA

In Nigeria le bambine povere che vivono nelle campagne e che appartengono ad un gruppo etnico discriminato o escluso non accedono o abbandonano l'istruzione primaria e secondaria

NIGERIANIGERIAI motivi dell'abbandono scolastico sono:

- Incapacità delle famiglie di comprendere il valore dell'istruzione considerando più importante l'immediata utilità di una bambina nello svolgere le faccende domestiche

- rischio di subire violenze a scuola

- rischio di subire violenze durante il percorso che una bambina deve svolgere per recarsi a scuola. I pericoli che può incontrare spingono i genitori a tenerla a casa per non mettere a repentaglio la sua reputazione

- matrimoni precoci e/o gravidanze indesiderate

NIGERIANIGERIAIn Nigeria Le bambine prive di istruzione hanno tre volte più probabilità di sposarsi prima dei 18 anni rispetto a quelle che hanno terminato il ciclo di istruzione secondaria

In Nigeria Il 71% delle donne senza istruzione pensa che sia giustificata la violenza su una donna che abbandona la propria casa contro il 33% delle donne istruite

Ciò comporta che il ciclo di povertà, di ignoranza e di violenza nei confronti delle donne stenta ad interrompersi

NIGERIANIGERIANella notte tra il 14 e il 15 aprile 2014 , dal dormitorio del liceo di Chibok, nordest della Nigeria, sono state rapite 267 studentesse. A farlo e a minacciare di venderle o di costringerle a matrimoni forzati, la banda Jihadista Boko Haram, un nome che significa “l’educazione occidentale è peccato”.

Questo episodio ha portato alla campagna “bringbackourgirls” lanciata su Twitter

Ad un anno dal sequestro non si hanno ancora notizie precise del destino delle studentesse.

ARABIA SAUDITAARABIA SAUDITADefinire il ruolo della donna “marginale” in un Paese come l’Arabia Saudita è riduttivo.

La società è dominata dal wahabismo sunnita ed il potere decisionale è concentrato nelle mani di pochi uomini influenti, all’ombra dei quali vive in ombra la donna

Alle donne è tuttora proibito viaggiare, guidare, avere un lavoro retribuito, o sposarsi senza l'autorizzazione di un uomo che ha la potestà su di loro.

ARABIA SAUDITAARABIA SAUDITAAnche il diritto a ricevere un’istruzione idonea rappresenta una conquista solo recente: è iniziata solo negli anni 60.

L'Arabia Saudita, oggi è uno dei Paesi più alfabetizzati della regione (84,7% uomini, 77,8% donne), grazie agli enormi proventi petroliferi che consentono allo Stato di offrire a tutti l' istruzione gratuita (che però non è obbligatoria)

Esiste però una forte discriminazione tra generi: ragazze e ragazzi sono rigidamente separati, in edifici distinti e lontani tra loro.

Esistono intere scuole mono-sesso.

ARABIA SAUDITAARABIA SAUDITAL’11 marzo del 2002, nell’incendio che devastò la scuola de La Mecca, la polizia religiosa –mutawwa- salvò solo le bambine che indossavano il velo mentre lasciò morire nel rogo le altre.

Nel 2008 è stata fondata in Arabia Saudita la più grande università della Terra per sole donne Oltre 40 mila studentesse accedono accedere all' insegnamento superiore, ma l' ateneo è l' ennesima conferma della segregazione tra i due sessi.

NUOVA ZELANDANUOVA ZELANDALa Nuova Zelanda il primo Paese al mondo a riconoscere il diritto di voto alle donne, nel 1893.

Sulla base del rapporto OCSE 2014 si registra un perfetta parità di accesso all'istruzione primaria, secondaria e universitaria tra uomini e donne.

NUOVA ZELANDANUOVA ZELANDA La Nuova Zelanda si colloca al primo posto nel mondo per livello d’istruzione

Investe in istruzione il 20% del Pil (media OCSE 12,9% – Italia 8,2%)

E' indicato come il 5^ Stato più felice del mondo

DONNE E ISTRUZIONE IN ITALIADONNE E ISTRUZIONE IN ITALIALe nostre Opinioni

“Secondo me in Italia le donne possono esercitare questo diritto e raggiungere buoni livelli di istruzione”

“Per me esercitare il diritto di istruzione significa promuovere la scuola pubblica; una persona che imparare e si accultura sarà certamente in grado di contribuire in maniera migliore alla società”

“Bisognerebbe dare la possibilità di studiare a tutti, ovunque, in tutti i paesi del mondo. Questo diritto dovrebbe essere garantito insieme a quello alla salute”

“Da quest'anno scolastico con l'attivazione della scuola superiore nella sezione femminile della Dozza, possiamo anche qui esercitare il nostro diritto all' istruzione”