speciale elezioni n° 12

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VIAGGIO TRA CANDIDATI E LISTE CHE SI PREPARANO AL RINNOVO DEI CONSIGLI COMUNALI IN PROVINCIA DI FROSINONE SPECIALE ELEZIONI CASTROCIELO Il sindaco Materiale replica a De Vito A CASSINO INTERVENGONO ARPINO Di Folco, idee e proposte per una nuova politica SERVIZIO A PAGINA 22 ENRICO DE FEO SERVIZIO A PAGINA 22 TULLIO DI ZAZZO SERVIZIO A PAGINA 23 JHONNY FRANCO SERVIZIO A PAGINA 24 MICHELE MEROLA SERVIZIO A PAGINA 24 SERVIZIO A PAGINA 25 GIANNI VALENTE BENIAMINO PAPA

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Speciale Elezioni N° 12

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VIAGGIO TRA CANDIDATI E LISTE CHE SI PREPARANO AL RINNOVO DEI CONSIGLI COMUNALI IN PROVINCIA DI FROSINONE

SPECIALE ELEZIONI

CASTROCIELO Il sindacoMateriale

replica a De Vito

A CASSINO INTERVENGONO

ARPINO Di Folco, ideee proposteper una nuovapolitica

SERVIZIO A PAGINA 22

ENRICODE FEO

SERVIZIO A PAGINA 22

TULLIODI ZAZZO

SERVIZIO A PAGINA 23

JHONNYFRANCO

SERVIZIO A PAGINA 24

MICHELE MEROLA

SERVIZIO A PAGINA 24

SERVIZIO A PAGINA 25

GIANNIVALENTE

BENIAMINOPAPA

L’INCHIESTA

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SABATO 5 - DOMENICA 6 FEBBRAIO 2011

SPECIALEELEZIONI

Nell’attuale temperie po-litica è sempre più fre-quente ascoltare

dibattiti e confronti nei qualiviene auspicato un imminenterinnovamento politico cheabbia come condizione preli-minare la sostituzione dell’at-tuale classe dirigente, non soloa livello nazionale ma anche lo-cale. La cosiddettaseconda Repub-blica con Tangen-topoli aveva dato alnostro Paese l’op-portunità di spaz-zare via generazionidi politici venali ecorrotti fornendoall’Italia la possibi-lità di rifondare ilsuo sistema politicoin modo che ser-visse i cittadini enon i partiti. Pur-troppo non è statocosì e in questa fase preeletto-rale nei comuni ciociari sitorna a discutere di rinnova-mento al fine di uscire dall’at-tuale impasse politica che haostacolato le riforme e il suc-cesso economico di questo ter-ritorio. Abbiamo incontrato ilconsigliere comunale di oppo-sizione presso il comune di Ar-pino Ing. Antonio Di Folcoche ci ha parlato di una nuovaproposta per muovere la cittàdi Cicerone in una nuova dire-zione, per ravvivarne la mori-bonda politica con unaleadership completamentenuova.

Creeremo la vera alternativaa questo modo di far politica

ARPINO / Antonio Di Folco, consigliere comunale d’opposizione, in vista delle prossime elezioni parla del suo progetto

La precondizione per un au-tentico rinnovamento, Ing.Di Folco, risiede nella sosti-tuzione dei vecchi politici.Ci sono ad Arpino due can-didati ormai noti per l’ele-zione a Sindaco, intendeteproporne un terzo?“Tutto nasce dall’esigenza dioffrire ad Arpino l’opportunità

mamente offrire ai cittadininon solo un candidato a Sin-daco con caratteristiche intel-lettuali e morali ineccepibili,ma una lista costituita da ungruppo di amministratori cheper credibilità e competenzaprofessionale siano in grado digarantire un proficuo lavoro diequipe. Intendiamo aprire il

“cantiere Arpino”un cantiere in cuiinvitiamo a parteci-pare tutti i citta-dini, ognuno con leproprie capacità ecompetenze, par-tendo dai contadinifino ai professioni-sti laureati.”In che modo in-tendete muo-vervi?“L’amminis tra-zione che propo-niamo è in grado di

iniziare e portare a compi-mento progetti mirati alla crea-zione di nuovi posti di lavoroutilizzando le risorse del terri-torio sia umane che strutturali.Si tratta di interventi che de-vono procedere secondo unsensato criterio di priorità.Non è cioè possibile fare inter-venti solo mirati a soddisfare leesigenze di singoli o di gruppilimitati, ma sarà necessario sta-bilire priorità nell’interessedell’intera collettività e quindiintervenire con la massima se-rietà e rapidità per far fronte aiproblemi. Il nostro gruppo sipuò configurare come una lista

civica composta da personeche sono sensibili alla risolu-zione di problemi divenutistrutturali per Arpino. Personeal di là e al di sopra dell’appar-tenenza politica e che voglionocontribuire con la loro espe-rienza professionale al miglio-ramento della nostra città,invertendo la tendenza al de-clino del paese, mettendosi ingioco in modo aperto, senzasotterfugi. Con questo mio in-tervento voglio invitare i citta-dini del nostro paese apartecipare attivamente a taleprogetto, perché solo unendole diverse storie, culture, capa-cità ed esperienze possiamoraggiungere gli obiettivi prepo-sti.”.Ritiene si possa parlare diuna questione morale?“Ad Arpino la questione mo-rale investe vari ambiti, non vasolo individuata nel comporta-mento del singolo politico, manell’andazzo generale dei poli-tici che governano la città. Fac-cio un esempio: da una partec’è uno staff dell’attuale sin-daco costituito da un numerodi persone ingiustificato ri-spetto alle necessità reali edall’altra si parla della crisi fi-nanziaria che poi porta allavendita di immobili per sanaredeficit e debiti vari. Sarebbeinteressante capire il ruolo e leattività svolte da queste per-sone dello staff e perché lestesse mansioni non possonoessere svolte dai ben 56 dipen-

Antonio DI Folco

denti già in organico. In qua-lità di consigliere da anni at-tendo risposte che faccianochiarezza sulla gestione difondi e tra queste la questionerelativa ai lavori di recupero edi ristrutturazione della sedecomunale, ma ancora oggi nonho ricevuto chiarimenti.”Ha pensato di candidarsi aSindaco Ingegner Di Folco?“Non sono io il candidato aSindaco e non certo per timorima perché sono impegnato in-tensamente nello sviluppo diun’attività importante che ge-nera occupazione, il mio ruoloè di coordinamento, consu-lenza e supporto del nuovogruppo politico, ovviamente,potrei solo tornare a ricoprirela carica di consigliere comu-nale, qualora ciò fosse ritenutonecessario. L’importante èmuoversi con onestà, impegnoserio, competenza e soprat-tutto con umiltà, qualità checonsentono di ridare conte-nuto alla parola data, affinchéle promesse fatte ai cittadinipossano concretizzarsi in fatti,nel benessere civile e culturaledella collettività. Arpino at-tualmente versa in uno stato diisolamento e deve tornare adessere un vivace centro pro-pulsore di cultura. La nostracittà deve riappropriarsi dellatradizione storica culturalepassata riutilizzandola per ot-tenere un reale rinnovamentointellettuale e morale nel segnodella civiltà autentica”.

di scegliere al di là delle duesuddette candidature nate se-condo le consuetudini ormaidiffuse nella vecchia partito-crazia: uno auto proclamatosied un altro indicato per suc-cessione diretta, direi “monar-chica”. Vogliamo proporre uncandidato che dovrà fare rife-rimento ad un gran numero dicittadini nelle forme che ver-ranno studiate a breve.L’amore degli italiani per i“politici canaglie” è stato sot-tolineato giorni fa sul Times,ma noi stanchi di tali politici edel loro modo di intendere e difare politica, desideriamo fer-

L’amore degli italiani per i “politici canaglie” è stato sottolineato giorni fa sul Times, ma noisiamo stanchi di tali politici e del loro modo diintendere e di far politica. Desideriamo offrireai cittadini non solo un candidato a sindaco

con caratteristiche intellettuali e morali ineccepibili, ma una lista di amministratori che

per credibilità e competenza siano in grado di garantire un proficuo lavoro di equipe

L’INCHIESTA

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SPECIALEELEZIONI

Dopo l’intervento delcandididato a sindacoSalvatore De Vito circa

l’impianto fotovoltaico che do-vrebbe essere realizzato nelleterritorio di Capodacqua,Laura Materiale, sindaco di Ca-strocielo replica. “Il Comune da me guidato nonha dato nessun placet alla rea-lizzazione dell’impianto foto-voltaico di Capo d’Acqua. Leaccuse gratuite mosse all’Am-ministrazione sono infondate econfermano lo scarso rispettodei cittadini di colui che si can-dida alla guida del paese per ilprossimo quinquennio. A nulla gli è valsa la penosa vi-cenda di essersi visto bocciarela lista alle Comunali del 2006,perché continua con la stessasuperficialità di allora a parlaredi argomenti seri, senza sentireminimamente il bisogno e loscrupolo di documentarsi, dileggersi qualche cosa. Allora,eccolo sbraitare ai quattro an-goli del mondo che sono iniziatii lavori di costruzione dell’im-pianto fotovoltaico di Capod’Acqua e dice addirittura diaver notato la colossale recin-zione che segnala l’inizio dei la-vori. L’Amministrazione vieneaccusata di aver dato un “su-perficiale parere favorevole”. E’tutto falso e questo, dicevamoprima, per i cittadini ai quali ilgrande esperto in energie alter-native si rivolge nella illusionedi carpire qualche voto, è offen-sivo, perché mentire, inventarefalse verità equivale a non te-nere nella debita considera-zione le capacità di coloro aiquali ci si rivolge e questo signi-fica sottostimarli. Peggio perlui, perché le conseguenze sa-

Le accuse sono false e gratuite Prima di parlare si documenti

CASTROCIELO / Il sindaco Laura Materiale risponde a De Vito sulla realizzazione dell’impianto a Capodacqua

dato a Sindaco si informi pressogli uffici competenti, si studi leLeggi ed i fascicoli, e non of-fenda il più elementare buonsenso della gente di Castrocielosparando menzogne e fandonieimprovvisate. La competenza alrilascio dell’autorizzazione adun impianto fotovoltaico è dellaProvincia nella quale l’impiantoricade, non del Comune. E’ laProvincia che rilascia l’autoriz-zazione unica per la costru-zione, l’esercizio e le modifichedi un impianto di produzionedi energia elettrica alimentatoda fonti rinnovabili, delle opereconnesse e delle infrastruttureindispensabili. Tutti sanno daquale maggioranza è governatala Provincia. La Legge vieta disubordinare la ricevibilità e laprocedibilità delle domande dicostruzione di nuovi impiantifotovoltaici alla presentazionedi atti di assenso del Comunenel cui territorio l’impianto ri-cade. L’autorizzazione unica ri-lasciata dalla Provinciacostituisce di per se, addirit-tura, ove occorra, variante allostrumento urbanistico. Questenorme, che speriamo unabuona volta vengano studiatedal candidato a Sindaco di “Ca-strocielo rinasce”, non lascianospazio alcuno al malcapitatoComune, che dal Governo Na-zionale e dal Governo Regio-nale è stato espropriato di ognipossibilità di veto. Perché ilrappresentante di “Castrocielorinasce” non parla dei danni ar-

recati al territorio e al paesaggiodalla Giunta Polverini, quandoquesta ha revocato le prece-denti Deliberazioni, che ricono-scevano ai Comuni una certaautonomia di intervento in ma-teria di impianti fotovoltaici edha considerato immediata-mente applicabili anche ai pro-cedimenti in corso ledisposizioni del D. M. 10 set-tembre 2010? Eppure Castro-cielo, nella seduta conclusivadella Conferenza dei Servizi peril rilascio dell’autorizzazioneunica tenutasi presso la Provin-cia, ha espresso “parere contra-rio” all’impianto di Capod’Acqua, motivandolo con l’in-teresse paesaggistico della zonaprescelta, con la sua contiguità

Laura Materiale

ranno ancora più devastanti diquelle di 5 anni fa. Ma, unaprima domanda sorge sponta-nea in chi legge, ed i cittadini sela pongono: conosce il candi-dato a Sindaco di una parte del-l’opposizione quali sono lecompetenze e gli obblighi delComune in tema di autorizza-zione di impianti fotovoltaicisul proprio territorio? Se sì,perché non dice quali sono? Sachi rilascia l’autorizzazioneunica per la produzione dienergia elettrica da fonti alter-native? Io non lo so se lo sa, matemo che le idee in materia leabbia un po’ confuse. Infatti èfalso tutto ciò che dice. E’ falsoche i lavori per la costruzionedell’impianto sono iniziati, per-ché si tratta di semplici saggiordinati dalla SoprintendenzaArcheologica, che ancora deverilasciare il suo parere, e questoparere, come quello della Dire-zione Regionale per i Beni Pae-saggistici e Culturali del Lazio,sarà determinante (ripeto: de-terminante) per la realizzazionedell’impianto. Se la pratica an-cora sta a questo punto, comesi fa a parlare di autorizzazionegià avvenuta? E poi, prima di il-ludersi di screditare il compor-tamento del Comune, si osaparlare di parere favorevole daquesto già reso! Ma quandomai! Il Comune, finchè sarà go-vernato da questa Amministra-zione, mira solo alla difesa degliinteressi dei cittadini, alla tuteladei Beni Paesaggistici e Cultu-rali del territorio ed alla conser-vazione di un ambiente sano.Per questo, nella seduta conclu-siva della Conferenza dei Ser-vizi per il rilasciodell’autorizzazione unica, hadetto NO a quell’impianto e loha motivato. Come si fa a ven-dere menzogne dicendo cosecontrarie al vero? Anzi, nelchiudere la Conferenza, il Re-sponsabile del Procedimentonon ha potuto non subordinarel’assenso finale oltre che ai de-terminanti pareri della Soprin-tendenza Archeologica e dellaDirezione Regionale per i BeniPaesaggistici e Culturali delLazio, anche ad una analisi at-tenta delle “motivazioni ad-dotte al parere contrario delComune di Castrocielo, rimet-tendo gli atti agli uffici compe-tenti per i successiviprovvedimenti”. Quindi, primadi parlare, anzi prima di scri-vere, è bene che il futuro candi-

Il comunenon ha datonessun placet

alla realizzazione dell’impianto. Si cerca di screditare il nostro

comportamento parlandodi pareri favorevoli. Finchéci saremo noi a governaremireremo solo alla difesadegli interessi dei cittadinie alla tuteladei beni

del territorio

Prima di parlare il futuro candidato a Sindaco si informipresso gli uffci competenti, si studi le leggi e i fascicoli e non offenda il più elementarebuon senso della gentedi Castrocielo sparandomenzogne e fandonie improvvisate

ad un nucleo residenziale diedilizia economica e popolaremolto densamente abitata e conla necessità della tutela del pa-trimonio culturale del paese.Determinanti saranno i pareriche renderanno la Soprinten-denza Archeologica e la Dire-zione Regionale per i BeniPaesaggistici e Culturali delLazio. Ma il Comune, anche sequesti dovessero essere favore-voli, non starà a guardare difronte ad una autorizzazione, sesarà data e quando verrà data:difenderà come sempre i citta-dini con ogni mezzo consentitodalla Legge ed in tutte le sedi. Questo i Castrocielesi, abituatia punire le chiacchiere dei falsipoliticanti, lo sanno per espe-rienza collaudata”.

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SPECIALEELEZIONI

Enrico De Feo, Coordinatoredella segreteria nazionale di“Alleanza di centro” inter-

viene è fissa le priorità devono essererelizzate per la Cassino del futuro.“Non v’è dubbio che alle prossimeamministrative Adc sarà presente intutta Italia con proprie liste, fatte diuomini che possano rendersi nelleIstituzioni capaci di affrontare le que-stioni che il territorio evidenzia consenso e spirito di servizio e rivolto al-l’interesse generale dei cittadini. GliEnti Locali con la riforma della Fi-nanza pubblica hanno ed avrannosempre più la necessità di invertire larotta e di impostare la propria pro-grammazione finanziaria in manieratale da evitare sprechi e ricorso a bal-zelli e comportamenti vessatori ed intal senso il Decreto sul federalismorenderà gli amministratori locali incondizione di piena responsabilitànei confronti della propria comunità.Riteniamo, per quanto riguarda Cas-sino, ma è un discorso che può esseregenerale, che coloro che avranno laguida dell’Amministrazione deb-bano fissare alcuni punti cardini delprogramma che possono e devono

Responsabilità e abnegazioneSolo così può rinascere la città

CASSINO / Enrico De Feo, coordinatore della segreteria nazionale di Alleanza di Centro, parla delle priorità da affrontare

nel prossimo decennio disegnare erealizzare la Cassino del futuro. Il no-stro obbiettivo è trovare convergenzasu:1) Urbanistica: forte incentivazione atutte le iniziative caratterizzate dauna forte impronta ecocompatibilesfruttando tutte le risorse che le Isti-tuzioni Europee, nazionali e regionalimettono a disposizione e adope-rando la leva fiscale per consentireagli investitori privati e pubblici ditrarre vantaggi che non potranno ri-verberarsi in positivo nel medio pe-riodo sulla collettività. Prova ne sia laraccolta differenziata che, ove realiz-zata in percentuali significative, ri-durrebbe di molto gli oneri a caricodel Comune e di conseguenza dei cit-tadini; 2) Sociale: inteso come difesa, tutelae sostegno delle classi più deboli,promuovendo per questo una poli-tica di sensibilizzazione e di sostegnoche non può essere demandata inesclusivo all’attività meritoria di as-sociazioni di volontariato siano essedi ispirazione laica e non;3) Cultura: intesa come impegnodella futura amministrazione a creare

e favorire la nascita di una città aforte impatto creativo attraverso lavalorizzazione delle attività che Isti-tuzioni esistenti (Università ed Abba-zia), già di per sé poli di attrazionerealizzano rendendo Cassino luogodi interscambio di più culture sì darenderla una vera e riconosciuta“Città della cultura”;4) Turismo: è a tutti noto che Cassino

è una città dotata di un grosso patri-monio artistico e storico che rite-niamo non essere, nel tempo, statooggetto di particolare interesse daparte delle amministrazioni più omeno recenti. E’ arrivato il momentodi dar vita ad una nuova politica divalorizzazione delle risorse che Cas-sino ha, favorendo la nascita di ido-

nee infrastrutture che possano con-sentire alla città di attirare turisti chegià, di passaggio, ogni anno vengonoa visitare l’Abbazia polo di attrazionemondiale. Ciò, peraltro, è favoritoanche dalla posizione strategica in cuisi trova Cassino ovvero a breve di-stanza da Roma, da Napoli, dal Martirreno e dal Mar Adriatico.Non v’è dubbio che una politica cheponga al centro della propria atten-zione questi aspetti non potrebbeche favorire una rinascita di Cassinoe darebbe una soluzione reale, effi-ciente non strumentale all’occupa-zione che è bene ricordare non è unacausa ma un fine cui tendere. In conclusione riteniamo che la coa-lizione che andrà ad amministrareCassino che sarà sicuramente di cen-trodestra debba, anche alla luce delmomento storico che viviamo e l’in-certezza del futuro che serpeggia neicittadini, mettere in campo uominidotati di grande senso di responsabi-lità e di abnegazione che pongano alcentro del proprio impegno gli inte-ressi della città comprimendo com-portamenti ed atteggiamenti daprimi della classe”.

Enrico De Feo

Prima cosa da fare è risa-nare le casse del co-mune con

un'operazione finanziaria op-portuna e con una moralizza-zione della spesa corrente.Questo obiettivo può essereraggiunto con la valorizza-zione dei dipendenti comu-nali ed unaresponsabilizzazione sull'otte-nimento dei risultati. Le ri-sorse all'interno della casacomunale non mancano sia intermini di qualità che di quan-tità. E' opinione pubblica chela parte più problematica nel-l'ambito della gestione delComune è l'aspetto del Bilan-cio, tant'è vero che sul Bilan-cio è caduto la scorsaamministrazione. Ovviamentenon si può ignorare chi nellascorsa amministrazione hamal gestito ruoli importanticome l'assessorato al bilanciostesso. Parallelamente biso-gnerà avviare una politica cheguarda all'emergenza nelbreve periodo e allo sviluppo

Urge un’operazione finanziariaper risanare le casse comunali

Tullio Di Zazzo (Pd): “Occorre dare risposte ad una città che è stata governata solo nell’ottica dell’interesse personale”

nel medio periodo. Fatti salvii temi che sono comuni a tuttele forze politiche come il turi-smo, l'industria, la cultura, leinfrastrutture, i lavori pub-blici, l'ambiente, il sociale oc-corre innanzitutto individuareuna corretta metodologia diapproccio alle problematichenell'ottica dell'emergenza edello sviluppo. Nell'emer-

genza bisognerà inevitabil-mente affiancare la strutturapubblica con strutture privatee coniugare le due risorse in-vestendo in opere e servizi cheabbiano un'immediata rica-duta sul territorio. Parallela-mente, per il medio terminebisogna definire una proget-tualità più complessa cheabbia anche un carattere in-

tercomunale al fine di andarea definire il futuro di questoterritorio. I progetti che sa-ranno individuati nell'ambitodella realizzazione del pro-gramma del partito democra-tico dovranno avere duecaratteristiche fondamentali:la prima dovrà essere unamultidisciplinarietà del pro-getto vedendo i temi suddetticollegati tra di loro e l'altra ca-ratteristica è quella dell'inno-vazione. Solo così si potràavviare un processo di svi-luppo che potrà avere una ri-caduta occupazionale. Sicommette un grosso errore sesi pensa di affrontare l'emer-genza di oggi con i classicistrumenti fino ad oggi utiliz-zati. La crisi attuale ha carat-teristiche diverse, non è unacrisi congiunturale ne struttu-rale, ma è una crisi di sistema.Bisogna avviare un nuovo si-stema di gestione della cosapubblica che accorci i tempidecisionali in modo da esserepiù vicino alle esigenze dei cit-

Fatti salvi i temi che sono comuni

a tutte le forze politiche(turismo, industria,

cultura, ecc) occorre individuare una corretta

metodologia di approccio alle problematiche

nell’ottica dell’emergenzae dello sviluppo

tadini e delle imprese snel-lendo tutti gli aspetti burocra-tici della cosa pubblica. Inultima analisi bisogna lanciareun nuovo progetto per Cas-sino in grado di cambiare l'ot-tica utilizzata fino ad oggi del“particolare” andando incon-tro (utilizzando al meglio tuttele risorse all'interno del Co-mune) alle esigenze dei tempiper dare risposte certe ad unacittà che per troppo tempo èstata governata da persone edamministratori che a voltehanno guardato solamente al-l'interesse personale”.Tullio Di Zazzo

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SPECIALEELEZIONI

La squadra dell’Udc èpronta da tempoper scendere in

campo ed essere protago-nista alle prossime ammi-nistrative di Cassino.L’ottimo lavoro dell’On.Anna Teresa Formisanoha fatto si che il suo orga-nismo possa vantare tra lesue fila diverse identitàrappresentanti di tutti icittadini e singolarmentedi ogni categoria lavora-tiva. Un impegno che ècominciato con la raccoltafirme nei quartiere dellacittà per essere vicini epresenti ai concittadini;con il gazebo per racco-gliere idee e suggerimentiper il programma si è sti-lato questo ultimo, ancoraunico sino ad oggi, i ven-tiquattro aspiranti consi-glieri tra poco sipresenteranno agli elet-tori. Il rinnovo del partitosarà esemplare con tantivolti nuovi e diverse figureveterane da supporto.Questo mix fa si chel’Unione Democratica diCentro, unico partito ri-masto compatto e degnodi nota a Cassino, sia d’esempio e di rinnovo perla città. Al contrario deglialtri, il Futuro Partitodella Nazione, rimarcal’esigenze del rinnovo

La nostra forza è la coesioneI personalismi non esistono

CASSINO / Jhonny Franco è candidato al rinnovo del consiglio comunale nelle fila dell’Udc

della classe dirigente conla forza del gruppo chesarà tale anche dopo l’ele-zioni. “Nel nostro piccolo- sostiene il candidatoFranco Jhonny -, sap-piamo bene il peso eletto-rale che possiamoapportare e soprattuttonon viviamo di singolisogni di vittoria ma di par-tito. La forza del gruppo èmotivazione per essere undomani protagonistianche dietro le quinte. Cisono tante liste civichedegne di nota ed in vita dadiversi anni; ma anchetante altre fatiscenti. Ilconsiglio che mi permettodi dare ai tanti giovani,alla loro prima esperienzache vengono candidatisolo per riempire un“vuoto” o per fare cassa divoti è: attenti al lupo! Sa-rebbe meglio tirare inballo la volpe per imper-sonare chi crea liste civi-che con i nomi piùsvariati, ponendosi capoli-sta per farsi eleggere; ri-sultato, nessun rinnovo diclasse dirigente e sempregli stessi al comando.Non facciamoci accecaredalla facile vittoria dei sin-goli! Ci sono ventiquattroposti in ballo da consi-gliere per almeno seicentocandidati; inutile parlare

dei sei assessori oggi, cheforse, già sono stati asse-gnati dagli accordi pre-elettorali. Dunque econcludo un po’ di reali-smo non guasterebbe; nelpartito dell’Udc sappiamoquanto saremo importatidopo le elezioni, in alcuneliste civiche una volta en-trati in consiglio, l’elettoper forza di cose si acca-serà in un partito, mentreper la maggior parte chehanno partecipato: “pas-sata la festa, gabbato losanto”. Per credere vederele ultime due amministra-zioni di Cassino”.

Jhonny Franco

Nel nostro piccolo

sappiamobene il peso elettorale che possiamo apportare e soprattutto non viviamodi singoli sogni di vittoriama di partito. La forza del gruppo è quella di avere una grande

motivazione per essere protagonistidella politicacittadina

” Il consiglio che mi permetto di dare ai tanti giovani, alla loro prima

esperienza che vengono candidati solo per riempire un “vuoto”

o per fare cassa di voti è: attenti al lupo! Sarebbe meglio tirare

in ballo la volpe per impersonare chi crea liste civiche con i nomi più svariati, ponendosi capolista

per farsi eleggere; risultato, nessun rinnovo di classe dirigente e sempre

gli stessi al comando. Non facciamociaccecare dalla facile vittoria dei singoli!

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L’ingegnere Michele Merola,candidato consigliere alleprossime elezioni comunali il-

lustra le azioni intraprese e quelle dafare nei mesi che verranno convintoche l’associazione “Verso il Futuro”sia un movimento in grado di benrappresentare il concetto di rinnova-mento della politica locale.Quali sono le priorità da affrontarenell’immediato futuro?“Ritengo che la priorità assoluta, sial’individuazione di persone serie eprofessionali per la formazione di unasquadra che abbia come obiettivo nonl’individuazione dei problemi dellacittà ma la messa in opera di azioniper la loro risoluzione. Leggendo iprogrammi elettorali delle coalizioniche si sono presentate alla scorse ele-zioni e confrontandole con quelle si-nora proposte, si noterà che spessopaiono un copia e incolla senza nes-suna specificità. Un elenco di “pro-blemi” di cui è afflitta la nostra cittàma una evidente carenza di “solu-zioni” su come affrontarli. La qualitàdell’amministrazione comunale di-penderà in gran parte dalla qualitàdelle persone che la comporranno.Troppo spesso la “lottizzazione” po-litica degli incarichi pubblici ha pro-

Una squadra seria non elencaproblemi ma propone soluzioni

CASSINO / Michele Merola, candidato con la lista civica “Verso il Futuro”, punta al rinnovamento

dotto classi dirigenti non sempre al-l’altezza favorendo il proliferare di ca-riche. Infatti, i partiti si sonocomportati da “agenzie di colloca-mento” per persone che hanno intesola politica più come una professioneche un servizio. Per questo motivo ri-tengo fondamentale il passaggio chestiamo cercando di portare avanti alleprossime comunali con le liste civi-che”.Gli scenari politici che si stannodelineando sembrano lasciare pocospazio al rinnovamento?“Sono in parte d’accordo con que-st’osservazione e ritengo che ci sia unagran confusione. Nell’ultimo mese hoassistito ai sempre più frequenti arti-coli di elogio che ex amministratorihanno fatto del proprio operato, no-nostante l’oggettivo stato di degradoin cui versano alcuni settori comunali.Ex amministratori che hanno sposatoin pieno la causa del rinnovamentotanto da mettersi da parte per far spa-zio al figlio (una sorta di sistema feu-dale). Candidati non di primo peloche vogliono essere eletti per metterea disposizione di noi giovani la loroesperienza (quale miglior modo senon quello di occupare una poltronaforse tolta proprio ad un giovane).

Sono consapevole che il rinnova-mento non è delegabile alla politica,se non come cavallo di troia alla vigiliadelle elezioni. Il vero rinnovamentonon può che passare per il voto deicittadini, che purtroppo, però, nonsempre sono in grado di percepirloperché annebbiati da tanti anni di unapolitica clientelare alla ricerca del fa-vore personale. Spero che nelle pros-sime elezioni i cittadini comprendanola necessità di abbandonare certe lo-giche di favoritismi personali a van-taggio di quelli collettivi,individuando giovani candidati seri,professionali e trasparenti”.Lei è di Sant’Angelo una frazionesempre ben rappresentata in consi-glio comunale, come si sta muo-vendo in vista delle elezioni?“La frazione di Sant’Angelo è statasempre numericamente ben rappre-sentata in consiglio comunale. Tutta-via mi pare che non sempre a questaforte presenza numerica siano corri-sposte importanti scelte per il territo-rio. Ad esempio il progetto diurbanizzazione nella zona di Via ColleRomano (campo polivalente con an-nessa zona ludica per i bambini) ini-ziato circa un anno fa e naufragatomiseramente senza nessuno sviluppo

e una serie di assenze infrastrutturaliche privano in particolare bambini eanziani di luoghi di aggregazione so-ciale. Da tempo ho lavorato sulla for-mazione di un “comitato elettorale”fatto di amici, colleghi, professionistie imprenditori che hanno sposato ap-pieno la scelta di supportarmi in que-sta prossima avventura. In questoultimo mese ho portato avanti unaforte campagna di informazione sul

piano Cassi-NO rifiuti, riscuotendoun piacevole coinvolgimento dellepersone che pongono sempre impor-tate attenzione a questa grande pro-blematica. In questo mese e nelprossimo abbiamo in programmacome associazione “Verso il Futuro”una serie di eventi che ci vedrannocoinvolti in prima persona tra i qualialcuni proprio nella frazione di San-t’Angelo”.

Michele Merola

Impegnato nella politica da più didieci anni Beniamino Papa con-correrà alle prossime elezioni co-

munali. Beniamino Papa, exassessore alla cultura Qual è lo sce-nario politico interno del centrode-stra che è la coaliziona all'internodella quale lei si presenterà?“Ad oggi appare uno stato molto con-fuso e si ha l'impressione si sia apertauna guerra di successione a Scittarellicon i vertici del PdL che non contri-buisocono a fare chiarezza. Mi riferi-sco al fatto che ci sono almeno trecandidati a Sindaco che provengonotutti dal PdL e da mesi non si capiscequale dei tre abbia avuto l'incoraggia-mento, o l'avvallo del partito stesso.Questo è un segnale inequivocabiledella crisi in generale dei partiti chenon riescono più ad imporre una di-sciplina ed una organizzazione chefaccia ipotizare un senso di apparte-nenza ad uno stesso gruppo”.Secondo lei qual è la soluzione peruscire da questa empasse?“La soluzione per cui protendo è chesi istauri subito un confronto tra i varipretendenti alla presenza di coloroche rappresentano il partito, avendodichiarato loro stessi di essere espres-sione di quel partito. E' chiaro che glielettori del PdL devono sapere al piùpresto possibile quale dei tre avrà l'in-vestitura ufficiale. Anche perchè ilclima d'incertezza alimenta le tensioni

Il clima di incertezza nel Pdlsarà superato con il confronto

Beniamino Papa, ex assessore comunale alla cultura, fa un’analisi circa il ruolo che giocherà il suo partito

che alla fine potrebbero nuocere atutta la coalizione. E non sarà così èproprio perchè nel centrosinistra stasuccedendo la stessa cosa, anzi li è ad-dirittura peggio con le primarie an-nunciate ma mai realizzate”.Lei è stato uno dei primi ad aderireal progetto “Casa delle Liste Civi-che” che in quest'ultimo periodosta registrando diverse adesioni.Come vede i nuovi ingressi?“Ho dato l'adesione alla Casa delleListe Civiche proprio perchè ritengoche sia la soluzione ideale dopo la crisiche si registra nei vari partiti. E' evi-dente che se il progetto dovesse aggre-garsi in una coalizione con un ruolosubordinato ai partiti potrei anche ri-considerare la scelta fatta originaria-mente. Facendo riferimento ai nuoviingressi, mi riferisco al movimentoCassino Città Futura del giudice Ta-viano, la vedo una cosa molto positivaperché è un sicuro rafforzamentodella coalizione sia a livello di imma-gine che come contributo numerico”.Da più parti si vocifera di un in-gresso futuro del Popolo della Li-bertà nella Casa delle Liste Civiche.Se questa cosa dovesse accadere, leicome si porrebbbe nei confrontidel progetto?“Non sono pregiudizialmente contra-rio all'adesione, però è evidente che laCasa delle Liste Civiche considerata laconsistenza che ha assunto non può

certo ricoprire un ruolo subordinatoal PdL, ma il rapporto tra le due forzedovrà rispettare i criteri della pari di-gnità. Non potrei mai accettare che lacasa delle Liste Civiche venga consi-derata una succursale del PdL”.In questa campagna elettorale si fatanto parlare della rottamazionedella vecchia classe dirigente innome di un cambiamento radicaledei nuovi consiglieri comunali. Leiconcretamente cosa si aspetta dopol'esito del voto.“Mi apsetto che prevalga il concetto

dell'equilibrio nella scelta che do-vranno fare i cittadini. Sarebbe sba-gliato sia “rottamare” l'intera classedirigente in maniera indiscriminata esia confermare in blocco quelli cheoggettivamente hanno fallito. Per ri-sorgere dal clima politico che si ècreato in città occorre che i cittadiniindividuino una classe dirigente riflet-tendo sull'idoneità di coloro che sce-glieranno a svolgere il ruolo che gliviene assegnato e ciò sia premiandocoloro che ritengono di aver svoltoadeguatamente il loro compito e sia

Beniamino Papa

favorendo l'ingresso di persone chenella società civile hanno dato segnalidi capacità di attitudine a gestire lacosa pubblica”.Nella passata legislatura Lei è statoassessore alla Cultura. In questomomento di crisi sembra che ifondi destinato alla cultura siano gliultimi spiccioli che deve cedere ilpasso a problematiche più impor-tanti sul territorio. Partendo dalpresupposto che la cultura noncrea sviluppo. Lei cosa ne pensa?“Qesto è il più grande errore che sipossa fare dal momento che con lacultura si sviluppa il senso critico e siarricchiscono le proprie esperienzecon effetti vi positivi su tutto quelloche poi si va a fare. Pertanto se dovessitornare in amministrazione, a prescin-dere dal ruolo che eventualmenteandrò a ricoprire, cercherò di far ap-plicare sempre questo principio desti-nando maggiori risorse ad attività didiffusione e promozione della culturanelle sue varie forme. Inoltre con lacrisi dell'industria la cultura, insiemeal turismo, deve rappresentare un ca-pitolo importante per lo sviluppo eco-nomico del territorio. Ricordiamo chea Cassino e, in generale nel Lazio Me-ridionale, sebbene abbia potenzialitàenormi questo settore è da tantissimianni abbandonato a se stesso conscelte discutibili e persone poco sen-sibili al problema”.

SPECIALEELEZIONI

L’INCHIESTA

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SABATO 5 - DOMENICA 6 FEBBRAIO 2011

SPECIALEELEZIONI

Gianni Valente ex assessoree consigliere comunale,dopo averci raccontato,

nello scorso numero di SpecialeElezioni, la sua passata esperienzadi amministratore, parla delleprossime elezioni comunali.“Durante questa prima fase dellacampagna elettorale - inizia Va-lente - molti candidati stanno pro-ponendo progetti e prese diposizione che sembrano figlie solodi puro calcolo elettorale. Permolti questo momento pre-eletto-rale potrebbe essere solo un susse-guirsi di slogan elettorali, non peril sottoscritto perchè le mie batta-glie sono state documentate pertempo sulla stampa locale e sonopronto a mostrarli a chicchesia. Ioe il mio gruppo siamo pronti a can-didarci al governo della città con laforza delle idee, dei consensi e conla forza della gente libera di questacittà. Noi abbiamo l'ambizione didare un grande futuro alla nostracittà, senza dimenticare da doveveniamo e quali sono le nostre ori-gini che mai tradiremo per perse-guire ambizioni personali. Sonofermamente convinco che la cittàdebba essere guidata da uno scelto

Il candidato a sindaco del Pdl?Le primarie sono la soluzione

CASSINO / Gianni Valente esprime la necessità di adottare un metodo democratico per le candidature

dai cittadini e non da UNO, chenulla ha a che fare con i problemidella città”.Quindi lei è favorevole ad unaconsultazione primaria per sce-gliere il candidato a sindaco delPopolo della Libertà.“Le primarie potrebbero rappre-sentare un utile strumento per dareuna soluzione alla contrapposi-zione delle diverse anime del par-tito e dei numerosi candidati ecostruire un progetto condiviso in-torno ad un programma comune.Questa empasse dura già da diversimesi sicuramente non giova al par-tito e che sta consentendo adognuno di noi di esprimersi a ruotalibera. Naturalmente questo do-vrebbe essere il criterio più demo-cratico da seguire, ma, come èchiaro a tutta la città, che altri sisono proposti candidati a sindacosfuggendo a questo tipo di sele-zione perché abituati ad essere in-vestiti dall'alto e non a conquistarsila posizione sul campo. E' da oltreun anno che io e il mio gruppo in-vochiamo questo tipo di consulta-zione. Teniamo a quello cheabbiamo costruito nel tempo, con-sapevoli che la partita ci darà ra-gione e soprattutto non vogliamolasciare senza voce i molti scontentidella città. Avremmo anche potutointraprendere un percorso di-verso”.In che senso “percorso di-verso”?“Se partiamo dal principio dellameritocrazia io sono stato il più vo-tato a Cassino nell'ultima compe-tizione amministrativa e in avreipotuto arrogarmi il diritto di inve-stitura senza invocare le primarie.Stessa cosa è successa a Sebastia-nelli, che condivide con me questa“battaglia elettorale”, fino aquando si è candidato è risultatosempre il primo eletto nel centro-destra. Oltre ad essere stati noi i

costitutori del centrodestra a Cas-sino. Io voglio giocare pulito edavere l'investitura dai cittadini chesono gli unici che possono deci-dere da chi essere guidati e non ac-cetto chi vuole giocare pensandodi avere già il risultato in tasca. Miriferisco a tutti quelli che grazie al-l'investitura ottenuta dall'alto cre-dono già di potersi sedere sullapoltrona da sindaco”.Gli altri candidati stanno fa-cendo sfoggio di liste e perso-naggi mentre il suo gruppo èabbastanza silente sull'argo-mento. Come stanno proce-dendo le adesioni al suogruppo?“Benissimo. Guardo con distac-cato scetticismo quello che sta suc-cedendo in città con tutta una seriedi bugie su accordi fatti, abbraccitra ipotetici candidati a sindaco piùper riempire le pagine di giornalee qualche tg locale che per creareun progetto capace di prendere

voti. Questi giochetti politici nelconcreto lasciano dietro di se mol-tissimi scontenti che poi si guar-dano intorno. Con qualcuno diloro mi sono già incontrato e conaltri mio incontrerò a giorni. Moltidi loro avevano ricevuto vaghepromosse di assessorato e non me-glio specificati “incarichi dirigen-ziali” dopo aver partecipato allacompetizione elettorale. A tuttispiego che queste faccende ven-gono decise solo dagli eletti in sededi consiglio comunale e tutto ilresto sono solo parole al vento. Chivuole fare il leader deve essereserio e onesto con tutti e special-mente con tutti quelli che si pre-sentano per la prima volta che nonvanno illusi. Voglio ricordare chedalla prossima legislatura gli elettisaranno 24 (più il sindaco) e lagiunta sarà formata da 6 Assessori(più il sindaco). Come è evidentegli spazi per le promesse sonoquelli che sono e bisogna conqui-

starsi il proprio ruolo sul campo”.“In questo periodo di grande crisi- conclude Valente - la parola con-divisione è d'obbligo. Dobbiamopartire dal principio che i soldipubblici sono di tutti. Quindi leopere pubbliche finanziate conquesti fondi non possono essereprogettate e realizzate se non sonocondivise dai cittadini. Queste cosele sostenevo già durante la miaesperienza amministrativa.Quando non condividevo le sceltedella maggioranza mi sono sempreposto in posizione critica. Facciol'esempio delle fontane realizzatein città, seppur belle da vedere nonerano sicuramente necessarie, al-meno in quel determinato periodo.La città aveva bisogno di ben altro.Per non parlare della spesa ingenteaffrontata per la realizzazione dellerotatorie. La condivisione deve ri-guardare anche le politiche del la-voro. Nei giorni scorsi abbiamoassistito ad una grande manifesta-zione di protesta che ha attraver-sato la nostra città per concludersidavanti alla casa comunale. Questoè un dato che ci deve far rifletteree spronare la Politica a trovare unasoluzione che tenga conto delleproblematiche di tutti i lavoratori.La non condivisione è ancora dipiù la latitanza del Governo ormaiassente da quasi un anno per i pro-blemi del Paese, ma impegnatis-simo per trovare soluzioni aiproblemi personali del Capo chepoco interessano ai cittadini. Nonsono state realizzate le riforme ne-cessarie per il Paese per allinearloal resto d'Europa. Ha fatto con-trapporre operai ad altri operai equesto è un fatto allarmante che miha preoccupato e sicuramente nongiova all'armonia del Paese. A tuttii manifestanti va la mia solidarietàperché sono stati lasciati soli in unmomento di difficoltà che stannoaffrontando con grande dignità ecompostezza”.

Gianni Valente

Le primarie dovrebberoessere il criterio più democratico da seguire ma in tanti si sono candidati a sindaco sfuggendo a questo tipo di selezioneperché abituati ad essereinvestiti dall’alto e non a conquistarsi la posizione sul campo