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REGIONE AUTONOMA FRIULI-VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI AMARO Relazione geologica a supporto della Variante n° 44 al P.R.G.C. relativa al Piano per insediamenti produttivi agricoli denominato “I Lots” Geologo dr. Federico Sgobino Via San Leonardo, 6 Gemona del Friuli

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Page 1: Relazione geologica a supporto della Variante n° 44 al P.R.G ......Amaro a quota 248 m s.l.m.m., lungo la piana formata dal deposito dei sedimenti erosi e trasportati dal Fiume Tagliamento

REGIONE AUTONOMA FRIULI-VENEZIA GIULIA

PROVINCIA DI UDINE

COMUNE DI AMARO

Relazione geologica a supporto della Variante n° 44 al P.R.G.C.

relativa al Piano per insediamenti produttivi agricoli denominato

“I Lots”

Geologo

dr. Federico Sgobino

Via San Leonardo, 6

Gemona del Friuli

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PREMESSA

Su richiesta del Comune di Amaro è stata effettuata un'indagine geologica di

compatibilità a supporto della Variante n. 44 al P.R.G.C., con le condizioni geomorfologiche e

idrogeologiche del territorio come previsto dalla normativa regionale in materia di

pianificazione urbanistica (L.R. 05/2007 Riforma dell'urbanistica e disciplina dell'attività

edilizia e del paesaggio, di cui all’art. 63 - Norme finali e transitorie; L.R. 12/ 2008

Integrazioni e modifiche alla LR 5/2007.L.R. 15/92, L.R. 52/91, L.R. n 5/07 e successive

modifiche ed integrazioni).

Obiettivo della variante in oggetto è la realizzazione di frutteti in ambiti agricoli

abbandonati, ai fini di un recupero di parti importanti del territorio comunale, storicamente

interessate da utilizzi agricoli produttivi.

L'indagine é stata finalizzata all'individuazione di tutti quegli elementi che concorrono a

definire il rischio geologico e idraulico, attraverso:

- l'acquisizione e l'aggiornamento di tutti i dati di carattere geologico, geotecnico e

idrologico reperibili;

- la verifica degli aspetti idrologici ed idraulici, in particolare per quanto riguarda i

fenomeni di esondazione e di allagamento in genere;

- la verifica della compatibilità fra le previsioni dello strumento urbanistico in oggetto e le

condizioni geologiche del territorio comunale.

Per quanto riguarda le conoscenze geologiche del territorio, sono stati esaminati i se-

guenti studi e documenti:

De Crignis C, 1996 – Studio geologico relativo alla variante generale ai vigente

strumento urbanistico (P.R.G.) del Comune di Amaro.

PAI - Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico dei bacini idrografici dei fiumi Isonzo,

Tagliamento, Piave e Bacchiglione, 2012.

Inoltre per una quantificazione della geometria e della litostratigrafia del primo

sottosuolo sono stati eseguiti tre pozzetti esplorativi, la cui ubicazione é riportata nella

cartografia di seguito allegata.

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CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE, IDROGEOLOGICHE E GEOLOGICHE

DELL’AREA

L’area di interesse si sviluppa a Sud della conoide sulla quale si sviluppa l’abitato di

Amaro a quota 248 m s.l.m.m., lungo la piana formata dal deposito dei sedimenti erosi e

trasportati dal Fiume Tagliamento e dai suoi affluenti.

La morfologia risulta nel complesso pianeggiante, con lievi ondulazioni ed incisioni in

corrispondenza della rete drenante temporanea.

Il sottosuolo è costituito da una coltre di materiale detritico-alluvionale sciolto

(prevalenza di sabbia e ghiaia con ciottoli), dello spessore superiore a m 50 dovuta al divagare

del fiume Tagliamento in epoca post-würmiana, il cui spessore tende a diminuire e ad annullarsi

procedendo verso il rilievo montuoso, coperta in superficie da sedimenti fini di origine eluviale-

colluviale ed alluvionali delle fasi di morbida del corso d’acqua.

Il deposito alluvionale (Cfr. stratigrafia pozzetti esplorativi) è formato da ghiaie e ciottoli

in abbondante matrice sabbiosa o sabbiosa-limosa da sciolte a dense in profondità, ricoperto da

un spessore variabile da 0,4÷1,4 m di sedimenti limo sabbiosi bruni di natura eluviale ed

alluvionale (limi argillosi, alternanze varvate di limi e argille) da soffici a plastici.. La litologia

del deposito rispecchia la composizione delle rocce affioranti nel bacino imbrifero del T.

Tagliamento con prevalenza di calcari e di dolomie mentre subordinate sono siltiti e argilliti.

Il substrato a monte dell’abitato è costituito dai litotipi della Dolomia principale (Norico),

formati da dolomia laminata microcristallina chiara in banchi di potenza da 1 a 3 metri, alternata

a dolomia saccaroide in grossi banchi o a stratificazione indistinta: Lo spessore complessivo

presunto è di circa 1.000 m.

La situazione geologica e tettonica è illustrata nella tavola allegata tratta dal recente

Foglio 049 (Gemona del Friuli) della Carta Geologica d’Italia che comprende gran parte del

territorio comunale di Amaro.

La buona permeabilità del terreno favorisce la percolazione delle acque meteoriche, che

si raccolgono in una ricca falda freatica a decorso NW-SE il cui specchio è molto superficiale e

ubicato ad una profondità variabile fra 0,00÷2,00 m dal p.c.

In caso di abbondanti precipitazioni la falda freatica emerge nelle aree più depresse,

dando luogo a temporanei ristagni e deflussi, che in corrispondenza della carrareccia che

delimita a Sud l’area di Variante, sono marcati da alcune tombinature.

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CARTA GEOLOGICA D’ITALIA

Gemona del Friuli Foglio 49

(scala originale 1:50.000)

Legenda

Depositi di origine mista.

Ghiaie a blocchi, clasti subangolosi-subarrotondati, matrice sabbiosa

Sintema del Po

Unità di Torcello: depositi alluvionali degli alvei del Tagliamento e del Fella

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RISCHIO SISMICO ED IDRAULICO

Dal punto di vista tettonico il territorio comunale è compreso tra la Linea di Sauris e

quella del Monte Dof - M. Auda, entrambe sovrascorrimenti lungo piani immergenti a Nord con

inclinazione di 20°÷25° il primo e anche 70° il secondo, successivamente dislocati da faglie con

andamento NE-SW e NW-SE, alla cui attività in ambito neotettonico (PIiocene-Attuale) è

dovuta un'elevata sismicità; dalla bibliografia (Seismik risk of the Friuli Venezia Region, 1976,

O.G.S. Trieste) risulta che per periodi di ritorno di 50 e 100 anni sono previste rispettivamente

accelerazioni massime al suolo di 0,14 g e 0,22 g e intensità MCS rispettivamente di IX e X

grado. Il Comune di Amaro è stato quindi inserito con D.M. 22.9.1980 tra le località sismiche di

prima categoria (S=12).

Tale perimetrazione è stata riconfermata dalla nuova normativa delle aree sismiche

(ordinanza n. 3274 del Presedente del Consiglio dei Ministri del 20.03.2003); il territorio del

Comune di Amaro ricade in zona 1, con accelerazione massima orizzontale al suolo ag = 0,35g.

Con la vecchia normativa (O.P.C.M. n. 3274/2003 e s.m.i.), la zona d’intervento sarebbe

stata classificata mediante i seguenti parametri:

Codice ISTAT Zona Accelerazione orizzontale massima

06030002 1 0,35 g

Con l’introduzione del D.M. 14/01/2008, l’analisi dell’azione sismica avviene attraverso

la seguenti fasi:

1. determinazione della pericolosità sismica di base;

2. scelta della strategia di progettazione;

3. determinazione dell’azione di progetto.

Sulla base della L.R. 16/2009 (Delibera della Giunta Regionale n. 845 del 06.05.2010 -

Classificazione delle zone sismiche e indicazione delle aree di alta e bassa sismicità ai sensi

dell'art 3 , comma 2 , lett. a) della legge regionale n. 16/2009) il territorio comunale ricade in

Aree di Alta sismicità (zona sismica 1).

L’area pianeggiante appartiene all’ambito del Fiume Tagliamento, dal cui alveo si eleva

di pochi metri, ma a memoria d’uomo non è mai stata interessata da fenomeni di esondazione da

parte del corso d’acqua ed è tutt’ora priva di arginature.

Sulla base della cartografia PAI l’area risulta perimetrata come “Area a pericolosità

idraulica elevata P3” e, in minima parte come “Area fluviale” Gli interventi ammessi sono

regolati dagli artt. n. 9, 10 e 13 delle relative Norme di Attuazione.

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CONTRIBUTO DI SETTORE ALLE NORME DI PIANO

L’area di piano interessata dalla Variante n. 44 risulta dal punto di vista idrologico ed

idraulico alquanto sensibile; nella trasformazione ambientale prevista dovranno essere assicurati:

il mantenimento dell’attuale rete di drenaggio a carattere temporaneo al fine di

raccogliere sia le acque di natura meteorica che quelle dovute all’innalzamento della falda

a seguito di abbondanti precipitazioni o per tracimazione a seguito dell’innalzamento del

livello del Fiume Tagliamento;

l’ampliamento delle sezioni di deflusso delle tombinature in corrispondenza degli

attraversamenti stradali o ancor meglio la realizzazione di modesti guadi.

Fra le misure passive atte a ridurre la vulnerabilità degli edifici si evidenzia la necessità

che:

i fabbricati previsti siano sopraelevati mediante realizzazione di un rilevato di almeno 1,0

m dal p.c. protetto perimetralmente da eventuali scalzamenti ed erosioni da una scogliera

in pietrame con inserite talee di salice o ontano;

questi dovranno essere orientati con il lato più esteso a favore della corrente idrica con

direzione E-W o ENE-WSW al fine di ridurre la superficie soggetta alla spinta

idrodinamica;

sostanze pericolose per l’ambiente (fertilizzanti, fitofarmaci, ecc) dovranno essere posti

su scaffalature ad almeno 1,50 m dal piano di calpestio, come pure eventuali impianti

elettrici;

accessi ed aperture saranno posizionate lungo le pareti non investite direttamente dal

corrente idrica, mentre eventuali impianti igienico-sanitari dovranno essere provvisti di

valvole antiriflusso al fine di evitare rigurgiti all’interno dell’edificio, come suggerito

dalla pubblicazione “ Edifici in aree a rischio di alluvioni. Come ridurre la vulnerabilità,

Autorità di bacino del fiume Po, Università degli Studi di Pavia, 2009”

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CONCLUSIONI

Sulla base dei sopralluoghi e delle indagini eseguite e delle conoscenze acquisite dai

precedenti studi geologici condotti sul territorio del Comune di Amaro, si attesta che le

previsioni dello strumento urbanistico in oggetto e le relative Norme Tecniche d’Attuazione

sono compatibili con le condizioni geologiche, geomorfologiche, idrologiche ed idrauliche del

territorio e con le prescrizioni già individuate negli artt. n. 9, 10 e 13 delle Norme di Attuazione

del P.A.I.

Gemona, 31 marzo 2015 dr. geol. Federico Sgobino

Il geologo collaboratore

(dott. Geol. Vanni Zoz)

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