simona zandonà - generazioni a confronto ed age management
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DIREZIONE FORMAZIONE, SELEZIONE , SVILUPPO E ORGANIZZAZIONE
Generazioni a confronto ed
age management
Il Salone della CSR e dell'innovazione sociale Università Bocconi
6 - 7 OTTOBRE 2015
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Il Gruppo ATM
22 maggio 1931 – Inizio attività ATM.
3 gennaio 2001 - ATM si trasforma in società
per azioni il cui capitale è detenuto al 100%
dal Comune di Milano.
Oggi - è strutturata in un Gruppo formato
dalla Capogruppo ATM S.p.A. e da tredici
società.
Oltre 9mila dipendenti
Più di 100 professioni diverse
700 nuovi assunti negli ultimi due anni
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Le Persone
Dirigenti – 33
Quadri/Funzionari – 278
Impiegati – 756
Personale di esercizio – 5.447
Operai – 1.813
Personale ausiliario – 659
Del totale il 12% ha più di 55 anni
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ATM opera quotidianamente in un sistema integrato che persegue contemporaneamente: •gli obiettivi aziendali in quanto attore economico e sociale;
•i bisogni dei propri dipendenti che quotidianamente garantiscono la qualità e la sicurezza del servizio erogato;
•gli interessi del territorio e dei suoi cittadini, beneficiari finali dei servizi erogati.
L’impostazione del modello di welfare
ATM E FONDAZIONE
ATM
I DIPENDENTI
IL TERRITORIO
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La Gestione responsabile della persona
• Accompagnare il dipendente a 360° in tutte le sue dimensioni
• Operare in una logica integrata e di sistema
• Utilizzo di leve integrate: formazione, sviluppo, welfare, ecc
• Offrire spazi di elaborazione/conversazione (di tipo relazionale) dove si agisce il cambiamento e si promuove cultura
• Collegare ogni azione alle strategie d’Impresa ed alla realtà del «qui e ora» che l’azienda affronta
• Rinvenire kpi che legano temi di gestione responsabile (formazione, promozione salute, nidi aziendali, counseling, ecc) a risultati di comportamento e di performance (es assenze, infortuni, crescita, clima)
Cura
Risparmio di tempo
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LO
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FLESSIBILITÀ ORGANIZZAZIONE
ECONOMIA PERSONALE E FAMILIARE
Welfare
aziendale
Luoghi di lavoro
Tempidi lavoro
Formazione
Comunicazione
Retribuzione Benefit
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Age management
ATM ha avviato una politica di Age Management rivolta ai propri dipendenti che considera il
fattore età di interesse e di possibile intervento per l’azienda verso le sue persone. Nel 2013 sono
state realizzate due prime iniziative: «Maestri di mestiere» e « Nidi per i nonni».
Nel 2014, grazie alla collaborazione e alle competenze del Centro WWELL dell’Università
Cattolica di Milano, è stato somministrato a oltre mille persone over 55 un questionario – Quality
at Work - che approfondiva otto diverse dimensioni (es. benessere psicofisico, motivazione,
competenze, conciliazione dei tempi) in relazione alla variabile età .
Dai risultati di oltre 600 questionari restituiti, sono stati realizzati quattro focus group con 60 dip.
E’ in fase di asseveramento un Piano di Azioni Positive 2015-2016.
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In un momento di forte discontinuità come quello che sta vivendo l’azienda c’è bisogno di maestri, di
persone che insegnino il mestiere, di persone responsabilizzate nel loro compito istituzionale.
C’è bisogno di creare fiducia e riconoscimento.
Il target del progetto: dipendenti over 50
Gli obiettivi:
Trasmettere un “mestiere - sapere” alle giovani leve, evitando il rischio di mandare in pensione
con la persona un bagaglio di competenze ed esperienza spesso irripetibile.
Infondere agli “over 50” nuove motivazioni e aspirazioni al fine di mantenerli ancora efficienti e
produttivi per tutto il periodo della loro permanenza in azienda.
Allargare il corpo interno dei docenti tecnici.
Migliorare il processo di selezione e l’inserimento dei neo assunti in azienda.
Avere un monitoraggio operativo costante delle criticità “sul campo” rispetto all’evoluzione delle
diverse figure professionali.
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I Maestri di Mestiere
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La comunità di pratica dei Maestri
La creazione di una «comunità di pratica» dei Maestri di Mestiere rappresenta una fase fondamentale
del progetto: le comunità di pratica sono gruppi che si costituiscono per trovare risposte comuni a problemi del
contesto lavorativo.
La comunità di pratica si caratterizza per queste caratteristiche:
1. Impegno reciproco tra i membri, che si sentono legati da una comune identità e da rapporti di fiducia,
intrattengono relazioni e lavorano insieme;
2. Una responsabilità condivisa nella condivisione delle soluzioni ai problemi e nel confronto sulle
attività svolte;
3. Un repertorio condiviso di strumenti, routine, storie, linguaggi, azioni, credenze e valori che rappresentano la
memoria della comunità.
Si punta a una reciproca condivisione di idee per agevolare l'implementazione delle innovazioni, soprattutto per
quanto riguarda alcune aree specifiche:
• rapporti intergenerazionali
• sviluppo di competenze organizzative
• rafforzamento di una rete di contatti interna che faciliti l’integrazione tra funzioni