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IL CASO AFFITTI FINISCE DAL PREFETTO Alpeggi carissimi, allarme rosso Il “caro alpeggi” preoccupa sempre di più: ora si punta su un tavolo in Prefettura. Coldiretti, affiancata dal Consorzio di tutela dei formaggi, torna a mettere al centro dell’attenzione una questione sollevata nelle scorse settimane: i canoni richiesti in pagamento dalle proprietà - sia private che pubbliche - sono giunti a cifre pazzesche BARBUSCA A PAGINA 11 Punti nascita, operazione salvezza La Regione chiederà una deroga al ministero per evitare i tagli a Chiavenna e Sondalo Si chiama “razionalizza- zione dei luoghi per il parto”, quella che l’assessorato al Welfare di Re- gione Lombardia andrà ad intro- durre in attuazione delle indica- zioni del ministero della Salute in tema di sicurezza del percorso na- scita. Sicurezza che prevede la chiu- sura dei punti nascita con meno di 500 parti l’anno, soglia entro la quale, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la salute di mamma e nascituro non sarebbe in toto tutelabile. Il tema è annoso e si ripropone in modo ciclico an- che per i punti nascita della provin- cia di Sondrio che non arrivano a totalizzare un numero di parti con- gruo, ovvero quelli di Sondalo e di Chiavenna, per i quali, però, si pro- spetta la richiesta di una deroga, da parte della Regione, al “Comitato percorso nascita” nazionale. DEL CURTO A PAGINA 17 Vent’anni al Morelli Addio al dottor Magi Il “mago” del ginocchio È mancato alle 2,30 della notte fra martedì e mercoledì, nel letto di ospedale di Londra dove si trovava ricoverato, dal primo marzo scorso, Massimo Magi, 78 anni, originario di Parma, ma sondalino d’adozione, dato che, dal settembre del 1975 al maggio del 1995, per quindi 19 anni e 9 mesi, ha ricoperto l’incarico di primario di Ortopedia al Morelli di Sondalo. Lo scorso anno il sindaco gli aveva conferito la cittadinanza onoraria. DEL CURTO A PAGINA 19 Rifiuti a Sondrio, i risparmi previsti Con i nuovi importi più leggeri, nelle case dei sondriesi arrivano i moduli per pagare la tassa rifiuti 2016. Chi non ha ancora saldato l’imposta per il 2015 avrà co- munque tempo fino al 21 marzo per il ravvedimento operoso, che consente di pagare una san- zione nettamente ridotta ri- spetto a quanto previsto per chi non si mette in regola. E que- st’anno contro l’evasione palaz- zo Pretorio ha avviato un’attivi- tà che coinvolge ufficio Tributi, polizia locale, servizio Urbani- stica e ufficio Commercio, «non per vessare i cittadini, ma per- ché il Comune anticipa i fondi per il servizio, e per legge gli insoluti vanno recuperati l’an- no successivo, a carico di tutti gli utenti». L’ha spiegato ieri mattina in municipio l’assesso- re al Bilancio Gianpiero Busi, che ha fatto il punto di regole e novità sulla tassa rifiuti, an- nunciando l’invio dei prome- moria per il pagamento di que- st’anno. BETTINI A PAGINA 15 La tragedia Morta in Puglia Prata ricorda Patrizia e il suo dolce sorriso SERVIZIO A PAGINA 26 Frontalieri «Non pagate in Italia la tassa della salute» SERVIZI A PAGINA 13 I numeri Anas Traffico sulle statali Dati record a Castione SERVIZIO A PAGINA 17 Gli arresti Droga in Valsassina ma clienti valtellinesi SERVIZI A PAGINA 31 Sondrio calcio Ipotesi ripescaggio Sarà una lunga estate ANSELLI A PAGINA 47 Sotto la rete non c’è storia, vince Tirano Undici squadre si sono presentate al campionato provin- ciale studentesco riservato alla ca- tegoria Cadetti, andato in scena martedì sul parquet del PalaScie- ghi di Sondrio. Una grande kermesse che ha vi- sto di scena formazioni provenien- ti da Chiavenna a Livigno, impe- gnate in incontri che si chiudevano al raggiungimento del punto nu- mero 15, a quota 25 invece nelle semifinali e finali. Il susseguirsi dei confronti si è risolto con il successo finale dei ragazzi dell’istituto com- prensivo tiranese. Il secondo posto VALENTI A PAGINA 46 è stato appannaggio della squadra dell’I.C. Bormio davanti ai portaco- lori del Bertacchi di Chiavenna. La quarta posizione è stata ottenuta dal Garibaldi di Chiavenna (la cui squadra femminile aveva vinto il concentramento precedente), al quinto posto Grosotto, al 6° Tala- mona, al 7° il Vanoni di Morbegno e all’8° posto il Damiani” di Morbe- gno. L’organizzazione anche stavol- ta è stata curata dalla referente per l’educazione fisica dell’A.T. di Son- drio, Laura Giordano. Bema Si è spento Buzzetti Cantante folk dai tanti successi Si è spento a 72 anni nella Lu- gano che aveva scelto come sua seconda dimora. Aveva da- to vita al gruppo i Romantici Vagabondi. SERVIZIO A PAGINA 24 Mauro Buzzetti Anche da Livigno per le sfide degli Studenteschi ANNO 125 . NUMERO 69 • www.laprovinciadisondrio.it GIOVEDÌ 10 MARZO 2016 • EURO 1,30 9 771590 588032 60310 Filo di Seta Bertolaso: Roma città umiliata. E io finirò il lavoro. SUI CONTI BRUXELLES VUOLE CERTEZZE di CHIARA DE FELICE C on una lettera ormai nota da giorni, ma che non rientra nella regolare procedura di sorveglianza dei conti pubblici, la Commissione Ue fa arrivare il suo “avvertimento anticipato” all’Italia e ad altri 5 Paesi. L’intenzione è di far scattare un piccolo allarme con sufficiente anticipo perché gli interessati possano prendere le «necessarie misure correttive» nel Def che va presentato entro metà aprile. Non sono rilievi nuovi per il Tesoro, che non si allarma perché da mesi è al lavoro con Bruxelles per trovare una soluzione che assicuri sia il rispetto delle regole sia il margine che serve al Governo per CONTINUA A PAGINA 9 LA SINISTRA CHE VIAGGIA CON LE RUOTE QUADRATE di ANDREA FERRARI L a sinistra è abituata a farsi del male da sola: cosa nota. Da un secolo a questa parte, dal congresso di Livorno in poi, le lotte tra massimalisti e riformisti, tra radicali e moderati, tra comunisti e socialisti, tra socialisti e socialdemocratici, e via elencando mille fazioni anche microscopiche, hanno costituito il maggior vantaggio per gli avversari politici dei cosiddetti “progressisti”. Anche senza andare a ripercorrere le storie antiche di queste divisioni, basta guardare a ciò CONTINUA A PAGINA 9

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Page 1: BARBUSCA A PAGINA 11 Punti nascita, operazione salvezzaoccasione di Vinitaly 2016. M.Bor. dare in Svizzera a fare un'espe-rienza nella cucina del Palace, un cinque stelle lusso»

IL CASO AFFITTI FINISCE DAL PREFETTO

Alpeggi carissimi, allarme rossoIl “caro alpeggi” preoccupa sempre di più: ora si punta su un tavolo in Prefettura.

Coldiretti, affiancata dal Consorzio di tutela dei formaggi, torna a mettere al centro

dell’attenzione una questione sollevata nelle scorse settimane: i canoni richiesti

in pagamento dalle proprietà - sia private che pubbliche - sono giunti a cifre pazzesche

BARBUSCA A PAGINA 11

Punti nascita, operazione salvezzaLa Regione chiederà una deroga al ministero per evitare i tagli a Chiavenna e Sondalo

Si chiama “razionalizza-zione dei luoghi per il parto”, quellache l’assessorato al Welfare di Re-gione Lombardia andrà ad intro-durre in attuazione delle indica-

zioni del ministero della Salute intema di sicurezza del percorso na-scita.

Sicurezza che prevede la chiu-sura dei punti nascita con meno di

500 parti l’anno, soglia entro la quale, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la salute dimamma e nascituro non sarebbein toto tutelabile. Il tema è annoso

e si ripropone in modo ciclico an-che per i punti nascita della provin-cia di Sondrio che non arrivano atotalizzare un numero di parti con-gruo, ovvero quelli di Sondalo e di

Chiavenna, per i quali, però, si pro-spetta la richiesta di una deroga, daparte della Regione, al “Comitatopercorso nascita” nazionale. DEL CURTO A PAGINA 17

Vent’anni al MorelliAddio al dottor MagiIl “mago” del ginocchio

È mancato alle 2,30 della notte fra martedì e mercoledì, nel letto di ospedale di Londra dovesi trovava ricoverato, dal primo marzo scorso, Massimo Magi, 78 anni, originario di Parma, ma sondalino d’adozione, dato che, dal settembre del 1975 al maggio del 1995, per quindi 19 anni e 9 mesi, ha ricoperto l’incarico di primario di Ortopedia al Morelli di Sondalo. Lo scorso anno il sindaco gli aveva conferito la cittadinanza onoraria. DEL CURTO A PAGINA 19

Rifiuti a Sondrio, i risparmi previstiCon i nuovi importi più

leggeri, nelle case dei sondriesiarrivano i moduli per pagare latassa rifiuti 2016.

Chi non ha ancora saldatol’imposta per il 2015 avrà co-munque tempo fino al 21 marzo

per il ravvedimento operoso,che consente di pagare una san-zione nettamente ridotta ri-spetto a quanto previsto per chinon si mette in regola. E que-st’anno contro l’evasione palaz-zo Pretorio ha avviato un’attivi-

tà che coinvolge ufficio Tributi,polizia locale, servizio Urbani-stica e ufficio Commercio, «nonper vessare i cittadini, ma per-ché il Comune anticipa i fondiper il servizio, e per legge gliinsoluti vanno recuperati l’an-

no successivo, a carico di tuttigli utenti». L’ha spiegato ierimattina in municipio l’assesso-re al Bilancio Gianpiero Busi,che ha fatto il punto di regolee novità sulla tassa rifiuti, an-nunciando l’invio dei prome-moria per il pagamento di que-st’anno. BETTINI A PAGINA 15

La tragediaMorta in PugliaPrata ricorda Patriziae il suo dolce sorriso SERVIZIO A PAGINA 26

Frontalieri«Non pagate in Italiala tassa della salute» SERVIZI A PAGINA 13

I numeri AnasTraffico sulle stataliDati record a CastioneSERVIZIO A PAGINA 17

Gli arrestiDroga in Valsassinama clienti valtellinesiSERVIZI A PAGINA 31

Sondrio calcioIpotesi ripescaggioSarà una lunga estateANSELLI A PAGINA 47

Sotto la rete non c’è storia, vince TiranoUndici squadre si sono

presentate al campionato provin-ciale studentesco riservato alla ca-tegoria Cadetti, andato in scena martedì sul parquet del PalaScie-ghi di Sondrio.

Una grande kermesse che ha vi-sto di scena formazioni provenien-ti da Chiavenna a Livigno, impe-gnate in incontri che si chiudevanoal raggiungimento del punto nu-mero 15, a quota 25 invece nelle semifinali e finali. Il susseguirsi deiconfronti si è risolto con il successofinale dei ragazzi dell’istituto com-prensivo tiranese. Il secondo posto VALENTI A PAGINA 46

è stato appannaggio della squadradell’I.C. Bormio davanti ai portaco-lori del Bertacchi di Chiavenna. Laquarta posizione è stata ottenutadal Garibaldi di Chiavenna (la cuisquadra femminile aveva vinto il concentramento precedente), al quinto posto Grosotto, al 6° Tala-mona, al 7° il Vanoni di Morbegnoe all’8° posto il Damiani” di Morbe-gno.

L’organizzazione anche stavol-ta è stata curata dalla referente perl’educazione fisica dell’A.T. di Son-drio, Laura Giordano.

BemaSi è spento BuzzettiCantante folkdai tanti successi

Si è spento a 72 anni nella Lu-gano che aveva scelto comesua seconda dimora. Aveva da-to vita al gruppo i RomanticiVagabondi. SERVIZIO A PAGINA 24

Mauro Buzzetti Anche da Livigno per le sfide degli Studenteschi

ANNO 125 . NUMERO 69 • www.laprovinciadisondrio.it GIOVEDÌ 10 MARZO 2016 • EURO 1,30

9771590

588032

60310

Filo di Seta

Bertolaso: Roma città umiliata. E io finirò il lavoro.

SUI CONTIBRUXELLESVUOLECERTEZZE

di CHIARA DE FELICE

Con una lettera ormainota da giorni, ma chenon rientra nellaregolare procedura di

sorveglianza dei conti pubblici, la Commissione Ue fa arrivare il suo “avvertimento anticipato” all’Italia e ad altri 5 Paesi.

L’intenzione è di far scattare un piccolo allarme con sufficiente anticipo perché gli interessati possano prendere le «necessarie misure correttive» nel Def che va presentato entro metà aprile. Non sono rilievi nuovi per il Tesoro, che non si allarma perché da mesi è al lavoro con Bruxelles per trovare una soluzione che assicuri sia il rispetto delle regole sia il margine che serve al Governo per CONTINUA A PAGINA 9

LA SINISTRACHE VIAGGIACON LE RUOTEQUADRATE

di ANDREA FERRARI

La sinistra è abituata a farsidel male da sola: cosa nota.Da un secolo a questaparte, dal congresso di

Livorno in poi, le lotte tra massimalisti e riformisti, tra radicali e moderati, tra comunisti e socialisti, tra socialisti e socialdemocratici, e via elencando mille fazioni anche microscopiche, hanno costituito il maggior vantaggio per gli avversari politici dei cosiddetti “progressisti”. Anche senza andare a ripercorrere le storie antiche di queste divisioni, basta guardare a ciò CONTINUA A PAGINA 9

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LA PROVINCIA

11GIOVEDÌ 10 MARZO 2016

nostra cucina, un ambasciato-re che ci tiene sempre a sottoli-neare la sua provenienza da valtellinese doc. A Identità diPasta, in uno dei format nuovi della rassegna milanese, mar-tedì ha invece sfidato i limiti della cucina, non avendo pauradi osare, proponendo una pastastracotta, andando in cotturacon un tempo di oltre cinquan-ta minuti. Identità Golose èstato anche il palcoscenico per i vini di Valtellina, con una pre-senza importante di Nino Ne-gri, partner sin dagli esordi del-la kermesse. Per la cantina diChiuro in degustazione i vini della Linea Nobel del Gruppo Italiano Vini, oltre ad essere sponsor per il premio cuoco dell’anno 2016 per Identità Go-lose, riconoscimento andato adAntonio Guida. Per l’azienda Nino Negri una presenza im-portante tra le stelle della cuci-na, dopo che Wine Spectator hainserito i vini della cantina gui-data da Casimiro Maule tra i 101 migliori vini italiani che sa-ranno presentati a Opera Wineil prossimo 9 aprile a Verona inoccasione di Vinitaly 2016. M.Bor.

dare in Svizzera a fare un’espe-rienza nella cucina del Palace, un cinque stelle lusso». La me-moria torna a quei giorni quan-do era solo un giovane cuococon tanta voglia di imparare.

«Ricordo perfettamentequegli inizi, mi presentai in En-gadina con la mia Fiat Uno bianca in mezzo ad auto lus-suose, quando venne a trovar-mi mia madre da buona valtel-linese disse al capo brigata chepoteva anche darmi qualcheschiaffone se non mi compor-tavo bene. La prima educazio-ne, quella fondamentale, avvie-ne in famiglia, oggi i ragazzi chesi avvicinano a questa profes-sione volendo tutto subito. Il nostro è un bellissimo lavoro ma duro, c’è spazio per tanti ra-gazzi, se un giovane vuoleemergere il mio consiglio è consolidare delle esperienze, preferisco un curriculum conquattro anni consecutivi in un solo posto, anche una semplicetrattoria, piuttosto che espe-rienze frammentate».

Alessandro Negrini dal 2005al timone di uno dei ristoranti milanesi più famosi, è di fatto lochef più rappresentativo della

due stelle Michelin “Il luogo diAimo e Nadia” di Milano, insie-me all’inseparabile Fabio Pisa-ni. Negrini è salito due volte sulpalco di Identità Golose. La pri-ma domenica, nel corso di un incontro organizzato per laYoung Chef Cup San Pellegrinoinsieme ad altri nomi impor-tanti, come Davide Oldani eAndrea Berton, ha parlato dellasua storia.

«Puntate subito in alto- ilmonito rivolto ai giovani- cer-cate dopo la scuola alberghieradi entrare in una grande cuci-na, perché solamente passan-do da là si riesce a fare il grandesalto. Io ho avuto la fortuna di farmi notare mentre lavoravo in una pizzeria di Chiesa Val-malenco, il maitre del Palace diSaint Moritz si accorse di comemettevo il prosciutto sulla piz-za. Mi chiese di provare ad an-

MilanoA “Identità golose” il meglio della cucina italiana: importante vetrina per la Valle

Cala il sipario sulladodicesima edizione di Identi-tà Golose, congresso interna-zionale di cucina che per tre giorni dal 6 all’8 marzo ha vistoa Milano il meglio degli chef italiani ed internazionali. Show cooking dove si sono al-ternati i volti noti dei cuochiche stanno prestando la loro immagine in tv, diventandodelle star. La Valtellina è stata rappresentata da uno chef che non ha dimenticato le sue ori-gini. Stiamo parlando di Ales-sandro Negrini, classe 1978 ori-ginario di Caspoggio, affermataguida in cucina del ristorante

Lo chef Negrini: «Ragazzi, dovete puntare subito in alto»

Lo chef Alessandro Negrini ha incontrato i giovani

SONDRIO

STEFANO BARBUSCA

L’inverno sta per finiree il “caro alpeggi” preoccupa sempre di più: ora si punta su untavolo in Prefettura.

Coldiretti torna a mettere alcentro dell’attenzione una que-stione sollevata nelle scorse set-timane. Il problema è noto: i ca-noni richiesti in pagamento dal-le proprietà - sia private che pubbliche - sono arrivati a cifre pazzesche, insostenibili e antie-conomiche per le aziende agri-cole della provincia di Sondrio che da sempre praticano l’alpeg-gio tradizionale.

Propositi sulla carta

Secondo l’associazione presie-duta da Alberto Marsetti riman-gono solo sulla carta i buoni pro-positi dettati da consolidate e semplici regole da osservare, te-se al mantenimento nel tempo di pascoli e fabbricati dell’alpeg-gio.

«Oggi il caricatore che ha fat-to la storia degli alpeggi mante-nendone intatto e migliorando anno dopo anno, stagione dopo stagione il territorio, è letteral-mente buttato fuori dal sistema alpeggio – spiega -. Alcune am-ministrazioni comunali hanno inteso che possono sistemare i propri bilanci con il canone degliaffitti. Il mantenimento del ter-ritorio con il presidio umano sulle terre alte non interessa: Gli alpeggi al centro di un caso per i canoni richiesti giudicati troppo elevati dalla Coldiretti

“Caro alpeggi”, il caso in PrefetturaGrido d’allarme. Coldiretti e Consorzio formaggi puntano il dito sui canoni richiesti, arrivati a cifre insostenibiliIl presidente Marsetti ha incontrato il prefetto Scalia, disposto ad aprire un tavolo per cercare una soluzione

conta la sola quantità di denaro dei canoni che entrano in bilan-cio».

Coldiretti Sondrio tramite ilpresidente Marsetti, il direttore Andrea Repossini, insieme al presidente del Consorzio di tu-tela di Casera e Bitto Vincenzo Cornaggia «sottolinea con for-tissima preoccupazione questo stato delle cose che sta metten-do in grave difficoltà le imprese agricole, già alle prese con una drammatica situazione del comparto del latte con il prezzo alla stalla precipitato a 31 cente-simi al litro».

L’associazione rileva chequella promossa non è una pole-mica nei confronti di un sindacoo di un’amministrazione comu-nale «ma la denuncia di una si-tuazione gravissima, inaccetta-bile che penalizza gli alpeggiato-ri e gli allevatori valtellinesi e fa-vorisce speculatori che con il nostro territorio non hanno nulla da spartire».

Un ulteriore passo è statocompiuto dal presidente Mar-setti, rappresentando la situa-

zione degli alpeggi in tutta la suadrammatica realtà al prefetto di Sondrio Giuseppe Mario Scalia durante un incontro.

Il rappresentante del gover-no si è reso disponibile a istituireun tavolo per trovare una solu-zione al problema.

La mappa della valle

Una situazione molto rilevante per il territorio e l’economia del-la provincia di Sondrio.

Gli alpeggi della Valtellina so-no all’80% di proprietà dei Co-muni, per il 15% sono in mano a consorzi e il restante 5% di pri-vati. La mappa delle malghe in-dica che ce ne sono nove a Lan-zada e altrettanti in Valdidentro,sette a Tartano, Gerola Alta, Ma-desimo e Livigno, sei a Valfurva, cinque ad Albaredo, quattro a Teglio, Piuro e Val Masino, tre a Villa di Chiavenna, Berbenno, Bema, Albosaggia, Chiesa, Pia-teda, Torre e Grosio, due a Pede-sina, Cosio, Cedrasco, Fusine, Montagna, Tresivio, Grosotto e Sondalo.

I restanti sono distribuiti fraMello, Novate, Rasura, Rogolo, Samolaco, San Giacomo Filippo,Talamona, Ardenno, Cino, Dele-bio, Forcola, Buglio, Caiolo, Ca-spoggio, Chiuro, Ponte, Postale-sio, Aprica, Bormio, Mazzo, Ti-rano e Valdisotto. Secondo Coldiretti si tratta di una rete di presidi naturali che gli agricol-tori conservano e curano.

� Sono i Comunii proprietari all’80%degli alpeggi in ValleAltri sono di privatioppure dei consorzi

[email protected]. 0342 535511 Fax 0342 535553

TOCCANDOFERRO

«Oggi il caricatore che ha fatto la storia degli alpeggi mantenendone intatto e migliorando anno dopo anno, stagione dopo stagione

il territorio, è letteralmente buttato fuori dal sistema alpeggio»

Alberto Marsetti, presidente Coldiretti Sondrio

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12 Sondrio economiaLA PROVINCIA

GIOVEDÌ 10 MARZO 2016

COMO

SIMONA FACCHINI

Numeri record ed un respiro internazionale per il Brianza MotorShow, la fiera de-dicata ai motori che sabato 12 e domenica 13 marzo tornerà a Lariofiere per la sua quarta edi-zione. Tante le novità in pro-gramma per l’evento che anno dopo anno conquista sempre più consensi e che porterà a Co-mo quattro anteprime nazionaliper la presentazione di nuovi modelli auto.

Oltre 23mila i visitatori dellascorsa edizione ed i numeri sonodestinati a crescere, tanto che il Brianza MotorShow è diventatol’evento di riferimento per gli amanti delle due e delle quattro ruote in tutta la Lombardia. Ol-tre 100 gli espositori attesi, alcu-ni dei quali provenienti anche daSvizzera, Francia e San Marino.

Il crescendo

«La nostra fiera – spiega AndreaPeri, direttore del Brianza Mo-torShow - sta vivendo un cre-scendo, tanto che quest’anno siamo riusciti ad incrementare gli espositori, oltrepassando i confini nazionali e vedendo per

Il lancio di ieri: da sinistra Giuseppe Pianura, Andrea Peri e Loris Calipari

Brianza MotorShowPiù di 100 espositorie anche dall’esteroLariofiere. In crescita la rassegna di sabato e domenicaTra le novità area per la competizione e festa dei motoriSpinta all’economia del territorio con sconti sui beni

la prima volta la partecipazione di espositori da tutta Italia». Trale novità un’area dedicata alle auto e alle moto da competizio-ne, con la possibilità di effettua-re simulazioni di guida grazie al-la realtà virtuale, uno spazio de-dicato alle Sport and Luxury cars e un’area cani in cui poter la-sciare gratuitamente, in compa-gnia di dogsitter qualificati, gli amici a quattro zampe.

Da quest’anno l’appunta-mento si fa in due: dal territorio comasco partirà una nuova festadei motori, chiamata “Brianza MotorShow On Truck”, che sbarcherà il 10 luglio all’Auto-dromo di Franciacorta, dove verranno proposte sessioni di prove libere sia per auto che per moto, oltre ad intrattenimenti nell’area paddock. Immancabi-le, poi, l’appuntamento con la solidarietà: torna la Fondazione Marco Simoncelli che presente-rà i progetti benefici che l’asso-ciazione sta cercando di realiz-zare. In particolare, proprio a Lariofiere sarà presentato, in anteprima nazionale, una tuta speciale dedicata al Sic.

«Si tratta –dichiara Loris Ca-lipari – di un prototipo di una tu-

ta Itech realizzata a mano e pen-sata per la sicurezza. Inoltre la Fondazione sarà presente con laraccolta fondi per finanziare il progetto “Casa di Marco”, casa di accoglienza per disabili in cui sperimentare la mototerapia».

La sinergia

E dall’edizione numero quattro del Brianza MotorShow arriva anche una spinta all’economia del territorio: grazie ad una con-venzione con alcuni commer-cianti, i visitatori che presente-ranno il biglietto di ingresso del-la fiera potranno ricevere degli sconti su beni di uso comune. Ampio spazio, poi, al tema della sicurezza stradale grazie alla collaborazione con Aci.

« Ci teniamo ad essere pre-senti – spiega Giuseppe Pianura,direttore di Aci Como -siamo impegnati nel settore sicurezza, soprattutto nelle scuole supe-riori con i corsi di sicurezza stra-dale, e con i bimbi delle scuole elementari grazie al progetto “Trasportaci”, pensato per re-golamentare sia l’utilizzo delle biciclette che per insegnare le norme principali del codice del-la strada».

Campioni e pezzi strepitosiNel ricordo di Simoncelli

A farla da padrone saràil motociclismo, cui la stessa fe-derazione nazionale (Fmi) ha dato il patrocinio. E quale mi-glior simbolo delle due ruote po-trebbe essere quel Marco Si-moncelli. Per l’occasione la Fon-dazione Simoncelli presenterà in anteprima assoluta appunto la tuta in pelle dedicata al Sic.

Il calendario degli eventi, co-munque, è ricchissimo, con la presenza di campioni delle due

ruote, tra cui il trial freestyle mandellese Emanuel Angius , il pilota di superbike Lorenzo Mauri , molti campioni europei di Trial. Lo stuntman di fama europea Roberto Poggiali offri-rà esibizioni spettacolari con il suo quad. Nei due giorni funzio-neranno a pieno ritmo le aree Trial con esibizioni dell’Associa-zione Trial Cantù con campioni della specialità e Minimoto di Lorenzo Competition. L’edizio-

ne di quest’anno darà anche molto spazio ai raduni.

A cominciare sabato pome-riggio dal raduno Mini d’epoca. Il clou sarà il raduno di moto d’epoca del Moto Club Erba do-menica dalle 10 alle 13.30, cui se-guirà dalle 14 alle 21 quello dei quad a cura del Victory Team e Ol Mat Quad Group. Il Moto Club I Pirati di Como curerà il custom, stile vintage, con il Bike Show, che si concluderà dome-nica con la premiazione della moto custom più bella. Dulcis infundo la sorpresa per i tifosi di Valentino Rossi: la presenza del-la Yamaha M1. Gianfranco Casnati

Due (ma anche quattro) ruote protagoniste La tuta dedicata a Sic

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LA PROVINCIA

Sondrio economia 13GIOVEDÌ 10 MARZO 2016

SONDRIO

STEFANO BARBUSCA

«I frontalieri nondevono versare nulla per lasanità». Dopo mesi di dubbi equalche caso di pagamento,dai deputati Pd arriva il chia-rimento definitivo.

Si è finalmente chiarita laquestione relativa alla “tassadella salute” che i lavoratoriitaliani occupati in Svizzeracon permesso G rischiavanodi dover pagare - e in alcunicasi hanno pagato - a seguitodi un’interpretazione ammi-nistrativa compiuta da alcu-ne Asl della Regione Lombar-dia e della Provincia Autono-ma di Bolzano.

La mozione in aula

Ne hanno dato la notizia i de-putati democratici EnricoBorghi, Chiara Braga, MauroGuerra, Maria Chiara Gadda,Daniele Marantelli, PaoloRossi, Angelo Senaldi, Gian-mario Fragomeli e VeronicaTentori. I parlamentari delPartito democratico sono ifirmatari di una mozione vo-tata dall’aula della Camera loscorso 11 febbraio con la qua-le si chiedeva al governo diintervenire, per quanto dicompetenza, «sospendendoogni iniziativa di Stato, Re-gioni e province autonometendenti a introdurre un’im-propria modalità di paga-mento da parte di lavoratoriitaliani occupati in Svizzera eper i titolari di pensione sviz-

Una buona notizia per i frontalieri

Tassa della salutePer i frontalierinon ci sono obblighiL’annuncio. I lavoratori non dovranno versare nullaAi parlamentari del Pd la conferma del GovernoLe Regioni riceveranno una circolare applicativa

zera per il godimento delleprestazioni del Servizio sani-tario nazionale».

Hanno incontrato più vol-te il viceministro all’Econo-mia e finanze, Luigi Casero, eil sottosegretario alla SaluteVito De Filippo, e proprio daloro hanno ricevuto una pro-messa: entro oggi tutte le Re-gioni interessate riceveran-no una circolare applicativada parte del Governo in talsenso.

Il documento chiarirà che i

frontalieri italiani occupati,o che hanno esercitato nelpassato un’attività dipenden-te, nei Cantoni dei Grigioni,del Ticino e del Vallese, nonsono tenuti a versare ulterio-ri contributi al Servizio Sani-tario Nazionale, in quanto aisensi del vigente accordo traSvizzera a Italia essi sono og-getto di tassazione alla fonteda parte Svizzera e una quotadel gettito fiscale viene ri-stornato all’Italia secondol’accordo internazionale.

È stata accolta la richiestaformulata martedì a Chia-venna da Cgil e Cisl.

«Siamo molto soddisfatti -commentano i deputati inte-ressati - perché il governocon questo chiarimento hasposato integralmente la tesisostenuta dal Pd. Di frontedell’emergere del problemachiarimmo da subito che nonavremmo mai permesso unbalzello di questa natura cheledeva il principio dell’uni-versalità delle prestazioniper introdurre su volontàdella Regione Lombardia unprincipio di erogazione delservizio legato al reddito in-dividuale. È così è avvenuto».

“Nonostante Maroni...”

Secondo il consiglierete re-gionale del Pd Luca Gaffuri ifrontalieri italiani occupatiin Svizzera non saranno piùcostretti a pagare i contributisanitari così come previsto,invece, dall’interpretazione

amministrativa compiuta daalcune Asl della RegioneLombardia.

«Malgrado Maroni, i fron-talieri non saranno tenuti apagare il contributo al servi-zio sanitario nazionale. Ilpartito democratico ha man-

tenuto l’impegno e domani laRegione Lombardia riceveràla circolare che attesta cheniente è dovuto. Adesso Ma-roni si adoperi affinché ven-gano immediatamente rim-borsati i frontalieri che han-no già versato».

� È stata accoltala richiesta formulata ripetutamentedai sindacati

��� Ora la Regionesi adoperiperché sia rimborsatochi ha già pagato

La replica della Lega

«La battagliasi dovrà farein Parlamentoper i diritti»

«La battaglia per il riconosci-

mento dei diritti dei frontalieri si

farà a Roma, in Parlamento».

Dopo le richieste dei sindacati,

che hanno chiesto un bonus sulla

franchigia per i lavoratori dei

Grigioni e un prolungamento

fino a vent’anni del periodo di

adeguamento alla nuova tassa-

zione, ecco le parole del senatore

leghista Jonny Crosio. «La batta-

glia per il riconoscimento dei

diritti dei frontalieri che il Go-

verno Renzi ha calpestato si farà

in Parlamento e saremo noi della

Lega Nord a chiedere le modifi-

che all’accordo Italia-Svizzera

per tutelare i lavoratori e i Co-

muni delle zone di confine.

Intervenire sullo statuto dei

lavoratori, come sostengono ora,

con grave ritardo, i sindacati,

servirà a ben poco senza un

accordo Italia-Svizzera diverso».

Crosio riporta la questione entro

i binari da tempo individuati.

«Fanno sorridere i deputati del

Pd quando addossano alla Regio-

ne Lombardia colpe che sono

tutte del Governo – continua -, se

davvero hanno a cuore gli inte-

ressi dei frontalieri lo dimostrino

in Parlamento chiedendo le

modifiche all’accordo Italia-Sviz-

zera. Saranno tanto decisi da

andare contro il loro partito? Ne

dubito, anche perché la storia

recente insegna che i deputati

del Pd chinano il capo, come

avvenuto per la riforma costitu-

zionale in cui la specificità mon-

tana tanto sbandierata ha pro-

dotto molto fumo e nessun atto

concreto». La Lega Nord ribadi-

sce di essere impegnata a porta-

re a conoscenza dell’opinione

pubblica le problematiche dei

frontalieri fra Roma e Milano,

oltre che in Parlamento si sta

muovendo anche sul fronte

svizzero per ottenere il ricono-

scimento della figura di questi

lavoratori che ogni giorno oltre-

passano il confine per svolgere

le loro mansioni all’interno dei

contratti collettivi di lavoro

elvetici. � S..BAR.

L’incontro in Regione sui frontalieri a febbraio

L’assemblea di Chiavenna

tenza cambiano. Si ripete anche in altri Comuni. Va bene il ri-spetto delle regole, ma bisogna essere più snelli e celeri nelle procedure: il mercato corre, mentre l’Italia è paralizzata».

Altro obiettivo: potenziare iservizi all’agricoltura. «Abbia-mo definito una convenzione con Banca Intesa. Gli agricoltoriche hanno necessità di finanzia-menti per realizzare strutture, acquistare bestiame o attrezza-ture e anche per lo smaltimento dell’eternit avranno condizioni agevolate in termini di erogazio-ne di prestiti, frutto dell’accordoraggiunto» afferma Pagani. La prossima “frontiera” consiste poi nell’apertura di corner di ec-cellenze alimentari italiane. «Li potenzieremo – conferma Gel-mini – Dei 40 punti vendita che il Consorzio ha, diversi sono su-permercati con generi alimen-tari e credo che, nell’immagina-rio collettivo, il Consorzio agra-rio evochi serietà e vicinanza al-l’agricoltura e al territorio. Nei punti vendita con prodotti ali-mentari, abbiamo intenzione di creare un angolo caratterizzato dove si vendano eccellenze sele-zionate da noi e Coldiretti».

Consorzi agrari deve mettere a regime le sinergie e le economie di scala che sono fra gli obiettivi principali di questa operazione – spiega il direttore Alfredo Gel-mini - per cui partiamo dal pote-re d’acquisto, ma anche dalla re-visione dei punti vendita in rela-zione alla funzionalità degli stessi, che devono produrre red-dito e servizi per gli agricoltori. La riorganizzazione può passa-re anche dalla cessione di alcunipunti vendita, ma per ristruttu-rarne altri o aprirne dei nuovi, cogliendo le opportunità che si creeranno. La crisi sta liberandodiverse strutture, che per noi potrebbero essere opportunità. Come è successo l’anno scorso a Nembro, dove siamo subentrati in una struttura fallita e abbia-mo aperto un punto vendita».

«Nel Comasco abbiamo inanimo di aprire un nuovo punto vendita ad Albese con Cassano, sempre che si riesca a chiudere una vicenda infinita con il Co-mune, partita nel 2009 con l’ac-quisizione di una struttura al-l’asta – aggiunge Gelmini – Non si può aspettare cinque anni per aprire un negozio, perché nel frattempo le condizioni di par-

sorzio agrario di Como, Lecco e Sondrio negli ultimi due man-dati. Lo affiancherà, in qualità divicepresidente, Mario Facchi-netti, già consigliere nel prece-dente Cda, allevatore e agricol-tore bergamasco, titolare di una stalla con oltre 700 capi.

Portare a regime la fusione èlo scopo principale dei prossimi tre anni di mandato. Tra i primi obiettivi, precisa Pagani: «Un programma di razionalizzazio-ne e potenziamento dei punti vendita. La prima ipotesi è man-tenere più o meno il numero di punti vendita attuale, esami-nando nuove opportunità. Potràmagari esserci la chiusura di qualche punto vendita non più funzionale, ma anche qualche nuova apertura». Attualmente ne sono presenti 29 tra Como, Lecco, Sondrio e 11 nel territoriodi Bergamo. «La fusione dei due

La nomina

Alberto Pagani è a capo

di una realtà che ha 60 milioni

di ricavi, 620 soci

e 60 dipendenti

Un comasco alla guida del Consorzio agrario lombar-do. Realtà da oltre 60 milioni di euro di ricavi, con 620 soci e unasessantina di dipendenti, nata dalla fusione per incorporazio-ne del Consorzio agrario di Ber-gamo nell’omologo di Como, Lecco e Sondrio.

A seguito della fusione, sonostati ripristinati gli organi statu-tari. È stato ricomposto il consi-glio di amministrazione (18 con-siglieri, equamente suddivisi trale due aree territoriali di riferi-mento) ed eletto il nuovo presi-dente nella persona di Alberto Pagani, già presidente del Con-

Consorzio agrario, il presidente«Crescere e potenziare i servizi»

Alberto Pagani (a sinistra) e il direttore Alfredo Gelmini

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LA PROVINCIA

15GIOVEDÌ 10 MARZO 2016

Sabato prossimo

Per l’Ora della Terra 2016 il Wwf invita i cittadini ad una cena sostenibile e solidale a lume di candela, per riflettere insieme sulla sostenibilità e sui comportamenti quotidiani im-prontati al rispetto per il piane-ta. L’appuntamento è per il 19 marzo, data dell’evento che per qualche decina di minuti – l’Ora della Terra, appunto – in tutto il mondo lascerà al buio monu-menti, uffici, imprese, case pri-vate, come momento simbolico della lotta ai cambiamenti cli-matici. Il Wwf Valtellina e Val-chiavenna ha invitato gli enti lo-cali ad aderire spegnendo le luci di monumenti e luoghi pubblici,sabato prossimo dalle 20,30 alle 21,30. C’è anche una proposta culinaria, frutto di una collabo-razione fra Wwf nazionale e Al-tromercato. Obiettivo, «diffon-dere una nuova cultura della so-stenibilità e sensibilizzare il grande pubblico sull’adozione distili di vita orientati da una cre-scente consapevolezza ambien-tale, etica, sociale ed economi-ca». Il 19 marzo, alle 20, il risto-rante sondriese Veggie Days ospiterà una cena a lume di can-dela, con menù a base di cereali elegumi del commercio equo, di cooperative che coltivano i ter-reni confiscati alle mafie e del-l’associazione Amici Val Codera:per partecipare bisogna preno-tarsi entro il 16 marzo alla Botte-ga della solidarietà di via Piazzi. F.Bet.

Ora della TerraMonumentie case al buioE una cena

FRANCESCA BETTINI

Con i nuovi importi più leggeri, nelle case dei son-driesi arrivano i moduli per pa-gare la tassa rifiuti 2016.

Chi non ha ancora saldatol’imposta per il 2015 avrà co-munque tempo fino al 21 marzoper il ravvedimento operoso, che consente di pagare una san-zione nettamente ridotta ri-spetto a quanto previsto per chinon si mette in regola. E que-st’anno contro l’evasione palaz-zo Pretorio ha avviato un’attivi-tà che coinvolge ufficio Tributi,polizia locale, servizio Urbani-stica e ufficio Commercio, «nonper vessare i cittadini, ma per-ché il Comune anticipa i fondi per il servizio, e per legge gli in-soluti vanno recuperato l’anno successivo, a carico di tutti gli utenti».

Tutte le novità

L’ha spiegato ieri mattina in municipio l’assessore al Bilan-cio Gianpiero Busi, che ha fat-to il punto di regole e novità sul-la tassa rifiuti, annunciando l’invio dei promemoria per il pagamento di quest’anno. «Co-me deciso a dicembre con il bi-lancio di previsione – ha ricor-dato l’assessore -, quest’anno sulla Tari abbiamo introdotto una riduzione fra l’uno e il quat- Quest’anno la tassa sui rifiuti sarà più leggera

Tassa dei rifuti, arrivano i moduliE i solleciti per chi non l’ha pagataL’annuncio. Ci sarà una riduzione tra l’uno e il quattro per cento a seconda delle tipologieGli utenti morosi avranno tempo fino al 21 marzo per fare il ravvedimento operoso

tro per cento, a seconda delle ti-pologie di utenze, con effetti piùcontenuti per le famiglie e mag-giori per alcuni tipi di attività artigianali e commerciali».

In base alle simulazioni pre-parate dal Comune, ad esem-pio, una famiglia di sei persone risparmierà circa 5 euro rispet-to all’anno scorso, un albergo con ristorante avrà una riduzio-ne di circa 61 euro, una pesche-ria risparmierà 71 euro, un bar circa 55 euro, mentre per un uf-ficio (o studio professionale, la categoria è la stessa) la riduzio-ne ammonterà a 123 euro circa.«Non si tratta di grandi cifre,per alcune tipologie – ha sotto-lineato l’assessore -, ma sono comunque un messaggio posi-tivo. Come dico sempre, se pa-gano tutti, tutti pagano meno».

E proprio seguendo questoprincipio palazzo Pretorio que-st’anno punta ad aumentare la percentuale di riscossione sullatassa rifiuti: nel 2015 il Comune

ha emesso moduli di pagamen-to per un totale di 3 milioni e 885mila euro e ha incassato in tutto 3 milioni e 504mila euro, «una quota del 90,2% che con i passaggi successi aumenterà fi-no al 98% circa, come ogni an-no», ha sottolineato l’assessore.

Le raccomandate

Agli utenti morosi infatti il Co-mune invia una raccomandata con il sollecito, «che permette in genere di ottenere un altro 5% di pagamenti», ha spiegato Busi, poi eventualmente scatta-no ulteriori procedure. Chi lo scorso anno non ha pagato la Tari, comunque, avrà ancora qualche giorno di tempo per mettersi in regola: «Fino al 21 marzo – ha ricordato l’assesso-re – è possibile effettuare il rav-vedimento operoso, che com-porta una sanzione del 3,75% anziché del 30%». Le istruzioniper questa procedura si trovanosul sito istituzionale comu-ne.sondrio.it, che riporta anchetutte le informazioni utili per i pagamenti 2016 della Tari, con-tenute anche nelle lettere invia-te agli utenti, insieme al model-lo F24 per i pagamenti. «Per scaglionare le rate rispetto alle altre imposte, le scadenze sono fissate ad aprile e a novembre»,ha ricordato Busi.

� «Se pagano tutti, tutti pagano meno»ha commentatol’assessoreal Bilancio, Busi

[email protected]. 0342 535511

Luca Begalli [email protected], Marzia Colombera [email protected], Eugenio Gizzi [email protected], Sara Baldini [email protected], Monica Bortolotti [email protected],

Riccardo Carugo [email protected], Paolo Giarrizzo [email protected], Antonia Marsetti [email protected], Alessandra Polloni [email protected], Franco Tonghini [email protected]

ro per nascita – rimarca Rac-chetti -, più o meno temperato da altre condizioni, ad esempio il completamento di un ciclo di studi obbligatorio», e secondo Sondrio città ideale l’iniziativa avrebbe una valenza positiva.

«La cittadinanza non deve es-sere considerata come attribu-zione “elargita” ai migranti o ai loro figli nati sul suolo nazionaleper puro spirito di solidarietà – afferma il consigliere -. Al con-trario, esprime un principio di civiltà giuridica che è anche la premessa necessaria per garan-tire la sicurezza, il buon funzio-namento e il progresso dello Stato. La forza di una nazione è saper accogliere i migranti e tra-sformare una potenziale critici-tà in risorsa, tenuto conto delle nuove esigenze che ci impone la storia». Secondo Racchetti, pe-raltro, in questa direzione si muovono «segnali» emersi in vari ambiti, dalla legge sul tesse-ramento sportivo dei ragazzi stranieri residenti in Italia, alla giurisprudenza che ha aperto la partecipazione alle attività del servizio civile nazionale anche ai ragazzi non cittadini italiani. F.Bet.

bambini stranieri verso i plessi scolastici cittadini risente “a monte” di logiche che andreb-bero analizzate in profondità, come indica il dirigente scolasti-co Carlo Zanesi, che è anche presidente del consiglio comu-nale». Serve un dibattito politi-co più generale, sostiene insom-ma Racchetti, e il gruppo consi-liare ha anche una proposta con-creta da mettere sul tavolo: «l’in-troduzione nei regolamenti co-munali della “cittadinanza civi-ca per ius soli”», spiega il consi-gliere ricordando il programma della lista civica Sondrio città ideale, «quale ipotesi speciale di cittadinanza onoraria per pro-muovere l’uguaglianza tra per-sone di origine straniera e italia-na che nascono, vivono, cresco-no, studiano e lavorano in Italia ed a Sondrio in particolare».

Un passaggio che ha «valoresicuramente simbolico», ricor-da Racchetti, ma che diversi Co-muni hanno già introdotto co-me segnale verso l’integrazione.A livello nazionale peraltro «il Pd pare stia tentando di intro-durre per legge il principio del-l’acquisizione della cittadinanzaitaliana mediante ius soli, ovve-

elevate in alcune realtà come la scuola dell’infanzia di via Toti o il comprensivo “Paesi orobici” (con differenze, comunque nei singoli plessi).

Per Sondrio città ideale, sot-tolinea Racchetti, la «considera-zione preliminare» da fare è che«il tema dell’integrazione, an-che scolastica, dei minori stra-nieri è vasto e complesso e non può essere delegato a “burocra-ti” della pubblica amministra-zione, ma deve essere affrontatoin sede politica, anche a livello locale». Secondo Sondrio città ideale, infatti, per analizzare il quadro bisogna prendere in considerazione anche «altri e superiori fattori», come «il rico-noscimento della cittadinanza italiana quale diritto civile pri-mario», scrive Racchetti: per questo secondo il gruppo «an-che il flusso delle iscrizioni dei

La propostaPer il consigliere Racchetti

«Non è uno spirito

di solidarietà

ma di civiltà giuridica»

Sull’integrazione di bambini e ragazzi stranieri ser-ve una riflessione politica, senzafermarsi ai numeri delle iscri-zioni ma affrontando il tema dello “ius soli” e introducendo la«cittadinanza civica» per i bimbinati a Sondrio. Lo afferma il gruppo consiliare di Sondrio cit-tà ideale, che con una nota fir-mata dal consigliere comunale Marco Racchetti interviene nel dibattito innescato dai dati sulle iscrizioni negli istituti comprensivi cittadini. I numeri mostrano una distribuzione di-somogenea degli alunni di origi-ni straniere, con percentuali

Integrazione dei ragazzi stranieri«A Sondrio la cittadinanza civica»

Nelle scuole aumenta il numero di alunni stranieri

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16 SondrioLA PROVINCIA

GIOVEDÌ 10 MARZO 2016

GIUSEPPE MAIORANA

Nuove direttive relati-ve all’allertamento in caso di ri-schi naturali e, in particolare per quanto riguarda la provinciadi Sondrio, di alluvioni e piene dei corsi d’acqua; e la proposta diuna nuova legge nazionale, avanzata da Regione Lombar-dia come ente capofila, relativa alla riforma della Polizia Locale.

Si è parlato di tutto questo ie-ri mattina alla sala consiliare di palazzo Muzio nel convegno “Comuni, protezione civile e si-curezza. Direttive regionali e al-tri aggiornamenti normativi” a cui ha preso parte l’assessore re-gionale alla sicurezza, alla pro-tezione civile e all’immigrazio-ne Simona Bordonali.

Le nuove direttive

Per quanto concerne le direttiverelative all’allertamento, che entreranno in vigore il 27 aprile,sono stati introdotti i “codici co-lore” con il verde che indica l’as-senza di fenomeni naturali, il giallo che indica eventi normali,l’arancio che indica fenomeni naturali che possono interessa-re un’importante porzione di territorio e il rosso che si usa in caso di fenomeni naturali che possono causare rischi e danni acose e persone.

A ogni colore è poi abbinatauna forma di comunicazione per avvisare della situazione e Nuove direttive in merito all’allerta in caso di rischi naturali

Gli interventi nelle calamità naturaliNuovi codici di colore per l’allarmeIl convegno. In tutto sono sette: dal verde fino all’arancio e il rosso per i casi più graviPer le zone più a rischio di alluvioni sono state fatte delle schede con i dati essenziali

dei rischi, ancora potenziali o già reali: si passa dalla pubblica-zione delle notizie sui siti regio-nali (codice verde) alla comuni-cazione via mail (posta elettro-nica ordinaria e certificata per ilcodice giallo), fino agli sms a la nuova “App” in caso di codici arancio o rosso.

E, a questo proposito, è statoricordato nell’incontro di ieri che ancora mancano i riferi-menti telefonici di 10 sindaci di Valtellina e Valchiavenna.

La nuova direttiva, inoltre,fornisce ulteriori indicazioni

tramite l’introduzione di fasi operative minime iniziali; for-malizza l’utilizzo di nuovi stru-menti di previsione, adeguata-mente aggiornati, ridefinisce le zone omogenee di allertamentoe le relative soglie e prende in considerazione sette rischi (idraulico, idrogeologico, tem-porali forti, vento forte, neve, valanghe, incendi boschivi): «Per arrivare a un testo condivi-so, abbiamo organizzato incon-

tri con Prefetture, Anci, AIPo, sedi Territoriali regionali, i con-sorzi di regolazione dei grandi laghi e Arpa. – evidenzia l’asses-sore Bordonali - Abbiamo illu-strato la nuova direttiva - ha concluso Bordonali - e recepito isuggerimenti dei partecipanti. È stata inoltre avviata una speri-mentazione innovativa per l’emissione di Avvisi criticità conseguenti alle valanghe, fe-nomeno che spesso incide sulla sicurezza di abitati in aree mon-tane e sulla viabilità in quota».

In caso di alluvioni

Nel convegno si è anche parlatodella nuova direttiva sulle allu-vioni: la provincia di Sondrio (incui ci sono oltre 17 mila residen-ti a rischio potenziale) è inseritain un’area a rischio significativodistrettuale e per ognuna di essesono state realizzate schede co-noscitive sugli elementi di ri-schio e le azioni strutturali e nonstrutturali previste.

Inoltre, sono stati illustratialcuni punti della proposta di ri-forma della Polizia Locale la cuibozza è stata avanzata da Regio-ne Lombardia: tra i punti della bozza una chiara definizione deicompiti delle Polizie Locali, un numero minimo di operatori fissato in 18, dotazioni strumen-tali minime obbligatorie e il di-vieto di impiego del personale inattività estranee.

� Previsto anchel’utilizzodi nuovi strumentidi previsionesempre aggiornati

Gli attestatidel territorioper pianificarele azioni

Nel corso del conve-gno “Comuni, protezione civi-le e sicurezza” tenutosi ierimattina alla sala consiliare dipalazzo Muzio è stata illustra-ta un’altra importante novitàrelativa alla prevenzione e allagestione dei rischi naturali ecioè il cosiddetto “Attestatodel territorio”.

Tutto il territorio regionalelombardo, infatti, è stato sud-diviso in 59 milioni di celledell’estensione ovviamentemolto ridotta e per ogni cella èstata realizzata una mappa di-namica dove vengono indicati,oltre alle caratteristiche, i po-tenziali pericoli che riguarda-no quella porzione di territo-rio e alcuni “bersagli” (come ad esempio ospedali o scuole)che potrebbero avere conse-guenze se uno di quei pericolio rischi naturali si concretiz-zasse. In base all’incrocio trapericoli e “bersagli” per ogniporzione di territorio vieneindicato un indice di rischiocon un numero e un colore.

In totale il sistema di “Atte-stato del territorio” che a bre-ve sarà consultabile sul sito diRegione Lombardia offre 96livelli di analisi per un totale dioltre cinque miliardi di dati.

Si tratta, come è stato sotto-lineato nel corso del conve-gno, di un sistema innovativoche dimostra che la Lombar-dia è innanzitutto un luogo si-curo in cui vivere e comunquepronto ad affrontare ogni pos-sibile rischio a livello natura-le. G.Mai

noi è un risultato straordinario,specialmente in un contesto co-me il nostro dove i Comuni sonosempre stati tenuti a debita di-stanza uno dall’altro».

Una logica che, agli aderenti a“incomune” non sta più bene. «Se vogliamo andare avanti e fa-re il bene dei nostri cittadini dobbiamo lavorare insieme – insistono -, non c’è altra strada. Anche perché siamo stanchi di essere coinvolti nei processi de-cisionali ormai all’ultimo, quan-do si tratta di dire sì o no a cosa decise da altri, che magari fati-chiamo anche a capire». E.Del.

tello – è lavorare insieme su te-mi di interesse comune. Il turi-smo, la sanità, i rifiuti, lo svilup-po economico delle nostre real-tà e comunità, ma non così, tan-to per dire, per riempirsi la boc-ca, ma calandoci nel concreto».

«Vogliamo dar vita a un pro-cesso di inclusione, non di con-trapposizione, aperto a tutti co-loro che hanno in testa un solo obiettivo, ovvero studiare e pro-porre progetti di sviluppo reale per le nostre comunità. Il fatto di aver già ottenuto l’adesione inpoche settimane di quindici Co-muni, tra cui tre amministrati da consiglieri provinciali, per

L’invito

Dopo il successo dello scorso anno ritorna l’appunta-mento con ScarpaBellando: il mercatino dell’usato che nasce per sensibilizzare al riuso delle cose e al riutilizzo degli oggetti, base di una nuova economia nonpiù fondata su un concetto di consumismo estremizzato al-l’usa e getta, ma nella quale lo sfruttamento dei beni venga protratto fino all’effettiva usura.La manifestazione, organizzata dall’associazione Culturale Scarpatetti, nasce con la voglia di credere che tutti gli oggetti possono avere una nuova vita e di insegnare alle nuove genera-zioni che il riuso e il non spreco sono gesti che rispettano anche l’ambiente.

L’edizione 2016 di Scarpa-Bellando si svolgerà nelle se-guenti dei date: 20 marzo, 17 aprile, 29 maggio, 25 settembre, 30 ottobre e 27 novembre.

Chi desidera partecipare de-ve solo posizionare i propri og-getti nel punto preferito da piaz-za Quadrivio fino al lavatoio di via Scarpatetti. La partecipazio-ne è libera a tutti: i bambini pos-sono partecipare gratis, mentre alle bancarelle si chiede un con-tributo di 10 euro.

A Scarpatettiil mercatinodell’usatoSei le date

mento, in programma domani aMorbegno nella sala della Ban-ca Popolare di Sondrio alle 20.45, cui seguirà quello di Tira-no venerdì 18 marzo alla stessa ora nella sala del Credito Valtel-linese, vedrà anche la presenza di un ospite illustre quale LuigiMarattin.

Professore di Economia Poli-tica all’Università di Bologna, già assessore al Bilancio del Co-mune di Ferrara e da fine 2014 consigliere economico di Palaz-zo Chigi, Marattin è stato invi-tato anche in ragione del suo impegno in termini di misure introdotte nell’ultima legge diStabilità, dato che porta la sua firma, ad esempio, l’agognato superamento del Patto di Stabi-lità per i Comuni.

«Il nostro intento – precisa-no dal direttivo dell’associazio-ne, formato dal presidente Mas-simo Chistolini, dal vice Massi-miliano Tam, sindaco di Villa di Chiavenna, dal tesoriere Lui-gi Grassi, sindaco di Sondalo e dai consiglieri Marco Negrini, sindaco di Lanzada, Guido Pa-telli, sindaco di Grosotto, e Gia-como Bonetti, sindaco di Man-

L’iniziativaDomani sera a Morbegno

nuovo incontro del sodalizio

che si propone di decidere

per il bene della propria gente

«Siamo agli inizi di un percorso fortemente innovati-vo per la provincia di Sondrio, che vede i sindaci dei Comuni partecipanti all’associazione “incomune”, decisi a essere pro-tagonisti delle loro scelte, da at-tuarsi insieme, in modo consa-pevole e condiviso. E non solo i sindaci, perché noi Comuni aderenti vogliamo aprire il con-fronto ai cittadini, alle associa-zioni, ai sindacati, in una parola,alla società civile».

Per questo il direttivo di “in-comune”, associazione costitu-itasi due mesi fa e che vede in Massimo Chistolini, sindaco di Civo, il primo proponente e presidente, ha deciso di uscire allo scoperto, presentandosi in forma pubblica in quattro in-contri di cui due già tenutisi, il primo a Chiavenna il 26 febbra-io e il secondo a Sondrio il 4 marzo. Il prossimo appunta-

Sindaci insiemecon “incomune”Per il confronto

Il sindaco di Civo, Massimo Chistolini, guida l’associazione

=

È mancata all’affetto dei suoicari

PALMIRA CANTONI

ved. BORMOLINI

di 94 anni

Loannuncianocondoloreil figlioGIUSEPPE, i nipoti LAURA, LU-CA e LUCIA con le rispettivefamiglie.La cara salma è composta inabitazionePiazzaItalia4Cagno.Il Santo Rosario sarà recitatogiovedì 10 alle ore 20.00 nellaChiesa parrocchiale di Cagno.Leesequieavranno luogovener-dì 11 alle ore 14.30 nella mede-simaParrocchiale;al termine, lacara Palmira, verrà accompa-gnata al locale cimitero.Si ringraziano anticipatamentetutti coloro che interverrannoalla cerimonia.Cagno, 10 marzo 2016

(Onoranze Funebri Dal Monte Dario)

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LA PROVINCIA

Sondrio 17GIOVEDÌ 10 MARZO 2016

ELISABETTA DEL CURTO

Si chiama “raziona-lizzazione dei luoghi per ilparto”, quella che l’assessora-to al Welfare di Regione Lom-bardia andrà ad introdurre inattuazione delle indicazionidel ministero della Salute intema di sicurezza del percorsonascita. Sicurezza che prevedela chiusura dei punti nascitacon meno di 500 parti l’anno,soglia entro la quale, secondol’Organizzazione Mondialedella Sanità, la salute di mam-ma e nascituro non sarebbe intoto tutelabile.

Tema sempre caldo

Il tema è annoso e si riproponein modo ciclico anche per ipunti nascita della provinciadi Sondrio che non arrivano atotalizzare un numero di particongruo, ovvero quelli di Son-dalo e di Chiavenna, per i qua-li, però, si prospetta la richie-sta di una deroga, da parte diRegione Lombardia, al “Comi-tato percorso nascita” nazio-nale.

«La Regione deve dare at-tuazione al disposto del mini-stro della Salute, Beatrice

L’ospedale di Sondrio ha totalizzato solo 609 parti nel 2015 contro i 647 del 2014

Chiusura punti nascitaLa Regione chiederàuna deroga per la ValleL’assessorato. A Chiavenna e Sondalo mancano i numerima al ministero si evidenzierà lo status di area disagiataDati in calo anche per la realtà dell’ospedale di Sondrio

Lorenzin – affermano dall’as-sessorato regionale al Welfa-re, in capo a Roberto Maroni

– e non si può, certamente,sottrarre. Non parliamo, però,di chiusure dei punti nascitacon meno di 500 parti l’annotout cour, ma di una raziona-lizzazione dei luoghi per ilparto, che prevede la distin-zione del percorso in due fasi,la fase preparto e la fase delparto. La prima viene assicu-rata in tutti gli ospedali regio-nali in modo da dare la possi-

bilità a tutte le gestanti di sot-toporsi all’intera gamma deicontrolli periodici previsti, aicorsi preparto e a tutta la fasepreparatoria. Il parto, invece,potrà essere effettuato solonei punti nascita con più di500 parti l’anno in quei terri-tori ben serviti, dove, cioè, nontroppo distante dal punto na-scita con meno di 500 partil’anno, ce n’è un altro, facil-mente raggiungibile che hatutti i requisiti richiesti. Di-verso, invece, il discorso per learee più “disagiate”, come è ilcaso di quelle montane, qualiquelle della provincia di Son-drio, dove, i punti nascita diSondalo e Chiavenna sono pa-recchio distanti da altri puntinascita che effettuano più di500 parti l’anno. In questi casinon si può prevedere unachiusura, così, sic et simplici-ter, perché si andrebbe a crea-re un disservizio e produrre,magari, ulteriori problemi disicurezza per partoriente enascituro. Ecco perché l’asses-sorato al Welfare farà istanzadi deroga rispetto alla chiusu-ra di questi particolari puntinascita al Comitato percorso

nascita nazionale».Tanto peril punto nascita di Sondalo,quanto per quello di Chiaven-na, che fanno capo all’Aziendasocio sanitaria territoriale di Valtellina e Alto Lario, verrà,quindi, chiesta la deroga, perquanto, nella “classifica” deinove punti nascita regionalicon meno di 500 parti l’anno,occupino, rispettivamente, laprima e la seconda posizione.

I numeri

Il punto nascita di Chiavenna,infatti, ha chiuso il 2015 con224 parti contro i 292 del 2014e i 286 del 2013, mentre il pun-to nascita di Sondalo ha tota-

lizzato 300 parti contro i 328del 2014 e i 326 del 2013. A pre-occupare, in particolare, è ilgap registrato a Chiavenna,pari a meno 64 parti nel 2015sul 2014, troppi per essereascritti solo alla pur effettivatendenza a mettere al mondomeno figli che ha prodotto un“risultato” in calo anche sul punto nascita di Sondrio, tan-t’è che, nonostante vi si dirot-tino tutti i parti gemellari daSondalo e Chiavenna e tutti i“late preterm”, cioè le gravi-danze fra la 34esima e la36esima settimana + 6 giorni,ha totalizzato solo 609 partinel 2015 contro i 647 del 2014.

Va anche aggiunto che, subitodopo Chiavenna e Sondalo,nella “classifica” dei punti na-scita da chiudere, ma per iquali verrà chiesta la deroga,figura anche quello del Morig-gia-Pelascini di Gravedonache, nel 2015, ha totalizzato328 parti, seguito da Casal-maggiore (Cremona), con 401parti, da Angera (Varese), pu-re 401, da Piario (Bergamo),424, da Broni e Stradella (Pa-via), 457 e da Iseo (Brescia),476. Unico punto nascita percui non verrà chiesta deroga èquello dell’ospedale civile diVigevano (Pavia) con 427 par-ti.

� Chiavenna ha chiuso il 2015 con 224 parti contro i 292 del 2014 e i 286 del 2013

� Nella “classifica” regionale i due punti nascita occupano la prima e seconda posizione

del 14% rispetto allo scorsoanno. Il traffico massimo gior-naliero è stato registrato ve-nerdì 5 febbraio lungo la stata-le 38 nel comune di CastioneAndevenno, con oltre 24.000veicoli transitati. L’arteria piùtrafficata di tutta la rete stra-dale nazionale di 25mila km dicompetenza Anas, è ancorauna volta il grande raccordoanulare di Roma: lo scorso ve-nerdì 15 febbraio è stato ilgiorno più trafficato con ilpassaggio di 163.324 veicoli(+9% rispetto al picco massi-mo di febbraio 2015).

Al Nord la strada più traffi-cata a febbraio è stata la statale36 in provincia di Lecco: ve-nerdì 19 febbraio sono staticirca 84.498 i passaggi totali(+8% rispetto al picco di feb-braio 2015). Al Sud è la tangen-ziale di Bari (130.131 i passaggitotali giornalieri il 19 febbraio,+10%); nelle Isole, in Sicilia, invetta alla classifica c’è il rac-cordo autostradale 15 nel co-mune di Misterbianco (il 26febbraio sono stati registratiben 76.835 veicoli, +11%),mentre in Sardegna è di nuovola statale 131dir (44.348 veico-li il 9 febbraio, +9%).

Le cifreIl primato registrato

sul territorio di Castione

venerdì 5 febbraio

dall’ osservatorio Anas

Si chiude con il segnopiù il mese di febbraio sulla re-te stradale nazionale di com-petenza Anas. L’indice di mo-bilità rilevata (Imr) dell’Os-servatorio del traffico Anas, haregistrato un incremento deiflussi di circolazione del +9%rispetto allo stesso mese del-l’anno precedente e del 5,1%rispetto a gennaio 2016.

Tra i veicoli pesanti è statorilevato un incremento pari al7% sul febbraio 2015, nel con-fronto con il mese di gennaio2016 si registra una impenna-ta del 17,5%, con punte del23,7% nel Nord Italia. Untrend di crescita che gli anali-sti del traffico di Anas defini-scono fisiologico, ma con evi-denti punte di eccezionalità.

In netto aumento il trafficoverso le zone montane rispet-to alla scorsa stagione inver-nale Nel solo mese di febbraiogli spostamenti verso le locali-tà sciistiche sono aumentati

Lungo la statale 38passati 24mila mezziin una sola giornata

diazione fra le varie posizioni, il Cai Valtellinese e la Fondazione Bombardieri ribadiscono il pro-prio parere negativo alla pratica dell’eliski in ragione della totale contrarietà all’uso di mezzi a motore per attività ludico spor-tive. Questo in considerazione del forte impatto ambientale di questa pratica, di natura acusti-ca, fisica, meccanica e chimica, che avrebbe ripercussioni nega-tive su flora e fauna, tenuto an-che conto che tale attività, se permessa, potrebbe avere un in-cremento esponenziale nel fu-turo».E.Del.

grande interesse, comunque, da cui ha preso avvio un confronto utile. Tant’è che qualcosa di buo-no è uscito anche secondo il Cai.

«Cai Valtellinese e Fondazio-ne Luigi Bombardieri – scrivonodal Cai - condividono piena-mente l’ipotesi di definizione di un’area sperimentale di “tran-quillità” nel territorio di Albo-saggia, sotto il Monte Meriggio. Zona che verrebbe interdetta a qualsiasi tipo di frequentazione invernale e che consentirebbe difavorire l’insediamento e la ri-produzione dell’avifauna. La re-alizzazione del progetto oppor-tunamente monitorata potreb-be costituire un modello da dif-fondere anche in altre aree dellaprovincia».

A non piacere affatto è un al-tro punto forte del progetto “In-verno Sostenibile”, rappresen-tato dall’introduzione di aree delle retiche, individuate e rego-lamentate, per la pratica del-l’eliski. «Pur notando una certa attenzione nel definire le aree inun’ottica di riduzione, la mag-giore possibile, dell’impatto am-bientale – scrivono dal Cai –, at-traverso una regolamentazione che impedisca una proliferazio-ne dissennata e pur apprezzan-do il metodo di fondo applicato in termini di ricerca della me-

Il documentoIl sodalizio sondriese giudica

l’iniziativa promossa

dall’associazione Guide alpine

di Valmasino e Val di Mello

Piace a metà al Cai val-tellinese di Sondrio il progetto “Inverno Sostenibile” promos-so dall’associazione delle Guide alpine di Val Masino e Val di Mello.

Piace in toto nel metodo«perché costituisce uno stru-mento e un modello di definizio-ne della frequentazione inver-nale della montagna – dicono dal Cai di Sondrio –, che ponen-do al centro dell’attenzione l’ambiente e coinvolgendo enti, associazioni, aziende e interessi economici e culturali avrebbe potuto rappresentare una me-todologia di lavoro per trovare una valida mediazione tra istan-ze spesso contrapposte e incon-ciliabili».

“Avrebbe”, scrivono gli espo-nenti del Cai, quasi a evidenzia-re che tale processo è risultato più difficile di quanto ci si aspet-tava.

Certo, le difficoltà si sono pa-lesate in sede di convegno orga-nizzato a ottobre all’auditorium Torelli di Sondrio. Giornata di

Progetto “Inverno Sostenibile”Dal Cai un secco no all’eliski

La pratica dell’eliski non piace ai rappresentanti del Cai sondriese

� Non dispiacel’ipotesi di un’areadi “tranquillità”per la riproduzionedell’avifauna

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LA PROVINCIA

Sondrio 19GIOVEDÌ 10 MARZO 2016

Beneficenza

Dal 1996 la Banca Po-polare di Sondrio offre allaclientela la possibilità di apri-re conti a sfondo etico. In par-ticolare, attraverso il ContoCorrente Solidarietà, riserva-to ai privati, la banca si impe-gna, ogni anno, a devolvere inbeneficenza un importo com-misurato alle giacenze medieannue. Relativamente all’an-no passato, la Bps ha destinato18.500 euro all’Airc (Associa-zione italiana per la ricerca sulcancro), 12.700 euro al Comi-tato italiano Unicef, 1.800 eu-ro all’Avis, 4.900 euro all’Ad-mo (Associazione donatorimidollo osseo) e 2.100 euro al-l’Associazione italiana Sclero-si laterale amiotrofica (Aisla).

L’apertura del Conto puòessere richiesta in ogni filiale.

Bps, le sommedistribuitecon il ContoSolidarietà

gramma elettorale, ovvero unpoliambulatorio al Piano.

«Attualmente l’ambulato-rio del medico di base si trovain municipio a Castello Alto acinque chilometri dalla far-macia comunale che è statacollocata al Piano proprio perraccogliere anche il bacino diutenza di san Giacomo di Te-glio – prosegue il sindaco -. Dunque ci pare interessanteintegrare la farmacia con unpoliambulatorio che accolga ilmedico di base, ma anche altrispecialisti, come odontoiatrao dermatologo, che possanodare un servizio alla cittadi-nanza». Il terreno, dove innal-zare lo stabile, è già a disposi-zione del Comune. Secondo ilprimo cittadino bastano 40metri quadrati per realizzarequattro locali: una sala d’atte-sa, un bagno per i pazienti, lo-cale ambulatorio per il medicoe un altro bagno per medico.

«Se tutto va come spero en-tro la fine del mese di marzoaffiderò la progettazione del-l’opera - conclude – per arriva-re con l’ambulatorio conclusoentro la fine dell’estate». C.Cas.

Per la precisione 74.699 eu-ro entreranno nel bilancio delComune di Castello in seguitoall’accordo raggiunto con lasocietà idroelettrica per il pa-gamento di Ici-Imu dell’im-pianto di produzione di Bof-fetto, altri 45mila euro per viadella dismissione di tre fonta-ne in zona Baghetto-Armisa.

«Dallo scorso anno siamo intrattativa con Enel Gp per ar-rivare ad una transazione –spiega il sindaco, Andrea Pel-lerano -. Poi in estate l’accor-do sembrava sfumato, invecesiamo riusciti a chiudere fi-nalmente i contenziosi che ri-guardavano Ici-Imu dal 2008al 2014. Mentre la transazionedei 45mila euro è già stata sot-toscritta da entrambi, Comu-ne ed Enel Gp, per quella da75mila euro sto aspettandol’accordo firmato da parte del-la società. In ogni caso nel girodi poco tempo avremo a dispo-sizione tutti i soldi». Relativa-mente alla destinazione deifondi, Pellerano aggiunge chegià vari progetti sono in corso,ma che si è ritenuto priorita-rio realizzare un’iniziativa,peraltro indicata nel pro-

Castello dell’AcquaIl progetto del Comune

sarà finanziato

dalle transazioni

con Enel Green Power

È un piccolo Comunedi soli 622 abitanti, eppure aCastello dell’Acqua, dopol’inaugurazione all’inizio digennaio della casa famiglia edel centro diurno, all’orizzon-te si staglia un altro progetto:la realizzazione di un poliam-bulatorio da costruire vicinoalla farmacia comunale a Ca-stello Piano.

E non si tratta di un proget-to a lungo termine. Tutt’altro,visto che il Comune avrà, nelgiro di brevissimo tempo, incassa 120mila euro derivantida due transazioni diverse conEnel Green Power.

Nuovo poliambulatorioSarà vicino alla farmacia

L’inaugurazione della casa famiglia lo scorso gennaio

ELISABETTA DEL CURTO

È mancato alle 2,30 della notte fra martedì e merco-ledì, nel letto di ospedale di Lon-dra dove si trovava ricoverato, dal primo marzo scorso, Massi-mo Magi, 78 anni, originario di Parma, ma sondalino d’adozio-ne, dato che, dal settembre del 1975 al maggio del 1995, per quindi 19 anni e 9 mesi, ha rico-perto l’incarico di primario di Ortopedia al Morelli di Sondalo.Lasciando un segno indelebile in tutta la comunità sondalina, enon solo, in tutto il personale medico e paramedico del suo re-parto, e certamente in chi l’avevafortemente voluto nel ruolo, a suo tempo, intravedendo, in lui, una figura di spessore, aperta al-le potenzialità delle tecniche chirurgiche che venivano avan-ti, tanto da creargli, praticamen-te su misura, una divisione di Chirurgia del ginocchio e artro-scopia sempre dentro il Morelli.

Profonda commozione

Il riferimento è a Luigi Mescia, in quegli anni alla guida del Mo-relli di Sondalo, che, ieri matti-na, appena appresa la notizia della scomparsa dello storico primario, l’ha comunicata con profonda commozione. «Sono davvero affranto – ha assicurato– perché Magi, per me, era oltre che un grande professionista, un grande amico. Abbiamo per-corso tanta strada insieme e, lui,con le sue capacità, la sua dedi-zione, la sua determinazione, la sua apertura al nuovo, ha saputofare cose impensabili, per l’epo-ca, a Sondalo, e, da autentico pio-niere qual era ne ha fatto un ospedale e un reparto pilota a li-vello nazionale». Lo stesso Ma-gi, del resto, invitato a prendere parte, insieme a suoi illustri col-leghi, al convegno sulla sanità pubblica organizzato da Mescia,a Sondrio, nel 2012, in veste di segretario della Funzione Pub-

Addio dottor Magi, anima del MorelliLutto in Valle. Si è spento uno dei medici più conosciuti dell’ospedale, per quasi 20 anni a capo dell’OrtopediaIl ricordo di Mescia: «Quando lo scelsi non era un luminare, ma amava sperimentare e non si fermava mai»

blica Uil, ricordava le epiche im-prese sondaline «considerato che al Morelli – ricordava – sia-mo riusciti a fare cose nemmenoipotizzabili altrove, come la pri-ma ricostruzione del crociato anteriore in Italia, nel 1982, per la quale, essendo i primi a livellonazionale, avevamo una lista d’attesa di due anni, per un totaledi 1200 interventi l’anno».

Numeri che oggi le nostrestrutture si sognano, pur essen-do all’avanguardia, anche in ra-gione del fatto che le tecniche chirurgiche sono, ormai, avan-zate a tutti i livelli.

«A fare la differenza, probabi-le, era l’atteggiamento di Magi rispetto alle novità - insiste Me-scia -, perché lui, che non era af-fatto un luminare quando lo scelsi, ma un semplice medico ortopedico, ci si buttava anima ecorpo nelle cose, era estrema-mente aperto al nuovo, ricerca-

va, sperimentava, non si ferma-va di fronte alle difficoltà. Sape-re, ora, della sua morte, mi rat-trista profondamente, anche perché avvenuta così all’im-provviso».

Residente a Londra

Magi, infatti, che era residente aLondra, dove ancora visitava ed operava, si è sentito male in ae-roporto, mentre era in attesa delvolo per Milano Linate, che lo avrebbe portato dai suoi fami-gliari, la moglie Simone e i due fi-gli, di stanza a Varese.

«Era il primo marzo scorso –precisa Mescia – e, nonostante i soccorsi prestati, purtroppo è ri-masto senza opportuna ossige-nazione quanto basta per com-promettergli funzioni vitali. È stato, poi, sottoposto a tutte le cure del caso in un ospedale di Londra, lì raggiungo dai suoi fa-migliari, ma ormai la situazione era compromessa al punto tale da portarlo alla morte».

Un brutto colpo, per i fami-gliari più stretti, molto cono-sciuti in Alta Valle dato che en-trambi i figli sono nati a Sondaloe vivevano a Bormio, per i tanti colleghi e amici con cui Magi, detto “Max”, ha lavorato al Mo-relli e, ora, in altri contesti: oltre che a Londra, operava, infatti, a Milano, Pescara, Roma e in Ma-dagascar. Un chirurgo da “primalinea”, insomma, di grande tem-pra e, insieme, di grande umani-tà. Tant’è che Sondalo, che non l’ha mai dimenticato, né lo di-menticherà, il 30 giugno dello scorso anno lo aveva invitato al-la serata di apertura del ciclo di conferenze “Sondalo, incon-tra...”, per la presentazione del suo libro “Undulna”, Minerva edizioni.

In quell’occasione, il sindaco,Luigi Grassi, gli aveva conferi-to la cittadinanza onoraria, da-vanti a una platea riconoscente e commossa.

� Si è sentito male in aeroporto a Londra, mentre era in attesa del volo per Milano

� Lo scorso anno il sindaco di Sondalo gli conferì la cittadinanza onoraria

Massimo Magi, 78 anni, lo scorso anno a Sondalo in occasione della presentazione del suo libro

Il conferimento della cittadinanza onoraria davanti a una platea commossa

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22 LA PROVINCIA

GIOVEDÌ 10 MARZO 2016

bero ed è giusto che accogliamochi ha bisogno. L’accoglienza è un’idea che stiamo valutandocon la Caritas diocesana. Lastrada che porta all’accoglien-za potrebbe essere un calvario,siamo pronti ad affrontarla». Ciampa ha illustrato i motivi ditanta preoccupazione: «Non sisa da dove arrivano. Si potreb-bero aiutare nei loro paesi. Nonho voglia di vederli seduti sul muretto tutto il giorno al cellu-lare come fanno i profughi diBormio». Ma c’è stato anchechi si è mostrato più tollerante:«Una famiglia di profughi nonpuò farci paura» ha dichiarato una signora. Il sindaco Guido Patelli ha ammesso che in pae-se qualche malumore c’è. P. Ghi.

ne artigiano Antonio Ciampa,che ha creato un gruppo su fa-cebook e ha indetto una raccol-ta firme nella quale 400 perso-ne hanno espresso la propriacontrarietà all’arrivo dei pro-fughi in paese. La troupe della trasmissione mattutina di Rai3, in onda tutte la mattine alle 8, ha registrato lunedì sera e hamandato in onda il serviziomartedì mattina durante unapuntata dedicata al problema.Il parroco, don Romano Polo-gna, ha accompagnato le tele-camere di Rai Tre sotto la casa che dovrebbe accogliere la fa-miglia: «L’appartamento è li-

Grosotto

Il parroco don Romano,

favorevole all’accoglienza,

e Antonio Ciampa, contrario,

intervistati ad Agorà

Le telecamere di Agorà nella piazza di Grosottoper affrontare la questione del-l’accoglienza dei profughi che ha spaccato la comunità. Da una parte la parrocchia, che haintenzione di accogliere unafamiglia nell’appartamento che ospitava il rettore del San-tuario; dall’altra un comitato dicittadini capeggiato dal giova-

Profughi, il caso Grosotto finisce su Raitre

Un momento dell’intervista a Ciampa

riteneva la struttura del tutto scomparsa. Si pensava, infatti, che fosse stato distrutto nel cor-so del XIX secolo dopo esser sta-to abbandonato e sconsacrato. Invece l’antico oratorio della fa-miglia Lambertenghi è tuttora integro. Per gli interessati il ri-trovo è fissato per alle 14,30 al parcheggio della casa di riposo di Villa di Tirano. C.Cas.

pone fra qualche giorno. Dome-nica 13 marzo, infatti, ci sarà la visita guidata condotta dallo storico Gianluigi Garbellini all’Oratorio di san Francesco in contrada Novaglioli che, grazie ad un delicato restauro a cura dei proprietari, mostra la sua elegante bellezza. Nel testo “La collegiata di San Lorenzo e le sue chiese - Villa di Tirano” di Garbellini, si legge, infatti, che si

Villa di Tirano

Lo storico Garbellini

propone una visita guidata

nell’oratorio

che si credeva distrutto

Una domenica diver-sa, di cultura e di conoscenza di un angolo poco nota del proprio paese, quello che la biblioteca comunale di Villa di Tirano, pro-

I tesori nascosti della ValleAlla scoperta di San Francesco

Gianluigi Garbellini nella chiesa di Sant’Eufemia a Teglio

Grosio

Il calendario

degli incontri

di approfondimento

culturale

Da quando a Grosio èarrivato il parroco don Rena-to Lanzetti il periodo che uni-sce le festa patronale di SanGregorio nella frazione di Ra-voledo a quella grosina di SanGiuseppe è scandito da ap-puntamenti culturali all’ora-torio. Questa sera alle 20.45nella sala conferenze dell’ora-torio don Saverio Xeres par-lerà del tema “Battesimo, pe-nitenza, indulgenza”. Lunedìprossimo, 14 marzo, semprealle 20.45 ma in sala della co-munità, Paolo Ruzzu, ResiBoninchi e Peter Taglientecommenteranno le parole delvangelo riguardanti le opere dimisericordia corporale “Dar da bere agli assetati” . Gran fi-nale sabato 19 marzo, giornodel patrono di Grosio, SanGiuseppe. Alle 10 la messa nel-la parrocchia. A mezzogiornoil pranzo all’oratorio (le pre-notazioni al bar dell’oratorioentro mercoledì 16 marzo). Inserata alle 20.45 il tradizionaleconcerto patronale del corpomusicale”I Fiati” di Grosio insala della comunità diretti dalmaestro Bruno Fighera. P. Ghi.

Appuntamentiin parrocchiaprimadella Pasqua

MAZZO

PAOLO GHILOTTI

Aveva solo poco più di quattro anni, era stato istituito afine 2011 il regolamento viabili-stico per l’accesso alle strade di montagna del Comune di Maz-zo, ma dopo averlo attentamen-te valutato e averne rilevato al-cune criticità, la nuova maggio-ranza guidata dal sindaco Fran-co Saligari ha deciso di man-darlo in pensione, apportando delle sostanziali modifiche in quello nuovo che entrerà in vi-gore il mese di luglio in maniera di dare tempo a sufficienza agli utenti per assorbire le novità.

Come i Comuni limitrofi

«Era troppo restrittivo, la nostraintenzione è quella di favorire l’accesso in montagna di più per-sone in maniera di farla vivere» ha spiegato durante il consiglio comunale il consigliere di mag-gioranza Federico Bezzi, che col collega Stefano Morella ha curato la nuova versione facen-do un mix fra la precedente e quelle in vigore nei Comuni li-mitrofi. Il regolamento che, ri-petiamo, entrerà in vigore il me-se di luglio allarga le maglie ri-spetto al passato. La novità prin-

La seduta del consiglio comunale a Mazzo

Accessi alle baite, cambia tutto«Vogliamo far vivere la montagna»Mazzo. La nuova maggioranza modifica il regolamento per la viabilità in alta quotaIl sindaco: «Va bene tutelare, ma con norme restrittive c’era il rischio di soffocare»

cipale è che il permesso dato ai proprietari di baite, o boschi, non servirà più solamente per raggiungere la proprietà, ma da-rà la possibilità di poter transita-re gratuitamente anche su altri lidi. Per fare un esempio concre-to, chi possiede la baita nei mon-ti sopra l’abitato di Vione potrà raggiungere anche il Mortirolo, mentre prima non poteva farlo. Non solo agevolazioni, però, peri proprietari, visto che se vorran-no il permesso gratis dovranno obbligatoriamente partecipare alla giornata di manutenzione delle strade di montagna.

Sfruttamento controllato

«La giornata dedicata alla puli-zia è sempre stata fatta dai con-sorzi delle strade, ma la parteci-pazione della gente è calata - spiega il sindaco Saligari - e quindi abbiamo preso la decisio-ne di far pagare chi non parteci-perà alla giornata di manuten-zione. Per quanto riguarda la de-cisione di rifare il regolamento, l’abbiamo adeguato a quello dei Comuni limitrofi, eliminando anche qualche criticità che co-stringevano chi aveva il permes-so sulle strade montane di Maz-zo a non essere in regola quando

le stesse strade finivano sul ter-ritorio di altri Comuni. Ora un accordo fra Comuni fa sì che sul-le strade confinanti fra due ter-ritori potranno accedere i citta-dini di entrambi i paesi, purché in possesso, ovviamente, del permesso». A pagamento tutti, anche coloro che non hanno proprietà sulle montagne di Mazzo, potranno accedere a qualsiasi posto e il perché lo spiega lo stesso sindaco: «Noi siamo a favore dello sfrutta-

mento della montagna. Va bene il rispetto della montagna come impone il regolamento di Regio-ne Lombardia, ma se le disposi-zioni sono troppo ristrittive, c’è il rischio che poi la gente abban-doni la montagna e questo noi non lo vogliamo. Proprio per mi-gliorare la circolazione sulle montagne come Cm di Tirano stiamo studiando un regola-mento unico per evitare diffe-renze fra i vari Comuni che pos-sono generare confusione».

��� Permessigratuiti solo sei proprietaripartecipanoalla pulizia

Tirano e Alta Valle

Villa di Tirano

Al via il progetto “Si-nergie educative”, promosso dall’Istituto comprensivo di Te-glio con la collaborazione del-l’Istituto comprensivo di Tira-no, dei Comuni da Castello del-l’Acqua a Tirano e della parroc-chia di Tirano.

È in programma venerdì alle20,45 all’auditorium Mascioni di Villa di Tirano dove interver-rà Paola Cosolo, formatrice e consulente pedagogica. Il tema che sarà affrontato durante la serata verte sui litigi dei bambinie su come affrontarli educativa-mente. Il filo conduttore del ci-clo di incontri, che si terranno fra Castello dell’Acqua e Tirano, è infatti “Educare si può e si può far bene”. Si proseguirà poi il 17 marzo con la proiezione della pellicola “I bambini lo sanno” nella sala consigliare di Castello dell’Acqua con dibattito finale che sarà condotto dal dirigente Maurizio Gianola. Il 22 marzo alla sala incontri di Teglio incon-tro con Ennio Ripamonti, psico-sociologo esperto in formazionecomunità, che parlerà de “La co-munità educante da sogno a re-altà”. C. Cas.

Le liti tra i bambiniEcco comeaffrontarle

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LA PROVINCIA

Tirano 23GIOVEDÌ 10 MARZO 2016

Per l’8 marzo tre appuntamenti in paese

GROSOTTO

Donne in festa aGrosotto - erano ben tre incontemporanea in paese gliappuntamenti dedicati alladonna-, ma anche donne allavoro nella giornata a lorodedicata.

Le cuoche della serata del-l’associazione anziani sonostate quattro donne: la vicepresidente Anna Ghilotti,Anna Omodei, Angela To-gnoli e Domenica Turcatticoadiuvate dal presidenteAgostino Turcatti che illu-

stra l’attività del sodalizio:«La festa della donna è sem-pre stata un appuntamentofisso della nostra associazio-ne da quando abbiamo costi-tuito l’associazione come an-che la festa di carnevale. Lafesta sociale si tiene tassati-vamente il giorno dell’Imma-colata e facciamo pure il ce-none di San Silvestro e, ognidue mesi la festa dei comple-anni dei nostri soci».

Ogni anno c’è spazio ancheper le gite, in particolare nel-le città d’arte: «Una di un

giorno e l’altra di due - rivelaTurcatti -. Quest’anno voglia-mo andare a Mantova e lo fa-remo insieme all’associazio-ne di Tirano».

La splendida sede, un inte-ro palazzo, è frutto della do-nazione al Comune di un sa-cerdote grosottino, don Giu-seppe Dell’Acqua.

L’associazione anziani èun punto di riferimento per idiversamente giovani di Gro-sotto. Conta su 110 iscritti,ma quelli che partecipano at-tivamente sono una quaran-tina che danno vita ad unagrande, allegra e festosa fa-miglia. P. Ghi. Il taglio della torta mimosa

le 100 donazioni (il distintivod’oro con smeraldo) sarà datoal fisioterapista e allenatore dirugby Giacomo Tonola“Jack” . Sono sette gli avisiniche hanno raggiunto il tra-guardo delle 75 donazioni:Giovanni Antonio Alghisi,Cesare Cardoni, Nadia Ca-rissimi, Bruno Cecini, Egi-dio Cimetti, Giancarlo Dottie Giovanni Giuseppe Pian-ta.

In otto riceveranno il di-stintivo d’oro per le 50 dona-zioni: Franco Cadringher,Angela Castelli, Lorena Ce-cini, Claudio Ghilotti, San-dro Giacomelli, AndreaPraolini, Aldo Salvalai, Ir-ma Sassella. Sono previsti ri-conoscimenti ad altri sessantaavisini. Per iscrizioni bibliote-ca Grosio 0342-841228 oppu-re Apt Sondalo 0342-801816. P. Ghi.

inizierà alle 19.45 al ristorante“Camping -Cima Piazzi” diValdisotto. C’è tempo fino a lu-nedì 14 per iscriversi. La quotaè di 5 euro per i soci e di 35euro per gli aggregati. Al ter-mine della serata la festa pro-seguirà col karaoke avisino.Nel frattempo sono già statiresi noti i nomi dei premiati.La massima onorificenza per

Sondalo

L’associazione

ha predisposto

la scaletta

della manifestazione

Ha scelto il giornodella festa patronale grosinadi San Giuseppe la sezioneAvis di Sondalo, che raggruppaanche i donatori grosini, permettere in calendario la 62°edizione della festa sociale. Ilsodalizio, diretto da lustri dal-l’infaticabile presidente EzioSimonelli che dedica ore edore quotidianamente all’asso-ciazione, sabato 19 marzo ra-dunerà gli avisini. Il primo ap-puntamento della giornata èmessa in ricordo dei donatoriscomparsi che si svolgerà alle18 nella chiesa di San France-sco a Sondalo. La cena, con laconsegna delle benemerenze,

I preparativi per San GiuseppeL’Avis ricorda tutti i donatori

Il presidente Simonelli

GROSOTTO

PAOLO GHILOTTI

Non ci sono limiti di età per ricevere la mimosa e so-prattutto per essere fiera di es-sere donna e così a Grosotto l’8 marzo è stato festeggiato ancheda una nonnina di quasi novan-t’anni in splendide condizioni, fatta eccezione per le stampelleche l’accompagnano.

Orsolina Saligari, “Gera”,classe 1927, martedì sera si è presa la “licenza” e ha lasciato per qualche ora la residenza peranziani del paese, per parteci-pare alla festa della donna orga-nizzata dalla locale associazio-ne anziani.

Veterana rosa

Lei veterana rosa della serata, in sala fra la quarantina di pre-senti c’erano anche un paio di arzilli compaesani del 1926, ha avuto l’onore del taglio dellatorta, ovviamente mimosa. Pri-ma si era divertita come sem-pre dando vita a duetti canori col presidente del sodalizio, Agostino Turcatti intonando “Amici Miei” loro pezzo forte e “Marianna la va in campagna”.

«Se non fosse per le gambeballerei pure - rivela nonna Or-solina, che ha due figli (Gabrielee Delia), cinque nipoti e undici pronipoti -. Quando le mie orecchie sentono la fisarmoni-ca, le mie ginocchia mi dicono “balla”, è irresistibile. Serate come questa sono la miglior medicina».

Da quando diciassette anni

Orsolina Saligari, ha quasi 90 anni, alla festa della donna

Mimose per “Gera”, nonna specialeGrosotto. Orsolina Saligari è stata la star della serata danzante organizzata dall’associazione anziani«Ho fatto la moglie, la mamma e la contadina». Ospite della casa di riposo, non manca mai agli incontri

fa l’associazione amici degli an-ziani è stata fondata, Orsolina c’è sempre stata, partecipando costantemente alla vita socie-taria: «Ho fatto anche la porti-naia dello stabile della nostra sede, ho curato l’orto. Io e Seve-rino, classe 1926, eravamo sem-pre gli addetti a preparare la po-lenta».

Anche ora che da sei mesi si ètrasferita nella casa di riposo Venzoli del paese («dove sto be-nissimo»), Orsolina non mancamai all’appuntamento domeni-cale con gli amici dell’associa-zione fra buona musica e parti-te a carte. Inevitabile chiederle un giudizio sul mondo femmi-nile.

La condizione femminile

Scontata la domanda, ovvero il paragone fra la condizione del-la donna odierna e quella di un tempo: «Su questo argomento rispondo con le parole che mi diceva mio marito Stefano Osmetti: una volta la donna eratroppo schiacciata, sottomessa,ora ha preso troppe arie. Si è passati da un estremo all’altro».

La vita di Orsolina, mammagrosina ceppo “Putarin” («In-dossava sempre il costume, ma io sono più alta e robusta e quindi non mi andava bene, in compenso ho realizzato quello di Grosotto»), è stata simile a quella delle ragazze della suaetà: «Ho lavorato un po’ in Sviz-zera, per qualche mese, come addetta alla biancheria in un al-bergo per avere la dote in vista del matrimonio. Mi sono sposa-ta a 20 anni, nel 1948. Ho fatto lamoglie, la mamma, la casalinga e la contadina. La famiglia dimio marito aveva il mulino e in estate salivo sugli alpeggi a “Le Carete” col bestiame».

La sua libera uscita è conclu-sa. Ci saluta col sorriso che te-stimonia tutta la felicità dei suoi 90 anni di donna.

��� Se non fosseper le gambeballerei pureSe sento la musicanon resisto

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24 LA PROVINCIA

GIOVEDÌ 10 MARZO 2016

spunto dei grandi con un gruppomolto apprezzato. La canzone “Amici miei”, firmata Passari-no-Montanaro ed elaborata dai Romantici Vagabondi è stata cantata da generazioni di valtel-linesi. Lo ricordano i figli: «È sta-to un grande, nella malattia, che ha combattuto fino alla fine, e nella vita, sempre portando avanti il suo spirito, la sua capa-

cità di amicizia, lasua cordialità - hadetto ieri salutando-lo, il figlio Denis - noisiamo fieri di esserestati suoi figli».

Altri ricordi han-no scandito ieri lanotizia della diparti-ta. «Ci ha lasciatiuna persona dal for-te carisma - hannodichiarato parenti e

amici - capace di riempire il cuo-re di tanti con la sua musica e la simpatia». Cantante folk dall’etàdi 25 anni, l’artista era stato an-che un animatore a Bema. «Quando era attivo nella pro lo-co - ha ricordato il sindaco di Be-ma Paolo Croce - lui pensava ingrande, le gite sociali duravano tre giorni, si andava a Roma, si viaggiava, era un personaggio positivo e ha scritto e interpreta-to pezzi leggendari». D. Roc.

BemaIl commosso saluto dei figli

Denis e Tamara, che venerdì

saranno a Lugano

per i funerali del cantautore

E adesso, chi canterà «Amici miei», la straordinaria canzone di colore popolare, un vero inno nella Valtellina folk, tra gli anziani e i gio-vani amanti dei cori tra amici. Ieri nella Lugano che aveva scelto come sua se-conda dimora, nel Ticino dove gli sa-ranno tributate le esequie venerdì po-meriggio, si è spentoa 72 anni dopo lungamalattia Mauro

Buzzetti, bemino, cantante folk molto noto sia nel nord Italia, sia in Svizzera. Ave-va dato vita al gruppo i Romanti-ci Vagabondi, e rivisitato a tem-po di beguine molti successi me-morabili. Buzzetti, che lascia ad-dolorati ma sereni i due figli, Ta-mara e Denis, aveva nel corso degli anni gestito in Valle il loca-le e ristorante La Fisarmonica, era uno dei fondatori della Pro loco di Bema. Poi il successo nei panni del musicista folk, musicada balera, ma eseguita con lo

Cordoglio a Bemaper Mauro Buzzetti

Mauro Buzzetti

Sono state ricordate e mandatefacilmente a memoria alcunefilastrocche che i marziròi (ibambini che vanno a chiamarel’erba) ripetevano durante il lo-ro girovagare nei campi armatidi campanacci: «Marsin, mar-set incinem ul me saket, Se i vecar i vos fioi fek dul bee ai mar-ziroi»; oppure «Erba, erba, ue eue e: li mei uachi ie sensa fee».«Durante la passeggiata - spie-gano gli insegnanti Sonia, Ma-riarita, Maurizia e Franco - èstato bello notare l’entusiasmodegli abitati nel vedere i bam-bini delle scuole ripetere que-sta tradizione: chi batteva lemani, chi offriva qualche cara-mella, chi tra i più anziani ri-cordava aneddoti d’un tempo echi, più giovane, fissava questabella tradizione facendo qual-che scatto con il telefonino.Questo interesse e curiosità daparte dei passanti ha fatto mol-to piacere a bambini e inse-gnanti e testimonia come lapresenza della scuola, anche inun paese dai piccoli numeri, siastimolo, segno di vitalità e di gioia per l’intera comunità». S. Ghe.

ForcolaGli alunni della primaria

accompagnati

dalle insegnati hanno

rinnovato l’antica tradizione

I bambini di Forcola risvegliano la natura. Marzo è il mese della primavera che ipiccoli alunni della scuola pri-maria di Sirta hanno voluto onorare attraverso la tradizio-ne del “Ciamà l’erba”. Scolari einsegnanti, abbigliati comecontadini d’un tempo, hannopercorso le vie del paese e le strade di campagna della loca-lità Sirta con il preciso intentodi risvegliare l’erba dal torporeinvernale.

La passeggiata è stata prece-duta da un momento di prepa-razione e tematizzazione del-l’esperienza in classe, in cui glialunni hanno imparato come questo rito di lungo corso sialegato al valore che veniva at-tribuito all’abbondanza di erbae fieno per il sostentamentodegli animali e di conseguenza per il sostentamento delle fa-miglie contadine di una volta.

Filastrocchee campanacciper Ciamà l’erba

Bambini e insegnanti vestiti come i contadini di una volta

Nutrita la partecipazione dei paesani allo sfilare dei bambini festanti

Morbegno e Bassa Valle

MORBEGNO

DANILO ROCCA

Non solo le grandi opere, i cantieri che stanno an-dando avanti o si stanno con-cludendo, come palazzo Mala-crida, piazza San Giovanni, o lagià definita riqualificazione di via Ambrosetti, ma anche ini-ziative attese, come la conclu-sione sulle pertinenze esterne della palestra di via Faedo, can-cellando quegli spazi disadornie quelle spianate polverose. O una massiccia sistemazione degli asfalti sulle strade cittadi-ne con uno stanziamento di 250mila euro. A Morbegno conla fine dell’inverno è partito unpiano serrato sulle opere pub-bliche, di entità assolutamente straordinaria, 1,7 milioni di eu-ro le disponibilità investite sui vari capitoli.

Asfalti e opere

L’amministrazione ricorda co-me tutto sia frutto anche del fit-to lavoro di progettazione svol-to in fase preliminare in autun-no e inverno. «Abbiamo alcuni grandi interventi in corso o chestanno per partire - spiega l’as-sessore ai Lavori pubblici Mas-

simo Santi - parliamo della ro-tonda a Paniga, della rotatoria di via Morelli e Ganda, e viaAmbrosetti. Sulla palestra divia Faedo - ricorda - gli inter- Via Forestale sarà una delle strade su cui si concentreranno gli interventi decisi dal Comune

Con la primavera aprono i cantieri in cittàOpere pubbliche. Oltre ai grandi progetti su piazza San Giovanni e via Ambrosetti ci sono molti interventi appaltatiSu via Forestale nuova illuminazione, marciapiedi e piante, 250mila euro vanno per le asfaltature di tante strade

venti prenderanno il via ai pri-mi di aprile, si mette a posto l’area esterna dell’impianto sportivo dal lato verso la stata-le, fino all’accesso, si procedecon i due piazzali nord e sud,con i camminamenti, si fanno le aiuole esterne, si normaliz-zano la rampa che scende alpiano interrato e il collegamen-to tra palestra e scuole. È un progetto - precisa - di 170mila euro, affidato in appalto con unribasso d’asta del 20%».

«Stiamo poi partendo - spie-ga l’assessore - con un bel pro-getto di sistemazione strade e asfaltature, anche questi inter-venti sono andati in appalto e per primavera, nel mese di

maggio verranno realizzati.Abbiamo messo a disposizione come amministrazione 250mila euro, importo - pun-tualizza - che ci consentirà di sistemare molte vie che sonodavvero un po’ malridotte. L’obiettivo è riuscire a fare un bell’intervento e anche le stra-de avranno un aspetto miglioree offriranno margini maggiori di sicurezza, una condizione al-la quale tengo particolarmen-te». Viene avanti anche un altrointervento importante su Fo-restale.

Nuova illuminazione

«Già appaltato, a breve - precisaSanti - partirà, verrà ridefinita l’illuminazione della lunga ar-teria, con la sistemazione delle piante, dei marciapiedi. È la continuazione di un lavoro co-minciato alcuni mesi fa, e che adesso viene concluso. Nel cor-so del 2015 - ha anche chiarito l’amministratore - problemi di bilancio e grandi spese eredita-te dal passato ci hanno un po’ frenato. Ora abbiamo maggioredisponibilità e si sta operando molto sia come amministrazio-ne sia come uffici municipali. Esi lavorerà ancora per portare acompimento queste opere, da-re migliori servizi ai cittadini e fare girare anche un po’ l’eco-nomia locale».

� Previste rotonde a Paniga,tra via Morellie via Gandae su via Ambrosetti

� L’assessore Santi ribadisce anche l’interventodavantialla palestra

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LA PROVINCIA

Morbegno e bassa valle 25GIOVEDÌ 10 MARZO 2016

triti scesi a valle sarà necessarioper la messa in sicurezza e il ri-pristino della viabilità locale:«Si procederà anche con il ta-glio di alcune piante ad alto fu-sto che probabilmente sono quelle che hanno causato il fra-namento, dovuto al peso della neve sui rami. Sarà disgaggiata tutta la parete per metterla in sicurezza. Nello smottamento sono anche state danneggiatele sbarre e il cordolo in cementodel vicino ponte.A. Acq.

MelloProbabilmente a causa

del peso della neve, gli alberi

sul versante sono caduti

trascinandosi dietro detriti

Il movimento di circa 100 metri cubi di materiale ha causato l’interruzione di una via comunale tra Mello e la fra-zione di Santa Croce, a Civo. Losmottamento si è verificatomartedì mattina e già ieri i mez-zi erano al lavoro per liberare iltransito. «Lo smottamento si è verificato a monte della strada comunale - spiega il sindaco di Mello, Fabrizio Bonetti - che porta ai vigneti della frazioneFiasco, a Mello, e alla frazione Santa Croce.Abbiamo provve-duto a far intervenire l’impresadi manutenzioni del nostro ter-ritorio per i lavori necessari allarimozione di circa 100 metri cubi di materiale franato». Nonsoltanto lo spostamento dei de-

Santa Croce e Fiasco

divise da una frana

gio, variato dalle 10 tonnellatestabilite in un primo tempo, a20 tonnellate imposte dal piùrecente provvedimento pro-vinciale.

L’accumulo di acqua sulletestate di ancoraggio del pon-te sarà valutata per cercareuna soluzione che possa ripri-stinare il libero transito. I pro-blemi erano stati evidenziati aseguito di una ispezione visivasugli stralli del ponte sull’Ad-da eseguiti dalla Provincia ilprimo e 2 marzo scorsi. Da quile anomalie rilevate che han-no imposto le limitazioni allacircolazione, seguite da ap-profondimenti da parte deltecnico progettista e direttoredei lavori Ezio Giuriani.

Il controllo sugli stralli delponte fa parte di un cronopro-gramma di manutenzione fis-sato fin dal varo della struttu-ra e che prevedeva la prima ve-rifica dopo dieci anni dal-l’apertura.

Il ponte si trova sulla stra-da provinciale che collega lesponde retica e orobica delmandamento di Morbegno at-traverso i Comuni di Mantelloe Rogolo. A. Acq.

MantelloLe verifiche effettuate

non hanno spiegato

l’accumulo di acqua

sulle testate

«Gli approfondimen-ti tecnici hanno permesso dispiegare almeno l’anomalia ri-scontrata sulle testate di an-coraggio del ponte, ma nonl’accumulo di acqua sulle stes-se testate». Così la Provinciaspiega la revoca dell’ordinan-za che da una settimana impo-neva limitazioni ai veicoli peril passaggio sul ponte sull’Ad-da a Mantello in favore di unprovvedimento che ripristinain parte la normale circolazio-ne pur mantenendo un vinco-lo in particolare per i mezzipesanti.

Ad oggi è stata riapertacompletamente anche la cor-sia a valle della struttura, rea-lizzata nel 2006 dalla Provin-cia, che era stata transennatadurante una prima fase di ve-rifica istituendo il senso unicoalternato. È stato inoltre in-nalzato il limite della massa apieno carico dei mezzi pesantiai quali è consentito il passag-

Ponte sull’Adda

Sale a 20 tonnellate

il limite dei mezzi

Aumentato a 20 tonnellate il limite per il passaggio dei mezzi

La strada interrotta dalla frana

DAZIO

SABRINA GHELFI

«È troppo facile scari-care le colpe sulle amministra-zioni precedenti. Ai cittadini in-teressano progetti e idee e non critiche, quando ci si ripresentaalla guida di un Comune». MarioLazzari alla guida di Dazio ci èstato dal 2006 al 2011, un ruoloche non intende più ricoprire. Lazzari però tiene a replicare allecritiche mosse dall’attuale primocittadino di Dazio, Antonio Caz-zaniga, che di recente ha scioltole riserve annunciando la sua candidatura alle comunali diquesta primavera.

Accuse sterili per cinque anni

«Cazzaniga per giustificare un quinquennio molto povero dal punto di vista delle opere fatte,ancora una volta attribuisce la responsabilità all’amministra-zione precedente, pratica per laverità molto diffusa, che ha uti-lizzato appena insediato e che hacontinuato ad utilizzare per tuttiquesti cinque anni - dice Lazzari-. Effettivamente, durante questalegislatura l’amministrazione siè limitata solo a portare a termi-ne lavori e progetti iniziati da quella precedente, a volte ancherivedendoli con aggravio di spesae cambiamento di utilizzo, comeil polifunzionale, che da spazio diaggregazione utilizzabile da as-sociazioni locali, giovani, anzianiper tutti gli eventi del paese è

Il dibattito aperto dall’ex sindaco anima la campagna elettorale

«Cazzanigaparli di progettiBasta accusare l’ex giunta»Replica a Dazio. L’ex sindaco Lazzaridifende la propria amministrazionee critica l’immobilismo dell’attuale

stato trasformato esclusivamen-te in sala conferenze. Trovare lecasse vuote quando si fanno mol-ti lavori o trovare creditori quan-do parte di questi sono ancora inatto è normale, soprattutto se vengono appaltati nell’ultimo periodo del mandato, segno que-sto di un’amministrazione che fino alla fine ha operato semprenell’interesse della cittadinanzae per lo sviluppo del paese».

I progetti passati

L’ex sindaco dà conto degli inter-venti portati avanti nel suo man-dato: la progettazione del collet-tore fognario in collaborazionecon i Comuni di Civo e Morbe-gno; la realizzazione delle stradevia dei Noccioli e via Don AngeloMartinelli; la realizzazione del parco giochi in centro paese, punto principale di ritrovo e so-cializzazione per tutti i bambini;la realizzazione dell’area verde attrezzata in località Castello; maanche la sistemazione delle stra-de agro-silvo-pastorali sulla Col-men, percorsi naturalistici utiliz-zati da residenti e villeggianti; lasistemazione della pavimenta-zione in porfido in centro paeseo il rifacimento dell’illuminazio-ne; nonché il potenziamento e ampliamento della rete idrica; laristrutturazione e l’ampliamentodei servizi presenti nel centro sportivo; la sistemazione del-l’area cimiteriale. «Anche duran-te il mandato precedente sono

stati riscontrati problemi di re-cupero ed emissione di ruoli co-munali (vedi accertamenti Ici fatti in quegli anni, che hanno portato nelle casse del comune90mila euro), ma mai tali proble-mi sono stati utilizzati come alibiper giustificare l’impossibilità arealizzare lavori o scelte di ge-stione».

E aggiunge: «Quello che inte-ressa ai cittadini di Dazio è saperequali progetti e quali idee ha il candidato sindaco per i prossimicinque anni, mi auguro che la campagna elettorale venga fattasu questo e non giustificando ilproprio “inoperato” incolpandoquelli che sono venuti prima»

��� In cinque anni l’amministrazione si è limitataa terminare lavori già iniziati prima

��� Ai cittadini interessa sapere quali programmi abbia il sindaconon giustificazioni

Mario Lazzari, ex sindaco Antonio Cazzaniga, sindaco

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26 LA PROVINCIA

GIOVEDÌ 10 MARZO 2016

Valchiavenna

PIURO

DANIELE PRATI

Convenzione rescissa tra Comune di Piuro e Consor-zio forestale di Prata Campor-taccio per quanto riguarda lagestione del patrimonio bo-schivo dell’ente della Bregaglia italiana. Quella che doveva es-sere una separazione consen-suale si è trasformata in una litetra le due realtà guidate daOmar Iacomella e Guido Pa-sini. É il testo della deliberadella giunta comunale ad ac-cendere le polveri tra le parti.

La delibera

La convenzione è stata sotto-scritta nel maggio del 2014 tra l’amministrazione allora gui-data dal sindaco Paolo Lisi-gnoli e il consorzio. Un accordoche sarebbe dovuto scadere nel2020 e che prevedeva lo sciogli-mento unilaterale in caso di mancato rispetto in toto o inparte.

L’accordo prevedeva che ilconsorzio si occupasse della manutenzione del bosco senza contropartite a favore del co-mune. A febbraio c’è stato uno scambio di documentazione,che a quanto pare non ha con-vinto troppo l’amministrazio-ne comunale: «Il consorzio - si legge nella delibera - di fattonon ha effettuato alcun inter- Il Comune di Piuro non ha apprezzato il lavoro svolto nei boschi dal Consorzio forestale di Prata

Piuro chiude con il Consorzio forestaleConvenzione rescissa. Il sindaco Iacomella non ritiene sufficienti gli interventi effettuati nei boschi comunaliLa conclusione consensuale dell’accordo si è però appesantita per una delibera comunale dai toni molto duri

vento di utilizzazione, mentre per quanto riguarda il migliora-mento né è previsto solo uno per la prossima estate, di mode-sta entità. Il comune auspicava una serie di interventi ma quanto effettuato a oggi è deltutto insufficiente e non giusti-fica più l’affidamento».

Toni abbastanza duri, accoltidecisamente male dal consor-zio: «Ci siamo incontrati con il comune - spiega Guido Pasini - e abbiamo concordato una riso-luzione consensuale, visti i pro-blemi con il piano di assesta-mento che limita gli interventi,le difficoltà avute nella ricerca di fonti di finanziamento per gliinterventi e in vista dei progetti

in corso sul patrimonio boschi-vo. Il contenuto della delibera ci lascia basiti».

Il sindaco di Piuro

La valorizzazione del patrimo-nio boschivo rientra tra i grandiprogetti del comune, anche le-gati al progetto Aree interne. Proprio su questo punta la spie-gazione del sindaco Omar Iaco-mella: «L’obiettivo per noi era ripartire con un nuovo proget-to e per questo siamo arrivati allo scioglimento della conven-zione. Niente vieta al consorziodi partecipare in futuro. Anzi, ciauguriamo che tutte le realtàdel territorio operative in que-sto settore concorrano quando sarà il momento».

Il contenuto della convenzione

La convenzione prevedeva una serie di interventi abbastanzacomplessi. Dagli interventi dimiglioramento forestale alla gestione dei piani di assesta-mento delle proprietà agro-sil-vo-pastorali, dalla manuten-zione del territorio in funzione delle esigenze della fauna sel-vatica e dell’ordinaria gestione venatoria delle risorse alle atti-vità di sperimentazione in agri-coltura e forestazione, dall’atti-vità didattica e ricreativa fino a interventi straordinari di siste-mazione idraulico-forestale.

��� Ci auguriamo che tutte le realtà del territorio operative in questo settore concorrano

��� Niente vietaal consorziodi parteciparein futuroa una nuova intesa

Gordona

Una lista unica, ma condegli obiettivi già precisi. Indet-te le elezioni per il primo consi-glio comunale dei bambini di Gordona, istituito dal consiglio comunale dei “grandi” alla fine di febbraio. Le prime elezioni che coinvolgeranno gli alunni della primaria si terranno nel-l’aula magna delle scuole merco-ledì 16 marzo in orario scolasti-co. Il programma elettorale è giànoto. I candidati si propongono di realizzare un’area verde con parco in cui sarà possibile trova-re giochi, rete da pallavolo, portada calcio, percorso ad ostacoli, cestini, portabici, fontana e pan-chine. Il secondo punto riguar-da un abbellimento della scuola con altri portabiciclette e fiori dasistemare nella fontana. Il can-didato sindaco sarà Emanuele Geronimi. La lista è formata da Melania Bara, Marcello Belli-nato, Caterina Biavaschi, Ga-briel Gini, Luca Ferrè, An-drea Geronimi, Hareg Monti-ni, Sefinesh Montini, MatildePedreti, Daniele Pizzamiglio, Irene Puglia, Luca Redolatti, Rebecca Scartaccini e Cesare Valerio. Il consiglio comunale rimarrà in carica due anni. D. Pra.

Consigliodei bambiniElezioniil 16 marzo

CHIAVENNA

Divieti di sostaper la mostra

Per la mostra ovocaprinadell’Apoc di domenica 13marzo l’amministrazionecomunale di Chiavennaha disposto il divieto disosta con rimozione for-zata su tutto il piazzale diPratogiano dalle 6 alle 14.D. PRA.

CHIAVENNA

A tu per tucon l’avventura

Domenica 13 marzo alle17,30 al Blossomski storedi Chiavenna NicolasMartinoli e Stefano Ca-cioppo presenteranno illoro libro dal titolo “Viag-gi in Islanda e in Groen-landia. Racconti e imma-gini”. L’ingresso è libero.D. PRA.

CHIAVENNA

Incontro a scuolasulle guerre

L’istituto Leonardo DaVinci di Chiavenna orga-nizza, nell’ambito del ci-clo “Scuola Viva per Tut-ti”, l’incontro “Guerra eGrande Guerra” a cura diSalvatore La Vecchia eClaudio di Scalzo. Appuntamento venerdì18 marzo alle 20,30 nel-l’aula magna dell’istitutochiavennasco. D. PRA.

mattina in una mansarda di-sabitata e ubicata sopra unostabilimento balneare con an-nesso ristorante in località Sa-velletri. A mezzogiorno dimartedì, infatti, il sostitutoprocuratore della Procuradella Repubblica di Brindisi,titolare del fascicolo sullamorte della ragazza, SimonaRizzo, ha conferito l’incaricodi eseguire l’esame autopticoal medico Carusi. L’autopsia èstata eseguita all’obitorio delcimitero di Ostuni.

Il corpo privo di vita delladonna, nata a Fasano, è statotrovato intorno alle 10,30 didomenica scorsa dal proprie-tario dalla mansarda, che erapassato dalla sua abitazioneestiva per controllare che tut-to fosse a posto. L’uomo ha su-bito notato il vetro della portadi ingresso infranto e una vol-ta dentro ha rinvenuto il cor-po senza vita della ragazza,che era riverso a terra. Parti-colari che hanno reso inevita-bile l’esame, in modo da cerca-re fino in fondo la verità sullatragedia. Intanto, in Valchia-venna sono in molti a ricorda-re “Patti”, il suo sorriso, la vo-glia di vivere d’una giovanedonna alla quale molti eranoaffezionati. Aveva lavorato a

Prata CamportaccioPatrizia Fiume, originaria

di Fasano, aveva lavorato

per anni in Valchiavenna,

dove ora c’è cordoglio

L’hanno trovata sen-za vita domenica mattina inuna casa in riva al mare. E ora,anche se da alcuni anni non vi-veva più in Valchiavenna, so-no in molti a ricordare concommozione e affetto Patri-zia Fiume, la donna di 28 annideceduta alcuni giorni fa inPuglia. Secondo le informa-zioni fornite dagli inquirentialla stampa pugliese, alla basedella tragica scomparsa ci sa-rebbe un gesto volontario, manon possono essere escluse al-tre cause e sarà solo l’autopsiaa chiarire l’accaduto. PatriziaFiume risultava ancora resi-dente nel Comune di PrataCamportaccio, nel quartieredi Tanno, e da qualche setti-mana era tornata al paesed’origine, Fasano, in provinciadi Brindisi, dopo aver trascor-so alcuni anni all’estero. Neltardo pomeriggio di ieri il me-dico legale Antonio Caru-si ha eseguito l’autopsia sulcorpo della giovane donna,trovata senza vita domenica

Patrizia, trovata morta in PugliaIn tanti ricordano il suo sorriso

Patrizia Fiume, la giovane di 28 anni trovata morta a Savelletri

Chiavenna e nei dintorni neisettori del commercio e delturismo e, nonostante il tem-po e la distanza, sono in tantiad avere ancora nel cuore ilsuo ricordo. Su Facebook alsuo profilo sono collegati de-cine di amici valchiavenna-schi, che ieri hanno espressodei pensieri carichi d’affettonei confronti della donna e didispiacere per la tragica noti-zia arrivata dalla Puglia pro-

prio martedì, nel giorno delventottesimo compleannodella giovane. «Corri felice elibera nei prati verdi del cie-lo», si legge in uno dei moltimessaggi pubblicati su Face-book da amici valchiavenna-schi, decisi a esprimere soli-darietà anche ai familiari. Og-gi alle 15 nella chiesa parroc-chiale di Pezze di Greco verràcelebrato il funerale. S. Bar.

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34 LA PROVINCIA

GIOVEDÌ 10 MARZO 2016

George Martin (il primo a destra) in studio di registrazione con gli ex Beatles nel ’95. Da sinistra Ringo Starr, Paul Mc Cartney e George Harrison

ALESSIO BRUNIALTI

«Tanto per iniziare, non mi piace la tua cravatta». Ilprimo, memorabile, scambio dibattute tra un Beatle, Harrison,anni 19, minorenne per le leggi di Sua Maestà Britannica, e Ge-orge Martin, all’epoca trenta-seienne, produttore discogra-fico brillante, responsabile di una delle tante etichette delgruppo Emi, un caposaldo del-l’industria d’oltre Manica. Dauna parte c’è lo zazzeruto chi-tarrista, orecchie a sventola,sguardo imbronciato, parlata sguaiatamente “scouse” (l’ac-cento di Liverpool, così distan-te dal “Queen’s english”), appe-na in grado di pizzicare il suo strumento. O, almeno, così de-ve aver pensato l’uomo dall’al-tra parte dello studio 3 di Ab-bey Road, forte dei suoi diplo-mi in pianoforte e oboe e delle ore e ore trascorse in sala di re-gistrazione a incidere canzoni di discreto successo e album comici. Alto, capelli scolpiti a rasoio corti sopra le orecchie, alto come il Principe Filippo, impeccabile nel suo completo grigio e, naturalmente, il sigilloufficiale di quella cravatta.

6 giugno 1962

Cosa ne sarebbe stato dei Fab 4, ma anche di tutta la storiadella musica occidentale e,sconfiniamo, della storia della società da quel 6 giugno 1962 seMr. Martin avesse risposto aquell’impudente giovanotto«Bada a come parli, ragazzino. E lei. mr. Epstein, riporti su a Nord questi scarafaggi». Se fos-se andata così, John Lennon e Paul McCartney avrebbero,con buona probabilità, gettato la spugna: demoralizzati dagli innumerevoli rifiuti ricevuti dalle altre case discografiche, grandi e piccole, del Regno Unito. Il maleducato George

avrebbe forse seguito le orme del padre, autista di mezzi pub-blici, oppure avrebbe prosegui-to come elettricista, tutti me-stieri rispettabili, ma nessuno avrebbe saputo del suo passag-gio nel “mondo materiale”.

Ringo e Pete

E Ringo Starr? RichardStarkey, probabilmente avreb-be ripreso il suo vecchio nome,sarebbe un parrucchiere cheogni tanto ripensa, con un po’ di nostalgia, a quell’epoca pas-sata quando era uno scapestra-to batterista per Rory Storm & the Hurricanes, dimenticata band di un panorama britanni-co rimasto desolato, senza Bea-tles a dare il la. Lui, poi, non sa-rebbe stato della partita, per-

uomini che segnano i tempidell’amore di Dora: il compa-gno con cui pensare a un pro-getto di vita che si infrange nelcorso degli anni e lascia unvuoto dentro e fuori di sé e ilgiovane con cui rivivere siapur brevi momenti di felicità.Dora attraversa e si lascia at-traversare dalle esperienze, sache sentire e pensare sono idue poli entro i quali oscilla lavita umana, condizioni essen-ziali della vita stessa. E anchenei momenti di tristezza e ma-linconia, riesce a sorridere disé e degli altri, pensando chegli uomini sono “proprio gen-te strana”perché tengono «ilcuore in una gabbia e la mentein una scatola». Laura Garavaglia

Micol e Pietro, quest’ultimopiccolo e già saggio, semprepronto, con la semplicità dellacuriosità infantile, a fare milledomande essenziali, capaci diandare al cuore delle cose.L’amore di cui Dora li circon-da è davvero quello che ognimadre prova per i propri figli:«Come tutti gli amori grandi:ti spezza le ossa» . E poi Simo-ne, poeta-bidello e baby sittersui generis, innamorato di Sa-ra, la migliore amica di Dora,irriducibile single senza figli,che si trova ad affrontare unadifficile decisione; i nonni diMicol e Pietro, tanto diversitra loro, ma capaci di dare aidue bambini quel sereno af-fetto che solo i nonni sannodare. Infine Davide ed Enea,

prese con i mille piccoli egrandi problemi della vitaquotidiana, dal fare la spesa apagare il mutuo della casa.Dora affronta ogni ostacolocon coraggio perché è capacedi guardare al modo che la cir-conda con la giusta dose diumorismo che tutto sdram-matizza. Attorno a lei ruotauna serie di personaggi chefanno parte o entrano a farparte della sua vita: i suoi duesimpatici e teneri bambini,

che ha raggiunto picchi di150.000 lettori per post. Il ro-manzo sarà presentato allaUbik di Como, in piazza SanFedele, domani, alle ore 18 acura de La Casa della Poesia.L’autrice dialogherà con Eli-sabetta Broli.

Il titolo del libro riprendeparafrasandolo, quello di unafamosa poesia di Wystan Hu-gh Auden . È la storia di Dora,giovane donna separata, duefigli piccoli, un lavoro, alle

EsordioNell’opera di Enrica Tesio

la storia di una mamma

capace di sdrammatizzare

i problemi quotidiani

È possibile capire lemille sfaccettature dell’amo-re? È ciò che scopriremo leg-gendo il romanzo d’esordio diEnrica Tesio, “La verità, vispiego, sull’amore” scrittricee ideatrice del blog Tiasmo,

Da blogger a romanziera«Mamme, serve umorismo»

Enrica Tesio

George Martin, senza di lui niente BeatlesL’addio. Morto a 90 anni il geniale produttore che fu padrino della band più famosa di tutti i tempiConsiderato “il quinto Beatle” ha guidato la band in un crescendo artistico assumendone i rischi

ché fu George Martin a decre-tare la fine della carriera di PeteBest, troppo impreciso nel te-nere il ritmo, sacrificato sulla strada del successo senza tanti complimenti (e cosa sarebbe successo se John, Paul e Geor-ge avessero risposto «Giam-mai! O tutti o nessuno?»: la sto-ria è piena di bivi, anche quelladel rock).

Invece il produttore, cheaveva passato anni a sopporta-re gli sberleffi dei tre Goon, an-tesignani dei Monty Python, vera e propria istituzione della comicità british: Spike Milli-gan, Harry Secombe e, soprat-tutto, Peter Sellers trasforma-vano le sedute di registrazione in veri e propri happening follidove tutto poteva servire alla

bisogna: vasche da bagno, sitar indiani, un organetto da circo, tutti elementi che “l’uomo dei bottoni” trasferirà nelle canzo-ni dei Beatles. Dalla semplicità di “Love me do”, registrata l’11settembre del 1962, all’apoca-littico crescendo orchestrale di“A day in the life”, fermato sunastro magnetico in una caoti-ca seduta del 10 febbraio 1967,passano quattro anni e mezzo, un tempo in cui oggi un artista mediamente prolifico realizza un disco identico al preceden-te.

L’uomo del rischio

L’austero Martin, invece, si di-mostrò un compagno di giochi più adulto e responsabile, ma non meno pronto ad assumersidei rischi. Toccata la vetta delleclassifiche con “Please, please me”, conquistata l’America con“I want to hold your hand” ave-va tutto il diritto di imporre al quartetto di ripetere la formulaall’infinito. Ci aveva anche pro-vato, sulle prime: aveva un suc-cesso pronto, “How do you do it”, presentata a John e Paul co-me secondo 45 giri di Beatles. Cosa sarebbe successo se quei due non si fossero impuntati e se il produttore non li avesse assecondati? Se avesse rispo-sto di no all’ex ragazzino male-ducato, diventato in pochi mesiun attento studioso di filosofie e monodie orientali, quando glichiese di portare in studio sitar,sarod, tablas e altri strumenti bizzarri. Senza Beatles il mon-do sarebbe stato diverso e sen-za sir George Martin, spiratoserenamente a 90 anni dopouna vita costellata di successi, anche i Beatles sarebbero stati ben diversi o, forse, non ci ri-corderemmo di loro né di tutti igruppi che hanno fatto fortunasulla loro scia. Il quinto Beatle?Il loro padrino, di sicuro.

Chi era

Dai Bee Geesagli Americafino a 007

La carriera di George Martin è

iniziata molto prima di incontrare i

Beatles ed è proseguita dopo la

separazione del quartetto. Specia-

lizzato in “comedy albums”, ha

prodotto anche altri artisti di Brian

Epstein prima di lasciare la Emi e

affermarsi come indipendente.

Negli anni successivi ha lavorato

con Jeff Beck, John Williams,

America, Ultravox, Cheap Trick,

Bee Gees, Elton John, Celine Dion e

numerosi altri, compreso McCart-

ney. Oltre a scrivere e produrre la

colonna sonora di “Vivi e lascia

morire”, Martin fu anche responsa-

bile della registrazione di “Goldfin-

ger”: lo stesso film in cui James

Bond dice «Bere Dom Perignon del

‘53 a una temperatura superiore ai

4 gradi centigradi sarebbe peggio

che ascoltare i Beatles senza tappi

nelle orecchie». A. BRU.

George Martin (1926-2016)

[email protected]. 031 582311

Cultura: Mario Schiani [email protected], Massimo Romanò [email protected], Umberto Montin [email protected], Mauro Butti [email protected], Pietro Berra [email protected],

Spettacoli: Edoardo Ceriani [email protected], Nicola Nenci [email protected], Fabio Cavagna [email protected], Riccardo Bianchi [email protected], Lilliana Cavatorta

[email protected], Antonella Crippa (Lecco)[email protected], Sara Baldini (Sondrio)[email protected]

MASSIMARIOMINIMOFEDERICO RONCORONI

Parlare d'amorefa bene all'amore

Non voglio vivere, voglio primaamare, e vivere come per caso.

Zelda Fitzgerald

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LA PROVINCIA

Spettacoli 43GIOVEDÌ 10 MARZO 2016

ta intorno ai camerini dei prota-gonisti dell’opera, pronti ad an-dare in scena. Ogni camerino porta i segni di chi lo occupa: quello di Rodolfo, il poeta, è pie-no di fogli di carta, quello di Mi-mì è ricoperto di fiori, in quello di Marcello fanno capolino alcu-ne tele e nel camerino di Muset-ta non può mancare il cadeau di un ammiratore.

L’opera sta per cominciare, icantanti, come sempre, si in-contreranno, si ameranno, si perderanno e moriranno.

tempi e nell’organico, non trala-scerà alcuna delle vicende di Marcello e Musetta, Mimì e Ro-dolfo, interpretate da cantanti professionisti che si muoveran-no dentro una regia dinamica che esalta l’opera, le sue arie più poetiche, i passaggi salienti dellatrama e della musica, con brevi raccordi narrati per coinvolgereil pubblico in spettacolo dal sa-pore antico, che dà voce ai giova-ni outsider di duecento anni fa come di ora.

L’escamotage narrativo ruo-

tro Sociale di Como, che vede co-me protagonista la più romanti-ca tra le opere di Puccini in un al-lestimento pensato soprattutto per i più giovani, ma piacevolis-simo anche per gli adulti.

In scena quattro cantanti, unnarratore, un pianoforte, per permettere di godere dell’emo-zione del canto lirico e delle vi-cende de “La bohème” con un approccio che unisce alla tradi-zione un impianto originale.

Questo “invito” proponeun’opera che, pur ridotta nei

SondrioQuattro cantanti

un narratore e un piano

per l’opera più Romantica

di Giacomo Puccini

Questa sera alle 21 sul palco del Teatro Sociale andrà inscena ‘La bohème, storia di una scelta’, di Giacomo Puccini, re-gia di Roberto Catalano.

Appuntamento nato graziealla collaborazione tra Teatro Sociale di Sondrio e Aslico-Tea-

Al Sociale una Bohème dall’allestimento originale

Un altro spettacolo importante al Sociale

SONDRIO

NICOLA FALCINELLA

Le dighe e le centrali dell’Alta Valtellina protagoni-ste alla 14° edizione di Cinema italiano festival a Milano.

La rassegna di cinema italia-no organizzato dalla Cineteca milanese (informazioni www. cinetecamilano.it) dedica un evento speciale ai documentari dell’Aem realizzati tra il 1948 e il1962 in copie restaurate.

Sabato 12 alle 18.30, al Mic –Museo interattivo del cinema in viale Fulvio Testi 121, saran-no proiettati i sei brevi docu-mentari della serie “La forza dell’acqua: energia, ricostruzio-ne e sviluppo”.

Un’iniziativa a ingresso libe-ro, seguita da un aperitivo val-tellinese con assaggio di pizzoc-cheri: i presenti riceveranno anche una copia del dvd che raccoglie i film, appena editato dalla Cineteca. La proiezione sarà preceduta, alle 16, da “You-th – La giovinezza” di Paolo Sor-rentino, al quale ha lavorato co-me assistente arredatore anchela giovane scenografa chiaven-nasca Vittoria Marazzi.

Un tuffo nel passato

L’Azienda elettrica milanese, nata nel 1910 quando stava en-trando in funzione la prima centrale, a Grosotto, fece filma-re quasi tutte le fasi di costru-zioni di dighe, centrali e altri impianti, ma solo una parte del-le riprese è stata montata e uti-lizzata. La serata riunirà cinque Una suggestiva immagine della centrale Aem di Sernio

La forza dell’acqua e tanta nostalgiaL’evento. Gli storici documentari dell’Aem saranno trasmessi nella rassegna Cinema italiano festival di MilanoRealizzati tra il 1948 al 1962 sono dedicati alla costruzione delle dighe, delle centrali e degli altri impianti

documentari finiti, oltre a un breve cinegiornale, realizzati con un taglio molto classico, con voce narrante e precisi nel descrivere tutti gli aspetti tec-nici e divulgare dati e informa-zioni.

Restano costanti negli anni iquattro cardini sui quali sonobasati i filmati: le immagini del-le grandi opere, dei lavoratori, del paesaggio e delle cerimonie di inaugurazione.

Uno dei più belli è “Costru-zione impianto idroelettrico di Lovero” (1948) di Arrigo Cinot-ti, operatore dell’azienda dagli anni ’30 fino alla fine degli anni’50 e autore di buona parte di queste riprese. Il film racconta in 22 minuti la realizzazione dell’impianto, dal trasporto del cemento dallo stabilimento di Merone in treno fino a Tirano epoi a bordo dei filocarri, la co-

struzione dei bacini, delle va-sche, delle gallerie, delle con-dotte forzate e della centrale ve-ra e propria di Lovero, inaugu-rata a marzo ’48. Cinotti fa an-che un breve riassunto dell’atti-vità dell’Aem in Valtellina nel mezzo secolo precedente.

Gli altri documenti

Legati tra loro sono “Avvio dei lavori per la costruzione del nuovo impianto idroelettrico diPremadio, 25 maggio 1952” (1952), “Le dighe di Cancano, diSan Giacomo e l’impianto di Premadio” (1956) e “Centrale di Premadio” (1957), tutti di Ci-notti, il secondo dei quali si di-stingue per le immagini a colori.L’autore mostra immagini spet-tacolari delle dighe di Cancano e dei lavori, i discorsi dei politici(da Ezio Vanoni al sindaco di Milano Virgilio Ferrari al presi-dente dell’azienda elettrica Ro-berto Tremelloni), descrive le caratteristiche degli impianti e si sofferma, nel finale del terzo film, sui caduti sul lavoro per la realizzazione di queste opere. Infine c’è “Linea a 220 kV Mila-no Grosio. Il palo n. 250” (1962)di Adolfo Ferrari, che ricostrui-sce, con riprese in condizioni difficili, un intervento di ripara-zione e poi di sostituzione di untraliccio dovuto a un sabotaggioalla linea. Oltre a questi, il dvd comprende anche “Impianto diGrosio. Costruzione della con-dotta forzata” (1961) di Ferrari, premiato nel ’62 al Festival del documentario di Cannes.

� La proiezioneaccompagnatada un aperitivoe l’assaggiodei pizzoccheri

� Hanno tuttiun taglio classicocon voce narranteche descrivetutte le lavorazioni

Nella seconda parte ci sa-ranno brani scritti da uominima dedicati a donne straordi-narie, veramente esistite ofrutto di fantasia, accomunatedalla matrice ispanico-suda-mericana delle loro origini.

Nel primo caso rientranoMarianella García Villas(1948-1983), martire salvado-regna per i diritti civili e colla-boratrice di monsignor ÓscarRomero, morta per le tortureinflittele da militari del suoPaese, e la celebre Evita Perón(1919-1952), attrice, politica,sindacalista argentina, secon-da moglie del presidente JuanDomingo Perón, che sposò lacausa dei diritti dei lavoratorie dei poveri.

F. Rad.

ugualmente impegnate con ri-sultati ottimi in un’attività chesembra essere appannaggiodegli uomini. Sono JoanTower, una delle più notecompositrici a livello interna-zionale; Susan Botti, che saràsul palco in veste di sopranoper il suo brano Cosmosis; el’italiana Annachiara Gedda,che sarà presente per assisterealla prima esecuzione dellaversione per orchestra di fiatidel suo brano Rions Noir.

con inizio dalle 21 al Teatro Sociale di Lecco a cura dell’Or-chestra di Fiati della Valtelli-na e con la partecipazione del-l’Ensemble Vocale Virgo Vox,dell’Arabella Chorus e con Lo-renzo Della Fonte, direttoreed il soprano Susan Botti. Ilprogramma è diviso in dueparti: nella prima si ascolte-ranno brani scritti da compo-sitrici tutte donne, tutte vi-venti (due di esse saranno pre-senti, in vesti diverse), tutte

LeccoL’orchestra

Fiati della Valtellina

in un concerto

dedicato all’8 marzo

Per la festa della don-na l’Orchestra di Fiati dellaValtellina sceglie un reperto-rio tutto al femminile: s’inti-tola, infatti, “Donne che scri-vono, Donne che ispirano” ilconcerto che si terrà domani

Le donne ispirano e scrivonoUn concerto tutto al femminile

I fiati della Valtellina

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Complementare

LAPROVINCIA.IT

1

2 15 28

450585

12

36 40 41

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LA PROVINCIA

Sport 47GIOVEDÌ 10 MARZO 2016

BASKET ARBITRI

Sfida a Cernusco per la Pezzini

La capolista Pezzini fa visi-ta sabato sera alla LibertasCernusco nella nona di ri-torno di serie C silver, conla direzione del brescianoMatteo Rossini di Maner-bio e del mantovano MarcoGiazzi di Porto Mantova-no. Bm Italia in campo didomenica (nona di ritorno,serie D): al PalaScieghi ar-riva l’Albavilla. RiccardoPampagnini di BesanaBrianza e Antonio Iannuz-zi di Paullo la coppia di fi-schietti. Chiude domanisera l’andata della Gold diserie C femminile, la Bm èospite di Siziano, arbitriLuca Basso Ricci e MatteoMalpezzi di Crema. In Pro-mozione W silver, Cosioattende domenica il Ga-vardo, con Cesare DellaBella di Chiavenna ad arbi-trare. Nel maschile staserail Campetto riceve Bellanocon Massimo Indiretto diBormio e Davide Giudes diTirano a fischiare. DomaniChiavenna è ospite dell’Al-mennese, dirigono i berga-maschi Angelo Coffetti eFranco Ferrari. G.ANS.

CALCIO

Finisce con un pari il recupero a Brivio

Si è chiuso in parità il recu-pero valido per la settimagiornata di ritorno del gi-rone X di Seconda tra Bri-vio e Rovagnate: 1-1 il risul-tato finale con vantaggioospite al 24’ del primotempo firmato da Alessan-dro Panzeri e pareggio delBrivio tre minuti più tardirealizzato da Thomas Fa-solin. L.SPO.

GUIDO ANSELLI

SONDRIO

«Ripescaggio: perchéno?». Dalla Lega Nazionale Di-lettanti non si chiude la portaalla presentazione della do-manda di ripescaggio da partedel Sondrio, a seguito dell’even-tuale retrocessione dalla serieD.

«Ma questo non significa chepoi vada a buon fine - aggiungo-no sempre dalla sede romanadella Lnd -. Il regolamento per-mette anche alle società che so-no retrocesse direttamente inEccellenza di presentare do-manda, anche se l’accoglimentodipenderà dall’effettivo numerodi posti a disposizione».

Il passato da analizzare

«Si sente parlare di numerosiripescaggi nella prossima sta-

Alex Della Cristina nella sfida contro il Ciliverghe persa 3-0

Ipotesi ripescaggioSarà una lunga estateLe speranze ci sonoCalcio serie D. In arrivo le decisioni della FederazioneLe regole per chi può presentare domanda attese a breveDagli uffici romani non escludono però l’eventualità

gione in Lega Pro per riportarlaa sessanta squadre, ma al mo-mento se ne vedono al massimosei». Comunque l’iter burocra-tico si avvierà a giorni. Quandodalla Lega pubblicheranno (so-litamente verso la fine di mar-zo) il comunicato “Tabella deipunteggi validi per i ripescaggi”.

Un comunicato che dovrebbericalcare lo schema degli anniprecedenti.

Nel dettaglio, sulla base dellacasistica del passato recente,ecco quali saranno le regole peril ripescaggio.

Solitamente si inizia indican-do le squadre che hanno dirittoprioritario a presentare doman-da di ammissione al campionatonazionale di serie D. Si trattadelle «perdenti le gare spareg-gio-promozione fra le secondeclassificate nell’Eccellenza re-gionale; le perdenti i playout diserie D e le retrocesse diretta-mente per distacco di otto o piùpunti».

Nella seconda parte trovanospazio anche le retrocesse diret-tamente (diciannovesima eventesima nei gironi a venti;diciassettesima e diciottesimain quelli a diciotto). La postilla

da mettere sotto la lente di in-grandimento è questa: «La gra-duatoria relativa alle società re-trocesse direttamente sarà sti-lata solo nell’ipotesi in cui siverificasse l’ulteriore disponi-bilità di posti, a seguito del-l’esaurimento di quella che pre-vede l’alternanza tra le perdentii playoff di Eccellenza e quellesconfitte nei playout o retroces-se direttamente per distacco dipunti».

Una lunga estate

Nella migliore delle ipotesi, seil Sondrio - sempre ammessoche non raggiunga i playout di-stanti dieci punti con sette gareda giocare – dovrà avere la pa-zienza di aspettare.

Facile prevedere un’altralunghissima estate, paragona-bile a quella del 2014. Che do-vrebbe tenere con il fiato sospe-so sino a settembre i sostenitori.

Sempre ammesso che nonvenga intrapresa un’altra stradada parte della società biancaz-zurra, ovvero quella dell’acqui-sizione dei diritti delle tantesocietà per cui si ipotizza unafusione oppure addirittura lascomparsa.

Le squalifiche

Turno di stopper Marellioltre a Di Tillo

Costano una giornata di squalifica

a mister Raffaele Di Tillo e al prepa-

ratore dei portieri Franco Marelli le

proteste nei confronti dell’arbitro

Feraudo sul finale del match di

domenica scorsa contro il Ciliver-

ghe: i due avevano contestato

l’assegnazione del rigore con cui i

bresciani avevano fissato il pun-

teggio sul definitivo 3-0 ed erano

stati allontanati dalla panchina.

Per quanto riguarda sempre gli

allenatori, due giornate di squalifi-

ca per Valter Salvioni (Monza) e

Alessio Tacchinardi (Pergolettese).

Per ciò che concerne i giocatori,

due turni di stop per Cesca (Pergo-

lettese) e uno per Forlani (Grumel-

lese), Laribi (Pro Sesto), D’Errico

(Monza), Santonocito (Folgore

Caratese, Donida e Boschetti

(Pergolettese), Viganò (Seregno) e

Contini (Piacenza).

Infine, il Monza dovrà pagare 600

euro di ammenda perché alcuni

tifosi hanno lanciato in campo

materiale pirotecnico che ha

causato l’incendio di un tabellone

pubblicitario. � G.MAI.

� Come nel 2014sarà un lungo iterquello che porteràalla decisionesul ritorno in alto

cronometriche nei 500 e 1000 metri – sottolinea Antonioli –, coni record personali. Significativo iltempo di 1.26 .5 nei 1000».

Nella categoria Junior B fem-minile, Gloria Confortola ha lotta-to contro la trentina Gloria Ioriat-ti e la torinese Melissa Tunno, chiudendo seconda. Nella fasciaC maschile, il favorito Luca Spe-chenahuser si è aggiudicato il tito-lo, mentre al femminile la gara èstata combattuta ed equilibrata con le ragazze della Bormio Ghiaccio Elisa Confortola e Gor-gia Bresciani a disputarsi la vitto-ria finale con la torinese Ilaria Cotza.

A imporsi è stata una tenace edeterminata Giorgia Bresciani, con la compagna Elisa terza. Con-tributo tattico importante per il loro successo dalla compagna Lu-cia Busi ottima sesta.

Nella junior D Pietro Lanfran-chi conquistava la 14a posizione con atleti che al momento lo so-vrastano fisicamente.

Dominio tutto bormino inveceal femminile con Ylenia Bradani-ni. Dopo la bella prova in Star Class si confermata protagonistaconquistando vittoria e titolo tri-colore. Più sfortunata la prova, condita da troppe cadute, di AnnaSpechenhauser quarta.

Eccellenti le prestazioni da fi-nale di Margherita Pozzi (6a), Chiara Anzi (7a), Desirée Pozzi (8a)ed Elena Confortola (12a).

Prossimi appuntamenti in ca-lendario saranno la gara interna-zionale di Monaco, la finale di StarClass di Budapest e il campionatoeuropeo junior. K.Col.

Antonioli - la Bormio Ghiaccio hapagato l’assenza di Marco Giorda-no, convocato per i mondiali se-nior di Seoul , nonché quella di Mattia Antonioli fermo ai box».

Nella categoria femminile as-sente Sofia Marinelli per influen-za, incoraggiante vittoria per Mar-tina Valcepina davanti all’atleta dello Sporting Club Pergine Arianna Sighel.

Dominio bormino nella JuniorB maschile con Mark Chong chevinceva i titoli su tutte le 4 distan-ze seguito da Pietro Marinelli. «Importanti le loro prestazioni

Short trackCortina ha ospitato le gare

valide per i campionati italiani

con quattro titoli assoluti

oltre a varie medaglie meritate

La Bormio Ghiaccio nonconosce rivali in campo nazionale,vincendo il campionato italiano aCortina d’Ampezzo.

Per i ragazzi allenati da Adelioe Michele Antonioli quattro i titolitricolori assoluti ottenuti grazie aLuca Spechenhauser, Giorgia Bresciani, Ylenia Bradanini e Mark Chong. Due secondi posti firmati Gloria Confortala e PietroMarinelli, terza Elisa Confortola.

Vanno aggiunte le tante meda-glie ottenute nelle singole proveper un totale di 14 oro, 9 argentoe 5 di bronzo.

Notizia in chiave azzurra del-l’evento tricolore il ritorno alle competizioni da parte della meda-gliata olimpica in staffetta Marti-na Valcepina, assente dal ghiacciodall’estate 2014 quando è diventa-ta mamma di due gemelline.

Ottimo 4° posto tra gli Junior/Senior di Damiano Giuliani, rien-trato dopo il grave infortunio pati-to 15 mesi fa. « In questa categoria- commenta il tecnico bormino

Bormio ghiaccioveste il tricoloreSfida senza rivali

Martina Valcepina

neve farinosa sono stai il mixvincente di una grande giornatadi sport. Unico neo il forfait deivincitori 2014 e 2015. DamianoLenzi e Matteo Eydallin hannoalzato bandiera bianca. Debili-tato da una forte bronchite, ilcampione ossolano non se l’èsentita di soffrire quattro giorniper chiudere magari in una posi-zione di rincalzo.

La gara dopo il loro forfaitnon ha regalato altri colpi di sce-na. Kilian Jornet e Mathéo Jac-quemoud si sono imposti in2h35’34”. Con un distacco di 3’38” i transalpini William BonMardion-Xavier Gachet. Terzaposizione per Boscacci e Anto-nioli a 5’07”. A seguire troviamoSevennec-Blanc e Viret–Favre.

Al femminile, come da prono-stico, si è corso per la secondaposizione con Laetitia Roux eAxelle Mollaret prime in 3h18’14”. Piazza d’onore per Mi-reia Mirò Varela e Claudia GalciaCotrina a 12’11”. Terze le italianeKatia Tomatis e Martina Val-massoi a 17’17”.

Il bello della Pierra Menta èche da correre restano ancoratre tappe e la parola fine saràdecretata solo sabato a mezzo-giorno. Lecito quindi crederci etifare Italia sino alla terminedell’ultima quarta tappa.

«Stiamo bene, stiamo davve-ro bene - ha commentato Miche-le Boscacci -. Solo che ieri sullaprima salita proprio le gambenon giravano. Poi mi sono ripre-so e siamo andati all’attacco. Chici precede non è lontanissimo,dobbiamo crederci». M.Tor.

caloroso pubblico sondriesehanno chiuso al terzo posto as-soluto con un severo distacco daivincitori di giornata.

Sulle nevi del beaufortainfrancese ad aggiudicarsi la tappad’esordio del “tour de france del-lo scialpinismo” sono stati Jor-net–Jacquemoud e RouxMolla-ret.

Una vera Grande Course que-sta Pierra Menta, che nella gior-nata d’esordio della 31ª edizioneè andata in scena con un verotappone. Più di 2500 metri didislivello positivo, cielo terzo e

ScialpinismoPartita la grande classica

sulle nevi transalpine

con i valtellinesi sul podio

dopo la prima giornata

Michele Boscacci e Ro-bert Antonioli costretti ad attac-care oggi per ridurre il gap sullesquadre al comando e consolida-re un argento alla loro portata.

Dopo la prima durissima tap-pa transalpina della mitica Pier-ra Menta ad Areches Beaufort,i due azzurri sostenuti e tifati dal

Pierra Menta al via Boscacci e Antoniolicostretti a inseguire

Michele Boscacci e Robert Antonioli tra i migliori al Pierra Menta

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Sondriowww.ilgiorno.it/sondrioe-mail: [email protected]

SondrioGiovedì 10 marzo 2016

Redazione: via A. Caimi 6, Sondrio - Tel. 0342 527411 - Fax 0342 527417· Pubblicità: SpeeD - Sondrio - Tel. 0342 515111 - Fax 0342 215199, e-mail: [email protected]

IL SINDACO DI TALAMONA:«APPREZZO PERÒ L’IMPEGNODEI CITTADINI CHE VIGILANO

CONTRO I FURTI»

«LE RONDE?MEGLIO DI NO»

Piazza CavourI negozianti:

meglio con le auto

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•• II PRIMOPIANO GIOVEDÌ 10 MARZO 2016

di EMMANUELA TUBELLI– TIRANO –

L’IPOTESIdi chiudere la centra-lissima piazza Cavour di Tiranonon piace ai commerciantidell’area storica del Comune adua-no, che avanzano non pochi dub-bi in merito a un’eventuale attua-zione del piano di pedonalizzazio-ne, che resta a ogni modo in for-ma di mera proposta. Dai pareriraccolti tra dipendenti e titolaridelle varie attività presenti nellazona, emergonomolte perplessitàma soprattutto la concreta preoc-cupazione che la chiusura al traffi-co possa influire negativamentesull’andamento degli affari: «Noncredo che un progetto del generepossa servire. Per i commerciantisicuramente ci sarebbero proble-mi, visto che i clienti, soprattuttoquelli che vengono in zona appo-sta per noi, sono abituati a rag-giungerci in auto. Spero che que-sta proposta resti solo un’idea»,ha commentato Amleto Gandini,che aiuta sua figlia Debora nellagestione del negozio di abbiglia-mento di famiglia.

COME lui, in tanti manifestanoil timore di veder diminuire dra-sticamente la clientela: «È assur-do pensare di bloccare il transitodegli automobilisti in questo spa-zio vitale della città: si tratta di unpassaggio strategico non solo perl’accesso dei clienti ai negozi cheaffaccianodirettamente sulla piaz-za,ma anche per tutti quelli dislo-cati nelle immediate vicinanze.Creare un’isola pedonale vorreb-be dire penalizzare tutte le attivi-tà commerciali, già alle prese conmolti problemi», è il pensiero diVincenzo Sganga, barbiere stori-co di Tirano.

ANALOGAMENTE Maria Fa-gioli ha dichiarato: «Ho inaugura-to appena dieci giorni fa lamia at-tività, un negozio di capi d’abbi-gliamento. Ma conosco molto be-ne la realtà locale e le persone chefrequentano e fanno compere incentro. Per questo sono assoluta-mente contraria alla chiusura deltraffico. Non soltanto per i danniche si arrecherebbero inevitabil-mente al commercio, ma ancheper i disagi che di certo insorge-rebbero per i cittadini. In piazzasono presenti gli uffici comunali,la posta, una banca, una chiesa apochi passi di distanza, per cui è

necessario che l’accesso sia conognimezzo facilitato e non ostaco-lato. Penso soprattutto alle perso-ne anziane che, per forza di cose,devono essere accompagnate quiin auto non potendo camminare alungo a piedi. Ogni volta che si faanche solo una proposta bisogne-rebbe tener conto dei bisogni ditutti».

ALLA POSSIBILITÀ di uncompromesso pensa invece Ro-berto Gusmeroli, titolaredell’omonimo albergo di piazzaCavour: «Non mi piace di certoche si sia trasformato questo stori-co largo in un immenso parcheg-gio a cielo aperto. Si dovrebbeconcedere la sosta solo ai clientidelle varie attività, per facilitare il

loro accesso. In realtà, invece, quiposteggiano tutti, compresi glistessi esercenti e questo non riten-go sia opportuno». E aggiunge:«Per quanto riguarda la pedonaliz-zazione, che potrebbe portare di-sagi immediati e qualche buon ri-sultato a lungo termine, bisogne-rebbe rintracciare una via dimez-zo. Sicuramente la chiusura nonpuò riguardare la piazza, magarile stradine laterali che compongo-no il centro e spesso soggette a par-cheggi indiscriminati». DanielaLisè, dipendente della panetteriaGobbi Frattini di piazza Cavour,ha commentato: «Viviamo in unasocietà in perenne corsa.Unaspet-to certo negativo, perché si finisceper non avere il tempo di fare nul-la. Eppure i ritmi sono freneticiper tutti, è undato di fatto.L’auto-mobile diventa così un mezzo vi-tale perché accorcia le distanze, tipermette di spostarti in pochi se-condi, di scendere a comprare ilpane ad un minuto dalla chiusu-ra, lasciando l’auto in sosta breve.Questo è quello che vedo ognigiorno, non si può quindi pensaredi creare un’area pedonale pro-prio qui».

Ipotesi piazzaCavour pedonale«Temiamodi perdere clienti»

I negozianti dopo la proposta avanzata dal consiliereDella Vedova

– TIRANO –

UN dibattito che divide quello sulla possibilità di creare in piaz-zaCavour, sede del palazzo comunale tiranese e di diverse attivitàcommerciali, un’area pedonale chiusa al traffico. Secondo alcunicittadini l’ampio e storico slargo, cuore del centro antico, dovreb-be essere valorizzato e rivitalizzato e non utilizzato comeun enor-me area di sosta come attualmente avviene.Mamolti altri intervi-stati, soprattutto titolari e gestori di attività commerciali, storco-no il naso dinnanzi all’ipotesi, vista come un’azione penalizzanteper i loro affari e per le esigenze di clienti sempre più frenetici.C’è così chi da un lato si oppone fermamente al piano, chi, analo-gamente, solleva il tema dei disagi per i cittadini che ogni giornoaffluiscono in piazza, non solo per fare acquisti, ma anche per ildisbrigo di pratiche burocratiche in Comune, alla posta o in ban-ca. E infine qualcuno che, più cautamente, propone una chiusuraparziale e ben studiata dell’area, esclusivamente in determinatefasce orarie del weekend o in concomitanza con eventi rivolti aituristi, come mercatini, mostre a cielo aperto, spettacoli artistici.Un calendario più fitto dimanifestazioni rispetto a quanto attual-mente programmato e che si pensa possano attirare un maggiornumero di visitatori, anche solo dalle vicine località valtellinesi.

TRAFFICOLa centralepiazza Cavourdi Tiranodove le autoattualmentepossonoparcheggiaree dove si trovanonelle vicinanzenumerosinegozi

MOTIVIMolti i negozianti contrariperché temonoil calo degli affari

TIRANONONMANCANO PARERI FAVOREVOLI

Le auto nel centro storicoIl dibattito in città è acceso

Filo diretto

PiazzaCavour isolapedonale. Sieted’accordo?Votate suwww.ilgiorno.it/sondrio

HANNODETTO

AmletoGANDINI

DanielaLISÈ

I nostri clientisono abituati

a raggiungerciin auto.

Spero che questaproposta

resti solo un’idea

RobertoGUSMEROLI

MariaFAGIOLI

I ritmi sono freneticiper tutti quanti,

è un dato di fatto.L’automobile

è unmezzo vitaleperché accorcia

le distanze

Si dovrebbeconcedere la sosta

solamenteai clienti

delle varie attività,per facilitare

il loro accesso

Sono contraria,non soltantoper i danni

che si arrecherebberoinevitabilmente

al commercio, ma ancheper i disagi ai cittadini

Sondaggioonline

TIRANO LA PROPOSTA DI DELLA VEDOVAPUNTAAMIGLIORAREVIABILITÀEANCHEVIVIBILITÀ

LAMINORANZAAVANZAVAL’IPOTESIDI USUFRUIREDIALTREAREEDI SOSTA

OBIETTIVO ALTERNATIVA

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••IIIPRIMOPIANOGIOVEDÌ 10 MARZO 2016

di ALESSIA BERGAMINI– CHIAVENNA –

«LABATTAGLIAper il ricono-scimento dei diritti dei frontalie-ri, che il Governo Renzi ha calpe-stato, si farà in Parlamento e sare-mo noi della Lega Nord che, perprimi, abbiamo sollevato la que-stione sin dall’estate scorsa, a chie-dere le modifiche all’accordo Ita-lia-Svizzera per tutelare i lavorato-ri e i Comuni delle zone di confi-ne. Intervenire sullo statuto dei la-voratori, come sostengono ora,con grave ritardo, i sindacati, ser-virà a ben poco senza un accordoItalia-Svizzera diverso».

IL SENATORE Jonny Crosiotorna, ancora una volta, sull’im-portante questione sottolineandocome i problemi stiano tuttinell’accordo definito fra Italia e

Svizzera, con il governo che ha sa-crificato i diritti dei frontalierisull’altare dell’alta finanza, barat-tandoli con il rientro dei capitali.

«FANNO SORRIDERE i depu-tati del Pd quando addossano allaRegione Lombardia colpe che so-no tutte del Governo - continuaCrosio - Se davvero hanno a cuoregli interessi dei frontalieri lo di-mostrino in Parlamento chieden-do le modifiche all’accordo Italia-Svizzera. Saranno tanto decisi daandare contro il loro partito? Nedubito, anche perché la storia re-cente insegna che i deputati delPd chinano il capo, come avvenu-to per la riforma costituzionale incui la specificità montana tantosbandierata ha prodotto molto fu-mo e nessun atto concreto».

LA LEGA NORD, impegnata a

portare a conoscenza dell’opinio-ne pubblica le problematiche deifrontalieri fra Roma e Milano, ol-tre che in Parlamento si sta muo-vendo anche sul fronte svizzeroper ottenere il riconoscimento del-la figura di questi lavoratori cheogni giorno oltrepassano il confi-ne per svolgere le loro mansioniall’interno dei contratti collettividi lavoro elvetici.

«SECONDO NOI - aggiunge ilsenatore della Lega Nord - questoè il modo per aiutare davvero ifrontalieri. Stiamo lavorando per-ché la collaborazione sia semprepiù stretta anche sui fronti dellaformazione e del riconoscimentodei titoli di studio, italiani e sviz-zeri».«La Lega come sempre - conclu-de Crosio - si batterà per i dirittidei nostri lavoratori».

– SONDRIO –

SULLAPROPOSTAdi ridisegno dei confini delleprovince lombarde, l’associazione Autonomia diValtellina e Valchiavenna si è detta contraria: «LaValle non si tocca – hanno commentato gli aderenti–. Come già comunicato pubblicamente, poco tem-po fa, l’associazione conferma la propria contrarietàa qualsiasi ridefinizione dei confini amministrativicalati dall’alto. Auspichiamo che il presidente Maro-ni tenga fede agli impegni presi pubblicamente l’an-no scorso a Chiavenna, di fronte ai sindaci del terri-torio». E sottolineano: «Valtellina e Valchiavennahanno una propria identità, storia, tessuto socio-eco-nomico e posizione geografica del tutto unici. LaValcamonica è si una vallata alpina, ma ha una strut-tura socio-economica completamente integrata conla pianura bresciana e non si comprendono qualipossono essere, oggi, i vantaggi di una unione ammi-

nistrativa. Già ora è del tutto evidente la difficoltàdei sindaci nella gestione delle questioni provincia-li, non tanto per demerito loro, ma perché è difficilefare contemporaneamente il sindaco e occuparsi an-che di questioni differenti come quelle provinciali».Secondo l’associazione, «quello che necessita il terri-torio non è un allargamento dei confini, bensì un ro-busto rafforzamento delle competenze e delle risorsein capo all’ente provinciale montano. Ma soprattut-to è necessario ridare la parola ai cittadini e poter ri-tornare a eleggere i rappresentanti della provinciamontana. Sfida questa che potrà risolversi solamen-te a ottobre votando “no“ al referendum sulla rifor-ma costituzionale Boschi-Renzi». Il gruppo per l’au-tonomia spiega che il loro obiettivo nei prossimi me-si sarà incontrare «i cittadini per informarli sui ri-schi della riforma costituzionale e sulle opportunità,invece, di una gestione autonoma delle nostre risor-se». Red.Son.

IMPEGNOJonny CrosiosenatoredellaLega Nord

LaLegasi stamuovendosul frontesvizzeroperottenere il riconoscimentoa favoredei lavoratori cheognigiornooltrepassanoil confineper svolgerele loromansioni concontratti collettivi di lavoroelvetici

SONDRIO IL SODALIZIOVUOLE EVITAREALLARGAMENTI ALLAVALCAMONICA

Autonomisti contro il piano regionaledimodifica dei confini provinciali

IMPEGNOJonny CrosiosenatoredellaLega Nord

Focus

Contrattoelvetico

«Diritti dei frontalieri«Diritti dei frontalieriLaLegadaràbattaglia»LaLegadaràbattaglia»

AMMINISTRATORI Il presidente della Provincia di Sondrio LucaDella Bitta e il governatore della Lombardia Roberto Maroni

Il senatore Crosio: «In ParlamentoIl senatore Crosio: «In Parlamentofaremo la nostra parte e vedremofaremo la nostra parte e vedremose il Pd farà come conse il Pd farà come conla “specificità montana“»la “specificità montana“»

CHIAVENNA SI CHIEDONOMODIFICHEALL’ACCORDO ITALIA-SVIZZERAPER I LAVORATORI DI CONFINE

«I SINDACATI SI SONOACCORTI DELPROBLEMACONTROPPORITARDO»

IL PUNTO LAFRECCIATA

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•• IV CRONACHE GIOVEDÌ 10 MARZO 2016

– BEMA –

GLI AMANTI della cultura musicale val-tellinese piangono la scomparsa di MauroBuzzetti, 72 anni, autore, cantante e figurastorica dei Romantici Vagabondi: a 25 anniMauro ha inciso le prime canzoni con “Lafolk leventina“ poi altro grande successocon iRomantici Vagabondi. Conosciuto ge-store del locale La Fisarmonica di Bema, èstato anche uno dei fondatori della Pro lo-co. Ora viveva nel Canton Ticino dove hacoltivato la passione per lamusica con l’ulti-ma incisione, grazie al suo grande amicoDante Pesciallo e ai suoi amati figli Tamarae Denis. A ricordare il suo impegno nellaPro loco è l’amicoBattista Passamonti. «Ab-biamo fondato la ProLoco nel 1984,Mauroè stato unodei promotori ed è stato vice pre-sidente. Per anni è stato uno dei pilastridell’associazione: era una personamolto at-tiva». «Dopo il 1995 lui è andato via, ma fi-no a quando è rimasto qui si è dato sempreda fare. E’ merito suo l’acquisto del primocapannone. Conosceva tanta gente e questoera di grande aiuto anche per noi. Per me,poi, era un grande amico, eravamo sempreinsieme». Il funerale si svolgerà domani po-meriggio a Bellinzona. Ale. Ber.

di ALESSIA BERGAMINI– TALAMONA –

L’ALLARME FURTI, in BassaValle, rimane sempre alto. Anchequando non vengono segnalatiepisodi particolari, l’attenzionedei cittadini rimane alta. Come aTalamona dove, da qualche tem-po, un gruppodi residenti ha deci-so di scendere in strada per vigila-re sulle proprie case. Non si trattadelle ronde, che già un paio di an-ni fa avevano fatto discutere nonpoco,ma solo di una sorta di «pas-seggiate» per le vie del paese, utiliper individuare eventuali presen-za sospette.

SULLA QUESTIONE, comun-que, il sindaco Fabrizio Trivellainvita alla prudenza. «Nelle pri-me settimane di quest’anno ci so-no stati diversi furti in abitazione.In alcuni casi sono avvenuti inorario serale e in presenza dei pro-prietari: uno di loro ha anche cer-cato di fermare i ladri. Poi però, lasituazione è migliorata e ultima-mente non sono stati denunciatialtri episodi» spiega il primo citta-

dino che, poi, in riferimento allamobilitazione di alcuni talamone-si commenta: «Non si ravvisa lanecessità di questo tipo di iniziati-ve, che sono al limite della legalitàe che possono generare un rischio

per cittadini. Da parte nostra, inquesto momento, c’è la massimadisponibilità a organizzare un’as-semblea informativa per tutti i cit-tadini, con la partecipazione delleForze dell’ordine, per fare il pun-

to della situazione e per fornire leinformazioni necessarie su quelleche sono le possibilità del singoloper prevenire atti fastidiosi, comelo sono i furti in abitazione».

PUR INVITANDO i cittadini anon scendere in strada, Trivellaevidenzia un aspetto positivo del-la vicenda: «Indipendentementedalla definizione data all’iniziati-va delle ronde, ritengo sia positi-vo questo movimento d’opinione.Sono, infatti, apprezzabili l’atten-zione e la presenza dimostrate daicittadini che vogliono essere pro-tagonisti del territorio. In questomomento è emerso quel senso dicomunità e di sostegno che, pur-troppo, si riscopre a causa di pro-blemi gravi». Come detto, dopoun inizio d’anno segnato dai furti,a Talamona la situazione sembraessere migliorata. Come sempre,però, l’invito rivolto alla cittadi-nanza è quello di non abbassare laguardia e di segnalare alle Forzedell’ordine qualsiasi presenza omovimento sospettonotato in pae-se.

Trivella: «I cittadini devono vigilarema il concetto di ronde nonmi piace»Il sindaco: «Giusto però aiutarsi e segnalaremovimenti sospetti»

Il numerodegli

abitanti di Talamona

ELETTONEL 2015 Il sindaco di Talamona Fabrizio Trivella (National Press)

TALAMONAALLARME FURTI

LAMUSICAPIANGE L’ARTISTA

Addio aMauroBuzzettidei Romantici Vagabondi

NONSI TRATTADI VERERONDEMADI «PASSEGGIATE»PERLEVIEDELPAESE

LAPRECISAZIONE

4.722

MOMENTIDI FELICITÀMauro Buzzetti con la figlia Tamara(altra brava cantante); sotto una serata nella sua Bema allietandogli amici con le canzoni. Anche l’altro figlio Denis è unmusicista

·SOCCORRITORI al lavoro,ieri mattina, a Civo, doveun’auto è finita fuori strada.L’incidente, senza graviconseguenze perl’automobilista lungo laSp10. Attorno alle 8.30, unuomo di 68 anni ha perso ilcontrollo della sua FiatPanda 4X4: la vettura, dopoun breve zig zag sullacarreggiata, è finita nellaboscaglia che costeggia lastrada, arrestandosi controuna pianta.

Centrale a biomassetemascottanteall’auditoriumscuole

STORICOMauro Buzzetti ha iniziatogiovanissimo con «La folk leventina» poi i grandisuccessi con i Romantici Vagabondi

· INQUINAMENTOambientale e impatto sullasalute al centro di unincontro pubblico inprogramma venerdì 18marzo. L’iniziativa è stataorganizzata dal Comitatosicurezza salute e ambiente,in collaborazione con il WwfTitolo dell’incontro, che siterrà alle 20:45nell’auditorium delle scuolemedie, è «Centrale abiomasse, quello che non tihannomai detto»

In brevePerde il controllodella sua auto«salvato» da una piantaCivo

Cosio Valtellino

NEIMESI SCORSI SONOSTATIMOLTI I COLPI A SEGNONELLEABITAZIONI

MALVIVENTI

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••VCRONACHEGIOVEDÌ 10 MARZO 2016

di FULVIO D’ERI– SONDRIO –

IL CAIValtellinese dice no all’eli-ski. Questa è la conclusione allaquale è giunta, dopo un’attentaanalisi di tutte le problematicheinerenti la pratica di questa attivi-tà invernalemolto in voga in que-sti ultimi anni anche in provinciadi Sondrio, la sezione valtellinesedel Club alpino italiano, unita-mente alla Fondazione Bombar-dieri. I due enti esprimono preoc-cupazione e contrarietà all’ipote-si, formulata nell’ambito del pro-getto Inverno sostenibile, di indi-viduare alcune zone montanenon protette, distribuite lungol’arco retico, dove praticare l’eli-ski.

PUR comprendendouna certa at-tenzione nel definire le areenell’ottica di ridurre il più possibi-le l’impatto ambientale, attraver-so una regolamentazione che im-pedisca una proliferazione dissen-nata e di ricercare una mediazio-ne tra le varie posizioni, Cai Val-tellinese e Fondazione Bombar-dieri, in considerazione del forteimpatto ambientale di natura acu-

stica, fisica, meccanica, chimicache avrebbe ripercussioni negati-ve su flora e fauna, tenuto contoche tale attività, se permessa, po-trebbe avere un incremento espo-nenziale nel futuro, considerata lapolitica ambientale delCai espres-sa nel Nuovo bidecalogo, in parti-colare al punto 4 in cui si esprimetotale contrarietà all’uso di mezzi

amotore per attività ludico-sporti-ve, ribadiscono, come già espres-so in un precedente documento,il proprio parere negativo alla pra-tica.Approvata invece senza riser-ve la restante parte di Inverno so-stenibile, iniziativa promossadall’Associazione delle guide del-laValMasino e dellaValle diMel-lo.L’iniziativa, diconodalCai, po-

trebbe essere un modello di defi-nizione della frequentazione in-vernale della montagna, rispetto-so dei delicati equilibri della stes-sa. Ponendo al centro dell’atten-zione l’ambiente e coinvolgendoenti, associazioni, aziende e inte-ressi economici e culturali, po-trebbe rappresentare unametodo-logia di lavoro volta a trovare unavalidamediazione tra istanze spes-so contrapposte e inconciliabili.Per questo, CaiValtellinese eFon-dazione Bombardieri hanno ade-rito, in qualità di partner, al pro-getto contribuendo alla suadefini-zione e realizzazione e partecipan-do ai vari momenti di comunica-zione, elaborazione di strategie,definizione di impegni. In parti-colare, hanno condiviso l’ipotesidi definizione di una area speri-mentale di tranquillità nel territo-rio di Albosaggia sottostante ilmonteMeriggio. Zona che verreb-be interdetta a qualsiasi tipodi fre-quentazione invernale e che con-sentirebbedi favorire insediamen-to e riproduzione dell’avifauna.La realizzazione del progetto, op-portunamente monitorata, po-trebbe poi divenire modello dadiffondere in altre zone della pro-vincia.

SONDRIO

L’ELISKI èun’attivitàsportivacheprevede l’usodell’elicotteroper risalirein cimaaunavettadopounadiscesacongli sci inaree fuoripista.Si ritieneche lapraticapossaprovocarevalangheecheil forte rumorepossadisturbare la fauna locale,inoltresi tratta di unapraticamoltodispendiosa

IlCai dice noIlCai dice noall’eliskiall’eliski

PARERE

– APRICA –

IL CONSORZIO TURISTICOTerziere su-periore, braccio operativo della Comunitàmontana di Tirano, ha predisposto per dome-nica prossima 13marzo (rinviando causamal-tempo la data scelta precedentemente), il Tro-feo Terziere Superiore, giunto alla quinta edi-zione.La gara di slalom gigante si svolgerà in Ma-gnolta, nel comprensorio sciistico di Aprica,con inizio alle 9.30. Alle 12 ci sarà la Messa in

quota, alle 13 il pranzo nei ristoranti conven-zionati (costo complessivo di 13 euro) e alle14.30 le premiazioni sempre in quota.Solitamente alla kermesse partecipano ammi-nistratori pubblici di tutta la provincia di Son-drio; il miglior tempo assoluto si aggiudica ilTrofeo Terziere Superiore, l’iscrizione è gra-tuita.E’ possibile iscriversi presso la Scuola sci e sno-wboard Aprica al numero telefonico0342.745108.

SI RICORDA anche che sabato 12, in zonaCampetti, nel pomeriggio, ci sarà la gara finaledel corso promosso dalla Comunità montanadi Tirano.

PER I PARTECIPANTIalla rassegna sporti-va sulla neve (gara aperta a tutti) ci sono deiristoranti convenzionati: il ristoroAprica, il ri-storo Pasò, l’agriturismo Malga Magnolta (ilmenu è fissato a 13 euro). Red. Son.

APPUNTAMENTI LAGARADI SLALOMGIGANTE SI SVOLGERÀ SULLE PISTEDELLAMAGNOLTA

AdAprica torna il TrofeoTerziere superiore

La gara di domenica prossima suitracciati orobici è aperta a tutti

Focus

Progetto

Per la tutelaambientale

IL CLUBALPINO ITALIANOHAESPRESSOOPINIONECONTRARIAALLAPROPOSTADELLANUOVAATTIVITÀ INMONTAGNA

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•• VI CRONACHE GIOVEDÌ 10 MARZO 2016

di CAMILLA MARTINA– SONDRIO –

SONDRIO città virtuosa nel pa-gamento della tassa rifiuti. Nel2015, il Comune ha emesso F24per un totale di 3milioni 885mi-la euro, incassando 3milioni 504mila euro: il 90,2%. Percentualeche arriva a sfiorare il 98% dopol’avvio dell’iter di richiamo deimorosi. Infatti, a seguito dellaprima raccomandata, si aggiungeulteriore 5% della popolazione e,in seconda battuta, un altro 2%.In questi giorni, intanto, sono inconsegna le lettere per la Tari2016 nelle quali vengono specifi-cati l’importo da pagare e le mo-dalità (acconto ad aprile, saldo anovembre).

COME annunciato in sede di bi-lancio di previsione, si confermala riduzione della tassa che oscil-la «dall’1 al 4% e varia a seconda della tipologia», spiega l’as-sessore al bilancio del Comune di Sondrio, Gianpiero Busi.Ad esempio, una famiglia di 6 componenti risparmierà circa5 euro, un albergo con ristorante circa 61 euro, un ufficio ostudio professionale 123 euro, un ristorante 138 euro, unapescheria 71 euro e un bar 55 euro, un negozio di abbiglia-mento da 160 metri quadri 123 euro. «In alcuni casi si tratta

di importi poco consistenti – ag-giunge –, ma è un segnale positi-vo a conferma che, se tutti paga-no, gli importi diminuiscono».

I CITTADINI che non hannoancora pagato il 2015 hanno lapossibilità, entro il 21 marzo, difare il ravvedimento operoso, pa-gando una sanzione del 3,75%,anziché del 30% (che scatterà ol-tre questa data). Busi ricorda chel’insistenza sul pagamento dellaTari dipende dal fatto che il Co-mune deve rientrare del 100%sui costi del servizio (pari a 4mi-lioni di euro) e che quantonon re-cuperato va a pesare su tutti gliutenti l’anno successivo. Inoltre,differentemente dalle altre tasse,che hanno margini di accerta-mento più morbidi, sulla Tari ilComune non anticipa nulla. Peravere un’esatta fotografia della si-

tuazione e poter così risolvere i pochi casi di insoluto, tra gliobiettivi del Comune è stato inserito il contrasto all’evasio-ne che coinvolge il Servizio anagrafe, l’Ufficio commercio, ilServizio urbanistica e la Polizia locale: «Abbiamo riscontra-to una serie di casi in cui non c’è corrispondenza tra quantodichiarato e la realtà».Da ricordare, infine, che per i soggetti in difficoltà economi-ca ci può essere l’accordo di rateizzazione.

Tassa rifiuti, sondriesi virtuosiIl 90%dei cittadini ha pagato il dovuto alla prima scadenza

– SONDRIO –

LA BANCA POPOLARE di Sondrio,nell’ambito del Vinitaly che si terrà aVerona dal 10 al 13 aprile prossimi, of-fre alla clientela la possibilità di riceve-re al proprio stand la visita di buyers ca-nadesi, americani e belgi.Le aziende interessate possono inviareanticipatamente il proprio profilo azien-dale e la propria posizione in fiera: que-ste informazioni verranno trasmesse al-le delegazioni straniere per verificarnel’interesse e fissare gli appuntamenti du-rante i giorni della manifestazione.L’adesione da parte dei clienti della

Banca Popolare di Sondrio è gratuitaprevia iscrizione entro il 21 marzo.Tutte le dipendenze e il Servizio Inter-nazionale della Banca Popolare di Son-drio (tel. 0342.528783) - e-mail:[email protected] sono a disposizioneper fornire ulteriori informazioni echiarimenti.Il 50° Salone dei vini e distillati diVero-na vedrà in questa edizione la presenzadi oltre 4mila espositori.Vinitaly conta anche le rassegne: Sol,Agrifood Club ed Enolitech che com-pletano l’offerta di Veronafiere nel set-tore wine&food e tecnologie. Red. Son.

APRICAMOLTI INTERVENTI

Tanti incidenti in pistaFerita bimba di 5 anni

– APRICA –

ENNESIMA GIORNATAdi sole e neve sul-le piste delle stazioni sciistiche della provin-cia. Ed ennesima giornata di lavoroper gli ope-ratori del soccorso chiamati ad assistere sporti-vi infortunatisi sui pendii innevati. Il primointervento è stato effettuato aChiesa inValma-lenco, attorno alle 10.40, e ha visto anche l’im-piego dell’elisoccorso di Sondrio. Il ferito, unragazzo di 22 anni, è stato trasferito all’ospeda-le del capoluogo in codice giallo.

UNA MANCIATAdiminuti più tardi, i soc-corritori sono entrati in azione a Livigno, tra-sportando al pronto soccorso un uomo di 57anni infortunatosi sulle piste del Mottolino.E’ stata, invece, accompagnata all’ospedale diEdolo una donna di 53 anni, soccorsa adApri-ca. Poco dopo le 12.30 un bimbo di 9 anni si èinfortunato a in Valmalenco, mentre un’altragiovanissima sciatrice, una bimba di 5 anni, èstata protagonista di un incidente ad Aprica.Entrambi sono stati portati all’ospedale diSondrio.

NEL CORSO DELLA GIORNATA, altriinfortuni si sono verificati a Livigno e Bor-mio, ma nessuno ha avuto conseguenze graviper le persone coinvolte.Tragedia invece nella vicina Svizzera: Sieg-friedRainer di Campo diTrens, altoatesino di33 anni, èmorto sotto una valangamentre pra-ticava scialpinismo nei pressi di Thalkirchnel cantone svizzero dei Grigioni. Sotto la va-langa è morto anche il compagno di escursio-ne, uno slovacco di 29 anni. L’incidente nonha avuto testimoni. Le salme sono state loca-lizzate dal soccorso alpino svizzero con l’appa-recchio elettronico Arva. Alessia Bergamini

SONDRIOCON LA BANCAA VERONA PERGUARDARE ALMERCATO INTERNAZIONALE

Vinitaly e business, laBPSaiuta le cantine

SONDRIO L’INIZIATIVA È STATA IDEATA DALL’ASSOCIAZIONE CULTURALE SCARPATETTI DEL CAPOLUOGO

Gli oggetti usati tornano a nuova vita almercatino ScarpaBellando– SONDRIO –

TORNA ScarpaBellando: il mer-catino dell’usato che nasce conl’obiettivo di sensibilizzare al riu-tilizzo degli oggetti.Lamanifesta-zione, organizzata dall’Associazio-ne culturale Scarpatetti, nascecon la voglia di credere che tuttigli oggetti possano avere unanuo-va vita e di insegnare alle nuovegenerazioni a evitare gli sprechiper rispettare l’ambiente. Scarpa-Bellando è l’occasione per tra-

smettere questi valori, per socia-lizzare e anche divertirsi.L’edizione 2016 si svolgerà nelleseguenti date: 20 marzo, 17 apri-le, 29maggio, 25 settembre, 30 ot-tobre e 27 novembre. Come perl’anno scorso ricordiamo chenell’ambito della manifestazioneè consentita la vendita o il barattodi tutte le merci di poco valoreusate, vintage omodernariato, co-me: abbigliamento, oggetti di ca-sa, articoli sportivi, collezioni-

smo, bigiotteria, libri, elettronica,piccoli elettrodomestici.

L’ASSOCIAZIONE intende conoggetti usati tutti quei «beni mo-bili che, subìto il loro naturale im-piego, sono ancora più omeno su-scettibili d’uso, appartengono auna cultura o civiltà del passatoanche recente e non sonopiù repe-ribili attraverso i normali canalicommerciali». E precisano: «Nonsono consentite l’esposizione e la

vendita di oggetti nuovi o di re-cente fabbricazione, anche artigia-nale, comprese le imitazioni di og-getti antichi». Chi desidera parte-cipare a ScarpaBellando deve soloposizionare i propri oggetti nelpunto preferito da piazza Quadri-vio fino al lavatoio di via Scarpa-tetti. La partecipazione è libera atutti: i bambini possono parteci-pare gratis, mentre alle bancarellesi chiede un contributo di 10 eu-ro.

ILmercatinodel centrostoricodi Sondrio sisvolgerà inquestedate:20marzo, 17 aprile, 29maggio, 25settembre, 30ottobree27novembre. Ibambini possonopartecipare liberamente,mentrechi esponesubancarelladovràpagaredieci euro.

Tuttoil programma

SONDRIO IL COMUNEDALLARISCOSSIONEHA INCASSATO3MILIONI 504MILAEURO

CONFERMATALARIDUZIONEDELLATASSACHEOSCILLADALL’1 AL 4%

DATI SCONTO

RISPARMIOL’assessore al Bilancio del Comunedi Sondrio, Gianpiero Busi (National Press)