vivere in slovenia

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Page 1: Vivere in Slovenia
Page 2: Vivere in Slovenia

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VIVERE E INVESTIRE IN SLOVENIA © 2009 Luisa Agnese Dalla Fontana Editore Expats Ebooks Corporation Corrispondenza via corriere: Calle 50, Torre Global Plaza, Piso 19, Oficina 19-H

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Page 3: Vivere in Slovenia

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INTRODUZIONE

Perché la Slovenia? Intanto perché è bella. Vi piace la natura, vi

piacciono le colline verdi, dolcissime, tempestate delle macchie

bianche o nere delle mandrie di mucche? Vi piacciono le case

appollaiate su dolci cucuzzoli, circondate da macchie di alberi

frondosi, vi piacciono la pace, il silenzio? Vi piace mangiare bene e

avere a che fare con gente tranquilla e sorridente? Vi piace il mare?

Bene, avete trovato il vostro eden.

Sulla costa il clima come ovvio è mediterraneo, all’interno ci sono

vigne rigogliose e campi di girasoli, foreste incontaminate, montagne

incappucciate di neve e località sciistiche, e poi, se amate l’arte,

cattedrali gotiche, palazzi barocchi e molto, molto altro. Tra l’altro, se

vi viene nostalgia l’Italia è a un tiro di schioppo.

Quando apparteneva alla Iugoslavia la Slovenia era il paese più

ricco della federazione, con il più alto Pil pro capite. Il suo Pil

rappresentava un quinto di quello totale della federazione e il paese

produceva un terzo delle sue esportazioni. Mantiene infrastrutture

solide, e un’economia fiorente. Sono in corso privatizzazioni e

riforme economiche nel settore bancario, nei servizi pubblici e nelle

telecomunicazioni. Gli stranieri che desiderano investire, lavorare,

studiare o ritirarsi nel paese sono i benvenuti.

Lo sloveno? Be’ non è facilissimo per un italiano, ma partiamo dalle

buone notizie. Intanto la maggior parte della gente parla almeno

un’altra lingua: tedesco, italiano, inglese. Come sottolinea Steve

Fallon nella sua guida ETD è stata soprattutto la lingua a tenere viva

la cultura slovena in secoli di soggezione ad altri paesi. Qualsiasi

tentativo di parlare lo sloveno è accolto con grande favore. E poi, se

Page 4: Vivere in Slovenia

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volete ambientarvi davvero, in Slovenia almeno si utilizza il nostro

alfabeto, e in fondo con un po’ di pragmatismo stando in loco si

impara qualsiasi lingua. Non dovete mica diventare scrittori!

Comunicare è facile, quando la gente è calda. In Slovenia la gente è

calda, e ama gli italiani.

Ma a parte le notazioni spicciole, perché la Slovenia?

Con l’ingresso nell’Unione europea e l’integrazione nella zona euro,

avvenuta all’inizio del 2007, gli scambi sono diventati di sicuro più

facili. La Slovenia ha adottato tutti gli accordi commerciali

dell’Unione con paesi terzi vigenti il giorno dell’entrata (1º maggio

2004). I dazi doganali con i paesi dell’Ue sono stati aboliti. Uno dei

principali obiettivi del paese è l’industrializzazione e l’apertura agli

investitori. Tra i principali vantaggi di chi investe c’è la possibilità di

avviare rapporti commerciali agevolati con gli altri paesi dell'ex

Iugoslavia, cooperando con imprenditori sloveni. Ma parleremo

meglio dei vantaggi offerti agli investitori. Per ora diamo uno sguardo

al paese e alla sua economia.

Page 5: Vivere in Slovenia

5

SOMMARIO

Introduzione..................................................................................... 3

Sommario ........................................................................................ 5

Uno sguardo al Paese .................................................................... 7

Uno sguardo all’economia ............ 13Error! Bookmark not defined. I soldi ............................................................................................. 27

Costo della vita ................................. Error! Bookmark not defined. E adesso partiamo......................................................................... 35

Con i figli in Slovenia...................................................................... 47

Investire in Slovenia....................................................................... 51

Investire in immobili ....................................................................... 67

Lavorare in Slovenia ...................................................................... 74

Imposte.......................................................................................... 82

Indirizzi e link utili ......................................................................... 103

L’autore............................................. Error! Bookmark not defined. Contatti ........................................................................................ 110

Page 6: Vivere in Slovenia

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PUBBLICITÀ

www.expatsebooks.com

Page 7: Vivere in Slovenia

7

UNO SGUARDO AL PAESE

La Slovenia è situata nell'Europa centromeridionale, tra le Alpi e la

penisola balcanica, e ha una superficie di 20.273 chilometri quadrati

(poco meno della Lombardia): è una delle meno estese tra le ex

repubbliche iugoslave.

La maggior parte del territorio sloveno si trova a più di 200 metri sul

livello del mare. Si possono individuare tre diverse zone: l’altopiano

carsico (Kras), compreso tra il confine con l'Italia e Lubiana, la zona

alpina e prealpina, che occupa la maggior parte del paese, e un

lembo di pianura pannonica a est verso l’Ungheria. L'altopiano

carsico è costituito da rocce calcaree soggette al caratteristico

fenomeno detto appunto carsismo, a causa del quale si formano

cavità sotterranee in cui talvolta scorrono anche dei fiumi. Nella zona

alpina si susseguono, da ovest a est, le alpi Giulie (Julijske Alpe),

con la cima più alta della Slovenia, il monte Tricorno (Triglav 2864

m), la catena delle Caravanche (Karavanke), le alpi di Kamnik e

della Savinia (Kamniško-Savinjske Alpe) e il massiccio del Pohorje.

Oltre al Tricorno, fra le montagne più alte del paese vi sono la

Škrlatica (2740 m), il Mangart (2677 m), il monte Canino (Kanin

2587 m), il Grintovec (2558 m), il Monte nero (Krn 2245 m) La fascia

costiera, lunga circa 50 chilometri e compresa tra Italia e Croazia è

geograficamente parte della penisola istriana.

I quattro principali fiumi del paese sono l’Isonzo (Soča), che nasce

nelle alpi Giulie e sfocia nell’Adriatico, in territorio italiano, la Sava,

che nasce anch'essa nelle alpi Giulie e attraversa la Slovenia per poi

affluire nel Danubio in Serbia, la Drava, pure affluente del Danubio,

e la Mura, suo tributario. Un altro fiume, il Culpa (Kolpa) segna parte

Page 8: Vivere in Slovenia

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del confine con la Croazia. Il lago più esteso è quello di Cerknica

(Cerkniško jezero) che può raggiungere i 38 chilometri quadrati e ha

la caratteristica di riempirsi e svuotarsi periodicamente a causa della

presenza di fiumi carsici e inghiottitoi nel terreno sottostante; non

raggiunge mai profondità superiori ai 3 metri.

Il clima è submediterraneo sulla costa, alpino sulle montagne e

continentale (con estati calde, sebbene spesso mitigate

dall'altitudine, e inverni freddi) negli altipiani e nelle valli orientali. La

temperatura media annua sul litorale adriatico (Portorose-Portorož)

è di 13,8° centigradi; il mese più freddo è gennaio, il più caldo luglio.

La Slovenia nel luglio 2008 aveva 2.000.711 abitanti, con

un’aspettativa di vita di 73 anni per gli uomini e 81 per le donne. Il

tasso di natalità è leggermente negativo. Circa il 51% della

popolazione vive in aree urbane, il restante 49% in zone rurali; la

densità abitativa è di 100 abitanti per chilometro quadrato. Esiste nel

paese anche una piccola comunità italiana, meno di tremila persone

concentrate in grande maggioranza nei tre comuni costieri della

regione carsico-litoranea di Capodistria (Koper), Pirano (Piran) e

Isola d’Istria (Izola).

Sulla costa slovena cresce una fitta vegetazione. Il terreno è

costituito da spessi strati di marna e di arenaria. Caratteristiche della

zona sono le falesie di Struggano, che si ergono fino a 80 metri sul

livello del mare e rappresentano la parete di flysch più alta sull'intera

costa adriatica, e le saline di Sicciole, menzionate già nel sec. XII,

che, grazie al patrimonio naturale e culturale eccezionalmente ricco,

nel 1989 furono dichiarate parco ambientale. Le saline costituiscono

una riserva naturale molto importante dal punto di vista ornitologico:

Page 9: Vivere in Slovenia

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vi sono state registrate oltre 200 specie di uccelli, un’ottantina delle

quali vi nidifica regolarmente o sporadicamente.

Le città di Pirano, Isola e Capodistria, con la loro architettura

medievale, sono molto affascinanti. Il centro storico di Capodistria è

uno dei più pittoreschi della parte settentrionale della penisola

istriana. Nel golfo della cittadina si disputano numerose regate. La

campagna circostante è molto piacevole ed eccelle per la sua ricca

offerta enogastronomica.

Isola è una cittadina in riva al mare con un’antica tradizione di

pesca. Il turismo si concentra ai suoi confini meridionali, nella baia

San Simon, dove si trovano spiagge, alberghi e ristoranti. Nella parte

occidentale c’è un porticciolo turistico.

Pirano è un antico porto costruito nel Medioevo (se ne sono

conservati 200 metri di mura) che si trova in fondo alla omonima

penisola. Ha mantenuto la pianta originale con strette viuzze e case

una accanto l'altra, che dalla piana in riva al mare salgono a gradini

verso la cima del crinale conferendole un tipico carattere

mediterraneo.

Portorose è una cittadina turistica con confortevoli alberghi, svariati

ristoranti e moderne piscine; è un popolare centro congressuale con

numerose sale per congressi che possono ospitare fino a 1500

persone. È dotata di un casinò, un aeroporto sportivo e una marina

ben attrezzata. Nel suo entroterra, sui colli di Šavrinska brda, si

possono visitare antichi villaggi istriani (Padna, Krkavče, Koštabona,

Pomjan, Gažon), e non lontano dal litorale si trova Hrastovlje con la

bella chiesa della Santissima Trinità, affrescata con dipinti

tardogotici. Il Carso sloveno ha due facce, una di superficie e l’altra

sotterranea, a causa delle rocce calcaree che l’acqua erode creando

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all’esterno doline, canaloni, risorgive, fossi e tipiche conche (i polje

carsici, tra cui quelli di Planina e di Cerknica), mentre nel sottosuolo

ci sono grotte sotterranee e cavità in cui scorrono i fiumi; alcune

delle grotte sono aperte per le visite turistiche: le più frequentate

sono quelle di Postumia, di San Canziano, di Pivka e la Grotta nera.

Lipica è il luogo d’origine dei famosi cavalli lipiziani, e sede di una

antica scuderia. Oggi è un centro turistico con scuole di equitazione,

famoso per l'organizzazione delle tradizionali manifestazioni di sport

equestri. Anch’essa è dotata di un casinò. Nei tipici villaggi con case

di pietra ci sono cantine dove vengono serviti ottimi vini, soprattutto il

Teran, e lo squisito prosciutto crudo stagionato alla bora.

Lubiana ha una popolazione di appena 256 mila abitanti, ma è una

città a misura d'uomo: conserva il calore di una piccola località pur

avendo tutto quanto è presente nelle grandi capitali. È stata per

secoli un punto di incontro della cultura occidentale e di quella

orientale, e l'antico vi convive in armonia con il moderno: si sono

conservate tracce dei suoi cinque millenni di storia, dalla casa

romana di Emona al castello medievale, dalle facciate rinascimentali

e barocche ai portali ornati e ai tetti ricurvi. Lo stile Secessione

prevale nei numerosi edifici costruiti dopo il grande terremoto del

1895. Lubiana è una città di cultura: ospita teatri, musei e gallerie

d'arte, una famosa università, e vanta anche una delle società

filarmoniche più antiche del mondo. Nei mesi caldi caffè e trattorie si

«allargano» all'aperto, sulle rive della Ljubljanica e nelle piazze del

nucleo storico. Sono luoghi di ritrovo degli abitanti per il caffè

mattutino, o per una sosta dopo la visita al mercato centrale il

sabato, al mercatino dell'antiquariato la domenica e la sera per fare

quattro chiacchiere.

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Il Pohorje è un'area di circa 1000 chilometri quadrati coperta di

boschi di aghifoglie. È noto come zona di turismo invernale, con

attrezzati centri sciistici, e una fitta rete di sentieri alpini, molto amati

dagli escursionisti, dagli appassionati di mountain bike e di

equitazione, di parapendio, deltaplano e mongolfiera.

Ai suoi piedi sorge Maribor, il secondo centro della Slovenia, con

una popolazione di quasi centomila abitanti. Grande vanto della città

è la vite più antica del mondo, che da oltre quattrocento anni cresce

nel centro, presso la Drava, sulle cui sponde sorge il pittoresco ex

porto fluviale di Lent. La bella architettura del centro storico è ben

conservata. Gli abitanti di Maribor sono famosi per l’ospitalità. C’è

una intensa vita notturna, anche grazie al Casinò Maribor.

I vasti vigneti, che dalla periferia della città salgono lungo le colline

sono attraversati da oltre 50 chilometri di strade del vino, che

pullulano di mescite e centri agrituristici assai frequentati grazie agli

ottimi piatti casalinghi e al buon vino invecchiato in casa.

Le imponenti, ma accessibili Alpi Giulie, zona turistica in una regione

attraente e geograficamente compatta, collegano l'offerta delle

quattro località sviluppate turisticamente: Bled, Kranjska Gora,

Bohinj e Bovec con la valle dell'Isonzo. Buona parte dell’area si trova

dentro i confini del Parco nazionale del Triglav (Tricorno), uno dei

più estesi parchi naturali d'Europa, situato tra alte montagne

rocciose. È disseminato di gole profonde, abissi carsici di alta

montagna e piacevoli malghe, e vanta moltissime specie vegetali e

animali (tra cui camosci, stambecchi, urogalli, fagiani di montagna,

aquile e marmotte). Ai suoi margini orientali si trova Bled, con

l'omonimo lago in mezzo al quale c’è un isolotto su cui sorge una

chiesa del XVII secolo, e sulle cui rive, su una roccia a strapiombo si

Page 12: Vivere in Slovenia

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erge il castello medievale. Il lago di Bohinj e la zona di Bohinjska

Bistrica sono un paradiso per gli amanti della montagna, degli sport

acquatici e invernali. Lungo il fiume Idrijca le strade portano a

Cerkno e Idrija, patria della famosa tradizione del merletto, nota per

la sua secolare miniera di mercurio e il castello Gewerkenegg.

Page 13: Vivere in Slovenia

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UNO SGUARDO ALL’ECONOMIA In base alle statistiche ufficiali per l’anno 2007, rispetto all’anno

precedente, la Slovenia ha registrato un aumento della crescita

economica (crescita del Pil) di 0,4 punti percentuali: in termini reali

una crescita del 6,1% (5,7% nel 2006), la più alta dal 1991. Il Pil in

termini nominali è passato da 30,45 miliardi di euro nel 2006 a 33,54

miliardi nel 2007 (aumento del 10,2%). La produttività nominale

(Pil/persone occupate nel settore) è calata, passando dal 4,5% al

3,3%. In termini di potere d’acquisto reale c’è stato un aumento del

9,6%, e nel 2007 il Pil pro capite è stato di 16.616 euro (nel 2006 era

pari a 15.167 euro). Per il 2008 l’Imad (Istituto per le analisi

macroeconomiche e lo sviluppo) prevede che raggiungerà i 17.939

euro. L’inflazione annuale media (misurata con l’Indice armonizzato

dei prezzi al consumo) nel 2007 ha raggiunto il 3,8%, e ha superato

il limite fissato dai criteri di Maastricht di un punto percentuale. È

aumentata di 1,3 punti percentuali rispetto al 2006, quando era stata

pari al 2,5%. Più in dettaglio, sono aumentati del 3,4% i prezzi dei

prodotti energetici e del 4,9% quelli dei servizi; quelli dei prodotti

alimentari e delle bevande sono aumentati invece del 7,1%.

Il tasso di disoccupazione è diminuito rispetto all’anno precedente,

passando dal 6,0% al 4,7% (rilevazione dell’Ufficio di statistica

sloveno secondo il metodo Oil). L’occupazione nel 2007 è

aumentata in termini reali di 1,2 punti percentuali, e la quota di

occupati ha raggiunto il 67,8%. I salari hanno registrato un

incremento reale pari al 2,3% (aumento nominale del 5,9%); nel

settore pubblico l’aumento reale è stato dello 0,5%, in quello privato

del 3,2%. Gli incrementi non sono stati omogenei, poiché nel settore

Page 14: Vivere in Slovenia

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della sanità e della sicurezza sociale i salari sono diminuiti, mentre

nel settore agricoltura hanno subito un aumento più elevato della

media. La struttura economica della Slovenia è da tempo quella

tipica dei paesi più industrializzati: si basa in larga parte sui servizi,

anche se l’industria manifatturiera svolge ancora un importante ruolo

nella formazione del Pil: i servizi contribuiscono per circa il 63,2%, il

settore industriale e quello dell’edilizia per il 34,7% e l’agricoltura per

il 2,1%. Le riserve in valuta estera del paese, al 31 dicembre 2007,

erano di 644 milioni di euro (mentre l’anno precedente erano ancora

5,3 miliardi di euro; tale diminuzione è dovuta all’adozione dell’euro

e all’entrata nell’Ue a partire dal 1° gennaio 2007). Il totale delle

riserve internazionali ammonta pertanto a 727,9 milioni di euro

(rispetto ai 5,4 miliardi di fine 2006), costituiti, oltre che dalle riserve

in valuta estera, da riserve in oro e dai Diritti speciali di prelievo

presso il Fmi..

Dal primo gennaio 2007, la Slovenia, unica tra i dieci paesi di nuova

adesione, è entrata nell’eurozona: secondo l’Agenzia Dun &

Bradstreet, dal punto di vista dello sviluppo economico si conferma

al primo posto tra i paesi di nuova adesione dell’Europa

centrorientale, ma deve continuare a combattere la corruzione,

nonostante il livello registrato negli ultimi anni sia considerato il più

basso tra quelli dei paesi dell’Europa centrorientale.

Esportazioni e importazioni Il grado di apertura del paese al commercio internazionale e agli

investimenti esteri è buono. Nel 2007 l’interscambio commerciale è

stato pari a 40.872 milioni di euro, con un aumento del 16,5%

rispetto al 2006. Il saldo della bilancia commerciale è negativo (-

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2102 milioni di euro), e il saldo negativo è in aumento (+ 518 milioni

di euro rispetto all’anno precedente). I comparti che maggiormente

hanno contribuito alle esportazioni sono: materiali non ferrosi, oli e

carburanti, dispositivi e macchinari elettrici, metalmeccanica e

componentistica, elettronica e componentistica, tessili e

abbigliamento, lavorazione del legno e mobili, prodotti in gomma e

plastica, autoveicoli e parti. I comparti più rilevanti tra le importazioni

slovene sono stati: oli e carburanti, macchinari, metalli e prodotti di

metallo, metalli non ferrosi, autoveicoli e parti, prodotti chimici

farmaceutici, abbigliamento e tessili, prodotti informatici e

apparecchiature elettriche, agroalimentare. Nel 2007 le importazioni slovene sono state pari a 21.487 milioni di euro e le esportazioni a

19.385 milioni di euro. Nel primo semestre 2008 la crescita

dell’interscambio rispetto al primo semestre 2007 è stata pari al

9,6% (esportazioni +6,4%, importazioni +12,1%).

I primi cinque paesi partner negli interscambi sono sempre gli stessi,

e cioè Germania, Italia, Austria, Croazia e Francia, ma per la prima

volta la Croazia supera la Francia, che tra i primi cinque partner

registra la crescita meno consistente. A parte l’Austria, per tutti i

primi cinque partner le quote di mercato dell’ export verso la

Slovenia si sono ridotte, nonostante la crescita percentuale delle

esportazioni. Non parrebbe trattarsi di un fenomeno congiunturale,

poiché dai dati globali sull’import sloveno si evince che stanno

emergendo nuovi competitori, i quali possono contare su tassi di

crescita decisamente alti: si tratta di alcuni paesi dell’Ue, in

particolare la Repubblica ceca (+ 26,8%) e il Belgio (+ 20,5%), e

soprattutto di due paesi extraeuropei, la Federazione russa (+

37,3%) e la Corea del Sud, che registra un notevolissimo + 336,4%.

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La situazione di interscambio dei cinque principali paesi partner

commerciali aggiornata al primo semestre 2008 è la seguente:

La Germania, che nel 2007 ha registrato un interscambio con la

Slovenia pari a 7830 milioni di euro, ha confermato la propria

posizione di leader, anche se ne il suo export è quello cresciuto

percentualmente meno rispetto a Croazia e Italia. La sua quota di

mercato dell’export si è ridotta di un punto percentuale, toccando il

19,1%. L’interscambio è aumentato, anche se le esportazioni

tedesche verso la Slovenia registrano una crescita inferiore a quelle

slovene verso la Germania.

L’Italia (interscambio nel 2007 pari a 6489 milioni di euro, con un

export di 3927 milioni di euro e un import di 2562 milioni di euro) si è

rafforzata, pur rimanendo in seconda posizione, con un incremento

dell’export verso la Slovenia di circa il 14,6% in valore rispetto al

primo semestre dell’anno precedente. L’incremento delle

esportazioni italiane è stato il più alto percentualmente tra i primi

cinque partner, e si è ampliata la quota di mercato dell’export,

valutata al 18,3% rispetto al 17,9% del primo semestre 2007. Calano

del 4,1% le esportazioni slovene in Italia, che nel 2007 avevano

raggiunto i 2562 milioni di euro. Le forniture italiane verso la

Slovenia riguardano una gamma abbastanza vasta di prodotti, tra

cui macchinari (d’uso generale, d’uso specializzato, veicoli stradali),

oli e carburanti, apparecchi elettrici e per telecomunicazioni, metalli

e prodotti di metallo, prodotti tessili e abbigliamento. Vanno inoltre

considerati i prodotti alimentari, soprattutto frutta e ortaggi, e vari tipi

di pasta alimentare. Gli acquisti italiani riguardano in prevalenza

veicoli da trasporto, prodotti metallici, metalli non ferrosi,

Page 17: Vivere in Slovenia

17

apparecchiature elettriche, tessuti e prodotti tessili, abbigliamento e

alcuni prodotti siderurgici.

L’Austria (interscambio nel 2007 pari a 4193 milioni di euro, di cui

2684 di export e 1509 di import) rimane in terza posizione nel

commercio estero. L’interscambio commerciale (4193 milioni di euro

nel 2007) è cresciuto soprattutto a causa dell’aumento delle

esportazioni austriache (6,3%), mentre assai minore è l’aumento

delle esportazioni slovene (1,7%). Permane comunque il forte

squilibrio a favore dell’export.

La Croazia (interscambio nel 2007 pari a 2418 milioni di euro, di cui

849 milioni di euro di export e 1569 di import, aumentato del 9,9%

rispetto all’anno precedente) si è posizionata al quarto posto,

sebbene con un margine di 5 milioni di euro appena sulla Francia.

Nel primo semestre 2008 resta affiancata alla Francia, con un forte

squilibrio a favore della Slovenia, essendo il terzo paese di

destinazione delle esportazioni slovene. L’export è aumentato del

9,5%, l’import del 10,3%.

Per la Francia l’interscambio (nel 2007 pari a 2413 milioni di euro, di

cui 1151 di export e 1262 di import) nel primo semestre 2008 ha

riscontrato un’inversione di tendenza per la prima volta negli ultimi

tre anni: l’export francese registra una crescita assai superiore

(+12%) dell’import (+9,1%).,9%. Nel 2007 la Slovenia ha registrato

un notevole saldo positivo della bilancia commerciale con la Francia

(+111 milioni di euro), ma resta da valutare l’impatto

dell’importazione verso la Francia dei veicoli del gruppo Psa prodotti

in loco.

Page 18: Vivere in Slovenia

18

L’interscambio commerciale con l’Italia

Le forniture italiane verso la Slovenia sono in aumento (+14,6% nel

primo semestre 2008 rispetto al medesimo periodo dell’anno

precedente), e riguardano una gamma abbastanza vasta di prodotti,

tra cui macchinari (d’uso generale, d’uso specializzato, veicoli

stradali) apparecchi elettrici e per telecomunicazioni, metalli e

prodotti di metallo, prodotti tessili, abbigliamento, alcuni prodotti

siderurgici. Vanno inoltre rilevati i prodotti alimentari, soprattutto

ortaggi e frutta, nonché vari tipi di pasta alimentare. Le importazioni

italiane, con tendenza opposta (-4,1%) riguardano in prevalenza

veicoli da trasporto, prodotti metallici, metalli non ferrosi,

apparecchiature elettriche, tessuti e prodotti tessili, abbigliamento,

alcuni prodotti siderurgici.

In generale, l’interscambio commerciale bilaterale tra i due paesi è in

aumento dal 1999, e nel 2007 ha raggiunto 6489 milioni di euro. Il

saldo attivo nelle relazioni commerciali è sempre dell’Italia, che nel

2007 ha raggiunto 1365 milioni di euro, con un incremento del 9,3%.

Dal 1999, le esportazioni italiane aumentano dal punto di vista

quantitativo e del valore.

L’incremento del 2007, come quello dei due anni precedenti, denota

un salto qualitativo del nostro export, anche tenendo conto

dell’aumento dei prezzi in alcuni settori.

Il maggiore incremento in termini percentuali si è riscontrato in un

settore del tutto marginale, quello di perle, pietre preziose e

semipreziose e altri metalli preziosi, nel quale le esportazioni, che

nel 2007 erano aumentate di quasi il 27%, nel primo semestre 2008

sono cresciute di oltre il 32%; va segnalato inoltre il settore dei

lavorati in pietra, gesso, cemento, amianto, mica o materie simili che

Page 19: Vivere in Slovenia

19

nello stesso periodo si è incrementato del 15,9%. Rilevanti aumenti

si sono registrati anche per settori che incidono in maniera assai più

marcata per il nostro export, quali quello dei materiali da trasporto

(da 386,6 milioni di euro a 480,3 milioni); prodotti in pelle, cuoio e

pellicce, che passano da 23,3 milioni di euro del 2006 a 28,8 del

2007 e prodotti vegetali che passano da 96,2 a 118,2 milioni nel

2007. Anche il settore dei metalli ha registrato un significativo

aumento, passando da 595,6 milioni di euro nel 2006 a 717,5 milioni

nel 2007. Nel complesso, nei settori citati, nel 2007 si è registrata

una crescita delle esportazioni italiane superiore al 20%.

Per il primo semestre 2008, gli aumenti percentuali più rilevanti oltre

a quelli già citati si riscontrano nei settori degli strumenti di ottica e di

precisione (+30,5%), macchine e apparecchi (+17%), prodotti

chimici (+18,9%), e soprattutto nei settori dei prodotti minerali

(+54,6%) e dei grassi e oli animali e vegetali (+25,5%). Per quanto

riguarda i beni di consumo, buoni risultati nel settore calzature (-

13%), meno nel tessile (-2,4%).

Il valore del nostro interscambio riflette bene l’immagine dell’Italia

come partner commerciale. I prodotti italiani sono da sempre

conosciuti e apprezzati in Slovenia, anche in considerazione della

tradizionale propensione del consumatore sloveno a effettuare

acquisti nel nostro paese, e dell’effetto trainante delle nostre

emittenti da sempre molto seguite dagli sloveni. Inoltre i nostri beni

strumentali, soprattutto le macchine per la lavorazione del legno e i

macchinari per l’agricoltura, sono oltremodo apprezzati. Gli operatori

italiani vengono considerati affidabili, e questo produce una

notevolissima richiesta di contatti.

Page 20: Vivere in Slovenia

20

Tuttavia esiste ancora un alto margine per un miglioramento della

situazione; per esempio nel settore agroalimentare e in quello dei

beni di consumo la struttura della distribuzione slovena non

favorisce certo i nostri prodotti. Inoltre, il livello qualitativo dei prodotti

tende a essere medio-basso, sebbene i prezzi non siano affatto

inferiori a quelli praticati in Italia; infine, è del tutto assente la piccola

distribuzione. Questa situazione tende a riprodursi in tutto il settore

dei beni di consumo.

Ma i nuovi settori sui quali puntare dovrebbero essere quelli non

ancora maturi, per cui c’è ampio spazio di sviluppo, anche in

considerazione dell’impetuosa crescita che contraddistingue

l’economia slovena dell’ultimo quinquennio e che dovrebbero trarre

maggior vantaggio dai processi di razionalizzazione della pubblica

amministrazione. Si pensa soprattutto al settore dei servizi, ancora

trascurato dalle aziende italiane, ma destinato a crescere

ulteriormente; al settore del turismo, soprattutto termale, per il quale

è prevista un’ulteriore espansione; al settore dell’ambiente, che,

come nel resto d’Europa, assorbe sempre maggiori risorse

pubbliche e private.

Investimenti esteri Tra i paesi dell’Europa centrorientale, la Slovenia rimane quello in

cui si registra il tasso più basso di investimenti esteri, anche se ciò

può essere in parte imputato alle sue limitate dimensioni (due milioni

circa di abitanti). Nel 2007 gli investimenti esteri sono stati quasi il

doppio di quelli all’estero (9,5 miliardi di euro contro 4,9 miliardi).

Vanno sottolineati il notevole grado di apertura verso gli investimenti

green field e i rilevanti limiti alle acquisizioni, come si può facilmente

Page 21: Vivere in Slovenia

21

desumere dall’esame dei riferimenti settoriali, geografici e sociali che

condizionano l’erogazione dei contributi finanziari previsti: la

creazione di un certo numero di posti di lavoro, la localizzazione

dell’investimento in un’area geografica depressa, l’apporto di know

how, l’investimento in determinati settori merceologici considerati

prioritari e altro. I limiti più rilevanti alle acquisizioni sono dovuti al

rallentamento delle privatizzazioni, più volte annunciate ma in larga

parte ancora da realizzare, e al conseguente ruolo dello stato

nell’economia, che agisce da freno all’ingresso di nuovi operatori in

mercati quali per esempio telecomunicazioni o banche. Dalle

dichiarazioni ufficiali emerge che i prossimi due anni dovrebbero

essere cruciali per la privatizzazione del settore bancario e

assicurativo; sul mercato dovrebbero arrivare la principale società

assicurativa slovena (Triglav), Telekom ed Nkbm (secondo istituto

bancario del paese). Inoltre è in corso un dibattito sul destino delle

Ferrovie slovene, cui è interessata la Deutsche Bahn, che

investirebbe 8,9 miliardi di euro nell’infrastruttura ferroviaria slovena.

Secondo quanto riportato dalla stampa, prevarrebbe l’idea

(innovativa per il mercato sloveno) di una struttura basata sul

modello della società per azioni, cui lo stato sloveno fornirebbe le

infrastrutture e la Db il capitale. Ma importante soprattutto è che la

parte tedesca nell’holding ferroviario sarebbe del 60%, la parte

statale slovena del 40%. La futura holding riunirebbe, oltre alle

Ferrovie, il porto di Capodistria e l’Intereuropa (logistica terrestre),

poiché negli asset da conferire da parte slovena sarebbero incluse le

quote statali del porto di Capodistria e d’Intereuropa.

Secondo gli ultimi dati resi disponibili dalla Banca di Slovenia, nel

2007 gli investimenti esteri nel paese hanno subito un forte rialzo

Page 22: Vivere in Slovenia

22

(+2621,1 milioni di euro rispetto al 2006, con un aumento

percentuale del 39,9%), raggiungendo il valore di 9542,9 milioni di

euro. Tra di essi, prevalgono quelli di società provenienti dai Paesi

dell’Ue, soprattutto Austria, Paesi bassi, Francia, Germania e Italia.

Anche la Svizzera è un investitore importante: con una quota

dell’11,1% occupa il secondo posto subito dopo l’Austria (44,7%).

Riguardo ai singoli paesi investitori, l’incremento più rilevante

riguarda gli investimenti austriaci, che aumentano del 94,3% rispetto

al 2006, raggiungendo un valore assoluto di 4264,0 milioni di euro;

tale incremento risulta ancora più significativo se si considera che

l’Austria era già il primo paese investitore, e che la sua quota di

mercato tocca oggi il 44,7% del totale degli investimenti esteri. Per

gli altri paesi, da rilevare la conferma al settimo posto, subito dopo

l’Italia, del Lussemburgo, che passa da 287,9 a 354,6 milioni di euro

(con una crescita percentuale del 28% nel 2007). Di segno opposto

gli investimenti provenienti da Repubblica ceca (-4,2%), Gran

Bretagna (-37,2%) e Stati uniti (-62,3%); per gli Stati uniti va

segnalata l’inversione di tendenza rispetto alla progressiva crescita

degli ultimi anni.

Nel 2007 l’Italia ha aumentato i suoi investimenti del 28% rispetto al

2006, passando da 377,4 milioni di euro a 483,0, e rimane in sesta

posizione con una quota del 5,1%; la flessione (5,5% nel 2006) è da

attribuire al notevolissimo incremento degli investimenti austriaci,

che hanno contribuito in modo determinante sia all’aumento totale

degli investimenti esteri in Slovenia (+39,9%), sia alle riduzioni delle

quote degli altri paesi.

I principali settori di investimento per l’Austria sono quello

finanziario, delle attività commerciali, della produzione di fibre, carta

Page 23: Vivere in Slovenia

23

e prodotti di carta, e degli immobili. La Svizzera ha investito

soprattutto nel settore chimico, i Paesi bassi nel settore della

produzione di gomma e prodotti in plastica, nonché in altre attività

commerciali. Gli investimenti francesi sono incentrati sulla

produzione di veicoli (Renault), rimorchi e semirimorchi e nelle

attività finanziarie. La Germania, che in pratica occupa la stessa

posizione della Francia, ha investito soprattutto nella rappresentanza

e nel commercio all’ingrosso, nella produzione di macchine e

attrezzature e nella produzione di televisori e telefoni. La maggiore

garanzia per gli investimenti esteri è data dall’adozione della

normativa europea di riferimento. Non vi è alcuna differenza di

trattamento tra operatori stranieri e nazionali in materia fiscale; la

pressione fiscale scenderà nei prossimi anni, poiché l’aliquota sui

redditi per le società è già passata dal 25% del 2006 all’attuale 22%,

e dovrebbe raggiungere il 20% nel 2010. Le nuove aliquote sono il

frutto del compromesso raggiunto in sede governativa in seguito al

dibattito sull’introduzione della flat tax (l’eliminazione dell'aliquota

progressiva in favore di un'imposta unica sul modello delle politiche

fiscali di alcuni paesi dell'Est e di quelli baltici è stata molto

contestata e lasciata cadere). Nel 2006 è stata creata una nuova

agenzia governativa per la promozione degli investimenti esteri, la

Japti, che nel marzo 2007 ha aperto un ufficio a Milano.

La presenza italiana in Slovenia Va sottolineato che gran parte degli operatori italiani presenti in

Slovenia ha scelto di operare nel paese attraverso società

partecipate (o di cui si possiede la totalità del pacchetto azionario) di

diritto sloveno. Tali società utilizzano sempre più spesso gli istituti

Page 24: Vivere in Slovenia

24

bancari sloveni, che costituirebbero perciò il veicolo ideale di

promozione di alcuni strumenti di sostegno; inoltre, non va

dimenticata la sensibile presenza nel settore di gruppi italiani, quali

Intesa-SanPaolo ed Unicredit (attraverso Bank Austria

Creditanstalt), né che in questo caso è evidente la convergenza di

interessi tra istituzioni italiane e operatori sloveni. La presenza

italiana può essere suddivisa in tre tipologie di impresa, che

costituiscono fasi diverse di un tipico «ciclo di vita»: le imprese che

non hanno mai operato in Slovenia ma puntano a una penetrazione

commerciale e cercano soprattutto liste di importatori sloveni nei

diversi settori; quelle che, dopo aver operato in Slovenia per cinque-

otto anni come esportatrici, decidono di aprire una società mista

(normalmente nella forma della Doo-Srl) con l’importatore sloveno di

fiducia (di solito l’investimento è molto esiguo); le imprese presenti in

Slovenia da più tempo, attive, ben integrate, dotate di contatti con

l’impresa locale. In generale, i dati più recenti segnalano la presenza

di capitale italiano in numerose aziende slovene, ma è difficile

appurare quante di queste siano effettivamente operanti. Si può però

parlare di presenza italiana (attraverso controllate o filiali) in più di

100 imprese slovene, con un totale di circa 4000 addetti, che

operano nei seguenti settori: bancario, tessile, distribuzione

abbigliamento, produzione pelletteria, macchine lavorazione pelle e

componentistica, produzione occhiali e montature, distribuzione gas

naturale, commercio, produzione zucchero, produzione di macchine

agricole e componentistica, motori, distribuzione caffè torrefatto,

costruzioni civili, distribuzione stampa, semilavorati in legno, mobili,

materiale ferroviario e rotabile, produzione apparecchi

Page 25: Vivere in Slovenia

25

elettromedicali, prodotti chimici, distribuzione componentistica auto,

eccetera.

Citiamo inoltre le acquisizioni e gli insediamenti italiani nel paese:

- Il gruppo Oviesse ha aperto nel 2008 i primi tre punti vendita (a

Ptuj, Nova Gorica e Celje), e altri dovrebbero essere inaugurati

prossimi mesi.

- Sempre nel 2008, la Kyma srl ha aperto uno stabilimento a

Sezana attraverso la controllata Kyma doo, per la produzione di

ondulatori.

- Il gruppo Vidoni spa (costruzioni) ha creato nel corso del 2007

una società a Podnanos.

- Il gruppo Eurospin dispone di una rete piuttosto estesa di

supermercati.

- Il gruppo Bonazzi è presente in Slovenia nel settore tessile-fibre

dal 1993. Attraverso la Julon dd (oltre 500 dipendenti e

partecipazione del 75%) controlla tre stabilimenti.

- Safilo Group si è costituita come società slovena al 100% sotto il

nome di Carrera Optyl doo, azienda del settore ottico, presente

in Slovenia dal 1992 con 1300 dipendenti.

- Il gruppo Eni nel 1994 ha costituto con Geoplin la società

Adriaplin doo, che nel 1999 ha acquistato la società slovena

Slovenski plinovodi di Nova Gorica e si è convertita nella più

importante azienda privata di distribuzione gas in Slovenia (i suoi

investimenti superano i 25 milioni di euro).

- L’Acegas-Aps di Trieste e Padova ha stipulato un accordo con la

società Petrol (l’azienda slovena principale di distribuzione

energetica) per la realizzazione di un gasdotto per le località

costiere della Slovenia e per la gestione del servizio gas.

Page 26: Vivere in Slovenia

26

- Generali Group è presente in Slovenia dal 1997 attraverso

l’azienda slovena di assicurazioni (controllata al 53%) Generali

Zavarovalnica dd.

- La Società Bat srl si è costituita come società slovena al 100% a

ottobre 2002, creando così la Società di diritto sloveno

Eurofinance doo (settore consulenza finanziaria e aziendale).

- Nel 2002 ha avuto luogo l’acquisto da parte dell’allora San Paolo

Imi del 62 % di Banka Koper. Il gruppo Intesa San Paolo detiene

attualmente oltre il 90% della banca.

- La Technical srl (stampaggio metalli) ha costituito nel 2003 una

joint venture con la slovena Prometal di Sezana per la

produzione di ferramenta per l’industria del mobile.

- La società italiana Gbr spa (rivestimenti per autovetture) ha

costituto nel 2004 una joint venture con il gruppo Prevent dd, il

più importante produttore sloveno di sedili e rivestimenti tessili

per auto.

- La Sol spa, nel 1993, ha costituito una joint venture (Spg-Sol Plin

Gorenjska doo) per la produzione di gas tecnici con l’azienda

slovena Tpj doo. Nel corso del 2006 ha ampliato i suoi

stabilimenti, inaugurandone uno nuovo.

- Tramite l’acquisizione di Bank Austria Creditanstalt, realizzata

nel 2005, il gruppo Unicredit dispone di una diffusa rete di

sportelli nel paese.

Page 27: Vivere in Slovenia

27

Principali indicatori macroeconomici (valori in euro)

2007 2008 (1)

2008 (2)

Pil nominale (in miliardi di euro) 33,5 36,3

Pil reale (var%) 6,1 4,2 4,4

Produttività (var%) 3,3 3,3 3,3

Tasso di inflazione (%) 3,8 5,6 5,2

Consumi privati (var%) 3,1 3,2 -

Consumi pubblici (var%) 1,4 2,6 -

Investimenti fissi lordi (var%) 17,8 7,2 -

Domanda interna (var%) 6,9 4,2 -

Tasso di cambio (valuta loc. per euro) - - -

Debito estero (% sul Pil) 102,7 - 102,2

Debito estero lordo (in miliardi di euro) 34,4 - 37,1

(1) dati di previsione di Banca di Slovenia

(2) dati di previsione dell’Istituto per le analisi macroeconomiche e lo

sviluppo (IMAD)

Fonte: ICE

Page 28: Vivere in Slovenia

28

PUBBLICITÀ

www.expatsebooks.com

Page 29: Vivere in Slovenia

29

IL SISTEMA FINANZIARIO

Dal 1° gennaio 2007 l’euro è la valuta nazionale anche in Slovenia,

per i pagamenti in contanti e non. I pagamenti con carte di credito e

di pagamento sono possibili dappertutto, attraverso i terminali Pos.

Si può operare con le carte MasterCard, Maestro, Visa, Visa

Electron, Amex e Diners, nonché con le carte nazionali Activa e

Karanta. I contanti si possono prelevare dai bancomat di diverse

banche, sparsi in tutto il paese. I prelievi sono possibili anche con le

carte Mastercard e Visa, Maestro, Cirrus e Visa Electron Plus,

bisogna però controllare prima se sugli sportelli bancomat ci sono i

relativi adesivi. Presso le banche si possono cambiare soldi e

assegni, aprire conti, disporre bonifici e utilizzare altri servizi. Di

regola le banche sono aperte dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e

dalle 14 alle 17, il sabato solo quelle di turno, tra le 9 e le 12.

Conti correnti in Slovenia e all’estero I non residenti possono aprire conti correnti in valuta locale o

straniera con banche autorizzate dopo aver provato la propria

identità. I residenti possono mantenere conti correnti all’estero nel

caso si tratti di banche, persone fisiche con residenza temporanea in

Slovenia (visto o permesso di soggiorno per sei mesi), persone

fisiche con residenza permanente in Slovenia (visto o permesso di

soggiorno per più di 6 mesi), missioni diplomatiche o rappresentanze

consolari della Repubblica di Slovenia, residenti che svolgono servizi

di trasporto internazionale di beni e passeggeri e compagnie di

assicurazione

Page 30: Vivere in Slovenia

30

I residenti possono aprire conti in valuta straniera dopo aver provato

la propria identità (in accordo alla Legge sulle transazioni con

l’estero e quella sulla prevenzione del riciclaggio di denaro) e

depositare importi di denaro illimitati con banche autorizzate.

Residenti e non residenti (persone fisiche) sono obbligati a

dimostrare la propria identità in caso di depositi o prelievi che

eccedono il limite stabilito dalla normativa sulla prevenzione del

riciclaggio di denaro (12.500 euro).

Le operazioni con l’estero sono soggette al controllo della Banca di

Slovenia, del ministero delle Finanze, delle Autorità doganali, e

dell’Ispettorato per le operazioni con l’estero. I residenti sono

obbligati a fornire alla Banca di Slovenia e al ministero delle Finanze

tutte le informazioni richieste sulle transazioni di capitale nei modi

previsti dall’articolo 53 della stessa legge (controllo delle scritture

contabili e di altre documentazioni commerciali).

Il sistema bancario Il 31 dicembre 2007 in Slovenia operavano venti banche, altre tre

erano affiliate a banche straniere e tre uffici di rappresentanza di

istituti bancari stranieri in Slovenia. Inoltre erano attive tre casse di

risparmio, tre filiali di istituti di credito statali Aea e 190 istituti di

credito di stato che hanno dichiarato operazioni in Slovenia. Dal

1994 il numero delle banche si è ridotto costantemente.

Secondo un rapporto del «Banker magazine» tre banche slovene

sono tra le mille migliori del mondo: la Nova ljubljanska banka (Nlb)

si è classificata al 419° posto, la Gorenjska banka all’824° e la Nova

Page 31: Vivere in Slovenia

31

kreditna banka Maribor al 906°. La Nlb è di gran lunga la più grande

banca sul mercato e l’unica in espansione all’estero.

La percentuale delle quote di capitale detenute da stranieri nel

settore bancario è aumentata nel 2001 con l’acquisizione della Skb

da parte della Societé Générale di Parigi e l’acquisto di una

partecipazione nella Banka Koper da parte di San Paolo Imi. Nella

prima metà del 2002 la San Paolo Imi ha aumentato la sua quota

nella Banka Koper. Alla fine del 2006, circa il 37,7% del capitale

delle banche in Slovenia era detenuto all’estero.

La Banca Centrale di Slovenia (BCS) ha avviato una serie di riforme

per liberalizzare i flussi di capitali, e più in generale per favorire lo

sviluppo del sistema finanziario. Gli indicatori sono in miglioramento:

la percentuale dei Npl è scesa sotto il 3% del totale dei crediti, Roa

e Roe sono in aumento.

Le transazioni di capitale con l’estero La normativa di riferimento è costituita dalla Legge sulle operazioni

in valuta con l’estero (Zakon o deviznem poslovanju), in vigore dal 1°

settembre 1999. La legge disciplina: le operazioni tra residenti e non

residenti effettuate tramite sistemi di pagamento nazionali o stranieri;

operazioni tra residenti effettuate con mezzi di pagamento esteri o

con oggetto straniero; i trasferimenti unilaterali di capitale da o in

Slovenia che non costituiscono operazione tra residenti e non

residenti.

Per quanto riguarda i pagamenti correnti verso paesi stranieri, sono

privi di restrizioni, salvo l’adempimento degli oneri fiscali, come pure

quelli effettuati da paesi esteri per obbligazioni inerenti investimenti

Page 32: Vivere in Slovenia

32

di capitale straniero in Slovenia e trasferimento dei profitti generati

da tali investimenti.

Gli investimenti diretti compiuti con lo scopo di stabilire rapporti

economici durevoli e un’effettiva influenza sulla direzione di una

società o di altro soggetto economico, ovvero gli investimenti diretti

da parte di stranieri e la costituzione di società, sono soggetti alla

legge sugli Investimenti esteri (Gazzetta Ufficiale Repubblica

Slovena ULRS 30/93 e 32/93) e alla Legge sulle società (ULRS

30/93 e successive modificazioni).

Gli investitori stranieri possono impegnarsi in joint venture

(contrattuali o societarie), società a capitale interamente straniero e

concessioni per lo sfruttamento di risorse naturali o beni d’uso

comune. Gli investimenti diretti di non residenti sono liberi da

restrizioni ma alcune aree di investimento sono proibite e in altre la

partecipazione dei non residenti è limitata o soggetta a particolari

condizioni (per esempio l’approvazione dell’autorità competente).

Non sono ammessi investimenti esteri (cioè a capitale interamente

straniero) nei seguenti settori: assicurazioni, industria militare, mass

media, trasporti, comunicazioni e telecomunicazioni, pubblicità.

La partecipazione societaria di non residenti è sottoposta

all’approvazione della competente autorità per quanto riguarda le

società per investimenti finanziari (al massimo 20%) e le società

d’investimento autorizzate (al massimo 10%); l’acquisizione

straniera di più del 25% della quota di società privatizzate è

sottoposta all’approvazione dell’autorità competente.

Esistono limitazioni alla partecipazione di capitale straniero riguardo

alle società di revisione contabile (vedi oltre), alle società di

brokeraggio (massimo 24%), alle società per investimenti finanziari

Page 33: Vivere in Slovenia

33

(massimo 20%), alle società d’investimento autorizzate (massimo

10%), ai media (massimo 33%), alle banche (con l’approvazione

della Banca di Slovenia per ottenere una quota qualificata di diritto al

voto) e alle assicurazioni (partecipazione con previa autorizzazione).

In base alla nuova Legge sulla revisione (Zakon o revidiranju) del

2001, i titolari di azioni, che detengano una quota del capitale

sociale pari almeno al 75% e siano nella stessa misura legittimati

all’amministrazione devono essere società di revisione autorizzate,

slovene o aventi sede in stati membri dell’Unione europea. Le

società di revisione aventi sede in stati non appartenenti all’Unione

europea possono essere titolari di azioni delle società di revisione se

ricorre la condizione di reciprocità con lo stato in cui la società ha

sede.

La registrazione di investimenti diretti stranieri o la costituzione di

società interamente o parzialmente a capitale straniero è soggetta

alle medesime regole vigenti per le società slovene: entro 30 giorni

dall’operazione che costituisce l’investimento diretto i residenti

devono registrarlo (insieme a tutte le eventuali modifiche) nel

Registro degli investimenti esteri. Per acquisire lo status legale, tutti i

tipi di investimento (costituzione di società, joint venture,

acquisizione di quote) devono essere registrati presso il tribunale

competente che curerà di informare il ministero per le Relazioni

economiche e lo Sviluppo.

Il rimpatrio dei profitti è libero, dopo aver provveduto al pagamento

delle imposte.

Page 34: Vivere in Slovenia

34

Titoli mobiliari e transazioni bancarie

I residenti possono acquistare o vendere titoli mobiliari all’estero

soltanto mediante soggetti autorizzati, come pure i non residenti, che

sono obbligati ad aprire dei depositi a custodia presso banche

autorizzate per operazioni di investimento titoli.

I residenti possono condurre transazioni con non residenti senza

alcuna restrizione, ma sono tenuti a informare la Banca di Slovenia,

che indicherà il modo in cui i residenti devono intraprendere le

operazioni di credito con i non residenti.

Banche autorizzate possono concedere crediti in valuta straniera ai

residenti per finanziare importazioni di beni o servizi o adempiere

alle proprie responsabilità nei confronti di soggetti stranieri. La

Banca di Slovenia stabilisce le condizioni per la concessione di

crediti (in valuta straniera) a residenti in ipotesi diverse a quelle

indicate al punto precedente.

La Slovenska izvozna druzba (Slovenia export corporation) può

concedere crediti in valuta straniera per finanziare capitale circolante

netto a condizione che venga utilizzato per pagamenti transnazionali

o per rifinanziare crediti all’esportazione

Page 35: Vivere in Slovenia

35

COSTO DELLA VITA

Per quanto riguarda il costo della vita, innanzitutto va detto che la

maggior parte delle entrate viene utilizzata per l’acquisto di beni di

consumo (84,3%) e per i costi relativi all’abitazione (12,2%). Il

restante 3,5% va a coprire altre spese.

La maggior parte delle spese sostenute per beni di consumo va in

trasporti e comunicazioni (25,7% circa), incluso e il mantenimento di

autoveicoli, l’acquisto di biglietti di mezzi pubblici eccetera. Il 17,4%

copre le spese per l’acquisto di generi alimentari e bevande

analcoliche. Una larga percentuale della spesa copre i costi di

mantenimento dell’abitazione (affitto, gestione quotidiana, luce,

acqua, gas, telefono eccetera). Per le attività ricreative e culturali se

ne va l’8%, mentre l’acquisto di capi di abbigliamento e di calzature

assorbe il 7,6% del totale.

Potete farvi da soli un’idea di quello che offre un supermercato

(www.mercator.si/trgovina/seznam_izdelkov.asp), un ristorante

(www.jurman-sp.si/Katalog.asp?CatalogueGroupID=91), una

pizzeria (www.foculus.com/offer.asp).

Nelle tabelle che seguono sono indicati i prezzi medi di cose di uso

quotidiano (a novembre 2008). Lo stipendio netto mensile di un

dipendente è di 916 euro al mese.

In negozio

Riso [kg] 2,45

Pane bianco [kg] 1,88

Cornetto [al pezzo] 0,73

Page 36: Vivere in Slovenia

36

Pasta all’uovo [kg] 2,54

Biscotti [kg] 7,13

Pollo [kg] 3,46

Manzo [kg] 7,49

Vitello [kg] 14,75

Maiale [kg] 5,15

Salsicce [kg] 6,20

Mortadella [kg] 7,50

Salame [kg] 13,46

Merluzzo congelato [kg] 7,71

Tonno in scatola sott’olio [kg] 16,21

Uova [al pezzo] 0,1648

Latte fresco [l] 0,76

Yoghurt [kg] 2,61

Formaggio fresco [kg] 4,52

Emmental [kg] 10,69

Olio di girasole [l] 2,35

Burro [kg] 7,57

Mele [kg] 1,28

Uva bianca [kg] 2,08

Limoni [kg] 1,83

Arance [kg] 1,42

Banane [kg] 1,06

Patate [kg] 0,55

Page 37: Vivere in Slovenia

37

Cipolle [kg] 0,73

Lattuga [kg] 1,58

Pomodori [kg] 1,87

Cavolfiore [kg] 1,83

Miele [kg] 6,86

Marmellata [kg] 3,23

Cono gelato [al pezzo] 1,10

Zucchero [kg] 0,81

Succo d’arancia [l] 0,95

Coca cola [l] 0,75

Caffè [kg] 7,41

Vino bianco di qualità [l] 2,27

Birra bionda [l] 1,52

Sigarette occidentali [al pacchetto] 2,20

Marlboro [al pacchetto] 2,60

Giaccone da uomo imbottito [al pezzo] 137,10

Impermeabile da donna [al pezzo] 173,43

Maglietta di cotone per bambino [al pezzo] 7,75

Camicia da uomo a maniche lunghe [al pezzo] 47,71

Lavaggio a secco abito da uomo [giacca e pantaloni] 12,16

Scarpe di pelle da uomo [al paio] 87,12

Scarpe di pelle da donna [al paio] 72,40

Risolatura scarpe [al paio] 16,53

Page 38: Vivere in Slovenia

38

In casa

Acqua [m3] 0,5550

Svuotamento pozzo nero [m3] 1,0740

Smaltimento rifiuti [m3] 17,1411

Olio combustibile [l] 0,663

Elettricità ore diurne [kwh] 0,11885

Elettricità ore notturne [kwh] 0,07299

Metano [sm3] 0,7845

Lavatrice [al pezzo] 472,07

Frigorifero a due porte [al pezzo] 467,03

Su strada

Renault clio [al pezzo] 11.026,46

Vw polo [al pezzo] 12.085,36

Scooter 50 [al pezzo] 2.059,14

Bicicletta da donna 26 rapporti [al pezzo] 175,77

Assicurazione auto obbligatoria 31-40 kw senza

riduzioni 324,97

Benzina senza piombo 95 ottani. [l] 0,923

Gasolio [l] 0,996

Tagliando annuale automobile 32,12

Parcheggio all’aperto [2 ore] 2,13

Biglietto autobus urbano [1 corsa] 1,04

Page 39: Vivere in Slovenia

39

Abbonamento mensile treno per lavoratori, seconda

classe (50 km) 111,36

Taxi fino a 5 km, tariffa diurna [km] 1,21

Posta, telefono e altro

Francobollo per lettera [al pezzo] 0,2700

Telegramma [a pagina] 6,3000

Pacco postale 2-5 kg [al pezzo] 5,9213

Chiamata telefonica extraurbana [1 min.] 0,0275

Chiamata telefonica internazionale [1 min.] 0,1153

Abbonamento telefono [al mese] 11,12

Abbonamento televisione [al mese] 11,00

Quotidiano [a copia] 0,95

Settimanale [a copia] 1,80

Carta di credito [costo annuale] 15,71

Nei locali

Pasta al ragù 5,91

Menu completo (primo, secondo, dessert) 7,96

Pizza classica grande 5,82

Insalata 2,65

Gelato 3,18

Coca cola [2,5 dcl] 1,83

Caffè espresso 1,15

Page 40: Vivere in Slovenia

40

Vino [l] 11,26

Albergo, stanza singola con prima colazione + imposta

di soggiorno [a notte] 90,61

Taglio capelli per uomo 12,82

Taglio e piega per donna 27,10

Biglietto cinema, tariffa serale 4,69

Biglietto teatro 13,34

Biglietto stadio (football, basket pugilato) 8,41

Abbonamento mensile palestra per tutto il giorno 55,82

Fonte: Ufficio statistico della Repubblica di Slovenia

Page 41: Vivere in Slovenia

41

E ADESSO PARTIAMO Imparare la lingua Anzi, prima di partire, se stiamo espatriando, potremmo cercare di

impratichirci con la lingua. Oltre ai numerosi corsi tradizionali e per

pc reperibili nelle librerie specializzate, possiamo avvalerci dei molti

strumenti offerti gratis on line (per esempio www.allisatys.com

propone un corso abbastanza efficace, e su alcuni siti e portali

dedicati alla Slovenia si trovano dizionari e manuali di grammatica).

Potremo poi proseguire una volta in loco: per esempio a Lubiana il

Centro per lo sloveno (www.centerslo.net) offre soluzioni per tutti i

gusti e tutte le tasche, dal corso intensivo di sopravvivenza che dura

una settimana e fornisce le basi a corsi di durata trimestrale,

semestrale e annuale, corsi di perfezionamento e di cultura. Ora non

abbiamo più scuse: in viaggio!

Ingresso in Slovenia e permessi di soggiorno Se siete cittadini italiani per entrare in Slovenia è sufficiente la carta

d’identità indipendentemente dal motivo del viaggio, ma in ogni caso

è meglio essere in possesso di un passaporto valido.

I cittadini degli stati membri dell'Unione europea, dei paesi Efta,

nonché, tra l'altro, di Croazia, Cipro, Repubblica ceca, Estonia,

Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia e Slovacchia non hanno

bisogno di un visto per un soggiorno inferiore a tre mesi.

Dopo l'arrivo in Slovenia, se non si risiede in albergo, bisogna

registrarsi al più vicino posto di polizia entro tre giorni dall'arrivo. Per

periodi di residenza superiori a tre mesi è necessario registrarsi

presso l’autorità competente. I minori vengono registrati dai genitori.

Page 42: Vivere in Slovenia

42

Ci si registra al proprio indirizzo di residenza, presentando la carta di

identità o il passaporto, oltre ai documenti attestanti il diritto di

abitare all’indirizzo indicato (contratto d’affitto o di acquisto), e

dimostrando di poter contare su redditi regolari (pensione, impiego o

altro) e sull’assicurazione sanitaria obbligatoria. Il permesso di

soggiorno è valido per un anno con possibilità di rinnovo. Eventuali

variazioni di residenza o l’intenzione di abbandonare definitivamente

il paese vanno pure comunicati. Con la richiesta del permesso di

residenza viene assegnato a ciascuno il codice Emšo (equivalente al

nostro codice fiscale) necessario per i rapporti con il fisco, con le

banche e per tutti i rapporti di affari. Dopo aver ricevuto il codice

Emšo le comunicazioni di cambio di indirizzo e altre variazioni

possono essere effettuate on line tramite il portale governativo.

Quando si fa richiesta del permesso di residenza, la residenza

rimane valida nel paese di provenienza sino a quando la richiesta

non viene accolta. Per ulteriori informazioni, rivolgersi alla Direzione

per la migrazione del ministero dell’Interno sloveno. Gli uffici

amministrativi sono aperti dal lunedì al venerdì e il primo sabato di

ogni mese.

Ai cittadini degli stati membri dell’Ue non è richiesto permesso di

lavoro.

Come negli altri paesi membri dell’Ue l’introduzione di merci è libera,

e i regolamenti vigenti sono quelli comunitari. Le restrizioni

riguardano l’introduzione di bibite alcoliche e di tabacchi, su cui oltre

un certo limite si paga l’imposta sul consumo. Ogni maggiorenne

può importare in Slovenia, senza pagare le tasse, 200 sigarette o 50

sigari o 250 grammi di tabacco, un litro di bevande superalcoliche

(contenuto alcolico oltre il 22% vol.) o due litri di bevande con

Page 43: Vivere in Slovenia

43

contenuto alcolico fino al 22% vol. o di spumante, nonché due litri di

vino fermo; 50 grammi di profumi e 0,25 litri di eau de toilette fino a

un valore complessivo di 175 euro.

Portare animali in Slovenia

Tra i paesi membri dell’Ue, cani e gatti (spostamenti non

commerciali di animali domestici, quando gli animali rientrano con il

proprietario nel loro paese di residenza) per il passaggio del confine

necessitano del passaporto con l’attestato di vaccinazione

antirabbica; gli animali dovranno inoltre essere facilmente

identificabili (chip elettronico o tatuaggio). Per alcuni paesi membri

dell’Unione europea (Gran Bretagna, Irlanda e Svezia) sono in

vigore regolamenti particolari. Per gli altri animali domestici (roditori,

rettili, anfibi, pesciolini d’acquario, uccelli decorativi e altro), le regole

variano da un paese all’altro, vale la pena perciò di informarsi in ogni

singolo paese o contattare la Veterinary Administration of the

Republic of Slovenia (e-mail: [email protected])

Trasferire la macchina in Slovenia

Il principio della libera circolazione delle persone è una della pietre

miliari della Unione europea. Quindi sono state introdotte regole

pratiche per garantire ai cittadini degli stati membri una circolazione

agevole nei paesi membri: esiste una serie di regole comuni per il

riconoscimento reciproco delle patenti di guida, delle assicurazioni

automobilistiche, della possibilità di registrare i propri veicoli in un

altro paese membro. Se si desidera importare un veicolo per oltre

sei mesi bisogna sottoporlo alla procedura di controllo di conformità

con i regolamenti della Repubblica di Slovenia. Il Certificato di

Page 44: Vivere in Slovenia

44

conformità è essenziale per la registrazione. Su ogni veicolo

importato in Slovenia si paga una tassa, calcolata sulla base della

massa minima del veicolo, attestata nel Certificato di conformità.

Oltre al Certificato di conformità e alla certificazione dell’avvenuto

pagamento della tassa, sono necessari la polizza di assicurazione e

il libretto di circolazione, da cui risulti l’effettiva proprietà del veicolo. I

costi di registrazione per ottenere il certificato di registrazione che

autorizza il veicolo a circolare dipendono dal tipo di veicolo e sono

legati alla assicurazione e al test di adeguatezza alla circolazione

(se necessario). Comprendono le spese per le targhe, il certificato di

circolazione e le spese amministrative. Per circolare sulle autostrade

slovene è necessario dotarsi di un bollino (vedi capitolo: Arrivare e

viaggiare in Slovenia).

Le patenti di guida rilasciate da paesi della Unione europea vengono

riconosciute senza difficoltà dagli altri paesi membri. Chi desidera

guidare in Slovenia, come negli altri paesi membri esteri, per oltre

sei mesi, deve richiedere prima di partire la Patente di guida

internazionale (International driving permit) presso l’Associazione

automobilistica del proprio paese. Per ottenerla è necessario esibire

la propria patente in corso di validità e una foto tessera. Di solito non

costa molto, ma per essere valida deve essere accompagnata dalla

patente originale.

L’automobile può essere assicurata in qualsiasi paese dell’Unione,

purché la compagnia assicuratrice sia riconosciuta in Slovenia, e

l’assicurazione è valida in qualsiasi paese dell’Ue,

indipendentemente da dove avvengano eventuali incidenti.

Page 45: Vivere in Slovenia

45

Assistenza sanitaria e salute

Per i cittadini italiani è garantita dal tesserino sanitario, la Tessera

europea di assicurazione malattia (Team), che dà diritto alle

necessarie cure. Le prestazioni vengono erogate in base al principio

di parità con i cittadini del paese ospitante.

Quando si ha un rapporto di lavoro in Slovenia, l’inserimento nel

sistema sanitario obbligatorio si basa sul versamento dei contributi

percentuali alla retribuzione. Il sistema sanitario obbligatorio copre

anche i familiari che non possano usufruirne ad altro titolo.

Comprende l’assicurazione per malattie e infortuni intervenuti in

orario extralavorativo, l’assicurazione contro infortuni intervenuti

durante l’attività lavorativa e le malattie professionali. Il sistema

sanitario obbligatorio copre la maggior parte dei rischi per la salute,

ma non tutti e non completamente. Oltre al sistema sanitario

obbligatorio, previsto dall’Istituto sloveno per l’assicurazione

sanitaria, si può anche stipulare un’assicurazione sanitaria

volontaria, fornita da compagnie di assicurazione per ottenere

maggiori garanzie. Ciascuno deve decidere in autonomia se

stipulare un’assicurazione sanitaria volontaria, ma è consigliabile

assicurarsi per i servizi sanitari non coperti appieno dal servizio

sanitario obbligatorio.

Va segnalato che in Slovenia non esistono cliniche o ospedali privati

a eccezione del Centro chirurgico di Rozna Dolina (tel

386.61.274.222). Gli ospedali pubblici sono di buon livello. Quando

ci si reca a una visita medica è necessario presentare il tesserino

sanitario. Quanto alle cure dentistiche, secondo un’indagine

condotta di recente da un istituto specializzato europeo, rispetto ad

altri paesi membri dell’Ue la Slovenia è nella media del livello

Page 46: Vivere in Slovenia

46

europeo, e la prima classificata tra i nuovi paesi membri. Le cure

dentistiche sono a carico del sistema sanitario pubblico.

Per maggiori informazioni: www.zzzs.si; www2.zav-triglav.si;

www.vzajemna.si; www.adriatic-slovenica.si; www.coris.si

Numeri utili Centro chirurgico di Rozna Dolina : 386.1.477.94.00

Ospedale di Lubiana (Klinici center): 386.1.522.50.50; urgenze :

386.1.543.14.08.

Studio medico Barsos (privato) : 386.1.252.73.00.

Arrivare e viaggiare in Slovenia Aerei La compagnia aerea nazionale è Adria Airways, che tramite linee

regolari collega Lubiana con le maggiori città europee: Barcellona,

Francoforte, Monaco di Baviera, Vienna, Roma, Zurigo, Bruxelles,

Parigi, Londra-Gatwick, Birmingham, Dublino, Manchester,

Amsterdam, Copenaghen, Mosca, Spalato, Sarajevo, Skopje,

Ohrida, Tirana, Tel Aviv, Podgorica, Priština e Istanbul. Numerosi

altri vettori offrono voli regolari per la Slovenia: Austrian Airlines,

Swissair/Sabena, Aeroflot, Avioimpex, Montenegro Airlines, Croatia

Airlines, Czech Airlines.

Diversi club aerei offrono in Slovenia voli panoramici. In pratica, da

tutti gli aeroporti è possibile volare per tutta la Slovenia in quanto

tutti gli aeroporti sloveni sono raggiungibili in un'ora di volo. Gli

aeroporti hanno in genere delle linee già stabilite, si può però anche

scegliere un volo secondo i propri desideri. Così i voli sulla valle del

fiume Krka e sui dintorni di Novo Mesto sono parte tradizionale

Page 47: Vivere in Slovenia

47

dell'offerta dell'aeroporto di Novo Mesto, la vista della regione tra

Slovenj Gradec, Celje e Velenje viene offerta dall'aeroporto di

Slovenj Gradec, mentre dal più antico aeroporto sloveno di Divača,

vi conducono oltre la regione carsica verso il lago intermittente di

Cerkno e sulla capitale Lubiana, da qui sul fiume Sava fino ai laghi di

Bled e di Bohinj, poi sull' Isonzo fino a Plezzo, Tolmino e Solkan,

infine oltre Nuova Gorizia e Sesana indietro fino a Divača. I prezzi

dei voli panoramici dipendono dalla loro lunghezza e dal genere

degli aerei.

Traghetti Da marzo a ottobre o all'inizio di novembre, il Principe di Venezia, un

catamarano di 39 metri fa servizio tra Venezia e la costa slovena. La

Venezia Lines fa un servizio di catamarani veloci tra Venezia e

Portoroz (Portorose)/Piran (Pirano).

In estate la Trieste Lines ha un collegamento di aliscafi tra Trieste,

Piran (Pirano), Poreč (Parenzo) and Rovinj (Rovigno). Portorož

(Portorose) è il principale porto della Slovenia.

Treni La rete ferroviaria è soddisfacente, i tempi di viaggio però sono

abbastanza lunghi, più che in Italia (ma i ritardi sono molto rari). Per

quanto riguarda i collegamenti con l’Italia, ne esiste uno giornaliero

con l’Euronotte Venezia. I collegamenti interni tra le grandi città e i

paesi sono regolari e abbastanza frequenti e i treni sono confortevoli

e dotati di aria condizionata.

Page 48: Vivere in Slovenia

48

Autobus

Esistono numerose compagnie e linee internazionali di autobus che

collegano la Slovenia con il resto d'Europa. Sono disponibili linee di

autobus che collegano Lubiana e Capodistria con Trieste. Per

quanto riguarda i collegamenti interni, le corse sono frequenti ed

economiche, e la rete raggiunge tutti gli angoli del paese. L'autobus

è l'unico modo pratico per raggiungere Bled e Bohinj, le Alpi Giulie e

gran parte della costa da Lubiana. La principale stazione degli

autobus a Lubiana è situata vicino alla stazione ferroviaria.

Automobile o moto L’assetto delle infrastrutture viarie è buono, e altrettanto si può dire

delle condizioni del traffico. Sono aperti alla circolazione il tratto

dell'autostrada A1 tra Ljubljana e Koper (sulla costa slovena) e

quello tra Ljubljana e Maribor. Le motociclette, le automobili e i

veicoli combinati il cui peso complessivo non superi le 3,5 tonnellate,

dal 1° luglio 2008, per poter girare su autostrade e super strade a

scorrimento veloce (due corsie per ogni senso di marcia) nonché

sulla tangenziale di Lubiana, devono dotarsi di bollino autostradale

(vinjeta) da applicare sul parabrezza. Il prezzo del bollino annuale

per le automobili è di 55 euro (validità dal 1° dicembre dell’anno

precedente al 31 gennaio dell’anno successivo, cioè per 14 mesi), e

35 euro per il bollino semestrale (con validità di sei mesi consecutivi

dal giorno dell’acquisto). È stato introdotto inoltre il bollino annuale

per le motociclette del valore di 27,50 euro e semestrale di 17,50

euro. I bollini sono in vendita presso i distributori di benzina in

Slovenia e nei paesi limitrofi, nelle sedi dell’Automobil club, presso

gli uffici postali in Slovenia e in alcune edicole. La multa prevista per

Page 49: Vivere in Slovenia

49

i viaggi sulle strade a pagamento senza il bollino, varia da 300 a 800

euro.

I prezzi per il noleggio di auto e moto sono accettabili. Il prezzo della

benzina è piuttosto basso. Il comportamento degli automobilisti locali

può essere pericoloso soprattutto sulle strade statali e secondarie.

Bisogna fare molta attenzione a rispettare il codice stradale. Se la

stradale vi ferma è buona norma restare a bordo dell’auto, spegnere

i fari e accendere le luci dell’abitacolo. Ovviamente tenere le mani in

vista, sul volante. In caso di incidente è consigliabile chiamare la

stradale (113) In caso di panne o di incidente non grave si può

chiamare il 987 (corrisponde all’Amsz, l’Automobil club sloveno).

Ricordate, i poliziotti delle stradale sono implacabili, perciò riteniamo

utile dare una linea sintetica delle norme di guida.

Guida a destra, sorpasso a sinistra. È vietato l’impiego del cellulare

durante la guida (possono essere utilizzati solo i telefoni viva voce).

Tutti i veicoli hanno l’obbligo di tenere i fari anabbaglianti accesi su

tutte le strade, giorno e notte. I proiettori fendinebbia possono

essere utilizzati quando la visibilità è inferiore a 50 metri. È

obbligatorio avere a bordo lampadine di ricambio. L'utilizzo di

pneumatici chiodati è vietato su tutte le strade. Il limite di velocità nei

centri abitati è di 50 km orari , ma esistono sempre più zone dove la

velocità è limitata a 30 km orari: dette zone sono delimitate dal

segnale «zona 30».

In autostrada il limite è di 130 km orari per motociclette,

vetture, camper fino a 3,5 tonnellate; 80 km orari per vetture con

rimorchio o caravan, pullman, camion fino a 75 quintali; 70 km orari

per autocarri oltre 75 quintali; nelle strade a scorrimento veloce 100

km orari per motociclette, vetture e camper fino a 3,5 tonnellate; 80

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50

km orari per vetture con rimorchio o caravan, pullman, camion fino a

75 quintali; 70 km orari per camion oltre 75 quintali. Nelle altre

strade: 90 km orari per motociclette, vetture e camper fino a 3,5

tonnellate; 80 km orari per vetture con rimorchio o caravan, pullman

e camion fino a 75 quintali; 70 km orari per camion oltre i 75

quintali. Inoltre va ricordato che la circolazione dei mezzi pesanti

oltre le 7,5 tonnellate è vietata tutte le domeniche e i giorni festivi

dalle ore 08.00 alle 21.00.

Per l’alcol fate attenzione, la polizia stradale non concede deroghe. Il

tasso alcolemico legale per i conducenti di vettura privata o di

motocicletta è dello 0,05% (un calice di vino o una birra piccola e si

è già a rischio di averlo superato); per i professionisti della guida la

norma è ancora più rigorosa: 0%. Vengono effettuati test di

rilevamento nel caso che un conducente sia sospettato di essere

sotto l'influenza dell'alcol o di stupefacenti (cioè quasi tutte le volte

che vi fermano), oppure a seguito di un incidente o di un'infrazione.

Il test di rilevamento sul posto è di norma seguito da un controllo

più approfondito da effettuarsi in una stazione di polizia o da un

esame medico.

Quanto alle multe: sul posto l'agente di polizia che ha rilevato la

contravvenzione può riscuoterne l'ammenda seduta stante; se il

pagamento viene effettuato entro otto giorni, l'importo è ridotto del

50%. Gli automobilisti stranieri che rifiutano di effettuare il

pagamento seduta stante rischiano la confisca del passaporto e di

altri documenti, e di dover comparire dinanzi a un tribunale. In

generale, le infrazioni gravi commesse dagli stranieri sono

sottoposte a giudizio il giorno stesso, con l'ausilio di un interprete

quando necessario. Un veicolo può essere confiscato per 24 ore

Page 51: Vivere in Slovenia

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qualora ostruisca la pubblica via, rappresenti un pericolo per la

sicurezza stradale o nel caso il conducente si rifiuti di seguire le

indicazioni di un agente di polizia.

L’equipaggiamento obbligatorio è costituito dal casco di protezione

per motociclisti, ciclomotoristi e ciclisti. Ai bambini di età inferiore ai

12 anni non è consentito viaggiare in motocicletta. In automobile ci

vogliono cinture di sicurezza e seggiolino per bambini adatti alla loro

taglia. Gli occupanti di sedili dotati di cinture di sicurezza devono

obbligatoriamente allacciarle. I bambini di età superiore ai 12 anni

possono utilizzare la cintura, e i minori di 12 anni non possono

viaggiare sui sedili anteriori. Tutti i veicoli a motore con più di due

ruote, compresi i veicoli immatricolati all'estero, devono essere dotati

un triangolo segnalatore di pericolo. Sono indispensabili inoltre un kit

di pronto soccorso (attenzione alla scadenza), e per autocarri e

pullman un estintore.

Dal 15 novembre al 15 marzo, nonché in qualsiasi periodo le

condizioni della circolazione siano rese pericolose da nevicate o

presenza di ghiaccio, le autovetture private e i veicoli fino a 35 q

devono essere equipaggiati di pneumatici da neve montati sulle 4

ruote oppure, in alternativa, di pneumatici normali e catene da neve

a bordo del veicolo.

I carburanti in commercio sono la benzina verde, la benzina super e

il gasolio. Nelle stazioni di rifornimento carburanti accettano le carte

di credito. Non esistono distributori automatici.

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52

PUBBLICITÀ

www.expatsebooks.com

Page 53: Vivere in Slovenia

53

CON I FIGLI IN SLOVENIA Istruzione Va detto che le scuole sono organizzate e dirette bene. Il sistema

scolastico sloveno è strutturato in modo leggermente diverso da

quello italiano. L’istruzione elementare è obbligatoria e dura nove

anni. I bambini cominciano la scuola a sei anni. Per il periodo

prescolastico esistono asili pubblici e privati. È possibile iscrivere i

piccoli a partire da un anno di età. Mandare i bambini all’asilo non è

obbligatorio, salvo l’ultimo anno prima dell’ingresso a scuola.

Per l’istruzione superiore esistono due indirizzi distinti e con diversa

finalità. Chi sceglie di frequentare il liceo, «gimnazija», si prepara a

proseguire gli studi dopo la maturità, chi sceglie di affrontare il

percorso tecnico-professionale, più breve, si prepara invece a

entrare nel mondo del lavoro dopo la maturità tecnica.

L’istruzione superiore si svolge nelle università, pubbliche e private,

divise in facoltà, accademie delle belle arti e college professionali

(che operano anche al di fuori della struttura universitaria). I figli di

cittadini stranieri e di persone che non hanno la cittadinanza slovena

ma risiedono nel paese hanno gli stessi diritti all’istruzione

elementare obbligatoria dei piccoli sloveni, in base al principio di

reciprocità. Per loro vengono organizzate, in conformità agli accordi

internazionali, lezioni della loro lingua madre e di cultura del loro

paese. Per l’istruzione secondaria vale la stessa regola, ma ogni

anno il ministero dell’Istruzione stabilisce il tetto massimo di cittadini

stranieri che possono iscriversi ai licei. In mancanza di reciprocità gli

studenti stranieri dovranno pagarsi gli studi. Altrettanto vale per

l’istruzione superiore. Naturalmente per i cittadini dell’Unione

Page 54: Vivere in Slovenia

54

europea vengono applicate le stesse condizioni applicate ai cittadini

sloveni.

Per chi preferisce esistono diverse scuole internazionali, di stato o

rette da associazioni non profit.

Nel settembre di quest’anno è stata inaugurate la British

International School of Ljubljana. Si trova nella zona settentrionale

della città e in questa prima fase accetta bambini dai tre ai quindici

anni di età. L’insegnamento si svolge in inglese, ma ci sono anche

interventi in sloveno. Entro il 2010 prevede di aprire i corsi per il

conseguimento della maturità. Per maggiori informazioni contattare il

direttore all’indirizzo [email protected] o visitare il sito

www.britishschool.si

La scuola elementare statale Danila Kumar di Lubiana accetta

bambini dai sei ai tredici anni di età. Ha un programma

internazionale dal 1993. Il ministero dell’Istruzione copre oltre la

metà dei costi, quindi le tariffe sono contenute. È frequentata da 108

studenti di trentacinque paesi diversi. È dotata anche di un asilo

d’infanzia per bambini dai tre ai cinque anni di età. L’insegnamento

avviene in inglese. Per maggiori informazioni:

[email protected].

Dal 1995 è attiva la QSI International School of Ljubljana. Accetta

bambini dai tre anni di età e comprende corsi fino a tutte le superiori.

Ha una palestra di 1000 metri quadrati e due campi da baseball, e si

trova in prossimità di un bosco. L’insegnamento avviene in inglese,

ma vi si studiano anche sloveno, tedesco spagnolo e francese. Offre

molte attività sportive, dal nuoto al tennis al pattinaggio, e molte

attività post scolastiche. Per maggiori informazioni:

[email protected]; www.qsi.org.

Page 55: Vivere in Slovenia

55

Il liceo Bežigrad ha già adottato il programma del baccalaureato

internazionale (Ib), e svolge il programma delle medie (dai tredici ai

sedici anni e quello per il diploma di baccalaureato internazionale

(dai sedici ai diciannove anni). Attualmente è frequentato da una

sessantina di studenti, e oltre alle materie curriculari offre

insegnamenti interdisciplinari (approcci all’apprendimento,

educazione sanitaria, sociale, ambientale eccetera). Per maggiori

informazioni: www.gimb.org/gimb.

Identico programma è adottato dal secondo liceo di Maribor, che

quest’anno attende i primi studenti stranieri di diverse nazionalità.

Per maggiori informazioni: www.druga.org.

L’École française de Ljubljana ha sede nei locali della scuola

elementare Livada. Accoglie i bambini dai tre anni di età fino alla fine

delle elementari. Fa parte della rete dell’Agenzia di insegnamento

del francese all’estero (Aefe) con cui ha una convenzione. La

gestione della scuola è assicurata dall’associazione dei genitori degli

allievi (Afe). L’insegnamento ovviamente è in lingua francese. Per

maggiori informazioni: www.ecolefrancaiseljubljana.net.

Scuole italiane esistono solo a Capodistria, Isola e Pirano dove c’è

una minoranza italiana. Ogni località ha una materna, una

elementare (dell’obbligo, corrispondente alle nostre elementari e

medie inferiori) e una superiore. Si tratta di istituzioni statali, dove la

lingua d’insegnamento è l’italiano, mentre i programmi sono del tutto

simili a quelli delle scuole della maggioranza, con in più ovviamente

la materia «lingua e letteratura italiana» oltre ad alcune integrazioni

nei programmi di geografia, storia, storia dell’arte e musica.

Page 56: Vivere in Slovenia

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A livello universitario sono attivi corsi di laurea in Lingua e cultura

italiana sia presso l’Università del litorale di Capodistria sia presso

l’università di Lubiana.

Le cose che piacciono ai piccoli e ai giovani I ragazzi vogliono fare cose divertenti e vedere posti interessanti. La

Slovenia è un paese montuoso, ma ha anche uno sbocco sul mare.

Nello stesso giorno si può andare a sciare in montagna la mattina e

fare una passeggiata sulla spiaggia nel pomeriggio. Si possono

praticare lo sci e lo snow board, ma anche il nuoto e lo sci d’acqua.

A Lubiana ci sono i cinema più grandi. Cinema più piccoli si trovano

a Maribor, Koper (Capodistria) e Celje. A Lubiana c’è anche il centro

ricreativo Arena, con piste da bowling, campi da tennis, piscine e

una pista di pattinaggio a rotelle. Proprio accanto c’è il parco

acquatico Atlantis, dove è possibile nuotare all’aperto e al coperto.

Vale la pena di andare allo zoo, ci sono quasi settecento animali.

Inoltre in Slovenia esistono molte fonti termali sparse in tutto il paese

Page 57: Vivere in Slovenia

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INVESTIRE IN SLOVENIA I pro e i contro per l’imprenditore La Slovenia non è molto diversa dall’Italia, e questo è il primo

vantaggio per gli imprenditori italiani. Inoltre sono garantiti parità di

trattamento tra soggetti residenti e non residenti, e il diritto al

rimpatrio degli utili o dei capitali in caso di disinvestimento. Benché

in alcune attività la partecipazione, diretta o indiretta, di stranieri sia

limitata a una quota di minoranza prefissata, in linea generale c’è la

possibilità di operare in tutti i settori economici (eccetto quelli delle

forniture militari, della previdenza sociale obbligatoria e dei giochi a

premi) e ricorrere a tutte le forme di impresa previste dal Codice

commerciale del 1993.

Esiste la possibilità di avviare rapporti commerciali agevolati con gli

altri paesi dell’ex Iugoslavia, sfruttare le notevoli sinergie offerte dalla

cooperazione con operatori sloveni e dalla presenza di personale

qualificato. Infatti le risorse umane sono di livello qualitativo

eccellente. La scolarizzazione è altissima, e il personale sloveno ha

una marcia in più, la conoscenza delle lingue. Il 71% della

popolazione è in condizione di comunicare almeno in una lingua

straniera. L’inglese e il tedesco sono quelle più diffuse. Inoltre grazie

alla lungimiranza delle autorità, da trent’anni l’informatica è stata

inserita come materia curricolare universitaria, e i corsi di scienza

dell’informazione e di informatica sono molto frequentati, sia

all’università di Lubiana sia a quella di Maribor. Al momento si

sfiorano i 7000 iscritti.

La posizione geopolitica centrale all'incrocio degli itinerari di

commercio e di trasporto conferisce alla Slovenia un ruolo

Page 58: Vivere in Slovenia

58

particolare, facendone uno snodo essenziale tra l’Europa

occidentale e i nuovi mercati dell’est europeo. Avvalendosi di tale

posizione, dopo decenni di incremento dei rapporti economici con i

propri vicini, la Slovenia è in situazione ottimale per servire i mercati

della regione. Il numero delle società straniere che insediano le loro

sedi regionali in Slovenia sta aumentando, anche in considerazione

dell'esperienza dei manager locali, delle risorse commerciali, e della

profonda conoscenza che hanno gli sloveni dei mercati regionali. La

maggior parte degli operatori, oltre a parlare almeno una lingua

straniera, conosce bene le leggi e sa come gestirle. Ma soprattutto,

per antica tradizione, non vi sono barriere culturali. In particolare, per

quanto riguarda noi italiani, la vicinanza geografica facilita controlli e

contatti, soprattutto per le piccole imprese. Altro vantaggio è

costituito dalla risorsa potenziale delle minoranze, quella slovena in

Italia e quella italiana in Slovenia, i cui membri padroneggiano

entrambe le lingue e conoscono la mentalità di entrambi i popoli.

Un altro punto a favore della Slovenia è costituito dalla qualità delle

infrastrutture. Il paese si trova nel punto di intersezione tra i due

corridoi per il trasporto su gomma e su rotaia. Le sue linee di

trasporto e infrastruttura IT sono ben sviluppate. Il porto adriatico di

Koper (Capodistria) rappresenta il collegamento marittimo più diretto

per le merci in arrivo dall'Asia verso i paesi interni dell'Europa

centrale, attraverso il Canale di Suez.

Va aggiunto che tra il 2003 e il 2004 il governo ha varato una serie di

provvedimenti che assicurano condizioni favorevoli alle imprese

estere qualora decidano di investire in Slovenia (si veda in tal senso

l'Accordo bilaterale italo-sloveno dell'agosto 2003). La tassazione

sulle società è bassa e calerà ancora. Il ministero per l'Economia

Page 59: Vivere in Slovenia

59

slovena ha inoltre attivato dei programmi di finanziamento su misura

per promuovere gli investimenti esteri sul territorio; si tratta di

programmi annuali che definiscono puntuali azioni di finanziamento

a favore dell'avvio di nuove attività da parte di stranieri (Fdi

Government Promotion Scheme).

Va aggiunto che problemi come la corruzione o la criminalità, che

costituiscono un rischio e un potenziale costo in altri paesi della ex

Iugoslavia, in Slovenia non esistono. Come logico, ci sono anche

degli svantaggi. Innanzitutto, è un paese che presenta costi di

produzione mediamente più alti rispetto agli altri paesi del sudest

europeo: i livelli salariali sono molto elevati, comparati a quelli degli

stessi paesi dell'Europa centrorientale, la retribuzione netta media

eccede i 900 euro mensili, che quasi raddoppiano se si considera

l’ammontare lordo pagato dall’impresa; i datori di lavoro sono tenuti

a versare ai lavoratori, oltre a consistenti contributi sociali, anche un

rimborso per i trasporti e i pasti. Il costo dei terreni edificabili e dei

servizi comunali è alto: la terra disponibile non è molta, è alquanto

frazionata e le pratiche relative al cambio di proprietà (per esempio

quando si desidera acquisire appezzamenti più grandi) o al cambio

di utilizzo per un terreno (per esempio da agricolo a industriale) sono

piuttosto lente e macchinose.

Tali difficoltà sono soggette a una certa variabilità a causa della

relativa autonomia in cui godono i comuni, che possono rendere di

fatto impraticabile o particolarmente vantaggioso un investimento

estero all'interno dell’area di loro competenza, a seconda delle

priorità dell'amministrazione locale e dell'impatto previsto

dell'investimento sulla realtà produttiva locale. Ma con l’ingresso

nell’Unione la situazione è assai migliorata: gli ostacoli che ancora

Page 60: Vivere in Slovenia

60

persistono non sono connessi alla legislazione in vigore, quanto

piuttosto a una certa difficoltà da parte delle varie amministrazioni a

mettere in pratica le nuove regole imposte dall’Ue e, in alcuni casi,

alla diversa interpretazione e applicazione delle normative europee

(settore trasporti e fiscale sul regime dell’Iva).

Occorre inoltre rilevare l’andamento alterno del processo di

privatizzazione delle aziende di stato: di 35 aziende statali di cui era

stata annunciata la vendita a fine 2002, solo due sono state

effettivamente vendute nel 2003 e nessuna nel 2004. Nel 2007,

tuttavia, lo stato ha ceduto per 105 milioni di euro la quota del

55,35% dell’Industria slovena dell’acciaio (Sij) al gruppo russo Koks,

filiale della russa Industrial metallurgical holding. La presenza statale

si avverte ancora decisamente nel settore industriale, ma soprattutto

nella Telekom, nelle principali società elettriche, nel settore

assicurativo, nell’operatore portuale Luka Koper, nell’operatore

aeroportuale di Lubiana ed in alcuni importanti istituti di credito, tra

cui la prima banca del paese (Nova Ljubljanska Banka). Nei primi

mesi del 2008 il principale investitore belga Kbc ha deciso di cedere

la propria quota di Nlb proprio a seguito dell’impossibilità di

acquisirne dall’azionista pubblico il pacchetto di controllo.

Nei primi mesi del 2006 il governo sloveno ha formalizzato la

decisione di privatizzare la Nova Kreditna Banka Maribor e la

Telekom, ma non va dimenticato che i processi di privatizzazione di

queste società si annunciano piuttosto lunghi.

Il processo di privatizzazione della Telekom è ancora in forse, e a

fine settembre 2008 l’azionista di maggioranza era ancora il governo

sloveno.

Page 61: Vivere in Slovenia

61

Triglav, la principale azienda di assicurazioni del paese (quota del

mercato di circa il 40%), è entrata a settembre 2008 nella borsa

slovena. Il 34% della società è passata in data 21 giugno 2008, su

decisione dello governo, all’Ente sloveno per l’assicurazione

pensionistica Zpiz, ma anche se è stata annunciata già più volte

l’intenzione di privatizzare completamente la compagnia non ha

ancora avuto seguito.

In ogni caso, ogni valutazione sull’andamento delle privatizzazioni

dovrà essere rimandata al 2009, quando il nuovo governo (nelle

elezioni di settembre 2008 si sono imposti i partiti di centro-sinistra)

avrà reso pubbliche le sue decisioni strategiche a riguardo.

I settori più interessanti Esistono alcuni settori da privilegiare per gli investimenti: per

l’industria quelli ad alto contenuto tecnologico relativi all’ambiente

(bioteconologie per l’agricoltura), quelli che sfruttano materie prime

esistenti nel paese (per esempio il legno), la componentistica

meccanica (collaborazione industriale), grandi opere edilizie (con

gare e appalti finanziati con fondi Ue, in un contesto istituzionale

assai più trasparente rispetto agli altri paesi della ex Iugoslavia); per

il terziario il turismo (tra i settori considerati prioritari dal governo),

credito e assicurazioni (non sono ancora state privatizzate alcuni

importanti istituti di credito e compagnie di assicurazione),

commercio e distribuzione (la grande distribuzione è estremamente

concentrata, con un livello di prezzi abbastanza alto), servizi che in

Italia sono offerti dalle municipalizzate (il cui livello medio in Slovenia

può essere decisamente migliorato), progetti di ingegneria e

infrastrutture.

Page 62: Vivere in Slovenia

62

Gli incentivi

Sono due le leggi che riguardano da vicino coloro che intendano

investire in Slovenia e cioè la Legge sugli investimenti esteri e la

Legge sulle società commerciali slovena. In base a tali riferimenti

normativi un soggetto straniero può costituire società, acquisire

partecipazioni (anche totalitarie), aprire filiali con gli stessi diritti

spettanti agli investitori sloveni. Sono state di recente studiate

alcune misure per parificare gli investitori stranieri e quelli nazionali,

con il fine di migliorare i rapporti commerciali e attrarre risorse sul

territorio sloveno; tali misure riguardano una sostanziale

liberalizzazione dei settori d'investimento (non sono ammessi

investimenti a capitale interamente straniero soltanto nel settori

dell'industria militare, del gioco d'azzardo, delle assicurazioni, dei

trasporti, delle comunicazioni e della pubblicità) e una riduzione dei

costi, con agevolazioni fiscali (illustrate nel capitolo Imposte) e

contributi all'investimento.

Le aziende interessate a investire in Slovenia possono utilizzare i

servizi della neocostituita agenzia governativa Japti (www.japti.si),

che ha di recente aperto un ufficio a Milano, da cui si possono

attingere tutte le informazioni necessarie su finanziamenti e

agevolazioni. Va segnalato un documento pubblicato sulla gazzetta

ufficiale di marzo 2007 (G.U. RS 39/2007), riguardante gli incentivi

governativi per attirare gli investimenti esteri nel paese (Public

tender for applications under the FDI cost-sharing grant scheme in

2007 and 2008, consultabile tramite il sito www.investslovenia.org)

che contiene in sintesi i riferimenti settoriali, geografici e sociali per

usufruire dei contributi finanziari previsti: la creazione di un certo

numero di posti di lavoro, la localizzazione dell’investimento in

Page 63: Vivere in Slovenia

63

un’area geografica depressa, l’apporto di know how, l’investimento

in determinati settori merceologici considerati prioritari eccetera.

Di seguito in sintesi le agevolazioni previste.

Aiuti diretti di fonte nazionale In Slovenia esistono tre fondi pubblici, costituiti e organizzati in base

alla Legge sui fondi pubblici del 2000, creati per incentivare l'attività

economica e gli investimenti delle imprese: il Fondo pubblico per lo

sviluppo delle piccole iniziative economiche, il Fondo pubblico per lo

sviluppo regionale e il mantenimento dell'occupazione nelle aree

rurali e il Fondo per lo sviluppo e l'ecologia.

Il Fondo sloveno per le Imprese (Fse) è stato istituto con lo scopo di

facilitare l'accesso a finanziamenti per le Pmi che intendano investire

per la loro crescita e il loro sviluppo, e prevede cinque misure

agevolative a favore di micro, piccole e medie imprese:

1. Un finanziamento a tasso agevolato concesso alle Pmi con

meno di 100 dipendenti per investimenti fino a 380 mila euro.

L'agevolazione consiste in una riduzione del tasso di interesse

bancario sul 50% dell'intero investimento, cui si aggiunge un

contributo pari al 12% del finanziamento.

2. Un finanziamento a tasso agevolato alle stesse condizioni di

quello illustrato al punto precedente, dal quale si differenzia

soltanto per il fatto che le risorse assegnate sono formate in

parte dal Fse e in parte da fondi regionali.

3. Un finanziamento a nuove imprese, sorte da meno di 42 mesi e

con meno di 9 dipendenti, per investimenti fino a 130 mila euro.

L'agevolazione consiste in un prestito a tasso agevolato pari al

3% sul 50% dell'intero investimento.

Page 64: Vivere in Slovenia

64

4. Dei microcrediti a favore di piccole imprese in fase di start-up

elargiti direttamente dal Fse senza l'intermediazione di banche. I

prestiti possono arrivare fino a 50 mila euro e possono

riguardare il 50% dell'investimento ad un tasso di interesse pari

al 4,5%.

5. Garanzie agli investimenti offerte al fine di facilitare la

concessione di finanziamenti di lunga durata delle Pmi con meno

di 100 dipendenti, che si cumulano con il prestito agevolato (fino

al 50% dell'investimento, per importi non superiori a 380 mila

euro) riducendo il tasso di rischio; il Fse sostiene l'investimento

con un contributo pari al 35,5% dell'importo della garanzia

assegnata.

Aiuti diretti di fonte comunitaria Per il periodo 2007-2013 la Slovenia potrà disporre di uno

stanziamento complessivo di 4100 milioni di euro a valere sui Fondi

strutturali e il Fondo di coesione, per promuovere la crescita

economica, creare posti di lavoro, rafforzare il capitale umano e

garantire lo sviluppo equilibrato e armonioso, in particolare a livello

regionale. Per raggiungere questi obiettivi, il Qsn sloveno è articolato

nelle seguenti linee di intervento tematiche e territoriali prioritarie:

- promuovere l'imprenditorialità, l'innovazione e lo sviluppo

tecnologico

- migliorare la qualità del sistema di istruzione, della formazione e

delle attività di ricerca e sviluppo

- migliorare la flessibilità del mercato del lavoro, in particolare

attraverso la creazione di posti di lavoro e la promozione

dell'integrazione sociale

Page 65: Vivere in Slovenia

65

- creare le condizioni per la crescita e lo sviluppo, fornendo una

mobilità sostenibile, migliorando la qualità dell'ambiente e

realizzando le infrastrutture adeguate

- promuovere uno sviluppo regionale equilibrato.

Il Qsn troverà concreta attraverso 3 programmi operativi:

1. Programma “Rafforzare le potenzialità di sviluppo regionale”, con

uno stanziamento di 2,01 miliardi di euro, di cui 1709 milioni di

euro di cofinanziamento Fesr

2. Programma “Sviluppo delle infrastrutture di trasporto e

dell’ambiente”, finanziato dal Fesr e dal Fondo di coesione, cui si

aggiunge il cofinanziamento sloveno per una dotazione

finanziaria complessiva di 1,9 milioni di euro

3. Programma “Sviluppo risorse umane”, finanziato dal Fse per un

importo pari a 755 milioni di euro.

Altri incentivi Le municipalità a volte offrono diverse forme di incentivi, che

vengono trattati caso per caso e riguardano l'impianto dell'attività

produttiva, la fruizione di servizi e utenze, oltre alla possibilità di

ottenere l'esenzione da alcune imposte locali (per esempio l'imposta

comunale per l'uso delle superfici edificabili). Inoltre esiste una serie

di incentivi offerti dal Servizio sloveno per l’impiego relativi

all’assunzione di nuovi dipendenti. I datori di lavoro che intendono

effettuare nuove assunzioni oltre a godere di deduzioni fino al 50%

del salario corrisposto possono chiedere corsi di formazione e

riformazione forniti dagli uffici locali per l’impiego in tutta la Slovenia.

Page 66: Vivere in Slovenia

66

Aprire una società

In Slovenia è fattibile, e le spese di avviamento sono ragionevoli. Nel

giro di poche settimane è possibile aprire la propria società. Per le

società che intendono espandersi in Slovenia si pone sempre il

problema se aprire una filiale o una srl. Nella maggior parte dei casi

la risposta è semplice. La srl è la scelta migliore per le seguenti

ragioni: - rispetto ad altri paesi è piuttosto facile crearla

- il capitale sociale è abbastanza basso

- la srl è un’entità fiscale a sé, e questo rende più facile fare affari.

- il proprietario straniero non è responsabile per i debiti della srl.

Inoltre per quanti intendono acquisire il permesso di lavoro e di

residenza e incontrano delle difficoltà, aprire una società in Slovenia

può rendere assai più facile acquisire tali documenti. La capitale,

Lubiana, è il centro finanziario del paese.

Per il tipo più comune, la srl (doo), il capitale minimo richiesto è di

7500 euro. Nel 2008 la procedura di costituzione è stata

semplificata. La registrazione delle individuali può essere effettuata

on line attraverso il portale eVem (http://evem.gov.si). Con la

registrazione on line si possono inviare informazioni all’

amministrazione fiscale, chiedere il numero di previdenza sociale

all’istituto competente, modificare le informazioni riguardo alla

società. Per le srl con più soci invece bisogna rivolgersi ai punti di

accesso Vem o a un notaio. La procedura è la seguente.

Innanzitutto bisogna pagare il capitale sociale a una banca

commerciale oppure on line. Basta un giorno o meno, se si apre un

conto provvisorio on line per depositare la somma. Quindi va

effettuata la traduzione giurata in sloveno della documentazione. Il

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67

tempo richiesto è di 2-5 giorni, e il costo varia da 20 a 50 euro a

pagina. Se il capitale viene pagato in contanti e si usa il modulo

standard previsto dall’Atto di costituzione, la registrazione notarile si

effettua presso un punto di accesso Vem ed è gratuita. Per l’intera

procedura ci vogliono 2-5 giorni; negli altri casi (salvo per le ditte

individuali) bisogna rivolgersi a un notaio. I tempi sono gli stessi e il

costo va dai 200 ai 500 euro a seconda del numero dei soci e

dell’ammontare del capitale. Il controllo dell’ammissibilità del nome

registrato è effettuato dal punto Vem o dal notaio. La pubblicazione

dei dati della società sul sito dell’ufficio statistiche (Ajpes) è

automatica, come pure l’assegnazione del numero di attività, della

posizione fiscale, e la registrazione presso l’ufficio per l’impiego, la

registrazione dei dipendenti al fondo pensionistico. L’elenco dei punti

di accesso Vem è pubblicato sul sito http://evem.gov.si. Assumere personale Il contratto di lavoro di solito è a tempo indeterminato (in base alla

legge, l’Era, i contratti a tempo determinato sono stipulabili solo in

casi particolari). Deve contenere: l’identificazione dei contraenti, la

data di inizio del rapporto, una breve descrizione delle mansioni da

svolgere, il posto o i posti di lavoro ( nel caso non siano specificati, si

presume che il posto di lavoro si trovi presso la sede del datore di

lavoro). In caso di impiego a tempo determinato, il periodo per il

quale è previsto, se esiste una scadenza prefissata, la data di

cessazione ed eventuali regole riguardo alla copertura della

vacanza, le ore lavorative, la retribuzione (di base in euro, altri

emolumenti, costituenti accessorie del trattamento di lavoro,

periodicità del trattamento, giorno di versamento; modalità rispetto

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68

alle ferie, periodo di preavviso per la recessione dal contratto,

accordi collettivi e normativa generale che influenzi in modo diretto

le condizioni di impiego oltre a tutti gli altri diritti e doveri previsti

dall’Atto sui rapporti di lavoro dipendente del 2003). Il datore di

lavoro deve presentare una proposta scritta di contratto di lavoro

all’assumendo tre giorni prima della stipula del contatto, e può

estinguere il rapporto se non esiste la necessità di una particolare

figura lavorativa a causa di particolari condizioni economiche,

organizzative, tecnologiche, strutturali o simili, o in caso di

liquidazione o bancarotta, o in altri casi particolari. Quando il datore

di lavoro deve interrompere un rapporto di lavoro per motivi

economici, la procedura da seguire è stipulata dall’Era. Innanzitutto

deve inviare al dipendente notifica scritta della cessazione. Se il

dipendente lo richiede, il datore di lavoro deve informare i sindacati

riguardo alla sua intenzione di cessare il contratto di lavoro. I

sindacati sono tenuti a rispondere entro otto giorni. Il licenziamento

deve essere motivato, e la cessazione va notificata al dipendente

entro trenta giorni da quando il datore di lavoro è venuto a

conoscenza di motivi fondanti per una regolare cessazione, o al

massimo entro sei mesi da quando i motivi siano oggettivamente

noti. L’Era stabilisce il momento di cessazione del rapporto di

impiego e le compensazioni previste per il licenziamento. In caso

esistano motivazioni economiche per il licenziamento del

dipendente, il datore di lavoro deve verificare se esista la possibilità

di assumere il dipendente a diverse condizioni. Se esiste una

posizione lavorativa adeguata (rispetto a quella ricoperta in

precedenza) qualora il dipendente non accetti l’offerta il contratto di

impiego cessa e il dipendente non ottiene il corrispettivo per il

Page 69: Vivere in Slovenia

69

licenziamento. Se il dipendente reputa ingiusto il licenziamento,

entro trenta giorni dalla notifica o da quando ha avuto informazione

dell’infrazione dei suoi diritti, può intentare causa anche senza

comunicazione scritta da parte del datore di lavoro. Il tribunale

competente deciderà se reintegrare il dipendente nell’impiego, e se

indennizzarlo con una somma corrispondente alle retribuzioni non

percepite, oltre ai contributi previdenziali e assistenziali. Se la

reintegrazione non è possibile, il dipendente può chiedere un

indennizzo adeguato.

Qualora i licenziamenti siano numerosi, il datore di lavoro deve

stilare un programma riguardo ai dipendenti in esubero, e informare

sindacati e istituzioni per l’impiego a riguardo. È sancita la

proibizione generalizzata di discriminazioni nei rapporti di lavoro. Se

il dipendente si sente discriminato, deve comunicarlo al datore di

lavoro, chiedendogli di riconoscere l’infrazione e di adempiere ai

suoi obblighi. Se entro otto giorni lavorativi il datore di lavoro non

risponde, il dipendente può richiedere un indennizzo monetario per

danni morali. Spetta al tribunale del lavoro competente di stabilirne

l’entità. Entro trenta giorni dallo spirare degli otto giorni lavorativi il

dipendente può intentare causa.

Quando il datore di lavoro assume dipendenti stranieri che non

provengano da paesi dell’Unione o dalla Svezia deve chiedere per

loro permesso di lavoro e permesso di residenza. Nell’accordarli la

locale Autorità per il lavoro utilizza il sistema delle quote. Per gli

stranieri provenienti da paesi dell’Unione e dalla Svezia è sufficiente

registrarne l’assunzione.

Page 70: Vivere in Slovenia

70

In caso di vendita o acquisto di un’impresa, i contratti di lavoro con

relativi diritti e doveri passano al nuovo datore di lavoro, ovvero

all’acquirente dell’attività.

I consigli di un ristoratore Janez Bratovž si è diplomato alla scuola alberghiera e ha lavorato in

Francia e in Italia; alla fine degli anni Ottanta si è trasferito in Austria,

in ristoranti prestigiosi. Nel 1992 ha deciso di aprire un ristorante a

Domžale nei dintorni di Lubiana. Otto anni dopo si è trasferito a

Lubiana e ha aperto un ristorante in centro, in un bellissimo palazzo

liberty. Il ristorante, JB (www.jb-slo.com) dove si possono gustare

piatti di mare e di terra, è rinomato per la cucina classica rivisitata,

per la genuinità e la qualità dei prodotti usati, per la raffinatezza dei

piatti nuovi.

A suo parere, un italiano che volesse aprire un’attività di ristorazione

in Slovenia deve tenere conto di alcuni fattori:

- In primo luogo gli sloveni sono abituati a mangiare a qualsiasi

ora, quindi i ristoranti non chiudono durante il pomeriggio, e

questo comporta la necessità di tenere il personale necessario

per un doppio turno quotidiano.

- Un altro problema si presenta per trovare personale qualificato

(lavorare in un ristorante non è il massimo per uno sloveno,

quindi i candidati provengono in prevalenza dalla Serbia e dalla

Bosnia, dove non esiste una tradizione di ristorazione di classe).

Janez consiglia di portarsi il personale dal proprio paese (e noi

ne deduciamo che un ristorante a conduzione familiare sarebbe

un’ottima opportunità). Inoltre il costo del lavoro è alto (meno che

in Italia, ma non molto).

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- Gli sloveni hanno una cucina più continentale della nostra, più

incentrata sulla carne e sui grassi che sulle verdure. Come clienti

sono molto esigenti, molto attenti alla qualità dei piatti, degli

ingredienti e del servizio. Non amano il fast food, soprattutto

quello di carattere industriale (a Lubiana c’è un Macdonald’s ma

non è frequentatissimo).

- È difficile muoversi nella burocrazia, quindi è preferibile rivolgersi

a un commercialista per gli adempimenti necessari. Le ispezioni

sanitarie sono frequenti (un paio di volte l’anno) e gli ispettori

severi.

- Trovare un locale in affitto a Lubiana è difficile quasi quanto a

Milano.

Alternative a un ristorante? Un bar di prestigio in centro, che

proponga un’offerta diversa da quella locale. E comunque a parere

di Janez la cosa migliore è andare nella capitale slovena per una

settimana e rendersi conto di quello che manca.

I consigli di un viaggiatore Il professor Antonio Millelire, slavista, abita a Firenze ma frequenta

spesso la Slovenia per le sue ricerche.

Anche lui ha qualche consiglio da darci.

Gli sloveni, come nel nord d’Italia, amano molto un buon bicchiere di

vino, anche a fine mattinata, in alternativa al caffè. È vero che

l’offerta di vini locali è ottima, ma quelli italiani sono molto

apprezzati.

Quando gli sloveni pensano alla cucina italiana pensano a Trieste e

quindi, se si decide di aprire un locale italiano, per rendere l’idea più

stimolante sarebbe opportuno dargli una connotazione regionale

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(non «ristorante italiano» ma «ristorante toscano», per esempio, o

«ristorante pugliese») selezionando di conseguenza i piatti tipici e

dandone una buona descrizione.

Lo stesso discorso vale per i vini: pur conoscendo bene le varietà

che vengono prodotte immediatamente oltre confine, si

dimostreranno entusiasti di assaggiare un buon chianti, un barbera o

un corvo di Sala Paruta, soprattutto se ben presentati; va tuttavia

tenuto presente che per tradizione bevono più i bianchi che i rossi.

A Lubiana non esiste la possibilità di farsi un panino (se non

untuosissimo, pesantissimo, per quanto gustosissimo, alle

bancarelle del mercato); per mangiare qualcosa bisogna sedersi, in

un ristorante; l’offerta di un fast food di qualità (panini, stuzzichini,

ottimo vino) non è altissima. Quindi l’idea di una panineria, di una

focacceria o cose analoghe potrebbe funzionare.

Page 73: Vivere in Slovenia

73

INVESTIRE IN IMMOBILI Affittare o comprare una proprietà in Slovenia

La maggior parte degli espatriati affitta un appartamento o una casa.

Alcuni preferiscono comprare. Molto dipende dalla situazione

lavorativa, dal reddito e dalla lunghezza del soggiorno previsto.

Investire in immobili in Slovenia è particolarmente interessante, sia

per la vicinanza all' Italia, sia per il mercato in rapida crescita e pieno

di buone opportunitá.

Gli affitti in Slovenia sono ancora accessibili, a Lubiana il prezzo

medio per un monolocale è di 417 euro, per un bilocale 494 euro,

per un trilocale 727 euro e per quadrilocale 1075 euro. Se si

desidera affittare un ufficio, ve ne sono disponibili in tutte le principali

città, soprattutto nella capitale, Lubiana. Sì può incontrare qualche

problema solo se si vuole affittare un ufficio piccolo. Questi sono

scarsi perché la maggior parte delle agenzie immobiliari si interessa

di grandi proprietà, più redditizie, quindi bisogna insistere un pochino

nella ricerca.

Come paese appartenente alla Ue, la Slovenia applica il principio di

reciprocità anche al mercato immobiliare: qualunque cittadino

europeo può comprare casa in Slovenia, e viceversa.

I non residenti o le filiali di società straniere possono acquistare

proprietà immobiliari in Slovenia alle condizioni stabilite in un atto

separato o da apposito accordo internazionale. I pagamenti

all’estero riguardanti la liquidazione di investimenti diretti o la vendita

di immobili sono liberi da restrizioni dopo aver adempiuto agli

obblighi impositivi.

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74

Oggi il mercato immobiliare sloveno è caratterizzato da una notevole

dinamicità che, a una domanda di gran lunga superiore all'offerta

(soprattutto a Lubiana, la cui popolazione continua ad aumentare),

affianca la costante crescita dei prezzi per metro quadrato.

Di recente la Slovenia è stata inserita tra le dieci migliori destinazioni

del mondo per gli investimenti immobiliari, dove si possono ottenere

guadagni annuali del 30-40%. Le proprietà sono relativamente a

buon prezzo e hanno il potenziale per dare consistenti profitti.

Secondo il censimento del 2002, in Slovenia esistono 777.772 unità

abitative all’interno di 463.029 edifici. Circa l’80% cento degli edifici

residenziali è costituito da case isolate. Oltre 94.500 abitazioni sono

state costruite dopo il 1991. Le proprietà sono di livello relativamente

alto; le abitazioni di medio livello in generale sono spaziose, ben

costruite e ben tenute. Il mercato immobiliare sloveno è

caratterizzato da una larga percentuale di immobili abitati dai

proprietari, i cui prezzi variano in misura considerevole a seconda

che si trovino in zone urbane o in campagna. Un appartamento

medio è grande poco più di 70 metri quadrati e ospita due o tre

persone. Secondo le stime del ministero per l’Ambiente ci sono ben

30 mila appartamenti vuoti, acquistati dai proprietari non per vivervi

ma per investimento. Nel paese operano circa 270 agenzie

immobiliari, e l’avvicendamento della proprietà immobiliare si attesta

al 70%. Di solito gli stranieri sono interessati a proprietà antiche, di

dimensioni ridotte (un paio di camere da letto) da usare come

seconde case, o a edifici di nuova costruzione. Alcuni cercano case

con un po’ di terreno e una bella visuale. In generale gli stranieri

sono soddisfatti dei prezzi.

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75

La Slovenia offre ottime opportunità ai piccoli e medi risparmiatori

che intendano puntare sul mattone. Prova ne è che moltissimi

cittadini della capitale negli ultimi anni hanno letteralmente fatto

incetta di proprietà cadenti o in abbandono nella regione del Carso

sloveno, a ridosso del confine italiano, per poi tenerle ferme in attesa

che i prezzi salissero, ristrutturarle e rivenderle con ottimi margini di

profitto rispetto all’esborso iniziale. Proprio per la lungimiranza degli

investitori locali questo tipo di occasioni ormai scarseggia.

In Slovenia il prezzo per metro quadrato si applica sulla metratura

calpestabile, mentre in genere il computo viene fatto sulla metratura

commerciale. Per esempio un appartamento di 72 mt2 è in genere

calpestabile per soli 65 mt2, quindi stiamo pagando 7 metri in più di

muri e tramezzi. Ê importante tenere presente questo dato per poter

comparare i prezzi, infatti il sistema Sloveno permette un risparmio

di quasi un 30% tenendo conto del prezzo per mt2, l’IVA e le spese

notarili, che in Slovenia sono notevolmente inferiori a quelle italiane.

Investimenti capaci di rivelarsi proficui nel breve-medio termine

potrebbero riguardare però Sezana e Capodistria. La prima, ancor

più di quest’ultima, è destinata a crescere nel prossimo biennio o

triennio in misura considerevole, attirando sin da ora l’attenzione di

costruttori e piccoli investitori italiani. Presumibilmente, per far fronte

a una domanda in rapido aumento, le autorità locali provvederanno

a modificare i piani regolatori, permettendo così al nucleo

residenziale urbano di espandersi.

Per tutti questi motivi è lecito attendersi un rincaro nei prezzi degli

immobili che probabilmente finiranno, nell’arco di qualche anno, per

allinearsi con quelli già riscontrabili oggi in aree ambite del Carso

triestino.

Page 76: Vivere in Slovenia

76

Capodistria e Lubiana possono rappresentare una valida opportunità

nell’ottica di un investimento locativo. Basti pensare che in centro

nella capitale, dove i prezzi medi per l’acquisto al metro quadro

oscillano tra i 2500 e i 3500 euro, si può prevedere un reddito da

locazione compreso tra il 5-7% annuo.

Per quanto riguarda il mercato delle seconde case, le due località

regine del turismo balneare sloveno sono Pirano e Portorose. La

prima indubbiamente deve gran parte del suo fascino alla passata

dominazione della Serenissima Repubblica di Venezia, che le ha

lasciato in dote più di qualche raffinato gioiello in termini scultorei ed

architettonici. Qui un appartamento di media metratura già in ottime

condizioni può raggiungere i 3500-4000 euro al metro quadro a

seconda della posizione rispetto al mare e ai luoghi più ambiti della

città vecchia. Portorose è invece meno ricca in termini storico-

artistici, ma si è trasformata negli anni in una vera capitale del

divertimento e del turismo d’alto bordo, in virtù dei suoi lussuosi

alberghi, delle infrastrutture all’avanguardia e degli eleganti casinò. Il

suo status di «paese dei balocchi» si è ripercosso sull’andamento

dei prezzi, che ora sul nuovo sfiorano, e in taluni casi superano, i

4000 euro al metro quadro.

Per questi motivi e anche per il fatto che la Slovenia ha meno di 50

chilometri di costa, anche gli altri piccoli centri affacciati sul golfo di

Pirano, tra cui Isola e Ancarano, sono molto richiesti per le case di

villeggiatura tanto dai facoltosi locali, quanto da investitori stranieri.

Le quotazioni di mercato rientrano di norma in un range compreso

tra i 2800 e i 3500 euro al metro quadro.

La capitale Lubiana offre grandi profitti per gli investimenti, e in base

alle previsioni nel prossimo decennio i prezzi lieviteranno di circa il

Page 77: Vivere in Slovenia

77

30% all’anno. La quantità limitata di alloggi a disposizione e i vincoli

sull’edificabilità dei terreni stanno facendo aumentare i prezzi

immobiliari. In parole povere, non ci sono alloggi di qualità a

sufficienza per soddisfare la domanda. Anche il mercato degli affitti

vola, e gli investitori che comprano per affittare possono contare su

ottimi guadagni, oltre che sul potenziale di crescita del capitale.

La procedura per acquistare proprietà in Slovenia è relativamente

semplice e veloce, grazie alle leggi entrate in vigore quando il paese

è diventato membro dell’Unione europea. Come di norma in questi

casi, è opportuno rivolgersi a un avvocato locale per ottenere aiuto

riguardo alla documentazione e alla traduzione dei documenti. Di

solito ci vuole circa un mese per perfezionare l’acquisto. Dopo aver

deciso che proprietà acquistare e aver presentato un’offerta,

l’acquirente deve fare richiesta di un codice Emšo, o in alternativa

chiedere l’apertura di una posizione all’Ufficio imposte (tempo di

rilascio: circa tre giorni). Viene preparato un contratto con acclusa la

traduzione giurata vincolante (circa 300 euro di spese notarili, oltre a

50 euro per la traduzione giurata), che deve essere poi sottoscritto

da acquirente, venditore e notaio. Se si acquista da costruttore o da

società un immobile a uso residenziale si versa l’aliquota ridotta

dell’8,5% di Ddv (l’Iva slovena), di solito già compresa nel prezzo a

cui l’immobile è stato messo sul mercato. Nel caso di immobili di

destinazione diversa da quella residenziale, tra cui i terreni, l’aliquota

ammonta al 20%. Si paga una caparra del 10-15%, mentre la

documentazione viene inviata all’Ufficio del catasto locale perché

l’atto di proprietà venga trascritto a nome del compratore nel Libro

fondiario (l’imposta di registro, a carico del venditore in caso di

compravendite tra privati, è del 2%). In Slovenia la procedura è

Page 78: Vivere in Slovenia

78

oltremodo veloce, spesso per tutto è sufficiente una settimana. Una

volta ricevuta conferma del passaggio di proprietà, si può saldare il

pattuito. Le agenzie di solito richiedono un compenso pari a circa il

2% del totale. Per snellire la procedura è opportuno avere un conto

corrente bancario in Slovenia, che è facile accendere quando si ha

un codice Emšo.

Tassazione sugli immobili Tassa sulla proprietà di fabbricati a uso residenziale: aliquota

compresa tra lo 0,10% e l’1% del valore dell’immobile in base a delle

stime governative che variano a seconda della zona. Gli edifici di

nuova costruzione godono di esenzione decennale, così come i

fabbricati con superficie inferiore a 150 metri quadrati e i fabbricati

rurali.

Nel caso si decida di rivendere un immobile acquistato di recente,

bisogna pagare l’imposta sulla plusvalenza (capital gain; vedi alla

voce imposte).

Il sistema dei mutui non è molto sofisticato e questo vale tanto per

gli investitori stranieri quanto per quelli locali. I tassi sono

abbastanza alti, e il parametro di finanziamento assai più basso che

in altri paesi europei. Il Slovenia per gli investitori stranieri in media

la percentuale finanziabile è il 50% del valore dell’immobile.

Page 79: Vivere in Slovenia

79

Prezzi delle case in Slovenia euro/m2 (settembre 2008)

min. mass. Medio Lubiana 184 3.485 1.982

Lubiana dint. 210 3.423 1.373

Primorska sud 255 3.500 1.802

Gorenjska 125 3.463 1.318

Primorska nord 105 3.500 928

Savinjska 120 3.194 898

Dolenjska 107 3.028 874

Notranjska 134 2.612 726

Podravska 126 3.391 998

Koroška 167 3.409 725

Zasavska 250 1.476 845

Posavska 111 2.174 737

Pomurska 112 2.360 682

Prezzi degli affitti a Lubiana in euro (settembre 2008) Grandezza Minimomassimo Medio

Camere 90 330 213

Garçonnière 130 600 362

Monolocale 150 900 483

Bilocale 130 2.600 760

Tre stanze 300 2.500 1.115

Quattro stanze 600 3.800 1.602

Cinque stanze e più 1.500 5.000 2.529

Page 80: Vivere in Slovenia

80

Prezzo degli appartamenti a Lubiana in euro/m2(settembre 2008) Grandezza Minimomassimo Medio

Garçonnière 2.267 4.100 3.375

Monolocale 1.515 4.093 3.099

Bilocale 1.150 4.077 2.765

Tre stanze 1.000 4.096 2.610

Quatto stanze 1.471 4.070 2.775

Cinque stanze e più 1.000 4.013 2.892

Page 81: Vivere in Slovenia

81

LAVORARE IN SLOVENIA I cittadini di tutti gli stati membri dell’Unione europea e dello Spazio

economico europeo (See) possono accedere liberamente al mercato

del lavoro. Il 25 maggio 2006 la Slovenia ha cessato di applicare il

principio di reciprocità riferito alla libera circolazione dei lavoratori. I

cittadini degli Stati membri dell’Ue e del See non necessitano di un

permesso per accedere al mercato del lavoro, e possono occupare

posti di lavoro a parità di condizioni. Tuttavia, al fine di monitorare le

tendenze in atto nel mercato del lavoro sloveno, i cittadini

provenienti da questi paesi devono registrare il lavoro o

l’occupazione svolti. In particolare, il datore di lavoro è tenuto a

registrare la loro assunzione presso il competente ufficio del lavoro

entro otto giorni dall’entrata in servizio, utilizzando un modulo

apposito. Al modulo di registrazione vanno allegati una copia del

documento d’identità che comprova la provenienza dall’Ue o dal See

e una copia del documento che certifica l’appartenenza a un regime

di sicurezza sociale.

È necessario pure registrare presso l’ufficio del lavoro la data di

inizio della fornitura di un determinato servizio. Ciò deve essere fatto

a cura del sottoscrittore del servizio, avente sede o residente in

Slovenia, almeno tre giorni prima dell’inizio del servizio.

È la legge slovena a definire i requisiti che il candidato deve avere

per poter accedere ai concorsi pubblici. Per alcuni organi statali vale

comunque il requisito della cittadinanza slovena.

Page 82: Vivere in Slovenia

82

Il contratto, diritti e doveri

Di norma il datore di lavoro è tenuto a consegnare bozza del

contratto alla persona che intende assumere tre giorni prima della

data prevista per la firma. Il contratto, in base all’Atto sui rapporti di

impiego, deve contenere alcune indicazioni obbligatorie: indicazione

degli accordi collettivi che vincolano il datore di lavoro e delle leggi

che stabiliscono le condizioni lavorative; i dati anagrafici delle parti

contraenti e il loro luogo di residenza; la data di inizio del rapporto di

lavoro; le mansioni di lavoro che il dipendente dovrà svolgere; il

luogo dell’attività lavorativa; la durata del rapporto di impiego, la sua

qualità (a tempo determinato o indeterminato) e in caso di lavoro a

tempo determinato le condizioni previste per fruire delle ferie; il

numero di ore lavorative (contratto a tempo parziale o a tempo

pieno); indicazione dell’orario di lavoro, in termini, giornalieri,

settimanali e mensili; l’ammontare della retribuzione base e di tutte

le indennità accessorie, la base temporale di pagamento

(settimanale, mensile), il giorno di pagamento, le modalità di

riscossione; il numero delle ferie previste annualmente; il lasso di

tempo previsto per il preavviso, oltre a eventuali altri diritti e obblighi.

In caso di variazione delle mansioni, del luogo di lavoro, della durata

dell’impiego, il datore di lavoro annulla il contratto e

contemporaneamente ne presenta al dipendente uno nuovo.

Ovviamente il contratto è valido se firmato da entrambi i contraenti.

Il contratto per prestazione di servizi è soggetto alle norme del

codice civile per quanto riguarda gli accordi sui servizi da prestare, i

termini di consegna previsti, condizioni e termini di pagamento.

Una volta firmato il contratto, entro otto giorni il datore di lavoro è

tenuto a registrare il neoassunto a fini pensionistici, infortunistici,

Page 83: Vivere in Slovenia

83

sanitari e per l’indennità di disoccupazione, e a consegnargli copia

della registrazione entro quindici giorni dall’inizio dell’attività

lavorativa. L’Atto sui rapporti di impiego garantisce i lavoratori in

caso di gravidanza, maternità/paternità, invalidità.

In seguito all’assunzione il datore di lavoro è tenuto a iscrivere il

cittadino straniero al sistema di assicurazione sanitaria secondo le

disposizioni della legge. Inoltre è tenuto a provvedere

all’assicurazione obbligatoria per la pensione, invalidità, malattia e

contro la disoccupazione involontaria. Informazioni più dettagliate

sono disponibili presso il Servizio per l'impiego degli stranieri

dell'Istituto per l'impiego della RS, del Servizio di zona dell'Istituto

per l'impiego della RS e del ministero per il Lavoro, famiglia e affari

sociali della RS.

La retribuzione è strutturata in retribuzione base, assegno di

produttività, indennità accessorie. In Slovenia nel marzo 2008 la

retribuzione lorda minima era di 566,53 euro. Nella maggior parte

delle imprese la retribuzione è stabilita in base alla qualifica con

quozienti determinati dai contratti collettivi, e la corresponsione del

salario è mensile. Il lavoratore ha diritto a indennità correlate

all’orario di lavoro, per esempio per lavoro notturno, straordinario,

lavoro nei giorni festivi e in base agli anni di servizio. Il datore di

lavoro deve rimborsare al lavoratore le spese per i pasti consumati

durante le ore lavorative, le spese di viaggio per raggiungere il posto

di lavoro, e le spese sostenute per effettuare determinate attività e

viaggi di lavoro. L’orario lavorativo non dovrebbe eccedere le

quaranta ore settimanali né essere inferiore alle trentasei ore (con

eccezioni per attività a rischio o usuranti). Le ferie concesse su base

annuale sono al minimo di quattro settimane. Il lavoratore ha diritto

Page 84: Vivere in Slovenia

84

all’intero periodo delle ferie dopo aver effettuato sei mesi di attività

lavorativa senza interruzioni. Per maggiori informazioni:

http://www.mddsz.gov.si/en/areas_of_work/labour_relations_and_la

bour_rights/; http://www.zzzs.si

Previdenza sociale In Slovenia la previdenza sociale si basa sul pagamento di contributi

da parte sia del datore di lavoro sia del lavoratore. Si pagano

contributi sanitari, pensionistici e per invalidità, maternità,

disoccupazione, infortunio sul lavoro o malattie dovute al lavoro.

Congedo per maternità Dura 105 giorni. Le madri ricevono l’indennità per maternità

calcolata in base alla retribuzione percepita negli ultimi dodici mesi. I

padri hanno diritto a un congedo per paternità di novanta giorni. Uno

dei genitori ha diritto a un’aspettativa per accudimento del figlio di

duecentosessanta giorni subito dopo lo spirare del congedo di

maternità. Per maggiori informazioni: http://www.gov.si/csd

Assicurazione pensionistica e di invalidità Il diritto alla pensione di vecchiaia si basa sull’assicurazione e

dipende dagli anni di anzianità e dall’età anagrafica. Se si è lavorato

(versando contributi) in più di un paese europeo, si ha diritto di

ricevere la pensione da ogni paese in cui il periodo di contribuzione

è superiore a un anno. Gli emolumenti corrisponderanno al periodo

contributivo effettuato in ogni paese sommati insieme. Il diritto alla

pensione di invalidità si basa sull’assicurazione e sull’accertamento

Page 85: Vivere in Slovenia

85

dell’invalidità; è garantito anche a chi non ha la certezza di recupero

della capacità lavorativa. Per maggiori informazioni:

http://www.zpiz.si; http://www.zzzs.si

Sussidio di disoccupazione Se ne ha diritto se si perde il lavoro, a condizione di aver lavorato,

anche presso diversi datori di lavoro, per almeno dodici mesi nei

diciotto mesi precedenti, di versare i contributi per l’indennità di

disoccupazione e che non sia disponibile un impiego adeguato.

Dopo la cessazione del rapporto di lavoro bisogna registrarsi

all’ufficio di collocamento entro trenta giorni. Il periodo del sussidio

va da un minimo di tre mesi a un massimo di ventiquattro, e dipende

dai contributi versati; nei primi tre mesi equivale al settanta per cento

del salario medio percepito nei dodici mesi precedenti al momento di

cessazione del rapporto di lavoro al netto di imposte e contributi, e

nei mesi successivi al sessanta per cento. Se si percepisce il

sussidio di disoccupazione in un altro paese dell’Unione e si

desidera cercare lavoro in Slovenia, è possibile registrandosi

all’ufficio di collocamento sloveno alle seguenti condizioni:

compilando nel paese d’origine il modello E303 si può cercare lavoro

in Slovenia per un massimo di tre mesi pur continuando a ricevere il

sussidio di disoccupazione; l’ufficio di collocamento sloveno

verificherà che l’istante stia attivamente cercando lavoro e sia

disponibile ad accettare un impiego. Per maggiori informazioni:

http://www.ess.gov.si

Page 86: Vivere in Slovenia

86

Indennità per malattia

In caso di malattia il datore di lavoro paga il dipendente per un

massimo di trenta giorni, dietro presentazione di certificato da parte

del medico curante. Dopo i primi trenta giorni è l’Istituto per

l’assicurazione sanitaria a pagare l’indennità, dopo avere acquisito il

parere del medico curante o del proprio comitato sanitario. La base

su cui viene calcolato il livello dell’indennità è la retribuzione media

mensile o la base media per il pagamento dei contributi nell’anno

solare precedente a quello in cui si è verificata l’inabilità

temporanea. È l’Istituto per l’assicurazione sanitaria a pagare

l’indennità dal primo giorno in caso di donazione del sangue,

trapianto di organi a beneficio di un’altra persona, la cura per

familiari, accompagnamento di un familiare malato a cure sanitarie

su prescrizione medica, e in altri casi specifici. L’indennità

corrisponde al 100% della base di calcolo in caso di inabilità al

lavoro per malattie professionali, infortunio sul lavoro, trapianto di

tessuti od organi a beneficio di altra persona, donazione di sangue o

isolamento per prescrizione medica; in caso di malattia corrisponde

al 90% della base di calcolo; invece in caso di inabilità per infortunio

fuori dell’orario lavorativo, accompagnamento di un familiare malato

a una visita, e trattamenti per la riabilitazione di un figlio corrisponde

all’80% della base di calcolo.

Trovare lavoro I posti di lavoro disponibili sono pubblicati sui siti web Eures del

servizio per l’impiego sloveno, oltre che sui principali quotidiani e

periodici specializzati, e comunicati per radio e per televisione. Il

collocamento è effettuato tramite il servizio per l’impiego della

Page 87: Vivere in Slovenia

87

Slovenia o agenzie per l’impiego con licenza rilasciata dal ministero

del Lavoro, della famiglia e degli affari sociali. Tali agenzie non sono

autorizzate a chiedere alcun emolumento a chi cerca un impiego. Gli

studenti possono cercare un posto tramite una ampia rete di agenzie

per il lavoro studentesche; gli impieghi proposti hanno di solito

carattere occasionale e temporaneo; per accedervi bisogna essere

iscritti a un istituto di istruzione sloveno o partecipare al progetto

Erasmus.

Un modo più veloce per trovare lavoro è di registrarsi nella banca

dati dei curriculum vitae del Servizio per l’impiego sloveno,

pubblicato anche sulle pagine web di Eures nelle principali lingue

europee, che offrono anche informazioni sulle offerte di lavoro. Il

curriculum vitae deve essere conciso e ben strutturato. Non essendo

disponibile un modulo standard, si consiglia di inserire le seguenti

informazioni: dati personali (data di nascita, nazionalità, indirizzo e

indirizzo email, numeri di telefono, possesso della patente di guida

eccetera), livello di istruzione, conoscenza delle lingue, esperienze

lavorative, specifici ambiti di competenza, informazioni sul percorso

professionale e hobby. Vanno indicati i titoli di studio, le qualifiche

professionali ed eventuali referenze. Non è necessario allegare

fotografie. Sui siti Eures è disponibile il modulo europeo di

curriculum vitae standard in diverse lingue. Per maggiori

informazioni: http://eures.europa.eu; http://www.ess.gov.si

Reciproco riconoscimento delle qualifiche professionali Prima di decidere di lavorare in Slovenia è consigliabile scoprire se

la propria professione è regolamentata. Per le professioni

regolamentate (medici, infermieri, farmacisti, insegnanti eccetera)

Page 88: Vivere in Slovenia

88

bisogna presentare il modulo di richiesta per il riconoscimento della

qualifica al ministero del Lavoro, accludendo certificazioni relative

alla cittadinanza, al titolo di studio e alla qualifica. Se le qualifiche

sono adeguate verrà emesso regolare riconoscimento. In caso

contrario verrà notificato che è necessario un test di ammissione o

un periodo di tirocinio. Per maggiori informazioni:

http://www.mddsz.gov.si/en/areas_of_work/labour_market_and_emp

loyment/mutual_recognation_of_qualifications/

Page 89: Vivere in Slovenia

89

IMPOSTE Se si resta nel paese per più di sei mesi, occorre farsi rilasciare

dall'ufficio regionale delle imposte (Davèni urad) un codice fiscale

temporaneo.

Gli stranieri sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi

entro il 31 marzo dell'anno successivo a quello d'imposta. Se si deve

lasciare il paese entro la fine dell'anno, la dichiarazione va

presentata almeno 30 giorni prima della data di partenza. Gi stranieri

sono soggetti allo stesso regime fiscale dei cittadini nazionali.

Che cosa deve sapere un residente La legislazione slovena è chiara: se decidete di prendere la

residenza in Slovenia e i vostri redditi sono prodotti in un paese

straniero, diciamo a Panama, le imposte le pagate tutte in Slovenia,

non a Panama! Quindi prima di decidere se chiedere la residenza

fate i vostri conti.

Che cosa deve sapere un non residente

Anche in campo tributario appare evidente la volontà delle autorità

slovene di abbracciare la filosofia dell'Unione europea. Con le

recenti modifiche al Tax procedure act sono state introdotte

importanti novità relativamente alle modalità di tassazione dei

soggetti non residenti.

In particolare l'articolo 260 accorda loro la possibilità di richiedere

l'applicazione delle disposizioni fiscali delle Convenzioni

internazionali se sono più convenienti rispetto alla normativa interna.

L'Amministrazione fiscale slovena (Tax Administration of the

Page 90: Vivere in Slovenia

90

Republic of Slovenia), infatti, ha precisato che qualora un non

residente percepisca reddito in Slovenia, questi può richiedere a chi

effettua il pagamento l'applicazione delle disposizioni convenzionali

se risultano più convenienti rispetto alla normativa slovena. La

richiesta può essere accolta se effettuata in data antecedente a

quella di effettuazione del pagamento. L’amministrazione fiscale

slovena è tenuta a notificare all’interessato se l’istanza è stata

accolta entro 15 giorni dal momento in cui la riceve. Va presentata

una richiesta distinta per ogni reddito percepito all’interno del paese.

Nelle istanze vanno indicati le proprie generalità, il riferimento

all’articolo o agli articoli della convenzione di cui si chiede

l'applicazione, le tipologie di redditi in oggetto.

La convenzione fiscale tra Italia e Slovenia

La convenzione sulla doppia imposizione tra Slovenia e Italia è

ancora in fase di ratifica, ma nel frattempo è valida quella stipulata

tra il nostro paese e la ex Iugoslavia, firmata a Belgrado il 24

febbraio 1982.

Si applica alle imposte sul reddito e sul patrimonio prelevate da uno

dei due stati contraenti, da una sua suddivisione politica o

amministrativa o da un suo ente locale, qualunque sia il sistema di

prelievo.

Le imposte cui si applica la Convenzione sono:

In Slovenia: l'imposta e i contributi sul reddito delle società; l'imposta

e i contributi sul reddito personale derivanti dal lavoro subordinato;

l'imposta e i contributi sul reddito personale derivante dall'attività

agricola; l'imposta e i contributi sul reddito personale derivanti da

attività indipendenti aventi o no carattere economico; l'imposta e i

Page 91: Vivere in Slovenia

91

contributi sul reddito personale derivante da perfezionamenti di diritti

di autore, marchi di fabbrica e da perfezionamenti tecnici; l'imposta

sui redditi da capitale e da diritti patrimoniali; l'imposta sul

patrimonio; l'imposta sul reddito complessivo; l'imposta sugli utili

derivanti da investimenti in società del luogo ai fini di un'attività in

comune (joint venture); l'imposta sugli utili derivanti da attività di

investimento; l'imposta sui redditi derivanti dall'attività di trasporto di

passeggeri e merci;

In Italia: l'imposta sul reddito delle persone fisiche; l'imposta sul

reddito delle persone giuridiche; l'imposta locale sui redditi

(ancorché riscosse mediante ritenuta alla fonte).

I redditi immobiliari di qualsiasi provenienza (locazione, utilizzazione

diretta e altro) sono imponibili nello stato in cui si trova l’immobile.

Gli utili delle imprese sono imponibili nello stato in cui si trova

l’impresa, che può avvalersi delle deduzioni da esso previste. Gli utili

da capitale per alienazione di beni immobili e mobili facenti parte

della proprietà aziendale di una società sono imponibili nello stato in

cui si trova la proprietà o la società interessata

Gli interessi e i dividendi sono imponibili nello stato in cui risiede chi

li percepisce, a meno che non derivino da una società residente di

cui chi li percepisce fa parte, o da una professione da lui esercitata

in pianta stabile nel paese da cui scaturiscono.

Salari, stipendi e altre remunerazioni analoghe derivanti da attività

dipendente sono imponibili soltanto nello stato in cui viene svolta

l’attività.

Le pensioni e le altre remunerazioni analoghe sono imponibili nello

stato di cui è residente il beneficiario della pensione.

Page 92: Vivere in Slovenia

92

Imposta sulle società

Aliquota standard: 22% (21% nel 2009 e 20% dal 2010)

I soggetti per i quali è prevista la tassazione sul reddito sono: le

persone giuridiche che traggono profitti dalla loro attività e hanno la

sede nel territorio sloveno; le persone giuridiche straniere costituite e

registrate in Slovenia; e le persone giuridiche non residenti ma che

svolgono attività continuativa in Slovenia. La legge prevede la non

imponibilità per alcuni soggetti giuridici, quali la Banca centrale

slovena, le società di proprietà statale o municipale, le imprese per

disabili, le istituzioni pubbliche che non esercitano attività

economica, le associazioni, le comunità religiose e le fondazioni

private e pubbliche senza scopo di lucro. La base imponibile è

costituita dal profitto rappresentato nel bilancio della società.

Le imposte devono essere pagate in anticipo mensilmente o

trimestralmente basando il calcolo sul risultato dell'anno precedente;

il contribuente calcola e paga l'imposta sui profitti con il metodo

dell'autotassazione.

Le società residenti sono tassate sul reddito complessivo, ovvero

anche su quello prodotto all’estero; le società non residenti sono

tassate soltanto sul reddito prodotto in Slovenia. Le società che

hanno la sede principale o l’effettivo centro gestionale in Slovenia

vengono considerate residenti sul piano fiscale. L’imposta è ridotta

al 10% per le società operanti nelle zone franche. I dividendi

percepiti sono esenti. Viene concesso un credito di prassi per

ovviare alla doppia tassazione di dividendi qualora i dividendi

percepiti da una controllata estera non siano esenti da imposte. Il

metodo del credito di applica anche per ovviare alla doppia

tassazione dei redditi prodotti all’estero. Le società di persone, le cui

Page 93: Vivere in Slovenia

93

componenti vengono trattate come entità separate dal punto di vista

fiscale, sono soggette all’imposta sulle società. A fronte di

investimenti in immobilizzazioni materiali (escluse le auto per uso

individuale) l’imposta gode di riduzioni fino al 40% e della possibilità

di ammortamento accelerato (anche per i beni immateriali). La

normativa fiscale slovena prevede inoltre la possibilità di

applicazione di una serie di franchigie: la base imponibile si riduce

del 20% delle somme investite in attrezzature per la ricerca e lo

sviluppo; il datore di lavoro che finanza un piano di assicurazione

pensionistica collettiva per i dipendenti gode di un corrispettivo

abbassamento della base imponibile, come pure chi fa donazioni a

istituzioni umanitarie, sportive, culturali, di ricerca, religiose o

ecologiche. Esistono riduzioni anche per il personale assunto ex-

novo o per l’assunzione di disabili. Fondi di investimento, fondi

pensionistici, compagnie di assicurazione che soddisfano i requisiti

prescritti dalla legge sono esenti.

Le zone franche Le zone franche, chiamate in Slovenia zone economiche, sono delle

aree della Repubblica di Slovenia destinate ad attività economiche

soggette a regime speciale e costituite con il benestare del governo

sulla base del parere dei ministri competenti per i rapporti con

l'estero e per le attività economiche. Sono sei: Lubiana, Maribor,

Nova Gorica, Sezana, Celje e Capodistria.

La merce presente nelle zone franche può essere commercializzata

o consumata o usata solo in conformità di legge. Chi opera in queste

zone è esentato dalle imposte sugli affari, sulle attrezzature e sui

materiali destinati alla produzione. L'imposta sui profitti è del 10% e

Page 94: Vivere in Slovenia

94

coloro che investono in attrezzature di produzione godono di

agevolazioni fiscali pari al 50% del valore investito. La merce

introdotta in zona franca è esente da dazi doganali, può restarvi

senza limiti di tempo e può essere riesportata liberamente, come

pure rifornire i mezzi di trasporto nel traffico internazionale e del loro

personale.

La merce può inoltre essere temporaneamente esportata in altra

zona doganale slovena per l'ulteriore lavorazione, per prova, per

installazione, per riparazioni e per presentazione di marketing.

Imposta sul reddito delle persone fisiche Aliquota progressiva fino al 41%.

I soggetti d'imposta sui redditi delle persone fisiche sono tutti i

residenti e non residenti che soggiornano in Slovenia per più di sei

mesi all'anno. I residenti pagano le imposte sui redditi prodotti in

Slovenia e all’estero, mentre i non residenti pagano soltanto sui

redditi prodotti in Slovenia. La dichiarazione dei redditi è individuale

e i redditi dei nuclei familiari non si cumulano. La legislazione

slovena prevede delle franchigie fisse e delle franchigie

proporzionali su alcune categorie di costi sostenuti dal soggetto,

franchigie per familiari a carico, per anzianità e per disabili.

L’imposta si applica al reddito delle persone. Ci sono sei tipologie di

reddito: da lavoro dipendente, da attività d’impresa, da attività

agricola, da capitali (dividendi, interessi e capital gain), da proprietà

(diritti e rendite) e diversi. Dividendi, interessi e capital gain sono

tassata all’aliquota fissa del 20%.

Le imposte sulle altre categorie di redditi (denominati «redditi attivi»)

si pagano nel corso dell’anno fiscale in forma di anticipo. Gli anticipi

Page 95: Vivere in Slovenia

95

sui pagamenti sono stabiliti secondo una precisa scaletta o con

aliquote. fisse.

Ci sono tre fasce di aliquote nel programma fiscale annuale per il

reddito attivo. Le aliquote progressive sono: 16, 27 e 41%. Gli

anticipi pagati durante l’anno sono deducibili dall’ammontare

complessivo dell’imposta, e le eventuali differenze vengono riscosse

contro ricevuta o certificazione delle autorità fiscali. Quando la

somma degli anticipi eccede l’imposta, la differenza viene

rimborsata.

Adempimenti

Dichiarazione dei redditi

Il contribuente deve esporre nella

dichiarazione tutti i redditi imponibili

percepiti, ma non deve calcolare l'imposta

dovuta

Liquidazione dell'imposta

Il contribuente non provvede

all'autoliquidazione dell'imposta. La

liquidazione dell'imposta (a debito o a

credito) è effettuata dall'ufficio Imposte

competente per territorio, utilizzando i dati

contenuti nella dichiarazione e quelli

comunicati dagli eventuali sostituti

d'imposta.

Versamento dell'imposta

L'ufficio comunica al contribuente

l'ammontare dell'imposta (a credito o a

debito). In conformità a questo

provvedimento egli versa l'imposta dovuta

o riceve il rimborso dell'eccedenza versata.

Page 96: Vivere in Slovenia

96

Controllo dell' Amministrazione

L'attività di liquidazione d'imposta (e

d'irrogazione di eventuali sanzioni) si

svolge contestualmente a quella di

controllo.

Deduzioni e agevolazioni per la determinazione dell'imponibile

Oltre a quelle che si trovano nelle discipline delle singole imposte, ve

ne sono delle altre che riguardano l'imponibile ai fini del calcolo

dell'imposta sui redditi.

Un'agevolazione, applicabile a tutti i contribuenti, è quella che

consente di dedurre un importo pari all'11 per cento del salario

medio annuale in Slovenia.

Altre agevolazioni d'ordine generale:

• 100 per cento del salario medio annuale se il contribuente è un

disabile

• 40 per cento del salario medio annuale se il contribuente è uno

studente (sempre che il reddito gli derivi dalla sua attività di

studio).

• 8 per cento del salario medio annuale se il contribuente supera

l'età di 65 anni.

• Per le famiglie con membri a carico:

• 10 per cento del salario medio annuale per il primo figlio o per

altro membro a carico, con un 5 per cento aggiuntivo per ogni

ulteriore figlio

• se il figlio a carico è disabile, la percentuale di agevolazione è

del 50 per cento del salario medio annuale.

Page 97: Vivere in Slovenia

97

• Altre deduzioni specifiche sono riconosciute per determinate

spese, sino alla concorrenza del 3 per cento della base

imponibile:

• acquisto di titoli di stato sloveni a lungo termine

• acquisto, edificazione o manutenzione di un'immobile o di

porzione di esso a fini abitativi, nonché eliminazione delle

barriere architettoniche

• somme impiegate per la manutenzione di beni di valore artistico

e architettonico di proprietà del contribuente ovvero per

l'acquisto di opere di arti figurative, di libri e dischi pregiati

• premi e contributi volontariamente corrisposti dal contribuente

per polizze pensionistiche e di invalidità non obbligatorie

• somme destinate all'acquisto di medicinali e apparecchi e

attrezzature sanitarie e ortopediche

• acquisto di libri di testo e di altra letteratura specialistica

• spese d'iscrizione scolastica e quelle destinate all'istruzione

• donazioni a organizzazioni con fini umanitari, culturali,

d'istruzione, sportivi, d'aiuto agli invalidi, religiosi, ecologici

• quote di iscrizione a sindacati e partiti politici

• acquisto di azioni di fondi statali o privati, aventi come oggetto lo

sviluppo scientifico e tecnologico

• acquisto di beni con ridotto consumo d'acqua, elettricità o il cui

utilizzo abbia un basso impatto ambientale

Capital gain Sono tassati alla stessa aliquota degli altri redditi. Il cinquanta per

cento dei capital gain percepiti dalle società grazie alla vendita di

azioni in altre società è esente dall’imposta sulle società se il

Page 98: Vivere in Slovenia

98

venditore ha detenuto l’8 per cento o più della controllata per almeno

sei mesi. Se il venditore conclude l’operazione prima dello spirare di

dieci anni dalla fondazione della società, i capital gain che sono stati

esenti da imposizione per gli ultimi cinque anni vengono aggiunti alla

base imponibile dell’ultimo reddito societario sottoposto alle autorità

fiscali per l’ultimo anno di attività. Viceversa, il 50 per cento delle

perdite in conto capitale è deducibile dal reddito societario a fini

fiscali.

Per quanto riguarda le persone, l’aliquota d’imposta sui capital gain

dipende dalla lunghezza del periodo per il quale è stata detenuta la

proprietà: 20% fino a cinque anni, 15% avuta da cinque a dieci anni,

10% da dieci a quindici anni, 5% da quindici a vent’anni. Questa

imposta è calcolata come imposta finale sia per i residenti sia per i

non residenti. Queste regole si applicano ai proventi derivati dalla

vendita di azioni e dalla vendita di proprietà immobiliari.

Imposte indirette Iva (ddv): aliquota standard 20%; aliquota ridotta 8,5%.

Per la maggior parte delle transazioni l’aliquota è del 20%. L’aliquota

ridotta (8,5%) si applica ai prodotti alimentari, ai trasporti pubblici,

all'uso di impianti sportivi, alla somministrazione di acque potabili, ai

servizi sanitari, ai medicinali, alle attrezzature per invalidi, alle

protesi per disabili, ai diritti d'autore, ai servizi funebri, ai servizi

alberghieri, all'edilizia popolare, ai prodotti audio e video, ai prodotti

e servizi usati nell'agricoltura, nella silvicoltura e nella pesca. I

settori finanziario, assicurativo e del gioco d'azzardo non sono

soggetti a iva in quanto rientrano in una legislazione speciale.

Page 99: Vivere in Slovenia

99

Amministrazione fiscale e adempimenti

Anno fiscale: per le imprese anno solare o anno commerciale; per le

persone anno solare.

Le società pagano anticipi mensili sulla base dell’accertamento più

recente. Va presentata la dichiarazione dei redditi tre mesi dopo la

fine dell’anno fiscale (ovvero entro il 31 marzo) e il saldo delle

imposte va pagato entro trenta giorni dalla data di scadenza della

dichiarazione dei redditi. In caso di ritardo nella presentazione della

dichiarazione sono previste delle sanzioni, e altrettanto nel caso di

ritardo nel versamento degli importi dovuti.

Le persone fisico il cui reddito derivi interamente dal lavoro

dipendente e i lavoratori autonomi con un reddito inferiore ai limiti

stabiliti dalla legge sono esenti da dichiarazione.

Le imposte sono trattenute alla fonte sul reddito da lavoro

dipendente e da attività professionale. I residenti tenuti a presentare

la dichiarazione dei redditi devono fornire alle autorità fiscali le

informazioni relative all’anno fiscale precedente entro il 31 gennaio.

Per le persone fisiche, le autorità fiscali compiono gli accertamenti

per l’anno precedente sulla base dei dati forniti. La dichiarazione

riveduta e corretta deve essere inoltrata alle autorità entro il 30

aprile.

Tasse sulle società 22% (21% nel 2009, 20% dal

2010

Detrazioni 20% sugli importi investiti in

ricerca e sviluppo

specifiche sull’assunzione di

categorie speciali di lavoratori

Page 100: Vivere in Slovenia

100

Tassa sul rimpatrio dei profitti 15% sui dividendi pagati

all’estero, salvo diverse

disposizioni delle convenzioni

bilaterali

0% per i residenti dell’Ue

Imposte sui redditi delle persone fisiche

aliquote progressive: 16%, 27%,

41%

Imposte sui redditi da interessi, dividendi e capital gain

interessi: 20%; dividendi 20%;

capital gain 20%-0% a seconda

del periodo di possesso

Imposta sulla proprietà 0%

Imposta sull’alienazione di proprietà immobiliari

2%

Iva 20% standard

8,5% ridotta (inclusi prodotti

alimentari, escluse bevande

Contributi previdenza sociale datore di lavoro: 16,1%

dipendente: 22,1%

Numero degli accordi bilaterali per evitare la doppia imposizione

41

Trattenute fiscali alla fonte Per quanto riguarda le imposte sui dipendenti, il datore di lavoro è

tenuto a dedurre alla fonte le imposte su base mensile per tutti i

lavoratori salariati, e a versare i contributi per la sicurezza sociale

(16,1% per il datore di lavoro, 22,1% per il dipendente). Il datore di

lavoro risponde delle tasse su tutti gli emolumenti presenti in busta

Page 101: Vivere in Slovenia

101

paga su cui si applicano le ritenute previdenziali. L’aliquota va dal 3

all’11% degli emolumenti stipendiali

Nella maggior parte dei casi gli azionisti residenti nell’Unione

europea sono esenti dalle trattenute alla fonte sui dividendi.

Altre imposte Diritti di dogana e di accisa. Imposte sulla successione e sulle

donazioni. Imposta sul valore patrimoniale. Imposta sul gioco

d’azzardo e le vincite alle lotterie. Tasse di trasferimento sulla

proprietà. Imposte sui veicoli. Imposta sui servizi di assicurazione.

Per maggiori informazioni: http://www.durs.gov.si.

Regolamentazione di importazioni ed esportazioni Nella Repubblica slovena le importazioni di merci sono sottoposte a

tre diversi regimi. Esistono articoli soggetti alla libera importazione

ed esportazione (in base all'articolo 8 della legge sulle importazioni

secondo cui tutte le importazioni e le esportazioni del paese sono

libere, salvo non venga altrimenti disposto), altri soggetti a

contingentamento, quando il governo ritiene necessario limitare la

circolazione di specifici prodotti al fine di proteggere l'economia

nazionale, e altri ancora la cui importazione o esportazione è

soggetta a concessione di licenza (armamenti e attrezzature militari,

opere artistiche e storiche, metalli preziosi e prodotti individuati di

volta in volta dalle autorità).

Le merci importate in Slovenia devono soddisfare alcuni requisiti di

conformità alle norme tecniche e di qualità, agli standard sanitari,

veterinari ed ecologici.

Page 102: Vivere in Slovenia

102

I dazi doganali si basano su un sistema armonico e sono applicati

sul valore della merce resa franco frontiera. Le aliquote variano da 0

a 8% per le materie prime, da 0 a 15% per i semilavorati e da 15 a

25% per i prodotti finiti e di consumo.

È prevista l'esenzione dai dazi per le attrezzature importate da

stranieri in collegamento con un contratto di joint venture di almeno

cinque anni.

Oltre ai dazi doganali, certi prodotti come tabacchi, bevande

alcoliche, carni, latte e derivati, prodotti agroalimentari eccetera

sono soggetti a un'imposta addizionale che varia a seconda del tipo

di prodotto.

La Slovenia concede un trattamento preferenziale alla Unione

europea e ad altri paesi, per esempio le repubbliche della ex

Iugoslavia. A sua volta alla Slovenia è garantito il trattamento

preferenziale da Austria, Finlandia, Norvegia, Svezia, Svizzera, Usa,

Canada, Australia, Taiwan e Giappone.

Esistono inoltre trattati commerciali con Bulgaria, Repubblica ceca e

Repubblica slovacca che assicurano agli scambi commerciali con

questi paesi trattamenti doganali privilegiati.

In base agli articoli 13 e 15 della legge doganale, le merci possono

essere importate in regime di temporanea importazione a condizione

che debbano essere lavorate o rifinite in territorio sloveno per

produrre beni da riesportare. L'ingresso per i beni in temporanea

importazione è libero anche per le merci altrimenti sottoposte a

contingentamento, ed è autorizzato fino a sei mesi. È prevista

l'importazione temporanea anche di articoli destinati alla riparazione,

attrezzature sportive per gare, strumenti e attrezzature per

l'installazione ed il collaudo di apparecchiature, oggetti da esibire in

Page 103: Vivere in Slovenia

103

manifestazioni fieristiche e campionari, veicoli e natanti da parte di

società che li noleggiano a terzi, apparecchiature per invalidi,

attrezzature di protezione civile, e cose destinate all'uso di coloro

che hanno intenzione di trattenersi in Slovenia per un certo periodo

di tempo.

Per attestare la definitiva importazione di una merce in territorio

sloveno bisogna dotarsi di dichiarazione doganale tipo Dau, che

deve contenere tutti gli elementi relativi all'importazione effettuata, e

deve essere debitamente timbrata e firmata dalla locale autorità

doganale. Il documento può essere prodotto in originale o in copia

conforme. Gli altri documenti da presentare sono la fattura

commerciale emessa in duplice copia e contenente tutti i requisiti di

legge, il documento di trasporto, quali lettera di vettura, polizza di

carico o Cmr, il certificato di origine, richiesto solo per alcune

categorie di merci; per l’importazione di animali vivi, carni, vegetali e

altri prodotti alimentari sono necessari inoltre certificati speciali, quali

certificato sanitario o certificato veterinario; per i prodotti tecnologici

ci vuole il certificato di conformità o di omologazione.

Page 104: Vivere in Slovenia

104

PUBBLICITÀ

www.expatsebooks.com

Page 105: Vivere in Slovenia

105

INDIRIZZI E LINK UTILI

Indirizzi istituzionali - Il sito unificato del governo sloveno è : www.gov.si

- Ministero del lavoro, della famiglia e degli affari sociali

(Ministrstvo za delo, družino in socialne zadeve):

www.mddsz.gov.si

- Ministero delle finanze (Ministrstvo za finance) (anche in

inglese): www.mf.gov.si

- Ministero dell’economia (Ministrstvo za gospodarstvo):

www.mg.gov.si

- JAPTI - Public Agency of the Republic of Slovenia for

Entrepreneurship and Foreign Investments Dunajska 156, SI –

1000 Ljubljana - Tel.: 386.1.5891870; Fax: 386.1.5891885 -

email: [email protected], [email protected] - www.japti.si -

www.investslovenia.org; rappresentanza in Italia: Galleria

Buenos Aires 1 - 20124 Milano - Tel: 00 39 022 940 5910

Fax: 00 39 022 951 4071 - Cellulare: 00 39 33 46 877 873 -

Responsabile: Lara Černetič (email [email protected])

- Direzione generale delle dogane (Generalni carinski urad

Republike Slovenije): Smartinska cesta 55 - 1000 Ljubljana –

- Tel.: 386.1.4783800; Fax: 386.1.4783900 - www.carina.gov.si

- Ministero dell’agricoltura, delle foreste e dell’alimentazione

(Ministrstvo za kmetijstvo, gozdarstvo in prehrano)

- www.mkgp.gov.si

- Agenzia per mercati agricoli e sviluppo rurale (Agencija za

kmetijske trge in razvoj podezelja): Dunajska 160, 1000 –

Page 106: Vivere in Slovenia

106

Ljubljana - Direttore: Franc Kebe (email [email protected]);

www.arsktrp.gov.si.

- Direzione veterinaria (responsabile per l’emissione dei certificati

fitosanitari): www.vurs.gov.si

- Ministero della cultura (Ministrstvo za kulturo): www.mk.gov.si

- Ministero della difesa (Ministrstvo za obrambo): www.mors.si

- Ministero degli interni (Ministrstvo za notranje zadeve):

www.mnz.gov.si

- Ministero dell’ambiente e della pianificazione fisica (Ministrstvo

za okolje in prostor): www.mop.gov.si

- Ministero di grazia e giustizia (Ministrstvo za pravosodje):

www.mp.gov.si

- Ministero dei trasporti (Ministrstvo za promet): www.mzp.gov.si

- Ministero della pubblica istruzione e dello sport (Ministrsvto za

znanost, šolstvo in šport) (anche in inglese): www.mss.gov.si

- Ministero della salute (Ministrstvo za zdravje): www.mz.gov.si

- Ministero degli affari esteri (Ministrstvo za zunanje zadeve):

www.mzz.gov.si

- Borza (Centro per lo scambio d’informazioni sulle opportunità

d’affari): www.borza.org

- Camera di Commercio Slovena (Gospodarska zbornica):

www.gzs.si

- SloveniaPartner (portale per gli affari): www.sloveniapartner.com

- Ufficio di standardizzazione sloveno (Slovenski institut za

standardizacijo): www.sist.si

- Ufficio metrico della Repubblica di Slovenia (Urad RS za

meroslovje): www.mirs.si

Page 107: Vivere in Slovenia

107

- Ufficio nazionale del turismo: www.slovenia.info – sede in Italia:

Galleria Buenos Aires 1 - I-20124 Milano

- Tel.: 0039 0229 51 11 87; 0039 0229 51 41 57; Fax: 39 0229 51

40 71.

- Telekom Slovena (pagine bianche e gialle on line in inglese):

http://tis.telekom.si/default.asp?LANG=EN

Banche - Banca Centrale Slovena (Banka Slovenije): www.bsi.si

- Il sito generale per le banche slovene (aderenti all’Associazione

Bancaria) è www.zbs-giz.si, anche in inglese; vi si trovano i dati

di tutte le banche associate, incluso l’indirizzo in rete.

- Istituto Statistico locale (Statistični urad Republike Slovenije):

www.stat.si

- Istituto per le analisi macroeconomiche (Urad za

makroekonomske analize in razvoje): www.umar.gov.si

Enti fieristici - Cankarjev Dom – Kulturni In Kongresni Center (Centro congressi

e della cultura «Cankar»): www.cd-cc.si

- Celjski Sejem (Fiera di Celje): www.ce-sejem.si

- Gospodarsko razstavisce (Fiera di Lubiana): www.gr-sejem.si

- Pomurski Sejem D.D. (Ente fieristico): www.pomurski-sejem.si

- Primorski Sejem (Fiera del litorale): www.primorski-sejem.si

Giornali, riviste e altri mass media

- «Delo» (quotidiano): www.delo.si/

- «Vecer» (quotidiano): www.vecer.com

- «Dnevnik» (quotidiano): www.dnevnik.si

Page 108: Vivere in Slovenia

108

- «Finance» (quotidiano finanziario): www.finance.si

- «Slovenia News»: http://slonews.sta.si

- Rtv Slovenia: www.rtvslo.si

- Pop Tv: www.pop-tv.si

Banche Dati: - Pirs (annuario delle aziende slovene): www.pirs.si

- Slo-Export (aziende slovene di commercio estero):

www.gzs.si/sloexport

Motori di ricerca

www.najdi.si

www.matkurja.com

www.slowwwenia.com

Istituzioni italiane

• Ambasciata d’Italia: Snezniška 8 - 1000 Lubiana – Slovenia -

Tel.: 386.1.4262194; Fax: 386.1.4253302; email:

[email protected]; [email protected];

[email protected]; [email protected];

sito internet: www.amblubiana.esteri.it

• Istituto italiano di cultura: Kongresni trg 13 - 1000 Lubiana –

Slovenia - Tel.: 386.1.2415640; Fax: 386.1.2415643;

email: [email protected]

• Delegazione dell'Unione europea: Breg 14, 1000 Lubiana –

Slovenia - Tel. 386.1.4258000; Fax 386.1.4252085; email:

[email protected]; sito internet: www.evropska-

unija.si

Page 109: Vivere in Slovenia

109

• Consolato generale d’Italia a Capodistria: Riva Belvedere 2 -

6000 Capodistria/Koper – Slovenia - Tel. 386.5.6273747; Fax

386.5.6273746; email: [email protected]; sito

internet: www.conscapodistria.esteri.it

• Ice, Istituto nazionale per il commercio estero, sede di Lubiana:

Cankarleva, 10 – 1000 Ljubljana

Tel:+386.1.4224370; Fax: +386.1.4224375;

email: [email protected];

sito internet: www.ice.gov.it/estero2/lubiana

Telefoni utili - Centro informazioni emergenze: 112

- Polizia: 113

- Elenco abbonati telefonici: 1188

- Automobil Club Sloveno (Amzs): 1987

- Ospedale di Lubiana: +386.1.4313113

- Adria Airways (www.adria.si): +386.1.4362499

-Aeroporto Joze Pucnik Lubiana (www.lju-airport.si):+386.4.2061981

- Aeroporto di Portorose: +386.5.6722525

- Ferrovie slovene: +386.1.2912100

- Marina di Portorose: +386.5.6761100

- Porto di Capodistria: +386.5.6656100

Principali alberghi Lubiana

Best Western Premier Hotel Slon: Slovenska cesta 34 - 1000

Ljubljana - Tel.: +386.1.4701100; Fax: +386.1.2517164:

email: [email protected]; sito internet:

Page 110: Vivere in Slovenia

110

www.hotelslon.com

Domina Grand Media Hotel & Casino Ljubljana: Dunajska cesta

154 - 1000 Ljubljana - Tel.: +386.1.5882525; Fax:

+386.1.5882599; email: [email protected]; sito

internet: www.dominagrandmedialjubljana.com

Grand Hotel Union Business: Miklošičeva 3 - 1000 Ljubljana -

Tel.: +386.1.3081170; Fax: +386.1.3081914; email:

[email protected]; sito internet: www.gh-union.si

Grand Hotel Union Executive: Miklošičeva 1 - 1000 Ljubljana -

Tel.: +386.1.3081270; Fax: +386.1.3081015; email:

[email protected]; sito internet: www.gh-union.si

Grand Hotel Union Garni: Miklošičeva 9 - 1000 Ljubljana - Tel.:

+386.1.3084301; Fax: +386.1.2301181; email: hotel.garniI@gh-

union.si; sito internet: www.gh-union.si

Hotel Lev: Vošnjakova 1 - 1000 Ljubljana - Tel.: +386.1.4332155;

Fax: +386.1.4332003; email: [email protected];

sito internet: www.hotel-lev.si

Maribor

Hotel Slavija: Vita Kraigherja 3 - 2000 Maribor - Tel.:

+386.2.2513661; Fax: +386.2.2522857

Bled

GH Toplice: Cesta Svobode 12 - 4260 Bled - Tel.:

+386.4.5791000; Fax: +386.4.5741841

Golf Hotel: Cankarjeva cesta 4 - 4260 Bled - Tel.:

+386.4.5792000; Fax: +386.4.5741768

Page 111: Vivere in Slovenia

111

Portorose

GH Palace: Obala 45 - 6320 Portorose - Tel.:

+386.5.6969000; Fax: +386.5.6969003

Metropol: Obala 77 - 6320 Portorose - Tel.: 386.5.6907000;

Fax: +386.5.6907877

Celje

Hotel Evropa: Krelov trg 4 - 3000 Celje - Tel.:

+386.3.5443400: Fax: +386.3.5443434; sito internet:

www.hotel-europa.si

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112

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Page 113: Vivere in Slovenia

113

L’AUTORE

Luisa Agnese Dalla Fontana è laureata in filologia slava. Dopo

diversi soggiorni di studio all’estero (Russia, Polonia, Bulgaria,

Macedonia, Croazia, Francia) e svariate esperienze lavorative

(organizzatrice teatrale, insegnante di lingue, curatrice di corsi di

formazione finanziati dall’Unione europea, corrispondente estera per

ditte londinesi), ha scelto come principale attività quella di traduttrice

letteraria e consulente bibliografica. In tale veste collabora da molti

anni con svariate importanti case editrici italiane, tra cui Mondadori,

Salani, Sperling & Kupfer. Dal 2002 al 2004 ha lavorato alla

Biblioteca nazionale centrale di Firenze nel settore della

catalogazione semantica. Giornalista, dal 2005 al 2008 è stata nella

redazione del mensile economico-finanziario Eurofinanza. Nel 2007

e nel 2008 ha curato l’ufficio stampa dell’associazione di poker

sportivo Lucky River Texas Club. Attualmente vive a Firenze.

Page 114: Vivere in Slovenia

114

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