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Diritto del lavoro Appunti a cura di Franco Liso Capitolo II Dalla caduta del fascismo agli anni settanta parte seconda

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Diritto del lavoro Appunti a cura di Franco Liso. Capitolo II Dalla caduta del fascismo agli anni settanta. parte seconda. DATORE DI LAVORO. LAVORATORE. La disciplina del rapporto di lavoro. collocamento (1949). appalti di lavoro e di intermediazione (1960). - PowerPoint PPT Presentation

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Page 1: Diritto del lavoro Appunti  a cura di Franco Liso

Diritto del lavoroAppunti

a cura di Franco Liso

Capitolo II Dalla caduta del fascismo agli anni

settanta

parte seconda

Page 2: Diritto del lavoro Appunti  a cura di Franco Liso

La disciplina del rapporto di lavoro

DATORE DI LAVORO LAVORATORE

Page 3: Diritto del lavoro Appunti  a cura di Franco Liso

appalti di lavoro e di intermediazione (1960)

lavoro a domicilio (1958, 1973)

collocamento (1949)

Il percorso post costituzione (le linee principali)

funzione pubblica, non servizio

Lo sviluppo della legislazione antifraudolenta ( già nel codice civile …) >l’imprenditore come soggetto versato allo “sfruttamento” e quindi socialmente pericoloso

lavoro a termine (1962) tassatività delle ipotesi ammesse

sfavore per il decentramento

una politica tesa ad attrarre verso l’impresa i lavoratori dei quali essa effettivamente si avvale > conformazione degli assetti organizzativi dell’impresa

Page 4: Diritto del lavoro Appunti  a cura di Franco Liso

Inoltre …...

licenziamenti individuali (1966)

statuto dei lavoratori (1970) (art. 18)

trattamento straordinario di integrazione salariale (1968, 1972)

La promozione dell’interesse del lavoratore alla stabilità del rapporto

Page 5: Diritto del lavoro Appunti  a cura di Franco Liso

La protezione della dignità e della libertà del lavoratore contro l’esercizio “improprio” dei poteri organizzativi del datore di lavoro (2087 c.c.; 41, co. 2, Cost.)

lo statuto dei lavoratori (1970)

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Di vittorio

“La costituzione devevarcare i cancelli dellefabbriche”

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• una risposta alle negative esperienze degli anni 50 (titoli I e II)

• una concezione del rapporto di lavoro nella quale piena rilevanza ha– la dimensione collettiva nella quale avviene la gestione dei rapporti nonché (contratto di lavoro e organizzazione)– la dinamica “conflittuale” della gestione dei rapporti di lavoro (rsa e il titolo III)

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1 - Libertà di opinione

2 - Guardie giurate

3 - Personale di vigilanza

4 - Impianti audiovisivi

5 - Accertamenti sanitari

6 - Visite personali di controllo

7 - Sanzioni disciplinari

8 - Divieto di indagini sulle opinioni

9 - Tutela della salute e dell’integrità fisica

TITOLO I

Page 11: Diritto del lavoro Appunti  a cura di Franco Liso

10 - Lavoratori studenti

11 - Attività culturali, ricreative e assistenzialie controlli sul servizio di mensa

12 - Istituti di patronato

13 - Mansioni del lavoratore

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18 - Reintegrazione nel posto di lavoro

TITOLO II

Lo statuto costituisce l’intelaiatura che nel corso degli anni, in particolare negli anni ’90, ha spinto a dare rilievo ad un crescente numero di posizioni di interesse del lavoratore tutte estraibili dal principio della tutela della integrità fisica e della personalità morale del lavoratore, contenuto nel 2087 cc. (il diritto alla effettuazione della prestazione, il danno biologico, il mobbing…)

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33 - Collocamento

34 - Richieste nominative di manodopera

TITOLO V

IL COLLOCAMENTO

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La sindacalizzazione del collocamento

La stretta sulle elusioni

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datore di lavorolavoratore

Mercato del lavoro

La stagione del garantismo

rapporto di lavoro

welfare

limitazione dei poteri, negoziali e di gestione,

* in via diretta (disciplina del rapporto di lavoro)* in via mediata (attraverso il riconoscimento del ruolo dell’autonomia collettiva: lo sviluppo del sistema di relazioni industriali).

protezione del lavoratorenella sua veste di contraente debolenella sua veste di subordinato

La protezione del lavoratore contro i rischi. Il trasferimento del loro costo in capo alla produzione.

un lungo cammino versola demercificazione….

Page 16: Diritto del lavoro Appunti  a cura di Franco Liso

Il garantismo “rigido”: una politica che ha alle spalle un’economia in forte crescita. Ad essa si accompagna l’idea che l’imposizione di vincoli in capo all’impresa costituisca uno stimolo all’innovazione ed alla crescita.

La tendenza espansiva del diritto del lavoro

L’impresa baricentro del debito di sicurezza nei confronti del lavoratore

nel diritto si afferma, in corrispondenza con il tipo socialmente prevalente, la figura egemone del rapporto di lavoro subordinato come rapporto• a tempo indeterminato• caratterizzato dalla stabilità• a tempo pieno

Page 17: Diritto del lavoro Appunti  a cura di Franco Liso

fine

Page 18: Diritto del lavoro Appunti  a cura di Franco Liso

Articolo 41

L’iniziativa economica privata è libera.Non può svolgersi in contrasto con l’utilità

sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.

La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.

Page 19: Diritto del lavoro Appunti  a cura di Franco Liso

Articolo 2127 del codice civile

E’ vietato all’imprenditore di affidare ai propri dipendenti lavori a cottimo da eseguirsi da prestatori di lavoro assunti e retribuiti direttamente dai dipendenti medesimi.

In caso di violazione di tale divieto, l’imprenditore risponde direttamente, nei confronti dei prestatori di lavoro assunti dal proprio dipendente, degli obblighi derivanti dai contratti di lavoro da essi stipulati.

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IMPRESA

rapporti di lavoro

lavoratori

“caporali”

interposti

La legge 1369/1960

è una forma di sfruttamento

datore di lavoro fittiziosottosalario

datoredi

lavoro

esecuzione di “mere prestazioni di lavoro”

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datoredi

lavoro

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IMPRESA

rapporti di lavorosubordinato

lavoratori impresa

La legge 1369/1960

appalto interno

appalto esterno

datoredi

lavoro

ciclo produttivo

datoredi

lavoro

contrattodi appaltodi opere o servizi

= parità di trattamento

datoredi

lavoro

Page 23: Diritto del lavoro Appunti  a cura di Franco Liso

lavoratori

datoredi

lavoro

datoredi

lavoro

La legge 1369/1960

IMPRESA

rapporti di lavoro

datoredi

lavoro

contrattodi appalto

ma se

Macchine, attrezzature e

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lavoratori

datoredi

lavoro

datoredi

lavoro

La legge 1369/1960

IMPRESA

rapporti di lavoro

datoredi

lavoro

Page 25: Diritto del lavoro Appunti  a cura di Franco Liso

Articolo 2097 del codice civile

Il contratto di lavoro si reputa a tempo indeterminato se il termine non risulta dalla specialità del rapporto o da atto scritto.

In quest’ultimo caso l’apposizione del termine è priva di effetto, se è fatta per eludere le disposizioni che riguardano il contratto a tempo indeterminato.

Se la prestazione di lavoro continua dopo la scadenza del termine e non risulta una contraria volontà delle parti, il contratto si reputa a tempo indeterminato.

Salvo diversa disposizione delle norme corporative, se il contratto di lavoro è stato stipulato per una durata superiore a cinque anni, o a dieci se si tratta di dirigenti, il prestatore di lavoro può recedere da esso trascorso il quinquennio o il decennio, osservata la disposizione dell’articolo 2118.

Page 26: Diritto del lavoro Appunti  a cura di Franco Liso

LEGGE 18 aprile 1962, n. 230

articolo 1 Il contratto di lavoro si reputa a tempo indeterminato

salvo le eccezioni appresso indicate. E' consentita l'apposizione di un termine alla durata del

contratto: a) quando ciò sia richiesto dalla speciale natura dell'attività lavorativa derivante dal carattere stagionale della medesima; b) quando la assunzione abbia luogo per sostituire lavoratori assenti e per i quali sussiste il diritto alla conservazione del posto, sempreché nel contratto a termine sia indicato il nome del lavoratore sostituito e la causa della sua sostituzione; c) quando la assunzione abbia luogo per l'esecuzione di un'opera o di un servizio definiti e predeterminati nel tempo aventi carattere straordinario od occasionale;

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d) per le lavorazioni a fasi successive che richiedono maestranze diverse, per specializzazioni, da quelle normalmente impiegate e limitatamente alle fasi complementari od integrative per le quali non vi sia continuità di impiego nell'ambito dell'azienda; e) nelle assunzioni di personale riferite a specifici spettacoli ovvero a specifici programmi radiofonici o televisivi (1977); f) quando l'assunzione venga effettuata da aziende di trasporto aereo o da aziende esercenti i servizi aeroportuali ed abbia luogo per lo svolgimento dei servizi operativi di terra e di volo, di assistenza a bordo ai passeggeri e merci, per un periodo massimo complessivo di sei mesi, compresi tra aprile ed ottobre di ogni anno, e di quattro mesi per periodi diversamente distribuiti, e nella percentuale non superiore al 15 per cento dell'organico aziendale che, al 1° gennaio dell'anno a cui le assunzioni si riferiscono, risulti complessivamente adibito ai servizi sopra indicati. Negli aeroporti minori detta percentuale può essere aumentata da parte delle aziende esercenti i servizi aeroportuali,

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previa autorizzazione dell'ispettorato del lavoro, su istanza documentata delle aziende stesse. In ogni caso, le organizzazioni sindacali provinciali di categoria ricevono comunicazione delle richieste di assunzione da parte delle aziende di cui alla presente lettera (1986).

L'apposizione del termine è priva di effetto se non risulta da atto scritto.

Copia dell'atto scritto deve essere consegnata dal datore di lavoro al lavoratore.

La scrittura non è tuttavia necessaria quando la durata del rapporto di lavoro puramente occasionale non sia superiore a dodici giorni lavorativi.

L'elenco delle attività di cui al secondo comma, lettera a), del presente articolo sarà determinato con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro per il lavoro e la previdenza sociale….

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articolo 2 Il termine del contratto a tempo determinato può essere

con il consenso del lavoratore, eccezionalmente prorogato non più di una volta e per un tempo non superiore alla durata del contratto iniziale, quando la proroga sia richiesta da esigenze contingenti ed imprevedibili e si riferisca alla stessa attività lavorativa per la quale il contratto è stato stipulato a tempo determinato, ai sensi del secondo comma dell'articolo precedente.

Se il rapporto di lavoro continua dopo la scadenza del termine inizialmente fissato o successivamente prorogato, il datore di lavoro è tenuto a corrispondere al lavoratore una maggiorazione della retribuzione per ogni giorno di continuazione del rapporto pari al 20 per cento fino al decimo giorno successivo, al 40 per cento per ciascun giorno ulteriore. Se il rapporto di lavoro continua oltre il ventesimo giorno in caso di contratto di durata inferiore a sei mesi ovvero oltre il trentesimo negli altri casi, il contratto si considera a tempo indeterminato

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dalla scadenza dei predetti termini. Qualora il lavoratore venga riassunto a termine entro un periodo di dieci giorni ovvero venti giorni dalla data di scadenza di un contratto di durata, rispettivamente, inferiore o superiore ai sei mesi, il secondo contratto si considera a tempo indeterminato. Quando si tratti di due assunzioni successive a termine, il rapporto di lavoro si considera a tempo indeterminato dalla data di stipulazione del primo contratto (1997).

articolo 3L'onere della prova relativa all'obiettiva esistenza delle

condizioni che giustificano sia l'apposizione di un termine al contratto di lavoro sia l'eventuale temporanea proroga del termine stesso è a carico del datore di lavoro.

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articolo 4E' consentita la stipulazione di contratti di lavoro a tempo

determinato, purché di durata non superiore a cinque anni, con i dirigenti amministrativi e tecnici, i quali possono, comunque, recedere da essi trascorso un triennio e osservata la disposizione dell'articolo 2118 del codice civile.

articolo 5Al prestatore di lavoro, con contratto a tempo

determinato, spettano le ferie e la gratifica natalizia o la tredicesima mensilità e ogni altro trattamento in atto nell'impresa per i lavoratori regolamentati con contratto a tempo indeterminato, in proporzione al periodo lavorativo prestato, sempre che non sia obiettivamente incompatibile con la natura del contratto a termine.

Alla scadenza del contratto verrà corrisposto al lavoratore un premio di fine lavoro proporzionato alla durata del contratto stesso, e pari all'indennità di anzianità prevista dai contratti collettivi.

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articolo 6Sono esclusi dalla disciplina della presente legge i

rapporti di lavoro tra i datori di lavoro dell'agricoltura e salariati fissi comunque denominati, regolati dalla legge 15 agosto 1949, n. 533, e successive modificazioni.

articolo 7Nei casi di inosservanza degli obblighi derivanti dall'art. 5

il datore di lavoro è punito con la sanzione amministrativa da lire cinquantamila a lire trecentomila. Se l'inosservanza si riferisce a più di cinque lavoratori si applica la sanzione amministrativa da lire trecentomila a lire due milioni.

Page 33: Diritto del lavoro Appunti  a cura di Franco Liso

Il codice civileLa legge del 1958la legge del 1973

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Volantinaggiorientra tra le forme di proselitismo sindacale, ma trova dei limiti in quanto non può recare intralcio alla normale attività lavorativa; quindi il datore di lavoro può farne divietonon può configurarsi a priori quale pregiudizio alla normale attività lavorativa il volantinaggio effettuato durante l’orario di lavoro, in quanto l’eventuale divieto ha ragione d’essere a seconda della natura e del tipo di impegno degli addetti alla stessa attività lavorativa (cass. 5089/1986; 1325/1983)

Se durante lo sciopero un gruppo di lavoratori cerca di convincere gli altri a scioperare facendo corteo interno ed invadendo gli uffici dell’azienda dove sono gli impiegati…?Forma illecita di pressione lesiva della libertà degli altri (pret. Milano 1984, Giur.it. 1985,I,II,247)

Page 35: Diritto del lavoro Appunti  a cura di Franco Liso

Attività sindacalePer valutare se sussiste giusta causa di licenziamento di un lavoratore sindacalista, il giudice del merito, nel valutare se le espressioni usate dal lavoratore in un contesto di conflittualità aziendale oltrepassino i limiti di un corretto esercizio delle libertà sindacali – e quindi siano lesive del rapporto di fiducia con il datore di lavoro – deve accertare se le stesse non costituiscano la forma di comunicazione ritenuta più efficace ed adeguata dal sindacalista in relazione alla propria posizione in quel contesto. In tal caso, infatti, le suddette espressioni non si prestano, in quanto manifestazione di una lata responsabilità politico-sindacale, ad essere valutate con il parametro dell’inadempimento nei confronti del datore di lavoro dovuto a lesione dell’altrui sfera giuridica nell’esercizio di un diritto a rilevanza costituzionale (nel caso di specie è stata cassata la sentenza che aveva ritenuto legittimo il licenziamento di un sindacalista che, nel comunicato di convocazione di un’assemblea, aveva accusato i rappresentanti del datore di lavoro ed altri colleghi sindacalisti di essersi appropriati di emolumenti spettanti ai lavoratori) (cass. 9743/2002)

Page 36: Diritto del lavoro Appunti  a cura di Franco Liso

Controllo ritardi all’entrataquesto compito non può essere affidato alle guardie giurate (cass. Pen. 5089/1986; 1325/1983)

Indagininon possono estendersi all’attività lavorativa, con la correlativa inutilizzabilità - ai fini dell’esercizio del potere di licenziamento o disciplinare - dell’esito delle indagini eseguite in violazione del limite predetto (cass. 7455/1991)

Contestazionieventualmente fatte dalla guardia giurata non hanno una diretta funzione disciplinare e pertanto per esse non deve essere seguita la procedura di cui all’art. 7 (cass.205/1990)

Page 37: Diritto del lavoro Appunti  a cura di Franco Liso

Controlli investigativigli artt. 2 e 3 limitano la sfera di intervento di persone preposte dal datore di lavoro a difesa dei suoi interessi, non escludono il potere dell’imprenditore di controllare…Sono legittimi i controlli posti in essere da dipendenti di un’agenzia investigativa i quali, operando come normali clienti e non esercitando potere alcuno di vigilanza e di controllo, verifichino l’eventuale appropriazione di danaro (ammanchi di cassa) da parte del personale addetto, limitandosi a presentare alla cassa la merce acquistata, a pagare il relativo prezzo e a constatare la registrazione della somma incassata da parte del cassiere (Cass. 829/1992; 9836/1995 ; 10761/1997)

Controlli fatti direttamente dall’imprenditore o superiori gerarchici da lui preposti alle varie articolazioni dell’aziendaammissibilità, anche se di notte e clandestinamente (Cass. 5599/1990)

Page 38: Diritto del lavoro Appunti  a cura di Franco Liso

Controlli investigativiinapplicabilità dell’art. 3 al caso di un datore di lavoro che si era avvalso di un’agenzia investigativa allo scopo di scoprire per quale ragione il dipendente non avesse realizzato un risultato produttivo paragonabile a quello degli altri dipendenti che erano stati incaricati di svolgere la medesima attività (sospettava che durante l’orario di lavoro il dipendente prestasse attività a favore di una banca concorrente); il tribunale aveva affermato la legittimità del controllo sia in ragione del sospetto del datore di lavoro (il quale, quindi, non temeva semplicemente che durante l’orario di lavoro il dipendente si occupasse di altro o oziasse, ma temeva una truffa a suo danno) sia perché era avvenuto all’esterno del luogo di lavoro (Cass. 3.11.2000, n. 14383).

Page 39: Diritto del lavoro Appunti  a cura di Franco Liso

Controlli tramite clientiCassiera di un’azienda di credito; indebita appropriazione di eccedenze di cassa; controllo sul suo operato attraverso alcuni clienti appositamente avvertiti; compatibilità con artt. 2 e 3 (Cass. 14.7.2001, n. 9576).

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Apparecchi Kienzlein grado di stampare schede che permettono di determinare, tra l’altro, l’operatore, il tipo o i tipi di lavorazione, la data, l’ora e il minuto di inizio dell’attività produttiva, la quantità e i ritmi di produzione, i tempi di sosta e la tipologia delle cause di sosta. Non ammesso (pret. Milano 1988, lav.’80, 1989, 298)

centralino elettronico automatico in grado di rilevare tutta una serie di dati, quali il numero dell’apparecchio interno chiamante, il numero dell’utente esterno, la data, l’ora e il minuto di inizio, la durata e il numero degli scatti di ogni singola conversazione. Non ammesso (pret. Milano 1988, lav.’80, 1989, 298 )

audiovisivi in locali saltuariamente frequentaticontrollo dell’uso e della conservazione dei cartellini segna orario sistemati in apposite custodie all’ingresso dello stabilimento. Non ammesso (pret. Milano 1993, OGL 1993,5)

Page 41: Diritto del lavoro Appunti  a cura di Franco Liso

Cartellino magnetico per rilevazione presenze (badge)Ammesso (trib.Milano 1994, OGL 1994, 23)Utilizzabilità in giudizio di riprese di telecamera diretta a tutelare patrimonio aziendale, al di fuori dell’orario di lavoro e contro possibili atti penalmente illegittimi messi in atto da terzi; licenziamento di lavoratore ripreso a rubare fuori dell’orario di lavoro (Cass. 3.7.2001, n. 8998)

Il controllo vietato riguarda (direttamente o indirettamente) l’attività lavorativa, mentre devono ritenersi certamente fuori dell’ambito di applicazione della norma i controlli diretti ad accertare condotte illecite del lavoratore (cosiddetti controlli difensivi), quali ad esempio, i sistemi di controllo dell’accesso ad aule riservate o, come nella specie, gli apparecchi di rilevazione di telefonate ingiustificate (Cass. 3.4.2002, n. 4746)

Page 42: Diritto del lavoro Appunti  a cura di Franco Liso

L’impresa come può procurarsi la forza lavoro della quale ha bisogno?

?

Page 43: Diritto del lavoro Appunti  a cura di Franco Liso

impresa

Mercato del lavoro

Inoltre … divieto della mediazione privata

Ufficiodi

collocamento“I datori di lavoro sono tenutiad assumere i lavoratori, dei quali abbiano bisogno, iscrittinelle liste di collocamento”

impresa“E’ ammesso il passaggio del lavoratore direttamentee immediatamente dall’azienda nella quale è occupato ad un’altra”

Page 44: Diritto del lavoro Appunti  a cura di Franco Liso

Ufficiodi

collocamento

impresa

lavoratore

iscrizione

lista

graduatoria

richiesta

avviamento

assunzione

Lo schema

Page 45: Diritto del lavoro Appunti  a cura di Franco Liso

Ufficiodi

collocamento

impresa

lavoratore

iscrizione

lista

graduatoria

richiesta

avviamento

La richiesta

“La richiesta di lavoratori deve essere numerica per categoria e qualifica professionale….

Page 46: Diritto del lavoro Appunti  a cura di Franco Liso

Ufficiodi

collocamento

impresa

lavoratore

iscrizione

lista

graduatoria

richiesta

avviamento

L’avviamento

“L’avviamento al lavoro è comprovato da comunicazione rilasciata dall’Ufficio competente al lavoratore ed indirizzata al datore di lavoro”

L’avviamento come autorizzazione alla stipula del contratto

Page 47: Diritto del lavoro Appunti  a cura di Franco Liso

Le prassi elusive

I contrasti politici per il controllo dellafunzione

Le prassi elusive

Page 48: Diritto del lavoro Appunti  a cura di Franco Liso

impresa

Impresacon non + di

5 dip.

Ufficiodi

collocamento

richiesta

• manovra sulle qualifiche• utilizzo abusivo della nominatività

• passaggio diretto

Page 49: Diritto del lavoro Appunti  a cura di Franco Liso

I contrasti politici per il controllo della funzione

Page 50: Diritto del lavoro Appunti  a cura di Franco Liso

Chi fa la graduatoria?Chi fa l’avviamento?

?

Page 51: Diritto del lavoro Appunti  a cura di Franco Liso

la competenza attribuita, invece, agli uffici del lavoro ………. “compensata” dalla creazione delle commissioni prov.li per il collocamento e dalla possibilità, per il Ministro, di autorizzare il Prefetto ad istituire con proprio decreto, presso gli uffici, una commissione per il collocamento (composta dal dirigente dell’ufficio, in qualità di presidente, e da quattro rappresentanti dei lavoratori e da tre dei datori di lavoro) con funzione di esprimere pareri ...

La richiesta della CGIL nel dopoguerra……

Page 52: Diritto del lavoro Appunti  a cura di Franco Liso

ORGANIBUROCRATICI

ORGANICOLLEGIALI

il conflitto ………...

Come interviene lo statuto dei lavoratori su questi aspetti?

(rinvio)

Page 53: Diritto del lavoro Appunti  a cura di Franco Liso

“L’obbligo .. non riguarda:1) il coniuge, i parenti e gli affini non oltre il terso grado del datore di lavoro2) il personale avente funzioni direttive3) i lavoratori di concetto o specializzati assunti mediante concorso pubblico4) i lavoratori esclusivamente a compartecipazione, compresi i mezzadri ed i coluni parziari;5) i domestici, i portieri, gli addetti a studi professionali e tutti coloro che sono addetti ai servizi familiari6) i lavoratori destinati ad aziende con non più di 3 dipendenti oppure ad aziende con più di 6 dipendenti, limitatamente a zone mistilingue o montane da derminarsi con dpr, su porposta del Ministro del lavoro ..

Page 54: Diritto del lavoro Appunti  a cura di Franco Liso

“E’ vietato l’esercizio della mediazione anche se gratuito quando il collocamento è demandato agli uffici autorizzati”

Page 55: Diritto del lavoro Appunti  a cura di Franco Liso

•carico familiare

•anzianità di iscrizione nelle liste di collocamento

•situazione economica e patrimoniale, desunta anche dallo stato di occupazione dei componenti del nucleo familiare

•altri elementi concorrenti nella valutazione dello stato di bisogno del lavoratore, anche con riguardo allo stato sanitario del nucleo familiare, in base ai documenti esibiti dal lavoratore medesimo”

Page 56: Diritto del lavoro Appunti  a cura di Franco Liso

“E’ ammessa la richiesta nominativa:a) per tutti i lavoratori destinati ad aziende che non abbiano stabilmente più di 5 dipendenti e, per i lavoratori destinati ad altre aziende, nei limiti di un decimo, sempre che la richiesta sia per un numero di unità superiore alle noveb) per i lavoratori di concetto oppure aventi una particolare specializzazione o qualificazionec) per il personale destinato a posti di fiducia connessi con la vigilanza e la custodia della sede di opifici, di cantieri, o comunque di beni dell’aziendad) per il primo avviamento di lavoratori in possesso di titoli di studio rilasciati da scuole professionali”

Page 57: Diritto del lavoro Appunti  a cura di Franco Liso

“.. nell’avviamento al lavoro si terrà conto complessivamente del carico familiare, dell’anzianità di iscrizione nelle liste di collocamento, della situazione economica e patrimoniale, desunta anche dallo stato di occupazione dei componenti del nucleo familiare, e dagli altri elementi concorrenti nella valutazione dello stato di bisogno del lavoratore, anche con riguardo allo stato sanitario del nucleo familiare, in base ai documenti esibiti dal lavoratore medesimo.

Il datore di lavoro può rifiutare di assumere lavoratori, avviati dall’Ufficio competente, i quali siano stati precedentemente da lui licenziati per giusta causa.

I lavoratori licenziati da un’azienda per riduzione di personale hanno la precedenza nella riassunzione presso la medesima azienda entro un anno”