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Tiziano e la pittura del Cinquecento tra Venezia e Brescia Brescia, Museo di Santa Giulia 21 marzo 1 luglio 2018

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Tiziano

e la pittura del Cinquecento tra

Venezia e Brescia

Brescia, Museo di Santa Giulia

21 marzo – 1 luglio 2018

Tizianoe la pittura del Cinquecento tra

Venezia e Brescia

Brescia, Museo di Santa Giulia, 21 marzo – 1 luglio 2018

Rinnovando la tradizione delle mostre dedicate ai grandi maestri della pittura antica – che fu

inaugurata nel 1965 con Romanino, proseguita negli anni Ottanta con Moretto, Savoldo e Pitocchetto,

e ripresa nel 2002 con Vincenzo Foppa - Brescia si appresta ora a celebrare un altro dei protagonisti

del Rinascimento bresciano con la mostra Tiziano e la pittura tra Venezia e Brescia nel Cinquecento.

Obbiettivo della mostra è quello di mettere a fuoco, nelle sue emergenze più spettacolari, il rapporto tra

le culture artistiche di Brescia e Venezia nel corso del Cinquecento. Il protagonista attorno a cui ruoterà

il progetto espositivo sarà Tiziano, in ragione innanzitutto delle sue due fondamentali imprese

bresciane: il polittico realizzato per il vescovo Altobello Averoldi tra il 1520 e il 1522, tuttora nella

collegiata dei Santi Nazaro e Celso, e le tre tele con le Allegorie di Brescia, realizzate negli anni

sessanta del Cinquecento per il salone della Loggia, andate distrutte durante l’incendio del 1575.

L’esposizione, articolata in cinque sezioni, sarà ospitata nel Museo di Santa Giulia.

In parallelo, nella rinnovata sede della Pinacoteca Tosio Martinengo - la cui apertura è prevista per il

marzo del 2018 - i visitatori potranno ammirare i grandi capolavori della pittura bresciana, che

costituiscono il cuore delle nostre collezioni permanenti. L’eccezionale dialogo che verrà a instaurarsi

tra le due sedi espositive, il Museo Diocesano e le chiese del territorio coinvolte nel progetto,

permetterà un reciproco rafforzamento e consentirà di porre la tanto attesa riapertura della Pinacoteca

nel segno di un inequivocabile e rinnovato slancio verso la conoscenza di una così importante parte

della cultura italiana del Rinascimento.

L’esposizione ha ottenuto il sostegno di importanti istituzioni museali, italiane e internazionali, tra le quali citiamo:

Milano, Pinacoteca di Brera; Roma, Galleria Capitolina; Firenze, Gallerie degli Uffizi;Bergamo, Accademia Carrara; Genova, Museo di Palazzo Rosso; Venezia, Gallerie dell’Accademia;Torino, Galleria Sabauda;Madrid, Prado; Vienna, Museo Liechtenstein Vienna, Kunsthistorisches Museum; Londra, Collezioni Reali Inglesi; Mosca, Museo Puškin;Washington, National Gallery;Atlanta, High Museum of Art.

Prima sezione

La formazione di

Romanino e Moretto e

l’esempio di Tiziano

Tanto la formazione di Romanino,

collocabile a partire dalla fine del

primo decennio del Cinquecento,

quanto quella di Moretto, di poco

successiva, si giocano in un

dialogo costante con gli esemplari

di Tiziano, conseguenza anche

della giovanile frequentazione del

contesto lagunare da parte dei due

artisti. Caso in parte diverso fu

quello di Savoldo, per il quale il

rapporto con Tiziano si stabilì solo

in coincidenza con il definitivo

trasferimento dell’artista a Venezia,

avvenuto intorno al 1515, quando il

pittore aveva circa 35 anni.

Tiziano, Madonna col Bambino tra sant’Antonio da Padova e san Rocco, c.1510, 92 x 133 cm, Madrid, Prado.

Romanino, Venere e Cupido, cm 83,9 x 72,3,

collezione privata, c.1517

Romanino, Madonna col

Bambino tra san Ludovico di

Tolosa e san Sebastiano, olio

su tavola, cm 178 x 173, Salò,

c.1517-18

Moretto, San Girolamo, olio su

tavola, cm 39 × 31, c.1518-19,

Vienna, Museo Liechtenstein.

Seconda sezione

Il Polittico Averoldi e il

suo lascito

La sezione incentrata sul

polittico Averoldi – opera di

fondamentale importanza per la

realizzazione stessa

dell’iniziativa - sarà l’occasione

per valorizzare il capolavoro

tizianesco e per ripercorrere

l’eco suscitata dall’opera presso

i maggiori pittori bresciani del

tempo, da Girolamo Romanino

al Moretto, a Giovan Girolamo

Savoldo.

Tiziano, Polittico Averoldi, cm 280 x 270, c. 1520-1522, olio su tavola, Brescia, Santi

Nazaro e Celso.

Delle due grandi imprese realizzate da Tiziano per Brescia, il polittico Averoldi è, com’è noto, l’unica

superstite. Nel contesto di una mostra che trova il suo motivo determinante nella rievocazione dell’attività per

la città lombarda del grande maestro cadorino, il dialogo con quell’unica, memorabile testimonianza

conservata a Brescia nella chiesa Santi Nazaro e Celso, è motivo essenziale per instaurare una forte

relazione tra la mostra ed il territorio.

A rendere la visione ravvicinata del polittico tizianesco nelle sale di Santa Giulia sarà un sofisticato

sistema multimediale. Ribadendo quanto già gli studi hanno da tempo chiarito, il complesso Averoldi

rappresenta infatti uno spartiacque nella storia della pittura bresciana del Cinquecento, in quanto il suo

arrivo in città provocò reazioni a catena negli esponenti più ricettivi dell’arte locale, che non poterono fare a

meno di confrontarsi con quel modello.

La ricostruzione di questo impatto e di questo dialogo costituisce il tema della mostra, il cui percorso è

stato pensato per chiarire agli occhi degli osservatori il mutamento sostanziale intervenuto in particolare

nell’opera di Romanino e Moretto, in seguito all’approdo a Brescia delle tavole di Tiziano. L’itinerario

espositivo prevede infatti una successione precisa di ‘momenti’, che consentiranno di apprezzare in una

serrata sequenza le esperienze giovanili di Romanino e di Moretto fino a circa il 1520, e le ‘risposte’

all’opera di Tiziano da parte degli stessi artisti e di Savoldo dopo l’impresa del polittico.

Romanino, Resurrezione, olio su tavola cm 196 x 125, c.1525, parrocchiale, Capriolo.

Terza sezione

Circolazione di modelli tra Brescia e Venezia

Oltre che sul piano strettamente stilistico, la famigliarità degli artisti bresciani con Tiziano e con l’ambiente veneziano trova un’importante conferma nella condivisione di simili tipologie di rappresentazione, in particolare per quanto riguarda i dipinti per la devozione privata. Il tema sarà declinato su diversi fronti:la sacra conversazione a mezze figure, lapresenza sulla scena sacra della figura del devoto in meditazione e, infine, il ritratto.

Moretto, Sacra famiglia con San Giovannino, cm 77 x 103, 5, olio su tela, c. 1535,Milano, Museo Poldi Pezzoli.

Devoti in meditazione

Moretto, Devoto e Cristo risorto, cm 135 x 90, olio su tela, c.1518,Bergamo, Accademia Carrara,

Savoldo, Ritratto di gentildonna in figura diSanta Margherita,cm 92 x 123, olio su tela,c.1525, Roma, Galleria Capitolina,

Moretto, Ritratto di studioso, cm 94 x 79, olio su tela, c. 1533, Genova, Museo di Palazzo Rosso.

Tiziano, Ritratto di Tommaso (?) Mosti, 1520 c., olio su tela cm 85x67,Firenze, Galleria Palatina di palazzo Pitti

Quarta sezione

La vocazione realistica dei pittori bresciani

La mostra intende mettere in evidenza l’influenza esercitata da Tiziano sugli artisti bresciani, ma al contempo vuole anche esaltare l’autonomia e la grandezza della scuola pittorica della città lombarda. Una specifica sezione della rassegna è dedicata quindi proprio a celebrare la vocazione naturalistica dei pittori bresciani del Cinquecento e la loro capacità di dialogare con Tiziano, rispondendo alle preziosità coloristiche del pittore cadorino con una più attenta indagine dai fatti luministici e una più spiccata attenzione al ‘vero’, espressa anche attraverso la loro particolare interpretazione in chiave quotidiana del tema sacro.

Moretto, Apparizione della Vergine, olio su tela, 226x177 cm, della Madonna di Paitone, Paitone

Savoldo, Annunciazione, Venezia, c.1530, Santuario cm 173,5 x 114 Gallerie dell’Accademia, Venezia

Giovan Girolamo Savoldo, Riposo durante la fuga in Egitto con la veduta di Riva degli Schiavoni, cm 82 x 124, olio su tela, Milano, collezione privata, c.1527.

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Quinta sezione

Tiziano e la decorazione del Salone della Loggia

La sezione dedicata alla grandi tele della Loggia traccerà il profilo di questa importante commissione pubblica, della quale rimangono tracce visive in un’incisione di Cornelis Cort tratta da una delle opere perdute di Tiziano, la Fucina di Vulcano (Allegoria di Brescia armiera), e in disegno attribuito ad Anton van Dyck, che riproduce fedelmente uno studio preparatorio del maestro cadorino per una seconda tela del ciclo raffigurante l’Apoteosi di Brescia tra Marte e Minerva. La rievocazione di questa impresa sarà occasione per ripercorrere le vicende relative alla decorazione di altri ambienti del palazzo del Loggia e ai progetti di ampliamento dell’edificio, che videro coinvolto anche Andrea Palladio.

Antonio Campi, Susanna e i vecchioni, cm 192 x 286, 5, tempera su tela, c.1549, Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo, Musei Civici di Brescia.

Andrea Palladio e Francesco Zamberlan, Prospetti di sopraelevazione del palazzo della Loggia , prospetto ortientale, mm 820 x 544, 1575, penna su carta, Brescia, Musei Civici di arte e storia, Gabinetto dei disegni e delle stampe.

Andrea Palladio e Francesco Zamberlan, Prospetti di sopraelevazione del palazzo della Loggia , sezione,mm 820 x 553, 1575, penna su carta, Brescia, Musei Civici di arte e storia, Gabinetto dei disegni e dellestampe.

Cornelis Cort, da Tiziano, Fucina di Vulcano (Allegoria di Brescia armiera), 1572(copia di una delle tele distrutte di Tiziano), bulino su carta a vergelle, mm (h)415 x 404, Musei Civici di Brescia.

Sesta sezione

Dopo Tiziano. Committenze bresciane per Tintoretto, Veronese, Palma il Giovane e i Bassano

Un ulteriore capitolo della rassegna sarà infine dedicato alle opere eseguite per il contesto bresciano, dopo l’uscita di scena di Tiziano, da alcuni dei più importanti esponenti del Manierismo veneziano, da Veronese a Francesco Bassano, a Jacopo Palma il Giovane.

presentazione che si terrà pochi giorni primaIn particolare verranno effettuate:• una conferenza stampa di

dell’inaugurazione;• l’inaugurazione della mostra.

A tutti questi momenti interverranno stampa e televisioni, oltre che le massime autoritàciviche. Per l’occasione sarà attivato un adeguato supporto promozionale, sia attraversosinergie con quotidiani, radio e tv nazionali e locali, sia con manifesti, cartoline e diversetipologie di materiale promozionale e campagne pubblicitarie su periodici e quotidiani.

La mostra sarà supportata da eventi collaterali esclusivi ed ufficiali mirati a soddisfare lenecessità di visibilità di partner e sponsor interessati ad associare il proprio marchio ad unevento culturale di altissimo valore e prestigio.

SPONSORIZZAZIONI FINANZIARIE

• L’unico sponsor associato alla mostraLogo su • tutta la comunicazione ufficiale della manifestazione con la dicitura«exclusive sponsor»Presenza • in ogni evento stampa, presenza dei materiali in cartella stampaPresenza • di un corner in mostra500 • biglietti omaggio con possibilità di personalizzazionePossibilità • di tre serate dedicate e di eventi a tema50 • cataloghi della mostra con possibilità di personalizzazione

In caso di presenza di un exclusive sponsor tutte le altre forme di sponsorizzazione finanziaria nel prosieguo specificate non verranno attivate.

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