il nuovo corriere di roma e del lazio - sabato 17 ottobre 2015

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di Roma e del Lazio SABATO 17 OTTOBRE 2015 numero 54 anno I - 1 euro Il Nuovo Corriere Nuovo Corriere Il P er Matteo Renzi, il chirurgo- marziano Ignazio Marino con- tinua ad essere un problema non da poco anche dopo le dimissioni da sin- daco. E la medesima considerazione vale anche in senso inverso: Renzi è un problema anche per il sindaco. La sfida tra i due - tra il premier che in tv da Bruno Vespa diede i quattro giorni a Marino e il sindaco che replicò “non me ne vado” - si è conclusa per il momento in un modo che condizionerà inevitabil- mente molte scelte future di entrambi. Se, come pare, le loro strade sono desti- nate a incrociarsi presto, non è difficile pensare che questo possa tradursi in nuove scintille e scontri. Se per esempio Marino decidesse di partecipare alle pri- marie del Pd in vista del voto per il Campidoglio del prossimo giugno, o se scegliesse addirittura di candidarsi con una propria lista e l’appoggio del Sel di Nicky Vendola. Il “cartellone” di uno spettacolo tipo “Marino-Renzi (o un Renzi-Marino) 2: la vendetta ?” sa- rebbe sicuramente tutto da vedere. Con grande gioia di chi la politica la vive at- traverso i giornali, ma non in prima per- sona come sono invece costretti a fare i romani, per i quali la Politica (con la “P” maiuscola) dovrebbe soprattutto essere, da anni, una questione “di so- pravvivenza” dalla corruzione, dalle buche, da trasporti pubblici indifendi- bili e da un degrado che lascia a bocca aperta (dallo sdegno!) i non romani che arrivano nella Capitale. Per capire che cosa “sognano” i romani basta scorrere l’elenco delle opere pre- viste per il Giubileo, e che invece non si faranno più, per mancanza di soldi e di tempo: tutte quelle appena elencate, tanto per cominciare. Ma è da “paese industrializzato” (o quantomeno da “paese civile”) pregare che un Papa in- dica un “anno santo” per vedere in cir- colazione qualche autobus in più (quelli fermi ogni giorno per ripara- zioni sono 300…), poche squadre anti- scippo, qualche “itinerario” protetto (chissà se potranno utilizzarli anche i romani e i pendolari che si recano al la- voro), qualche decina di vigili urbani in più nelle strade, la stazione Termini ap- pena un po’ ripulita? Tranquilli, Roma può digerire tuo, perfino il Dream Team IN PRIMO PIANO Dopo Ignazio Marino il diluvio Partiti in affanno a caccia di candidati Santoro a pagina 3 IN PRIMO PIANO Debiti e progetti sulla carta L’eredità del sindaco dimissionato Santoro a pagina 4 T raffico, manutenzione, tra- sporti, legalità: la Città Eterna va sotto tutela per qualche mese, poi dopo la bonifica giudiziaria tutto (purtroppo) tornerà come e peg- gio di prima. Eppure sarebbe bellissimo vi- vere in questo pezzo di paradiso terrestre, se solo ci fosse la cer- tezza del diritto e della pena. Roma è bellissima Se soltanto… Un libro dei sogni? Giocoli a pagina 2 L a Regione comunica trionfal- mente che il presidente è stato “assolto” per il pasticcio della nomina all’Ipab di Gaeta, ma l’Anac replica con una nota di non aver rice- vuto nessuna comunicazione in me- rito dalla responsabile dell’Anticor- ruzione della Pisana. Che, si precisa, non è né un funzionario né un diri- gente dell’Autorità guidata da Raffaele Cantone. QUI PISANA SCENARI a pagina 5 segue a pagina 2 All’interno l’inserto di Sanità del Lazio Lazio Lazio la del anità S S NUMERO 54 ANNOI SABATO17 OTTOBRE2015 V i ricordate quando da bambini giocavamo ai quattro cantoni? Oggi è il gioco preferito dal compa- gno Zingaretti e dei suoi più stretti collaboratori. Abbiamo par- lato dei quattro cantoni ma potremmo ri- ferirci anche ad un’opera lirica “le comparse dell’Aida”. Ci siamo già inte- ressati più volte del riordino territoriale delle ASL, del loro accorpamento riferito anche alle Aziende Sanitarie e ai Policli- nici, abbiamo già raccontato vicende poco chiare, anzi, decisamente opache. Oggi siamo a un passo dalla rappresen- tazione sul palcoscenico mediatico.(nel senso che se ne parla solo sui giornali). Con Flori Degrassi che a 64 anni lascia il nono piano del Palazzo della Regione per andare, si dice, a governare la Super ASL - Roma 2 – quella che comprenderebbe (e forse comprenderà davvero) RMB e RMC. Mentre dall’altro cantone il pluri decorato, stimato, esperto Vitaliano De Salazar, con un sofferto 'obbedisco' do- vrebbe finire a Tivoli, in una Azienda sa- nitaria della provincia di Roma, la RMG. Infine c’è l’altra super ASL di Roma, quella nata dalla somma di RMA e RME. Sarà appannaggio di Angelo Ta- nese, un fedelissimo del presidente. Il quarto cantone è l’Azienda Ospeda- liera Sant’Andrea il cui direttore arriverà da Tivoli: si tratta di Giuseppe Caroli, usato sicuro del Pd, che sostituirebbe l’estromesso, per ragioni giudiziarie, Egi- sto Bianconi. Non è tutto, però è già ab- bastanza. Nello schema di Zingaretti c'è un punto interrogativo, quello dell'accor- pamento delle due ASL capitoline: l’aula della Pisana è l’unico organo ad appro- vare o respingere la proposta. Tempi lun- ghi, dunque, Natale o giù di lì. Intanto il Direttore della cabina di regia, Alessio D’Amato, annuncia che sono in corso le valutazioni sull’operato dei singoli DG dopo i prii 18 mesi di attività. Mai esple- tate sul serio, fino ad ora Solo allora si potrà comprendere chi sarà vincente ai quattro cantoni?La guerra dei DG conti- nua, intanto. Per quando riguarda gli IRCSS sembra, ma non è ancora confer- mato, che il Ministro della Sanità Bea- trice Lorenzin intenda nominare un fedele scudiero preparando così il Nuovo Centro Destra a diventare una piccola corrente del partito di Renzi. Ma tutto questo ha poco a che fare con gli interessi quotidiani degli utenti del Servizio Sani- tario Nazionale. Quel che la coppia Zin- garetti-D'Amato offre è solo tanta confusione. Il Corvo Zingarei e il gioco dei quaro cantoni LA MAPPA DEL POTERE DIETRO I FATTI Nomine scongelate, anzi no. Ma comunque qualcosa comincia a muoversi a pagina 8 a pagina 9 Come si manda a fondo la sanità di una regione Zingarei nel limbo, la strana storia della sospensione per applicazione della Legge Severino di Carlo Rebecchi di Maria Pia Miscio Auditorium, gioiello tradito La mancata firma di una delibera da parte del sindaco dimissionario Marino ha innescato una serie di problemi legali e burocratici. Di fao ormai da mesi il Parco della Musica aende la nomina del nuovo consiglio di amministrazione. Alcuni ostacoli sono stati superati, ancora una volta manca l’autografo del primo ciadino perché la struura progeata da Renzo Piano possa continuare a funzionare a pieno regime. Un altro dossier aperto sul tavolo del commissario straordinario? E anche in caso di lieto fine rimane una storiaccia zeppa di errori, dimenticanze e inghippi burocratici a pagina 6 IL CASO/IN STALLO IL RINNOVO DEI VERTICI DELLA FONDAZIONE MUSICA PER ROMA È davvero una storiaccia di mala-amministrazione quella che coinvolge, ormai da mesi, la Fondazione Musica per Roma, quella che gestisce l’Auditorium Parco della Musica, fiore all’occhiello tra le istituzioni culturali romane, e italiane in generale. La Fondazione è retta ancora, in via provvisoria, dal presidente e dell’amministratore delegato uscenti con poteri di ordinaria amministrazione, in attesa del nuovo consiglio di amministra- zione. A questo punto, dopo una serie di errori, negligenze, inghippi buro- cratici e legali, sembra quasi fatta, mancano soltanto due firme. Quella del sindaco dimissionario Ignazio Marino e quella del presidente della Regione Nicola Zingaretti. Intanto, in viale De Coubertain, nella grande struttura ideata da Renzo Piano che, oltre alle sale per i concerti e le altre attività cul- turali, ospita anche gli uffici della Fondazione, faticano a trattenere lo sgo- mento. La speranza è che l’Auditorium non diventi l’ennesimo dossier aperto sulla scrivania del commissario straordinario. Ma ripercorriamo per intero la vicenda. Perché, se è vero che Roma sta in piedi da 2000 anni - come ha sottolineato qualche giorno fa il prefetto Ga- brielli, sbagliando però i conti di qualche centinaio d’anni - è anche vero che chi amministra la città eterna dovrebbe aiutare la vecchia signora a mante- nersi in forma. Magari garantendo il funzionamento di una struttura che, so- prattutto negli ultimi anni, ha ben funzionato.

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Periodico a cura di Giovanni Tagliapietra www.corrierediroma-news.it www.facebook.com/corrierediromaedellazio

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Page 1: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - SABATO 17 OTTOBRE 2015

di Roma e del Lazio SABATO 17 OTTOBRE 2015numero 54 anno I - 1 euro

IlNuovoCorriereNuovoCorriereIl

Per Matteo Renzi, il chirurgo-marziano Ignazio Marino con-tinua ad essere un problema non

da poco anche dopo le dimissioni da sin-daco. E la medesima considerazionevale anche in senso inverso: Renzi è unproblema anche per il sindaco. La sfidatra i due - tra il premier che in tv daBruno Vespa diede i quattro giorni aMarino e il sindaco che replicò “non mene vado” - si è conclusa per il momentoin un modo che condizionerà inevitabil-mente molte scelte future di entrambi.Se, come pare, le loro strade sono desti-nate a incrociarsi presto, non è difficilepensare che questo possa tradursi innuove scintille e scontri. Se per esempioMarino decidesse di partecipare alle pri-marie del Pd in vista del voto per ilCampidoglio del prossimo giugno, o sescegliesse addirittura di candidarsi conuna propria lista e l’appoggio del Sel diNicky Vendola. Il “cartellone” di unospettacolo tipo “Marino-Renzi (o unRenzi-Marino) 2: la vendetta ?” sa-rebbe sicuramente tutto da vedere. Congrande gioia di chi la politica la vive at-traverso i giornali, ma non in prima per-sona come sono invece costretti a fare iromani, per i quali la Politica (con la“P” maiuscola) dovrebbe soprattuttoessere, da anni, una questione “di so-pravvivenza” dalla corruzione, dallebuche, da trasporti pubblici indifendi-bili e da un degrado che lascia a boccaaperta (dallo sdegno!) i non romani chearrivano nella Capitale. Per capire che cosa “sognano” i romanibasta scorrere l’elenco delle opere pre-viste per il Giubileo, e che invece non sifaranno più, per mancanza di soldi e ditempo: tutte quelle appena elencate,tanto per cominciare. Ma è da “paeseindustrializzato” (o quantomeno da“paese civile”) pregare che un Papa in-dica un “anno santo” per vedere in cir-colazione qualche autobus in più(quelli fermi ogni giorno per ripara-zioni sono 300…), poche squadre anti-scippo, qualche “itinerario” protetto(chissà se potranno utilizzarli anche iromani e i pendolari che si recano al la-voro), qualche decina di vigili urbani inpiù nelle strade, la stazione Termini ap-pena un po’ ripulita?

Tranquilli, Romapuò digerire

tutto, perfino il Dream Team

IN PRIMO PIANODopo IgnazioMarino il diluvioPartiti in affannoa caccia di candidati

Santoro a pagina 3

IN PRIMO PIANODebiti e progetti sulla cartaL’eredità del sindacodimissionato

Santoro a pagina 4

Traffico, manutenzione, tra-sporti, legalità: la Città Eternava sotto tutela per qualche

mese, poi dopo la bonifica giudiziariatutto (purtroppo)tornerà come e peg-

gio di prima. Eppuresarebbe bellissimo vi-

vere in questo pezzodi paradiso terrestre,

se solo ci fosse la cer-tezza del diritto e della

pena.

Roma è bellissimaSe soltanto…

Un libro dei sogni?

Giocoli a pagina 2

La Regione comunica trionfal-mente che il presidente è stato“assolto” per il pasticcio della

nomina all’Ipab di Gaeta, ma l’Anacreplica con una nota di non aver rice-vuto nessuna comunicazione in me-rito dalla responsabile dell’Anticor-ruzione della Pisana. Che, si precisa,non è né un funzionario né un diri-gente dell’Autorità guidata da RaffaeleCantone.

QUI PISANASCENARI

a pagina 5

segue a pagina 2

All’internol’inserto

di Sanitàdel Lazio

LazioLazio

ladel

anitàSSNUMERO 54 ANNO I SABATO 17 OTTOBRE 2015

V i ricordate quando dabambini giocavamo aiquattro cantoni? Oggi è ilgioco preferito dal compa-gno Zingaretti e dei suoi

più stretti collaboratori. Abbiamo par-

lato dei quattro cantoni ma potremmo ri-

ferirci anche ad un’opera lirica “le

comparse dell’Aida”. Ci siamo già inte-

ressati più volte del riordino territoriale

delle ASL, del loro accorpamento riferito

anche alle Aziende Sanitarie e ai Policli-

nici, abbiamo già raccontato vicende

poco chiare, anzi, decisamente opache.

Oggi siamo a un passo dalla rappresen-

tazione sul palcoscenico mediatico.(nel

senso che se ne parla solo sui giornali).

Con Flori Degrassi che a 64 anni lascia il

nono piano del Palazzo della Regione per

andare, si dice, a governare la Super ASL

- Roma 2 – quella che comprenderebbe

(e forse comprenderà davvero) RMB e

RMC. Mentre dall’altro cantone il pluri

decorato, stimato, esperto Vitaliano De

Salazar, con un sofferto 'obbedisco' do-

vrebbe finire a Tivoli, in una Azienda sa-

nitaria della provincia di Roma, la

RMG. Infine c’è l’altra super ASL di

Roma, quella nata dalla somma di RMA

e RME. Sarà appannaggio di Angelo Ta-

nese, un fedelissimo del presidente.

Il quarto cantone è l’Azienda Ospeda-

liera Sant’Andrea il cui direttore arriverà

da Tivoli: si tratta di Giuseppe Caroli,

usato sicuro del Pd, che sostituirebbe

l’estromesso, per ragioni giudiziarie, Egi-

sto Bianconi. Non è tutto, però è già ab-

bastanza. Nello schema di Zingaretti c'è

un punto interrogativo, quello dell'accor-

pamento delle due ASL capitoline: l’aula

della Pisana è l’unico organo ad appro-

vare o respingere la proposta. Tempi lun-

ghi, dunque, Natale o giù di lì. Intanto il

Direttore della cabina di regia, Alessio

D’Amato, annuncia che sono in corso le

valutazioni sull’operato dei singoli DG

dopo i prii 18 mesi di attività. Mai esple-

tate sul serio, fino ad ora Solo allora si

potrà comprendere chi sarà vincente ai

quattro cantoni?La guerra dei DG conti-

nua, intanto. Per quando riguarda gli

IRCSS sembra, ma non è ancora confer-

mato, che il Ministro della Sanità Bea-

trice Lorenzin intenda nominare un

fedele scudiero preparando così il Nuovo

Centro Destra a diventare una piccola

corrente del partito di Renzi. Ma tutto

questo ha poco a che fare con gli interessi

quotidiani degli utenti del Servizio Sani-

tario Nazionale. Quel che la coppia Zin-

garetti-D'Amato offre è solo tanta

confusione.

Il Corvo

Zingaretti e il gioco dei quattro cantoni

LA MAPPA DEL POTEREDIETRO I FATTI

Nomine scongelate,anzi no. Ma comunque qualcosa cominciaa muoversia pagina 8

a pagina 9

Come si manda a fondo la sanità

di una regione

Zingaretti nel limbo,la strana storia

della sospensioneper applicazione

della Legge Severino

di Carlo Rebecchi

di Maria Pia Miscio

Auditorium, gioiello traditoLa mancata firma di una delibera da parte del sindaco dimissionario Marino ha innescato una serie di problemi legalie burocratici. Di fatto ormai da mesi il Parco della Musica attende la nomina del nuovo consiglio di amministrazione.

Alcuni ostacoli sono stati superati, ancora una volta manca l’autografo del primo cittadino perché la struttura progettatada Renzo Piano possa continuare a funzionare a pieno regime. Un altro dossier aperto sul tavolo del commissario

straordinario? E anche in caso di lieto fine rimane una storiaccia zeppa di errori, dimenticanze e inghippi burocratici

a pagina 6

IL CASO/IN STALLO IL RINNOVO DEI VERTICI DELLA FONDAZIONE MUSICA PER ROMA

Èdavvero una storiaccia di mala-amministrazione quella che coinvolge,ormai da mesi, la Fondazione Musica per Roma, quella che gestiscel’Auditorium Parco della Musica, fiore all’occhiello tra le istituzioni

culturali romane, e italiane in generale. La Fondazione è retta ancora, in viaprovvisoria, dal presidente e dell’amministratore delegato uscenti con poteridi ordinaria amministrazione, in attesa del nuovo consiglio di amministra-zione. A questo punto, dopo una serie di errori, negligenze, inghippi buro-cratici e legali, sembra quasi fatta, mancano soltanto due firme. Quella delsindaco dimissionario Ignazio Marino e quella del presidente della RegioneNicola Zingaretti. Intanto, in viale De Coubertain, nella grande struttura

ideata da Renzo Piano che, oltre alle sale per i concerti e le altre attività cul-turali, ospita anche gli uffici della Fondazione, faticano a trattenere lo sgo-mento. La speranza è che l’Auditorium non diventi l’ennesimo dossier apertosulla scrivania del commissario straordinario.Ma ripercorriamo per intero la vicenda. Perché, se è vero che Roma sta inpiedi da 2000 anni - come ha sottolineato qualche giorno fa il prefetto Ga-brielli, sbagliando però i conti di qualche centinaio d’anni - è anche vero chechi amministra la città eterna dovrebbe aiutare la vecchia signora a mante-nersi in forma. Magari garantendo il funzionamento di una struttura che, so-prattutto negli ultimi anni, ha ben funzionato.

Page 2: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - SABATO 17 OTTOBRE 2015

sabato 17 ottobre 2015 pagina 2PRIMO PIANO

Eppure i romani è così che vivono, sopportano e aspettano…il prossimo sindaco. Che Renzi vuole sia uno “del fare”, cioèuno che risolva i problemi, e che per questo vorrebbe fosse

espressione del suo “giglio magico”, cioè del gruppo di “fedelissimi”nel quale ci sono anche alcuni romani le cui radici affondano nel pe-riodo rutelliano-veltroniano, come Paolo Gentiloni (oggi ministrodegli Esteri) e Marianna Madia (ministro della Funzione pubblica),o come Matteo Orfini (commissario del PD romano) e Roberto Gia-chetti (vicepresidente della Camera). A meno che non dicano sì aPalazzo Chigi, perché è ormai lì che si sceglierà il futuro sindacodella Capitale, un paio di “tecnici” tipo il prefetto Franco Gabrielli,il magistrato Raffaele Cantone dell’Authority anti-corruzione ol’exassessore alla legalità (e magistrato) Alfonso Sabella. A questi candidati a diventare il “primo cittadino” della città eterna,e ai vari commissari messi in campo per far fronte agli impegni delGiubileo, i renziani hanno già dato un nome: “dream team”, squa-dra da sogno. C’è solo da sperare che non passino anni a fare pro-messe ma ottengano al più presto risultati. In caso contrario proprioil sindaco uscente - prima “dimissionato” da Renzi e ora dimissio-

nario, sia pure reticente, a causa dei conti di ristorante - potrebbe es-sere il loro principale oppositore. Dice il detto popolare che la ven-detta è un piatto che si mangia freddo, e Marino sta valutando, concalma, come reagire all’umiliazione inflittagli da Renzi. Attorno alui un gruppo di sostenitori “spontanei” che giudicano i conti di ri-storante (per qualche migliaio di euro) e la sua incapacità di mettersiin sintonia con i romani ben poca cosa rispetto al “grande merito”di aver aperto le porte del Campidoglio alla Giustizia, che poi - gra-zie all’impegno del Procuratore capo Pignatone e dei suoi vice - ha portato alla luce il bubbone di Mafia Capitale, ponendo le premesseper eliminarlo. La prima idea pare fosse quella di convincere Marinoa presentarsi alle primarie del Pd. Il Pd renziano ha però avvertitoil pericolo e sta correndo ai ripari: le primarie non sarebbero più delPd ma della coalizione, e servirebbero di fatto soltanto per “ratifi-care” la scelta del partito.Col passare delle ore, il progetto di “Marino 2, la vendetta” - si sta-rebbe facendo più ambizioso, in collegamento con l’area anti-ren-ziana che sta nascendo a sinistra dopo la scelta di Renzi di allargareil Pd verso il centrodestra, attraverso i transfughi di Forza Italia che

hanno seguito Denis Verdini; manovra che prefigura forse la nascitadel Partito della Nazione “sognato” da Renzi , un grande partito dicentro (la Democrazia Cristiana di una volta) senza più le estremedi destra e di sinistra. Proprio quest’ultima sta tentando di rinascere:come ha scritto La Stampa, ci sono già stati incontri di Sel con glianti-renziani del Pd Stefano Fassina e Pippo Civati, e quest’ultimoha nell’occasione precisato che “a Roma la nostra area e quella chesostiene Marino si stanno parlando”. Il rapporto di Marino con Selè sempre stato ottimo, e del resto il vicesindaco Luigi Nieri, primadi dimettersi perché indagato, è stato uno dei più fedeli collaboratoridel marziano. Il partito di Vendola ha del resto difeso fino all’ultimo Marino, dichiarandosi disponibile - per bocca del coordinatore ro-mano Paolo Cento - anche ad un’eventuale verifica, nel caso fossestata necessaria per impedirne le dimissioni. Marino, secondo Cento,ha avuto il merito di “rompere le incrostazioni di potere e il malaf-fare”, ma poi è stato vittima di un complotto ordito da Renzi, che inparticolare non ha sostenuto finanziariamente come avrebbe dovutol’azione della Giunta capitolina.

Carlo Rebecchi

segue dalla prima pagina

Tranquilli, Roma può digerire tutto, perfino il Dream Team

Gli alberi potati in au-tunno, le strade asfal-tate non con 5millimetri di bitume(che alla prima piog-

gia salta via), ma risistemate per bene,le scuole comunali dotate di carta igie-nica e gessetti, i posti negli asili nido ingrado di soddisfare la domanda senzacostringere le famiglie a insostenibilisalassi (e favorendo il circuito privato).Sarebbe bello vivere in una città dovealla prima pioggia le caditoie dellefogne non si intasano. E neppure doveuna nuvola passeggera manda nel caosil traffico di un intero quadrante. Sa-rebbe bello non vedere mezzi pubblicipieni come scatole di tonno sottopres-sione. Sarebbe fantastico poter passeg-giare per una strada senza fare loslalom tra cartacce e escrementi vari.Imperdibile – se fosse possibile – muo-versi rinunciando alla macchina e alloscooter. Se solo il servizio pubblicofunzionasse 24 ore su 24 (veramente)e fosse possibile muoversi come aLondra, Parigi, New York o Berlino.Peccato che per tenere aperta qualcheora la metropolitana la notte di Capo-danno si debbano prima condurretrattative sindacali infinite, salvo poiandare a sbattere contro una risma dicertificati medici più o meno fanta-siosi.Vorrei che Roma tornasse quella chemi hanno fatto sognare i paparazzidegli anni della Dolce Vita. Con belledonne a prendere l’aperitivo e senzametresse ad occhieggiare per via Ve-neto a caccia di clienti. Vorrei poterrientrare la sera a casa in macchina coni miei pargoli senza dover fare acroba-zie lessicali per dovergli spiegare l’atti-

vità professionale di signorine e signo-rini vestiti come per andare al mare diRio de Janeiro. Vorrei poter organiz-zare un picnic in un parco pubblicosenza il timore di contrarre il morbodel legionario, la scabbia o le zecchedel piccione. Mi piacerebbe non doverfare da lanciatore di basket professio-nista per tentare di infilare l’immondi-zia – più o meno differenziata – in uncassonetto distrutto dall’incuria.E a chi non piacerebbe camminare la

sera per il centro della nostra cittàsenza il rischio di essere assalito o per-cosso? Chi non amerebbe vedere ingalera i furbetti della Roma “quasi”bene che continuano a rimestare glistessi affari, con gli stessi dipendentipubblici mai rimossi dai posti cardinedella macchina amministrativa? Vorreientrare in un pronto soccorso e sen-tirmi chiedere come mi sento, piutto-sto che trovarmi ad attendere ore perscoprire che devo andare da un me-

di Leonardo Giocoli

UN LIBRO DEI SOGNI?SCENARI

Roma è bellissima. Se soltanto…Traffico, manutenzione, trasporti, legalità: la Città Eterna va sotto tutela per qualche mese, poi dopo la bonifica giudiziaria tutto (purtroppo) tornerà come e peggio di prima. Eppure sarebbe bellissimo

vivere in questo pezzo di paradiso terrestre, se solo ci fosse la certezza del diritto e della pena

dico privato se non sono disposto apassarci la notte. Mi piacerebbe che aisemafori non ci fossero storpi e vaga-bondi a caccia di elemosine. Vorrei chei bambini che chiedono l’elemosina ve-nissero portati subito in un centroadatto a loro e che i genitori di questivenissero perseguiti penalmente e atempo di record invece di cavarselacon una multa e una condanna chenon pagheranno e non sconterannomai.A chi non piacerebbe alzarsi la mattinasenza l’incubo di attraversa la città ne-anche fosse zona di guerra? Vorrei nondover chiamare i vigili (che non ri-spondono mai o quasi), per far rimuo-vere le macchine parcheggiate in postidei disabili o sulle rampe per le carroz-zine. Vorrei dei politici che abbianouna storia umana e professionale dove

far ritorno una volta concluso il man-dato. Vorrei che politici e amministra-tori infedeli finissero a mangiare edormire alla Caritas. Perché chi ha fro-dato tutti ha diritto – dopo aver scon-tato la pena – solo alla pietà, non allaprescrizione.Mi piacerebbe che mio figlio potessefrequentare impianti sportivi pubblicisenza il rischio di contrarre malattie orompersi una gamba. Vorrei che i bel-lissimi mosaici dello Stadio dei Marmivenissero protetti e non lasciati nell’ab-bandono. Mi piacerebbe che i progettimegagalattici dei passati sindaci venis-sero portati a termine. E se si dovessescoprire che sono e restano inutili chesi chiamasse l’ex sindaco e la sua giuntaa rifondere ai romani una quota signi-ficativa del costo sostenuto.Ho l’ambizione che un cialtrone nonpossa essere eletto né debba più perce-pire uno stipendio pubblico se è statopizzicato a rubare, truffare, raggirare. Elo stesso desiderio mi spinge a sognareche chi ha commesso reati controRoma e i romani non possa più stare alibro paga del Campidoglio e delle suecontrollate.Mi aggraderebbe che le tasse che misottraggono giorno per giorno servis-sero veramente. E non solo per pagaredebiti, interessi o sanzioni per l’inade-guatezza di qualcuno che siede inCampidoglio. Amerei sapere quanto ecome spendono i nostri politici senzabisogno di andare a scavare nel webper ore.Questo è il mio libro dei sogni. E taliresteranno visto che in oltre duemilaanni dalla fondazione in questa città siè andati sempre peggio, mai meglio.Però almeno lasciateci sognare un cittàche, almeno nei nostri sogni, è bellis-sima.

Sopra Piazza Venezia oggi; a sinistra via Veneto

ai tempi della “dolce vita”

Page 3: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - SABATO 17 OTTOBRE 2015

PRIMO PIANOsabato 17 ottobre 2015 pagina 3

GRANDI MANOVRE ALL’OMBRA DEL CAMPIDOGLIOASPETTANDO LE ELEZIONI IN PRIMO PIANO

Corsa al candidato.Il toto-nomi per ildopo-Marino, ilsindaco cacciatodal suo partito, è

iniziato prima dell’annuncio delledimissioni del chirurgo. Almenonel Pd che ha deciso di buttarlogiù dalla torre del Campidoglio.Ma non sarà facile provare quellache il premier Renzi definisce“operazione rimonta”. Perché ilcentrosinistra da questa guerrafratricida esce a pezzi. Nessuno cista a giocare la parte dell’agnellosacrificale. Soprattutto se il primocittadino a scadenza, il suo man-dato terminerà il 2 novembredopo l’ufficialità dell’addio, do-vesse decidere di fare lo sgam-betto ai suoi ex amicidemocratici. L’idea dell’ormai exinquilino di Palazzo Senatorio,infatti, è quella di correre alle pri-marie di coalizione. Propriocome nella primavera di due annifa, quando sconfisse - tra gli altri- Paolo Gentiloni.Il ministro degli Esteri ha già de-ciso di sfilarsi. Come la collega digoverno Marianna Madia e il ren-zianissmo, ma di origine radicale,Roberto Giachetti. Senza cavallovincente la consultazione interna,in vista del voto del 2016, vafatta. Così il sindaco dimissiona-rio medita di scendere in campoe far venire fuori, in tutta la suaviolenza, la resa dei conti tra idem romani. Per disinnescare labomba è già pronto il lodo-Ma-rino: prevedere regole che esclu-dano candidati indagati. Cosache potrebbe accadere a breveper la questione scontrini e lespese private del chirurgo con lacarta di credito del Comune.Il piano B della vendetta è quelladi schierarsi con una sua lista ci-vica, sostenuta da Sel. Alle cui as-semblee, nei giorni scorsi hanno

partecipato anche gli ex Pd PippoCivati e Stefano Fassina. Su que-sta ipotesi, però, si spaccanoanche i fedelissimi del primo cit-tadino: c’è chi punta al grande ri-sultato alle amministrative, conun 7% da giocare per scegliere il

suo successore al ballottaggio. C’èchi, invece, parla di una debacleche farebbe calare il sipario sullasua carriera politica. L’alternativa,per il Nazareno, è quella di aprireun dialogo con Marino: il pon-tiere potrebbe essere proprio il

commissario capitolino MatteoOrfini, che prima lo aveva difesoe poi liquidato per salvarsi la pelledalla furia di Renzi. Che, dopo ilno del presidente Anac RaffaeleCantone e del prefetto FrancoGabrielli, guarda ad Alfonso Sa-bella. Un modo per riconoscere ilsuo lavoro legalitario impostatoin Campidoglio.Perché, oltre Giachetti, Gentilonie Madia, si sfila anche il governa-tore Zingaretti: “Le scelte sifanno una volta - spiega - il miocompito è il buon governo delLazio”. E intanto con GoffredoBettini, regista della prima candi-datura di Marino, lavora per farcambiare idea a Roberto Moras-sut, ex assessore, convincendolo

a scendere in campo. Ma con ilclassico schema che comprendaanche Sinistra ecologia e libertà.Mentre non resta ferma la sinistradel partito, vicina all’ex segretarioPierluigi Bersani e al parlamen-tare Gianni Cuperlo, che con l’excapogruppo alla Camera RobertoSperanza lavora a un proprionome.Sempre che il premier non riescanell’impresa impossibile di con-vincere Alfio Marchini. L’inge-gnere civico con una storia difamiglia nel Pci, che alle scorseconsultazioni comunali conqui-stò il 10%, oggi sembra vicino alcentrodestra. Lui è consapevoledi poter prendere voti da en-trambi le parti. E starebbe pen-sando a ritirarsi dall’abbraccioforzista, che gli ha tributato l’eu-roparlamentare Antonio Tajani.Che punta su di lui a Palazzo Se-natorio e su Giorgia Meloni allaRegione. Idea che scatena l’ironiadi Francesco Storace: “Non sa-pevo di elezioni imminenti per laPisana”.Per l’ex presidente del Lazio ilprofilo giusto è proprio quellodella Meloni. La leader di Fratellid’Italia che ha già riscontratol’appoggio della Lega di Salvini.Se non si chiude l’accordo loschema a destra sarà da una parteil Carroccio con Fdi; dall’altra, ilpartito dell’ex Cavaliere Berlu-sconi, con Gianni Sammarco eAndrea Augello, a un passo dal la-sciare Ncd. Insieme ai riformistidi Raffele Fitto che nella Capitalesi appoggiano a Luciano Cioc-chetti, vice governatore con laPolverini alla guida della RegioneLazio.Poco chiare le idee anche in casaCinquestelle. Il deputato Ales-sandro Di Battista, chiesto a granvoce dagli attivisti, si sfila dallacorsa per rispettare il mandato.Stesso discorso per RobertaLombardi e Paola Taverna. Tra igrillini capitolini scendono lequotazioni di Marcello De Vito,in campo nel 2013, e salgonoquelle dell’avvocatessa VirginiaRaggi. Le modifiche al regola-mento, promette il guru Gianro-berto Casaleggio, non ci saranno.Le “comunarie” incoroneranno ilpotenziale successore di Marino.Che, con la sua civica, può spia-nare la strada al Movimento nellagrande corsa per la conquista diRoma.

di Giovanni Santoro

Dopo Ignazio Marino il diluvioPartiti in affanno a caccia di candidati

Acque agitate in casa Pd, che rischia l’ennesima spaccatura sul nome del successore del sindaco marziano, che potrebbe decidere di ripresentarsi alle primarie o di correre con una sua lista civica. Intanto Gentiloni, Madia, Giachetti, Cantone e Gabrielli hanno già dettono a Renzi. Centro destra diviso tra Meloni e Marchini. Il Movimento Cinque Stelle annaspa per trovare un’alternativa ugualmente forte

a Di Battista: forse l’avvocatessa romana Virginia Raggi? E nell’ombra il duo Zingaretti-Bettini gioca la sua partita puntando su Morassut

Roberto Morassut Virginia Raggi

Giorgia Meloni Alfio Marchini

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Page 4: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - SABATO 17 OTTOBRE 2015

sabato 17 ottobre 2015 pagina 4CRONACHE

U n sindaco dimesso, anzi cac-ciato dal suo Pd, e una serie diquestioni ancora aperte sul ta-volo. Perché con l’addio diIgnazio Marino, effettivo il 2

novembre, restano da risolvere alcuni nodi: dairifiuti ai trasporti, dallo scandalo “affitto poli” allemunicipalizzate che bruciano milioni di euro,dalla rotazione dei dirigenti all’accorpamento deivigili, sono tanti dossier irrisolti. A partire dallamobilità, croce per gli automobilisti romani e pergli utenti del tpl. Il parco mezzi Atac, infatti, è ridotto all’osso: il30% dei bus resta fermo in deposito perché nonci sono i soldi per ripararli, circa 300 al giornodanno forfait mentre sono stracarichi di passeg-geri. Servono dei mezzi nuovi, ma per tre voltela gara d’appalto è andata deserta. Così quandol’ex assessore al ramo, Stefano Esposito, lancial’ipotesi di acquistare solo 250 veicoli esternaliz-zando il servizio si consuma la spaccatura con ildirettore generale. Micheli lascia il suo posto apoche ore di distanza dall’addio dell’amministra-tore delegato Danilo Broggi. Così l’azienda di viaPrenestina si trova senza guida. Per l’anno santonessun percorso straordinario è stato ideato. Il rischio è che in una situazione eccezionale, conl’arrivo di milioni di fedeli in città, i percorsi nonsaranno implementati. Anche perché la societànon ha la forza per aumentare le corse, tagliatedi 20 milioni di chilometri. La colpa è di un in-debitamento da record che ha raggiunto quota1,6 miliardi di euro. Briciole i 30 milioni concessi

dal Governo per mettere in sicurezza la metro,dopo il controsoffitto crollato nella stazione dipiazza di Spagna. Con la metro C che vede slit-tare l’apertura della stazione San Giovanni dal2016 al 2018, senza neppure sapere dove arriveràe quando il treno driverless che parte da MonteCompatri. L’Ama, invece, ha avuto il contratto di servizioprorogato poco prima della scadenza, il 27 set-tembre scorso; ma, nonostante la Tari tra le piùalte d’Italia, la spazzatura resta per strada. Marinoaveva puntato al gps sulle spazzatrici e a esterna-lizzare il servizio di spazzamento in 3 municipi.Ma il problema più grande resta quello di trovare

una soluzione al post Malagrotta. Perché, dopola chiusura della discarica più grande d’Europa,i centri di smaltimento e smistamento si contanosulle dita di una mano. Quello della Salaria si in-golfa subito per la gran quantità di “monnezza”prodotta, quello di Rocca Cencia è ancora lon-tano dall’essere realizzato. La scadenza dell’affi-damento per la pulizia delle strade sarà a giugnoprossimo: nel bel mezzo del Giubileo. Difficileche il commissario straordinario prenda una de-cisione sul partner industriale. Tra le società capitoline, spicca il caso delle As-sicurazioni di Roma: una polizza auto che al Co-mune costa 3 volte in più rispetto ai prezzi

standard. Non solo. La rotazione dei dirigenti,per evitare fenomeni di corruzione venuti poialla luce con l’inchiesta di Mafia Capitale, è statasolo avviata. L’accorpamento dei vigili, che ha unorganico sottodimensionato di 3mila unità, soloipotizzato. Le punizioni esemplari promesse daMarino, dopo lo sciopero bianco della notte diSan Silvestro, solo annunciate. La vertenza sul salario accessorio è lontana dalchiudersi. Perché, dopo le aperture fino alle 18degli uffici municipali, sono arrivate le bustepaghe: con tagli di oltre 200 euro, dopo la can-cellazione dei premi a pioggia. Il sindaco dimis-sionario puntava sulla produttività, ma i criteriper pagare di più chi lavora di più e meglio ancoranon ci sono. Grande nodo anche lo stadio della Roma. Do-veva essere una sorta di cittadella dello sport, conrilancio della zona di Tor di Valle. La cui rinascitapassava per l’impianto dei giallorossi e la crea-zione di un’area residenziale, commerciale e peruffici. Il progetto non convince, manca la pub-blica utilità. Zero soldi per il raddoppio della viadel Mare, niente prolungamento della Metro B,cui si aggiunge un’inchiesta sulla compravenditadei terreni da parte del costruttore Parnasi. La prima pietra doveva essere posta quest’anno,l’inaugurazione nel 2017: tempi da libro deisogni. Poi ci sono le procedure per la vendita di600 immobili di pregio. Sono partite ad agosto.Così come l’adeguamento degli affitti per l’edili-zia residenziale pubblica. Una valanga di carte edi dossier. Per l’addio di un sindaco cacciato dalCampidoglio. E un’agenda troppo piena ancheper un commissario straordinario.

I DOSSIER APERTI CHE ATTENDONO DI TROVARE SOLUZIONESCENARI

di Giovanni Santoro

Debiti, polemiche e progetti sulla cartaLa pesante eredità del sindaco dimissionatoLa situazione del trasporto pubblico e della pulizia della città, garantiti solo teoricamente da Atac e Ama, le due municipalizzate

dai bilanci in rosso e i servizi carenti; la vertenza del salario accessorio dei 24 mila dipendenti del Campidoglio; affittopoli, l’accorpamento dei vigili urbani e la vicenda dello stadio della Roma: sono solo alcune delle questioni urgenti

che il commissario straordinario dovrà affrontare dal 2 novembre in poi, con il Giubileo straordinario in arrivo

L’INTERVISTA/ Parla Roberto Betti dell’Usb

Sono quasi 30 mila e si dice servano a fargirare gli ingranaggi della macchina am-ministrativa capitolina. Molti dicono che

sono troppi, che lavorano poco e che sarebbeutile ridurne il numero. Sono gli impiegati delComune di Roma, intorno ai quali si concen-trano mille contraddizioni. Di sicuro per ora c'èche la dimissionaria giunta Marino mesi fa è in-tervenuta brutalmente sui dipendenti comunaliimponendo un nuovo contratto che prevede labrusca riduzione del salario accessorio. Per tuttinon proprio. La dirigenza non è stata sfioratada alcun progetto di riforma delle retribuzioni.Quanto ai comunali, gli stipendi partono dapoco più di 1000 euro, soprattutto dopo gli esitidella vertenza ancora aperta sul salario acces-sorio. Per orientarsi e capire qualcosa di piùsulle dinamiche di quel "mondo parallelo" rap-presentato dai dipendenti comunali abbiamochiesto a chi "li difende", Roberto Betti di USB,cosa sta succedendo e cosa succederà.

Cosa pensano i comunali delle di-missioni del sindaco Marino?

I dipendenti comunali sono anche cittadini diquesta città. Pertanto hanno subito l’ineffi-cienza del sindaco Marino, oltre che come am-

ministratore della cosa pubblica, anche come“datore di lavoro”. In campagna elettorale, sialui che il suo vicesindaco Nieri, proclamavanola disponibilità al dialogo con tutte le rappre-sentanze dei lavoratori al fine di riqualificare ilpersonale riconoscendolo quale elemento in-dispensabile ed insostituibile per il funziona-mento della macchina capitolina. Subito dopol’insediamento è partita invece una campagnadi denigrazione dei dipendenti con il chiaro in-tento di riversare sul personale le colpe del-l’inefficienza dei servizi. In tal modo si èpreparato il terreno allo smantellamento e al-l’affidamento ai privati di interi pezzi di compe-tenze anche amministrative. Un esempio: icrediti dell'amministrazione vengono riscossida società esterne cui vengono forniti uffici, ar-redi e computer per svolgere un lavoro chehanno sempre svolto i comunali. L'ufficio Giar-

dini, fiore all'occhiello di Roma Capitale, èormai smantellato e i lavori affidati in appalto;anche la gestione delle banche dati informati-

che - il cuore dell’informazione - è in mano a so-cietà in appalto con tutti i rischi che questocomporta.

A che punto è la trattativa sul con-tratto? Perché i lavoratori hannovotato no al referendum che hadato poi il via libera all’atto unila-terale peggiorativo delle condizioniretributive?

La questione del “Contratto Decentrato delComparto”, spacciata tramite i media comeuno strumento di elargizione di denaro pubblicosenza alcun criterio oggettivo ai presunti “fan-nulloni”, in realtà, e lo si vede ora conti allamano, è servita solo per far cassa sui dipen-denti. Ogni dipendente sta percependo circa200 € in meno al mese da gennaio 2015.Senza contare che la spesa del personale negliultimi 5 anni è scesa di oltre 100 milioni e si è

ricorsi sempre più spesso al precariato. A tuttoquesto i lavoratori hanno risposto “no”. L’attounilaterale è la “vendetta” dell’amministra-zione capitolina che non ha più riaperto la con-trattazione cui invece è obbligata.Perché l’amministrazione non dà se-guito ai concorsi effettuati, alle 22 pro-cedure selettive per circa 2000 posti?Quali iniziative avete in mente rispettoalla posizione di vincitori e idonei?Le politiche nazionali, che mirano a individuarenella spesa per il personale la causa dell’au-mento del debito pubblico, pongono tutte leamministrazioni in condizioni tali da non poterassumere. La situazione è al collasso: aumen-tano le richieste di servizi, ma diminuisce la ca-pacità di erogazione con il diminuire delpersonale a disposizione. L’aumento dell’etàmedia del personale, per il blocco delle pen-sioni, impedisce ogni possibile ricambio gene-razionale. USB è dell’avviso che solo investendosul lavoro si può uscire dalla crisi economica esi possono raggiungere livelli di efficienza deiservizi propri di una capitale europea. Ma sitratta di una questione che va risolta sul pianonazionale.

“Stipendi ridotti ai ‘comunales’: è stata la vendetta di Marino”

di Sandro Gugliotta

Roberto Betti

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CRONACHEsabato 17 ottobre 2015 pagina 5

Ipab di Gaeta, legge Severino, in-chiesta della Autorità NazionaleAnticorruzione, Zingaretti so-speso per tre mesi e poi assolto daun dirigente regionale, la piccata

reazione dell’Anac che puntigliosamentefrena sulla conclusione della vicenda, lapubblicazione della “sentenza” assolutoriasulla Bur della Regione, il senso di disagioprofondo che resta comunque addosso.Un pasticcio imbarazzante per il presi-dente della Regione che si trova a doverscegliere la linea del confronto, dellasfida, o il basso profilo in attesa che le po-lemiche decantino e oscilla sempre tra ledue strategie facendo solo confusione. Lapunizione per la irregolarità commessa sa-rebbe il veto per un periodo stabilito, tremesi appunto, all’esercizio di nomina.Proprio adesso che il governatore avevadeciso di mettere mano al risiko delle pol-trone sanitarie. Non può essere. Strana si-tuazione davvero. Ma ricostruiamola pergradi. Il presidente Nicola Zingaretti nonaveva modo di conoscere le cause di in-compatibilità del commissario dell’Ipabdi Gaeta che aveva nominato, e dunquenon ha alcuna colpa nè «responsabilitàsoggettiva» nell’averlo assegnato a quelposto: di conseguenza non sarà condan-nato al temuto divieto di fare nomine pertre mesi. E’ la sostanza della nota diffusalunedì dalla Regione Lazio. A emettere ilprovvedimento di «assoluzione” del go-vernatore è stata la responsabile anticor-ruzione della Regione Lazio Giuditta Del

Borrello, delegata proprio dall’Autoritàguidata da Raffaele Cantone a fare luce sueventuali responsabilità nella nomina diAgresti. Questi, in una autocertificazione,omise il suo ruolo di amministratore diuna società che gestisce due cliniche ac-creditate col Servizio sanitario regionale,circostanza che, ai sensi della legge Seve-rino, lo avrebbe reso incompatibile conl’incarico. Fu il direttore dell’Ipab a se-gnalare la questione all’Anac. Agresti si di-mise e Zingaretti dichiarò nulla lanomina. Intanto Anac decise di affidareproprio alla funzionaria regionale DelBorrello, che chiese a Zingaretti una me-

moria difensiva, l’incarico di accertare leeventuali responsabilità. Leggendo la re-lazione della funzionaria, le argomenta-zioni contenute nella memoria delpresidente sono state convincenti. Ma apesare è stata soprattutto la considera-zione che Agresti, all'atto della sua no-mina, ha "prodotto una dichiarazionemendace". Una circostanza che ha spintogli uffici dell'anticorruzione laziale a tra-smettere tutta la documentazione allaprocura della Repubblica. Zingaretti nonpuò essere punito con una sospensionetemporanea del suo potere di nomina acausa della dichiarazione falsa di un suo

nominato.Aveva fatto scalpore della “sospensione”,ha creato altrettanto stupore e sconcertola rapidità e la spregiudicatezza della chiu-sura del caso. Sicuramente è tutto rego-lare, - e in questi caso la vicenda ha ilsapore di una commedia all’italiana - maqualcosa che lascia uno sgradevole retro-gusto c’è ; perché in una nota l’AutoritàNazionale Anticorruzione precisa che lanotizia che avrebbe proceduto ad archi-viare il procedimento di inconferibilità re-lativo alla nomina dell’ex commissariostraordinario dell’Ipab SS. Annunziata diGaeta è «assolutamente destituita di ognifondamento». L’Anac «sulla questionesi è pronunciata con la delibera n° 67 del23 settembre scorso ed ha rimesso al Re-sponsabile della Prevenzione della Re-gione Lazio (Rpc) il prosieguo delprocedimento, indicando i criteri a cui at-tenersi. Della decisione del Rpc, cheavrebbe dovuto essere comunicata al-l’Anac, fino a questo momento, non vi èalcuna traccia» (il documento della fun-zionaria è stato pubblicato sulla Bur dellaRegione il 12 ottobre, ma alla Autoritàevidentemente non risultava ancora per-venuta). L’Anac infine precisa «che ilResponsabile della Prevenzione dellaCorruzione è un dirigente della RegioneLazio e non è né un funzionario né un di-rigente dell’Anac, ma è il responsabile in-terno del rispetto delle normeanticorruzione della Regione». Tutto questo significa che la questione èancora in itinere ? Per ora non è dato sa-perlo.

Anche il parcheggio del Gianicolo sta diventando unbrutto biglietto da visita di Roma in vista del Giubileo. Viracconto quello che mi è successo e ho visto mercoledì

scorso. Alle 10,30 ho imboccato, dopo quattro mesi, l’ingressoper le auto al parcheggio del Gianicolo. Prima sensazione distizza: i semafori all’ingresso - che indicano se c’è posto o noed evitano al malcapitato di girare a vuoto per i 4 piani del par-cheggio - erano spenti. Gioco allora la carta della buona stella:seppure il parcheggio fosse piuttosto pieno (in piazza San Pie-tro c’era l’udienza generale di Papa Francesco), riesco a tro-vare un posto al quarto piano.Scendo, con ascensore scala mobile, verso l’uscita di viaPfeiffer, adiacente a via della Conciliazione: ai lati dell’uscitadal tunnel mi accoglie un accampamento di mendicanti e di

venditori di merce contraffatta. Attraverso via della Concilia-zione e il suk si infittisce. Ma non è questo il problema. Ilbrutto avviene al ritorno. Salgo al quarto piano per pagare ilparcheggio alla macchinetta automatica e trovo gli stessi av-visi su fogli di carta che c’erano 4 mesi fa: la macchina per ilpagamento non funziona e bisogna scendere a piano terra,alla cassa centrale. Faccio una semplice domanda ai respon-sabili del parcheggio: non sono troppi 4 mesi per (non) ripa-

rare le macchinette per il pagamento del parking?E non è ancora finita. Vado al bagno. Pago i 50 cen-tesimi alla cassiera ed entro. Non c’è nessuno. Ibagni erano in condizioni pessime: non se ne sal-vava uno. Esco e faccio le mie rimostranze alla cas-siera: “vi fate pagare, ma almeno cercare dipresentare agli utenti dei bagni puliti!!”. Lei fa spal-lucce. Nel frattempo arriva un pullman di turisti spa-gnoli. Mi trattengo un po’ e li sento inveire inspagnolo contro questa situazione, contro Roma e iromani.Ditemi voi: che cosa ci vuole a tenere puliti i bagni,a far riparare la cassa automatica e ad allontanaremedicanti e mercanti da via della Conciliazione? E’

questa l’immagine che vogliamo dare di Roma ai pellegrini delGiubileo?

Adriano M. - Roma

Invitiamo i cittadini di Roma e del Lazio a denunciare le cose che non vanno con foto ed email a questo indirizzo:

[email protected]

Parcheggio del Gianicolo, che brutta accoglienza per il Giubileo

LA STRANA VICENDA DELLA “SOSPENSIONE” IN BASE ALLA LEGGE SEVERINOQUI PISANA

Zingaretti resta nel limboLa Regione comunica trionfalmente che il presidente è stato “assolto” per il pasticcio della nomina all’Ipab di Gaeta, l’Anac frena: nessuna

comunicazione in merito dalla responsabile dell’Anticorruzione della Pisana. Che, si precisa, non è né un funzionario né un dirigente dell’Autorità guidata da Raffaele Cantone. Poi il provvedimento viene pubblicato sulla Bur della Pisana, ma le perplessità sulla vicenda rimangono

di Giulio Terzi

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sabato 17 ottobre 2015 pagina 6CRONACHE

L e premesse c’erano tutte allorché lascorsa primavera, dovendo rinno-vare il consiglio di amministrazionedella Fondazione, il sindaco Marino,che da statuto ne indica i membri in-

sieme a Camera di Commercio e Regione, ha de-ciso di reclutare il nuovo amministratore delegatoattraverso un bando internazionale. In Campido-glio sono arrivati 141 curricula di altrettanti ma-nager. La scelta è caduta, nonostante il parerenegativo della commissione cultura, sullo spa-gnolo Josè Ramon Dosal Noriega, che a metà lu-glio è stato presentato in pompa magna da Marinocome nuovo ad della Fondazione. E qui ci fermiamo. Perché, alla presentazione inpompa magna non è seguita l’ordinanza sindacaleper ufficializzare la nomina di Dosal Noriega. Laquestione “rinnovo cda” sembrava avviata a lietaconclusione agli inizi di agosto, allorché lo stessosindaco ha designato, ancora una volta in via uffi-ciosa, i nuovi membri del cda di “pertinenza” delCampidoglio; parimenti han fatto Camera diCommercio, Città Metropolitana (la vecchia pro-vincia) e Regione: 15 nomi per amministrare l’Au-ditorium (Luigi Abete, Stefano Barigelli, LaviniaBiagiotti, Azzurra Caltagirone, Giovanni Castel-lucci, Umberto Croppi, Sabrina Florio, GianniLetta, Nicola Maccanico, Valter Mainetti, Gio-vanni Malagò, Paola Manfroni, José Ramon DosalNoriega, Francesca Pasinelli e Aurelio Regina)con un sedicesimo membro, Michele dell’Ongaro,presidente dell’Accademia di Santa Cecilia e inquanto tale membro di diritto del cda. Ma anchein questo caso è mancato il sigillo dell’ufficialità,la firma del sindaco Marino che, il 5 agosto scorso,non ha firmato l’ordinanza di nomina, salvo poipartire per qualche giorno e rientrare in Campi-doglio il 10 agosto.Pazientate, lettori, le date sono importanti. Queicinque giorni sono stati fatali, perché proprio al-lora è diventato legge il Testo sugli Enti Locali(legge 125 del 2015), che ha abrogato la derogaper le istituzioni culturali relativamente al tetto nelnumero dei consiglieri: dunque, non più 15 per-sone nel cda di Musica per Roma, ma solo 5, aiquali si aggiunge Dell’Ongaro senza diritto di voto.Due mesi di frenetici contatti tra pareri legali “proveritate”, richieste al ministro dei Beni CulturaliFranceschini e al premier Matteo Renzi perché in-serissero in qualche decreto il codicillo “salva Au-ditorium”. Niente da fare, gli appelli di Marinosono rimasti inascoltati. E così, per consentire al-l’Auditorium di proseguire la sua attività, il sin-daco-marziano ha dovuto chinare la testa eobbedire a ciò che impone la legge. E dire sì allastrada suggerita: vale a dire, permettere la convo-cazione del consiglio d’amministrazione uscente,presieduto da Aurelio Regina, per votare la ridu-zione del numero dei consiglieri da 15 a 5. Opera-zione compiuta il 6 ottobre scorso. La variazionedi statuto è stata inviata al Prefetto che, come pre-scrive la legge, ha provveduto ad approvare le mo-difiche statutarie e ad iscriverle nel registro delle

persone giuridiche in data 13 ottobre. Contempo-raneamente si è sciolto l’altro nodo, riguardante ilpresidente della Regione Zingaretti, per il qualel’Anac, l’Autorità Nazionale Anticorruzione pre-sieduta da Raffaele Cantone, aveva chiesto tre mesidi “sospensione” dalla possibilità di effettuare no-mine. Il procedimento nei confronti del governa-tore è stato archiviato dal responsabile regionaleanticorruzione, che non ha ravvisato elementi a ca-rico di Zingaretti. Libero dunque di firmare. E arriviamo così alle due firme mancanti perché laFondazione Musica per Roma abbia finalmente ilnuovo cda e il gioiello Auditorium possa conti-nuare la sua attività, presentando la nuova pro-grammazione, mettendo in vendita biglietti e

abbonamenti. Certo, non sarà facile per Marino eZingaretti scartare 10 persone su 15. Zingaretti, adesempio, potrà nominare un solo consigliere inluogo di due. Chi sostituirà gli uscenti RenatoViola e Aurelio De Laurentis? Il papabile, secondoindiscrezioni di stampa, sarebbe Valter Mainetti,amministratore di Sorgente Gruop, ma alla Pisanastorcono il naso. E’ una scelta non facile, dovendoassegnare una poltrona di prestigio, sebbene la ca-rica non preveda compensi. Non meno difficile lascelta di Marino, deciso a confermare Aurelio Re-gina nella carica di presidente, Noriega Dosalcome amministratore delegato e Azzurra Caltagi-rone come consigliere, in luogo del padre France-sco Gaetano, consigliere uscente. Un modo per

non scontentare il potente imprenditore e per ga-rantire una quota rosa di nomina “sindacale”. Mail sindaco ha dovuto far sapere a Malagò, a GianniLetta, a Luigi Abete, a Nicola Maccanico, tanto perfare qualche nome, che per loro non c’era piùposto. Quinto e ultimo nome è quello di LaviniaBiagiotti, vice presidente, indicata dalla Camera diCommercio, sulla quale non ci sono ripensamenti.Firmeranno Zingaretti e soprattutto Marino? Almomento di chiudere questo articolo non c’eratraccia di simili ordinanze. Speriamo si sveglino osi siano svegliati. Di sicuro il lieto fine ci sarà, anchese in extremis. Ma l’esempio di mala-amministra-zione resta.

Maria Pia Miscio

IL RINNOVO DEI VERTICI DELLA FONDAZIONE MUSICA PER ROMA TRA RITARDI E NEGLIGENZEIL CASO

Auditorium: come trasformareun gioiello in un esempio di mala amministrazione

SEGUE DALLA PRIMA

Page 7: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - SABATO 17 OTTOBRE 2015

LazioLaziola

del

anitàSSNUMERO 54 ANNO I SABATO 17 OTTOBRE 2015

V i ricordate quando dabambini giocavamo aiquattro cantoni? Oggi è ilgioco preferito dal compa-gno Zingaretti e dei suoi

più stretti collaboratori. Abbiamo par-lato dei quattro cantoni ma potremmo ri-ferirci anche ad un’opera lirica “lecomparse dell’Aida”. Ci siamo già inte-ressati più volte del riordino territorialedelle ASL, del loro accorpamento riferitoanche alle Aziende Sanitarie e ai Policli-nici, abbiamo già raccontato vicendepoco chiare, anzi, decisamente opache.Oggi siamo a un passo dalla rappresen-tazione sul palcoscenico mediatico.(nel

senso che se ne parla solo sui giornali).Con Flori Degrassi che a 64 anni lascia ilnono piano del Palazzo della Regione perandare, si dice, a governare la Super ASL- Roma 2 – quella che comprenderebbe(e forse comprenderà davvero) RMB eRMC. Mentre dall’altro cantone il pluridecorato, stimato, esperto Vitaliano DeSalazar, con un sofferto 'obbedisco' do-vrebbe finire a Tivoli, in una Azienda sa-nitaria della provincia di Roma, laRMG. Infine c’è l’altra super ASL diRoma, quella nata dalla somma di RMAe RME. Sarà appannaggio di Angelo Ta-nese, un fedelissimo del presidente.Il quarto cantone è l’Azienda Ospeda-

liera Sant’Andrea il cui direttore arriveràda Tivoli: si tratta di Giuseppe Caroli,usato sicuro del Pd, che sostituirebbel’estromesso, per ragioni giudiziarie, Egi-sto Bianconi. Non è tutto, però è già ab-bastanza. Nello schema di Zingaretti c'èun punto interrogativo, quello dell'accor-pamento delle due ASL capitoline: l’auladella Pisana è l’unico organo ad appro-vare o respingere la proposta. Tempi lun-ghi, dunque, Natale o giù di lì. Intanto ilDirettore della cabina di regia, AlessioD’Amato, annuncia che sono in corso levalutazioni sull’operato dei singoli DGdopo i prii 18 mesi di attività. Mai esple-tate sul serio, fino ad ora Solo allora si

potrà comprendere chi sarà vincente aiquattro cantoni?La guerra dei DG conti-nua, intanto. Per quando riguarda gliIRCSS sembra, ma non è ancora confer-mato, che il Ministro della Sanità Bea-trice Lorenzin intenda nominare unfedele scudiero preparando così il NuovoCentro Destra a diventare una piccolacorrente del partito di Renzi. Ma tuttoquesto ha poco a che fare con gli interessiquotidiani degli utenti del Servizio Sani-tario Nazionale. Quel che la coppia Zin-garetti-D'Amato offre è solo tantaconfusione.

Il Corvo

Zingaretti e il gioco dei quattro cantoni

LA MAPPA DEL POTERE DIETRO I FATTINomine scongelate,anzi no. Ma comunque qualcosa cominciaa muoversi a pagina 8 a pagina 9

Come si manda a fondo la sanità di una regione

Page 8: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - SABATO 17 OTTOBRE 2015

Laziola delSSanità Lazio MAPPA DEL POTERE sabato 17 ottobre 2015 pagina 8

Zingaretti scongelale nomine, anzi no

Ma comunque qualcosa

comincia a muoversiZingaretti gioca a rimpiattino, è a metà consiliatura e deve scegliere la

squadra dei fedelissimi, scremare, promuovere, punire, sistemare.Mancano le valutazioni dei primi18 mesi, la procedura, complicata,

può diventare un alibi per prendere tempo e scaricare poi gli indesiderati conuna motivazione. Ma la tribù dei manager è scontenta e scontrosa. Preoccu-pata, lavora male. Nei corridoi della Regione si passano l'informazione, comea scuola. La mappa che si può azzardare è più o meno questa. Macchitella la-scia Viterbo, al suo posto la fedelissima Daniela Donetti, oggi direttore ammi-nistrativo. A Frosinone dovrebbe liberarsi la poltrona, la Mastrobuono è statapromessa pubblicamente allo Spallanzani che dovrà essere scorporato dal-l'Ifo. A Latina Caporossi sembra fortemente compromesso, ma per ora po-trebbe restare. Antonio D'Urso (San Camillo) era in predicato di andare inRegione a prendere il posto della De Grassi, a sua volta comandata (promossa-punita) alla RmB (quando ci sarà la fusione con la Rmc). Dalla RmB De Salazarsi sposterebbe a Tivoli (RmG), mentre il titolare di quella Asl andrebbe al San-t’Andrea (casella vacante). Sempre in bilico la Corradi (Ares 118) mentre sem-bra in uscita Amalia Allocca, direttore sanitario del Policlinico Umberto I. Alsuo posto potrebbe andare Ferdinando Romano, già direttore generale in Re-gione e alla Asl RmB. Un gioco complesso, equilibri politici in gioco (le capacitàc'entrano poco), tanti interrogativi. Zingaretti governa così.

Asl Roma A CENTRO STORICOCommissario Angelo TaneseDirettore sanitario Barbara GiudiceandreaDirettore Amministrativo Adriano Campioni

Asl Roma B CENTRO STORICODirettore Generale VITALIANO DE SALAZAR

Direttore sanitario Vittorio Amedeo Cicogna Direttore Amministrativo Sabrina Cenciarelli

Asl Roma C EUR E DINTORNIDirettore Generale CARLO SAITTO

Direttore sanitario Marina CapassoDirettore Amministrativo Silvia Cavalli

Asl Roma D DA TRASTEVERE A OSTIADirettore Generale Vincenzo PanellaDirettore sanitario Flavia Simonetta PirolaDirettore Amministrativo Paolo Farfusola

Asl Roma E DAL VATICANO A BRACCIANODirettore Generale Angelo TaneseDirettore sanitario Mauro Goletti Direttore Amministrativo Maria Velardi

Asl Roma F CIVITAVECCHIADirettore Generale Giuseppe QuintavalleDirettore sanitario Francesca Milito Direttore Amministrativo Lauro Sciannamea

Asl Roma G TIVOLI, GUIDONIA, SUBIACODirettore Generale GIUSEPPE CAROLI

Direttore sanitario Domenico BraccoDirettore Amministrativo Daniele Aguzzi

Asl Roma H CASTELLI, ANZIO, NETTUNODirettore Generale FABRIZIO D’ALBA

Direttore sanitario Narciso MostardaDirettore Amministrativo Francesca Merli

Asl ViterboCommissario LUIGI MACCHITELLA

Direttore sanitario Antonio BrayDirettore Amministrativo Daniela Donetti

Asl FrosinoneDirettore Generale Isabella Mastrobuono Direttore sanitario Roberto TestaDirettore Amministrativo Mario Piccoli Mazzini

Asl LatinaDirettore Generale MICHELE CAPOROSSI???Direttore sanitario Alfredo CordoniDirettore Amministrativo Vania Rado

CommissarioFacente funzioneA rischio?VacanteIn uscita a

LEGENDA

San Giovanni AddolorataDirettore Generale ILDE COIRO

Direttore sanitario Stefano Pompili Direttore Amministrativo Massimiliano Gerli

Sant’AndreaDirettore Generale Lorenzo Sommella ffDirettore sanitario Lorenzo SommellaDirettore Amministrativo Paola Longo

San Camillo ForlaniniDirettore Generale Antonio D’UrsoDirettore sanitario Francesco CorteseDirettore Amministrativo Alessandro Cipolla

Policlinico Universitario Umberto IDirettore Generale Domenico AlessioDirettore sanitario Amalia AlloccaDirettore Amministrativo VACANTE

AZIENDE OSPEDALIERE

Asl RietiDirettore Generale Laura FigorilliDirettore sanitario Marilina ColomboDirettore Amministrativo Manuel Festuccia

SpallanzaniDirettore Generale Marta Branca ???Direttore sanitario Marina Cerimele ???Direttore Amministrativo Guglielmo di Balsamo???

Ares 118Direttore Generale MARIA PAOLA CORRADI???Direttore sanitario Domenico Antonio IentileDirettore Amministrativo Francesco Malatesta

IfoDirettore Generale Marta Branca ???Direttore sanitario Marina CerimeleDirettore Amministrativo Guglielmo di Balsamo

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Laziola delSSanità LazioCRONACHEsabato 17 ottobre 2015 pagina 9

DIETRO I FATTI

SANITÀ&RICERCA/ Partito il nuovo reparto di servizi sanitari a pagamento

La Fondazione S.Lucia Irccs , punto di ri-ferimento a livello nazionale e interna-zionale per la neuroriabilitazione è

sempre piu' "a cinque stelle". Elevatissimolivello di cura e di assistenza, elevatissimolivello di ricerca finalizzata, come risulta evi-dente dagli scores che periodicamente ven-gono pubblicati da ministeri ed entiscientifici (La Fondazione dispone di oltrecinquanta laboratori di ricerca specializzatinel settore delle neuroscienze e integraticon l'attività clinica dell'ospedale), l'Istitutosi e' arricchito di un elemento in piu', quellodei servizi sanitari a pagamento. La nave, affidabile, sicura, e' la stessa, maha un ponte, fuor di parafrasi un reparto,con un servizio alberghiero di livello ancorasuperiore, ad un costo inferiore di almeno il50 per cento rispetto a strutture pubblichedi pari livello. La "Private inpatients Unit" delS. Lucia occupa tutto il sesto piano del-l'ospedale, una trentina di letti in stanze di

degenza di 46 mq, dotate di un sistema dimonitoraggio delle funzioni vitali, di bagno,letti motorizzati con telecomando, telefonorete wifi, tv, con arredi adatti anche a periodiprolungati di degenza. Il paziente può sce-gliere tra stanza singola e doppia, viene as-

sistito in ogni neces-sità, i pasti vengonoserviti in vassoi termiciappositamente prepa-

rati all'interno dell'ospedale sotto il controllodel servizio dietetico, tenendo conto di spe-cifiche abitudini alimentari o credo reli-gioso. Fin qui il discorso alberghiero. Ma unIrccs , Istituto di Ricovero e Cura a caratterescientifico (titolo conferito dal ministero e

detenuto in Italia da un numero limitatis-simo di enti) offre sicurezze sul piano sani-tario superiori ai normali ospedali. Il repartoper pazienti privati del S.Lucia è diretto daStefano Paolucci che può contare su unaequipe di neurologi, fisiatri, fisioterapisti, lo-gopedisti, terapisti occupazionali, infermierie operatori sanitari interamente dedicata alprogetto riabilitativo e secondo le necessitàspecifiche del paziente.

di Marco De Leo

Fondazione S.Lucia, riabilitazione a cinque stelle

L’opposizione strepitae denuncia: Zinga-retti e i suoi gover-nano la Regione e inparticolare il qua-

drante sanitario come fosse una cosaprivata tutta loro, al massimo comesi trattasse di amministrare un condo-minio all’interno del quale avesserouna maggioranza assoluta in terminidi millesimi. L’ultimo episodio chesta scatenando reazioni vivaci è rela-tivo alle nomine in sanità, quelgrande risiko – o gioco dei quattrocantoni – che tutti aspettano si ri-metta in moto dopo uno stop non sicapisce bene legato a cosa. Il gover-natore ha deciso di cambiare mezzasquadra, di mettere ai posti giusti per-sone fedeli, e sfrutta la legge (quandogli pare) della verifica dei risultati adiciotto mesi. C’è un team al lavoro,con un meccanismo farraginoso e perniente trasparente entro i primi di no-vembre i manager saranno valutati,ascoltati, interrogati, promossi e boc-ciati. Ma intanto le nomine e le s-no-mine si fanno a mezzo stampa e tuttifanno finta di credere che quel chescrivono i giornali siano oro colato.Decisioni prese, firmate e controfir-

mate. Come scrive la stampa locale aViterbo, dove l’eterno commissariostraordinario Macchitella sta per la-sciare il posto alla sua fedelissima di-rettrice amministrativa DanielaDonetti. Si sa da tempo, dicono i ru-mors, ma l’opposizione lamenta: laDonetti non è nella famosa short listdi qualche estate fa. Preistoria. Saràvero? La Regione non si perita nem-meno di rispondere. Il Messaggeropoi disegna una nuova mappa del po-tere sanitario lasciando intendere

solo tra le righe che è una ipotesi discuola, e tutti prendono la notiziacome fatto acquisito. Il tam tam correveloce, telefonate si incrociano tramanager e dirigenti, qualcuno prote-sta vivacemente, altri si cercano alter-native di lavoro. Ma non è successoniente. E’ solo un modo per muoverele acque, per lanciare provocazioni evedere l’effetto che fa, in molti casi. Inomi, comunque, sono reali e cosìpure i problemi. Ci sono delle caselleda riempire, ci sono dei meccanismi

da compensare. Non si capisce benecome e quando sarà varata la legge re-gionale che accorpa la Asl RmB e laRmC. Quindi? I manager di quelleaziende che fanno? C’è da scorporareIfo e Spallanzani. Come, quando, per-ché? E con quali manager? Non si sa,non si deve sapere. Non si è decisoniente. I dirigenti e i vertici della Re-gione sono impegnati in questo, enon credete che si occupino delleemergenze vere della sanità. Il potereè potere. La zarina Degrassi per de-

creto a gennaio dovrà lasciare ilposto-chiave in Regione. Promossa opunita? Può andare con la sua espe-rienza a governare la nuova maxi Asl,non ancora nata e già piena di pro-blemi. Ma ci sono da spostare unpaio di Dg che hanno servito fedel-mente. Che fare? Spostiamo le pe-dine sulla scacchiera – è sempre unalettura della situazione data daimedia, intendiamoci – partendo dallacasella libera, quella del S.Andrea. Lìspostiamo un manager, quello dellaRmG, ad esempio, il fedele Caroli. Alsuo posto mettiamo quello della AslRmB in uscita, De Salazar. E la Ma-strobuono che scalpita per andare –deciso, annunciato, non ratificato –allo Spallanzani? Aspetti, intanto tro-viamo qualcuno che vada al suoposto in Ciociaria. Si parla di spostareD’Urso (S.Camillo) in Regione, disollevare Caporossi (Latina) dal suoincarico, di liberare l’Ares118 dallaCorradi. Ma con calma. Intanto fac-ciamo un po’ di melina a centro-campo, tanto per confondere leacque. E il bando per il Cup, le ambu-lanze nuove per il Giubileo, le listed’attesa, le Rsa, la mobilità passiva, ilcaos nel settore psichiatrico-salutementale? Tranquilli, non vedete chestiamo lavorando per voi?

di Giulio Terzi

Come si manda a fondola sanità di una Regione

Il risiko delle nomine distrae dai problemi reali, la Cabina di regia fa melina e manda segnali ma non affronta le emergenze sul territorio. Che continuano ad aumentare, mentre il Giubileo è alle porte

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sabato 17 ottobre 2015 pagina 11 CRONACHE

Come gestire e organiz-zare l’estremo saluto aun familiare defunto èuna scelta personale deifamiliari e nessuno deve

interferire in questo percorso doloroso.Se questo principio non viene rispet-tato o se “il caro estinto” non viene cu-rato nei minimi dettagli, prima di esserelasciato alla famiglia che lo accompa-gnerà nella dimora per l’eternità, al Po-liclinico Gemelli di Roma scattano lesanzioni. Sanzioni correlate a un vero e

proprio codice etico di cui si è dotato ilnosocomio romano. Con uno sguardoalla solidarietà nel caso in cui il decessoabbia colpito un senzatetto: in questocaso lo svolgimento delle esequie av-viene con la modalità cosiddetta di be-neficienza, gestita dall’Ama per contodel Comune di Roma.Nel caso in cui ci sia una famiglia a pian-gere il morto, prima di tutto, spieganodalla Direzione sanitaria, “occorre di-stinguere i piani operativi: la gestionedella camera mortuaria in senso stretto

è gestita dal Gemelli con personale de-dicato, secondo un regolamento in-terno (che risponde alle disposizioninormative contenute nel Regolamentodi Polizia Mortuaria di cui al D.P.R.10settembre 1990 n. 285)”. In sintesi, ilpersonale ausiliario, dei reparti e necro-foro, provvede al trasferimento delcorpo del paziente deceduto dai repartialla camera mortuaria; qui, trascorso ilperiodo di osservazione, viene ricom-posto e solo allora i familiari possonostare al suo fianco. Nel frattempo, i ne-

crofori provvedono anche alla raccoltadei documenti necessariamente prope-deutici alla celebrazione delle esequie,tutte attività svolte gratuitamente dalpersonale del Policlinico. E’ sempre il personale ausiliario dellacamera mortuaria ad occuparsi diaspetti delicati come “la vestizione e ilposizionamento del cadavere all’in-terno della cassa”, sempre a titolo gra-tuito. Per tutti i dipendenti vale uncodice etico che prevede sanzioni perchi non ottempera al proprio dovere.Al contrario, per quanto riguarda l’in-carico a questa o quella agenzia fune-bre, fanno sapere sempre dallaDirezione sanitaria, “il Gemelli da sem-pre ha scelto di lasciare che tale inizia-tiva resti all’interno del perimetro delleesclusive decisioni dei familiari del de-funto, cui non può essere imposto in

alcun modo un operatore né tantomeno può esserne proposto uno comepotenziale riferimento: l’organizza-zione di un funerale è questione perso-nalissima, che rientra nella sfera dellesensibilità, degli orientamenti, delleconvinzione dei componenti di un nu-cleo colpito da un lutto e non può certoessere assunta, governata o anche soloveicolata da un unico indirizzo per dipiù imposto da chi, per posizione, èestraneo alle dinamiche familiari. Il no-stro compito, è quello di assicurare ilmassimo della collaborazione possibileal solo fine di agevolare lo svolgimentodelle esequie nel migliore dei modi,senza però interferire con l’autonomiadecisionale dei familiari in ordine all’in-dividuazione e al successivo ingaggio diuna agenzia funebre”.

(continua)

IL BUSINESS DEL “CARO ESTINTO” IN CORSIA L’INCHIESTA/2

Codice etico e beneficenza al Gemelli. Così l’ospedale

del Papa tutela chi non c’è piùQui una serie di norme interne regolamenta con precisione cosa fare in caso

di decesso. La camera mortuaria è gestita direttamente dal personale delnosocomio, che provvede a tutte le pratiche necessarie al rilascio della salmaalla famiglia. Nessuna indicazione o consiglio sull’impresa di pompe funebri

alla quale rivolgersi. Chi viola le disposizioni rischia pesanti sanzionidi Monica Savatteri

DALLO SPOGLIATOIO ABORDO CAMPO

Page 12: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - SABATO 17 OTTOBRE 2015

sabato 17 ottobre 2015 pagina 12RUBRICHE

Negli ultimi anni il fenomeno della birra artigianale ha conqui-

stato un numero sempre più ampio di appassionati in tutta Ita-

lia. Non c'è regione in cui non siano sorti piccoli e piccolissimi

birrifici artigianali, non c'è provincia che non abbia visto aprire

una birreria o un beershop dedicato a queste produzioni. Roma

è, senza dubbio, l'epicentro di questo movimento in costante cre-

scita ed evoluzione. Attraverso questa pagina, che realizziamo in

collaborazione con la rivista Il Birrafondaio, cercheremo di darvi

informazioni e spunti per poter scoprire e godere del meglio di que-

sto mondo. Affinché questo spazio funzioni, però, abbiamo bisogno

del vostro aiuto e della vostra collaborazione: votate il vostro locale

preferito con un sms, un sms o una email, segnalateci le vostre birre

preferite, condividete con noi e con i nostri lettori le vostre scoperte.

Sei linee di birra alla spina, oltre cento etichette in bottiglia, un menù vario e semprenuovo, una terrazza coperta accessibile in estate e in invern,o perfetta per chi non amagli spazi chiusi o non sa resistere ala tentazione di un sigaretta. Da due anni nel quartiere di Monteverde, a pochi passi da Viale Trastevere, la BirrotecaStappo è diventata un punto di riferimento per gli appassionati di birra che, una voltaentrati, difficilmente riescono a resistere alla simpatia e disponibilità del titolare, CarloPascucci, sempre pronto, con esperienza e passione, a consigliare la birra giusta perogni cliente. Una caratteristica di Stappo è quella di avere una “Tap list”, ovvero una lista di birrealla spina, in continua evoluzione. Non è un caso, ma una precisa filosofia: “La nostrascelta è stata quella di definire degli stili birrari di riferimento - spiega Carlo - e offrireai nostri clienti la possibilità di scoprire ogni volta la diversa interpretazione che diquello stile danno le centinaia di mastri birrai italiani e stranieri”. A “compensare” la rotazione delle birre alla spina c’è poi la grande varietà di offerta,garantita dalle oltre 100 etichette in botiglia presenti nel locale, che vanno dai grandiclassici del Nord Europa, come le birre belghe, ai nuovi miti della “craft beer” ameri-cana.

Via G.F. Ingrassia 27 (zona Monteverde) Tel per prenotazioni: 366.8041228

Qui troverete la classifica

delle birrerie più votatedai lettori del

Nuovo Corriere di Romae del Birrafondaio

aggiornata ogni due settimane

con le vostre segnalazioni.

Seguite sul sito del Birrafondaio

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Roma, la capitale della birra artigianale italiana

Il boom delle artigianali ha cambiato in pochi anni la mappa della birra nella Capitale. Nuove aperture sono all’ordine del giorno in tutta la città e alcuni quartieri, non tradizionalmente legati alla “movida”, come Ostiense,Monteverde e Montesacro sono diventati il paese dei balocchi per un numero di appassionati in costante crescita.Noi andremo a caccia dei tesori nascosti e vi chiediamo di aiutarci votando i vostri locali e le vostre birre preferite

BIRRE E BIRRERIE, il Birrafondaio vi porta a scoprire i segreti della birra a Roma

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Birroteca Stappo

Page 13: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - SABATO 17 OTTOBRE 2015

RUBRICHEsabato 17 ottobre 2015 pagina 13

♈ Ariete (21 Marzo - 20 Aprile)Saturno vi è amico e vi dona quella vitalità concui potete recuperare l’energia che vi è statatolta da Sole e Mercurio, opposti. Urano, sem-pre al vostro fianco, non vi fa mancare quei ri-conoscimenti che aspettavate da tempo; certo,dovete imparare ad essere più pazienti, ma sisa che il vostro è un segno molto impulsivo.

♉ Toro (21 Aprile - 21 Maggio) Finalmente anche Venere, unita a Giove e aMarte, vi sostiene nelle avventure amorose;ormai avete dimenticato l’estate difficile cheavete passato e potete programmare, concauto ottimismo, il vostro futuro. Plutone, po-sitivo, può favorirvi nelle questioni lavorative edonarvi molta forza.

♊ Gemelli (22 Maggio - 21 Giugno)Questo è il periodo in cui siete un po’ provati,perché Saturno, opposto dal Sagittario, puòmettere in discussione delicate questioni fa-miliari; potrete superare tutto con l’aiuto diMercurio, positivo in anello di sosta in Bilan-cia, che vi illumina la mente, in ciò coadiuvatodal Sole, anch’esso favorevole in Bilancia.

♋ Cancro (22 Giugno - 22 Luglio)Siete disturbati da un Mercurio negativo e visentite piuttosto depressi e scoraggiati; infondo, avete il Sole che dal 24 entra nel segnoamico dello Scorpione: ciò vi consentirà di rea-gire positivamente. Mercurio in Bilancia vi in-duce ad essere un po’ rancorosi e irritabili; perfortuna ci sono Marte, Giove e Venere, amici,che vi aiutano a prendere buone decisioni.

♌ Leone (23 Luglio - 22 Agosto)Avete il favore di Saturno in Sagittario, che vidà tanta forza e vi favorisce nello studio e nellavoro. Siate sempre prudenti, anche perché ilgiorno 24 il Sole entra nello Scorpione edesige cautela nei rapporti con il partner.

♍ Vergine (23 Agosto - 22 Settembre)Qualche difficoltà nel lavoro e negli affari, per-ché Nettuno è in Pesci e Saturno è in Sagit-tario: quindi muovetevi con prudenza, fortidell’appoggio di Marte e Giove nel vostrosegno, che vi aiutano ad affrontare le diffi-coltà, e di Venere, anch’essa in Vergine, chevi garantisce successi in amore.

♎ Bilancia (23 Settembre - 22 Ottobre)Con Mercurio e Sole in Bilancia, entrambi po-sitivi, avrete la mente particolarmente lucida;favoriti in questo periodo avvocati, parolieri,giornalisti e scrittori: buone possibilità di ve-dere realizzati progetti e iniziative da tempoprogrammate.

♏ Scorpione (23 Ottobre-22 Novembre)Giove e Marte vi inducono a fare progetti per ilfuturo, che potranno essere attuati con un belSole nel vostro segno dal giorno 24; avete fa-vorevole anche una bella Luna nel segno deiPesci, che sostiene le intese sentimentali.

♐ Sagittario (23 Novembre-21 Dicembre)Saturno, il “maestro di vita”, è con voi e vi aiutaa qualsiasi categoria sociale apparteniate; sa-rete lungimiranti, anche per l’aiuto di Mercurioin Bilancia. Con la vostra prudenza saprete re-spingere le insidie che possono essere createda Marte e Giove in Vergine, in sfavorevoleposizione di quadratura al Sagittario. Il vostroimpegno e l’aiuto di Saturno potranno regalarvigratifiche nel lavoro.

♑ Capricorno (22 Dicembre - 20 Gennaio)Venere, Marte e Giove positivi vi sosterrannonegli affari sentimentali. Favoriti coloro che sioccupano di attività legate al campo artistico.Mercurio e il Sole sono negativi e quindi atten-zione a non spendere troppo; controllate ilcomportamento dei vostri figli e non esitate adessere severi quando occorre.

♒ Acquario (21 Gennaio - 18 Febbraio)Saturno vi sostiene e vi può favorire in qualchecambiamento nel lavoro, Con Mercurio positivoin Bilancia, sono destinate a risolversi tutte ledifficoltà nel vostro campo lavorativo. Il Sole il24 entra nel segno dello Scorpione ed è in qua-dratura al vostro segno: attenzione a non pren-dere decisioni sbagliate.

♓ Pesci (20 Febbraio - 20 Marzo)Con Venere, Marte e Giove opposti vorresteinnovare radicalmente la vostra vita; per for-tuna il Sole dal 24 vi è favorevole e accrescecosì il vostro innato senso di responsabilità:Anche Nettuno e la Luna, nel vostro segno dalgiorno 24, accrescono la vostra capacità di in-tuizione, prospettando soluzioni lusinghiere,destinate a cambiarvi in meglio, la vita.

LE MANIE ASTROLOGICHEdi Patrizia Tamiozzo Villa

con leggerezza e ironia, alcune caratteristiche ricorrenti, quelle un po'maniacali, dei segni zodiacali. L'astrologia semplice e divertente

(20 -26 ottobre 2015)

La ricetta tradizionale della carbonara ha bi-sogno, secondo me, di alcuni migliora-menti, così da renderla un po’ più adatta ai

tempi nostri; questa rivisitazione aiuta anche arenderla un po’ più gustosa. Vediamo come proce-dere: la differenza principale rispetto alla ricettatradizionale sta nella modalità di cottura. Infattiprepareremo la pasta “risottatta”, un tipo di cotturamolto usato per la pasta trafilata a bronzo; altra dif-ferenza, useremo acqua frizzante e panna da cu-cina, come suggeriscono alcune varianti dicarbonara, per evitare di renderla troppo pesante.Ma procediamo per gradi, cominciando dagli in-gredienti.

SPAGHETTI ALLA CARBONARAIngredienti per 4 persone320 grammi di spaghetti alla chitarra trafilati abronzo50 grammi di pecorino romano50 grammi di parmigiano reggiano 4 uova 30 cl di acqua frizzante 100 grammi di lardo di suino nero Sale e pepe nero a grani quanto basta

PROCEDIMENTOPrendiamo una pentola e cuociamo in abbondanteacqua salata i nostri spaghetti per circa 2/3 minuti,fino a quando si piegano e sono un po’ morbidi.Nel frattempo prendiamo un padella antiaderentee cuociamo il nostro lardo di suino nero di Cala-bria, facendolo dorare per bene, quindi mettia-molo da parte in una ciotola.In una seconda ciotola mettiamo solo il tuorlo delle uova, ben separato dall’albume. Quindi aggiun-giamo il pecorino , il parmigiano reggiano , un po’di pepe nero e l’acqua frizzante. Aiutandoci con

una frusta amalgamiamo bene il tutto per fare uncomposto ben compatto e poco liquido. Scoliamo la pasta ancora dura e mettiamola nellapadella antiaderente dove avevamo già cotto il no-stro lardo di suino nero, saltiamo per bene gli spa-ghetti aggiungendo, man mano che si secca, l’acquadi cottura che avevamo usato per ammorbidire lapasta: l’amido aiuterà a creare una crema molto gu-stosa senza far cuocere e quindi trasformare in frit-tata l’uovo. Quando gli spaghetti sono al dentemettiamo prima il lardo e poi la crema che ab-biamo preparato con le uova e saltiamo e amalga-miamo per bene il tutto, aiutandoci con unforchettone di plastica così da non rigare la nostrapadella antiaderente. Prendiamo un piatto e ser-viamo ben calda la nostra carbonara rivisitata inchiave moderna; aggiungiamo, solo se vogliamo,ancora un po’di pepe nero macinato al momento.

ABBINAMENTOLa carbonara si abbina perfettamente con un vinobianco aromatico, per esempio il Tocai friulano oil Westraminer , poiché il vino si sposa bene con ladelicatezza del piatto senza sovrastare il suo sa-pore. Che dire, vi invito a provare il nostro abbi-namento.

PAROLA DI CHEF

Spaghetti alla carbonaraIl gusto frizzante della pasta

UN’ANTICA RICETTA RIVISITATA IN CHIAVE MODERNA

di Piero Cantore

Il ristorante si trova vicino aiMusei Vaticani e a pochipasso dal mercato Trionfale.Le materie prime quindi sonosempre freschissime e perquesto motivo il menu cambiaquotidianamente. Tra le varieportate, molto buoni gli gnoc-chi, fatti in casa, se ne pos-sono scegliere 6 tipi.Ambiente molto familiare e in-formale, massima cura per icommensali, a disposizione45 coperti.

Non rinunciare ad una cena fuori...il Sistorante propone

il menù light Carpaccio di spigola

Vermicelli al pomodoro fresco basilico e scampi

oppureGamberoni grigliati accompagnati

da pinzimoniotagliata di ananas e kiwi

un calice di vino bianco chardonnayEuro 25 a persona

SISTORANTEVia Tolemaide 17 - Roma

Tel. 0664521715

SISTORANTELa ricetta di SistoStraccetti di carne ai funghi porcini

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e avrai uno sconto del 10%

PreparazioneScaldare l’olio e l’aglio in una padella e aggiungere i porcini precedentemente pulitie affettati, lasciando cuocere per 10 minuti a fuoco lento. Quindi aggiungere lacarne e cuocere ancora 10 minuti. Aggiustare di sale e di pepe. Servire il tutto suun letto di rucola con aggiunta di olio a crudo.

Ingredienti

800 grammi di straccetti400 grammi di funghi porciniSale, olio extravergine di olivaSale e pepe q.b.

Page 14: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - SABATO 17 OTTOBRE 2015

sabato 17 ottobre 2015 pagina 14RUBRICHE

direttore responsabileGiovanni Tagliapietra

redazionevia Boezio, 6 00193 ROMA

tel. 06 32 80 34 81 - fax 06 32 80 34 00 [email protected]

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registrazioneTribunale di Roma

n° 266 del 27 novembre 2014

Primo appuntamento, dopola preview del 6 ottobrecon il concerto di Ryan

Bingham (vincitore di un Oscarper il brano “The Weary Kind, in-serito nella colonna sonora delfilm del 2009 “Crazy Heart”), perla nuova stagione del QuirinettaCaffè Concerto. La strutturatardo liberty di via Minghetti 5,che rivive anche grazie al lavorodell’associazione culturale ViteCulture, dopo il successo delloscorso anno riprende un’artico-lata programmazione che prose-guirà sino a maggio e saràinaugurata sabato 17 ottobre da“Italiani brava gente”, serata dimusica italiana di qualità con Ap-pino, Viva Lion, Oh Petroleum el’emergente progetto di musicacontemporanea Dardust. Molti gli ospiti italiani che, nellesettimane seguenti, saliranno sulpalco del Quirinetta come, fra glialtri, la raffinata cantautrice Le-vante (24 ottobre), in pista con ilnuovo album “Abbi Cura di Te” ereduce dal tour con Paolo Nutini.Fra le esibizioni già fissate, poi,

quella dell’eclettico cantautoreBugo il 20 novembre, del cantau-torapper Dargen D’Amico(25 no-vembre), dei Calibro 35(26novembre) che presentano ilnuovo album “S.P.A.C.E”, e dellaformazione elettronica degliAucan il 4 dicembre. Non man-cano, naturalmente, ospiti stra-nieri come la giovane ed

attesissima songwriter britannicaRachel Sermanni il 19 novembree la visionaria, talentuosa chitar-rista e compositrice statunitenseKaki King (2 dicembre). Attesaanche per il concerto (13 feb-braio 2016) di The Tallest Manon Earth, acclamato dalla criticae dal pubblico per la sua carisma-tica presenza scenica. Sono questi

solo alcuni degli appuntamentisalienti della nuova stagione delQuirinetta che si preannunciadavvero interessante.

Quirinetta Caffè ConcertoVia Marco Minghetti 5, Roma

Info e programma: 0669925616 e

www.quirinetta.com

Il Festival Internazionale di Mu-sica e Arte Sacra, in pro-gramma a Roma dal 28 ottobreal 4 novembre, merita di esseresegnalato, e con evidenza, per

almeno tre ragioni. Innanzitutto, il pro-gramma della rassegna, alla sua edi-zione numero 14: gli otto concerti inprogramma nelle principali basilichepatriarcali romane sono davvero im-perdibili per la qualità delle orchestree degli artisti coinvolti e la raffinatezzadelle partiture scelte. La seconda ra-gione, non meno importante, è la par-tecipazione gratuita (ma con obbligo diprenotazione fino ad esaurimento deiposti disponibili) ai concerti. La terzaragione sta nelle finalità del festival:raccogliere fondi, con il contributo di“sostenitori” e “amici”, destinati al re-stauro e alla conservazione dei tesoriartistici delle basiliche patriarcali. In-somma, la musica che salva l’arte.Me veniamo ai dettagli della manifesta-zione, dedicata a Giovanni Paolo II neldecimo anno della sua scomparsa. L’or-chestra “in residence”, ovvero l’orche-stra principale, è quella dei WienerPhilarmoniker, protagonista del con-certo inaugurale, giovedì 29 ottobre, aSan Paolo fuori le mura, con due sinfo-nie di Beethoven, la Settima e l’Ottava.A dirigere la prestigiosa orchestra saràuna delle più celebri bacchette viventi,

Herbert Blomstedt, in una delle suerare apparizioni in Italia. Ma sono intutto 600 gli artisti coinvolti - fra solisti,direttori, professori dei cori e delle or-chestre - provenienti da nove diversiPaesi. L'inaugurazione dell'edizione2015 avrà luogo a San Pietro, merco-ledì 28 alle 16, con un programma affi-dato a tre diverse orchestre:l'IlluminArt Philharmonic con il suoCoro, provenienti dal Giappone, laRoma Sinfonietta con il Coro e il tede-sco Montini-Chor ed Ensemble HansBerger, al suo debutto romano. Il Mon-tini-Chor ed Ensemble Hans Berger sa-ranno protagonisti anche venerdì 30ottobre alle 12, a Sant’Ignazio di Lo-yola. La sera della stesso giorno, se-

condo appuntamento a San Paolo fuorile Mura dove alle 21 il Coro e Orche-stra dell'IlluminArt Philharmonic equelli di Roma Sinfonietta, nuova-mente insieme e diretti da Tomomi Ni-shimoto, si confronteranno con unodei massimi capolavori della musicasacra, la Messa da Requiem di Giu-seppe Verdi.Ci sono altri due importanti debutti alFestival quest'anno, ambedue previstiper sabato 31 ottobre. Alle 12, a San-t'Ignazio di Loyola, arriva per la primavolta a Roma lo svedese St. Jacob’sChamber Choir di Stoccolma, guidatoda Gary Graden. Debuttano al Festival,ma a San Paolo fuori le mura alle 21,anche il Coro e l’Orchestra delle Na-

zioni diretti dal suo fondatore JustusFrantz, insieme al lituano Coro stataledi Kaunas, impegnati nella monumen-tale Sinfonia della Resurrezione di Ma-hler; le due voci soliste sono il sopranorusso Maria Ariya e il mezzosopranoucraino Angelina Shvachka. E la mu-sica unisce ciò che nel mondo è diviso. Si arriva a domenica 1 novembre conl'appuntamento a Santa Maria Mag-giore alle 21: appuntamento che puntaa favorire il dialogo ecumenico attra-verso la musica sacra. Così, insieme alCoro della Cappella Musicale Pontifi-cia “Sistina”, diretto da Massimo Pa-lombella, quest’anno si esibirà il St.Jacob’s Chamber Choir di Stoccolmaguidato da Gary Graden, della ChiesaLuterana di Svezia. Fra le novità di que-sta edizione, spicca anche la “Toccata,Canzone e Fuga in re maggiore per Or-gano a Canne” di Giovanni Allevi, affi-data a Carlo Maria Barile e in primaesecuzione italiana. La si potrà ascoltarenel concerto conclusivo di mercoledì 4novembre, alle 21, a Sant’Ignazio di Lo-yola.

Festival Internazionale di Musica e Arte sacra

Dal 28 ottobre al 4 novembre 2015 Basiliche patriarcali di Roma

La prenotazione ai concerti si effet-tua collegandosi a http://

promusicaeartesacra.lineamenta.orgInfo: 06 68192552 e

www.festivalmusicaeartesacra.net

DAL 28 OTTOBRE AL 4 NOVEMBRE LA RASSEGNADEDICATA A GIOVANNI PAOLO IISCELTI PER VOI

Nelle basiliche patriarcali di Romail grande Festival di musica sacra

“Italiani brava gente”, la musica italiana di qualitàTORNA IL QUIRINETTA CAFFÈ CONCERTO

Si è rivelata una scelta vincente,quella del Teatro Prati di via degliScipioni, che ha inaugurato la

nuova stagione con una commedia bril-lante, un classico nel suo genere. Par-liamo di “Due dozzine di rose scarlatte”,che ha debuttato con successo il 9 otto-bre scorso e resterà in cartellone fino al9 dicembre. Il testo, scritto da Aldo DeBenedetti nel 1936 per due interpretid’eccezione come Vittorio De Sica e Giu-ditta Rissone, conserva da settant’annitutta la sua arguzia, esplorando con ele-ganza l’eterno gioco delle coppie, l’equi-voco d’amore, ed è tra i piùrappresentati in Italia.

Scelta vincente, si diceva, quella delTeatro Prati, “teatro umoristico” per ec-cellenza della capitale. Si tratta di unaconnotazione che lo spazio, elegantegioiello inaugurato nel 1998, ha sempremantenuto per volontà del suo direttoreartistico Fabio Gravina. E la scelta ap-pare confermata in pieno anche per lastagione 2015-2016, con il debutto af-fidato alla commedia di De Benedetti,diretta dallo stesso Gravina. Il diverti-mento continua, a partire dall’11 dicem-bre e fino al 31 gennaio 2016, con “Isoldi non servono a niente”, commediain due atti firmata da Nino Marino, au-tore di tanti testi teatrali e sceneggiature

di successo. Ancora Aldo De Benedetti,on l’agrodolce “Lo sbaglio di esserevivo” tiene banco dal 5 febbraio al 20marzo prossimi. A chiudere la stagione,dal primo aprile al 29 maggio, “Un duetre … stella!”, brillantissima piéce di cuiFabio Gravina è autore oltre che regista.

Pi. A.Teatro Prati,

stagione 2015 – 2016Via degli Scipioni 98, Roma

Biglietti da € 15 a € 25; abbonamenti € 80

Info riduzioni e orari: 06 39740503

AL TEATRO PRATI FINO AL 9 DICEMBRE

L’umorismo di classe delle rose scarlatte

SALA UMBERTOI Blues di Elena Sofia Ricci Il teatro Sala Umberto di via dellaMercede propone, dal 20 ottobreall’8 novembre, “I Blues”, atti uniciscritti negli anni 40 da TennesseeWilliams. Protagonista è l’attriceElena Sofia Ricci, diretta da ArmandoPugliese. Biglietti da € 23 a € 35;info 06 794753

TEATRO SISTINAVacanze romane

La favola senza tempo di “VacanzeRomane” torna ad incantare al Tea-tro Sistina. La commedia musicale,tratta dal pluripremiato film direttoda William Wyler e interpretato daAudrey Hepburn e Gregory Peck, èl’ultima testimonianza teatrale del

sodalizio artistico tra Pietro Garinei eArmando Trovajoli. Protagonisti que-

sta volta sono Serena Autieri e PaoloConticini, in scena dal 21 ottobre con

la regia di Luigi Russo.Biglietti da € 34 a € 55;

info 06 4200711

TEATRO ARGENTINAI soldi danno spettacolo Al teatro Argentina sono in pro-gramma due inconsueti appunta-menti, il 26 ottobre e il 30 novembre.Si tratta di “La verità, vi prego, sul de-naro”, percorso di alfabetizzazione fi-nanziaria che porterà sulpalcoscenico due attori, Massimo Po-polizio e Fabrizio Bentivoglio, e dueeconomisti, Paolo Manasse e GianniToniolo, per raccontare come econo-mia e finanza non siano mondi cosìlontani e inaccessibili. Due serateper raccontare due storie sul denaroe sulla finanza in modo semplice edivertente per rendere l’economiapiù concreta. Ingresso libero con prenotazioneobbligatoria al sito sul sitowww.acomea.it

IN PRIMA FILA

di Maria Pia Miscio

di Tonino Merolli

Un concerto della precedente edizione del Festival di Musica e Arte Sacra

Page 15: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - SABATO 17 OTTOBRE 2015

sabato 17 ottobre 2015 pagina 15

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Page 16: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - SABATO 17 OTTOBRE 2015