il pietrafesano-numero 4

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ilpietrafesano.altervista.org Numero 4 Anno 1 [email protected] Il Pietrafesano ripudia la guerra! Chiuso il viadotto della Tito-Brienza Cultura e filo- sofia “Allargano” la vita A pagina 2 Wifi e Arte A pagina 4 24 Maggio 1915 L’Italia entra in guerra 100 Anni dalla tragedia comandata Guarda il video sul sito Indipendenti Un fenomeno cul- turale in crescita A pagina 3 Cronaca A causa di un improvviso problema ad un giunto tecnico, il viadotto Melandro sul quale è già in corso un in- tervento di manutenzione, sulla S.S. 95 Variante in territorio di Satriano di Lucania, è stato chiuso al traffico nella mattinata dell’ 11 maggio. Sono in corso le verifi- che tecniche per capire l’entità del danno, e fino all’esi- to delle stesse non è dato sapere con certezza la data della riapertura. Nel frattempo il traffico viene deviato sul vecchio tracciato della S.S. 95 che attraversa l’abi- tato di Satriano, cosa che già dalle prime ore dall’acca- duto sta arrecando non pochi disagi alla popolazione satrianese, oltre a creare situazioni di pericolo, in quan- to proprio sulla strada nazionale vi è l’accesso principa- le della scuola elementare. Il Comune di Satriano, oltre a lavorare per cercare di minimizzare questi disagi, in attesa di capire per quanto tempo il viadotto resterà chiuso, ha celermente contattato l’Anas, che sin da subi- to è risultata collaborativa e disponibile, affinché intervenga con tempestività ed efficacia per ripristinare al più presto la circolazione lungo la strada a scorrimento veloce e nel contempo fare tutto il possibile per garan- tire la sicurezza e limitare le situazioni di pericolo, data l’improvvisa mole di traffico che si è riversata lungo una strada che non è nelle condizioni di sostenerla per lungo tempo. Infatti la S.S. 95 Variante è l’unica arte- ria che collega Potenza alla Val d’Agri e riveste un ruolo strategico fondamentale per la viabilità regionale, in quanto migliaia di veicoli vi transitano quotidianamente. “Facciamo appello al buon senso di automobilisti e pendolari, costretti all’ennesima deviazione lungo le già tortuose strade lucane per raggiungere il proprio po- sto di lavoro, ad utilizzare la massima prudenza”, ha dichiarato il primo cittadino satrianese. Siamo convinti che il solo buon senso non basta, per cui vorremmo suggerire all’Amministrazione del Comune di Satriano di attivare ulteriori misure di controllo, ad esempio: il posizionamento di un autovelox per far rispettare i limiti di velocità che sono spesso superati dagli automobilisti più incoscienti; la richiesta ai Carabinieri ed alla Poli- zia Stradale di un maggiore pattugliamento del tratto cittadino della S.S. 95 per far rispettare il divieto di so- sta; il coinvolgimento della sezione della Protezione Civile nel controllo dei diversi punti di attraversamento della strada da parte degli alunni della scuola media negli orari di ingresso ed uscita dalla scuola, perché i ra- gazzi che abitano nel centro del paese devono obbligatoriamente attraversare la Nazionale. Detto questo co- munque, invitiamo i cittadini satrianesi a prestare la massima attenzione mentre percorrono Via Nazionale a non parcheggiare lungo la strada. Lorenzo Blasi e Simone Pettenon

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-Chiuso il viadotto della Tito-Brienza -Cultura e filosofia allargano la vita -Indipendenti -Wifi -Arte: Ercole Farnese

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Page 1: Il Pietrafesano-Numero 4

ilpietrafesano.altervista.org Numero 4 Anno 1

[email protected] Il Pietrafesano ripudia la guerra!

Chiuso il viadotto della Tito-Brienza

Cultura e filo-sofia

“Allargano” la vita

A pagina 2

Wifi e Arte

A pagina 4

24 Maggio 1915

L’Italia entra in guerra

100 Anni dalla tragedia comandata

Guarda il video sul sito

Indipendenti

Un fenomeno cul-turale in crescita

A pagina 3

Cronaca

A causa di un improvviso problema ad un giunto tecnico, il viadotto Melandro sul quale è già in corso un in-

tervento di manutenzione, sulla S.S. 95 Variante in territorio di Satriano di Lucania, è stato chiuso al traffico

nella mattinata dell’ 11 maggio. Sono in corso le verifi-

che tecniche per capire l’entità del danno, e fino all’esi-

to delle stesse non è dato sapere con certezza la data

della riapertura. Nel frattempo il traffico viene deviato

sul vecchio tracciato della S.S. 95 che attraversa l’abi-

tato di Satriano, cosa che già dalle prime ore dall’acca-

duto sta arrecando non pochi disagi alla popolazione

satrianese, oltre a creare situazioni di pericolo, in quan-

to proprio sulla strada nazionale vi è l’accesso principa-

le della scuola elementare. Il Comune di Satriano, oltre a lavorare per cercare di minimizzare questi disagi, in

attesa di capire per quanto tempo il viadotto resterà chiuso, ha celermente contattato l’Anas, che sin da subi-

to è risultata collaborativa e disponibile, affinché intervenga con tempestività ed efficacia per ripristinare al

più presto la circolazione lungo la strada a scorrimento veloce e nel contempo fare tutto il possibile per garan-

tire la sicurezza e limitare le situazioni di pericolo, data l’improvvisa mole di traffico che si è riversata lungo

una strada che non è nelle condizioni di sostenerla per lungo tempo. Infatti la S.S. 95 Variante è l’unica arte-

ria che collega Potenza alla Val d’Agri e riveste un ruolo strategico fondamentale per la viabilità regionale, in

quanto migliaia di veicoli vi transitano quotidianamente. “Facciamo appello al buon senso di automobilisti e

pendolari, costretti all’ennesima deviazione lungo le già tortuose strade lucane per raggiungere il proprio po-

sto di lavoro, ad utilizzare la massima prudenza”, ha dichiarato il primo cittadino satrianese. Siamo convinti

che il solo buon senso non basta, per cui vorremmo suggerire all’Amministrazione del Comune di Satriano di

attivare ulteriori misure di controllo, ad esempio: il posizionamento di un autovelox per far rispettare i limiti

di velocità che sono spesso superati dagli automobilisti più incoscienti; la richiesta ai Carabinieri ed alla Poli-

zia Stradale di un maggiore pattugliamento del tratto cittadino della S.S. 95 per far rispettare il divieto di so-

sta; il coinvolgimento della sezione della Protezione Civile nel controllo dei diversi punti di attraversamento

della strada da parte degli alunni della scuola media negli orari di ingresso ed uscita dalla scuola, perché i ra-

gazzi che abitano nel centro del paese devono obbligatoriamente attraversare la Nazionale. Detto questo co-

munque, invitiamo i cittadini satrianesi a prestare la massima attenzione mentre percorrono Via Nazionale a

non parcheggiare lungo la strada. Lorenzo Blasi e Simone Pettenon

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La filosofia allarga la vita

Se provassimo a chiedere a chiunque se la cultura è

importante otterremo sicuramente solo risposte affer-

mative e ben sicure. Se invece chiedessimo cos'è la

cultura, il discorso si complicherebbe: in molti ci ri-

sponderebbero che è studiare a scuola, altri che è co-

noscere molte cose e così via. Io, pur non essendo per

niente acculturato, la penso diversamente, e sono

convinto che entrambe le risposte appena date siano

sbagliatissime. Per me la cultura è un modo di vivere

e di vedere al mondo diverso, è relazionarci con la

realtà che ci circonda in maniera sempre nuova. Ma

andiamo per ordine: la parola cultura deriva dal ver-

bo latino colere che significa coltivare, quindi accre-

scere e curare con attenzione. Può essere intesa come

il risultato di un processo di apprendimento di elabo-

razione delle conoscenze, o come l'insieme di usi e co-

stumi di una determinata etnia, che spingerà un con-

tadino lucano a comportarsi e a vivere in maniera di-

versa rispetto a un beduino del deserto. E qui entra la

mia idea di cultura intesa come modo di concepire il

mondo e la vita. La cultura è uno stile di vita. Esem-

pio banale: si considera la follia una cosa assoluta-

mente negativa e spiacevole, se però poi si viene a sa-

pere che ne pensava Erasmo a riguardo immediata-

mente si inizia a guardare alla follia in modo diverso.

Si può quindi dire che la cultura, intesa in questo mo-

do, è filosofia.

Se ponessimo la domanda sull'importanza della filoso-

fia, a differenza della cultura avremo anche risposte

negative e addirittura risatine idiote. Se chiedessimo

cos'è probabilmente saremo capaci di rispondere in

pochi e ognuno darebbe la sua interpretazione. Anche

io ho provato a dare la mia, e non ci sono riuscito. Ho

però capito che dopo aver conosciuto Socrate, Epicu-

ro, Sant'Agostino, Croce, Pirandello, de Crescenzo e

tanti altri si ha la possibilità di vivere diversamente.

La filosofia, diceva Russell, non interessa soltanto le

scuole o le dispute di pochi individui colti, essa fa par-

te della vita stessa degli uomini. E’ per questo che

abbiamo deciso di farci indegni promotori di questi

personaggi di proporre in futuro a chi ci leggerà di

diventarne amico. Perché, come diceva il già citato de

Crescenzo, tutti studiano come allungare la vita men-

tre invece bisognerebbe allargarla. La cultura e la fi-

losofia ci allargano la vita.

Aurelio

Cultura

Invia il tuo articolo alla nostra email!

[email protected]

Page 3: Il Pietrafesano-Numero 4

Proclamarsi indipendenti Un fenomeno che si sta sviluppando sempre di più: la micronazione.

Russia, Italia e San Marino: tre sostantivi per la gram-

matica italiana. Ma analizzandoli da un altro punto di

vista, ci risultano essere nazioni unite sotto una bandiera

e viventi in un territorio definito da una delle più atroci

invenzioni: i confini. Tuttavia questi sono necessari

quando non sono troppo invasivi e possono essere attra-

versati liberamente, senza che si trasformino in un muro.

Ma questi sono altri concetti, che tuttavia sono alla base

della micronazione, un fenomeno che sta facendosi largo

nel mondo: uno stato indipendente spesso non riconosciu-

to dall'ONU con territori vasti o ridottissimi. Di solito

nasce come un’entità che ricerca la propria indipendenza.

Nella maggior parte dei casi avviene perché si ha la ne-

cessità di svolgere compiti che non dipendano dallo stato

vero e proprio a cui appartiene. Ad esempio si proclama

l’indipendenza per rendere legali le droghe, promuovere

una religione o abbattere le tasse, ovvero per motivi frau-

dolenti. Ma c’è anche chi trasforma uno stato descritto in

un libro, in una nazione, o chi desidera ricostruire stati

ormai defunti. E’ il caso di Nova Roma (novaroma.org)

che ha il progetto di ripristinare in tutto e per tutto l’an-

tica res publica romana. Tuttavia non ha un territorio

definito. Questa pecca non è detenuta dal Principato di

Seborga, che ha sede nell’omonimo comune in Liguria, e

che conta

circa 320

a b i t a n t i .

Qui l’ammi-

nistrazione

c o m u n a l e

convive pa-

cificamente

con il Prin-

cipato, che ha i suoi motivi per ritenersi tale. Seborga era

già principato nel 954, ma fu venduta nel 1729 a Vittorio

Amedeo di Savoia, che però non ebbe sovranità su di es-

sa. Ma nel 1861 fu annessa all’Italia. Nel 1963 un appas-

sionato di storia seborghina si fece eleggere Giorgio I, e

da allora il principato ha una propria costituzione, mone-

te, passaporti e targhe. Uno stato indipendente, ma non

riconosciuto nonostante abbiano le carte in regola.

Tuttavia ci sono anche altre stravaganti nazioni, come il

Consolato di La Boirie , di 0,07 km2 in Francia, con ben

tre abitanti, che sono anche i consoli. O negli U.S.A. la

Repubblica di Molossia, fondata da tre giovani nel 1977 e

che ora conta 27 abitanti. Questa ha fondato anche le

Olimpiadi delle micronazioni.

Più interessante è il Regno di Talossa, fondato da un

quattordicenne nel 1979 che proclamò indipendente il

territorio della sua camera da letto. Lì si ritiene maggio-

renne colui che ha compiuto 14 anni d’età ed il primo mi-

nistro di questa nazione è un italiano. Tra i suoi territori

detiene anche la terra di Marie Byrd, in Antardide. Dato

che questo possesso non è riconosciuto, questa è la più

grande regione non rivendicata sulla Terra.

Sempre fra gli americani si fa largo l’Impero Aericano,

che in realtà sarebbe un gioco di lettere della stessa Ame-

rica, uno dei più fantasiosi stati nato per gioco e che ora

aspira all’indipendenza. La nazione è basata sull’umori-

smo e alla fantascienza, tanto che possiede tre territori

nello spazio: uno inventato; una colonia su Marte di circa

2 km2 e l’emisfero Nord di Plutone. Oltre ai territori l’Ae-

rica ha fondato alcune festività come il Giorno dell’ap-

prezzamento dei croccantini per cani ed una religione, il

Silinismo, con circa 30 praticanti. La sua moneta, battu-

ta per la prima volta nel 2009 è un Pi greco. La bandiera

di questo stato stravagante non poteva essere altro se

non uno smile, una faccina sorridente, quindi è ovvvio

che questa è una ludonazione.

Alla fine è semplice dedurre il procedimento, gli ingre-

dienti sono pochi: un territorio, dei cittadini e motivazio-

ni valide. Proclamatevi indipendenti: è facile, semplice,

poco difficile, elementare e poco impegnativo. Basta ave-

re i sinonimi. #miproclamoindipendente

Antonio Santopietro

3 Il Pietrafesano @pietrafesano [email protected]

Curiosità

Page 4: Il Pietrafesano-Numero 4

Di Antonio Pascale

Curiosità

Come si combattè la prima guerra mondiale?

La prima guerra mondiale (1914-1918) fu combattuta con nuove armi che cambiarono la natura del combatti-

mento. Queste armi, come l'artiglieria, le mitragliatrici, il filo spinato, i gas velenosi e gli aeroplani fecero sì che

fosse una guerra per nulla simile alle precedenti. Milioni di uomini si impantanarono in guerra di trincea. In una

sola battaglia, la Somme (1916), vennero uccisi più di un milione di soldati.

Dove furono costruiti i primi grattacieli?

Nella città americana di Chicago, dopo che un incendio nel 1871 aveva distrutto moltissimi dei vecchi edifici di

legno. Il primo vero grattacielo fu l'Home Insurance Building, che aveva dieci piani. Le nuove tecnologie consen-

tirono ai costruttori di usare griglie d'acciaio per supportare internamente un alto edificio, piuttosto che fare affi-

damento sui muri esterni. Intanto era stato anche inventato l'ascensore elettrico, così la gente non doveva più fare

le scale a piedi per raggiungere i piani superiori.

Humour

In una fattoria c'erano un maiale e un asino. Il maiale stava sempre a mangiare invece l'asino lavorava

sempre. Un giorno il maiale gli disse - Perchè lavori sempre e non prendi esempio da me che sto sempre a

mangiare? Non lo vedi che sei sciupato e sei sempre stanco? -. L'asino lo guardò in faccia per un pò e dis-

se - Aspetta un momento, tu non mi sembri lo stesso dell'anno scorso! -.

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Ercole Farnese L'Ercole Farnese è una scultura che si conserva al museo nazionale di Napoli,

copia in marmo di un bronzo greco. Era infatti uso dei romani, che necessita-

vano di bronzo, fare fondere le statue greche, commissionando prima però

una copia in marmo di quelle

che ritenevano capolavori. La

statua venne ritrovata nelle ter-

me di Caracalla attorno al 1546

mancante dei polpacci. In sosti-

tuzione furono scolpiti da Gu-

glielmo della Porta, allievo di

Michelangelo, e anche se in se-

guito vennero ritrovati gli origi-

nali si decise di lasciare i nuovi fino all'epoca dei Borboni che preferirono ri-

montare i pezzi romani. La statua alta 317 centimetri, mostra Ercole nel mo-

mento del riposo dalle sue fatiche appoggiato alla clava alla quale è appesa la

pelle del leone e con le mani dietro la schiena recanti i famosi pomi. Vista dal

vivo la statua lascia sbalorditi per le dimensioni e l’imponenza: ciò è sintoma-

tico di come i romani considerassero l’arte strumento politico, utile a sottoli-

neare la grandezza e la magnificenza dell’impero. Aurelio