grandangolo - nil alienum

83

Upload: others

Post on 30-Oct-2021

7 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: GRANDANGOLO - Nil Alienum
Page 2: GRANDANGOLO - Nil Alienum

GRANDANGOLO

Page 3: GRANDANGOLO - Nil Alienum

28HEIDEGGERacuradiCostantinoEsposito

Page 4: GRANDANGOLO - Nil Alienum

Grandangolo

Vol.28–Heidegger©2014RCSMediaGroupS.p.A.DivisioneQuotidiani,MilanoÈvietatalariproduzionedell’operaodipartediessa,conqualsiasimezzo,compresastampa,copiafotostatica,microfilmememorizzazioneelettronica,senonespressamenteautorizzatadall’editore.Tuttiidirittidicopyrightsonoriservati.Ogniviolazionesaràperseguitaaterminidilegge.EdizionespecialeperIlCorrieredellaSerapubblicatasulicenzadiOutofNowhereS.r.l.

ISBN:9788861266124

ResponsabileareacollateraliCorrieredellaSera:LuisaSacchiEditor:BarbaraBrambilla,FabriziaSpinaFocusepaginescelteacuradiCostantinoEspositoConcepterealizzazione:OutofNowhereProgettograficoeimpaginazione:MarcoPennisi&C.Ideazioneecoordinamentoeditoriale:GiorgioRivieccioRedazione:FlaviaFiocchi

Page 5: GRANDANGOLO - Nil Alienum

HEIDEGGER,RIPORTAREL’ESSEREALPUNTODIPARTENZADiArmandoTorno

MartinHeidegger è al centrodell’attenzionedi ognidiscorso filosoficodalla finedeglianniVentidelNovecento.DopolapubblicazionediEssereetempo(1927)nonsipotépiù ignorare il suopensiero.NicolaAbbagnano, che fu tra iprimiaparlaredi lui inItalia, ricordòprimadellaSecondaguerramondiale cheHeidegger considera lo sforzoverso l’essere «rispetto al suo punto di partenza». Quando ne scrisse il necrologio nel1976(ilfilosofotedescomorìil26maggiodiquell’anno,a87anni)compendiòilsuogiudizio notando che se ne andava «il pastore dell’essere» (analoga espressione avevausatolostessoHeideggernellaLetterasull’umanismoperdefinirel’uomo).

In molti hanno visto nel tedesco un rappresentante di rilievo dell’esistenzialismo;d’altraparte,nel suopensiero l’uomoè l’entechehail suo senso–omegliopotremmodire:lasualuce–inséstesso.Mailsensodell’esserenonèqualcosadimetafisicocomehaintesomoltapartedellatradizioneoccidentale,èpiuttostooriginario:inaltriterminièqualcosache,essendonostro,cipossiede.Essoèsemplicementepresentedavantianoi.Sepoisivolessetradurreil“qualcosa”utilizzatoperchiariretaleconcezione,potremmodirechesitrattadellatemporalità.

Heidegger ritornò alle radici della filosofia per porsi le questioni più importanti sullinguaggio,ildivenire,lamorte.Conunasintassiintensaefascinosaegliimpostavadinuovolegrandidomande,comeprovaunostralciodalleLezionidelsemestreinvernale1937-38: «Il presenteviene sempredopo l’avvenire.L’avvenire è l’originedella storia.Storicoèl’avvenire,quelchevienepostonellavolontà,nell’attesa[...].L’Inizioèancora.

Page 6: GRANDANGOLO - Nil Alienum

Non è allenostre spalle, comeun eventoda lungo tempopassato,ma ci stadi fronte,davantianoi.L’inizio,inquantoèciòchevièdipiùgrande,precedetuttociòcheèsulpuntodiaccadereecosìègiàpassatooltredinoi,aldisopradinoi».Implicatoconilnazismo,distaccatosi(manoncomevorrebberoleregolepoliticamentecorrettedioggi),egli resta il filosofo che più si adoperò per tornare a una radicale indipendenza dellafilosofia dalle scienze.Capì il ruolo della tecnica, soprattutto rilevò che la sua essenzanonèqualcosaditecnico.

Pochi filosoficomelui suscitaronoreazionicontrastanti.Il suopensiero fuaccoltodamolti,anchenell’ambitoteologico,edicontroisuoiavversarisisonomoltiplicati.Moltilosonodiventatiperlasuaadesionealnazismo,altri–comeCarnap–perchévedevanoin luiun’elaborazioneerroneadella logicahegeliana (chegiàmal sopportavano);altriancora, come gli analitici, non ne accettano metodo e conclusioni. Eppure, senzaHeideggerlaricercasulleoriginidellanostrafilosofiaavrebbeorizzontipiùristrettieleconcezionisullinguaggiosarebberobenpiùmisere.Nonsonocheduesempliciesempi.EHeideggerèunfilosofocheriserbaancoramoltesorprese.

Page 7: GRANDANGOLO - Nil Alienum

PANORAMA

MartinHeideggerinunafotoscattataintornoal1950.

Page 8: GRANDANGOLO - Nil Alienum

ILPERSONAGGIO

Unafilosofiacomplicata,sorrettadaunlinguaggio«torturato»,eunavitaancorpiùcomplicata: Martin Heidegger, che per molti studiosi è stato il filosofo piùimportantedelNovecento, sfuggeaqualsiasi classificazione; ed’altraparte,daunpensatorecheavevaraggiuntola«decostruzione»dellafilosofia,questoèilmenochecisipossaattendere.Forsenonèstatoilfilosofopiùimportante(termineperaltroimprecisoedelusivo,echenonappartenevaalsuovocabolario)delsecolopassato,ma certamente è stato il più influente, tanto che non è possibile comprendere lafilosofia occidentaledagli anniTrenta inpoi senza fare riferimento alla suaoperaprincipale,Essereetempo,pubblicatanel1927.

È statodefinito«prete-profeta», «l’ultimosciamano» (dal filosofoFrancoVolpi),«piccolomagodiMesskirch»(daisuoistudenti,inriferimentoalvilaggiodelBaden-Württembergincuieranatoecheperluirimasesempreunpuntodiriferimento),«tristomagodelPaesedegliAlemanni»(dalloscrittoreebreoaustriacoJeanAméry,tantoperriaffermareanchelaprofondadistanzatrastoriaeculturaaustriacaestoriaeculturatedesca,nondiradoconfuseacausadell’apparentamentolinguistico).

Su tutto, aleggia quel periodo della sua vita nel quale aderì,materialmentemaanche spiritualmentee filosoficamente,alnazismo,accettandodidiventare rettoredell’UniversitàdiFriburgonel1933,l’annoincuiavevaassuntoilpotereassolutoAdolfHitler,daluidefinitoall’epoca«ilFührercheunicoesoloèl’odiernaefuturarealtà tedesca e la sua legge». Salvo poi allontanarsene due anni dopo,profondamentedeluso.Mafuquestounperiodocheavrebbepesatosullasuafigurainmodoindelebilefinoagliultimigiorni(morìoltrequarant’annidopo,nel1976),siapergliatticompiutiall’epoca,siaperlasequeladivicissitudiniepolemichechenonsmiseromaidiaccompagnarlo,ancheperquantoriguardailsuorapportocongli ebrei. Tanto che in molti si sono interrogati più sulla sua vita che sul suopensiero.

ESSEREETEMPO

La filosofia di Martin Heidegger ruota interamente intorno a un’«ontologiafondamentale»,lostudiosulsignificatodell’essereinquantoessere,aldilàdellesue

Page 9: GRANDANGOLO - Nil Alienum

concrete determinazioni ontiche.Nel suo Essere e tempo, un libro di 547 paginenell’edizione tedesca originale, nondà risposte, come generalmente hanno fatto efannomoltifilosofi,maponedomande,omegliocercadiridestareilpensierodegliuominisulladomanda-chiavedituttal’ontologia:

“CHESIGNIFICA«ESSERE»?”

Affermainfattiilfilosofoall’iniziodiEssereetempo:«Abbiamonoioggiunarispostaalladomanda intornoaciòchepropriamente intendiamocon laparola“essente”?Pernulla.Èdunquenecessarioriproporreilproblemadelsensodell’essere.Manoi,oggi, siamo almeno in uno stato di perplessità per il fatto di non comprenderel’espressione“essere”?Pernulla.Èdunquenecessario incominciarecol ridestare lacomprensionedelsensodiquestoproblema».*

Friburgo nei primi anni del Novecento. Nell’università di questa città Heidegger ebbe prima lacattedradifilosofiaepoinedivennerettore.

IlpuntodipartenzadiHeideggerrisalea2500annifa,quandoAristoteleelaboròunaseriedisignificaticoniqualipoterintenderechecos’èunente(lasostanza,gliaccidenti,lecategorie,l’esser-vero,lapotenzael’atto),dacuisisviluppòilconcettodi “metafisica”, cioè quella “filosofia prima” che – a differenza della fisica e dellamatematica–indagal’essereinquantotale,conisuoipropriprincìpielesuecause,einsiemeindagal’enteprimoepiùeminente(il«divino»)causaultimaeimmobiledegli enti in movimento. Il percorso di Heidegger, iniziato con quest’epoca,proseguì con l’analisi dell’essere e dell’esistenza in Agostino, Kant, Kierkegaard,NietzscheeHusserl.Quest’ultimo,ilcaposcuoladellafenomenologia,inizialmentelo influenzò in modo particolare, anche se il suo concetto di fenomenologia (ilfenomenoèquelcheaccade,lanostravitaetuttoquellocheessacontiene,imodiincuinoi abitiamo ilmondo eper cui ilmondo appare anoi e cheperHusserl varicondottoaipuricontenutivissutidellanostracoscienza)saràpiùtardirifiutatoda

Page 10: GRANDANGOLO - Nil Alienum

Heidegger(vedivolumesuHusserlinquestacollana).Heidegger siproponedidistaccarsi inmaniera criticanon solodal canonedella

metafisicamaanchedalla versione idealisticadella fenomenologiahusserliana ediaccedere all’essere (Sein) mettendo nuovamente in questione il senso dell’essere,attraversol’entechenoistessisiamo,l’esser-ci(Da-sein),l’«essere-nel-mondo»comeluogodovesimanifestalaveritàdell’essere,inrelazionealsuocaratteretemporale.Sel’essereumanoèunesser-cinelmondo,ciòcomportacheilmondostessosiaunaparte di ciò che significa essere umani. In altri termini, io non sono un’entitàastrattacheveleggianell’ariadifronteaunmondochemièestraneo,maiosonoilmiomondo.Diconseguenza,ilmioDaseinnonèunsoggettodistintodalmondo,mailtessutodellamiaesistenza;un’esperienzadi“apertura”versoilmondodoveioeilmiomondosiamoinbuonaparteindistinguibili.Nonc’èpiùun’entitàastrattacomelamia“mente”chevivealdisopradelmondo,perchéinuncertosensovieneassorbitadaesso.Scrisse:

“L’ESSENZADELL’ESSER-CICONSISTENELLASUAESISTENZA.”

Finqui, laprimametàdel concettodi “essere e tempo”, cioè l’essere.Perquantoriguardalasecondametà,perHeideggerl’essereèil tempo,èunesseretemporale.Propone, quindi, «l’interpretazione del tempo come orizzonte possibile di ognicomprensione dell’essere in generale». IlDasein unifica il presente, il passato e ilfuturo:oscillatraquantodeveancoraaccadere,ciòcheègiàaccadutoeilpresente.L’uomo esce da se stesso – è cioè “trascendente” – come una sempre apertapossibilitàdiessere,mainquantotaleviene«gettatonelmondo»,cioèassegnatoasestessocomeorizzonteintrascendibile,einsiemericadeognivoltanelledeterminatepossibilitàcheilsuopresenteglioffre.Quirisiedeilcaratteretemporaledell’esserci,il quale si «proietta» verso l’avvenire, «ritorna» verso il passato e «ricade» nelpresente:ècontinuamente«fuoridasestesso».Ilpassato,ilpresenteeilfuturosonoletre«estasi»dellatemporalità,cioèilmododimanifestarsidelsé«fuori-di-sé».UnconcettochesaràinterpretatocosìdaJorgeLuisBorges:

“ILTEMPOÈLASOSTANZADICUISONOFATTO.ILTEMPOÈUNFIUMECHEMITRASCINA,MAIOSONOILFIUME;ÈUNATIGRECHEMISBRANA,MAIOSONOLATIGRE;ÈUNFUOCOCHEMIDIVORA,MAIOSONOILFUOCO.**”

E poiché essere è tempo e il tempo è per essenza finito, se vogliamo capirel’autenticitàdiunessereumanodobbiamoproiettarlasull’orizzontedellamorte,ciòcheilfilosofochiama«essere-per-la-morte».Affermainfatti:

“L’AUTENTICITÀDELL’ESSERCIÈCIÒCHECOSTITUISCELASUAPOSSIBILITÀD’ESSEREESTREMA.[…]LAFINEDELMIOESSERCI,LAMIAMORTE,NONÈQUALCOSA

Page 11: GRANDANGOLO - Nil Alienum

PERCUIADUNCERTOMOMENTOUNDECORSOCONTINUODICOLPOSIARRESTA,BENSÌUNAPOSSIBILITÀDICUIINOGNICASOL’ESSERCISA:ÈL’ESTREMAPOSSIBILITÀDISESTESSO,CHEEGLIPUÒCOGLIEREEFAREPROPRIACOMEIMMINENTE.L’ESSERCIHAINSÉLAPOSSIBILITÀDIINCONTRARELAPROPRIAMORTECOMEL’ESTREMAPOSSIBILITÀDISESTESSO.***”

FAMAESOLITUDINE

Già nel 1919Heidegger era diventato assistente diHusserl a Friburgo e quattroannidopodivenneprofessoreaMarburgo,perpoitornareaFriburgoasuccederealsuo maestro nella cattedra. I suoi seminari nelle due università erano seguiti dastudenti che sarebbero diventati famosi: Hans-Georg Gadamer, Hannah Arendt,JoachimRitter,LeoStrauss,HansJonas.Ma lapubblicazionediEssere e tempo loproiettò sulla ribalta filosofica internazionale, anche se non riuscì a dargli queiriconoscimenticheavrebbedesiderato.Inoltre,isuoiconvolgimenticonilnazismoloallontanaronoancoradipiùdallacerchiadelmondointellettualedelsuotempo.Già poco incline alle convenzioni accademiche, insofferente per tutto ciò che èapparenza sociale, Heidegger aveva un luogo d’elezione, la Hütte (baita) nellaForesta Nera, a Todtnauberg, nella quale tradusse in arduo ma accessibile ritiroquellavolontàconflittualediessereirraggiungibile,per«starecomeunamontagnatra le montagne». Scrisse nella lettera Perché restiamo in provincia? (1934): «Gliabitanti delle città si meravigliano spesso del lungo, monotono isolamento tra icontadini in mezzo ai monti. Questo invece non è isolamento ma piuttostosolitudine. Nelle grandi città l’uomo può facilmente essere così isolato comedifficilmente si può esserlo altrove, ma egli là non può mai essere solo».Aggiungendo:

“LASOLITUDINEHALAPOTENZAORIGINARIADINONISOLARCI,MADIGETTAREL’INTEROESSERCINELLASCONFINATAPROSSIMITÀDELL’ESSENZADITUTTELECOSE.****”

ComehadettoilfilosofoescrittoretedescoRüdigerSafranskinellasuabiografiadiHeidegger,«adessoanchelasuafilosofiavienemandatasulle“montagnedell’essere”[…]Heidegger vuole inscriversi ora con la sua filosofia all’interno di unmondoduraturo.Valeadirecheeglivuoleprendereparteaqualcosachevadaaldilàdellasuaesistenzacontingenteedellasituazionestorica».*****

Page 12: GRANDANGOLO - Nil Alienum

Lacittà diMessikirchdoveHeideggernacquenel 1889.Al centro, il castello cheoggi ospita ilMartinHeideggerMuseum.

Rimane così l’ambiguità, la sfuggevolezza e la difficoltà con cui Heideggerattraversòilmondoesoprattuttolastoria.Negliannideldopoguerraeracomunquericonosciutoquasiuniversalmentecomeunodeimaggioripensatoridelsecolo:conEssereetempoavevadischiusounorizzontefilosoficosconfinatoanchesetotalmenteaperto, visto che la domanda fondamentale su ciò che significa l’essere nonrichiedevaunarispostaprecisa,mastimolareunanuovaricercasulsensodell’esserein generale. Dette un impeto come nessun altro allo sviluppo del pensiero dellaseconda metà del Novecento. A cominciare dall’esistenzialismo di Sartre (il suoL’essere e il nulla, che richiamava esplicitamente anche nel titolo l’operaheideggeriana, apparve già nel 1943); l’ermeneutica di Gadamer, cioè lacomprensione dei testi vista come disciplina filosofica, non più epistemologiamaontologia(secondoHeidegger,infatti,ilcomprenderecostituisceunmododiesseredell’“esser-ci”);finoalconcettodi«decostruzione»inopposizionesiaallametafisicatradizionalesiaall’empirismoealdominiodellatecnologiaesapere«oggettivo»delmondo moderno, che ispirerà molti filosofi della post-modernità, come JacquesDerrida, Michel Foucault e François Lyotard. A questi riconoscimentiinternazionali si contrappose – come dicono i visitatori che andarono a trovarlonegliultimianninellabaitadiTodtnauberg–lavolontàdiHeideggerdievitarediparlareancoradifilosofianellesueconversazioni.IlsarcasmocrudeledelloscrittoreaustriacoThomasBernhardnereseun’impietosaimmagine:«Heideggermelovedosempre seduto sulla panchinadavanti a casa suanellaForestaNera accanto a suamoglie, la quale, nel suo perverso entusiasmo per il lavoro a maglia, lavoraininterrottamenteper confezionargli le calze invernali con la lanache lei stessahatosatodalleloropecoreheideggeriane».******

Forse più di tutti lo comprese il suo amico psicoanalista e psichiatra svizzero

Page 13: GRANDANGOLO - Nil Alienum

MedardBoss, ideatorediuna formadipsicoanalisi chebattezzòDaseinanalysis inquanto univa la pratica della psicoanalisi con la filosofia di Heidegger e del suoconcettodiDasein. Boss seppe leggere la sofferenza del filosofo tedesco nella suaincapacitàdicredereinqualcosa,diamoreeaccettazionedellacolpa,inbreve:dallamancanzadiunIoprivato:«IlfamososilenziodiHeideggerèancheunatacitazioneinteriore,quasiunbloccodifronteasestessi».*******

Luilaspiegòinvececosì:

“LAVICINANZAALL’ULTIMODIOÈLATACITAZIONE.”

MartinHeidegger(1889-1976),inunoscattodel1933.

*M.Heidegger,Essereetempo,acuradiF.VolpisullaversionediP.Chiodi,Longanesi,Milano2005**J.L.Borges,Nuovaconfutazionedeltempo,inTutteleopere,Mondadori,Milano1984***M.Heidegger,Ilconcettoditempo,acuradiF.Volpi,Adelphi,Milano1988****M.Heidegger,Perchérestiamoinprovincia?, letterainScrittiPolitici(1933-1966),acuradiF.Fédier,ed. it.acuradiG.

Zaccaria,Piemme,CasaleMonferrato1998*****R.Safranski,Heideggereilsuotempo.Unabiografiafilosofica,TEA,Milano2001******T.Bernhard,AntichiMaestri.Commedia,Adelphi,Milano1992*******M.Boss,inPaulePeterMatussek,MartinHeidegger,acuradiL.ProfetieA.Holnberg,trad.diBlumeGra,inIlsogno

dellafarfalla,1/2010

Page 14: GRANDANGOLO - Nil Alienum

LAVITA

Messkirch, dove Martin Heidegger nacque il 26 settembre del 1889, è immersanellarigogliosanaturadellaForestaNera,nellaregionedelBaden,zonacattolicapertradizione e dal vivace passato storico. Martin era figlio di Johanna Kempf e diFriedrich Heidegger, mastro bottaio e sacrestano della parrocchia locale diSanMartino;equesto fuunavera fortunaper lui,poichéperproseguiregli studipoté servirsi dell’aiuto che il convitto ginnasiale vescovile di Messkirch offriva aigiovanicattolicipiùdotati.

Nel1903Heideggerentrò,dacollegiale,nelginnasiodiCostanza–gesuitafinoal1773, poi divenuto pubblico – con il sostegno di Camillo Brandhuber, alloraparroco di Messkirch, che aveva riconosciuto le sue notevoli potenzialità. Quelginnasio,inlineadimassimapropedeuticoallacarrieraecclesiastica,incoraggiavalariflessione teoretica e metafisica. Lo stesso rettore, Conrad Gröber, divenuto ilpuntodiriferimentodiMartin,nondubitavadipoterlocondurrealsacerdozio.

Nel1906,quando,usufruendodiunaborsadistudio,passòalliceoBertholddiFriburgo– anch’essopubblico–perultimare i suoi studi e la sua famiglia chiesenuovamenteaiutoeconomicoaBrandhuber,Heideggerfecepropositodidiventaregesuita.Così, dopo lamaturità, raggiunta nel 1909 conbrillanti risultati,MartinentrònellaCompagniadiGesùaTitis,pressoFeldkirch,peruscirne,però,soloduesettimane dopo, in modo improvviso. Heidegger addusse come causa il primoinsorgere di un disturbo cardiaco, che si sarebbe ripresentato spesso, per il qualel’OrdinedeiGesuiti l’avrebbe giudicatonon idoneo. Ipotesi non impossibile, chelasciacomunqueperplessiivaribiografi.LostessoHeideggernonspiegòmaibenel’accaduto.Inognicaso,passòaglistudiditeologiacattolicapressol’UniversitàdiFriburgo,proseguendoancheconlostudiodellafilosofia.Vennecosìacontattoperla prima volta con l’opera di Edmund Husserl, padre della fenomenologiatrascendentaleefigurafilosoficaormaidominantenelmondoaccademicotedesco.Fondamentale fu anche l’incontro con il teologoCarl Braig (1852-1923), che lointrodusse al pensierodi Schelling ediHegel.Èdalle riflessioni sulla teologia, inrapportoconlafilosofia,chepresecorpoilsuopercorsodipensiero.Eglistessoebbeadire:

“SENZAQUESTAORIGINETEOLOGICA,NONSAREIMAIGIUNTOSULLAVIADELPENSIERO.L’ORIGINERESTASEMPREFUTURO.*”

Anche all’università la disciplina era rigorosa e le giornate erano scandite dalle

Page 15: GRANDANGOLO - Nil Alienum

preghiere, dalle messe, dalle lezioni, dallo studio. Nel biennio del 1910 e 1911,Martin pubblicò i suoi primi scritti, in vari numeri della rivista cattolica DerAkademiker.LostoricoHugoOttsegnalainparticolareunarecensioneperun’operadelgesuitaFriedrichKlimke;gliscrittiPermortemadvitam;ilProblemadellarealtànella filosofia moderna; e numerosi «consigli sull’orientamento filosofico per glistudenti universitari». Lavori rimasti quasi del tutto sconosciuti, forse per voleredellostessoHeidegger.Sonoper lopiùscrittiallineati,cheenfatizzano ilpensierocattolico, incui l’autoritàdellaChiesavienecontrappostaagli«influssidisgregantidelmodernismo», al «luccichio ingannevole dello spiritomoderno».Ma fu allorachepreseformalavisionenegativa,tuttaheideggeriana,diquelmodernismocheilpiccolo Martin, attaccato dai cattolici avversi più spregiudicati, già avevasperimentatosullapropriapelle.Prestoemerseronuovamenteiproblemidisalute,attribuiti da Heidegger all’accanito studio e agli assidui esercizi ginnici cui sisottoponeva. «Disturbi cardiaci e asmatici di origine nervosa», recitava la notaredatta dal direttore del convitto dell’Università, per i quali gli fu imposto diinterrompereglistudiefurispeditoaMesskirchperilsemestreestivodel1911,conlaprescrizionedirivolgersiaunacasadicura.

Questainterruzioneforzatadeglistudifusenz’altroperMartinunperiodomoltoduro, da come testimoniano le lettere che scriveva al suo amico Ernst Laslowski,studentedistoriaaFriburgo,concuiHeideggersiconfrontavaperdecideredelsuofuturo. Smettendo di studiare teologia, avrebbe perso la borsa di studio. MaHeidegger non aveva accantonato l’ambizione, anzi. Inizialmente decise diintraprendere gli studi di matematica, ma finì col non dare neppure un esame,mentre proseguì i suoi studi filosofici con vero successo. Una borsa di studioottenutadall’Universitànel1912,unlavorocomeistitutoreprivato,masoprattuttoi prestiti, che il suo amico Laslowski, sempre al suo fianco, si appenò per fargliavere, tamponarono la difficile situazione economica. Laslowski nel frattempoconsigliavaaHeidegger,peraccreditarsitraifilosoficontemporanei,dinonesporsitroppoconlesuepubblicazioni,dievitareriduttiveetichettedi“cattolico”:«Sarebbebene, a mio avviso, – gli scrisse – che tu per un po’ di tempo ti avvolgessi dimisteriosaoscurità,perincuriosirelagente.Poipertesarebbetuttopiùsemplice».

La dissertazione presentata da Martin per la discussione di laurea in filosofia,avvenuta nel 1913 all’Università di Friburgo, con relatore Arthur Schneider –ordinario di filosofia cristiana – ha per titolo La dottrina del giudizio nellopsicologismo. Un successo anche la laurea: il giudizio finale fu summa cum laude.Dopodichéiniziòunperiodotormentatodaunsusseguirsididelusioni.Lacattedravacantenonpiùassegnata.

Page 16: GRANDANGOLO - Nil Alienum

Schneider,chiamatodall’UniversitàdiStrasburgo,avevalasciatoaFriburgoilsuopostovacante:Heideggerviintravideunaseriaopportunità.Nonfuperòilsolo:viaspiravaanchel’amicoEngelbertKrebs,parrocodiFriburgoedocenteallaFacoltàdi teologia. La stretta e sentita amicizia esistente fra i due non impedì unacompetizione imbarazzante e spiacevole. Tutto sembrava stesse per risolversi avantaggiodiHeideggerche,nel1915,conl’appoggiodellostoricoHeinrichFinke,superò brillantemente l’esame di abilitazione per la libera docenza. La suadissertazioneintitolataLadottrinadellecategorieedelsignificatoinDunsScotovennestampatanello stessoanno.Martinvi si eradedicato intensamente, ancheperché,pur essendo stato chiamato alle arminel 1914,per i suoi giàmenzionati disturbicardiaci, fu impegnato semplicemente nell’ufficio postale di Friburgo. Anche larelazioneamorosacon la figliadiundoganiere,ammalatadi tubercolosi, era statainterrotta, seppure dolorosamente, perché la sua carriera non fosse intralciata.Heidegger aveva persino dichiarato interesse per la Scolastica, per lui di scarsaattrattiva, pur di ottenere la nomina. Ciò nonostante, nel 1916 Martin fuestromesso e la cattedra fu assegnata a un esterno, il più anziano JosephGeyser,professorestraordinarioall’universitàdiMünster.L’universitàdiFriburgomotivòlascelta con lamancanzadi personalità locali sufficientemente idonei al ruolo.UnaferitaprofondaperHeidegger,cheavevaassistitoall’inasprimentodell’antagonismodiKrebs,alripensamentodiFinkeeall’indifferenzadiHusserl–docenteaFriburgodal1916.Esoprattuttoalladecisionedell’Universitàcosìdefinitiva. «Professoridiieri»liapostrofòMartin.

Nel 1917 Heidegger sposò Elfride Petri, una studentessa di economia politica,figliadiunaltoufficialeprussianodireligioneluterana.Lasuafratturaprofondacolmondo cattolico stava maturando: troppi i rifiuti subiti. Primo passo di questocambiamento, che lo condurrà ad accostarsi progressivamente alla teologia diMartinLutero,ful’annullamentodelpropriomatrimonioavvenutosecondoilritocattolico,elasuccessivareplicasecondoilritoprotestante.

IllavorodiHeideggernell’universitàtuttaviaproseguìconlesupplenze,inattesache Geyser prendesse il legittimo posto. Dopo un’altra nomina andata in fumo,molto faticosamenteHeidegger riuscì ad accostarsi aHusserl, pur avendolo inunprimomomentogiudicatodiscarsaaperturamentale.Husserl,dalcantosuo,dopoun’inizialefreddezzacominciòamostrareperMartinunsinceroepaternointeresse.Tanto che quando Heidegger fu trasferito alla guarnigione di Heuberg e poi alfronte nel 1918, presso la stazionemeteorologica, i contatti proseguirono per viaepistolare.PerduemesiMartinrimasealfronte–fuanchepromossocaporale–enelfrattemposcrivevaaHusserl,rimpiangendoquel«farefilosofiainsieme».

Page 17: GRANDANGOLO - Nil Alienum

Infine,nel1919,Heidegger–conunaletteraall’amicoKrebscheloavevasposato– formalizzò e rese noto il suo allontanamento dalla Chiesa cattolica, nel qualeanchel’influenzadiHusserlgiocòunruoloimportante:

“LEMIECONVINZIONISULPIANOGNOSEOLOGICO,CHESIESTENDONOALLATEORIADELLACONOSCENZASTORICA,HANNORESOPERMEPROBLEMATICOEINACCETTABILEILSISTEMADELCATTOLICESIMO–NONILCRISTIANESIMOOLAMETAFISICAINQUANTOTALI,DETERMINAZIONICHEHANNO,PERÒ,ASSUNTOUNSENSONUOVO.”

Karl Löwith (1897-1973), che fu suo allievo, descrisse in questi termini icambiamenti e la personalità di Heidegger: «Gesuita per educazione, divenneprotestanteperindignazione,dogmaticodellaScolasticaperistruzione,pragmatistaesistenzialeperesperienza, teologoper tradizioneeateocomericercatore,apostatadellapropriatradizionenellevestidistoricodiessa».

Nel’23Martin,chiamatocomeprofessorestraordinario,sitrasferìconlafamigliaaMarburgo,chenonamava,perchélaritenevaunacittadinapiccolo-borghese,dallavita«molleefacile»,privadistimolipersinonelmondoaccademico–adeccezionedel teologo Rudolf Bultmann che stimava molto. Con l’amico Karl Jasper,psichiatra e filosofo, professore di psicologia all’università di Heidelberg avevainiziato una fitta corrispondenza in cui sfogava le sue tante insofferenze. Appenapoteva, difatti, fuggiva a Messkirch e nelle sue montagne, in cui adorava vivereritirato.Fuinquestepause,nelrifugiodiTodtnauberg,chescrisseilcaposaldodelsuo pensieroEssere eTempo (1927), totalmente immerso nella pace della natura.Proprio negli anni di Marburgo, privi di stimoli, Heidegger conobbe HannahArendt,suaallieva,diorigineebraica,didiciottoanni,intelligente,sicuradisé,mamolto intimidita dal suo fascino.Martin ne rimase conquistato e prestoHannahdiventòlasuaamantepiùchesegreta.Ovviamentefuluiadominareilgioco,tantoche alla fine le chiese di andare via da Marburgo per salvaguardare la propriareputazione. E Arendt si trasferì a Heidelberg, dove si laureò con Jaspers. Larelazione comunque continuò finché, con l’ascesa diHitler al potere,Hannah sitrasferìprimaaParigi,poiaNewYork.

Nel 1927 aMartin, nominato ordinario aMarburgo fu, contemporaneamente,offerta presso l’università di Friburgo, la cattedra di Husserl, su spinta diquest’ultimo.Così, nel 1928,Heidegger tornò trionfante a Friburgo. I successivifuronoannifecondi,incuipubblicòalcunetralesueoperefondamentali:Checos’èmetafisica? (1929), Sull’essenza del fondamento (1929), e Kant e il problema dellaMetafisica(1929).

Nell’aprile del 1933 Heidegger fu nominato rettore a Friburgo – una vera e

Page 18: GRANDANGOLO - Nil Alienum

propria rivincita – e il primo maggio annunciò formalmente il suo ingresso nelnazionalsocialismo. Il Partito gli era sembrato esprimere un vero atto metafisicodell’essere, più che una fazione politica. Un atto di rivalsa della Germania in cuis’identificò. Sempre scrivendo a Jaspers, disse che era ora di «intervenire». Fu ilperiodo del suo attivismo, supportato dalla sua filosofia stessa e su cui la recentepubblicazione dei suoi diari, iQuaderni neri (marzo 2014), non lascia piùmoltidubbi. Anche lamoglie, Elfride, diventò una convinta e attiva nazionalsocialista.Secondoquanto ricostruisce lo storicoOtt, ad appoggiare lanominadi rettorediHeideggernonfuilprecedenterettore,comeavvenivadiconsuetudine,néilcaso.FuronoWolfgangSchadewaldt(1900-1974),docentedifilologiaclassicagiàlegatoalnuovoregimeeEugenFehrle, incaricatodalministerodegli Internia fornire lenuove direttive alle università, impegnato nella “normalizzazione” degli atenei.Termine che significava l’espulsione dei membri non-ariani o non-allineati dalmondo accademico – destino che toccò allo stesso Husserl, proprio durante ilrettoratodiHeidegger.

Amaggiodel1933,Heideggertenneperciòilcelebrediscorsodiaperturaall’annoaccademico, diventato uno dei testi più discussi del Novecento, anche per illinguaggiodifficile e oscuro con cui fuproferito:L’autoaffermazionedell’universitàtedesca.Anovembredellostessoanno,aLipsia,partecipòallariunionedeidocentitedeschicheaffermavanolalorofedeinAdolfHitler,«ilFührercheunicoesoloèl’odiernaefuturarealtàtedescaelasualegge»,ebbeadireHeidegger.

Il programma diHeidegger, in quanto rettore, prevedeva per gli studenti, oltreall’obbligodiricerca,ancheunperiododilavoromanualeobbligatorioeilserviziomilitare. La formazionemilitare divenne anzi parte integrante dell’organizzazioneuniversitaria, sebbene Heidegger non avesse una grande esperienza nel campo.Talvolta la cosa, infatti, gli sfuggì di mano, e queste esercitazioni diventaronomanifestazionidigoliardiasenonditeppismo.Ancheilsuoprogettodifondareuna“comunità scientifica”, che tentò di realizzare attraverso una serie di incontri trastudentiedocenti,distilebizzarro,alrifugioTodtnauberg,naufragò.Decisiviperl’insuccesso, furono gli irrisolti contrasti interni all’Università, che disamoraronoprofondamenteHeidegger.

Sul tema molto dibattuto dell’antisemitismo, spesso confermato nei suoi diari,occorredirecheHeidegger,duranteilsuorettorato,puravendovifattoricorsoperscreditarepersonalitàchenonapprezzava,èancheverocheaiutòcolleghiebreicheinvecestimava.Peresempio,favorìlafugainInghilterradelsuoassistenteWernerBrock;tentòdiintercederepressoilministerodellaCulturaperevitarel’espulsionedeldocenteEduardFraenkel,ordinariodifilologiaclassicaediGeorgvonHévésy,

Page 19: GRANDANGOLO - Nil Alienum

docente di chimica e fisica (premio Nobel del 1945), e per quanto riguardaquest’ultimo vi riuscì. Mentre invece non intervenne per Husserl e addiritturadenunciò–sebbeneavrebbechiestopoiperluiunariduzionedipena–HermannStaudinger, chimico famoso in tutto ilmondo, accusato di collaborare con Paesistranierinemici.

Inognicaso,però,giàl’annodoposidimisedalrettorato,delusodalnazismochenon gli sembrava volesse «il nuovo inizio», la rivoluzione metafisica sperata. IbiografiritengonocheHeideggersifosseresocontochelasuasperanzadidivenireunaguidadelcambiamento,unreferentedilivellonazionale,nonerarealizzabileecheidirigentidiPartitoloavesseroinrealtàusatoscegliendodifattoperiruolidipotere «rozzi combattenti».CertamenteHeideggernonottenne il consenso che siaspettava neppure dal mondo accademico; anzi, alcuni dei suoi ex colleghi diMarburgoloscreditaronodecisamenteagliocchidelPartitostesso,puntandoilditosusospetteambiguitàdellasuafigura.

Trail1935eil1938ilfilosofotornòquindiaoccuparsidelmondodellospirito,allontanandosi da quello politico. Si interessò al poeta Hölderlin con cui siidentificava.Leoperepiùsignificativediquestoperiodosonoinfatti laconferenzaromanadel1936suHölderlin,el’essenzadellapoesia,pubblicatanel1937;ilsaggioL’epocadell’immaginedelmondo (1938);LadottrinadiPlatone sullaverità (1942);La sentenza di Nietzsche “Dio è morto” (1943). Saggi che furono poi raccolti inSentieri interrotti (1950) e che ebbero molto successo negli anni Cinquanta. Ilritorno a una speculazione lontana dall’impegno politico non piacque molto alPartito, che finì con allentare l’approvazione e l’appoggio di Heidegger. Sembraaddiritturachelesuelezioniestivedel1937fosserostatemessesottocontrollo.Inoccasione del giubileo di Cartesio, venne chiamato fra coloro che dovevanorappresentarelaGermaniasoloall’ultimomomento,tantochedeclinòl’invito.

SudecretodelFührer, alla finedel1944,vi fu lachiamataallearmidi tuttigliuomini idonei al lavoro fino ai sessant’anni. Heidegger perciò fu chiamato ecoinvoltoinunamissionecontrol’esercitofrancesechetuttavianonsirealizzòmai.L’Universitàgliaccordòpoiuncongedoperriordinareemetterealsicuroipropriscritti,mentreglialleatiavanzavano.

Nel’45glialleatioccuparonomolteabitazionidiFriburgo,soprattuttoquelledichi aveva collaborato col nazismo. Heidegger fu fra questi. I militari francesichiesero all’Università di espellere i docenti coinvolti con il regime e, sotto lasupervisionefrancese, fuformataunacommissionediprofessoriconilcompitodigiudicare i colleghi. Ne fecero parte, tra gli altri, Gerhard Ritter, storico, AdolfLampe,docentedieconomiaeFriedrichOehlkers,botanico.

Page 20: GRANDANGOLO - Nil Alienum

Heidegger venne convocato il 23 luglio del 1945. Lampe fu il più ostile,probabilmentepervecchirancoririsalentialrettoratodelfilosofo.LalineadidifesadiHeideggerfu–esarebberimastaancheinfuturo–unpo’semprelastessa:lasuaadesionealnazismoeradovutaaunasentitanecessitàdisuperareletensionisocialiche devastavano la Germania e alla volontà di opporsi al comunismo; peraltrosottolineando il proprio successivo allontanamento dal Partito e le ritorsioni diconseguenzasubite.LaversionediHeidegger,dimostraOtt,era lacunosae spessonon collimava con i fatti. Ma la commissione sarebbe stata nel complessoindulgente, se non fosse intervenuto in modo contrario il senato accademico.Heidegger a quel punto richiese l’intervento del parere dell’amico Jaspers.Contrariamentealleattese,JasperssegnalòladottrinafilosoficadiHeideggercomedannosadiper sé,per i giovani chenevenivano irretiti, enon tantoper le sceltepolitichedelsuoautore.L’UniversitàdiFriburgoespulsecosìHeideggeredecisediriconoscerglisolounapiccolapensione.Unennesimoegravissimorifiuto.

NelfrattempoperòlafilosofiaheideggerianaavevapresopiedeancheinFrancia,sebbene in una rilettura tutta locale, dando vita alla corrente filosoficadell’esistenzialismofrancese.JeanPaulSartreneeral’esponentepiùimportante.LostessoHeideggerrimasemoltocolpitodaEssereeilnulla(1943)scrittodaSartreedalle analogie con il proprio pensiero; volle così incontrarlo ma, essendo ormaimessoall’indice,lacosaglifuimpedita.SaràilmomentodelverocrollopsicofisicodiHeideggercheloindusse,perduesettimane,alricoveroinunacasadicura.

In ogni caso, spinto da suoi sostenitori francesi, partecipò al dibattitosull’esistenzialismoesullafilosofiadell’impegno,espressamentedisinistra,propostada Sartre. La sua posizione, pubblicata inLettera sull’umanismo (1946), fumoltocriticamaopportunamentedistantedaqualsiasi considerazionepolitica.LanuovaposizionefilosoficadiHeideggeravevatonimoltodiversi,un’autenticasvolta,incuiiltemadellapassivitàe«l’abbandonarsi»furonoicoloriesistenzialicentrali.

DopolaSecondaguerramondiale,dopolacatastrofedellabombaatomicaeconl’avventodellaguerra fredda, laculturatedesca,enonsolo, si ritrovògiocoforzaariflettere sul ruolo della tecnica nell’era moderna e sui suoi effetti sull’uomo. Èchiarochequesto,dasemprecavallodibattagliadell’antimodernismodiHeidegger,riaprìalfilosofoleportedell’interomondoculturaleeaccademico.Inizialmente,nel1949, in modo informale. A Brema tenne un ciclo di conferenze rivolte aintellettuali dell’alta società, di stampo conservatore. Poi, presso il sanatorio diBühlerhöhe,condussele“seratedelmercoledì”ovetennelesueconferenzefinoal1957.Iprincipalisaggidell’ultimoHeideggersonostatiraccoltiestampatiinSaggie Discorsi (1954), tra i quali la conferenza La questione della tecnica – tenuta

Page 21: GRANDANGOLO - Nil Alienum

all’Accademia di Monaco nel 1953 – ebbe un grandissimo successo e una vastarisonanza,fontediispirazioniancheecologiche.

“ILDISVELAMENTOCHEGOVERNALATECNICAMODERNA[…]NONSIDISPIEGAINUNPRO-DURRENELSENSODELLAPOIESIS.ILDISVELAMENTOCHEVIGENELLATECNICAMODERNAÈUNAPRO-VOCAZIONELAQUALEPRETENDEDALLANATURACHEESSAFORNISCAENERGIACHEPOSSACOMETALEESSEREESTRATTAEACCUMULATA.**”

Infine nel 1951 il filosofo riprese ufficialmente l’insegnamento all’Università diFriburgo.

NeglianniSessantaHeidegger fecedueviaggiper lui significativi:unviaggio inGrecia,allascopertadelleoriginidell’occidente,eunoinProvenza,invitatodalsuoamicoRenéChar(1907-1988),poetafrancese,expartigiano.

Nel 1966, nella famosa intervista al settimanale tedescoDer Spiegel (pubblicatasolo dopo la suamorte, nel 1976), il filosofo ebbemodo di intervenire ancora apropriadifesasullaquestionedell’adesionealnazismo,einparticolarenegòdiavercontribuito all’espulsione di Husserl dall’università – sebbene avesse troncato colmaestro ogni rapporto, persino al momento della malattia. Né partecipò ai suoifunerali.

A partire dagli anni Cinquanta, Heidegger fu completamente riabilitato inGermaniaenelmondoaccademico,primanell’ambitoartisticoedesteticoedopoanche in quello filosofico. E non solo per la sua concezione dell’arte, cuis’interessava sempre di più, ma anche perché il linguaggio con cui Heidegger siesprimeva,oscuroedevocativo,eraormaipoesia.

Nel1967HannahArendt incontrònuovamenteMartin– in realtà si erano giàrivistiunaprimavoltaaFriburgo.Gliincontrisisarebberoripetutifinoallamortedilei,avvenutanel1975.

Heidegger trascorse gli ultimi anni curando l’edizione completa delle proprieopere. È aMesskirch cheHeidegger fu seppellito, due giorni dopo la suamorte,avvenutaaFriburgoil26maggiodel1976.*M.Heidegger,IncamminoversoilLinguaggio,Mursia,Milano2007**M.Heidegger,SaggiediscorsiacuradiG.Vattimo,Mursia,Milano1976

MONDO

1905Rivoluzione in Russia. Lo zar è costretto a concedere una costituzione. Nascono i primisoviet(consiglioperai).

1912Haterminel’imperocinese.VieneistituitalaRepubblicadiCina

Page 22: GRANDANGOLO - Nil Alienum

1914Ha inizio la Prima guerramondiale. L’Italia entrerà in guerra contro l’Austria, a fianco diFrancia,Russia,GranBretagnaeSerbia,nel1915.

ApreilcanalediPanama.

1917ScoppialaRivoluzionediFebbraioinRussia.LozarNicolaIIabdicaeverràgiustiziatocontutta la famiglia. Con la Rivoluzione di Ottobre i soviet prendono il potere, affidato a unConsigliopresiedutodaLenin.

1918FinedellaPrimaguerramondiale.L’Austriafirmal’armistizioconl’Italia.L’imperoasburgicosi disgrega. In Germania, il Kaiser (imperatore) Guglielmo II abdica. Viene proclamata larepubblica.

1922Dopo laMarcia su Roma BenitoMussolini diviene primoministro. Nel 1925 assumerà ilpotereassolutodandoinizioalladittaturafascista.

Si forma l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS), il primo Stato comunistaufficialedellastoria.

1929 La crisi di Wall Street innesca la Grande Depressione negli Stati Uniti. Durerà almenoquattro anni, fino all’istituzionedelNewDeal (nuovopatto) da parte del presidenteFranklinDelanoRoosevelt.

1930 Il Mahatma Gandhi dà inizio ufficialmente in India al movimento di disobbedienza civilecontroladominazionebritannica.Verràassassinatonel1948.

1933 Adolf Hitler diviene Cancelliere della Germania. L’anno successivo si autoproclamapresidente del Reich e Führer. Hanno inizio la dittatura nazionalsocialista e le campagneantisemitechesfocerannonell’Olocausto.

1936 Inizio della Guerra Civile Spagnola con una rivolta militare contro la Repubblica. Siconcluderànel1939conl’istituzionedelladittaturadapartedelgeneraleFranciscoFranco.

1938LaGermaniaannettel’Austria.

1939LaGermaniael’ItaliastringonoilPattod’Acciaio.LaGermaniael’UnioneSovieticafirmanoilPattodi nonaggressioneMolotov-Ribbentrop.L’invasionenazistadellaPolonia innesca laSecondaguerramondiale.Nel1940l’ItaliaentreràinguerracomealleatadellaGermania.

1942InizianegliStatiUniti ilProgettoManhattanper lacostruzionedellaprimabombaatomicadellastoria.

1945FinisceinEuropalaSecondaguerramondiale.LaGermaniaaccettalaresaincondizionata.A Jalta i tre vincitori, Churchill, Roosevelt e Stalin, si dividono l’Europa. Mussolini vienegiustiziato.Hitlersisuicida. InestremoorientegliUsa lanciano leprimebombeatomichesuHiroshima e Nagasaki portando alla resa del Giappone. La conferenza di Potsdam dividel’Europanelbloccooccidentaleequelloorientale.

1946L’Italiaproclamalarepubblica.

1948LeNazioniUnitesancisconolaformazionedelloStatoindipendentediIsraele.

1949MaoZedongproclamalaRepubblicaPopolareCinesedellaqualedivieneilpresidente.

La Germania viene divisa nella Repubblica Democratica, sotto l’influenza sovietica, e laRepubblicaFederalesottol’influenzadellaNato.

1956 Rivolta in Ungheria contro l’Urss. La rivolta finirà schiacciata dalle armate sovietiche eporteràaunasignificativariduzionedelsostegnodelcomunismoneiPaesioccidentali.

Page 23: GRANDANGOLO - Nil Alienum

1959ACubaFidelCastrorovesciaildittatoreFulgencioBatistaeassumeilpotere,instaurandounregimefilosovietico.

1961AGerusalemmesisvolgeilprocessocontroilgerarcanazistaAdolfEichmann,responsabiledelleatrocitàcontrogliebreineilager.

Inizia la costruzionedelmurodiBerlino.Cadrà definitivamente solo nel 1989dando inizio allacatenadieventicheporteràallafinedell’Urss.

1963VieneassassinatoilpresidenteUsaJohnFitzgeraldKennedy.

1966InCinal’expremierMaoZedongavvia laRivoluzioneculturale,conl’intentodiripristinarel’ortodossiamarxista-leninista.L’iniziativaverràrepressanelsangue.

1968PrimaveradiPraga:inCecoslovacchiailsegretariodelPartitocomunistaAlexanderDubčekavvia una serie di riforme politiche e civili, alle quali verrà posta fine dopo pochimesi conl’invasionedelPaesedalleforzemilitaridelPattodiVarsavia.

Maggio francese: larivoltastudentescacontro lasocietà tradizionale,poiestesaancheadaltrenazionieuropee,segnaunospartiacquecon ilpassato incampoculturale,sociale,politicoefilosofico.

1975ConlacadutadiSaigonhafineilconflittoinVietnam,dopo15annidiguerra.

FILOSOFIA

1912LopsichiatrasvizzeroCarlGustavJungpubblicaLalibido:simbolietrasformazioni, operacon la quale si distacca dalla psicoanalisi di Freud per esplorare il rapporto tra individuo ecollettivitàeinparticolareilrapportotrainconscioindividualeeinconsciocollettivo.

1913AppareilprimovolumediIdeeperunafenomenologiapuraeunafilosofiafenomenologicadel filosofo ematematico tedescoEdmundHusserl, fondatore della fenomenologia, scienzacheanalizzaifenomeniinbaseall’esperienzaintuitiva.

1916 Esce postumo il Corso di linguistica generale del semiologo svizzero Ferdinand deSaussure, considerato il fondatore della linguistica moderna, e in particolare dellostrutturalismo.

1921VienepubblicatoilTractatuslogico-philosophicusdelfilosofoelogicoaustriacoLudwigWittgenstein,un’indaginesullanaturadellinguaggio e sulla sua capacità di raffigurare la realtà, che rappresenterà uno dei capisaldidellafilosofiadellinguaggiodelNovecento.

1923 Si forma la cosiddetta Scuola di Francoforte, di impronta filosofica e sociologicaneomarxista,checomprendeifilosofiinfluenzatidall’ambientedell’Istitutoperlaricercasocialedellacittàtedesca.Fraisuoiesponenti,Horkheimer,Adorno,Habermas,Pollock.

1924 Il filosofo e scienziato tedesco Moritz Schlick, fondatore del positivismo logico, fonda ilCircolodiVienna,delqualefarannopartefilosofielogicicomeRudolfCarnap,OttoNeuratheoccasionalmenteKurtGödeleHansReichenbach.Ilcircoloresteràattivofinoal1936,annoincuiSchlicksaràassassinatodaunostudentediestremadestra.

1927EsceEssereetempodelfilosofotedescoMartinHeidegger,consideratoil“manifestodellafilosofia dell’esistenza” o esistenzialismo, per il quale il problema dell’essere passanecessariamenteattraversolostudiodiquell’entecheèl’uomo.

Page 24: GRANDANGOLO - Nil Alienum

1931IlmatematicoaustriacoKurtGödelpubblicailteoremadiincompletezzasintattica,destinatoascuoterelefondamentadellamatematica.Gödeldimostrainfattil’impossibilitàdicostruireunsistemamatematicoingradodioffrireunacertezzaglobale:lamatematicaèverasoltantoseèconsiderataincompleta.

1943 Lo scrittore e filosofo francese Jean-Paul Sartre pubblica L’essere e il nulla, testo cheriprende la fenomenologia di Husserl e l’esistenzialismo di Heidegger per un’analisipessimistica dell’esistenza umana, segnata dall’angoscia dovuta alla sua presunta totalelibertà,chesirivelainrealtàcomeunalibertàfalsa,basatasulnulla.

1947 Il filosofo tedescoMaxHorkheimer pubblicaEclissedella ragione, testo che rappresentauna spietata critica della società contemporanea occidentale, riassunta nella “logica deldominio”,nellaqualefarientrareanchel’esperienzarivoluzionaria.

1951 Esce Minima Moralia del filosofo e musicologo tedesco Theodor Adorno, che ha comesottotitolo Meditazioni della vita offesa. Attraverso centocinquantatré aforismi Adornomanifesta intuizioni inquietanti sulle tendenze generali della società tardo-industriale, diun’umanitàcheprecipitaversol’inumanità.

Anni ’60Si afferma, soprattutto in Francia, lo Strutturalismo,metodologia secondo la quale glielementichefannopartediunarealtàculturale,fisicaobiologicanonhannovalorefunzionaleautonomoma loassumononelle relazioni congli altri elementi chene formano la struttura.Talemetodologia verrà sviluppatanei campi più diversi: antropologia (ClaudeLévi-Strauss),psicanalisi (JacquesLacan), filosofia (MichelFoucault), letteratura (RolandBarthes). La suaradicalizzazione,notacomePost-strutturalismo,saràportataavantidafilosoficomeJacquesDerrida,GillesDeleuzeeLouisAlthusser(inunaprospettivaneomarxista).

1962EsceLagalassiaGutenbergdelsociologocanadeseMarshallMcLuhan,cherivoluzionalateoriadellacomunicazione,affermandotra l’altroche«ilmediumè ilmessaggio»valeadirecheuno stessomessaggio viene recepito inmaniera profondamente diversa a secondadelmezzocheserveacomunicarlo.

1964 Il filosofo tedesco naturalizzato statunitense Herbert Marcuse pubblica L’uomo a unadimensione, testo chemuove una pesante critica alla società capitalistica, considerata cosìtotalizzantedaannullareogniaspettodell’esistenzadell’individuo,asservitoanchenelle suepassioniepulsioniaimeccanismiconsumeristicidellaciviltàindustriale.

LETTERATURAEARTI

1905Henri Matisse espone laDonna con cappello, considerata la più importante opera dellacorrentedelFauvismo,basatasullasemplificazionedelle formeesull’impiegoossessivodelcolorepuro.

1907ConPabloPicasso,PaulCézanneeGeorgesBraquenasce ilCubismo,correnteartisticacherappresentalarealtàinquadrandolainsolidigeometriciespessocondiverseprospettive,resecontemporaneamentesullatela(simultaneitàdeipuntidiosservazione).

1908L’austriacoArnoldSchönbergsviluppalamusicaatonale,cioèprivadiunatonalitàcentrale,rivoluzionandoprofondamente ilconcettodimusicadegliultimisecoli.Nel1921 introdurrà lamusicadodecafonica,cioèl’usodituttee12lenotedellascalacromatica,senzachenessunaprevalgasullealtre.

Page 25: GRANDANGOLO - Nil Alienum

1909 Filippo Tommaso Marinetti fonda il Futurismo, movimento artistico-letterario (Balla,Boccioni)cheesaltaildinamismodelmondomoderno,specienellatecnologia.

1911 Viene fondato a Monaco di Baviera Der Blaue Reiter (Il Cavaliere Blu), gruppoespressionistadicuifannoparteKandinskieKlee.

1913Vienerappresentato ilPigmalionediGeorgeBernardShaw, il drammaturgo irlandesecheinauguraunaformadicommediarivoltaamettereinlucelecontraddizionidellasocietàedellacondizioneumana.

1919Nascel’eradeljazz,formamusicalenatanellezoneruralidegliStatiUnitiechesiradicaaChicago,coninterpretiqualiLouisArmstrongeJellyRollMorton.

1919L’architetto tedescoWalterGropius fonda ilBauhaus, scuoladi architetturaedesign cheinfluenzeràprofondamentequesteduedisciplineperduedecenni.

1922L’irlandeseJamesJoycepubblicaUlysses,romanzochesiallontanadaogniconvenzioneformale e logica per lasciare libero il flusso del pensiero e che influirà profondamente sullaletteraturadelNovecento.

EsceLa terra desolata,di Thomas Stearns Eliot, rappresentazione della vita quotidiana comeepicadegradata,diun’umanitàfattadieroiurbaniprividiqualunqueideale.

1929Vienediffuso ilManifestodelSurrealismodiAndréBreton, chedàvitaaquestacorrenteartisticacheavràimassimiesponentiinSalvadorDalí,MaxErnst,RenéMagritte,ManRay.

1924PrimadellaRapsodia inbludiGeorgeGershwin,primoesempiodiunionedellaclassicitàmusicaleconelementideljazzedelblues.

1947Loscrittore tedescoThomasMannpubblicaDoktorFaustus, considerato la summa dellasua opera, che è stata rivolta in massima parte alla crisi dello spirito e della nazionegermanica, tra la razionalità e la fiducia nel progresso e la dissoluzione sociale e politicadell’exImperotedesco.

1949 Esce 1984 dello scrittore britannico George Orwell, romanzo che descrive con satiricaamarezzal’abissodeiregimitotalitari,tantodafarnascerel’aggettivo“orwelliano”.

Anni ’50Nasce negli Stati Uniti labeatgeneration, fenomeno culturale che rifiuta gli standardsocioeconomicieletteraritradizionalipersperimentarenuovistiliespressivi,accompagnatidaesperienze con gli stupefacenti, sessualità alternative, rifiuto della società materialistica erappresentazioni crude ed esplicite della condizione umana. Fra gli autori principali, JackKerouac,AllenGinsberg,WilliamBurroughs,GregoryCorso,LawrenceFerlinghetti,NormanMailer.

1952IlcompositorestatunitenseJohnCagecompone4’33”,perqualsiasistrumento.L’opera,checonsiste nel non suonare lo strumento, sovverte perfino la musica contemporaneaintroducendoilconcettodisilenziocomeparteintegrantedellarappresentazioneartistica.

1953 Debutta la tragedia Aspettando Godot, del drammaturgo irlandese Samuel Beckett,massimo esempio del “teatro dell’assurdo” che verrà portato avanti anche da autori quali ilfranceseEugèneIonescoeilbritannicoHaroldPinter.

1954Nasce negli Stati Uniti il rock ‘n’ roll, unione di blues, jazz, rhythm and blues e musicacountry,chetrasformeràlamusicapopolaredellasecondametàdelsecolo.

L’artista statunitense Jasper Johns lancia la pop art, arte popolare che fa propri gli elementiespressivi della Tv, dei fumetti e dei cartoni animati e moderne tecnologie di stampa perottenere multipli di un’opera. Tra i suoi esponenti, Roy Liechtenstein, Andy Warhol, Claes

Page 26: GRANDANGOLO - Nil Alienum

Oldenburg.

1965 Si sviluppa in tutto l’Occidente l’Arte concettuale, che si propone di far emergere ilmessaggio racchiuso in un’operad’arteal di là del suo valoreestetico, spesso volutamentedimesso.Teorizzatadall’artistastatunitenseJosephKosuth,l’Arteconcettualedisvilupperàininnumerevolicorrenti:laLandArt,laBodyArt,l’Artepovera,laMinimalArt.

SCIENZAETECNICA

1905Albert Einstein formula la teoria della relatività ristretta, secondo la quale non esiste più,perciò, un “tempo universale”, ma solo un “tempo relativo”, condizionato dal movimento equindi dallo spazio. Poi espone l’equivalenza framassa ed energia: E =mc2,dove c è lavelocitàdellaluce.

1906 Il canadese Reginald Fessenden realizza la prima trasmissione radio della storia, chesviluppalatecnicadeltelegrafosenzafilipertrasmetterequalsiasitipodiondasonora.

1911 Ernest Rutherford presenta la teoria dell’atomo, che ritiene basato su un nucleo checostituisce virtualmente tutta la suamassa e intorno al quale ruotano le particelle negative(elettroni)inorbitechiuse.

1912IltedescoAlfredWegenerpresentalateoriadellaDerivadeiContinenti,secondolaqualelemassecontinentalicomesipresentanooradovevanoinvecetrovarsiriuniteinunbloccounico,dettoPangea,cosacheimplicacheicontinentisianotuttorainincessantemovimento.

1916AlbertEinsteinpresentalateoriadellarelativitàgenerale,cheestendelarelativitàristrettaacorpiinqualsiasicondizionedimoto.SecondoEinstein,lospazioeiltempononsonoquindiquantità immutabili ma dinamiche: quando un corpo si muove, modifica la curvatura dellospazio-tempo generando onde gravitazionali che ne increspano la struttura e, viceversa, lastrutturadellospazio-tempoinfluiscesulmovimentodeicorpi.

1921 I medici Banting e Best scoprono l’insulina, permettendo per la prima volta di curare ildiabete.

1926 L’inglese John Logie Baird presenta il primo apparecchio televisivo, che verrà poiperfezionatoeresoutilizzabileallafinedeldecennio.

1927VieneproiettatoinpubbliconegliStatiUnitiThejazzsinger(Ilcantantedijazz),primofilminteramentesonorodellastoria.

1928L’ingleseAlexanderFlemingscoprelapenicillina,primoantibioticodellastoria.

1932JamesChadwickscopreilneutrone,HaroldUreyildeuterio,CarlDavidAndersonscopreilpositrone(elettronepositivo),primoesempiodiantimateria.

1935L’ingleseSirRobertAlexanderWatson-Wattinventailradar.

1938I tedeschiOttoHahneFritzStrassmannscoprono la fissionedell’atomo.È l’albadell’eranuclearecheporteràallapilaatomicaeallabombaatomica.

1939AlbertEinsteinscrivealpresidenteamericanoFranklinDelanoRooseveltlaletteraincuiloinformacheinGermaniapotrebbeessererealizzatalabombaatomica.GliStatiUnitiavvianocosìilProgettoManhattanchecondurràalprimoordignonucleare.

VolainGermaniailprimoaereoareazione,unHeinkel178.

Page 27: GRANDANGOLO - Nil Alienum

1942AChicagoentrainfunzionelapilaatomicadiFermi.

1946RealizzatoinUsal’Eniac,ilprimocalcolatoreelettronico(computer).

1947GliamericaniWalterBrattaineJohnBardeenrealizzano ilprimo transistor,cheapre l’eradella miniaturizzazione dell’elettronica e della portabilità degli apparecchi: dalle radio aicomputer.

1953L’americanoJimWatsonel’ingleseFrancisCrickannuncianoladecifrazionedellastrutturadelDNA.Questorisultatosegnalanascitadellamodernagenetica.

1954 18 ottobre Entra in commercio la prima radio a transistor. Nasce l’era della musica edell’informazioneportatile.

1957L’UrsslancialoSputnik,primosatelliteartificiale.Nascel’eraspaziale.

1960Entraincommerciolaprimapillolaanticoncezionale.

1961IlsovieticoYuriAlexejevicGagarinèilprimouomonellospazio.

1967IlchirurgosudafricanoChristiaanBarnardesegueilprimotrapiantodicuoresuunessereumano.

1969 L’uomo sbarca sulla Luna. Gli statunitensi Neil Armstrong e Edwin («Buzz») Aldrinscendonosullasuperficiedelnostrosatellite.

1971L’ingegnereelettronicoamericanoRayTomlinson realizza il primosistema funzionantedipostaelettronica.

1973 L’ingegnere americano Martin Cooper della Motorola effettua la prima telefonata da uncellulare.

Nasce Internet. Due scienziati americani del centro di ricerche della Difesa statunitenserealizzanounprotocolloditrasmissionecheconsenteperlaprimavoltadiconnetterediverseretidicomputer.

Page 28: GRANDANGOLO - Nil Alienum

L’AMBIENTE

Il 1870 fu un anno decisivo per il destino del futuro Impero tedesco per molteragioni.

LaPrussiaeraappenauscitarafforzatadallevittorienellaguerracontrol’Austria,iniziataefinitamoltorapidamentetrailgiugnoeillugliodel1866,perl’annessionedeiducatidanesidiSchleswigeHolstein.LecondizionifissateconlaPacediPragaavevanoassegnatoallaPrussia il governodellaConfederazionedegliStati tedeschidel Nord, con a capo Guglielmo I di Hohenzollern. Risorgeva così quello Statogermanico, scomparso con la dissoluzione del Sacro Romano Impero a opera diNapoleone nel 1806, e la cui rinascita era il principale proposito del cancelliereprussianoOtto von Bismarck. Perché questa aspirazione si realizzasse appieno funecessaria però la guerra franco-prussiana che ebbe a pretesto la proposta diLeopoldodiHohenzollern-SigmaringenaltronodiSpagna.Eradellafamigliadelredi Prussia e l’idea ovviamente spiaceva ai francesi che chiesero il ritiro dellacandidatura;Leopoldovirinunciò.TramiteilloroambasciatoreaBerlinoifrancesichieseroperòanchegaranzieallaPrussiadinonintervenirenellevicendespagnole.DalletermediEms,inRenania,doveGuglielmoIsitrovava,all’ambasciatorearrivòunseccorifiuto.Aciòsiaggiunseil“raggiro”diBismarckcheconalcunemodificherese il dispaccio del re prossimo all’ingiuria e lo divulgò. Fu la guerra. Era il 19luglio1870,il2settembrelaFrancianonpersesoloilsuosovrano,NapoleoneIIIsconfittoaSedan,maancheilregimeimperialestesso,perchéilnuovogovernodiLeon Gambetta fu repubblicano. Nel frattempo la guerra continuava e Parigi fuassediataecapitolòil28gennaio1871,GuglielmoIerastatonominatodiecigiorniprimadall’assembleadeiprìncipi imperatorediunaGermaniapotentissima e conunaforzamilitareimbattibile.Aisuoiallargaticonfinisiaggiunserol’Alsaziaepartedella Lorena, ceduti dalla Francia con la Pace di Francoforte. Bismarck, chel’avrebbe governata fino al 1890 – anno in cui fu costretto a dimettersi daGuglielmoII–,avevafinalmenteottenuto«col ferroecolsangue»deiconfinipiù«favorevoliallasanavitadelloStato».

NUOVIEVECCHICATTOLICI

Page 29: GRANDANGOLO - Nil Alienum

Il1870èanchel’annodellaCostituzionedogmaticaPastorAeternusapprovatainuntravagliato Concilio sotto il pontificato di Pio IX. In essa si enunciava il dogmadell’infallibilitàdelpapa,escludendoneivescovi.Comegiàaltrevoltenellastoria,ilrafforzamento della figura del papa avveniva per fronteggiare una crisi che questavoltasarebbestatadefinitiva:eral’annodellacapitolazionedeipapiedellaBrecciadi Porta Pia. La portata della Costituzione papale, voluta soprattutto dai gesuiti,sarebbe stata però di gran peso proprio in Germania e nella vita dello stessoHeidegger.Unalargapartedeivescovitedeschi,soprattuttonelsuddelPaese,dettadei“vecchicattolici”ritenneildogmanonaderentealleSacreScrittureesioppose.Di conseguenza anche gli ambienti civili si divisero: i ceti abbienti, i moderni,liberali seguirono i vecchi cattolici;mentre nei centri rurali e tra i ceti più umiliprevalsero inuovicattolici,detti“apostolici romani”. I figlidiquestiultimieranooggetto di terribili angherie, violenze, da parte degli altri ragazzi e anche degliinsegnanti,chelichiamavano«pestinere».Comeavvenneperlefamigliediorigineebraicacheperpotersiinseriresocialmentesiconvertironoalprotestantesimo,anchei giovani «apostolici» erano considerati «tutti degli apostati, senza eccezione, edovevano unirsi ai vecchi cattolici se volevano ottenere a Messkirch un postodefinitivo.Losièvistoanchemoltotempodopo,chesoltantocambiandoreligioneerapossibileconquistarsiunposticinoinquestacittàdidileggiatori».*

ÈprobabilechequestoabbiacontribuitoalsoffertoallontanamentodiHeideggerdallacarrieraecclesiasticaedagliambientiapostoliciromanicheavevafrequentato,epoi al suoavvicinamentoaunamisticaprotestante,macertamente,piùdiognialtra cosa, fuunabaseprofondaperogni frustrazionedelleproprie ambizionineipassaggicrucialidellasuavita.

Il complesso rapporto dei Paesi tedeschi con la religione cattolica è segnato davicendechevannoaldi làdellapurprimariaquestionedellaRiforma: si trattadiunavisionenonsolopoliticamaanchereligiosachehadelleprecisecaratteristichechevengonodamoltolontanopergiungereainostrigiorni.Èspessopresenteunacommistione inscindibile nelle posizioni religiose tra forme mistiche cheoltrepassanolebarrieredogmaticheeadesioneaposizioniformali.Nellaminoranzacattolica tedesca l’affermazione di un’“autorità superiore” che sbilanciasse questodelicato equilibrio fu consideratadallanascenteborghesia comeunaminaccia allasuamarciaversoilprogresso,lapropriaricchezza,elamodernità.

Page 30: GRANDANGOLO - Nil Alienum

DALSECONDOREICHALNAZISMO

Con41milionidiabitanti, laConfederazionegermanicaaveva,oltrealkaiserealgoverno, dueorgani rappresentativi dei diversi Stati nelConsiglio federale, in cuipredominava lapresenzaprussiana,enelReichstag, laCameraelettaconsuffragiouniversale (solomaschile), sistema più avanzato che in altri Paesi europei.Ma laCostituzione prevedeva che al kaiser spettasse il potere esecutivo e al Reichstagquello legislativo.IlConsiglioavevaunruolostrettamenteformaleederaprivodisedepropria.Dunque fu tra ilgovernoe laCamerache siverificarono imaggioricontrasti.Allafinedelsecolo,mentrelosviluppodemografico,seguitoallasecondarivoluzione industriale, e l’urbanizzazione, con la comparsa di inedite forme dipovertà,avevanocambiatorapidamenteiltessutosociale,andavanonascendonuovetensioni. Si aggiungeva il blocco agrario dei junker (la nobiltà agraria), diorientamentoprotestanteinconflittoconleregionicattoliche.

A queste manifestazioni di protesta la politica bismarckiana era usa opporrel’esercito,maitempieranocambiati.Conlaconcentrazionedelcapitalefinanziario,nell’industriaeranonatiiconsorziproduttividalleenormidimensioni,iKruppdellapotente industria bellica nel bacino della Ruhr, che riunivano attività minerarie,chimiche emetallurgiche. E con essi nuove classi sociali. Gli scioperi organizzatidalleassociazionioperaieequelledeiminatorisisusseguivanoeilnuovoKaisernonaveva nessuna intenzione di sparare sulle folle. Il tempo di Bismarck pertanto sichiuse con il fallimento del suo “cartello” elettorale. I socialisti, con la fine dellepolitiche repressive e un milione e mezzo circa di voti, divennero il partito dimaggioranza.Ladiffusionedelpensieromarxistadaunlato,elapresenza,dall’altro,dei cattolici che, a fianco dei socialdemocratici, avevano un forte peso nelParlamento, resero impossibili i piani di riforma del Kaiser che prevedevano unastretta antisocialista e l’impulso all’istruzione. Fu un Paese dalla grande forzamilitare ed economica con grandi problemi interni quello che si avventurò nelPrimoconflittomondiale.

Con la sconfitta dellaGermania e la destituzionediGuglielmo II, sotto i colpidelle durissime condizioni di pace del Trattato di Versailles a conclusione dellaPrimaguerramondiale,giunseatermineilsecondoImpero.Seguì l’instaurazione,nel 1919, della fragile repubblica di Weimar e il 31 luglio l’approvazione dellaCostituzionecheprevedeval’estensionedelvotoanchealledonneperleelezionidelReichstag.

LaperditadellaSaar,divenutaprotettoratodiFranciae Inghilterra,equellanel1923dellaregionedellaRuhr,occupatadaFranciaeBelgioacoperturadeidebitidi

Page 31: GRANDANGOLO - Nil Alienum

guerra dellaGermania, generarono ribellioni dimassa e scioperi. Inpochi anni ilsentimentonazionalistaavevapervasoilPaese.Siebbeunaquantitàimpressionantediomicidiperragionipolitiche.Ful’annodeltentatoputschdiMonacodiHitleredel suo arresto. La situazione economica era sempre più grave, l’inflazionespaventosa,ilPaeseunapolveriera.

FugraziealcancelliereGustavStresemanndelPartitopopolareche,riaprendoletrattative diplomatiche con i Paesi vincitori, laGermania ottenne l’ingresso nellaSocietàdelleNazioni e gli aiuti economici degli StatiUniti, aprendouna felice ebrevestagionedirinascitaeconomica.

Berlino fu la sede di molte delle novità culturali di quel breve tempo, in cuisembrò possibile che il Paese avesse nuovamente un futuro: era la capitale delcinema, della letteratura, del teatro. L’innovazione irruppe con l’espressionismocinematografico di Friedrich Wilhelm Murnau e Fritz Lang, mentre a Weimarnasceva la scuoladel razionalismotedesco, ilBauhausdiWalterGropius,unodeiluoghi dove ilmultiformemodernismo trovò le sue più alte formedi espressionenell’architettura,nellapittura,neldesignecheinfluenzònonsoloilmondodell’artema anche il tessuto urbano. Mentre la sperimentazione con la pittura di Klee eKandinskyeilteatrodiBertoltBrechtsiprotendevaversoilfuturo,unapartedellanazionecercavaneivaloritradizionalienellospiritodellanaturaunritornoadaltrestradedell’uomo.Sututto,lacrisidel1929,ponendofineaquelloslancio,avvieràfatalmenteundiversodestinoperlaGermania.*ArcivescovoConradGröberinR.Safranscki,Heideggereilsuotempo.Unabiografiafilosofica,TEA,Milano2001

Page 32: GRANDANGOLO - Nil Alienum

FOCUS

ILPENSIEROELEOPERE

TuttoilpensierodiHeideggerpuòessereinteso,eripercorso,comelastoriadiunadomanda: esso descrive infatti, e testimonia in prima persona, cosa significhi perl’essereumanoviverequelrapportofondamentaleconséstessoeconilmondocheè

Page 33: GRANDANGOLO - Nil Alienum

ildomandare.Sitrattadiunaposizione–opermegliodirediuna“postura”,cioèqualcosa di strutturale in senso ontologico e non un semplice punto di vistaculturaleounadottrinafilosofica–chenonpossiamodaremaiperscontata.Masucosavertequestadomanda?Volendoabbracciare inuno sguardo l’interopercorsoheideggeriano – fatto di «svolte», «passi indietro» e «oltrepassamenti», come luistessolichiama–potremmodirecheessoriguardalapossibilitàchesimanifesti ilsenso dell’essere nel suo rapporto costitutivo all’uomo; e insieme la possibilità chel’esistenzaumana,ossial’«esserci»(Dasein),emergacomeilluogoincuisimanifesta(eanchesinasconde)laveritàdell’essere.

Nellungosviluppodelsuopensiero,Heideggerhavolutoritornareostinatamentea quest’unica domanda: che significa «essere»? O qual è la sua verità? Difatti, laquestione sull’essere, o meglio la domanda dell’essere (Seinsfrage) non può maichiudersi:alcontrarioilsuocompitoèquellodiriaprireognivoltala«differenza»ola «trascendenza» che segna l’essere rispetto all’ente. Se infatti gli enti si lascianodefinire dai nostri concetti o ridurre a semplici oggetti presenti davanti a noi edisponibili all’uso, invece il nome stesso di «essere» indica l’«enigma» di unapresenza/assenzaoil«mistero»diunamanifestazione/nascondimentochenoncessamai di accadere. Heidegger ha voluto descrivere cosa significhi per l’uomo nonsemplicemente avere delle domande, ma essere una domanda, e in che modoquest’ultimacostituiscal’orizzontediognidonazionedell’essere.

Ma questo per lui significherà che il domandare dell’uomo risulta l’unicapossibilitàche sidia l’“oggetto”delladomanda,nonsoloperchéunarispostapuòessere tale soltanto per un interrogante,ma più radicalmente perché la domandaarriva a costituire essa stessa la risposta più essenziale riguardo al significatodell’essereeallasuaverità:

“OGNIDOMANDACHESIACONFORMEALLACOSAÈGIÀUNPONTEGETTATOVERSOLARISPOSTA,ELERISPOSTEESSENZIALISONOSEMPRESOLTANTOL’ULTIMOPASSODELLEDOMANDEPOSTE,UNPASSO,TUTTAVIA,CHENONPUÒESSERECOMPIUTOSENZALALUNGASERIEDEIPRIMIPASSIEDIQUELLISUCCESSIVI.LARISPOSTAESSENZIALETRAELASUAFORZADALL’INSISTENZADELDOMANDARE.LARISPOSTAESSENZIALEÈSOLTANTOL’INIZIODIUNARESPONSABILITÀ,NELLAQUALEILDOMANDARESIRISVEGLIAINMODOPIÙORIGINARIO.PERQUESTO,INOLTRE,LADOMANDAAUTENTICANONVIENETOLTADALLARISPOSTACHESIÈTROVATA.*”

Inbreve:l’unicapossibilerispostaalladomandasull’essere,risiedenell’esserestessodella nostra domanda. Qui sta il fulcro del tentativo filosofico più importante(anchese incompiuto)diHeidegger,valeadireEssere e tempo,un’operadel1927checontinueràadeterminareicamminisuccessividelsuoautore.

Page 34: GRANDANGOLO - Nil Alienum

DAPAOLOADARISTOTELE,INCOMPAGNIADIHUSSERL

MailpercorsodiHeideggernonnascedalnulla:alcontrario,essoriprendeinsé,emetabolizza,alcunitrattidellatradizionefilosofica,trasformandoliinunproblemanuovo, o riproposto come se fosse la prima volta. Come scrisse una sua allievad’eccezione,HannahArendt(vedilibrosuArendtinquestacollana),giàdaglianniVentiilnomediHeidegger«correvadiboccainboccaintuttalaGermania,comela fama di un re nascosto». Riferendosi a lui si diceva: «il pensiero ha ripreso avivere, il patrimonio culturale del passato, che si credeva estinto, ha ripreso aparlarci,edesprimecosemoltodiversedaquelleche,condiffidenza,sisupponevacidicesse.C’èunocheinsegna,forseèpossibileimparareapensare».

Tra i diversi impulsi che contribuiscono a plasmare il pensiero heideggerianotroviamo in prima istanza la fenomenologia di Husserl, colui che Heidegger hasempre considerato il suo “maestro”, e che forse proprio per questo ha criticatoaspramente e infine ha voluto superare, sempre però dichiarandosi debitore del«metodo» fenomenologico. L’idea husserliana che Heidegger fa propria riguardasoprattuttolastruttura“intenzionale”dell’io,grazieallaqualequest’ultimoèsempreorientato,neisuoidiversiattipercettivieintellettivi,acoglierei“dati”delreale,equesti ultimi si manifestano nella loro determinata “essenza” e nel loro stesso“essere” in quella direzione aperta che è l’intenzionalità. Al di qua di ogniopposizionetrasoggettoeoggetto,idealismoerealismo,ioemondo,bisognaporrelanostraattenzioneal«fenomeno»deglienti,cioèalfattocheessisimanifestanodasestessieinsestessiproprioinquantotrovanounluogodiapparizionenel«logos»dell’uomo, inteso come un «lasciar vedere mostrando ciò che si manifesta in sestesso».

Insomma,lafenomenologiacoglieunveroepropriomododiesseredellarealtà,che non è riducibile né alla psicologia né alla cosmologia, ma consiste nellamanifestazione come il carattere proprio e originario dell’essere stesso. L’essereinfattinon“è”semplicemente,mapiuttostosimanifesta,ossia“significa”.Soloche,mentre per Husserl alla fine il luogo di questa manifestazione risiede nella«coscienza pura» (eHeidegger gli rimprovererà appunto di ricadere nell’idealismotrascendentaledi tipocartesianoekantiano),perHeidegger, invece, il luogodellamanifestazionecoincideconlastessaesistenzaumana,intesanonpiùcomeio,comesoggettoocomecoscienza,bensìcome«vitafattuale».

La«fatticità»(Faktizität)dellavitanonindicaunmero“datodifatto”ounostatodicose“effettivo”,perchéinquesticasiavremmoachefaresoloconlecondizionioggettive(biologiche,culturali,socialiecosìvia)chedeterminanolavitadell’uomo

Page 35: GRANDANGOLO - Nil Alienum

intesocomeente tragli enti.D’altraparte la fatticitànoncoincideneanchecon icondizionamenti soggettivi opsicologici dell’io, cioè con le aspettative, i timori, iprogetti che ciascuno di noi nutre, perché anche in questo caso la vita sarebbeconcepitaapartiredaqualcosadialtroodiversodasé.E inveceperHeidegger lafatticità costituisce ilmodo d’essere originario della vita, il «come» (dasWie) essavive ogni suo contenuto o situazione. In questo «come», Heidegger individua illivello ontologico più proprio dell’uomo: esso non è comprensibile né con lametafisica né con la psicologia,ma solo attraverso quella più radicale e originariaconsiderazionedellavitacheèlafenomenologia.

Lafenomenologiadivieneperciòilnomedellafilosofiacome«scienzaoriginariadellavitafattualeinsé»,comeHeideggerscrisseneiProblemifondamentalidellafenomenologia(1919-20).

Ma se la struttura ontologico-fenomenologica della vita non è un mero dato“naturale”,essa indicapiuttosto l’accadere (dasGeschehen)dell’essereumanocome“storia”(Geschichte),noninnanzituttonelsensodiunprocessosocio-culturale,macomel’esseresempreinquestioneol’esseresempreingiocodiséconsestessoeconilmondo:comeunastrutturaleproblematicità.AgliocchidiHeideggerèstatoundeterminatouomostorico,Agostinod’Ippona,ascoprireea“patire”sudiséquestofenomenooriginario,scoprendoesplicitamenteperlaprimavoltal’inquietudinedelcuoredell’uomo(vedil’iniziodelleConfessioni),cioèlasuacostitutivaepermanente«preoccupazione»o«cura»perilproprioessere.

A sua volta, la scoperta agostiniana della vita fattuale è comprensibile perHeidegger alla lucediun’altra,precedente esperienza, sempreall’internodiquellache egli chiama la religiosità «proto-cristiana», vale a dire la scoperta dellatemporalitàesistenzialecompiutadall’ApostoloPaolo.Inquest’ultimo«erompe»perla prima volta l’esperienza del tempo, o meglio l’esperienza che «vive il tempostesso» (nel senso transitivodel verbo vivere). La vita dell’uomo, infatti, non solo“ha”tempo,ma“è”tempo.

Questatemporalità–econessalafinitezzadellavitaumana–nonvaintesaperòcomeilsegnodelsuocaratterecreaturale,equindidelsuorapportodidipendenzadall’essereeterno(Dio),maalcontrariocomeilfattochelavitaèoriginariamenteunrapportoconséstessa,valeadirenonèqualcosadi“dato”odi“presente”,ossianonèunsemplice“ente”giàcostituitoinsé,chepoientriinrapportoconciòcheèaltrodasé (ilmondo,glialtriuomini,Dio),ma“è” temporalmente,cioèconsistenel movimento mai concluso di pervenire a sé stessa. Per questo, secondoHeidegger,PaolopuòricordareaiTessalonicesicheessi sono,nelpresente,quellochesonodiventatiperlagraziadiDio,einsiemepuòraccomandarelorodiviverela

Page 36: GRANDANGOLO - Nil Alienum

vita come un’attesa della parusia, cioè di quel momento opportuno del tempo(kairòs) in cui il Signore ritornerà. Si vive il futuro – non cronologicamente,maesistenzialmente – senza poter mai sapere esattamente quando l’evento che siattendeaccadrà,mavivendoilpresentenel«come»dell’attesa.

Seèvero,dunque,cheènell’esperienzareligiosadelcristianesimoprimitivochesideve ritrovare la prima scoperta del carattere temporale e storico dell’essere dellavita,èancheveroperòchenellasuainterpretazioneHeideggerlasciadapartetuttiicontenuti cristiani, trattenendo solo il modo in cui essi determinano il «come»formaledellavita(l’inquietudineagostinianadell’iovaenfatizzatasenzapiùriferirlaalTudivino,el’attesadellasecondavenutadiCristovainterpretataaprescinderedallo stessoCristo che ritornerà).Quando infatti l’esperienza religiosadell’originediviene oggetto della teologia e soprattutto della filosofia cristiana, secondoHeideggerperdelasuanovitàelasuaradicalità.

Siponeallorailproblemadicomepotersalvaguardarequellescoperte.Larispostadi Heidegger è che bisogna trovare in un pensiero pre-cristiano gli strumenticoncettualiperpoterpensareafondociòcheilcristianesimoavevasìscoperto,machepoiavevaperduto.PercapiredunquesulserioPaoloeAgostino(equeipochialtri che hanno compreso in maniera autentica questa esperienza religiosa, comeLuterooKierkegaard)bisogneràritornareadAristotele.

SipuòdirecheAristotelesiastatalaportaprincipalediaccessodiHeideggerallafilosofia,seèverochetuttalasuaricercaeracominciataconlaletturadellibrodiFranz Brentano su Il molteplice significato dell’ente secondo Aristotele (assieme alleRicerche logichediHusserl).Macosa trovaHeideggerdinuovo edi impensato inAristotele?Neitestidelfilosofogreco–soprattuttol’EticaNicomachea,ilDeanimae la Fisica, oltre alla Metafisica – egli riscopre i concetti più appropriati perdescriverecomesi«muove»lavita.Elavitasimuovesempre«prendendosi-cura»diqualcosa,cioèriferendosisempreaoggetti, situazioni,datipresentinelmondo(inciòcheHeideggerchiamaun«commercio»conilmondo,ossiaun«avereachefare»con gli enti intramondani),ma tendendo anche sempre a identificarsi con questecoseequindiaperdersiinesse.Heideggerneparlacomediunatendenzaa«caderein rovina», chenonèuna situazioneoccasionaleoaccidentale,maappartieneallavita comeuna sortadi «forzadigravità», che laportanaturalmenteadecadere. Ilperdersiol’estraniarsiappartienedunquestrutturalmenteal«come»dell’esistenza.

Madaquestocaderedell’esistenzaemerge–senzacheintervenganullaainvertirelaprimatendenza,bensìcomeun’inversionenaturaledelmovimentodell’esistenza,quasi l’oscillazione di un pendolo – una sorta di «contromovimento, comepreoccupazionedapartedellavitadinonperderesestessa»:edèquichelavita«si

Page 37: GRANDANGOLO - Nil Alienum

temporalizza», cioè emerge il carattere storico del suo essere. Tant’è vero che,quando l’esserci decade, acquietando e bloccando la motilità di questapreoccupazioneoinquietudine,questogli«sottraeiltempo,cioècercadicancellaredallasuafatticitàilsuoesser-storico»(InterpretazionifenomenologichediAristotele).

Heidegger leggedunque il pensierodiAristotele comeuna fenomenologia dellavitaumana, traunamotilità (kinesis)pensata sulmodello degli enti fisici – quellichehannoinséilprincipiodelmovimento–eunapraxischeindicaladinamicadiun’auto-interpretazione dell’esistenza ancora a livello pre-teoretico, cioè non sullabasedicategoriepresupposteoesterneallavitastessa,masullabasedellasuastessaauto-donazione.

Solo nell’intreccio di questi tre fili (la fenomenologia husserliana, la religiositàprotocristiana, il pensiero aristotelico della vita) si può comprendere il significato«ermeneutico»cheHeideggerassegnaall’esistenzaumana,eperciòstessoall’interaricercafilosofica.Quiiltermine«ermeneutica»nonsignificasemplicemente(comein passato) «l’arte o la tecnica del comprendere» applicata all’interpretazione deitesti, soprattutto i testi teologici e giuridici, ma indica l’auto-interpretazionedell’esistenzafattualedell’uomo–Heideggerlachiamerà«analiticaesistenziale»–,epersuotramiteunacomprensioneoriginaledelfenomenodell’essereingenerale.

ESSEREETEMPO

Quella dell’essere è una questione che finora è rimasta dimenticata in gran partedellastoriadellafilosofia,perparadossalecheciòpossasembrare.Nonèchenonsisiamaiparlatodell’“essere”,anziessohacostituitounodeitemiprincipalidituttalastoriadel pensiero; solo che agli occhidiHeidegger taleproblema è stato sempreridotto a quello della determinazione degli enti (enti di natura, enti spirituali,prodotti tecnici, valori culturali e così via) senza che venisse allo scoperto ladifferenzatral’enteel’essere.

IlpuntodipartenzadiEssereetempoèilriconoscimentodiquestadimenticanza,dissimulatasottounacoltredipregiudizi,inbaseaiqualisicredediavergiàrisoltoearchiviatoilproblemadell’essere,esispegnel’inquietudinecheinveceessosempreprovoca inchi loprenda sul serio.Unprimopregiudizioconsistenelpensarechequellodi“essere” sia il concetto«piùgenerale»epiù«indeterminato»di tutti,nelsenso che attraversa e oltrepassa tutti i generi dell’ente; un altro è quello per cui“essere”,amotivodellasuageneralità,sarebbeunconcetto«indefinibile»mediante

Page 38: GRANDANGOLO - Nil Alienum

dei predicati; infine si ritiene di solito che “essere” sia un concetto ovvio, poichévienecontinuamenteusatoinogninostrorapportoconglienti:

“TUTTICOMPRENDONOCHECOSASIGNIFICHI:«ILCIELOÈAZZURRO»,«SONOCONTENTO»ECOSÌVIA.MAQUESTACOMPRENSIONEMEDIADIMOSTRASOLTANTOUN’INCOMPRENSIONE.ESSARENDEMANIFESTOCHEINOGNICOMPORTAMENTOEINOGNIMODODIESSERECHECIPONGAINRELAZIONECONL’ENTEINQUANTOENTE,SINASCONDEAPRIORIUNENIGMA.ILFATTOCHEGIÀSEMPREVIVIAMOINUNACOMPRENSIONEDELL’ESSEREECHE,NELCONTEMPO,ILSENSODELL’ESSERECONTINUAARESTAREAVVOLTONELL’OSCURITÀ,ATTESTALANECESSITÀFONDAMENTALEDIUNARIPETIZIONEDELPROBLEMADELSENSODELL’«ESSERE».**”

Facendo leva sulla struttura ontologica dell’esserci,Heidegger tenterà di sollevarenuovamenteilproblemadell’essere,primaancoracheinriferimentoalsuooggetto,soprattutto nella posizione stessa della domanda, giacché è proprio questo che sitratta di mettere a fuoco: chiedere che significa l’essere di ciò che c’è, e piùradicalmentechesignifical’essereingenerale.

L’essercivaledunquecomeil“profilo”delproblemadell’essere,eperciòbisognatenerpresentiisuoitrattifondamentalipercogliereilsensodell’essere.Accenniamolischematicamente.a) L’esserci non dice una sostanza, né un’anima, né una coscienza, né un io (tutti accomunati secondo

Heidegger dall’antica definizione dell’uomo come animal rationale), ma solo un modo di essere. E questomodosiriduceessenzialmentealfattochel’essercinon“è”mai(cometuttiglialtrientideterminati),ma“hada-essere”, è un poter-essere, una possibilità che resta sempre aperta, cioè non si risolve mai in una realtàeffettiva.Comesièdetto,quirisiedeilsignificatodella«fatticità»dell’esserci,cioèdellasuafinitezza:l’essenzadell’essercicoincideconil suoek-sistere (cioècon il suo fuoriusciredalledeterminazioniontico-oggettive)esolo l’esserci esiste, mentre gli enti difformi dall’esserci “sono” semplicemente, o come «utilizzabili»intramondaniocomemere«presenzesottomano»oggettodellanostraconoscenza.

b)Mal’essercinonèmairiducibileaunsoggettosenzamondo,poichégliappartieneessenzialmenteun«essere-nel-mondo».Questononindicasemplicementeilfattochenoicitroviamosempreavivereinuncontestochecicirconda,fattodicose,oggetti,altriuomini,eventieccetera,macheilmondo«esiste»,comeilnostrostessomododiessere.Nonc’èpiùuninternoeunesterno,ma l’esserpermanentemente«gettato»dell’essercinelmondo(Heideggerdice:gettatonelsuo“ci”).

c)L’esser-gettatodell’essercièsempreunitoalsuoesser-progettante,cioèalfattocheessocomprendel’esseredeglienti, dell’ente che esso stesso è e degli enti difformi da sé. Tale comprensione non è però innanzituttoun’attività conoscitiva o tematizzata, ma rientra nel modo di essere quotidiano e irriflesso dell’esserci. Inparticolare,l’essercicomprendesestessoinquanto«sisentesituato»nellapropriafatticità,cioèassegnatoallacomprensione dell’essere che il più delle volte esso mutua dall’interpretazione dominante di una datatradizioneodiun’epocaparticolareoanchesoltantodelmondo-ambienteincuiquotidianamentesitrova.

d)L’essercipuòesistereoinunostatodi«improprietà»e«inautenticità»,quandosiconcepiscecomeentetraglienticheincontranelmondoepressoiqualiè«decaduto»,omologatoneglischemidellapubblicitàmedia,del«sidice»odel«sipensa»;oppurepuòesistereinunostatodi«appropriatezza»e«autenticità»,comprendendose stesso per quello che veramente è, una possibilità mai realizzabile in una o in un’altra determinazioneoggettiva.Ma questo non lo si coglie innanzitutto tramite un’analisi teoretica,ma attraverso alcuni «stati

Page 39: GRANDANGOLO - Nil Alienum

d’animo» fondamentali, che coinvolgono «emotivamente» l’esistere, come la paura e l’angoscia: è inquest’ultimainparticolarechel’essercièportatoalcospettodellasuaimpossibilitàcomeente,nellamisuraincuisisentespaesatonelmondomentrelatotalitàdeglientidileguaelasciamanifestarsiilniente.

e)L’esseredell’esserci,sedaunlatononèmaideterminabilecomeunqualsivogliaente,dall’altroattestaperòunasuaintrinseca«totalità»,unsuospecifico«compimento».ÈquellocheHeideggerdesignaconiltermine«cura»(Sorge).Essostaasignificarechel’essercicostituisceunadinamicaautoreferenzialechesicompieinsestessa,nelfattostessoche[1]ilprogetto,cioèlapossibilità(ocomprensionedell’essere)nonèmaiunafugainavantiounavolontàarbitraria,ma[2]èassegnataalproprioesserefattuale(nonsoloaquellochesièdivoltainvolta,masoprattuttoalfattodinonpotermaigiungereasestessocomeaunentetraglialtri)einsieme[3]decadeinevitabilmenteinquestasuadinamica,appiattendosieomologandosiaglientipresenticheincontranel mondo. La cura è appunto l’indistricabile co-appartenza di questi tre fattori e la loro fuoriuscitapermanentel’unonell’altro.

f)Diquideriva l’ideache l’esseredell’esserci inquanto«cura»nonvadapensatopiù tantoapartiredalla suanascita(chequirestasoloundatodifattomeramenteontico-naturale),maapartiredallasuamorte.L’«essereperlamorte»nonsignificaappenachetuttimoriremo,macostituiscelapossibilitàpiùpropriadell’esserci–«lapossibilitàdell’incommensurabileimpossibilitàdell’esistenza»–econciòlamatriceontologicaperpensarelatemporalitàcomesensodell’esistenza.LatemporalitàsignificaperHeideggerunacontinuafuoriuscitadelpassatonelpresenteedelpresentenelfuturo,quindil’impossibilitàdideterminarel’essenzadell’uomocomeuna sostanzapermanenteo eterna– solo chequi il tempo si inverte,nonnascepiùdalpassatomadall’a-venire,cioèdalpossibilechenonèancorapresente,mainsiemeègiàsemprepassato,perchénonèaltrochel’impossibilitàchenoigiàsempresiamo.

g) Inquanto temporalenel suoessere, l’esserci è ancheontologicamentestorico. La storicità esistenziale vienevistadaHeideggercomeuntipospecialedi«motilità»,chesiestendefralanascitaelamortedell’esserci,valeadirequell’«autoestendersi esteso»che fadell’esserciun tutto.Ciò significa che lo stessodecorsodellavitaumananonvaintesoapartiredaiduepunti–quelloinizialeequelloterminale–macomeunmovimentoautonomo, giacché l’esserci ha in sé, non fuori di sé, il principio del movimento. Quello che si chiamaabitualmente«storia»(circostanze,eventi,impreseecosìvia)èpossibilesoltantoperchél’essercièstoriconelsuoessere.RiprendendoquileriflessionidiWilhelmDiltheysulnessotralascienzastorica,lacomprensioneelavitastorica,Heideggerleradicalizzaparlandodiunveroeproprio«esserestorico»dell’esserci.

Anchesolodaquesti scarnicenni, sicapisceche l’analiticaesistenzialenonhapiùnullaachefareconl’antropologiafilosofica,manonvaconfusanemmenoconunaforma di esistenzialismo (come pure all’inizio si intese, ingenerandoun’incomprensione erronea, che per molti vige ancora oggi), se è vero che sindall’iniziol’unicomotivopercuivieneprogettatataleanaliticaè larealizzazionediquella che Heidegger chiama un’«ontologia fondamentale», cioè una scienzadell’esserefondatasull’esseredell’esserciecheasuavoltafornisceilfondamentopertuttelealtrescienzedell’ente.

MaEssere e tempo resta un’opera incompiuta. Il previsto passaggio finale, a cuitutta la ricerca era stata indirizzata – dalla temporalità dell’esistenza al sensotemporale dell’essere in generale – non fu più pubblicata. Questa interruzioneevidenzia certamente un problema irrisolto, e lo stesso Heidegger sembra avernepienacoscienza:percercare il sensodell’essere, sideve interrogare l’esserci,perchéesso è l’ente che consiste nella comprensione dell’essere; ma la più autentica

Page 40: GRANDANGOLO - Nil Alienum

comprensione dell’essere accade nei termini di una radicale impossibilità o«differenza» (come attestano l’essere-per-la-morte e la temporalità esistenziale). Ilveroepropriorisultatodellaricerca,allora,staparadossalmentenellascopertachelaquestionedell’essereèancoraunaquestioneirrisolta,forseirrisolvibile.

Allalucediquesta“conclusione”–ecioèchequest’operadipersénonpuòessereconclusa – si capisce meglio il motivo per cui Heidegger abbia scelto come suoesergoquestopassodalSofistadiPlatone:«Èchiaro infattichevoida temposietefamiliari con ciò che intendete quando usate l’espressione essente; anche noicredemmo un giorno di comprenderlo, ma ora siamo caduti nell’imbarazzo». IlpercorsodiEssereetempononhaannullatoquell’imbarazzo,semail’haacuito.Mail fatto che si trattidiun’opera interrottanonnediminuisce il valoreper l’interopercorso heideggeriano, anzi piuttosto l’accresce, poiché il proseguimento di quelpercorsodopoil1927muovepropriodaquesta incompiutezzapersondarenuovepossibilità del pensiero. In ogni caso Essere e tempo resta l’opera principale diHeidegger,anchequandoegliseneallontanerà–oforseproprioperquesto.

LA DISTRUZIONE DELLA STORIA DELL’ONTOLOGIA E LAMETAFISICADELLAFINITEZZA

Proprio a partire dall’inevitabile incompiutezza di Essere e tempo Heideggercominciaariformularelasuadomandadifondo.Lastessacomprensionedell’essereda parte dell’esserci, per quanto evitasse il cliché del soggetto moderno, rischiavainfatti di ricalcare una fondazione di tipo “trascendentale” (in cui il soggettoconoscente rappresenta la condizione a priori di possibilità dell’oggetto); e pergiunta la stessa interpretazione dell’essere dell’esserci doveva in qualche modopresupporreuna«giàchiaritaideadell’essereingenerale»,cioèsidovevaammetterecomeacquisitociòdicuisiandavaincercaconl’analiticadell’esistenza.IlcheportaHeideggerachiedersi,inconclusione,sesipossamai«anchesolocercarelarisposta»aquestoproblema, «finoaquandonon sarà stataposta e chiarita ladomanda sulsensodell’essereingenerale».

Diquinascequellochepotremmochiamareun“puntodifuga”dall’operadel1927,incuiHeideggerscegliedi«decostruire»o«distruggere»ilmodoincuiilsignificatodell’essereèstatodivoltainvoltainterpretatonellatradizionefilosofica.

Distruzionenonnelsensodellameranegazione,mainquellodeldissodamentodiun terreno induritosi, per ritrovare e smuovere le radici non sufficientemente

Page 41: GRANDANGOLO - Nil Alienum

pensatedelladifferenzadell’essererispettoall’ente.D’altronde,giànellasecondaparteprogrammata,manonpiùpubblicata,diEssere

e tempo,Heidegger aveva pensato a una «Distruzione fenomenologica della storiadell’ontologia», da compiersi seguendo il filo conduttore della temporalità,attraversotremomentiaritroso:dalladottrinakantianadello«schematismo»edeltempo, al fondamento ontologico della res cogitans cartesiana e alle sue origininell’ontologia medievale, sino alla trattazione aristotelica del tempo come puntofocaledell’interaontologiaantica.

Inrealtàtaleelaborazionestorico-distruttivapuòessererintracciataneicorsidaluitenuti a Marburgo e Friburgo a ridosso della pubblicazione dell’opera maggiore,specialmente in quello su I problemi fondamentali della fenomenologia e in quellosulle Interpretazioni fenomenologiche della «Critica della ragion pura» di Kant,pubblicatonel1929coniltitoloKanteilproblemadellametafisica.Quiilconcettodi«storicità»nondesignapiùsolouncarattereontologicodell’esistenzaumana,mailmododi “darsi” dell’essere stesso, cioè un accadere che fonda un’epoca storica.Dall’altrolato,questoaccadereva“liberato”dall’intricodellastoriadell’ontologia,laquale rischia sempre di ridurlo all’oggettivismo delle scienze positive, e va intesoinvececomel’accadereoriginariodella«metafisica»:unterminecheoraHeideggerimpieganonpiùinsensolimitativo,maperindicarequelladomandasull’essereche–vistodallapartedell’ente–ciapparecome«niente».

InunacelebreLezionesuChecos’èmetafisica(1929)HeideggerriprendelafamosadomandapostadaLeibniz–«Perchéèingeneralel’enteenonpiuttostoilniente?»– e afferma che bisogna capovolgere il modo con cui finora si è intesol’interrogativo,nonpartendopiùdall’entecheè-presente,bensìdalsensooriginariodelniente,differentedaogninegazionedialettica,dall’annientamentooanchesolodall’assenza degli enti. Il niente custodisce per così dire l’enigma dell’essere. Perquesto Heidegger arriverà a dire che la metafisica va riconosciuta comel’«accadimento fondamentale» dell’uomo: essa è il sigillo del carattere finito nonsolodell’uomo(ilqualenonpossiedenédetermina l’essere, senoncomeni-ente),ma anche dell’essere stesso, che è «finito» in quanto non si dàmai “in presenza”come tutti gli altri enti, ma si manifesta solo nello spaesamento e nell’angosciadell’uomo,comequandocisitrovaespostiaunatotalitàchesisottraeedilegua.

Comesièdetto, l’angosciaèunodegli statid’animo(otonalitàemotive)sucuiHeidegger fa levaper affermare che laquestionedell’esserenon è innanzitutto unproblema teoretico, ma «affettivo», in quanto inerisce al modo in cuiquotidianamente l’esserci «si trova» e «si sente» in una situazione emotiva che lodeterminanellasuastessacomprensione.

Page 42: GRANDANGOLO - Nil Alienum

Ènellostatod’animo,primaepiùchenellecategorieenelledottrinecheabbiamosunoistessiesullecose,chesirendepossibilelacomprensionemetafisicadell’esserecomeniente.

ILFÜHRERDELFÜHRER

GlianniTrentadelNovecentocostituisconoperHeideggerunmomentodecisivo,edrammatico, di ripensamento del suo percorso di ricerca. Nonostante l’invito atrasferirsi prima all’Università di Berlino, poi a quella di Monaco di Baviera,Heidegger sceglie di impiantare a Friburgo (in quella che lui stesso chiamavacompiaciuto «la provincia») la sua ricerca e il suo insegnamento, assegnando unvaloreparticolare,nellamaturazionedel suopensiero,alla suaappartenenzaaunadata terra. Ne è emblema la famosa baita (Hütte) fatta costruire dalla moglie aTodtnauberg,nellaForestaNera,cherappresentaperHeidegger(esaràenfatizzatodai suoi seguaci) un luogo unico, quasi leggendario, in cui il pensiero arriva aemergereconunaforzaessenziale,primitivaepercosìdiretellurica.Unaforzachenonsilasceràmaiafferrarenellenostrerappresentazioni,purcostituendolasorgenteabissale–comeuninfondatofondamento–delnostrostarealmondo.Edèproprioil filosofo,assiemealpoetaeall’uomodiStato,coluichesecondoHeideggerhailcompitopiù impegnativodi tutti, quello cioèdiportare al “sapere”questo abissonascostodellaverità,epermetterecheesso–enonaltro–arriviadeterminare lapoliticadiunanazione:ciòcheancheHeidegger,comealtripensatoriprimadilui(pensiamoaFichte),ritieneunasortadivocazionespiritualedelpopolotedesco.

Bisognariferirsiaquestocompitopercapireintuttalasuatragicaportataquelloche viene considerato il momento più scabroso e ingiustificabile della vita diHeidegger,ossiailsuorettoratonell’UniversitàdiFriburgo–assuntonel1933conundiscorsosuL’autoaffermazionedell’universitàtedesca–einsiemelasuaadesionealPartitonazionalsocialista(richiestaperpoterassumerelacarica).Inqueldiscorsosipuò leggere che «ilmondo spiritualediunpopolo» èunapotenza che «scaturiscedalla più profonda conservazione delle sue forze fatte di terra e di sangue». Inun’epocadi«estremaindigenza»,ilcuiemblemapiùacutoèl’annuncionietzschianodella «morte di Dio», il popolo tedesco deve ritrovare la sua missione spirituale,nella«pienacoscienzadisénelsuoStato»;eilrisvegliodelsuo«spirito»(comediràdueannidoponell’Introduzioneallametafisica)devecompiersinelladecisioneperladomanda «sull’ente come tale nella sua totalità», quale nascosto centro di gravità

Page 43: GRANDANGOLO - Nil Alienum

dell’interoOccidente.Ma già nel 1934, dopo meno di un anno, Heidegger si dimetterà dalla carica

rettorale per dissapori con il regime, e soprattutto perché non avevano trovatoaccoglienza le sue idee di riforma dell’università e più ancora le sue pretese didiventare la guida spirituale del movimento nazionalsocialista. La questione piùambigua,inordinealrapportotraquestasceltapoliticaeilsuopensierofilosofico,sta proprio nel fatto che Heidegger abbia voluto essere lui stesso il Führer delFührer,cioè imprimere lanecessariatendenzafilosoficaauna«rivoluzione», incuivedeva la Germania – presa nella morsa tra «americanismo» e «bolscevismo» –finalmente protagonista di primopianonel destino spirituale delmondo.È forseproprioinquestautopiafilosofico-politica,piùchenellecollusioniconilRegime,che sta la chiave dell’intera questione del Rettorato. Alla fine, comunque, ilNazionalsocialismo gli apparirà non all’altezza del compito, e piuttosto anch’essoespressionedellapotenzatecnicaerededellametafisicamoderna.

Equestopuòilluminare–anchesediunaluceopacaeinquietante–lapresenza,all’internodialcuneriflessionirisalential1938-39econtenuteneicelebriQuadernineri(pubblicatinelmarzo2014),diaccennidaltonoantisemitasuun«Giudaismointernazionale» basato sul cosmopolitismo tipico di una «razza» che trova nellosradicamento e nella mancanza della terra un suo tratto caratteristico, unito allatendenzasemprepiùcrescentearidurreilpensieroamerocalcolo(ciòcheperaltrosarebbe condiviso da quel popolo di commercianti che sono gli inglesi). Ecomunque, afferma, «la questione sul ruolo del giudaismo mondiale non è unaquestione razziale, bensì è la questione metafisica su quella peculiare modalitàumana che, nel suo essere completamente senza vincoli, può assumere losradicamentodiognientedall’esserecomeil“compito”dellastoriadelmondo».

LASVOLTAVERSOUNALTROINIZIODELPENSIERO

Dopo il fallimento dell’impegno politico, e proprio alla luce di esso – quasielaborando un lutto individuale come un destino epocale –, Heidegger tenterànuove prove al di là del pensiero metafisico, affinando ulteriormente il suoapprocciostorico-distruttivoallatradizioneinunsensochepotremmochiamareinqualche modo anche “costruttivo”. Se nella storia della metafisica le questioniessenziali restano non solo irrisolte, ma addirittura non ancora poste, ciò non èdovutoalfattochesinoraifilosofisianostatiinadempientiononall’altezzadeiloro

Page 44: GRANDANGOLO - Nil Alienum

compiti, ma piuttosto al fatto che tali compiti sfuggono alle possibilità dellametafisica,cioècostituisconoilsuo“impossibile”.

Ai primi anni Trenta risalgono alcuni testi di grande rilievo, qualiDell’essenzadellaverità,Ladottrinaplatonicadella verità e la conferenza suL’originedell’operad’arte,incuiquestadirezionecostruttivasirendevisibile.Nel1936Heideggertienepoiun’altra celebre conferenza,questa volta aRoma, suHölderlin e l’essenza dellapoesia.Sitrattaditestichedelineanol’orizzontetematicoeproblematicodiquellachevienedefinitacomela«svolta»delpensieroheideggerianodopoEssereetempo,più precisamente dalla ricerca sul senso dell’essere, così come esso si dà allacomprensione dell’esserci (e cioè in quello che nell’opera del ’27 era chiamato il«progetto» dell’esistenza), alla ricerca sulla verità dell’essere, cioè suimodi in cui èl’esserestessochesidàapensareall’uomo.

Laveritànonèperòdaintendersiprimariamentesecondoledefinizionistandarddellalogicaedellametafisica,comel’adeguazionetral’intellettoelarealtàocomeilnesso di un soggetto e un predicato nel giudizio, ma come l’apertura di un piùoriginariorapporto,intesoinunduplicesenso:a)ilrapportotraciòchesimanifestanell’evidenza e ciò che resta velatonel nascondimento, secondoquantodirebbe aparerediHeidegger l’etimologiadel terminegrecoperdire“verità”,cioèa-lètheia,non-nascondimentoodis-velamento,incuilafuoriuscitadall’esservelatovapensatasempre insieme al suo permanere nella velatezza; e b) il rapporto tra l’essere el’uomo,talechelaveritàdell’essereaccadenelladisponibilitàdell’uomoalasciarlo-manifestare senza strapparlo dal nascondimento, e l’uomo stesso viene ripensatocomeil luogodell’accadimentodell’essere,o la sua«radura» (Lichtung).Attraversol’immagine di un luogo in cui il bosco si dirada, viene pensata l’apertura chepermette il rapporto stretto tra il venire alla presenza e il permanere nelnascondimento, tra la disvelatezza e il velamento, e che Heidegger proporrà diutilizzarepercomprenderepiùa fondo la stessaparola«esser-ci»,cheora significastare, in-sistere nell’aperto della verità; e la verità è chiamata «la radura per ilvelarsi»,cioèl’eventocome«l’indugianterifiutarsi»dell’essere.

Questeultime, ardite locuzioni sono trattedauno scritto, redattodaHeideggertrail1936eil1938,econcepitodaluicomel’operacheavrebbechiusoil«primoinizio» della metafisica occidentale e avviato un «altro inizio del pensiero»: iContributi alla filosofia (Dell’evento), che egli decise di mantenere segreti e chedisposedipubblicaresolodopolasuamorte(losarannodifattinel1989).Sitrattadiuntentativochenonèesageratochiamaresperimentaleo“poietico”,tuttotesoapensarel’essereinunaltromodorispettoallapresenzaoall’assenza;el’uomoinaltromodorispettoalsoggetto(maancherispettoall’esistenza);eilmondoinaltromodo

Page 45: GRANDANGOLO - Nil Alienum

rispettoaidatieaglioggetti;eDioinaltromodorispettoall’esseretrascendenteealcreatore, e così via – “inventando” concetti e parole totalmente diverse rispetto aquelledelcanonefilosoficotradizionale,odandounsignificato ineditoalleparoleantiche.Ma si tratta di un tentativo che rimarrà sotterraneo e riemergerà a trattinegliscrittieneicorsiuniversitari,echepoilostessoHeideggerabbandoneràaun“destino”chegliapparivasenzadubbioancoraprematuroperlasuaenostraepoca.

Diessorestasoprattutto,oltreallagiàaccennatatematicadellaveritàdell’essere,l’intensameditazionesull’Ereignis,l’«evento»incuisiapproprianol’uomoel’essere,non come due “dati” già costituiti che verrebbero a incontrarsi in un secondomomento, ma come una donazione co-originaria di entrambi in un unico“fenomeno”, tantoche essi,mentre siappropriano, insiemesidis-propriano, a direche l’uomonon stamaidi frontea “qualcosa”come l’essere,népuòoggettivarlo,maèappellatoeappropriatodall’esserestessoproprioperchéquest’ultimosirifiutaallasuapresa.

A proposito dei corsi universitari (da considerare non semplicemente comeun’esposizione “essoterica” del pensiero heideggeriano, ma come un momentoprimariodielaborazionedellasuaricerca),HeideggercontinuaaimpegnarsiancorainmanieraintensivaconKant,Schelling,Hegel,esoprattuttoconHölderlineconNietzsche. A proposito di questi ultimi autori, nel 1944 apparirà una raccolta ditesticoniltitoloDilucidazioni sullapoesiadiHölderlin,mentrealcunicorsi tenutitraglianniTrentaeQuarantacostituirannolabasedelNietzsche, lagrandeoperacheHeideggerpubblicherànel1961.

LA STORIA DELL’ESSERE TRA METAFISICA, TECNICA ENICHILISMO

Quando,nel1945, le truppefrancesiarrivanoaFriburgocominciaperHeideggerunmomentoassaidifficile,fattodiostilità,incomprensioni,reticenzeeumiliazioni.Glivienesequestrata lacasa,rischiadiperderelabibliotecaesudisposizionedella«commissionediepurazione»delgovernomilitarefrancese(anchedietroparerealuisfavorevole del filosofo Karl Jaspers) nel 1946 viene interdetto dall’insegnamentoper la sua collusione con il nazionalsocialismo (sarà reintegrato nel 1949). Tuttaquesta vicenda lo porta a un esaurimento nervoso, da cui uscirà con un nuovoimpetonelsuolavorodiricerca:quasichela“cosa”delsuopensierofossediventatauncorpoacorpoconilsuotempo.

Page 46: GRANDANGOLO - Nil Alienum

Nel 1947 pubblica la Lettera sull’«umanismo», quella in cui viene tematizzataesplicitamente la già citata «svolta» dopoEssere e tempo, e nella quale si chiariscedefinitivamentelasuadistanzadaogni«esistenzialismo»(comequellodiSartre).Laquestionenonèdipococonto,seèverocheiprimiinterpreti(soprattuttoinItalia)avevano rubricato il pensiero heideggeriano come una variante della “filosofiadell’esistenza”:

lostessoHeideggerintervenivadecisamentearivendicare,comeunicopianodelsuopensiero,nonquelloriguardantel’essenzadell’uomo(inevitabilmentepregiudicatadall’umanesimoantropocentricotipicodelpensierometafisico),bensìquelloriguardantelaveritàdell’essere.

I molteplici interventi pubblici che Heidegger elaborerà nei venti anni successiviverranno raccolti in quattro volumi – Sentieri interrotti (1950), Saggi e discorsi(1954),Incamminoversoillinguaggio(1959)eSegnavia(1967)–ciascunodeiqualicostituisceunasortadiangolovisualediversopercomprenderelasempreritentataricercadell’Heideggermaturoriguardoallapossibilitàdicomprendere,omegliodicorrispondere alla verità dell’essere nella sua differenza dall’ente, e di ascoltarel’appellotacitomaessenzialedell’eventodiappropriazionedell’uomoedell’essere.

Abbiamovistoinchemodoilnaufragiodell’interpretazioneesistenzialedelsensodell’esseretentatainEssere e tempo avessegià suggeritoaHeideggerdi tentareunaviapiù“storica”nellaricercadellaveritàdell’essere.GiàneiContributiallafilosofia,mapoisemprepiùnettamentenell’operasuNietzsche,questaviasichiariscecomequella riguardante la «storia dell’essere».Ciò che va subito sottolineato è che perHeideggerquestastorianonsignificasemplicementelaricostruzionedelledottrineodellecategoriefilosofichechesisonosuccedutenelcorsodeisecoli,mailmodoincuil’esseresimanifesta(edunqueanchesinasconde)inun’epocastorica.

In questa prospettiva per Heidegger l’intera tradizione metafisica – quella che,comesièdetto,eglichiamail«primoiniziodelpensiero»–portainsésindallesueorigini greche la sua ombra, vale a dire il nichilismo. Quest’ultimo non segnasemplicemente il carattere di un’epoca in cui la metafisica giungerebbe al suotramonto(dissolvendosinellaperditadeivaloritradizionalienelrelativismoetico),bensì costituisce una dimensione intrinseca alla stessa interrogazione metafisica,nellamisuraincuiquest’ultimavedeedeterminaglienti,categorizzandodivoltainvolta il loro rispettivo essere, ma non riesce a vedere, e a interrogare, il darsidell’esserestesso,valeadirel’enigmadiuna«presenza»cherisultaassenterispettoatutto“ciò”cheèpresente,echecichiama,percosìdire,nelmovimentostessodelsuoritrarsi,dalfondodelsuorifiuto.Equestononperportarciinunluogosegreto,nel “santuario” impenetrabile del mistero, bensì per farci pensare che non c’è

Page 47: GRANDANGOLO - Nil Alienum

“niente”chesinascondaanoi,mailnascondimentostesso“è”l’essere.Ilnichilismoèl’epocaincuisonoinquestionesologlienti,ossia«lastorianellaqualedell’esserestessononneèniente».

Ma in questo destino, secondo Heidegger, ricadrebbe completamente lo stessoNietzsche,ilquale,sedaunlatohavolutosottoporretuttiivaloridellatradizionemetafisicaaunaradicale trasvalutazione,dall’altrohacercatounanuovaposizionedivalori,identificandonelsuperuomo,nellavolontàdipotenzaenell’eternoritornodell’eguale le ultime determinazioni dell’essere dominanti nella storia dellametafisica. Anche Nietzsche, dunque, sarebbe nichilista, non tanto per averdistruttolametafisica,mapiuttostoperaverassuntosudisé(anchesesottomentitespoglie) il compito della radicalizzazione della metafisica come un pensare pervalori.Aluitoccaanzilasortediessere«ilpiùsfrenatodeiplatonici».Diquinascel’idea di capovolgere il capovolgimento nietzschiano della metafisica, pensandoquest’ultima come la storia dell’assenza o della mancanza dell’essere, la quale«reclamal’essenzadell’uomo»;equest’ultimacostituisce«l’asilodicuil’esserestessosidotaperrecarvisicomel’avventodellasvelatezza».

Si capisce allora il motivo per cui secondo Heidegger il nichilismo non è unfenomeno o un’epoca che vadano “oltrepassati” (significativo a tal proposito è ildialogo conErnst Jünger sul tema della «linea» che delimita il nichilismo e sullapossibilitàdiunafuoriuscitadaesso),echepiuttostobisognastare,anziinsistereinesso,perpotergiungereapensare,attraversolaconsunzionedeldiscorsometafisico,propriociòcheinqueldiscorsofinoraèrimastoobliato.

In altri termini, il nichilismo costituirebbe non una perdita,ma una custodia eunasalvaguardiadellaveritàmisteriosadell’essere,cosìcomeessasidàapensareagliuomininella formadella tecnicadispiegata.Quest’ultimaha la sua essenza inunaforma squisitamente “metafisica” quale è per Heidegger il Ge-stell, termine chepotremmotradurrecome l’«impianto»o l’«imposizione»eche indica l’insiemedeimodi in cui l’uomo impiega come mero «fondo» o materiale d’uso, a suadisposizione,tuttociòchesidisvelanelmondo.Solochetaleimpiegononèappenauna strategia impositiva dell’uomo,ma un «appello provocante»dell’essere stesso,cioè un vero e proprio manifestarsi dell’essere che reclama l’utilizzo da partedell’uomo.Latecnicaèdunqueilmodoincuil’esseresiinviaall’uomodelnostrotempo,ecostituisceilsuo«destino».

Anche in questo caso Heidegger spariglia le carte delle abituali interpretazionidellasocietàincuidominalacosiddettatecno-scienza,edèquestoilmotivopercuileraffigurazionidelsuopensierocomenemicogiuratodellatecnologiainfavorediunmondorurale(earretrato)piùconsonoallemeditazioniessenzialisull’essere,cioè

Page 48: GRANDANGOLO - Nil Alienum

suciòchenonsilasciacalcolareeorganizzarenellenostrestrategiedicontrollo,noncolgono effettivamentenel segno.La tecnica non è vista daHeidegger (pensiamosoprattutto ai testi raccolti nel volume dal titolo Saggi e discorsi, del 1954)semplicementecomel’oppostodelpensierofilosofico,macomeilluogoincuisoloèpossibileunameditazionesuciòchesisottraealdominiodelcalcolabile,ecometaleva custodito.Nonaldi làdi taledominio,madentrodi esso– inquello cheHeideggerchiamal’essenzanon-tecnicadellatecnica–noipossiamooggipensareciòche finora è stato dimenticato, e pensarlo (questo il passo in più che proponeHeidegger)esattamentecomeobliato.

Latecnicapermettedinondimenticare ladimenticanzadell’essereedi intenderlacome l’inevitabile abbandono degli enti calcolabili. E quando affermerà che «lascienza non pensa» (Che cosa significa pensare?), dando così l’adito a essereetichettatocomeilcampionediunaradicataattitudineanti-scientificadelpensierometafisicoedermeneutico,Heideggerintendedirechelascienzapensasoltantogli“enti”adisposizionedellesuemisurazioni,tralasciandopersuanaturaciòchenonèente. Certo, una tale interpretazione della scienza veicola un significatotendenzialmente svalutativo della rappresentazione tecno-scientifica rispetto alpensieromeditante;masipotrebbeancherovesciarel’accusa,esottolinearechenellascienza vi è già sempre, co-implicata, una comprensione del significatofondamentale dell’essere, come tutti gli scienziati hanno da sempre sottolineato.SolocheperHeideggerquestoriferimentorisultaimpensatonellatecnica,etaledeverimanere, proprio per salvare la donazione dell’essere dalla rappresentazione dellascienza.

Ed è il motivo per cui in alcuni suoi testi Heidegger scriverà l’essere con unabarratura incrociata, per indicare che l’essenza della tecnica, come quella delnichilismo,stanelmisterodellasottrazionedell’essere,incui“vige”lasuacustodia.

LAVIADELLINGUAGGIO

Senonètantol’uomoadeterminareilsignificatodell’essereeacostituirelacertezzadellasuaverità,maèl’esserestessochesirivolgeall’uomoperchéglicorrisponda,ènellinguaggio,epiùinparticolareènelleparolefondamentaliusatedaipensatoriedai poeti che risuona quell’appello e si sente quella risposta. Anche per quantoriguarda un tema così centrale nel pensiero novecentesco, come è quello dellinguaggio,Heideggerhalasciatolasuaimprontaoriginale,particolarmentedistante

Page 49: GRANDANGOLO - Nil Alienum

dai filosofi di tendenza “analitica”, che proprio nella riflessione sul linguaggioavevano individuato la leva per una definitiva contestazione dell’immaginemetafisica del mondo. Al contrario, per Heidegger il linguaggio è «la casadell’essere»,ilmodoconcuiilpensiero,primaepiùcheparlare,ascoltal’annunciocheprovienedalfondodelleparole.Edeglisiconcentraarilevare–quasicomeunrabdomante–inchemodoneinomisicondensiilsignificatoessenzialedellecose;nelleetimologierestisedimentatal’esperienzaelastoriadiunpopolo;nellapoesia(noningenerale,maattraversocasiparticolarieparadigmatici,anzituttoHölderlin,assiemeaRainerMariaRilke,StefanGeorge,GeorgTrakl)siapranoisentieridellaveritàdelmondo.

LariflessionediHeideggersullinguaggiopoetico–omeglio,sullaforza“poietica”dellinguaggio,cosìcomeemergesoprattuttodallaraccoltaintitolataIncamminoversoillinguaggio–loportaaritrovareearipensareinformadiversatutteledimensionidellarealtàcheasuoparerelatradizionemetafisicaavevacomecristallizzatoeridottoalrapportotramerientideterminati.

Nella parola poetica gli uomini tornano apercepire la verità della loro essenza inquanto«mortali»,quellicioèpressoiqualirisuonailcennodirichiamodei«divini»,nonpiùintesicomeglientisupremi,giacché la lororispettivaessenzastasolonelfar cenno agli uomini; e allo stesso tempo la «terra» non è mai solo un luogonaturaleogeografico,maunriferimentoeinsiemeunrispecchiamentodel«cielo»,che a sua volta non rappresenta la sfera dell’iperuranio né il segno dellatrascendenza, ma richiama alla differenza dell’essere rispetto all’ente. In questa«quadratura» (Geviert)di terra/cielo/divini/mortali si raccolgono e si incrociano lequattrodimensioni, cheproprionel loro rispecchiamentomanifestano la finitezzadell’essere,chesidàappuntosolonelreciprococo-appartenersiditalidimensioni.

Inquestasortadicosmogoniapost-metafisicaHeideggerhatentatodidireinunaformaarcaicaciòcheasuoparererestalacosapiùfuturaditutte,ecioèlanostraappartenenza a quel «gioco del mondo» (Weltspiel), che non indica più ladipendenza ontologica della creatura dal creatore, né la partecipazione dell’entefinito all’essere infinito, bensì lanostra finitezza come la possibilità che l’essere simanifesti nella sua differenza da ogni ente, e cioè nella sua finitezza. Qui siconfermailfattochesindall’inizioil“finito”diHeideggernonèquellochedice(insensocristiano)contingenzaerelazioneall’infinito,maquellochedice(piuttostoinsensogreco)delimitazione,misuraecompimento:perquestoillinguaggio,epiùinparticolarelaparola,nonèsegnoespressivooindicativodell’essere,mailsololuogoin cui una cosa giunge veramente a essere, perché porta e rispecchia in sé ilquadrupliceincrociodelmondo.

Page 50: GRANDANGOLO - Nil Alienum

Un’ideaanalogaerastataperaltroavanzatadaHeideggernellasuainterpretazionedell’operad’artecomeil«porsiinoperadellaverità»,nellaqualesiapredivoltainvolta unmondo, nellamisura in cui esso emerge dal fondo oscuro della terra, ilfondamento nascosto di ogni costruzione e di ogni istituzione. Restano celebri aquestoproposito la sua interpretazionediunquadrodivanGoghraffiguranteunpaiodiscarpedacontadinoolasualetturadell’essenzadiuntempiogreco.

CIÒCHERESTADAPENSARE

Nell’ultimotrattodelsuopensiero(all’incircadallametàdeglianniCinquantasinoall’iniziodeglianniSettanta)Heideggerhacercatodiportareall’estremoquellocheegli stesso aveva chiamato l’«oltrepassamento» (Überwindung) della metafisica.Oltrepassarelametafisicavuoldireandaroltrelesuemodalitàdipensarel’essereapartiredall’ente (cioè,comesièvisto,oltre la suamodalitàpropriadidimenticarel’essere);etuttavianonsipotràmaifuoriusciredalsuooblio,nésipotràstrapparel’essereall’oblio,comesesitrattassesolodi“qualcosa”cheabbiamodimenticato.Sel’obliocustodiscelaritrazionedell’essere,alloralametafisicaandràsolo«superata»,cosìcomesidicechesièsuperataunafasecriticaocisièrimessidaunamalattiaosi è mandata giù una difficoltà. In poche parole, il «superamento» (Verwindung)della metafisica coincide con la sua accettazione come il «luogo» in cui si puòcominciare a fare esperienza dell’evento, o anche come la via che ci è datastoricamente, non tanto per poter raggiungere noi la verità dell’essere,ma perchéessapossavenirciincontroenoipossiamoabbandonarciaessa.

Nella considerazione heideggeriana della storia dellametafisica la «dimenticanzadell’essere» si fonda su un più originario e nascosto «abbandono [da parte]dell’essere» cioè sul suo rifiutarsi. Ma l’abbandono diviene anche l’attitudine piùpropria o la disponibilità più intima del pensiero che corrisponde all’ingiunzionedell’essere. Riprendendo la connessione già pensata da Parmenide tra l’essere e ilpensare, che risultano appunto essere «lo stesso», Heidegger mette a tema laprossimità tra il pensare (Denken), ciò che viene pensato (Gedachtes), lamemoria(Gedächtnis),ossiailraccogliersidelpensieroacustodirel’appellodiciòcheèdegnodiesser-pensato,einfineilringraziamento(Dank),quellanudareligiositàchepuòedeve fare a meno degli dèi passati e deve preparare lo spazio del sacro in cui sirimanepermanentementeinattesadiunamanifestazionefinoraimpensabile–forseimpossibile–secondolecategoriestandarddellametafisicadellapresenza.

Page 51: GRANDANGOLO - Nil Alienum

E proprio nei termini della preparazione di un nuovo “avvento” di questoimpossibile,cioèdellaveritàdell’essereedelsensodeltempo(sebbenealla fineperHeideggeranchequestinomirischianodiessereinadeguati)sipresentaillascitocheil nostro autore ha voluto consegnare di sé. In un’intervista concessa nel 1966 alsettimanale tedesco Der Spiegel (a condizione che fosse pubblicata dopo la suamorte)egliripercorrelasuaesperienzadel«pensare»,concludendochenelpericoloestremodellanostraepoca,incuisembraessersicompletamentenascostoilmisterodell’essere, soloun eventonuovo–qualcosa come «unDio»–puòpermetterediriprendere la stradadel pensiero.L’intervista, dal titoloOrmai solo unDio ci puòsalvare,apparvenel1976,pochigiornidopo la scomparsadiHeidegger. Il fattoèche questoDio (e quiHeidegger segue l’intuizione diHölderlin) non può essereinteso semplicemente come il Dio che è venuto nella storia ebraico-cristiana, e altempostessononpuòessereneanchepensatocome“uno”cheverrà,macomeunasortadipromessasenzanessunocheprometta,un’attesachesinutrediun’assenzaeun’assenzacheèaffermatacomeilpuronomedell’essere.*M.Heidegger,poscrittoaCos’èlametafisica?inSegnavia,acuradiF.Volpi,Adelphi,Milano1987**M.Heidegger,Essereetempo,acuradiF.Volpi,Longanesi,Milano2005

LAFORTUNAEGLIINFLUSSI

Page 52: GRANDANGOLO - Nil Alienum

QuelladiHeideggerèstatauna“fortuna”assolutamenteprecoce,nataesviluppatasirapidissimamente già in virtùdel forte impatto e della singolare attrattiva che sindall’inizioeglihaesercitatosulpubblicoaccademico–traisuoistudenti,anzitutto,mapuretraisuoicolleghi–echesièbenprestodiffusaanchenelpiùvastomondosociale e culturale, quello scientifico come quello linguistico-letterario, quelloartisticocomequelloteologico-religioso,quellotecnologicocomequelloideologico-politico.Certo,Heideggerhasempreavutol’ambizionedipresentarsicomeunveroeproprio“segnodicontraddizione”nelpanoramafilosoficoeuniversitariodelsuotempo, con un’insofferenza palese per le convenzioni accademiche. Questoatteggiamento da un lato evidenziava la forza innegabile di un pensiero chesommuovevaeperturbava,dallelorostesseradici,lequestionidell’essere,dellavitaumana e della storia;ma dall’altro portava in sé anche la pretesa di rovesciare leprospettive maggiormente battute della filosofia, della cultura e delle istituzionidell’epoca, per prenderne lui stesso il potere: quel vero, “autentico” potere checonsistenellaguidaspiritualedellegiovanigenerazioni.

Siègiàdettodell’impressione suscitata inHannahArendtdalgiovaneprofessorHeidegger, divenuto da subito famoso come «un re nascosto» che finalmenteinsegnavaapensare;mavalelapenacitareleparoledialtriduestudentid’eccezione.IlprimoèHans-GeorgGadamer,coluicheavrebbesviluppato,proprioapartiredaHeidegger, la teorizzazione dell’ermeneutica come un’ontologia di tipo storico-linguistico.Cosìegliscrivevarievocandoicorsiuniversitaridelsuomaestro:

“CONHEIDEGGERLALEZIONEDIVENIVAQUALCOSADITOTALMENTENUOVO[…].ILUNGHIMONOLOGHIDALIBROSTAMPATOCONLUINONAVEVANOPIÙIMPORTANZA.EGLIDAVADIPIÙ:ILPIENOIMPIEGODITUTTALASUAFORZA–ECHEFORZAGENIALE!–DIPENSATORERIVOLUZIONARIO,UNOCHEADDIRITTURASISPAVENTAVALUISTESSODELL’AUDACIADELLESUEDOMANDE,SEMPREPIÙRADICALI,EDERACOSÌPRESODALLAPASSIONEDELPENSIERODATRASMETTERLAALSUOUDITORIOCONUNFASCINOCHENULLAPOTEVAINTERROMPERE.[…]ALLELEZIONIDIHEIDEGGERLECOSETIENTRAVANOTALMENTEINCORPOCHENONSAPEVIPIÙSESTESSEPARLANDODEIPROPRIPROBLEMIODIQUELLIDIARISTOTELE.*”

LasecondatestimonianzaèinvecediKarlLöwith,edètantopiùsignificativaperilfattochesitrattadiun“allievo”chematureràprestounanettadistanzacriticadalmaestro.ScriveLöwith:

“L’ELEMENTODIFASCINOCHEEMANAVADALUIERAINPARTEDOVUTOALL’IMPENETRABILITÀDELLASUANATURA.NESSUNOLOCONOSCEVABENE,ELASUAPERSONAÈSTATAOGGETTOPERANNIDIASPRECONTROVERSIEQUANTOLESUELEZIONI.COMEFICHTE,ANCH’EGLIERAPERMETÀUNUOMODISCIENZA;PERL’ALTRAMETÀ,FORSELAMAGGIORE,AVEVALANATURADELL’OPPOSITOREEDEL

Page 53: GRANDANGOLO - Nil Alienum

PREDICATORE,CHESAPEVAAFFASCINAREPERQUELSUOMETTERSIINURTOCOLMONDO,SPINTODALL’INDIGNAZIONEVERSOILPROPRIOTEMPOEVERSOSESTESSO.**”

Dietro la posizione caratteriale o psicologica, come pure dietro la fascinazionecomunicativa– inogni casodel tutto singolari–, staperòunapresadiposizioneteoricabenprecisa,dacuinasceilsensodinovitàediradicalitàchehaletteralmentefatto la fortuna di Heidegger. Essa consiste nel suo distacco critico dalle dueprospettivefilosoficheeaccademichedominantialsuotempo–ilneokantismoelaneoscolastica–conilconseguenteallontanamentodallafilosofiamodernadioriginecartesiana e di esito hegeliano, da un lato, e dalla tradizione teologica cristiana, ecattolicainparticolare,dall’altro.

MaciòchecostituiscelaspecificitàeilsegretodelsuccessodiquestaoperazionedecostruttivadiHeideggerstanelfattocheegli,propriomettendoradicalmenteinquestionedottrineeprospettivefilosoficheconsolidate,rimetteinmotolestessequestionifondamentalisucuiessesibasavano.

In altri termini, il suo atteggiamento non èmai stato quello del puro e semplicerifiuto o del mero rinnegamento di determinate posizioni filosofiche, ma, alcontrario,sièpresentatocomelapossibilitàdipensarefinalmente–comefosse laprimavolta–ifenomenicheessecercavanodispiegare,echeinveceavevanofinitoper occultare. Si trattava insomma di “liberare” le cose di cui si era occupata latradizionefilosoficadalleristrettezzeinterpretativediquellastessatradizione,perchéessepotesseromanifestarsipiùoriginariamente,econciòdifarripartirelafilosofiainmanierapiùradicaleepiùessenziale.

Bastino due soli casi per documentare questa sua prospettiva di lavoro. Unoriguarda l’aspra critica mossa da Heidegger alla concezione del “trascendentale”kantianoinsensoepistemologicoonoetico-soggettivo,tipicadelneo-kantismo,cheglipermetteasuavoltadisviluppareunarinnovataattenzioneallafilosofiacriticadiKant come la più radicale “metafisica” della finitezza dell’uomo (conun esplicitoparallelismo tra la fondazione trascendentale offerta da Kant nella Critica dellaragionpurael’ontologiafondamentaledell’esistenzapropostadallostessoHeideggerinEssereetempo).IlchenonhaimpeditocheikantianiconsiderinotuttoraquelladiHeideggercomeunadellepossibilitàpiù“creative”easuomodopiù“fedeli”dirileggere Kant nel Novecento. L’altro caso eclatante riguarda il fatto che sindall’inizio Heidegger sia stato considerato da molti un filosofo di famiglia“cattolica”, sebbene sin dall’inizio egli abbia inteso riappropriarsi di alcuni temitipicidelpensierocristiano(comeladifferenzatral’essereel’ente,lapresenzadellecose come l’eventodiunadonazione, la salvezza come storia, il nesso tra verità e

Page 54: GRANDANGOLO - Nil Alienum

libertà ecc.) strappandoli decisamentedalla prospettiva creazionista e dal rapportofondamentaledelmondoconDio.Ilche,però,nonhaimpeditoaunteologocomeHans Urs von Balthasar di ritenere la filosofia di Heidegger quella che nelNovecentoconsente,megliodiqualunquealtra,diripensareilmisterodell’essereela meraviglia della “differenza” metafisica (ma tra i teologi “heideggeristi” vannocitatialmenoilprotestanteRudolfBultmanneilcattolicoKarlRahner).

Di qui nasce una certa, permanente impressione di ambiguità nella ricezione enegliinflussiesercitatidaHeidegger,ilqualevienenondiradoassuntocomepuntodi riferimento proprio da coloro che egli forse condannerebbe all’insignificanzafilosofica.E ilmotivostanel fattochenell’ambitodella lungaevariegata filosofiaabitualmente chiamata “continentale” Heidegger è stato visto come un punto disnodoediverifica internaaquella tradizione,una sortadi immanente,necessariadecostruzionedi tutto ilpensieromoderno, eper suo tramite, a ritroso,diquelloantico e medievale. Un successo paragonabile a questo era stato solo quello diHegel, ilquale aveva ripensatoe riorganizzato l’interocampo filosoficocon il suoestremo tentativo di sintetizzare la totalità del sapere come totalità del reale.Heidegger ha nutrito in qualche modo la stessa pretesa di pensare la totalitàdell’entee,inessa,laveritàdell’esserestesso,manonnelladirezionediunasemprepiù compiuta identificazione di realtà e razionalità, bensì piuttosto nellospossessamento di questi due concetti: il “reale” andava sottratto al regime dellapresenzaoggettivabileemanipolabiledellecoseeconciòilsensodell’essereandavadifferenziatodaognideterminatarealtàontica;ealtempostessola“ragione”venivarinchiusaeabbandonataneldominiodelcalcolo,perpoter liberareun“pensiero”dell’essere come l’evento della verità, quello che sempre si sottrae alla presa dellerappresentazioniumane.

LaprimaeclatanteaffermazionediHeideggersullascenadellafilosofiamondialeavvienenelsegnodell’esistenzialismo:perquantoeglinonabbiatardatoaprendereposizione contro questa etichettatura, resta il fatto cheHeidegger ha forse più diognialtrocaptatoetrasmessoquelveroepropriopathosdellacomprensionedi sé,checostituiràpoiuntrattodistintivodellefilosofiedell’esistenzatraledueguerre.Concetti (sebbene perHeidegger non si tratta di “categorie”ma di veri e propri“esistenziali”)comequellodi“possibilità”o“progetto”,di“essergettato”dell’essercinelmondo,dellostatod’animodell’angosciacomesituazioneemotivafondamentalepercomprenderel’esseredell’uomo,lostesso“essereperlamorte”comesigillodella“impossibilità” che connota il carattere trascendente, ek-statico – in una parola:temporale – dell’esserci, hanno di fatto costituito un nuovo lessico per coglierel’esistenza come un’auto-comprensione della vita. In questo lessico, che in alcuni

Page 55: GRANDANGOLO - Nil Alienum

casi costituisce un’efficace reinterpretazione di Agostino e Kierkegaard, si delineauna posizione teorica e ancor più un atteggiamento, appunto, esistenziale, checostituiràunimprescindibileriferimento–inpositivooinnegativo–pertuttigliautori che rientrano nell’ambito dell’esistenzialismo (da Karl Jaspers a Jean-PaulSartre,daGabrielMarcelaNicolaAbbagnano).

L’ideadifondoèchelacrisiprofondadellaculturaedeivaloricristiano-borghesi,equindiindefinitival’impossibilitàdiunsignificatoadeguatodellavita,esplosaconlafinedeigrandisistemimetafisiciealimentatadall’assurdacarneficinabellica,inrealtàmetteanudounastrutturaontologicadellostessoesistereumano,che“è”inquantotalepreoccupazioneeproblematicità,eanzièconsegnatoaquestasuafinitezzainmanierainsuperabileeinqualchemodo“irredimibile”.

La trascendenza che caratterizza l’esistenza è sempre gettata nel mondo: è unapossibilità che si rovescia sempre in impossibilità, il niente che emerge comecostitutivo dell’essere dell’ente umano. E non è un caso se, proprio sviluppandoquestalinea,Sartrediràchenoisiamoincertomodo“condannati”allalibertà,cioècondannatiall’impossibilitàdiunfondamentoultimoediunapositivitàpienadelnostro esistere. E anche quando in Italia Abbagnano parlerà dell’esistenza neiterminisempreaperti(equindipiùpositivi)diuna«possibilitàdipossibilità»comeresponsabilità del singolo rispetto alla storia, interpreterà come “compito”trascendentalequellocheperHeideggereraun“destino”epocale.

Un’altraprospettivaapertadalpensieroheideggeriano–laprospettivacheforsehaesercitatol’influssopiùampiosugranpartedellavorofilosoficodelNovecento,sinoai nostri giorni – è stata l’ermeneutica. Si tratta di quella che, a ragione,GianniVattimohadefinito come la vera e propriakoinèdel lavoro filosofico (almeno dimarca“continentale”rispettoaquellodimarca“analitica”)delNovecento.Maquicitroviamodifronteaunparadosso:daunlatopotremmodirechetuttociòchediessenziale appartiene all’ermeneutica deriva – attraverso la mediazione di Hans-GeorgGadamer–direttamentedaHeidegger;madall’altroglisviluppidelpensieroermeneutico costituisconouna sortadi indebolimento edi congedodagli esplicitiintentidellaricercaheideggeriana.

Non a caso Jürgen Habermas ha scritto, a proposito dell’ermeneuticagadameriana, che essa costituisce una sorta di «urbanizzazione della provinciaheideggeriana», dal momento che prende le mosse dalla questione sul sensodell’essere riproposta da Heidegger attraverso un’auto-interpretazione ontologicadell’esistenza umana, ma ne risolve i toni più metafisicamente “selvaggi” in una“buonamaniera”culturale.Intalsensol’ermeneuticacessadiessererelegataaunatecnicaoaunametodicadiinterpretazionedeitesti(biblici,giuridici,letterariecc.),

Page 56: GRANDANGOLO - Nil Alienum

e viene considerata come una possibilità ontologica costitutiva dell’esserci, al cuiessereappartieneappuntolacomprensionedell’essereproprioedell’esseredeglientiintramondani.L’ermeneuticadivienecosì ilmovimentofondamentaleeuniversaledell’esistenza,nellamisuraincuiessapermetteun’esperienzadellaveritàirriducibilealle oggettivazioni ottenute mediante il metodo tecno-scientifico moderno, econseguibilepiuttostoneldominiodellafilosofia,dell’arteedellastoria.Maquestaesperienza della verità viene in qualche maniera “laicizzata”, cioè liberatadall’impegnativocontestodiunaricercasuldestinodeldis-velamentodell’essereinquanto taleevienegiocatapiuttosto sull’incessante lavoro–più“umanistico”che“metafisico” – di costruzione del senso, di un testo o di un mondo, a partiredall’interpretazione che di volta in volta si produce del nostro passato e la suaintegrazione nel nostro orizzonte presente. Quando Gadamer afferma che ognicomprensionedell’uomonelmondoèun’interpretazioneecheogniinterpretazionesidispieganelmedium del linguaggio, egli riprendedi nuovouna tesi appresa daHeidegger:mamentreperquest’ultimoillinguaggioèilluogoincui“accade”esimanifesta la nascosta verità dell’essere, per Gadamer invece, più “urbanamente”appunto,l’esserechepuòessercompreso“è”toutcourtlinguaggio.

In una direzione apparentemente opposta a questa curvatura “umanistica”, ilpensieroheideggerianohagettatopercosìdirelasuaombralunga–direttamenteoindirettamente – su altri importanti territori della ricerca filosofica della secondametàdelNovecento,caratterizzatidauncomuneatteggiamento“antiumanistico”.È il caso per esempio della prospettiva “decostruzionista” di Jacques Derrida: adagire qui in profondità è la messa in questione e il superamento – proposti daHeidegger–diunametafisicadella“presenza”,secondolaqualeilmondosarebbecostituitonellasuaoggettivitàgrazieaunsapereditiporappresentativodapartedelsoggetto conoscente. L’identificazione dell’essere degli enti con la loro merapresenzasottomanoel’identificazionedelsoggettoumanoconuniotrascendentale(quello per intenderci che va dalla res cogitans di Cartesio all’Io penso di Kant),lascerebbenecessariamentenelnascondimentoquellapiùoriginariadifferenza cheper Heidegger consiste nel ritrarsi della verità dell’essere che chiama l’uomo peressere custodita,proprio inquanto ritrazioneenascondimento, e cheperDerridaconsisteinvecenellagenesioriginariadel logosdallascrittura,laqualepercosìdirecostituisce il dominio dell’assenza del soggetto rappresentativo, la sua traccia oiscrizione che resta sempre irriducibile all’occhio e alla voce dell’uomo. Bisognadunque smontare sistematicamente i costrutti della metafisica occidentalemettendoneanudoidispositividifondazioneelestrategiediargomentazione,nontanto per giungere tramite questa operazione a un senso primo (per quanto

Page 57: GRANDANGOLO - Nil Alienum

nascosto),maperevidenziarechelaveritàdelsensosidàsempreesoloinquantosidecostruisce: l’identità di qualcosa non si lascia fissare nella presenza oggettivatadellenostrerappresentazioninési lasciadefinirenei sistemidellametafisica,bensìva sorpresanel suo costitutivo rapporto ad altro,nel suodifferireda sé.Nonè lametafisica della presenza che va decostruitama è la decostruzione stessa la tramainterna di quella metafisica, che non potrà dunque mai essere semplicementesuperata o rifiutata o annullata, ma abitata per così dire “ai margini”. Estrematraduzione,quest’ultima,anzituttodelcompitoabbozzatodaHeideggerinEssereetempo di una «distruzione della storia dell’ontologia», che dissodi il terreno dellametafisica per rintracciare il nascosto filo conduttore della temporalità dell’essere,ma anche, secondariamente, dell’idea elaborata dal secondo Heidegger di unoltrepassamentoediunsuperamentodellametafisica,comeil«passoindietro»checipermettediascoltareedipensareciòchenellastoriadellametafisicaoccidentaleera rimasto (e doveva necessariamente rimanere) come impensato.Un impensatoche arriverà anche a “prodursi” come “Altro”: penso al modo in cui EmmanuelLévinas ha voluto operare un recupero della metafisica, radicalizzando lafenomenologiaheideggerianadell’esistenza,nonpiùperòinsenso“ontologico”,mainsenso“etico”.

Mailnessotrametafisicadellapresenzaesoggettivitàtrascendentalecostituisce–ancheseinmanierapiùindiretta–unodeipuntisucuifalevaidealmentel’intensolavoropropostodaMichelFoucault sotto il titoloprogrammaticodi «archeologiadelsapere».Heideggeravevamessoafuoco,eanchestigmatizzato,l’epocamodernacome l’epoca dell’immagine del mondo, ossia del mondo concepito comeimmagine, in quanto posto dall’uomo che se lo rappresenta. Da quel momento,identificabilestoricamenteinDescartes–ilqualecanonizzalariduzionedell’esseredell’uomo a subiectum e dell’essere dell’ente a obiectum –, la metafisica el’antropologiasi leganoadoppiofilo.Equestosiattestainmanieraclamorosaneldominio del calcolabile e dell’impiegabile esercitato dalla tecnica moderna. Ed èproprio il dominio tecnico a porre radicalmente in questione l’immaginetradizionaledell’antropologiaeachiedercinuovamente,aldi làdeicanoniclassicidell’antropologia, che “cosa” sia l’uomo. L’indagine foucaultiana sulle pratichediscorsive che costituiscono l’oggettodel sapere (come la follia o la sessualità)nelloro intreccio con pratiche non discorsive di istituzionalizzazione, controllo,regolamentazione sociale di quegli oggetti – in una parola l’indagine sul nessocostitutivotrasapereepotere–risenteevidentementedell’insistenzaheideggerianasull’immaginerappresentativadelmondochestaalcuoredellatecnica,maaltempostesso riprende l’idea heideggeriana secondo cui il senso dell’essere si produce

Page 58: GRANDANGOLO - Nil Alienum

storicamenteelasuaveritàaccadesempreinun“apriori”storico.Èpropriodiquichenascel’osservazionediFoucaultsecondocuil’uomoèun’invenzionemoderna,chehaavutounasuanascitastorica(nell’etàclassicadelSeicento)echesipreparaaunamorteprobabileeimminente,nonappenailsaperedacuiessoemergeprenderàuna nuova piega e una nuova forma di potere. L’antiumanismo è dunque unanecessitàstoricadellametafisicamoderna.

Laquestionedella tecnicahacostituitopoiun’altra costellazionediproblemi incuiHeidegger ha esercitato un influsso significativo. Anzi si può dire che è statosoprattuttograziea tale influssoche la tecnicasièmostratasemprepiùcomeunaveraepropria“questione”perilpensierofilosofico.Ciòèavvenutoinduedirezioni.In una prima direzione enfatizzando sulla scia di Heidegger – anche se inprospettivediversedallasua–latecnicacomeildestinonecessariodellametafisica,ilcontrassegnodiun’epocacomelanostra(masubasianticherisalentialpensierogreco),tuttacentratasulladimenticanza,larimozioneeilsistematicooccultamentodel senso e della verità dell’essere (come in Emanuele Severino) o come unarazionalizzazione tecno-amministrativa del politico che dismette da sé ogni valorefondativo(comeinMassimoCacciari).Inmanieraunpo’piùdeboleildiscorsosuldestinotecnicodellametafisicahaavutouncertoseguitoancheinalcunisegmentidel pensiero teologico-religioso e di quello ecologico-naturalista, nei quali vieneenfatizzatalacontrapposizionedi“sapore”heideggerianotraunpensierocalcolanteeutilitaristico, proprio delle società capitalistiche di impianto tecnocratico, da unlato, e dall’altro un pensiero meditante, aperto – attraverso la poesia – al misterodell’alterità,allaprospettivadelladifferenza,allasalvaguardiadellanatura.EquisiinnestaancheilparticolareappealcheHeideggerhadasempreesercitatoanchesulpensiero “orientale” (e giapponese in particolare) che in lui trovava unmodoperaccostare il pensiero del nulla e del vuoto della tradizione zen con quello di unnichilismooccidentalepensatononpiùcomerovina,macomesalvezzadell’essere.

Inunasecondadirezioneinvecelaquestionedellatecnicaèstatasviluppatacomeilmodopeculiare incui l’essere“invia” la suaveritàall’uomoproprionella formapost-metafisica della società della comunicazione, nella democratizzazione deiprocessisociali,nellapluralitàdiformeenell’auto-formazionediunuomosemprepiù trasparente a se stesso inuna societàdella trasparenza,nellaqualenonc’èunresiduodinascondimentodelsensochenonsiametabolizzatonelgiocoprospetticoespecularedellediverseinterpretazionidellavitaedelmondo.Heideggerdiventainquestaprospettivaunodeipuntidiriferimentoobbligatiperilcosiddettopensiero“post-moderno”(definizionepropostadaJean-FrançoisLyotardallafinedeglianniSettanta del Novecento), per quanto paradossale possa sembrare: proprio in un

Page 59: GRANDANGOLO - Nil Alienum

autore che più di ogni altro ha cercato di ripensare la metafisica e il problemadell’essere, si troverebbe il principale mentore del loro abbandono. Ma è unparadossofavoritoinqualchemododallostessoHeidegger,allorquandoegliinsistenell’identificareildarsidell’essereconilsuocongedoeilsuoritrarsi.

Il casopiù indicativodi tale approccio è senz’altroquellodiGianniVattimo, ilquale,assumendoeradicalizzandoilpensieroermeneuticodiGadamercomeviadiaccesso post-moderno a Heidegger, indica nell’«ontologia ermeneutica» la veraalternativa epocale (cioè nichilistica, in un senso positivo-destinale) all’ormaitramontata«ontologiametafisica».Nonpiùunsoggettochedeterminaunoggetto,ma una pratica infinita dell’interpretazione in cui si costituiscono insieme, ecircolarmente,ilsoggettoel’oggetto.QuellocheHeideggerhapensatocomel’Ab-grund, l’assenza di fondamento dell’essere sempre differente dalle determinazionidell’ente, dev’essere ripensato come «sfondamento» nichilistico, con l’intenzioneperòdi assumere ilnichilismononcomemera impossibilitàdiuna fondazione (equindiancorariferitaalpensierometafisico),macomepossibilitàdiesperiremodidivivereedipensaredifferenti,esclusidalpensierofondante.

Questotentativodiradicalizzarel’ermeneuticapurificandoladallanostalgiaperlametafisica, segnando ormai un passo in più rispetto aHeidegger eGadamer (maanche rispetto aDerrida eFoucault), fa registrare all’anagrafe filosoficanegli anniOttantaunnuovobrand,il«pensierodebole»,incuiilpensierodiHeideggervieneriappropriatodopoeallalucediquellodiNietzsche,opermegliodire,nelqualesiinterpretaNietzsche come il filosofo chepermetterebbedi comprendere l’attualitàdestinaledello stessopensieroheideggeriano. Inquesto «pensierodelladifferenza»l’esserestessovaripensatocome“accadere”(apartiredalconcettoheideggerianodi“evento”), nel senso che ogni manifestazione dell’essere è segnata dalla caducità.Proprioperchénonc’ènullaoltrel’accaderetemporaledell’essere,occorrepensareeagiredentrogliorizzontiapertidallastoria,conisuoicontesti, isuoilinguaggi, lesue istituzioni. Questo modo di intendere la post-metafisica (interpretazione cheVattimo battezza come «sinistra heideggeriana») è un suggello del carattereermeneutico della verità: l’interpretazione deve sempre pensare se stessa inmododebole,quindicomeciòcheèprontoadannullarsiinfavorediunaltroapproccio,accettando in una sorta di pietas (eredità secolarizzata in senso nichilistico delprincipiocristianodellacaritas)ladifferenzadialtripuntidivistaeinciòcompierel’ideaheideggerianachel’essenzadellaveritàènellalibertà.

Ma da ultimo, in questa pur limitatissima cartografia, si deve accennare alprofondoinflussoesercitatodaHeideggersullericerchedistoriadellafilosofiaedistorialetteraria.Basterebbecitare,comedeipuntidiriferimentoparadigmaticidelle

Page 60: GRANDANGOLO - Nil Alienum

prospettive aperte daHeidegger, i suoi libri suKant e il problema dellametafisica(1929), suSchelling. Il trattato del 1809 sull’essenza della libertà umana (1936) suHölderlinel’essenzadellapoesia(1936)esuNietzsche(1961).Sitrattadilavorichedifficilmente si potrebbero classificare solo come storiografici o storico-letterari,giacché inessiHeideggerproponeun’ermeneutica ingrande stiledella tradizione,chenon si limita ad applicare categorie teoretiche a testi e autori del passato,neiquali trovare conferme, verifiche e documenti della tesi filosofica preliminaredell’interprete(anchesefanaturalmentetuttequestecose),maproponeedesercitaun’interpretazionevistacome l’accaderepiùoriginariodella“cosa”chedivolta involta si studia dell’autore del passato, e insieme come l’accadere dell’essere delsoggettointerpretante.Insomma,unaveraepropriamodalitàontologicaconcuisicompiel’esistenzaumanaeconcuisimanifestalaveritàdell’essere.

Si tratta di un approccio senza dubbio tanto affascinante quanto rischioso, chemagarisottolapennadiHeidegger–allalucedellasuaidentificazionedellastoriadellametafisica con la storiadell’essere stesso–può risultare legittimoe fecondo,anche a costo di forzature o schematizzazioni; ma in coloro che volesserosemplicemente ripeterlo, applicando formule o filosofemi precostituiti sulla storiadelpensiero,talvoltapuòcadereinunesercizioarbitrario.Restatuttaviailfattochela posizione di Heidegger ha aperto in alcuni casi (come quelli citati, cui vannoaggiuntialmenoicasidiAristotele,diDescartesediHegel)dellenuoveprospettivediindagine,seguendol’ipotesichepercomprendereunautoreountestobisognainqualche modo riconoscere non solo ciò che in essi è stato pensato e fissato, maanche quello che resta impensato, ma senza il quale non si coglierebbe tutta laportatadelle lorosingoledottrine.SeperHeideggerciòcherestadapensareèciòchevienecustoditonelgià-pensato,equest’ultimorestasempreuninvitoperlasciarmanifestareilsensodelrealeelaveritàdellecose;perlostoricodellafilosofiaquestocostituisce–anchenelcasodiundistaccodalleposizioniteoricheheideggeriane–unappelloareincontrareeainterrogaregliautoridellatradizioneconunanuova,piùprofondaepiùcuriosaattesa.*H.G.Gadamer,Maestri e compagni nel cammino del pensiero.Uno sguardo retrospettivo, traduzione italiana diG.Moretto,

Queriniana,Brescia1980**K.Löwith,LamiavitainGermaniaprimaedopoil1933,trad.diE.Grillo,IlSaggiatore,Milano1988

Page 61: GRANDANGOLO - Nil Alienum

HEIDEGGEROGGI

Il nome di Heidegger si è come “sedimentato” nelle pieghe del pensierocontemporaneo. Inqualchemodo egli ancora continua aorientare il campodelladiscussione, funzionando come un indicatore di interessi, di problemi, diprospettive.Equestosiapercolorochesirichiamanoesplicitamentealsuopensiero,siaper coloro che lo rifiutano.Macosa si accetta e cosa si respingepropriamentecon Heidegger? Riprendendo una sua stessa osservazione, più volte espressa sindall’iniziodel suo lungopercorsodi ricerca, eglinonhamaivolutoproporreunasua particolare “filosofia” tra le altre, ma ha voluto per così dire esercitaresemplicemente uno sguardo quanto più possibile attento a comprendere il sensodell’esserediciòche“è”–dell’esistenzaumanacomedeglientichesipresentanonelmondo – permettendo che la verità nascosta di quel senso simanifesti come un“evento”diappropriazionediessereeuomo.

Nonunadeterminatadottrinafilosofica,dunque,mauneserciziodelpensierointesofenomenologicamentecomeun’aperturaallamanifestazionedellecose(meglio:comeun’aperturadellastessamanifestazionedellecose).Conl’ambizioneostinatadifarvederechedall’impostazionechediamoallaquestionesull’esseredipendeognialtrofenomenoumanoemondano,dallapoliticaall’arte,dallareligioneallatecnica,daivaloridellaculturaaidisvaloridelnichilismo.

Macosaèdavverovivooggidelpensieroheideggeriano?Checosaessopermettedicomprendere dell’uomo e del mondo rispetto alle emergenze dell’epocacontemporanea?Provoarispondereaquestadomandaappuntandoalcunequestioniaperte.

Sin dagli anni Sessanta la cifra più universalmente riconosciuta (a torto o aragione, è un altro problema) al pensiero heideggeriano era quella del«superamento»,senondelveroepropriocongedodallametafisicaoccidentale.Macisièbenprestoresicontochequelcongedoeraunattodacuinonsipotevamaiveramente uscire, ossia che esso non preludeva al raggiungimento di un altroterritoriooallascopertadiunaltropaesaggiodelmondo,maeracomeilcamminodiunochenonavanzamai.Seilsuperamentodellatradizionemetafisicasicompiesoloinun«passoindietro»versoilsuoimpensato,eseperpensaretaleimpensatobisognacontinuareagirareincircoloattornoaesso,eapprofondireil«mistero»delsuo stesso esser-nascosto, il pensiero non può che naufragare e fallire nelraggiungimentodelsuoobiettivodidireilsensoelaveritàdellecose.

Page 62: GRANDANGOLO - Nil Alienum

Lafunzionepositivasvoltadatuttoquestolavorìo–divoltainvoltaermeneuticoe/o decostruttivo – sul pensiero contemporaneo è un fatto credo innegabile,comunquesenevoglianogiudicaregliesiti,perchéhaoperatounasortadicriticadegli idoli della rappresentazionemisurativa e oggettivisticadelmondo. InsommaHeideggerhaaiutatotutti(anchecolorocheforsenonloammetterebberomai,machepurehannodovutofare iconticonquestaposizionedicriticaallariducibilitàuniversaledelmondoaoggettoperunsoggetto,anchesoloperrifiutarla)aprendereseriamente in considerazione ladomanda sull’esseredella vita edelmondo, comeuna domanda che, da un lato, apre lo spazio più proprio dell’esistenza umana edall’altro permette di scorgere il problema aperto della differenza che sempre larealtàmanifestarispettoainostrischemi.

Oggi che la comprensione ermeneutica e la pratica decostruttiva di questoproblemasembranoessersitalmentediffusedaesserediventateunaspeciedi“stile”o “maniera” (nel sensomanieristicodel termine)per sopravvivere alla fine enellafinedellametafisica,èforsevenutoiltempodiriconoscerecheogniinterpretazionedeve infine mirare alla manifestazione di un fenomeno senza ridurrepreventivamentequestofenomenoallasuainterpretabilità(al limite,questasarebbeunaconclusionesull’adeguatezzaomenodelnostroapproccio,nonunaconclusione“metafisica”sull’esserediciòche interpretiamo).Eallo stessomodoè il tempodiriconoscerecheogniseriadecostruzionenonpuòcheimplicareeaprireladirezionediunapossibilericostruzione.

Macomefarsìchelamanifestazionediunfenomenochenonsivogliaridurreainterpretabilitàermeneuticanonricadaasuavolta inuningenuooggettivismo?Oche il superamento della decostruzione non comporti il prevalere di un merocostruttivismo soggettivo? Per rispondere a questi interrogativi sembrerebbe chel’unicapossibilitàsiaquelladismarcarsitotalmentedaldominioheideggeriano,percollocarsi in altre pratiche dell’indagine filosofica. Pensiamo, tra le altre, a duepossibilitàperseguitenelpanoramacontemporaneo.Laprimaèquelladellafilosofiaanalitica, non solo nella sua attenzione iniziale all’analisi logica del linguaggiocontrapposta all’insensatezza degli asserti (come quelli heideggeriani) riguardantifenomenimetafisicidi tiponon-empirico (per esempio il “niente”),maancheneisuoipiùrecentisviluppicomefilosofiadellamenteditipocognitivistico.Inquestocasol’unicagiustificazionedeifenomeniandrebbetrovataalivellodelnaturalismo,comeformaditendenzialeriduzionedell’esserecoscientedell’uomoalledinamicheneuronalieallaloroelaborazioneattraversol’azionedellaculturaedellasocietà.Manegli ultimi tempi è stata avanzata anche un’altra via di uscita dall’orizzonteheideggeriano, piuttosto all’interno della stessa tradizione continentale, con un

Page 63: GRANDANGOLO - Nil Alienum

richiamo al “realismo” come atteggiamento anti-ermeneutico, che contesta ladipendenza dell’ontologia dalla gnoseologia, ribadendo il carattere inemendabiledell’esseredelmondorispettoainostrischemimentali.

Nonèfacileperò,néforseutile,sbarazzarsidiHeidegger.Cometuttiipensatorichehannofattoun’epoca,anch’egliriemergelìdovesembrerebbeesseremessofuorigioco,proprionellaposizionecontrariadeisuoiavversari.Lafilosofiaanalitica,peresempio, sembrerebbe per principio uno stile di pensiero anti-heideggeriano, omegliochenasceesisviluppapropriograziealrifiutodiunmododifarefilosofiacome quello diHeidegger. Eppure a ben vedere vi sono dei temi o delle opzioniteorichediquest’ultimoche–puradistanza–risultanoanalogheoaffiniaquelleanalitiche (sebbene la filosofia analitica resti sostanzialmente indipendente dallamatriceheideggeriana):peresempioilruolocentraledel linguaggiocomeaperturadelmondo e traccia dell’esperienza (si pensi al possibile incrocio tra il linguaggiocomecasadell’esserediHeideggerei“giochilinguistici”dell’ultimoWittgenstein),la concezione dell’uomo-esserci come essere-nel-mondo e la sua comprensionedell’essere delle cose come utilizzabili o mere presenze sottomano quale matricedell’ontologia degli oggetti naturali e sociali; l’appartenenza dell’uomo alla naturanelsensoanticodellaphysis,larealtàchehainsé,enonfuoridiséilprincipiodelmovimento.Pernondirepoidelfattochenegliultimidecennilastessametafisica,che nel campo continentale post-heideggeriano era data come irrimediabilmente«superata»(nelsensogiàchiaritodiquestosuperamentocomepermanenzanelsuoimpensato), è stata sempre più sviluppata in senso “professionale” proprio nelcampodella filosofiaanalitica.Egiàquestacircostanzastaadireche ildivariotrafilosofia continentale e filosofia analitica non coincide più in alcun modo con ildivariotralaricercametafisica,daunlato,el’analisilogicadellinguaggiool’analisineuroscientificadellamentedall’altro.Almenoilcampoècomune,benchédiversioaddirittura opposti gli approcci. Potremmo dire che questa nuova possibilità didialogo,nelconfrontomaanchenelloscontro,avvienenelnomediunarinnovataattenzione all’ontologia – cui si richiama in maniera particolare la tendenza delnuovo “realismo” – un’attenzione, per dirla proprio nei termini analitici, adescriverequellochec’èechecos’è–ocosasignifica–quellochec’è.

Ilpuntosemmaièquellodicontinuareachiedersi–equiancoraciaiutalaricercaheideggeriana–sel’ontologiapossaesaurirsiinunasortadicatalogodelmondooseessa non richieda un’apertura al problema del significato e della verità dell’essere,riconoscendocheessononpuòmaiessercompletamenterisoltoattraversolenostrecostruzionilogico-mentali,mavaintesocomeunluogochenoigiàabitiamoechecostituiscel’orizzonteelapossibilitàdiogniconoscenzaediogninostraposturanel

Page 64: GRANDANGOLO - Nil Alienum

mondo.Ecosìl’ontologiadeglioggettidellanaturaedellastoriarichiederàchenonsiperdadivistalaprospettivadiun’ontologiaesistenziale(ofenomenologica),cheda un lato ci aiuti a considerare la dimensione finita della nostra ricerca e dellenostrepraticheconoscitive;dall’altrociapra,intuttoilsuoinesauribilesignificato,il senso della finitezza che ci contraddistingue come esseri-nel-mondo, e che ciconfiguracomeentichedomandanodelsensodellarealtànonpotendomaiesserneisempliciproduttori(nelqualcasoladomandadelsensosemplicementecesserebbediesistere).

Sesivuole,sitrattadiriconoscerealpensieroheideggerianounafunzioneinterrogativapermanente,analoga(purnegliintentienelleconseguenzedeltuttodiverse)aquelladellakantiana“criticadellaragione”.

Nonsarebbeforsepossibile,peresempio,tracciareunparalleloheideggerianoconlatensione dialettica cheKant istituisce tra il “conoscere” (Erkennen) e il “pensare”(Denken),trailmondodeifenomenimisurabiliequellodelleideenoumeniche,traglientideterminatiel’essereincognitodell’anima,delmondointotalitàediDio?Con la peculiarità che Heidegger, rileggendo Kant dopo Nietzsche, rendeproblematica la rigorosa delimitazione kantiana dei campi del sapere scientifico edellametafisica,trovandoproprionellatecno-scienzalapiùcompiutarealizzazionedella metafisica (intesa appunto come onto-teo-logia); e viceversa scorgendo nelnichilismodelnostrotemponontantounaperditaosvalutazionedell’essere,mailmodo con cui si può salvaguardare l’eccedenza e la differenza del significatodell’essererispettoalledeterminazionideglienti.

CosìHeidegger può ancora dirci qualcosa di importante non solo inmerito alversante critico-decostruttivo-genealogico del pensiero contemporaneo, ma anchesul versantedi un’ontologia ricostruttiva: e questononper sostenere che alla finetutto può essere ricondotto a heideggerismo, ma al contrario per trovare inHeidegger quell’impulso al domandare filosofico che non si stanca di riaprire lequestionidellametafisicaintesa(ancoraunavoltainsensokantiano)comelastessa“natura”umana.Un impulso interrogativo che a volte èpiù radicale epraticabiledellestesserispostecheeglihadatoatalidomande,echenonpochevoltepotrebbeaddiritturaportareanonaccettarelesuerisposte,proprioperchéessenonriesconoasoddisfarepienamentelesuestessedomande.

Restacomunquedaconsiderare il fattocheancoraoggi ilpensierodiHeideggerriscuoteun interesseassolutamente incomparabileconquellodialtri filosofiper ilgrande pubblico – ben più vasto di quello che si occupa professionalmente difilosofia – amotivo della sua contiguità e la sua ambigua compromissione con ilregime nazista. Come si è accennato in precedenza, questo è dovuto non solo

Page 65: GRANDANGOLO - Nil Alienum

all’episodiodel rettoratodel1933-34,maancheal silenzioda luimantenutosinoalla fine sulla scabrosa vicenda (tranne unmemoriale in cui però non è presentealcuna ritrattazione) e soprattutto alla convergenza di alcuni suoi temi – comequellodeldestinodelpopolotedescochiamatoaunsommovimentospiritualechesuperasse bolscevismo e americanismo, o quello di una critica feroce alla societàdemocratico-borghese, dell’attaccamento di una comunità di “sangue” alla suapropria“terra”,ecosìvia–conalcunequestionisollevatedall’ideologiaefinanchedalla propaganda nazionalsocialista. Sebbene si sappia anche che gli ideologi delregimebenprestoconsideraronoilfilosofounpericolosonemico“interno”.

Maèpropriodiquestiultimissimimesi,conlapubblicazionenell’aprile2014deiQuadernineri(coniltitolodiÜberlegungen,ossia«Riflessioni»redattetrail1931eil1941)loscoopchehafattonuovamentefibrillarelacriticafilosoficael’attenzionegiornalistica, giacché sarebbe infine comprovato quello che sinora si era escluso otaciuto, e cioè che la prossimità al nazionalsocialismo da parte di Heideggerimplicasseancheunasuaposizioneesplicitamenteantigiudaica.Ebbene,trail1939e il ’41 Heidegger registra i suoi giudizi storico-destinali, di tono nettamentenegativo, sul ruolodegli ebrei edell’ebraismonella storia (metafisica)delmondo.Egli stigmatizza nell’«ebraismo mondiale» il prevalere di un «principio razziale»occultato sotto le vesti di un cosmopolitismo e di uno sradicamento dalla terra etutto giocato nella riduzione delmondo al pensiero del calcolo e del commercio(senzacheperesempiogliebreitedeschisiassumesseroleresponsabilitàdiversareilpropriosangue,comeinveceeranochiamatiafareifiglidellaNazioneinguerra).Inquestol’ebraismomondialeporterebbeunaforte,fataleresponsabilitànelprocessoormaiimperantedelladimenticanzadell’essere,cioèdelpuronichilismo.

Tantoènaturalmentebastatoperriaccendereifronticontrapposti(inGermaniama soprattutto in Francia), tra i circoli di decisa fede heideggeriana, a tendenzanegazionista, e gli interpreti che in maniera diametralmente opposta tendono aspiegare l’intero pensiero del filosofo grazie alle chiavi del suo nazismo e del suoantisemitismo.Laquestionenonsarebbediimportanzacosìdecisiva(trannecheperidevotiegliantagonisti),senonfossecheessacostringearipensarealmodoealleprospettiveincuiHeideggerèstatolettoeutilizzatofinora.Equièforseproprioilcontestoitalianoaessereparteincausaprincipale.ApartiredaglianniSettantadelNovecento il pensiero heideggeriano (insieme a quello nietzschiano) era statointerpretatodaalcuniesponentidelpensieropost-marxistaocomunquedi“sinistra”e“progressista” (pensoaCacciarieVattimo)comeunautoreessenziale–propriolui,infondoconsideratocomeunautoredi“destra”edarivoluzioneconservatrice–per pensare a fondo la crisi delmondo contemporaneo, il suo affrancamento dai

Page 66: GRANDANGOLO - Nil Alienum

valoriereditatidallametafisicaedall’antropologiamodernaelanuovacostellazionechesipresentavagraziealnessotranichilismoetecnicizzazione.Nonsitrattavasolodel pur rilevante contributo portato da Heidegger all’analisi filosofica della sferaeconomico-politicadella tecnica,mamoltodipiùdiunvero eproprio fattorediemancipazionerispettoaununiversodiriferimentoormaiscomparso,checedevailpassoanuoviscenaridisensoediorganizzazionesociale.Aprescinderedalfattochequesti nuovi scenari fossero visti da alcuni in senso tragico, come una inevitabilenecessità dell’ordine politico, e da altri in senso liberatorio, come un nuovoprotagonismosenzacensureerimozionideisoggettiindividualiedelleforzesociali.

Macom’erapossibilecheunautore lettoqualemomentodiemancipazioneediliberazione del soggetto e del mondo da una tradizione non più adeguata nellospiegare i movimenti della società contemporanea fosse poi non soloideologicamenteaffinealnazismo,maaddiritturaall’antisemitismo?Si tratta forsediriapriredinuovolaquestionedelrapportotraciòcheHeideggerpermettevadipensare e i prezzi che in un modo o nell’altro imponeva di pagare: laneutralizzazionedellatradizioneebraico-cristiana,daunlato,equellailluministicadall’altro. Contrariamente a quello che avveniva tradizionalmente, di fronte allaposizione heideggeriana (e prima ancora nietzschiana) ebraismo, cristianesimo eilluminismo stanno da una stessa parte e costituiscono le esperienze storiche dadecostruire e superare.Unnuovo autoritarismo, dunque, covato all’internodi unpensieroutilizzatoinsensoprogressistaedemancipativo?Ilpensieroheideggerianoèdestinatoaquestomarchioindelebiledellasceltapolitico-ideologicapiùinfamanteepericolosachecipossaessere?Heideggerautoretotalitarioeviaaltotalitarismosottoformadeldestinodell’essere?

La questione dev’essere lasciata aperta, se è vero che il pensiero di un grandefilosofodàprovadiséperlepossibilitàcheapre,piùcheperledottrinechesostiene.Echeunadiversaletturadelsuopensiero,ancheinordineallapolitica,siapossibile,sta a ricordarcelo una sua allieva e amica, insospettabile quanto alle simpatietotalitarie, l’ebrea secolarizzata Hannah Arendt, la quale proprio nelle suefondamentali ricerche sulle origini dei totalitarismi novecenteschimetteva in lucechelapeculiaritàdiquestiultimi(rispettoalletirannieealledittaturedelpassato)risiedeneltentativodineutralizzare,regolamentareeinfinespegnerelacapacitàdelpensierochecontraddistingueognisingolapersona.E,diconverso,cheèsolosullaforza del pensiero del singolo individuo che si può far leva per una critica eun’opposizione realealle ideologie totalitarie.Si tratta, comeArendt sottolinea,diunaposizioneappresapropriodal suomaestroHeidegger, la cui forzaedecisivitàrisultavaalla finepiùgrande,e financheoppositiva,rispettoallesuestesseerratee

Page 67: GRANDANGOLO - Nil Alienum

tragichesimpatiepolitiche.Solo che questo portava inevitabilmente a ripensare in altro modo il percorso

heideggeriano, prima ancora che nei suoi esiti socio-politici, nei suoi fondamentiontologico-esistenziali. Se tutto eranatodall’ideadiunuomo segnato inmanierainsuperabile dall’essere-per-la morte, cioè gettato nella sua assoluta finitezza erimesso alla sua impossibilità come la possibilità più propria, Arendt esercita unaltrosguardo,eproponedivederel’individuoumanocomeunentechepuònascereedè-nato.Questasuanatalitàèilprincipioontologico-politicodelsuopoteriniziarequalcosadinuovo.Ognipersonaèunnuovo inizio,cioèunapossibilitàapertadiazioneedilibertà.

AMICIENEMICI

HannahArendt(1906-1975).Filosofadellapoliticadiorigineebraica,puòessereconsideratapercosìdire lagrande“eccezione”diHeidegger.Anzituttoper il fattoche l’incontro, da studentessa, con il professor Heidegger durante le lezioni difilosofia all’Università di Marburgo ha costituito per lei l’inizio di una storiad’amore,mai confessata pubblicamente,ma anchemai esplicitamente sconfessata,puredi fronte allamogliedi lui,Elfriede, anzi intimamente coltivata, anchenella

Page 68: GRANDANGOLO - Nil Alienum

distanza,sinoallafinedellavita.EagliocchidiMartinleihasemprerappresentato(come si legge dall’intenso carteggio intercorso tra i due dal 1925 al 1975) unaspecie di promessa e di compimento affettivo del pensiero, in cui la situazioneemotivadominantenonerapiùquella–teorizzatainEssereetempo–dell’angosciaodell’essere-per-lamorte,maquelladellagioiaedell’attrattivadiunapresenzareale.Come lui le scriveva nel 1925: «Oggi sei arrivata così felice, raggiante e libera,proprio come mi auguravo che fosse il tuo ritorno a Marburgo. E io sono statostorditodallo splendorediquesto essereumano–a cuiposso esserevicino finoausare il tu. E quando tu, essendoti accorta che sembravo quasi assente, mi haidomandato se dovevi andartene, allora ero con te – completamente solo – liberodallepreoccupazionidelmondoedaipensieri–nellagioialuminosadelfattochetucisei».Unapromessaeuncompimentochecostituisconoforseunadelleispirazionisegretedelpensieroheideggeriano, solo sotto formadiun rapportoche, appunto,nonpuòrealizzarsisenonnellasuaimpossibilitàeffettiva,comeunadonazionechesicompienellaformadelrifiuto.TrasferitasiaHeidelberg,Hannahscriveràlasuadissertazione di dottorato sotto la guida diKarl Jaspers su Il concetto di amore inSant’Agostino. Nel 1933, a causa della salita al potere dei nazisti, si trasferirà inFrancia,enel1941emigrerànegliStatiUniti.MaArendtcostituisceun’eccezioneheideggerianaancheperilfattodiaverfattosuol’impulsodiunpensieroontologicoin grande stile, come quello di Heidegger, portandolo però a dare frutti in unariflessione sulla politica assai distante, se non opposta, rispetto a lui. Il pensieroumano, considerato come la possibilità più propria del nostro stare al mondo,divieneconleianchelachancepiùdeterminanteperunacriticapoliticaradicaledeitotalitarismieperlacostruzionediunasocietàdiuominiliberi.L’agirepropriodiogniuomoèunnuovo inizionelmondo,dovutoallacapacitàdicercare laveritàcon il pensiero e di porre domande sul significato delle cose: ed è proprio sullasoppressionedelpensierochegioca,daunlato,iltotalitarismoedall’altrolasocietàimpersonaledimassa.

RudolfCarnap(1891-1970).Filosofotedescodellascienza,puòessereconsideratopercosìdireilperfetto“rovescio”diHeidegger.NotosoprattuttocomeesponentedipuntadelCircolodiVienna,centromilitantedielaborazionedelprogrammadiun empirismo logico (noto anche come neo-positivismo o positivismo logico),Carnap costituisce il riferimento ideale o quasi la “testa di serie” della cosiddetta«filosofia analitica» contrapposta aquella «continentale», che avrebbe invece come“testa di serie” Heidegger. Ma per meglio comprendere l’opposizione teorica epersino il contrasto personale tra questi due autori (che esplode amotivo di unacelebre, asperrima recensione di Carnap alla conferenza heideggeriana del 1929

Page 69: GRANDANGOLO - Nil Alienum

intitolataChecos’èmetafisica?)vanotatolostranoparallelismodeiloropercorsieildiverso significato che essi danno a parole o problemi comuni.Negli anniVenti,mentreHeideggerè impegnatoaelaborareunafenomenologiaermeneuticadacuiemerge la costituzione ontologica dell’esserci come essere-nel-mondo, Carnap siconcentra su quel «sistema di costituzione» scientifica che egli chiama la«costruzionelogicadelmondo»,ossialadeduzione,apartiredaunabasepercettivaempirica (i «dati vissuti elementari»), di tutti i concetti che rientrano nel sistemacomplessivodellanostraconoscenza.ApartiredaglianniTrentaHeideggertentadiradicalizzareilproblemadelsensodell’essere(sullabasedellacomprensionepropriadell’esserci) elaborando il problema della verità dell’essere, in cui l’essere si dà alpensieroattraversoillinguaggio;Carnapinvecetentadiradicalizzarelafondazioneempirica della logica e del linguaggio scientifico attraverso una fondazione«fisicalista»ditalelinguaggio,basatosu«proposizioniprotocollari»cheattestanolapresenza fisica degli oggetti in undato spazio e in undato tempo, secondo certeproprietà.EseinHeideggerlaquestionedellaveritàcomeeventodiappropriazionedi essere e uomo chiede un distacco critico dalla tradizione metafisica, che hacostantementeridottol’essereallapresenzaontica,inCarnapinvecelametafisicavacriticataeabbandonataperchénonsarebbestatafedeleaquestapresenzialitàontico-fisicaeavrebbesconfinatonell’incontrollabilevaghezzadelconcettodiessere(comediquellidiessenza,io,niente,infinitoecc.).Entrambi,dunque,intendonosuperarelametafisica,mapermotividiametralmenteopposti.EnonèuncasochelacitatarecensionediCarnapfosseintitolataIlsuperamentodellametafisicamediantel’analisilogicadel linguaggio.Proposizioni comequelleutilizzatedaHeidegger apropositodelniente(«Ilnientestessonientifica»-vediilcapitoloPaginescelte)sidimostranodel tutto prive di senso, ossia pseudo-proposizioni, perché al loro internocompaionoparoleprivedisignificato(cioèsenzareferenzaaunoggettoempirico)eperchécontravvengonoallasintassilogicadelnostrolinguaggio.Incosaconsiste,sichiedeCarnap,ladifferenzatrailverbo«nientificare»usatodaHeideggereilverbo«nullificare»o«annientare»?Solo inunaqualche«misteriosa»proprietàdelniente!MaperHeideggerèproprioquesto«mistero»chevapensato.

Edmund Husserl (1859-1938). Matematico e filosofo moravo, colui che hainaugurato e codificato il metodo fenomenologico in filosofia, può essereconsideratoper cosìdire il classico casodi “amico”– inquella formadi supremaamicizia che è propria dei veri “maestri” del pensiero: e in questo egli fu certomaestrodiHeidegger–chesitrasformainunpesoeallafineinunostacoloperildiscepolo. L’attrattiva maggiore esercitata da Husserl su Heidegger si verificòquandoiduenonsiconoscevanoancoradipersona,allorchéHeidegger,duranteil

Page 70: GRANDANGOLO - Nil Alienum

primosemestreuniversitariodiTeologia,siimbattenelleRicerchelogichediHusserlescoprelapossibilitàdi«vedere»uncertotipodicose–di«fenomeni»–dicuiperlo più non ci accorgiamo e la cui natura non è né “cosmologica” (cioè nonappartiene semplicementealmondoche sta “là fuori”)né“psicologica” (cioènoncostituisce semplicemente un atto della nostra mente), bensì “logica”, e piùprecisamente fenomeno-logica: spazio di incontro originario dell’io intenzionale edellamanifestazionedellecose,incuiaccadeuntiponuovo,irriducibiledi“essere”.Di qui Heidegger attingerà l’intuizione che l’essere non è “qualcosa” che simanifesta,maèinquantotalepuramanifestatività,“fenomeno”chesilasciavedereda e in se stessonel logos.Maproprionelmomento in cui, nel 1919,Heideggerdivienel’assistentediHusserlaFriburgo,lelorostradecomincianoadallontanarsifinoaldistaccoirreversibileallafinedeglianniVenti.Undistaccochesiconsumaperentrambiinnomedell’autenticitàedellaradicalità–rivendicataasuomododaciascuno dei due – della fenomenologia. Agli occhi di Heidegger la svoltaidealistico-trascendentalecheHusserlcompieconleIdeedel1913di fattoportavacoluichecosìtantosieraspesocontrolopsicologismoaunaricadutaclamorosanelvicolociecodellasoggettivitàmoderna,ecosìancorainunasortadi“psicologismo”(un soggetto ridotto a coscienza pura senza mondo); agli occhi di Husserl, alcontrario,l’analiticaesistenzialediEssereetemporischiavadicadereinunasortadi“antropologismo”,paradossaleper chi, comeHeidegger, si era spesoper smarcarel’esistenza umana dall’immagine tradizionale dell’uomo come animale dotato diragione o ente creato. Il punto di rottura ufficiale coincide, nel 1927, con laredazionedellavoce«Fenomenologia»per l’EncyclopaediaBritannica, cheall’inizioHusserl aveva affidato a Heidegger, non accettando infine (perché non vi siriconosceva) la redazione preparata da quest’ultimo. In ogni caso Essere e tempoportavacomededica:«AEdmundHusserlconammirazioneeamicizia»(dedicachefu espunta su iniziativa dell’editore, e non per scelta dell’autore, nell’edizione del1941,perprevenirelacensuranazistaamotivodelfattocheHusserleraunautoreebreo,ma poi tornò al suo giusto posto nelle edizioni successive). E in una notadell’operaHeidegger ringraziava«inprimo luogoE.Husserl […] se la ricercachesegue fa qualche passo avanti nell’aprimento delle “cose stesse”».Nelmaggio del1933,comericorderàlostessoHeidegger,suamoglieinviòunaletteraallasignoraMalvine Husserl, «nella quale attestavamo la nostra “immutata gratitudine”»,assiemeaunmazzodifiori,acuilasignoraHusserlrisposeconunringraziamentoformale, aggiungendoperò che «i rapporti tra le nostre famiglie erano interrotti».Quando Husserl morì, nel 1938, Heidegger non partecipò ai funerali, e questa,disseilfilosofo,fu«unamancanzaumanadicuipiùtardi,inunaletteramiscusai

Page 71: GRANDANGOLO - Nil Alienum

conlasignoraHusserl».Maforseancheattraversoquestodistacco,contuttiisuoitoni di scontrosità e riottosità, si doveva giocare la strana e pur reale infedele“fedeltà”diHeideggeralsuomaestro.

ErnstCassirer(1874-1945).EminentestudiosodiKantefilosofo“kantiano”–ilprincipedelneokantismonellaGermaniadiiniziosecolo,chepoiapproderàaunaoriginale «filosofia della cultura» –, può essere considerato il tipo di filosofo e ilmodellodiintellettualedacuiHeideggerhavolutoprenderecongedo,considerandoproprio la distanza da esso come lamisura e la prova di un nuovo, più radicalemodo di intendere la vocazione e il compito del filosofo. Proverbiale a questoriguardo l’impressione suscitata da Heidegger su Toni Cassirer, la moglie delfilosofo,inoccasionediundialogo-disputatraiduesullafilosofiakantianatenutoaDavos,inSvizzera,nel1929.AconfrontoconCassirer,uomodiculturaraffinata,interessatoappuntoalle formesimbolicheconcui lestruttureaprioridellamenteumana costituiscono una cultura e un universo di valori di tipo umanistico,Heidegger appariva come un ferrigno contadino svevo, tutto concentrato sullacapacità del pensiero umano di smuovere le forze originarie, starei per diretelluriche, del mondo, non tanto attraverso l’arte della “costruzione” e della“formazione”, quanto attraverso l’arduo compito della “distruzione”. E unadistruzioneingrandestile(nelsensotipicamenteheideggerianodel“dissodare”unterreno induritosi per ritrovare le radici nascoste delle esperienze metafisichefondamentali) egli opera sul corpo vivo della Critica della ragion pura di Kant,interpretata nonpiù comeuna dottrina anti-metafisica della conoscenza o peggioancoracomeunateoriadellascienza,macomelapiùprofondacomprensionedellafinitezza metafisica dell’uomo. Con Kant la metafisica si manifesterebbe come lastessa“natura”dell’uomochecomprendel’esseregraziealnascostofondamentodeltempo. A detta di Heidegger, Kant (nella trattazione sullo «Schematismotrascendentale» all’interno della prima Critica) avrebbe intravisto questofondamentosenza fondamento,questo«abisso»del tempo(cheè il tempostesso),masenesarebberitratto,quasiimpaurito,persistemarsi(comepoiavrebberofattoineokantiani) nelle forme conosciute e controllate dell’intelletto. Lui, invece,Heidegger,vuoleguardarloinfacciaquestoabisso,lasciandoCassirerinsuperficie,alle sue forme simboliche, e tentandoperparte sua ilmisterodell’origine.Edi lìvederrinascereiconcettiprimidellafilosofia.

Page 72: GRANDANGOLO - Nil Alienum
Page 73: GRANDANGOLO - Nil Alienum

APPROFONDIMENTI

ESSEREETEMPO

Se il problema dell’essere deve esser posto esplicitamente e svolto nella piena trasparenza di se stesso,l’elaborazione di questo problema richiederà [...] l’esplicazione del modo in cui si può volger lo sguardoall’essere, realizzarne la comprensione e afferrarne concettualmente il senso; e richiederà lapreparazionedellapossibilitàdella sceltacorrettadell’enteesemplare,nonché l’elaborazionedellagenuinaviadiaccessoaquestoente.Mavolgerlosguardo,comprendere,afferrareconcettualmente,scegliere,accederea,sonocomportamenti

Page 74: GRANDANGOLO - Nil Alienum

costitutividel cercare eperciòparimentimodidi esserediundeterminatoente,diquell’ente chenoi stessi, icercanti,sempresiamo.Elaborazionedelproblemadell’esseresignificadunque:renderetrasparenteunente(ilcercante)nel suo essere.Laposizionedi questoproblema, inquantomododi essere di un ente, è essa stessadeterminatainlineaessenzialedaciòapropositodicuiinessosicerca:dall’essere.Questoente,chenoistessisempresiamoechefral’altrohaquellapossibilitàd’esserecheconsistenelporreilproblema,lodesigniamocoltermineesserci[Dasein].Laposizioneesplicitaetrasparentedelproblemadelsensodell’essererichiedel’adeguataesposizionepreliminarediunente(l’esserci)neiriguardidelsuoessere.[...]L’essercinonèsoltantounentechesi presenta fra altri enti.Onticamente, esso è caratterizzato piuttosto dal fatto che, per questo ente, nel suoessere,nevadiquestoesserestesso.Lacostituzioned’esseredell’esserciimplicaallorachel’esserci,nelsuoessere,abbiauna relazioned’essere col proprio essere. Il che, dinuovo, significa: l’esserci, inqualchemodo epiùomenoesplicitamente,sicomprendenelsuoessere.Èpropriodiquestoenteche,colsuoessereemedianteilsuoessere,questoessereèapertoadesso.Lacomprensionedell’essereèessastessaunadeterminazioned’esseredell’esserci.Lapeculiaritàonticadell’essercistanelsuoesser-ontologico.

M.Heidegger“Essereetempo”acuradiF.VolpisullaversionediP.Chiodi,Longanesi,Milano2005

Essereetempopuòessere lettocomela storiaromanzatadiunadomanda,quellaapparentementepiùovviaepiùastratta,mainrealtàlapiùconcretaedecisivaperogninostrorapportamentoanoistessieallarealtàintera:«chesignificaessere?».Solodallacorrettacomprensionediquestadomandadipendelapossibilitàditrovarelarisposta(equellaipotizzatadaHeideggerèche“essere”significhi“tempo”).Perquestoladomandasull’essererichiedeanzituttochesimettaafuocol’esseredelladomanda,noncomeunasempliceattivitàdelnostroioodellanostracoscienza,macomelostessomododiesseredell’entechenoistessisempresiamo,cioèl’«esserci».Quest’ultimoè,appunto,l’entechedomanda,inquantocomprendegiàsempreinqualchemodol’essereproprioequellodeglientichesiincontranonelmondo.L’ontologiapuòdunqueessereriapertacomeunaricerca teoretica solonellamisura incui si scopre l’essere-ontologicodiquell’entesuigenerischeèl’esserci.Questaradiceesistenzialedell’ontologiaèforselacifrapiùpropriadell’interaricercaheideggeriana.

.

Page 75: GRANDANGOLO - Nil Alienum

CHECOS’ÈMETAFISICA?

Se è certo che non cogliamomai inmodo assoluto la totalità dell’ente in sé, non èmeno certo che noi citroviamopostinelmezzodell’entecheinqualchemodoèsvelatonellasuatotalità.Infondoc’èun’essenzialedifferenzatrailcoglierelatotalitàdell’enteinséeilsentirsiinmezzoall’entenellasuatotalità.Laprimacosaèfondamentalmente impossibile, l’altra accade costantemente nel nostro esserci. [...] Il sentirsi situati propriodellostatod’animoincuicisitrovanonsolosvelaasuomodol’esserenellasuatotalità,maquestosvelamento,lungi dall’essere un mero accidente, è al tempo stesso l’accadimento fondamentale del nostro esser-ci. [...]Questo accadere è possibile e, benché assai di rado, è pure reale, solo per degli attimi, nello stato d’animofondamentale dell’angoscia. [...] Nell’angoscia, noi diciamo, «uno è spaesato».Ma dinanzi a che cosa v’è lospaesamentoechecosavuoldirequell’«uno»?Nonpossiamodiredinanziachecosaunoèspaesato,perchéloènell’insieme.Tuttelecoseenoistessiaffondiamoinunasortadiindifferenza.Questo,tuttavia,nonnelsensoche le cose si dileguino,ma nel senso che nel loro allontanarsi come tale le cose si rivolgono a noi.Questoallontanarsidell’entenella sua totalità, chenell’angoscia ci assedia, ciopprime.Non rimanenessun sostegno.Nel dileguarsi dell’ente, rimane soltanto e ci soprassale questo «nessuno». L’angoscia rivela il niente. [...]Nell’angosciac’èunindietreggiaredavantia...checertononèpiùunfuggire,bensìunaquieteincantata.Taleindietreggiaredavantia...prendelesuemossedalniente.Quest’ultimononattraeasé,maperessenzarespinge.Tale respingere da sé è però in quanto tale il rinviare, facendolo dileguare, all’ente nella sua totalità chesprofonda.Questorinviare,respingendolonell’insieme,all’entenellasuatotalitàchesidilegua–inquantotaleil niente angustia nell’angoscia l’esserci – è l’essenza del niente: la nientificazione. [...] È il niente stesso chenientifica.

M.Heidegger“Checos’èmetafisica?”in“Segnavia”acuradiF.Volpi,Adelphi,Milano1987

LametafisicaperHeideggernonèsoltantounacorrenteounascuolaall’internodellatradizionefilosoficaoccidentale,ma costituisce per così dire la «natura» finita dell’esserci. Quest’ultimo infatti si «trascende» sempre come ente ecomprende la differenza dell’essere dall’ente. È proprio questa trascendenza dell’esserci a far scaturire la domandametafisica fondamentale (che Heidegger attinge da Leibniz e mette a tema in una celebre prolusione del 1929intitolata Che cos’è metafisica?): «perché è in generale l’ente e non piuttosto il niente?». Ma riproporre questadomanda indica una presa di distanza dalla tradizione: se infatti quest’ultima ha sempre cercato di affrontare laquestionepartendodall’entecheè-presente,Heideggervuoleinveceinvertirelaposizione,partendodallascopertadel«niente».Questaèlamodalitàesistenzialmentepiùoriginariapertematizzareilproblemadell’esserecometale.Ecosì,mentre tutte le scienze si interrogano sugli enti che rientrano nel loro ambito oggettuale – «e al di là di questo,nient’altro»–,lametafisicasiinterrogasuquesto«niente»descrivendolostatod’animofondamentaledell’angoscia:inessal’esseresirivolgeanoisottraendosiallanostrapresa.Etalesottrarsinonsignificaunameramancanzadell’ente,mal’esperienzadell’esserestessoinquantoradicalmentedifferentedall’ente

Page 76: GRANDANGOLO - Nil Alienum

LAVERITÀDELL’ESSERE

Qualèlaviacheconduceall’esser-mezzodelmezzo?Inqualmodopossiamoaccedereaciòcheilmezzoèinverità?[...]Scegliamo,adesempio,unquadrodivanGoghcheharipetutamentedipintoquestomezzo[unpaiodiscarpedacontadino].Chec’èinessodavedere?[...]Questomezzoservedacalzatura.[...]L’esser-mezzodelmezzo consiste nella sua usabilità.Ma che ne è di quest’ultima?Con essa afferiamo anche l’esser-mezzo delmezzo?[...]Lacontadinacalzalescarpenelcampo.Soloquiessesonociòchesono.[...]Unpaiodiscarpedacontadinoenull’altro.Etuttavia...Dall’oscuraaperturadellescarpe,dacuisivedel’internologoro,ciparlalafatica del cammino che si è percorso lavorando. Nella massiccia pesantezza della calzatura è concentrata ladurezzadelprocedere lentamente, sottounvento rigido, lungo i solchidistesi e sempreugualidel campo. Ilcuoioèimpregnatodell’umidoedelgrassodelterreno.Sottolesuolescorrelasolitudinedelsentierocampestrenella sera che cala.Nella calzatura si fa udire il tacito richiamo della terra, il suo dono silenzioso nel granomaturo e il suo oscuro rifiutarsi nel maggese desolato dell’inverno. Da queste scarpe promana il timoresottaciuto per la sicurezza del pane, la gioiamuta per aver superato ancora una volta il bisogno, il tremoreall’annunciodellanascitaeiltremarenell’imminenzadellamorte.Questomezzoappartieneallaterraedènelmondodellacontadinacheessoècustodito.Grazieaquestoappartenerecustodito, ilmezzostessopervienealsuoriposareinsestesso.[...]IlquadrodivanGoghèl’aprimentodiciòcheilmezzo,ilpaiodiscarpe,«è»inverità.Questoentesipresentanelnon-nascondimentodelsuoessere.Ilnon-esser-nascostodell’enteèciòcheiGrecichiamavanoalétheia.Noidiciamo«verità»,enonriflettiamosufficientementesuquestaparola.Seciòchesirealizzaèl’aprimentodell’enteinciòcheessoèenelcomeè,nell’operaèinoperal’eventodellaverità.

M.Heidegger“L’originedell’operad’arte”in“Sentieriinterrotti”acuradiP.Chiodi,LaNuovaItalia,Milano1987(trad.modificata).

Laveritàdell’esserenonstainunadefinizionelogicanéinunameracorrispondenzatrailnostrointellettoelarealtà(secondo il modello standard dell’adaequatio intellectus et rei), ma propriamente accade come un «evento diappropriazione» di uomo ed essere. L’essere reclama l’uomo per darsi (senza ridursi mai per questo ad unarappresentazione soggettiva) e l’uomo è colui che è appropriato dall’essere ed esiste, o meglio in-siste nella suamanifestazione. In questa coappartenenza originaria di essere e uomo si gioca il rapporto indissolubile tra il dis-velamento dell’ente nel suo essere e il permanere di quest’ultimo nel velamento. Sarebbe illusorio ritenere di poterridurre il “vero” allo “svelato”, senza comprendere il suo nesso costitutivo con il nascondimento.Ora il significatodell’esserenonvapiùintesosolocomeciòchenoipossiamocomprendere,ma–einquestoconsistelafamosa«svolta»delpensieroheideggeriano–comeuna«radura»oun«aperto»incuiegrazieacuisoltantoiduesonoquellochesonoe si rapportano vicendevolmente.Un esempio pregnante di questo evento della verità è offerto daHeidegger nellacelebre interpretazione di un quadro diVincent vanGogh raffigurante un paio di scarpe di contadina. In esso simanifestailcaratteredi«mezzo»dellecose(inquantousatedall’uomo),cheperònonsiriducemaiaunarelazioneutilitaristica,masisvelacomeunamessain«opera»dellaverità.

Page 77: GRANDANGOLO - Nil Alienum

LETTERASULL’UMANISMO

Noinonpensiamoancorainmodoabbastanzadecisivol’essenzadell’agire.Nonsiconoscel’agiresenoncomeilprodurre un effetto la cui realtà è valutata in base alla sua utilità. L’essenza dell’agire, invece, è il portare acompimento. Portare a compimento significa: dispiegare qualcosa nella pienezza della sua essenza, condurre-fuoriaquestapienezza,producere.Dunquepuòessereportatoacompimentoinsensopropriosolociòchegiàè.Maciò cheprimadi tutto «è», è l’essere. Ilpensieroporta a compimento il riferimentodell’essere all’essenzadell’uomo.Noncheessoproducaoprovochiquestoriferimento.Ilpensierolooffreall’esseresoltantocomeciòche gli è stato consegnato dall’essere. Questa offerta consiste nel fatto che nel pensiero l’essere viene allinguaggio.Illinguaggioèlacasadell’essere.Nellasuadimoraabital’uomo.Ipensatorieipoetisonoicustodidiquestadimora.Illorovegliareèilportareacompimentolamanifestativitàdell’essere;essi,infatti,medianteillorodire,laconduconoallinguaggioenellinguaggiolacustodiscono.Ilpensierononsifaazioneperchédaessoscaturiscauneffettoounaapplicazione.Ilpensieroagisceinquantopensa.Questoagireèprobabilmenteilpiùsempliceenello stesso tempo ilpiùalto,perché riguarda il riferimentodell’essereall’uomo.Maognioperareriposanell’essereemiraall’ente.Ilpensiero,invece,silasciareclamaredall’essereperdirelaveritàdell’essere.Ilpensiero porta a compimento questo lasciare. Pensare è l’engagement par l’Être pour l’Être. [...] Il pensiero èl’engagementpereattraverso laveritàdell’essere, lacuistorianonèmaipassata,mastasemprepervenire.Lastoriadell’esseresostieneedeterminaogniconditionetsituationhumaine.Sevogliamoimparareaesperirenellasua purezza, e cioè nello stesso tempo a portare a compimento, la suddetta essenza del pensiero, dobbiamoliberarcidall’impostazionetecnicadelpensieroicuiinizirisalgonofinoaPlatoneeadAristotele.

M.Heidegger“Letterasull’«umanismo»”in“Segnavia”acuradiF.Volpi,Adelphi,Milano1987

Con la Lettera sull’«umanismo»pubblicata nel 1946 in risposta ad una sollecitazione di Jean Beaufret (filosofofrancese che fuamicodiHeidegger e che influì fortemente sulla ricezione inFranciadella sua filosofia),Heideggerchiarisce – rispetto alle riduzioni in senso “esistenzialistico” della sua filosofia – che la vera posta in gioco del suopensierononèaltrochelanaturastessadelpensieroumano,intesocomepensierodell’essere.Èquichesiradicaogniimpegnoeogniazionedell’uomo:nellapossibilitàchepensandoeglilasci-esserelaverità,l’accolgaelacustodisca.Nonsitrattaperluidiunaposizionediremissivitàodipassivaaccettazionediunordineesistente;alcontrario,èproprioquandonoi crediamodi poter determinare ilmondo e autodeterminarci con lenostre strategie di valutazione e dimisurazione,cherestiamoirretitinellagranderiduzionenichilisticadellastoriadellametafisica,nellaquale,apartiredaPlatone(efinoaNietzschecompreso),«l’alétheiacadesottoilgiogodell’idèa».Permettere,percosìdire,all’esserediessere, significa semplicemente–maè la semplicitàdell’essenziale– farlovenireal linguaggio,portarloallaparola,senzachelenostreparolelooccultinoolotravisino.

Page 78: GRANDANGOLO - Nil Alienum

LATECNICA

Gestell, im-posizione, indica la riunione di quel ri-chiedere che richiede, cioè pro-voca, l’uomo a disvelare ilreale, nel modo dell’impiego come «fondo». Im-posizione si chiama il modo di disvelamento che vigenell’essenzadellatecnicamodernasenzaessereessostessoqualcosaditecnico.[…]L’essenzadellatecnicarisiedenell’im-posizione.Ilsuodominofapartedeldestino.Poichéquestomettedivoltainvoltal’uomosuunacertaviadeldisvelamento,l’uomo,inquestocammino,procedecontinuamentesull’orlodellapossibilitàdiperseguiree coltivare soltantociò che sidisvelanell’impiegare,prendendodaquesto tutte le suemisure. In talmodo sipreclude all’uomo l’altrapossibilità,quelladiorientarsipiuttosto, inmisuramaggiore e inmodo semprepiùoriginario, verso l’essenza del disvelato e della sua disvelatezza, esperendo la sua appartenenza adoperata [esalvaguardata]aldisvelamentocomelapropriaessenza.[…]L’essenzadellatecnicaèinaltogradoambigua.Taleambiguitàrichiamaalmisterodiognidisvelamento,cioèdella verità.Daun lato l’im-posizionepro-voca a impegnarsi nel furiosomovimentodell’impiegare, cheimpedisceognivisionedell’eventodeldisvelaree intalmodominaccianelsuofondamentostessoilrapportocon l’essenzadella verità.D’altro lato, l’im-posizione accadedaparte sua inquel concedere il quale fa sì chel’uomo–finorasenzarenderseneconto,maforseinmodopiùconsapevoleinfuturo–durinelsuoesserecoluicheèadoperato[einsiemesalvaguardato]perlacustodiadell’essenzadellaverità.Cosìapparel’auroradiciòchesalva.L’inarrestabilitàdell’impiegaree il ritenimentodiciòchesalvasipassanoaccantocome,nelcorsodegliastri, le traiettorie di due stelle. Solo che questo loro passarsi accanto è l’arcano della loro vicinanza. Seguardiamoentrol’essenzaambiguadellatecnicascorgiamolacostellazione,ilmovimentoastraledelmistero.Ladomandacircalatecnicaèladomandacircalacostellazioneincuiaccadedisvelamentoenascondimento,incuiaccadeciòchecostituiscel’esseredellaverità.

M.Heidegger“Laquestionedellatecnica”in“Saggiediscorsi”,Mursia,Milano1976(trad.modificata)

«Lascienzanonpensa»hascrittounavoltaHeidegger,persegnareladistanzatrailpensierocalcolantedellatecno-scienza che impone il suo dominio su tutto il reale inteso come materiale a disposizione per l’uso, e il pensieromeditantechepercepisceerammemorailrichiamosilenzioso–comedalfondoabissaledellecose–dell’essere.Manonsi comprenderebbe la posta in giocoqui, semplicemente opponendo i due tipi di pensiero,magari demonizzando ilprimoinfavoredelsecondo,opreferendounromanticismoruraleaimeccanismidellamisurazionetecnologica.IlfattoècheperHeideggerèpropriolatecnicacheportainséeaddiritturacustodisceil«mistero»nascostodell’essere,comeun’aperturachenoidasempreabitiamoechedàsensoedestinoallenostreesistenze,senzachetuttaviariusciamoariconoscerlaoaridurlaallenostrerappresentazioni.Inquestosensol’imposizionetecnicadelmondooffrelapossibilità–ambigua–cheil«pericolo»estremodell’epocadelnichilismosiaaltempostessol’iniziodi«ciòchesalva»(perusareleparoledell’amatopoetaHölderlin).

Page 79: GRANDANGOLO - Nil Alienum

LEGGERE,ASCOLTARE,VEDERE

SCRITTIDIHEIDEGGER

DottrinadellecategorieedelsignificatoinDunsScototraduzionediA.Babolin,Laterza,Bari1974

FenomenologiadellavitareligiosaacuradiM.Jung,T.Regehly,C.Strube,F.Volpi,Adelphi,Milano2003

IlconcettoditempoacuradiF.Volpi,Adelphi,Milano1998

Prolegomeniallastoriadelconcettoditempotrad.diR.CristineA.Marini,ilmelangolo,Genova1999

EssereetempoacuradiF.Volpi,trad.P.Chiodi,Longanesi,Milano2005

KanteilproblemadellametafisicatraduzionediM.E.Reina,Laterza,Bari1981

Concettifondamentalidellametafisica.Mondo-Finitezza-SolitudineacuradiC.Angelino,trad.diP.Coriando,ilmelangolo,Genova1999

Hölderlinel’essenzadellapoesiain“LapoesiadiHölderlin”,acuradiF-W.vonHerrmann,L.Amoroso,Adelphi,Milano1988

Contributiallafilosofia.Dall’eventoacuradiF-W.vonHermann,F.Volpi,trad.diF.Volpi,A.Iadicicco,Adelphi,Milano2007

SentieriinterrottitraduzionediP.Chiodi,LaNuovaItalia,Firenze1968

IncamminoversoillinguaggioacuradiA.Caracciolo,Mursia,Milano1973

IntroduzioneallametafisicatraduzionediG.Masi,Mursia,Milano1968

SaggieDiscorsiacuradiG.Vattimo,Mursia,Milano2007

Checosasignificapensare?acuradiG.VattimoeU.M.Ugazio,SugarCo,Milano1978

IlprincipiodiragioneacuradiF.Volpi,F.Volpi,G.Gurisatti,Adelphi,Milano1991

L’abbandono

Page 80: GRANDANGOLO - Nil Alienum

acuradiA.Fabris,ilmelangolo,Genova1983

NietzscheacuradiF.Volpi,Adelphi,Milano,1994

OrmaisolounDiocipuòsalvareacuradiA.Marini,Guanda,Parma1987

SegnaviaacuradiF.Volpi,F-W.vonHerrmann,Adelphi,Milano1987

IltrattatodiSchellingsull’essenzadellalibertàumanaacuradiE.MazzarellaeC.Tatasciore,Guida,Napoli1994

SeminariacuradiF.Volpi,trad.diM.Bonola,Adelphi,Milano1992

Logica.IlproblemadellaveritàtraduzionediU.M.Ugazio,Mursia,Milano1986

LaquestionedellacosaacuradiV.Vitiello,Guida,Napoli1989

OltrelalineaconErnstJünger,acuradiF.Volpi,Adelphi,Milano,1989

ALTRELETTURESUHEIDEGGER

GuidaaHeideggerdiF.Volpi,Laterza,Bari2014

HeideggerdiC.Esposito,ilMulino,Bologna2013

IntroduzioneaHeideggerdiG.Vattimo,Laterza,Bari2013

Heidegger.StoriaefenomenologiadelpossibilediC.Esposito,Levante,Bari2003

Lichtung.LeggereHeideggerdiL.Amoroso,Rosenberg&Selier,Torino1993

EssereeTempodiHeidegger.IntroduzioneallaletturadiA.Fabris,Carocci,Roma2000

Ilfenomenodell’essere.FenomenologiaeontologiainHeideggerdiC.Esposito,Dedalo,Bari1984

Heideggerelametafisica

Page 81: GRANDANGOLO - Nil Alienum

E.Severino,Adelphi,Milano1994

HeideggereAristotelediF.Volpi,Laterza,Bari2010

Leavventuredelladifferenza.ChecosasignificapensaredopoNietzscheeHeideggerdiG.Vattimo,Garzanti,Milano2001

Daiprincipiall’anarchia.EssereeagireinHeideggerdiR.Schurmann,trad.diG.Carchia,ilMulino,Bologna1995

HeideggerelametafisicaacuradiM.Ruggenini,Marietti,Torino,1991

IlconcettodifenomenologiainHeideggereHusserldiF.W.vonHermann,ilmelangolo,Genova,1997

Servirel’essereconHeideggerdiU.Regina,Morcelliana,Brescia1995

L’altroiniziodelpensiero.I«BeiträgezurPhilosophie»diMartinHeideggerdiG.Strummiello,Levante,Bari1995.

Tecnicaemetafisica.SaggiosuHeideggerdiE.Mazzarella,Guida,Napoli2002

HEIDEGGEREISUOIBIOGRAFI

HannahArendteMartinHeidegger.Unagrandestoriad’amorediE.Ettinger,Garzanti,Milano2000

MartinHeideggertrapoliticaestoriadiE.Nolte,Laterza,Roma-Bari1994

MartinHeidegger:SentieribiograficiH.Ott,SugarCo,trad.diF.Cassinari,Milano1990

Heideggereilsuotempo.UnabiografiafilosoficaR.Safranski,tea,Milano2001

HEIDEGGEREILNAZIONALSOCIALISMO

Page 82: GRANDANGOLO - Nil Alienum

HeideggereilnazismodiV.Farias,BollatiBoringhieri,Torino1988

Heidegger,l’introduzionedelnazismonellafilosofiadiE.Faye,L’Asinod’Oro,Roma2012

HEIDEGGEREILSUOEPISTOLARIOH.ArendtM.Heidegger.Lettere1925-1975ealtretestimonianzeacuradiU.LudzeM.Bonola,Einaudi,Torino2007

Lettere:1920-1963-MartinHeidegger,KarlJaspersacuradiWalterBiemeleHansSaner,trad.diA.Iadicicco,RaffaelloCortina,Milano2009

WEB

http://www.heidegger-gesellschaft.dehttp://www.heidegger.uni-wuppertal.dehttp://www.martin-heidegger.org

FILM

TheIsterdiDavidBarisonandDanielRoss,UK2004OnlyAGodCanSaveUsdiJeffreyvanDavis,USA2009BadlandsdiTerenceMalick,USA1973TheThinRedLinediTerenceMalick,USA1998TheTreeofLifediTerenceMalick,USA2011

LUOGHIDIINTERESSE

MESSKIRCH:Nelpiccolopaesedovevidelaluceilfilosofo,nelBaden-Württemberg,lasuacasanatalediKolpingstrassenonesiste più; si può però vedere la canonica adiacente alla chiesa, dove Heidegger trascorse la giovinezza. NelcastellodellacittàèstatoallestitounHeidegger-Museum,incuisonoraccoltidocumentiemanoscritti.

Page 83: GRANDANGOLO - Nil Alienum

TODTNAUBERG-FORESTANERA:èancoravisibile(manonvisitabile)laHütte,labaitadelfilosofo,ancoraoggiappartenenteallafamiglia.