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Lezione 10
La protezione dei dati personali
A.A. 2015/16
Corso di Diritto dell’informazione e della comunicazione
A.A. 2015/16
Corso di Diritto dell’informazione e della comunicazione
Cos’è il diritto alla privacy?
1) Diritto alla riservatezza - o diritto «ad essere lasciato solo»
2) Diritto alla protezione dei dati personali – o diritto
«all’autodeterminazione informativa»
3) Diritto «ad essere lasciato in pace»
4) Diritto all’oblio
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Corso di Diritto dell’informazione e della comunicazione
Come nasce il diritto alla privacy?
- Le prime esperienze giurisprudenziali inglesi del XVIII-XIX secolo
- Le prime teorizzazioni del XIX secolo:
a) diritto alla riservatezza come libertà-proprietà
b) diritto alla riservatezza come libertà-personalità
- Warren e Brandeis, The right to privacy, 1890:
il diritto alla privacy come right to be left alone
- L’elaborazione della Corte suprema Usa nel XX secolo:
il diritto alla privacy nella «penombra» della Costituzione
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Corso di Diritto dell’informazione e della comunicazione
Il diritto alla privacy nell’ordinamento costituzionale italiano
- L’assenza di riferimenti espliciti nella Costituzione
- I riferimenti impliciti: Art. 13, 14, 15 Cost.
- La tutela della privacy come diritto di nuova generazione
- L'Art. 2 Cost. interpretato come norma a fattispecie aperta
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Corso di Diritto dell’informazione e della comunicazione
La tutela della privacy nella elaborazione giurisprudenziale
italiana
- Il caso Caruso (1953)
- Il caso Petacci (1960)
- Il caso Soraya (1975): “Il diritto alla riservatezza ha un solido
ancoraggio costituzionale e nelle convenzioni internazionali, e concerne la
tutela di quelle situazioni e vicende strettamente personali e familiari, le
quali, anche se verificatesi fuori del domicilio domestico, non hanno per
terzi un interesse socialmente apprezzabile, contro le ingerenze che, sia
pure compiute con mezzi leciti, per scopi non esclusivamente speculativi e
senza offesa per l’onore, la reputazione o il decoro, non siano giustificate
da interessi pubblici preminenti” (Cass., sez I civ., sent. 27 maggio 1975, n.
2129)
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Corso di Diritto dell’informazione e della comunicazione
Le normative nazionali in tema di privacy
La prima generazione di leggi nazionali
Anni Settanta: Germania, Austria, Danimarca, Norvegia, Islanda, Lussemburgo
elaborano normative nazionali molto restrittive.
La seconda generazione di leggi nazionali
1995: L'Unione Europea adotta la Direttiva 95/46/CE e gli Stati membri sono
chiamati a conformarsi al modello europeo con le leggi nazionali di recepimento.
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Corso di Diritto dell’informazione e della comunicazione
La normativa italiana: dalla legge al Codice della privacy
- La legge n. 675/1996 – Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al
trattamento dei dati personali
- Il D.lgs. n. 196/2003 – Codice in materia di protezione dei dati personali
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Corso di Diritto dell’informazione e della comunicazione
La normativa internazionale e comunitaria in tema di privacy
- 1948 – Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo (Onu)
- 1950 – Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali
- 1966 – Patto internazionale sui diritti civili e politici
- 1981 – Convenzione n. 108 sulla protezione delle persone rispetto al trattamento automatizzato di
dati di carattere personale
- 2000 – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea (Carta di Nizza)
- 2005 – Trattato relativo all’approfondimento della cooperazione transfrontaliera, allo scopo di
contrastare il terrorismo, la criminalità transfrontaliera e la migrazione illegale (Trattato di Prum, che
tra l’altro istituisce la banca dati del DNA)
- 2007 – Trattato sull’Unione europea e Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (Trattato di
Lisbona)
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Corso di Diritto dell’informazione e della comunicazione La Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà
fondamentali (CEDU)
Art. 8 – Diritto al rispetto della vita privata e familiare
1. Ogni persona ha diritto al rispetto della propria vita privata e familiare, del proprio domicilio e della propria
corrispondenza.
2. Non può esservi ingerenza di una autorità pubblica nell’esercizio di tale diritto a meno che tale ingerenza sia prevista
dalla legge e costituisca una misura che, in una società democratica, è necessaria alla sicurezza nazionale, alla
pubblica sicurezza, al benessere economico del paese, alla difesa dell’ordine e alla prevenzione dei reati, alla
protezione della salute o della morale, o alla protezione dei diritti e delle libertà altrui.
Art. 10, comma 2 – Libertà di espressione
L’esercizio di queste libertà, poiché comporta doveri e responsabilità, può essere sottoposto alle formalità, condizioni,
restrizioni o sanzioni che sono previste dalla legge e che costituiscono misure necessarie, in una società democratica,
alla sicurezza nazionale, all’integrità territoriale o alla pubblica sicurezza, alla difesa dell’ordine e alla prevenzione dei
reati, alla protezione della salute o della morale, alla protezione della reputazione o dei diritti altrui, per impedire la
divulgazione di informazioni riservate o per garantire l’autorità e l’imparzialità del potere giudiziario.
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Corso di Diritto dell’informazione e della comunicazione
La Carta dei diritti dell'Unione europea (Carta di Nizza)
Art. 7 – Rispetto alla vita privata e familiare
Ogni individuo ha diritto al rispetto della propria vita privata e familiare, del proprio domicilio
e delle sue comunicazioni.
Art. 8 – Protezione dei dati di carattere personale
Ogni individuo ha diritto alla protezione dei dati di carattere personale che lo riguardano.
Tali dati devono essere trattati secondo il principio di lealtà, per finalità determinate e in base al
consenso della persona interessata o a un altro fondamento legittimo previsto dalla legge. Ogni
individuo ha il diritto di accedere ai dati raccolti che lo riguardano e di ottenerne la rettifica.
Il rispetto di tali regole è soggetto al controllo di un'autorità indipendente.