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SINDACATO': Carriera aperta per gli ispettori della Polizia di Stato E' proprio vera che la speran- za è l'ultima a morire, ma quanto tempo dovranno ancora aspettare gli Ispettori della Polizia di Stato (ante riordino) per ottenere proce- dure riserva te per l'accesso alla carriera direttiva? La domanda sorge spontanea sull' onda delle aspettative generate da chi oggi detiene responsabilità di governo ed appare, per estrazione politi- ca, più sensibili a recepire le istanze di giustizia di chi è stato di recente vittima di gravi torti e colpevoli dimen- ticanze. Com'è noto, il Decreto legislativo n. 197/95, nel procedere alla omoge- neizzazione di alcuni ruoli delle varie Forze di Polizia, ha determinato una deplore- vole penalizzazione degli Ispettori della Polizia di Stato raggiunti prima da personale delle altre Forze dell'Ordine per legge (n. 121/81) equipa- rato al proprio ruolo subal- terno dei Sovrintendenti e poi non avendo previsto l'ac- cesso per gli stessi al ruolo direttivo a differenza di quanto avviene nelle altre Forze di Polizia, vedi ad esempio la legge n. 217/92. Per non parlare, poi, delle modifiche sostanziali che il soprammenzionato D. Lgs. n. 197/95 ha apportato a taluni aspetti essenziali che caratte- rizzano la figura dell'ispetto- re esaltandone il profilo inve- stigativo in modo peculiare rispetto alle altre qualifiche della Polizia di Stato e delle Forze di Polizia militari, con l'effetto di deprimere ulte- riormente la funzione. Appare, dunque, quanto

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SINDACATO':

Carriera aperta

per gli ispettoridella Polizia di Stato

E' proprio vera che la speran-za è l'ultima a morire, maquanto tempo dovrannoancora aspettare gli Ispettoridella Polizia di Stato (anteriordino) per ottenere proce-dure riserva te per l'accessoalla carriera direttiva?

La domanda sorge spontanea

sull' onda delle aspettativegenerate da chi oggi detieneresponsabilità di governo edappare, per estrazione politi-ca, più sensibili a recepire leistanze di giustizia di chi èstato di recente vittima di

gravi torti e colpevoli dimen-ticanze. Com'è noto, il

Decreto legislativo n. 197/95,nel procedere alla omoge-neizzazione di alcuni ruolidelle varie Forze di Polizia,ha determinato una deplore-vole penalizzazione degliIspettori della Polizia di Statoraggiunti prima da personaledelle altre Forze dell'Ordine

per legge (n. 121/81) equipa-rato al proprio ruolo subal-terno dei Sovrintendenti epoi non avendo previsto l'ac-cesso per gli stessi al ruolodirettivo a differenza di

quanto avviene nelle altreForze di Polizia, vedi adesempio la legge n. 217/92.Per non parlare, poi, dellemodifiche sostanziali che il

soprammenzionato D. Lgs. n.197/95 ha apportato a taluniaspetti essenziali che caratte-rizzano la figura dell'ispetto-re esaltandone il profilo inve-stigativo in modo peculiarerispetto alle altre qualifichedella Polizia di Stato e delleForze di Polizia militari, conl'effetto di deprimere ulte-riormente la funzione.Appare, dunque, quanto

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. POLIZIAprogettoGiustizià MENSILEUFFICIALEASSOCIAZIONENAZIONALEISPETTORIEPERITITECNICIDELLAPOLIZIAIJISTATO

meno doveroso, ad avviso dichi scrive, intervenire persanare questa situazionemediante particolari moda-lità di accesso interno riser-

vate al personale di cui trat-tasi per transitare nel ruolodei Commissari.

Tale opportunità nella suaprima fase di applicazionedeve riguardare soltantocoloro che rivestivano le

varie qualifiche del ruolodegli Ispettori della Polizia diStato prima della legge diriordino (n. 197/95), in quan-to solo per questi si sonoverificati inaccettabili situa-

zioni di "scavalco" e di pre-giudizio. L'esigenza di anziprospettata, peraltro, è moltosentita nell'ambito della

Polizia dove più forte siavverte la necessità di una

carriera aperta a tutti, qualemetodo più sicuro per la col-locazione di personale ido-neo nelle varie qualifichedella Polizia di Stato. "Una

carriera aperta" la possibilitàper tutti di progredire neivari ruoli valorizzando le

capacità e i meriti comeavviene in tutto il pubblicoimpiego, nelle altre Forze diPolizia italiane e straniere,

può trovare attuazione nellaPolizia di Stato?

Purtroppo, siano ad oggi,qualunque tentativo compiu-to in questa direzione non hatrovato, nonostante le pro-messe, positiva soluzione,per la tenace opposizione dicui mira e difendere i propriinteressi di "casta", nontenendo in alcun conto le

attese di tanti operatori chegiustamente aspirano a pro-gredire in carriera.In proposito, si osserva chedall' entrata in vigore dellalegge n. 121/81, se si esclu-dono i concorsi riservati alleex Assistenti di Polizia fem-

minile (art. 52, D.P.R. n.336/82), non sono mai statiespletati concorsi interni conil requisito del diploma discuola media superiore, cosafatta annualmente, giovaripeterlo, per gli appartenentialle altre FF. di polizia.Tale atteggiamento dei verticidella Polizia di Stato non

trova giustificazione alcuna,disattendendo, nei fatti, in

principio gen~rale del nostrosistema giuridico, contenutonell'art. 16 del D.P.R. n. 1077

del 1970. Che dire poi di que-gli Ispettori (anto riordino) inpossesso del titolo di laurearichiesto dalla legge per l'ac-cesso al ruolo ordinario dei

Commissari ai quali questostato di cose più di ogni altronuoce? Come si fa a non

comprendere la percezioneche molti di essi hanno diuna Amministrazione

"ma trigna", che non ha acuore il destino dei suoi figli,che non fa nulla per agevo-larli nelle loro legittime pre-tese, ma, anzi, ."sbarrandogli"la strada con ostacoli di ognigenere? Per loro ancora piùdramma tica si pone ladomanda: "Siamo destinati

morire ispettori?".A tale riguardo, senza volersvolgere in questa sede parti-colari considerazioni di meri-

to, si ritiene utile sottolinearecome si tratti di un' operazio-ne a costo" zero", il che non è

cosa di poco conto in unperiodo in cui più pressantisi fanno le esigenze di risana-mento del debito pubblico.In propostito si pone in evi-denza lo spreco di denaropubblico dell'ultimo concor-so per V. Commissario dellaPolizia di Stato, dove su 90

posti messi a concorso, solo70 sono stati ricoperti e suc-cessivamente ridotti a 70 acausa dell'abbandono delcorso di formazione di una

decina di frequentatori.Posti che potevano essereutilmente ricoperti da perso-nale interno oggi come nelpassato in cui numerose sonostate le defezioni di personenon adeguatamente motiva-te. Nel ribadire, pertanto, la"necessità" di assicurare una

progressione di carriera atutto il personale apparte-nente al ruolo degli Ispettoriancor prima della legge n.197/95 per ragioni di giusti-zia sostanziale, si pone inrilievo l'esigenza e l'utilità divalorizzare quel personale, inparticolar modo coloro chesono in possesso del titolo dilaurea i quali essendo in pos-sesso di conoscenze giuridi-che più complete unite allaprofessionalità acquisitaanche con l'esperienza deglianni di servizio offrono mag-giori garanzie nel disimpe-gno dei difficili compiti d'i-stituto.

dotto Vitt01'io Felici

Consigliere regionale Lazio