d1962_seducente vendetta

21

Upload: harlequin-mondadori

Post on 23-Mar-2016

246 views

Category:

Documents


0 download

DESCRIPTION

woman fiction

TRANSCRIPT

ANTOLOGIE da 3 ROMANZI fi rmate dalle autrici delle serie più amate.

Il MEGLIO, selezionato per te.

Dal 21 luglioScoprili su www.eHarmony.it

Quando un signore del deserto sceglie la sua donna ha occhi e cuore solamente per lei e sarà la sua regina per tutta la vita.

BARBARA McMAHONfi rma tre storie calde esuggestive, dove sarà impossibile non lasciarsi sedurre dal fascino dei principi del deserto…

VICKI LEWIS THOMPSON, scrittrice in classifi ca nella New

York Times Bestsellers List,con all’attivo più di 100

romanzi, sa ancora incantareper il suo modo di intrecciare trame dal sapore sensuale e

provocante senza rinunciare a una stile brioso e coinvolgente.

OFFERTE D’ESTATEpiù leggi, più risparmi!

antologie 2in1, a 4,30 €: risparmi il 30%!

Passerai l’estate con un affascinante GRECO o un seducente SCEICCO?

Il consiglio è ... con tutti e due: con queste antologie da 3 storie a soli 6.20 € - 1 romanzo è GRATIS!

www.eHarmony.it

DAL 4 LUGLIO

DAL 14 LUGLIO

a 4,30 €: risparmi il 30%! a 4,30 €: risparmi il 30%! a 4,30 €: risparmi il 30%!

Yvonne Lindsay

SEDUCENTE VENDETTA

Titolo originale dell'edizione in lingua inglese: The Pregnancy Contract

Harlequin Desire © 2011 Dolce Vita Trust

Traduzione di Lara Zandanel

Tutti i diritti sono riservati incluso il diritto di riproduzione integrale o parziale in qualsiasi forma.

Questa edizione è pubblicata per accordo con Harlequin Enterprises II B.V. / S.à.r.l Luxembourg.

Questa è un'opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o persone della vita reale è puramente casuale.

Harmony è un marchio registrato di proprietà

Harlequin Mondadori S.p.A. All Rights Reserved.

© 2012 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano Prima edizione Harmony Destiny

luglio 2012

Questo volume è stato stampato nel giugno 2012 presso la Rotolito Lombarda - Milano

HARMONY DESTINY

ISSN 1122 - 5470 Periodico settimanale n. 1962 del 6/07/2012 Direttore responsabile: Alessandra Bazardi

Registrazione Tribunale di Milano n. 413 del 31/08/1983 Spedizione in abbonamento postale a tariffa editoriale

Aut. n. 21470/2LL del 30/10/1981 DIRPOSTEL VERONA Distributore per l'Italia e per l'Estero: Press-Di Distribuzione

Stampa & Multimedia S.r.l. - 20090 Segrate (MI) Gli arretrati possono essere richiesti

contattando il Servizio Arretrati al numero: 199 162171

Harlequin Mondadori S.p.A. Via Marco D'Aviano 2 - 20131 Milano

5

1

«È morto?» Wade la guardò attentamente. Oh, era davvero una brava attrice. Chiunque avrebbe pensato che fosse scioccata, o perfino dispiaciuta, nell'apprendere della morte di suo padre. Ma se fosse stato davvero così, gli sarebbe stata accanto invece di divertirsi in giro per il mondo, come aveva fatto negli ultimi otto anni. Cercò di allontanare il dolore che lui stesso provava per la perdita dell'uomo che era stato il suo mentore e il suo migliore amico. Sarebbe stato logico partecipare alla sofferenza della figlia. Ma si rifiutava categoricamente di condividere di nuovo qualsiasi sentimento con Piper Mitchell. «Sì. Quattro giorni fa. Questa...» disse, indicando la gente che affollava il piano terra della casa «... è la sua veglia funebre.» «No, non può essere morto. Stai mentendo.» Piper inspirò a fatica. «Deve essere così.» «Non sprecherei fiato a mentirti.» Le parole la colpirono, affondando oltre l'increduli-tà. Wade riuscì a individuare l'istante esatto in cui la realtà la travolse. Il viso divenne pallido. La luce che illuminava gli occhi blu topazio scomparve, le pupille si dilatarono e lo sguardo si perse nel vuoto. Fece un passo indietro, instabile, e Wade tese istintivamente il braccio per impedirle di cadere.

6

Inclinò la testa per guardare la mano di lui, che la sosteneva. «Non mi sento molto bene» mormorò, mentre la vo-ce le veniva meno, le ginocchia cedevano e le palpebre si chiudevano. Maledicendola silenziosamente per il tempismo e la reazione, Wade la prese in braccio e attraversò la porta d'ingresso. «Signor Collins, va tutto bene?» Dexter, il maggior-domo gli si avvicinò rapidamente. «La signorina Mitchell è svenuta» rispose Wade mordendosi la lingua e pensando ai termini, decisa-mente più coloriti, che avrebbe voluto usare per de-scrivere la sua reazione. «Devo chiamare il medico?» chiese Dexter. «Non credo che sia necessario. Vediamo come si sente una volta ripresa. La sua camera è pronta?» «Il signor Mitchell desiderava che la camera della signorina Piper fosse sempre pronta, signore.» «Allora la porto di sopra.» Wade fece un cenno in direzione dello zaino che Piper aveva lasciato nel por-tico. «Puoi raccogliere le sue cose?» «Certo, signore.» Wade salì le scale con la figlia del suo capo tra le braccia. Nonostante l'altezza era leggera come una piuma, e quando l'adagiò sul letto notò quanto il suo corpo fosse esile e fragile sotto i jeans e la felpa che in-dossava. «Forse dovrei chiamare la signora Dexter per occu-parsi di lei» disse piano il maggiordomo mentre ap-poggiava il sudicio zaino sul parquet lucido della stan-za. «Sì» rispose Wade, cercando un segno di ripresa nel corpo inerme sul letto. Non voleva toccarla più di quanto fosse strettamente necessario. Perché ora? si domandò. Perché era tornata proprio adesso? Rimase fermo accanto al letto a osservare i

7

movimenti del suo respiro. Scosse la testa. Aveva e-saminato i resoconti bancari e sapeva che aveva dis-sipato il suo fondo fiduciario negli ultimi otto anni. Come diavolo aveva fatto a spendere tutti quei soldi? Certo non in vestiti, a giudicare da quello che indossa-va. Un rumore alla porta segnalò la presenza della go-vernante che era al suo servizio, insieme a Dexter, da quando aveva comprato la casa da Rex Mitchell, un paio di anni prima. «Oh, tesoro, cos'hai combinato?» mormorò la donna mentre poggiava la mano sulla fronte di Piper. «E i tuoi magnifici capelli, cosa sono questi?» «Credo che si chiamino dreadlocks» interloquì sec-camente Wade, il labbro piegato in una smorfia di deri-sione. Bussare alla sua porta con l'aspetto di una profuga fuggita da un paese straniero. Proprio il tipo di richie-sta di attenzione tipica di Piper. Perché avrebbe dovuto essere sorpreso? Si stupì nel rendersi conto che, in fondo, aveva sperato che potesse essere cambiata. Ma ancora una volta aveva dato prova che c'era una sola persona di cui le importasse: se stes-sa. E niente e nessuno l'avrebbe fermata, nemmeno il padre morente. Nemmeno il bambino che aveva quasi dato alla lu-ce. Il maggiordomo riapparve sulla soglia della camera di Piper. «Signor Collins, i suoi ospiti?» «Sì, grazie Dexter. Arrivo subito.» Tornò al piano terra, alla riunione che doveva rap-presentare la celebrazione della vita dell'uomo che ave-va dato a Wade l'opportunità di lasciarsi alle spalle la mediocrità e che gli aveva insegnato a eccellere. Rex Mitchell poteva sembrare un vero bastardo a volte, ma aveva un gran cuore e sapeva ricompensare il duro la-

8

voro. E amava sua figlia, che aveva ripagato il suo af-fetto andandosene senza voltarsi indietro. Wade si unì alla folla nella sala da ballo della mae-stosa casa di Auckland e si comportò esattamente co-me ci si aspettava, accettando le condoglianze e rac-contando storie che facevano nascere sorrisi amari sui volti dei presenti. Alla fine tutti se ne andarono e rima-se solo. Solo, a parte i domestici che stavano riordinan-do le stoviglie, e la donna che era ancora di sopra. Quando sarebbe riapparsa? Be', lui non aveva fretta di affrontarla. Il confronto sarebbe stato tutt'altro che piacevole. Si spostò in biblioteca, andando dritto verso la cre-denza. Il cognac gorgogliò attraverso il collo della bot-tiglia e il liquido ambrato riempì il bicchiere. Conti-nuando il rituale che aveva ripetuto ogni sera con Rex, prima che la malattia lo rendesse troppo debole per al-zarsi dal letto, Wade si accomodò sulla poltrona da-vanti al fuoco e sollevò il bicchiere in un brindisi si-lenzioso verso la sedia vuota. «A quanto pare non vedevi l'ora di dare fondo al co-gnac di papà.» Wade si irrigidì nell'udire il suono della voce di Pi-per, ma non le avrebbe dato la soddisfazione di sapere quanto l'avesse ferito pronunciando quelle parole. «Vuoi unirti a me?» le domandò strascicando le pa-role, senza voltare il viso nella sua direzione. «Certo. Perché no.» La sentì versarsi da bere e poi avanzare sul tappeto che copriva il pavimento. Con un sospiro si lasciò ca-dere sulla sedia che era stata di suo padre. Il fresco profumo di sapone e una leggera fragranza colpirono le narici di Wade. Le concesse uno sguardo. Si era fat-ta una doccia e aveva indossato un paio di jeans e un maglione pulito. Oltre la stoffa riusciva a intravedere il profilo delle sue ossa. Perfino il viso ora era più spigo-loso, i tratti resi duri dall'esperienza. Sembrava non a-

9

vere più nulla in comune con la ragazza viziata che a-veva preso il suo cuore e lo aveva gettato via. «Non riesco a credere che se ne sia andato davvero» disse piano, spezzando il silenzio. Sapeva cosa voleva dire. Anche per lui era stato dif-ficile affrontare la situazione, quando Rex gli aveva ceduto le redini degli affari, diciotto mesi prima. E pri-ma ancora, quando aveva stabilito di vendergli la casa di famiglia, per evitare che cadesse nelle mani di un e-straneo dopo la sua morte. «Già, ma è così.» «Non pensavo che potesse morire.» «Nemmeno lui all'inizio. Le statistiche di guarigione per il cancro alla prostata sembravano essere dalla sua parte.» «Cancro? Credevo che fosse morto d'infarto.» «Cosa te lo ha fatto pensare?» «Non sapevo che fosse malato. Ho immaginato che si trattasse del cuore perché lavorava sempre tanto.» Wade vide i suoi occhi riempirsi di lacrime. Non a-veva condiviso la decisone di Rex di non parlare della sua malattia nelle rare occasioni in cui Piper telefona-va. Negli ultimi mesi, l'ostinazione dell'uomo era stata l'unico motivo di contrasto tra loro. Rex considerava Piper troppo debole e incapace di gestire lo stress della malattia, ma Wade era convinto che meritasse di averla accanto negli ultimi giorni e non gli importava se lei a-vesse o no la forza per affrontarlo. Piper continuò: «Sarei tornata prima se l'avessi sa-puto». «Forse è una delle ragioni per cui non ti ha detto niente» ribatté Wade, sempre più frustrato da quella tardiva dimostrazione di affetto figliale. Lei fremette all'udire quelle parole e le lacrime la-sciarono il posto a un moto di rabbia. «Cosa intendi dire?» chiese. «Esattamente ciò che ho detto. Sai com'era tuo pa-

10

dre. Non sto dicendo che non ti volesse a casa. Sperava nel tuo ritorno ogni giorno, da quando te ne sei andata. Ma credo che nel profondo desiderasse che tu tornassi perché era ciò che volevi, non perché eri costretta a farlo.» «Stai dicendo che l'ho deluso ancora una volta.» Era sulla difensiva. «Non mettermi in bocca parole che non ho detto, Piper.» Sbuffò, rifiutandosi di cadere nella provoca-zione. «Più di ogni cosa, Rex voleva proteggerti dal mondo crudele, compresa la sua malattia. Non voleva che anche tu provassi quello che stava passando lui. Comunque, ora non ha più importanza, no?» «Credo che possiamo considerare la continua delu-sione di mio padre nei miei confronti come un dato di fatto» disse lei aspramente, prima di bere un sorso del suo drink. «Tu, invece, sei rimasto il ragazzo d'oro.» Piper lottò contro il desiderio di urlare, di fare qual-cosa, qualsiasi cosa, per provocare Wade e spingerlo a litigare con lei. Dopotutto, avevano fatto abbastanza e-sperienza nel periodo in cui erano stati insieme. Era sempre stato così tra loro. Passione dirompente, emo-zioni profonde. Un litigio era qualcosa che era in grado di gestire. Ciò che non riusciva ad affrontare, invece, era l'in-negabile verità che non avrebbe mai più rivisto suo pa-dre. Non avrebbe più sentito la sua voce tonante nella casa che era della sua famiglia da generazioni, non a-vrebbe più percepito il calore del suo abbraccio. Non avrebbe mai avuto la possibilità di scusarsi per le difficoltà che gli aveva sempre causato da quando aveva scoperto il potere della sua femminilità. Sapeva che aveva sofferto nel vederla andar via appena ven-tenne, ma il dolore probabilmente era stato in parte mi-tigato dal sollievo di non doversi più scontrare ogni giorno con quella figlia ribelle.

11

Piper posò il bicchiere sul tavolino e rannicchiò le gambe sulla sedia, le ginocchia sotto il mento e le braccia che stringevano i polpacci. Come aveva potuto tenerle segreta la malattia? Le era sembrato stanco l'ul-tima volta che l'aveva sentito. Quand'era stato? Forse tre mesi prima? Avrebbe dovuto dirle tutto. Un senso di gelosia la attanagliò. Ovviamente suo padre aveva condiviso tutto con Wade. I due erano sta-ti vicini fin da quando Rex gli aveva offerto uno stage nella società di esportazioni. Era presto diventato il fi-glio che non aveva mai avuto. Piper invidiava la loro confidenza e aveva fatto del suo meglio per distruggere quel rapporto, fallendo mi-seramente e finendo per fare del male alle uniche due persone che avesse mai amato. Gettò uno sguardo all'uomo seduto di fronte a lei e avvertì l'antico e familiare fremito di desiderio. Anche con quell'espressione astiosa sul viso aveva il potere di animare i suoi sensi e farle accelerare il battito del cuo-re. Era cambiato mentre lei era via. Il viso aveva ac-quisito un'espressione più seria e la mascella era va-lorizzata da un'ombra di barba sul mento. L'abito fir-mato gli cadeva alla perfezione ed era l'immagine per-fetta dell'uomo d'affari di successo. Lanciò un'occhiata alla sua mano sinistra e notò che non portava alcun anello, rimproverandosi immedia-tamente di averlo fatto. Lui aveva messo bene in chiaro l'antipatia che provava per lei, fin da quando aveva varcato la soglia di casa. Tuttavia, la nuova Piper Mit-chell era determinata a farsi perdonare le trasgressioni passate. Trasgressioni che includevano il modo in cui aveva trattato Wade, permettendo che l'amore per lui la rendesse egoista, chiedendogli più di quanto lui fosse disposto a dare. Ora era dispiaciuta per il modo in cui si era comporta, per averlo costretto a scegliere tra lei e suo padre. «Mi dispiace» disse. «So quanto papà significasse

12

per te, quanto voi due foste affiatati. Dev'essere stata dura.» Wade la guardò con genuina sorpresa dipinta sul volto. «Grazie» rispose. Le piccole rughe di tensione intorno agli occhi color ardesia erano nuove. Sembrava davvero stremato. «Ha sofferto?» Wade scosse bruscamente la testa. «Solo perché non riusciva a fare tutto quello che avrebbe voluto. Lo staff medico ha fatto il possibile. È rimasto qui a casa fino alla fine. Avevamo sistemato un letto d'ospedale in soggiorno e garantito un'assistenza professionale ven-tiquattr'ore su ventiquattro.» «Grazie per essere stato con lui.» «Avrebbe fatto lo stesso per me» rispose Wade con semplicità. «E poi, non avrei voluto essere da nessun'altra par-te» aggiunse, guardandola. Ed eccolo di nuovo. Un piccolo schiaffo. A ricordar-le che lei non era lì. Piper controllò l'istintivo bisogno di giustificare se stessa, le sue scelte, il suo comporta-mento. Ormai era troppo tardi. Non poteva tornare in-dietro e riscrivere la storia, ma poteva dare un nuovo i-nizio alla sua vita, lì e ora. «Deve avere significato molto per lui. Ti ha sempre rispettato.» «Il sentimento era reciproco.» «Quindi ora che succederà alla società?» «Cosa intendi?» Wade sembrava stupito dalla do-manda. «Be', sai, senza papà al comando. Andrà tutto be-ne?» «Sì. Rex e io avevamo stabilito un piano d'azione prima di scoprire che non sarebbe guarito. Ho assunto la gestione delle operazioni circa un anno e mezzo fa.» «Davvero?» Piper era sorpresa. «Possibile che abbia ceduto così presto?»

13

«È stato costretto. Le cure lo provavano molto. Ma si è interessato al lavoro fino alla fine. Sai com'era Rex.» E lei dov'era un anno e mezzo prima? In Somalia? No, in Kenya. Stava dando una mano in una clinica per donne. Poi era stata in Asia dopo l'inondazione, e poi ancora aveva fatto la volontaria in un altro paese deva-stato, dove aveva aiutato le vittime di un terremoto a riunirsi alle famiglie. Era stata ovunque ma non dove sarebbe stata davvero utile. Nell'unico posto dove a-vrebbe potuto fare la differenza.» Piper fu colta da un'improvvisa stanchezza. Lottò contro uno sbadiglio, perdendo miseramente. «Sei stanca?» «Sì, per arrivare qui ho viaggiato circa trentasei ore. Credo di essere un po' sballata per il fuso orario.» «Perché non vai in camera tua? Chiederò alla signo-ra Dexter di portarti qualcosa da mangiare se hai fa-me.» Nonostante le buone intenzioni, Piper fremette di rabbia. Era casa sua, chi l'aveva investito del ruolo di benevolo padrone di casa? Caso mai era lei a dovergli offrire ospitalità sotto il tetto di suo padre. Ricordando a se stessa il proprio desiderio di diventare una persona migliore, trattenne la risposta secca che aveva sulla punta della lingua e si alzò. «Non disturbarla. Prenderò qualcosa in cucina prima di salire.» Si stiracchiò lentamente, consapevole degli occhi di Wade puntati su di lei. Un fremito a lungo soppresso, ma comunque familiare, nacque nel profondo e ondate di calore iniziarono a diffondersi nel suo corpo. Deglu-tì per sciogliere il nodo di tensione che le si era forma-to in gola. Quell'antica attrazione era ancora lì, più forte che mai. Si sentiva anche lui nello stesso modo? Quando gli occhi di Wade incrociarono i suoi individuò per un

14

attimo la stessa fiamma che incendiava il suo corpo e donava un lieve rossore alle sue gote. Poi, in un attimo, tornarono a riempirsi dell'indifferenza con cui l'aveva accolta alla porta d'ingresso qualche ora prima. Colpita da quel chiaro rifiuto, Piper raccolse la poca dignità rimasta e gli tese la mano. «Grazie per tutto quello che hai fatto oggi.» Wade si alzò, eclissandola con il suo metro e ottan-totto di altezza e le strinse brevemente la mano. «L'ho fatto per Rex.» «Lo so e lo apprezzo. Davvero.» Le lasciò la mano, come se l'idea di tenerla per un attimo di più fosse impensabile. «Bene» disse, facendosi coraggio. «Ti accompagno e poi penso che andrò a letto. Certamente domani avrò molti dettagli legali da definire.» Quando Wade non accennò a muoversi verso la por-ta, lei lo fissò. «C'è qualcosa d'altro di cui desideri par-lare?» Un sorriso privo di humour si aprì sul suo bel viso. «No» rispose. «Ti auguro la buonanotte.» Lo guardò lasciare la stanza, ma invece di dirigersi verso l'ingresso, prese le scale che conducevano al pia-no superiore. «Dove stai andando?» chiese. «Nella mia camera.» «Nella tua camera?» La risposta fu breve e dolce. «Io vivo qui.» «Senti, apprezzo che tu sia rimasto qui per papà ma ora non ce n'è più bisogno e, francamente, gradirei un po' di spazio e privacy.» «Nessun problema. Puoi restare tutto il tempo che riterrai necessario.» Quella risposta la lasciò perplessa. «Come, prego?» «Credo che tu abbia sentito, Piper. Nonostante il tuo aspetto attuale possa far pensare il contrario, sono cer-to che tu non sia completamente stupida.»

15

«Come ti permetti!» Ne aveva abbastanza. Non sarebbe rimasta lì ad a-scoltarlo mentre la insultava. «Senti» sbottò. «Penso che sappiamo entrambi che, dopo tutto quello che è successo tra noi, la tua presen-za qui non è una buona idea.» «Probabilmente è così» disse, alzando le spalle. «Ma temo che tu non abbia compreso fino in fondo le mie parole. Piper, ho comprato questa casa. Sei qui come mia ospite.»

- Ambizione milionaria di Kathie DeNosky

Proprio quando la vita di Lily viene stravolta da uno scandalo si trova costretta a dover fronteggiare il milionario Daniel Addison, l'uomo più sexy che abbia mai incontrato... I KINCAID

- Seducente vendetta di Yvonne Lindsay

Per Wade Collins non c'è nulla che il denaro non possa compra-re, e adesso ciò che desidera è il corpo di Piper. Lei gli ha spez-zato il cuore e finalmente è arrivato il momento della vendetta...

- L'isola del desiderio

di Maureen Child

Clea è decisa a voltare pagina, ma Brand non glielo permetterà. Lui è intenzionato a riaverla al suo fianco, certo che la passione che li ha uniti in passato li aiuterà a superare ogni ostacolo.

- Peccati di gola e di letto

di Kate Carlisle

Rose è la classica brava ragazza e Lucas King la sua unica, segre-ta, tentazione. Ma quando se lo ritrova nella sua cucina, le fiam-me diventando indomabili... I SIGNORI DELLA CALIFORNIA

- Passionale rivincita di Tessa Radley

Logan non riesce a credere che Grace lo abbia seguito sulla sua isola sotto falso nome ma, da spietato uomo d'affari, non tarda a volgere la situazione a proprio vantaggio... AFFARI MILIONARI

- Agli ordini di sua maestà di Jennifer Lewis

Jake Mondragon è costretto a rientrare in patria e indossare la corona. Diventare re, però, ha i suoi vantaggi, soprattutto quan-do accanto si ha una donna sensuale come Andi... REALI E RIBELLI

1961

1962

1963

1964

1965

1966

- Sensuale duello di Rachel Bailey

Matthew Kincaid ottiene sempre ciò che vuole. Ora, per la pri-ma volta, si trova di fronte a un imprevisto ed è costretto a far ri-entrare nella sua vita la conturbante Susannah Parrish...I KINCAID - Tentata dal milionario

di Catherine Mann Per Alexa Randall la fortuna si conquista, ed è pronta ad accet-tare ogni sfida per raggiungere l'indipendenza. Compresa la possibilità di dividere il letto con Seth Jansen... AFFARI MILIONARI

- Vendetta e vino rosso

di Maureen Child

Luke De Rossi deve vendere la casa, ma trovare il giusto acqui-rente si rivela più difficile del previsto, soprattutto quando alla sua porta si presenta la misteriosa Beth Jones.

- Passione caraibica

di Yvonne Lindsay

Un matrimonio combinato non porta mai a nulla di buono. Sean King lo sa, ma non riesce a dire di no a Melinda Stanford, la ni-pote del suo capo. E in luna di miele... I SIGNORI DELLA CALIFORNIA

- Segreti sotto le lenzuola di Paula Roe

Per Judd Wilson è arrivato il momento della vendetta. Per com-pletare il suo piano deve solo sedurre la pericolosa Anna Gar-rick, la presunta amante del padre. Ma lei, in realtà...

- Scatto matto a sua maestà di Jennifer Lewis

Vasco Montoya, sovrano di calda stirpe spagnola, ha bisogno di una regina. La dolce Stella Greco capita proprio al momento giusto, ma lei non è affatto docile come pensava... REALI E RIBELLI

1967

1968

1969

1970

1971

1972

DAL 21 AGOSTO

...con 4 fi rme assolutamenteda non perdere!

Scoprili su www.eHarmony.itDall’11 luglio

L’estate continua...

CONVIENE:2 INEDITI in un solo volume

a soli 5 €!

il NUOVO

Dal 3 luglioscopri le trame su www.eHarmony.it

NOVITÀ2012:

Nascono gliABBONAMENTI SEMESTRALISUPERSCONTATI del 30%!

Come puoi abbonarti?

Vai sul nostro sito

www.eHarmony.itclicca sulla sezione ABBONAMENTI e

scopri tutti i vantaggi della nuova offerta. Uno dei vantaggi è che puoi pagaredirettamente con Carta di Credito.

Cosa aspetti?Approfittane subito!

Per ulteriori informazioni contatta il SERVIZIO LETTRICI HARMONY

al numero 199 501 502Dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.00

Il sabato (non festivo) dalle 10.00 alle 14.00