poesie per giorni di pioggia e sole di edmond jabes

23

Upload: mente-sugge-sostanza

Post on 01-Dec-2015

309 views

Category:

Documents


11 download

DESCRIPTION

Piccole poesie per giorni di pioggia e sole è una raccolta di poesie per bambini scritta da un grandissimo poeta del '900 Edmond Jabès, in italiano ne esistono pochissimi esemplari. Mente Sugge Sostanza è lieta di presentarvi la traduzione dal testo originale francese di queste 11 malinconiche poesie per i più piccini. Si racconta che un giorno Jabès fu ammonito da un redattore che gli disse: "Lei non ama i bambini!", allora sfidato su tale posizione egli decise di creare questa raccolta, buona lettura a tutti!

TRANSCRIPT

Page 1: Poesie per Giorni Di Pioggia e Sole di Edmond Jabes
Page 2: Poesie per Giorni Di Pioggia e Sole di Edmond Jabes

Luglio 2013

MenteSuggeSostanza Edizionihttp://mentesuggesostanza.blogspot.it/https://www.facebook.com/MenteSuggeSostanza

grafica ed impaginazione: Ivan Rusciano

in copertina:The Waterfall di Franz Marc,1912

Pubblicato con Licenza Creative Commons 3.0Attribuzione, Non Commerciale, Non Opere Derivate

Page 3: Poesie per Giorni Di Pioggia e Sole di Edmond Jabes

Poesie per Giornidi Pioggia e Sole

Edmond Jabès

a cura di Ivan Rusciano

a-versi in-versi

Page 4: Poesie per Giorni Di Pioggia e Sole di Edmond Jabes
Page 5: Poesie per Giorni Di Pioggia e Sole di Edmond Jabes

Indice

•Biografia

•Cielo e Terra•La Libellula e La Lumaca•La Piccola Bambina e La Bambola•L’ Asino in Pena•L’Albero Volante• Il Gigante• Il Linguaggio delle Bestie• Il Montone e Il Corvo• Il Verme di Terra•L’Orso Bianco e L’Orso Bruno•Solitudine

7

89101112131416181920

Page 6: Poesie per Giorni Di Pioggia e Sole di Edmond Jabes
Page 7: Poesie per Giorni Di Pioggia e Sole di Edmond Jabes

7

BiografiaFiglio di ebrei italiani fu cresciuto in Egitto, dove ricevette un’educazione francese di stampo coloniale. Cominciò ad es-sere pubblicato già in giovane età, peraltro fu fatto cavaliere della Legion d’Onore nel 1952 per i suoi meriti letterari.

Quando l’Egitto decise di espellere dai suoi territori la popo-lazione di origine ebraica in seguito alla Crisi di Suez, Jabès fuggì a Parigi, che aveva già visitato per la prima volta negli anni trenta. Qui strinse amicizia con la cerchia dei surrealisti, senza tuttavia entrarne mai a far parte formalmente. Egli ot-tenne la cittadinanza francese nel 1967, lo stesso anno in cui ebbe l’onore di essere uno dei quattro scrittori francesi (insie-me a Jean-Paul Sartre, Albert Camus e Claude Lévi-Strauss) a presentare le proprie opere all’Esposizione Universale di Montreal. Seguirono ulteriori riconoscimenti - Il Premio della Critica nel 1972 e una commissione come ufficiale nella Legion d’Onore nel 1986. Nel 1987 ha ricevuto il Grand Prix national de la poésie. La cerimonia di cremazione di Jabès è avvenuta alcuni giorni dopo la sua morte - all’età di 78 anni - nel cimitero di Père Lachaise.

Page 8: Poesie per Giorni Di Pioggia e Sole di Edmond Jabes

8

Cielo E TerraUn chien bleuavec des poils gris. Un chat gris,avec des yeux bleus.Un mur blanc et chaud.Le chat dessus. Le chien dessous.Et un oiseau s’amusant bienTout là-haut. Tout là-haut.Ciel bleu. Terre grise.Pour les vivants, point de surprise.Le monde sera toujours ce qu’il est,Comme le chien et comme le chat,Comme l’autruche et le chameau,Comme l’aube et le crépusculeet comme le rêve de ce bel étéqui recule.

Un cane bluCon dei peli grigi.Un gatto grigio,con degli occhi blu.Un muro bianco e caldo.Il gatto sopra. Il cane sotto.E un uccello che si diverte davveroTutto là su. Tutto là su.Cielo blu. Terra grigia.Per i vivi, punto di sorpresa.Il mondo sarà sempre quello che è,Come il cane e come il gatto,Come l’ostrica e coma il cammello,Come l’alba e il crepuscoloe come il sogno di questa bella estateche recede

Page 9: Poesie per Giorni Di Pioggia e Sole di Edmond Jabes

9

La Libellula e La LumacaUne libellule s’étaitentichéed’un timide colimaçon.“Moi aimé si gracieuxavec de petites cornespour porter les yeux”,lui disait-elle.Mais qui peut entendreles paroles d’une libellule?Certainement pasun colimaçonqui, se surcroit,a mauvaise vue.

Una libellula s’eraInvaghitaD’una timido lumachino.“Mio amato così graziosii piccoli cornettiper portare gli occhi”,lui le disse.Ma chi può capire le parole di una libellula?Certamente nonuna lumacache, inoltre,ha una cattiva vista.

Page 10: Poesie per Giorni Di Pioggia e Sole di Edmond Jabes

10

La Piccola Bambina e La BambolaUne petite fille, qui n’avait plus sa maman,aimait sa poupée tellementqu’elle lui inventa une vieplus heureuse que la sienne.S’étant adaptée à sa nouvelle existencesans remords la poupée, un jour, la quitta.Petite fille, petite fille, qui désormais te consolera?Ta douleur est celle du monde.Les nuages ont emporté le soleil.Le ciel scintille de tes grosses larmes,la nuit, quand les enfants dorment et rêvent.

Un piccola bambina, che non aveva più la mamma,amava la sua bambola talmenteche le inventò una vitapiù felice della sua.Essendosi adattata alla sua nuova esistenzasenza rimorsi la bambola, un giorno, l’abbandonò.Piccola bambina, piccola bambina, qui ormai ti consolerà?Il tuo dolore è quello del mondo.Le nuvole hanno portato via il sole.Il cielo scintilla delle tue grosse lacrime,la notte, quando i bambini dormono e sognano.

Page 11: Poesie per Giorni Di Pioggia e Sole di Edmond Jabes

11

L’Asino in PenaUn âne avait beaucoup de peineà raconter sa vie d’âneà un beau cheval blancqui le narguait.“Exprime-toi comme un cheval”,lui disait le cheval.Et l’âne lui répondait:“Je ne puis que m’exprimer comme un ânepuisque j’en suis un.”Et le cheval irrité lui disait:“Un âne se tait devant un devant un cheval.Ne te l’a-t-on pas appris?”Et l’âne pleurait, pleurait.Et ses larmes - c’était un matin d’été torride -rafraichissaient le sol qui, à sa façon,le remerciait.

Un asino era davvero in penaa raccontare la sua vita d’asinoal bel cavallo biancoche lo sdegnava.«Esprimiti come un cavallo»,gli diceva il cavallo.E l’asino gli rispondeva:«Non posso che esprimermi come un asino:lo sono. »Ma irritato il cavallo gli diceva«Un asino sta zitto davanti a un cavallo.Non te l’hanno insegnato?»E l’asino piangeva, piangeva.E le sue lacrime – era mattino in una torrida estate -rinfrescavano il suolo che, a modo suo,ringraziava.

Page 12: Poesie per Giorni Di Pioggia e Sole di Edmond Jabes

12

L’Albero VolanteQue les bois aient des arbres,Quoi de plus naturel?Que les arbres aient des feuilles,Quoi de plus évident?Mais que les feuilles aient des ailes,Voilà qui, pour le moins, est surprenant.Volez, volez, beaux arbres verts.Le ciel vous est ouvert.Mais prenez garde à l’automne, fataleSaison, quand vos milliers et milliers d’ailes,redevenues feuilles, tomberont.

Che i boschi abbiano alberi,che c’è di più naturale?Che gli alberi abbiano foglie,che c’è di più evidente?Ma che le foglie abbiano ali,ecco qualcosa per lo meno sorprendente.Volate, volate, begli alberi verdi.Avete il cielo aperto.Ma state attenti all’autunno, fataleStagione, quando le vostre migliaia e migliaiaD’ali, tornate foglieCadranno.

Page 13: Poesie per Giorni Di Pioggia e Sole di Edmond Jabes

13

Il GiganteIl y avait, dans ce coin du monde,Un homme grand, très grand;Si haut de taille qu’on ne voyait pas sa tète;Si transparent, qu’on ne voyait pas son corps,Seuls ses pieds nus défiaient les regards.Un jour il disparut. Et les gens de l’endroitdécidèrent de le suivre. Jusqu’où? on ne le sut jamais.La terre était trouée de toute partmais nulle trace de vie n’était décelable.De temps en temps, au-dessus des arbres secs,le passage d’un vautour, détourné de sa route,donnait, au paysage, sa véritable physionomiecelle d’un monde insolite, où l’on ne chante pasoù l’on ne chante plus, ni danse, ni...ni...

C’era, in un angolo di mondo,Un uomo grande, troppo grande;Così alto di taglia che non si vedeva la sua testa;Così trasparente, che non si vedeva il suo corpo,Solo i suoi piedi nudi sfidavano gli sguardi.Un giorno scomparve. E la gente del postodecise di seguirlo. Fin dove? Non si seppe mai.La terra era bucherellata dovunquema nessuna traccia di vita era distinguibile.Di tanto in tanto, al di sopra degli alberi secchi,il passaggio d’un avvoltoio, uscito fuori dalla sua rotta,dava, al paesaggio, la sua reale fisionomiaquella di un mondo insolito, dove non si canta piùdove non si canta più, né si danza, né…né…

Page 14: Poesie per Giorni Di Pioggia e Sole di Edmond Jabes

14

Il Linguaggio delle BestiePour parler aux chats,il faudrait apprendrele langage des chatset le langage des chienspour parler aux chiens.Ainsi, pourrions-nousmieux les comprendreet les apprécier davantage.Et, peut-être, qui sait? les aider à moins se détester.Mais ne t’avise pas,à parler au lion,le langage du lion.Ni au tigre,le langage du tigre.Tu risquerais la vie.Tant pis. Tant pis. Tant pis.Ces animaux, nul ne l’ignore,sont plus cruels que bavards.

Per parlare ai gatti,servirebbe apprenderela lingua dei gattie la lingua dei caniper parlare ai cani.Così, potremmoMeglio comprenderloE apprezzarli innanzitutto.E, forse, chi sa?Aiutarli a detestarsi meno.Ma non ti dico più,per parlare al leone,il linguaggio del leone.Né alla tigre,il linguaggio della tigre.Rischieresti la vita.

Page 15: Poesie per Giorni Di Pioggia e Sole di Edmond Jabes

15

Tanto peggio. Tanto peggio. Tanto peggio.Questi animali, niente non l’ignorano,sono più crudeli dei chiacchieroni.

Page 16: Poesie per Giorni Di Pioggia e Sole di Edmond Jabes

16

Il Montone e Il CorvoUn jeune moutontout blanc, tout blancet un vieux corbeautout noir, tout noirdevisaient sagementdans un pré accueillant.“Je rêve d’avoir des ailescomme toi, dit le mouton.Je pourrais à volontéme rouler dans le cielsans crainte, ni surprise.”“Moi, dit le corbeau, je hais pour trois raisons.D’abord il est vide et trop haut,ensuite parce que, le plus souvent,il est couvert d’épais nuageset, enfin, parce qu’aucun oiseaune peut s’y tenir debout.Veux-tu savoir de quoi je rêve?D’un tendre fromage de chèvre.”Et, sans un mot d’adieu, s’envola vers le vaste pays de l’oubli.un pays d’air, de vent, de neige, de pluiemais aussi de soleil, à ses meilleurs moments.Abandonnant le mouton, tout interdit,à son champ délimité, aux couleursde paresse et de mélancolie.

Page 17: Poesie per Giorni Di Pioggia e Sole di Edmond Jabes

17

Un giovane montonetutto bianco, tutto biancoe un vecchio corvotutto nero, tutto nerodiscutevano saggiamentesu di un prato accogliente.“Sogno di avere aliCome te, disse il montone.Potrei a volontàvolteggiare nel cielosenza timore né sorpresa.”“Io, disse il corvo, lo odio per tre ragioni.Innanzitutto è vuoto e troppo alto,inoltre perché, spesso, è ricoperto di spesse nuvolee, infine, perché nessun uccello può tenersi dritto.Vuoi sapere tu cosa sogno?D’un tenero formaggio di capra.

Page 18: Poesie per Giorni Di Pioggia e Sole di Edmond Jabes

18

Il Verme di TerraUne perle noire ou blanche.Deux petits pois verts et ronds.Trois oiseaux sur la branche, Un ver de terre humilié.Pauvre ver, couvert de terre humide.L'oiseau vole très haut dans les cieux.Le petit pois roule autour du monde.Mais toi, tu rampes à nos pieds,Si lentement, si discrètement quel'univers et nos yeux, pourtant, ouvertsne t'accorderont jamais la moindre attention.Un jour, par mégarde, un homme t'écrasera.Un jour, prends garde, un oiseau te dévorera.

Una perla nera o bianca.Due piccoli piselli verdi e rotondi.Tre uccelli sul ramo,Un verme di terra umiliato.Povero verme, coperto di terra umida.L’uccello vola troppo alto nei cieli.Il piccolo pisello viaggia intorno al mondo.Ma tu, tu strisci ai nostri piedi,Così lentamente, così discretamente chel’universo e i nostri occhi, pertanto, apertinon ti accorderanno mai la minima attenzione.Un giorno, per disattenzione, un uomo ti schiaccerà.Un giorno, fai attenzione, un uccello ti divorerà.

Page 19: Poesie per Giorni Di Pioggia e Sole di Edmond Jabes

19

L’Orso Bianco e L’Orso BrunoL'ours blanc - c'est son droit - n'aimait pas l'ours brunqui le lui rendait bien.Un chasseur, un matin, survintet de trois balles de son vieux fusilblessa sérieusement l'ours brun.L'ours blanc en fut tout ému. Aussiquand le chasseur voulut, la croyant mortes'approcher de sa victime,l'ours blanc bondit sur luiet d'un seul coup de patte l'assomma.L'ours brun, malgré sa douleur, sourit.Et l'ours blanc s'en réjouit, se souvenantqu'ils étaient frères.Plus tard, ils dévorèrent, à eux deux,l'aventureux chasseur malchanceux.

L’orso bianco – sulla destra –Non amava l’orso brunoche ricambiava allo stesso modo.Un cacciatore, un mattino, venneE con tre colpi del suo vecchio fucileFerì seriamente l’orso bruno.

L’orso bianco si avventò su di luiE con un solo colpo della zampa lo fece svenire.L’orso bruno, malgrado il dolore, sorrise.E l’orso bianco se ne rallegrò, ricordandosiChe erano fratelli.Più tardi, divorarono, fra di loro,l’avventuroso cacciatore sfortunato.

Page 20: Poesie per Giorni Di Pioggia e Sole di Edmond Jabes

20

SolitudineUne parole sans musiqueUne musique sans parolesUne parole de silenceUn silence sans parole.Et puisrien, vraiement plusrien.

Una parola senza musicaUna musica senza paroleUna parola di silenzioUn silenzio senza parole.E doponiente, veramentepiùniente.

Page 21: Poesie per Giorni Di Pioggia e Sole di Edmond Jabes

a-versi in-versi

Luglio 2013

MenteSuggeSostanza Edizionihttp://mentesuggesostanza.blogspot.it/https://www.facebook.com/MenteSuggeSostanza

grafica ed Impaginazione: Ivan Rusciano

in copertina:The Waterfall di Franz Marc, 1912

Pubblicato con Licenza Creative Commons 3.0Attribuzione, Non Commerciale, Non Opere Derivate

Page 22: Poesie per Giorni Di Pioggia e Sole di Edmond Jabes

“Verso la Pienezza e altre poesie ”Scaricalo Gratuitamente su

http://mentesuggesostanza.blogspot.it

Page 23: Poesie per Giorni Di Pioggia e Sole di Edmond Jabes

Compra questo Spazio Pubblicitario

Ulteriori informazioni su...

http://mentesuggesostanza.blogspot.it/