fenomenologia, esistenzialismo, ontologia, ermeneutica

31
Fenomenologia, esistenzialismo, ontologia, ermeneutica

Upload: diamante-lamberti

Post on 03-May-2015

233 views

Category:

Documents


7 download

TRANSCRIPT

Page 1: Fenomenologia, esistenzialismo, ontologia, ermeneutica

Fenomenologia, esistenzialismo, ontologia, ermeneutica

Fenomenologia, esistenzialismo, ontologia, ermeneutica

Page 2: Fenomenologia, esistenzialismo, ontologia, ermeneutica

Quadro cronologico

Page 3: Fenomenologia, esistenzialismo, ontologia, ermeneutica

La frammentazione della filosofia nel Novecento

Il Novecento si caratterizza per la rottura degli schemi culturali consolidati e la ricerca di nuovi modelli

Il Novecento si caratterizza per la rottura degli schemi culturali consolidati e la ricerca di nuovi modelli

in particolare la scienza – che si è affermata come paradigma dominante durante la modernità – sembra non rispondere più alle esigenze della

contemporaneità

la filosofia imbocca strade diverse, dal ripensamento dei modelli scientifici,

alla riscoperta del soggetto

Page 4: Fenomenologia, esistenzialismo, ontologia, ermeneutica

Husserl: la ricerca del metodo

Edmund Husserl si propone di rinnovare radicalmente la filosofia e rifondarla come sapere rigoroso

Edmund Husserl si propone di rinnovare radicalmente la filosofia e rifondarla come sapere rigoroso

di fronte alle sfide poste dalle scienze esatte, da una parte, e agli sviluppi delle scienze umane dall’altra, Husserl ricerca un metodo specificatamente filosofico

confrontandosi con i logicisti, che affermano l’esistenza ideale degli oggetti logici, e con gli psicologisti, per i quali i concetti sono frutto dell’attività astrattiva,

Husserl afferma che le leggi logico-formali implicano l’esistenza di verità

indipendenti dalla mente che le pensa

Page 5: Fenomenologia, esistenzialismo, ontologia, ermeneutica

Husserl: l’intenzionalità

Bisogna però chiarire il modo con cui le leggi logiche operano nel processo conoscitivo: in che modo gli oggetti si “danno” alla

coscienza?

Bisogna però chiarire il modo con cui le leggi logiche operano nel processo conoscitivo: in che modo gli oggetti si “danno” alla

coscienza?

la caratteristica fondamentale della coscienza è la INTENZIONALITÀ

=la coscienza si rivolge sempre verso un oggetto, è

sempre coscienza di qualcosa

la coscienza si rivolge intenzionalmente verso

le cose reali, i dati di fatto

le essenze, gli oggetti ideali

Page 6: Fenomenologia, esistenzialismo, ontologia, ermeneutica

Husserl: la filosofia come scienza eidetica

La filosofia come scienza rigorosa deve indirizzarsi alla ricerca delle essenze

La filosofia come scienza rigorosa deve indirizzarsi alla ricerca delle essenze

l’intuizione eidetica è capace di andare oltre l’oggetto sensibile e di cogliere le strutture universali: la filosofia diviene così

le essenze non derivano dall’astrazione dei dati empirici, né sono il risultato di una costruzione della coscienza soggettiva: sono gli oggetti di

un’intuizione diversa da quella sensibile

SCIENZA EIDETICA

Page 7: Fenomenologia, esistenzialismo, ontologia, ermeneutica

Husserl: il metodo fenomenologico

Il metodo fenomenologico consente di arrivare alla conoscenza delle essenze

Il metodo fenomenologico consente di arrivare alla conoscenza delle essenze

inizialmente è necessario liberarsi da ogni presupposto, sia dalle opinioni del senso comune,

sia dai contenuti delle dottrine scientifiche e filosofiche

= EPOCHÉ

COSCIENZA: dall’epoché emerge la coscienza pura, l’atto specifico del soggetto

OGGETTO: diviene puro fenomeno,

percepito in se stesso

INTENZIONALITÀ

Page 8: Fenomenologia, esistenzialismo, ontologia, ermeneutica

Husserl: la crisi delle scienze europee

Nell’ultima fase della sua vita Husserl si interroga in maniera più approfondita sulla crisi della razionalità nel mondo occidentale

Nell’ultima fase della sua vita Husserl si interroga in maniera più approfondita sulla crisi della razionalità nel mondo occidentale

afferma che le scienze sono in crisi non nella loro “scientificità”, ma nel loro senso

la matematizzazione della natura ha portato all’affermazione di un razionalismo che investe

anche l’uomo

le scienze tendono così a escludere tutti i problemi che riguardano il senso dell’esistenza

umana

Page 9: Fenomenologia, esistenzialismo, ontologia, ermeneutica

Husserl: il mondo della vita

La filosofia deve tornare a occuparsi del mondo della vitaLa filosofia deve tornare a occuparsi del mondo della vita

la fenomenologia fa riscoprire il mondo della vita

= il fondamento precategoriale di ogni sapere scientifico

in questo senso il filosofo è il “funzionario dell’umanità” in una funzione, nello stesso tempo, critica e costruttiva

Page 10: Fenomenologia, esistenzialismo, ontologia, ermeneutica

L’eredità della fenomenologia

La fenomenologia esercita una grande influenza sulla filosofia novecentesca, stimolando nuove vie di ricerca

La fenomenologia esercita una grande influenza sulla filosofia novecentesca, stimolando nuove vie di ricerca

il metodo fenomenologico che cerca di indagare le “cose stesse” è stato applicato a campi diversi ed eterogenei

ETICA

ESPERIENZA RELIGIOSA

Max Scheler (1874-1928) indaga le modalità con cui l’intuizione emotiva coglie

i valori etici

Rudolph Otto (1869-1937) individua nella categoria del “sacro” la specificità della

religione

TEORIA DELLA CONOSCENZA

Nicolai Hartmann (1882-1950) rivaluta il ruolo dell’essere in quanto oggetto nel

processo conoscitivo

Page 11: Fenomenologia, esistenzialismo, ontologia, ermeneutica

L’esistenzialismo

La fenomenologia viene anche applicata all’analisi dell’esistenza umana

La fenomenologia viene anche applicata all’analisi dell’esistenza umana

in questo clima, che investe anche le arti e la letteratura, la filosofia riscopre il pensiero di Kierkegaard e la sua attenzione al singolo e

alla possibilità

la cultura europea dopo la tragedia della Prima guerra mondiale e il crollo dei valori che avevano caratterizzato il XIX secolo, si

interroga sulla condizione dell’uomo

si sviluppa così l’esistenzialismo in quanto indagine sul modo di essere proprio dell’uomo come essere finito, che vive nel mondo,

in una situazione storicamente determinata

Page 12: Fenomenologia, esistenzialismo, ontologia, ermeneutica

la conoscenza scientifica attraverso la sua oggettivizzazione del mondo non è in grado di dare

risposte alle domande esistenziali dell’uomo

il compito della filosofia è quello di chiarificare l’esistenza umana evidenziando la sua distinzione

dall’essere delle cose

L’esistenzialismo tedesco: Jaspers

Sulla scia di Kierkegaard, Karl Jaspers mette al centro della propria riflessione l’esistenza del singolo

Sulla scia di Kierkegaard, Karl Jaspers mette al centro della propria riflessione l’esistenza del singolo

Page 13: Fenomenologia, esistenzialismo, ontologia, ermeneutica

l’esistenza dell’uomo è sempre situata “nel mondo” : l’uomo stesso appartiene al mondo

Jaspers: la chiarificazione dell’esistenza

La chiarificazione dell’esistenza porta a riconoscere la sua problematicità

La chiarificazione dell’esistenza porta a riconoscere la sua problematicità

la comprensione dell’esistenza può avvenire solo nella considerazione della situazione esistenziale, all’interno della

quale l’esistenza si rivela comeLIBERTÀ

ma questa libertà di scelta è sempre determinata e limitata dalla situazione in cui l’uomo si trova a vivere: l’uomo sperimenta così

l’impossibilità dell’esistenza

Page 14: Fenomenologia, esistenzialismo, ontologia, ermeneutica

Jaspers: la trascendenza L’esistenza tende sempre ad abbracciare la totalità dell’essere, ma

questo si rivela impossibileL’esistenza tende sempre ad abbracciare la totalità dell’essere, ma

questo si rivela impossibile

possiamo intravedere la trascendenza attraverso

in queste situazioni si sperimenta lo scacco della propria esistenza

le cifre=

simboli che necessitano di essere interpretati

le situazioni limite=

nelle quali l’uomo si scontra con la sua radicale finitezza e con la necessità di scelte obbligate

l’essere ci sfugge continuamente e si manifesta perciò come trascendenza

Page 15: Fenomenologia, esistenzialismo, ontologia, ermeneutica

L’esistenzialismo francese: Sartre

L’analisi dell’esistenza di Jean-Paul Sartre risente fortemente l’influsso della fenomenologia

L’analisi dell’esistenza di Jean-Paul Sartre risente fortemente l’influsso della fenomenologia

Sartre vuole però approfondire il ruolo della coscienza e, in

particolare, la sua apertura e la sua libertà

la fenomenologia – con il concetto di intenzionalità – mostra

l’immediatezza del rapporto tra coscienza e mondo

Page 16: Fenomenologia, esistenzialismo, ontologia, ermeneutica

Sartre: la coscienza

Ne L’essere e il nulla Sartre analizza la coscienza a partire dalle strutture dell’essere

Ne L’essere e il nulla Sartre analizza la coscienza a partire dalle strutture dell’essere

Essere per sé=

la coscienza stessa nella sua autonomia e capacità di

trascendere se stessa

Essere in sé=

la realtà corporea con cui la coscienza entra in rapporto

la coscienza è capace di “nullificare” il puro dato

dell’essere in sé e di attribuirgli un significato

=LIBERTÀ

Page 17: Fenomenologia, esistenzialismo, ontologia, ermeneutica

Sartre: la libertà assoluta e l’ateismo

La libertà che caratterizza la coscienza è un libertà assolutaLa libertà che caratterizza la coscienza è un libertà assoluta

mentre nelle cose l’essenza precede e predetermina l’esistenza, nell’uomo accade il contrario:

l’esistenza precede l’essenza

l’uomo è costantemente teso ad andare oltre se stesso e sceglie continuamente cosa vuole essere

questa libertà assoluta conduce anche a negare l’esistenza di Dio: se Dio esistesse, sarebbe

condizionato da una “natura” decisa al di sopra di sé, non sarebbe veramente libero

Page 18: Fenomenologia, esistenzialismo, ontologia, ermeneutica

Sartre: la nausea

La libertà incondizionata costituisce la condanna dell’uomoLa libertà incondizionata costituisce la condanna dell’uomo

si sperimenta quindi l’assurdità dell’esistenza delle cose e si prova di fronte a essa un senso di nausea dettato dalla gratuità

dell’esistenza

l’uomo non può scegliere di non essere libero, non può scegliere di essere se stesso e si ritrova

anzi “gettato” nel mondo

Page 19: Fenomenologia, esistenzialismo, ontologia, ermeneutica

Sartre: il rapporto con gli altri

Oltre che con se stesso e con le cose, l’uomo è in rapporto con gli altri

Oltre che con se stesso e con le cose, l’uomo è in rapporto con gli altri

lo sguardo dell’altro nullifica il mio essere per sé riducendomi a cosa e rivela il mio io più profondo: di qui il sentimento di vergogna

il rapporto con gli altri è conflittuale perché la loro presenza costituisce una limitazione per la mia libertà

“l’inferno sono gli altri”

Page 20: Fenomenologia, esistenzialismo, ontologia, ermeneutica

Sartre: l’impegno politico

Dopo la Seconda guerra mondiale il pensiero di Sartre si orienta maggiormente verso l’impegno politico

Dopo la Seconda guerra mondiale il pensiero di Sartre si orienta maggiormente verso l’impegno politico

Sartre si orienta quindi verso una filosofia dell’impegno

per la liberazione dell’uomo attraverso una rivalutazione

del marxismo

l’affermazione dell’esistenza come libertà incondizionata

viene integrata dall’affermazione che la

libertà è anche responsabilità

Page 21: Fenomenologia, esistenzialismo, ontologia, ermeneutica

Heidegger: la ricerca sull’essere

Martin Heidegger, allievo di Husserl, indirizza la fenomenologia verso la ricerca metafisica

Martin Heidegger, allievo di Husserl, indirizza la fenomenologia verso la ricerca metafisica

in Essere e tempo la ricerca del senso dell’essere prende

avvio dall’ente che cerca l’essere: l’uomo

una domanda fondamentale percorre come un filo continuo la riflessione di Heidegger:

che cosa è l’essere?

Page 22: Fenomenologia, esistenzialismo, ontologia, ermeneutica

Heidegger: l’esser-ci

Nell’analitica esistenziale Heidegger indaga le strutture fondamentali dell’esistenza umana

Nell’analitica esistenziale Heidegger indaga le strutture fondamentali dell’esistenza umana

l’esser-ci è un essere-nel-mondo e un essere-con-gli-altri attraverso due

atteggiamenti fondamentali

l’essere dell’uomo è un esser-ci (Dasein), caratterizzato dalla temporalità e dall’apertura

la CURA=

la capacità di progettare implica la manipolazione delle cose

la COMPRENSIONE=

l’uomo è capace di interpretare, assegnando significati

Page 23: Fenomenologia, esistenzialismo, ontologia, ermeneutica

Heidegger: la vita inautentica

La temporalità costituisce l’elemento decisivo entro il quale si sviluppa la progettualità umana

La temporalità costituisce l’elemento decisivo entro il quale si sviluppa la progettualità umana

la progettualità – che apre nuove possibilità all’esser-ci – si scontra con la storicità che la

determina e che la condiziona verso una VITA INAUTENTICA

CHIACCHIERA=

la comprensione superficiale e

banalizzante espressa da formule impersonali come “si dice”, “si fa”

EQUIVOCO=

l’atteggiamento di chi ritiene di aver compreso tutto

CURIOSITÀ=

la visione che non va a fondo ma è

tesa solo alla novità

Page 24: Fenomenologia, esistenzialismo, ontologia, ermeneutica

Heidegger: l’essere-per-la-morte

Smarrito nella dimensione della vita inautentica, l’uomo ritrova la sua apertura attraverso l’esperienza dell’angoscia

Smarrito nella dimensione della vita inautentica, l’uomo ritrova la sua apertura attraverso l’esperienza dell’angoscia

l’uomo può riappropriarsi della sua autenticità attraverso l’ESSERE-PER-LA-MORTE

l’ANGOSCIA, come sentimento di spaesamento verso qualcosa di indeterminato, rende manifesto il nulla

la morte tocca l’esserci nella sua stessa essenza di progetto, perché non è mai sperimentabile ma ne chiude la

progettualità

solo il riconoscimento che nessuna delle possibilità che si incontrano nella vita è definitiva mantiene l’apertura

dell’esserci: anticipazione della morte

Page 25: Fenomenologia, esistenzialismo, ontologia, ermeneutica

Heidegger: la svolta

In Essere e tempo Heidegger non riesce a svelare il senso dell’essere attraverso l’analisi esistenziale dell’uomo

In Essere e tempo Heidegger non riesce a svelare il senso dell’essere attraverso l’analisi esistenziale dell’uomo

tutta la metafisica occidentale, a partire da Platone, ha ridotto

l’essere alle sue manifestazioni ontiche andando incontro a un

OBLIO DELL’ESSERE

emerge la differenza ontologica tra gli enti e l’essere: l’essere è irriducibile a ogni sua manifestazione

l’attenzione agli enti porta nella modernità al predominio della

scienza e della tecnica che manipolano le cose riducendole a

oggetto di misurazione

Page 26: Fenomenologia, esistenzialismo, ontologia, ermeneutica

Heidegger: la poesia

Il nichilismo è l’esito ultimo di questo processo Il nichilismo è l’esito ultimo di questo processo

il linguaggio, in particolare la POESIA,

è la “CASA DELL’ESSERE”

solo attraverso il linguaggio poetico:

• si disvela la verità dell’essere

• l’uomo è chiamato a custodire il linguaggio

• e a farsi “pastore dell’essere”

contrariamente a Nietzsche, per Heidegger il nichilismo non va superato poiché il senso dell’essere va cercato al suo interno

Page 27: Fenomenologia, esistenzialismo, ontologia, ermeneutica

Gadamer: l’ermeneutica filosofica

Hans Georg Gadamer riprende la tematica heiddeggeriana della comprensione come struttura costitutiva dell’esserci

Hans Georg Gadamer riprende la tematica heiddeggeriana della comprensione come struttura costitutiva dell’esserci

COMPRENSIONE =

forma di esperienza e di sapere che caratterizza l’esistenza umana nel suo

essere nel mondo e nella storia

ERMENEUTICA FILOSOFICA =

deve mettere in luce le strutture della comprensione e dell’interpretazione come strutture proprie dell’esistenza

storica dell’uomo

Page 28: Fenomenologia, esistenzialismo, ontologia, ermeneutica

Gadamer: la pre-comprensione

L’ermeneutica tradizionale, dominata dall’idea dell’oggettività, non è in grado di riconoscere il carattere storico del comprendere

L’ermeneutica tradizionale, dominata dall’idea dell’oggettività, non è in grado di riconoscere il carattere storico del comprendere

nella comprensione artistica e storica non è possibile arrivare a una perfetta oggettività

l’interprete è portatore di un pre-giudizio, sulla base del quale abbozza un

significato preliminare

LAVORO ERMENEUTICO =

mettere alla prova la precomprensione, rapportandosi direttamente alle cose

Page 29: Fenomenologia, esistenzialismo, ontologia, ermeneutica

Gadamer: la fusione di orizzonti

In particolare Gadamer si concentra sull’ermeneutica del testoIn particolare Gadamer si concentra sull’ermeneutica del testo

TESTO =

una volta prodotto si distanzia dal suo autore e le sue molteplici interpretazioni, che si succedono nel tempo, costituiscono la storia

dei suoi effetti

la distanza storica tra un testo e il suo interprete favorisce la FUSIONE DI ORIZZONTI

= il confronto tra i diversi punti di vista degli interpreti

le diverse interpretazioni che si succedono nel tempo non tradiscono la verità del testo da interpretare

Page 30: Fenomenologia, esistenzialismo, ontologia, ermeneutica

Gadamer: il linguaggio

Il dialogo continuo tra l’interprete e il testo avviene solo nell’orizzonte comune del linguaggio

Il dialogo continuo tra l’interprete e il testo avviene solo nell’orizzonte comune del linguaggio

l’uomo non può fare esperienza delle cose

se non attraverso il linguaggio

COMPRENSIONE DELL’ESSERE

=AVVIENE NEL LINGUAGGIO

Page 31: Fenomenologia, esistenzialismo, ontologia, ermeneutica

Sulla scia di Heidegger e Gadamer

Le riflessioni di Heidegger sulla metafisica e l’ermeneutica di Gadamer influenzano in particolare la filosofia francese nella

seconda metà del Novecento

Le riflessioni di Heidegger sulla metafisica e l’ermeneutica di Gadamer influenzano in particolare la filosofia francese nella

seconda metà del Novecento

Jacques Derrida

(1930-2004)

la metafisica della presenza ha affermato il primato della parola “detta”, alla quale Derrida oppone la

parola scritta: nel testo scritto si manifesta la distanza, e dunque l’assenza del soggetto; il testo

va decostruito seguendo le tracce della parola scritta

Emmanuel Levinas

(1906-1995)

l’orizzonte dell’essere, che uniforma l’insieme delle cose in una “totalità”, va oltrepassato attraverso

l’esperienza dell’Altro e della sua radicale separazione da me: alla violenza dell’ontologia si

contrappone il primato dell’etica