il nuovo corriere di roma e del lazio - martedi' 26 maggio 2015

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di Roma e del Lazio MARTEDÌ 26 MAGGIO 2015 numero 21 anno I - 1 euro Il Nuovo Corriere Nuovo Corriere Il S e il buon giorno si vede dal mattino, e cioè se alle dichiarazioni seguiranno i fatti - come i precedenti sembrano confermare fin da ora - Roma ha trovato la persona giusta per saziare la sua “fame” di ordine e certezze. No, il possibile uomo della provvidenza non è Igna- zio Marino: nei due anni trascorsi fi- nora in Campidoglio, il sindaco è stato una delusione. E’ - o meglio po- trebbe essere: l’esperienza ci invita ad aspettare il risultato della sua azione - il “poliziotto” Franco Ga- brielli, da qualche settimana pre- fetto, cioè rappresentante del governo, nella capitale. Un poli- ziotto, dicono coloro che lo cono- scono bene, il cui motto potrebbe essere “più decisioni che decisioni- smo”. Che significa: se ci sono delle decisioni da prendere, esse “vanno prese ma devono essere condivise”. Di decisioni, anche inizialmente con- testate, Gabrielli - 55 anni, sposato e tre figli - nella sua carriera ne ha prese tante. E finora si sono trasfor- mate tutte in successi: contro le Bri- gate Rosse, alla guida dei servizi segreti, per far fronte all’emergenza del terremoto in Abruzzo, contro la mafia, a capo della protezione civile. Ai “servizi”, come si legge su qualche sito internet, fu soprannominato “Epurator”: aveva infatti rinviato ai corpi di appartenenza circa due- cento agenti non adatti a quel deli- catissimo compito. Un “Epurator” che alla protezione civile ha realiz- zato da ultimo un “lavoro di squa- dra” formidabile, riuscendo a rimettere in linea la “Costa Concor- dia” e ad avviarla alla demolizione. A Roma, succede - come prefetto - a Giuseppe Pecoraro che, con Marino, ha avuto due anni di scontri. Con Marino, finora, tutto sta filando li- scio come l’olio. “Io voglio riavvici- nare i cittadini alle istituzioni: non può passare l’idea che comune e pre- fettura sono in guerra” ha affermato recentemente, aggiungendo un signi- ficativo “e con questo non do giudizi su nessuno”. Finalmente la capitale ha trovato l’uomo giusto QUI PISANA Registro sui tumori Un’inedita unanimità a pagina 5 SCENARI Vietato fumare nei parchi Ma anche ripulirli e sistemarli a pagina 6 L a città eterna rischia di trovarsi tra qualche mese unica capitale europea senza un polo fieristico e congressuale. L'ente scivola verso il baratro tra debiti, interessi pas- sivi, collassi strutturali. Dopo dieci anni di scelte sbagliate pagano come al solito i lavoratori. E il sin- daco Ignazio Marino vuole abbandonare la barca prima che affondi. Fiera di Roma, cronaca di una morte annunciata a pagina 2 P er il secondo mese di seguito vigili urbani, educatrici di nidi e materne e amministrativi troveranno da 70 e i 250 euro in meno in busta paga. Il vice sindaco Nieri e i sindacati di nuovo al ta- volo di contrattazione. L’imperativo è fare presto e trovare un’intesa prima che il Go- verno decida di subentrare al Comune nella gestione della vertenza. SCUOLA L'INCHIESTA a pagina 7 Fort Apache A ndare a trovare giustizia nel tribunale di Latina è un lavoro per gio- vani. Non è infatti un posto per quelli di media età. I numeri del mi- nistero della Giustizia parlano chiaro: questo tribunale deve ancora smaltire 31.499 pendenze civili e 37.336 penali. Campa cavallo. Se inizi una causa verso i 50 anni, potrai trovare la sentenza attorno ai sessanta, se tutto va bene. Il ritardo medio per ogni causa è di oltre 3 anni. E’ tra gli ultimi venti classificati per performance di inefficienza su 75 tribunali. E quando entri o telefoni ti rendi conto che è tutto vero. I numeri purtroppo coinci- dono con il disastro che ti viene incontro. Piccolo esempio. Al centralino del Palazzo di Giustizia se chiedi il numero di fax della segreteria del presi- dente ti senti rispondere – con voce addolorata – che “loro” hanno a mala- pena un fax che funziona anche come telefono e che la presidenza non ha quel metodo di trasmissione moderno di comunicazione di massa. Poi sco- pri invece che non è così, che presidenza il fax lo tiene. Ma intanto hai sba- gliato numero e la pratica inoltrata con urgenza farà il giro del mondo e derubricata come “persa” nei meandri di chissà quale ufficio. L’altro, fatto, è molto più divertente, se non vogliamo piangere: il direttore amministra- tivo. Una figura determinante che dà indicazioni a tutti, nessuno si muove nell’organizzazione del tribunale senza la sua linea politico strategica. Nel tribunale di Latina a chiunque si chieda informazioni su come, dove e quando trovare il dirigente in molti si mettono a ridere perché dicono che non ci sia quasi mai, forse una o due volte a settimana. Si tratta di Aniello Palumbo e in realtà ricopre il ruolo effettivo di dirigente della procura di Siena il quale gli ha conferito l’incarico di reggenza del Tribunale di Latina con decorrenza immediata dallo scorso anno. Ma sul sito del tribunale di Latina le notizie sono scarne: dopo il nome del dirigente non c’è nessun nu- mero di telefono, né una mail, né la struttura di segreteria, né orari per il pubblico. Sul web inoltre accanto all’elenco degli uffici non compare nessun nome, quindi nessun nome, nessun responsabile. (Gio.Tag.) SCELTI PER VOI SCELTI PER VOI A A N N D DA AT T A AT T E E C C I I A A N N O O M ME E N N O O S S T T R R O O ITINERARI ROMANI con Ancilia Vieni a scoprire la Roma più bella e intrigante con gli archeologi dell’Associazione Ancilia. Visite guidate a 8 euro. Per i lettori del Nuovo Corriere prezzo scontato a 7 euro. Per prenotarsi: 346.6758350 Andate a nome nostro a pagina 8 All’interno l’inserto di Sanità del Lazio Lazio Lazio la del anità S S NUMERO 21 ANNOI MARTEDÌ26 MAGGIO2015 IN PRIMO PIANO a pagina 14 La pace di Bracciano: salvo l’ospedale Padre Pio IL FATTO a pagina 13 La scommessa dell’elisoccorso L a notizia in sé è abbastanza cla- morosa e merita tutta l’attenzione possibile per le implicazioni che contiene. Francesco Rocca, com- missario straordinario della Croce Rossa, diventa direttore generale dell’Idi-San Carlo, la struttura sanitaria capitolina che proprio in questi giorni, dopo aver trovato la quadra economica, sta mettendo ordine nei suoi vertici aziendali. Come si ricorderà, la congregazione proprietaria dell’Idi è stata commissariata dopo che il vecchio vertice aveva creato un buco che stava portando al totale fallimento. La Segreteria di Stato Vati- cana ha gestito fin qui direttamente la situa- zione, nominando un cardinale alla guida della Congregazione proprietaria della strut- tura e affiancandogli l’ex presidente del Bambino Gesù Profiti, poi affidando il tutto a tre supercommissari. Ora arriva il già famoso com- missario straordinario della Croce Rossa Italiana, France- sco Rocca, che cosi detiene un doppio incarico. Una deci- sione maturata evidentemente tra Oltre Tevere e Palazzo Chigi, visto che la Cri è av- viata ad una revisione pro- fonda e che c’è da ricollocare il fedele servitore dello Stato. Da parte sua Sergio Felici, fac- totum delle due strutture con super deleghe da parte dei tre commissari preposti al con- trollo del Gruppo, si è già tra- sferito nella struttura autonoma del San Carlo dove, come si ricorderà, esiste un pronto soccorso non riconosciuto dal sistema del- l’emergenza sanitaria. Nuovo ed imprevisto scenario, nuovi rapporti che il neo direttore generale dell’Idi dovrà impostare con i vertici della ASL competente per territorio. Va ricordato che nel gruppo finanziario che gestisce questo “bene” della Congregazione entra di pre- potenza un colosso sanitario dell’Italia del nord, il San Savini, fino ad oggi interdetto dall’operare nel territorio regionale del Lazio, e assieme la finanziaria del Vati- cano, che, pare abbia già messo a disposizione alcuni milioni di euro per pagare almeno gli stipendi degli oltre mille dipendenti . Resta da dire che verso questa strut- tura sanitaria religiosa nel contesto del Giubileo ver- ranno spinti milioni di pellegrini a farsi controllare nei ed altre patologie dermatologiche. Con buona pace dell’Ifo (Irccs pubblico) che per le stesse terapie dell’Idi- San Carlo ha una struttura ben conosciuta a Roma, il San Gallicano. Il Corvo Francesco Rocca Manovratore di fiducia all’Idi, il gruppo affidato a Rocca (Cri) Ventiquaromila guai in vista per Ignazio Marino di Carlo Rebecchi segue a pagina 4 IL CASO/ LA BUONA GIUSTIZIA COMINCIA DALLA VITA ORDINARIA DI UN TRIBUNALE. MA A LATINA LE COSE VANNO COSÌ

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Periodico diretto da Giovanni Tagliapietra www.corrierediroma-news.it www.facebook.com/corrierediromaedellazio

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Page 1: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - MARTEDI' 26 MAGGIO 2015

di Roma e del Lazio MARTEDÌ 26 MAGGIO 2015numero 21 anno I - 1 euro

IlNuovoCorriereNuovoCorriereIl

Se il buon giorno si vededal mattino, e cioè se alledichiarazioni seguirannoi fatti - come i precedentisembrano confermare fin

da ora - Roma ha trovato la personagiusta per saziare la sua “fame” diordine e certezze. No, il possibileuomo della provvidenza non è Igna-zio Marino: nei due anni trascorsi fi-nora in Campidoglio, il sindaco èstato una delusione. E’ - o meglio po-trebbe essere: l’esperienza ci invitaad aspettare il risultato della suaazione - il “poliziotto” Franco Ga-brielli, da qualche settimana pre-fetto, cioè rappresentante delgoverno, nella capitale. Un poli-ziotto, dicono coloro che lo cono-scono bene, il cui motto potrebbeessere “più decisioni che decisioni-smo”. Che significa: se ci sono delledecisioni da prendere, esse “vannoprese ma devono essere condivise”. Di decisioni, anche inizialmente con-testate, Gabrielli - 55 anni, sposatoe tre figli - nella sua carriera ne haprese tante. E finora si sono trasfor-mate tutte in successi: contro le Bri-gate Rosse, alla guida dei servizisegreti, per far fronte all’emergenzadel terremoto in Abruzzo, contro lamafia, a capo della protezione civile.Ai “servizi”, come si legge su qualchesito internet, fu soprannominato“Epurator”: aveva infatti rinviato aicorpi di appartenenza circa due-cento agenti non adatti a quel deli-catissimo compito. Un “Epurator”che alla protezione civile ha realiz-zato da ultimo un “lavoro di squa-dra” formidabile, riuscendo arimettere in linea la “Costa Concor-dia” e ad avviarla alla demolizione.A Roma, succede - come prefetto - aGiuseppe Pecoraro che, con Marino,ha avuto due anni di scontri. ConMarino, finora, tutto sta filando li-scio come l’olio. “Io voglio riavvici-nare i cittadini alle istituzioni: nonpuò passare l’idea che comune e pre-fettura sono in guerra” ha affermatorecentemente, aggiungendo un signi-ficativo “e con questo non do giudizisu nessuno”.

Finalmentela capitaleha trovato

l’uomo giusto

QUI PISANARegistrosui tumoriUn’ineditaunanimità

a pagina 5

SCENARIVietato fumarenei parchiMa anche ripulirli e sistemarli

a pagina 6

La città eterna rischia di trovarsitra qualche mese unica capitaleeuropea senza un polo fieristico e

congressuale. L'entescivola verso il baratrotra debiti, interessi pas-sivi, collassi strutturali.Dopo dieci anni di sceltesbagliate pagano come alsolito i lavoratori. E il sin-daco Ignazio Marinovuole abbandonare labarca prima che affondi.

Fiera di Roma,cronaca

di una morte annunciata

a pagina 2

Per il secondo mese di seguito vigiliurbani, educatrici di nidi e maternee amministrativi troveranno da 70 e

i 250 euro in meno in busta paga. Il vicesindaco Nieri e i sindacati di nuovo al ta-volo di contrattazione. L’imperativo è farepresto e trovare un’intesa prima che il Go-verno decida di subentrare al Comunenella gestione della vertenza.

SCUOLAL'INCHIESTA

a pagina 7

Fort ApacheAndare a trovare giustizia nel tribunale di Latina è un lavoro per gio-

vani. Non è infatti un posto per quelli di media età. I numeri del mi-nistero della Giustizia parlano chiaro: questo tribunale deve ancora

smaltire 31.499 pendenze civili e 37.336 penali. Campa cavallo. Se inizi unacausa verso i 50 anni, potrai trovare la sentenza attorno ai sessanta, se tuttova bene. Il ritardo medio per ogni causa è di oltre 3 anni. E’ tra gli ultimiventi classificati per performance di inefficienza su 75 tribunali. E quandoentri o telefoni ti rendi conto che è tutto vero. I numeri purtroppo coinci-dono con il disastro che ti viene incontro. Piccolo esempio. Al centralinodel Palazzo di Giustizia se chiedi il numero di fax della segreteria del presi-dente ti senti rispondere – con voce addolorata – che “loro” hanno a mala-pena un fax che funziona anche come telefono e che la presidenza non haquel metodo di trasmissione moderno di comunicazione di massa. Poi sco-pri invece che non è così, che presidenza il fax lo tiene. Ma intanto hai sba-gliato numero e la pratica inoltrata con urgenza farà il giro del mondo e

derubricata come “persa” nei meandri di chissà quale ufficio. L’altro, fatto,è molto più divertente, se non vogliamo piangere: il direttore amministra-tivo. Una figura determinante che dà indicazioni a tutti, nessuno si muovenell’organizzazione del tribunale senza la sua linea politico strategica. Neltribunale di Latina a chiunque si chieda informazioni su come, dove equando trovare il dirigente in molti si mettono a ridere perché dicono chenon ci sia quasi mai, forse una o due volte a settimana. Si tratta di AnielloPalumbo e in realtà ricopre il ruolo effettivo di dirigente della procura diSiena il quale gli ha conferito l’incarico di reggenza del Tribunale di Latinacon decorrenza immediata dallo scorso anno. Ma sul sito del tribunale diLatina le notizie sono scarne: dopo il nome del dirigente non c’è nessun nu-mero di telefono, né una mail, né la struttura di segreteria, né orari per ilpubblico. Sul web inoltre accanto all’elenco degli uffici non compare nessunnome, quindi nessun nome, nessun responsabile.

(Gio.Tag.)

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Andate a nome nostro

a pagina 8

All’internol’inserto

di Sanitàdel Lazio

LazioLazio

ladel

anitàSSNUMERO 21 ANNO I MARTEDÌ 26 MAGGIO 2015

IN PRIMO PIANO

a pagina 14

La pace di Bracciano:salvo l’ospedalePadre Pio

IL FATTO

a pagina 13

La scommessa dell’elisoccorso

L a notizia in sé è abbastanza cla-

morosa e merita tutta l’attenzione

possibile per le implicazioni che

contiene. Francesco Rocca, com-

missario straordinario della Croce

Rossa, diventa direttore generale dell’Idi-San

Carlo, la struttura sanitaria capitolina che

proprio in questi giorni, dopo aver trovato la

quadra economica, sta mettendo ordine nei

suoi vertici aziendali. Come si ricorderà, la

congregazione proprietaria dell’Idi è stata

commissariata dopo che il vecchio vertice

aveva creato un buco che stava portando al

totale fallimento. La Segreteria di Stato Vati-

cana ha gestito fin qui direttamente la situa-

zione, nominando un cardinale alla guida

della Congregazione proprietaria della strut-

tura e affiancandogli l’ex presidente del Bambino Gesù

Profiti, poi affidando il tutto a tre supercommissari.

Ora arriva il già famoso com-missario straordinario dellaCroce Rossa Italiana, France-sco Rocca, che cosi detiene undoppio incarico. Una deci-sione maturata evidentementetra Oltre Tevere e PalazzoChigi, visto che la Cri è av-viata ad una revisione pro-fonda e che c’è da ricollocare ilfedele servitore dello Stato.Da parte sua Sergio Felici, fac-totum delle due strutture consuper deleghe da parte dei trecommissari preposti al con-trollo del Gruppo, si è già tra-

sferito nella struttura

autonoma del San Carlo dove, come si ricorderà, esiste

un pronto soccorso non riconosciuto dal sistema del-

l’emergenza sanitaria. Nuovo ed imprevisto scenario,

nuovi rapporti che il neo direttore generale dell’Idi

dovrà impostare con i vertici della ASL competente per

territorio. Va ricordato che nel gruppo finanziario che

gestisce questo “bene” della Congregazione entra di pre-

potenza un colosso sanitario dell’Italia del nord, il San

Savini, fino ad oggi interdetto dall’operare nel territorio

regionale del Lazio, e assieme la finanziaria del Vati-

cano, che, pare abbia già messo a disposizione alcuni

milioni di euro per pagare almeno gli stipendi degli oltre

mille dipendenti . Resta da dire che verso questa strut-

tura sanitaria religiosa nel contesto del Giubileo ver-

ranno spinti milioni di pellegrini a farsi controllare nei

ed altre patologie dermatologiche. Con buona pace

dell’Ifo (Irccs pubblico) che per le stesse terapie dell’Idi-

San Carlo ha una struttura ben conosciuta a Roma, il

San Gallicano.

Il Corvo

Francesco Rocca

Manovratore di fiducia all’Idi, il gruppo affidato a Rocca (Cri)

Ventiquattromila guai in vista per Ignazio Marino

di Carlo Rebecchi

segue a pagina 4

IL CASO/ LA BUONA GIUSTIZIA COMINCIA DALLA VITA ORDINARIADI UN TRIBUNALE. MA A LATINA LE COSE VANNO COSÌ

Page 2: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - MARTEDI' 26 MAGGIO 2015

PRIMO PIANO martedì 26 maggio 2015 pagina 2

ALLARME ROSSO PER LA SORTE DELLA STRUTTURA, TROPPOCOMPLICATO SALVARLAL’INCHIESTA

Soci pubblici che assi-stono, in silenzio, aldisastro. Una deli-bera di valorizza-zione che attende

l’approvazione da anni. La ven-dita del vecchio spazio esposi-tivo che potrebbe non coprire idebiti accumulati. Pannelli so-lari acquistati che permettonouno sconto di appena il 20%sull’energia prodotta. Un brac-cio di ferro tra il sindaco e l’am-ministratore delegato. Eccospiegata la cronaca di una morteannunciata, quella della Fiera diRoma. Con i lavoratori costrettia pagare le colpe altrui e unaprocedura di mobilità che portadritto al licenziamento. Mentrela Città eterna potrebbe ritro-varsi, fra qualche mese, l’unicaCapitale europea senza un cen-tro fieristico e congressuale.L’allarme lanciato dai dipen-denti non può essere più nasco-sto. Come le responsabilità.L’ultimo tentativo di evitare ilfallimento è stato fatto nellescorse settimane nelle stanzedella Regione Lazio. Lì era con-vocata una commissione per ca-pire cosa fare. La Pisana erapresente. Ma degli altri titolaripesanti delle quote nessunatraccia. Né il Campidoglio né laCamera di Commercio hannorisposto all’appello. Nonostantele sorti dell’ente siano appese aun filo.Il velo sulla situazione finanzia-ria è stato tolto da tempo.L’Unicredit vanta 185 milioni dieuro di crediti nei confrontidella società. Non solo. Perchéla Fiera avrebbe in corso unconcordato da 30 milioni.Avrebbe perché nessuna con-ferma, su questo punto, arrivadai soci. Poi ci sono le infiltra-zioni idriche, con danni percirca 7 milioni. Senza contare i68 milioni di interessi passividovuti per i piani industriali.Cifra pagata con denaro pub-blico dai vertici di via De’ Burrò.Finita qui? No. Perché l’ultimanotizia è quella sui pannelli so-lari. Il contratto è stato stipulatolo scorso dicembre, ma sospesoin autotutela, consigliato da unavvocato della Investment foun-dation, che detiene l’ente. Untogato che a sua volta siede nel

consiglio di amministrazionedella Roma Solare srl, la dittache ha fornito l’impianto. Unastruttura che, però, avrebbe ga-rantito solo un quinto dei ri-sparmi su tutta l’energiaprodotta. Non un bell’affare, tanto che l’adCarlo Paris ha deciso di sospen-dere tutto. Una vicenda cheaveva portato il sindaco IgnazioMarino a chiedere le dimissionidell’amministratore delegato

dell’azienda pubblica. Un brac-cio di ferro smentito dai direttiinteressati, ma che ha tenutobanco per settimane. Due pro-tagonisti che dovrebbero salvarela Fiera e, invece, si fanno laguerra. Mentre i fornitori conti-nuano a bussare alla porta per icirca 35 milioni che la Inve-stment dovrebbe saldare per la-vori urgenti di manutenzionealle strutture portanti del padi-glioni. Sommandoli agli altri si

sale a oltre 230 milioni.Cifra che rischia di mettere de-finitivamente in ginocchio lospazio espositivo. Perché seanche si riuscisse ad approvarela delibera di riqualificazionedell’ex centro, ferma in assem-blea capitolina da un anno, gliincassi potrebbero non bastarea coprire i buchi accumulati inun lustro. Ne è convinto lostesso Paris, che viene proprioda Unicredit. Il provvedimento

fu approvato dalla giunta Ma-rino nel luglio 2014, ma i consi-glieri comunali nonostante lopongano tra gli ordini delgiorno non si sono ancoraespressi.Sono passati 10 anni dall’idea divendere la vecchia area, in cuisarebbero dovuti sorgere anchedegli uffici Onu (vedi box). Tresindaci dopo la situazione è lastessa. Così quella valorizza-zione auspicata dagli abitantinon solo rischia di arrivare fuoritempo massimo, ma potrebbenon bastare a salvare i 75 lavo-ratori. Di questi, 23 saranno li-cenziati il 9 giugno, data in cui isindacati hanno convocato unamanifestazione.L’aula Giulio Cesare, messa allestrette, è riuscita a dare il via li-bera solo a una mozione che im-pegna il governo cittadino astoppare la procedura di mobi-lità. Un atto che, in realtà, nonha valore. Con la fiera che sci-vola verso il baratro. Eccoquello che un socio di maggio-ranza è riuscito fare in 10 anni.Perché, come dicono i bene in-formati, Marino sarebbe inten-zionato ad abbandonare il polofieristico. Come i dipendenti.

Fiera di Roma, cronacadi una morte annunciata

di Giovanni Santoro

La città eterna rischia di trovarsi tra qualche mese unica capitale europea senza un polo fieristico e congressuale.L'ente scivola verso il baratro tra debiti, interessi passivi, collassi strutturali. Dopo dieci anni di scelte sbagliate

pagano come al solito i lavoratori. E Marino vuole abbandonare la barca prima che affondi

Un via libera che sapeva di salvezza. Lavalorizzazione dell'ex Fiera di Roma èstata approvata dalla giunta Marino

nel luglio 2014. Un provvedimento cheavrebbe dovuto sbloccare l'iter per la riquali-ficazione dell’ex centro fieristico e congres-suale. Che era attesa da 2007. Al posto deicapannoni, sulla proprietà della Investmentfoundation, sarebbero dovuti nascere nuoviquartieri. Case per l’edilizia sovvenzionata euffici. Per la loro realizzazione sarà banditoun concorso internazionale di architettura.Nei 7,6 ettari, 10mila metri quadri dovreb-bero essere restituiti a Roma Capitale. “Rea-lizzeremo spazi verdi e una pista ciclabile”,

garantiva sicuro l’assessore alla Trasforma-zione urbana, Giovanni Caudo. Sul resto delquadrante, l’idea è quella di un’area residen-ziale fino a un massimo dell'80%, ovvero60mila metri quadri. Solo un quinto, però, perle case popolari. “Troppo poco”, tuona Sel.Ma Caudo sottolinea lo sforzo di portare lecubature su 75mila metri quadri, 18mila inmeno rispetto alla variante dell’ex sindacoAlemanno. Nessuna archistar, metà degli in-terventi funzionali al territorio e uffici per lasede Onu. Promesse rimaste su una cartaneppure approvata dall’assemblea capito-lina.

G.S.

Le promesse del Campidoglio rimaste sulla carta

Page 3: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - MARTEDI' 26 MAGGIO 2015

PRIMO PIANOmartedì 26 maggio 2015 pagina 3

DA FIORE ALL'OCCHIELLO DELLA GIUNTA RUTELLI A IMBARAZZANTEPALLA AL PIEDE DELLA AMMINISTRAZIONE MARINOIL CASO

U n vuoto a rendere.Una storia in cuic’è chi guadagna echi ci perde. Ipunti verde qua-

lità dovevano essere il fiore all’oc-chiello di una strategiaamministrativa, firmata Rutelli,che avrebbe portato alla cura dioltre 400 tra parchi e aree verdidella Capitale. Anni dopo, invece,l’obiettivo è quello della limita-zione del danno. Parliamo di circa400 milioni di euro, che a paroleavrebbero dovuto pagare i privati.Ma nei fatti sono stati garantiti al 95% dalCampidoglio. Che adesso si trova a doverripianare i buchi lasciati da chi ha fiutatol’affare, ha preso il malloppo e lasciato que-gli spazi all’incuria. Fino ad oggi sono statisaldati 25 milioni di euro da palazzo Sena-torio: ne restano 260.Ecco che nasce l’elenco dei buoni e dei cat-tivi. Nella black list ci sono 11 impianti. Ge-stiti da chi, dalla fine dello scorsomillennio, si è fatto prestare soldi dalle ban-che per realizzare solo in parte le strutturepromesse. Restituendo solo una piccolaquota di quanto dovuto. Quattordici diqueste sono attive e funzionanti. Ma le altresono solo fantasma.Inchieste, arresti e denunce hanno stoppato

tutto. Indagini nelle cui pagine, tra gli altri,figurano anche gli ex membri della squadraAlemanno: Sveva Belviso e Marco Visconti,Marco Pomarici e Alfredo Antoniozzi. Inmanette gli imprenditori Massimo Dolce eMarco Bernardini, i funzionari comunaliStefano Volpe e Anna Maria Parisi. Le ac-cuse sono di truffa aggravata e falsa fattura-zione.Troppo facile accedere ai prestiti garantitida Bcc e Credito sportivo: bastava saldarecash un decimo dell’opera. E salta il tappo.Al netto delle attenzioni degli inquirenti,bisogna pagare i conti; mentre 41 progettisono ancora al palo. La patata resta bollentee il sindaco Marino, come spesso fa in que-sti casi, delega tutto al super assessore Al-

fonso Sabella. È stato il titolare della lega-lità in Campidoglio, e magistrato, a stilarela lista della colpevolezza, anche se conte-stata da molti concessionari. Nell’elenconero chi non ha rispettato scadenze e hacommesso abusi.Anche il Mondo di mezzo di mafia capitaleera interessato all’affare. Appalti e subap-palti, che facevano gola all’associazione adelinquere di Massimo Carminati. L’ex ter-rorista nero si era interessato alla gestionedella struttura Olgiata – oggetto nel gen-naio 2013 di un incendio sospetto –, gestitodagli arrestati Bernardini e Dolce. Nella ga-lassia dei Pvq si era affacciato anche Anto-nio Lucarelli con le società Mondo Verde eGreen Gest, fondate con i cugini e lasciate

a fine anni ’90 una volta diventatocapo gabinetto dell’ex sindaco Ale-manno. Le quote della prima ven-nero rilevate da Silvio Fanella,considerato il cassiere di GennaroMokbel nella maxi truffa Telecom-Sparkle, ed ucciso da componentidell’estrema destra in un agguato il3 luglio 2014.Le responsabilità del Comune nonvengono nascoste da Sabella, chepunta il dito contro i dipendenticapitolini: “Atti e firme false, pianifinanziari superficiali, permessi perspazi commerciali che nulla hanno

a che vedere con gli obiettivi posti”. Una viad’uscita potrebbe essere quella di cercareun accordo con le banche per rinegoziare imutui, abbattendo i tassi di interesse. E itempi del rimborso da dilazionare, insiemea una maxi-sanatoria. Opportunità garan-tite, però, solo ai virtuosi.Ma per salvare il salvabile senza commet-tere gli errori del passato, l’aula Giulio Ce-sare dovrebbe tornare a leggere le delibereche approva. Perché quella della fidejus-sione è una decisione presa con provvedi-menti del Consiglio, tra il 2005 e il 2010. Lapromessa è quella di evitare di firmare co-perture finanziarie per i concessionari. I cit-tadini si chiedono ancora dov’è la qualità..

Giovanni Santoro

“Punti verde qualità”,come limitare i danni

Dovevano garantire la cura di oltre quattrocento parchi,restano solo i debiti da pagare, 260 milioni.

Undici impianti nella black list, 41 progetti ancora al palo

Sono accuse gravi quelle piovute sulla testa del sindaco diRieti Simone Petrangeli, avvocato, classe 1975, rappresen-tante di Sinistra Ecologia e Libertà, considerato l’uomo nuovo

della politica reatina. Secondo la procura reatina Petrangeliavrebbe compiuto i reati di turbativa di gara e falso in concorso conVincenza Bufacchi (ex Cna di Rieti), nominata dal sindaco presi-dente dell’Azienda Servizi Municipali.Nell’inchiesta condotta dagli agenti della Forestale coordinati dalsostituto procuratore Lorenzo Francia, la municipalizzata sarebberisultata idonea a partecipare all’appalto riguardante il servizio diigiene urbana, raccolta e trasporto dei rifiuti nel comune di Citta-

ducale grazie a percentuali che sarebbero state aumentate ed aval-late da una nota redatta dal primo cittadino di Rieti, Comune giàsocio di maggioranza della società, ma nettamente inferiori aquelle rilevate dalle indagini della Forestale. Le indagini sono partite nel 2014 grazie alla denuncia di DomenicoCricchi, dirigente del settore Ambiente: secondo i dati in suo pos-sesso la differenziata era molto inferiore al 46,50%, rispetto invecea quanto dichiarato in atti dal sindaco di Rieti. Nel capitolato digara erano definiti parametri specifici per i partecipanti riguardantila percentuale di raccolta differenziata operata dal Comune, madurante le indagini sarebbero emerse discrepanze sostanziali tra i

parametri dichiarati dalpresidente dell’AziendaServizi Municipali equelli prescritti. In parti-colare le dichiarazionirese dal presidenteprima e dal sindaco dopoavrebbero indotto in er-rore la commissione digara del comune di Cittaducale facendo ammettere la Municipa-lizzata nonostante di fatto non avrebbe avuto titolo a partecipare.

Rieti choc, indagato il sindaco PetrangeliL’ESPONENTE DI SEL ACCUSATO DI TURBATIVA DI GARA E FALSOIL FATTO

Page 4: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - MARTEDI' 26 MAGGIO 2015

CRONACHE martedì 26 maggio 2015 pagina 4

LE DELIBERE LUNARI DEL CAMPIDOGLIOSCENARI

Marino emana l'ultima direttiva che vieta di fumare e accendere barbecue nei parchi cittadini. Peccato che i nomadi che vivono dentro Monte Mario nonsiano stati informati della direttiva del Campidoglio e che ogni sera, allegramente, organizzino una braciolata in piena area protetta. E scatta anche l'allarme zecche per l'incuria nei giardini cittadini. Vigili e guardiaparchi forse non entrano nei 200 ettari della Riserva naturale da qualche lustro:

sembra una foresta incantata con liane e alberi caduti, segnaletica diventa e sentieri ad ostacoli. Eppure - con il Giubileo dei pellegrini - questo spicchiodi Roma che lambisce la via Franchigena - potrebbe diventare un'attrazione laica da valorizzare. Ma forse fa più scena pedalare sui Fori Imperiali

Vietato fumare nei parchiMa anche ripulirli e sistemarli

E cco un piccolo esempiodi come l'altisonante or-ganizzazione del Giubi-leo da parte delComune sia solo una

passerella mediatica. Tutto preso dallaribalta giubilare il sindaco ha emanatouna direttiva antifumo. Scrive IgnazioMarino: dal 15 giugno al 30 settembresarà vietato fumare nei parchi urbani enelle ville storiche di Roma. Stando aquanto prevede l'ordinanza firmata il 7maggio scorso per prevenire il rischiodi incendi nel periodo di massima pe-ricolosità individuato dalla RegioneLazio. Il provvedimento impedisceanche di accendere barbecue, al difuori degli spazi appositamente predi-sposti, in tutte le aree verdi della città.Infatti, il testo prevede <il divieto, intutto il territorio comunale, di tutte leazioni determinanti, anche solo poten-zialmente, l'innesco di incendio nellearee e nei periodi a rischio>.Direttiva sacrosanta se solo l'ammini-strazione capitolina - oltre a dettare re-gole e proclamare editti - si attivasseperché la manutenzione del "verdepubblico" fosse reale e non soltantouna macchia d'inchiostro - in perfettoburocratese- su di un pezzo di carta.Ultimamente molti cittadini segnalanola presenza di pulci e zecche tra i rovi ele sterpaglie dei parchi cittadini.Ma non basta. Uno dei principali pol-moni verdi della Capitale è la riservanaturale di Monte Mario. Sul sito Ro-manatura - società del Comune - siesalta la bellezza unica di questa oasiverde da oltre 200 ettari situata nelcuore di Roma. Si decantano specie ar-boree e passati suggestivi (come la

prossimità alla via Francigena). Vero,verissimo. Però farebbe bene Marino(e anche lor signori che gestiscono ilsito dei parchi romani), a farsela ognitanto una passeggiata dentro a questoParco. O anche negli altri sempre chenon tema di infestarsi con gli insetti.

Ma Monte Mario e il suo evidente ab-bandono merita un approfondimentoulteriore. Qualche anno fa - era solo il2010 - si spesero una barca di quattrini(in collaborazione con LegambienteLazio) per mettere in sicurezza, e ren-dere fruibile, il parco con panchine,transenne in legno, sentieri battuti,aree di sosta, indicazioni dei percorsi.Insomma, un vero parco per i romani.Un parco che si affaccia sulla cittàeterna dal quadrante Nord.C'è da chiedersi da quanto tempo - semai ci è capitato - Marino non passeggi

o faccia una bella sgambata - dentro lariserva di Monte Mario. Andrà giàbene se non finirà in un fossato di terraerosa dalle piogge e dalla mancata ma-nutenzione. I famosi cartelloni della ri-serva sono stati abbattuti, le indicazionisui sentierio (non) percorribili si reg-gono con il fil di ferro (quando ancoraci sono). Il magnifico parco sembra ab-bandonato e addormentato. Liane diedera e rampicanti cuciono - in unaselva selvaggia - questo spicchio dimacchia mediterranea. I sentieri sono

quasi scomparsi,le aree di sosta co-perte di graffiti.Tronchi caduti e(poche) cartacce,c o m p l e t a n ol'ospitalità.A dire il vero, a

parte il tappeto difoglie cadute daoltre un lustro, lariserva di MonteMario è piuttostopulita - a parte ledeiezioni lasciateda qualche ani-male e altrettantiincivili padroni -forse perché av-venturarsi nelparco e per i sen-tieri è più impresada Indiana Jonesche da escursioni-sta o podista spor-caccioni.L'aspetto bizzarroè che il parco, cosìassopito nel suo

struggente abbandono selvaggio, èquasi più bello. Sorge però un sospetto:tra qualche settimana Marino saliràsulla panoramica per inaugurare (perla seconda volta in un anno), il rifaci-mento del costone che rischiava di pre-cipitare a febbraio 2014. La secondainaugurazione, probabilmente, verràaccompagnata e preceduta da una vi-sita precipitosa degli uomini del Servi-zio Giardini. La macchia selvaticapotata, alla bene e meglio solo l'estatescorsa (in tempo con la prima inaugu-

razione parziale), è cresciuta più rigo-gliosa che prima. E la sistemazione delverde è da riattuare.Forse, con l'occasione, sarebbe il casodi mandare anche un plotone di giar-dinieri, magari accompagnati da unesercito di volontari forse proprioquelli di Legambiente, a risistemare ilparco dentro, non solo dove passano leauto.Se la direttiva antifumo ha un sensoperché non evitare - come spesso ac-cade l'estate - che fenomeni di auto-combustione per l'stremo caloreprovochino l'ennesimo incendio?E inutile vietare di fumare e accenderebarbecue (se nessuno controlla e pre-sidia) e se poi ci di disinteressa peranni. Salvo poi emanare una inutile di-rettiva, tanto per dire: lo avevamodetto...Certo, poi ci sarebbe da occuparsi delsolito clan di senza fissa dimora chehanno preso residenza nuovamentedentro al parco. Ai signori che nehanno fatto il loro camping dal Cam-pidoglio non devono aver comunicatoche è vietato accendere fuochi vistoche fanno salsicciate e braciolate quasitutte le sere.Per evitare a vigili urbani e guardie pro-vinciali di smarrirsi suggeriamo di cer-carli dietro al palazzo di Giustizia dipiazzale Clodio (sotto il piccolo ponti-cello della strada). Oppure tra la ScuolaLeopardi e l'Osservatorio dello Zo-diaco. Se lorsignori avessero dei dubbisu come rintracciare barboni e nomadiattrezzati, basterà chiedere ai residentidi piazza Belsito, o seguire i cercatoridella povertà e i loro carrellini colmi diimmondizia presa dai cassonetti.

di Leonardo Giocoli

Poi, invece di fare polemiche, ha co-minciato il giro dei municipi, fa-cendosi elencare dai dirigenti i

problemi concreti da risolvere al più pre-sto. A Ostia, dove è stato accolto dal “de-legato” Alfonso Sabella, magistratoanche lui di grande livello, ha concordatola nascita immediata del Comitato perl’ordine e la sicurezza, con questi obiet-tivi: sicurezza del territorio, criminalitàpesante e leggera, abusivismo, controllodel territorio. Con riunioni di verifica deirisultati ottenuti ogni quindici giorni.

Un metodo da trasferire anche a Romacittà, soprattutto a pochi mesi ormaidall’inizio del Giubileo. Su Roma, doveper esempio negli ultimi tre anni gli scippisono aumentati del 75%, Gabrielli hafatto finora dichiarazioni che tutti i ro-mani “normali” non hanno problemi acondividere. Come un netto “no” alleronde e alle polizie private “perché allasicurezza dei cittadini debbono badare leistituzioni”. E gli insediamenti rom? “Leoccupazioni nella capitale sono 109, oc-cupazioni con anche più di mille per-

sone”, “nei campi va ristabilita la legalitàa tutti i costi, anche con leggi specialicome quelle utilizzate per la terra dei fuo-chi”. Parla chiaro, pane al pane e vino al vino,Gabrielli. Ammette (che dice Marino?)che a Roma certi “posti sono invivibili”,riconosce che in vista del Giubileo “nonpossiamo escludere attentati terroristici”ed occorre quindi tenere alta la guardia.Che per evitare che Roma venga soffocatadalle manifestazioni “occorre saper direqualche no” e quanto agli scioperi ricorda

che esiste “lo strumento delle precetta-zioni”. Si dice che Matteo Renzi, dopoaverlo visto all’opera nel recupero dellaCosta Concordia, straveda per lui, e chelo avrebbe nominato prefetto di Romaper dare “un punto di riferimento”, “unaguida” a Marino. Nei fatti probabilmenteè così. Ma quando i giornalisti gli hannochiesto se si sente un sindaco-ombra harisposto ridendo:”Non ho queste velleità.Voglio solo riavvicinare i cittadini alleistituzioni”. Il lavoro non gli manca.

Carlo Rebecchi

segue dalla prima pagina

Finalmente la capitale ha trovato l’uomo giusto

Page 5: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - MARTEDI' 26 MAGGIO 2015

CRONACHEmartedì 26 maggio 2015 pagina 5

DUE ANNI DI GESTAZIONE, ALLA FINE TUTTI D'ACCORDO.MA NON C'ERANO INTERESSI IN GIOCO

Alla fine è andatabene a tutti, l'una-nimità si rag-giunge di rado allaPisana. Ma ci sono

voluti due anni di sforzi e di ser-rate battaglie consiliari dei gril-lini regionali per arrivare a farapprovare dall'aula la propostadi legge sul registro tumori, unanorma attesa che, nel corso deimesi, ha goduto di sempre mag-gior appoggio nella politica re-gionale, come testimoniato dalle19 firme che hanno siglato ilprovvedimento proposto dalM5S Davide Barillari. Con lalegge possono iniziare la rac-colta, registrazione ed elabora-zione di dati statistici completisu incidenza, prevalenza e so-pravvivenza dei casi di tumoretra la popolazione regionale.Come spiega il nuovo testo, “sipotrà meglio valutare l’appro-priatezza dei trattamenti tera-peutici in oncologia, rilevandoeventuali differenze nell’accessoalle cure erogate, in relazionealle condizioni socio-economi-che del paziente oncologico,nonché all’area geografica diprovenienza”.Era ora. Barillari, soddisfatto, hacelebrato “un giorno storico peri cittadini del Lazio: non soloperché questa è la prima leggeproposta dal Movimento 5 Stellead essere approvata dall’Aula - hadetto - ma perché il testo è fruttodi un lungo lavoro di consulta-zione sul territorio con cittadini,

professionisti e associazioni chealmeno da vent’anni chiedevanoa gran voce l’istituzione del Re-gistro tumori regionale, a frontedi dati sempre più preoccupantisull’incidenza delle neoplasie sulnostro territorio, specie in al-cune aree”. Sulla stessa linea

d'onda il presidente della com-missione Politiche sociali e Sa-lute, Rodolfo Lena, spesso inpassato contrapposto a Barillarie Porrello (altro M5S in primalinea sui temi della sanità e dellasalute) per la gestione dei lavoridella commissione . “I Registri

sono necessari perché senza diessi in nessuna struttura ospeda-liera, pubblica o privata, ci sa-rebbe l’obbligo di archiviare idati relativi alla diagnosi e allacura dei tumori. Se si vuole sor-vegliare l’andamento della pato-logia oncologica occorre quindi

che la Regione si assuma il com-pito di andare a ricercare attiva-mente le informazioni; lecodifichi, le archivi e le renda di-sponibili per studi, ricerche,campagne di sensibilizzazione.Questi dati sono essenziali per laricerca sulle cause del cancro,per la valutazione dei tratta-menti più efficaci, per la proget-tazione di interventi diprevenzione e per la program-mazione delle spese sanitarie”.Insomma tutti contenti (per unavolta, agli interessi partitici sonostati anteposti quelli della popo-lazione, ma forse non c'erano in-teressi in gioco) ma nondistratti. Si ricomincia subito alitigare, c'è la discussione dellaprossima legge in programma,quella sulla gestione degli are-nili, argomento che desta appe-titi più sostanziosi dellaprevenzione. Il centrodestrapromette battaglia, i grillinihanno depositato centinaia diemendamenti e il presidenteZingaretti ha l'occhio fisso sulcalendario in attesa dell'iniziodella stagione estiva. Ci sarannopolemiche, poi sarà il momentodel ”collegato” del Bilancio, sem-pre che le procure non interven-gano prima come da mesi siripete nei corridoi della Pisana edi via Raimondi Garibaldi. Pareche ci sia qualcuno, nei corridoi,che non aspetta altro e che pre-vede fuochi d'artificio ad ogniinizio di settimana.

B.A.

Registro sui tumori, un’inedita unanimità

QUI PISANA

Sono uno dei sessantamila tifosi che lasera del 20 maggio hanno preso parte,dagli spalti, all’interminabile finale di

Coppa Italia tra Lazio e Juventus. È finita maleper noi della Lazio, dopo 120 minuti di lotta sulcampo e di incitamento da curve e tribune. Maè stato uno spettacolo fantastico: di grinta, ditecnica, di fantasia, ma anche di correttezza edi fair play.Per questo ne approfitto oggi - all’indomani diquell’1 a 2, e sperando di non essere smentitolunedì nel derby - per urlare (urlo più, urlomeno, dopo i tanti della finale di Coppa Italia)il mio “Non ci sto” alla rappresentazione deitifosi laziali sui grandi media come incivili, vio-lenti, fascisti e quant’altro. Certo, ci sonoanche queste persone nelle file della tifoseria,ma quando in campo e fuori (arbitro, allenatori,giocatori, prefetto, forze dell’ordine) si fannole cose per bene, queste frange di violenti ven-gono isolate dal pubblico andato allo stadiosolo per godersi lo spettacolo.

Ci sono poi segnali importanti che possono ve-nire dall’alto. La presenza di un Presidentedella Repubblica ad una finale di Coppa Italianon è di tutti i giorni e sottolinea una cosa chedovrebbe essere chiara a tutti: che il calcio èuno spettacolo bellissimo, da godersi tutto,dalle coreografie sugli spalti alle geometrie in

campo. Ed è stato belle ilgesto del Presidente divoler mettere lui stesso alcollo dell’allenatore scon-fitto, Pioli, la medagliad’argento.Sarebbe bello che questapresenza del Capo delloStato nel mondo dellosport fosse più frequente.Ma lo sapete che nell’ip-pica uno dei Premi interna-zionali più importanti eantichi si chiama “Presi-dente della Repubblica”,ma da decenni è regolar-mente disertato dai Capidello Stato? Una presenzaa Capannelle, in quelgiorno, di Mattarella sa-rebbe un segnale altret-tanto importante.

Augusto M. - Roma

Invitiamo i cittadini di Roma e del Lazio a denunciare le cose che non vanno

con foto ed email a questo indirizzo:

[email protected]

Finale di Coppa Italia,un’immagine da rovesciare

Esultano i grillini:è la prima legge promossa dal M5S approvatadall'aula. Ma la tregua è destinata ad infrangersi subito, c'è il

provvedimento sulla gestione degli arenili, Barillari e compagnihanno già depositato centinaia di emendamenti

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Proprio sotto la storica viaAndrea Doria, “delibe-rata” dal Consiglio Co-munale nel lontano 2febbraio 1901, si trovano

stipati, in enormi serbatoi circa 30.000litri di carburante. Parliamo propriodel Centro Storico Municipio I, dellavia che costituisce il proseguimento diviale delle Milizie, nel tratto tra LargoTrionfale e Piazzale degli Eroi, che lastessa delibera comunale di oltre 100anni fa, faceva nascere simile ad unboulevard parigino, distinta da due fi-lari di platani secolari e da due splen-didi marciapiedi, gli unici a Roma cosiampi, ben 11 metri, e dove sono orapresenti attività enogastronomiche diqualità. Senza tralasciare il fatto che labella via Andrea Doria, di formazionepost-unitaria è caratterizzata da pa-lazzi e palazzine di valore storico arti-stico tutelati dal Codice per i beniCulturali.È possibile che l’Amministrazione capitolinaabbia dato le autorizzazioni necessarie per lacostruzione di una stazione di servizio stile au-togrill per dimensioni, nel centro storico dellacittà? Sembrerebbe di si poiché il sindaco Ma-rino ha firmato insieme alla Q8 il ricorso in ap-pello al Consiglio di Stato il quale ha ritenutoopportuno di non entrare nel merito avversoalla Sentenza del Tar che aveva annullato tuttele delibere emanate dal comune dando ragioneai cittadini che come Comitato Residenti CittàStorica avevano chiesto aiuto nel marzo del2005 proprio al giudice amministrativo. Matutto è cominciato un anno prima nell’agostodel 2004 quando al ritorno dalle ferie estive i

residenti di via A Doria si trovano sotto casaun vero e proprio cantiere che si confonde conquello che contestualmente e legittimamenteil Comune aveva autorizzato per la costru-zione del Mercato Trionfale. Insomma in unagiungla di impalcature tendoni e pannelli ilcantiere per la nuova stazione di servizio risul-tava perfettamente “impacchettato” in mododa impedire la vista sia ai lati che dall’alto, eimpedire dunque di capire cosa si svolgesseall’interno. Alle prime richieste di spiegazioni,l’Amministrazione risponde che si trattava dilavori di manutenzione del piccolo distribu-tore esistente allora sulla sede stradale. Madalla successiva richiesta di accesso agli attiemerge che il sospetto dei cittadini è fondato:

si tratta infatti della costruzione di una nuovastazione di servizio che avrà una capacità ero-gativa triplicata rispetto al piccolo distributoreesistente, che implicherà lo spostamento dallasede stradale al centro dello storico marcia-piede che per questo motivo sarà in parte de-molito. Ecco come sono finiti quei 30.000 litridi carburante sotto via A. Doria. Al di là degliaspetti giudiziari, vi sono due macroscopicielementi la cui rilevanza oggettiva getta ombreimportanti sulla vicenda della stazione di ser-vizio in via A. Doria: la legge regionale n.8/2001 in merito alla realizzazione di impiantidi carburante all’interno dei centri abitati sta-bilisce espressamente divieti ed incompatibi-lità per i quali non possono essere realizzatiper esempio in zone pedonali o a traffico limi-tato, se siano privi di sede propria e dunqueper i quali il rifornimento avviene sulla sedestradale arrecando intralcio. Ancora la stessalegge nazionale che proprio al fine di evitarepericoli per la sicurezza legata a scoppi incendie attentati oltre ai danni per la salute legati alleemissioni di vapori, vieta l’impianto di distri-

butori nuovi nei centri densa-mente abitati. Chi può negareche Via Andrea Doria non sia uncentro densamente abitato? Perabbattere le Torri Gemelle sonoserviti “solo” 22.000 litri di car-burante. Invece in via A. Doriaalcuni cittadini dormono sopra30.000 litri. Di estrema attualitàè anche il rischio attentati se sipensa che la nuova stazione diservizio dista poche centinaia dimetri dalla Cappella Sistina, daimusei Vaticani, dalla Cittadellagiudiziaria in piazzale Clodio,dal Palazzaccio e dagli uffici giu-

diziari in via Giulio Cesare. Ma la cosa piùgrave è che l’Amministrazione avrebbe auto-rizzato i lavori per la costruzione della stazionedi servizio in conflitto con il Codice dei BeniCulturali. Siamo in pieno centro storico. In-fatti sempre il coriaceo Coordinamento Resi-denti Città Storica aveva richiesto un parerealla Soprintendenza Beni Architettonici e Pae-saggistici di Roma Capitale la quale facendopropria la sentenza del Tar sosteneva che i la-vori autorizzati avevano modificato l’originariaposizione del distributore, le dimensioni e lacapacità di erogazione, fino ad alterare lostesso tessuto urbanistico-edilizio. E di fattoprima di autorizzare i lavori nel 2004 perchél’Amministrazione non ha acquisito il parerenecessario della Soprintendenza come previ-sto dal Codice dei Beni Culturali? I luoghi dicui si paraa hanno più di 100 anni sono inpieno centro storico, ma non è stata mai chie-sta dall’Amministrazione, né tantomeno ac-quisita, la prescritta autorizzazioneobbligatoria e vincolante della Soprinten-denza.

CONTROVERSE LE QUESTIONI AMMINISTRATIVE, RESTA IL PROBLEMA DI UNAAUTENTICA "BOMBA" A DUE PASSI DAL VATICANO E DA PIAZZALE CLODIO

La nuova stazione di servizio ha capacità triple rispetto al piccolo distributore di un tempo. Il conflitto con il Ministero dei Beni Culturali e il divieto di realizzare nuovi impianti all'interno di centri fortemente abitati, e la sentenza contraria del Tar

IL CASO

di Franco Tardini

Quei 30.000 litri di benzinasotto via Andrea Doria

CRONACHE martedì 26 maggio 2015 pagina 6

Ecco come è stato modificato il distributore di benzina a Via Andrea Doria

COM’ERA OGGI

Da qualche giorno gli uomini del Comune di Sabau-dia si sono dati da fare per dipingere le strisce bludavanti al ristorante e stabilimento Lo Scoglio

(nella foto a lato) che si trova sul lungomare. Della serie:se vuoi mangiare paga la tassa all’amministrazione. Ilproprietario Franco Natale, noto ristoratore, la prendecon ironia, lui con le sue foto esposte dentro il locale sulmare con Marcello Mastroianni e altri famosi personaggirisponde così: «Il parchimetro lo paghiamo noi al cliente»e certamente non nel conto. Eppure a soli cinque metri (vedere la foto a destra) dal fa-moso esercizio pubblico, c’è La Giunca, altro bar risto-rante e stabilimento, i cui posti macchina sono liberi datassametro e addirittura coperti da teli improvvisati. Mala sorpresa non finisce qui: il proprietario dispone addi-

rittura di una duna adibita a parcheggio privato. La do-manda, allora, sorge spontanea: il sindaco Lucci, primocittadino della città Razionalista, vede da un occhio solooppure è una scelta meditata quella di premiare l’uno con

la carota e di punire l’altro con il bastone? Saremmo cu-riosi di sapere il perché di tale scelta che di “razionale”ha di fatto ben poco.

Giuseppe Cecchini

Sabaudia, strisce blu a piacere (del sindaco)SEGNALETICA CHE COMPARE E SCOMPARENONCIPOSSOCREDERE

Le strane scelte dell’amministrazione Lucci sul lungomare. Alcuni ristoratori e gestori di stabilimenti “puniti” dal parchimetro, altri no. Tutti sono a pochi metri di distanza l’uno dall’altro. Una duna adibita a parcheggio privato del gestore “La Giunca”, salvato dalle pennellate delle strisce blu senza motivo

Page 7: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - MARTEDI' 26 MAGGIO 2015

A nche questo mese, per il se-condo mese di seguito, i 24 miladipendenti dell’amministra-zione capitolina riceveranno sti-pendi più bassi. Effetto della

decisione della Giunta Marino di applicare conatto unilaterale il nuovo contratto: una deci-sione arrivata a fine marzo dopo che, a un annodall’inizio delle estenuanti trattative con i sin-dacati e quando sembrava che l’accordo fossestato raggiunto, il 27 marzo scorso i dipendentidel Comune di Roma hanno bocciato con unreferendum la pre-intesa firmata dalla giunta eda Cgil e Cisl, ma non dalla Uil. Il risultato? Da70 a 250 euro mensili in meno per i 6.000agenti della polizia municipale, per le 6.262educatrici delle scuole comunali (nidi e ma-terne), per gli 8.500 amministrativi e per altricirca 4.000 dipendenti. E ora è corsa contro iltempo per trovare un’intesa che coinvolgaanche la Uil e che, soprattutto, convinca i di-pendenti del Campidoglio, scongiurando cla-morose iniziative di protesta della “base” e ilrischio dell’ennesima figuraccia per il sindacoIgnazio Marino, al quale la trattativa potrebbeessere sfilata di mano per evidente incapacità.Incaricato per oltre un anno di gestire la ver-tenza sul salario accessorio è stato il vice sin-daco Luigi Nieri: una trattativa difficile manecessaria per trovare criteri di erogazione deibonus diversi dai vecchi premi a pioggia, boc-ciati nel 2014 dal Ministero dell’Economia.Sembrava fatta due mesi fa. Ma, a sorpresa, il27 marzo i dipendenti del Comune hanno boc-ciato la pre-intesa, che ha riportato in vita il

vecchio contratto, ma senza bonus, spianandola strada al taglio degli stipendi. Una situazioneche, sebbene consenta al Campidoglio un co-spicuo risparmio mensile, certo non può du-rare. Impossibile accettare simili tagli aglistipendi; impossibile per il sindaco Ignazio Ma-rino inimicarsi le 24 mila persone che consen-

tono alla capitale di funzionare. Da brivido gliscenari ipotizzabili se quell’esercito dovessedecidere di manifestare la propria rabbia conscioperi e manifestazioni: nidi e maternechiusi; uffici e sportelli pubblici serrati; vigiliimpegnati a non vigilare. Per giunta a pochimesi dall’inizio di quel Giubileo straordinario

che trasformerà Roma in una vetrina mondialee per il quale il sindaco Ignazio Marino nonpuò che fare affidamento sulla “macchina” delComune. Ed ecco i vigili impegnati nellegrandi pulizie di primavera-estate per liberarela città da campi rom abusivi, ambulanti abu-sivi, camion bar dislocati dove non dovrebberoessere, da auto parcheggiate in sosta vietata.Ecco amministrativi, impiegati e contabili im-pegnati ad elaborare tariffe e cartelle per la ple-iade di tributi comunali, per le varie esenzionialle quali tanti cittadini meno fortunati hannodiritto, e così via. Di qui la necessità di riprendere la trattativa alpiù presto, dopo settimane di silenzio. E la trat-tativa è ricominciata: il primo incontro tra ilvice sindaco Nieri - al quale Marino non ha ri-sparmiato una bella strapazzata dopo il falli-mento della prima trattativa - e i sindacati Cgil,Cisl e Uil è avvenuto giovedì scorso. Niente difatto, ma la Uil ha chiesto di poter approfondirealcune proposte del Comune, bocciate qualchemese fa. Nieri da parte sua non ha detto no adalcune richieste. In particolare quella che ri-guarda l’applicazione immediata dell’accordoriguardante le 6.262 educatrici, previa deliberain giunta. L’imperativo, per tutte le parti, è farepresto. Prima che qualcuno, a Palazzo Chigi edintorni, si accorga di quanto sta accadendo edecida di “commissariare” Marino, il vice sin-daco e l’intera giunta, portando la vertenza invia XX Settembre o affidandone la supervi-sione al sempre più indispensabile prefettoFranco Gabrielli, che come rappresentante del-l’Esecutivo, ha tutti i titoli per farlo.

CRONACHEmartedì 26 maggio 2015 pagina 7

L’edicola di Marco Borioni e disua moglie Daniela è in unadelle più belle piazze di Roma,

San Lorenzo in Lucina. Dal chiosco, in-castonato tra i “dehors” di due famosibar, Ciampini da una parte e Teichnerdall’altra, lo sguardo arriva ai negozidi alta moda appena più lontani. Un“salotto” frequentato da residenti, po-litici (sulla piazza si affaccia la sede diForza Italia, durante questo incontrovediamo seduto al bar Ciampini DenisVerdini) e turisti di qualità con il gustodel bello e dell’eleganza. Un “para-diso” anche per Marco e Daniela?“Qui le cose vanno, discretamente; disicuro meglio che in altri posti. Con ununico vero problema però: che non c’èpiù il prodotto”. Ma i giornali, nonvende quelli? “Guardi quanti ne vendo:oggi 30 Messaggero, 25 Corriere, 20Repubblica. In una giornata che co-mincia alle cinque del mattino e si al-lunga fino alle diciannove” spiegaMarco scorrendo la lista delle pubbli-cazioni. Il suo chiosco ne è pienozeppo, dentro e fuori. “Non c’è il pro-dotto – spiega – perché gli editori non

hanno capito quel che si vende.Vede il DVD allegato a questosettimanale? Costa 15 euro e 90per un film. Fuori mercato. Conpochi euro, su internet, se necomprano almeno tre”.Già, internet. La Rete, ed i ritmilavorativi di oggi, hanno fattoscomparire quei lettori di giornaliche passavano ore seduti neicaffè con un quotidiano davanti.Oggi turisti e politici passano dicorsa (i politici in ogni caso il gior-nale non lo comprano mai, tro-vano la loro “mazzetta” in ufficio).“Per nostra fortuna – dice ancoraMarco – ci sono i … bambini”. Nelpomeriggio, attorno alle 16/17riempiono la piazza accompa-gnati dai genitori o, più spesso,da nonni e zie. Magari non sannoancora leggere, ma per i giocat-toli non ce n’è bisogno”. E così igiocattoli sono il “business” del-l’edicola. Accanto a giocattoli daiprezzi quasi proibitivi di certe collezionieditoriali (che gli editori non sappianofare i commercianti?) ce ne sono altri

alla portata di tutti, che gli edicolanticomprano di propria iniziativa dai gros-sisti, per poi rivenderli con maggiore

guadagno. Altre entrate che com-pensano il calo delle vendite digiornali sono i gratta e vinci e leschede telefoniche. Più qualcheaccendino o guida turistica.Una costante – in piazza San Lo-renzo in Lucina ma anche in altrepiazze del centro storico – è ilfatto che moltissimi, fra i turistiitaliani e stranieri, utilizzano l’edi-cola come punto di informazione.Si fermano, non comprano il gior-nale ma chiedono. E questo hafatto venire a Marco un’idea:quella che il Comune possa utiliz-zare le edicole come centri di in-formazione. “Quella decina dichioschi informativi comunaliaperti per i turisti – spiega – sonoquasi sempre chiusi. La mia, le no-stre edicole sono aperte fino asera. Ogni giorno. Si potrebbe farein modo di aggiungere ai prodotti

propri dell’edicola anche le infor-mazioni per i turisti, per esempio

con la presenza di una persona cheparli inglese. E sul tetto dei nostrichioschi ci potrebbero essere pubbli-

cità sponsorizzate dal comune”. Marco, ma come lui anche altri edico-lanti, non chiedono soldi “ma opportu-nità”: per esempio un canone ridottoper l’occupazione del suolo pubblico. Ilproblema non da oggi , a sentire lui –che nel mondo delle edicole lavora evive dal 1979 – sono i rapporti con ilCampidoglio. Perché? “Il nostro rap-porto con il Comune? Nullo” è la sua ri-sposta ad una precisa domanda. Nonè il primo edicolante, nell’inchiestache il Nuovo Corriere di Roma dedicaalle edicole, a denunciare la mancanzadi una politica attiva del Comune perla difesa, ed eventualmente la valoriz-zazione, delle edicole quale luogo diaggregazione sociale al servizio deicittadini (e dei turisti, tanto più ora chesta per cominciare l’anno del Giubileo).In ogni caso, Marco non è disposto adaspettare con le mani in mano inizia-tive comunali che forse mai arrive-ranno: la decisione di affidare almenonel pomeriggio la gestione della suaedicola ad una persona che parli in-glese l’ha già presa e, anticipa, “diven-terà presto operativa”.

“Fateci diventare centri di informazione pubblici”

Marco Borioni

LA PROPOSTA AL COMUNE DELLO STORICO EDICOLANTE DI S.LORENZO IN LUCINAFOCUS/4

Per il secondo mese di seguito vigili urbani, educatrici di nidi e materne e amministrativi troveranno da 70 e i 250euro in meno in busta paga. Il vice sindaco Nieri e i sindacati di nuovo al tavolo di contrattazione. L’imperativo è fare presto e trovare un’intesa prima che il Governo decida di subentrare al Comune nella gestione della vertenza

TANTI SONO I DIPENDENTI AI QUALI IL SINDACO HA TAGLIATO LO STIPENDIO

di Maria Pia Miscio

PRIMO PIANO/2

Ventiquattromila guai in vista per Ignazio Marino

Rischiano di chiudere i battenti entro pochimesi le 37 biblioteche comunali di Roma.I soldi stanziati dal Campidoglio baste-

ranno solo per qualche mese ancora, subito dopol’estate non sarà possibile continuare a pagarele utenze, le spese di manutenzione, il personale,l’acquisto di libri, giornali, materiali multimediali.A lanciare l’allarme è Fabio Moscovini, della CgilRoma. Per il 2015 la giunta Marino e l’assesso-rato alla Cultura, guidato da Giovanni Marinelli,hanno infatti destinato all’Istituzione Biblioteche16 milioni 745 mila 688 euro, contro i 19 milioni830 mila euro del 2014 e i 20 milioni 932 740euro del 2013. Insomma, nel volgere di due annitre milioni in meno, un taglio che comincia a farsisentire in tutta la sua drammaticità.Quei fondi infatti servono a gestire l’intero si-stema, compresi gli stipendi dei 280 dipendenti,cui si aggiungono altri 90 addetti, provenienti daZetema e mai internalizzati dal Comune. Nep-pure il taglio degli stipendi delle 370 persone che

a vario titolo lavorano nelle biblioteche comunaliè servito. Scattato a partire dal primo gennaiocome effetto del nuovo contratto unilaterale im-posto dalla Giunta Marino, quel taglio ha portatoad una riduzione delle retribuzioni dai 200 ai 300euro mensili per ciascun dipendente. Inutilmente,perché i 17 milioni scarsi con i quali il Sevizio Bi-blioteche dovrebbe mantenersi in piedi, a contifatti serviranno a stento a superare l’estate.L’unica speranza è che vengano stanziati deifondi aggiuntivi per consentire la sopravvivenzadell’istituzione.Quanto alle retribuzioni tagliate ai 370 dipen-denti, l’unica speranza è che arrivi a buon fine lasnervante trattativa per il salario accessorio, cheda mesi vede contrapposti da un lato il sindacoMarino con la sua giunta, dall’altro i 24 mila di-pendenti dell’amministrazione capitolina, che labrutta sorpresa dello stipendio ritoccato al ri-basso l’hanno avuta in aprile.

M.P.M.

Soldi solo fino all’estate. Rischiano di chiudere le biblioteche comunali

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Page 9: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - MARTEDI' 26 MAGGIO 2015

LazioLaziola

del

anitàSSNUMERO 21 ANNO I MARTEDÌ 26 MAGGIO 2015

IN PRIMO PIANO

a pagina 14

La pace di Bracciano:salvo l’ospedalePadre Pio

IL FATTO

a pagina 13

La scommessa dell’elisoccorso

La notizia in sé è abbastanza cla-morosa e merita tutta l’attenzionepossibile per le implicazioni checontiene. Francesco Rocca, com-missario straordinario della Croce

Rossa, diventa direttore generale dell’Idi-SanCarlo, la struttura sanitaria capitolina cheproprio in questi giorni, dopo aver trovato laquadra economica, sta mettendo ordine neisuoi vertici aziendali. Come si ricorderà, lacongregazione proprietaria dell’Idi è statacommissariata dopo che il vecchio verticeaveva creato un buco che stava portando altotale fallimento. La Segreteria di Stato Vati-cana ha gestito fin qui direttamente la situa-zione, nominando un cardinale alla guidadella Congregazione proprietaria della strut-tura e affiancandogli l’ex presidente del Bambino GesùProfiti, poi affidando il tutto a tre supercommissari.

Ora arriva il già famoso com-missario straordinario dellaCroce Rossa Italiana, France-sco Rocca, che cosi detiene undoppio incarico. Una deci-sione maturata evidentementetra Oltre Tevere e PalazzoChigi, visto che la Cri è av-viata ad una revisione pro-fonda e che c’è da ricollocare ilfedele servitore dello Stato.Da parte sua Sergio Felici, fac-totum delle due strutture consuper deleghe da parte dei trecommissari preposti al con-trollo del Gruppo, si è già tra-

sferito nella strutturaautonoma del San Carlo dove, come si ricorderà, esisteun pronto soccorso non riconosciuto dal sistema del-

l’emergenza sanitaria. Nuovo ed imprevisto scenario,nuovi rapporti che il neo direttore generale dell’Ididovrà impostare con i vertici della ASL competente perterritorio. Va ricordato che nel gruppo finanziario chegestisce questo “bene” della Congregazione entra di pre-potenza un colosso sanitario dell’Italia del nord, il SanSavini, fino ad oggi interdetto dall’operare nel territorioregionale del Lazio, e assieme la finanziaria del Vati-cano, che, pare abbia già messo a disposizione alcunimilioni di euro per pagare almeno gli stipendi degli oltremille dipendenti . Resta da dire che verso questa strut-tura sanitaria religiosa nel contesto del Giubileo ver-ranno spinti milioni di pellegrini a farsi controllare neied altre patologie dermatologiche. Con buona pacedell’Ifo (Irccs pubblico) che per le stesse terapie dell’Idi-San Carlo ha una struttura ben conosciuta a Roma, ilSan Gallicano.

Il Corvo

Francesco Rocca

Manovratore di fiducia all’Idi, il gruppo affidato a Rocca (Cri)

Page 10: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - MARTEDI' 26 MAGGIO 2015

Laziola delSSanità Lazio LA MAPPA DEL POTERE martedì 26 maggio 2015 pagina 10

Asl Roma A CENTRO STORICOCommissario Ernesto PettiDirettore sanitario Barbara GiudiceandreaDirettore Amministrativo Alessandro Moretti

Asl Roma B CENTRO STORICODirettore Generale VITALIANO DE SALAZAR

Direttore sanitario Vittorio Amedeo Cicogna Direttore Amministrativo Sabrina Cenciarelli

Asl Roma C EUR E DINTORNIDirettore Generale CARLO SAITTO

Direttore sanitario Marina CapassoDirettore Amministrativo Silvia Cavalli

Asl Roma D DA TRASTEVERE A OSTIADirettore Generale Vincenzo PanellaDirettore sanitario Flavia Simonetta PirolaDirettore Amministrativo Paolo Farfusola

Asl Roma E DAL VATICANO A BRACCIANODirettore Generale Angelo TaneseDirettore sanitario Mauro Goletti Direttore Amministrativo Maria Velardi

Asl Roma F CIVITAVECCHIADirettore Generale Giuseppe QuintavalleDirettore sanitario Francesca Milito Direttore Amministrativo Lauro Sciannamea

Asl Roma G TIVOLI, GUIDONIA, SUBIACODirettore Generale GIUSEPPE CAROLI

Direttore sanitario Domenico BraccoDirettore Amministrativo Daniele Aguzzi

Asl Roma H CASTELLI, ANZIO, NETTUNODirettore Generale FABRIZIO D’ALBA

Direttore sanitario Narciso MostardaDirettore Amministrativo Francesca Merli

Asl ViterboCommissario LUIGI MACCHITELLA

Direttore sanitario Antonio BrayDirettore Amministrativo Daniela Donetti

Asl FrosinoneDirettore Generale ISABELLA MASTROBUONO

Direttore sanitario Roberto TestaDirettore Amministrativo Mario Piccoli Mazzini

Asl LatinaDirettore Generale MICHELE CAPOROSSI

Direttore sanitario Alfredo CordoniDirettore Amministrativo Vania Rado

CommissarioFacente funzioneA rischio?VacanteIn uscita a

LEGENDA

San Giovanni AddolorataDirettore Generale ILDE COIRO

Direttore sanitario Stefano Pompili Direttore Amministrativo Massimiliano Gerli

Sant’AndreaDirettore Generale Egisto Bianconi Direttore sanitario Lorenzo SommellaDirettore Amministrativo Paola Longo

San Filippo NeriCommissario Angelo Tanese Direttore sanitario Mauro GolettiDirettore Amministrativo Maria Luisa Velardi

San Camillo ForlaniniDirettore Generale Antonio D’UrsoDirettore sanitario Francesco CorteseDirettore Amministrativo Alessandro Cipolla

Policlinico Universitario Umberto IDirettore Generale Domenico AlessioDirettore sanitario Amalia AlloccaDirettore Amministrativo VACANTE

AZIENDE OSPEDALIERE

Asl RietiDirettore Generale Laura FigorilliDirettore sanitario Marilina ColomboDirettore Amministrativo Manuel Festuccia

SpallanzaniDirettore Generale Marta BrancaDirettore sanitarioDirettore Amministrativo

Ares 118Direttore Generale MARIA PAOLA CORRADI

Direttore sanitario Domenico Antonio IentileDirettore Amministrativo Francesco Malatesta

Zingaretti decide in frettaper Ifo e Spallanzani

Marta Branca commissario

Z ingaretti ha deciso in fretta, molto in fretta rispetto ai suoi parametri: al posto di Alberti, managercon la valigia già in servizio a Torino, il presidente ha promosso al ruolo di commissario straordinariodi Ifo Regina Elena, San Gallicano e Spallanzani l'attuale direttore amministrativo (catapultato al-

l'incarico solo due mesi fa). Marta Branca, 48 anni è un dirigente di ruolo del servizio sanitario regionale edha coperto ruoli apicali all’interno delle strutture sanitarie, nell’azienda Policlinico Umberto I, San Filippo Nerie lo stesso Spallanzani. Ha rappresentato l’Aran (Agenzia nazionale per la rappresentanza negoziale dellepubbliche amministrazioni) presso organismi europei come l’Hospeem (European hospitals ad Healthcareemployer’s association) dove ha ricoperto il ruolo di vice-segretario generale. E'la scelta giusta? La Brancagode evidentemente di fiducia incondizionata, rappresenta uno strappo alla regola (non rientra nella famosashort list): ma rientra probabilmente nella strategia della Giunta. I due Irccs sono brutte gatte da pelare, ilcommissario dovrà chiedere aiuto e vedersela con i baroni dell'Ifo; dovrà scegliersi un direttore amministrativo(Lorella Mengarelli, direttore amministrativo prima di lei, retrocessa ma pur sempre nella short list e con uncurriculum di prim'ordine).Un futuro tutto da scrivere.

IfoDirettore Generale Marta BrancaDirettore sanitarioDirettore Amministrativo

Nessuna risposta per il barbone di Piazza Morelli

Papa Francesco li nutre, consente loro di la-varsi, li ospita. Il Comune di Roma è distrattoda altro, aveva appaltato il sociale a partnerquanto meno discutibili, oggi lascia il campolibero a S.Egidio e alle associazioni di volon-

tari. Esiste un servizio specifico, a dire il vero, e svolgeuna discreta attività con qualche risultato. Ma nellamedia rappresenta un’arma spuntata. Abbiamo provatoad “adottare” un barbone in difficoltà, abbiamo man-dato ripetute segnalazioni, poi ci siamo rivolti diretta-mente all’assessore competente, alla Danese. Abbiamoutilizzato la mail istituzionale, non la legge nessuno?Abbiamo tentato vie traverse e tortuose. Niente. Manon ci arrendiamo. Pubblicheremo questa foto finchènon vedremo muoversi qualcosa da parte del Campido-glio. Sperando che non sia troppo tardi.

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Page 11: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - MARTEDI' 26 MAGGIO 2015

Laziola delSSanità LazioCRONACHEmartedì 26 maggio 2015 pagina 11

U n notevole passo avanti,un atto civile importantecon ricadute sulla vita deicittadini. L'approvazionedel registro regionale dei

tumori - giunta dopo un prolungato pres-sing del Movimento Cinque Stelle - è cer-tamente un successo di questa consiliatura:arriva con colpevole ritardo, prima c'eraaltro da fare, ma comunque permetterà unmonitoraggio costante delle diverse fasi,dalla diagnosi alla cura, delle patologie on-cologiche in tutte le aree del Lazio. La rac-colta dei dati sensibili sarà certamente diaiuto alla ricerca sul cancro, all'individua-zione dei trattamenti più idonei ed efficaci,aumentando in questo modo la preven-zione e la sensibilizzazione della popola-zione nei confronti di questa malattia.Perfetto, la cabina di regia della sanità re-gionale proprio nei giorni scorsi ha messoordine nel quadrante dello screening e ilregistro si inserisce nel solco. Per una voltal'enfasi del provvedimento è giustificataanche se il rivendicare il fatto come meritoproprio da parte del governatore Zingarettiun po' infastidisce. Perché ci sono altre bat-taglie, altri fascicoli drammaticamenteaperti ( o meglio drammaticamente chiusie dimenticati) che aspettano di essere presiin considerazione, e che riguardano lasorte di decine di migliaia di utenti delLazio. La rivoluzione del registro è a costozero, ma brilla e porta prestigio, è uno stru-mento tecnico sul quale il Lazio era in ri-tardo. Gli altri dossier richiedonoattenzione, fatica, provvedimenti, investi-menti. E creano "movimento" sul territorioe quindi alimentano interessi di ogni tipo.Non si riesce a capire perché Zingaretti siintestardisca a inaugurare case della salutesenza seguirne l'evoluzione (sono ancoracase semi-vuote) e senza valutarne l'effettoreale sul campo. L'operazione Giubileoconsentirà alla Cabina di regia di sistemareun po' di buchi nella struttura ordinariadella sanità laziale, di mettere ordine in si-tuazioni drammaticamente scoperte, in-

somma di andare (quasi) a regime con lascusa del fatto eccezionale che scavalcaprocedure e regole. Un bel regalo di PapaFrancesco a Zingaretti. Ma ci sono settoriche non investono l'affaire Giubileo e chequindi restano in ombra, dimenticati. Ep-pure incidono pesantemente sulla vita e suinervi dei cittadini. Parlarne è quasi un de-litto, ricordarlo infastidisce. Abbiamo fattodimenticare alla opinione pubblica che c'èun problema di terza età, di cittadini conmalattie neurodegenerative (demenze se-nili, alzheimer, ma anche parkinson e scle-rosi multipla) di malati non autosufficienti,

di disabili adulti e anziani a rischio. In-somma ci sono categorie di cittadini nontutelati, abbandonati. Non esiste una retedi assistenza domiciliare integrata degna diquesto nome, non esiste una rete di con-trollo, non esistono posti a sufficienza nelleRsa, anzi non esistono praticamente Rsa.Ma di tutto questo non si parla. Chi hasoldi sopravvive, chi non ne ha va inevita-bilmente a fondo. Non c'è scampo, non c'èsalvezza. Si lascia la briglia sciolta ai privati,centri di ogni tipo nascono ovunque, so-prattutto in provincia. C'è una regia oc-culta? Forse sì. Qualcuno può obiettare

che non vi siano fondi a sufficienza, ma sesi trovano risorse per realizzare case dellasalute se ne potrebbero trovare anche percostruire una rete di assistenza essenziale.Se gli ottomila posti in Rsa indicati comefabbisogno ormai da anni fossero stati rea-lizzati probabilmente ci sarebbero menoaccessi ai Pronto Soccorso, migliaia di an-ziani verrebbero tutelati, accuditi, curati.Ma chiedere alla Cabina di regia di ragio-nare in termini di programmazione obiet-tivamente è una impresa disperata, laconfusione sull'uso del termine preven-zione probabilmente è irrisolvibile

La cabina di regia ignorale logiche della prevenzione

EDITORIALE

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Page 13: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - MARTEDI' 26 MAGGIO 2015

Laziola delSSanità LazioCRONACHEmartedì 26 maggio 2015 pagina 13

L’idea è piuttostoconfusa e l’im-pressione è chenon si abbiano leidee chiare, il ti-

more che si tratti del solito effettoannuncio è forte. Ma non c’è dub-bio che l’idea sia giusta e che la suarealizzazione sia in atto doverosonei confronti della popolazione la-ziale. Parliamo del progetto cheprevede la realizzazione nei Co-muni delle cinque province delLazio di 206 aree per l’atterraggioe il decollo degli elicotteri del ser-vizio di elisoccorso regionale 118.In questa ottica il governatore Zin-garetti ha coinvolto tutti i sindacie i presidenti delle provinceL’obiettivo è quello di certificare,entro la prossima estate e in brevetempo, l’agibilità in piena sicurezzadei siti individuati, implemen-tando in modo significativo la reteesistente. A questi si aggiungono le38 aree previste a Roma per il Giu-bileo portando così la rete del-l’emergenza-urgenza a contare su244 punti autorizzati per l’operati-vità delle eliambulanze regionali.E’ una scelta intelligente, ci sichiede perché non sia stata messain atto prima, ma ci si interrogaanche sul feed-back, sulla capacitàdi risposta da parte delle ammini-strazioni locali e sulla effettiva ca-pacità dell’Ares 118 di gestire emantenere una rete di questo tipoquando a malapena riesce a tenerein piedi la attività routinaria aterra. Servono uomini, collega-menti, fondi, capacità. Quanto poiall’aspetto-tempo pensare che

l’operazione possa avere tempibrevi significa essere ciechi e sordi.Ma qualunque tecnico del settoredirebbe che la scommessa dell’Eli-soccorso va giocata e portataavanti ad ogni costo. La rete cosìcome viene presentata dai respon-sabili della Regione sarebbe deter-minante sul piano della sicurezza eaccrescerebbe di molto la possibi-lità di salvare vite umane: la «di-stanza» tra il luogo dell’evento in

ogni comune del Lazio e il Dipar-timento d’emergenza di riferi-mento si ridurrebbe ad unmassimo di trenta minuti di volo,garantendo così un’assistenza tem-pestiva anche alle comunità piùisolate e difficilmente raggiungi-bili. Con questa progetto la Re-gione Lazio sarebbe la prima inItalia a dare attuazione in modocosì esteso e capillare a quantoprevisto dal regolamento europeo

965/12, che è stato recepito nellalegge regionale 11 del 2014 e chepermette di utilizzare campi spor-tivi e spazi aperti ma solo dopouna valutazione tecnica di agibilitàcondotta dal personale di Ares118, tecnici dell’elisoccorso edell’Enac. Afferma la Regione chenei Comuni della provincia ro-mana è già stato individuato unprimo gruppo di 79 siti tra campodi calcio in sintetico e in erba, già

dotati di impianto di illumina-zione notturna; in provincia di Vi-terbo le aree sono 51, in quella diLatina 32; nella provincia di Fro-sinone 31, in quella di Rieti 13. Ve-rifiche e sopralluoghi inizierannonei prossimi giorni per predisporree ottenere il relativo parere del-l’ENAC. Si tratta di tradurre iltutto sul piano operativo natural-mente e di mettere il vertice del-l’Ares 118 in grado di agire.

AL VIA IL PROGETTO PER “COPRIRE” TUTTE LE PROVINCE DEL LAZIO

La scommessa dell’elisoccorsoÈ prevista la realizzazione nei Comuni del Lazio di 206 aree per l’atterraggio e il decollo degli elicotteri

del servizio regionale 118 in impianti dotati di illuminazione notturna. La distanza dal luogo di un eventoal più vicino Dea si ridurrebbe ad un massimo di 30 minuti di volo. Già individuati 79 siti

IL FATTO

L e borse di studio statali per il Concorso di ac-cesso alle Scuole di Specializzazione in Medi-cina 2015 saranno 6.000. Il Ministero

dell’Economia e Finanza ha, infatti, autorizzato lacopertura dei 6.000 contratti di formazione specia-listica a finanziamento statale da mettere a con-corso per l’a.a. 2014/2015 ed il Ministro dellaSalute Beatrice Lorenzin ha firmato il decreto inter-ministeriale Salute-Miur-Finanze riguardante talicontratti.Quindi, le borse per le Specializzazioni in Medicina acarico dello Stato per il prossimo concorso saranno6.000, 1.000 in più rispetto allo scorso anno. A talenumero dovrebbero poi aggiungersi 500 borse finan-ziate dalle Regioni, per far fronte ad esigenze forma-

tive specifiche evidenziate dalle singole Regioni.I contratti statali saranno ripartiti tra le seguentiAree di Scuole:1.506 per l’area funzionale di chirur-gia; 1.856 per l’area funzionale dei servizi; 2.638 perl’area funzionale di medicina.Seppure il Ministro Giannini, anche di recente, abbiaconfermato che l’espletamento delle prove avverràentro l’ultima settimana di luglio 2015, tuttaviamanca ancora il provvedimento ministeriale di attri-buzione dei contratti ministeriali alle singole Univer-sità per tipologia di specializzazione, nonché laconseguente pubblicazione del bando di concorso.Ed i tempi sono a dir poco stretti.Intanto, il Regolamento con le nuove modalità di ac-cesso alle Scuole di specializzazione in Medicina

pubblicato in Gazzetta Ufficiale, prevede, fra l’altro,che ogni candidato potrà concorrere per un mas-simo di 3 tipologie di Scuola da indicare in ordine dipreferenza. I 70 quesiti della parte generale dellaprova di selezione faranno riferimento alla forma-zione clinica del percorso di laurea. “Di fatto, però,tale – spiega l’Avv. Cristiano Pellegrini Quarantottiesperto di diritto amministrativo e di impugnative diconcorsi pubblici – “Attualmente, sono pendenti, in-fatti, presso il TAR del Lazio ed il Consiglio di Statomolti ricorsi degli aspiranti specializzandi che sisono ritenuti lesi dagli accadimenti e dalle nume-rose irregolarità che si sono verificate nel concorso2014 E’ auspicabile che il nuovo concorso si svolgasenza le criticità di quello passato”.

Aumentano le borse di studio. Ma i test contengono erroriLA SANITÀ CHE VERRÀSCENARI

Specializzazioni mediche: passano a 6.500 i nuovi contratti per formare i nuovi specialisti medici. Peccato però che il Regolamento è stato copiato da quello del 2014, e quindi senza apportare modifiche sostanziali e lasciando tutte le criticità emerse nella prima edizione. Morale c'è il rischio di un ennesimo, grandissimo contenzioso dinanzi alla Giustizia Amministrativa

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Laziola delSSanità Lazio CRONACHE martedì 26 maggio 2015 pagina 14

LA CABINA DI REGIA INVERTE LA ROTTA, SALVO IL “PADRE PIO”IN PRIMO PIANO

Scoppia la pace attornoal lago di Bracciano,l’0spedale Padre Pio èsalvo, anzi, verrà addi-rittura rilanciato e po-

tenziato. Contro il piano diriorganizzazione ospedaliera chepenalizzava la struttura ridimen-sionandola i sindaci del territo-rio avevano fatto un ricorso alTar, ora lo hanno ritirato, vistoche il nuovo decreto di Zingaretti“recepisce in pieno le propostedei comuni e e supera pertanto lemotivazioni alla base del ricorsopresso al giustizia amministra-tiva”. Non sono i sindaci a dare lanotizia, ma un soddisfatto comu-nicato della Regione, che sottoli-nea come lo stallo (definizioneelegante per dire la rivolta armatadegli amministratori locali) siastato superato e come sia previ-sto per l'ospedale di Bracciano“un ruolo coerente con la pro-grammazione sanitaria regionalein particolare nella rete del-l'emergenza”. L’ospedale PadrePio rimane sede di pronto soc-corso h24 con 57 posti letto or-dinari, dei quali 25 di areachirurgica indistinta, 20 di Medi-cina generale, 2 di Terapia inten-siva post-chirurgica e 4 postiletto ‘tecnici’ di osservazionebreve intensiva oltre a 10 postiletto di Day Surgery”.Troppo fa-cile, forse la Regione aveva pauradi perdere sul tavolo del Tar e dicreare un pericoloso precedenteper altre situazioni simili che co-

vano sotto la cenere nel restodella Regione. Ma alla fine quelche conta è il risultato. Invecedella “riconversione” dell’ospe-dale si assiste alla “conversione”di Zingaretti che non si ferma aBracciano, ma coinvolge nel-l’operazione anche altri dueospedali di cui era stata decretataprematura morte, e cioè Monte-

rotondo e Subiaco. Ora vengonodefiniti presidi centrali nella ero-gazione di servizi sanitari e ven-gono anche gratificati da unainiezione (per ora sulla carta) didenaro fresco. Un investimentodi 3 milioni di euro per l’ospedaledi Monterotondo, di cui 2,1 mi-lioni di euro dalla Regione e900mila euro dalla Asl Rm G, per

potenziare il Pronto soccorso erealizzare il servizio psichiatricodi diagnosi e cura: nell’ospedaleeretino sono stati mantenuti ope-rativi i reparti di chirurgia, orto-pedia e ginecologia, con laprevisione di apertura delle saleoperatorie anche il sabato. Perl’ospedale di Subiaco il decreto eha preservato la direzione sanita-

ria, le unità organizzative e gli in-carichi professionali di medicina,chirurgia, anestesia, lungode-genza, medicina d’urgenza ed ac-cettazione, osservazione breve,laboratorio analisi, diagnosticaper immagini, cardiologia, orto-pedia e oculistica con Montero-tondo e day surgery multispecia-listico con Tivoli.

La pace di BraccianoL’ospedale del Lago era nella lista nera di Zingaretti, i sindaci del territorio avevano fatto ricorso al Tar, ora la Regione

accetta tutte le richieste e annuncia addirittura il rilancio della struttura. Una vittoria del dialogo, dice. Ma per l’opposizione ha prevalso la paura di perdere una battaglia e di creare un precedente. “Salvati” anche Monterotondo e Subiaco

Il sindaco dica qualche cosa, dermiil meccanismo inferrnale, inventiuna soluzione. Niente, silenzio. At-

torno alla vicenda di Villa Buon Respirola struttura di riabilitazione del GruppoSan Raffaele è calato un silenzio imba-razzato e imbarazzante. Si chiude? Ve-diamo il bluff della proprietà''Mandiamo a casa pazienti e lavora-tori? Sembra di essere seduti ad un ta-volo di poker, ma è l'ennesima partitadella serie. I vertici Asl ci ragionanosopra, i sindacati fanno le loro riunioni,proprietà si chiama fuori, non inter-viene e non partecipa. E' chiaro,aspetta un segnale dalla Regione,dove certamente stanno lavorando perdisinnescare la mina. Cosa darà il sanRaffaele in cambio dell'attenzione di

Zingaretti? Qual è il punto di contatto?' Se si andasse fino in fondo sarebbeuna notiziona e vien da chiedersi: laAsl di Macchitella ha un piano b? Par-liamo della salute di 230 pazienti e deifuturo di 160 dipendenti. Che fare diloro, soprattutto dove trasferire gliospiti, tutti con pesanti problemi psi-chici e psichiatrici? Magari il direttoregenerale della Azienda sanitaria sa giàcome fare, in fondo è una eventualitàanalizzata svariate volte nel corsodegli anni. Ma Villa Buon Respiro nonè solo una struttura sanitaria, è unpezzo di realtà viterbese, è un pezzo dicittà. E il legame dei viterbesi con quelmaneggio "particolare" è forte. Chi siassumerà la responsabilità di spez-zarlo.

La partita a poker su Villa Buon RespiroVITERBO

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Laziola delSSanità LazioCRONACHEmartedì 26 maggio 2015 pagina 15

Un piccolo sensore, untelefono cellulare edun paio di cuffie sono

le componenti del prototipodi un nuovo dispositivo cheoffre speranze di sollievo perchi ha il morbo di Parkinson.Il progetto di ricerca REM-PARK, cofinanziato dai fondieuropei (il contributo UE è dioltre 3,2 milioni di euro sul costo to-tale di circa 4,7) non offre una curaper la malattia, ma punta a miglio-rare la qualità della vita dei pazienti,dando loro maggiore autonomia. L’evento finale della ricerca durataquattro anni è stato il 21 aprile a Ma-drid. A guidare il consorzio, di cui faparte la Fondazione Santa Lucia diRoma, è il Politecnico universitariodella Catalogna, con la partecipa-zione di università ed istituti di Bel-

gio, Germa-nia, Irlanda,Israele, Porto-gallo e Svezia.Il dispositivodi REMPARKpermette di ri-levare quanteore un pa-ziente è instato di mobi-lità ridotta, a

che velocitàc a m m i n anelle diversefasi della gior-nata, se soffredi blocchi equanti sono.Inoltre, nelcaso di un pro-blema moto-rio attiva unsistema di sti-

moli acustici esterni per mi-gliorare la deambulazione. Iricercatori sono riusciti ad in-tegrare elettronica ed algo-ritmi complessi in undispositivo ergonomico, affi-dabile e discreto. Nel sistema, si trova un acce-lerometro, per rilevare le ac-celerazioni nella camminata;

un magnetometro che funziona comebussola, ed un giroscopio che regi-stra il modo in cui il paziente simuove sui tre assi spaziali. I datisono immagazzinati e analizzati daalgoritmi matematici, che permet-tono di valutare qualsiasi movimentofatto dal malato. Ma ora la ricercaspera di andare oltre, rendendo il di-spositivo capace anche di regolare ilquantitativo dei farmaci per i pa-zienti, in tempo reale.

Altissima tecnologia per migliorarela qualità della vita ai parkinsoniani

RICERCA&SANITÀ/Progetto di ricerca quasi interamente finanziato dalla Ue

di Marco De Leo

Un piccolo sensore, un telefono cellulare ed un paio di cuffie sono le componenti del prototipo di un piccolo dispositivo che offre speranze di sollievo per i malati. Capofila del consorzio

(di cui fa parte anche la Fondazione Santa Lucia di Roma) è il Politecnico di Catalogna

R iorganizzare l’ospedale: il mo-dello per intensità di cure e l’in-tegrazione con il territorio. E'' Iltema del prossimo convegno inprogramma il 29 maggio presso

la Sala Folchi del Presidio Ospedaliero San Gio-vanni Addolorata di Roma. Tra gli obiettivi del-l'incontro quello di proporre una soluzioneottimale standard che possa essere riferimentoper l'organizzazione di un ospedale sia a livelloregionale che nazionale.“ Una occasione perrendere più efficiente la struttura sanitaria”,come spiega il dottor Stefano Pompili, uno deiResponsabili Scientifici insieme alla dottoressaCarmela De Francesco.

Cosa si intende per intensità di cure?Gli ospedali moderni stanno vivendo un mo-mento di profondo cambiamento, con una ne-cessità di nuovi fabbisogni organizzativirispetto al passato.In questo contesto, diverseesperienze nazionali e internazionali stannoorientando la riorganizzazione delle attività sa-nitarie ospedaliere in base al livello di comples-sità clinica e assistenziale dei pazienti. Talemodalità organizzativa prevede che nell'ospe-dale le attività non siano suddivise solo in basealle Unità Operative o specialità di apparte-nenza, ma in base al bisogno di cura e di assi-stenza del paziente.

Ci può spiegare in che modo può avve-nire?

In pratica l’organizzazione dell’ospedale deveessere strutturata intorno al bisogno del pa-ziente adottando un sistema basato su intensitàe natura della cura con aree disciplinari inte-grate e percorsi diagnostico-terapeutici prede-finiti. Le modalità assistenziali, la durata della

degenza e lo stesso regime di ricovero vannoadattati alle necessità del paziente. Tutto questopermette il potenziamento delle competenzedelle singole discipline specialistiche nelle areedi degenza più opportune ed un utilizzo più ef-ficiente delle risorse umane.

Un tema importante è sicuramentequello della integrazione con il territo-rio.

È fondamentale non solo rendere efficientel’ospedale, ma soprattutto creare una sinergiacon il paziente, ma anche con i medici di base ele strutture territoriali. Nel nostro Ospedaleun'elevata percentuale di pazienti anziani fragiliresidenti nei distretti viciniori effettuano accessiripetuti al Pronto Soccorso per patologie chepotrebbero essere gestite meglio in forma con-giunta. Ecco quindi la necessità di saper dialo-gare con il medico di famiglia e con l’AssistenzaDomiciliare CAD.

L'organizzazione per intensità di cura ecomplessità assistenziale è uguale intutti gli ospedali?

No, ogni ospedale in base alla sua collocazionesul territorio e alla organizzazione deve gestirela propria attività assicurando un'occupazioneben distribuita dei posti letti e garantendo lapresenza di team trans-disciplinari e pluri-spe-cialistici tali da rendere il più possibile flessibilee coordinati i percorsi di cura necessari al pa-ziente.

Qual è l’obiettivo che si vuole raggiun-gere?

Uno degli obiettivi finali riguarda la possibilitàdi rendere un professionista "forte" non per ilnumero di posti letti gestiti, ma per le compe-tenze, le tecnologie e la qualità delle relazioniinstaurate, necessarie al paziente

PARLA STEFANO POMPILI, DIRETTORE SANITARIO DELL'AZIENDA OSPEDALIERA S.GIOVANNI ADDOLORATA

Il significato del convegno in programma il 29 maggio presso la Sala Folchi vale il modello per intensità di cure e l’integrazione con il territorio." Uno degli obiettivi finali riguarda la possibilità di rendere un professionista "forte" non per

il numero di posti letti gestiti, ma per le competenze, le tecnologie e la qualità delle relazioni instaurate, necessarie al paziente"

SERVIZI

di Francesco Vitale

La riorganizzazione di un ospedale?Ruota attorno ai bisogni del paziente

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CRONACHEmartedì 26 maggio 2015 pagina 17

Da venerdì scorso la ta-vola calda dello stabi-limento Albos Clubdi Fregene è diventatauna succursale di Ea-

taly sul lungomare più titolato a norddella capitale. “Vogliamo essere pre-cursori con questa novità che mira aproporre un’alimentazione sana e se-lezionata - afferma Marco Borlenghi,titolare dell’Albos Club - conside-rando che il nostro stabilimento è fre-quentato da famiglie e sportivi.Puntiamo sul buon cibo e Eataly rap-presenta una garanzia in questo senso.Presto ci attiveremo con iniziative afavore dell’ambiente con raccolta dif-ferenziata e compattatori in loco”. Fregene da sempre è la spiaggia dellaborghesia romana, che pretende ciboe servizi di alta qualità. Questa novitàstravolge il consueto menù con prezziaccessibili e un servizio impostatosulla semplicità. Il lungomare è ancora deserto consi-derando che tutti aspettano la finedelle mareggiate per dare avvio allastagione estiva. È difficile ipotizzarequale sarà il gradimento di turisti evilleggianti rispetto a questa ineditainiziativa del “gusto” esportata dallacapitale. Intanto abbiamo rivoltoqualche domanda ai titolari dei risto-ranti poco lontani dall’Albos Club.Enrico, proprietario de “L’Occhiod’Amare” ha affermato che “a Fregenetutti i ristoranti sulla spiaggia hannouna clientela fidelizzata e i piatti chevanno per la maggiore sono spaghetti

alle vongole, piatti di mare e fritture.Non credo che Eataly potrà avere unenorme successo considerando chechi vuole stare a contatto con la sabbiapretende anche di mangiare cibi dimare freschi e caratteristici”. Paola, ti-tolare del “Sogno del Mare” si dice fa-vorevole all’inedita iniziativadell’Albos Club in collaborazione conil punto vendita che fa capo a OscarFarinetti: “Perché essere preoccupata.Si tratta di una proposta che dà visi-bilità a Fregene e probabilmente daràulteriore impulso al turismo contri-buendo ad animare la nostra costa.

Noi siamo qui da 42 anni e abbiamouna clientela affezionata. Ognuno è li-bero di sviluppare nuove proposte efra di noi addetti ai lavori non esistealcun conflitto”. Per tornare alla novità del punto ri-storo dell’Albos, Mariano Lerro,dell’ufficio sviluppo progetti Roma diEataly, ci spiega che sarà possibile farecolazione con cibi dolci e salati findalle otto, al bar dello stabilimentodenominato “Pagoda”. Ogni mattinadirettamente dal punto vendita di viaOstiense partirà un furgone refrige-rato che quotidianamente proporràprodotti diversi sia per la prima cola-zione che per pranzi e cene. Nella “Pa-goda” dal pomeriggio si servirannoanche centrifughe e cocktail fino atarda sera. La tavola calda sarà fornitadi piatti prodotti in giornata e adattialla stagione estiva come mozzarellefresche e insalate di terra e di mare,primi da infornare e secondi di carne.Per i piatti si spenderà da un minimodi 5 a poco più di 10 euro a portata, ivini costeranno dagli 8 ai 15 euro,spumanti fino a 30 euro; poi si po-tranno acquistare birre artigianali edistillati. A luglio aprirà un chioscodel marchio di Farinetti sulla spiaggiadello stabilimento nel quale si potràacquistare cibo da asporto.Per ora commenti soft, ma torneremoper verificare l’effettivo impatto diquesta inedita iniziativa turistica cer-cando di capire se l’esigente clienteladi Fregene è pronta a novità che mo-dificano le abitudini radicate in de-cine di anni di frequentazione dellitorale.

LA TAVOLA CALDA DELL’ALBOS CLUB SI CONVERTE ALLA FILOSOFIA DEL CIBO DI OSCAR FARINETTI

Tra dubbi e attese il debutto di Eataly a FregeneTutti i piatti saranno preparati a Roma e quindi trasportati al mare. I titolari degli altri stabilimenti divisi

sul successo dell’iniziativa, ma non intimoriti: “Possiamo contare su una clientela fedele e affezionata, non ci saranno defezioni”.“Se questo marchio può dare maggiore visibilità al nostro litorale va benissimo”

LITORALE

di Emanuele Bianchi

Il conto alla rovescia è cominciato: Fiumicino si prepara adospitare la lunga Notte Bianca delle Sport, in programma dal19 al 21 giugno prossimi. Si tratta della seconda edizione

dell’evento che, lo scorso anno, al suo debutto, ha collezionatoben 30 mila presenze che, nelle intenzioni degli organizzatori,quest’anno potrebbero raddoppiare. Cuore della Notte Bianca,voluta dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Este-rino Montino, sarà ancora il Porto di Fiumicino, location idealeper ospitare le tre giornate del Campionato Italiano Offshore, chesi svolgeranno in concomitanza. E per le tre giornate, piazzaleMediterraneo, adiacente alle tribune pubbliche dalle quali saràpossibile assistere alle gare, ospiterà il Villaggio Beer & Food,vero e proprio festival dei sapori italiani e dell’eccellenza dellanostra enogastronomia, con un focus dedicato alla birra artigia-nale.Infatti, tra i 44 stand enogastronomici, molti saranno quelli de-dicati alla spumeggiante bevanda, prodotta dai birrifici artigianali

secondo tecniche tradizionali o secondo i più moderni dettami.Tutti i maestri birrai sono accomunati perà dalla qualità del pro-dotto, dalla cura nella preparazione, dalla selezione accorta degliingredienti necessari a dare ad ogni birra una sua spiccata per-sonalità, una sfumatura particolare, una diversa gradazione, unanota unica magari grazie a qualche incursione negli stili interna-zionali. Insomma, una gioia per i palati più esigenti. E per accom-pagnare ogni sorsata di birra, ecco i prodotti della gastronomiaitaliana e quelli mutuati dalle tradizioni culinarie straniere.Non solo birra e buon cibo, comunque al Beer & Food Village. Per-ché piazzale Mediterraneo ospiterà anche un’ampia area giocoper i bambini, una pista da ballo e soprattutto il grande palco perconcerti, cabaret, spettacoli e dimostrazioni. Soprattutto, il mare di Fiumicino ospiterà uno degli eventi più at-tesi dagli amanti dei motori. Perché, in concomitanza con laNotte Bianca qui farà tappa il Campionato Italiano Off Shore, conprotagonista il campione del mondo di Endurance e cittadino di

Fiumicino, Maurizio Schepici. Il Campionato Italiano Off Shore,che si disputa in mare aperto, è ormai da anni la punta di dia-mante tra le varie discipline della Federazione Italiana Motonau-tica (FIM), l’organo di controllo di questa categoria di sport, etappa obbligatoria per chi voglia partecipare ai Campionati delMondo, con concorrenti da tutti i continenti che richiamano spon-sor e finanziatori dagli Stati Uniti agli Emirati Arabi. Insomma,un’occasione irripetibile per vedere dal vivo i bolidi del mare sfrec-ciare tra le acque di Fiumicino. Sabato 20 giugno - alle 10,14 ealle 11,45 - si terranno infatti le sessioni di prove ufficiali OffShore 3000 e 5000. Domenica 21 - alle 10,30 e alle 12 - tutti conil fiato sospeso con le due gare valide per il Campionato nazio-nale. La competizione sportiva si concluderà alle 13,30 con lapremiazione dei vincitori nelle due categorie.L’altro appuntamento per gli appassionati della velocità e dei mo-tori, è quello di domenica 21, dalle 9 in poi, per il raduno di Ferrarie Tuning, dove nulla è prodotto in serie.

A Fiumicino una Notte Bianca lunga tre giorniDAL 19 AL 21 GIUGNO LA MANIFESTAZIONE CHE APRE L’ESTATETEMPO LIBERO

Il porto si animerà con il Beer & Food Village tra musica, balli, enogastronomia e soprattutto con gli stand dedicati alle birre artigianali prodotte dai maestri italiani.Sabato 20 e domenica 21 immancabile appuntamento per gli amanti del mare e della nautica con il Campionato Italiano Off Shore, tappa del Campionato Mondiale

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martedì 26 maggio 2015 pagina 20CRONACHE

Gli scrutini? Non pos-sono essere boicottatidei docenti. A dirlo èstato Roberto Alesse,presidente dell'Autorità

di garanzia sugli scioperi, che in un'in-tervista al Corriere della Sera ha dettoche "di fronte all'eventuale violazionepalese delle normative di settore si por-rebbe il problema di ricorrere a quellostrumento eccezionale, a tutela delle fa-miglie e degli studenti che hanno dirittoad una regolare conclusione del loro ciclidi formazione", vale a dire la precetta-zione. Per il garante, quindi, a nessuno èdato muoversi al di fuori delle regole. Idiritti degli utenti vanno tutelati. Alesse ritiene che l'accordo del 1999proibisca in modo categorico la procla-mazione di scioperi in concomitanzacon le giornate nelle quali si effettuanogli scrutini finali. "E noi vigileremo af-finché quelle norme vengano rispettate".“Fa pensare l’intervento del presidente

dell'Autorità sugli scioperi, che ha par-lato di possibile sciopero degli scrutiniin palese contrasto con la normativa.Eppure, le norme non dicono questo: èchiaro che se il sindacato dovesse arri-vare ad un’iniziativa del genere, lo fa-rebbe non di certo forzando la legge”, è

stata la replica di Marcello Pacifico, pre-sidente Anief e segretario organizzativoConfedir.Per il sindacato, il blocco degli scrutinipotrebbe essere la risposta estrema al-l'estrema resistenza del Governo Renzia cambiare un provvedimento - il dise-

gno di legge sulla buona scuola, appenaapprovato dalla Camera - che docenti,studenti e famiglie non vogliono. Comedimostrato dalla partecipazione amplis-sima agli scioperi e alle manifestazionidell'ultimo mese.A tal proposito, Anief ricorda ai lavora-tori che nell’allegato al Contratto nazio-nale della Scuola è specificato, inattuazione della Legge del 12 giugno1990, n. 146, “Norme sull'esercizio deldiritto di sciopero nei servizi pubbliciessenziali e sulla salvaguardia dei dirittidella persona costituzionalmente tute-lati. Istituzione della Commissione di

garanzia dell'attuazione della legge”, cheil blocco degli scrutini è un atto possibileda realizzare: “Gli scioperi proclamati econcomitanti con le giornate nelle qualiè prevista l’effettuazione degli scrutini fi-nali non devono differirne la conclu-sione nei soli casi in cui il compimentodell’attività valutativa sia propedeuticoallo svolgimento degli esami conclusividei cicli di istruzione. Negli altri casi, ipredetti scioperi non devono comunquecomportare un differimento delle ope-razioni di scrutinio superiore a 5 giornirispetto alla scadenza programmatadella conclusione”.

PER L’ANIEF PROTESTA LEGALEOBIETTIVO SCUOLA

Sciopero degli scrutini, botta e rispostatra Garante e sindacato

Per centinaia di migliaia di famiglie a Roma e in tutto il Lazio la fine dell’anno scolastico potrebbe slittare di qualche giorno. Secondo il presidente Anief Pacifico le norme parlano chiaro: il blocco è illegale per gli studenti che frequentano l’ultimo anno di un ciclo scolastico;

non lo è per le classi precedenti, per le quali le valutazioni finali possono slittare anche di cinque giorni rispetto al calendario stabilito

Pensioni, pronto il ricorso contro l’una tantum del Governo

“L’una tantum voluta dalGoverno come risposta diPalazzo Chigi alla sentenzadella Consulta, sul bloccodelle indicizzazioni sullepensioni superiori a trevolte il minimo, è a dir pocoinadeguato: Anief-Confedirfarà ricorso in tribunalecontro il decreto del Consi-glio dei Ministri del 19maggio, ingiusto e incosti-tuzionale”. Lo ha detto Mar-cello Pacifico, presidente

Anief e segretarioorganizzativo Con-fedir, commen-tando la decisionedell’Esecutivo di ri-solvere, attraversoil decreto appenaapprovato, l’ina-dempienza statalenei confronti di mi-lioni di cittadinipensionati con unasomma irrisoriapari a 500 euro.

“La rivalutazione delle pensioni, sem-pre più basse rispetto all’inflazione,doveva essere reale e retroattiva -spiega Pacifico - come ha indicato laConsulta, che ha di fatto annullato in-tegralmente il blocco sulle indicizza-zioni senza fare alcuna distinzione trareddituali. La Corte Costituzionale, in-fatti, ha espresso un concetto sem-plice, legato alla necessità diassociare le retribuzioni differite alcosto della vita”.“Il Governo - continua il sindacalistaAnief-Confedir - non può contrastare

un atto amministrativo e ignorareanche quanto disposto dalla legisla-zione vigente: se proprio voleva intra-prendere una strada diversa, rispettoa quanto deciso dalla Consulta,avrebbe dovuto approvare una nuovalegge. In questo modo, invece, si vuoledare un ‘contentino’ e chiudere la que-stione. Siamo pronti a dare battaglia,impugnando in tribunale la decisionedi limitare la portata di quella sen-tenz”a. Tutti i pensionati interessatipossono scrivere a [email protected]”.

PER ANIEF-CONFEDIR INADEGUATA LA RISPOSTA DI PALAZZO CHIGI ALLA SENTENZA DELLA CONSULTA

Il decreto varato dall’Esecutivo dopo la bocciatura da parte della Corte Costituzionale del blocco delle indicizzazioni è per il sindacato una risposta poco efficace e ancora una volta incostituzionale. La rivalutazione deve essere invece reale e retroattiva, non un contentino concesso per chiudere definitivamente la questione

Materne e nidi comunali a rischio chiusura mercoledì 27. Mentre scriviamoè appesa a un filo la possibilità di revocare lo sciopero indetto da Cgil eCisl, che pure dopo una lunga e faticosa trattativa il 15 maggio scorso

hanno portato a casa l’accordo per l’organizzazione del lavoro nelle strutture co-munali. Accordo non ancora entrato in vigore, a meno che il vicesindaco Nierinon presenti, come promesso, la delibera con la quale la giunta Marino si impe-gna ad attuarlo immediatamente.Le nuove regole prevedono nei nidi romani l'applicazione del rapporto di un'edu-catrice ogni 7 bambini (e non più 6), stabilito dalla legge regionale, ma anche lasostituzione di ogni educatrice assente (con l'atto unilaterale applicato da Co-mune non veniva più sostituita la prima) e l'integrazione di un'ulteriore supplentenel caso in cui siano presenti nel nido oltre il 75% dei bambini iscritti. Nellescuole d'infanzia il rapporto sarà di una maestra ogni 25 bambini e verrà ripri-stinato il sistema di sostituzione a full-time il mattino e part-time il pomeriggio.Via libera anche ad ulteriori sostituzioni a integrazione in presenza di bambinidisabili. L'orario di attività didattica delle maestre delle materne salirà a 30 orecontro le 27 di prima, ma le ore in più saranno spalmate su tutta la settimana enon saranno più utilizzate per sostituire il personale assente. Niente di fatto invece per il salario delle maestre, legato alla vertenza in attoche riguarda tutti i 24 mila dipendenti del Comune di Roma, compresi vigili ur-bani e amministrativi. M.P.M.

Nidi e materne a rischio scioperoTutto dipende dalla Giunta Marino

LA PROTESTA DEL 27 MAGGIO

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martedì 26 maggio 2015 pagina 21 RUBRICHE

♈ Ariete (21 Marzo - 20 Aprile)Con l’arrivo di Marte nei Gemelli avete inco-minciato a ritrovare l’intesa ideale con il vo-stro partner. Anche Mercurio vi stainfluenzando e risolleva il feeling tra le cop-pie, che incominciavano a mostrare segni disaturazione. La salute va migliorando; Giove,in un segno amico, vi incoraggia per quellecure di cui avete bisogno.

♉ Toro (21 Aprile - 21 Maggio) Anche se è la stagione del vostro comple-anno, dovete pensare soprattutto agli inte-ressi familiari. Una dolce Venere vi rendemolto affettuosi con i bambini. Attenzione allefinanze domestiche perché Giove vi inducea qualche spesa eccessiva.

♊ Gemelli (22 Maggio - 21 Giugno)Mercurio è il vostro protettore e continua avegliare su di voi e sulle vostre iniziative pro-fessionali e finanziarie. Marte però vi rendefacilmente irritabili. Siate più sereni, soprat-tutto con i vostri cari, per assicurare la pienaarmonia fra le pareti domestiche.

♋ Cancro (22 Giugno - 22 Luglio)Con Venere nel vostro segno, vivete final-mente un momento magico nella sfera affet-tiva e sentimentale. Questo è anche il mesein cui potreste decidere di sposarvi, se nonlo avete ancora fatto: se poi volete un bam-bino, questo è senz’altro il momento buonoper decidervi a metterlo in cantiere.

♌ Leone (23 Luglio - 22 Agosto)Finalmente avete una nuova carica di ener-gia e vitalità, donatavi da: Giove, Saturno eUrano; approfittatene per dare corso a nuoveiniziative. Non esagerate nelle spese e pen-sate un po’ anche a coloro che soffrono: levostre iniziative benefiche vi porteranno for-tuna.

♍ Vergine (23 Agosto - 22 Settembre)Mercurio e Marte, negativi, vi rendono tesi enervosi; cercate di reagire incrementando gliesercizi fisici e andando in palestra; evitatelitigi con i colleghi e intemperanze verbali coni superiori; insomma, imponetevi di andared’accordo con tutti!

♎ Bilancia (23 Settembre - 22Ottobre)Con Mercurio, positivo, che vi spinge a cer-care di più i vostri amici, potrete avere il lorosostegno in tutte le iniziative che vorrete at-tivare in questo periodo; anche Giove vi aiutaper le vostre conquiste nel campo lavorativoe sociale. In amore dovrete pazientare per-ché in questo periodo Venere è negativa.

♏ Scorpione (23 Ottobre-22 Novembre)La vostra intelligenza, acuita da Mercurio eMarte in Gemelli, trova il modo per ottenererisultati brillanti per la vita finanziaria e so-ciale; una bellissima Venere alimenta i vostrisogni d’amore e vi spinge a nuove conquiste:attenzione, comunque, a non rischiare diperdere il certo per l’incerto.

♐ Sagittario (23 Novembre-21 Dicembre)Per fortuna in questo periodo avete Saturnoche modera le vostre scelte, spesso sba-gliate: è infatti Saturno che rallenta le vostreintemperanze psicologiche, dovute a Martee Mercurio in opposizione; cercate di starepiù calmi e fidate solo nei vostri familiari,come vi consigliano Giove e Urano positivi.

♑ Capricorno (22 Dicembre - 20 Gennaio)È grande il vostro desiderio di coccole, ma acausa di Venere in opposizione rischiate fortidelusioni: anche la vostra tendenza a sotto-mettere eccessivamente il partner va incon-tro a fiere reazioni. Per fortuna nel lavorotutto ok per via di Plutone nel vostro segno.

♒ Acquario (21 Gennaio - 18 Febbraio)Mercurio, in lunga sosta nei Gemelli, vi offrebuone opportunità e anche Marte vi rendestimati e apprezzati da superiori e colleghi.Sono favoriti i lavori nel settore informatico,del resto, anche in questo anno viviamo nel-l’era acquariana e voi siete di questo segno!

♓ Pesci (20 Febbraio - 20 Marzo)Mercurio e Marte, negativi, creano problemiin famiglia. Ritagliatevi un po’ di tempo perdedicarvi ai figli e ai genitori anziani. Semprea causa di Marte e Mercurio nei Gemelli ri-schiate anche di essere polemici nel lavoro.Venere; positiva vi fa sentire amati e deside-rati, però non approfittatene troppo!.

LE MANIE ASTROLOGICHEdi Patrizia Tamiozzo Villa

con leggerezza e ironia, alcune caratteristiche ricorrenti, quelle un po'maniacali, dei segni zodiacali. L'astrologia semplice e divertente

(26 maggio- 2 giugno 2015)

Ho preparato la cena per do-mani, perché - come tutte ledonne che lavorano fuori

casa - devo approfittare di qualsiasibuco temporale per portarmi avanticon l’organizzazione familiare. E cosìho fatto un piatto che mi piace tanto,esotico, fresco, veloce e soprattuttobuonissimo; una ricetta creata da me,sulla base di assaggi fatti qua e là, di ri-cerche sulle tavole di altri Paesi e deimiei personalissimi gusti. Un bulgurintegrale alla frutta secca.Il bulgur è meno diffuso dell’usatis-simo cuscus e anche decisamente di-verso. Mentre quest’ultimo deriva dauna particolare lavorazione della se-mola di grano duro, il bulgur è un fru-mento integrale, preziosa fonte di fibree vitamine; si cuoce allo stesso modo,facendolo rinvenire e gonfiare in acquabollente salata, poi si condisce nelmodo preferito, trasformandolo in unafresca insalata o in un goloso piattounico, arricchito da intingoli di pesceo spezzatini di carni.Io lo preparo sempre con 24 ore di an-ticipo, in modo che abbia possibilità diassestarsi nel gusto, e lo amo partico-larmente pieno zeppo di frutta secca;ci metto uvette e chicchi di melagrana;semi di girasole; di sesamo e di zucca;pinoli e pistacchi, nocciole e mandorlee, per finire, tantissime foglie di mentafresca, che gli danno un odore e un sa-pore fresco e stuzzicante. Lo faccio inestate e in inverno; domani finirà comeaccompagnamento a delle belle fettinedi arista di maiale, cotte in teglia al

forno con spumante, capperi e pomo-doretti, e si sposerà benissimo con illoro sughetto saporito. La carne calda,il bulgur freddo (ma tirato fuori dalfrigo una mezz’oretta prima di cena, inmodo che abbia a riprendersi), in unarmonioso equilibrio di croccantezza,sapori omogenei e temperature di-verse.Dovete sapere che io adoro i piattiunici; non solo mi piace ritrovarmi nelpiatto tanti sapori e colori da assaggiarea forchettate alterne, ma trovo ancheche siano una mano santa nell’organiz-zazione di un pasto; certo, bisogna sa-pere combinare fra di loro i diversielementi, non è che tutti si sposanobene. Per organizzare un piatto unicoci vuole estro, gusto, palato assoluto;bisogna scegliere con equilibrio vege-tali, carni e sughetti. Tendenzialmente,io mangio molto sano ed equilibrato;

una vera dieta mediterranea: molte,moltissime verdure; carne e pesce nellagiusta misura; tanto olio di oliva epochi grassi animali; frutta a non finire.Prediligo le cotture poco invasive, alvapore ad esempio, anche se non de-monizzo i fritti. Al contrario, ritengo einsegno che una frittura fatta bene nonfaccia affatto male, ma tutto certo stanel saperla fare, e di questo parleremoprossimamente.L’unica cosa su cui proprio non mitengo, sono i dolci; lì cedo, sono golosacome una bambina. Posso rinunciarea tutto, ma non a qualche dolcetto, ungelato, un pasticcino, anche solo un bi-scotto, preferibilmente fatto in casa.E con dolcezza ora vi saluto, amicimiei, e vi do appuntamento alla pros-sima.Buona settimana felice dalla vostra Lo-velyCheffa!

PAROLA DI CHEFFantasia, gusto e palato assoluto

Così nasce un piatto unico perfetto

I SEGRETI PER COMBINARE INGREDIENTI E SAPORI

di Rita Monastero

Il ristorante si trova vicino aiMusei Vaticani e a pochipasso dal mercato Trionfale.Le materie prime quindi sonosempre freschissime e perquesto motivo il menu cambiaquotidianamente. Tra le varieportate, molto buoni gli gnoc-chi, fatti in casa, se ne pos-sono scegliere 6 tipi.Ambiente molto familiare e in-formale, massima cura per icommensali, a disposizione45 coperti.

Non rinunciare ad una cena fuori...il Sistorante propone

il menù light Carpaccio di spigola

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Ingredienti per 4 persone

800 gr di alici fresche

farina

olio di semi di arachidi

Page 22: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - MARTEDI' 26 MAGGIO 2015

martedì 26 maggio 2015 pagina 22RUBRICHE

Samuele Bersani torna ad esibirsilive il 30 maggio all'Audito-rium Parco della Musica di

Roma con “Plurale Unico”, una sola eirripetibile serata che, nel come indicail nome stesso, racchiude il senso del-l'unicità dell'evento. Sul palco, insiemealla sua band storica, Bersani ospiteràinfatti amici e colleghi che si mescole-ranno con lui in uno spettacolo diforza corale. Dopo il tour di “NuvolaNumero Nove”, che aveva affascinatole platee di tutta Italia, Samuele si ri-presenta dal vivo con lo stesso incanto,questa volta per un concerto speciale,dove le canzoni avranno i suoi colorima anche quelli di chi lo affiancherà elo verrà a trovare. Infatti al concertoromano nella Sala Santa Cecilia parte-ciperanno Carmen Consoli, Capa-rezza, Malika Ayane, Pacifico, MusicaNuda. E non sono escluse aggiuntedell’ultima ora. Il concerto fa da pro-logo a una ripresa del tour dell’artista. L’autore di “Spaccacuore” ha dalla suauna lunga carriera, con un debutto ar-tistico di tutto rispetto nel 1991 all’in-terno del tour “Cambio” di LucioDalla: “Il Mostro” è una ballata ipno-tica, racconta di un mostro peloso e gi-gante, a sei zampe, che viene ucciso innome della sua diversità. Da allora ilcantante e autore romagnolo ha colle-zionato collaborazioni illustri e suc-cessi: ha scritto testi per FiorellaMannoia, Mina e Ornella Vanoni. Sua

I l rock indipendente nazionale trova una suanuova vetrina, completamente gratuita, con itre giorni della prima edizione del “Nessun

Dorma-Rock Festival” che animerà la pineta comu-nale di Guidonia Montecelio, importante centrodell’area tiburtina a pochi chilometri da Roma, dal12 al 14 giugno prossimi. Sul palco si alternerannoi migliori nomi del rock indie italiano come il Pandel Diavolo, Il Muro del Canto, Kutso, Marta suiTubi, Il Management del dolore post operatorio eFast Animals and Slow Kids.Un’iniziativa, questo “Nessun Dorma-Rock Festi-val”, in grado di convogliare nel centro Italia le pro-poste della nuova musica indipendente italiana,quella slegata dalle solite logiche, radiofoniche e te-levisive. Una kermesse nata anche per soddisfare larichiesta di moltissimi giovani residenti in que-st’area metropolitana che hanno bisogno di vederrappresentata anche la loro cultura e le proprie pas-sioni musicali, rispetto a quelle spesso usa e gettaimposte dal mercato discografico. Il festival po-trebbe poi portare a Guidonia molti giovani prove-nienti da Roma e dalle città limitrofe. Un obiettivopossibile che non solo favorirebbe il commercio edil turismo cittadino, ma anche quel concetto di ag-gregazione sociale che vede già la città di GuidoniaMontecelio, dove si svolgono altre interessanti ma-nifestazioni (“Fairyland Celtic Festival”, dedicatoal folk celtico), importante polo culturale nell’am-bito dell’area metropolitana. E, per ampliare lo spet-tro delle iniziative, questo nuovo festival di rockindipendente sembra decisamente un’ottima idea.Per quanto riguarda il programma musicale si partevenerdì 12 con Il Pan del Diavolo, l’esplosivo duopalermitano che sta portando in tour le canzoni delnuovo lavoro “Rockfolkboom”, una miscela di folk

rock d’oltreoceano e carisma mediterraneo. A se-guire sarà la volta de Il Muro del canto formazionecapitolina che fa della sua romanità una bandiera.Fra racconti e canzoni d’autore appassionate, pro-testa e riflessione, andrà in scena il lato più oscuro,duro e moderno della tradizione. Sabato 13 gli attesissimi Kutso, reduci dalla fortu-nata partecipazione all’ultima edizione del Festivaldi Sanremo con il brano “Elisa”. Il quartetto capita-nato da Matteo Gabianelli propone spettacoli tra-volgenti, capaci di coinvolgere ed entusiasmare ilpubblico fra dinamiche imprevedibili e intelligentitesti al vetriolo. Dopo di loro i Marta sui Tubi,

senza dubbio tra le più impor-tanti realtà musicali dell’at-tuale panorama rock italiano.Anche per loro una partecipa-zione al Festival di Sanremodel 2013 ma, soprattutto,un’attitudine ai live che nonteme paragoni. Grintosi, di-namici e compatti, concertodopo concerto.La serata di domenica 14(quella finale) vedrà il live deIl Management del dolorepost operatorio. Interessan-tissimi originali e provocatoripresenteranno il nuovo lavoro“I Love You”. Chiuderanno lakermesse i Fast Animal andSlow Kids, tra le novità piùfresche che il rock indipen-dente ha partorito negli ul-timi anni. I FASKpresenteranno al pubblico illoro ultimo lavoro in studio

“Alaska”. A condurre le tre serate sarà il giornalistae critico musicale Federico Guglielmi mentre, al-l’interno dell’area attrezzata, ci saranno numerosipunti vendita con vinili, libri, cd, magliette e gadgetoltre agli immancabili stand gastronomici con ec-cellenti prodotti del territorio.

Nessun Dorma Rock FestivalDal 12 al 14 giugno 2015

Pineta comunale di GuidoniaPiazza Caduti di Nassiriya

Apertura area concerti h 19Ingresso gratis

Info: www.nessundormarockfest.it

DAL 12 AL 14 GIUGNO LA RASSEGNA DEDICATA ALL’INDIE CON IL MURO DEL CANTO E KUTSOSCELTI PER VOI

Nessun dorma, a Guidonia c’è il Rock Festivaldi Tonino Merolli

La grande festa in musica di Samuele Bersani ALL’AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA IL 30 MAGGIO

Sarà il Teatro Greco ad ospitare, sabato 30 maggio, “Italy Hip Hop DanceChampionship”, spettacolare competizione di street dance valida comequalificazione per il “World Hip Hop Dance Championship” in pro-

gramma dal 4 al 9 Agosto a San Diego, negli Stati Uniti. Le migliori ventiquattrocrew italiane, scelte attraverso una serrata selezione pomeridiana, si darannovita, a partire dalle 21, a una serata di grande spettacolo e competizione con-dotta dal rapper Rido e animata dalle selezioni musicali di DJ Baro del Colle DerFomento e del collettivo Romezoo Dj’s.Le crew sono suddivise in quattro categorie: Junior da 7 a 12 anni, Varsity da 13a 17, Adult con più di 18 anni e quindi Megacrew . Si sfideranno con performanceoriginali, per mostrare il meglio della street dance “made in Italy” a una giuriainternazionale che decreterà i nomi di coloro che difenderanno i colori italianialla finale mondiale negli Stati Uniti. Alla grande energia della street dance farà

da contraltare una sempre maggiore ricerca creativa da parte delle crew scelte,ormai sempre più coinvolte in un dialogo che lega competizioni di settore e granditalent televisivi, che sempre più spesso attingono al bacino dell’hip hop per fi-nalità di casting. La giuria della competizione è formata da Meg, da sempre nellafamily Hip Hop International, prima come partecipante e coreografa, poi comegiudice internazionale. Con lei ci saranno Laura of Modulo Project; Kris, uno deipersonaggi più rispettati nella scena italiana ed europea sin dagli anni ’80; l’in-glese Tomas Simon, performer e coreografo che ha lavorato con grandi star in-ternazionali; il francese Junior, tra i pionieri europei della street dance.

Italy Hip Hop Dance Championship Sabato 30 maggio 2015, h 14 e h 21Teatro Greco Via Ruggero Leoncavallo 10/16, Roma

Biglietti: eliminatorie da € 10 a € 15; finale da € 15 a € 18 Info: 06 48900159

IL 30 MAGGIO AL TEATRO GRECO

TEATRO INDIAIn scena “La cerimonia”Dal 28 al 30 maggio il Teatro India propone“La cerimonia”, spettacolo teatrale conl’adattamento di Attilio Marangon e la regiadi Roberto Gandini. Protagonisti sono i gio-vani attori con e senza disabilità del Labo-ratorio Teatrale Integrato Pietro Gabrielli,per accompagnarci in un lungo viaggio poe-tico da “Le Baccanti” di Euripide a “Lenozze” di Cechov a “La visita di condo-glianze”di Achille Campanile. Ingresso libero su prenotazione; info 06 58333672

CASA DEL CINEMAFesta del cinema bulgaro

E’ in programma dal 25 al 31 maggio, allaCasa del Cinema di Villa Borghese, l’ottavaedizione del Festival del Cinema Bulgaro aRoma. Sarà una kermesse dedicata al me-

glio del cinema bulgaro degli ultimi anni,ma anche ai cent’anni di vita di questa inte-

ressantissima scuola di cinema. In conco-mitanza con la proiezione dei film, si

terranno incontri con attori e registi bulgari.Info e orari 0606087

ORION LIVELo “Status” di MarracashSerata a tutto rap, il 28 maggio prossimo,all’Orion Live Club di viale Kennedy 52, aCiampino. Sul palco ecco Marracash, al se-colo Fabio Bartolo Rizzo, considerato unodei principali rapper italiani. Presenterà liveil suo ultimo album, “Status”, per il quale siè avvalso di importanti collaborazioni conartisti come Tiziano Ferro, Fabri Fibra,Neffa. Biglietti € 19,55; info 06 80241281

TEATRO ARGENTINAFranca Valeri in scena

Dal 3 al 7 giugno il Teatro Argentina pre-senta l’ultimo lavoro della grande FrancaValeri, “Il cambio dei cavalli”. Si tratta di

una commedia, di cui la Valeri è autrice einterprete, affiancata da Urbano Barberini e

diretta da Giuseppe Marini. Ironia graf-fiante, dialoghi vivaci e ricchi di intelligente

ostilità, battute brillanti e caustiche: sonogli ingredienti di questa commedia, con laquale la grande signora del teatro italiano

graffia e diverte ancora.Biglietti da € 12 a € 29;

info e orari 06 684000345

IN PRIMA FILA

è la colonna sonora del film di Aldo,Giovanni e Giacomo, “Chiedimi sesono felice”. Ai suoi album hanno col-laborato Stefano Bollani, Fausto Me-solella degli Avion Travel, FerruccioSpinetti di Musica Nuda, CesarePicco, Rocco Tanica, Fabio Concato eSergio Cammariere. Preceduto dal sin-golo “En e Xanax”, nel settembre 2013è uscito il nuovo e sorprendente albumdi inediti, “Nuvola numero nove”.

Samuele Bersani30 maggio 2015, h 21

Auditorium Parco della Musica,Sala Santa Cecilia

Biglietti da € 30 a € 50Info 06 8024 281

direttore responsabileGiovanni Tagliapietra

redazionevia Boezio, 6 00193 ROMA

tel. 06 32 80 34 81 - fax 06 32 80 34 00 [email protected]

editoreIL NUOVO CORRIERE EDITORIALE SRL

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registrazioneTribunale di Roma

n° 266 del 27 novembre 2014

Campionato mondiale di Hip Hop, le selezioni a Roma

I Kutzo nella loro esibizione al Festival di Sanremo

Page 23: IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - MARTEDI' 26 MAGGIO 2015

martedì 26 maggio 2015 pagina 23

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