dossier virus a/h1n1

8

Upload: monrif-net

Post on 11-Mar-2016

232 views

Category:

Documents


0 download

DESCRIPTION

Guida in 8 pagine su come prevenire il contagio da Virus A/H1N1. A cura della dottoressa Maria Paola Landini, medico specialista in Microbiologia e Virologia, Professore Ordinario di Microbiologia presso l’ Università degli Studi di Bologna e direttore dell’Unità Operativa di Microbiologia del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna.

TRANSCRIPT

.

II SPECIALEVIRUSA il Resto del Carlino LUNEDÌ 14 SETTEMBRE 2009

Qual è l’identikit del “nuovo virus A/H1N1”?Il virus A/H1N1 è un virus nuovo, capace di diffondersi molto rapidamente nella popolazione umana (pandemia).Il suo patrimonio genetico è un cocktail composto da 8 geni che hanno diversa provenienza:

• 2 sono di origine aviaria (uccelli selvatici), ma sono passati nei suini e hanno circolato in Europa e in Asia.• altri 3 derivano dal mondo aviario ma sono passati attraverso la popolazione suina e circolano comunemente

negli allevamenti suinicoli nordamericani.• altri 2 geni sono passati al suino in Nord America .• 1 gene e’ passato dagli uccelli all’ uomo, poi dall’ uomo al suino.

Sulla superficie dei virus influenzali di tipo A sono presenti due proteine (emoagglutinina e neuraminidasi)

di cui si conoscono molti sottotipi con le loro varianti. Tutti i sottotipi sono stati rilevati negli uccelli

selvatici che sono la fonte di infezione per gli altri animali. Nell’ uomo finora hanno circolato

solamente dei virus aventi varie emoagglutinine 1, 2, 3 (H1,H2,H3) e neuraminidasi 1, 2 (N1, N2).

Il nuovo virus è di tipo A e contiene una emoagglutinina 1 (H1) e una neuraminidasi 1 (N1).

I virus influenzali hanno la capacità di “uccidere” le cellule dentro le quali simoltiplicano. Questo porta al danneggiamento delle mucose delle vie aeree(faringe e bronchi) con forte infiammazione e perdita di parte di quel tessuto( epitelio ciliato) che muove il muco lungo l’ albero respiratorio, protegge l’individuo dall’ adesività dei batteri e, quindi, dalla colonizzazione batterica.Quando questo viene a mancare si creano le condizioni perché alla infezionevirale si sovrapponga una infezione batterica, con inevitabile allungamentodel decorso della malattia. Ecco perché spesso il medico prescriveantibiotici, farmaci. antibatterici e non antivirali.

Che differenza c’è tra epidemia e pandemia influenzale?Si definisce epidemia una malattia infettiva che colpisce una collettività di individui con una delimitata diffusione nellospazio e nel tempo. Di solito l’epidemia influenzale si manifesta in inverno e, poiché nell’ emisfero boreale e in quelloaustrale l’inverno giunge in periodi dell’ anno opposti, il nostro pianeta affronta due stagioni influenzali ogni anno.Si chiama, invece, pandemia (dal greco pan-demos, “tutto il popolo”) una infezione la cui diffusione interessamoltissime aree geografiche del pianeta, con un alto numero di casi e una mortalità elevata. Secondo l’ OMS, lecondizioni affinché si possa verificare una vera e propria pandemia nell’ uomo sono tre:1. la comparsa di un nuovo agente infettivo; 2. la capacità di tale agente di colpire l’uomo, dando anche gravipatologie; 3. la sua capacità di diffondersi rapidamente per contagio da uomo a uomo.La pandemia influenzale è un evento molto più raro delle epidemie stagionali (avviene circa una volta ogni 20-30anni) e non è causato da varianti dei virus in circolazione, ma da un virus nuovo capace di trasmettersi all’ internodella specie umana.

Perché è stato battezzato A/H1N1?

L’Influenza (termine che deriva dall’antica credenza che la malattia subisse l’influenza degli astri poichè sipresentava in una sola stagione dell’anno) è una patologia infettiva molto diffusa e contagiosa che può colpirepersone di qualsiasi età. E’ una infezione acuta dell’apparato respiratorio causata da un gruppo di virus denominatiOrthomyxovirus (dal greco orto: dritto e myxa: muco) che sono in grado di penetrare nelle cellule della mucosadelle vie aeree e danneggiarle. Si tratta di virus abbastanza grandi (100 nm di diametro e 200-300 nm di lunghezza)che hanno un genoma composto da 8 segmenti di RNA, avvolti da una struttura proteica elicoidale a sua voltaracchiusa in un’ altra struttura ricca di lipidi e provvista di elementi proteici (emoagglutinina e neuraminidasi) chegli servono per riconoscere i recettori e penetrare nelle cellule che ospiteranno la sua moltiplicazione.

La pandemia 20092

A curadella prof.ssa

Maria PaolaLandini

Maria Paola Landini, medico,

specialista in Microbiologia e

Virologia, è Professore Ordinario di

Microbiologia presso l’ Università

degli Studi di Bologna e dirige l’Unità

Operativa di Microbiologia del

Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di

Bologna. E’ Presidente del Consorzio

Med3 per la formazione medica

continua on-line, fa parte del

Comitato di Indirizzo e verifica

dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di

Bologna. Dal 2001 al 2008 è stata

Preside della Facoltà medica di

Bologna. Ha pubblicato su riviste

internazionali 180 lavori scientifici su

vari aspetti delle infezioni da virus.

Le risposte rappresentano una sintesi dimateriale reso disponibile in internet daparte dell’ OMS (Organizzazione Mondialedella Sanità, Ginevra, Svizzera), del CDC

(Center for Disease Control, Atlanta USA),dell’ ECDC (European Center for DiseaseControl, Stoccolma UE), dell’ ISS (Istituto

Superiore di Sanità, Roma), della RER(Regione Emilia Romagna, Bologna) nonchéconoscenze personali.

Quanti tipi di virus dell’influenza esistono?

Che cos’è l’influenza in generale?

La causa dell’influenza1

Inserto a cura di Renata Ortolani

Esistono tre tipi di Orthomyxovirus, denominati A, B e C. I virus del tipo A e B sono responsabili della classica

forma di influenza, mentre il tipo C provoca infezioni molto lievi, simili ad un banale raffreddore. I virus di tipo B

sono presenti solo nell’uomo e non esistono sottotipi distinti. I virus di tipo A, invece, circolano sia nell’uomo che in

varie specie animali (uccelli, maiali, cavalli etc) e sono suddivisi in sottotipi.

Come, i virus influenzali,danneggiano l’albero respiratorio

LUNEDÌ 14 SETTEMBRE 2009 il Resto del Carlino SPECIALEVIRUSA III

Secondo le stime dell’ OMS la pandemia durerà circa un anno (a

cavallo tra il 2009 e il 2010) e coinvolgerà circa 2 bilioni di persone.

Alla fase pandemica seguirà la circolazione del nuovo virus nel

circuito delle influenze stagionali.

A che punto è il contagio in Italia?

Al momento sembra ragionevole attuare un attento controllosanitario nelle scuole e orientarsi verso una temporaneasospensione delle attività in una classe nel caso si verificasseroalcuni casi di infezione in tempi ravvicinati.

La nuova influenza si trasmette come quella stagionale,

cioè per via aerea, attraverso le goccioline di saliva

emesse nell’ aria dai malati, attraverso la tosse, gli

starnuti o anche solamente la parola ed il respiro. Ci si

può contagiare a 15-20 centimetri dalla persona

ammalata attraverso il respiro, a un metro se chi è

infetto starnutisce, a circa tre metri da chi tossisce. Più

ravvicinato è il contatto più è facile il contagio perché le

goccioline che trasmettono l’ influenza sono piuttosto

grandi e tendono a non viaggiare molto nell’ aria. Ci si

può anche contagiare attraverso il bacio o bevendo da

un bicchiere o bottiglia utilizzata da un malato. Non ci

sono evidenze, invece, che goccioline con virus

influenzali siano trasmesse attraverso i sistemi di

ventilazione a lunga distanza come accade con il

micobatterio della TBC o altri virus respiratori. Inoltre il

virus dell’ influenza, che non passa attraverso la pelle,

approfitta delle minori difese presenti negli occhi, nella

bocca e nel naso. Toccarsi la bocca, il naso, strofinarsi

gli occhi con mani contaminate sono le altre,

importanti, modalità di trasmissione della infezione.

Nell’aprile 2009 casi di influenza causati da un virus ditipo A non tipizzabile sono stati riscontrati in Messico enel Sud California e, grazie all’analisi della sequenzagenomica del primo virus identificato, si è stabilito chesi trattava di un virus influenzale di tipo A/H1N1 nuovo.La sua origine geografica resta ancora sconosciuta,ma sembra molto improbabile che sia messicana,come si era detto in un primo tempo.Nonostante le misure di contenimento adottate daiprimi Paesi colpiti e dagli organismi internazionali ilnuovo virus ha iniziato a diffondersi con una rapiditàsenza precedenti, facilitato dalla globalizzazione edalla velocizzazione dei nostri spostamenti. Durante imesi di luglio e agosto il propagarsi della infezione hasubito un rallentamento nei paesi dell’emisferoboreale, che hanno attraversato la stagione calda,mentre ha continuato la sua strada nelle zone

dell’altro emisfero che attraversavano la stagionefredda. Particolarmente rapida è stata la diffusione inAustralia e in Sud America dove il contagio è diventatocosì esteso che le autorità sanitarie hanno smessomolto presto di contare i casi. L’ OMS già a giugno hadichiarato lo stadio di allerta 6 (livello massimo) che èquello di “pandemia in corso”. Oggi il virus è diffuso intutti i continenti Tra gli oltre 250.000 casi confermatialla fine di agosto si sono registrati 2400 decessi (il40% dei quali in soggetti di età inferiore ai 50 anni).In Europa tutti i 27 stati membri sono coinvolti nellapandemia. Ad oggi quelli maggiormente colpiti sono l’Inghilterra e la Spagna/Portogallo a causa degliscambi molto intensi rispettivamente con gli Stati Unitie il Messico. Anche in Germania l’ infezione è moltodiffusa. Tra i 50.000 casi confermati in Europa all’inizio di settembre si sono accertati 122 decessi.

Nel nostro Paese la diffusione dell’ infezione è stata abbastanza lenta durante i mesi di aprile-giugno, grazie allemisure di sorveglianza e controllo messe in atto dal Ministero e dalle Regioni, ma anche grazie alla stagionecalda e al minor traffico di passeggeri con gli USA ed il Messico rispetto ad altri Paesi europei.Un brusco aumento dei casi si è avuto dalla fine di luglio in poi per il ritorno di turisti e studenti dai Paesi piùcolpiti. All’ inizio di settembre in Italia si contavano circa 2000 casi confermati e un decesso.Gli esperti prevedono un aumento notevole dei casi con l’ inizio dell’ anno scolastico infatti le classi, dal nido inpoi, possono diventare un luogo di facile contagio collettivo.

Quanto durerà la pandemia?

I dati dell’ OMS suggeriscono che rispetto

alle influenze stagionali le persone più

probabilmente colpite saranno i giovani

(forse perché totalmente sprovvisti di

immunità specifica), secondo una stima di

massima riportata nella tabella che segue.

Resta, comunque il fatto che la malattia si

esaurirà senza problemi ed in pochi giorni

nella stragrande maggior parte dei casi.

Particolare attenzione deve essere posta a:

• Bambini e adulti affetti da malattie

croniche polmonari, cardiache,

epatiche, renali ematologiche,

neuromuscolari, metaboliche (anche

diabete)

• Donne in gravidanza (soprattutto nel

terzo trimestre e nelle prime fasi del

puerperio)

• Bambini in eta’ prescolare

• Bambini e adulti immunodepressi (per

malattie congenite o infezioni da HIV)

• Bambini e adolescenti in terapia cronica

con acido acetil-salicilico

• Anziani, soprattutto se debilitati e

residenti in collettività

Chiudere o no le scuole?

Quante pandemie influenziali ci sono state nell’ultimo secolo?

Come si trasmette la nuova influenza?

L’ attuale influenza A/H1N1 è la prima pandemia del XXI secolo. Nel secolo scorso ne sono avvenute tre:

l’influenza Spagnola (A/H1N1) del 1918-19, l’Asiatica (A/H2N2) del 1957-58 e quella di Hong Kong (A/H3N2) del

1968-69. Molto grave fu la Spagnola con 50 milioni di persone decedute che rappresentavano il 2.5% della

popolazione di allora. Molti dei decessi, comunque, furono da attribuire a complicanze batteriche oggi curabili

con gli antibiotici.

L’infezione3

Quali saranno le fasced’età più esposte?

Quali sono le categoriea rischio di complicanze?

Come è progredita la pandemia da virus A/H1N1a livello mondiale

IV SPECIALEVIRUSA il Resto del Carlino LUNEDÌ 14 SETTEMBRE 2009

Come per una qualsiasi influenza, è il caso di interpellare il Medico di famiglia o il Pediatra di famiglia se, dopo

un iniziale miglioramento dei sintomi influenzali, questi peggiorano di nuovo con febbre alta persistente ed

anche quanto compaiono sintomi che denotano una maggior gravità della infezione. Nell’ adulto: difficoltà di

respiro o respiro corto, dolore o senso di compressione al torace o all’addome, vertigini, confusione mentale,

vomito persistente o severo. Nel bambino: respiro frequente e difficoltoso, colorito cutaneo bluastro, scarsa

assunzione di liquidi, forte sonnolenza e scarsa interazione con le altre persone, forte irritabilità, fino al punto da

non voler essere toccato.

L’ OMS definisce questa nuova influenzacome “moderata” poiché :• la maggior parte delle persone si

riprende dall’infezione senza averebisogno di essere ricoverata o diricevere cure mediche

• complessivamente, i livelli di gravità sonosimili a quelli registrati per le influenzestagionali

• complessivamente, gli ospedali e isistemi sanitari nella maggior parte deiPaesi sono stati in grado di far fronte alnumero di persone che hanno avutobisogno di assistenza.

La presenza dei sintomi clinici dell’ influenzaha bisogno di una conferma di laboratorioaffinchè si possa accertare che si tratta di unainfezione da parte del nuovo virus. Laconferma di laboratorio si basa sulla ricercadel genoma del virus (mediante PCR) nellesecrezioni naso-faringee raccolte con unapposito tampone. Il test deve essere eseguitonei primi 4-5 giorni dalla insorgenza deisintomi e in un laboratorio di microbiologiaadeguatamente preparato ad effettuarediagnosi molecolari. Con il passaggio allafase pandemica e l’incremento progressivodei casi in Europa e in Italia sono statirafforzati i sistemi di sorveglianza, ma non siritiene più indispensabile la conferma dilaboratorio di tutti i casi sospetti e pertanto ladiagnosi è basata principalmente sul criterioclinico (sintomi) e sull’ anamnesi.

Come si distingue l’influenza da un comune raffreddore?

Quanto è gravel’influenza da virusA(H1N1) nell’uomo?

L’influenza A/H1N1 presenta un esordio acuto e improvviso con febbre a circa 38 gradi o superiore

accompagnata da uno o più dei seguenti sintomi generali: cefalea, malessere generalizzato, sensazione di febbre

(sudorazione, brividi), astenia, e da almeno uno di questi sintomi respiratori: tosse, mal di gola, congestione

nasale. Per quanto riguarda i bambini si deve considerare che i più piccoli non sono in grado di descrivere i

sintomi generali, che invece si possono manifestare con irritabilità, pianto, inappetenza. Nei più piccoli

l’influenza è spesso accompagnata da vomito e diarrea e solo di rado da febbre, mentre in quelli di età

pre-scolare si ha spesso febbre elevata con occhi arrossati e congiuntivite, frequentemente associata a

laringotracheite e bronchite.

La sintomatologia è notevolmente diversa come si vede chiaramente nella tabella che segue:

Quando si deve chiamare il medico?

Come si diagnostica la nuova influenza?

Nel corso di una infezione il soggettoammalato produce una rispostaimmunitaria che tende a selezionare levarianti virali cioè l’ immunità elimina ivirus che riconosce, mentre quelli nonriconosciuti si propagano. Il fenomeno èparticolarmente evidente nel caso delleinfezioni causate dai virus influenzali, virusche tendono a produrre un alto numero divarianti. Tra l’ altro si è visto che ingenerale i ceppi A/H1N1 mutano piùfacilmente di altri.Questo fa si che la gravità della malattiapossa cambiare nel corso del tempo epossa manifestarsi con intensità diversa indiverse località e in diverse popolazioni.Un altro fattore che può far peggiorare lagravità della pandemia è la incapacità deiservizi sanitari di certi Paesi, di far fronteal numero di persone che hanno bisogno diassistenza.L’ attuale pandemia è ancora all’inizio dellasua evoluzione e nessuno è in grado diprevederne l’ andamento. E’ certo, però,che essa andrà tenuta sotto strettocontrollo sanitario e scientifico.

Quanto è lungo il periodo di incubazione dell’infezione?Il periodo di incubazione varia da 2 a 7 giorni a seconda della quantità di virus con il quale un soggetto è venuto acontatto e delle sue condizioni fisiche. Nella maggior parte dei casi l’ incubazione è di 2-3 giorni.

La gravità dell’infezionepuò cambiare nel corsodel tempo?

Quali sono i sintomi della nuova influenza?

LUNEDÌ 14 SETTEMBRE 2009 il Resto del Carlino SPECIALEVIRUSA V

Il vaccino per la prevenzione della influenza stagionale 2009/2010 nel nostro emisfero contiene ceppi virali di origine

australiana, diversi rispetto al nuovo virus e non protegge dalla nuova influenza.

Nella stagione invernale 2009/2010 i vaccini anti-influenzali, quindi, saranno due, il trivalente con i ceppi australiani

contro l’ epidemia stagionale (già pronto) e il monovalente contro il ceppo pandemico A/H1N1 (in fase finale di

valutazione). E’ ancora in via di definizione quale sia la miglior tempistica per la vaccinazione.

Si, sarà gratuito, ma, a differenza di quello contro l’ influenza stagionale, non sarà disponibile in Farmacia. La

vaccinazione contro la nuova influenza sarà effettuata negli ambulatori dei medici e dei pediatri di famiglia e nei

Servizi di Igiene pubblica.

Il vaccino contro l’influenza stagionale è efficaceanche contro il nuovo virus influenzale?

Il vaccino contro la nuova influenza sarà gratuito?

Alcuni Paesi hanno già deciso la vaccinazione di massadella popolazione, altri (tra cui l’ Italia) hanno scelto divaccinare solamente determinati gruppi di soggetti. In Italiasarà vaccinato circa il 40% della popolazione. Avranno laprecedenza nella vaccinazione gli addetti alla sanità e aipubblici servizi in modo da salvaguardare il serviziosanitario e l’ integrità delle infrastrutture critiche delPaese; il personale di enti, amministrazioni e società cheassicurino servizi pubbli ci essenziali; il personale delleforze di pubbliche sicurezza e della protezione civile ; idonatori di sangue periodici ;i bambini e i giovani (6-17anni); le donne in gravidanza al secondo o al terzotrimestre;i soggetti ( bambini e adulti tra 6 mesi e 65 anni)affetti da patologie debilitanti che sono a rischio dicomplicanze gravi e mortalità, nonchè le persone a contattocon i neonati. I dati preliminari della Novartis fanno sperareche una sola dose di vaccino sia sufficiente per garantire unbuon livello di protezione, ma si attendono ulteriorielementi di valutazione.

Chi verrà vaccinato?

Il vaccino ad uso umano contro il nuovo virus A/H1N1 è in avanzata fase di preparazione e sarà presto

disponibile. Le ditte produttrici sono: Baxter, GlaxoSmithKline, MedImmune della AstraZeneca, Novartis,

Sanofi-Aventis. L’OMS assicura la completa regolarità di tutte le procedure seguite, ma i dati di efficacia e sicurezza

oggi disponibili sono stati ottenuti valutando un vaccino preparato utilizzando le stesse modalità con le quali è stato

preparato quello contro la pandemia, ma contenente un virus diverso dal ceppo pandemico. La valuta-zione del

vaccino specifico è in corso. E’ al vaglio degli esperti il vaccino monodose commercializzato da una ditta cinese.

No, il virus A(H1N1) non si contrae mangiando carne di maiale o prodotti a base di carne

di maiale (salsicce, salame, prosciutti etc. etc). Anche il rilevamento del virus tra i

tacchini in Cile non costituisce alcuna minaccia immediata per la salute umana e la

carne di tacchino può continuare ad essere commercializzata, previi adeguati controlli

veterinari e trattamenti sanitari attualmente condotti.

Il vaccino

Esiste un vaccino contro il nuovo virus influenzale?

Sicuramente si. In Canada, un agricoltore affetto dal virus dell’influenza A/H1N1 ha trasmesso il virus ai suini e ilvirus si è diffuso velocemente nella popolazione suina.In Cile un allevatore di tacchini che si era recato al lavoro con l’ infezione in corso, ha trasmesso il virus ad alcunianimali dell’ allevamento e il virus si è rapidamente diffuso in questa popolazione avicola.

5

La vaccinazione è l’ intervento medico piùimportante per rallentare la diffusione,ridurre la malattia e i decessi durante unapandemia influenzale. Essa aumenta illivello di protezione individuale e, anchequalora si dovesse contrarre l’ infezione,questa sarebbe più lieve e di minor durata.Per avere un impatto forte sull’andamento della pandemia il vaccino deveessere efficace, sicuro, disponibile intempi rapidi e in larghe quantità. Lavaccinazione non è obbligatoria, mafortemente consigliata per le categorie arischio.Quest’ anno è auspicabile che la maggiorparte della popolazione si sottoponga allavaccinazione contro l’ influenza stagionalee che i soggetti a rischio si sottoponganoanche alla vaccinazione contro il nuovovirus pandemico.

I cani e i gatti possonocontrarrela nuova influenza?

Si può contrarre la nuova influenzamangiando carne di maiale o di tacchino?

Noi e gli animali

Dobbiamo vaccinarci?

Al momento non ci sono evidenze che canie gatti domestici possano contrarre lanuova influenza. I cani e i gatti hanno i“loro” ceppi influenzali (la versione felinadel virus A/H5N1 e il virus canino A/H3N8). Comunque è utile tener presentequali sono i sintomi dell’ influenza nei canie nei gatti, perché il nuovo virus A/H1N1potrebbe anche evolvere in varianti capacidi infettare anche i nostri animalidomestici. Qualora questi sintomi simanifestassero, è bene contattare unveterinario.

Il nuovo virus A/H1N1 può essere trasmessodall’uomo agli animali?

4

VI SPECIALEVIRUSA il Resto del Carlino LUNEDÌ 14 SETTEMBRE 2009

Il vaccino antinfluenzale non deve essere somministrato a persone con

ipersensibilità alle proteine dell’ uovo o ad altri componenti del vaccino e nemmeno

a soggetti che, in precedenti vaccinazioni anti-influenzali, abbiano manifestato

reazioni allergiche o reazioni di tipo neurologico.

In caso di manifestazioni febbrili in atto la vaccinazione antinfluenzale deve essere

rinviata, mentre affezioni minori delle prime vie aeree senza febbre non sono da

considerare di ostacolo.

Nei soggetti con malattie autoimmuni (ad esempio l’ artrite reumatoide) il vaccino

va somministrato solo dopo attenta valutazione del rapporto rischio-beneficio.

Persone trattate con immunosoppressori possono rispondere in maniera non

ottimale alla vaccinazione antinfluenzale, ma non sono soggetti a cui negarla a

priori. Anche la sieropositività per HIV non è un elemento che sconsiglia la

vaccinazione.

Nemmeno lo stato di gravidanza costituisce controindicazione alla vaccinazione,

ma, in assenza di condizioni mediche predisponenti che rendano imperativa la

vaccinazione antinfluenzale, questa, per maggior sicurezza, può essere differita

all’inizio del terzo trimestre.

La vaccinazione antinfluenzale non è controindicata nelle donne che allattano.

- Mantenere la calma- Stare a casa in riposo per una settimana oper tutto il periodo della febbre ed almeno ungiorno dopo la sua scomparsa.- Limitare i contatti con le altre persone eindossare la mascherina quando si è acontatto con altri.- Bere molta acqua, succhi e spremute.- Mangiare leggero- Non assumere acido acetilsalicilico, maparacetamolo- Contattare telefonicamente il Medico curante(o il Pediatra), se, dopo alcuni giorni, i sintominon si attenuano.

I sintomi della influenza pandemica e quelli della influenzastagionale sono identici, quindi non è possibile capire se si ècontratto l’ una o l’ altra. Lo si può fare solamente se ilmedico preleva delle secrezioni dal faringe durante la faseacuta febbrile e richiede che questo venga analizzato in unidoneo laboratorio di Microbiologia.Di solito, però, i virus dell’ influenza stagionale arrivano nelnostro Paese nel mese di dicembre, mentre ci si aspettal’arrivo massiccio del virus pandemico nei mesi autunnali.Se si prende l’ influenza, quindi, in settembre, ottobre,novembre, molto probabilmente si tratta di quellapandemica.

Cosa fare per evitare il contagio?

Il virus dell’influenza può sopravvivere e infettare una persona anche dopo alcune ore che è rimasto depositato suuna superficie. Sulle superfici non porose possono rimanere infettanti anche per 1-2 giorni, su quelle porose meno di12 ore. Inoltre resistono piu’ a lungo sulle superfici umide e in assenza di luce solare. È importante, quindi, tenerepulite le superfici che possono essere venute a contatto con secrezioni respiratorie di persone con l’ influenza(specialmente le maniglie delle porte e delle finestre, i comodini, il telefono, le tastiere, i telecomandi, le scrivanie, ilibri, le superfici nei bagni e nelle cucine), lavandole con disinfettanti per la casa secondo le istruzioni riportatenell’etichetta del prodotto. L’Alcool è un agente disinfettante efficace, l’ammoniaca combinatacon l’alcool incrementa la durata.

Innanzi tutto è importante tenersi informati utilizzandofonti affidabili come il sito dell’ OMS(http://www.who.int/en/) e del nostro Ministero del lavoro,delle politiche sociali e salute(http://www.ministerosalute.it/influenza/paginaInternaMe-nuInfluenza.jsp?id=705&lingua=italiano&menu=sorveglianza). Si consigliaanche di consultare il portale Internet del servizioSanitario regionale e il relativo numero verde.E’ bene, comunque, puntualizzare che, oltre allavaccinazione, vi sono alcune semplici e quotidiane misureprecauzionali che servono per diminuire la probabilità dicontagiarsi e prevenire la diffusione della infezione nella

comunità in cui viviamo. La precauzione più importante è illavarsi le mani spesso e bene, cercare di rimanere in unostato di buona salute, dormire, essere fisicamente attivi,gestire lo stress, bere molti liquidi e mangiare cibinutrienti. Inoltre è bene non toccare superfici che possonoessere contaminate da secrezioni respiratorie di soggettimalati, evitare il contatto ravvicinato con le personemalate, evitare folle e raduni di massa.Bisogna, inoltre, evitare che siano le persone a rischio dicomplicanze ad accudire un convivente malato ed evitareanche il contrario e cioè che le persone con l’ influenza siprendano cura dei soggetti a rischio di complicanze. L’OMSritiene che le restrizioni ai viaggi non siano necessarie.

L’ esperienza accumulata nei tanti anni divaccinazione contro le influenze stagionali ciindica che gli effetti collaterali sono, ingenere, molto modesti (cefalea,arrossamento e leggero dolore nella zonadella iniezione). Altre reazioni riferite confrequenza, consistono in malesseregenerale, febbre, mialgie, che iniziano 6 -12ore dopo la somministrazione del vaccino edurano 1 o 2 giorni. Raramente sono statesegnalate reazioni allergiche quali orticaria,angioedema e asma. La correlazionecausale tra la somministrazione di vaccinoantinfluenzale e disordini neurologici non èmai stata dimostrata.

Cosa fare se si è presal’influenza?

Come stabilire se si è affetti dal nuovo viruso dai virus stagionali?

Qual è il miglior modoper lavarsi le mani?Il lavaggio deve essere fatto spesso conacqua e sapone o con un detersivo a base dialcool e deve comprender anche i polsi e glispazi fra le dita. Quando ci si lava le manicon sapone e acqua calda, occorre farlo peralmeno 20 secondi. Quando acqua e saponenon sono disponibili, si possono usaresalviettine monouso a base di alcol o gelalcolico disinfettante che si possonoacquistare nella maggior parte deisupermercati e delle farmacie. Se si utilizzail gel, si devono strofinare le mani fino aquando il gel è asciutto. Il gel non habisogno di acqua per essere efficace.

Come fare le pulizie domestiche per evitare la diffusione del virus?

Per gli ammalati

La prevenzione di tutti i giorni6

Ci sono controindicazioni alla vaccinazione? I vaccini anti-influenzalipossono dareeffetti indesiderati?

7

LUNEDÌ 14 SETTEMBRE 2009 il Resto del Carlino SPECIALEVIRUSA VII

Qualora si contragga l’ influenza non si devesmettere l’ allattamento, perchè il lattematerno porta protezione al neonato. Si puòcontinuare ad allattare anche quando sidovesse essere in trattamento con i farmaciantivirali. Qualora il malessere fosse troppoforte per permettere l’ allattamento, siconsiglia di raccogliere comunque il lattematerno e darlo al neonato.Si raccomanda, inoltre, di non tossire ostarnutire vicino al neonato, di indossare unamascherina chirurgica doppia e seguire tuttele indicazioni di prevenzione già elencate, inparticolare sull’ igiene delle mani.

I dati forniti dai Paesi che hanno attraversato nei mesi scorsi la stagione fredda ehanno avuto un alto numero di soggetti infettati, confermano che la gravità dellainfezione pandemica in corso è uguale o addirittura minore rispetto a quella delleinfluenze stagionali.Il nostro Paese ha un servizio sanitario con professionisti e strutture come pochialtri al mondo. E’ quindi in grado di fornire tutta l’ assistenza necessaria.

Ministero e Regioni sono all’ opera già da tempo per garantire a tutti i cittadini lemigliori misure di prevenzione e cura.

UNA RACCOMANDAZIONE FINALEE’ di grande importanza che i cittadini si fidino del loro servizio sanitario e cheseguano le indicazioni che progressivamente Ministero e Regioni forniranno.

Le donne in gravidanza sono tra le categorie di soggetti a rischio di

complicazioni. Il rischio è soprattutto legato al terzo trimestre e alla

primissima fase del puerperio.

Le precauzioni che le donne in gravidanza devono seguire sono quelle

già descritte, ma ci si aspetta da loro un impegno particolarmente

motivato. È consigliato, quindi, che nel periodo di maggior vulnerabilità

si astengano dal frequentare persone con l’ influenza e luoghi in cui vi

sono molte persone.

Nel caso si contragga l’ influenza, si deve trattare la febbre molto

prontamente con paracetamolo, si deve stare a riposo, bere molto e

consultare rapidamente il ginecologo per decidere se usare i farmaci

antivirali che, nella limitata esperienza disponibile in letteratura, non

sembrano dare effetti collaterali seri né nella donna né nel feto.

La maggior parte dei casi umani di A/H1N1non sono gravi e certamente gran partedei pazienti si ristabilirà autonomamente ein breve tempo. Il virus dell’influenzaA/H1N1 è sensibile ai farmaci antivirali cheinibiscono la neuraminidasi (Oseltamivir eZanamivir, nomi commercialirispettivamente Tamiflu e Relenza). Questiantivirali possono alleviare i sintomi eabbreviare il decorso della malattia, ma iloro effetti sono, in genere, modesti ( ildecorso si accorcia di circa una giornata).Per aumentare l’ efficacia è importanteche il farmaco venga assunto il più prestopossibile dopo la comparsa dei sintomi.In una percentuale variabile dall’ 1 al 10%dei soggetti trattati sono stati descrittieffetti indesiderati. Si tratta di effetti lievicome cefalee e stanchezza, ma anche piùimportanti come vomito e doloriaddominali. Per tutto ciò e per limitare almassimo la possibilità che un usoindiscriminato di questi farmaci selezionimutanti resistenti, essi vanno usastisolamente nei casi gravi e sotto controllomedico. Purtroppo sono già state fattealcune segnalazioni di ceppi viraliresistenti.

Per un eventuale uso personale, si può fare una piccola scorta di mascherine cosiddette “chirurgiche” monouso,reperibili sul mercato.E’ bene usare la mascherina durante la malattia per limitare la possibilità di infettare le persone con le quali si vienea contatto. Può anche essere usata se si deve frequentare un luogo chiuso in cui si trovano molte persone. Lemascherine vanno cambiate con frequenza, perché possono inumidirsi e perdere la loro efficacia. È poiindispensabile un adattamento ottimale della mascherina al viso, che può ad esempio risultare compromesso inpresenza di barba. Agli uomini si raccomanda pertanto di radersi prima di indossare la mascherina. L’adattamentoal viso deve essere fatto con molta attenzione nei bambini, in quanto le mascherine sono state concepite per gliadulti.Le classiche mascherine chirurgiche monouso leggere e confortevoli servono a proteggere dalle goccioline infettema non rappresentano una barriera per le particelle più piccole. Hanno più o meno lo stesso effetto di quando ci sicopre bene la bocca con un fazzoletto, riducendo di circa quattro volte la probabilità di infettarsi.

Le donne che allattanodevono smettere ?

Quali sono oggi i maggiori motivi di tranquillità?

E’ vero che le donne in gravidanzasono a maggior rischio?

Le persone con l’ influenza sono molto contagiose per tutto il periodo in cui manifestano sintomi, generalmente per5-7 giorni dall’inizio della sintomatologia. I bambini, specialmente quelli più piccoli, possono diffondere il virus perperiodi più lunghi.

Per quanto possibile è bene limitare il contatto con altre persone.-Se si è a contatto con altri individui è bene mettersi la mascherina e stare ad almeno un metro dall’ altro soggetto.-Non si deve andare al lavoro o a scuola per una settimana o per almeno 24 ore dopo che è scomparsa la febbre.-Quando si tossisce o si starnutisce è bene coprire la bocca e il naso con un fazzoletto e gettare il fazzoletto subitonel cestino dei rifiuti.-Subito dopo aver tossito o starnutito, bisogna lavarsi le mani con acqua e sapone. Anche i detergenti a base di alcoolsono efficaci.-Se non si ha a disposizione un fazzoletto di carta o non si fa in tempo a prenderlo, è bene tossire e starnutire nellapiega del gomito o sulla spalla.

Guardiamo avanti

Quando si deve usare la mascherina?

Gravidanza e allattamento8

La nuova influenzapuò essere curatacon farmaci?

Per quanto tempo una persona infettapuò trasmettere il virus ad altre?

9

Come si fa a non diffondere il virus quando si è malati?

VIII il Resto del Carlino LUNEDÌ 14 SETTEMBRE 2009

RICHIESTE ARRETRATI PER COLLEZIONISTI · Call center: n° 199 162 171 Costo massimo per chiamate nazionali da telefono fi sso: 0,1188 Euro + iva min. senza scatto alla risposta. Per cellulari costo in funzione dell’operatore. Attivo dal lunedì al venerdì dalle 8:00 12:00 / 13:00 17:00 · fax: n° 02 21622310 · NUMERO VERDE ABBONATI: 800 259952