tutorial - pioggia acida

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ART WORKSHOP Più che un vero e proprio tutorial questo workshop nasce con l’idea di rimettere ordine al mio metodo di lavoro, analizzandolo e cercando di renderlo fruibile a tutti. Ho realizzato l’illustrazione in questione per il gioco di carte collezionabili Warage, presentato alla fiera Lucca Comics & Games 2011. Le direttive per questo progetto erano la ricerca di un tratto realistico e una resa del colore il più possibile pittorica, probabilmente per discostarsi dalla “nouvel- le tendance” che punta su disegni caricaturali e colori vivaci, sfumati con gradienti e dall’aspetto decisa- mente digitale e moderno. Appena giunta la mail con le informazioni necessarie per cominciare il lavoro mi butto sul concept. La carta si chiama Pioggia acida. Capirsi fin dal principio con il proprio committente è vitale, per la buona riuscita del progetto, quindi faccio un paio di prove molto rapide, sulle quali si può discu- tere e ragionare. Il mio primo concept non convince per l’eccessiva vio- lenza, mostrando la faccia di un soldato sciolta dalla suddetta pioggia. Con lungimiranza gli art director mi dirottano verso una rappresentazione più adatta al target di Warage; nasce così il disegno da cui tutto partirà. Daniele Solfrini Warage - All right reserved Daniele Solfrini - All right reserved

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Illustrazione digitale per Warage card game Painter - Photoshop Daniele Solfrini

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Page 1: Tutorial - Pioggia Acida

ART WORKSHOP

Più che un vero e proprio tutorial questo workshop nasce con l’idea di rimettere ordine al mio metodo di lavoro, analizzandolo e cercando di renderlo fruibile a tutti.Ho realizzato l’illustrazione in questione per il gioco di carte collezionabili Warage, presentato alla fiera Lucca Comics & Games 2011. Le direttive per questo progetto erano la ricerca di un tratto realistico e una resa del colore il più possibile pittorica, probabilmente per discostarsi dalla “nouvel-le tendance” che punta su disegni caricaturali e colori vivaci, sfumati con gradienti e dall’aspetto decisa-mente digitale e moderno.

Appena giunta la mail con le informazioni necessarie per cominciare il lavoro mi butto sul concept.La carta si chiama Pioggia acida.Capirsi fin dal principio con il proprio committente è vitale, per la buona riuscita del progetto, quindi faccio un paio di prove molto rapide, sulle quali si può discu-tere e ragionare. Il mio primo concept non convince per l’eccessiva vio-lenza, mostrando la faccia di un soldato sciolta dalla suddetta pioggia.Con lungimiranza gli art director mi dirottano verso una rappresentazione più adatta al target di Warage; nasce così il disegno da cui tutto partirà.

Daniele Solfrini

Warage - All right reservedDaniele Solfrini - All right reserved

Page 2: Tutorial - Pioggia Acida

IL DISEGNO Ormai è da un po’ di tempo che non uso più il supporto car-taceo, disegnando direttamente schizzi e concept a computer. Aiutandomi con riferimenti foto-grafici, libri di anatomia e tutto quello che serve realizzo il perso-naggio al centro della scena.Inizialmente studio il corpo, ag-giungendo solo in un secondo momento i vestiti, gli equipaggia-menti e tutto il resto; questo aiuta a renderlo più realistico nel movi-mento e nella posa.

ART WORKSHOP

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LE BASI Ora posso cominciare a di-pingere il personaggio vero e proprio!Sempre con painter stendo le basi dei vari toni dominanti: il tono della pelle, il colore rosso della casacca, quello beige del gambeson, i marroni del cuoio ecc...Stendo tutto a tinte piatte, con opacità al 100% e su vari livelli per un controllo maggiore sulla fase successiva.

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CHIAROSCURO Il prossimo passo è dare un po’ di vita al nostro personaggio!Per prima cosa aggiungo un pri-mo livello di ombre; per realizzar-le si può creare un nuovo livello ed impostarlo su moltiplica (mul-tiply) o sovrapponi (overlay), a seconda dell’effetto che preferite ottenere o che più si adatta. Da ora in avanti lavorerò con opaci-tà abbastanza basse; quando mi soddisfa passo alle luci, disposte su un altro livello sempre in so-vrapponi o, qualora mi servano luci più potenti in scherma lineare (linear dodge).

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FOCUS: Pennelli di Painter Quando lavoro con Painter uso principalmente tre pennelli: olio bagnato, olio asciutto e spatola ad olio. Con il primo do le grandi campiture e le velature, con il secondo faccio i particolari e con la spatola sfumo gli effetti ottenuti con i primi due.

IL VISO Comincio a lavorare il viso.Mi muovo come prima, ma usan-do pennelli di dimensioni via via inferiori, particolareggiando sem-pre di più.Aggiungo una leggerissima tona-lità violacea agli zigomi per rap-presentare i punti dove la pelle è a contatto con il cranio.Con pennellate molto fitte e sot-tili faccio anche una bella barba al mio soldato, seguendo il mo-vimento naturale dei peli con il gesto della mano.Ne approfitto e rifinisco anche l’elmo, sistemando la forma ed i riflessi metallici.

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COMINCIARE DALLO SFONDOÉ importante partire sempre dallo sfondo, quando si colora; questo da la possibilità di trovare i con-trasti migliori per staccare i vari soggetti tra di loro. Uso painter per dipingere un cielo nuvoloso.Voglio che l’acidità della pioggia sia subito dominante, quindi uti-lizzo un verde come colore base, senza curarmi troppo della tonali-tà: potrò sempre sistemarla stra-da facendo.

Page 3: Tutorial - Pioggia Acida

ACCESSORI Ora mi dedico all’equipaggia-mento: do una base nera a tutto il metallo, poi con vari toni di grigi, per scudo, martello ed elmo, e di marroni, ocra e gialli per l’elsa della spada, comincio a disegna-re le luci ed i riflessi. É molto importante capire dove batte la luce, come si riflette e come si influenzano a vicenda oggetti e colori vicini. Rifinisco fibie, cintura e bracciale con un marrone, per dare l’effetto cuoio.

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AGGIUSTAMENTI A questo punto fare grossi cambiamenti è ancora possibi-le, ma molto complesso; in linea generale conviene organizzarsi bene all’inizio per evitare questo genere di situazione. Ben vengano invece le piccole modifiche e le sistemazioni!In questa fase ho ridotto le di-mensioni del personaggio, rim-picciolito la sua testa, aggiunto qualche particolare decorativo al costume, come il pelo grigio e le greche sulla tunica; ho finito il martello, la spada, lo scudo ed il gambeson, aggiungendo un om-bra molto pesante sull’addome.Realizzo molto in fretta la cotta di maglia, creando farie “pezze” di anelli e sovrapponendole tra loro. A questo punto il personaggio è praticamente finito e posso concentrarmi sul vero soggetto dell’illustrazione, ovvero la piog-gia acida.

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RIFINITURE É giunto il momento di com-pletare questa illustrazione.Passo l’immagine da Painter a Photoshop e, successivamente, da RGB (unico metodo di lavoro supportato da Painter) in CMYK (necessario per la stampa).Questo passaggio rovina sempre i colori, che vanno subito recupe-rati con curve, tonalità/saturazio-ne, bilanciamento colore e tutte le altri funzioni con le quali Adobe ha equipaggiato il suo program-ma dalle mille risorse.Quando il risultato è soddisfacen-te mi dedico agli effetti speciali. Comincio aggiungendo qualche texture per vedere se, almeno alcune di esse, possono dare un effetto più vissuto alla pelle, ai vestiti ed al metallo; di solito la ruggine, i tessuti e le rocce fun-zionano molto bene.Sommo le varie texture con la modalità sovrapponi, cancellan-dole e sfumandole con la gomma dove serve e impostando l’opaci-tà su valori molto bassi.Ho un sacco di pennelli dalle forme stranissime nel mio data-base, ed alcuni potrebbero rive-larsi molto utili, quindi creo nuovi livelli e sperimento sia per quanto riguarda i tratti che per le opzioni di livello.

8 Con verdi chiari, azzurri e bianchi cerco di creare un beato caos, a rappresentare le gocce che rag-giungono il soldato e rimbalzano sulle sue superfici. Il fumo che scaturisce tutto intorno farò ca-pire che è in atto una corrosione.Aggiungo poi un fulmine sullo sfondo, per ricordare che si tratta pur sempre di una tempesta.

CONCLUSIONE Spedisco il file completo agli art director.Di norma c’è bisogno di ancora un paio di passaggi per arrivare al vero definitivo e la pioggia aci-da non fa eccezione: il colore di sfondo ed il contrasto del perso-naggio non funzionano sul moni-tor dello staff.Essendo loro gli addetti alla stampa devo fare in modo che si-ano soddisfatti del risultato, quin-di aumento i contrasti, ravvivo il verde tirandolo verso i gialli e do qualche colpo di luce in più sul personaggio, che ne beneficia ri-uscendo, finalmente, a staccarsi dallo sfondo, e con questo ultimo

passaggio il lavoro è finito.

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DS