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Tribunale di Salerno – Terza Sezione Civile – Ufficio Esecuzioni immobiliari Procedura Esecutiva R. E. n. 158/2011
TRIBUNALE DI SALERNO - III SEZIONE CIVILE
UFFICIO ESECUZIONI IMMOBILIARI
CONSULENZA TECNICA D’UFFICIO
NELLA PROCEDURA CIVILE R. E. n. 158/2011
Banco Di Napoli S.p.A. contro sig. Omissis
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INDICE
PREMESSA E INCARICO ...……………………………………….…………… pag. 3
OPERAZIONI DI CONSULENZA ……………………………………………… pag. 7
RISPOSTA AI QUESITI ……………….……………........……………………… pag. 9
RIEPILOGO..……………………………………………………………………... pag. 20
CONCLUSIONI ..…………………………………………………………….…... pag. 23
ALLEGATI:
ALLEGATO 01: documentazione fotografica (piante con punti di scatto e foto);
ALLEGATO 02: grafici di rilievo (pianta piano terra; piano ammezzato);
ALLEGATO 03: documentazione catastale: a) visura storica;
b) planimetria catastale;
ALLEGATO 04: documentazione ipocatastale:
a) “ispezione ipotecaria per dati anagrafici”;
b) “ispezione ipotecaria per immobile”;
c) “iscrizione del 18/05/ 2006” (ipoteca volontaria);
d) “iscrizione del 04/01/2008” (ipoteca legale);
e) “trascrizione del 13/10/2010” (atto esecutivo o cautelare);
f) “trascrizione del 01/04/2011” (atto esecutivo o cautelare).
ALLEGATO 05: vincoli gravanti sul territorio del Comune di Maiori
ALLEGATO 06: atto di compravendita
ALLEGATO 07: certificato di residenza
ALLEGATO 08: certificato di stato di famiglia
ALLEGATO 09: verbali di sopralluogo;
ALLEGATO 10: comunicazioni alle parti;
ALLEGATO 11: decreto di nomina;
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PREMESSA ED INCARICO
Il sottoscritto arch. Sergio Santomauro, con studio in via Nicola Aversano n. 18 Salerno,
iscritto all’Albo degli Architetti della Provincia di Salerno al n. 1444, nominato consulente
esperto nel procedimento esecutivo R.E. n. 158/2011 promosso dal Banco di Napoli S.p.A.
contro il sig. Omissis, prestava giuramento di rito in data 31/01/2012 dinanzi al G. E. dott.
Alessandro Brancaccio che fissava l’udienza del 21/06/2012 per la determinazione delle
modalità di vendita.
Il consulente esperto riferisce sui beni immobili della procedura suddetta in riferimento ai
sotto elencati quesiti riportati nel verbale di conferimento incarico del 31/01/2012:
1. se i beni pignorati consistono esclusivamente in beni per i quali la documentazione
prevista dall’ex art. 567 cod. proc. civ. è necessaria e, tuttavia, manca in atti o è
inidonea, riferisca l’esperto di tale assenza o inidoneità e restituisca gli atti
senz’altra attività, ma dopo il termine da lui fissato per la prosecuzione delle
operazioni;
2. se i beni pignorati consistono esclusivamente in beni per i quali la detta
documentazione è completa ed idonea, proceda secondo i quesiti da 4 a 12;
3. se i beni pignorati consistono sia in beni per i quali la detta documentazione è
necessaria e, tuttavia, manca o è inidonea, sia in beni per i quali la detta
documentazione è completa ed idonea, proceda l’esperto a redigere, in via
preliminare, una descrizione riassuntiva dei beni per i quali la documentazione è
mancante e/o inidonea (descrizione da accludere, a guisa di introduzione, alla
relazione in risposta agli altri quesiti) e proceda, limitatamente agli altri beni,
secondo i quesiti postigli da 4 a 12;
Per i beni per i quali la documentazione è completa ed idonea:
4. identifichi con precisi dati catastali e confini e descriva dettagliatamente
l’immobile pignorato, verificando la corrispondenza con i dati riportati nell’atto di
pignoramento e l’eventuale sussistenza di altre procedure esecutive gravanti sul
medesimo; in tal caso, sospenda le operazioni peritali, relazionando al G. E.;
5. precisi la provenienza del bene al debitore esecutato e se questi risulti essere
l’unico proprietario, producendo anche l’atto in virtù del quale ha acquisito la
proprietà; segnali, altresì, eventuali acquisti mortis causa non trascritti;
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6. valuti la possibilità di una divisione dei beni in caso di comproprietà e, ove
sussistano i presupposti, predisponga un progetto di divisione in natura dei
medesimi, con la specifica indicazione dei comproprietari e delle loro generalità,
la formazione delle singole masse e la determinazione degli ipotetici conguagli in
denaro;
7. Dica dello stato di possesso del bene, con l’indicazione, se occupato da terzi, del
titolo in base al quale è occupato e della consistenza del nucleo familiare
dell’occupante, con particolare riferimento alla esistenza di contratti registrati in
data antecedente al pignoramento, di cui dovrà specificare la data di scadenza
della durata, la data di scadenza per l’eventuale disdetta, l’eventuale data di
rilascio fissata o lo stato della causa eventualmente in corso per il rilascio, e di
tutti i diritti reali (quali usufrutto, uso, abitazione, servitù, etc.) che delimitino la
piena fruibilità del cespite, indicando, anche per questi ultimi, l’eventuale
anteriorità alla trascrizione del pignoramento;
8. Indichi il regime patrimoniale del debitore, se coniugato, a tal uopo producendo
l’estratto dell’atto di matrimonio ed evidenziando la sussistenza di eventuali
convenzioni patrimoniali riportate a margine dello stesso e la data della relativa
annotazione;
9. Riferisca dell’esistenza di formalità, vincoli o oneri, anche di natura condominiale,
gravanti sul bene, che resteranno a carico dell’acquirente, ivi compresi i vincoli
derivanti da contratti incidenti sull’attitudine edificatoria dello stesso o quelli
connessi con il suo carattere storico – artistico, ovvero di natura paesaggistica e
simili. Indichi in particolare, l’importo annuo delle spese fisse di gestione o
manutenzione (es. spese condominiali ordinarie); le eventuali spese straordinarie
già deliberate, ma non ancora scadute; le eventuali spese condominiali scadute e
non pagate negli ultimi due anni anteriori alla data della perizia; le eventuali
cause in corso; le domande giudiziali (precisando se le cause con le stesse
introdotte siano ancora in corso ed in che stato), le convenzioni matrimoniali e i
provvedimenti di assegnazione della casa coniugale trascritti contro il debitore e,
quanto a questi ultimi, anche solo emessi prima del pignoramento nonché le
eventuali obbligazioni propter rem;
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10. Riferisca dell’esistenza di formalità, vincoli ed oneri, anche di natura
condominiale, gravanti sul bene che saranno cancellati o che comunque
risulteranno non opponibili all’acquirente (come iscrizioni ipotecarie, trascrizioni
di pignoramenti, trascrizioni di sequestri conservativi, etc.), indicando in
particolare i creditori iscritti (cioè i creditori muniti di ipoteca o privilegi
immobiliari) e i costi per le relative cancellazioni;
11. acquisisca e depositi aggiornate visure catastali ed ipotecarie per immobile e per
soggetto ( a favore e contro), queste ultime in forma sintetica ed integrale, riferite
almeno al ventennio antecedente la data di conferimento dell’incarico, segnalando
eventuali discrasie tra le risultanze delle stesse all’esito di accurato controllo
incrociato;
12. Riferisca della verifica della regolarità edilizia ed urbanistica del bene nonché
l’esistenza della dichiarazione di agibilità dello stesso; in particolare indichi la
destinazione urbanistica di cui all’art. 30 del T.U. di cui al D.P.R. 6.6.01 n. 380,
nonché le notizie di cui all’art. 46 di detto T.U. e di cui all’art. 40 della L. 28.2.85
n. 47, e succ. mod.; in caso di insufficienza di tali notizie, tal da determinare le
nullità di cui all’art. 46, comma 1, del citato T.U., ovvero di cui all’art. 40, co. 2,
della citata L. 47/85, faccia di tanto l’esperto menzione nel riepilogo, con
avvertenza che l’aggiudicatario potrà, ricorrendone i presupposti, avvalersi delle
disposizioni di cui all’art. 46, comma 5, del citato T.U. e di cui all’art. 40, comma
6, della citata L. 47/85;quantifichi, poi, le eventuali spese di sanatoria e di
condono;
13. Determini il valore con l’indicazione del criterio di stima adottato al fine della
determinazione del prezzo base di vendita, comunque fornendo elementi di
riscontro (quali borsini immobiliari, pubblicazioni di agenzie immobiliari, copie di
atti pubblici di vendita di beni con analoghe caratteristiche) ed anche formando, al
principale fine di conseguire una più vantaggiosa occasione di vendita o una
migliore individuazione dei beni, lotti separati. Esponga, altresì, analiticamente gli
adeguamenti e le correzioni della stima considerati per lo stato d’uso e la
manutenzione dell’immobile, per lo stato di possesso del medesimo, per i vincoli ed
oneri giuridici non eliminabili dalla procedura, l’abbattimento forfetario per
assenza di garanzia per vizi occulti nonché per eventuali spese condominiali
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insolute, la necessità di bonifica da eventuali rifiuti, anche tossici o nocivi. Nel
caso si tratti di quota indivisa, fornisca la valutazione dell’intero e della sola
quota, tenendo conto della maggior difficoltà di vendita per le quote indivise;
14. Corredi la relazione – da presentare anche in formato e su supporto informatici (e
segnatamente in formato testo o Word per Windows Microsoft, nonché “.pdf” per
Adobe Acrobat) – di una planimetria e di riepilogo o descrizione finale in cui
sinteticamente, per ciascun lotto, indichi: la sommaria descrizione, comune di
ubicazione, frazione, via o località, confini, estensione e dati catastali (limitati: per
i terreni, alla partita, al foglio, alla particella, all’estensione ed al tipo di coltura;
per i fabbricati, alla partita, al foglio, alla particella ed all’eventuale subalterno, al
numero di vani ed accessori, al numero civico, al piano ed al numero di
interno);l’attuale proprietario e, comunque, il titolo di provenienza del bene,
l’eventuale stato di comproprietà, le iscrizioni e le trascrizioni sul medesimo
gravanti, lo stato di occupazione, le regolarità edilizio – urbanistiche, l’abitabilità
e l’agibilità, il valore del bene da porre a base d’asta;
15. Estragga reperto fotografico – anche in formato digitale, secondo le specifiche di
cui al foglio di raccomandazioni consegnato contestualmente – dello stato dei
luoghi, comprensivo, in caso di costruzione, anche degli interni.
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OPERAZIONI DI CONSULENZA
In data 08/02/2012 il sottoscritto consulente esperto si recava presso il NCEU ed
acquisiva documentazione catastale relativa ai beni oggetto della procedura (allegato n.
03).
In data 08/02/2012 il sottoscritto consulente esperto inviava alle parti originarie del
procedimento nonché al sig. Omissis comunicazione, tramite raccomandata A.R., di
inizio delle operazioni peritali per il giorno 22/02/2012 alle ore 15.00 presso
l’immobile oggetto di valutazione ubicato nel Comune di Maiori in via De Iusola n. 8
allegato n.10).
In data 22/02/2012 il consulente esperto si recava presso l’immobile suddetto. Giunto
sul luogo alle ore 15.00, non poteva procedere al sopralluogo in quanto il proprietario
Sig. Omissis risultava assente. Nell’immobile erano, invece, presenti i genitori del sig.
Omissis che non essendo a conoscenza dei fatti, contattavano telefonicamente il figlio
Gerardo che motivava la sua assenza sostenendo di non aver ricevuto la raccomandata
in cui il sottoscritto consulente esperto comunicava giorno ed orario del primo accesso.
Si concordava quindi di rinviare l’inizio delle operazioni peritali al giorno 24/02/2012
alle ore 15.00 (allegato n. 9: verbale n. 01).
In data 24/02/2012 il consulente esperto si recava presso l’ Agenzia del Territorio di
Salerno per visionare ed acquisire le ispezioni ipotecarie a nome del sig. Omissis
(allegato n. 04).
In data 24/02/2012 alle ore 15.00 il consulente esperto si recava sul luogo e alla
presenza del sig. Omissis dava inizio alle operazioni peritali effettuando un rilievo
planimetrico (allegato n. 02) riportando tutte le informazioni necessarie per la stima
dell’immobile su di una scheda tecnica d’indagine e successivamente eseguiva un
rilievo fotografico (allegato n. 01). Il tutto come da verbale di sopralluogo (allegato n.
09: verbale n. 2).
In data 09/03/2012 il consulente esperto si recava presso l’Ufficio Tecnico del Comune
di Maiori e presentava istanza (prot. n. 3013 del 9/3/2012) per visionare ed eventuale
acquisire le pratiche edilizie inerenti l’unità abitativa oggetto di esecuzione
immobiliare (allegato n. 09: verbale n. 3).
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Nello stesso giorno il consulente esperto si recava presso l’Ufficio dell’Anagrafe del
Comune di Maiori ed acquisiva n.1 certificato di residenza (allegato n. 07) e n. 1
certificato di stato di famiglia (allegato n. 08) del sig. Omissis.
In data 22/03/2012 il consulente esperto si recava presso l’Ufficio Tecnico del Comune
di Maiori per acquisire gli eventuali titoli abilitativi e pratiche edilizie riguardanti
l’unità immobiliare di cui trattasi (allegato n. 09: verbale n. 4).
In data 28/03/2012 il consulente esperto si recava all’Archivio Notarile Provinciale per
visionare ed acquisire gli atti di compravendita riguardanti la suddetta proprietà
(allegato n. 06).
In data 13/04/2012 il consulente esperto si recava presso l’ Agenzia del Territorio di
Salerno acquisire le ispezioni ipotecarie per identificativo catastale (allegato n. 04).
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RISPOSTA AI QUESITI
1. se i beni pignorati consistono esclusivamente in beni per i quali la documentazione prevista
dall’ex art. 567 cod. proc. civ. è necessaria e, tuttavia, manca in atti o è inidonea, riferisca
l’esperto di tale assenza o inidoneità e restituisca gli atti senz’altra attività, ma dopo il termine
da lui fissato per la prosecuzione delle operazioni;
2. se i beni pignorati consistono esclusivamente in beni per i quali la detta documentazione è
completa ed idonea, proceda secondo i quesiti da 4 a 12;
3. se i beni pignorati consistono sia in beni per i quali la detta documentazione è necessaria e,
tuttavia, manca o è inidonea, sia in beni per i quali la detta documentazione è completa ed
idonea, proceda l’esperto a redigere, in via preliminare, una descrizione riassuntiva dei beni
per i quali la documentazione è mancante e/o inidonea (descrizione da accludere, a guisa di
introduzione, alla relazione in risposta agli altri quesiti) e proceda, limitatamente agli altri
beni, secondo i quesiti postigli da 4 a 12;
Si è riscontrata l’effettiva presenza e completezza in atti della documentazione ai sensi
dell’art. 567 c.p.c., costituita da Certificazione Notarile sostitutiva del certificato ipotecario
ventennale, attestante le risultanze delle visure catastali e dei registri immobiliari, a firma
del notaio dott. Paolo Califano, con sede in Salerno, redatta in data 13 aprile 2011.
La documentazione in atti è stata confermata dall’ispezione effettuata dal sottoscritto
presso l’Ufficio del Territorio di Salerno (allegato n. 03) e presso la Conservatoria dei
Registri immobiliari di Salerno (allegato n. 04).
Si precisa che nella predetta Certificazione Notarile viene riportata erroneamente la data
di nascita della sig.ra Omissis che vende al sig. Omissis, come risulta dall’atto di
compravendita del 16/12/1996, a rogito del notaio dott. Giovanni D’Antuono con
repertorio 8299 e raccolta n. 3061 (allegato n. 06). Infatti nell’ultimo rigo di pagina 1
della stessa Certificazione Notarile viene riportata la data 7 luglio 1906 invece di quella
esatta 5 dicembre 1936.
Ricapitolando i passaggi di proprietà che interessano il bene di cui si tratta possono così essere sintetizzati:
Omissis
Per i beni per i quali la documentazione è completa ed idonea:
4. identifichi con precisi dati catastali e confini e descriva dettagliatamente l’immobile pignorato,
verificando la corrispondenza con i dati riportati nell’atto di pignoramento e l’eventuale
sussistenza di altre procedure esecutive gravanti sul medesimo; in tal caso, sospenda le
operazioni peritali, relazionando al G. E.;
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DATI CATASTALI:
Attualmente l’immobile pignorato risulta censito al N.C.E.U. del Comune di Maiori
rispettivamente con i seguenti dati (codice:E839):
intestato a: Omissis
unità immobiliare (dati identificativi): foglio 20, particella 561, sub 3
Si precisa che il suddetto immobile fino al 29/09/2005 risultava censito al N.C.E.U. del Comune di
Maiori con i seguenti dati identificatifivi: foglio 22, particella 207, sub. 3. Modificati in quelli
attuali con prot. n. SA0278914 del 29/09/2005.
Inoltre si evidenzia che nella visura storica per immobile viene riportato erroneamente l’indirizzo
di via Cicerale n. 4. al posto dell’attuale via De Iusola n.8.
(N.B. Probabilmente, come confermato da notizie apprese sul luogo, l’attuale denominazione via De Iusola
ha sostituito la vecchia denominazione via Cicerale che ancora sopravvive come via Casale dei Cicerali in un
tratto successivo a via De Iusola).
Si evidenzia, inoltre, che nella stessa visura storica viene riportato intestatario
(dall’impianto meccanografico del 30/06/1987) Omissis e non Omissis come riportato
invece nella Certificazione Notarile sostitutiva del certificato ipotecario ventennale.
Si precisa ancora che nella visura storica, a pag. 2, la “Situazione degli intestati dal
26/02/1999” non interessa l’immobile in oggetto ma altri beni, indicati con lo stesso
Foglio e stessa Particella ma con Subalterno n. 9, come il sottoscritto ha accertato
facendo la visura dell’atto del notaio D’Antuono, rep. N. 10403 del 26/02/1999
(compravendita, atto riportato nel rigo “Dati derivanti da” della stessa “Situazione degli
intestati dal 26/02/1999”
CONFINI:
sud-ovest: cortile in comune;
nord-ovest: unità immobiliare di altra proprietà;
nord-est: cortile privato di altra proprietà;
sud-est: unità immobiliare di altra proprietà”
DESCRIZIONE DELL’IMMOBILE:
L’ immobile oggetto della presente procedura è ubicato all’interno di un caseggiato nel
centro del Comune di Maiori in via De Iusola n.8 (ex via Casale dei Cicerali). Il caseggiato
di remota edificazione risale, presumibilmente, agli inizi del 1800. Con struttura portante
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in muratura e coperture a “volta”, il caseggiato, trasformato e suddiviso in epoche
successive in varie unità abitative, presenta una pianta abbastanza complessa.
Via De Iusola è una stradina pedonale (in parte scalinata) che partendo dalla Strada
provinciale “via Nuova Provinciale Chiunzi” sale, collegando l’attuale strada comunale
“via Casale dei Cicerali”.
Percorrendo via De Iusola e salendo quindi verso via Casale dei Cicerali, al termine del
tratto scalinato, sulla destra, un cancello in ferro delimita un cortile privato all’interno del
quale è posto l’ingresso dell’unità abitativa di cui trattasi, oltre all’ingresso di unità
immobiliari di altri proprietari.
L’ingresso al cortile manca di numero civico e manca di impianto citofonico.
Il cortile di proprietà comune alle varie unità abitative che prospettano su di esso, ha una
forma rettangolare ed è a cielo libero nel primo tratto e coperto con coperture “a volta” nel
tratto successivo. L’ingresso dell’unità abitativa oggetto di esecuzione immobiliare è posto
sulla sinistra nel tratto centrale della zona coperta del suddetto cortile.
L’immobile oggetto di stima è al piano terra. Esso è composto da un vano di forma
pressoché rettangolare (di larghezza 3,70 m e lunghezza 3,35 m) di 12,20 mq ed altezza
2,28 m. La quota del pavimento di tale vano è a + 0,05 m rispetto alla quota del cortile
esterno. La porta d’ingresso è in alluminio e vetro. All’interno, sulla parete opposta a
quella d’ingresso, una porta in legno immette in un altro piccolo ambiente la cui superficie
di 6,24 mq è parzialmente occupata da una scala in muratura (1,70 mq), pavimentata con
piastrelle di cotto molto fatiscenti. Tale scala serve il piano ammezzato (a quota + 2,50 m),
realizzato al di sopra del vano inizialmente descritto. L’ammezzato realizzato con putrelle
in ferro e laterizi presenta una pavimentazione in graniglia di colore giallo simile alla
pavimentazione degli ambienti del piano sottostante. Una finestra in legno e vetro di
dimensioni 90 cm di larghezza e 115 cm di altezza, assicura luce ed aerazione a questo
ambiente chiuso da una copertura a volta di altezza pari a 2,10 m nel punto centrale e
superficie pari a 12,45 mq.
Lo stato di manutenzione dell’immobile risulta precario in tutti gli ambienti descritti con
evidenti segni di degrado riguardo gli intonaci, la pitturazione, lo stato di conservazione
delle pavimentazioni e degli infissi.
Inoltre l’unità abitativa è provvista del solo impianto elettrico, funzionante ma non
adeguato alla normativa vigente in materia di sicurezza (D.M. 37/08 ex 46/90).
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Per l’assenza dell’impianto idrico e dell’impianto fognario, il bene è sprovvisto di cucina e
di servizio igienico. Per la cucina, i proprietari del bene utilizzano lo spazio di cortile
comune antistante l’ingresso, in cui hanno istallato una cucina a gas e un lavello, oltre un
tavolo con sedie. Per quanto riguarda il servizio igienico, la proprietà ha il diritto di uso
comune con altre proprietà di un locale wc la cui porta d’ingresso è ubicata di fronte
all’ingresso dell’unità abitativa stessa.
CORRISPONDENZA DEI DATI:
I dati catastali su riportati (foglio, particella e subalterno) corrispondono con quanto
indicato nell’atto di pignoramento.
5. precisi la provenienza del bene al debitore esecutato e se questi risulti essere l’unico
proprietario, producendo anche l’atto in virtù del quale ha acquisito la proprietà; segnali,
altresì, eventuali acquisti mortis causa non trascritti;
Il bene di cui trattasi risulta essere di esclusiva proprietà del Sig. Omissis, il quale, con atto
di compravendita del 16/12/1996, a rogito del notaio dott. Giovanni D’Antuono con
repertorio 8299 e raccolta n. 3061, ha acquistato il bene Omissis
6. valuti la possibilità di una divisione dei beni in caso di comproprietà e, ove sussistano i
presupposti, predisponga un progetto di divisione in natura dei medesimi, con la specifica
indicazione dei comproprietari e delle loro generalità, la formazione delle singole masse e la
determinazione degli ipotetici conguagli in denaro;
Il bene come già detto in precedenza risulta essere di esclusiva proprietà del sig. Omissis
Tra l’altro le caratteristiche dell’immobile non lasciano spazio ad un frazionamento dello
stesso.
7. Dica dello stato di possesso del bene, con l’indicazione, se occupato da terzi, del titolo in base al
quale è occupato e della consistenza del nucleo familiare dell’occupante, con particolare
riferimento alla esistenza di contratti registrati in data antecedente al pignoramento, di cui
dovrà specificare la data di scadenza della durata, la data di scadenza per l’eventuale disdetta,
l’eventuale data di rilascio fissata o lo stato della causa eventualmente in corso per il rilascio, e
di tutti i diritti reali (quali usufrutto, uso, abitazione, servitù, etc.) che delimitino la piena
fruibilità del cespite, indicando, anche per questi ultimi, l’eventuale anteriorità alla
trascrizione del pignoramento;
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Al momento dei sopralluoghi l’immobile è risultato essere occupato da. Omissis Nel
certificato di stato di famiglia rilasciato dal Comune di Maiori (SA) in data 09/03/2012
(allegato n. 08), risulta che lo stesso nucleo familiare ha residenza e domicilio in Maiori in
via De Iusola n.8
8. Indichi il regime patrimoniale del debitore, se coniugato, a tal uopo producendo l’estratto
dell’atto di matrimonio ed evidenziando la sussistenza di eventuali convenzioni patrimoniali
riportate a margine dello stesso e la data della relativa annotazione;
Il sig. Omissis risulta celibe come si evince dal certificato di stato di famiglia suddetto
(allegato n. 08)
9. Riferisca dell’esistenza di formalità, vincoli o oneri, anche di natura condominiale, gravanti
sul bene, che resteranno a carico dell’acquirente, ivi compresi i vincoli derivanti da contratti
incidenti sull’attitudine edificatoria dello stesso o quelli connessi con il suo carattere storico –
artistico, ovvero di natura paesaggistica e simili. Indichi in particolare, l’importo annuo delle
spese fisse di gestione o manutenzione (es. spese condominiali ordinarie); le eventuali spese
straordinarie già deliberate, ma non ancora scadute; le eventuali spese condominiali scadute e
non pagate negli ultimi due anni anteriori alla data della perizia; le eventuali cause in corso; le
domande giudiziali (precisando se le cause con le stesse introdotte siano ancora in corso ed in
che stato), le convenzioni matrimoniali e i provvedimenti di assegnazione della casa coniugale
trascritti contro il debitore e, quanto a questi ultimi, anche solo emessi prima del
pignoramento nonché le eventuali obbligazioni propter rem;
Da indagini effettuate in loco dallo scrivente risulta che NON esistono formalità o oneri
gravanti sul bene che resteranno a carico dell’acquirente.
I vincoli sono quelli derivanti dalle norme urbanistiche vigenti, in particolare quelli raccolti
nell’allegato n. 05.
Il bene non fa parte di alcun condominio.
Non risultano formalità relative a cause in corso o a domande giudiziali.
L’esecutato risulta celibe come si evince dal certificato di stato di famiglia suddetto
(allegato n. 08)
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10. Riferisca dell’esistenza di formalità, vincoli ed oneri, anche di natura condominiale, gravanti
sul bene che saranno cancellati o che comunque risulteranno non opponibili all’acquirente
(come iscrizioni ipotecarie, trascrizioni di pignoramenti, trascrizioni di sequestri conservativi,
etc.), indicando in particolare i creditori iscritti (cioè i creditori muniti di ipoteca o privilegi
immobiliari) e i costi per le relative cancellazioni;
Dalla lettura della documentazione e da indagini condotte dal sottoscritto presso l’Agenzia
del Territorio risulta che sull’immobile oggetto di causa gravano le seguenti formalità
ipotecarie (allegato n. 04):
1. ISCRIZIONE del 18/05/2006 – Registro Particolare 7713; Registro Generale 26992
Pubblico Ufficiale TROIANO ROSA – Repertorio 91865 del 16/05/2006
IPOTECA VOLONTARIA derivante da CONCESSIONE A GARANZIA DI
MUTUO;
a favore di: BANCA INTESA S.P.A. con sede in MILANO – cod fisc: 00799960158
2. ISCRIZIONE del 04/01/2008 – Registro Particolare 87; Registro Generale 457
Pubblico Ufficiale EQUITALIA ETR S.P.A. – Repertorio 14095/100 del 13/06/2006
IPOTECA LEGALE derivante da A NORMA ART. 77 DPR 29/09/1973 NUM. 602;
a favore di: EQUITALIA ETR S.P.A. con sede in COSENZA-cod fisc:12158250154
3. TRASCRIZIONE del 13/10/2010 – Registro Particolare 28748; Registro Generale
41037
Pubblico Ufficiale UFFICIALE GIUDIZIARIO CORTE DI APPELLO DI SALERNO
Repertorio 5026 del 20/09/2010
ATTO ESECUTIVO O CAUTELARE – VERBALE DI PIGNORAMENTO
IMMOBILI;
a favore di: BANCO DI NAPOLI S.P.A. con sede a Napoli–cod fisc: 04485191219
4. TRASCRIZIONE del 01/04/2011 – Registro Particolare 9834 – Registro Generale
12859
Pubblico Ufficiale TRIBUNALE Repertorio 988 del 04/13/2011
ATTO ESECUTIVO O CAUTELARE – VERBALE DI PIGNORAMENTO
IMMOBILI
a favore di: BANCO DI NAPOLI S.P.A. con sede a Napoli–cod fisc: 04485191219
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11. acquisisca e depositi aggiornate visure catastali ed ipotecarie per immobile e per soggetto ( a
favore e contro), queste ultime in forma sintetica ed integrale, riferite almeno al ventennio
antecedente la data di conferimento dell’incarico, segnalando eventuali discrasie tra le risultanze
delle stesse all’esito di accurato controllo incrociato;
Il sottoscritto consulente esperto deposita in allegato le visure catastali (allegato n. 03) ed
ipotecarie (allegato n. 04) per immobile e per soggetto, acquisite all’Agenzia del Territorio
della Provincia di Salerno:
- “visura storica per immobile” – allegato n. 03 a;
- “planimetria catastale” – allegato n. 03 b;
- “ispezione ipotecaria per dati anagrafici” – allegato n. 04 a;
- “ispezione ipotecaria per immobile” – allegato n. 04 b;
- “iscrizione del 18/05/ 2006” (ipoteca volontaria) – allegato n. 04 c;
- “iscrizione del 04/01/2008” (ipoteca legale) – allegato n. 04 d;
- “trascrizione del 13/10/2010” (atto esecutivo o cautelare) – allegato n. 04 e;
- “trascrizione del 01/04/2011” (atto esecutivo o cautelare) – allegato n. 04 f.
Da un accurato controllo della documentazione su elencata non è risultata alcuna discrasia
degna di essere segnalata.
12. Riferisca della verifica della regolarità edilizia ed urbanistica del bene nonché l’esistenza della
dichiarazione di agibilità dello stesso; in particolare indichi la destinazione urbanistica di cui
all’art. 30 del T.U. di cui al D.P.R. 6.6.01 n. 380, nonché le notizie di cui all’art. 46 di detto T.U. e
di cui all’art. 40 della L. 28.2.85 n. 47, e succ. mod.; in caso di insufficienza di tali notizie, tal da
determinare le nullità di cui all’art. 46, comma 1, del citato T.U., ovvero di cui all’art. 40, co. 2,
della citata L. 47/85, faccia di tanto l’esperto menzione nel riepilogo, con avvertenza che
l’aggiudicatario potrà, ricorrendone i presupposti, avvalersi delle disposizioni di cui all’art. 46,
comma 5, del citato T.U. e di cui all’art. 40, comma 6, della citata L. 47/85;
quantifichi, poi, le eventuali spese di sanatoria e di condono;
VERIFICA DELLA REGOLARITA’ EDILIZIA ED URBANISTICA
L’ immobile oggetto di pignoramento, come già detto in precedenza, è situato all’interno di
un antico caseggiato costruito presumibilmente verso la fine del 1800. Le trasformazioni in
unità abitative che il caseggiato ha subito nel tempo risalgono anch’esse a tempi remoti
(sicuramente in data anteriore al 1° settembre 1967, data dell’entrata in vigore della
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normativa urbanistica per i piccoli comuni, la quale introduceva l’obbligatorietà degli atti
abilitativi per qualsiasi nuova costruzione e trasformazione delle costruzioni esistenti).
Pertanto, vista la remota edificazione e trasformazione del fabbricato, da indagini esperite
presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Maiori non sono stati rinvenuti atti abilitativi
quali concessione, agibilità, abitabilità ecc.
Da un raffronto tra le planimetrie catastali e lo stato dei luoghi è emersa la difformità
consistente nel solaio intermedio (ammezzato) realizzato con putrelle e laterizi nel vano
terraneo non riportato nella planimetria catastale.
La presenza di un “ammezzato in legno” viene riportato nell’atto di compravendita col
quale l’esecutato è venuto in possesso del bene.
Durante le indagini espletate dallo scrivente presso l’Ufficio Tecnico del Comune di
Maiori, non sono state rilevate né istanze di comunicazione di interventi edili, né istanze
presentate in sanatoria così come confermato dall’Ufficio Tecnico del Comune di Maiori
stesso (verbale n. 4 del 23/03/2012). Dalla documentazione in possesso dello scrivente, si
deduce che la sostituzione dell’ammezzato in legno con quello attuale realizzato con
putrelle di ferro e laterizi è avvenuta dopo la stipula dell’atto di acquisto del bene senza la
necessaria comunicazione all’ufficio competente.
Il sig. Omissis che sostiene di occupare l’immobile fin dalla nascita (in quanto i suoi
genitori ne erano i conduttori prima dell’acquisto avvenuto nel 1996) afferma, invece, che
l’ammezzato attuale in putrelle di ferro e laterizi non è stato mai sostituito.
La mancanza di tale comunicazione, comunque, può essere sanata con l’oblazione di 516
euro ai sensi dell’art. 37 della legge n. 380/2001.
Si rende altresì necessario la presentazione della variazione planimetrica catastale (in cui
non risulta la presenza dell’ammezzato e della scala) al fine di renderla conforme alla
situazione attuale. La spesa prevista per tale pratica a cura di un tecnico abilitato ammonta
ad euro 500.
DESTINAZIONE URBANISTICA
L’immobile oggetto di stima ricade, ai sensi del vigente Piano Regolatore Generale del
Comune di Maiori (pubblicato sul B.U.R.C. n. 40 del 26/08/2002) in zona omogenea
“2A1” (insediamenti antichi accentrati di interesse storico, artistico ed ambientale).
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In tale zona fino all’approvazione dei Piani Particolareggiati sono consentiti solo interventi
di manutenzione ordinaria e consolidamento statico. Il “Piano Particolareggiato di
Recupero” previsto come strumento di attuazione, ad oggi non risulta ancora approvato.
13. Determini il valore con l’indicazione del criterio di stima adottato al fine della determinazione
del prezzo base di vendita, comunque fornendo elementi di riscontro (quali borsini
immobiliari, pubblicazioni di agenzie immobiliari, copie di atti pubblici di vendita di beni con
analoghe caratteristiche) ed anche formando, al principale fine di conseguire una più
vantaggiosa occasione di vendita o una migliore individuazione dei beni, lotti separati.
Esponga, altresì, analiticamente gli adeguamenti e le correzioni della stima considerati per lo
stato d’uso e la manutenzione dell’immobile, per lo stato di possesso del medesimo, per i
vincoli ed oneri giuridici non eliminabili dalla procedura, l’abbattimento forfetario per
assenza di garanzia per vii occulti nonché per eventuali spese condominiali insolute, la
necessità di bonifica da eventuali rifiuti, anche tossici o nocivi. Nel caso si tratti di quota
indivisa, fornisca la valutazione dell’intero e della sola quota, tenendo conto della maggior
difficoltà di vendita per le quote indivise;
La determinazione del valore del bene di cui trattasi, viene effettuata utilizzando il metodo
sintetico – comparativo attraverso la comparazione di elementi simili già oggetto di
compravendita. Il valore di mercato (Vm) che è lo scopo di stima si otterrà moltiplicando il
valore unitario per la superficie convenzionale (Sconvenzionale) del bene. Il valore unitario (Pu)
rilevato dovrà essere corretto con un coefficiente che terrà conto delle specifiche
caratteristiche del bene rispetto a quello di riferimento.
Per le fonti del parametro unitario necessario per tale stima (euro/mq) si farà riferimento:
1) all’Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI) dell’Agenzia del Territorio;
2) alle agenzie immobiliari presenti nel Comune di Maiori.
1) Il parametro unitario Pu1 è riferito alla superficie lorda convenzionale (Slorda convenzionale) e
alla zona del territorio comunale in cui si trova l’immobile. Nel caso in esame la zona
d’interesse è quella denominata: “C1 / semicentrale / tratto sud-ovest della via Monte
Corvo, ecc…” che, per destinazione residenziale e abitazioni di tipo economico, fornisce il
seguente intervallo di valori riferito ad uno stato conservativo normale: Pu1 = 2.050 ÷
2.950 euro/mq.
Tra le influenze ascendenti sul valore medio dell’intervallo (2500 euro/mq) bisogna
considerare la limitata estensione planimetrica (+10%), mentre tra quelle discendenti, la
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mancanza di servizi e accessori esclusivi (-10%), la vetustà del fabbricato in cui è inserito
l’immobile (-5%) e lo scadente stato conservativo (-5%). Il parametro unitario deve quindi
essere corretto con una percentuale di: +10% -10% -5% -5% = -10% per cui il parametro
unitario sarà: 2500 – 0,10 x 2500 = 2.250 euro/mq.
La superficie lorda è pari alla somma di quella utile e di quella delle murature
(considerando lo spessore intero per quelle esterne e metà dello spessore per quelle
interne).
La superficie lorda convenzionale (Slorda convenzionale) è la somma degli ambienti residenziali
e del 60% di quelli non residenziali.
Vano a piano terra: 16,49 mq
Vano scala e ripostigli: 11,08 mq
Vano ammezzato: 16,09 mq
Slorda convenzionale = 16,49 + 0,60 x (11,08 + 16,09) = 32,79 mq
In questo primo caso si ottiene:
Vm1 = 2.250 euro/mq x 32,79 mq = 73.800 euro (in cifra tonda)
2) Nel corso delle indagini effettuate presso due agenzie immobiliari di zona si sono avute
indicazioni sulle quotazioni di unità abitative aventi analoghe caratteristiche a quelle
dell’immobile oggetto di stima. A ciascuna di queste agenzie sono state fornite le stesse
indicazioni riguardanti: la consistenza, la tipologia, le caratteristiche e lo stato di
manutenzione dell’immobile che risultano abbastanza comuni nella zona dove esso è
ubicato. Il parametro unitario (Pu2) che ne è scaturito, riferito alla superficie utile, varia da
2.800 a 3.000 euro/mq, dove il valore minore si riferisce ad unità abitative di maggiori
dimensioni. Le altre influenze, in questo caso, sono già comprese nel valore rilevato. Nel
caso in esame è congruo, quindi, considerare Pu2 = 3000 euro/mq.
Il valore di mercato (Vm2) dell’immobile oggetto della presente stima risulta quindi:
Vm2 = Pu2 x Sutile convenzionale
La superficie utile convenzionale è la somma degli ambienti residenziali e del 60% di
quelli non residenziali.
Vano a piano terra: 12,20 mq
Vano scala e ripostigli: 6,24 mq
Vano ammezzato: 12,45 mq
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Sutile convenzionale = 12,20 + 0,60 x (6,24 + 12,45) = 23,41 mq
In questo caso si ottiene:
Vm2 = 3.000 euro/mq x 23,41 mq = 70.200 euro (in cifra tonda)
In definitiva, ai fini della vendita dell’immobile di cui trattasi, è congruo definire un Valore
di mercato:
Vm = (Vm1 + Vm2) /2 = (73.800 + 70.200) /2 = 72.000,00 euro
(settantaduemilaeuro/00)
14. Corredi la relazione – da presentare anche in formato e su supporto informatici (e
segnatamente in formato testo o Word per Windows Microsoft, nonché “.pdf” per Adobe
Acrobat) – di una planimetria e di riepilogo o descrizione finale in cui sinteticamente, per
ciascun lotto, indichi: la sommaria descrizione, comune di ubicazione, frazione, via o località,
confini, estensione e dati catastali (limitati: per i terreni, alla partita, al foglio, alla particella,
all’estensione ed al tipo di coltura; per i fabbricati, alla partita, al foglio, alla particella ed
all’eventuale subalterno, al numero di vani ed accessori, al numero civico, al piano ed al
numero di interno); l’attuale proprietario e, comunque, il titolo di provenienza del bene,
l’eventuale stato di comproprietà, le iscrizioni e le trascrizioni sul medesimo gravanti, lo stato
di occupazione, le regolarità edilizio – urbanistiche, l’abitabilità e l’agibilità, il valore del bene
da porre a base d’asta;
Sul supporto informatico sono presenti:
- 01) Relazione tecnica in formato Word;
- 02) Relazione tecnica in formato PDF;
- 03) Allegati in formato PDF;
- 04) Documentazione fotografica in formato jpg.
RIEPILOGO
Descrizione:
L’unità immobiliare costituisce un lotto unico. Essa è inserita in un caseggiato di remota
edificazione ed è costituita da un vano terraneo di forma rettangolare con copertura a volta
e ammezzato in putrelle di ferro e laterizi che determina due ambienti sovrastanti di
altezza 2,28 m (ambiente inferiore – vedi foto nn. 4-5) e di 2,10 m nel punto centrale
(ambiente superiore – vedi foto nn.9-10); essi sono comunicanti mediante una scala in
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muratura che occupa parte di un piccolo locale adiacente (vedi foto nn. 6-7-8). Il servizio
igienico è posto nel cortile comune esterno ed è condiviso con altre unità immobiliari (vedi
foto nn.1-3). L’unità immobiliare è provvista del solo impianto elettrico non adeguato alla
normativa vigente. Lo stato di manutenzione risulta precario con evidenti segni di degrado
riguardo le pareti, la pavimentazione e gli infissi.
Ubicazione:
Comune di Maiori (SA), via De Iusola n. 8 (numero civico non riportato) in zona
semicentrale.
Confini:
sud-ovest: cortile in comune; nord-ovest: unità immobiliare di altra proprietà; nord-est:
cortile privato di altra proprietà; sud-est: unità immobiliare di altra proprietà”
Estensione:
Dati catastali:
Proprietario:
Omissis
Provenienza:
Atto di compravendita del 16/12/1996, a rogito del notaio dott. Giovanni D’Antuono con
repertorio 8299 e raccolta n. 3061, dalla sig.ra Omissis e dai sigg. Omissis
Possesso:
La percentuale di possesso del bene immobile è il 100%
Partita Foglio Particella Sub Vani Num civ Piano Interno
20 561 3 1,5 T
Ambienti Superficie utile (mq) Superficie lorda (mq)
Vano inferiore 12,20 16,49
Vano scala e ripostiglio 6,24 11,08
Vano superiore 12,45 16,09
Totale 23,41 32,79
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Tribunale di Salerno – Terza Sezione Civile – Ufficio Esecuzioni immobiliari Procedura Esecutiva R. E. n. 158/2011
Iscrizioni e trascrizioni:
1. ISCRIZIONE del 18/05/2006 – Registro Particolare 7713; Registro Generale 26992
Pubblico Ufficiale TROIANO ROSA – Repertorio 91865 del 16/05/2006
IPOTECA VOLONTARIA derivante da CONCESSIONE A GARANZIA DI
MUTUO;
a favore di: BANCA INTESA S.P.A. con sede in MILANO – cod fisc: 00799960158
2. ISCRIZIONE del 04/01/2008 – Registro Particolare 87; Registro Generale 457
Pubblico Ufficiale EQUITALIA ETR S.P.A. – Repertorio 14095/100 del 13/06/2006
IPOTECA LEGALE derivante da A NORMA ART. 77 DPR 29/09/1973 NUM. 602;
a favore di: EQUITALIA ETR S.P.A. con sede in COSENZA-cod fisc:12158250154
3. TRASCRIZIONE del 13/10/2010 – Registro Particolare 28748; Registro Generale
41037
Pubblico Ufficiale UFFICIALE GIUDIZIARIO CORTE DI APPELLO DI SALERNO
Repertorio 5026 del 20/09/2010
ATTO ESECUTIVO O CAUTELARE – VERBALE DI PIGNORAMENTO
IMMOBILI;
a favore di: BANCO DI NAPOLI S.P.A. con sede a Napoli–cod fisc: 04485191219
4. TRASCRIZIONE del 01/04/2011 – Registro Particolare 9834 – Registro Generale
12859
Pubblico Ufficiale TRIBUNALE Repertorio 988 del 04/13/2011
ATTO ESECUTIVO O CAUTELARE – VERBALE DI PIGNORAMENTO
IMMOBILI
a favore di: BANCO DI NAPOLI S.P.A. con sede a Napoli–cod fisc: 04485191219
Stato di occupazione:
Omissis
Regolarità edilizio-urbanistiche, abitabilità e agibilità:
L’unità immobiliare è ubicata all’interno di un caseggiato realizzato prima del 1967 quindi
non esistono titoli abilitativi concessori, abitabilità e agibilità . Sussiste una difformità
riguardo la struttura dell’ammezzato riportato in legno nell’atto di provenienza del bene del
1996 e attualmente in putrelle di ferro e laterizi. I costi per sanare tale difformità
ammontano a circa 1.000,00 euro (milleeuro/00)
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Tribunale di Salerno – Terza Sezione Civile – Ufficio Esecuzioni immobiliari Procedura Esecutiva R. E. n. 158/2011
Valore del bene immobile a base d’asta:
VM = 72.000,00 euro (settantaduemilaeuro/00)
15. Estragga reperto fotografico – anche in formato digitale, secondo le specifiche di cui al foglio
di raccomandazioni consegnato contestualmente – dello stato dei luoghi, comprensivo, in caso
di costruzione, anche degli interni.
Nell’allegato n. 01 è riportata la documentazione fotografica, così come richiesto dal
“foglio di raccomandazioni”, costituita da n. 10 foto con i relativi coni ottici.
CONCLUSIONE
Confidando di aver bene adempiuto l’incarico ricevuto, ringraziando la S.V. per la fiducia
accordatagli e restando a disposizione per ogni e qualsiasi chiarimento, il Consulente
Esperto consegna la presente relazione
Il Consulente Esperto
arch. Sergio Santomauro
La presente relazione, redatta su n. 23 fogli dattiloscritti e n. 11 allegati, viene depositata in
Cancelleria.
Salerno, lì 24 aprile 2012