vivere con una malattia rara dalla diagnosi alla presa in carico · 2016. 5. 25. · vivere con una...

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Vivere con una malattia rara Dalla diagnosi alla presa in carico Roma 18 Maggio 2016 La Transizione dall’età pediatrica all’età adulta V. Moschese

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  • Vivere con una malattia rara

    Dalla diagnosi alla presa in carico Roma 18 Maggio 2016

    La Transizione dall’età pediatrica all’età adulta

    V. Moschese

  • La transizione può essere considerata come “un

    processo deciso e pianificato per indirizzare i bisogni

    medici, psicofisici, educativo/vocazionali

    dell’adolescente e del giovane adulto

    con patologia cronica dal reparto pediatrico ai centri di

    cura per l’adulto”

    La Transizione dall’età pediatrica all’età adulta

    US Society for Adolescent Medicine

  • Il periodo di «transizione» rappresenta una fase della vita in cui si verificano

    modificazioni, non solo somatiche, ma anche di tipo psicologico e comportamentale.

    La Transizione dall’età pediatrica all’età adulta:

    Quando?

    Nel corso degli ultimi 40

    anni sono stati modificati i

    limiti cronologici di tale

    periodo, stabiliti da alcune

    istituzioni nazionali ed

    internazionali

    (http://www.progettoprose.it/articoli/art0001.html)

  • Bambino

    Adolescente/Giovane Adulto - Evoluzione clinica e psicologica

    - Rischio di sottovalutare la propria condizione

    - Rifiuto delle cure

    - Comportamenti a rischio

    - Bisogno di figure di riferimento

    Adulto

    Transizione: importanza della pianificazione

    - Responsabilizzazione dei pazienti

    e dei familiari

    - Assistenza medica e

    infermieristica dedicata

    - Assistenza psicologica a pazienti

    e familiari

    - Strategie terapeutiche e

    preventive adeguate

  • La Transizione: come?

    - Difficoltà di gestione delle

    patologie croniche con un

    approccio multisistemico ed

    interdisciplinare

    - Difficoltà di gestione del giovane

    paziente in un periodo di equilibri

    delicati

    - Difficoltà del paziente di adattarsi

    al meccanismo organizzativo dell’ «

    ospedale dell’adulto»

    - Difficoltà di dialogo tra equipe

    pediatrica e dell’adulto

    - Presa in carico non solo di bisogni

    medici ma anche psicologici e

    sociali

    - Adeguata informazione del paziente e

    della famiglia, al momento della diagnosi,

    circa il percorso assistenziale presente e

    futuro;

    - Stretta collaborazione tra personale

    medico- infermieristico e dello psicologo

    che ha in cura il paziente in età

    pediatrica, ed il personale sanitario che

    seguirà il paziente nel periodo post-

    adolescenziale;

    - Incontri e consensus di società scientifiche

    per una definizione di percorsi

    diagnostico-terapeutici e linee guida

    comuni;

    - Realizzazione di «percorsi guidati» per la

    gestione della fase di transizione

  • Fisioterapista

    Psicologo

    Neurologo

    Broncopneumologo,

    ORL

    Genetista

    Immunologo

    Nutrizionista

    Gastroenterologo

    Medico di Famiglia

    Infettivologo

  • La Transizione e le malattie rare:

    Le Immunodeficienze Primitive

    Le immunodeficienze primarie (PID) costituiscono un gruppo eterogeneo di malattie, che interessano lo sviluppo del sistema immunitario e la sua

    funzione, caratterizzate da suscettibilità ad infezioni, autoimmunità e neoplasie.

  • Età e PID

    Globalmente, i pazienti affetti da PID hanno un’età < 19 aa nel 63% dei casi.

    (Modell V et al. Immunol Res. 2016 Jan 22)

  • Aumento dell’Aspettativa

    di vita

    Migliore conoscenza

    della malattia e della sua

    storia naturale

    Diagnosi precoce

    Migliore gestione delle complicanze

    Maggiore disponibilità di

    terapie

    Transizione

  • Prevalenza delle Immunodeficienze Primitive

    La valutazione globale delle immunodeficienze primitive nel 2015 ha

    mostrato una predominanza dei difetti anticorpali pari al 63,4% negli

    Stati Uniti, al 47,7% a livello internazionale, ed al 53% a livello globale.

    Tale valore è notevolmente incrementato dal 2013 al 2015.

    (Modell V et al. Immunol Res. 2016 Jan 22)

  • Efficacia clinica della terapia sostitutiva nelle infezioni

    (Maarschalk-Ellerbroek LJ, et al. Int J Antimicrob Agents. 2011 May;37(5):396-404)

    Nelle infezioni la terapia

    riduce:

    - incidenza

    - gravità

    - ospedalizzazione

    - uso degli antibiotici

  • Terapia sostitutiva ed aspettativa di vita

    Prima dell’introduzione della terapia sostitutiva l’aspettativa di vita

    dei pazienti affetti da CVID ed XLA era molto bassa:

    - 37% di sopravvivenza nei pazienti con

    CVID

    - 18% di mortalità per i pazienti con XLA

    Terapia con Ig

    +

    Terapia antibiotica

    CVID: 78% di sopravvivenza a 10 anni dalla diagnosi XLA: 5% di mortalità

    per controllo delle gravi infezioni

  • Diagnosi delle Immunodeficienze Primitive

    ( Jonkman-Berk BM et al. Clinical Immunology (2015) 156, 154–162)

  • La diagnosi precoce permette notevoli risparmi sui costi ,

    anche nei pazienti in terapia sostitutiva con gammaglobuline.

    (Modell V et al. Immunol Res. 2016 Jan 22)

    Diagnosi precoce e costi delle condizioni associate a PID

  • Prof. A. Plebani

    Prof. L.D. Notarangelo

    Dott.ssa A. Soresina

    Prof.ssa V. Moschese

    Prof.ssa R. Bacchetta

    Dott.ssa E. Gambineri

    Prof. R. Badolato

    Prof.ssa M.C. Pietrogrande

    Prof. A. Pession

    Prof. F. Specchia

    Prof. P. Rossi

    Dott.ssa C. Cancrini

    Prof.ssa I. Quinti

    Prof. D. De Mattia

    Prof. B. Martire

    Prof. M. Fiorilli

    Prof. A. Plebani

  • Italian Primary Immunodeficiency Network

  • Transizione: il punto di vista del paziente

    Al fine di meglio identificare i bisogni e le aspettative dei nostri pazienti

    è stato realizzato un questionario sia pediatrico sia dell’adulto per

    migliorare il processo di transizione e “la cura” del paziente

  • Transizione: il punto di vista del paziente

    58 Questionari Analizzati:

    - 37 Adulti (range 12-65 aa, età media 38,84 ± 13,65 aa, mediana 39

    aa)

    -21 Pediatrici (range 3-19 aa, età media 11 ± 5 aa, mediana 10 aa)

    • Nel 60% dei casi nello stesso Ospedale non sono presenti Centro Pediatrico e

    Centro dell’ Adulto

    • Il 20% dei b. seguito in un Centro Adulti

    • Il 20% dei p. adulti seguito in un Centro Pediatrico

    La scelta del Centro basata sulla distanza dal luogo di residenza nel 30% dei casi

  • Transizione: il punto di vista del paziente

    Ha mai sentito parlare del processo di transizione dal Centro

    Pediatrico al Centro per Adulti?

    22%

    78%SI

    NO

  • Transizione: il punto di vista del paziente

    23%

    23% 54% Insoddisfatto

    Poco soddisfatto

    Molto soddisfatto

    Quanto si dichiara soddisfatto del

    processo di transizione?

    Quale è stato il motivo del passaggio al

    Centro Adulti?

    In circa il 45% dei casi il paziente non è soddisfatto del processo di transizione

    e prende autonomamente contatti con il Centro Adulti

    (passaggio tra i 9 ed i 46 aa)

  • >80% dei pazienti ha riportato soddisfazione relativamente al personale medico ed

    infermieristico per

    - Gentilezza e Disponibilità

    - Attenzione rivolta allo stato di salute

    - Capacità di ascolto

    - Coordinamento

    - Rispetto della privacy

    ed apprezza

    • Chiarezza e semplicità nelle spiegazioni

    • Aggiornamento e Precisione del contenuto delle informazioni

    • 60-70% dei Centri non è presente lo Psicologo

    Transizione: il punto di vista del paziente

  • Transizione: il punto di vista del paziente

    Grado di soddisfazione relativo al supporto per certificazione di esenzione/invalidità e sulla documentazione scritta

    COMFORT AMBIENTALE

    Il 20-25% dei pazienti non è soddisfatto o lo è poco degli spazi del

    reparto e del comfort ambientale

    ASPETTI ORGANIZZATIVI del REPARTO

    Nel 25% dei casi difficoltà nei contatti telefonici, e-mail, etc

  • Aspetti fondamentali

    per una transizione positiva

    - Creazione di un team dedicato(personale medico e infermieristico,

    biologi, genetisti e psicologo)

    - Formazione continua dello staff

    - Informazione e formazione del paziente e della famiglia dalla

    diagnosi alla gestione clinica

    - Programmazione adeguata delle varie fasi della transizione

    dall’ambulatorio pediatrico a quello adulto

  • : Parvulis

    : Utilis

    E : Est

    R : Reverentia

    Il programma, adeguatamente organizzato e

    pianificato, prevede una graduale ed attiva

    partecipazione del paziente

  • ER

    Creazione di un team (personale medico, biologi, genetisti ) dedicato

    - Ricerca e innovazione

    - Assistenza e formazione

    - Terza Missione

    Laboratorio di Genetica Medica

    Prof. G. Novelli

    Laboratorio di Immunologia

    Pediatrica

    Prof. P. Rossi

    http://www.google.it/url?url=http://www.studioassociatoanalisi.it/&rct=j&frm=1&q=&esrc=s&sa=U&ved=0ahUKEwi1lr2B7czMAhUM5xoKHevpD_gQwW4IJDAH&usg=AFQjCNG0_REEzUE3A3dXIdlxVPpn7I-q_w

  • Personale infermieristico

    Il personale infermieristico, altamente specializzato, si occupa del

    supporto organizzativo, logistico ed amministrativo, oltre che del

    training del paziente e dei suoi familiari per la gestione della terapia

    sostitutiva, i.e. per via sottocutanea.

    E’ costantemente aggiornato e partecipa a riunioni dell’INGID per un

    confronto sull’ assistenza dei pazienti.

  • Telenursing

    Il personale infermieristico garantisce

    tale supporto anche via telematica per i

    pazienti e le famiglie in caso di

    problematiche relative alla PID.

    Rappresenta un ulteriore mezzo di

    contatto con il centro dell’adulto

  • Psicologo

    - Questionario valutativo per «anamnesi psico-sociale»

    - Questionario per «valutazione del passaggio»

    - Valutazione delle relazioni interpersonali in ambito sociale e

    familiare

    - Studio delle emozioni del giovane paziente

  • Servizi complementari per il care del paziente

    Clown Terapia

    Leggere Per Crescere

    Attività Ludica

  • - Informazione e formazione del paziente e della famiglia dalla diagnosi alla gestione

    clinica

    - Programmazione adeguata delle varie fasi della transizione dall’ambulatorio

    pediatrico a quello adulto

    Formazione continua dello staff

    QUADERNI

    DI AGGIORNAMENTO

    Pediatria Specialistica

    Master di 2° Livello in

    Allergologia ed Immunologia

    Pediatrica Avanzata

    ER

  • Transizione: dal centro pediatrico a

    quello dell’adulto

    Centro pediatrico

    - Cartella clinica informatizzata

    - Relazione della storia clinica

    del paziente

    - Contatto con i referenti del

    centro adulto e con i medici di

    medicina generale

    - Confronto costante per la

    gestione terapeutica del

    paziente

    - Condivisione di protocolli

    diagnostici e terapeutici

    Centro dell’adulto

  • Transizione:

    aspetti amministrativi

    - Certificazione per l’esenzione

    - Registrazione dei casi nel Sistema Informativo delle Malattie Rare Regione Lazio

    - Certificazione per la domanda di invalidità

    - Certificazione per eventuale sostegno scolastico

    - Consegna del Piano Terapeutico

  • I medici sono pochi, e impegnati in

    molteplici patologie, ma nel contesto si

    impegnano molto, è il sistema

    sanitario che non funziona come

    dovrebbe

    Utilizzando la terapia domiciliare

    sottocutanea non mi rivolgo quasi mai alla

    struttura ospedaliera di riferimento se

    non per l'aggiornamento del piano

    terapeutico.

    Sarebbe auspicabile anche

    sensibilizzare i medici di base che

    sono poco informati su queste

    patologie.

    Sarebbe meglio se ci fosse più

    coordinazione tra i reparti di

    immunologia e gli altri specialisti. Manca

    un'equipe che prenda in carico il paziente

    con la globalità dei problemi correlati

    all'immunodeficienza

    Transizione: alcuni commenti dei pazienti

    I tagli alla sanità pubblica fanno si che il

    malato si senta un peso per la società e

    abbandonato dalle strutture prive di

    personale

  • Transizione:

    Un “Challenge” per la Regione

    «Abbiamo purtroppo un sistema sanitario non attento a quelle che sono le sfide principali del nostro tempo» (Giovanni Bissoni, Convegno “Dialoghi sulla Sostenibilità”, Aprile 2016)

    «Le prestazioni sanitarie migliorano con lo sviluppo della ricerca e dell’innovazione tecnologica oltre che con il miglioramento delle conoscenze degli operatori……. ……Tutelare lo stato di salute della popolazione migliorando le performance del sistema può portare ad una maggiore sostenibilità e crescita economica in futuro» (Giuseppe Novelli, il Sole 24 ore, 26 Aprile, 2016)