talenti 2010 rassegna la provincia

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FONDAZIONE EXODUS Oggi la presentazione ufficiale dei 4 giorni di avvenimenti Cascina di dibattiti e arte «Un contenitore dentro al quale riflettere sui temi dell’agenda politica e sociale» La crisi di Cassino e dell’hinterland sarà uno dei fili conduttori moderno” nel quale troveran- no spazio diverse attività cul- turali e ricreative. Concerti, stand gastronomici e promo- zionali, dibattiti, proiezioni vi- deo, mostre fotografiche, alle- stimenti sportivi, zona lettura, spazi di ascolto, artisti di stra- da e numerose altre attività per attirare giovani e raccon- tare loro una maniera sana di utilizzare il tempo libero. Una specie di “Casa delle Arti” nel- la quale condividere i talenti ricevuti in dono, utilizzando l’arte come strumento educa- arà ufficializzato stamane nella sala degli Abati il pro- gramma della manifestazione culturale “Talenti”. Organizza- to dalla Fondazione Exodus e dalla diocesi di Montecassino, l’evento, che si svolgerà dal 22 al 25 settembre prossimi: «Sarà l’occasione - spiegano i promotori - per costruire un contenitore dentro al quale ri- flettere e confrontarsi su temi importanti dell’agenda politi- ca e sociale del momento. Inoltre la Cascina San Pasqua- le si trasformerà in un “circo S tivo. Talenti - annotano anco- ra i promotori - nasce dalla condivisione di alcune consi- derazioni circa le difficoltà che la nostra città di Cassino ed il territorio circostante si trovano ad affrontare e dal- l’opportunità offerta dai fe- steggiamenti in programma per il ventennale della comu- nità Exodus di Cassino. Saran- no 4 giorni di dibattito e con- fronto sulla condizione giova- nile a Cassino, sull’esclusione sociale e sulle energie da im- piegare per lo sviluppo del territorio per rispondere alla necessità urgente di valorizza- re le nuove generazioni nel- l’impegno sociale e politico». Alla presentazione di stamane interverranno Don Pietro Vit- torelli, Abate di Montecassi- no, Luigi Maccaro, responsa- bile Exodus, Don Nello Cre- scenzi, responsabile per la Pa- storale giovanile, Don Anto- nio Colella, Vicario per la Pa- storale, Don Fortunato Tam- burrini, Vicario Generale. Coordinerà gli interventi Adriana Letta. Giovedì 16 Settembre 2010 28

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Talenti 2010 - Rassegna Stampa da La Provincia

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Page 1: Talenti 2010 Rassegna La Provincia

FONDAZIONE EXODUS Oggi la presentazione ufficiale dei 4 giorni di avvenimenti

Cascina di dibattiti e arte«Un contenitore dentro al quale riflettere sui temi dell’agenda politica e sociale»

La crisi di Cassino e dell’hinterland sarà uno dei fili conduttori

moderno” nel quale troveran-no spazio diverse attività cul-turali e ricreative. Concerti,stand gastronomici e promo-zionali, dibattiti, proiezioni vi-deo, mostre fotografiche, alle-stimenti sportivi, zona lettura,spazi di ascolto, artisti di stra-da e numerose altre attivitàper attirare giovani e raccon-tare loro una maniera sana diutilizzare il tempo libero. Unaspecie di “Casa delle Arti” nel-la quale condividere i talentiricevuti in dono, utilizzandol’arte come strumento educa-

arà ufficializzato stamanenella sala degli Abati il pro-

gramma della manifestazioneculturale “Talenti”. Organizza-to dalla Fondazione Exodus edalla diocesi di Montecassino,l’evento, che si svolgerà dal22 al 25 settembre prossimi:«Sarà l’occasione - spiegano ipromotori - per costruire uncontenitore dentro al quale ri-flettere e confrontarsi su temiimportanti dell’agenda politi-ca e sociale del momento.Inoltre la Cascina San Pasqua-le si trasformerà in un “circo

S tivo. Talenti - annotano anco-ra i promotori - nasce dallacondivisione di alcune consi-derazioni circa le difficoltàche la nostra città di Cassinoed il territorio circostante sitrovano ad affrontare e dal-l’opportunità offerta dai fe-steggiamenti in programmaper il ventennale della comu-nità Exodus di Cassino. Saran-no 4 giorni di dibattito e con-fronto sulla condizione giova-nile a Cassino, sull’esclusionesociale e sulle energie da im-piegare per lo sviluppo del

territorio per rispondere allanecessità urgente di valorizza-re le nuove generazioni nel-l’impegno sociale e politico».Alla presentazione di stamaneinterverranno Don Pietro Vit-torelli, Abate di Montecassi-no, Luigi Maccaro, responsa-bile Exodus, Don Nello Cre-scenzi, responsabile per la Pa-storale giovanile, Don Anto-nio Colella, Vicario per la Pa-storale, Don Fortunato Tam-burrini, Vicario Generale.Coordinerà gli interventiAdriana Letta.

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sione sociale». L’inter-vento di Luigi Maccaro,responsabile ExodusCassino, ha poi colpito laplatea. E’ lui il “direttored’orchestra” di un’orga-nizzazione capillare, diuna Casa delle Arti chenon ha precedenti sulterritorio. «Non poteva-mo far cadere nel vuotole parole del Padre Aba-te - ha detto Maccaro -abbiamo voluto dare unseguito ed un significatoprofondo all’esortazioneche ci è giunta». Infine,la riflessione di Benedet-to Leone di “A viso aper-to”: «Per quanto riguardal’omelia- da cui la mani-festazione prende spun-to - si è parlato troppopoco dei contenuti etroppo del contenitore.Non lamentiamoci del-l’interpretazione che igiovani fanno della poli-tica se la stessa opinionepubblica si attacca sem-pre più alle forme e sem-pre meno ai contenuti»

Sergio Procacci

alenti”, l’iniziativaideata dalla Fonda-

zione Exodus per festeg-giare i 20 anni della sededi Cassino, stupirà il suopubblico. Come emersoieri in conferenza stam-pa nel Palagio Badiale, lepremesse ci sono tutte:dallo spettacolo al dibat-tito, dalle mostre agliaperitivi, dalle persona-lità che interverranno fi-no ai giovani talenti ingara nella competizionemusicale che regalerà adogni gruppo la registra-zione di una loro canzo-ne. Dom Pietro Vittorelliha dato il via alla presen-tazione dell’evento tra-sformandolo rapidamen-te in un vero e proprioconvegno con interventie spunti per il dibattito.Non è un caso, infatti,che proprio dalle paroledell’Abate di Montecassi-no, pronunciate durantel’omelia del 15 agosto,sia partito l’input per lequattro giornate dedicatealla Cascina San Pasqua-

le, in calendario dal 22 al25 settembre. Avevaesortato tutti a confidarenelle nuove generazioni,ieri ha ribadito il concet-to. «Troppo spesso -hadetto l’Abate - si parla digiovani demotivati, stan-chi e distratti. Meritanofiducia e attenzione: conil giusto sostegno daran-no le migliori energie.Questa iniziativa, pro-mossa dalla Diocesi diMontecassino, rappre-senta un momento im-portante per i ragazzi,per le loro prospettivefuture e per le positive ri-cadute che la città tutta

potrà avere dal loro im-pegno in campo sociale epolitico». Don AntonioColella, vicario per la pa-storale, ha sottolineatocome sia fondamentale

avere «laici preparati,impegnati, che fannopropria la disciplina del-la Chiesa» mentre DonNello Crescenzi, respon-sabile per la Pastoralegiovanile, ha esposto ilprogetto culturale dellachiesa italiana: un impe-gno educativo. «Scuoterele coscienze, sensibilizza-re tutti ad un impegnofattivo e all’assunzionedi responsabilità. “Anda-re verso”» ecco, in sunto,l’intervento di Don Cre-scenzi che sottolinea co-me sia necessario «usciredalle sagrestie» per «co-struire reti contro l’esclu-

T“

Nel �’90 Don Mazziaprì la sede dellacomunità a San Pasquale

A dare l�’input,l�’omelia pronunciatadal Padre Abate il15 agosto scorso

A lato, il tavolo dei relatoriIn alto, don Nello Crescenzidella Pastorale giovanile

«I giovani, se so-stenuti, daranno le migliori energie»

Dom Pietro Vittorelli

«Non potevamo farcadere nel vuote le parole dell’Abate»

Luigi Maccaro

Gli interventi

«Uscire dalle sa-grestie contro l’e-sclusione sociale»

Don Nello Crescenzi

EXODUS La fondazione festeggia 20 anni in città con una serie di eventi

Spazio per i talenti

www.dimmidipiu.itREDAZIONE CASSINO CORSO DELLA REPUBBLICA, 171 - TEL. 0776/328047/6 - FAX 0776/326191

E-MAIL: [email protected] - [email protected] - SMS: 3347373425 - PONTECORVO - CELL. 3385379780

AreaCassinate

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xodus ancora in prima lineacon una nuova avventura,

Talenti. Cosa bolle in pentola?L’abbiamo chiesto al direttoredella Fondazione che fa riferi-mento a don Mazzi, LuigiMaccaro. «Passione, voglia dimettersi in gioco, curiosità dibattere gli avamposti, senso diappartenenza ad una città chenon si può arrendere come stafacendo - risponde -. Siamo aCassino da venti anni. Abbia-mo sempre cercato di non star-cene chiusi in comunità a fareil nostro lavoro, anzi, per noi ilterritorio, le persone, le altreorganizzazioni sono semprestati ossigeno. Chi si chiudemuore. Chi pensa di bastare ase stesso è cieco. Dai Mille gio-vani per la pace a Graffiti mu-sic, siamo sempre a dire che igiovani ci interessano, così co-me ci interessa il posto in cuiessi vivono. Questa volta ab-biamo voluto raccoglierel´esortazione di dom PietroVittorelli quando ha detto aigiovani di prendere coraggio eassumersi impegni e responsa-bilità. Abbiamo deciso chequesto appello non cadrà nelvuoto. Questa città non puòpermetterselo».

Cassino è una città che inquesto momento si trova dinuovo di fronte ad un bi-vio...«Vero, per Cassino questo è iltempo delle scelte. Dobbiamodecidere se vogliamo essere lacittà dell’illegalità diffusa o lacittà dove i nostri figli possanocrescere serenamente. Se vo-gliamo essere la città del ce-mento selvaggio o degli spaziverdi e degli impianti sportivi.

Lacittà dell´apatia o la città dellacreatività. La città delle divi-sioni o la città che sa essereuna comunità. Se l´obiettivodel rilancio turistico sia riem-pire quattro posti in albergo odarle una dimensione europeadi altissimo profilo. Questa èuna città che ha 3 motori po-tenti: l´Abbazia, l´Università

ed il polo industriale. Noi sia-mo la benzina. I cittadini chesanno stare insieme, che sisentono comunità, dentro adun progetto comune, sonol´unico carburante possibile.Un´amministrazione che non

capiscequesto, chenon capisceche il suocompito ètenere in-sieme tut-to, in ma-niera armo-niosa, nonmerita la fi-ducia dellagente».Talenti siproponedi gettarele basi perquesto

progetto comune?«E´ proprio così. E´ venuto ilmomento di uscire dalle case,dalle sedi, dalle comunità, dal-le chiese, dagli uffici, dalle fab-briche e guardarci in faccia perdire: ”Io ci sto, metto a disposi-zione i talenti che ho ricevutoin dono. So che se li condivido,frutteranno. Se li tengo per me

saranno la mia dannazione”.Per questo abbiamo pensato diinvitare cittadini, associazioni,istituzioni, enti locali, in Casci-na. Per parlare, confrontarsi,discutere, cercare strategiecondivise, far rinascere un di-battito politico altrimenti ridot-to a gossip».Cosa vede nel futuro diExodus?«Vedo la possibilità di trasfor-marsi in una esperienza capa-ce di coinvolgere sempre piùgiovani. Il nostro obiettivo nonè curare i tossicodipendenti,questa cosa dovete capirla unavolta per tutte. Il nostro obiet-tivo è stare con i giovani, fareeducazione e ”lasciare il mon-do un po´ migliore di comel´abbiamo trovato”. Vedo la ne-cessità di moltiplicare l´impe-gno, coinvolgere ancora piùpersone e lavorare su 4 nuovefrontiere: il volontariato inter-nazionale con gli EducatoriSenza Frontiere, il lavoro di ac-coglienza del disagio con nuo-ve competenze rivolte allenuove forme di dipendenza, lacooperazione sociale vera, an-che come strategia per costrui-re nuova occupazione ed infi-ne la Casa delle arti».

E

I 4 GIORNI DI “TALENTI” Contenitore politico che trae origine dall’omelia dell’Abate

Discutiamo della città al bivio

Maccaro: è venuto il mo-mento di uscire dalle case,dalle chiese, dagli uffici, dal-le fabbriche e guardarci infaccia per dire: “Io ci sto”

Da mercoledì 22 a domeni-ca 26 si gettano le basi perun progetto di rinascita e ri-lancio di Cassino che siafondato sui giovani

Il direttoredellacomunitàgestita dallaFondazioneExodus aCassino, LuigiMaccaro

CASSINODomenica 19

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SAN GIORGIO/OSPITA MINORI IN DIFFICOLTA’ O ALLONTANATI DALLE LORO ABITAZIONI DAL TRIBUNALELa casa di accoglienzaè già punto di riferimento

CASSINO - SAN GIORGIO A LIRI

Tra i giovanimassimasfiducianei politiciI risultati del primo rapporto sulle ultime generazioni

no spaccato delle nuove ge-nerazioni per tracciare un

identikit del giovane cassinate.Deluso dalla politica e dalleistituzioni ma non certo fan-nullone. E’ quanto emerso ierimattina durante la presenta-zione del “Primo rapporto sul-la condizione giovanile a Cassi-no” nella Sala San Benedettodella Banca Popolare del Cassi-nate. Seguito dagli organi distampa e da un pubblico inte-ressato all’indagine e ai “ru-mors”, che ormai si fannosempre più forti attorno allamanifestazione ”Talenti”, l’in-contro di ieri è stato un mo-mento di confronto scaturito

U dalle considerazioni dei rela-tori e da alcuni spunti criticiofferti dal pubblico. La socio-loga Emanuela Sacco ha cura-to lo studio, raccogliendo i da-ti su un campione di centogiovani, e tirando le conclu-sioni di una prima analisi, fat-ta sulle percentuali assolute.«Ai giovani - riscontra la ricer-catrice - non viene data lapossibilità di agire positiva-mente per la società e per sestessi e quel che vedono intor-no a loro è una città che li tra-scura, priva di opportunità la-vorative, culturali e ricreati-ve». La reazione a questa si-tuazione, ci dice ancora la

dottoressa Sacco è «un distac-co dalla sfera pubblica ed unripiegamento sul privato esull’intimo che serve loro amantenere intatte le pochecertezze positive che hannonella loro vita». Marisa DelMaestro, psicologa, guarda al-le conclusioni con preoccupa-zione, ma anche con spirito diintraprendenza, chiedendo al-le autorità e alle istituzioni delterritorio di «cercare tra giova-ni e adulti dei punti di conver-genza» Il punto di vista dellastudiosa della psiche trae ori-gine, infatti, dalla ferma con-vinzione che se i giovani han-no dei problemi, le carenze

sono da ricercare anche negliadulti, che non sanno entrarein contatto con loro, che nonsono credibili, che non riesco-no a capirli... a tal proposito laproposta della Del Maestro èquella di «creare una associa-zione multiterritoriale perma-nente, che sia in grado di co-stituirsi come equipe per ilmonitoraggio, la pianificazio-ne e l´attuazione di interventicapaci di sostenere i talentidei giovani e di passare da unascolto sospettoso a quello ri-spettoso». L´attenzione per igiovani risulta evidente anchedalle parole del presidentedella banca Donato Formisa-no e da quelle del vicepresi-dente Vincenzo Formisano. Seil primo ha raccontato comesia stata votata all´unanimitàla disponibilità dell´istituto dicredito nei confronti della ma-nifestazione Talenti, il secon-do ha sottolineato le attivitàche da anni portano avanti infavore dei giovani, come glistages che permettono loro diavvicinarsi al mondo del lavo-ro. Luigi Maccaro, responsa-bile della fondazione Exodus,ha voluto ringraziare l´abateper il suo apporto e per avercreduto in questo progetto, ri-conducendo poi il termine ta-lenti al suo significato primo:«i talenti non sono le grandi

qualità che ”qualcuno” puòavere, ma i doni che ”ciascu-no” porta in sé. Il significatodei talenti è quello della para-bola, quello evangelico. Solose condivideremo tali donipotremmo trarne giovamentoe aiutare il prossimo, altri-menti quegli stessi doni costi-tuiranno la nostra dannazio-ne». Presente alla conferenzaanche Enrico Coppotelli, se-gretario della Cisl giovani,che ha sottolineato come «Igiovani della provincia diFrosinone hanno difficoltà acrearsi un progetto di vita, ilprimo contratto di lavoro chefirmano è atipico e la percen-tuale di disoccupazione è al-larmante». Di fronte a tale si-tuazione il sindacato sta cer-cando di mettere in piedi unaserie di iniziative volte a fron-teggiare l´emergenza, lavo-rando con le istituzioni localie cercando di istituire regolequasi di ”mutuo soccorso”che riescano a fare qualcosadi concreto per un gruppo di-sorientato e allarmato. Diver-si gli interventi del pubblico,in particolare citiamo quellodi Marino Fardelli che si èdetto convinto «che la città diCassino farà tesoro di questaindagine» in vista del voto del2011.

Sergio Procacci

I GIORNI DI ”TALENTI” Conferenza stampa alla Bpc con i responsabili della ricerca che sarà spunto di riflessione

volto ai disabili. Lastruttura, gestita daun’equipe multidisci-plinare composta dapsicologo (LorenzaLeonardi, al centro del-la foto), assistente so-ciale ed educatori, va acolmare una lacuna nelcampo delle emergen-ze sociali. Non ci sono,

infatti, molte strutturepreposte ad accogliere iminori in difficoltà suun territorio, quello

cassinate, in cui spessovengono affrontate si-tuazioni molto delicate.Al momento sono due

gli ospiti della casa fa-miglia, due fratellini.Hanno trovato un cli-ma di serenità che liaiuterà ad uscire da unperiodo difficile. Moltofrequenti sono i casi didisagio familiare in cuioccorre intervenire conl’allontanamento deiminori. Provvedimentianche solo momenta-nei che vengono decisidal Tribunale dei Mi-nori.

R.C.

Da sinistra: il presidente della Bpc, Donato Formisano,la psicologa Marisa Del Maestro, ed il direttore diExodus, Luigi Maccaro (foto Alberto Ceccon)

Martedì 21

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a “Talenti” idee e pro-getti al servizio del bene

comune, voi di “A VisoAperto” - chiediamo a Be-nedetto Leone, promotoredel movimento - avete di-chiarato di averci messo lafaccia, come mai?«Talenti per la città è un’occa-sione da non perdere, nontanto per il parterre di invita-ti che va da Fioroni-Rutelli-Lupi-Tabacci-Tajani e tanti al-tri, ma perché è la prima oc-casione di una riflessioneprofonda sul futuro di questoterritorio. Ci confronteremodal 22 al 25 settembre sui va-ri temi della cultura-sport-artie università in rapporto conla Città. Noi di “A Viso Aper-to” non potevamo non racco-gliere questa sfida lanciatadal Padre Abate, “Talenti” èper questa città un esperi-mento intrigante, nel qualemetterci faccia, entusiasmo,voglia di rischiare, di provar-ci. La possibilità per una ge-nerazione talvolta derisa,spesso criticata, di essere fi-nalmente protagonista attivoe non più semplice spettatorenella programmazione e co-struzione della propria città, è

una sfida avvincente, il sim-bolo di una politica diversa».L’omelia del 15 agosto, leparole del Padre Abate co-sì dure nei confronti dellapolitica, sono state il moti-vo di ispirazione della set-timana dei Talenti, pensache qualcosa nella coscien-za di qualcuno cambierà?«La politica è gattopardesca,dice di cambiare tutto ma al-la fine non cambia nulla, perquesto non mi illudo. Da gio-vane cittadino di questa città,che ama profondamente Cas-sino con i suoi se e con i suoima, sono deluso dall’atteggia-

mentodellapoliti-ca do-po leparolepro-nun-ciate dal Padre Abate. Si è fat-ti la corsa a dichiarare suigiornali che il Pastore dellaDiocesi aveva ragione, e que-sta corsa ha assunto il profilotragi-comico quando pergiunta l’ex sindaco ha espres-so il suo sostegno. Ma chi hagovernato questa città per 10anni? Chi l’ha portata a vive-

re in una coltre grigia? La po-litica dopo quelle paroleavrebbe fatto bene a stare insilenzio, così come avrebbefatto bene quell’ex assessoreche ricordò l’antica espressio-ne di dare a Cesare quel che

è di Cesa-re… a ri-flettere pri-ma di par-lare, per-ché in ve-rità quel-l’antica ci-tazione allaquale si dàarbitraria-mente unsignificatounilateralefu dettaproprio daGesù,contutt’altro

senso».Come leggere quel che staaccadendo?«Paradossalmente oggi “Ta-lenti” va a riempire quella vo-ragine che c’è in questa città,lo spazio vuoto della riflessio-ne, del confronto e della pro-gettazione per la costruzionedi una città nuova. Quello

che avrebbe dovuto fare lapolitica, mettere al serviziodel bene comune, della città,le idee, le esperienze e i pro-getti di tutti coloro che peramore di questa Terra hannol’interesse primario a farladecollare. Ma oggi questa po-litica, quella locale, è interes-sata e preoccupata a preser-vare il proprio interesse,quello personale e non quellodei cittadini». Concretamente ”A VisoAperto” con chi si schie-rerà?«Con chi staremo è una do-manda ricorrente, come a di-re “dimmi dove vai e ti diròchi sei”. Noi vogliamo direprima chi siamo, fare vederecosa vogliamo e, poi, decide-remo dove andare. L’errore, emi dispiace dirlo, che stannofacendo alcuni giovani diquesta città, è quello di sposa-re subito il nome del candida-to sindaco,che poi certo nonè, e non quello di pensare pri-ma a progettare un profilonuovo per questa città, poi adaggregare attorno a questo einfine,solo infine, a sostenere,legando il proprio nome aquel candidato sindaco».

D

“A VISO APERTO” Intervista a Benedetto Leone, promotore del movimento giovanile

Politici deludenti dopo l’Omelia

«Con “Talenti” adesso si vaa riempire una voragine co-stituita dalla mancanza dispazi politici di riflessionesul futuro di Cassino»

«Una corsa tragicomica adichiarare che il Padre Aba-te aveva ragione: ma chi haridotto così la città, ammini-strandola da lustri, allora?»

CASSINO

BenedettoLeone,promotore delmovimento “Aviso aperto”

Martedì 21

Settembre 201030

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A RISCHIO DI STOP LE PRESTAZIONI NEL COMPRENSORIO: APPELLO DI LONGO (CISL)

Urge un tavolodi concertazioneper il ConsorzioServizi sociali

n bilico i servizi del Consorzio delCassinate, nonostante l’accordo di

cui abbiamo dato notizia per il centrodiurno di Caira. L’ente infatti non ri-vece i fondi dalla Regione e rischia didover sospendere il centro disabili di

Pontecorvo e l’assistenza domiciliarein tutto il comprensorio. ArcangeloLongo, sindacalista della Cisl, chiedela convocazione di un tavolo di con-certazione: «Servizi importantissimi eposti di lavoro sono a rischio».

I

di Rita Cacciami

n esordio all’inse-gna della concre-

tezza e dell’impegnofattivo. Talenti hatrasformato la Ca-scina San Pasqualedi Exodus diretta daLuigi Maccaro in uninsieme poliedricodi spazi per cultura,politica, sociale,musica e studio, hacolpito nel segno.Ieri, dalle 12 fino atarda notte, quellache una volta era so-lo una comunità te-rapeutica è diventa-ta spunto di rifles-sione a 360 gradi.Con tanto spazio peri giovani, come eranelle intenzioni deipromotori e, soprat-tutto, di colui che

U

TALENTI Primo giorno di confronti ad Exodus. Presente l’assessore regionale Forte

Ecco l’esercito anti-disagioDibattito fra i volontari in prima linea contro povertà ed emarginazione: «Ma le istituzioni restano sorde»

li. Ieri sera è stata lavolta dell’assessoreregionale alle politi-che sociali Aldo For-te, che ha dialogatocon il responsabiledel Dipartimento3D Nando Ferrauti,l’avvocato RenatoCiamarra, don Ma-riano Parisella, Sal-vatore Regoli, Ales-sandra Zanon perl’ateneo di Cassino. «Le politiche socialisono in piena evolu-zione – ha detto For-te – dobbiamo dialo-gare con tutte le ri-sorse in campo». «Dell’importanzadella rete siamo sta-ti i pionieri – ha ag-giunto Ferrauti –senza un coordina-mento non è possi-bile ottenere nessunrisultato».Questa mattina ilprogramma preve-de, alle ore 11, ilconfronto sul “benecomune che ha biso-gno di talenti edenergie giovani”; al-le 12 si parlerà deiservizi di lotta alladroga. Alle 16 ”L’ac-qua, la terra, il cie-lo” e presentazionedella fattoria didatti-ca di Exodus. Alleore 19 ”A viso aper-to” affronterà temirelativi allo sport.La tavola rotondadelle ore 19,30 portail titolo “Si fa prestoa dire famiglia”.

Da sinistra: ilconfronto frale associazionied uno standdelvolontariato.In basso ildibattitoserale conl’assessoreForte (Foto A.Ceccon)

poveri, dei disadat-tati, dei minori, deidisabili, degli stra-nieri. «Informazionee formazione sonole priorità che devedarsi la politica», hatuonato RosariaLauro, direttricedella Caritas. E datutti è arrivato ilmonito a costruireuna rete, forte e sta-bile, che si ponga alservizio delle istitu-zioni, non come suosurrogato. Il prossi-mo assessore ai Ser-vizi sociali si sperache possa essere unvero e proprio “regi-sta” di tutte le risor-se che sono presentisul territorio. Moltoseguiti anche gli ap-puntamenti con lacultura, il dialogotra Gabriele De Ri-

tro l’emarginazione.Un Age, Unitalsi,Lucginolo, S.Agosti-na Pietrantoni, Cen-tro aiuto alla vita,Exodus ed Ethicahanno fornito unafotografia precisadella forza che pro-viene dagli operato-ri sul campo. Ne èscaturito un fortesenso di insoddisfa-zione per una cittàin cui le istituzionisono ancora tropposorde ai bisogni dei

tis e il professoreFausto Pellecchia,ma anche l’angologestito dal movi-mento “A viso aper-to”, che ha dialogatocon volti noti dellacultura cassinate:Giuseppe Grossi,Filomena De Vin-cenzo, con un focussulla “biblioteca co-munale” che si vor-rebbe e che, attual-mente, non c’è, senon come sala stu-dio.“Costruire reti con-tro l’esclusione so-ciale” è stato il temacentrale della tavolarotonda serale, ilmomento clou incui sul palco salgo-no gli ospiti di spic-co, protagonisti delcambiamento e del-le riforme sostanzia-

GiuseppeGrossi eFilomena DeVincenzoanimano il focussulla cultura

www.dimmidipiu.itREDAZIONE CASSINO CORSO DELLA REPUBBLICA, 171 - TEL. 0776/328047/6 - FAX 0776/326191

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AreaCassinate

ha ispirato l’interamanifestazione, Pa-dre Abate dom Pie-tro Vittorelli. Dal-l’Agorà, spazio mat-tutino nel graffitimusic bar, dove glipsicologi Carlo Rec-chia e Marisa DelMaestro hanno de-scritto il progetto“Up” rivolto a stu-denti, docenti e fa-miglie. Un’ambien-tazione ideale percreare un climaaperto, di confrontodiretto anche con lapresenza dell’ex as-sessore FrancescoGiorgi. E poi, alle16, spazio apertocon le associazionidi volontariato e laCaritas, che ognigiorno lottano con-

Giovedì 23

Settembre 201026

luigimaccaro
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cadranno il 30 settembre le do-mande per iscriversi al master di

secondo livello in mediazione fami-liare presso la Facoltà di Lettere. Ilcorso si propone di formare espertiin comunicazione sistemico-relazio-nale e in risoluzione pacifica dei

conflitti interpersonali. Finalità delMaster è quella di fornire un elevatogrado di specializzazione e di aggior-namento a quanti, in possesso di lau-rea specialistica delle classi Pedago-giche, Psicologiche, Giuridiche e delle Scienze sociali.

S

di Rita Cacciami

alenti continua adirrompere sul ter-

ritorio alimentando,attraverso i numero-si appuntamenti delricco calendariosuddiviso in quattrogiornate, un vivacedibattito. Se il pri-mo giorno hannoavuto un ruolo daprotagonista le poli-tiche sociali e il vo-lontariato, ieri è sta-ta la volta delle poli-tiche giovanili e del-la famiglia. Di nuovi progetti damettere in campo siè discusso nel work-shop del mattino,condotto da LucaAbbruzzetti e rivol-to a chi, tra le istitu-zioni, si spende peril bene comune.Momento esaltantequello pomeridianoin cui hanno portatola loro testimonian-za quattro operatoridel Ser.t. di Cassino.Vera Cavallaro, Sal-vatore Maggiacomo,Alessandro Ricci eAnna Castellana so-no professionisticonvenzionali all’in-terno di un serviziosempre più protesoalla persona, allasua sensibilità e me-no medicale possibi-

T

le. Ed ecco che l’ar-te terapia, la scuola,la famiglia e l’asso-ciazionismo diven-tano modalità inno-vative per fronteg-giare il disagio. «Da tempo racco-gliamo le nuove sfi-de – hanno sottoli-neato gli psicologi –ma le strutture non

si sono adeguate egli spazi in cui lavo-riamo sono moltoesigui». E poi, zoom sulla tu-tela dell’ambiente

con Massimo Pallot-tino della Caritasnazionale, Domeni-co De Vincenzo dal-la Facoltà di Econo-mia, Iris Volantecommissario delParco degli Aurunci,Riccardo Consalesdei Vas. Temi forti,di ampio respiro,che si sono alternati

con l’angolo dellosport con DanieleMasala promosso da“A viso aperto” o“L’ordine del senti-re”, con Gabriele DeRitis nell’intervistaa Mara Dell’Unto.Per concludere poicon la tavola roton-da dal titolo “Si fapresto a dire…Fami-

Ambienti limitati e dotazioni deltutto inadeguate

Le strutture

Al setaccio i temiche investono pre-sente e prospettive

Turismo e sport

La Cascina arricchita da un pullulare di iniziative

Musica e stand

MMeeddiiaazziioonneeffaammiilliiaarree::ddoommaannddeeppeerr iill mmaasstteerr

Facoltà di Lettere

“TALENTI” Riflettori sul Sert ed i suoi servizi sempre meno medicali

Le sfide su famiglia e giovaniNuove “armi” contro il disagio: dall’arte-terapia all’associazionismo

glia” con GiacomoBianchi, CristianCarrara, Wanda Cia-raldi, FrancescoD’Agostino, Salvato-re Intelisano,PietroMaceroni, Paolo An-drea Taviano, PietroVignali, Iris Volan-te. Ospiti di riguar-do che hanno attra-versato con mae-stria l’argomento,moderati da Bene-detto Leone. Tutt’intorno, la Ca-scina pullula distand, musica, artecontemporanea, an-goli di conversazio-ne. Come dire: lacomunità ha sfonda-to le sue pareti, è al-tro. In 20 anni è di-ventata proiezioneall’esterno. Final-mente e vincendoqualsiasi pregiudi-zio. Perché per vin-cere la tossicodipen-denza e il disagiooccorre educare.Denso e interessan-te anche il cartello-ne odierno. Al di-battito serale pren-derà parte ancheFrancesco Rutelli,ex sindaco di Romae leader dell’Api. Inagenda tavole roton-de su temi come co-me il circuito illega-le dei rave party, ilbinomio possibile diCassino e le sue ar-ti, turismo e am-biente.

In alto i volontarie gli operatoridel sert dopo ildibattito di ieri.Qui a fiancol’arrivo delPadre Abate edalcunipartecipanti agliappuntamenti

Oggi in pedanaFrancesco Rutelli. Siparlerà del circuito il-legale dei rave party

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Venerdì 24

Settembre 2010 27

luigimaccaro
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Page 9: Talenti 2010 Rassegna La Provincia

a famiglia è il motoredella società, ma con

troppa facilità si fa pre-sto a dire “famiglia”. Ierila tavola rotonda, ani-mata da Benedetto Leo-ne ha visto protagonistiuno psicoterapeuta ildott. Intelisano, un giu-dice il dott. Taviano, unarchitetto Gia-como Bianchi,il presidentedel forum na-zionale deigiovani Cri-stian Carrara,e due donneimpegnate inpolitica l’on.Wanda Ciaral-di e la dott.ssaIris Volante,tutti a riflettere e discu-tere sul ruolo della fami-glia nella società. Tavia-no ha ricordato lo sforzoe le difficoltà dei nonni,che hanno vissuto la se-conda guerra mondialema che sono riusciti co-munque a formare fami-glie numerose, a dimo-strazione che non è una

L Dalle condizioni culturali a quelle economiche ed ambientali, Benedetto Leoneha moderato il dibattito su come aiutare i nuclei familiari. Chiusura col Padre Abate

TALENTI L’architetto, il giudice, lo psicoterapeuta, il giovane, i politici a confronto

Non è una città per famigliequestione economica,ma soprattutto una que-stione culturale, di mo-delli giusti di riferimen-to che oggi la nostra so-cietà non produce. E al-lora oggi è diventato unlusso fare figli in Italia?Cristian Carrara ha mo-strato il costo mensile di

un figlio, ben 798 , met-tendo in evidenza che lecondizioni di assolutapovertà di una famigliaaumentano col cresceredel numero dei figli. Sot-tolineando come la Poli-tica sbagli a considerarela famiglia come uncliente e non come unfornitore di servizi. La

Iris Volante ha ricordatocome il suo partito l’Udcabbia proposto anche inquesta città l’introduzio-ne del quoziente familia-re, richiesta che non hamai avuto una risposta,e che invece rientra inquel pacchetto di politi-che familiari che gli entilocali devono mettere incampo per agevolare eaiutare la formazionedei nuclei familiari.Wanda Ciaraldi ha in-centrato il suo interven-to sul ruolo dei figli, par-

tendo dalla sua espe-rienza di madre per poigiungere a quella di poli-tico,evidenziando cheproprio la politica sul te-ma rapporto genitore-fi-glio è stata sempre as-sente, quasi addormen-tata su un tema così im-portante. Interessanti gliinterventi del dott. Inte-lisano e dell’architettoBianchi. Il primo ha po-sto l’accento sull’assen-za di cultura della fami-glia, assenza di figure diriferimento, trasforma-

zione del ruolo della ma-dre e del padre, ma so-prattutto ha portato al-l’attenzione del numero-so pubblico i cattivi mo-delli che la società pro-duce, partendo dalleinutili informazioni con-tenute su Facebook perpoi arrivare a mostrareun testo del cantante Fa-bri Fibra che inneggiaalla guerra, all’odio, e al-la violenza. L’architettoBianchi invece ha spie-gato come un progettourbanistico può incidere

sulla formazione dellafamiglia: qualità della vi-ta, qualità della città èuguale al benessere delnucleo familiare. Secon-do Bianchi chi ha gover-nato questa Città, nonha mai pensato nei pro-getti di mettere al centroil bene della famiglia. Latavola rotonda si è chiu-sa con una riflessioneconclusiva del PadreAbate: la famiglia vapreservata senza se esenza ma perché è il pol-mone della società.

CASSINO Sabato 25

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luigimaccaro
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Page 10: Talenti 2010 Rassegna La Provincia

noscersi perché finora immer-si e occultati nei problemi quo-tidiani della città. Talenti è unmodo per catalizzare le ener-gie migliori, mettendole a ser-vizio del domani e del futuro.Del resto la frase scelta comeslogan è evangelicamente evo-cativa e ci racconta che adognuno vengono dati uno opiu talenti affinché venganofatti fruttificate. Di talenti, io

che giro il territorio, ne incon-tro e riconosco tanti: credo chesia il caso di metterli in rete efarne una comunione di inten-ti».Le motivazioni di riscattodella città e degli ultimi chel’hanno mossa in questesettimane sono tuttavia al-l’origine delle critiche di po-litici che portano impressonel proprio curriculum la

La coltre si sta squarciando

di Stefano Di Scanno

a coltre grigia si sta squar-ciando ed in molti hanno

preso coraggio dopo le paroledell’Omelia del 15 agosto scor-so: vogliono rimboccarsi lemaniche «per rivedere il cieloche, sopra Cassino, continua asplendere, azzurro più chemai».L’incontro con dom Pietro Vit-torelli avviene nell’ufficio diLuigi Maccaro, direttore dellaFondazione Exodus, e subito sicapisce che l’atteggiamentodel 191° Abate di Montecassi-no è quello di chi sente di avervinto una scommessa contro ilpessimismo, la rassegnazione,il ripiegamento di una interacomunità di fronte al decadi-mento innescato dalla mala-politica locale. Eccellenza, con Talenti, leisi è seduto in prima perso-na al tavolo del dibattitosulla svolta possibile e ne-cessaria. Quali le ragioni diquesto impegno diretto?«Dopo la mia omelia ho raccol-to un numero elevatissimo diconsensi legati alle tematichetoccate, alle modalità espressee che mi hanno ulteriormentemotivato a fare un passo inavanti su questioni che datempo mi stavano a cuore. Pe-raltro sono temi sui quali il Pa-pa Benedetto XVI ha più voltefatto sentire la sua sollecitazio-ne, con interventi sempre piùcalzanti relativi alla necessitàdi rinnovato impegno politico

Ldei cattolici. Anche la Cei haaffrontato l’argomento e moltivescovi si sono espressi nellevarie assemblee generali. Ho,quindi, creduto che un proget-to culturale che attraversaChiesa e società in manieratrasversale, non potesse rima-nere fuori dalla luce che ema-na dal Vangelo e dalla mia re-sponsabilità di pastore di que-sta Diocesi, di cristiano e dicittadino. Ecco perché ho volu-to dare un segnale di fiducia edi accompagnamento a quantimi hanno chiesto di continua-re a riflettere, non più nell’am-bito di incontri ristretti, ma inun dibattito pubblico franco,pacifico e vero, sulla situazio-ne attuale della città e del ter-ritorio e sulle possibilità futureche la nostra regione puòesprimere».Cosa si aspetta al terminedi questi giorni di confron-to? Quali idee o proposte?«Non mi aspetto che venganofuori delle idee, ma che dalleidee e dalle proposte giàespresse nei cuori dei singoli onei cerchi più ristretti di perso-ne che hanno a cuore il benecomune, scaturisca entusia-smo una volta che ci sia rico-nosciuti tanti e molti, conve-nuti in uno stesso luogo a di-scutere su tematiche comuni atutti. Che questo entusiasmo,quindi, prenda corpo e sia ri-conoscibile, che le persone congli stessi intendimenti, le stes-se idee e la stessa voglia di fa-re possano conoscersi e rico-

gestione fatta della cosapubblica: con che spirito haascoltato le latenti accuse diinvasione di campo?«Credo che sia legittimo dis-sentire dalle opinioni di tutti e,soprattutto, del Padre Abate.In qualche modo mi aspettavoun fronte di dissenso e questo,evidentemente, conferma chele mie parole hanno toccato di-rettamente alcune corde. Ma,certamente, il mio ruolo non èdi raccogliere le piccole pole-miche; mio compito piuttosto èdi suscitare un dibattito e di in-vitare, anche coloro che si so-no sentiti in dovere di dissenti-re, ad un confronto pacato e adun dialogo con la possibilità diriconoscere gli errori. Una di-namica del genere è parte diuna dialettica democratica e ci-vile che vede tutte le forze del-la città coinvote nella realizza-zione di un progetto che nonpuò essere il progetto di un as-sessore, di un consigliere o diun singolo ma deve toccare tut-te le forze vive di Cassino, cittàpassata da una condizione digrande paese ad una condizio-ne di città con tutte le sue pe-rogative positive ma anche contutte le sue articolazioni piùimpegnative per un abitante.Basti pensare che, se oggi sivuole attraversare da una par-te all’altra il centro, non basta-no più 2 minuti come un tem-po ma serve anche mezz’oraper le condizioni della viabilitàe del traffico».La ricerca di una politicamigliore che cambi mobili-tando i giovani, sembraquasi fare il paio con le in-novazioni da lei introdottenella Chiesa locale: quasiun invito anche nel secondoambito, a scoprire l’impor-tanza insita nell’innovazio-ne. E’ una “lettura” corret-

Polemiche sulle “ingerenze”?«La luce di Cristo non ha spazi

dove è consentito entrare ad altri che sono preclusi»

«Il ruolo della Chiesa resta di pungolo e diinvito al dibattito ma si ferma al limite di quelleche sono le competenze della politica»

DIOCESI DI MONTECASSINO Intervista al Padre Abate, dom Pietro Vittorelli

CASSINO

Il Padre Abate all’Aula Pacis e Montecassino vista dalla Rocca Janula

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Page 11: Talenti 2010 Rassegna La Provincia

ta?«Non so, perché non sono abi-tuato a fare autoanalisi rispet-to a quello che, con fatica, va-do cercando di costruire per ilbene della Diocesi, sforzando-mi di servire la Chiesa in ob-bedienza alla volontà dellastessa e spendendo le mieenergie anche per un amoreche mi lega a questo territorio.Non saprei dire. Certo è che iomi rendo conto, e per questostasera ho voluto che ci fossequi un giudice onorario del tri-bunale dei minori, psicologo eamico da tanti anni di Monte-cassino (il giudice SalvatoreIntelisano - ndr), col quale ciconfrontiamo sulle evoluzionisociologiche nei nuclei giova-nili tra la pre-adolescenza e edi 24/25 anni. Cerco di aiutaretutti a fare i conti con questicambiamenti ma senza inse-guirli scimmiottandoli; solocercando di intercettare le esi-genze più profonde e interpre-tarne il linguaggio, per parlarela stessa lingua con l’obiettivodell’Evangelizzazione. Usouna parola che ha affascinatonei secoli e ci sembra non in-cidere piu. Ma non è cosi. Nelrecente viaggio del Papa nelRegno Unito c’è stato un gran-dissimo successo della visitaapostolica non solo dal puntodi vista religioso ma anchequanto alla visita di Stato. Igiovani hanno accolto Bene-detto XVI con un entusiasmoal di sopra dall’immaginabile.C’è, insomma, una possibilità

di intercettare il mutato lin-guaggio ma dobbiamo trovarele modalità giuste e contempo-ranee per parlare di Gesù Cri-sto alle nuove generazioni e ditutto quello che scaturisce dal-la fede ma senza saltare tuttigli altri passaggi».A cosa si riferisce?«Nell’omelia, mentre esortavoi giovani all’impegno, li avver-tivo che ”non basta essere gio-vani per avere spazio: lo spa-zio va guadagnato sul campo,sudando e credendo in unobiettivo, nei valori che smuo-vono il mondo e che fanno so-migliare la città dell’uomo allacittà di Dio”. Bisogna svegliar-si presto al mattino e faticare.Non basta sbraitare perché,magari, non c’è la corriera peril liceo scientifico alla Folcara:bisogna capire le motivazionie rispondere nelle sedi oppor-tune con competenza, a ra-gion veduta e dopo essersiinformati sui fatti».Il Cassinate è una realtà dadecenni rimasta senza unapropria identità ma nellaconsapevolezza che l’unicosegno unificante - rispetto aconfini politici incongruen-ti - e simbolicamente eleva-to è e resta l’Abbazia. Cosane pensa?«Credo che il ruolo del mona-stero di Montecassino riman-ga principalmente un ruolospirituale, un riferimento reli-gioso alto dove, da ormai qua-si 1500 anni (nel 2029 festeg-geremo i 15 secoli di fondazio-

ne di questo istituto) uomini,affascinati dalla parola e dallapersona di Cristo hanno la-sciato tutto per dedicarsi aduna vita di preghiera, lavoro estudio. Da questa passione perGesù scaturisce una storia ul-trasecolare fatta di impegnoculturale, economico e civile.Laddove l’Abbazia ha svoltoruoli di supplenza è stato inmomenti storici precisi: ogginon è necessario che questo siripeta perché la classe politicadel nostro territorio è formataanche da persone capaci, di

buona volontà, che possonofare bene al servizio dellacittà. Ma in questo prossimofuturo la Chiesa diocesananon si tirerà indietro se dovràaccompagnare il processo “adlimina”, fin sulle soglie di unruolo che non compete più al-la Chiesa stessa. Il nostro ruo-lo di sollecitazione e di pungo-lo su alcuni argomenti chiave,come la famiglia, il lavoro, lostudio, i giovani, le attivitàscolastiche, l’attenzione agliultimi ed ai poveri, non verràmeno. Abbiamo animato il di-

battito, da questo nasconoidee e programmi ed emergo-no persone che sanno appas-sionarsi: ecco il nostro ruolofinisce e inizia il compito dellapolitica, dei cittadini. Questoperché non si debba parlare diingerenze, quando anche però- è anche vero - che la luce diCristo non ha spzi dove puòentrare ed altri dove non puòentrare».Ma questa terra, che nonha un nome, crede che l’u-nica identità sia, per cre-denti e laici, Montecassi-

no...«Non doveri essere io a dirloperché vorrei lasciare chequesta forza identitaria cheparte dall’abbazia di Monte-cassino venga espressa natu-ralmente dai cittadini di Cassi-no e della Diocesi perché tuttele cose devono risplendere diluce propria. Montecassino èun monastero dove si vive unavita evangelica null’altro. Il ri-nascimento identitario deveesprimersi liberamente, natu-ralmente. Quando giro il mon-do, dal Canada agli Usa e alla

Francia, mi capita di incontra-re gente che piange quando siparla di Montecassino. Mi ècapitato a Sidney, due personemi si sono inginocchiate da-vanti, nel bel mezzo della me-tropoli, chiedendomi la bene-dizione: in questi casi capiscoche il significato anche di per-cepire un’identità che affondale radici in profondità».La “coltre grigia” di cuiparlò durante la processio-ne dell’Assunta del 9 luglioè ancora spessa?«A me pare che già ancora nel-la fase organizzativa dei Talen-ti si sia squarciata; ho ricevutotanti messaggi. Ricordo quellodi una coppia da Taranto chemi scriveva ringraziandomi diaver dato voce ai “cassinesi delsilenzio”, a coloro che in que-sti anni hanno assistito senzaprofferir parola ad alcune si-tuazioni disapprovandole - enon mi riferisco solo all’aspet-to amministrativo ma all’an-dazzo generale della città -,senza avere la possibilità diesprimere il loro dissenso. Do-po l’omelia dell’Assunta e l’i-niziativa di Talenti è come setutti abbiano preso coraggiouscendo dalle “catacombe”per esprimere con fierezza efermezza la loro fede nellapossibilità di vivere civilmen-te in un contesto democratico,illuminato dalla fede, con lavoglia di fare bene le cose pertutti. Ho l’impressione che,così, qualche squarcio si sia al-largato».

CASSINO

«Dopo l’omelia dell’Assuntamolte persone hanno

preso coraggio e hanno deciso di rimboccarsi le maniche»

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Page 12: Talenti 2010 Rassegna La Provincia

TALENTI Il direttore della Fondazione ed i passi in avanti compiuti

Exodus, l’evoluzione c’è stataMaccaro: «Sul problema droga abbiamo fatto crescere la consapevolezza»

ibertà è partecipazio-ne. Evocando Giorgio

Gaber e il suo indimenti-cabile testo del 1972, Ta-lenti ha affrontato il pro-blema del coinvolgimen-to emotivo e personalenella politica. Mai temafu più attuale, conside-rando che l’intera mani-festazione poggia sull’as-sunto che Cassino e tut-to il territorio circostan-te debbano maturare un“risveglio” collettivo del-le coscienze. Lo aveva indicato comepercorso il Padre Abate

dom Pietro Vittorellinell’omelia dell’Assunta,lo ha ricordato in occa-sione del convegno cheha visto la presenza del-l’onorevole FrancescoRutelli, di Antonio DeNapoli e di AlessandroRosina. Ad aprire i saluti, inter-vistato da Salvatore Re-goli che era nella Casci-na con la sua JuppiterSocial Band, Luigi Mac-caro il responsabile dellasede Exodus che festeg-gia in questi giorni ilventennale della sua at-

tività a Cassino. «E’ stato un periodo digrande evoluzione - hadetto Maccaro alla foltaplatea di amici - abbia-mo fatto grandi passi ese non avremo risolto ilproblema della droga,abbiamo fatto in modoche ne crescesse la con-sapevolezza». Sulla sciadi quanto don AntonioMazzi, il fondatore diExodus, va dicendo datempo, e cioè che le co-munità devono “esplode-re”, in questi giorni laCascina San Pasquale è

sembrata senza recinzio-ne, senza pareti, senzasoffitti. Per uno scambioreciproco e condivisocon il mondo esterno. «L’Omelia di Maria SS.Assunta richiama tantagente - ha spiegato domPietro Vittorelli quandogli è stato chiesto il mo-tivo di quelle parole chehanno scosso la città - edio sento tanto disagio in-torno. Per questo motivoho affidato a quelle sem-plici parole un messag-gio di speranza».

Ri.Ca.

L

di Rita Cacciami

alenti è diventa-to, fin dal primo

giorno, il conteni-tore della Casa del-le Arti e il punto diincontro tra il so-ciale e il mondodell’università. Masoprattutto, ha cen-trato l’obiettivo di-ventando anchecrocevia strategicoper tanti esponentidella politica nazio-nale e territoriale,che lì nella CascinaSan Pasquale han-no messo indivi-duato lo scenarioche sarà da qui aqualche mese ilpunto fondantedella campagnaelettorale. Non acaso Francesco Ru-telli, fondatore diAlleanza per l’Ita-lia, il nuovo movi-mento che si ponecome terzo polodella politica nazio-nale, è arrivato connotevole anticipoin comunità,incontrandosubito l’ex con-sigliere regio-nale WandaCiaraldi ed al-cuni esponentilocali. Grandimanovre in vi-sta delle pros-sime consulta-zioni per il rin-novo dell’am-ministrazionecomunale cas-sinate, oggicommissariata,ma con unosguardo di abi-le “tessitura”anche agli altri

centri della provin-cia, in primo luogosu Frosinone. Aspecifica domandasul fatto che il suo

passaggio in Exo-dus potesse lascia-re un segno tangi-bile sulla politicadel territorio, Ru-

telli ci ha risposto:«Me lo auguro. Quile cose non vannobene: il comune èsciolto, l’economia

è ferma, il ter-ritorio si senteabbandonato.Puntiamo avincere con lepersone giuste:con l’amicaWanda Ciaral-di, con Rabottie De Santis. Sa-remo incisivi,oltre che suCassino, suFrosinone, Fe-rentino, Arpi-no, Fiuggi, Su-pino. Un’aggre-gazione forte,testimoniatadal fatto chetanta gente si

avvicina a noi chevogliamo essere unraggruppamentofocalizzato sullanecessità di chiede-re riforme, innova-zione ed equili-brio». Insomma, igiochi sono aperti.Le amministrativedel 2011 permetto-no di prevederegrandi tatticismiche fin da ora deli-neeranno la forma-zione di liste con-giunte e di candi-dature ”eccellenti”nel panorama loca-le. Per quel checoncerne gli scena-ri più ampi, Rutellici tiene a precisare,non senza qualcherimpianto: «ComeAlleanza per l’Ita-lia purtroppo ave-vamo previsto tuttoalla perfezione: cheil Pd sarebbe rima-sto bloccato in sestesso, che Berlu-sconi e Fini avreb-bero rotto i rappor-ti e che la Lega sa-rebbe cresciuta.Tocca a noi, ora,essere decisivi perrestituire fiduciaalle piccole impre-se, ai disoccupati,alle tante famiglieabbandonate».

T

VERSO LE ELEZIONI/L’ex sindaco di Roma annuncia l’impegno del suopartito. La guida locale sarà affidata all’ex consigliere regionale Ciaraldi

Rutelli assicura«Una lista dell’Apianche a Cassino»

CASSINODomenica 26

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luigimaccaro
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Page 13: Talenti 2010 Rassegna La Provincia

uesta mattina alle ore 11, alla pre-senza di amici e volontari che han-

no collaborato alla realizzazione dellamanifestazione Talenti, Don NelloCrescenzi, responsabile per la pastora-le giovanile, celebrerà una messa al-l’interno della Cascina di Exodus. Sarà

il momento di sintesi più importantedi quattro giorni intensi, ricchi di con-tenuti. E’ prevista la benedizione delnuovo progetto educativo triennaledella sede di Cassino, progetto scrittoinsieme dagli educatori e dai ragazzidella comunità e ispirato da Talenti.

Q

di Rita Cacciami

n’intesa tra Univer-sità, Fiat e Regione

Lazio per poter indivi-duare strumenti utili al-la crescita e allo svilup-po del territorio sullascia di quanto già fattocon i Consorzi indu-striali. Il presidente delconsiglio regionale Ma-rio Abbruzzese, che ieriha partecipato alla tavo-la rotonda conclusiva diTalenti presso la sedeExodus, è lungimirantein materia. Approfittan-do della presenza diben due rappresentantiin Europa, il vice presi-dente della Commissio-ne Europea AntonioTajani e l’eurodeputatoe componente dellacommissione di econo-mia monetaria AlfredoPallone, Abbruzzese halanciato un amo impor-tante. Accanto a lui, ildirettore dello stabili-mento Fiat di Piedi-monte San GermanoCesare Antonio Ferrarae il Rettore dell’Univer-sità di Cassino, Ciro At-taianese. Oltre, natural-mente, al Padre Abatedom Pietro Vittorelli.Se davvero si arriverà astringere un’intesa diquesto tipo, codificabi-

le in un vero e proprioprtocollo, allora si potràdire che il territorio hatutte le carte in regolaper ottenere il giustocredito. «La politica, labuona politica – ha sot-tolineato Abbruzzese –ha già dato molto alBasso Lazio e prova neè che il mese prossimoriusciremo ad inaugu-rare un’infrastrutturaimportante, quella dellalogistica per Fiat. Ab-

biamo l’azienda più im-portante del territorio edobbiamo continuare acredere nelle sue poten-zialità». Apertura dicredito, in tal senso, ar-riva da Tajani, che in-fatti parla di “sviluppopossibile se si pensanon solo alle aziendema anche alla valorizza-zione del turismo. I gio-vani devono poter ave-re speranza nel futuro,ma devono anche com-prendere che il postofisso non è l’unicoobiettivo possibile”. «Lanostra apertura e sensi-bilità verso le personepiù deboli – ha aggiun-to Alfredo Pallone – cipermetterà di essere in-cisivi anche se dall’Eu-ropa i segnali non sonopositivi e a livello eco-

nomico non ci farannolargheggiare». Se l’Eu-ropa stringe i lacci, Fiatvuole continuare a cre-dere nelle risorse inve-stite e dainvestire.«Cassino con-tinua ad essere un sitoa cui guardare con mol-ta attenzione - ha dettoFerrara - ma dobbiamomigliorare alcuni stan-dard, come quelli cheriguardano la governa-bilità delle fabbriche.Mi riferisco alle percen-tuali di malattie dei di-pendenti che, specienel periodo estivo, aCassino arriva a picchidel 15%. Un dato inac-cettabile, proprio per-ché riguarda l’unicostabilimento in cui, conlo stampaggio a caldo,si chiude tutto il pro-

cesso produttivo all’in-terno». Sull’intero pa-norama di sviluppopossibile, la cultura, laricerca e l’innovazionepossono molto. «Nonsiamo più il tempio delsapere, isolato - ha spie-gato il Rettore Attaiane-se - ci siamo aperti alterritorio e continuere-mo a svolgere, con lanostra politica, una for-te azione , incisiva, dicoesione sociale». Di-sponibilità a parte, lasperanza è che da Ta-lenti, da Exodus che hachiamato a raccolta tut-ta la politica e la cultu-ra che conta e che può,possa partire davvero ilrilancio di un territorioche ha bisogno di unasvolta sensibile e so-stanziale.

U

di Giuseppe Messina

na cosa è certa: alleprossime elezioni am-

ministrative sarebbecorretto far fuori - con ilnon-voto - coloro (politi-ci ai varii livelli) cheovunque, comunque,eletti, han sempre bada-to solo ed unicamente asistemare dall’Univer-sità ad altre sedi ancheprovinciali e centrali, so-lo ed esclusivamente fa-miliari, parenti, amici,parenti dei parenti. Iltriumvirato della sini-stra, apra bene gli occhi(e le orecchie): isolate,allontanate, scacciatequanti han già «goduto»di più nomine ed incari-chi (ed introiti) e si pre-sentano come «espertipoliticanti». Cassino giàha sofferto per anni eanni, la loro presenza ela loro esperienza non ciinteressa affatto. Un ul-timo avvertimento: glielettori: credano poco oper nulla a «ventilati po-sti di lavoro» che, sottole elezioni, ormai, diver-si politichesi usano tirarfuori e far ”sognare” i di-sperati in cerca di spe-ranza. Rispondendo adalcuni amici che chiedo-no, perché la sinistra stadando vita a tante cor-renti e se sia proprio cer-ta che, mettendo insie-me dei «capi corrente»,si arriva a migliorare ilgettito elettorale in suf-fragi, a mio avviso la ri-sposta è no. I vecchi vol-poni della politica localelascino spazio ai giovani,ai nuovi, ai più appassio-nati del vero nuovo! Poiè giusto inchinarsi allasaggezza, alla prudenza,alla serietà del triumvi-rato ideato dal centrosi-nistra, ma infilarvi inmezzo soggetti che dellavera politica non hanmai masticato alcunché,fatte salve le preferenzeassoldate da parenti, fa-miliari, amici degli ami-ci (da compensare poicon posti di lavoro), sa-rebbe scandaloso.

U

EExxoodduuss,,bbeenneeddiizziioonneeddeell pprrooggeettttoottrriieennnnaallee

Durante la messa

Regione, Fiat ed Università presto uniti da un protocollo d’intesa

Tanta voglia di rilancioIntervista a tutto campo all’onorevole Mario Abbruzzese, presidente del Consiglio del Lazio

Tre momenti dellatavola rotonda di ierisera ad Exodus

Cala il sipariosu �”Talenti�”Ospitid�’eccezioneper un eventounico

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REDAZIONE CASSINO CORSO DELLA REPUBBLICA, 171 - TEL. 0776/328047/6 - FAX 0776/326191 E-MAIL: [email protected] - [email protected] - SMS: 3347373425 - PONTECORVO - CELL. 3385379780

IL GENERALE MESSINAPiccole avvertenzecontro i volponisistema-famiglie

Domenica 26

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Page 14: Talenti 2010 Rassegna La Provincia

SAN GIORGIO A LIRI/IL REGOLAMENTO PRESSO IL CENTRO “LIVATINO”

Un concorsoper pittori e scultoridedicato all’artista“M.T. Manvati”

associazione Bibliotecaria Inter-comunale “Valle dei Santi” del

Cassinate in occasione del 150° anni-versario dell’Unità d’Italia, istituisceil Premio di Pittura e Scultura “T.M.Manvati”. Al Premio possono parteci-

pare artisti italiani e stranieri, purchémaggiorenni. Per informazioni sul re-golamento contattare l’AssociazioneBibliotecaria Intercomunale presso ilCentro Polifunzionale “Rosario Liva-tino” di San Giorgio a Liri.

’L

Cala il sipario su “Talenti” l’evento che si è svolto per quattro giorni ad Exodus

Valorizzare i meno abbientiL’università di Cassino ha partecipato alla manifestazione ribadento l’intenzione di aiutare ama studiare

LA DENUNCIAGuidavasotto l’effettodi droga

uidava sottol’effetto di

droga e perquesto un ven-tinovenne diCanistro inprovincia del’Aquila è statofermato e de-nunciato daiCarabinieridella Compa-gnia di Cassinoimpegnati inun servizio diprevenzione econtrollo delterritorio. Bloc-cato è sottopo-sto agli accerta-menti medicipresso l’ospe-dale di Cassinoè stato denun-ciato per “gui-da in stato dialterazione psi-co-fisica perabuso di so-stanze stupefa-centi”. Al pron-to soccorsohanno accerta-to che era sottol’effetto di “ko-bret”, una peri-colosa drogaartificiale. Alragazzo è stataanche ritiratala patente diguida.

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AreaCassinate

are spazio ai Talenti significavalorizzare quello che si ha

sul territorio e quello che i gio-vani hanno avuto in dono? E al-lora, ecco che la FondazioneExodus, all’interno del conteni-tore culturale che ha dominatola scena per quattro giorni, hadato ampio spazio all’ateneo diCassino, fulcro della formazio-ne giovanile non solo in terminidi apporto culturale, ma ancheumano ed emotivo. Dell’uni-versità è stato messo in luce, apiù riprese, il valore di inter-scambio culturale e scientificoed il forte apporto allo sviluppodel territorio. Ne hanno parlatodocenti, ricercatori e studenti,come nel caso dello spazio orga-nizzato dal movimento “A visoaperto”, all’interno del quale ilprorettore Sergio Bianchi haparlato proprio del ruolo dell’U-niversità. Nel contesto, di cui ri-feriremo in altro e più ampioarticolo, si è inserita la presen-tazione di due testimonianze,quella di Alessandra Zanon (do-cente) e di Adele Gentile (dotto-re di ricerca). Nella Cascina diSan Pasquale si è parlato moltodi cultura e politica, poco di tos-sicodipendenza in questi giorni,ma l’Università di questo setto-re si è occupata e si occupa a li-velli molto alti. Prova ne è il fat-to che dal 1992 esiste un Centrodi Ricerca per la Diffusione del-la Cultura Scientifica presiedu-

to dalla Zanon presso il Diparti-mento di Scienze Motorie e del-la Salute, nella costituzione diparchi scientifici e tecnologici,finalizzato ad incrementare laCultura Scientifica di base e aridare impulso alla ricerca nelleScienze italiane. «Il CRDCS è ilponte che lega le scuole di ogniordine e grado con l’Universitàdi Cassino - hanno spiegato Za-non e Gentile - con particolareattenzione alla prevenzione pri-

maria multidisciplinare rivoltaai giovani studenti in collabora-zione con i dirigenti scolatici edi docenti referenti. Da oramaiventi anni l’università, attraver-so la mostra Alter Ego Droga eCervello, fornisce una informa-zione oggettiva sul problemadelle droghe, attendendosi allepiù recenti acquisizioni teori-che nel campo delle neuro-scienze e diffonde i risultati del-la ricerca scientifica con l’obiet-

tivo di alfabetizzare i giovaniche ripongono nella ricerca ap-punto, fiducia e credibilità, diconcerto con la Comunità Exo-dus e le Agenzie socio-sanitariedel territorio. La mostra itine-rante fortemente richiesta dallescuole ha visitato oltre 90 cittàitaliane e 10 paesi stranieri, hapermesso la pubblicazione dinumerosi studi su riviste nazio-nali ed internazionali grazie allavoro dei ricercatori che ope-rano presso l’Ateneo». Il work-shop, che ha focalizzato l’atten-zione proprio sul lavoro dell’e-quipe universitaria, ha permes-so un bilancio della lotta alladroga sinora realizzata sul terri-torio. Alessandra Zanon e Ade-le Gentile hanno portato all’at-tenzione del pubblico il signifi-cato del loro lavoro, nell’ambitodelle tossicodipendenze, svoltocon il responsabile della sedeExodus Luigi Maccaro e la pos-sibilità di individuare Talentinella popolazione giovanile dasostenere ed accompagnare nelrafforzamento del nostro siste-ma educativo, nella quale lostesso Magnifico Rettore dell’U-niversità di Cassino, Ciro At-taianese, ha sempre manifesta-to particolare attenzione ed im-pegno ricordando la peculiaritàdell’Ateneo nel laureare conpieno successo e criteri merito-cratici giovani non appartenentia classi sociali abbienti.

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Nel corso del contenitore �“A Viso aperto�”è intervenuto il rettore Attaianese

Lunedì 27

Settembre 201028

luigimaccaro
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bellezza del luogo. Gra-zie anche al lavoro deinostri ragazzi che l’han-no resa davvero bella.C’era tanta gente chegià vive una sorta diimpegno civile in orga-nizzazioni di volontaria-to, sportive, culturali.Abbiamo avuto diversidocenti universitari.Certo, non possiamocompetere con chi fanumeri impressionantipagando le cene nei ri-storanti o cose del ge-nere. Ma si sa, le rivo-luzioni le fanno le mi-noranze, no?».

Ri.Ca.

onclusa l’esaltante,seppur faticosa espe-

rienza di Talenti, abbia-mo chiesto a LuigiMaccaro, responsabiledella sede Exodus diCassino, un bilanciodell’evento e se l’obiet-tivo prefissato sia statoraggiunto.«L’obiettivo della mani-festazione era creareun contenitore dentroal quale favorire la di-scussione intorno ad al-cune tematiche pre-gnanti per il futuro del-la città - risponde Mac-caro - nella speranza diriaccendere un po’ dipassione, di desideriodi partecipazione daparte di tutti ed in par-ticolare dei giovani. Lacittà di Cassino devecostruire un progettonuovo che tenga al cen-tro i ragazzi. Però biso-gna fidarsi. Bisognacrederci per davvero.Un ragazzo di vent’an-ni dovrebbe provare di-sgusto di fronte a vec-chi volponi che hannoamministrato per de-cenni la città ed oracercano di cooptare, dicoinvolgere, di sfrutta-re gruppi e facce pulite,solo perché fra qualchemese si vota. I ragazzinon hanno l’anello alnaso. Devono soloprendere coraggio. E gliadulti che pensano disfruttarne biecamentela giovane età commet-tono un grave errore.

Da questo punto di vi-sta l’obiettivo della ma-nifestazione è stato am-piamente raggiunto: lacoltre grigia si stasquarciando». Cosa pensa che re-sterà di questa inizia-tiva sul territorio?«Vorrei che restasse unmetodo, quello del ri-trovarsi e confrontarsi.Vorrei che il dibattitopolitico non fosse costi-tuito solo dai commentie dalle polemiche chesi rintuzzano sulle pagi-ne dei giornali. Di que-sti tempi si parla tantodella politica del fare. Eva bene. Ma c’è biso-gno anche di una politi-ca che sappia pensare,ascoltare, confrontarsi,mettersi in discussioneper erodere quel siste-ma di potere autorefe-renziale dentro al qualele discussioni e le deci-sioni vengono prese atavolino da 2-3 personealla volta. Ma questocambiamento non lopossiamo chiedere agliamministratori di lungocorso».Exodus non è più so-lo associabile a drogae disagio. Ora è sino-nimo di...?«Exodus è sinonimo dipassione educativa.L’ho imparato dal miocapo, don Mazzi, che èinnamorato dei giovanicome lo erano prima dilui don Bosco, BadenPowell e tanti altri. Il

mio capo clan, agliscouts, aveva scritto suun muro della sede unafrase di don PrimoMazzolari: ”Un giovaneche a vent’anni nonsente fremiti di ribellio-ne, a trenta sarà un ru-minante”. Ho sempreavuto paura di diventa-re un ruminante. Edoggi, che di anni ne ho40, voglio fare la miaparte affinché i fremitidi ribellione dei ragazzipossano esprimersi,trasformarsi in energiapositiva, in passione, inimpegno solidale. Neho visti troppi diventa-re schiavi di droga, al-col, sesso, annichili-mento, noia, depressio-ne, spesso solo perchénon avevano intornoadulti capaci di coglierequell’energia. Se i geni-tori, gli insegnanti, iparroci, i politici lasmettessero di averpaura dei ragazzi il no-stro mondo, e la nostracittà, sarebbero davve-ro migliori. Per questo,tra qualche giorno, ri-partiremo con il proget-to Graffiti music che inquella notte magica diattesa del Papa, scaldòil cuore di centinaia dinostri giovani».Impegno sociale epolitico sono stretta-mente connessi, macon quale scopo?«Noi siamo convintiche sia possibile affron-tare i grandi problemi

C sociali in maniera sem-plice, coniugando pro-fessionalità e volonta-riato, avventura e quo-tidiano, movimento eistituzione. Cerchiamodi lavorare con tutte lerealtà presenti sul terri-torio. Exodus non puònon affrontare i piùscottanti problemi so-ciali. La sua vocazioneè proprio quella di sta-re sugli avamposti. E’questo il nostro mododi fare cultura. Di sug-gerire cambiamenti

istituzionali, suggeren-do una strada anche acoloro che gestiscono lacosa pubblica».I cittadini di Cassinohanno risposto inmodo piuttosto tiepi-do alla proposta diTalenti. Pigrizia o al-tro?«Io non direi. Intanto,non era così facile veni-re in comunità, da mol-ti ancora considerataun luogo “chiuso”, nonaccessibile. Tanto è ve-ro che molti che sonovenuti per la prima vol-ta hanno avuto espres-sioni di stupore per la

ltro che social network, alcuni giovani preferiscono affidare agli alberi ( inquesto caso, cinque in rapida successione) i propri messaggi d’amore. Po-

trebbe essere uno sposo ansioso di arrivare all’altare l’anonimo che ha affis-so una serie di fogli lungo i pini di via Sferracavalli. Il messaggio, ricompo-sto, suona così:«Hey dolce, pronta? Sei il fremito della mia anima. Ti amo!».

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LA NOTA L’ex assessore Palombo

«Ai giovani dobbiamogarantire trasparenza»

Alberi utilizzati come messaggeri d’amore L’insolita trovata su via Sferracavalli, forse opera di un ansioso sposo

I ragazzi non diventinofacile “esca” degli adulti

POLITICHE GIOVANILI Nel “dopo Talenti” arriva l’appello da parte di Exodus

ul dopo “Talenti” in-terviene l’ex assesso-

re Carmelo Palombo,che esprime tutta la suasoddisfazione e il totaleappoggio a chi parteci-pa con orgoglio e inte-resse alla vita pubblica.«La politica giovanile -sottolinea l’ex ammini-stratore - è praticamen-te inesistente, e i pochigiovani che hanno degliideali politici non ven-gono incoraggiati a por-tare avanti le proprieidee. I giovani ci chie-dono servizi, occasioniper crescere e miglio-rarsi, lavoro qualificato,

ma anche risposte ai lo-ro problemi. E’ da quiche si dovrebbe riparti-re, cercando di iniziareun progetto integrativotra politica e giovani.Le parole del PadreAbate credo siano ser-vite a sottolineare in

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CASSINO

modo energico la situa-zione di malessere estallo in cui da troppotempo la città sembraessersi arenata, cercan-do di concentrare il pro-prio pensiero sulle ge-nerazioni più giovani,perché come ripeto lasvolta per un cambia-mento radicale deve ini-ziare concentrandosi sudi loro. In passato, nellaveste di assessore, misono occupato di pro-blemi legati alla vivibi-lità di Cassino, cercan-do di avanzare propostee tenendo sempre pre-senti due aspetti per mefondamentali: sicurezzae legalità. E credo che latrasparenza sia la prio-rità assoluta da perse-guire. Le promesse nonmantenute, gli scandali,l’opportunismo, i giochidi potere, queste sono leragioni per la quale re-gna lo scetticismo tra lenuove generazioni chesono diventate il sogget-to escluso dalla politica.E’ necessario, invece,un tipo d’educazionecompletamente diverso,che abitui le persone,fin dai primi anni dellapropria vita, a porsi inrelazione con gli altri.Per questo l’impegno èquello di costruire unarete di interessi, di op-portunità e servizi, chepartendo dalla traspa-renza, permetta a d ognigiovane di sentirsi parteintegrante del progettopolitico».

Martedì 28

Settembre 201028

luigimaccaro
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a vivere in un ambientesalubre e sicuro, il dirit-to all’integrazione socia-le all’assistenza ed allacura dei membri dellafamiglia diversamenteabili o comunque inabilial lavoro». Lei ha parlatonel suo intervento anchedegli anziani: in che sen-so ritiene facciano partedella famiglia?«Vengo da una famiglianella quale i nonni sonotutti morti in casa assi-stiti da figli, nipoti, gene-ri e nuore quindi nonposso non tener contodegli anziani nel consi-derare la famiglia nelsuo complesso. Anzianiche hanno bisogno dicure, di assistenza, ditanto affetto e che han-no diritto ad un sistemaprevidenziale che gli ga-rantisca un’esistenza di-

di Sergio Procacci

rancesco, Marco, Giu-seppe, Sara, Elena,

nomi usuali per i sediciragazzi e le due ragazzeche stanno alla cascinaSan Pasquale della fon-dazione Exodus. Sono lo-ro gli artefici di Talenti,sono loro che hannopassato gli ultimi duemesi in prima fila perpreparare al meglio l’e-vento da poco concluso-si. Loro sì che hanno ti-rato fuori i loro talenti,idraulici, carpentieri,elettricisti, chef e came-rieri. «Non ci siamo im-provvisati manovali - cidice uno di loro - moltidi noi lavorano fuori dal-la Cascina e questi talen-ti fanno parte del me-stiere che affrontiamoquotidianamente. C’erapoi qualcuno che nonera abituato a questi rit-mi e lo abbiamo trasci-nato nella mischia, par-tendo dallo stesso pre-supposto che prevede ilprogramma di rieduca-zione cioè l’impegno la-vorativo e la responsabi-lizzazione». «Abbiamolavorato sodo, ma ci sia-

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un domani, quando saràdi nuovo ”solo” nella so-cietà, potrà reggere tran-quillamente gli stessi rit-mi e le stesse limitazio-ni. Lavoro, rispetto, one-stà. Qui ti insegnano a”cavartela”, se il giornoprima ti rimane del cibonella pentola, che non èstato mangiato, ma è an-cora buono, tu lo mettida parte e il giorno dopolo riutilizzi» sembra unabanalità ma... “così fa-cendo, impari anchefuori a comportarti nellostesso modo e quandonon hai i soldi per com-prarti altro cibo sai chete la cavi lo stesso, chesopravvivi, senza doverandare a rubare”. Devesempre scattarti unamolla dentro, sei tu chedevi cambiare. I primitre mesi te ne vuoi anda-re tutti i giorni, poi di-venta una sfida con testesso, sai che ce la puoifare, devi farcela... non

è semplice, ma si può fa-re. E poi più vai avanti,più ti senti parte di unafamiglia allargata e que-sto ti fa sentire bene, hairesponsabilità sì, ma an-che soddisfazioni, seiutile. Ti puoi sentirepronto anche dopo unanno, ma devi esserlodavvero. Al momentoopportuno te ne accorgianche tu. Alla fine deidue anni se c’è la possi-bilità si può rimanere alavorare in comunità,oppure andare pressoqualche ditta se vi sonoconvenzioni o iniziativeattivate dalla Fondazio-ne». Ringraziamo i ra-gazzi e li salutiamo conla speranza che i quattrogiorni di Talenti abbia-mo lascia,to brillare, trauna conferenza, unapreghiera, un pensiero eun panegirico; tra le tin-te accese e quelle fioche,la carica dinamitarda delcambiamento.

mo anche divertiti. Inol-tre i risultati si vedono ela soddisfazione c’è». Ta-lenti poteva sicuramenteavere un pubblico mag-giore, non è stato scarso,ma neanche un ”pieno-ne”. «E’ stato un succes-so. In ogni caso, senza see senza ma. Per la primavolta la gente ”pulita” èvenuta qui da noi. Exo-dus, un luogo che tutticonoscono a Cassino co-me posto da evitare. Og-gi, invece, le persone so-no venute da noi, li ab-biamo fatti stare bene,hanno mangiato bene, sisono sentiti a casa e so-no sicuro che torneran-no, che questo non è sta-to che un primo passoverso un’apertura deicancelli e una integrazio-ne più vera». A questopunto abbiamo volutoconoscere meglio i no-stri interlocutori e gli ab-biamo chiesto cosa pre-vede il programma a cui

si sottopongono. «Il pro-gramma dura due anni.La mattina sveglia alle 6e 30, poi attività fisica ein seguito si passa alleproprie mansioni o si se-guono le attività propo-ste dagli educatori. Lasera si dorme alle 11 e30. Non si possono berepiù di due caffé al gior-no e le sigarette sono li-mitate a 10. Lo scopo èproporre uno stile di vi-ta, magari severo, mache uno possa affrontarea testa alta, uscendonevincitore e sapendo che

tanto una politica seria èquella che guarda lonta-no e prevede in anticipoi possibili effetti negativiattrezzandosi per neutra-lizzarli e non rincorre,come avviene purtroppoattualmente, i cambia-menti della società arri-vando ad intervenire conanni di ritardo ed in mo-do ormai non più attua-le. Al centro dell’azionepolitica non c’è più l’in-dividuo in quanto sog-getto facente parte diuna collettività organiz-zata e, quindi, non c’è loscopo di realizzare il be-ne comune, ma interessidi parte per il soddisfaci-mento dei quali si passasopra tutto e tutti». «Iproblemi economicihanno nella vita di tutti igiorni un’importanza no-tevole - prosegue Tavia-no - che non si può nega-re ma quando si parla disostegno alla famiglianon si può ridurre tuttocon un mero calcolo dientrate e uscite risolto il

quale a favore delle en-trate si pensa che tuttosia sistemato. L’universofamiliare ha infattiun’infinità di bisogni dicarattere morale, psico-logico, umano, oltre chemateriali, che il più dellevolte non sono risolvibilicon i soldi, bisogni aiquali le istituzioni e lapolitica troppo spessonon forniscono rispostee che aggravano il sensodi disagio sociale dellefamiglie oltre a spaven-tare chi pensa di creareuna nuova famiglia».Pensa alla mancanza dilavoro stabile e di servi-zi? «Penso a tutti quei di-ritti costituzionali quoti-dianamente violati comegarantire il diritto al la-voro e ad una retribuzio-ne adeguata ad una esi-stenza decorosa del nu-cleo familiare del lavora-tore, come il diritto allacasa, il diritto all’assi-stenza ed all’istruzionedei figli, il diritto alla sa-lute ed alla vita, il diritto

Il giudice analizzaalcuni aspetti im-portanti di questasocietà

Paolo Andrea Taviano commenta la tavola rotonda a tema che si è svolta in comunità

«La famiglia ha bisogno di cura ed amore»

EXODUS Il bilancio di un evento di successo e di un’esperienza senza precedenti

«Talenti, il gran successoè dei ragazzi della cascina»

CASSINO

In comunità (foto Todisco)

Il giudice Taviano

gnitosa non dovendorappresentare più un pe-so da “scaricare” alla ba-dante di turno ma sianoinvece, grazie al loro ba-gaglio di esperienze,protagonisti della vita edelle scelte della famigliae della società, non do-vendoci mai dimenticareche il tempo passa e chetutti diventeremo “anzia-ni” e che potremmo esse-re “collocati”, nostro mal-grado, ad attendere la fi-ne dei nostri giorni senzadare “fastidio”, in qual-che struttura lontana da-gli affetti più intimi.Una proposta certamen-te interessante già appli-cata con un certo succes-so in alcuni paesi comela Francia, ma che do-vrebbe rappresentare so-lo un primo passo versoun deciso cambiamentodi rotta nell’approccio al-le politiche di sostegnoalla famiglia».

F.M.

ell’ambito della mani-festazione “Talenti”

organizzata dalla Fonda-zione Exodus e dalla Dio-cesi di Montecassino, èstato particolarmente sti-molante il dibattito tenu-tosi durante la tavola ro-tonda dal titolo “Si fapresto a dire famiglia”:ne parliamo con uno deiprotagonisti il GiudicePaolo Andrea Tavianopresidente dell’Associa-zione “Città futura”. «E’un aspetto particolar-mente grave delle ineffi-cienze e soprattutto deicosti sociali che la politi-ca fa ricadere sui cittadi-ni che rischia di scardi-nare l’intero sistema so-ciale che si fonda su quelnucleo base che è la fa-miglia. E’ un errore diimpostazione ritenereche le politiche economi-che, sulla sicurezza, sullatutela dell’ambiente o al-tro siano cose distinte eseparate dalle politiche asostegno della famigliain quanto famiglia e so-cietà sono talmente cor-relate che, sostenere lafamiglia nelle sue esigen-ze significa sostenerel’intera società, e che, vi-ceversa, le scelte politi-che di carattere generaledebbono avere comeobiettivo quello di nonavere ricadute negativesui nuclei familiari; per-

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Mercoledì 29

Settembre 2010 27

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