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FACOLTA’ DI GIURISPRUDENZA DIRITTO COSTITUZIONALE (Corso M-Z) http://costituzionale.unipv.it

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FACOLTA’ DI GIURISPRUDENZA

DIRITTO COSTITUZIONALE (Corso M-Z)

http://costituzionale.unipv.it

Oggetto del corso

le basi del Diritto costituzionale

Definizione di Diritto costituzionale come

disciplina:

studio della convivenza, organizzata, in un contesto riconosciuto come

Stato

Fragilità e relatività dei tre concetti…

Il diritto non è una scienza pura, ma l’esito progressivo di esperienze

umane e storiche anche contraddittorie

CONVIVENZA ????

• Perché? Per chi?

• Vivere insieme?

• Vivere?

I SOGGETTI DELLA CONVIVENZA...

• le persone fisiche della realtà quotidiana … identificate in rapporto ai loro molteplici ruoli • le “persone” anche “virtuali” definite e

riconosciute dal diritto (in senso generale) inteso come insieme di ordinamenti...

L’ORGANIZZAZIONE

• la realtà dei molteplici rapporti tra i soggetti in qualsiasi comunità

• la necessità di riconoscere, qualificare, ordinare, prescrivere tali rapporti

• I concetti e il lessico del diritto: forme, procedure, limiti...

LO STATO

• Le sue varie dimensioni (e percezioni): –dimensione geografica –dimensione etica –dimensione autoritaria

• Volubilità dei “sentimenti” comuni verso lo Stato…

INSUFFICIENZA DELLO STATO (NAZIONALE)

• La crisi della sovranità… • La “globalizzazione” • Le migrazioni e i nuovi cittadini • Le tante organizzazioni internazionali • Il difficile ruolo delle organizzazioni della

“comunità internazionale” tra necessità e crisi

GLI STRUMENTI E I METODI DI CONOSCENZA DEL

DIRITTO COSTITUZIONALE • L’attenzione e la curiosità per i fatti della

convivenza (….anche quelli politici e istituzionali)

• Le fonti normative: le regole giuridiche della convivenza

• Lo studio critico dei testi

…SEGUE

• L’importanza e il ruolo dei media • i rapporti imprescindibili con altre

discipline: – la storia – l’economia e la sociologia… – ………………………...

Lo Stato nell’ “immaginario quotidiano”...

• L’aspetto dell’autorità

• L’aspetto dell’organizzazione

• L’aspetto della protezione:

persegue il bene comune, l’interesse generale… (lo stato sociale…)

IL “POTERE” DELLO STATO

• Come giustificarlo? • Lo Stato come fatto inevitabile: “naturale” • L’esigenza di assimilare lo Stato-potere e

di rappresentarlo in maniera quasi visibile, con sembianze umane, percepibile da chiunque in ogni momento

L’approccio-processo della sacralizzazione del potere

• Il Re-Eroe-Semidio delle società antiche • Il gruppo “aristocratico” • Lo Stregone in alcune società primitive dotato di poteri

taumaturgici Il potere manifestazione di un collegamento, scambio

fisico e metafisico tra umano e divino (origine della questione, tuttora attuale e drammatica del rapporto tra leggi degli uomini [dello Stato] e “legge di Dio”)

Alcune suggestioni storiche e attuali...

• Il Re sovrano per grazia di Dio (nello stato assoluto)

• Il prestigio e l’onore delle Istituzioni (artt.

290/291 del Codice penale vigente)

L’approccio-processo, più maturo, della spersonalizzazione del potere

• La giustificazione del potere come “bene in

sé” esercitato in virtù di una legittimazione: per investitura esterna e non solo per virtù propria

• Il re per grazia di Dio e … per volontà della Nazione.

“Legittimazione” è una parola-chiave (non solo) del Diritto costituzionale.

Permette di qualificare un ordinamento (o sistema). Ad esempio: assoluto,

liberale, democratico...

Gli elementi caratterizzanti del “fenomeno” Stato

• Il GOVERNO, come “Autorità-potere”

• Il POPOLO, come “popolazione”

• Il TERRITORIO, come ambito “certo e stabile”

Stato e Nazione (… non sono la stessa cosa)

• esistono Stati nazionali e plurinazionali • il concetto etnico “nazione” e il concetto

“comunitario” (più evoluto e…. difficile) • L’identità nazionale come valore salvaguardato

dall’ordinamento • Gli artt. 48, 3° c., e 51, 2° c. della Costituzione

Le teorie a giustificazione della “necessità” dello Stato:

I. Le concezioni organicistiche

II. Le concezioni contrattualistiche

La concezione organicistica

• Qualche nome: Platone, Aristotele, John of Salisbury, Marsilio da Padova…

• L’uso pratico (politico) della teoria organicistica. Ricordate l’apologo di Menenio Agrippa per sanare il conflitto tra patrizi e plebei (494 a.C.)?

Una teoria ormai superata? • Qualche riflessione sulle suggestioni

antropomorfiche nel lessico comune e giuridico: –corpo sociale, corpo elettorale, corpo

diplomatico, i corpi militari…

• La perdurante forza e attualità delle dottrine nazionaliste. La retorica del “sacrificio per…”,

del “destino comune…”

Le teorie contrattualistiche L’approccio individualistico

• Un nome: Thomas Hobbes (1588-1679) • Le opere:

– Leviathan, 1651 – De cive, 1647 – ………..

Lo stato di natura...

• …non è affatto luogo di armonia e di disinteressata socialità…

• L’esigenza di sopravvivenza (convivenza) induce al non facile riconoscimento di uno Stato, in cui il diritto è espressione di un potere sovrano...

Il percorso:

• Il pactum societatis • Il pactum subiectionis

L’esito: • Pace e sicurezza • La giustizia come prodotto del diritto imposto dal (potere) Sovrano

Dalla dottrina di Hobbes emergono alcuni punti fondamentali per lo sviluppo teorico e pratico del

rapporto tra individuo e Stato-potere, tra libertà e forza.

La volontà e il contratto nella

convivenza organizzata sono alla base di tutti i rapporti sociali

I rapporti tra gli individui e la necessità di un ordinamento

• I rapporti “verticali”: persone ↔ autorità

• I rapporti “orizzontali” tra i soggetti della società civile. Le forme “naturali”: – le formazioni sociali: art. 2° c. Cost. – la “società naturale”: art. 29 Cost.

Ubi societas, ibi jus

• Le relazioni umane, a tutti i livelli, necessitano di certezza e stabilità

• Esigenza di un ordine tra la molteplicità dei gruppi sociali stabili (istituzioni) e le regole (anche autonome) che ad essi presiedono

L’Ordinamento Giuridico e gli altri ordinamenti

• Un nome: Santi Romano (1875 - 1947)

• L’opera: L’Ordinamento giuridico (1918) → La concezione istituzionalistica del diritto

→ Superiorità del diritto dello Stato in quanto ha la forza di definire e qualificare i rapporti tra la

molteplicità degli ordinamenti giuridici-istituzioni

Il diritto positivo dello stato

• La definizione di Ulpiano (…): → diritto pubblico → diritto privato*

* da non confondersi con il “diritto dei privati”

(espressione della loro autonomia negoziale)

Espansione e riduzione del diritto (pubblico)

•Il fenomeno delle codificazioni •Il fenomeno della delegificazione •Il fenomeno delle privatizzazioni

Si tratta di tendenze congiunturali che dipendono da fattori storici, politici e di

ordine internazionale...

Il concetto di forma di stato

• E’ indispensabile per comprendere il rapporto tra diritto positivo e comunità

• … in un determinato contesto storico

• La distinzione tra forme di stato: storiche (…), moderne e contemporanee

Le forme di stato moderne

• Una data: 1648 (Pace di Westfalia) • Le conseguenze:

– dissoluzione del Sacro Romano Impero germanico

– differenziazione tra Stati nazionali

Cuius regio, eius religio… ↓

L’affermazione degli stati nazionali

L’affrancamento del potere politico mondano dal potere religioso

L’autonomia della “ragion di stato”

Uno spazio per la libertà di coscienza e

la prospettiva delle altre libertà

Le forme di stato storiche I. Le città-stato nella Grecia antica, la res pubblica

e l’impero in Roma (…rinvio)

II. Il regime patrimonialistico (di signoria) nel Medio Evo:

* Il tipo-feudatario e la sua capacità di dominio sul fondo (feudo);

* I soggetti della società medioevale: dai vassalli ai servi della gleba;

* L’amministrazione indiretta: officium e beneficium * Le istituzioni diffuse della comunità medioevale: corporazioni, comuni, castelli, abbazie… * I parlamenti (statamenti…) e la rappresentanza per ceto (il mandato imperativo)

Le cause sociali ed economiche dello stato moderno (assoluto)

• Il superamento del regime patrimonialistico e della frammentazione-dispersione dei poteri del periodo medioevale

• La “trasformazione” della guerra • L’espansione dei traffici e dei commerci • La necessità per il sovrano di disporre di

risorse certe e continue

Esigenze e caratteristiche dello stato assoluto

• La concentrazione dei poteri- funzioni in capo al sovrano

• Un’organizzazione “amministrativa” stabile di tipo pubblicistico

• Distinzione (graduale) tra patrimonio del sovrano e patrimonio dello stato

• Le diverse esperienze: la vicenda francese e quella inglese

L’evoluzione dello stato assoluto: lo stato di polizia

• Due esperienze significative: la Prussia di Federico il Grande (1740-1750)

l’Impero austro-ungarico di Maria Teresa d’A. (1740-1780) e Giuseppe II (1780-1790) • L’influenza del pensiero degli illuministi

… segue

• La concezione paternalistica e l’idea del “governo virtuoso”

• Gli aspetti principali: preminenza della borghesia

(la società civile)

distinzione delle funzioni: normazione, amministrazione e giurisdizione

“interventismo” nel sistema economico e

sociale l’istituzione del Catasto e del Fisco

Presupposti sociali e culturali dell’affermazione dello Stato liberale

• Egemonia della borghesia come classe “autosufficiente”

• Il luogo “mercato”: primato dell’ iniziativa e degli interessi individuali

• Il concetto negativo di “libertà” • Lo Stato “minimo” • Rappresentanza politica e “stato di diritto”

I processi storici emblematici dell’affermazione dello stato liberale

• La vicenda inglese e il suo sviluppo continuo

• La rivoluzione per l’indipendenza in America

• La rottura rivoluzionaria in Francia

I. IlLa vicenda inglese

• La Magna Charta libertatum (1215) Il primato delle autonomie L’ ”autodeterminazione” personale Le libertà come pretesa di non subire

arbitrarie intromissioni nella sfera privata

Segue… I. La vicenda inglese (1) • Evoluzione e trasformazione del Parlamento

da luogo di rappresentazione a luogo di rappresentanza

… No taxation without representation • La monarchia inglese come espressione di assolutismo temperato

Segue…Il percorso inglese (2)

• Difficile coesistenza tra libertà-autonomie e sovranità regia: la resistenza del Parlamento

• Le guerre civili (rivoluzioni): … contro Carlo I (1646-1649) … contro Giacomo II (1689) • Il Bill of Rights (1689) come nuovo patto

costituzionale...

Segue… (3)

• Le “convenzioni” fondamentali del “patto” costituzionale inglese:

The King can do no wrong⇓ The Cabinet system The Parliament-Supremacy The Two Party-system

La rivoluzione per l’indipendenza in America

• Origine multietnica del “nuovo mondo” • L’ordinamento contrattualistico delle

Colonie inglese (le carte coloniali) • La rivolta delle Colonie (1765-1774) e i

congressi di Filadelfia (1774 - 1776) • Le dichiarazioni dei diritti universali:

il caso paradigmatico della Virginia

Specificità del costituzionalismo americano

• Le verità evidenti della Dichiarazione di indipendenza (4 luglio 1776)

• La limitazione dei poteri (federalismo) nella Costituzione degli Stati Uniti (1787):

la libertà religiosa la (auto)protezione della “sfera” individuale Checks and Balances nell’organizzazione dei poteri costituzionali

La rottura rivoluzionaria in Francia

• Presupposti storici, sociali, culturali e politici: la secolarizzazione.

• La crisi (insufficienza?) dell’assolutismo: la convocazione degli “Stati Generali” a

Versailles (1789) e l’emancipazione del “Terzo Stato” quale classe generale.

…SEGUE... (2)

• Dalla rappresentazione alla rappresentanza: dall’Assemblea nazionale all’Assemblea

Costituente • La Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del

cittadino (28 agosto 1789): le differenze rispetto all’approccio ingenuo americano

…SEGUE... (3)

• Il primato del principio di uguaglianza (in senso formale) e le definizioni delle libertà

• L’abbattimento dei privilegi dell’ “antico regime” (Costituzione del 1791)

• Volontà Generale e Legge • Il potere costituente concepito e praticato in

una dimensione di permanenza

I tentativi di organizzazione costituzionale in Francia (1789-1804) • La fase del compromesso con la Monarchia

(1789-1791): l’irresponsabilità regia • Dalla Convenzione alla Repubblica. Il

regime del Terrore (1792-1794). Il “manifesto” dei Giacobini (21 aprile 1793) • L’involuzione autoritaria: il Direttorio (1795) • Napoleone: dal Consolato (1796) all’Impero

(1804) ...

Gli elementi costitutivi della forma di stato liberale

• (Ricostruzione del concetto generale di forma di stato: i diversi fattori…)

• Valori, istituti e forme dello Stato liberale: - il principio personalistico - il sistema delle libertà civili - il principio rappresentativo e il voto - il pluralismo istituzionale (separazione dei poteri) - il sistema delle garanzie diffuse

L’evoluzione democratica dello stato liberale

• Il suffragio universale e la partecipazione • Il decentramento e l’autogoverno, la

sussidiarietà • Le libertà positive, la promozione sociale,

l’integrazione comunitaria • Le cessioni di sovranità (per la salvaguardia

dei valori e beni universali)

Le altre forme di stato...

• La forma di stato liberale come paradigma • La forma di stato autoritaria-totalitaria:

l’esperienza del fascismo in Italia e del nazionalsocialismo in Germania … (E quelle successive in Europa: Portogallo 1926 -1974; Spagna 1936-1976; Grecia 1967-1974; e in America Latina: Cile 1973-1989)

** Alcuni presupposti e aspetti comuni: “emergenza” e “plebiscitarismo”

La forma di stato socialista

• L’esperienza dell’URSS (1917-1991):

√ l’adesione alla dottrina marxista-leninista

√ la struttura sociale monoclasse √ l’egemonia del partito comunista √ il principio dell’unità del potere politico: il centralismo democratico √ la funzionalizzazione delle “libertà”

Le forme di governo

• Fattori costitutivi del concetto: l’organizzazione costituzionale e il sistema politico (negli stati liberldemocratici)

• Classificazione attuale delle forme di governo: parlamentare presidenziale

mista • Precarietà delle categorie tradizionali

Lo stato liberale in Italia • I movimenti costituzionali negli stati

preunitari. I moti nel 1821, 1831, 1846, 1848 • 1848: concessione dello Statuto nel Regno di

Sardegna • Forma e contenuto dello Statuto: i modelli di

riferimento • La previsione di una Monarchia limitata o

“Monarchia costituzionale pura”

Risorgimento ed estensione dello Statuto al Regno d’Italia

• Le guerre per l’Indipendenza: liberazione o conquista (piemontizzazione)?

• L’ipotesi di un’Assemblea costituente (1848) • I plebisciti dal 1859 al 1870: l’adesione alla

Monarchia e allo Statuto • La forza delle convenzioni costituzionali e la

cedevolezza dello Statuto. L’affermazione della forma di governo parlamentare fino all’instaurazione del Regime fascista: 1922...

Repubblica e Costituzione • Premesse storiche: il crollo dello stato

fascista (25 luglio 1943); l’antifascismo; la guerra di liberazione

• La transizione (1943-1948). Gli eventi e le fasi più rilevanti:

* Il tentativo di restaurazione monarchica e statutaria (il Governo Badoglio, 1943) * Il Regno del Sud e il C.L.N. (Congresso

di Bari: 28/29 gennaio 1944)

…Segue: la transizione... * Il Patto di Salerno: la tregua istituzionale. Liberazione di Roma (4-6-1944). I governi del C.L.N. * La prima “Costituzione provvisoria”: Decreto Legge Lgt. 25 giugno 1944, n 151 * La Resistenza e la Liberazione: 25 aprile 1945 * I Governi per la Costituente: le istituzioni preparatorie: Ministero per la Costituente e Consulta Nazionale

…Segue: la transizione...

* La questione del referendum istituzionale e la seconda “Costituzione provvisoria”: il Decreto Lgs. Lgt. 16 marzo 1946, n. 98 * Elezioni per l’Assemblea Costituente e referendum istituzionale: 2 giugno 1946 * Il sistema politico dopo le elezioni e la fine dell’esperienza del C.L.N. I partiti di massa.

L’Assemblea Costituente

• I tempi, le competenze, l’organizzazione interna. Le relative fonti normative.

• La Commissione dei 75; la sua suddivisione in tre Sottocommissioni tematiche.

• L’elaborazione del Progetto di Costituzione; la sua discussione, modificazione, votazione in Assemblea.

• Promulgazione e pubblicazione della: Costituzione della Repubblica Italiana

Definizioni della Costituzione …con riguardo ai presupposti storici, al

percorso formale, al contenuto, al valore: * originaria * deliberata

* convenzionale o tripartita * antifascista

* (legge) fondamentale

• La continuità storica e formale con il periodo transitorio: XV d.f. Cost. (…)

I soggetti della Costituzione

• Definizione di soggetto di diritto • Il rapporto presupposto della vita giuridica. Le forme dei rapporti : i procedimenti • I soggetti elementari semplici • I soggetti elementari qualificati: lo status • I soggetti istituzionali. In particolare: * gli organi costituzionali (preposti all’esercizio di funzioni costituzionali) esprimono volontà definitive, in quanto:

supremi, indipendenti, autonomi

Costituzione formale e costituzione vivente

• I rapporti tra i soggetti istituzionali sono giuridici e al tempo stesso politici • Le convenzioni e le prassi costituzionali. La giurisprudenza costituzionale • Il dinamismo costituzionale manifestazione

del pluralismo sociale e istituzionale

L’individuo persona

• … titolare di situazioni attive anche se non cittadino

• Le fonti: art. 2 Cost. e il successivo catalogo delle libertà fondamentali. Il valore della dignità della persona

• La condizione giuridica dello straniero (artt. 10 e 11 Cost.) situato...

• …e non situato: il diritto di asilo (politico)

Lo status di cittadino

• I cittadini nella Costituzione: artt. 3, 1c. ; 54; …titolari di diritti e doveri (…) • La cittadinanza elemento costitutivo dell’

identità giuridica della persona: art. 22 • Indisponibilità della cittadinanza nello stato

liberale. La revoca della cittadinanza negli stati non liberali. L’esperienza dello stato fascista: le leggi contro i “fuorusciti” (1926) e le leggi antiebraiche (1938)

Vicende della cittadinanza: l. n. 91/1992

• Modi di acquisto: il tendenziale principio dell’automatismo. I fatti naturali (e assimilati)

• L’acquisto per volontà: esercizio di diritto o manifestazione di interesse legittimo. Le ipotesi previste dalla legge (…)

• Rinuncia implicita alla cittadinanza e “perdita” per comportamenti incompatibili

* La cittadinanza europea: artt. 17-22 Tr. UE (aggiornamento 1992: Tr. Maastricht)

Il cittadino titolare di situazioni attive e passive

• I diritti politici: l’elettorato attivo e passivo: sua progressiva e limitata espansione ai non cittadini. Le altre libertà politiche connesse

• I doveri di solidarietà politica: le prestazioni economiche e sociali: il dovere tributario e il dovere di difesa della Patria

• I diritti e doveri diffusi di appartenenza comunitaria: il dovere di soccorso

I soggetti collettivi: le formazioni sociali

• Le espressioni del pluralismo sociale: artt. 2 e 18 Cost

• Associazioni tipiche e atipiche, classificate in rapporto alla struttura e agli scopi.

• Tipi di associazioni: politiche

di promozione personale economiche (l’impresa)

di promozione sociale (il “terzo” settore…)

Il riconoscimento del principio di sussidiarietà nell’art. 118, c. 4, Cost.

L’ “autonoma iniziativa dei cittadini”, singoli e associati per lo svolgimento di attività di interesse generale. Il ruolo dei soggetti pubblici: promozione e/o controllo o semplice astensione di intervento in settori, pur socialmente rilevanti? Presupposto del principio di sussidiarietà: é l’effettiva capacità di fornire prestazioni adeguate che giustifica l’assegnazione di ruoli e competenze formali.

Repubblica e sovranità popolare

• Valore ricognitivo e prescrittivo dell’art. 1 C. • Le parole-chiave (ciò che significano e non

significano): *sovranità * Popolo

* esercizio

• Dallo Stato-potere “verticale” al concetto più accogliente di Repubblica quale comunità di cittadini non sudditi.

Forme e limiti dell’esercizio della sovranità popolare

• L’obiettivo: rendere la rappresentanza politica effettivamente rappresentativa

• Gli strumenti: il rapporto elettorale, gli istituti di democrazia diretta, il sistema dei partiti politici, l’opinione pubblica (libera e autonoma dal potere politico)

• Il valore del mandato nella rappresentanza politica (art. 67 Cost.). Differenza rispetto al mandato nella rappresentanza giuridica (cfr. art. 1388 del codice civile…)

I luoghi diffusi della rappresentanza politica

• Il principio autonomista nella Cost. e il suo sviluppo: artt. 5, 114 (nuova formulazione!)

• Il differente ruolo delle sedi rappresentative in rapporto alle diverse forme di governo e alle funzioni assegnate

• La legittimazione del corpo elettorale: la varietà delle situazioni e le tendenze in atto

Il Parlamento

• Il bicameralismo eguale, “anomalo” rispetto alla situazione di altri Paesi (…). Le soluzioni respinte dall’Assemblea costituente

• Le (limitate) “discordanze” tra le due Camere e il fattore unificante del sistema politico

• Il Parlamento in seduta comune

Il diritto di voto (art. 48 Cost.)

• Dal “suffragio ristretto” al suffragio universale • Il voto: diritto assoluto e “dovere civico”. Libertà di comportamento nella disciplina vigente

• Le possibili limitazioni all’esercizio del diritto di

voto: le ipotesi tassative dell’ ult. comma • I requisiti a tutela della “genuinità” del voto (2°

comma). In particolare: libertà e segretezza • L’esercizio del voto per i cittadini italiani residenti

all’estero. Qualche problema...

Le elezioni delle Camere • I presupposti (artt. 56…61 C): tempi, soggetti

del rapporto elettorale (attivi e passivi), luoghi della competizione, i posti in palio

• Sistemi e formule elettorali: proporzionali, maggioritari e (impropriamente) “misti”.

• …nella storia costituzionale italiana: periodo liberale: fino al 1919 e dopo; (epoca fascista); periodo repubblicano: fino al 1993 e dopo…

• Sistema elettorale e sistema dei partiti

Elezioni Organizzazione e procedimento

• Fonti principali: D.P.R. n. 223/1967; D.P.R. n. 361/1957; D.lgs. n. 533/1993 (come successivamente modificati)

• Le fasi: preparatoria; operativa; di accertamento; • Camera dei Deputati: la “formula” per

l’assegnazione di 618 seggi (su 630). I (pochi) limiti e presupposti costituzionali. Gli aspetti fondamentali del sistema….

Elementi fondamentali del metodo di elezionedel Senato dopo la sent. 1/2014 della Corte Cost.• I (pochi) limiti e presupposti costituzionali per

l’assegnazione di 309 seggi (su 315) • Le basi territoriali: le circoscrizioni regionali • Eliminato il premio di coalizione regionale: i seggi sono ripartiti proporzionalmente tra le liste (o coalizioni) che abbiano superato le soglie di sbarramento previste: 20 %, 3%, 8 % per i raggruppamenti in lizza • I casi speciali della Val d’Aosta e del Trentino A. Adige

• Facoltà per l'elettore di esprimere una preferenza tra i

candidati della lista prescelta

La circoscrizione “Estero”

• Aspetti e problemi della legge di attuazione per il voto degli italiani residenti all’estero:

l. n. 459/2001 *Elettori e candidati nella circoscrizione

*Le quattro ripartizioni continentali *Adozione della proporzionale

*L’introduzione del voto per corrispondenza

Lo status di parlamentare

• Le condizioni per l’acquisizione dello status: I. i voti necessari

II. l’assenza di cause ostative tassativamente e ragionevolmente previste dall’ordinamento:

* ineleggibilità (Cost.: artt 65-66; DPR n. 361/1957: artt. da 7 a10) * incompatibilità (Cost.: artt 65-66; e l. n. 60/1953) * incandidabilità (Cost.: art.54, c.2; D.lgs. n.235/2012)

• L’assunzione provvisoria e definitiva dello status di parlamentare.

• L’art. 66 Cost.: la verifica dei poteri (nei regolamenti parlamentari: artt.17 RC e 19 RS)

Le prerogative parlamentari (artt. 67, 68, 69 C.)

• Ragionevolezza delle particolari situazioni di vantaggio connesse allo status parlamentare

• La libertà di mandato: rapporti con i gruppi di appartenenza e tutela del dissenso nei rr. pp. (...il voto segreto e i suoi limiti)

• L’indennità parlamentare: origine storica; la vigente disciplina (l. n. 1261/1965); i servizi parlamentari; attività parlamentare e attività professionale; la cessione ai partiti di parte dell’indennità

Segue: parlamentari e giudici • L’insindacabilità delle opinioni (…) espresse

nell’esercizio delle funzioni parlamentari: limiti dell’irresponsabilità giuridica. Ruolo della Corte costituzionale nei conflitti tra giudici e Camere….

• L’immunità penale: tutela della libertà personale dei parlamentari nell’interesse delle assemblee. I limiti dell’improcedibilità: il c.d. fumus persecutionis.

Il ruolo delle Giunte per le immunità (rr.pp.)

Organizzazione delle Camere • Considerare le funzioni ad esse attribuite di:

deliberazione (non solo legislativa); sindacato ispettivo; inchiesta.

• …che per essere svolte richiedono l’adesione a presupposti e principi-base; l’individuazione di idonei luoghi (organi interni); la previsione di procedimenti.

• Le fonti: Costituzione (artt.: 60; 63, 1°c.; 64; 72), e Regolamenti parlamentari (interna corporis) • Il concetto di riserva di regolamento

Classificazione degli organi interni delle Camere

• Necessari (…), monocratici, collegiali...; a caratterizzazione: tecnica o politica

• La “burocrazia” delle Camere e i servizi interni. Il bilancio interno

• Gli organismi bicamerali (istituiti da fonti diverse: Costituzione, leggi, deliberazioni intraparlamentari)

• Le Commissioni di inchiesta (art. 82 Cost.)

La funzione legislativa

• Il primato delle legge nell’art. 70 Cost. • Evoluzione del significato della “legge”: come

atto e come processo (“scambio politico”)

• Legge: in senso formale e in senso sostanziale • Pluralità dei soggetti di produzione legislativa:

il concetto di “legislatore” e le interferenze funzionali e autonomistiche (art. 117 Cost.)

• Le fonti primarie e le altre fonti di produzione del diritto.

Il procedimento legislativo • Ricordare: la complessità parlamentare ed

endo-camerale; il concetto di procedimento… • Le fonti delle varie fasi (artt. da 71 a 74 Cost.,

i RR.PP., le leggi di attuazione...) ⇒ I. Fase instaurativa: i soggetti (gli autori dell’iniziativa); l’oggetto: la proposta di legge; le forme: il progetto articolato, la presentazione (il “deposito” presso la Presidenza della Camera).[Compiti del Presidente….]

(Segue) La procedura normale (1) (art. 72 Cost.)

⇒ II. Fase formativa. Fini: esame-elaborazione del testo (1), discussione (2), deliberazione (3)

* (1) i luoghi: le Commissioni legislative; loro organizzazione interna secondo criteri di: competenza, efficienza, dialettica, economia. Compiti e ruoli delle Comm.: approvazione del testo-base; nomina dei relatori. I pareri obbligatori delle “Commissioni-filtro”. Il “comitato dei nove”.

(Segue) La procedura normale (2, 3) * (2) i luoghi: l’Assemblea. Successione degli interventi: relatori, governo, parlamentari… Modalità del dibattito: sulle linee generali [gli “incidenti” delle pregiudiziali (ordini del giorno)]; sui singoli articoli. La distribuzione dei tempi (…) * (3) le votazioni: articolo per articolo e finale. Le modalità delle votazioni (rr.pp.). Attuazione del principio di maggioranza nelle due Camere • Il necessario concorso delle due Camere: la navette interparlamentare (…)

(Segue) Le procedure ridotte, speciali, rinforzate, aggravate...

• I procedimenti urgenti (dimezzamento dei tempi relativi alle varie fasi già considerate…)

• I procedimenti concentrati-decentrati (nelle commissioni legislative in sede deliberante e in sede redigente: ⇒ RR. PP.). I limiti cost.

• I procedimenti speciali (relativi a determinati tipi di legge: leggi di conversione dei decreti legge, di approvazione delle leggi di bilancio e collegate…)

• I procedimenti rinforzati (da previ accordi extra-parlamentari: artt. 7, 8, 80 Cost…)

• I procedimenti aggravati (artt. 138; 79 e 116, u.c., Cost. e, da ultimo, 81)

La formalizzazione delle deliberazioni legislative

• La promulgazione (non è una sanzione): espressione del ruolo di garanzia super partes e moderazione del Capo dello Stato. I suoi poteri di accertamento e di rinvio (motivato e limitato) [artt. 73, 74 Cost.]

• La pubblicazione per rendere la legge efficace. Modalità, formule, tempi: i compiti del Ministro Guardasigilli. La Gazzetta Ufficiale: D.P.R. n. 1092/1985.

• Ignorantia legis non excusat: non è sempre vero (sent. n. 368/1988 della Corte Cost.)

La tendenziale irretroattività della legge

• Necessità di una lettura sistematica delle fonti e dei principi:

⇒ art. 11 delle disp. prel. al Cod. civile

⇒ art. 25, 2° c., Cost. ⇒ art. 3, 1° c., Cost. ⇒ art. 3, 2° c., Cost.

• Il principio-parametro della ragionevolezza

(secondo la Corte Costituzionale)

Il Potere Esecutivo • …. Un concetto sempre più complesso: le sue

molteplici dimensioni. Il contesto della forma di governo (parlamentare) e dell’evoluzione autonomistica della Repubblica: art. 5, 114 Cost.

• Le figure fondamentali: Governo (...governi) e pubbliche amministrazioni (centrali, periferiche)

• I principi costituzionali sulle P. A. (artt. 97-98) • Gli organi ausiliari (di consulenza e controllo) del

Governo: Consiglio di Stato, Corte dei Conti, CNEL

• Le Autorità amministrative indipendenti

L’istituzione Governo • Le distinte figure dell’organo (costituzionale)

complesso: artt. 92 e 95 Cost. • Il ruolo (primato?) del Presidente del Consiglio.

(Il problema del “conflitto di interessi”)

• Il Consiglio dei ministri: sede di massima deliberazione

• La posizione dei singoli Ministri

• Le fonti (riserva di legge!) dell’organizzazione di Governo: l. n. 400/1988 e D.Lgs n. 303/1999

Le figure dell’organizzazione di Governo nella l. n. 400/1988

• Le competenze del Consiglio dei Ministri • Valorizzazione del Presidente del Consiglio • I soggetti eventuali:

⇒ Vicepresidente/i del Consiglio ⇒ Ministri senza portafoglio (Il Min. per i rapporti

con il Parlamento) ⇒Viceministri e Sottosegretari di Stato (il

Sottosegretario alla P.d.C.) segue…

…segue

⇒ Commissari straordinari ⇒ Consiglio di Gabinetto

⇒ Comitati di Ministri e Comitati interministeriali (il C.I.P.E.)

• Le recenti riforme (decreti lgs. 300 e 303/1999):

* riduzione-accorpamento dei ministeri (14); * ristrutturazione della P.d.C. e dei dicasteri

(dipartimenti e direzioni; privatizzazione di contratti con i dirigenti e loro responsabilità per obiettivi…);

* le Agenzie (…per la protezione civile)

Il Consiglio Supremo di Difesa (art. 87, comma 9 Cost.)

• Ambiguità dell’organo di rilevanza costituzionale in rapporto alle sue radici storiche e politiche

• Composizione e competenze (artt. 2 e ss. del

Codice sull’ordinamento militare e reg. di attuazione: DPR n.251/1990)

• Il ruolo di moderazione e di garanzia del Presidente della Repubblica, anche come Capo delle Forze Armate.

• Possibile ruolo “espansivo” del C.S.D. nella prospettiva della professionalizzazione delle FF.AA. e in occasione della partecipazione italiana a missioni militari all’estero

La formazione del Governo • Le fonti del procedimento: Cost. (artt. 88, 92,

93, 94); prassi consuetudinaria; legge: n. 400/1988

• I presupposti di fatto: la crisi di governo (definizione tecnica del concetto).

• Le fasi: I. Le iniziative preliminari presidenziali (loro possibili sviluppi). Ricerca della formula politica II. L’investitura del Governo: nomina e giuramento III. L’attesa “preparatoria”: i primi atti del C.d.M IV. Il conferimento della fiducia in Parlamento

Il rapporto fiduciario e le sue vicende

• L’instaurazione del rapporto fiduciario presso ciascuna Camera: i protagonisti, la mozione motivata di fiducia, le modalità di votazione (per appello nominale).

• L’eventuale diniego di fiducia: effetti… • La mozione di sfiducia (art. 94, u.c., Cost.) • La questione di fiducia (art. 116 Reg. Cam.) • Le crisi extra-parlamentari

Le modificazioni della compagine di Governo. La responsabilità politica

del Governo in Parlamento

• I rimpasti • La sfiducia a singoli ministri (art. 115, 3° e 4°

c., RC) • Il sindacato ispettivo parlamentare sull’attività

e sugli indirizzi (politico e amministrativo) del Governo: interrogazioni, interpellanze, risoluzioni, ordini del giorno, indagini conoscitive, le commissioni di vigilanza settoriali, le inchieste... (nei RR. PP.)

Le responsabilità giuridiche del Governo

• Firma presidenziale e controfirma ministeriale degli atti di governo (art. 89 Cost.)

• Le responsabilità giuridiche dei membri del Governo: civile, penale, amministrativa (art. 28 C.)

• I controlli di legittimità sugli atti e sull’attività di Governo: il sindacato della Corte dei Conti (art. 100, 2° c., Cost.)

• La responsabilità penale dei ministri (…): art. 96 Cost. e l. n. 219/1989 (i “tribunali dei

ministri” presso le Corti di Appello…)

L’attività di produzione normativa del Governo

• L’iniziativa legislativa. In particolare: le iniziative vincolate (in materia di: rapporti con confessioni religiose, autorizzazione alla ratifica dei trattati internazionali, bilancio, conversione di decreti legge, attuazione delle direttive UE., delegificazione-semplificazione…)

• Le “corsie preferenziali” previste dai RR. PP. (… le sessioni tematiche) • Gli atti normativi del Governo: fonti primarie

e fonti secondarie • Gli atti di indirizzo (il doc. di programmazione

economico-finanziaria)

Il Governo legislatore La delegazione legislativa

• Le esigenze di cooperazione normativa e principio di separazione dei poteri. Gli artt. 70 e 76 Cost.: loro interpretazione sistematica

• La legge di delegazione: limiti formali e sostanziali. Le c.d. “direttive”

• Distinzione delle delegazioni nell’art. 14 della l. n. 400/1988.

• La formazione e la formalizzazione dei decreti legislativi. Condizioni di validità

• L’utilizzazione dello strumento della delegazione: prassi e polemiche

Il Governo legislatore La decretazione d’urgenza (I)

• Le fonti: art. 77 Cost.; art. 15 l. n. 400/1988; RR.PP. (…art. 96-bis RC; sent. n. 360/1996) • I presupposti di fatto: straordinarietà di una situazione;

urgenza e necessità di una disciplina • I limiti formali e sostanziali per l’adozione del

decreto legge. La sua provvisorietà • Le responsabilità, non solo politiche, del Governo • La forza del decreto legge; gli effetti della sua

immediata entrata in vigore. • L’identificazione dell’atto decreto-legge

La conversione del decreto-legge: un procedimento distinto (II)

• L’iniziativa obbligatoria del Governo: il d.d.l. di conversione (suo contenuto per relationem)

• La procedura speciale nelle Camere: sua coerenza con i presupposti (la tempestività)

Differenze rispetto alla procedura normale • I compiti del Comitato per la legislazione: il

parere sul rispetto dei requisiti intrinseci ed estrinseci del decreto legge

• L’opposizione alla conversione: le questioni pregiudiziali; gli emendamenti

I problemi dei decreti-legge (III)

• La mancata conversione: per decorrenza dei termini; per voto parlamentare contrario. La legge formale di sanatoria (art. 77, u. c.)

• L’approvazione con emendamenti: loro ammissibilità e tipologia (…)

• L’abuso della decretazione d’urgenza: rimedi per contrastarlo. L’ “invito” alla coerenza da parte del legislatore. La giurisprudenza della Corte cost. . La sent. n. 360/1996 contro le reiterazioni a catena:

www.giurcost.org/decisioni

I regolamenti in generale

• I regolamenti: fonti del diritto secondarie e atti amministrativi (soggetti al principio di legalità)

• Lo spazio riservato dall’ordinamento ai regg.: artt. 3 e 4 delle “preleggi”. Nel sistema cost.: i principi di preferenza di legge e di riserva di legge (assoluta e relativa)

• Gli autori diffusi dei regolamenti in adesione alle reti delle autonomie (territoriali e funzionali)

• L’espansione dei principi di competenza e sussidiarietà

I regolamenti del Governo

• Le previsioni costituzionali esplicite (art. 87, c. 5; art. 95: l’indirizzo amministrativo; art. 117 c. 6)

• L’art. 17 della l. n. 400/1988: il procedimento di

formazione dei regg. La loro tipologia: * esecutivi

* attuativi integrativi * di organizzazione

* autorizzati (per la delegificazione e semplificazione amministrativa)

* indipendenti • I regolamenti ministeriali e i loro limiti

Le fonti esterne (= prodotte all’esterno dell’ordinamento italiano)

Gli artt. 10 e 11; 117, 1 c. della Costituzione • Il diritto internazionale generale e il suo

adattamento automatico nell’ordinamento nazionale

• Il diritto internazionale pattizio (i trattati…) e le norme interne di esecuzione per adattarlo all’ordinamento.

• Il diritto dell’Unione Europea: le cessioni di sovranità ex art. 11 Cost., secondo la Corte Cost.(sent. n. 170/1984). Il riconoscimento delle competenze proprie e prevalenti dell’UE

Le fonti comunitarie • Le istituzioni dell’Unione Europea: Parlamento,

Commissione, Consiglio, Consiglio europeo, Corte di giustizia…

• Le fonti dell’UE (art. 288 TFUE): regolamenti e direttive. La loro rispettiva efficacia: immediata e mediata.

• L’art. 117, c. 1, Cost, : il richiamo all’ordinamento comunitario.

• La “legge annuale di delegazione europea” (l. n. 234/2012: artt. 29 e 30) per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’UE.

• Gli strumenti parlamentari di raccordo tra Parlamento italiano e UE.

Le fonti separate-interne di rango primario e il principio di competenza

nei rapporti tra Stato e Regioni • La distribuzione delle competenze normative

tra stato e regioni dopo la l. cost. n. 3/2001. La legislazione esclusiva dello Stato: art.117 C. • Distinzioni tra regioni: ordinarie e particolari • La potestà statutaria delle regioni ordinarie. Il

procedimento aggravato di formazione degli statuti e il possibile contenzioso (art. 123 Cost.)

• Legislazione regionale concorrente e residuale La formazione delle leggi regionali • I poteri sostitutivi dello Stato (art. 120, 2°c., C.)

Il potere popolare e il suo esercizio • La partecipazione politica popolare diffusa: le

manifestazioni associazionistiche (i partiti…) • Le forme di impulso decisionale: petizioni alle

Camere (art. 50 Cost) e agli altri organi di rappresentanza politica territoriale (…); l’iniziativa legislativa popolare (…)

• Le manifestazioni di democrazia diretta (non costitutive di rappresentanza politica): le deliberazioni referendarie a livello statale (…), regionale (artt. 123, 132, 133), locale (…)

• La disciplina dei referendum statali: l. n. 352/1970

Il referendum abrogativo (art. 75 Cost.) (I)

• L’ ”abrogazione” quale manifestazione (…) di volontà (legislativa), contraria alla vigenza di una norma giuridica (legislativa)

• L’abrogazione referendaria e i suoi limiti: espressi (art. 75, 2° c.) e impliciti-sistematici: la giurisprudenza della Corte costituzionale (sent. n. 16/1978 e ss. …). In particolare la tutela del “voto genuino”

• L’attuazione del referendum: la l. n. 352/1970

Il procedimento referendario (II) • I limiti di tempo • La promozione (i soggetti) e formulazione della

richiesta: il quesito • L’adesione alla richiesta (nel referendum popolare) • I controlli: di legittimità (Ufficio centrale per il

referendum) e di ammissibilità (Corte Cost.) • L’indizione e le ipotesi di interruzione del

procedimento (…) • La votazione (il quorum necessario) ed i suoi effetti

Il referendum (eventuale) di approvazione costituzionale

• I presupposti: rigidità e supremazia delle fonti costituzionali (Costituzione e altre leggi cost.). I limiti espliciti e sistematici della rev. cost.

• La procedura legislativa aggravata: art. 138 C. • Gli aggravamenti: doppia deliberazione, tempi

di attesa, maggioranze qualificate (auspicate e necessarie)

• Il referendum costituzionale sospensivo: la richiesta; i termini; i controlli; l’indizione; e la votazione popolare

• Effetti della deliberazione popolare

I poteri di garanzia costituzionale La Corte Costituzionale

• Presupposti di sistema per intendere il ruolo della Corte Costituzionale: rigidità - primato della Costituzione e legalità repubblicana

• La Corte Cost.: giudice definitivo delle leggi

(ed atti equiparati) e dei comportamenti degli organi-poteri costituzionali (artt. 134, 127 Cost.; leggi cost. n. 1/1948, 1/1953, 2/1967; l. n. 87/1953; e i regolamenti interni...)

• Conferimento ad essa del potere supremo di ragionamento giuridico in rapporto ai c.d. : “parametri” costituzionali

Struttura e organizzazione della Corte costituzionale

• Elezione e nomina dei giudici costituzionali: i requisiti e le incompatibilità

• Lo status dei giudici cost. per garantire la loro indipendenza e imparzialità (cfr. le fonti!!!)

• La posizione del Presidente della Corte • La potestà normativa interna: il regolamento

generale e le norme integrative per i giudizi davanti alla Corte

• Il potere di “autodichia”

Le controversie costituzionali Il giudizio sulla legittimità cost. delle leggi (e degli atti ad esse equiparati)

• Scopo del giudizio: annullamento delle norme (non necessariamente disposizioni) primarie invalide. I possibili “vizi” : materiali e formali

• Le parti del contenzioso e le vie di “accesso” alla Corte: incidentale (I) e principale (II) I. I presupposti della via incidentale: il “vero

giudizio”. Ruolo delle parti e del giudice a quo. Individuazione e delibazione della questione: rilevanza e non manifesta infondatezza

Segue: l’instaurazione del giudizio • L’ordinanza di rinvio e gli adempimenti per

l’instaurazione del giudizio II. La via principale dopo la revisione (l. cost. n.

3/2001) dell’art. 127 Cost. (e conseguenti modifiche/adattamenti delle leggi sui giudizi costituzionali…) e dell’art. 117 ss. Cost.

Riequilibrio della posizione tra Stato e Regioni • I presupposti formali (la pubblicazione...) e

sostanziali del ricorso alla Corte. I concetti di “competenza” e di “sfera di competenza”

• Requisiti del “ricorso” e sua disponibilità • Il ricorso preventivo del Governo contro gli statuti

delle regioni (art. 123, 2° c., Cost.)

… Il giudizio e suoi “protagonisti” • Il Collegio giudicante: distribuzioni di ruoli tra

i giudici: il relatore e il redattore • Le parti processuali, l’intervento del Governo:

loro presenza non necessaria per il giudizio • L’udienza pubblica (presupposti) e modalità di

discussione della causa: memorie e deduzioni • Il metodo: il contradditorio • Il luogo di decisione: la Camera di Consiglio • Il fine del giudizio: l’accertamento dell’ipotesi

di incostituzionalità della norma in questione

Tipologia delle pronunce della Corte • Sentenze e ordinanze (art. 18, l. n. 87/1953): la

rispettiva struttura formale • Tipi di ordinanze per dichiarare la manifesta:

inammissibilità, irrilevanza, infondatezza della questione. La restituzione degli atti al giudice a quo per jus superveniens.

Le ordinanze istruttorie: art.12 Norme integrative • Le sentenze di accoglimento: annullamento di

disposizioni e/o significati normativi. Le sentenze interpretative di accoglimento:

riduttive, additive, manipolative, sostitutive

...Segue • Formalizzazione (deposito in Cancelleria e

pubblicazione sulla G.U.) ed effetti erga omnes delle sentenze di accoglimento.

Irretroattività e limite del giudicato (..ma cfr. art. 30, l. n. 87/1953: favor rei!)

• Le sentenze di rigetto della q.l.c. in rapporto

ai parametri del giudizio Le sentenze interpretative di rigetto: loro

efficacia limitata al contenzioso in corso • Giurisprudenza costituzionale e legislatore: un

confine difficile. Il caso delle “sentenze di spesa”… interpretative dell’art. 3 Cost.

I conflitti di attribuzione tra…: Stato e Regioni e tra Regioni

• Pluralismo istituzionale e riparto di funzioni e competenze costituzionali tra organi costituz. Rispetto del principio di leale collaborazione

• Le norme del Tit. V Cost. come parametro per l’individuazione delle sfere di competenze di Stato e Regioni anche di rango non legislativo

• Le possibili invasioni di competenza: art. 39, l. n. 87/1953. Conflitti positivi o negativi, reali o virtuali. L’interesse al ricorso alla Corte Cost.

• Modalità del processo costituzionale e i suoi possibili esiti. Le pronunce della Corte Cost.: sospensive: con ordinanza; dichiarative, costitutive (annullamento dell’atto): con sentenza.

I conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato non nominati

•I poteri evidenti titolari di funzioni costituzionali tipiche: Parlamento, Governo, Giurisdizione •Individuazione di altre funzioni costituzionali nel pluralismo istituzionale democratico-repubblicano •La diversa dimensione e struttura dei vari poteri •L’art. 37 della l. n. 87/1953: condizioni soggettive ed oggettive per l’insorgenza del conflitto •Il giudizio “bi-fase” della Corte: le sentenze dichiarative e quelle di annullamento

La Corte costituzionale come giudice penale (speciale)

• La c. d. “giustizia politica” • La responsabilità penale costituzionale del

Capo dello Stato (art. 90, 1° c. Cost.) e l’accusa parlamentare (l. cost. n. 1/1989… )

• Alto tradimento e attentato alla Costituzione: due ipotesi non tassative

• L’integrazione della Corte: i giudici aggregati (art. 135, 7° c., Cost)

• Modalità del processo • Effetti della sentenza penale di condanna

Attribuzioni dei poteri giurisdizionali

• “Rendere giustizia”: funzione costituzionale • La posizione di indipendenza del giudice-

magistrato nella Cost.: art. 101. • Il richiamo al popolo e la sottoposizione dei

giudici soltanto alla legge • Il principio di unicità giurisdizionale e le

deroghe costituzionali: artt. 103 e VI d.t.f. • Il divieto dei giudici straordinari • I giudici speciali: ragioni di un’eccezione

Le giustizie speciali • Giustizia amministrativa (TAR e Consiglio

di Stato): competenza tendenziale per la tutela degli interessi legittimi. (Ma, in taluni casi anche dei diritti soggettivi)

• Giustizia a tutela della contabilità pubblica (Corte dei Conti): il danno erariale

• Giustizia penale militare (i Tribunali militari in tempo di pace e in tempo di guerra)

• Giustizia tributaria (ex d.t.f. VI…): i contenziosi con l’amministrazione finanziaria

Il processo come luogo e metodo • Garanzie costituzionali generali per il “giusto

processo”: artt. 24, 25, 111: I. Giustiziabilità di qualsiasi situazione plausibile II. Precostituzione e neutralità-imparzialità del giudice III. La difesa come diritto inviolabile e irrinunciabile IV. Metodo del contraddittorio tra parti in posizione di parità (anche in presenza di una parte pubblica) V. Ragionevole durata dei processi VI. Motivazione di tutti provvedimenti giurisdizionali VII. Impugnabilità delle pronunce giurisdizionali VII. Riparazione degli errori giudiziari

Il giusto processo penale

• Le garanzie particolari: artt.: 25, 2° c., 27, 111 I. Nullum crimen sine lege (…) II. Personalità della responsabilità penale III. L’adeguata informazione (...) IV. Tempo adeguato per la preparazione della difesa V. Diritto ad interrogare direttamente i testimoni (…) VI. Formazione delle prove in contraddittorio (…) VII. Interprete per gli stranieri VIII. Presunzione di non colpevolezza IX. Trattamento umano del condannato e sua rieducazione . Divieto della pena di morte […]

Autonomia e autogoverno della Magistratura Ordinaria

• L’autonomia a tutela della “solitudine dei giudici”. L’Ordine giudiziario quale potere diffuso: art. 104 Cost.

• Il Consiglio Superiore della Magistratura: Composizione mista, durata status dei membri Funzioni: art. 105 Cost e l. n. 195/1958 Organizzazione interna

• La Sezione disciplinare e i procedimenti disciplinari nei confronti dei giudici.

I provvedimenti del CSM e il ruolo del Ministro della Giustizia

• Natura (amministrativa) dei provvedimenti del CSM. Loro forma e impugnabilità

• Ruolo residuale del Ministro della Giustizia:

art. 110 Cost. La “ leale cooperazione” con il CSM (sent. n. 379/1992 Corte cost.)

• La responsabilità civile dei magistrati • La garanzia di indipendenza e autonomia

delle giurisdizioni speciali: art. 108 Cost. I Consigli di Presidenza

Il sistema delle libertà e dei diritti • Le molteplici definizioni e classificazioni delle

situazioni soggettive di vantaggio piene • Gli spazi aperti dello stato liberaldemocratico:

i diritti fondamentali esistenziali per assicurare opportunità vitali

• Lo sviluppo “supercostituzionale” dei diritti inviolabili: dall’art 2 Cost. alle Dichiarazioni dei diritti [La Convenzione europea… e la “Carta dei diritti fondamentali dell'UE]

• Le approssimative categorie della Costituzione. La distribuzione dei diritti nei Titoli (I-IV): rapporti civili, rapporti etico sociali, rapporti economici, rapporti politici

La libertà personale: art. 13 C. e altri... • Il concetto “concentrato” di inviolabilità • Il sistema di garanzie contro le menomazioni

arbitrarie della disponibilità di se stessi: Tipologia tassative delle “restrizioni”. Il divieto

dei trattamenti violenti e inumani (art. 27, 3° c., C.) Riserva di legge assoluta e rinforzata Riserva di giurisdizione temperata (i casi urgenti) L’obbligo di motivazione delle misure restrittive e tutela giurisdizionale immediata : art. 111, 7° c., C. Il giusto processo. I limiti della custodia cautelare Presunzione di non colpevolezza. I limiti all’estradizione (art. 26 Cost.)

Le libertà collegate all’art. 13 Cost • La libertà di domicilio (art. 14 Cost.): definizione di domicilio: sent. n. 88/1987 C. Co.

estensione della tutela alle formazioni sociali le garanzie [riserva di legge speciale] e la loro attenuazione in rapporto a particolari scopi: sanità, incolumità pubblica, fini economici e fiscali L’espansione della libertà: la tutela della vita privata. Il Garante per la protezione dei dati personali (Decreto legislativo 196/2003)

Segue...

• La libertà di circolazione (art. 16 Cost.): la riserva di legge rinforzata in funzione degli interessi generali della salute e della sicurezza. Il divieto di limitazioni per motivi politici libertà di espatrio e gli obblighi di legge diritto di stabilimento per i cittadini europei nei Paesi dell’Unione (Trattato U.E.)

Le libertà di espressione

• Le manifestazioni generali di socialità nello Stato pluralista: riunioni, associazioni, adesione a confessioni religiose (artt. 17, 18, 19 Cost.). Le garanzie costituzionali

• Le manifestazioni particolari: arte, scienza,

insegnamento (art. 33, 1° c. Cost.) • La circolazione delle idee, la “sfera pubblica”

la formazione dell’opinione pubblica

La libera e specifica manifestazione del pensiero

• L’art. 21 Cost. come paradigma storico • Le manifestazioni protette e le esigenze della

convivenza. Il problema dei limiti… Il limite espresso del buon costume I limiti impliciti a tutela della dignità dei soggetti della comunità e per consentire il “colloquio pubblico” (la ricerca della verità) • I mezzi nominati e innominati. La protezione

privilegiata della stampa come tecnica di espressione e la sua dimensione come impresa

Le garanzie per la stampa

• Le misure vietate: autorizzazioni e censura • Condizioni di ammissibilità del sequestro

cautelare preventivo: La riserva di legge: assoluta, speciale e rinforzata (la tassatività) La riserva di giurisdizione temperata • La disciplina scoperta della tv (...e di altri new

media): dal monopolio al pluralismo misto e imperfetto. La giurisprudenza costituzionale (sent. n. 826/1988 e seguenti)