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AMBITO TERRITORIALE SOCIALE XIII COMUNI di: Camerano-Castelfidardo-Loreto-Numana-Offagna-Osimo- Sirolo Comune di Osimo – Capofila PIANO DI ZONA PER LO SVILUPPO SOCIALE DEI COMUNI dell’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N.13 2005/2007

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AMBITO TERRITORIALE SOCIALE XIII COMUNI di: Camerano-Castelfidardo-Loreto-Numana-Offagna-Osimo- Sirolo

Comune di Osimo – Capofila

PIANO DI ZONA PER LO SVILUPPO SOCIALE

DEI COMUNI dell’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N.13 2005/2007

PIANO DI ZONA per LO SVILUPPO SOCIALE dell’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE n.13 Triennio 2005 – 2007

INDICE PAG. PREMESSA - Perché un Piano Sociale di Zona 1 IL PERCORSO EFFETTUATO - dal primo piano sociale al piano sociale triennale 2005/2007 3 Il PROFILO DI COMUNITA 12 Il contesto socio-demografico - un flash sull’economia

La famiglia ed il disagio adulto I minori e i giovani I disabili Gli anziani L’immigrazione L’offerta dei servizi dei Comuni dell’ Ambito Territoriale Sociale n.13 - forza e criticità

13

137

GLI OBIETTIVI E LE PRIORITA’ DI SVILUPPO DEL SISTEMA DI WELFARE LOCALE e collegamento con gli indirizzi regionali

148

Obiettivi e priorità in relazione alle funzioni Modalità dell’integrazione delle strategie e delle regole di accesso e funzionamento Modalità di finanziamento Modalità di attuazione dell’integrazione socio-sanitaria Integrazione Territoriale Modalità di gestione del Piano di Zona Modalità di gestione dei Servizi e di realizzazione degli interventi Modalità di documentazione dei Servizi e degli Interventi - modalità di valutazione

LA PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI E DEI SERVIZI

159

Area di Intervento Minori – Adolescenza – Giovani Area di intervento Immigrazione Area di Intervento Disabilità Area di Intervento Famiglia e Disagio Adulto Area di Intervento Anziani

AZIONI ED INTERVENTI DEL PIANO DI ZONA PER LO SVILUPPO SOCIALE nel triennio 2005/2007 174

IL RIFLETTORE SU …. 183 191 IL PIANO DI COMUNICAZIONE 194 IL CONTESTO FINANZIARIO 204 CONCLUSIONE

PREMESSA La legge quadro n.328/2000, per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, introduce livelli di innovazione rispetto ai servizi alla persona, promuovendo l'attivazione di processi in grado di migliorare le funzioni di programmazione, gestione e valutazione della rete dei servizi presenti a livello locale. L'introduzione, di tali livelli di innovazione, impone alla comunità locale di fermarsi a riflettere, verificando la capacità del sistema locale, di rispondere efficacemente alle esigenze presenti sul territorio e attivando eventuali piste di miglioramento o di cambiamento di quanto svolto. Tutto ciò all'interno di un processo e di uno strumento individuato nel Piano di Zona (PdZ). La legge 328/00, art. 19, comma 1/a, prevede azioni concertative, comunicative che coinvolgano tutti i soggetti in grado di dare apporti nelle diverse fasi progettuali. Ciò richiede il coinvolgimento degli attori locali, prevedendo la partecipazione attiva sia nella fase di programmazione degli interventi sia in quella di gestione e valutazione degli stessi. Il PdZ è uno strumento di programmazione partecipata e, in definitiva, una modalità di ripensamento del welfare locale. L'attivazione del processo di definizione del PdZ 2005/2007 dell’ Ambito Territoriale n. 13 ha fatto emergere diversi quesiti e dilemmi a livello locale, interrogando gli attori della comunità rispetto agli attuali servizi a valenza sociale attivi sul territorio, ai livelli di innovazione introdotti dalla normativa sociale e alla necessità di individuare e proporre percorsi sperimentali. Il Piano assolve a due funzioni fondamentali: - migliorare l’organizzazione delle risorse finanziarie, strutturali, umane, informali disponibili nella comunità locale; - promuovere la conoscenza dei bisogni, espressi e non, e progettare percorsi a partire dai luoghi, dai tempi, dalle relazioni della

vita quotidiana delle persone e delle famiglie, ovvero dalla dimensione della “normalità”. L’elaborazione del piano sociale di zona costituisce un’esperienza di notevole significato per le innovazioni concettuali e metodologiche che impone e per le relazioni comunitarie che comporta.

1

Il cambiamento di mentalità che deriva non è facile da gestire, né da interiorizzare e metabolizzare, in quanto fa esplodere il problema della complessità dei processi attraverso i quali si ricerca il benessere sociale e la salute e ripropone i quattro livelli di integrazione - istituzionale, gestionale, professionale, comunitaria – quali risorse/vincolo per la relazione di politiche unitarie. L’innovazione, quindi, non riguarda solo gli operatori, ma anche i livelli istituzionali ed il terzo settore all’interno del quale vanno recuperate identità ideali affievolite col tempo. Il piano sociale triennale 2005-07 che l’Ambito Territoriale Sociale n.13 si accinge a promuovere, in continuità con il primo piano sociale di zona del 2003, si inserisce in stretta integrazione e nel rispetto di tutta la produzione normativa nazionale e regionale di settore sociale ed assistenziale e di settore sanitario e socio-sanitario. Le azioni, che hanno accompagnato la sua realizzazione, sono state varie e molteplici. Si è provveduto ad una raccolta delle ricerche ed analisi prodotte nel territorio riguardanti le problematiche sociali (handicap, anziani, minori, famiglia e disagio adulto ed immigrati). Al confronto sulle tematiche sociali hanno partecipato i rappresentanti di Associazioni di Volontariato, Cooperative, Ipab e Sindacati, per una prima analisi dei bisogni del territorio, dell’offerta dei servizi e delle strategie di intervento. Le Associazioni e i soggetti del Terzo Settore hanno contribuito a tale fase, con le loro indicazioni, ad individuare bisogni, carenze, punti di forza dell’offerta dei servizi nell’Ambito Territoriale. Dall’elaborazione del lavoro svolto ai tavoli, così come si evince dai verbali, sono emersi bisogni e proposte, sottoposte poi all’attenzione del Comitato dei Sindaci, il quale ha dato indicazioni riguardanti gli obiettivi e le strategie prioritarie di intervento da adottare.

2

3

IL PERCORSO EFFETTUATO - dal primo piano sociale al piano sociale triennale 2005/2007 Il presente Piano Sociale mira a fissare le linee programmatiche dei servizi sociali dell’ Ambito Territoriale n. 13 per il triennio 2005-2007: un piano programmatico che stabilisce le priorità a cui dare risposta nel triennio e le azioni, gli interventi e i servizi da sviluppare in maniera tendenzialmente uniforme in tutto il territorio dell’Ambito, pur nel rispetto delle specificità territoriali. Il percorso per arrivare all’elaborazione del piano di zona 2005/2007 ha preso avvio con un processo di coinvolgimento di Associazioni, Cooperative, IPAB, Istituzioni Scolastiche e più in generale, di tutti i soggetti che a vario titolo sono attivamente impegnati per lo sviluppo sociale dell’ Ambito Territoriale n. 13. Il modello organizzativo prescelto si basa su due principi: la responsabilità delle politiche sociali che deve rimanere in capo alle Amministrazioni Comunali, il contributo e la partecipazione attiva nella fase propositiva e di progettazione dei soggetti del Terzo Settore. Compito delle Amministrazioni è la scelta delle priorità da realizzare in armonia con le politiche sociali individuate . LA METODOLOGIA PER LA COSTRUZIONE DEL PDZ Al fine di poter attivare il processo di programmazione previsto dal PdZ, è stato necessario A) RACCOGLIERE INFORMAZIONI in relazione a: - I bisogni del territorio rispetto agli obiettivi di priorità sociale (anziani……..) - I servizi sociali offerti dai 7 Comuni - I servizi erogati dalla Zona Territoriale n. 7 – Distretto Sud ASUR B) VALUTARE L’ESISTENTE individuando per ogni area e per ogni livello di intervento gli aspetti di positività, le criticità e le aree di miglioramento. La programmazione partecipata rappresenta un approccio innovativo, da sperimentare e consolidare, per favorire il coordinamento e la cooperazione tra i soggetti pubblici e privati della comunità. La realizzazione, di momenti di progettazione partecipata, permette di raggiungere risultati di sistema e di attribuire ad ogni attore un ruolo attivo attraverso l’assunzione di responsabilità e di compiti.

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I PROTAGONISTI DEL PIANO DI ZONA 2005 - 2007 I SINDACI BILO’ MIRKO SINDACO COMUNE DI NUMANA LATINI DINO SINDACO COMUNE DI OSIMO – PRESIDENTE COMITATO DEI SINDACI A.T. XIII MAROTTA TERSILIO SINDACO COMUNE DI CASTELFIDARDO MISITI GIUSEPPE SINDACO COMUNE DI SIROLO PESCO CARLO SINDACO COMUNE DI CAMERANO PIERONI MORENO SINDACO COMUNE DI LORETO BALZANI STEFANO SINDACO COMUNE DI OFFAGNA

GLI ASSESSORI AI SERVIZI SOCIALI

BALDONI FRANCESCO ASSESSORE COMUNE DI LORETO TROIANO PRIMIANO ASSESSORE COMUNE DI NUMANA MARCELLI MARIA VITTORIA ASSESSORE COMUNE DI CAMERANO NARDELLA ANNAMARIA ASSESSORE COMUNE DI CASTELFIDARDO PESARESI LOREDANA ASSESSORE COMUNE DI OFFAGNA TRISCARI FRANCESCA ASSESSORE COMUNE DI OSIMO ZOPPI MARIA TERESA ASSESSORE COMUNE DI SIROLO

I DIRIGENTI DEI SERVIZI SOCIALI DEI COMUNI

BERARDINELLI AURELIO DIRIGENTE COMUNE DI SIROLO CIMARELLI CARLA DIRIGENTE COMUNE DI OFFAGNA FENILI MARIA ALBA DIRIGENTE COMUNE DI NUMANA MAGI LUCIA DIRIGENTE COMUNE DI OSIMO RAGAGLIA GIUSEPPINA DIRIGENTE COMUNE DI LORETO RAVASI GABRIELLA DIRIGENTE COMUNE DI CAMERANO STRACQUADANIO MARCO DIRIGENTE COMUNE DI CASTELFIDARDO

5

L’A.S.U.R. - ZONA TERRITORIALE N. 7 - DISTRETTO SUD

NOVELLI ANTONIO M. DIRETTORE ZONA TERRITORIALE N. 7 BOARO ENRICO DIRETTORE DISTRETTO SUD Z.T.7 CAGNONI ISIDE COORDINATORE DELLE ATTIVITA’ SOCIALI Z.T.7

ALTRI ATTORI che hanno partecipato attivamente alla fase di consultazione ed hanno contribuito anche con osservazioni scritte apportando contributi significativi per la redazione del secondo Piano Sociale di Zona 2005- 2007.

AREA TEMATICA: MINORI - ADOLESCENZA - POLITICHE GIOVANILI CARITAS DIOCESANA ANCONA - OSIMO DON FLAVIO RICCI COMUNE DI CASTELFIDARDO STEFANIA SAMPAOLO COMUNE DI CASTELFIDARDO GIULIANA GUERRINI COMUNE DI OSIMO GASPARE STABILE ISTITUTO COMPRENSIVO LORETO ORNELLA TAFELLI ISTITUTO COMPRENSIVO MAZZINI DI CASTELFIDARDO FEDORA CHIUCCONI COOPERATIVA SOCIALE “COOSS MARCHE” ONLUS - ANCONA MARTA ZEPPARONI ASSOCIAZIONE "A PIENE MANI” - OSIMO MONICA ZAGAGLIA ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE "CORRIDONI CAMPANA" - OSIMO PALMIRA MARCONI SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE "IL FARO" - MACERATA BRAVI LAURA - SABBATINI MONIA ISTITUTO COMPRENSIVO "F.LLI TRILLINI" - OSIMO RITA MORI CGIL CAMERA DEL LAVORO - OSIMO ANNA RITA BELLEZZA ISTITUTO COMPRENSIVO "BRUNO DA OSIMO" - OSIMO IDA MORI ISTITUTO COMPRENSIVO "C. G. CESARE" - OSIMO LAURA BARTOLI CISL - OSIMO ANGELO PAOLUCCI ZONA TERRITORIALE 7 ANCONA VINICIO BURATTINI ZONA TERRITORIALE 7 ANCONA CECILIA COLLAMATI ZONA TERRITORIALE 7 ANCONA GATTI RITA ZONA TERRITORIALE 7 ANCONA GABRIELLA PACIARONI ZONA TERRITORIALE 7 ANCONA RITA SPACCINI CONFARTIGIANATO - OSIMO PAOLO PICCHIO MISSIONARI SCALABRINIANI - LORETO ROSSANO GRACIOTTI ISTITUTO COMPRENSIVO DI CAMERANO RABINI ANNA RITA ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASTELFIDARDO ELISABETTA CAPRONI ASS COOP SOCIETA' COOP.VA - ANCONA ANNA RITA AGOSTINELLI FONDAZIONE DON GNOCCHI CENTRO "E. BIGNAMINI" - FALCONARA FIORELLA TOPPAN ISTITUTO COMPRENSIVO NUMANA-SIROLO DI BELLA ROSA

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AREA TEMATICA: DISABILITA’ CARITAS DIOCESANA ANCONA - OSIMO DON FLAVIO RICCI COMUNE DI CASTELFIDARDO STEFANIA SAMPAOLO COMUNE DI OSIMO ANTONIO CASERTA CROCE GIALLA ONLUS - CAMERANO GIOACCHINI CLAUDIO ISTITUTO COMPRENSIVO MAZZINI DI CASTELFIDARDO DANILA CARINI COOPERATIVA SOCIALE “COOSS MARCHE” ONLUS - ANCONA PATRIZIA VOLPENTESTA ASSOCIAZIONE "A PIENE MANI" - OSIMO MONICA ZAGAGLIA ROLLER HOUSE SOCIETA' COOP.VA SOCIALE - OSIMO/CASTELFIDARDO CENCI DANILO ASSOCIAZIONE “AVULSS” ONLUS di OSIMO DE GIORGIO DOMENICO ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE "CORRIDONI CAMPANA" - OSIMO PALMIRA MARCONI SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE "IL FARO" - MACERATA BRAVI LAURA - SABBATINI MONIA

ISTITUTO COMPRENSIVO "F.LLI TRILLINI" - OSIMO RITA MORI A.S.S.O. Azienda Servizi Sociali Osimana s.r.l. FRANCO NATALUCCI A.S.S.O. Azienda Servizi Sociali Osimana s.r.l. SILVIA TRUCCHIA CGIL CAMERA DEL LAVORO OSIMO GIANFRANCO VEGLIO' ISTITUTO COMPRENSIVO "BRUNO DA OSIMO" IDA MORI ASSOCIAZIONE “AVULSS” di CASTELFIDARDO VIRGILIO CAMILLETTI ISTITUTO COMPRENSIVO "C. G. CESARE" - OSIMO CLAUDIA PANGRAZI

CISL - OSIMO ANGELO PAOLUCCI

ZONA TERRITORIALE 7 ANCONA MONICA CONTENTI ROSA SIMONETTA SABBATINI FLAVIA SARACINO FRANCESCO LONGHI GIORGIO

ASSOCIAZIONE PARAPLEGICI DELLE MARCHE ONLUS – LORETO FEDERICO GIORGETTI CASA SANTA MARIA DELLA PROVVIDENZA - LORETO RITA SENESI

TILDE BARTOLOMEO PATRIZIA SGOLASTRA

CENTRO PER L'IMPIEGO E FORMAZIONE – PROVINCIA DI ANCONA DI BERARDINO MANOLA

ISTITUZIONI RIUNITE OPERE LAICHE LAURETANE E PIA CASA HERMES LORETO

FRANCESCA GIROLIMINI

FONDAZIONE DON GNOCCHI CENTRO "E. BIGNAMINI" - FALCONARA FIORELLA TOPPAN

ISTITUTO COMPRENSIVO NUMANA-SIROLO DI BELLA ROSA

7

AREA TEMATICA: ANZIANI CARITAS DIOCESANA ANCONA - OSIMO DON FLAVIO RICCI COMUNE DI CASTELFIDARDO STEFANIA SAMPAOLO - MARIA GRAZIA RUZZI COMUNE DI OSIMO RENATO MANGIALARDO COOPERATIVA SOCIALE “COOSS MARCHE” ONLUS - ANCONA SABRINA MORO ASSOCIAZIONE “AVULSS” ONLUS di OSIMO DE GIORGIO DOMENICO CASA DI RIPOSO "GISELLA E GAETANO RECANATESI" - OSIMO MARIA VITTORIA PIERONI FONDAZIONE “GRIMANI BUTTARI” - OSIMO ROMEO ANTONELLI

CRISTIANO CASAVECCHIA LORENZO GATTO

SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE "IL FARO" - MACERATA BRAVI LAURA SABBATINI MONIA

O.P. CECI - CAMERANO GALEAZZI GERARDO ASSOCIAZIONE “AREMA” - CAMERANO GALEAZZI GERARDO COOPERATIVA SOCIALE "H MUTA"- SENIGALLIA ROBERTA BIZZARRI A.S.S.O. Azienda Servizi Sociali Osimana s.r.l.

FRANCO NATALUCCI ELENA MAGNANI

CGIL CAMERA DEL LAVORO - OSIMO PAOLO ANGELETTI COMITATO LOCALE CROCE ROSSA DI LORETO MARYLENA RICCIARDI ISTITUTO COMPRENSIVO "BRUNO DA OSIMO" IDA MORI ASSOCIAZIONE “AVULSS” di CASTELFIDARDO ROBERTO STORTONI CNA - CONFEDERAZIONE NAZIONALE ARTIGIANA - OSIMO ORIOLI UGO ISTITUTO COMPRENSIVO "C. G. CESARE" - OSIMO LAURA BARTOLI

CISL - OSIMO CARLO GOBBI ZONA TERRITORIALE 7 ANCONA - DISTRETTO SUD SCAGLIATI FRANCO

CIUCCARELLI FABRIZIA CENTRO PROMOZIONE SOCIALE "NOI ANZIANI" - OSIMO CENCI GIANNETTO CONFARTIGIANATO - OSIMO PAOLO PICCHIO GRUPPO DI VOLONTARIATO VINCENZIANO - LORETO PIERA PASCUCCI IN DE FUSCO OASI AVE MARIA TERZO MILLENNIO srl - LORETO MONTUONO ANTONIO ISTITUZIONI RIUNITE OPERE LAICHE LAURETANE E PIA CASA HERMES - LORETO

FRANCESCA GIROLIMINI

FONDAZIONE DON GNOCCHI CENTRO "E. BIGNAMINI"

FIORELLA TOPPAN

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AREA TEMATICA: IMMIGRAZIONE CARITAS DIOCESANA ANCONA - OSIMO DON FLAVIO RICCI COMUNE DI CASTELFIDARDO STEFANIA SAMPAOLO ASSOCIAZIONE “FREE WOMAN” - ANCONA GIOVANNA TRUCCHIA COMUNE DI OSIMO MASSIMO TORCIANTI - SABBATINI AMNERIS ASSOCIAZIONE “L'IMPRONTA” ONLUS - LORETO PAOLA SENESI ISTITUTO COMPRENSIVO MAZZINI DI CASTELFIDARDO ROSARIA MAZZIERI

COOPERATIVA SOCIALE “COOSS MARCHE” ONLUS - ANCONA FRANCESCA SCOCCHERA

ASSOCIAZIONE "A PIENE MANI"- OSIMO MONICA ZAGAGLIA

ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE "CORRIDONI CAMPANA" - OSIMO PALMIRA MARCONI

SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE "IL FARO" - MACERATA BRAVI LAURA - SABBATINI MONIA

A.S.S.O. Azienda Servizi Sociali Osimana s.r.l.

FRANCO NATALUCCI SILVIA TRUCCHIA

CGIL CAMERA DEL LAVORO - OSIMO STEFANO TENENTI ASSOCIAZIONE “MULTIETNICA STEVE BIKO” - OSIMO GREGORY AOUGAH ISTITUTO COMPRENSIVO "BRUNO DA OSIMO" IDA MORI

CISL - OSIMO ANGELO PAOLUCCI

ZONA TERRITORIALE 7 ANCONA - DISTRETTO SUD VINICIO BURATTINI - GABRIELLA PACIARONI ISIDE CAGNONI - RITA SPACCINI

CONFARTIGIANATO - OSIMO PAOLO PICCHIO MISSIONARI SCALABRINIANI - LORETO ROSSANO GRACIOTTI CENTRO SERVIZIO SOCIALE PER ADULTI MINISTERO GIUSTIZIA ROSSELLA PAPILI

CENTRO PER L'IMPIEGO E LA FORMAZIONE - PROV. ANCONA DI BERARDINO MANOLA FONDAZIONE DON GNOCCHI CENTRO "E. BIGNAMINI" - FALCONARA FIORELLA TOPPAN ISTITUTO COMPRENSIVO NUMANA-SIROLO PALMIERI ANNA

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AREA TEMATICA: FAMIGLIA E DISAGIO ADULTO CARITAS DIOCESANA ANCONA - OSIMO DON FLAVIO RICCI COMUNE DI CASTELFIDARDO STEFANIA SAMPAOLO COMUNE DI OSIMO GASPARE STABILE ISTITUTO COMPRENSIVO LORETO ORNELLA TAFELLI COOPERATIVA SOCIALE “COOSS MARCHE” ONLUS - ANCONA DIEGO MANCINELLI ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO C.A.M.O.D. - OSIMO RAMAZZOTTI PIERGIORGIO ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE "CORRIDONI CAMPANA" - OSIMO PALMIRA MARCONI SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE "IL FARO" - MACERATA BRAVI LAURA ISTITUTO COMPRENSIVO "F.LLI TRILLINI" - OSIMO RITA MORI A.S.S.O. Azienda Servizi Sociali Osimana s.r.l. FRANCO NATALUCCI

ELENA MAGNANI CGIL CAMERA DEL LAVORO - OSIMO ELISABETTA PASQUALINI ISTITUTO COMPRENSIVO "BRUNO DA OSIMO" IDA MORI ISTITUTO COMPRENSIVO "C. G. CESARE" LAURA BARTOLI CISL - OSIMO GIUSEPPE GIACCO ZONA TERRITORIALE 7 ANCONA – DISTRETTO SUD VINICIO BURATTINI

GATTI RITA GABRIELLA PACIARONI RITA SPACCINI

CENTRO SERVIZIO SOCIALE ADULTI MINISTERO GIUSTIZIA - ANCONA ROSSELLA PAPILI FONDAZIONE DON GNOCCHI CENTRO "E. BIGNAMINI" - FALCONARA FIORELLA TOPPAN

ISTITUTO COMPRENSIVO NUMANA-SIROLO PALMIERI ANNA

ALCUNI NUMERI DELLA PARTECIPAZIONE

COMITATO DEI SINDACI - riunioni 2004 8 2005 (sino a novembre 2005) 14 TAVOLI DI CONCERTAZIONE /gruppi di lavoro 18 INCONTRI con istituzioni, Ass.ni, gruppi etc 9

10

AMBITO TERRITORIALE SOCIALE - ASSETTO ISTITUZIONALE - ruoli e funzioni IL COMITATO DEI SINDACI Il Comitato dei Sindaci è “il soggetto politico” di riferimento e, in base al disposto delle Linee Guida Regionali 2005 -2007, è l’organo deputato a: a) attivare la concertazione; b) attivare i Comuni per elevare il grado di integrazione dei servizi e procedere alla gestione associata dei servizi a livello di ambito; c) attivare i progetti di intervento sociale e socio-sanitario gestiti in maniera integrata; d) attivare il bilancio integrato di Ambito; e) attivare i rapporti con le Province per i progetti riguardanti l’area di loro competenza; f) attivare l’integrazione delle IPAB nella rete dei servizi; g) riconoscere le funzioni del Coordinatore e implementare l’Ufficio di Piano. Per lo svolgimento delle funzioni di cui sopra, il Comitato dei Sindaci si riunisce di norma una volta al mese. AMBITO TERRITORIALE N.2 Il Coordinatore d’Ambito, ruolo e collegamenti.

IL COORDINATORE D’AMBITO Le funzioni del Coordinatore d’Ambito sono state fissate dalle Linee guida regionali del 2003 ed integrate con quanto indicato nelle Linee Guida Regionali 2005/2007 come di seguito: a) è coordinatore dei processi di governance; b) è responsabile delle proposte al Comitato dei Sindaci relative all’impostazione, all’andamento e alla verifica del bilancio delle risorse destinate ai servizi e agli interventi previsti dal PSA; c) è referente dei percorsi di coprogettazione degli interventi definiti in sede di concertazione; d) è responsabile, con il Direttore del Distretto, della promozione e della verifica della gestione dei progetti sociali e socio-sanitari e delle proposte da sottoporre al Comitato dei Sindaci, relativamente il bilancio delle risorse destinate agli interventi socio-sanitari; e) è Coordinatore dei rapporti con scuola e centri per l’impiego per la formazione di progetti europei; f) è Coordinatore dei rapporti della progettazione per l’integrazione delle IPAB nella rete dei servizi.

11

0iIl Coordinatore “ dà forma e concretezza” agli indirizzi politico-amministrativi del Comitato dei Sindaci, prende parte alle riunioni del Comitato dei Sindaci, partecipa alle riunioni dell’Ufficio di Piano, ai tavoli di consultazione – concertazione con i soggetti istituzionali e del privato sociale del territorio dell’ Ambito Territoriale n. 13,

ai fini dell’integrazione socio-sanitaria, partecipa al Collegio di Direzione e all’UCAD (Ufficio di Coordinamento Distrettuale) della Zona Territoriale n.7,

svolge un ruolo di collegamento e di raccordo fra i vari soggetti pubblici e privati, segue la gestione dei progetti di Ambito.

L’UFFICIO DI PIANO Composto dal Coordinatore, dai Dirigenti dei Servizi Sociali dei Comuni dell’Ambito Territoriale n. 13 e dal Direttore del Distretto Sud della Zona Territoriale n. 7 Asur. - Collabora con il Coordinatore alla redazione della proposta di Piano di Zona - Partecipa attivamente al monitoraggio della attività del Piano di Zona - Garantisce, su tutto il territorio dell’Ambito, una programmazione condivisa e una gestione omogenea della rete dei servizi

sociali. COMMISSIONE TECNICO CONSULTIVA (L.R. 20/02 – R.R. n° 1/04) Composizione: Dott.ssa Alessandra CANTORI - Presidente Dott.ssa Giuseppina RAGAGLIA Dott.ssa Gilberta GIACCHETTI Dott. Nazzareno BATTISTELLI Dott. Ing. Ermanno FRONTALONI Dott. Ing. Armando MONTI Dott. Lamberto FARRONI Geom. FRONTALINI Geom. ARCANGELETTI Composta da esperti designati dal Comitato dei Sindaci; così come disposto dal Regolamento Regionale n. 1/04 esprime parere tecnico-consultivo sulle domande di autorizzazione al funzionamento delle strutture e dei servizi sociali a ciclo residenziale e semiresidenziale

12

AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 13

IL PROFILO DI COMUNITA’

13

AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 13

IL PROFILO DI COMUNITA’

IL CONTESTO SOCIO-DEMOGRAFICO

14

Il territorio dell’Ambito Sociale XIII si estende per una superficie di Kmq 213.47, dalle zone collinari dei

Comuni di Offagna, Osimo, Castelfidardo e Loreto, alle zone del Parco e della Riviera del Conero con

Camerano, Numana e Sirolo.

Per l’elaborazione del Profilo di Comunità , in ogni sua parte, ci siamo avvalsi dei dati pubblicati dal

Sistema Statistico Regionale (Sistar), dall’ISTAT, dall’Osservatorio Regionale, dall’Osservatorio della Provincia

di Ancona, dal Centro Regionale di Ricerca e Documentazione sulla Disabilità (CRRDD), dalla Camera di

Commercio di Ancona e dai Servizi Sociali ed Anagrafici dei Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale n. 13.

Questi dati ci hanno permesso di condurre analisi tecniche sul materiale in nostro possesso,

permettendo di evidenziare i punti forza, le criticità e tutti gli elementi utili ai fini di una effettiva pianificazione

dei processi decisionali nel settore dei servizi sociali.

Il seguente profilo di comunità è una prima puntuale rappresentazione dei dati più significativi al

momento disponibili; alcuni dati risalgono all’ anno 2000, altri al 2004 o altri ancora più recenti all’anno in

corso 2005.

15

Tab. 1 - Popolazione residente e densità del territorio. Anno 2003.

COMUNI

Popolazione residente Superficie in Kmq Densità di popolazione

Camerano 6601 19.71 334.91

Castelfidardo 17600 32.7 538.23

Loreto 11520 17.69 651.22

Numana 3439 10.74 320.20

Offagna 1786 10.53 169.61

Osimo 29780 105.42 282.49

Sirolo 3376 16.68 202.40

TOTALE AMBITO 74102 213.47 347.13

Fonte: Sistar - Regione Marche.

16

Nella Tab. 1 si osservano le caratteristiche del territorio dell’Ambito XIII e la densità della popolazione. I

Comuni con densità maggiore sono Loreto (651.22 ab/kmq) e Castelfidardo (538.23 ab/kmq). Il Comune di

Osimo, nonostante la sua maggiore estensione territoriale e l’elevato numero di abitanti, presenta una minore

densità (282.49 ab/kmq).

Graf. Tab. 1 - Popolazione residente

Camerano 9%

Castelfidardo 24%

Loreto16%

Numana5%

Offagna2%

Osimo39%

Sirolo5%

Camerano

Castelfidardo

Loreto

Numana

Offagna

Osimo

Sirolo

17

Tab. 2 – Percentuale dei residenti sul totale della popolazione dell’Ambito. Anno 2003.

COMUNI

Popolazione residente Densità di popolazione (%)

Camerano 6601 8.91

Castelfidardo 17600 23.75

Loreto 11520 15.55

Numana 3439 4.64

Offagna 1786 2.41

Osimo 29780 40.19

Sirolo 3376 4.56

TOTALE AMBITO 74102 100

Fonte: Sistar - Regione Marche.

18

Tab. 3 - Serie storica della popolazione residente sul territorio dell’Ambito n. 13. Anni 2000/2003.

COMUNI

2000 2001 2002 2003

Numero

Variazioni

2000-2003

Percentuale

Variazione

2000-2003

Camerano 6442 6512 6531 6601 159 2.46

Castelfidardo 16582 16922 17226 17600 1018 6.14

Loreto 11372 11263 11363 11520 148 1.30

Numana 3563 3317 3341 3439 -124 -3.48

Offagna 1693 1691 1749 1786 103 6.08

Osimo 3291 3321 3355 3376 85 2.58

Sirolo 29598 29432 29604 29780 182 0.61

TOTALE AMBITO 72541 72458 73169 74102 1561 2.15

Fonte: Sistar - Regione Marche.

19

Negli ultimi anni la popolazione dei Comuni dell’Ambito XIII ha subito un incremento pari al 2.15%.

I comuni che risultano interessati dai maggiori fenomeni di crescita demografica sono: Castelfidardo

(+6.14%) e Offagna (+6.08%).

L’incremento di popolazione nel Comune di Castelfidardo potrebbe essere legato all’ampliamento del bacino

industriale di questa zona. Nello stesso periodo altri comuni di maggiori dimensioni come Osimo mostrano

invece dinamiche più contenute (+0.61%); Solo il Comune di Numana presenta un decremento del 3.48%,

risultando molto più popoloso durante il periodo estivo.

2000 2001 2002 2003 S1

72541 72458 73169

74102

71500 72000 72500 73000 73500 74000 74500

Anni

Graf. Tab. 3 - Serie storica della popolazione residente nel territorio dell'Ambito nr.13

20

Questo incremento demografico, rispecchiante l’andamento nazionale, può essere attribuito a due fenomeni in

particolare:

• il prolungamento della vita media, dovuto ad una migliore prevenzione e cura di alcune malattie e ai

successi della medicina nel fronteggiare le patologie che colpiscono soprattutto gli anziani.

• la presenza di cittadini stranieri immigrati che arrivano per motivi di studio, lavoro e ricongiungimento

familiare (spesso compensando la carenza di manodopera nel nostro paese).

Tab. 4 - Popolazione residente divisa per comuni e per genere. Anno 2003.

COMUNI Residenti Residenti

M

Residenti

F

% residenti

M/Popolazione

% residenti

F/Popolazione

Camerano 6601 3209 3392 48,61 51,39

Castelfidardo 17600 8661 8939 49,21 50,79

Loreto 11520 5440 6080 47,22 52,78

Numana 3439 1700 1739 49,43 50,57

Offagna 1786 866 920 48,49 51,51

Osimo 29780 14565 15215 48,91 51,09

Sirolo 3376 1612 1764 47,75 52,25

TOTALE AMBITO 74102 36053 38049 48,65 51,35

Fonte: Sistar - Regione Marche.

21

- Risulta preponderante su tutto il territorio la presenza femminile (51.35%) -

3209 3392

8661 8939 5440 6080

1700 1739 866 920

14565 15215

1612 1764

0 2000 4000 6000 8000

10000 12000 14000 16000

Popolaz.

Camerano Castelfidardo Loreto Numana Offagna Osimo Sirolo

Comuni

Graf. Tab. 4 - Popolazione residente divisa per comuni e per genere

M F

22

Tab. 5 – Popolazione divisa per classi di età. Anno 2003.

COMUNI

Popolazione

0-4

Popolazione

5-9

Popolazione

10-14

Popolazione

15-19

Popolazione

20-64

Popolazione

65 e oltre

Camerano 276 312 290 309 3930 1414

Castelfidardo 881 772 837 819 10556 3361

Loreto 505 527 516 504 6807 2504

Numana 164 135 147 133 2136 626

Offagna 84 82 77 88 1079 339

Osimo 1339 1403 1448 1459 18031 5924

Sirolo 149 156 129 110 2070 741

TOTALE AMBITO 3398 3387 3444 3422 44609 14909

Fonte: Sistar – Regione Marche

0 5000

10000 15000 20000

0::4 5::9 10::14 15::19 20::64 65 e oltre Classi d'età

Graf. Tab. 5 - Distribuzione della popolazione per classi di età e per Comune

Camerano Castelfidardo Loreto Numana Offagna Osimo Sirolo

23

Tab. 6 - Percentuale della popolazione divisa per classi di età. Anno 2003.

COMUNI

%

Popolazione

0-4

%

Popolazione

5-9

%

Popolazione

10-14

%

Popolazione

15-19

%

Popolazione

20-64

%

Popolazione

65 e oltre

Camerano 4.2 4.8 4.4 4.7 60.2 21.7

Castelfidardo 5.1 4.5 4.9 4.8 61.3 19.5

Loreto 4.4 4.6 4.5 4.4 59.9 22

Numana 4.9 4. 4.4 4 63.9 18.7

Offagna 4.8 4.7 4.4 5 61.7 19.4

Osimo 4.5 4.7 4.9 4.9 60.9 20

Sirolo 4.4 4.6 3.8 3.3 61.7 22.1

Fonte: Sistar - Regione Marche.

Analizzando la struttura della popolazione, è possibile evidenziare come le percentuali più basse di minori si

rincontrano nel Comune di Sirolo, che presenta, inoltre, una elevata percentuale di adulti (61.7%) e di anziani

(22.1%).

Al Comune di Numana si trova la percentuale più alta di popolazione in età lavorativa (63.9%), mentre un’alta

percentuale di anziani compare nel Comune di Loreto (22%).

24

Tab. 7 – Indici di vecchiaia e di dipendenza della popolazione. Anno 2003.

COMUNI

Residenti Popolazione

0-14

Popolazione

15-64

Popolazione

65 e oltre

Indice %

di

vecchiaia

Indice % di

dipendenza

Camerano 6601 878 4239 1414 161,05 54,07

Castelfidardo 17600 2490 11375 3361 134,98 51,44

Loreto 11520 1548 7311 2504 161,76 55,42

Numana 3439 446 2269 626 140,36 47,25

Offagna 1786 243 1167 339 139,51 49,87

Osimo 29780 4190 19490 5924 141,38 51,89

Sirolo 3376 434 2180 741 170,74 53,90

TOTALE

AMBITO 74102 10229 48031 14909 145,75 52,34

Fonte: Sistar - Regione Marche.

I dati mettono in evidenza la sostanziale presenza della popolazione in età lavorativa nel range di età 15-64

anni.

25

Tab. 8 - Serie storica indice di dipendenza della popolazione. Anni 2000/2003.

Indice % di dipendenza

COMUNI 2000 2002 2003

Camerano 53.8 64.8 54.1

Castelfidardo 50.1 67.2 51.4

Loreto 53.3 64.5 55.4

Numana 45.8 72.8 47.2

Offagna 47.1 66.8 49.8

Osimo 49.9 66.0 51.9

Sirolo 54.2 64.9 53.9

TOTALE AMBITO 50.7 66.2 54.4

Fonte: Sistar - Regione Marche.

26

L’indice di dipendenza (tab. 8) della popolazione da’ la misura di quanto la popolazione non attiva gravi su

quella potenzialmente attiva.

Dal grafico è possibile osservare come la popolazione non attiva ha subito un grande incremento soprattutto

nell’anno 2002 in tutti i Comuni dell’Ambito, per poi scendere nell’anno 2003.

Questo indice ha subito un incremento significativo nell’anno 2002 soprattutto nel Comune di Numana

(72.8%), mentre nell’anno 2003 è ritornato ai livelli precedenti.

Questi dati permettono di evidenziare la significativa presenza della popolazione attiva sul territorio,

incrementata probabilmente dalla sempre più elevata presenza di immigrati.

Graf. Tab. 8 - Serie storia indice di dipendenza della popolazione

0.00.00120.00.00 240.00.00 360.00.00 480.00.00 600.00.00

2000 2002 2003 anni

Sirolo OsimoOffagnaNumana LoretoCastelfidardo Camerano

27

Tab. 9 - Serie storica indici di vecchiaia della popolazione. Anni 2000/2003.

Indice % di vecchiaia

COMUNI

2000 2002 2003

Camerano 156,1 161,60 161,05

Castelfidardo 136,7 125,80 134,98

Loreto 159,1 160,80 161,76

Numana 137,8 98,70 140,36

Offagna 142 139,50 139,51

Osimo 133,1 137,50 141,38

Sirolo 172,2 170,30 170,74

TOTALE AMBITO 141,9 139,90 145,75

Fonte: ISTAT.

28

L’indice di vecchiaia (tab. 9) è il rapporto tra la popolazione anziana e quella compresa tra gli 0-14 anni ed

indica la misura del livello di invecchiamento della popolazione. Gli indici di vecchiaia più elevati che hanno

subito leggeri incrementi negli ultimi quattro anni si trovano nei Comuni di Sirolo (170.74%), Loreto

(161.76%) e Camerano (161.05%). Si evidenziano inoltre lievi diminuzioni, soprattutto nel Comune di

Offagna (da 142 % nel 2000 a 139.51% nel 2003) e nel Comune di Castelfidardo (da 136.7% nel 2000 a

134.98% nel 2003). Nel complesso il nostro Ambito registra un incremento dell’indice pari al 3.85%.

Graf. Tab. 9 - Serie storica indice di vecchiaia della popolazione

0 20 40 60 80

100 120 140 160 180 200

2000 2002 2003 anno

indice vecchiaia

Camerano Castelfidardo Loreto Numana Offagna Osimo Sirolo

29

Tab. 10 - Indici di invecchiamento e di dipendenza strutturale limitato alla popolazione anziana.

Anno 2003.

Indice % di vecchiaia

COMUNI Popolazione

Residente

Popolazione 15-

64

Popolazione 65 e

oltre

Indice % di

invecchiamento

Indice % di

dipendenza

strutturale

anziani

Camerano 6601 4239 1414 21,42 33,36

Castelfidardo 17600 11375 3361 19,10 29,55

Loreto 11520 7311 2504 21,74 34,25

Numana 3439 2269 626 18,20 27,59

Offagna 1786 1167 339 18,98 29,05

Osimo 29780 19490 5924 19,89 30,40

Sirolo 3376 2180 741 21,95 33,99

TOTALE AMBITO 74102 48031 14909 20,12 31,04

Fonte: Istat.

30

Tab. 11 – Serie storica indici di dipendenza strutturale limitato alla popolazione anziana.

Anni 2000-2003.

Indice % di DIPENDENZA ANZIANI

COMUNI

2000 2002 2003

Camerano 32,8 33,5 33,36

Castelfidardo 28,9 27,2 29,55

Loreto 32,7 34 34,25

Numana 26,6 18,6 27,59

Offagna 27,6 28,9 29,05

Osimo 28,5 29,8 30,40

Sirolo 34,3 34 33,99

TOTALE AMBITO 29,8 29,7 31,04

Fonte: Istat.

31

L’indice di dipendenza strutturale è limitato soltanto alla popolazione anziana e mette in evidenza il

peso della fascia anziani sul totale della popolazione in età lavorativa. Nella tab. 11 e nel grafico relativo è

possibile individuare l’incremento di questo indice sulla popolazione dell’Ambito nei 3 anni presi in

considerazione.

Nell’anno 2003 il Comune di Loreto presenta l’indice di dipendenza degli anziani più alto (34.25%) insieme al

Comune di Camerano (33.36%) e Sirolo (33.99%).

Graf. Tab. 11 - Serie storica indici di dipendenza strutturale limitato alla popolazione anziana

0

10

20

30

40

2000 2002 2003

anno

indi

ce d

ipen

denz

ast

ruttu

rale

Camerano Castelfidardo LoretoNumana Offagna Osimo Sirolo

32

Tab. 12 – Popolazione straniera residente. Serie storica: anni 1999-2003.

COMUNI 1999 2000 2001 2002 2003

Camerano 31 85 104 119 143

Castelfidardo 139 333 413 152 658

Loreto 80 220 225 54 356

Numana 85 195 137 226 250

Offagna 5 14 19 15 37

Osimo 357 808 757 1010 1229

Sirolo 20 53 59 12 82

TOTALE AMBITO 717 1708 1714 1588 2755

Fonte: ISTAT

33

La tab. 12 ed il grafico sopra riportato evidenziano l’incremento della popolazione straniera residente sul

territorio dell’Ambito XIII (+26%) dall’anno 1999 al 2003. Inoltre, se compariamo i residenti stranieri con il

totale della popolazione, emerge che gli stranieri costituiscono il 3.71%.

Dal 2000 al 2002 c’è stato un leggero decremento degli immigrati sulla popolazione dell’Ambito; questo dato

potrebbe essere visto come un elemento di criticità del sistema, se consideriamo che la parte di popolazione

emigrante è generalmente quella giovane, ad incrementare la forza lavoro.

Graf. Tab. 12 - Serie storica popolazione straniera residente

0 200 400 600 800

1000 1200 1400

1999 2000 2001 2002 2003 anno

resi

dent

e

Camerano Castelfidardo Loreto Numana OffagnaOsimo Sirolo po

pola

zion

e st

rani

era

34

Movimento anagrafico della popolazione.

Il movimento anagrafico della popolazione fornisce dei dati molto importanti relativi al saldo naturale,

migratorio e demografico degli ultimi anni.

La popolazione dell’Ambito XIII ha subito un incremento del 2.15% negli anni 2000-2003 contro una media

provinciale del 2.43%; tale aumento è in gran parte riconducibile al fenomeno migratorio.

Tab. 13 - Popolazione: saldo naturale e saldo migratorio. Anno 2003.

COMUNI Nati Morti

Saldo

naturale

da altri

comuni

Iscritti

dall’est

Altri

iscritti

Totale

Iscritti

Cancella

ti

Saldo

migrat

Camerano 56 69 -13 176 33 2 211 128 83

Castelfidardo 176 163 13 506 159 7 672 311 361

Loreto 85 134 -49 340 79 0 419 213 206

Numana 27 35 -8 197 99 2 298 192 106

Offagna 16 15 1 51 16 1 68 32 36

Osimo 254 326 -72 534 198 6 738 490 248

Sirolo 29 37 -8 77 26 0 103 74 29

TOTALE AMBITO 643 779 -136 1881 610 18 2509 1440 1069

PROVINCIA AN 3883 5039 1156 10287 4520 1472 16279 9687 6592

Fonte: ISTAT.

35

Tab. 14 – Serie storica saldo naturale. Anni 1999/2003.

COMUNI 1999 2000 2001 2002 2003

Camerano -3 -16 -14 -5 -13

Castelfidardo 52 9 40 12 13

Loreto -78 -28 -101 -26 -49

Numana 2 0 5 -4 -8

Offagna -6 -6 4 12 1

Osimo -17 33 -39 -14 -72

Sirolo -3 -8 -1 -7 -8

TOTALE AMBITO -53 -16 -106 -32 -136

Fonte: Sistar - Regione Marche.

Graf. Tab. 14 - Serie storica saldo naturale

-150 -100

-50 0

50

100

1999

2000

2001

2002

2003

anno

serie

Camerano Castelfidardo Loreto Numana Offagna Osimo Sirolo

36

La tab. 14 rappresenta la serie storica del saldo naturale della popolazione (la differenza tra nascite e

decessi) ed evidenzia il forte decremento avutosi soprattutto nel 2001 (-106) e nel 2003 (-136).

Solo il Comune di Castelfidardo presenta negli anni un saldo naturale positivo.

Questa situazione è riequilibrata da un incremento positivo del saldo migratorio che ha subito una leggera

flessione tra il 2001 e il 2002, per tornare ad un nuovo incremento nel 2003.

Ad incidere sul trend positivo del movimento migratorio è in particolare la componente estera oltre a quella

interna (tab. 13).

37

Tab. 15. –Serie storica saldo migratorio. Anni 1999/2003.

Saldo migratorio

COMUNI

1999 2000 2001 2002 2003

Camerano -17 -4 43 24 70

Castelfidardo 256 159 248 292 374

Loreto 131 147 171 124 157

Numana 98 108 62 54 98

Offagna 9 7 11 47 37

Osimo 233 347 67 35 176

Sirolo 4 41 42 43 21

TOTALE AMBITO 714 805 644 619 933

Fonte: Sistar - Regione Marche.

Graf. Tab. 15. - Serie storica saldo migratorio

-100 0

100

200

300

400

1999 2000 2001 2002 2003 anno

serie

Camerano Castelfidardo Loreto Numana Offagna Osimo Sirolo

38

Tab. 16 – Saldo naturale, migratorio e demografico sul totale della popolazione dell’Ambito

Serie storica: anni 1999-2003.

Serie storica

1999 2000 2001 2002 2003

Saldo naturale -53 -16 -106 -32 -136

Saldo migratorio 714 805 644 619 933

Saldo demografico 661 789 538 587 797

Fonte: Sistar – Regione Marche.

Graf. Tab. 16 - Serie storica saldo naturale, migratorio e demografico

-200 0

200 400 600 800

1000

1999

2000

2001

2002

2003 anno

serie

Saldo naturale Saldo migratorio Saldo demografico

39

Il 75% dei nuovi iscritti rappresenta, infatti, il numero di persone registrate per trasferimento di residenza da

un altro comune italiano; il 24%, invece, rappresenta il numero delle persone iscritte per trasferimento di

residenza dall’estero, mentre l’1% sono le iscrizioni dovute non ad un effettivo trasferimento di residenza, ma

ad operazioni di rettifica anagrafica.

Significativa è la situazione del Comune di Castelfidardo con un forte incremento del saldo migratorio, dovuto

probabilmente all’allargamento della zona industriale.

L’Ambito presenta quindi un incremento del saldo demografico (saldo naturale + saldo migratorio), tra gli anni

1999 e 2003 del 17% (tab. 16).

40

Un Flash sull’ECONOMIA

Dopo un’analisi approfondita della popolazione e del territorio dell’Ambito risulta importante rilevare la

situazione economica evidenziando la presenza di vari bacini industriali e la crescita di alcuni settori economici.

Tab. 1 - Nuove aziende iscritte nel 2004 alla Camera di Commercio di Ancona. INTERVENTI Camerano Castelf. Loreto Numana Offagna Osimo Sirolo totale

Agricoltura, caccia, silvicoltura

0 3 0 0 0 8 0 11

Pesca e servizi connessi 0 0 0 0 0 0 0 0 Estrazione di minerali 0 0 0 0 0 0 0 0 Attività manifatturiere 1 5 0 0 0 4 0 10

Prod. Distrib. En. elettr, gas 0 0 0 0 0 0 0 0 Costruzioni 0 1 1 1 1 2 1 7

Commerc ingrosso e dettaglio beni pers. e casa

0 8 2 1 0 12 1 24

Alberghi e Ristoranti 0 0 0 1 0 0 1 2 Trasporti magazzinaggio 0 1 0 0 0 2 0 3

Intermediazione monetaria, inform, ricerca

1 0 1 0 0 0 0 2

Attività immobiliari, noleggio, informatica, ric.

2 4 4 2 0 8 1 21

Istruzione 0 0 0 0 0 1 0 1 Sanità e servizi sociali 0 0 0 0 0 0 0 0

Altri servizi pubblici, sociali e personali

0 0 1 0 0 0 0 1

Imprese non classificate 4 5 7 3 0 23 1 43 TOTALE 8 28 16 8 1 60 5 125 Fonte: Ufficio Statistica - Camera di Commercio di Ancona.

41

Dalla lettura della tab. 1, inerente la presenza sul territorio delle aziende, la cosa che emerge

immediatamente che nelle zone non bagnate dal mare, l’interesse della popolazione si concentra sulle attività

agricole, di caccia e di silvicoltura.

Per quanto riguarda i comuni dislocati lungo la costa, le attività di maggior rilievo risultano essere collegate

preliminarmente al 3° settore come la complessa attività alberghiera e della ristorazione, seguite subito dopo

dal commercio. In quest’area dell’ambito sono molto meno presenti tutte le altre forme d’impresa.

Complessivamente, per l’anno 2004, nei comuni che formano l’Ambito Territoriale, si sono registrate 125

nuove attività imprenditoriali, legate maggiormente ancora una volta al settore del commercio (24), attività

immobiliare (21), agricoltura (11) e manifatturiera (10).

Questa tendenza evidenzia a consolidare sempre più quello che già sono considerate le attività di spicco sul

territorio. Minori sono le attività connesse all’istruzione, alla sanità e ai servizi pubblici.

Situazione analoga si rileva per attività alberghiere presenti lungo la costa che hanno registrato solo l’avvio di

2 nuove attività.

05

1015202530354045

agricoltura, caccia, silvicoltura

pesca e servizi connessiestrazione di mineraliattività manifatturiere

Prod. Distrib. Di energia elettr, e gas

Costruzioni

Commerc ingrosso e dettaglio beni pers. e casa

Alberghi e Ristoranti

Trasporti magazzinaggio

Intermediazione monetaria, inform, ricerca Attività immobiliari, noleggio, informatica, ric.

Istruzione

Sanità e servizi sociali

Altri servizi pubblici, sociali e personali

imprese non classificate

CameranoCastelfidardoLoretoNumana OffagnaOsimoSirolototale

Graf. Tab. 1 – Nuove aziende iscritte nel 2004 alla CCA

42

Tab. 2 – Numero aziende cessate. Anno 2004.

INTERVENTI Camerano Castelfid. Loreto Numana Offagna Osimo Sirolo TOTALE Agricoltura, caccia, silvicoltura

0 2 3 0 2 13 1 21

Pesca e servizi connessi 0 0 0 0 0 0 0 0 Estrazione di minerali 0 0 0 0 0 0 0 0 Attività manifatturiere 1 1 2 0 0 8 0 12 Prod. distrib. di energia elettr, e gas

0 0 0 0 0 0 0 0

Costruzioni 0 4 1 1 0 2 0 8 Commerc ingrosso e dettaglio beni pers. e casa

2 7 4 1 0 8 2 24

Alberghi e ristoranti 0 1 0 3 1 0 2 7 Trasporti magazzinaggio.. 0 0 1 0 0 2 0 3 Intermed. monetaria, inform, ricerca

0 0 0 0 0 2 0 2

Attività immobiliari, noleggio, informatica, ric.

0 1 4 0 0 3 0 8

Istruzione 0 0 0 0 0 0 0 0 Sanità e servizi sociali 0 0 0 0 0 0 0 0 Altri servizi pubblici, sociali e personali

0 1 0 2 0 2 0 5

imprese non classificate 0 1 0 0 0 3 0 4 TOTALE 3 18 15 7 3 43 5 94

Fonte: Ufficio Statistica - Camera di Commercio di Ancona.

La tab. 2 evidenzia la situazione delle imprese artigiane cessate, suddivise per forme giuridiche operanti

nell’Ambito Territoriale 13 di Osimo nell’anno 2004.

43

Un dato da tenere in considerazione per lo studio del settore è che nell’ultimo anno sono cessate

complessivamente, nel territorio dell’Ambito Sociale n.13, ben 94 attività.

Anche in questo caso il comune che registra sempre il dato di maggior importanza è il comune capofila,

Osimo, con 43 unità; è seguito a sua volta dai comuni di Castelfidardo (15) e Loreto (7).

Graf. Tab. 2 - Aziende cessate. Anno 2004.

21

0 0

12

0

8

24

73 2

8

0 05 4

05

1015202530

agricoltuara, caccia, silv...

pesca e servizi connessi

estrazione di minerali

attività manifatturiere

Prod. Distrib. Di energia...

CostruzioniCommrc ingrosso e dett...

Alberghi e Ristoranti

Trasporti magazzinaggio..

Intermediazione moneta...

Attività immobiliari, nole...

IstruzioneSanità e servizi sociali

Altri servizi pubblici, soci...

imprese non classificate

44

Tab. 3 - Aziende attive sul territorio dell’Ambito n. 13, distinte per sedi e per tipologia - Camera di Commercio di Ancona. Anno 2004.

INTERVENTI Camerano Castelfid. Loreto Numana Offagna Osimo Sirolo TOTALE

Agricoltura, caccia, silvicoltura 91 221 124 39 51 626 34 1186

Pesca e servizi connessi 4 1 1 11 0 3 5 25

Estrazione di minerali 0 0 0 0 0 1 0 1

Attività manifatturiere 115 457 180 43 11 492 40 1338

Prod. Distrib. Di energia elettr, e gas

0 4 2 0 0 3 0 9

Costruzioni 55 238 132 37 24 509 56 1051

Commerc ingrosso e dettaglio beni pers.

188 406 241 118 30 832 79 1894

Alberghi e Ristoranti 17 27 53 116 5 71 53 342

Trasporti magazzinaggi 16 39 37 11 3 108 11 225

Intermediazione monetaria, inform, ricerca

11 23 21 0 2 70 0 127

Attività immobiliari, noleggio, informatica, ric.

50 134 75 51 5 288 18 621

Istruzione 1 3 3 0 1 7 0 15

Sanità e servizi sociali 0 2 4 1 0 10 0 17

Altri servizi pubblici, sociali e personali

17 56 47 37 6 99 15 277

Imprese non classificate 1 0 0 0 0 4 0 5

Totale 566 1611 920 464 138 3123 311 7133

Fonte: Ufficio Statistica - Camera di Commercio di Ancona.

45

La morfologia del territorio dell’Ambito territoriale nr.13 di Osimo, che va da zone prettamente collinari fino

ad arrivare lungo le coste dell’Adriatico, ha consentito di attivare allo stato attuale un totale di 7133 imprese

artigiane con una evidente maggiore concentrazione nel comune capofila di Osimo (3123) , Castelfidardo

(1611) e a seguire Loreto (920), Camerano (566) e in misura inferiore nei comuni della costa.

Graf. Tab. 3 - Aziende attive sul territorio dell'Ambito n. 13. Anno 2004.

566920

464 311

1611

3123

1380

500

1000

1500

2000

2500

3000

3500

Camerano Castelfidardo Loreto Numana Offagna Osimo Sirolo

Dai dati riportati dalla tab.3 e dal grafico si evidenziano i bacini industriali più rappresentativi del nostro

territorio: Osimo, Castelfidardo e Loreto.

Le aziende maggiormente presenti sono soprattutto quelle relative al settore dell’agricoltura, caccia,

silvicoltura: ciò a dimostrazione che nel nostro territorio il settore primario è ancora molto invasivo.

46

Altre industrie presenti sono quelle manifatturiere e quelle relative al commercio all’ingrosso e al dettaglio. È

importante rilevare le nuove aziende attivate nell’anno 2004, soprattutto relative ad attività immobiliari, di

noleggio, di informatica e ricerca.

Riassumendo la lettura delle 3 tabelle (avvio, cessazione e attività in corso) emerge che il bilancio tra le

attività iniziate (125) e le attività cessate (94) rimane a saldo positivo (+36). Infatti è da notare anche come

su 7.133 imprese attive sul territorio, ben 125 sono nuove.

Degne di rilievo sono anche le neo-nate imprese che appartengono al mondo delle costruzioni, del

commercio, delle attività manifatturiera e del mercato immobiliare.

47

TURISMO L’industria turistica della Provincia di Ancona segna un incremento nel numero di arrivi nell’anno 2003. Il

sistema provinciale fa registrare un aumento dell’1.6% del totale degli esercizi turistici. Sembra importante

rilevare sul nostro territorio la situazione del turismo soprattutto nei Comuni di Numana e Sirolo ad economia

prettamente turistica.

La ricezione strutturale per il settore turistico è concentrata infatti lungo la costa, a Numana che detiene di

gran lunga il maggior numero di strutture e la maggiore capacità ricettiva di tutto il territorio dell’Ambito

Sociale n.13. Numana, oggi, torna in positivo dopo la pessima stagione del 2002 registrando una crescita del

6% nel numero di arrivi, e di quasi il 9% nelle presenze, che segnano il superamento della soglia dei 10 giorni

di permanenza media, inferiore alla metà dello stesso indicatore per le strutture extralberghiere. Numana

detiene il primato per il piu’ alto numero di arrivi in strutture extralberghiere con 48mila arrivi e ben 650mila

presenze, in forte aumento rispetto alla passata stagione.

48

Tab. 4 - Composizione delle movimentazioni nei maggiori Comuni secondo le strutture. Anno 2003.

Composizione % secondo le strutture TOTALI

Comune Arrivi alberghieri

Arrivi extralberghieri

Presenze alberghiere

Presenze extralberghiere

Totale Arrivi

Totale presenze

Camerano 90,16 9,84 87,22 12,78 11.396 27.254

Casteldidardo 100 0 100 0 6.831 13.252

Loreto 60,17 39,83 48,83 51,17 89.895 191.731

Numana 45,16 54,84 27,11 72,89 87.745 894.487

Sirolo 46,88 53,12 35 65 28.575 186.420

Totale Provincia

75 25 54,33 45,67 690.629 3.198.661

Fonte: Ufficio Statistica – Regione Marche. Il turismo del nostro territorio è per lo più di origine nazionale; le presenze straniere rappresentano il 15.9%

nella Provincia di Ancona; in particolare rappresentano un 22.11% a Castelfidardo ed un 18.8% a Sirolo.

La mappa degli esercizi turistici mostra ancora una minor capacità ricettiva dei comuni della fascia collinare

sebbene in crescita rispetto all’anno precedente.

49

Tab. 5 - Composizione della movimentazione secondo la provenienza. Anno 2003.

Composizione % secondo la provenienza

Comune Arrivi Italia Arrivi Estero Presenze

Italia Presenze

Estero Totale Arrivi

Totale Presenze

Camerano 92,94 7,06 92,21 7,79 11.396 27.254

Casteldidardo 77,89 22,11 74,58 25,42 6.831 13.252

Loreto 83,29 16,71 86,67 13,33 89.895 191.731

Numana 88,57 11,43 87,64 12,36 87.745 894.487

Osimo 88,56 11,44 87,36 12,64 21.619 40.333

Sirolo 81,2 18,8 77,56 22,44 28.575 186.420

Totale Provincia

84,1 15,9 85,76 14,24 690.629 3.198.661

Fonte: Ufficio Statistica – Regione Marche.

50

LA FAMIGLIA E IL DISAGIO ADULTO

IL QUADRO DI RIFERIMENTO.

L’istituzione famiglia continua a vivere periodi di evoluzione e cambiamento che permettono di fare

considerazioni sul suo continuo divenire da un punto di vista strutturale e relazionale-affettivo.

L’analisi relativa alla famiglia risulta particolarmente interessante. Nella popolazione residente in famiglia

emerge una netta predominanza di femmine (tab.1), e questo dato si riscontra anche nella popolazione

residente in convivenza. Il numero delle convivenze registrate non risulta essere ancora significativo se

confrontato con il numero delle famiglie.

Questi dati sono in linea con i dati della Regione Marche in cui la popolazione residente è caratterizzata da una

prevalente componente femminile (51.4% nell’anno 2003) correlata alla maggiore longevità della donna

all’interno del fenomeno generale del progressivo invecchiamento della popolazione.

51

LA FAMIGLIA

Tab. 1 - Popolazione residente in famiglia e in convivenza al 31/12/2003.

COMUNE POP. RESIDENTE IN FAMIGLIA POP.RESIDENTE IN

CONVIVENZA AL 31/12/2003

M F TOT M F TOT FAMIGLIE Convivenze

Nr.Medio

comp.

famiglia

Camerano 3203 3375 6578 6 17 23 2402 2 2,7

Castelfidardo 8645 8910 17555 16 29 45 6378 7 2,8

Loreto 5350 5787 11137 90 293 383 4121 36 2,7

Numana 1698 1737 3433 2 2 4 1570 2 2,2

Offagna 866 914 1780 0 6 6 642 1 2,8

Osimo 14512 15105 29617 53 110 163 11167 17 2,7

Sirolo 1612 1762 3374 0 2 2 1385 1 2,4

TOTALE

AMBITO 35886 37590 73474 167 459 626 27665 66 2.61

Fonte: ISTAT.

È inoltre importante evidenziare il numero medio dei componenti per famiglia: nel Comune di Numana il

numero medio si trova al di sotto della media dell’ Ambito. Il dato potrebbe essere legato al più alto indice di

vecchiaia e di invecchiamento della popolazione di questo Comune.

52

Tab. 2 - Serie storica del numero medio di componenti della famiglia. Anni 1999/2003.

COMUNI 1999 2001 2003 % di variazione

Camerano 2,1 2,7 2,7 0.6

Castelfidardo 2,6 2,7 2,8 0.2

Loreto 2,7 2,7 2,7 0

Numana 2,8 2,1 2,2 -0.6

Offagna 2,8 2,7 2,8 0

Osimo 2,9 2,1 2,7 -0.2

Sirolo 2,5 2,4 2,4 -0.1

TOTALE AMBITO 2,6 2,5 2,6 0

Fonte: ISTAT.

Graf. Tab. 2 - Serie storica del numero medio di componenti della famiglia

0 0,5

1 1,5

2 2,5

3 3,5

1999 2001 2003 anno

valo

re Camerano

Castelfidardo Loreto Numana Offagna Osimo Sirolo

53

La tab. 2 e il grafico mettono in evidenza la serie storica e la variazione del numero medio dei componenti

delle famiglie. Da sottolineare è il decremento nei Comuni di Numana (-0.6%), Sirolo (-0.1%) e Osimo (-

0.2%), mentre la variazione di Ambito è uguale a zero. Il numero medio dei componenti della famiglia ha

subito un declino nel 2001, con una graduale ripresa negli anni successivi. Queste variazioni non sono in linea

con l’andamento medio della popolazione dell’Ambito (+2.15%), ciò probabilmente dovuto alle difficoltà di

ordine economico, culturale, organizzativo e relazionale. Da rilevare, inoltre, il crescente fenomeno delle

convivenze.

Tab. 3 - Numero delle famiglie e delle convivenze. Anno 2003. (Valori assoluti e valori relativi).

COMUNI Residenti Nr. Famiglie % Famiglie N°Convivenze % Convivenze

Camerano 6601 2402 36,39 2 0,03

Castelfidardo 17600 6378 36,24 7 0,04

Loreto 11520 4121 35,77 36 0,31

Numana 3439 1570 45,65 2 0,06

Offagna 1786 642 35,95 1 0,06

Osimo 29780 11167 37,50 17 0,06

Sirolo 3376 1385 41,02 1 0,03

TOTALE AMBITO 74102 27665 37,33 66 0,09

Fonte:ISTAT

54

Tab. 4 - Serie storica delle famiglie e variazione percentuale. Anni 1999 - 2003

COMUNI 1999 2000 2001 2002 2003 Variazione numerica

periodo 1999-2003.

Camerano 2182 2204 2336 2352 2402 220

Castelfidardo 5747 5886 6043 6195 6378 631

Loreto 4333 4348 4099 4103 4121 -212

Numana 1592 1699 1750 1774 1570 -22

Offagna 589 598 611 632 642 53

Osimo 10538 10756 10891 10994 11167 629

Sirolo 1299 1322 1343 1367 1385 86

TOTALE AMBITO 26280 26813 27073 27417 27665 1385

Fonte: SISTAR – Regione Marche.

Dalla Tab. 4 e dal grafico riportato nella pagina seguente è possibile osservare l’aumento

progressivo del numero delle famiglie in tutti i comuni dell’Ambito. L’incremento è maggiore

soprattutto nei Comuni di Camerano (+ 220) e di Castelfidardo (+ 631), mentre si registra un

decremento nel Comune di Loreto (- 212) e nel Comune di Numana (- 22). Questi valori si discostano

dalla media dell’Ambito XIII (+ 1385), in particolare, è interessante osservare l’andamento del

numero delle famiglie nel Comune di Numana che raggiunge il valore massimo nel 2002 (1774) per

poi diminuire bruscamente nell’anno seguente (1570).

55

Graf. Tab. 4 - Serie storica delle famiglie

0

2000

4000

6000

8000

10000

12000

5747

anno

serie

Camerano

Castelfidardo

Loreto

Numana

Offagna

Osimo

Sirolo

56

Tab. 5 –Serie storica dei matrimoni. Anni 1999/2003.

COMUNI

1999 2000 2001 2002 2003

Variazione

numerica

nel periodo

1999-2003.

Camerano 39 40 37 16 37 -2

Castelfidardo 41 50 48 64 44 3

Loreto 104 140 114 48 65 -39

Numana 36 33 41 43 38 2

Offagna 14 21 19 10 11 -3

Osimo 135 147 246 140 163 +28

Sirolo 20 23 25 14 27 7

TOTALE AMBITO 389 454 530 335 385 -4

Fonte: Servizio Anagrafe Comunali.

Dai dati riportati in tab. 5 è possibile evidenziare la leggera variazione negativa (-4) relativa ai matrimoni sul

territorio. Da rilevare il valore negativo nel Comune di Loreto, Offagna e Camerano.

Questi dati potrebbero essere in linea con i dati regionali, infatti gli eventi matrimoniali, nelle Marche,

mostrano un tasso di nuzialità leggermente inferiore a quello nazionale e dell’Italia centrale (fonte: Istat).

57

Tab. 6 – CONIUGATI e DIVORZIATI divisi per comune e per genere.

Valori assoluti e relativi. Anno 2003.

COMUNI

Totale

M Coniugati Divorziati

%

Divorziati

sulla

pop.ne

maschile

Totale

F Coniugati Divorziati

%

Divorziati

sulla

pop.ne

femminile

M + F

Camerano 3165 1718 18 0,57 3366 1732 23 0,68 6531

Castelfidardo 8449 4708 60 0,71 8777 4728 83 0,95 17226

Loreto 5380 2902 7 0,13 5938 2948 22 0,37 11363

Numana 1640 871 34 2,07 1701 867 35 2,06 3341

Offagna 851 457 7 0,82 898 457 8 0,89 1749

Osimo 14464 7836 114 0,79 15140 7897 146 0,96 29604

Sirolo 1608 866 25 1,55 1747 868 19 1,09 3355

TOTALE AMBITO 35557 19358 265 0,75 37567 19497 336 0,89 73169

Fonte: ISTAT.

La tab. 6 evidenzia la maggiore percentuale di divorziate femmine (0.89%) rispetto ai divorziati

maschi (0.75%); i Comuni di Numana e di Sirolo sono quelli che presentano la più alta percentuale di

questo fenomeno.

58

In relazione agli eventi riguardanti la famiglia ci è sembrato importante rilevare la Domanda e l’ Offerta

di alloggi di E.R.P. (Edilizia Residenziale Pubblica ) nel Comune più popoloso dell’ Ambito: Osimo.

Il diritto alla casa resta l’obiettivo primario per tutti e, quindi, da tutelare secondo le esigenze delle diverse

realtà locali. A questo proposito è da segnalare la richiesta alloggiativa presentata dalle famiglie di immigrati

che risiedono nel nostro territorio.

Questo tipo di intervento è in linea con l’evoluzione delle politiche di Welfare in materia sociale, che

hanno negli ultimi anni evidenziato la necessità di fornire sostegno alle famiglie attraverso interventi mirati

come le assegnazioni degli alloggi ERP ai sensi della L.R. 22/07/97, N. 44.

Tab. 7 – COMUNE DI OSIMO - Numero richieste delle case popolari. Anni 1999/2006.

ANNI Totale

richiedenti

Osimani

residenti

da + 10 anni

Osimani

residenti da - 10

anni

Stranieri

31/12/1999

31/12/2001 151 70 45 35

09/05/2002

08/05/2004 108 35 29 44

08/07/2004

07/07/2006 130 29 45 56

Fonte: Servizi Sociali– Comune di Osimo.

59

Tab. 8 – COMUNE DI OSIMO - Rappresentazione percentuale delle richieste di alloggi di ERP. Anni 1999/2006.

ANNI

Osimani

residenti

da + 10 anni

Osimani

residenti da - 10 anni Stranieri

31/12/1999 - 31/12/2001 46,36 29,80 23,18

09/05/2002 - 08/05/2004 32,41 26,85 40,74

08/07/2004 - 07/07/2006 22,31 34,62 43,08

Fonte: Servizi Sociali – Comune di Osimo.

05

10

15

20

2530

35

40

45

50

valo

ri pe

rcen

tuali

osim

ani

reside

nti d

a

+ 10

ann

i

osim

ani

reside

nti d

a -

10 ann

i

stra

nier

i

Graf. Tab. 8 - Rappr. % delle richieste di alloggi ERP. Anni 1999/2006.

31/12/1999 - 31/12/2001

09/05/2002 - 08/05/2004

08/07/2004 - 07/07/2006

60

Dalle tab. 7-8 e dal grafico è possibile evidenziare la più elevata richiesta di case popolari da parte dei

cittadini osimani residente da più di 10 anni.

Tra il 2004 e il 2006 si riscontra un aumento delle richieste soprattutto da parte dei cittadini stranieri

(43.08%) e da parte di residenti da meno di 10 anni ad Osimo (34.62%). Questo dato potrebbe rappresentare

il fenomeno della migrazione interna. Non solo: le richieste di assegnazione di case popolari riguarda anche

molte famiglie monoreddito, nuclei familiari di anziani, giovani coppie o genitori soli con figlio a carico.

Tab. 9 – COMUNE DI OSIMO - Numero delle assegnazioni di case popolari. Anni 1999/2006.

ANNI Totale

Assegnazioni

Osimani

residenti

da + 10 anni

Osimani

residenti da - 10

anni

Stranieri

31/12/1999 - 31/12/2001 159 16 2 10

09/05/2002 - 08/05/2004 108 5 2 14

08/07/2004 - 07/07/2006 130 2 3 4

Fonte: Servizi Sociali – Comune di Osimo.

61

Tab. 10 – COMUNE DI OSIMO - Rappresentazione percentuale delle assegnazioni di case popolari.

Anni 1999/2006.

ANNI

Osimani

residenti da più

di 10 anni

Osimani

residenti da

meno di 10

anni

Stranieri Totale

31/12/1999 - 31/12/2001 10,06 1,26 6,29 100

09/05/2002 - 08/05/2004 4,63 1,85 12,96 100

08/07/2004 - 07/07/2006 1,54 2,31 3,08 100

Fonte: Servizi Sociali – Comune di Osimo.

0

2

4

6

8

10

12

14

valo

ri pe

rcen

tual

i

Osi

man

i

resi

dent

i da

più

di 1

0

anni

Osi

man

i

resi

dent

i da

men

o di

10

anni

Stra

nier

i

Graf. Tab. 10 - Rappr. % delle assegnazioni di case popolari

31/12/1999 - 31/12/2001

09/05/2002 - 08/05/2004

08/07/2004 - 07/07/2006

62

Dai dati delle tab. 9-10 e dal grafico si evidenzia che le assegnazione di alloggi sono state effettuate in larga

parte nei confronti di cittadini stranieri, elevando le disponibilità per il 12.96% soprattutto nel biennio

09/05/2002 e 08/05/2004.

I dati stanno a dimostrare la sempre più elevata presenza di stranieri che rientrano nei parametri economici di

assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, costituiscono la maggioranza anche nella graduatoria

delle famiglie con maggior numero di componenti.

Il caro affitto è causa dell’impoverimento di tante famiglie residenti nel nostro territorio costrette a rivolgersi

alla struttura pubblica per avere un alloggio a canone calmierato, più rispondente alle loro entrate. Questo

fenomeno determina, talvolta, un ritorno alla convivenza tra famiglie provenienti dallo stesso ceppo (genitori,

figli con le rispettive famiglie).

63

IL DISAGIO ADULTO

Quelli riportati nella tab. 11 sono dati relativi ai servizi di Salute Mentale e del Sert (servizio

tossicodipendenze) della Zona Territoriale n. 7 – ASUR Marche.

Gli interventi che riguardano il disagio psichico richiedono un elevato livello di integrazione socio-sanitaria e si

realizzano attraverso l’adozione di strumenti operativi a livello territoriale tra i Comuni dell’Ambito e il

Dipartimento di Salute Mentale

Tab. 11 – N. soggetti afferiti al SERVIZIO TOSSICODIPENDENZE. Serie storica anni 2002/2004.

2002 2003 2004

Toss. Alcol. Altro Tot. Toss. Alcol. Altro Tot. Tossi Alcol. Altro Tot.

NUOVI

UTENTI

presi

In carico

nell’anno

40 38 0 78 57 66 2 125 51 116 15 182

Totale

utenti 146 110 3 259 180 141 5 326 178 214 18 410

Fonte: Sert – Zona Territoriale 7 – ASUR MARCHE.

64

Tab. 12 – N. soggetti in carico al Sert. Serie storica anni 2002/2004.

2002 2003 2004

Toss. Alcol. Altro Tot. Tossico Alcol. Altro Tot. Toss. Alcol. Altro Tot.

NUOVI

UTENTI

presi in

carico

nell’anno

9 8 0 17 13 9 0 22 11 11 1 23

Totale

utenti 99 40 1 140 102 32 0 136 115 48 2 165

Fonte:Sert – Zona Territoriale 7 – ASUR MARCHE.

Dalle precedenti tabelle (tab. 11-12) emerge un incremento significativo sia dei soggetti afferiti al Sert tra il

2002 e il 2004, sia dei soggetti presi in carico dal servizio.

Nello stesso periodo, gli utenti presi in carico sono aumentati del 15%, soprattutto tossicodipendenti.

Particolarmente significativa è la tab. 11 che evidenzia il numero sempre più crescente degli alcolisti registrati

dal servizio, tra il 2002 e il 2004 (+67.2%).

65

I dati rilevati testimoniano la complessità del problema in crescita; per lo stesso motivo è importante

evidenziare i soggetti afferiti ed in carico al servizio in relazione al sesso e all’età come mostrato dalle tab.

13-14.

Tab. 13 – UTENTI AFFERITI al Dipartimento delle Dipendenze in rapporto al sesso e all’età. Anni 2002 – 2004

AFFERITI Maschi Femmine

12-18 anni 19-65 anni 12-18 anni 19-65 anni >= 66 anni

Anno 2002 4 222 1 27 2

Anno 2003 5 285 3 33 1

Anno 2004 6 356 4 42 3

Fonte:Sert – Zona Territoriale 7 – ASUR MARCHE.

Tab. 14 – UTENTI IN CARICO al Dipartimento delle Dipendenze in rapporto al sesso e all’età. Anni 2002 – 2004

UTENTI IN CARICO Maschi Femmine

12-18 anni 19-65 anni 12-18 anni 19-65 anni >= 66 anni

Anno 2002 1 119 1 16 1

Anno 2003 2 109 - 22 1

Anno 2004 1 133 2 25 3

Fonte:Sert – Zona Territoriale 7 – ASUR MARCHE.

66

I dati della tab. 14 rilevano un progressivo invecchiamento dell’utenza transitata al servizio; dall’anno 2002 al

2004 c’è stato un aumento delle prese in carico dei soggetti con età tra i 19-25 anni sia maschi (+14) sia

femmine (+4).

Aumentano i minori afferiti al servizio, soprattutto maschi, mentre rimangono quasi invariati negli anni i

minori presi in carico.

Le problematiche relative al disagio adolescenziale e all’uso di sostanze emergono probabilmente nell’ambito

della scuola, attraverso le consulenze dei CIC e dei progetti attivati in molte istituzioni scolastiche.

Nell’area del disagio adulto rientra con una particolare rilevanza la salute mentale. I dati sotto riportati sono

stati forniti dal Centro di Salute Mentale del Distretto Sud e le prestazioni fornite riguardano essenzialmente

visite ambulatoriali, domiciliari, lavoro terapeutico individuale, con la famiglia e di gruppo, attività di

formazione al lavoro, psicoterapia e valutazione psicodiagnostica.

67

Tab. 15 – Numero di UTENTI IN CARICO AL CENTRO DI SALUTE MENTALE Distretto Sud –

Zona Territoriale n.7 – ASUR Marche.

ANNO

2002 2003 2004

Nuovi utenti presi in carico nell’anno 170 393 402

Totale utenti 404 921 967

Utenti con un solo contatto ambulatoriale 62 92 88

Fonte: Csm – Distretto Sud. Zona 7 – Asur Marche.

Graf. Tab. 15 - N. utenti in carico al CSM

0

200

400

600

800

1000

1200

2002 2003 2004

anni

uten

ti

Nuovi utenti presi incarico nell’annoTotale utenti

Utenti con un solocontatto ambulatoriale

68

Tab. 16 – Numero di utenti DOMICILIARI e numero di RICOVERI Anni 2003-2004.

ANNO

2002 2003 2004

Utenti in assistenza domiciliare o casa di

riposo 105 Np 117

Visite domiciliari 1083 Np 142

N. ricoveri in SPDC/Clinica Psichiatrica np 28 20

Fonte: Csm – Distretto Sud. Zona 7 – Asur Marche.

Le tab. 15-16 riportano la situazione degli utenti in carico al Centro di Salute Mentale negli anni

2002-2004.

È da rilevare l’incremento del 57.7% dei nuovi utenti presi in carico ogni anno e l’aumento del 58%

del numero di soggetti in carico al servizio tra l’anno 2002 e il2004.

Ciò testimonia la sempre più crescente diffusione dei disturbi mentali sia di tipo psicotico sia

nevrotico.

Solo nell’anno 2004 ci sono state programmate 142 visite domiciliari, mentre 1083 sono state le visite

effettuate fino all’anno 2002.

69

Occorre considerare, inoltre, i disturbi mentali che affliggono la popolazione anziana, soprattutto le

demenze nelle loro diverse espressioni; proprio per questo è da rilevare un incremento dell’assistenza

domiciliare integrata anche verso le case di riposo per i soggetti non autosufficienti (+12).

È importante ricordare il Progetto “La Rete del Sollievo”, realizzato all’interno dell’Ambito con il

cofinanziamento dei Comuni dell’Ambito, della Zona Territoriale n.7 e dalla Regione Marche.

Il progetto ha lo scopo di promuovere l’integrazione socio-sanitaria nel territorio, mettendo in rete le

risorse presenti.

Il servizio ha come obiettivo l’organizzazione di una serie di interventi volti all’inclusione sociale di

soggetti affetti da disturbi psichici e il sostegno alle loro famiglie.

Gli interventi favoriscono:

• Una azione preventiva verso nuove cronicità;

• Un sistema sociale di accoglienza e presa in carico contro l’isolamento e la solitudine delle

famiglie a contatto quotidiano con la malattia;

• Una rete di interventi sociali integrati, affinché il malato e la sua famiglia siano i protagonisti e

non solo coloro che ne usufruiscono;

70

• Il recupero delle capacità di sperimentare relazioni interpersonali, utilizzando attività

socializzanti in un contesto protetto.

La Rete del Sollievo si è sviluppata come:

• Punto di ascolto e di informazione sul disagio ed accoglienza delle problematiche relative alla

malattia mentale.

• Luogo di socializzazione (laboratori di decoupage, di cartapesta, cinema, corso di informatica

applicata);

• Gruppi di auto-mutuo aiuto (ansia e attacchi di panico, motivazione al lavoro, depressione);

• Spazio di promozione della salute mentale;

• Agenzia di collocamento mirato;

• Spazio per i familiari.

71

MINORI - GIOVANI

Dall’analisi generale della popolazione è possibile evidenziare la tendenza all’invecchiamento con un indice

percentuale di Ambito del 145.75. L’indice di dipendenza, inoltre, misura di quanto la popolazione non attiva

gravi su quella attiva (53.90%).

Per contro, da qualche anno si sta assistendo al progressivo decremento del numero dei minori presenti sul

territorio.

Tab. 1 – Rappresentazione percentuale della popolazione residente divisa per classi di età.

Anno 2003.

Comuni % popolazione

0-4

% popolazione

5-9

% popolazione

10-14

% popolazione

15-19

% popolazione

20-64

% popolazione

65 e oltre

Camerano 4,2 4,8 4,4 4,7 60,2 21,7

Castelfidardo 5,1 4,5 4,9 4,8 61,3 19,5

Loreto 4,4 4,6 4,5 4,4 59,9 22

Numana 4,9 4 4,4 4 63,9 18,7

Offagna 4,8 4,7 4,4 5 61,7 19,4

Osimo 4,5 4,7 4,9 4,9 60,9 20

Sirolo 4,4 4,6 3,8 3,3 61,7 22,1

Fonte: Sistar – Regione Marche.

72

Tab. 2 - Numero di minori residenti divisi per classe di età.

Fasce età

/Comuni Camerano Castelfidardo Loreto Numana Offagna Osimo Sirolo AMBITO

0 – 4 276 881 505 164 84 1339 149 3398

5 – 9 312 772 527 135 82 1403 156 3387

10 – 14 290 837 516 147 77 1448 129 3444

15 – 19 309 819 504 133 88 1459 110 3422

Fonte: Sistar – Regione Marche.

0 200 400 600 800

1000 1200 1400 1600

minori

Camerano Loreto Offagna Sirolo

comuni

Graf. Tab. 2 - Distrib. pop. minorile sul territorio

/Comuni 0 :: 4 5 :: 9 10 :: 14 15 :: 17

73

Analizzando la tab. 1 – 2 ed il grafico possiamo vedere che il numero dei minori è inferiore a quello della

popolazione adulta residente in tutti i Comuni dell’Ambito. Nel Comune di Osimo è maggiore il numero dei

giovani di età compresa tra i 10 e i 19 anni (+ 6%) rispetto al numero dei minori con età compresa tra gli 0 e

i 9 anni. La stessa situazione si presenta nel Comune di Camerano. È leggermente diversa la situazione nei

Comuni di Castelfidardo, Numana e Loreto dove è maggiore il numero dei minori di età compresa tra gli 0 e i 9

anni.

È particolarmente utile rilevare la situazione dei minori stranieri residenti sul nostro territorio e l’incremento

accertato dall’anno 1999 al 2003 (tab. 3).

Tab. 3 – Serie storica dei minori extracomunitari residenti. Anni 1999-2003.

Comuni 1999 2000 2003

Camerano 15 20 27

Castelfidardo 66 82 161

Loreto 37 53 71

Numana 34 36 47

Offagna 3 4 11

Osimo 153 199 299

Sirolo 9 7 9

Totale Ambito 317 401 625

Fonte: Sistar – Regione Marche.

74

Nella tab. 3 si analizza il numero dei minori extracomunitari negli anni 1999-2003.

La tendenza è in aumento in tutti i Comuni dell’Ambito (+ 49.28%). Significativo è il dato rilevato per il

Comune di Osimo (+ 48.9%) e per Castelfidardo (+ 59%), probabilmente a causa dell’incremento del bacino

industriale di quest’ultimo.

Considerando i dati sopra indicati, risulta importante presentare una panoramica generale dei servizi per la

prima infanzia essenziali per il supporto che offrono a nuclei familiari con bambini piccoli. La nostra Regione ha

emanato a riguardo la L.R. n. 9 del 13 maggio 2003 “Disciplina per la realizzazione e gestione dei

servizi per l’infanzia, per l’adolescenza e per il sostegno alla funzione genitoriale e alla famiglia”,

che ha concretizzato importanti modifiche ai servizi per la prima infanzia, nelle modalità di attuazione e nel

riconoscimento dei vari tipi di servizi offerti.

Per ciò che riguarda il servizio di asilo nido, si è assistito ad una profonda evoluzione organizzativa: da luogo

esclusivamente funzionale alla domanda di accudimento dei figli, da parte di famiglie con madri lavoratrici e

prive di altre risorse familiari (nonni), è divenuto luogo finalizzato all’educazione e alla socializzazione del

bambino, oltre che un’opportunità di crescita e di confronto per i genitori.

75

Lo schema sotto presentato mostra la situazione degli asili nido sul nostro territorio.

Comuni N. Nidi d'Infanzia Ricettività Lista di Attesa Educatori

Camerano 1 Nido Comunale 42

Lattanti non residenti 15

Lattanti residenti 5

Divezzi non residenti 4

Divezzi residenti 11

ed. di ruolo 4

ed. della coop 5

1 Nido Comunale “Il

girotondo” 28 4 4

Castelfidardo 1 Nido Privato “il Covo dei

Birichini”convenzionato con il

Comune

25 - 4

Loreto 1 Nido Comunale 30 Lattanti residenti 25

Lattanti non residenti 21

ed. 6 di ruolo + 1 part time

+ 1 coop.

Asilo Nido “Collefiorito”

46 (28

divezzi, 18

lattanti)

Collefiorito 65 Collefiorito 4+1

Osimo

Asilo nido “Cullaverde”

28

(14 divezzi,

12 lattanti)

Cullaverde 51 Cullaverde 7+1

Sirolo 1 Nido Comunale 15 8 residenti fuori comune 6

Totale 7 214 201 44

Fonte: Servizi Sociali Comunali – Ambito Sociale Territoriale n. 13.- Luglio 2005

76

Dai dati forniti dai Servizi Sociali Comunali si ottiene il numero dei bambini in lista di attesa, rilevante per i

Comuni di Osimo, Camerano e Loreto. La crescente domanda rispetto alla ricettività reale dei servizi è dovuta

essenzialmente alla profonda trasformazione della famiglia, alla crescita della flessibilità del lavoro, alle nuove

esigenze delle donne e all’aumento del processo di maturazione culturale e psicopedagogico.

Altri servizi integrativi al nido sono i Centri per l’Infanzia che possono accogliere bambini dai 3 mesi ai 3 anni e

gli spazi per bambini e famiglie per la promozione e il sostegno del ruolo genitoriale, previsti con la Legge n.

285/97 e riconosciuti con la LR n. 9/2003.

I centri per l’infanzia rispondono alle esigenze dei genitori che vogliono far fare un’esperienza socializzante

“breve” ai propri figli, in attesa dell’ inserimento alla scuola dell’infanzia.

Altri dati significativi sono quelli attinenti la scuola.

Il nostro territorio offre 8 Istituti Comprensivi che raccolgono una popolazione scolastica di 7305 alunni (anno

scolastico 2004/2005), di cui 483 sono studenti extracomunitari. La presenza media di alunni extracomunitari

sul nostro territorio è del 6.6%.

La tab. 4/A sotto indicata mostra la mappa degli Istituti Comprensivi e degli Istituti d’Istruzione Superiore

presenti sul territorio dell’Ambito.

77

Tab. 4/A – Istituti Comprensivi e popolazione studentesca. Anno scolastico 2004-2005.

N. Alunni

Comune Istituti

Comprensivi Scuole Plessi Maschi Femmine

N. alunni

extracomunitari

% di alunni

extracomunitari

Scuola

dell'Infanzia 4 102 99 9 4,5

Scuola

Elementare 1 156 168 18 5,5

CAMERANO

Istituto

Comprensivo di

Camerano

Scuola Media 1 97 92 8 4,2

Scuola

dell'Infanzia 2 120 102 25 11,3

Scuola

Elementare 2 227 181 54 13,2

Istituto

Comprensivo

"Mazzini" di

Castelfidardo Scuola Media 1 113 94 21 10,1

Scuola

dell'Infanzia 3 96 141 9 3,8

Scuola

Elementare 2 161 144 12 3,9

CASTELFIDARDO

Istituto

Comprensivo

"Soprani" di

Castelfidardo Scuola Media 1 159 137 14 4,7

Scuola

dell'Infanzia 3 56 42 9 9,2

Scuola

Elementare 3 139 132 29 10,7

NUMANA/

SIROLO

Istituto

Comprensivo di

Numana e Sirolo

Scuola Media 1 90 87 10 5,4

78

N. Alunni

Comune Istituti

Comprensivi Scuole Plessi Maschi Femmine

N. alunni

extracomunitari

% di alunni

extracomunitari

Scuola

dell'Infanzia 3 126 100 9 4,0

Scuola Elementare 3 262 238 8 1,6 LORETO

Istituto

Comprensivo

Scuola Media 1 205 188 27 6,9

Scuola

dell'Infanzia 4 148 105 23 9,1

Scuola Elementare 3 261 267 35 6,6

Istituto

Comprensivo

"Bruno da

Osimo" Scuola Media 2 137 128 21 7,9

Scuola

dell'Infanzia 4 138 94 15 6,5

Scuola Elementare 4 313 274 40 6,8

Istituto

Comprensivo

"Trillini" Scuola Media 2 186 142 37 11,3

Scuoladell'Infanzia 4 181 80 10 3,8

ScuolaElementare 4 220 194 14 3,4

OSIMO

OSIMO

OSIMO

OFFAGNA

Istituto

Comprensivo

"Cesare

Leopardi" Scuola Media 2 219 164 26 6,8

Totale AMBITO 60 3912 3393 483 6.6

Fonte: Istituti Comprensivi dell’Ambito Territoriale Sociale n. 13.

79

La tabella successiva mette in evidenza la situazione dell’offerta formativa degli Istituti Superiori del nostro

territorio (Tab. 4/B) che nell’anno scolastico 2003/2004 si articolava all’interno dei 7 Istituti Superiori

presenti.

La scuola secondaria accoglie un numero di ragazzi che, a livello regionale, raggiunge le 66.441 unità, mentre

nell’Ambito n. 13 gli studenti sono 2740. Gli alunni che frequentano le scuole del territorio rappresentano il

4.12% della Regione Marche.

Graf. Tab.4/A - Percentuale di alunni stranieri sul totale degli studenti iscritti. Istituti Comprensivi. Anno scolastico 2004 - 2005

4,5 4,2 11,3

10,1 4,7 4,0 1,6 6,9 9,2 10,7

9,1 6,6 7,9 6,5 6,8 11,3 3,4 6,8

5,5 13,2

3,8

5,4

3,9 3,8

0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0 14,0

Istituto Comprensivo di Camerano

Istituto Comprensivo "Mazzini" di Castelfidardo

Istituto Comprensivo "Soprani" di Castelfidardo

Istituto Comprensivo

Istituto Comprensivo di Numana e SiroloIstituto Comprensivo "Bruno da Osimo"

Istituto Comprensivo "Trillini"

Istituto Comprensivo "Cesare-Leopardi"

80

Tab. 4/B – Istituti d’Istruzione Superiore e popolazione studentesca. Anno scolastico

2004/2005.

N. Alunni

Comune Istituti

Superiori Scuole Plessi Maschi Femm.

N. alunni

extracom.

% di alunni

extracom.

LORETO

Istituto

d'Istruzione

Superiore

Einstein

ITC -

Alberghiero -

Loreto

2 400 336 43 5,8

Liceo

classico-

scientifico

2 167 311 3 0,6

OSIMO

Istituto

d'Istruzione

Superiore

Corridoni -

Campana Osimo ITCG 1 360 344 14 2,0

OSIMO

CASTELFIDARDO

Istituto Superiore

M. Laeng

Osimo

Castelfidardo

I.S.I.S. 2 692 130 50 6,1

Totale 7 1619 1121 110 4

Fonte: Istituti Superiori dell’Ambito n. 13.

81

I dati riportati dalla tab. 4/A mostrano la sempre più consistente presenza di alunni extracomunitari,

soprattutto nelle Scuole Elementari di Castelfidardo (13%) e Numana (10.7%). Una consistente percentuale di

minori immigrati è presente anche nelle scuole medie di Osimo: questo conferma la presenza di famiglie

straniere che si stabiliscono soprattutto presso le nuove zone industriali dell’Ambito.

La stessa situazione è presente anche nelle Scuole d’Istruzione Superiore, in particolare presso gli istituti

professionali di Osimo e Loreto (Tab. 4/B).

P Graf. Tab. 4/B - Percentuale di alunni stranieri sul totale degli studenti iscritti. Istituti superiori. Anno scolastico 2004 – 2005.

2,0

6,1

0,6

5,8

0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 6,0 7,0

Istituto d'Istruzione Superiore Einstein

Istituto d'Istruzione Superiore Corridoni - Campana Osimo

Istituto Superiore Laeng Osimo Castelfidardo

82

La tab. 5 sotto indicata mette in evidenza la popolazione in età scolare e la percentuale di questa sulla

popolazione residente.

Tab. 5 – Numero minori in età scolare e percentuale sulla popolazione residente. Anno 2003.

Comuni Ambito XIII età 5-9 anni età 10-14 anni totale minori % 5-9 sul

totale minori

% 10-14 sul

totale minori

Camerano 312 290 1187 26,28 24,43

Castelfidardo 772 837 3309 23,33 25,29

Loreto 527 516 2052 25,68 25,15

Numana 135 147 579 23,32 25,39

Offagna 82 77 331 24,77 23,26

Osimo 1403 1448 5649 24,84 25,63

Sirolo 156 129 544 28,68 23,71

Ambito 3387 3444 13651 24,81 25,23

Fonte: Sistar – Regione Marche.

83

Da tale analisi emerge che i Comuni di Camerano, Loreto e Sirolo presentano una maggiore percentuale di

minori con età compresa tra i 5 e i 9 anni (scuola elementare), mentre negli altri comuni è più elevata la

percentuale dei minori frequentanti le scuole medie. Confrontando questi dati con quelli dell’anno 2000 è

possibile rilevare una diminuzione della media dell’Ambito per i minori con età compresa tra i 5 e i 9 anni

(28.1% nel 2000 contro 24.81% nel 2003), mentre si verifica un aumento dei minori frequentanti la scuola

media (20.8% nel 2000 contro il 25.3% del 2003).

Graf. Tab. 5 - Rappresentazione grafica della percentuale dei minori.

26,28

24,77

24,84

28,68

24,43

25,29

25,15

25,39

23,26

23,71

23,32

25,68

23,33

25,63

0,00 5,00 10,00 15,00 20,00 25,00 30,00 35,00

Camerano

Castelfidardo

Loreto

Numana

Offagna

Osimo

Sirolo

% 10-14 sultotale minori

% 5-9 sultotale minori

84

Considerando la scuola un luogo in cui è possibile attivare percorsi di prevenzione sul disagio ed attivare degli

interventi per l’individuazione di soggetti a rischio di devianza, è importante rilevare la realtà “droga” tra i

giovani dell’Ambito n. 13.

La Relazione al Parlamento, redatta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, mostra nelle Marche

rispetto alle altre regioni, un valore di affluenza ai Sert dei giovani tra i 14-25 anni tra i più elevati.

La tipologia di utenza dei Sert, distinta per fascia di età e sesso, ha una connotazione prevalentemente

maschile (3795 maschi e 653 femmine) mentre, nella distinzione per fasce d’età, si nota che i giovani tra i 15-

19 anni sono il 4.8% del totale.

I dati oggettivi di minori afferiti al servizio e di quelli in carico sono stati forniti dal Servizio delle Dipendenze

del Distretto Sud – Zona Territoriale 7 – Asur Marche.

Tab. 6 – Numero dei soggetti minorenni AFFERITI al Sert. Serie storica. Anni 2002-2004.

anni N. soggetti MINORENNI che si sono rivolti al SERT

Maschi Femmine Totale

Età 12-18 Età 12-18 Età 12-18

2002 4 1 5

2003 5 3 8

2004 7 5 12

Fonte: Sert – Zona Territoriale 7 – Asur Marche.

85

Tab. 7 – Numero dei soggetti MINORENNI i IN CARICO al SERT Serie storica. Anni 2002-2004.

anni N. sogg. In carico al Servizio Totale

Maschi Femmine

Età 12-18 Età 12-18 Età 12-18

2002 1 1 2

2003 2 0 2

2004 1 2 3

Fonte: Sert – Zona Territoriale 7 – Asur Marche.

Graf. Tab. 6 - Rappresentazione grafica dei soggetti afferiti al Servizio. Anni 2002- 2004

0 1 2 3 4 5 6 7 8

2002 2003 2004

Maschi Età 12-18

Femmine Età 12-18

86

I dati evidenziano l’uso e l’abuso di sostanze (alcol e altri tipi di droghe) tenendo conto sia dei soggetti afferiti

al Servizio sia dei soggetti presi in carico. Dai dati del Distretto Sud è possibile individuare una tendenza in

aumento e una maggiore presenza dei maschi rispetto alle femmine, rispecchiando il trend della Regione

Marche.

Questi fenomeni sono evidenti soprattutto nell’ambito scolastico dove molte denunce e segnalazioni sono fatte

dagli insegnanti e dagli educatori.

Graf. Tab. 7 - Rappresentazione grafica dei soggetti in carico al Servizio. Anni 2002-2004.

0

0,5

1

1,5

2

2,5

2002 2003 2004

Maschi Età 12-18

Femmine Età 12-18

87

Per rilevare la percezione del bisogno nelle scuole sono stati inviati dei questionari ai Dirigenti Scolastici degli

Istituti Comprensivi e degli Istituti Superiori (attori principali della rete) presenti sul territorio dell’Ambito.

Vengono di seguito presentati i dati del fenomeno finora ottenuti.

Alla domanda “Secondo Lei, quali fenomeni sono attualmente osservabili nella scuola in questi ultimi

anni?” sono state portate all’attenzione le seguenti problematiche.

PROBLEMATICA INDIVIDUATA Frequenze rilevate dagli Istituti Comprensivi

Bullismo 5

Violenza 0

problematiche comportamentali 5

disturbi dell'apprendimento 5

disagio socio-culturale 3

disagio psichico 0

Immigrazione 5

Handicap 3

Droga 1

Fumo 1

88

Questa serie di problemi inducono a riflettere sulla necessità di lavorare per una migliore integrazione

scolastica e la predisposizione di un sistema educativo che metta in rete tutti i servizi del territorio.

Tra le problematiche maggiormente emerse sono da evidenziare il bullismo, i disturbi dell’apprendimento, la

presenza di bambini immigrati, quindi il sostegno linguistico, e le problematiche comportamentali.

Importanti sono stati i tavoli di concertazione finalizzati all’attuazione della DGR n. 172/2005 “Progettazione di

interventi socio-sanitari di prevenzione rivolti a giovani ed adolescenti”.

L’incontro con alcuni insegnanti, attori privilegiati del sistema, ha permesso di denunciare il fenomeno del

consumo di droga sul nostro territorio, rilevante in particolare nel Comune di Castelfidardo e di Numana.

Secondo Lei, quali possono essere considerati i nuovi bisogni della scuola?

Istituti Comprendivi Istituti Superiori

insegnanti di sostegno 4 -

mediatori linguistici 7 1

servizi di trasporto 3 1

ausili tecnologici 5 1

classi poco numerose 2 -

Psicologi e Assistenti

educativie e domiciliari 3 1

89

Molte scuole richiedono l’intervento di operatori per il disagio, esperti collaboratori tra scuola e territorio, in

grado di formare educatori come modelli positivi e carismatici di riferimento.

Per ciò che riguarda l’integrazione degli alunni extracomunitari, molti dirigenti scolastici sono d’accordo nel

dire che l’integrazione non deve avvenire solo a scuola, ma soprattutto fuori.

Nella questione relativa agli interventi necessari al miglioramento della scuola, alcuni dirigenti scolastici hanno

messo in evidenza la necessità di adeguare gli spazi e le attrezzature dei laboratori e la formazione degli

insegnanti in base alle esigenze delle classi. Altri Dirigenti Scolastici hanno espresso il bisogno di maggiore

collaborazione con i Servizi Sociali del territorio e con le Umee, oltre ad un potenziamento delle figure

professionali che già lavorano nella scuola, come mediatori linguistici, educatori e psicologi. Il problema

maggiormente denunciato è quello relativo al numero di ore degli insegnanti di sostegno e della

sempre maggiore necessità di intervento sull’handicap.

I Dirigenti Scolastici degli Istituti Superiori richiedono ugualmente una maggiore presenza di specialisti

psicologi, sia per gli alunni sia per gli insegnanti, con interventi più mirati rispetto agli attuali.

Attraverso il questionario si sono raccolte, infine, le opinioni sui punti di forza e di debolezza della scuola.

90

PUNTI DI DEBOLEZZA PUNTI DI FORZA Orari troppo concentrati di mattina; mancanza di spazi e di insegnanti per i laboratori; pochi momenti di incontro per i Consigli di Classe.

Attenzione al disagio; prevenzione dei Disturbi dell’Apprendimento; disponibilità degli insegnanti alla formazione.

Poche figure di supporto per l’handicap, per alunni stranieri e per disagio; mancanza di formazione degli insegnanti su tematiche sociali ed interculturali.

Potenziamento delle collaborazioni tra le scuole e gli enti/associazioni del territorio specializzate e consapevoli delle realtà scolastiche.

Poche risorse umane; difficoltà di comunicazione con la famiglia.

Disponibilità dei docenti, soprattutto quelli di sostegno.

Scarico di responsabilità. Interventi di aiuto da parte del Comune.

Poca collaborazione con le famiglie. Collaborazione tra gli insegnanti.

Scarsa collaborazione da parte dell’équipe psico-pedagogica; stenta a decollare la cultura dell’alunno disabile come “alunno di classe”.

Attività extracurricolari ed educative individualizzate (sportello dispersione e recupero).

Integrazione degli extracomunitari; trasporto scolastico.

Mancanza di consapevolezza delle regole di socializzazione per la vita civile; difficoltà nella costruzione del percorso di identità personale dell’alunno.

91

Altri dati molto importanti sulla situazione dei minori del nostro territorio e sulla distribuzione dell’offerta dei

servizi riguardano il numero dei minori nelle Comunità Residenziali.

Il numero dei posti letto nella Regione Marche risultano 359 e sono soprattutto Comunità Educative.

Il nostro territorio non presenta strutture residenziali per minori; infatti, i servizi sociali sono spesso costretti

ad inviare i minori, in stato di abbandono o tolti alle famiglie dietro provvedimento del Tribunale dei Minori, in

altre strutture regionali o fuori regione. La tab. 8 mette in evidenza la situazione sul nostro territorio.

Tab. 8 – Numero dei minori inviati dai Servizi Sociali dei Comuni presso strutture residenziali al

31/12/2004.

Numero dei Minori collocati in strutture socio-assistenziali residenziali al

31/12/2004

Comuni

Strutture ubicate nel territorio

dell'Ambito n.13

Strutture ubicate nella Provincia di

Ancona

Strutture ubicate nella Regione

Marche

Strutture ubicate fuori Regione

Marche

CASTELFIDARDO 2 Pronta Accoglienza 1 1 0

LORETO 0 0 2 Pronta Accoglienza 0 NUMANA 0 0 0 1

OSIMO 0 0 5 di cui 1 in Pronta

Accoglienza 1 Pronta Accoglienza SIROLO 0 0 1 0 Totale 0 0 8 2

Fonte:Servizi Sociali dei Comuni dell’Ambito n. 13

92

La collocazione di minori in struttura residenziale avviene attraverso un intervento congiunto tra i Servizi

Sociali Comunali e quelli del Consultorio Familiare Territoriale, previo provvedimento da parte del Tribunale dei

Minori di Ancona o del Sindaco (ex art.403 C.C.) .

Nel caso di minori non accompagnati, in genere, è il Servizio Sociale Comunale ad effettuare la collocazione in

struttura di Pronta Accoglienza o Comunità Educativa, in quanto minori affidati al Sindaco, ex art.403 C.C..

Graf. Tab. 8 - Rappresentazione grafica dei minori collocati in strutture socio-assistenziali al 31/12/2004.

2

1

1 0

Strutture ubicate nel territorio dell'Ambito n.13 Strutture ubicate nella Provincia di Ancona Strutture ubicate nella RegioneMarche Strutture ubicate fuori Regione Marche

93

Tab. 9 – Totali spese a carico delle Amministrazioni Comunali dell’ Ambito 13 al 31/12/2004.

Comuni

Totale spesa a carico dell'Amminis. Comunale per strutture ubicate nella Regione Marche (euro)

Totale spesa a carico dell'Amminis. Comunale per strutture ubicate fuori dalla Regione Marche (euro)

Totale spesa a carico dell'Amminis. Comunale per minori in Pronta Accoglienza nel territorio di Ambito (euro)

Totale spesa a carico dell'Amminis. Comunale per minori in Pronta Accoglienza nella Provincia di Ancona (euro)

Totale spesa a carico dell'Amminis. Comunale per minori in Pronta Accoglienza nella Regione Marche (euro)

Totale spesa a carico dell'Amminis. Comunale per minori in Pronta Accoglienza fuori Regione Marche(euro)

CASTELFIDARDO 0 0 15803 0 0 0

LORETO 91900 0 0 0 0 0

NUMANA 0 0 0 0 0 1 utente a carico della Provincia

OSIMO 118440,2 16319,85 124,8 4509 44,59

Totale 210340,2 16319,85 15803 124,8 4509 44,59

Fonte:Servizi Sociali dei Comuni dell’Ambito n. 13

94

Per struttura residenziale si intende non soltanto la comunità educativa, ma anche la comunità familiare per

minori, la comunità alloggio per adolescenti, la casa famiglia ed il centro per la Pronta Accoglienza.

La seguente tabella (tab. 10) fa un confronto tra la situazione nella Regione Marche, nella Provincia di Ancona

e l’Ambito n. 13.

Tab. 10 – Posti letto in strutture residenziali per minori al 31/12/2003.

Comunità

Educativa

Comunità

familiare

per minori

Comunità

Alloggio per

adolescenti

Casa

Famiglia

Centro di

Pronta

Accoglienza

TOTALE

Regione 176 52 22 56 53 359

Provincia di

Ancona

31 21 0 0 47 99

AMBITO

Territoriale

N. 13

0 0 0 0 0 0

Fonte: Osservatorio Politiche Sociali – Regione Marche.

95

DISABILI

Il 2003 – Anno Europeo della Disabilità – ha posto l’attenzione su questioni di interesse generale nel

mondo dell’handicap, ravvivando lo stimolo ad avvicinarsi a tale realtà. È emerso soprattutto un ribaltamento

del concetto di disabilità inteso non come mancanza o perdita di qualcosa da parte dell’individuo, ma come

percezione della persona diversamente abile quale risorsa per la propria realizzazione e per la collettività.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha elaborato una Classificazione Internazionale del

Funzionamento e delle Disabilità considerando gli apporti dei differenti settori (sanitario, della sicurezza

sociale, del lavoro e dell’istruzione).

Questo strumento supera le vecchie concezioni negative di disabilità/handicap ed introduce riferimenti di

valutazione, estremamente interessanti da un punto di vista sociale, quali l’attività, la partecipazione ed i

fattori di contesto ambientali e personali.

Si ritengono comunque utili i dati esposti di seguito per fornire alcune indicazioni quantitative sulla dinamica e

sulla dimensione del mondo della disabilità nel territorio dell’Ambito n.13.

96

Tab. 1 – Rappresentazione percentuale delle varie tipologie di disabilità nella Regione Marche.

Disabilità %

Intellettiva 47

Fisica 21

Plurima 13

Sensoriale 12

Mentale 7

Totale 100

Fonte: Centro Regionale di Ricerca e documentazione sulle disabilità.

Graf. Tab. 1 - Rappresentazione percentuale delle varie tipologie di disabilità.

4721 13 12 70

1020304050

Intellettiva Fisica Plurima Sensoriale Mentale

Serie1

97

Come si può notare dal grafico e dalla tab. 1, la tipologia di disabilità più diffusa è quella intellettiva (che

include diverse forme di ritardo mentale) che rappresenta quasi la metà del totale.

È molto importante evidenziare l’attività relativa alla LR18/96 che ha concretizzato l’aiuto alle persone disabili

e alle loro famiglie attraverso l’erogazione di un fondo dedicato a sostenere gli interventi realizzati dagli Enti

Locali.

Tab. 2 - Rappresentazione delle varie tipologie di disabilità in relazione agli interventi che le riguardano.

TIPOLOGIA INTERVENTO Autistico Fisico Intellettivo Mentale Plurimo Sensoriale Totale

Assistenza domiciliare ed educativa 3 14 38 0 33 1 89

Ausili tecnici 0 4 3 0 1 0 8

Centri socio-educativi 0 2 24 0 16 0 42

Esigenze specifiche 1 1 9 0 3 0 14

Integrazione lavorativa 0 11 31 19 29 0 90

Integrazione scolastica 3 11 67 0 42 6 129

Trasporto 2 20 69 0 49 0 140

Totale 9 63 241 19 173 7 512

Fonte: Centro Regionale di ricerca e documentazione sulle disabilità.

98

Graf. Tab. 2 - Rappresentazione delle varie tipologie di disabilità in relazione agli interventi che le riguardano.

01020304050607080

Ass

iste

nza

dom

icilia

reed

educ

ativ

a

Cen

triso

cio-

educ

ativ

i

Inte

graz

ione

lavo

rativ

a

Tras

porto

AutisticoFisicoIntellettivoMentaleSensoriale

Dalla tab. 2 emerge la forte presenza del disagio intellettivo coperto da tutte le tipologie di servizi. Le persone

con disabilità mentale possono usufruire degli interventi di integrazione lavorativa (tirocini e borse lavoro).

99

Tab. 3– N.° utenti che usufruiscono dei servizi erogati dai Comuni in base alla LR 18/96. Anno 2005. INTERVENTI Camerano Castelfidardo Loreto Numana Offagna Osimo Sirolo TOTALE

N. sogg in Assistenza domiciliare 4 2 11 1 0 7 2 27

N. sogg in Assistenza domiciliare indiretta 0 0 0 0 0 0 0 0

N. sogg in Assistenza educativa 1 7 25 1 1 21 0 56

N. sogg che usufruiscono di contributi per

Automatismi di guida 0 1 0 0 0 1 0 2

N. sogg che usufruiscono di Ausili auto 0 0 0 0 0 0 0 0

N. sogg. ausili tecnici 0 1 0 0 0 1 0 2

N. sogg. in Borsa lavoro presso Enti Privati 2 6 15 1 0 0 0 24

N. sogg che usufruiscono di Borsa lavoro presso Enti

Pubblici 5 1 29 1 0 0 0 36

Centri socio-educativi 7 13 12 0 0 10 0 42

Centri socio-educativi: Personale 5 7 6 0 0 6 0 24

Idonei mezzi 0 0 0 0 0 0 0 0

Integrazione scolastica asilo nido 1 0 0 0 0 0 0 1

Integrazione Scuola dell’obbligo 7 17 15 2 2 46 5 94

Integrazione Scuola superiore 3 14 4 0 0 7 0 28

Specifiche esigenze 4 4 2 1 0 5 1 17

Stage formativo 0 9 4 0 0 0 0 13

N. sogg in Tirocinio presso Ente Privato 0 0 0 0 0 11 0 11

N. sogg in Tirocinio presso Ente Pubblico 0 0 0 0 0 21 0 21

Trasporto 8 26 42 5 0 11 0 92

Trasporto scuola superiore 0 1 0 0 0 50 0 51

Trasporto scuola Infanzia 0 1 0 0 0 0 0 1

Totale utenti 47 110 165 12 3 197 8 542

100

Gli interventi più richiesti sul territorio dell’Ambito sono stati quelli del trasporto, di assistenza educativa e di

integrazione alla scuola dell’obbligo. Se consideriamo la situazione degli interventi della LR 18/96 negli ultimi 4

anni (tab. 4) è possibile evidenziare un incremento dei soggetti raggiunti dai servizi e degli interventi. Sono,

inoltre, aumentati i soggetti in integrazione scolastica e diminuiti quelli in tirocinio lavorativo presso enti

pubblici e privati.

5% 0% 10%

4%

7%

8%

4%0% 0%

17% 5%

3%2%

2%4%

17%

9% 0%

0% 0% 0%

N. sogg in Assistenza domiciliare N. sogg in Assistenza domiciliare indiretta N. sogg in Assistenza educativa

N. sogg che usufruiscono di Automatismi di guida N. sogg che usufruiscono di Ausili auto

N. sogg. ausili tecnici

N. sogg. in Borsa lavoro presso Enti Privati

N. sogg che usufruiscono di Borsa lavoro presso EntiPubblici Centri socio-educativi

Centri socio-educativi: Personale

Idonei mezzi

Integrazione scolastica asilo nido Integrazione Scuola dell’obbligo Integrazione Scuola superiore

Specifiche esigenze Stage formativo N. sogg in Tirocinio presso Ente Privato

N. sogg in Tirocinio presso Ente Pubblico Trasporto

Trasporto scuola superiore Trasporto scuola Infanzia

Graf. Tab.3 – N. utenti che usufruiscono dei servizi erogati dai Comuni in base allaL.R.18/1996.

101

Tab. 4 - Serie storica degli interventi e servizi erogati in base alla LR 18/96. Anni 2002-2005

INTERVENTI 2002 2004 2005

N. sogg in Assistenza domiciliare 29 22 27

N. sogg in Assistenza domiciliare indiretta 20 33 0

N. sogg in Assistenza educativa 40 56 56

N. sogg che usufruiscono di Automatismi di guida 4 0 2

N. sogg che usufruiscono di Ausili auto 2 6 0

N. sogg. ausili tecnici 11 11 2

N. sogg. in Borsa lavoro presso Enti Privati 4 20 24

N. sogg che usufruiscono di Borsa lavoro presso Enti Pubblici 5 46 36

Centri socio-educativi 6 37 42

Centri socio-educativi: Personale 6 42 24

Idonei mezzi 3 24 0

Integrazione scolastica asilo nido 0 0 1

Integrazione Scuola dell’obbligo 67 96 94

Integrazione Scuola superiore 26 24 28

Specifiche esigenze 15 17 17

Stage formativo 1 5 13

N. sogg in Tirocinio presso Ente Privato 25 5 11

N. sogg in Tirocinio presso Ente Pubblico 63 19 21

Trasporto 102 84 92

Trasporto scuola superiore 2 47 51

Trasporto scuola Infanzia 4 0 1

totale 435 594 542

Fonte: Ambito Sociale n.13.

102

Tab. 5 – Distribuzione degli utenti che usufruiscono dei servizi ed interventi della LR 18/96 per fasce di età.

Anno 2004.

fasce d'età Camerano C.fidardo Loreto Numana Offagna Osimo Sirolo Totale

fino a 36 mesi 0 4 0 0 0 0 0 4

da 37 mesi a 5 anni 1 1 1 0 1 11 0 15

da 6 a 10 anni 6 11 8 3 1 23 1 53

da 11 a 13 anni 1 6 9 0 0 10 3 29

da 14 a 18 anni 4 10 6 0 0 7 1 28

da 19 a 24 anni 3 8 5 0 0 8 0 24

da 25 a 29 anni 3 5 12 0 0 12 0 32

da 30 a 34 anni 3 7 10 1 0 13 0 34

da 35 a 39 anni 3 6 5 0 0 8 0 22

da 40 a 44 anni 1 4 7 1 0 8 0 21

da 45 a 49 anni 2 3 10 0 0 9 0 24

da 50 a 54 anni 2 2 5 0 0 7 0 16

da 55 a 59 anni 0 2 7 0 0 3 0 12

da 60 a 64 anni 1 3 4 1 0 4 0 13

da 70 a 74 anni 0 0 1 0 0 0 0 1

TOTALE 30 72 90 6 2 123 5 328

Fonte: Centro Regionale di ricerca e documentazione sulle disabilità.

Per quanto riguarda l’età delle persone raggiunte dagli interventi della LR 18/96 (tab. 5), si va dai 10 mesi ai

99 anni, con dei picchi nelle fasce d’età che vanno dai 6 ai 10 anni e dai 30 ai 34 anni.

103

Dai 65 anni in poi il numero di utenti diminuisce drasticamente in quanto la maggior parte degli interventi non

è prevista oltre questa età.

Gli utenti disabili nella fascia di età tra i 6 e i 10 anni richiedono servizi come il trasporto e l’integrazione

scolastica nella scuola dell’obbligo. Tra le tipologie di handicap non sono soltanto presenti quelle fisiche ma

soprattutto quelle intellettive, come i disturbi dell’apprendimento, disturbi relazionali o nuove disabilità come

anoressia, bulimia…

La Legge Regionale 18/96 - “Promozione e Coordinamento delle politiche di intervento a favore dei

soggetti con handicap” è stata istituita allo scopo di promuovere interventi, organizzare e coordinare servizi

in favore delle persone con disabilità.

L’UMEE, istituita con la LR 18/96 con compiti di presa in carico dei soggetti disabili, interviene attraverso 2

équipe: una per i Comuni di Osimo e Offagna, l’altra per i Comuni di Castelfidardo, Camerano, Loreto,

Numana e Sirolo.

Le Umee si rivolgono a soggetti che presentano una minorazione fisica, psichica, sensoriale che è causa di

difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione sociale e lavorativa, tale da determinare un processo

di svantaggio sociale e di emarginazione (gli obblighi sono sanciti dalla Legge 104/92).

La seguente tabella (tab. 6) mette in evidenza il numero di utenti in carico sul nostro territorio, nell’anno

2003-2004.

104

Tab. 6 – Numero dei soggetti a carico dell’UMEE. Anni 2003-2004. Dati riferiti dall’Umee di Osimo-Offagna.

anno 2003 anno 2004

N. sogg a carico dell'UMEE fino a 6

anni 113 138

N. sogg a carico dell'UMEE dai 6 anni 179 176

Totale 292 314

Dai dati sopra riportati (tab.6) emerge l’incremento del numero dei casi in carico all’UMEE soprattutto per i

bambini con età inferiore ai 6 anni. È da evidenziare inoltre, l’attività di “dèpistage” dei 3 anni, seguita dal

servizio, con un numero di casi pari a 194. Il servizio si sta orientando quindi verso un’opera di prevenzione

alla disabilità in quanto si rivolge ad una fascia di età particolare che è quella dei 3 anni.

Nell’anno 2004 i casi presi in carico dalle 2 équipe del Distretto Sud sono stati:

• 173 minori con età 0-6 anni

• 310 minori con età superiore ai 6 anni

I disturbi più frequenti tra i soggetti non segnalati per handicap sono: disturbo da iperattività e

disattenzione, disturbo specifico dell’apprendimento, del linguaggio, della condotta, alimentare, d’ansia e

depressivo.

La LR 18/96 istituisce anche l’Unità Multidisciplinare dell’Età Adulta (UMEA) per compiti di presa in carico dei

soggetti portatori di handicap adulti.

La seguente tabella (tab. 7) mette in evidenza il numero dei soggetti in carico all’UMEA negli anni 2003-2004.

105

Tab. 7 – Numero dei soggetti a carico dell’UMEA. Anni 2003-2004.

2003 2004

N. soggetti in carico con età superiore ai

18 anni (18-65 anni) 197 219

Graf. Tab.7 - Serie storica del numero degli utenti in cario all'UMEA. Anno 2003-2004.

185 190 195 200 205 210 215 220 225

2003 2004

106

Dalla tab.7 è possibile notare un aumento del 10% dei casi in carico all’UMEA, riscontrabile anche nella tab.5

nella distribuzione per classi di età.

Questi dati trovano, inoltre, una corrispondenza nei dati degli iscritti all’Ufficio di Collocamento della Provincia

di Ancona (tab. 8) in quanto i soggetti maggiorenni con disabilità sono tutelati dalla Legge 68/99, che si

propone la finalità di promuovere l’inserimento lavorativo e l’integrazione lavorativa delle persone disabili nel

mondo del lavoro, attraverso servizi di sostegno e collocamento mirato.

Tra le prestazioni offerte dall’UMEA è fondamentale evidenziare gli interventi di rete congiunti con il Centro per

l’Impiego e la Formazione per gli inserimenti lavorativi, gli interventi assistenziali ed economici.

La tab. 8 mette in evidenza il numero dei soggetti disabili iscritti al collocamento obbligatorio presso il Centro

per l’Impiego di Ancona ed il numero degli effettivi avviati al lavoro nell’anno 2004.

La situazione sotto riportata mostra come i soggetti disabili avviati al lavoro rappresentano appena l’11.7%

degli iscritti alla legge 68/99. Da qui è doveroso sottolineare che se tutte le imprese operanti sul territorio,

che ricadono nell’obbligo previsto dall’art. 13 della Legge 12 marzo 1999 n. 68, ottemperassero allo stesso

tutti i disabili in età lavorativa iscritti al collocamento sarebbero occupati.

107

Tab. 8 – Soggetti disabili iscritti al CENTRO PER L’IMPIEGO E LA FORMAZIONE DI ANCONA e numero

soggetti avviati al lavoro.

Geoentità Residenti Popolazione 15 -

64 anni

N. sogg. che

usufruiscono

della legge 68

N. avviati al

lavoro

% disabili sul tot

della

popolazione

attiva

Camerano 6601 4239 23 4 0,54

Castelfidardo 17600 11375 67 11 0,59

Loreto 11520 7311 52 6 0,71

Numana 3439 2269 14 3 0,62

Offagna 1786 1167 9 3 0,77

Osimo 29780 19490 140 10 0,72

Sirolo 3376 2180 12 0 0,55

Totale Ambito 74102 48031 317 37 0,66

Fonte: Centro per l’Impiego di Ancona.

108

I percorsi occupazionali dei soggetti portatori di handicap possono essere così sintetizzati:

Borsa Lavoro

Formazione Professionale

Inserimento Lavorativo

In merito all’aspetto lavorativo, l’Ambito Territoriale n. 13 ha realizzato nell’anno 2004/2005 il Progetto

Capacity Connection finalizzato alla sensibilizzazione ed informazione sull’handicap, sia per le scuole sia per le

aziende presenti sul territorio.

0,00 0,10 0,20 0,30 0,40 0,50 0,60 0,70 0,80

Cam

eran

o

Cas

telfi

dard

o

Lore

to

Num

ana

Offa

gna

Osi

mo

Siro

lo

Graf. Tab.8 - Rappresentazione percentuale dei soggetti disabili sulla popolazione attiva residente. Anno 2004.

109

ANZIANI

IL QUADRO DI RIFERIMENTO

L’Ambito Territoriale XIII ha una popolazione molto anziana; per anziano si intende colui che ha più di 65 anni

di età.

Come si può notare, anche dal quadro socio-demografico generale, precedentemente illustrato, la quota

percentuale degli anziani continua ad aumentare e lo fa ad un ritmo superiore a quello nazionale (tab. 1).

Tab. 1 – La percentuale degli anziani nelle Marche, in Italia e nell’Ambito XIII. Serie storica anni 2001-2003.

Italia Marche Ambito XIII

Anziani 2001 18.5% 21.7% 19.5%

Anziani 2002 18.0% 21.5 19.7%

Anziani 2003 18.6% 21.8% 20.12%

Fonte: ISTAT.

110

Tab. 2 – Popolazione in età lavorativa e popolazione anziana. Valori assoluti. Anno 2003.

Comuni Popolazione 20-64 Popolazione 65 e oltre Popolazione Residente

Camerano 3930 1414 6601

Castelfidardo 10556 3361 17600

Loreto 6807 2504 11520

Numana 2136 626 3439

Offagna 1079 339 1786

Osimo 18031 5924 29780

Sirolo 2070 741 3376

Totale Ambito 44609 14909 74102

Fonte: SISTAR – Regione Marche.

La tab. 3 sotto riportata specifica la popolazione anziana con età superiore ai 65 anni confronta con i dati

della Zona Territoriale 7 e della Regione Marche. La popolazione anziana dell’Ambito n. 13 rappresenta più di

un terzo di quella della Zona Territoriale 7. Inoltre è da evidenziare la maggior presenza, anche a livello

regionale, degli anziani con età tra i 65 e i 74 anni.

111

Tab. 3 – Popolazione anziana dai 65 anni di età. Anno 2003.

Popolazione 65-74 anni Popolazione 75-84 anni Popolazione con più di 84 anni

Ambito 13 7769 5357 1783

Zona 7 26664 18921 6260

Regione Marche 168600 119331 39191

Fonte: SISTAR – Regione Marche.

Tab. 4 – Percentuale della popolazione in età lavorativa e della popolazione anziana. Anno 2003.

% Popolazione 20-64 anni % popolazione 65 anni e oltre

(indice di invecchiamento)

Camerano 59,54 21,42

Castelfidardo 59,98 19,10

Loreto 59,09 21,74

Numana 62,11 18,20

Offagna 60,41 18,98

Osimo 60,55 19,89

Sirolo 61,32 21,95

Totale Ambito 60,20 20,12

Fonte: SISTAR – Regione Marche.

112

Dai dati rappresentati nelle tab. 2 - 4 è possibile notare la maggiore incidenza della popolazione attiva (20-64

anni) sul totale. I comuni di Camerano, Castelfidardo e Loreto si discostano leggermente dalla media

dell’Ambito (60.20%) presentando delle percentuali inferiori. Negli stessi comuni è invece maggiore la

percentuale della popolazione anziana, rappresentata dall’indice di invecchiamento, rispetto alla media

dell’Ambito (20.12%).

Gli indici di vecchiaia e di dipendenza della popolazione anziana, sebbene diano indicazioni di un progressivo

invecchiamento della popolazione, permettono di prevedere una capacità di reazione positiva identificabile

nella crescita della popolazione in età lavorativa (tab. 2-4).

113

Tab. 5 – Indice di invecchiamento della popolazione e indice di dipendenza strutturale degli anziani. Anno 2003

Comuni Ambito

XIII

Popolazione

Residente

Indice % di

vecchiaia

Indice % di

invecchiamento

Indice % di

dipendenza

strutturale anziani

Camerano 6601 161,05 21,42 33,36

Castelfidardo 17600 134,98 19,10 29,55

Loreto 11520 161,76 21,74 34,25

Numana 3439 140,36 18,20 27,59

Offagna 1786 139,51 18,98 29,05

Osimo 29780 141,38 19,89 30,40

Sirolo 3376 170,74 21,95 33,99

Ambito 74102 145,75 20,12 31,04

Fonte: SISTAR – Regione Marche.

L’indice di vecchiaia dà la misura del livello di invecchiamento della popolazione ed è direttamente

collegato all’indice di invecchiamento.

Dalla tab. 5 è possibile evidenziare un valore molto elevato nel Comune di Sirolo (170.74%), ma

anche nel Comune di Camerano (161.05%) e nel Comune di Loreto (161.76%).

Questi ultimi Comuni presentano un indice di invecchiamento più elevato anche rispetto alla media

dell’Ambito.

114

L’Indice di dipendenza strutturale della popolazione anziana, che prende in considerazione il peso degli

anziani sul totale della popolazione in età lavorativa, presenta un incremento medio pari all’ 1.24% negli anni

2000-2003 (tab. 5). L’incremento risulta in linea con l’andamento dell’indice relativo alla Regione Marche

(+0.8%) negli anni 2000-2003.

Tab. 6 - Serie storica indice di dipendenza strutturale limitato agli anziani. Anni 2000-2003.

Indice % di dipendenza strutturale limitato alla popolazione anziana

Comuni Ambito XIII 2000 2002 2003

Camerano 32,8 33,5 33,36

Castelfidardo 28,9 27,2 29,55

Loreto 32,7 34 34,25

Numana 26,6 18,6 27,59

Offagna 27,6 28,9 29,05

Osimo 28,5 29,8 30,40

Sirolo 34,3 34 33,99

Ambito 29,8 29,7 31,04

Regione Marche 33.1 33.3 33.9

115

Graf. Tab. 6 - Serie storica indice di dipendenza strutturale limitato alla popolazione anziana.

020406080

100120

Camera

no

Castel

fidard

o

Loret

o

Numan

a

Offagn

a

Osimo

Sirolo

Indice didipendenzaanziani anno2003Indice didipendenzaanziani anno2002Indice didipendenzaanziani anno2000

Dalla tab. 6, che mette in evidenza la serie storica dell’indice di dipendenza strutturale della

popolazione anziana, emerge un incremento dei singoli Comuni, tranne il Comune di Numana che

presenta un decremento nell’anno 2002.

Nei prossimi anni, tuttavia, l’entità degli impegni di cura che la comunità dell’Ambito n. 13 dovrà assumere nel

suo insieme è destinata ad aumentare significativamente. La crescita della fascia di popolazione con più di 75

anni è destinata a riflettersi in maggiori impegni di carattere assistenziale.

Da rilevare sono le Strutture Residenziali attive sia sul territorio dell’Ambito, sia nella Regione Marche. Le

tabelle seguenti (tab. 7-8) mettono in evidenza sia il numero di Strutture Residenziali attive, sia i posti letto

e i loro indici di dotazione.

116

Tab. 7 – Numero di Strutture Residenziali Attive al 31/12/2003, nel territorio dell’Ambito n. 13 e nella Regione Marche.

Strutture Residenziali Attive al 31/12/2003 Ambito Territoriale N. 13 Regione Marche

Strutture Sanitarie Assistenziali (RSA) 2 29

Presidi Socio Assistenziali (PSA) 8 142

- Di cui con alta % di ospiti non autosufficienti

(66.6%)

5 77

Totale RSA+PSA 10 171

Fonte: Osservatorio Regionale.

Tab. 8 – Posti letto e indici di dotazione nelle strutture residenziali.

Posti letto attivi al

31/12/2003

Ambito

Territoriale N. 13

Indice % di

dotazione

Regione Marche Indice % di

dotazione

Residenze Sanitarie

Assistenziali (RSA)

80 5.4 909 2.8

Presidi Socio Assistenziali

(PSA)

641 43.0 6380 19.5

- Di cui con alta % di

ospiti non

autosufficienti

(66.6%)

453 30.4 3609 11.0

Totale RSA+PSA 721 48.4 7289 22.3

Fonte: Osservatorio Regionale.

117

Tab. n. 9: Distretto Sud: Attività e prestazioni delle CURE DOMICILIARI nel periodo 1998-2004

ANNO 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 Attività di Medicina generale programmata a

domicilio (ADI e ADP)

Totale pazienti assistiti a domicilio (tutte le forme diassistenza sanitaria a domicilio)

1598 1700 1638

Totale pazienti in ADI a domicilio 261 271 325 343 349 371 356 N° medici di MG coinvolti nell'ADI 36 37 45 42 48 46 44

N° accessi MMG per ADI a domicilio 2436 2565 3077 3341 3651 3715 3768 Totale pazienti in ADP a domicilio 1217 1171 1193 1177

N° medici di MG coinvolti nell'ADP 47 46 50 N° accessi MMG per ADP a domicilio 12894 13138 13177

Tot. Visite mediche programmate (ADI e ADP) 16545 16407 16945 Attività di Assistenza Infermieristica

Totale pazienti assistiti a domicilio (tutte le forme di assistenza sanitaria a domicilio)

1598 1700 1638

Totale pazienti in ADI a domicilio 261 271 325 343 349 371 356 Tot. Pazienti in ADI con Ass. Infermieristica 231

N° accessi infermieri per ADI a domicilio 4724 6400 6810 6920 8845 9080 9030 Di cui accessi infermieristici dello I.O.M. 929 2311 2359

N° ore di Assistenza Infermieristica per ADI 2382 3227 3405 3460 4423 4540 4515 Di cui ore di Ass. Inferm. dello I.O.M. 464 1155 1179

N° prestazioni infermieristiche per ADI (2) 19827 N° prestazioni infermieristiche ADI-Oncologica (3) 2311

Tot. Pazienti in AID (1) 413 N° accessi infermieri per AID 8428

N° ore di AID 4214 N° prest. Infermieristiche per AID (esclusi i prelievi) 19382

Pronta disponibilità infermieristica N° accessi 79

N° ore 52

118

Attività di Assistenza Riabilitativa Totale pazienti assistiti a domicilio (tutte le forme di

assistenza sanitaria a domicilio) 1598 1700 1638

ANNO 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 Tot. pazienti in Assistenza Riabilitativa Domiciliare 145 163

N° accessi domiciliari fisioterapisti 1025 1217 1235 1159 1208 1988 2188 N° ore di Assistenza Riabilitativa Domiciliare 1025 1217 1263 1159 1208 1988 2188

N° prestazioni riabilitativa domiciliari (4) 7892

1) Assistenza Infermieristica Domiciliare (non-ADI) (ADI) 2) Esclusi pazienti in ADO-IOM-esclusi i prelievi 3) Pazienti in ADO-IOM 4) Le principali prestazioni riabilitative erogate a domicilio (in ordine di frequenza decrescente):

Mobilizzazione articolare, Training deambulatori e del passo, rinforzo muscolare, Stimolazione spazio-temporale, Rieducazione motoria individuale in motuleso seg. S., Rieducazione motoria individuale in motuleso grave, Posizionamento, Massoterapia distrettuale refl., Prima cisita di valutazione, Esercizi respiratori, Stretching, Stesura piano di trattamento, Altre prestazioni

FONTE: PIANO DELLE ATTIVITA' DISTRETTUALI - DISTRETTO SUD

119

Tab. n. 10 - ASSISTITI IN ADI ANNO 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 Totale pazienti assistiti a domicilio (tutte le forme di assistenza sanitaria a domicilio)

1598 1700 1638

Totale pazienti in ADI a domicilio (n°) 261 271 325 343 349 371 356 Totale pazienti in ADI a domicilio (%) 22% 22% Di cui anziani (età > 0 = 65 anni) (n°) 259 240 282 291 279 296 314 Di cui anziani (età > 0 = 65 anni) (%) 87% 85% 80% 80% 88% Di cui con età < 65 anni (n°) 2 31 43 52 70 75 42 Di cui con età < 65 anni (%) 13% 15% 20% 20% 12% Di cui in età pediatrica (0-14 anni) (n°) 2 Di cui in età pediatrica (0-14 anni) (%) 0,50% Di cui maschi (n°) 162 Di cui maschi (%) 46% Di cui femmine (n°) 194 Di cui femmine (%) 54% Utenti in lista d'attesa 0 0 0 0 0 0 0 Non autosufficienti 319 Parzialmente autosufficienti 37 Autosufficienti 0 0 0 0 0 0 0 FONTE: PIANO DELLE ATTIVITA' DISTRETTUALI - DISTRETTO SUD- ZONA TERRITORIALE N.7

120

PARTICOLARI CATEGORIE DI ASSISTITI DISTRETTO SUD ANNO 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 N° assistiti NEOPLASTICI 123 136 152 Di cui in ADI 68 87 97 Di cui in ADP 53 57 61 Di cui pazienti terminali 32 45 Di cui assistiti dallo I.O.M. (Istituto Oncologico Marchigiano)

39 37 61 64

Di cui nuovi casi segiuti dallo IOM 31 29 53 48 Di cui seguiti dallo IOM dall'anno precedente

8 16

N° assistiti con mal. respiratorie 83 106 Di cui in ventilazione meccanica assistita domiciliare

4 9

Di cui in ossigeno terapia a lungo termine domiciliare con ossigeno liquido (OLTD)

28 29 15

Di cui tracheostomizzati 0 5 N° assistiti con demenza 66 86 107 Di cui con demenza di Alzheimer 19 27 37 N° assistiti in dimissioni protetta ospedaliera

16 66

FONTE P.A.D.-PIANO DELLE ATTIVITA' DISTRETTUALI - DISTRETTO SUD

121

Gli indici di dotazione delle Strutture Residenziali del nostro Ambito sono superiori rispetto a quelli della

Regione Marche. Nel nostro territorio c’è una forte presenza di Presidi Socio Assistenziali che fungono da

riferimento anche per le problematiche di non autosufficienza.

Tab. 11 – Numero di ospiti presenti e non autosufficienti al 31/12/2003, nell’Ambito n. 13 e nella Regione Marche. Ospiti presenti al 31/12/2003 in: Ambito Territoriale N. 13 Regione Marche

- RSA 87 773

- PSA

- Di cui con alta %di non

autosufficienti

581

424

5759

3250

Totale 668 6532

Ospiti non autosufficienti (stima basata sui risultati della sperimentazione RUG luglio-agosto 2003)

- RSA 82 721

- PSA

- Di cui con alta% di non

autosufficienti

474

358

4536

2658

Totale 556 5258

Fonte: Osservatorio Regionale.

In questa sede è importante riportare anche la dislocazione delle 8 strutture residenziali socio – assistenziali

per gli anziani, presenti sul territorio dell’Ambito (Tab. 12).

122

Tab. 12 – Strutture residenziali pubbliche e private presenti sul territorio dell’Ambito n.13: posti letto disponibili, presenze medie giornaliere, convenzioni sanitarie. Totale posti letto Presenza media

giornaliera

Convenzioni con Z.T.7

O.P. Don Giovanni e Gaetano

Recanatesi - OSIMO

57 51 ADI

Fondazione Grimani Buttari

OSIMO

175 175 ADI

40 + 20 posti NAR

PROGETTO INTEGR.DEMENZE

Istituti Riuniti Padre Benvenuto

Bambozzi - OSIMO

94 89 ADI

Casa di Riposo G. e G. Recanatesi

Villino Verde - OSIMO

38 35 ADI

Istituzioni Riunite Opere Laiche

Lauretane e Pia Casa Hermes

LORETO

72 55 ADI

Oasi Ave Maria Terzo Millennio Srl

LORETO

88 65 ADI

Casa di Riposo Ciriaco Mordini

CASTELFIDARDO

49 38 ADI

Opera Pia Ceci

CAMERANO

111 102 ADI e 20 posti per NAR

Fonte: Indagine Ufficio di Coordinamento Ambito n. 13 – Anno 2004.

123

La residenzialità rappresenta nel nostro territorio una risposta immediata ed onnicomprensiva, soprattutto

dove l’assistenza domiciliare non è in grado di assicurare una copertura per un arco di tempo giornaliero

sufficientemente ampio, ad anziani con autonomia psico-fisica e sociale molto ridotta.

La crescita della popolazione anziana non può essere intesa solo come carico gravante sulla popolazione in età

da lavoro.

La terza età, in particolare, dispone di una risorsa che la comunità locale deve saper cogliere.

La valorizzazione della terza età, come risorsa strategica di una comunità ha un doppio scopo:

• superare l’isolamento di cui soffrono i pensionati in genere

• permettere loro di esprimersi con atti di solidarietà comunitaria rivolta alle famiglie e alla cura della

prole.

Spesso il problema è di natura culturale e risiede nella definizione del ruolo sociale degli anziani che si sentono

attivi e che possono ancora svolgere attività socialmente utili.

Rilevante e peraltro innovativo il Progetto Integrato Demenze c/o la Fondazione Grimani-Buttari,

avviato nel novembre 2001 con la sottoscrizione di un Protocollo di Intesa tra il Distretto Sud – Z.T. 7, i

Comuni dell’ Ambito Territoriale n. 13 e la Fondazione Grimani Buttari.

Il progetto prevede interventi ed attività socio sanitarie a ciclo semiresidenziale a favore di anziani affetti da

demenza lieve e media. Il paziente viene ospitato dal mattino al tardo pomeriggio. L’intervento ha lo scopo sia

di ospitare anziani dementi, offrendo loro adeguate stimolazioni sensoriali, sia di assicurare sollievo alle

famiglie degli stessi pazienti. Il centro è funzionante 5 giorni la settimana, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle

18.30.

124

Oltre ai servizi residenziali presenti sul territorio è importante porre attenzione sul servizio di Assistenza

Domiciliare (SAD) che fornisce un aiuto per la gestione dell’anziano presso la propria abitazione.

Il SAD è spesso integrato con altri servizi come, ad esempio, la consegna dei farmaci e della spesa a domicilio,

organizzate nel Comune di Osimo e di Loreto.

Nel Comune di Offagna non è stato attivato il Servizio di Assistenza Domiciliare; l'unico intervento effettuato

nell'anno 2004 è stato temporaneo e rivolto a persona in situazione di handicap ai sensi della Legge

104/1992.

Considerando la serie storica relativa al numero degli utenti in carico è possibile evidenziare un incremento del

bisogno soprattutto nei comuni di Castelfidardo, Numana e Osimo.

125

Tab. 13 – Utenti in Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD) – Anno 2004.

COMUNI N. Utenti media ore settimanali per utente

Ulteriori servizi integrativi

Camerano

3 2 no

Castelfidardo 13 4 6 casi sono seguiti dall'Associazione ANAP

Loreto 17 3,5 Consegna farmaci ( 4 ore al mese)

Numana

7 2,5 no

Osimo 64 4 Servizi di compagnia, spesa, farmaci a domicilio

Fonte: Servizi Sociali dei Comuni dell’Ambito n. 13.

126

Tab. 14 – Servizio di Assistenza Domiciliare – Serie Storica anni 2003/2004.

Comuni

2003

2004

Camerano 14 3

Castelfidardo 7 13

Loreto 24 17

Numana 6 7

Osimo 51 64 Fonte: Servizi Sociali dei Comuni dell’Ambito n. 13.

Graf. Tab. 14 - Numero Utenti in SAD. Serie storica. Anni 2003/2004.

0 20 40 60 80

100 120 140

Cam

eran

o

Cas

telfi

dard

o

Lore

to

Num

ana

Osi

mo

2004 2003

127

IMMIGRAZIONE

Il fenomeno migratorio in Italia continua ad assumere livelli sempre crescenti. Anche l’Ambito XIII ha

mostrato, negli ultimi anni, un aumento significativo degli stranieri residenti.

Tab. 1 – Percentuale di residenti stranieri sulla popolazione dell’Ambito XIII. Anno 2003.

Comuni Residenti Residenti Stranieri Residenti stranieri (per 1000

abitanti)

Camerano 6601 143 1,92

Castelfidardo 17600 658 8,87

Loreto 11520 356 4,80

Numana 3439 250 3,37

Offagna 1786 37 0,49

Osimo 29780 1229 16,58

Sirolo 3376 82 1,10

Totale 74102 2755 37,17

Fonte: ISTAT.

La tab. 1 mette in evidenza la percentuale della popolazione straniera sulla popolazione residente nell’Ambito

al 31/12/2003. Significativa è la situazione di Offagna con lo 0.49% di stranieri residenti contro l’1.6% del

Comune di Osimo. La percentuale risulta abbastanza elevata anche nel Comune di Castelfidardo (0.88%),

sempre in concomitanza con l’allargamento del bacino industriale.

128

Tab. 2 – Stranieri residenti divisi per genere ed età, al 31/12/2003.

Comuni MASCHI FEMM. Totale %

Totale

MINORENNI

Maschi

MINORENNI

Femmine

TOTALE

MINORENNI

% Totale

minorenni

Camerano 69 74 143 5,19 16 11 27 4,32

Castelfidardo 334 324 658 23,88 84 77 161 25,76

Loreto 149 207 356 12,92 34 37 71 11,36

Numana 107 143 250 9,07 19 28 47 7,52

Offagna 18 19 37 1,34 7 4 11 1,76

Osimo 634 595 1229 44,61 169 130 299 47,84

Sirolo 33 49 82 2,98 5 4 9 1,44

Totale Ambito 1344 1411 2755 100,00 334 291 625 100,00

Provincia di

Ancona 10278 10391 20669 2234 1992 4226

Fonte: ISTAT.

129

5,19

23,88

12,92 9,07

1,34

44,61

2,98

0,005,00

10,0015,0020,0025,0030,0035,0040,0045,00

Graf. Tab. 1 - Stranieri residenti al 31/12/2003.

4,32

25,76

11,36 7,521,76

47,84

1,44

0,005,00

10,0015,0020,0025,0030,0035,0040,0045,0050,00

Graf. Tab. 2 - Minorenni stranieri residenti al 31/12/2003.

130

La tab. 2 evidenzia la predominanza delle donne straniere soprattutto nei Comuni di Osimo e Castelfidardo.

Gli stranieri residenti sul territorio dell’Ambito XIII rappresentano il 13.33% degli immigrati presenti nella

Provincia di Ancona. È importante rilevare, inoltre, la sempre più massiccia presenza dei minori stranieri che

rappresentano il 22.7% degli stranieri residenti nei Comuni dell’Ambito e il 20.5% di quelli della Provincia di

Ancona.

Un altro dato interessante riguarda la composizione per sesso: il numero delle donne è maggiore rispetto a

quello degli uomini, probabilmente a causa dei ricongiungimenti familiari.

Tab.3 - Serie storica stranieri residenti. Anni 1999-2003.

Comuni 1999 2000 2001 2002 2003

Camerano 31 85 104 119 143

Castelfidardo 139 333 413 152 658

Loreto 80 220 225 54 356

Numana 85 195 137 226 250

Offagna 5 14 19 15 37

Osimo 357 808 757 1010 1229

Sirolo 20 53 59 12 82

Totale Ambito 717 1708 1714 1588 2755

Fonte: ISTAT.

131

La tab. 3 mette in evidenza la crescita progressiva della popolazione straniera sul nostro territorio.

Il grande incremento avuto tra il 1999 e il 2003 è stato pari al 74%. Questo dato può essere considerato

positivamente, se pensiamo agli immigrati come ad una importante risorsa economica e lavorativa.

Tab. 4 – Comunità maggiormente rappresentate. Valori assoluti. Anno 2003.

Paesi di provenienza

Comuni Albania Marocco Tunisia Romania Macedonia Polonia Argentina Cina Altri paesi

Camerano 6 24 13 7 2 3 1 0 87

Castelfidardo 214 81 67 91 26 0 21 0 158

Loreto 30 52 31 36 25 24 23 0 135

Numana 23 13 2 38 13 6 0 1 154

Offagna 5 7 8 1 0 0 0 0 16

Osimo 348 158 117 122 44 15 0 18 407

Sirolo 0 11 0 8 0 0 1 1 61

Totale

Ambito 626 346 238 303 110 48 46 20 1018

Fonte: ISTAT.

132

Tab. 5 – Comunità maggiormente rappresentate. Valori percentuali. Anno 2003.

Comunità Maschi Femmine Numero totale %

Albania 351 270 626 22,72

Marocco 132 214 346 12,56

Tunisia 151 87 238 8,64

Romania 113 190 303 11,00

Macedonia 55 55 110 3,99

Polonia 13 35 48 1,74

Argentina 19 27 46 1,67

Cina 10 10 20 0,73

Altri paesi 501 517 1018 36,95

Totale 1345 1405 2755 100,00

Fonte: ISTAT.

La tab. 5 evidenzia la predominanza delle donne, soprattutto quelle che provengono da paesi come Argentina,

Polonia e Romania. Sono donne impegnate principalmente nelle attività di colf e badanti, molte sono emerse

dalla clandestinità a seguito della regolarizzazione. Le comunità maggiormente rappresentate sono quella

albanese (22.72%), quella marocchina (12.56%) e quella rumena (11%).

133

Graf. Tab. 5 - Comunità maggiormente rappresentate e percentuale sul totale degli stranieri residenti. Anno 2003.

22%

13%9%11%2%

36%

4%2%1%

Albania

Marocco

Tunisia

Romania

Macedonia

Polonia

Argentina

Cina

Altri paesi

Tab. 6 – Collaboratori domestici iscritti all’INPS nella Provincia di Ancona. Anno 2004.

Italiani UE Extracomunitari Totale

Uomini 36 2 436 474

Donne 1366 13 3218 4597

Totali 1402 15 3654 5071

Fonte: INPS.

134

La tab. 6 rappresenta la situazione delle collaboratrici domestiche registrate all’INPS della Provincia di

Ancona: si evidenzia una netta predominanza di donne extracomunitarie.

Presso le scuole dell’Ambito si sono attivati numerosi progetti finalizzati essenzialmente al sostegno linguistico

degli alunni stranieri e all’integrazione socio-culturale.

Non esiste ancora un progetto di Ambito che prevenga interventi scollegati e lo spreco di risorse umane ed

economiche.

In questo senso, il Comune di Loreto ha attivato un progetto finalizzato alla formazione di percorsi educativi

per genitori ed insegnanti (tab. 7).

La seguente tab. 7 da una visione di ciò che è stato programmato e realizzato nel nostro territorio.

135

Tab. 7 – Progetti realizzati nel 2004 dai Comuni e co-finanziati con il fondo regionale della LR 2/98.

Comune Intervento A chi è rivolto?

Camerano Sportello “Entrata libera” Servizio di informazione e consulenza rivolto alle famiglie con disagio economico e familiare.

Centro Servizi Caritas Acquisto di materiale informatico e di consumo per gli immigrati. Sostegno Locazioni Contrib. alle famiglie stran. per l’abbattimento canoni di affitto Castelfidardo Intervento per l’apprendimento della lingua italiana. Servizio di sostegno linguistico presso i due Istituti Comprensivi. Interventi economici a sostegno di extracomunitari in

stato di bisogno relativamente a spese per l’abitazione Interventi economici a favore di extracomunitari in stato di bisogno, per spese inerenti affitto ed utenze scadute/enti.

Corso di lingua e cultura italiana per immigrati adulti. Corso per immigrati adulti presso i locali della Caritas. Loreto Migranti e diritti umani. Agli alunni dell’Istituto Comprensivo. Finalizzato all’integrazione

socio-culturale tra i giovani. Educare alla pace. Percorso di educazione interculturale per alunni della scuola primaria

e della scuola secondaria di I grado. Le parole per comunicare, le parole per studiare. Corsi di lingua e cultura italiana per minori nella scuole dell’obbligo Generazioni in cammino. Percorsi educativi rivolti ai genitori ed insegnanti; Numana Sostegno linguistico. Presso l’Istituto Comprensivo, a favore di alunni immigrati. Osimo Corsi di lingua e cultura italiana per minori nelle scuole

dell’obbligo. Supporto alla comprensione linguistica agli alunni immigrati, presso gli Istituti Comprensivi.

Fondo di garanzia per incentivare la locazione. Contributo una tantum a proprietari che concedono in locazione gli immobili agli extracomunitari.

Centro di servizi – Centro di Ascolto Caritas Fornisce informazioni ed assistenza al fine di agevolare la fruizione dei diritti e l’adempimento dei doveri ai cittadini immigrati.

Sirolo Integrazione, intercultura e lingua italiana nelle scuole dell’obbligo.

Presso l’Istituto Comprensivo, a favore di alunni immigrati.

136

Considerando i progetti in corso nei singoli comuni è sembrato importante evidenziarli come buone prassi per

la futura programmazione.

Il Comune di Numana sta realizzando nell’anno 2005 due progetti:

Servizio per stranieri: la Biblioteca comunale possiede una sezione di libri destinati allo studio della nostra

lingua. Si tratta di grammatiche, dizionari, letture facilitate con audiocassetta o videocassetta che possono

essere consultati in biblioteca o presi in prestito gratuitamente. Postazione internet pubblica dove è possibile

trovare informazioni su permessi di soggiorno, sanità, scuola, oppure inviare e-mail e leggere giornali

stranieri.

Corso di lingua italiana per immigrati: corso di 40 ore, rivolto a cittadini stranieri che abbiano compiuto il

quindicesimo anno di età, presso la Scuola Elementare “G. Rodari” del Comune di Numana.

Il Comune di Castelfidardo invece ha finanziato la scuola per la gestione del sostegno linguistico.

AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 13

IL PROFILO DI COMUNITA’

L’OFFERTA DEI SERVIZI DEI COMUNI

DELL’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 13

COMUNE DI OSIMO SERVIZIO

ENTE TITOLARE ENTE GESTORE AREA DI INTERVENTO AREA ORGANIZZATIVA

UFFICIO DI PROMOZIONE SOCIALE SEGRETARIATO SOCIALE

AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 13 COMUNE

COMUNE DI OSIMO

TUTTE LE AREE PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE COMUNE

COMUNE

TUTTE LE AREE PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

ASILO NIDO COMUNALE CULLAVERDE

COMUNE A.S.S.O. – Azienda Servizi Sociali srl

FAMIGLIA, MINORI SERVIZI SEMIRESIDENZIALI

ASILO NIDO COMUNALE COLLEFIORITO

COMUNE A.S.S.O. – Azienda Servizi Sociali srl

FAMIGLIA, MINORI SERVIZI SEMIRESIDENZIALI

CENTRO AQUILONE 1 SAN SABINO

COMUNE COOPERATIVA SOCIALE MINORI,ADOLESCENTI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

CENTRO AQUILONE 2 OSIMO STAZIONE

COMUNE COOPERATIVA SOCIALE MINORI, ADOLESCENTI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

CENTRO ESTIVO COLONIA MARINA DIURNA

COMUNE COOPERATIVA,COMUNE A.S.S.O. – Azienda Servizi Sociali srl

MINORI, ADOLESCENTI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

AFFIDAMENTO FAMILIARE COMUNE COMUNE FAMIGLIA, MINORI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

INFORMAGIOVANI COMUNE COMUNE MINORI, ADOLESCENZA E POLITICHE GIOVANILI

PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

S.A.D. - SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE

COMUNE COOPERATIVA, aìA.S.S.O. – Azienda Servizi Sociali srl

ANZIANI/DISABILITA’ SERVIZI DOMICILIARI

SERVIZIO INTEGRAZIONE SCOLASTICA

COMUNE SOCIETA’ PARTECIPATA DISABILITA’/MINORI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

SERVIZIO INSERIMENTO LAVORATIVO COMUNE COMUNE DISABILITA’/, DISAGIO ADULTI

PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

ASSISTENZA DOMICILARE SOCIO EDUCATIVA

COMUNE SOCIETA’ PARTECIPATA DISABILITA’/MINORI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

138

COMUNE DI OSIMO SERVIZIO ENTE TITOLARE ENTE GESTORE AREA DI INTERVENTO AREA ORGANIZZATIVA CENTRO DIURNO SOCIO-EDUCATIVO –RIABILITATIVO FONTEMAGNA

COMUNE COOPERATIVA SOCIALE DISABILITA’ SERVIZI SEMIRESIDENZIALI

LA RETE DEL SOLLIEVO

ATS 13 – Z.T. 7 CSM SUD COMUNE OSIMO

COMUNE DI OSIMO - CAPOFILA -

DISAGIO ADULTO PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

SERVIZIO INTEGRATO DEMENZE ATS 13 – Z.T. 7 CSM SUD COMUNE OSIMO

FONDAZIONE GRIMANI BUTTARI

DISAGIO ADULTI/ANZIANI SERVIZI SEMIRESIDENZIALI

SERVIZI DI VACANZA SOGGIORNI ESTIVI TERZA ETA’

COMUNE ASSOCIAZIONE ANZIANI

ASSOCIAZIONE ANZIANI ANZIANI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

CONSEGNA SPESA FARMACI COMUNE CROCE ROSSA COMMERCIANTI

ANZIANI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

TAXI SANITARIO COMUNE CROCE ROSSA ITALIANA ANZIANI/DISABILI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

LABORATORIO PROTETTO PER DISABILI

COMUNE COOPERATIVA

COOPERATIVA SOCIALE DISABILI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

INTEGRAZIONE RETTE OSPITI NELLE CASE DI RIPOSO

COMUNE COMUNE ANZIANI/DISABILI SERVIZI RESIDENZIALI

POSTI LETTO SOLLIEVO COMUNE ISTITUTI RIUNITI DI BENEFICIENZA CASA DI RIPOSO “P.B.BAMBOZZI”

DISABILI/FAMIGLIA/ANZIANI SERVIZI RESIDENZIALI/SERVIZI PER L’EMERGENZA

SERVIZIO CASA (GESTIONE GRADUATORIE di ERP ed EMERGENZE ABITATIVE)

COMUNE COMUNE FAMIGLIA/DISAGIO ADULTO PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

139

COMUNE DI CAMERANO SERVIZIO ENTE TITOLARE ENTE GESTORE AREA DI INTERVENTO AREA ORGANIZZATIVA UFFICIO DI PROMOZIONE SOCIALE SEGRETARIATO SOCIALE

AMBITO TERRITORIALE. SOCIALE 13 -COMUNE

COMUNE DI OSIMO - CAPOFILA -

TUTTE LE AREE PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE COMUNE COMUNE TUTTE LE AREE

PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

ASILO NIDO COMUNALE COMUNE COMUNE FAMIGLIA, MINORI. SERVIZI SEMIRESIDENZIALI

CENTRO ESTIVO COLONIA MARINA DIURNA

COMUNE COMUNE FAMIGLIA, MINORI, ADOLESCENZA

PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

INFORMAGIOVANI

COMUNE PROLOCO MINORI, ADOLESCENZA E POLITICHE GIOVANILI

PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

CENTRO DI ASCOLTO SPORTELLO “ENTRATA LIBERA”

COMUNE ASSOCIAZIONE MINORI, ADOLESCENZA E POLITICHE GIOVANILI

PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

AFFIDAMENTO FAMILIARE COMUNE COMUNE FAMIGLIA, MINORI, ADOLESCENZA

PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA

COMUNE COOPERATIVA DISABILITA’/MINORI

PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

SERVIZIO INSERIMENTO LAVORATIVO

COMUNE COMUNE DISABILITA’/DISAGIO ADULTO

PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

S.A.D. SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE

COMUNE COOPERATIVA SOCIALE DISABILITA’/ANZIANI

SERVIZI DOMICILIARI

CENTRO DIURNO SOCIO EDUCATIVO PER DISABILI “SAN GERMANO”

COMUNE COOPERATIVA SOCIALE

DISABILITA’

SERVIZI SEMIRESIDENZIALI

ASSISTENZA DOMICILIARE SOCIO EDUCATIVA

COMUNE COOPERATIVA SOCIALE DISABILITA/MINORI’ SERVIZI DOMICILIARI

GINNASTICA TERZA ETA’ COMUNE OPERA PIA CECI ANZIANI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

SOGGIORNO ESTIVO TERZA ETA’ COMUNE ASSOCIAZIONE ANZIANI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

SERVIZI INTEGRATIVI COMUNE COMUNE TUTTE LE AREE PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

140

COMUNE DI CASTELFIDARDO

SERVIZIO ENTE TITOLARE ENTE GESTORE AREA DI INTERVENTO AREA ORGANIZZATIVA

UFFICIO DI PROMOZIONE SOCIALE SEGRETARIATO SOCIALE

AMBITO TERRITORIALE SOCIALE 13 COMUNE

COMUNE DI OSIMO - CAPOFILA -

TUTTE LE AREE PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE COMUNE COMUNE TUTTE LE AREE

PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

ASILO NIDO COMUNALE “GIROTONDO” COMUNE COMUNE FAMIGLIA, MINORI SERVIZI SEMIRESIDENZIALI

ASILO NIDO “ IL COVO DEI BIRICCHINI” PRIVATO CONV. CON COMUNE FAMIGLIA, MINORI. SERVIZI SEMIRESIDENZIALI

CENTRO POMERIDIANO PER MINORI “IL GABBIANO”

COMUNE COOPERATIVA SOCIALE FAMIGLIA, MINORI. PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

CENTRO ESTIVO COLONIA MARINA DIURNA

COMUNE COMUNE MINORI, ADOLESCENZA

PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE/SALA MUSICALE

COMUNE ASSOCIAZIONE MINORI, ADOLESCENZA, POLITICHE GIOVANILI

PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

INFORMAGIOVANI COMUNE COMUNE MINORI, ADOLESCENZA, PLITICHE GIOVANILI

PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

SERVIZIO AFFIDAMENTO FAMILIARE COMUNE COMUNE FAMIGLIA, MINORI, ADOLESCENZA.

PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA

COMUNE COOPERATIVA SOCIALE DISABILITA’/MINORI PROMOZIONE SOCIALE COMUNITARIA

SERVIZIO INSERIMENTO LAVORATIVO COMUNE COMUNE DISABILITA’/DISAGIO ADULTO

PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

S.A.D. SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE

COMUNE COOPERATIVA SOCIALE DISABILITA’/ANZIANI SERVIZI RESIDENZIALI

ASSISTENZA DOMICILIARE SOCIO- EDUCATIVA

COMUNE COOPERATIVA SOCIALE DISABILITA’/MINORI SERVIZI DOMICILIARE

CENTRO DIURNO PER DISABILI “ARCOBALENO”

COMUNE COMUNE E COOPERATIVA .SOCIALE

DISABILITA’ SERVIZI SEMIRESIDENZIALI

CASA ALLOGGIO PER DISABILI “ARCOBALENO”

COMUNE COMUNE E COOPERATIVA .SOCIALE

DISABILITA’ SERVIZI RESIDENZIALI ED EMERGENZA

CASA DI RIPOSO “CIRIACO MORDINI” COMUNE COMUNE E COOP.SOC. DISABILITA’/ANZIANI SERVIZI RESIDENZIALI

141

COMUNE DI LORETO SERVIZIO ENTE TITOLARE ENTE GESTORE AREA DI INTERVENTO AREA ORGANIZZATIVA UFFICIO DI PROMOZIONE SOCIALE SEGRETARIATO SOCIALE

AMBITO TERRITORIALE. SOCIALE 13 COMUNE

COMUNE DI OSIMO - CAPOFILA -

TUTTE LE AREE PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE COMUNE COMUNE TUTTE LE AREE PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

ASILO NIDO COMUNALE “IL CUCCIOLO”

COMUNE COMUNE FAMIGLIA, MINORI SERVIZI SEMIRESIDENZIALI

CENTRI ESTIVI COMUNE COOPERATIVA SOCIALE

MINORI, ADOLESCENZA

PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

INFORMAGIOVANI COMUNE ISTITUTO SCOLASTICO

MINORI, ADOLESCENZA E POLITICHE GIOVANILI

PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

AFFIDAMENTO FAMILIARE COMUNE COMUNE FAMIGLIA, MINORI, ADOLESCENZA

PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA

COMUNE COOPERATIVA SOCIALE DISABILITA’/MINORI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

SERVIZIO INSERIMENTO LAVORATIVO

COMUNE COMUNE DISABILITA’/DISAGIO ADULTO

PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

CENTRO DIURNO PER DISABILI “ALICE”

COMUNE IST. RIUNITE E P. CASA HERMES – OPERE LAICHE LAURETANE

DISABILITA’ SERVIZI SEMIRESIDENZIALI

ASSISTENZA DOMICILIARE SOCIO EDUCATIVA

COMUNE COOPERATIVA SOCIALE DISABILITA’/MINORI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

S.A.D. SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILAIRE

COMUNE IST. RIUNITE E P. CASA HERMES – OPERE LAICHE LAURETANE

ANZIANI /DISABILITA’ SERVIZI DOMICILIARI

142

COMUNE DI NUMANA SERVIZIO ENTE TITOLARE ENTE GESTORE AREA DI INTERVENTO AREA ORGANIZZATIVA UFFICIO DI PROMOZIONE SOCIALE SEGRETARIATO SOCIALE

AMBITO TERRITORIALE SOCIALE 13 COMUNE

COMUNE DI OSIMO - CAPOFILA -

TUTTE LE AREE PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE COMUNE COMUNE TUTTE LE AREE PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

CENTRI ESTIVI COLONIA MARINA DIURNA

COMUNE COMUNE

MINORI, ADOLESCENZA PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

INFORMAGIOVANI COMUNE COMUNE MINORI, ADOLESCENZA E POLITICHE GIOVANILI

PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

AFFIDAMENTO FAMILIARE

COMUNE COMUNE FAMIGLIA/ MINORI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA

COMUNE COMUNE DISABILITA’/MINORI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

SERVIZIO INSERIMENTO LAVORATIVO

COMUNE COMUNE DISABILITA’/DISAGIO ADULTO

PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

S.A.D DERVIZIO ASSISTENZA DOMICILAIRE

COMUNE COOPERATIVA SOCIALE DISABILITA’/ANZIANI SERVIZI DOMICILIARI

ASSISTENZA DOMICILIARE SOCIO-EDUCATIVA

COMUNE COOPERATIVA SOCIALE DISABILITA’/MINORI SERVIZI DOMICILIARI

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COMUNE DI OFFAGNA SERVIZIO ENTE TITOLARE ENTE GESTORE AREA DI INTERVENTO AREA ORGANIZZATIVA UFFICIO DI PROMOZIONE SOCIALE SEGRETARIATO SOCIALE

AMBITO TERRITORIALE. SOCIALE 13 COMUNE

COMUNE DI OSIMO - CAPOFILA -

TUTTE LE AREE PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

CENTRI ESTIVI COLONIA MARINA DIURNA

COMUNE COMUNE

MINORI, ADOLESCENZA PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE “C’ENTRO ANCH’IO”

COMUNE COMUNE MINORI, ADOLESCENZA E POLITICHE GIOVANILI

PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA

COMUNE COMUNE DISABILITA’/MINORI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

SERVIZIO INSERIMENTO LAVORATIVO

COMUNE COMUNE DISABILITA/DISAGIO ADULTO’

PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

ASSISTENZA DOMICILIARE SOCIO-EDUCATIVA

COMUNE COMUNE DISABILITA’/MINORI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

CENTRO DI AGGREGAZIONE PER MINORI “LUDOTECA” LA COCCINELLA

COMUNE COMUNE MINORI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

CENTRO ANZIANI COMUNE COMUNE ANZIANI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

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COMUNE DI SIROLO SERVIZIO ENTE TITOLARE ENTE GESTORE AREA DI INTERVENTO AREA ORGANIZZATIVA UFFICIO DI PROMOZIONE SOCIALE SEGRETARIATO SOCIALE

AMBITO TERRITORIALE. SOCIALE 13 COMUNE

COMUNE DI OSIMO - CAPOFILA -

TUTTE LE AREE PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE COMUNE COMUNE TUTTE LE AREE PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

ASILO NIDO COMUNALE “IL MELOGRANO”

COMUNE COOPERATIVA SOCIALE FAMIGLIA, MINORI SERVIZI SEMIRESIDENZIALI

AFFIDAMENTO FAMILIARE

COMUNE COMUNE FAMIGLIA, MINORI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

SERVIZIO DI INTEGBRAZIONE SCOLASTICA

COMUNE COMUNE DISABILITA’ PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

SERVIZIO INSERIMENTO LAVORATIVO

COMUNE COMUNE DISABILITA’/DISAGIO ADULTO

PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

ASSISTENZA DOMICILIARE SOCIO-EDUCATIVA

COMUNE COMUNE DISABILITA’/MINORI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

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Il sistema dell’offerta dei servizi: forza e criticità Nonostante vada riconosciuta al territorio una forte vitalità sociale, la molteplicità dei cambiamenti succedutisi nel corso di questi ultimi anni, impone una modifica, innanzitutto culturale, dell’approccio alle politiche sociali, nonché delle modalità di gestione delle stesse. L’innovazione, rappresentata dal Piano Sociale di Zona, rientra in questa logica, che impone ai Comuni di acquisire la capacità di articolare gli interventi di politica sociale in termini di azioni di sistema rivolte a favorire la creazione di una rete dove si integrino conoscenze del territorio, tipologie di domanda e di offerta, strumenti di valutazione e monitoraggio degli interventi sociali effettuati, così che l’investimento nella spesa sociale assuma la connotazione di fattore di sviluppo, a fronte di un sistema di protezione sociale attiva per un welfare dinamico e partecipato, che superi la logica dell’assistenzialismo a favore della promozione dei diritti umani.

FORZA CRITICITA’ La famiglia, costituisce una risorsa insostituibile. Occorre render più forte il suo ruolo e valorizzare le potenzialità in essa contenute. E’ necessario inoltre promuovere e diffondere una cultura della solidarietà, in cui l’appartenenza al paese , al quartiere possa favorire comportamenti di auto e mutuo-aiuto. Spesso le famiglie gestiscono, da sole, gravi problematiche e ricorrono all’aiuto dei servizi pubblici quando il disagio assume connotazioni di tale gravità che le loro energie non riescono più a sostenere. La famiglia deve essere sostenuta dai servizi pubblici

Nuove povertà,L’attuale situazione socioeconomica, l’aumento delle famiglie unipersonali (anziani soli), famiglie monoreddito con minori a carico, famiglie monoparentali, (spesso con capofamiglia donna), famiglie immigrate, determina la nascita di nuove situazioni di emarginazione e di disagio. Ne conseguono numerose richieste di sussidio economico ed integrazione al reddito, tese al soddisfacimento dei bisogni primari e, sempre più frequentemente, rivolte anche a superare situazioni di grave precarietà abitativa .

La SCUOLA svolge un importante ruolo nella costruzione della identità e nello sviluppo dei minori e degli adolescenti, veicolando modelli comportamentali e stili di vita fondamentali all’acquisizione di una maturità affettiva e relazionale, nonché del rispetto delle regole di convivenza sociale. Da sempre interlocutore privilegiato nella realizzazione di progetti di prevenzione. Il suo ruolo si estrinseca anche attraverso l’offerta formativa rivolta a coloro che, non avendo concluso il percorso scolastico obbligatorio per vicissitudini varie, colgono le opportunità progettuali che le stesse Istituzioni offrono.

Insufficienze negli organici dei Servizi Sanitari Distrettuali (Sebbene i servizi sanitari territoriali presenti siano attivi e consolidati, non sempre l’offerta riesce a soddisfare una domanda crescente che diventa sempre più esigente ed articolata. Tale carenza non consente di strutturare la necessaria integrazione con i Servizi Sociali, dei Comuni dell’Ambito, compromettendo pertanto l’efficienza e l’efficacia delle azioni messe in atto.

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Integrazione socio sanitaria pur se attuata in diversi servizi (Consultorio, ADI, Dipartimento Salute Mentale,…) non risponde ancora del tutto a quei livelli di integrazione ottimale fra sociale e sanitario come disciplinato dal Piano Sociale Regionale, nel rispetto di quanto sancito dai LEA di cui al DPCM 14 febbraio 2001.

L’ASSOCIAZIONISMO ed il VOLONTARIATO offrono un contributo insostituibile in quanto risorse molto importanti. Numerose sono le Associazioni che collaborano attraverso rapporti convenzionali con i Servizi Sociali Comunali

Coordinamento del Volontariato. Sebbene il Volontariato svolga un’azione di supporto alle politiche sociali nel contesto territoriale dell’ambito, la mancanza di coordinamento e integrazione tra le varie organizzazioni determina spesso azioni e interventi isolati e non sempre inseriti nella programmazione sociale locale

Le Parrocchie continuano ad essere, anche se in maniera diversa rispetto al passato, un punto di riferimento e luogo di aggregazione per minori, giovani e adulti del territorio. Svolgono un ruolo prezioso nell’ambito socio educativo

Carenze di strutture di pronta accoglienza per adulti, in particolar modo donne. Di fronte alle situazioni di emergenza si registra l’esigenza di disporre di strutture di accoglienza temporanea la cui assenza e, di conseguenza, la ricerca e l’individuazione di soluzioni alternative, ha comportato, finora, per le Amministrazioni dell’ambito, un onere, economico e non, rilevante.

Necessità di una razionalizzazione e ottimizzazione delle 4 strutture semi - residenziali per i disabili medio-gravi presenti nell’Ambito (Camerano, Castelfidardo, Loreto, Osimo)

Necessità di pianificare , in relazione all’ esistente, l’offerta di residenzialità per il “Dopo di Noi”.

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148

GLI OBIETTIVI E LE PRIORITA’ DI SVILUPPO

DEL SISTEMA DI WELFARE LOCALE

E collegamento con gli indirizzi regionali

OBIETTIVI DI SVILUPPO DEL SISTEMA DI WELFARE LOCALE E COLLEGAMENTO CON GLI INDIRIZZI REGIONALI

Il presente Piano di Zona intende sviluppare i contenuti connessi alla programmazione e pianificazione integrata degli interventi e dei servizi in tutto il territorio dell’Ambito.

Favorire il consolidamento della programmazione partecipata

Stimolare le risorse del territorio attraverso attività di comunicazione informative e conoscitive

Uniformare sia i criteri di accesso alle prestazioni sociali Ottimizzare e qualificare l’offerta

semiresidenziale per la disabilità

PROMOZIONE DEL BENESSERE DELLA COLLETTIVITA’

Implementazione dei processi autorizzatori e di accreditamento attuativi della l.r.20/2002 e n.9/2003

Garantire l’accessibilità alla rete dei servizi per tutti gli

individui attraverso servizi di comunicazione sociale Integrazione socio-sanitaria per dare risposte globali al problema sociale

Promuovere l’agio dei giovani sostenendo ed incoraggiando iniziative volte a valorizzare l’associazionismo giovanile

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Gli obiettivi del Piano 2005/2007 si connettono con la programmazione di settore ai sensi e per gli effetti delle linee di indirizzo regionale di cui alla DGRM n° 643/2004 “Sistema dei servizi per l’infanzia e l’adolescenza” DGRM n° 1566/2004 “Sistema dei servizi agli anziani” e con la produzione normativa e regolamentare della Regione in materia di immigrazione, disabilità, salute mentale, dipendenze patologiche. L’identificazione degli obiettivi della programmazione sociale 2005/2007 è il risultato di interazioni positive tra Enti, Istituzioni scolastiche, Zona Territoriale, Associazionismo….: Gli obiettivi sono stati individuati tenendo conto del seguente quadro di riferimento:

Normativa nazionale e regionale Linee guida regionali per la programmazione triennale 2005/2007 Indirizzi politici-amministrativi del Comitato dei Sindaci Osservazione e lettura del profilo di comunità Analisi dei bisogni effettuata in sede dei vari tavoli di lavoro Proposte ed indicazioni pervenute dai vari attori sociali Elaborazioni del Coordinatore

Il presente Piano di Zona vuole essere la fase 2) del piano 2003 in quanto è opportuno rifocalizzare l’attenzione su alcuni obiettivi e priorità che sono stati raggiunti in modo incompleto .

OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI SPECIFICI - PRIORITA’ PROMOZIONE Sostenere lo sviluppo della comunità

locale Favorire il consolidamento della programmazione partecipata

Stimolare le risorse del territorio attraverso attività di comunicazione informative e conoscitive

Promuovere interventi di prevenzione

Promuovere l’individuazione di percorsi di integrazione dei servizi e interventi socio - sanitari

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OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI SPECIFICI - PRIORITA’

ACCESSO Migliorare l’accesso e la fruizione dei servizi e degli interventi ai cittadini

Rivisitazione dell’ assetto degli UPS in relazione alla funzione informativa e di consulenza

Garantire l’accessibilità alla rete dei servizi per tutti gli individui attraverso servizi di comunicazione sociale

Elaborazione di una Guida dei Servizi (Sociali, Sanitari, Scuole, IPAB, Terzo Settore e contestualmente Avviare il processo di costruzione della “Carta dei Servizi” di Ambito

Avvio di un percorso di omogeneizzare dei servizi e degli interventi in tutto il territorio dell’Ambito che, pur nel rispetto delle singole specificità territoriali, permetta lo sviluppo di servizi uniformi sul territorio, uniformando sia i criteri di accesso alle prestazioni sociali sia le modalità di compartecipazione degli utenti avviando la sperimentazione con un servizio di base e consolidato in quasi tutti i comuni (es. SAD)

avvio di un percorso di omogeneizzazione dei servizi e degli interventi in tutto il territorio dell’Ambito che, pur nel rispetto delle singole specificità, agevoli lo sviluppo di servizi uniformi sul territorio;

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OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI SPECIFICI - PRIORITA’ EDUCAZIONE Sostenere le giovani generazioni Promuovere la realizzazione di interventi socio-

sanitari di prevenzione del disagio delle giovani generazioni

Promuovere l’agio dei giovani sostenendo ed incoraggiando iniziative volte a valorizzare l’associazionismo giovanile

Promuovere la realizzazione di spazi dedicati ai giovani

ACCOMPAGNAMENTO ABILITAZIONE

Assicurare alle famiglie, attraverso il Servizio Sociale Professionale, un sostegno appropriato e mirato a sviluppare risorse e potenzialità personali

Promuovere l’avvio di un percorso informativo-formativo finalizzato alla costituzione di reti di famiglie di sostegno

ASSISTENZA - CURA Sviluppare e razionalizzare il sistema di welfare locale

Sviluppo e potenziamento dei servizi domiciliari per favorire il permanere del cittadino nel proprio ambiente

Avvio di un percorso finalizzato a garantire il servizio SAD in tutti i comuni

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OBIETTIVI GENERALI

OBIETTIVI SPECIFICI - PRIORITA’

ASSISTENZA - CURA Sviluppare e razionalizzare il sistema di welfare locale

Consolidare la sperimentazione dei servizi di sollieve per le famiglie

Progetto diurno integrato demenze c/o Fondazione Buttari

Posti letto di Sollievo (II.RR.BB.) Promuovere momenti formativi per i

“caregiver” (famiglie che assistono in casa un non autosufficiente)

Ottimizzare e qualificare l’offerta semiresidenziale per la disabilità - Camerano - Castelfidardo () - Loreto () - Osimo

Ottimizzare e qualificare l’offerta residenziale per la disabilità - Castelfidardo (servizio attivo) - Loreto (servizio da avviare)

Realizzare un alloggio di pronta accoglienza notturna (L.R. n.20/200sociale per gli adulti in difficoltà (osimo)

Curare l’implementazione dei processi autorizzatori e di accreditamento attuativi della l.r.20/2002 e n.9/2003

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Modalità della integrazione delle strategie e delle regole di accesso e funzionamento.

Rivitazione e riformulazione gruppo di lavoro “ISEE “già precedentemente individuato .

Il gruppo di lavoro, previa analisi e studio dei vari aspetti procedurali e di accesso dei regolamenti già esistenti nei singoli Comuni, procederà all’elaborazione progressiva di regolamenti di accesso e di funzionamento unitari.

Modalità di finanziamento Per i progetti, gestiti in forma associata, i Comuni dell’Ambito Territoriale n. 13 cofinanziano, di norma, in modo proporzionale alla popolazione residente, , salvo particolari progettazioni di settore (es. L.R. 9/03). I Comuni, per i servizi e interventi gestiti autonomamente, sostengono la totale copertura finanziaria. Alcuni progetti ed interventi sono altresì cofinanziati dalla Provincia e/o dalla Regione. Modalità di attuazione dell’integrazione socio-sanitaria L’integrazione socio-sanitaria tra Ambito Territoriale n. 13 e Distretto Sud della Zona Tettitoriale n.7 poggia su salde basi, istituzionali, gestionali e professionali. Il Direttore del Distretto Sud della Zona Tettitoriale n.7 è componente stabile dell’ Ufficio di Piano. Il Coordinatore dell’Ambito Territoriale n. 13 partecipa alle riunioni dell’ UCAD (Ufficio di Coordinamento Distrettuale) e fa parte del Collegio di Direzione. Referenti dei vari servizi, del Distretto Sud della Zona Tettitoriale n.7, hanno partecipato stabilmente a tutti i lavori di consultazione, (gruppi di lavoro) predisposti per la costruzione del presente Piano Sociale. Così come indicato nel P.A.D. (Piano delle Attività Distrettuali) del Distretto Sud della Zona Tettitoriale n.7, per la gestione integrata dei vari servizi e interventi sono in fase di rivisitazione e di elaborazione atti di integrazione socio-sanitaria (protocolli di intesa a livello istituzionale, accordi …), come di seguito indicato:

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AMBITO TERRITORIALE SOCIALE XIII - DISTRETTO SUD ZONA TERRITORIALE N.7

STATO DI ATTUAZIONE

PROTOCOLLO D’INTESA TRA I COMUNI DELL’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N.13 E LA ZONA TERRITORIALE N.7 PER LA GESTIONE INTEGRATA DEI SERVIZI DOMICILIARI SOCIO-ASSISTENZIALI E SANITARI A TUTELA DELLE PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI (ADI)

stipulato Rivisitazione entro 2006

PROTOCOLLO D’INTESA TRA I COMUNI DELL’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N.13 E LA ZONA TERRITORIALE N.7 e LA FONDAZIONE “GRIMANI BUTTARI” DI OSIMO PER LA COMPARTECIPAZIONE DEI COMUNI ALLE SPESE SOCIO-ASSISTENZIALI RELATIVE AL “PROGETTO ASSISTENZIALE PER PAZIENTI DEMENTI”

stipulato

PROTOCOLLO D’INTESA TRA I COMUNI DELL’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N.13 E LA ZONA TERRITORIALE N.7 PER IL PROGETTO INTEGRATO “LA RETE DEL SOLLIEVO”

stipulato

PIANO INTERVENTI A SOSTEGNO DELLA POPOLAZIONE ANZIANA NEL PERIODO DI CALURA ESTIVA – PROGETTO HELIOS 2005

concluso

PROTOCOLLO D’INTESA TRA I COMUNI DELL’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N.13 E L’U.M.E.A. DISTRETTO SUD ZONA TERRITORIALE N.7 PER L’INTEGRAZIONE DEI SERVIZI E DEGLI INTERVENTI A FAVORE DI SOGGETTI DISABILI ADULTI

concordato Approvazione entro I° SEMESTRE 06

PROTOCOLLO D’INTESA TRA I COMUNI DELL’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N.13 , IL DISTRETTO SUD DELLA ZONA TERRITORIALE N.7 E IL CENTRO DELL’IMPIEGO DELLA PROVINCIA DI ANCONA PER L’INTEGRAZIONE SOC. E LAV.DELLE CATEGORIE DEBOLI

concordato Approvazione entro I° trimestre 06

PROTOCOLLO D’INTESA TRA I COMUNI DELL’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N.13 E L’U.M.E.A. DISTRETTO SUD ZONA TERRITORIALE N.7 PER LA GESTIONE COORDINATA ED INTEGRATA DELLE PRESTAZIONI E DEI SERVIZI PER L’INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA DEI MINORI IN CONDIZIONE DI DISABILITA’, MENOMAZIONE ED A RISCHIO PSICOPATOLOGICO

concordato Approvazione entro I° SEMESTRE 06

PROTOCOLLO D’INTESA TRA I COMUNI DELL’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N.13 E LA ZONA TERRITORIALE N.7 PER LA GESTIONE COORDINATA ED INTEGRATA DELLE PRESTAZIONI E DEI SERVIZI PER LA TUTELA E L’ASSISTENZA DEI MINORI

concordato Approvazione entro 2006

PROGETTI DI INTERVENTI SOCIO-SANITARI DI PREVENZIONE RIVOLTI AI GIOVANI E ADOLESCENTI – DGRM N.172/05

Concordato Progetto approvato

PROTOCOLLO D’INTESA TRA I COMUNI DELL’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N.13 E LA ZONA TERRITORIALE N.7 PER LA GESTIONE INTEGRATA DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI E SOCIO-ASSISTENZIALI A TUTELA DELLA SATULE MENTALE

In rivisitazione entro 2006

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Integrazione territoriale Rilevanti sono i percorsi di integrazione avviati con le Istituzioni Scolastiche del territorio, co-progettisti e nel contempo destinatari di progetti di Ambito (Capacity Connection, Sportello Famiglia, Progetto di prevenzione “Non da Soli”) Le stesse istituzioni Scolastiche collaborano per il monitoraggio, la verifica e la riprogettazione degli interventi. Attiva e proficua la collaborazione con il Centro per l’Impiego e la formazione della Provincia di Ancona . Le imprese sono state avvicinate, con discreti risultati, in alcune circostanze (progetto Capacity Connection, Agenzia Collocamento mirato r”la rete del Sollievo”). Modalità di gestione del Piano di Zona Il Coordinatore, di concerto con l’Ufficio di Piano ed il Comune Capofila, garantirà l’attuazione del presente Piano di Zona per lo Sviluppo Sociale sul territorio dell’Ambito Territoriale n. 13; Il Comitato dei Sindaci sarà opportunamente informato sullo stato di attuazione dei progetti. I progetti di Ambito sono gestiti in forma associata attraverso il Comune capofila; per i servizi e gli interventi preesistenti o istituiti dai singoli Comuni in forma autonoma da parte di ogni Comune . Modalità di gestione dei servizi e di realizzazione degli interventi Variegato è il contesto di riferimento della gestione dei servizi e degli interventi da parte dei Comuni. Si va dalla gestione diretta (es. Asilo nido Comunale, Centro Diurno per Disabili..) all’affidamento a Cooperative sociali (es. Assistenza Domiciliare, Assistenza Integrativa Scolastica…), alla collaborazione attiva con l’associazionismo (es. Sportello Famiglia, Progetto “Non da Soli”..) - detentore di un prezioso know how . Modalità di documentazione dei servizi e degli interventi - Modalità di valutazione Il Piano di zona va considerato come strumento che si sviluppa e matura nel tempo. Le sue attività devono pertanto poter essere valutate e vanno considerati i risultati raggiunti in relazione agli obiettivi Verranno effettuate valutazioni in itinere e finali sui singoli progetti e interventi attraverso riunioni, report, relazioni, raccolta di dati, documentazioni, verifiche dirette e indicatori di risultato. Lavorare in un’ottica progettuale, efficace, significa infatti progettare, osservare, valutare e riprogettare, sulla scorta delle valutazioni realizzate, tenendo sotto osservazione gli esiti dei propri interventi e i processi che conducono a determinati esiti. La valutazione del Piano di Zona ha dunque lo scopo fondamentale di verificare nel tempo la realizzazione delle azioni previste dal Piano e dei risultati che il Piano si prefigge, nelle diverse aree di bisogno e nei diversi campi di intervento.

156

L'azione di valutazione deve pertanto essere funzionale ad obiettivi che si possono complessivamente definire di sviluppo del sistema integrato di interventi e servizi sociali, per come il Piano lo disegna e per come definisce strategie e priorità di miglioramento. Il fine ultimo della valutazione quindi è quello di rafforzare l’azione. Essa pertanto mira a mostrare quanto un intervento funziona, migliorare il modo in cui funziona, ridurre i disservizi e le diseconomie, ridurre gli interventi che mostrano scarsa efficacia, sviluppare quelli che viceversa esprimono migliore capacità di risposta, prevedere nuove modalità di intervento. Nel corso del periodo di decorrenza del piano l’attività di valutazione andrà pertanto pensata in due direzioni:

verificando il grado di raggiungimento degli obiettivi posti e delle strategie concordate; incentivando il raggiungimento degli obiettivi da parte dei servizi operanti sul territorio.

Il disegno di valutazione Perché l'attività di valutazione sia efficace essa deve risultare utile a chi deve prendere decisioni; deve cioè produrre informazioni e dati che servano effettivamente a formulare giudizi e - su questa base - progettare corsi d’azione. E' cruciale che essa avvenga sulla base di un disegno di valutazione, che indichi quali sono le domande alla quale la valutazione deve rispondere, quali sono gli strumenti utilizzati per rispondervi, chi e quando svolgerà le attività necessarie. Di seguito viene indicata una prima, sommaria, rappresentazione della sequenza delle operazioni di valutazione del Piano. Sequenza delle principali operazioni di valutazione:

Identificazio-ne delle dimensioni da valutare e dei risultati attesi

Identifica-zione di indicatori che misurino i risultati conseguiti

Identificazione degli strumenti di monitoraggio e rilevazione delle informazioni

Rilevazione sul campo e analisi dei risultati

Confronto tra diversi risultati conseguiti e elaborazione di strategie di miglioramento

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Modalità della informazione e della comunicazione sociale L’attuazione della legge 328 e la redazione dei Piani di zona si inseriscono in un periodo denso di cambiamenti della rete dei servizi sociali e sanitari del nostro Paese e della Regione. Tali mutamenti, se non adeguatamente supportati da una comunicazione diffusa ed efficace, rischiano di non raggiungere i loro obiettivi e di ingenerare confusione e incertezza nei cittadini che maggiormente dovrebbero usufruire dei servizi. E’ dunque importante che le novità introdotte dal presente Piano vengano adeguatamente comunicate ai cittadini. Tale funzione riveste un ruolo importante perché la rete degli interventi e dei servizi sociali venga effettivamente utilizzata al meglio da tutti i cittadini residenti nei sette comuni dell’ Ambito Territoriale n. 13. Se oggi si vuole tentare di raggiungere la collettività, è di vitale importanza entrare nel mondo e nella cultura della comunicazione di massa. Verrà pertanto data particolare rilevanza alla informazione ed alla comunicazione del Piano di zona e dei servizi ed interventi in esso descritti. Gli strumenti e le modalità comunicative sono meglio trattate nel paragrafo…...dedicato al Piano di comunicazione. Modalità della formazione e dell’aggiornamento Al fine di sviluppare la “programmazione condivisa” è necessario che per coloro che “danno vita e gambe” al sistema integrato di interventi e servizi sociali del territorio dell’ Ambito Territoriale n. 13, siano programmate iniziative di formazione e di aggiornamento . In corso: Formazione sul progetto della “ Cartella Sociale ” che vede il coinvolgimento dei Comuni, della Zona Territoriale n. 7, del Centro per l’impiego e la formazione di Ancona. Formazione regionale L.R. n.20/02 (autorizzazione strutture). In programmazione Iniziative informative-formazione per l’affido, la genitorialità e la promozione di una rete di famiglie di sostegno. Momenti formativi per educatori di asilo nido. .

158

LA PROGRAMMAZIONE PER AREE DI INTERVENTO nel triennio 2005 / 2007 Le azioni, le attività ed i progetti realizzati e quelle in programmazione per il triennio 2005/2007 costituiscono le basi del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali dell’ Ambito Territoriale Sociale n. 13 tenendo presente la duplice necessità di consolidare l’esistente e di innovare il sistema. Serve un tempo tecnico e necessario di “transizione” per passare da una logica organizzativa di un singolo Comune a una logica di ambito . La costruzione di relazioni tra i diversi soggetti operanti nel sociale è lo strumento fondamentale per consentire l’avvio di un processo di cambiamento culturale sulla base degli orientamenti ed indirizzi espressi dalla legge 328/2000 . Il percorso di costruzione del nuovo sistema di welfare locale deve, nel contempo, partire dall’esistente ed in particolare da quelle realtà organizzative e di servizi più vicine e conformi ai principi di politica sociale che si vogliono adottare e promuovere. Si prevedono pertanto due linee di intervento: a) consolidamento dell’esistente; b) rivisitazione e realizzazione di alcuni elementi innovativi. CONSOLIDARE L’ESISTENTE In particolare,si intende valorizzare, sulla base dei principi sopra esposti, le seguenti azioni già intraprese dai Comuni e finalizzate ai seguenti obiettivi: - sostegno alle responsabilità familiari, attraverso interventi economici integrativi e di sostegno alle funzioni di tutela espletate dalla famiglia (canoni di locazione, utenze domestiche, agevolazioni per fruizione trasporti scolastici etc…); - promozione e sostegno ai diritti dei minori e della popolazione giovanile attraverso il consolidamento e l’attivazione di spazi di aggregazione, per il tempo libero, sportelli di ascolto e informazione, iniziative educative territoriali di sostegno scolastico ed extrascolastico (ludoteca, informagiovani, centri estivi , attività extrascolastiche per alunni a rischio di emarginazione);

159

- sostenere la domiciliarità degli anziani attraverso la promozione ed il consolidamento di servizi integrativi all’attività di assistenza domiciliare ( trasporto agevolato , compagnia, consegna spesa e farmaci a domicilio, contributi canone di locazione, soggiorni climatici, integrazione delle rette di ricovero….); -sostenere la domiciliarità per disabili e per i soggetti a rischio di emarginazione, attraverso iniziative favorenti l’autonomia sociale e lavorativa (assistenza integrativa scolastica, sostegno all’inserimento socio- lavorativo, trasporto agevolatao, misure economiche di sostegno finalizzate a permettere la fruizione di ippoterapia, idroterapia…). ELEMENTI DI INNOVAZIONE Valutare la fattibilità per porre le basi per la gestione integrata dei servizi sociali Qualificare il sistema della residenzialità Agevolare l’applicazione dell’ISEE con accesso uniforme e per almeno un servizio di base in tutti i comuni dell’Ambito Territoriale n. 13

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LA PROGRAMMAZIONE PER AREE DI INTERVENTO in relazione alle aree organizzative

AREA DI INTERVENTO : MINORI –ADOLESCENTI –GIOVANI

PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

SERVIZI DOMICILIARI

SERVIZI SEMIRESIDENZIALI

SERVIZI RESIDENZIALI

INTERVENTI PER L’EMERGENZA

Ufficio di Promozione Sociale Segretariato Sociale

Assistenza Domiciliare Socio-educativa

Asilo Nido Comunale “Cullaverde” Osimo

Servizio Sociale Professionale

Asilo Nido Comunale “Collefiorito” Osimo

in corso di attivazione Comunità Familiare per minori (Osimo – Caritas – Oikos)

Centro Estivo Colonia Marina Diurna

Asilo Nido “Il Covo dei Biricchini” Castelfidardo

Informagiovani Asilo Nido Comunale

“Girotondo” Castelfidardo

Centro di Ascolto Sportello”Entrata libera” Camerano

Asilo Nido Comunale “Il Cucciolo” Loreto

Affidamento Familiare Asilo Nido Comunale Camerano

Servizio Integrazione Scolastica

Asilo Nido Comunale “Il Melograno” Sirolo

Centro di Aggregazione Giovanile Sala Musicale Castelfidardo

Asilo Nido “il Covo dei Birichini” (privato) – Castelfidardo -Osimo

Centro di Aggregazione Giovanile “C’entro anch’io” Offagna

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PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

SERVIZI DOMICILIARI

SERVIZI SEMIRESIDENZIALI

SERVIZI RESIDENZIALI

INTERVENTI PER L’EMERGENZA

Centro di Aggregazione per minori Ludoteca “La coccinella” Offagna

Centro Aquilone S.Sabino Osimo

Centro Aquilone Osimo Stazione

Centro Musicale “De Andrè Osimo

Servizi Sociali Integrativi

162

OBIETTIVI SPECIFICI in relazione alle FUNZIONI di cui alla L.R. n.9/2003

Promuovere la realizzazione di Spazi di ascolto e intervento per la fascia genitoriale Promuovere e sostegno l’ associazionismo delle famiglie Promuovere la conoscenza dei diritti dell’infanzia Incrementare l’offerta dei posti di Nido d’Infanzia tale da poter raggiungere nel triennio

almeno il 10% della popolazione 0-3 sul territorio dell’Ambito Territoriale Favorire l’integrazione e la socializzazione degli alunni svantaggiati Favorire la realizzazione di attività ludiche e ricreative su tutto il territorio Contrastare fenomeni di bullismo favorendo iniziative di prevenzione Promuovere l’agio dei giovani sostenendo ed incoraggiando iniziative volte a

valorizzare l’associazionismo giovanile Promuovere la realizzazione di spazi , iniziative, interventi ed attività dedicati ai giovani

PROMOZIONE

Diffondere tra i giovani la cultura dell’impegno e della partecipazione Garantire la massima informazione circa l’accesso ai servizi e le relative modalità Predisporre e diffondere il Kit della pronta accoglienza del minore in stato di

abbandono Avviare il percorso per la costruzione della Carta dei Servizi Curare la Promozione dell’affido familiare attraverso progetti di comunicazione Curare l’aspetto comunicativo potenziando strumenti, sistemi, etc affinché si possa

garantire informazioni complete in merito alla esigibilità dei servizi e delle prestazioni Promuovere e sostenere la messa in rete degli informagiovani e dei Centri di

Aggregazione Giovanile

ACCESSO

Sostenere la genitorialità e le funzioni educative della famiglia attraverso lo sviluppo di Progetti/ servizi /attività integrati con le risorse locali

Promuovere l’autoorganizzazione delle famiglie – Valorizzare le risorse e le competenze genitoriali

Offrire punti di ascolto e consulenza psico-sociale ai minori (adolescenti) -

ACCOMPAGNAMENTO

Garantire il supporto educativo di sostegno ai minori in situazioni di svantaggio

ABILITAZIONE

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OBIETTIVI SPECIFICI in relazione alle FUNZIONI di cui alla L.R. n.9/2003

Promuovere l’offerta di opportunità di crescita e socializzazione in spazi ludici ed

educativi flessibili e semi strutturati Sostenere la realizzazione di luoghi e punti che possono offrire ai ragazzi e ragazze

opportunità di gioco, aggregazione,attività educative, culturali, etc Promuovere attività ed iniziative finalizzate alla promozione dell’agio e prevenzione del

disagio dei giovani Promuovere la realizzazione di una formazione congiunta per il personale educativo

degli Asili Nido di tutto l’ambito promuovere la realizzazione di interventi socio-sanitari di prevenzione del disagio delle

giovani generazioni

EDUCAZIONE

Mettere a disposizione punti di ascolto e consulenza psico sociale – in ambito

scolastico - agli insegnanti , alle famiglie ed ai ragazzi/e. Consolidare l’attività dell’ equipe integrata adozioni-affidi

Sostenere le famiglie di minori in situazioni multiproblematiche Sostenere la realizzazione di una struttura residenziale (es. comunità familiare) per

minori affidati ai servizi territoriali Sostenere l’integrazione scolastica ed interculturale dei minori con attivitàlaboratoriali

ed extrascolastiche

ASSISTENZA - CURA

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AREA DI INTERVENTO : IMMIGRAZIONE

PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

SERVIZI DOMICILIARI

SERVIZI SEMIRESIDENZIALI

SERVIZI RESIDENZIALI

INTERVENTI PER L’EMERGENZA

Ufficio di Promozione Sociale Segretariato Sociale

Assistenza Domiciliare Socio-educativa

Casa Prima Accoglienza “Santa Palazia

Casa Prima Accoglienza “Santa Palazia”

Servizio Sociale Professionale

Servizio Integrazione Scolastica e linguistica

OBIETTIVI SPECIFICI Promozione di corsi di lingua italiana per bambini e famiglie extra-comunitarie curandone la relativa pubblicizzazione Promuovere iniziative di aggregazione e di interscambio culturale Agevolare l’accesso all’abitazione attraverso misure di sostegno alle locazioni private Sviluppo di percorsi ed interventi di integrazione scolastica Promuovere interventi ed iniziative informative finalizzate a facilitare l’accesso alla rete dei servizi Sostenere l’associazionismo in particolar modo finalizzato a promuovere la partecipazione attiva alla vita sociale

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AREA DI INTERVENTO : DISABILITA’ PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

SERVIZI DOMICILIARI

SERVIZI SEMIRESIDENZIALI

SERVIZI RESIDENZIALI

INTERVENTI PER L’EMERGENZA

Ufficio di Promozione Sociale Segretariato Sociale

Centro Diurno Socioeducativo Riabilitativo Fontemagna Osimo

Casa Alloggio per disabili “Arcobaleno” Castelfidardo

Casa Alloggio per disabili “Arcobaleno” Castelfidardo

S.A.D. Servizio di Assistenza Domiciliare

Servizio Sociale Professionale

Assistenza Domiciliare Socioeducativa

Centro Diurno per disabili “Alice” Loreto

Casa di Riposo “Ciriaco Mordini” Castelfidardo

Servizio Integrazione Scolastica

Centro Diurno per disabili “Arcobaleno” Castelfidardo

Servizio Inserimento Lavorativo

Centro Diurno Scoioeducativo per disabili “San Germano” Camerano

Assistenza Domiciliare Socio Educativa

Servizi Integrativi

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OBIETTIVI SPECIFICI – area DISABILITA' Promozione dell’integrazione sociale e lavorativa (ai sensi della L. 68/99) dei soggetti svantaggiati attraverso: °la valorizzazione dei progetti già in corso di realizzazione (castelf) • Servizio di mediazione lavoro •Stipula di accordi tra i vari soggetti pubblici e privati (scuole…) •Coinvolgimento delle Cooperative Sociali di tipo B e del tessuto sociale ed economico dell’Ambito Favorire una corretta ed efficace informazione Promuovere interventi formativi e mirati a livello di ambito

Garantire il S.A.D. in tutti i territori Comunali quale servizio essenziale Ponendo particolare attenzione alla integrazione socio-sanitaria sin dal momento della valutazione

Promuovere la messa in rete tra i 4 Centri Diurni Semiresidenziali per disabili presenti sul territorio avviando con la Sanità e con le famiglie un percorso integrato di diversificazione dell’utenza e delle attività dei vari Centri Diurni

Promuovere e rafforzare la residenzialità temporanea presso la Casa Alloggio Arcobaleno di Castelfidardo

Rafforzare e qualificare il sistema della residenzialità per i soggetti disabili attraverso: •Favorire l’accesso alla Struttura Residenziale “Casa Alloggio Arcobaleno” di Castelfidardo, da parte dell’utenza dell’Ambito Territoriale uniformandone l’accesso (regolamento e retta) •Promuovere l’avvio della struttura residenziale per disabili medio-gravi nel Comune di Loreto (D.G.R.M./) 1617-04 Garantire la necessaria integrazione socio-sanitaria sin dal momento della valutazione

Curare i processi di autorizzazione e accred. L.R.n. 20/03

Agevolare il coinvolgimento delle famiglie dei disabili e dell’associazionismo nelle attività di programmazione e valutazione degli interventi sul territorio

Curare i processi di autorizzazione e accred. L.R.n. 20/03

Consolidare e promuovere iniziative per la socializzazione ed il tempo libero dei disabili e delle famiglie

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OBIETTIVI SPECIFICI – area DISABILITA'

Promuovere la realizzazione di progetto – studio di fattibilità in collaborazione con l’”Istituto Corridoni”, (sezione Geometri) di Osimo, finalizzato all’abbattimento delle barriere architettoniche agli edifici di pubblica utilità (Comuni, Strutt. Sanitarie, Banche, Chiese, P.T….)

Promozione di attività integrative (ippoterapia, idroterapia ecc.)

Rafforzare il raccordo tra UMEE/UMEA e gli operatori dei servizi territoriali (di assistenza scolastica, di assistenza domiciliare, dei Centri Diurni ecc.)

Assicurare i necessari servizi di trasporto affinché agli utenti sia garantita la mobilità finalizzata alla fruizione di interventi e servizi che

il territorio offre.

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AREA DI INTERVENTO : FAMIGLIA E DISAGIO ADULTO

PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

SERVIZI DOMICILIARI

SERVIZI

SERVIZI RESIDENZIALI

INTERVENTI PER L’EMERGENZA SEMIRESIDENZIALI

Ufficio di Promozione Sociale Segretariato Sociale

Servizio Integrato demenze (*)

Servizio Sociale Professionale

Servizio Inserimento Lavorativo

La Rete del Sollievo (*) (*) Progetto di Ambito

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OBIETTIVI SPECIFICI – area di intervento FAMIGLIA E DISAGIO ADULTO

Promuovere l’integrazione dei servizi sociali e sanitari con il volontariato

S.A.D. Servizio di Assistenza Domiciliare

Valorizzazione dell’associazionismo giovanile, anche informale

Promuovere la realizzazione e l’avvio di una struttura per l’alloggio temporaneo si adulti in difficoltà

Consolidare il servizio sociale professionale in tutti i comuni curando in particolar modo la funzione di Promozione Sociale

Favorire l’accesso all’abitazione delle persone socialmente svantaggiate

Avviare l’attività del Centro Diurno ubicato c/o il CSM Sud

Promuovere l’auto mutuo aiuto delle famiglie

Migliorare il livello di informazione

Promuovere lo sviluppare un lavoro di rete con i medici di medicina generale

Rivisitazione del Protocollo d’Intesa d’Ambito con il DSM - Z.T.7 per gli utenti socio-sanitari

170

AREA DI INTERVENTO : ANZIANI PROMOZIONE SOCIALE E COMUNITARIA

SERVIZI SERVIZI SEMIRESIDENZIALI

SERVIZI RESIDENZIALI

INTERVENTI PER L’EMERGENZA DOMICILIARI

Ufficio di Promozione Sociale Segretariato Sociale

S.A.D. Servizio di Assistenza Domiciliare

Servizio Integrato demenze (*)

Casa di Riposo Comunale “Ciriaco Mordini” Castelfidardo

Servizio Sociale Professionale Consegna spesa, farmaci, pasti

Centri Sociali e ricreativi

Alcune strutture residenziali hanno iniziato in maniera estemporanea e su richiesta di cittadini ad offrire interventi residenziali temporanei e di sollievo per le familie

Soggiorni di vacanza Soggiorni estivi Terza Età

Trasporto agevolato

Nel territorio dell’ Ambito Territoriale n. 13 sono attive altre 7 strutture residenziali per anziani .

Ginnastica Terza Età

Servizi Integrativi

(*) Progetto di Ambito

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OBIETTIVI SPECIFICI – area di intervento ANZIANI Promuovere iniziative formative-informative che coinvolgano centri ricreativi anziani, volontariato, associazioni,MMG…..

Garantire il S.A.D. in tutti i territori Comunali quale servizio essenziale Ponendo particolare attenzione alla integrazione socio-sanitaria sin dal momento della valutazione

Rafforzare il sistema della residenzialità Curando e qualificando i processi di autorizzazione e accred. L.R.n. 20/03

Valorizzare le diverse forme associative di anziani presenti nel territorio

Sostenere le famiglie che si prendono cura della persona anziana in casa

Curando la programmazione della residenzialità protetta secondo gli indirizzi regionali e secondo il fabbisogno zonale DGRM 323/05 Ridefinire i criteri di ammissione ai progetti integrati

Favorire la promozione della salute e di prevenzione della non autosufficienza

Rafforzare il sistema delle cure domiciliari attraverso: Creazione sportelli informativi Creazione di una rete assistenziale dove ci sia uno scambio di informazioni e una formazione condivisa Promuovere il coinvolgimento degli anziani ( per esempio artigiani) affinché si sviluppi un mutuo-aiuto tra di loro Elaborare un mansionario per il S.A.D., valido per tutti i Comuni dell’Ambito territoriale n. 13, nonché un regolamento unico con accesso ISEE uniforme

Promuovere il coinvolgimento degli anziani, anche verso coloro che vivono nelle frazioni, in lavori socialmente utili Progetti di formazione per caregiver (familiari e badanti)

Assicurare i necessari servizi di trasporto affinché agli utenti sia garantita la mobilità finalizzata alla fruizione di

interventi e servizi che il territorio offre.

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OBIETTIVI STRATEGICI e di SISTEMA

UFFICIO DI PROMOZIONE SOCIALE Ridefinire le modalità organizzative dell’UPS (quale servizio/funzione) in relazione al servizio sociale professionale presente nei Comuni. Individuare idonee ed appropriate modalità comunicative Implementare la “cartella sociale” quale strumento di raccordo e di monitoraggio del sistema Elaborare la Guida dei servizi dell’Ambito Territoriale n. 13 curandone la relativa pubblicizzazione Avviare il percorso per l’elaborazione della Carta dei Servizi dell’ Ambito Territoriale n. 13 Avviare un percorso di integrazione con la Sanità individuando altresì modalità di integrazione con gli attori sociali

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AZIONI ED INTERVENTI DEL PIANO DI ZONA PER LO SVILUPPO SOCIALE NEL TRIENNIO 2005/2007 La seguente parte di Piano racchiude in sintesi le azioni e gli interventi del Piano di Zona per lo Sviluppo Sociale dell’ Ambito Territoriale n. 13 riferiti al 2005-2007 ATTIVITA’ PROGETTO INTERVENTO SERVIZIO

Descrizione Obiettivi azioni

TARGET e NORME

Soggetti/ Enti interessati

Risorse umane

tempi Risorse finanziarie

Connessione con progr.ne Regionale di settore

UFFICIO DI PROMOZIONE SOCIALE

Servizio/funzione di informazione e consulenza ai cittadini. Ridefinizione delle modalità organizzative dell’UPS (quale servizio/funzione) in relazione al servizio sociale professionale presente nei Comuni e nei servizi territoriali del Distretto, ed in prospettiva di uno sportello integrato, a partire dalla messa a regime delle procedure (v.progetto Cartella sociale informatizzata)

Tutta la cittadinanza L.328/00

Comuni dell’Ambito 13 – Comune capofila gestore

Coordinamento Ambito Dirigenti S.S. Comuni Assistenti Sociali Della sanità e del sociale

Ridefinizione:anno 2006 Implementazione: Anno 2007

Risorse regionali + cofinanziamento dei comuni nella misura del 30 %

Linee Guida per Piani Triennali d’Ambito 05/07

Studio di fattibilità GESTIONE ASSOCIATA SERVIZI

Avvio di uno studio finalizzato a verificare la fattibilità di una gestione associata di alcuni servizi sociali dei comuni in una prospettiva di maggiore economicità, efficacia, ed efficienza

Tutta la cittadinanza L.328/00 TUEL 267/2000

Comuni dell’ Ambito 13

Coordinamento Ambito - staff Dirigenti S.S. Comuni

Anno 2006

Risorse per staff + Aggiuntive da individuare

Linee Guida per Piani Triennali d’Ambito 05/07

UNIFORMITA’ DEI REGOLAMENTI E SOGLIE DI ACCESSO (applicazione ISEE )

Attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro avvio di un percorso finalizzato all’uniformazione delle regolamentazioni e delle soglie di accesso (ISEE) in tutti i comuni dell’ Ambito Territoriale n. 13

Tutta la cittadinanza L.328/00

Comuni dell’ Ambito 13

Coordinamento Ambito - staff Dirigenti S.S. Comuni

2006 – Sperimentazione su un servizio 2007 -potenziamento

Risorse per staff

L.328/00 Linee Guida per Piani Triennali d’Ambito 05/07

174

AZIONI ED INTERVENTI DEL PIANO DI ZONA PER LO SVILUPPO SOCIALE NEL TRIENNIO 2005/2007

ATTIVITA’ PROGETTO INTERVENTO SERVIZIO

Descrizione Obiettivi azioni

TARGET e NORME

Soggetti/ Enti interessati

Risorse umane

tempi Risorse finanziarie

Connessione con progr.ne Regionale di settore

GUIDA DEI SERVIZI DI AMBITO CARTA DEI SERVIZI DI AMBITO

Realizzazione di una guida dei servizi (sociali,sanitari,terzo settore…..) dell’Ambito Territoriale n. 13 E successivamente avviare il percorso per la realizzazione di una Carta dei Servizi finalizzata a rendere visibili i servizi offerti in un territorio

Tutta la cittadinanza L.328/00

Enti pubblici e privati

Personale degli Enti coinvolti

Guida- 1° semestre 2006 Carta – 2007

3000,00

Linee Guida per Piani Triennali d’Ambito 05/07 L.R.n.20/02 L.R. n.9/03

AUTORIZZAZIONI ED ACCREDITA MENTO DELLE STRUTTURE RESIDENZIALI. E SEMIRESID. SOCIO ASSIS.

Management del processo di autorizz. e accred. Previsto dalla legge regionale n. 20/02 Attraverso la commissione di ambito a ciò preposta

Tutta la cittadinanza + titolari e gestori di strutture L.R. n.20/02

Comuni dell’ Ambito 13 - titolari e gestori di strutture

Coordinamento Ambito - Commissione Tecnico Consultiva Dirigenti S.S. Comuni

31.12.2005 termine per richieste di autorizzazione al funzionamento

Risorse esistenti

Linee Guida per Piani Triennali d’Ambito 05/07 L.R.n.20/02 L.R. n.9/03

PROGRAMMA DI ATT.NE SERVIZI INFANZIA, ADOLESCENZA E SOSTEGNO DELLA FAMIGLIA

Interventi diversi ed attività rivolte alla promozione dell’infanzia e dell’ adolescenza ed al sostegno della genitorialità -nidi d’infanzia, spazi x bambini, centri di aggregazione, ludobus, sportello famiglia etc.

Famiglie Minori L.R.9/2003

Comuni ATS 13 Istituzioni Scolastiche

Come previsto nella l.r. n. 9/03 e succ. reg. reg.

Servizi funzionanti.

Della programmazione 2005 e quindi delle risorse non si ha notizia

L.R. n.2/98 L.R. n.18/96 e succ. mod. ed integraz.

REALIZZAZIONE NUOVO NIDO D’INFANZIA

Per rispondere alle numerose richieste di asilo nido nel territorio Comunale di Osimo attivazione di un nuovo nido d’infanzia la cui gestione è stata affidata alla ASSO srl di Osimo

Famiglie Minori L.R.9/2003

Comune di Osimo A.S.S.O. s.r.l.

Come previsto nella l.r. n. 9/03 e succ. reg. reg.

Entro il 2006

In corso di definizione

L.R. n.9/03

175

AZIONI ED INTERVENTI DEL PIANO DI ZONA PER LO SVILUPPO SOCIALE NEL TRIENNIO 2005/2007

ATTIVITA’ PROGETTO INTERVENTO SERVIZIO

Descrizione Obiettivi azioni

TARGET e NORME

Soggetti/ Enti interessati

Risorse umane

tempi Risorse finanziarie

Connessione con progr.ne Regionale di settore

CENTRO DI AGGREGAZIONE PER BAMBINI ED ADOLESCENTI c/o il Comune di Loreto

Apertura di un centro di aggregazione per bambini ed adolescenti le cui attività sono finalizzate alla socializzazione, al sostegno per le attività extra scolastiche pomeridiane…etc.

Famiglie Minori L.R.9/2003

Comune di Loreto

Come previsto nella l.r. n. 9/03 e succ. reg. reg

Anno 2006

Da definire Linee Guida per Piani Triennali d’Ambito 05/07 L.R. n.9/03

PROGETTO “SPORTELLO FAMIGLIA”

Progetto di ambito le cui attività – di informazione e consulenza psico-sociale rivolte alla famiglia – vengono svolte in stretta sinergia con le istituzioni scolastiche del territorio e i servizi per l’infanzia (asili nido…)

Famiglie Minori Insegnanti L.R.9/2003

Comuni di Camerano, Castelfidardo, Loreto, Numana, Sirolo

Psicologi Assistenti Sociali

Progetto in Corso

In corso di definizione

L.R. n.2/98 L.R. n.18/96 e succ. mod. ed integraz. L.R. n.9/03

PROGETTO DI INTERVENTI DI PREVENZIONE RIVOLTI A GIOVANI E ADOLESCENTI

Interventi, attività ed iniziative di prevenzione mirate alla formazione di operatori dei CAG, degli insegnanti ed alla promozione del protagonismo giovanile e l’associazionismo

Minori 11-18 DGRM 172/05

Comuni ATS 13 - CAG del territorio Istituzioni Scolastiche Distretto Sud Zona T. n. 7 – Asur Associazioni di giovani

Formatori(psicologi, personale sanitario, insegnanti) Giovani Staff ambito

In corso di realizzazione Termine previsto 1° semestre 2007

Tot. € 101,121

L.R. n.9/03

PROGETTO DI AMBITO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE rivolto a famiglie per l’attivazione di servizi ed. di sostegno.

Progetto di Ambito finalizzato a promuovere forme di sostegno e di solidarietà nel territorio attraverso: un percorso di informazione - formazione e di sensibilizzazione dei soggetti disposti ad aprirsi alla cultura del sostegno e dell’accoglienza familiare di minori.

Famiglie Minori L.R.9/2003

Provincia di Ancona Comuni dell’Ambito Territoriale n. 13

Formatori (psicologi, personale socio - sanitario, insegnanti) Staff ambito

Gennaio 2006- 1° semestre 2007

€ 12.833,33 L.R. n.9/03 L.R. n.2/98

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AZIONI ED INTERVENTI DEL PIANO DI ZONA PER LO SVILUPPO SOCIALE NEL TRIENNIO 2005/2007 ATTIVITA’ PROGETTO INTERVENTO SERVIZIO

Descrizione Obiettivi azioni

TARGET E NORME

Soggetti/ Enti coinvolti

Risorse Profess.li

tempi Risorse finanziarie

Connessione con progr.ne Regionale di settore

PIANO TERRITORIALE DI AMBITO finalizzato alla integr. scolastica, prevenzione del disagio e promozione dell’ agio dei giovani

Interventi rivolti ai ragazzi ed agli insegnati finalizzati alla mediazione scuola-famiglia-insegnanti ed alla promozione dell’agio, attraverso attività laboratoriali di vario genere -

Minori Famiglie Insegnanti D.A. 306/2000

Comuni dell’Ambito Territoriale n. 13- Istituzioni Scolastiche- Associazione OIKOS

Formatori(psicologi, sociologi, insegnanti)

Progetto in corso;

L.R. n.9/03 L.R. n.2/98 L.R. n.18/96 e succ. mod. ed integraz.

EQUIPE INTEGRATA ADOZIONI AFFIDI

L’equipe è costituita da operatori dei servizi consultoriali della Z.T. 7 ed integrata da una Assistente Sociale in rappresentanza dell’ Ambito 13 (Comune di Numana). Svolge funzioni di informazione, formazione, e valutazione delle coppie, e sostegno nei percorsi

Minori Famiglie L. 184/83 DGRM 1896/02 869/2003

Comuni dell’Ambito Territoriale n. 13- Zona Territoriale n.7

Psicologi Ass.ti Sociali Della Zona Territoriale n.7 e dei Comuni dell’Ambito Territoriale n. 13-

In corso Risorse proprie degli Enti coinvolti

L.R. n.9/03

PROGETTO DI RAZIONALIZZA ZIONE ED OTTIMIZZAZIONE delle 4 strutture semiresidenziali per disabili

Avvio di un percorso integrato e condiviso (con sanità e famiglie) atto a promuovere la messa in rete tra i 4 Centri Diurni Semiresidenziali - diversificazione dell’utenza - -- - diversificazione delle attività - criteri di accesso uniformi

Disabili Famiglie L.R.18/96 e succ.ve modific. E integrazioni

Comuni dell’Ambito Territoriale n. 13- Zona Territoriale n.7

Personale Sociale dei Comuni e dell’UMEA

Avvio gruppo di lavoro entro 1° semestre 2006

Risorse l.r. 18/96

L.R. n.18/96 e succ. mod. ed integraz. Linee Guida per Piani Triennali d’Ambito 05/07

PROGETTO HELIOS

Progetto per la prevenzione per anziani ultra 75enni durante il periodo estivo attraverso - contatti telefonici - informazioni mirate Potenziamento telesoccorso e cure domiciliari

Anziani ultra 75 enni

Regione Marche Comuni dell’Ambito Territoriale n. 13- Z.T. 7 - ASUR

Ass.ti sociali dei Comuni e Personale socio-sanitario del Distretto Sud

01 luglio-31 agosto di ogni anno

Risorse proprie degli Enti coinvolti Tempo per tempo individuate

DGRM 323/05 Linee Guida per Piani Triennali d’Ambito 05/07

177

AZIONI ED INTERVENTI DEL PIANO DI ZONA PER LO SVILUPPO SOCIALE NEL TRIENNIO 2005/2007 ATTIVITA’ PROGETTO INTERVENTO SERVIZIO

Descrizione Obiettivi azioni

TARGET E NORME

Soggetti/ Enti coinvolti

Risorse Profess.li

tempi Risorse finanziarie

Connessione con progr.ne Regionale di settore

ANZIANI come Risorsa Loreto

Progetti ed iniziative (vigilanza scolastica, lavori socialmente utili…) realizzate e sostenute finanziariamente da tutti i Comuni dell’Ambito in sinergia con organizzazioni, Associazioni, di Volontariato atte a valorizzare l’espressione e il ruolo delle persone anziane “Il volto e la voce del tempo”- progetto di animazione “Anziani soli – rilevazione dei bisogni sociali .

Anziani Soli DGRM 323/05

Comuni dell’ ATS n. 13 Ass.ni di volontariato, ass.ni di promozione soc. INRCA – An Opere Laiche

Ass.ti sociali dei Comuni Volontari

In corso

Risorse tempo per tempo individuate nei B.P.dei comuni

DGRM 323/05 Linee Guida per Piani Triennali d’Ambito 05/07

CASA ALLOGGIO PER DISABILI “ARCOBALENO”

Servizio residenziale per disabili medio-gravi con possibilità di ospitalità anche temporanea 1. adeguamento strutturale 2. rivisitazione regolamento di

accesso

Disabili Medio Gravi L. 162/98

Provincia di Ancona Comune di Castelfidardo – Comuni dell’ Ambito 13 - Distretto Sud Z.T.7

Prevista dalla normativa regionale di settore

Anno 2006

Al funzionamento del servizio concorrono -Comune -Regione - Z.T.7 -Ospite

L.R. n.18/96 e succ. mod. ed integraz.

PROGETTO PER “IL DOPO DI NOI” LORETO

Servizio residenziale per disabili medio-gravi (nucleo femminile) 1. ristrutturazione immobile 2. avvio del servizio

Disabili Medio Gravi L. 162/98

Comune di Loreto ANFASS Fondazione CARILO CARILO SPA Comuni dell’ATS 13

Prevista dalla normativa regionale di settore

Entro il 2006 avvio ristrutturazione

Comune di Loreto Associazione ANFASS Fondazione Carilo Regione Marche

L.R. n.18/96 e succ. mod. ed integraz.

PROGETTO DI FORMAZIONE PER FAMIGLIE E PERSONE CHE SI FANNO CARICO DELLA CURA DI UNA PERSONA non autosuff.(CAREGIVER)

Formazione breve, da realizzare in ogni comune, rivolta a famiglie e persone che si fanno carico della cura di una persona non autosufficiente.

Famiglie Badanti

Comuni dell’ Ambito 13 - Distretto Sud Zona Territoriale n. 7 – Asur MMG

Personale sanitario e sociale

Anno 2007

€ 4.500

DGRM 323/05 Linee Guida per Piani Triennali d’Ambito 05/07

178

AZIONI ED INTERVENTI DEL PIANO DI ZONA PER LO SVILUPPO SOCIALE NEL TRIENNIO 2005/2007 ATTIVITA’ PROGETTO INTERVENTO SERVIZIO

Descrizione Obiettivi azioni

TARGET E NORME

Soggetti/ Enti coinvolti

Risorse Profess.li

tempi Risorse finanziarie

Connessione con progr.ne Regionale di settore

PROGETTO DIURNO INTEGRATO DEMENZE

Servizio diurno per soggetti che vivono ancora in ambito familiare, ma che per le peculiarità della patologia abbisognano di idonei interventi ed attività in spazi a ciò destinati.

Famiglie Anziani

Comuni ATS 13 Distretto Sud Zona T.7 – Fondazione Grimani Buttari -Osimo

Previsto Dalla convenzione siglata con la Z.T. 7

Progetto In continuità attivato a novembre 2001

Risorse tempo per tempo individuate nei B.P.degli Enti coinvolti

Linee Guida per Piani Triennali d’Ambito 05/07

PROGETTO DI AMBITO “LA RETE DEL SOLLIEVO”

interventi finalizzati alla promozione del benessere delle persone con disturbi mentali e delle loro famiglie attraverso azioni ed attività ludiche, ricreative, artistiche, di integrazione sociale e lavorativa.

Famiglie di persone con disturbi mentali DGR 681/2005

Comuni di Osimo, Castelfidardo, Camerano, Numana, Loreto, Offagna Distretto Sud Zona T.7 Asur CSM Sud –

Coordinatore Psicologi Educatori Personale del DSM – CSM Sud

In continuità (3° annualità)

Risorse tempo per tempo individuate nei B.P.degli Enti coinvolti Risorse regionali

Linee Guida per Piani Triennali d’Ambito 05/07

PROGETTO BALNE..ABILE

Interventi di diversa natura atti a facilitare le persone diversamente abili nell’accesso alla spiaggia ed in acqua . Progetto in continuità : - promuovere ed attivare una collaborazione con la Capitaneria di Porto per la progettazione di nuovi interventi.

Famiglie Disabili L.R.104/92 L.R. 18/96

Comuni ATS 13 Comune di Numana Capitaneria di Porto Ass. bagnini Riviera del Conero

Staff – Coordinatore Personale sociale dei Comuni

Progettazione:entro aprile 2006 giugno-agosto 2006

Da definire L.R. n.18/96 e succ. mod. ed integraz.

INTERGRAZIONE SOCIO SANITARIA ATTI DI INTESA

Elaborazione ed approvazione atti di intesa ( accordi di programma, protocolli d’intesa ) finalizzati alla integrazione degli interventi e servizi sociali e sanitari in tema di

Minori Disabili Persone con disturbi mentali Svantaggiati L.104/92 ……..

Comuni ATS 13 CSM sud - Distretto Sud Z.T. n. 7 –Centro per l’impiego –Provincia di An

Personale sanitario e sociale degli Enti coinvolti

Vedi cap. obiettivi

Linee Guida per Piani Triennali d’Ambito 05/07

179

AZIONI ED INTERVENTI DEL PIANO DI ZONA PER LO SVILUPPO SOCIALE NEL TRIENNIO 2005/2007 ATTIVITA’ PROGETTO INTERVENTO SERVIZIO

Descrizione Obiettivi azioni

TARGET E NORME

Soggetti/ Enti coinvolti

Risorse Profess.li

tempi Risorse finanziarie

Connessione con progr.ne Regionale di settore

ALLOGGIO SOCIALE per adulti in difficoltà

Realizzazione alloggio sociale per adulti in difficoltà nel territorio comunale di Osimo ove insiste maggiormente il bisogno di poter disporre di una struttura d’emergenza per adulti in difficoltà temporanea.

Persone in difficoltà temporanea L.R. 20/2002

Comune di Osimo A.S.S.O. s.r.l. Associazioni di Volontariato

Personale previsto dalla normativa vigente

Anno 2006

€ 64.000 (adeguamento strutturale) Oltre alla Gestione

Linee Guida per Piani Triennali d’Ambito 05/07 L.R. n.20/02

PIANO PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI PER L’IMMIGRAZIONE

Interventi e servizi atti a sostenere l’integrazione degli immigrati - Sostegno linguistico nelle scuole - Intervento a sostegno delle locazioni - Centri di ascolto - Casa di Prima e seconda Accoglienza S. Palazia - percorsi di educazione interculturale (Loreto - Impronta) ……….

Minori ed adulti immigrati L.R. 2/98

Comuni dell’ Ambito Territoriale n. 13 Z.T. n.7 Ass.ni di volontariato, Caritas Diocesana Ancona –Osimo Scuole

Personale sociale ed educativo

Interventi e servizi in corso

L.R. n.9/03

PROGETTI SCOLASTICI DI PREVENZIONE Territorio comunale di LORETO

- Progetto scolastico integrato per lo svolgimento di attività socio educative pomeridiane di supporto alla programmazione scolastica per i minori in obbligo scolare (con Ist. Compr. Loreto) - “Mettiti alla prova” - “Integrazione scuola-territorio” - “Evidence Based-prevention” - “Cittadini in crescita”

Minori frequentanti le scuole del territorio L.R. 9/03

Comune di Loreto Istituzioni scolastiche Associazionismo

Personale sociale ed educativo

In corso B.P. 2005

L.R. 9/03 L.R. n.2/98 L.R..18/96 e succ. mod. ed integraz.

180

AZIONI ED INTERVENTI DEL PIANO DI ZONA PER LO SVILUPPO SOCIALE NEL TRIENNIO 2005/2007 ATTIVITA’ PROGETTO INTERVENTO SERVIZIO

Descrizione Obiettivi azioni

TARGET E NORME

Soggetti/ Enti coinvolti

Risorse Profess.li

tempi Risorse finanziarie

Connessione con progr.ne Regionale di settore

PROGETTO FORMATIVO –INFORMATIVO per EDUCATRICI DEGLI ASILI NIDO (di Ambito)

Promozione di momenti formativi-informativi per agevolare la conoscenza, la formazione e la circolarità delle esperienze dei Nidi d’Infanzia dei Comuni dell’Ambito.

Personale educativo Asili nido Art.12 c.5 L.R. 9/2003

Comuni dell’Ambito Territoriale n. 13 Soggetti gestori

Personale sociale Educativo Formatori

Anno 2007

Da individuare nella programmazione L.R. 9/03

Linee Guida per Piani Triennali d’Ambito 05/07

PROGETTO CON IL VOLONTARIATO AVIS di tutti i comuni

Iniziative diverse finalizzate a promuovere e sensibilizzare i ragazzi in età scolare sui temi della solidarietà e del volontariato

Ragazzi in età scolare L. 269

Comuni Avis del territorio Istituzioni Scolastiche

Coordinamento Ambito - staff

In corso , termine giugno 2006

€ 5.900

L.R. n.9/03 l.r.2/98

181

………………..IN SINTESI… alcune progettazioni d’ interesse comune e prevalente

Anno 2006

1. Definizione regolamento e soglia accesso ISEE uniformi per tutti i Comuni (per un

servizio presente in tutti i comuni) 2. Garantire la continuità dello “Sportello Famiglia”(sostegno alla genitorialità)

3. Studio di fattibilità per gestione associata servizi sociali 4. Avvio percorso integrato (sociale e sanitario) finalizzato alla razionalizzazione ed

ottimizzazione delle 4 strutture semiresidenziali per disabili

- Pubblicazione GUIDA DEI SERVIZI DELL’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N.13 - Ridefinizione servizio/funzione UPS – Implementazione “cartella sociale” - Conclusione Progetti con AVIS Territoriali - Realizzazione nido d’infanzia (Osimo) - Progetto “Balne…abile” – anno 2006 - Realizzazione Alloggio Sociale per Adulti in Difficoltà (Osimo) - Casa Alloggio Arcobaleno (Castelfidardo)

182

……IL RIFLETTORE SU …

183

……...…IL RIFLETTORE SU ……

CAMERANO: Da circa due anni si sta sperimentando, con successo, una metodologia di intervento atta a sostenere le associazioni di volontariato attive nel territorio comunale di Camerano nel perseguimento dei propri obiettivi statutari e nello svolgimento delle attività in coerenza con la programmazione zonale. Della “ Rete del Volontariato” fanno parte le seguenti Associazioni attive nel territorio di Camerano: Telefono Amico – AIDO, Ass.ne Free Woman, Ass.ne Liberato Zambia, AVIS, AVULSS, Caritas, Centro di Aggregazione femminile, Croce Gialla, Sportello “Entrata Libera” , Unitalsi, Centro Giovanile Missionario. Appena nata è invece la Consulta Giovanile , deliberata dal Consiglio Comunale con atto n.15 del 21 marzo 2005. La consulta, di cui fanno parte giovani dai 18 ai 35 anni, è un organo propositivo e di consulenza del Comune per le politiche giovanili e serve ad instaurare un filo diretto fra i giovani e le istituzioni con l’obbiettivo di dare voce ai giovani per favorirne la partecipazione alla vita sociale e culturale . Da segnalare inoltre che è da tempo presente ed attivo un “polo socio-sanitario” presso il quale afferiscono utenti dalle zone limitrofe; presso la Struttura residenziale dell’ Opera Pia Ceci ( Residenza Protetta e Casa di Riposo) operano la Pubblica Assistenza CROCE GIALLA ed i Servizi Sanitari Distrettuali della Z.T. 7 – Asur ( Consultorio Familiare, ambulatori specialistici …..).

184

……...…IL RIFLETTORE SU ……

CASTELFIDARDO Da un anno circa l’Assessorato ai Servizi Sociali ha avviato un Progetto per favorire l’ Inserimento Lavorativo……dei diversamente abili ai sensi della L.68/99. La sperimentazione , di cui oggi si verifica la concretezza dei risultati , è partita nel novembre 2004. Il lavoro, svolto da un qualificato professionista,ha avvicinato il “mondo” degli studenti diversamente abili in procinto di concludere l’iter scolastico ed il “mondo” delle aziende tenute all’assunzione, ai sensi della L.68/99, di soggetti svantaggiati. Il Comune di Castelfidardo, vista la validità del progetto nonché i concreti e reali risultati prodotti dallo stesso, ha dato continuità al progetto investendo proprie risorse . Presenti e molto attive da anni diverse Associazioni di Volontariato nel territorio del Comune di Castelfidardo

- A.N.F.A.S.S. CONERO - A.I.D.O. - A.V.I.S. - A.V.U.L.S.S. - CROCE VERDE - CENTRO SERVIZI PER IL VOLONTARIATO - GRUPPO “RAOUL FOLLERAU”

le quali perseguono fattivamente la propria missione in stretta collaborazione con l’Amministrazione Comunale.

185

……...…IL RIFLETTORE SU ……

LORETO Nel territorio comunale di Loreto si rileva una spiccata sensibilità e propensione nei confronti della prevenzione del disagio e la promozione dell’agio delle nuove generazioni, dai servizi per l’infanzia alla scuola secondaria superiore. I progetti, coprogettati con le Istituzioni Scolastiche, si propongono di offrire supporti educativi agli studenti, ai genitori e agli insegnanti tale da offrire uno strumento per agevolare le relazioni familiari e scuola – famiglia prevenendo quindi forme di disagio nascosto e limitando, per quanto possibile l’abbandono scolastico. Altrettanto qualificante è la sinergia con le Istituzioni Riunite Opere Laiche Lauretane e Pia Casa Hermes che gestisce da diversi anni con puntualità e competenza importanti e fondamentali servizi ed interventi sociali a favore di cittadini lauretani: Centro diurno "Alice" per portatori di handicap Centro sociale ricreativo per anziani Assistenza domiciliare Contributi economici Soggiorni estivi Aree ortive.

186

……...…IL RIFLETTORE SU …

NUMANA Rilevante da sempre per l’impegno economico che ogni anno affronta per le esigenze di integrazione scolastica e linguistica dei minori immigrati integrandola con altre iniziative atte a ottimizzare l’offerta di servizi ed interventi ai minori ed alle famiglie immigrate. Consapevole dell’importanza della conoscenza della lingua italiana nel mondo dello studio e del lavoro, l’ Amministrazione comunale ha dotato la Biblioteca Comunale di una sezione di libri destinati allo studio della nostra lingua. Si tratta di grammatiche, dizionari, letture facilitate con audiocassetta o videocassetta che possono essere consultati in biblioteca o presi in prestito, gratuitamente. Inoltre presso la postazione internet si possono reperire informazioni su permessi di soggiorno, sanità, scuola, inviare e-mail, o leggere giornali stranieri. Per rendere noto questa importante opportunità, l’Assessorato ai Servizi sociali ha inviato a tutti gli stranieri del nostro Comune un opuscolo tradotto in ben 8 lingue, tra cui arabo e cinese. Importante è la collaborazione e l’impegno economico da parte della Amministrazione Comunale e dell’ Associazione Bagnini Riviera del Conero per la realizzazione del percorso agevolato per l’accesso alla spiaggia libera di Numana (anno 2004) e l’ingresso in acqua con l’utilizzo di apposite sedie (Job- anno 2005) per soggetti disabili; progetti promossi e realizzati nella programmazione dell’ Ambito Territoriale Sociale n.13.

187

……...…IL RIFLETTORE SU……

OSIMO E’ il comune più popoloso, ha servizi ormai datati nel tempo;ha dovuto affinare l’offerta attivando tutta una serie di servizi integrativi e promuovendone di nuovi e maggiormente rispondenti alle esigenze dei cittadini . Il BONUS SOCIO-ECONOMICO, attivato nel 2001,quale misura economica di sostegno intesa non come una forma di monetizzazione di un diritto esigibile, ma quale integrazione- seppure minima- agli sforzi di natura economica che una famiglia deve sostenere quando si prende cura, in casa, di un familiare non autosufficiente(in ADI) . Migliorare i servizi, ampliarli e migliorare la qualità della vita delle famiglie osimane è stato l’obiettivo che si è prefissata l’Amministrazione Comunale. Con la collaborazione della Casa di Riposo “P. B. Bambozzi” è stato attivato un nuovo servizio, “Posti letto di sollievo” a favore di coloro che vengono dimessi dall’ospedale, ma hanno ancora necessità di assistenza socio sanitaria o per coloro che per particolari necessità non possono essere assistiti presso le proprie famiglie. Il 2 settembre 2004 ha visto la luce una società - A.S.S.O. s.r.l. unipersonale a capitale interamente pubblico – Comune di Osimo - (Azienda Servizi Sociali Osimo), nuova forma societaria per la gestione dei servizi Sociali, quale opportunità per migliorare le performance dei Servizi Sociali e nel contempo sperimentare una preziosa occasione per ridisegnare in modo radicale il modello di governo del sistema dei servizi pubblici territoriali. Costante è stato ed è lo sforzo per dare concretezza alle richieste dei giovani. La Pubblica Amministrazione ha posto particolare attenzione alle esigenze dei giovani promuovendo iniziative come il Forum Giovanile, il palazzo ex Macelli, il progetto Doceo, il Cantiere dei Talenti e il centro musicale De Andrè; tutte con lo scopo di offrire spazi, certezze e occasioni di crescita per i giovani.

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……...…IL RIFLETTORE SU ……

OFFAGNA Il Comune di Offagna da diversi anni si è positivamente caratterizzato per l’avvio e per la realizzazione di un centro d’aggregazione giovanile (CAG), “C’entro anch’io”, nato nel 1999 ai sensi della L.R. 46/95. Ad Offagna, prima della nascita di tale Centro, c’erano soltanto “gruppi informali” come sale giochi e bar, spesso considerati dagli stessi giovani “luoghi di apatia”. Il problema delle “cattive amicizie” è stato avvertito in modo preoccupante non solo dai genitori dei ragazzi,ma anche dagli stessi ragazzi che hanno sollecitato ad Offagna “un qualcosa in più che non il semplice bar come luogo di ritrovo”. Il Centro Giovanile “C’entro anch’io” è divenuto così un punto di riferimento insostituibile per i giovani che hanno la necessità di esprimersi, da protagonisti, in uno spazio diverso dalla famiglia e dalla scuola, di svolgere attività espressive e creative attraverso l’approccio a tecniche e modalità significative (teatro, musica, multimedialità…), di trovare stimoli formativi; è un luogo di aggregazione dove è possibile autogestire le proprie attività, trovando però un sostegno in un animatore-educatore sempre disponibile. Inoltre con il Centro di Aggregazione Giovanile “C’entro anch’io” si vuole perseguire un metodo di intervento integrato, con il coinvolgimento cioè di tutti gli enti, ciascuno con le proprie competenze, eliminando la possibilità di fenomeni di devianza (tossicodipendenza, alcolismo) e offrendo a contempo uno strumento per favorire la socializzazione.

189

…...…IL RIFLETTORE SU ……

SIROLO Benché il Comune di Sirolo ricada su un territorio con una vocazione prettamente orientata alle attività legate al turismo, degno di nota è l’impegno dell’ Ente Locale di promuovere il coinvolgimento attivo dei soggetti del privato sociale; Si fa particolare riferimento alla collaborazione con la pubblica assistenza “Croce Azzurra”.di Sirolo per la realizzazione di significativi interventi ed attività in ambito sociale Ciò ha inciso ed incide positivamente nell’importante mondo dei servizi Sociali cercando di dare sostanza a nuove idee. E’ infatti in progettazione una collaborazione per l’attivazione del telesoccorso Il servizio è rivolto ad anziani ed adulti che vivono condizioni di isolamento con particolare riguardo a:

• persone a rischio sanitario; • persone che vivono sole o in coppie isolate; • persone che, dimesse da strutture socio-sanitarie, chiedono di essere assistite al proprio domicilio.

Obiettivi L’obbiettivo sarà quello di garantire un pronto intervento nel caso di malori improvvisi, cadute accidentali, incidenti domestici ecc.

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IL PIANO DI COMUNICAZIONE IN SINTESI

DEL PIANO DI ZONA DI SVILUPPO SOCIALE DEI COMUNI DELL’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE XIII

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Cos’è un PIANO DI COMUNICAZIONE Il piano di comunicazione è uno strumento che serve a programmare le azioni di comunicazione di un’organizzazione in un certo arco temporale. Il piano di comunicazione aiuta il governo della comunicazione nel senso che ne consente la finalizzazione (perché si comunica) , ne individua gli attori (chi comunica e a quali destinatari) , ne indica i prodotti (il cosa si dovrebbe realizzare) , con quali strumenti e con quali risorse. Il piano di comunicazione è uno strumento che aiuta a rendere più trasparente e accessibile agli occhi dei cittadini l’attività della Pubblica Amministrazione Un piano di comunicazione è uno strumento per legare insieme gli attori, i messaggi, i prodotti, i canali e i media utilizzati in una logica di efficienza ed efficacia L’Ambito Territoriale Sociale n.13 intende misurarsi, nella programmazione di zona, con uno strumento come un piano di comunicazione

con l’Obiettivo principale di RENDERE VISIBILE L’INVISIBILE attraverso STRUMENTI .SCRITTI

Comunicati stampa su

Diffusione del Piano di Zona per lo Sviluppo Sociale dell’ Ambito Territoriale Sociale n. 13

Diffusione della Guida dei Servizi dell’Ambito Territoriale Sociale n. 13

Ideazione, creazione e diffusione di una newsletter per veicolare l’attività programmatoria politica—- amministrativa- e tecnica dell’Ambito Territoriale Sociale n.13

STRUMENTI PARLATI

Conferenze stampa Eventi in –formativi rivolti sia agli addetti ai lavori ( Sociale – Sanità – Istituzioni scolastiche – Terzo settore) sia alla

cittadinanza Promotion radiofonica sulle emittenti locali

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STRUMENTI AD IMMAGINI

Lay-out, ovvero la veste grafica che accompagnerà ogni documento, ogni elaborato e ogni messaggio in generale diffuso dalla segreteria dell’ambito

Affissioni di manifesti volti a far conoscere le attività e le iniziative specifiche promosse NUOVI .MEDIA

Ristrutturazione e maggiore e migliore utilizzo del sito web dell’ ATS 13

Realizzazione di cd-rom multimediale aventi lo scopo didattico e formativo, ma anche una finalità di mera informazione sui servizi e sulle modalità d’accesso (es. distribuzione della Guida dei Servizi dell’ Ambito su cd rom)

Utilizzo di Media (radio, Tv…) per la realizzazione di azioni informative maggiormente efficaci Il piano di comunicazione dell’ambito territoriale sociale n°13 è stato realizzato dai Volontari del Servizio Civile Nazionale 2005-2006, in servizio alla Croce Verde O.N.L.U.S. di Castelfidardo (Progetto Comunicazione e Front-Office). Dott.ssa Alice Clavelli (laureata in Scienze della Comunicazione) Dott. Lorenzo Donzelli (laureato in Scienze della Comunicazione) Elena Quagliardi (laureanda in Scienze della Comunicazione).

193

IL CONTESTO FINANZIARIO

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Nel paragrafo seguente vengono evidenziati alcuni importanti riferimenti finanziari riguardanti le Entrate e le Uscite del Sociale. Tab. 1 - FONDO UNICO REGIONALE PER LE POLITICHE SOCIALI

ANNO 2003 ANNO 2004 ANNO 2005 CAMERANO 95.664,74 95.664,74 71.703,68

CASTELFIDARDO 227.115,58 227.115,58 170.230,16 LORETO 155.672,55 155.672,55 116.681,40 NUMANA 49.762,58 49.762,58 37.298,59

OFFAGNA 28.366,27 28.366,27 21.261,40 OSIMO 439.701,90 439.701,90 329.570,18

SIROLO 52.416,01 52.416,01 39.287,42 TotaleAmbito 1.048.699,63 1.048.699,63 786.032,83

0,00

200.000,00

400.000,00

600.000,00

800.000,00

1.000.000,00

1.200.000,00

ANNO 2003 ANNO 2004 ANNO 2005

Totale Ambito

195

Tab. 2 – FONDO REGIONALE PER LA FAMIGLIA - L.R. n. 30/98

ANNO 2004 ANNO 2005CAMERANO 5.869,99 3.829,19

CASTELFIDARDO 14.849,65 9.686,94LORETO 9.571,87 6.244,06NUMANA 4.004,28 2.612,13

OFFAGNA 2.276,81 1.485,24OSIMO 27.121,24 17.692,11

SIROLO 4.175,33 2.723,71Totale Ambito 67.869,16 44.273,38

0,00

10.000,00

20.000,00

30.000,00

40.000,00

50.000,00

60.000,00

70.000,00

ANNO 2004 ANNO 2005

Totale Ambito

196

Tab. 3 – FONDO REGIONALE PER L’IMMIGRAZIONE - L.R. n.2/98

ANNO 2003 ANNO 2004 ANNO 2005 CAMERANO 1.119,10 969,83 884,16

CASTELFIDARDO 2.667,57 3.443,83 3.355,71 LORETO 2.225,20 1.746,75 1.780,04 NUMANA 1.931,86 1.418,69 1.298,90

OFFAGNA 209,01 252,39 OSIMO 8.315,50 7.184,52 6.156,79

SIROLO 531,26 579,71 Totale Ambito 16.468,24 15.294,88 14.307,7

13.000,00

13.500,00

14.000,00

14.500,00

15.000,00

15.500,00

16.000,00

16.500,00

ANNO 2003 ANNO 2004 ANNO 2005

Totale Ambito

197

Tab. 4 – FONDO REGIONALE PER PROGRAMMA DI ATTUAZIONE DEI SERVIZI PER L’INFANZIA, ADOLESCENZA E DI SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA (ex L.R. 9/03, art. 3, comma 1, lettera a) – ANNO 2004/2005

ANNO 2004/2005 CAMERANO 14.520,00

CASTELFIDARDO 37.657,24LORETO 25.109,28NUMANA 7.330,22

OFFAGNA 3.766,39OSIMO 65.513,41

SIROLO 7.374,74Totali Ambito 161.271,28

Tab. 5 - SPESA SOCIALE dei COMUNI DELL’ Ambito Territoriale n. 13 al netto dei trasferimenti – anno 2003 GRUPPI DI SERVIZI MULTI

UTENZA ANZIANI DIPENDENZE DISABILI DISAGIO

ADULTI FAMIGLIAE MINORI

IMMIGRATI TOTALE

Servizi di PROMOZIONE SOCIALE

65.254 260.235 11.615 569.852 25.945 224.117 103.988 1.261.006

Servizi di SUPPORTO

191.327 5.300 196.627

Servizi DOMICILIARI

201.863 225.718 20.770 162.951 17.500 628.802

Servizi GENERALI

454.144 454.144

Servizi RESIDENZIALI

856.082 51.598 5.500 913.180

Servizi SEMIRESIDENZIALI 96.673 537.249 49.054 1.613.113 2.296.089

TRASFERIMENTI

394.164 5.392 221.611 94.750 591.300 50.163 1.357.380

Totale 519.398 1.809.017 17.007 1.824.355 190.519 2.596.781 177.151 7.107.228 Fonte: SISTAR Regione Marche – Dati provvisori indagine ISTAT

198

Tab. 6 - COMUNI DELL’ Ambito Territoriale n. 13 - COMPARTECIPAZIONE UTENTI ANNO 2003

GRUPPI DI SERVIZI MULTI

UTENZA ANZIANI DIPENDENZE DISABILI DISAGIO

ADULTI FAMIGLIA E MINORI

IMMIGRATI TOTALE

Servizi di PROMOZIONE SOCIALE

65.355 3.020 62.902 1.960 133.237

Servizi di SUPPORTO

Servizi DOMICILIARI

15.058 690 188 15.936

Servizi GENERALI

Servizi RESIDENZIALI

608.413 25.037 633.450

Servizi SEMIRESIDENZIALI

4.000 32.974 411.438 448.512

TRASFERIMENTI

Totale 692.826 61.721 188 474.340 1960 1.231.135 Fonte: SISTAR Regione Marche – Dati provvisori indagine ISTAT

199

Tab. 7 - RENDICONTAZIONE SPESA SOCIALE DEI COMUNI DELL’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE 13 – ANNO 2001

Fonte: SISTAR Regione Marche – Dati provvisori indagine ISTAT

Fondi regionali

COMUNE

Totale di cui FU di cui altri fondi

Fondi statali

Fondi altri enti

Bilancio

comunale

Partecipazione

utenti

Totale

Entrate Totale Uscite

CAMERANO

223.400

100.385

123.015

41.713

6.712

193.256 228.439

693.519 693.519

CASTELFIDARDO

476.703

238.323

238.380

101.746

12.950

- 1.269.516

1.860.914 1.747.919

LORETO

325.325

116.515

208.810

18.387

6.714

673.833 64.557

1.088.816 929.230

NUMANA

87.143

52.218

34.925

14.683

-

- 101.367

203.194 552.014

OFFAGNA

34.873

29.766

5.107

3.265

-

6.798 3.267

48.202 48.202

OSIMO

775.207

461.400

313.807

111.707

6.575

902.072 102.732

1.898.293 1.899.676

SIROLO

78.046

51.237

26.809

10.182

3.288

123.345 61.051

275.911 275.911

Totale ATS 13

2.000.697

1.049.845

950.852

301.682

36.238

1.899.303

1.830.928

6.068.849

6.146.472

200

Tab. 8 - Quadro riepilogativo SPESE ED ENTRATE DEI COMUNI dell’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE 13 – ANNO 2003

SPESA PER AREA ORGANIZZATIVA S_PromSoc 1.803.174 S_ServDom 459.991 S_ServSRes 1.098.528 S_ServRes 946.957 S_ServResEmergenza 150.889 Totale 4.459.539 SPESA PER AREA DI UTENZA S_Fam_IAG 2.314.513 S_Fam 424.943 S_IAG 1.889.570 di cui trasp e mensa scolastica 1.068.510 S_Disab 707.253 S_Adulti 157.359 S_SalMent 64.283 S_DisAd 65.636 S_Dipend 27.440 S_Anz 1.092.204 S_Imm 81.171 S_Altri 107.039 Totale 4.459.539 Spesa sociale per area 4.459.539 Spesa Personale 511.190 Totale SPESE 4.970.729 ENTRATE Fondi Regionali 1.600.797 Fondo Unico 1.006.867 Altri fondi regionali 593.930 Stato 28.451 Altri Enti 103.291 Altri Enti Pubblici - Altri Enti Privati 103.291 Comune 2.051.190 Utenti 1.187.000 Altre entrate - Totale ENTRATE 4.970.729

Totale spesa DEI COMUNI DELL’AMBITO 13 59.953.448 PopRes 73.169 ab.

Fonte: SISTAR Regione Marche – Dati provvisori indagine ISTAT

201

Tab. 9 – L.R. 18/96 – RIPARTIZIONE FONDO REGIONALE – ANNO 2003 AMBITO XIII – piani singoli

INTERVENTI CAMERANO CASTEL-FIDARDO LORETO NUMANA OFFAGNA OSIMO SIROLO TOTALE

Assistenza domiciliare 4.401,65 533,91 9.053,93 632,40 3.989,68 433,82 19.045,39 Assistenza educativa 1.032,38 4.081,57 9.076,08 592,65 5.838,61 20.621,28 Centri Sociali e di Aggregazione 0,00 Trasporto 1.231,68 15.921,66 6.926,77 909,88 12.006,70 36.996,68 Trasporto Scuola Infanzia 0,00 Trasporto Scuola Superiore 771,20 1.632,00 2.403,20 CSE Personale 71.407,44 45.853,20 51.632,82 168.893,46 CSE Gestione e Attrezzature 1.201,42 2.529,98 1.047,50 4.778,90 Asilo Nido 0,00 Scuola Materna Comunale 0,00 Scuola dell'Obbligo 860,32 12.611,64 5.739,41 634,52 1.481,62 24.538,92 2.229,51 48.095,93 Scuola Superiore 13.495,68 24.499,20 10.497,60 14.071,09 62.563,57 Stage Formativo 285,40 285,40 Tirocinio presso Ente Privato 7.663,20 10.961,06 4.120,00 22.744,26 Tirocinio presso Ente Pubblico 5.819,50 11.381,50 19.370,67 10.609,00 47.180,67 Borsa Lavoro presso Enti Privati 329,60 1.478,40 2.472,00 4.280,00 Borsa Lavoro presso Enti Pubblici 772,50 1.549,38 7.725,00 10.046,88 Interpretariato per Non Udenti 0,00 Accompagno per Non Vedenti 0,00 TOTALE 28.714,51 151.218,92 120.008,70 5.204,58 2.074,26 138.051,32 2.663,33 447.935,61 ACCONTO 17.228,70 90.731,35 72.005,22 3.122,75 1.244,56 82.830,79 1.598,00 268.761,37 SALDO 11.485,80 60.487,57 48.003,48 2.081,83 829,71 55.220,53 1.065,33 179.174,25

Fonte: Osservatorio Regionale della Disabilità

202

Tab. 10 – L.R. 18/96 – RIPARTIZIONE FONDO REGIONALE AMBITO XIII – OSIMO – piani singoli – ANNO 2004

ENTE CAMERANO CASTELFIDARDO LORETO NUMANA OFFAGNA OSIMO SIROLO Totale

Assistenza domiciliare 2.403,01 719,86 9.527,15 522,73 566,22 3.522,83 212,93 17.474,73 Assistenza educativa 761,10 2.764,40 9.735,64 274,95 566,22 12.663,45 26.765,76 Centro sociale e di aggregaz. Trasporto 108,64 6.291,89 6.944,28 631,97 13.976,78 Trasporto - contributo alla famiglia 1.144,16 133,21 22,19 2.501,91 3.801,47 Trasporto obbligo, formazione, università 172,51 9.358,65 9.531,16 Trasporto obbligo, form., univ. - contr. fam. 813,22 813,22 Trasporto scuola superiore 40% 2.006,47 2.006,47 Trasporto scuola superiore - contr. fam. 40% Specifiche esigenze 330,99 409,98 136,66 53,24 233,29 44,37 1.208,53 CSE: gestione e attrezzature 1.064,89 1.064,89 887,40 3.017,18 CSE: personale 50% 79.684,08 47.777,43 56.220,90 183.682,41 Asilo nido Scuola materna comunale Scuola dell'obbligo 4.154,31 10.013,50 4.642,23 1.486,88 1.415,55 31.397,00 1.896,78 55.006,25 Scuola superiore 40% 12.473,14 22.617,60 12.960,00 16.982,78 65.033,52 Stage formativo 36,34 891,31 927,65 Attrezzature lavoro autonomo Attrezzature lavoro presso terzi Borse socio-ass. Ente privato 80% 7.910,40 11.206,40 988,80 20.105,60 Borse socio-ass. Ente pubblico 60% 5.253,00 4.944,00 21.506,40 1.483,20 33.186,60 Borse pre-lav. Ente privato 80% Borse pre-lav. Ente pubblico 60% 5.562,00 5.562,00 Tirocinio Ente privato 80% 5.784,56 5.784,56 Tirocinio Ente pubblico 60% 15.478,14 15.478,14 Accompagno non vedenti Interpretariato non udenti Idonei mezzi 1.730,44 1.180,25 2.910,69 Ausili auto 926,59 186,46 1.113,05 Automatismi di guida 515,52 515,52 Ausili tecnici 215,57 598,02 102,73 158,23 1.074,55 TOTALE 25.656,70 142.078,47 128.854,06 5.566,69 2.547,99 162.117,85 2.154,08 468.975,84 Fonte: Osservatorio Regionale della Disabilità

203

CONCLUSIONE Con il Piano di Zona 2005/2007 i Comuni dell’ Ambito hanno svolto un ruolo fondamentale nell’attuazione del sistema integrato di interventi e servizi alla persona, concertando la propria programmazione, dialogando con l'Azienda Sanitaria in una logica di fattiva integrazione operativa , facendosi i promotori verso tutti gli altri attori locali, pubblici e del privato sociale. Attraverso lo strumento dell'accordo di programma, i Comuni possono proporsi come un nuovo soggetto istituzionale, chiamato a realizzare nel proprio ambito territoriale, quel sistema integrato di interventi e di servizi sociali che la legge 328/00 richiama fin dal proprio titolo. La sfida che adesso attende i Comuni è il passaggio dalla programmazione integrata allo stesso livello di ambito, ad un governo delle politiche e dei servizi sociali (e sociosanitari) sempre più integrato a livello di ambito zonale, nelle altre sue dimensioni, normative, gestionali, organizzative, ecc.. Ed è una sfida decisiva per il futuro non tanto della legge 328/00 quanto del sistema dei servizi sociali e della sua capacità di risposta qualificata alle esigenze e alle attese dei cittadini, che dipendono ovviamente anche dal livello di integrazione con i servizi sanitari.

204

PIANO DI ZONA PER LO SVILUPPO SOCIALE DEI COMUNI dell’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N.13 2005/2007 _______________________________________________________________________________________________________________ Elaborazione UFFICIO DI COORDINAMENTO AMBITO TERRITORIALE SOCIALE XIII - Comune di Osimo capofila Dott.ssa Alessandra CANTORI Coordinatore Sig.a Stefania SAMPAOLO Funzionario esperto Sig.a Michela PALAZZINI Operatore Sociale Sig.a Paola GUASCO Collaboratore Amministrativo Ass.Soc. Simona CUPIDO Borsista FSE Per la parte relativa al Contesto Socio-demografico del Profilo di Comunità Dott.ssa Daniela SIMONETTI Collaboratore dic.’04/luglio 05 Dott. Giuseppe DONATO Collaboratore dic.’04/luglio 05 Per Il piano di comunicazione Dott.ssa Alice Clavelli (laureata in Scienze della Comunicazione) Dott. Lorenzo Donzelli (laureato in Scienze della Comunicazione) Elena Quagliardi (laureanda in Scienze della Comunicazione). Volontari del Servizio Civile Nazionale 2005-2006, in servizio alla Croce Verde O.N.L.U.S. di Castelfidardo (Progetto Comunicazione e Front-Office).