nel cuore - settembre 2011

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00000 0000 00 UT $4.50 ET $5.00 Settembre 2011 Settembre 2011 Nel Cuore magazine dell’Associazione il Dono

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magazine dell'associazione IL DONO

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Page 1: Nel Cuore - settembre 2011

00000 0000

00UT $4.50 ET $5.00

Settembre 2011Settembre 2011

Nel Cuoremagazine dell’Associazione il Dono

Page 2: Nel Cuore - settembre 2011

IL DONO è un’associazione onlus basata sul

volontariato.

La nostra possibilità di portare avanti i progetti

dipende totalmente da donazioni e off erte

libere.

Aiutaci a sostenere donne in diffi coltà, dona

una speranza a mamme e bambini.

Puoi eff ettuare una donazione

tramite:

bonifi co bancario:

intestato a: IL DONO onlus

Credito Artigiano - agenzia RM14

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ABI: 3512 CAB: 3214

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ASSOCIAZIONE IL DONO

l’Associazione IL DONO è una ONLUS: ogni

somma

versata, pertanto, a suo favore, mediante

carta di credito o mediante bonifi co bancario, a

titolo di liberalità consente al donatore la de-

trazione

d’imposta ai sensi dell’art. 13 bis, lettera ibis

(se privato) e la deduzione ai sensi dell’art.

65, comma 2, lettera c-sexies (se impresa) come

previsto dal Testo Unico II.DD 917/86 modifi cato

dal D.Lgs 460/97.

Gli indirizzi de IL DONO ONLUS:

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Roma via Val Trompia 56

CAP 00141

Sito internet:

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Numero sos-mamma

[attivo 24 ore su 24]

347-3786645

Ai sensi della Legge 7 marzo 2001,

n. 62, il magazine “NEL CUORE” non rientra

nella categoria di “informazione periodica”

in quanto viene pubblicato ad intervalli non

regolari.

Il sito il-dono.org da cui è possibile scaricare

il magazine è hostato da ARUBA.it

Hanno partecipato

a questo numero:

Lucia, Serena, Paola, Simona, Elena

Se hai idee suggerimenti e vuoi partecipare

anche tu al prossimo numero, contattaci e

proponi il tuo intervento! Insieme il nostro

magazine diventerà sempre più bello!!

Page 3: Nel Cuore - settembre 2011

SommarioSommario

editoriale pag.3

il dono più grande pag.5

eventi per le famiglie pag. 9

in cucina pag. 11

la mia vita imprevedibile pag. 13

on the road: il cilento pag. 19

da ricordare: gli eventi pag. 21

editoriale pag.3

il dono più grande pag.5

eventi per le famiglie pag. 9

in cucina pag. 11

la mia vita imprevedibile pag. 13

on the road: il cilento pag. 19

da ricordare: gli eventi pag. 21

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editoriale

418 bimbi nati in questi 5 anni di lavoro!

Diamo il benvenuto a:

Riccardo, Alfonso, Zoe Eloise,

Francesco, Michele

iiin que

E’ ricominciata la scuola e con la scuola tutte le attività sono tornate frenetiche. Il nos-tro centro di Accoglienza si è ripopolato delle richieste inviateci dai servizi sociali, mentre le nostre due mamme sono indaffarate con le attività quotidiante. E’ nato il piccolo Michele, attesissimo anche da noi operatori che abbiamo avuto modo di seguire questa gravidanza praticamente dall’inizio (le altre mamme ospiti precedentemente er-ano arrivate a gravidanza già avanzata). Inutile dire quanto è bello, buono, bravo.. e poi quei capelli spettacolari a spazzola, neri neri.. insomma, siamo tutti innamorati. E poi ci sono i gruppi di supporto per il post aborto che ripartono dal 26 settembre, e le interv-iste in radio, in convegni.. la mia agenda è piena fino a metà del prossimo anno, che se ci penso già mi stresso. I bisogni da soddisfare sono tanti, e chiaramente i primi sono quelli immediati, pratici. Così il servizio sociale che ci riempie di richieste ai limiti del tollerabile, ci ha portato a conoscenza di situazioni davvero estreme di povertà.. altro che percorso umano! davvero il primo punto è garantire il pane alla mamma e il latte al bambino..poi forse si può parlare di altro. Lavorare in stato di emergenza certamente non è semplice: non solo per il dispendio di energie che richiede a noi volontari, ma perchè le richieste di generi di prima necessità sembrano sempre sovrastare la nostra possibilità di risposta. Probabilmente questa è stata la cosa che in questo anno mi ha più colpita: nonostante siamo sempre sul filo del rasoio e impossibilitati a fare pro-grammi a lungo termine (a volte neanche a breve!) di fatto non ci è mai mancato niente. Grazie alla vostra generosità, i bimbi e le mamme ospiti del centro di accoglienza han-no sempre avuto, fin ora, tutto quello di cui avevano bisogno, e abbiamo potuto fare fronte anche alle richieste di mamme non ospiti. In particolare chi ci segue anche sul web ha potuto conoscere il caso davvero grave, di una mamma filippina che non ha di che provvedere neanche per se stessa e che è venuta da noi con il bimbo in grave stato di denutrizione e che stiamo affiancando procurandole il pasto (grazie alla collaborazi-one con la Caritas Diocesana) e reperendo con regolarità latte in polvere e pannolini per il piccolo (grazie all’aiuto di alcuni lettori). Tutto questo è potuto accadere fino ad ora, ma come voi sapete bene, non è un dato acquisito una volta per tutte! Abbiamo ancora bisogno di voi per poter continuare in questa bellissima opera, anche il più piccolo gesto di generosità è importante per noi e per tutte le mamme e i bambini che a noi si rivolgono. Vi ringrazio a nome di tutti loro, certa che il nostro appello non resterà senza risposta.Buona lettura.

fai una donazione!

IL DONO onlus

Credito Artigiano agenzia RM14c/c 809

ABI: 3512 CAB: 3214IBAN:

IT47H0351203214000000000809

Page 5: Nel Cuore - settembre 2011

il dono più grandeHa quasi sei anni, è la gioia dei genitori.

Mattia è nato morto. Questa è la sua storia

di Lucia

Page 6: Nel Cuore - settembre 2011

Mattia ha quasi sei anni e come tutti i bambini è la gioia dei suoi genitori. Ma Mattia non è come tutti i bambini, purtroppo la sua vita è segnata da una grave malattia, questa è la sua storia: il 29 settembre del 2004, in un piccolo paese della Sicilia, Mattia nasce sen-za respirare, il suo cuore si è fermato, un blackout lunghissimo di quaranta minuti.

Poi miracolosamente ri-torna a vivere e il suo cu-ore ricomincia a battere, ma la mancata e prol-ungata ossigenazione cerebrale ha provocato danni ormai gravissimi. Ogni volta che la mamma Jessica racconta della nascita del suo bambino, si commuove nel rivi-vere la sofferenza di quei momenti in cui, ripete, non ha potuto tenerlo in braccio come le altre mamme sue compagne d’ospedale.

Viene subito trasferito d’urgenza al Policlinico di Messina dove i medici tentano tutto il possi-bile per mantenerlo in vita. “Per ben 4 volte ci dissero che stava per andarsene e con lui credo anche noi... attorno al piccolo Mattia i miei oc-chi videro cose che prima immaginavo solamente, vedevo morire bimbi che dopo pochi giorni di ricovero in terapia inten-siva lasciavano l’ospedale per essere portati non

tra le braccia dei genitori ma... con il Signore”.

A cinque mesi di vita oltre alla tetraparesi spastica da cui è affetto, gli viene diagnosticata una rara malattia, la Sindrome di West, una grave forma di epilessia che colpisce un bambino ogni 150mila e che comporta grave ri-tardo mentale e psicomo-torio.

Mattia non può parlare, non può camminare, non riesce a reggere il capo, non può afferrare gli oggetti con le mani.. Mamma Jessica e papà Davide non si danno per vinti, non perdono tempo in accuse ed attribuzioni di colpe e sostituiscono il rancore con una gran-dissima forza e voglia di combattere, vogliono fare tutto il possibile per dare anche una sola possibilità di una vita migliore al loro bambino, sono disposti a qualsiasi sacrificio per amore del loro piccolo.

Dicono di non avere mai avuto un giorno di rassegnazione e tutto questo lo fanno sostenuti da una grande fede: “da quando è nato Mattia, tutto è cambiato.. questa vita non è facile ma noi la accettiamo, per noi nostro figlio è unico e speciale, è meraviglioso, per noi è un dono speciale che Dio ci ha fatto” dice mamma Jessica in un video-ap-pello che ha voluto girare seppur con grande fatica.

Page 7: Nel Cuore - settembre 2011

Fino a quel momento solo il marito era apparso in rete e in tv con video ed interviste, lei è schiva di fronte alle telecamere, si commuove e mentre parla e tiene Mattia in braccio, alterna le parole ai baci e alle carezze con-tinue per quel suo bambino; “fino ad oggi il nostro Mattia ha vinto tante battaglie, non per le proprie forze, ma perché Dio è stato misericordioso con noi. Egli ci sta sostenendo con il suo Spirito che dice continuamente al mio cuore: “Non temere, poiché io sono con te; non ti smarrire poiché io sono il tuo Dio; io ti fortifico, io ti soc-corro... non temere, io ti aiuto! (Isaia 41)”, mio figlio è un miracolo vivente, e noi daremo la nostra vita per rius-cire a regalargli almeno un’altra pos-sibilità”.

Oltre a non abbattersi e a continu-are a combattere, questi due genitori chiedono aiuto in ogni modo pos-sibile: tv, radio, giornali, internet, hanno fondato il Comitato “Aiutiamo Mattia”, ora diventato una Onlus.

Chiedono aiuto e ricevono amicizia e solidarietà. Colpisce che la prima per-sona che ha risposto al primo appello pubblico di Davide, papà di Mattia, è un signore di 50 anni, malato di par-kinson, risponde dal suo letto e da lì diffonde l’appello, “quello che ho fatto fa parte della normalità delle cose, che gli esseri umani devono fare” risponde così il “benefattore” a chi gli chiede il perchè di quel gesto.

Inizialmente Mattia era curato solo con farmaci antiepilettici che intor-pidivano il corpo ed i muscoli del viso impedendogli perfino di sorridere.

Poi le cure e le terapie, costosissime, a cui i genitori hanno deciso di sot-toporlo, con inevitabili e frequenti viaggi all’estero (Florida, Israele e Slovenia), hanno dato miglioramenti inaspettati e consentono piccoli gran-di traguardi che danno sempre più speranza a questi due giovani genitori che stanno spedendo tutta la loro vita per amore di quel figlio.

Le testimonianze più toccanti della storia di Mattia e della sua famiglia, sono date dai numerosissimi video che si trovano in rete, girati e pubblicati pro-prio da Davide e Jessica, video amatoriali, spesso stralci di vita quotidiana: le sedute di fisioterapia, i momenti di coccole e di gioco con Mattia, il bagno al mare, in piscina.. e sempre quei due genitori instancabili, il papà che solitamente filma e la mamma che tiene in braccio un bambino sempre più grande, sempre più pesante.. ma lei non smette mai di rivolgergli quegli sguardi così pieni di amore e tenerezza, non smette di accarezzargli i capelli e baciargli la testa.

E Mattia risponde, lo fa chiaramente, i suoi occhi e i suoi immensi sorrisi comunicano più di tante

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vuoi saperne come aiutare Mattia?

per tutte le infovisita il sito

www.ilportaledimattia.it

parole, è il suo modo di comunicare che quell’amore lui lo sente.

E a guardarli quei video si può vedere un bambino felice.

Un bambino che fa fatica e che a volte è stanco per tutti gli sforzi che deve fare, ma che sa esprimere chiaramente la gioia e la felicità del sentirsi un bambino amato ed accolto dai suoi genitori così “speciali” e da tutti coloro che li stanno sostenendo.

Jessica e Davide hanno deciso di scrivere un libro, appena pubblicato, in cui rac-contano la loro storia di amore , di forza, di fede e di speranza, l’hanno intitolato “Il dono più grande”.

La storia di Mattia e le informazioni per ac-quistare il libro si possono trovare sul sito

http://www.ilportaledimattia.it

insieme a tutte le informazioni per sos-tenere Mattia e la sua famiglia per poter avere le costosissime cure di cui il bimbo ha bisogno.

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Eventi per le famiglie

in c

ucina

FERRARA BALLOONS FESTIVALDOVE: FERRARA – PARCO URBANO GIOR-GIO BASSANIQUANDO: TUTTI I GIORNI DAL 9 AL 18 SETTEMBREINFO: WWW.FERRAR-AFESTIVAL.IT

Il Ferrara Balloons Festival è il più im-portante Festival delle mongolfiere in Italia e uno dei più prestigiosi d’Europa. È un evento di intrattenimento che include manifestazioni aerostatiche, spor-tive, culturali e di spettacolo, incontri e animazioni a due passi dal centro storico di Ferrara, gioiello del Rinascimento e Pat-rimonio dell’Umanità UNESCO. Il Festival è pensato e studiato a misura di bambino: sono diverse le aree create per soddisfare le loro esigenze lu-diche e di apprendi-mento. Come ogni anno sarà allestito un vero e proprio VIL-LAGGIO DEI BAMBINI: un’area verde di 500 mq con giochi e tap-peti gonfiabili, per-corsi sulla sicurezza stradale, area pony (per una passeggiata a cavallo nel verde del parco), nursery, e uno

spazio anche per i più piccoli con il PalaBabyBalloons.Durante i dieci giorni del Festi-val i bambini possono imparare anche attraverso il gioco grazie agli interessanti laboratori di-dattici organizzati da Musei e Associazioni culturali e di be-neficenza di Ferrara e provincia. Il Ferrara Balloons Festival è un momento di grande divertimen-

to per tutti i bambini e le famiglie, un’occasione per trascorrere una giornata al parco tra momenti di gioco e di riposo all’aria apertaNelle serate dei due weekend si terrà il magico spettacolo del NIGHT GLOW: la magia delle mongolfiere illuminate a suon di musica che da sempre regala al Festival spettacoli mozzafiato. i

n c

ucina

Page 11: Nel Cuore - settembre 2011

in c

ucina

spadellata di pollo con verdure

Ingredienti:

un petto di pollo (o tacchino)

tagliato a pezzetti

4-5 pomodorini

2 zucchine

1 peperone rosso

brodo

vino bianco

olio d’oliva, cipolla

in una padella antiaderente fare

so# riggere un pò di cipolla e

qualche pomodorino, aggiungere

il pollo a tocchetti e fare rosolare sfumando con un pò di vino bianco. Continuare la cottura a

fuoco lento e unire le zucchine e il peperone tagliati a pezzetti. Aggiungere un mezzo bic-

chiere di brodo e lasciare cuocere per circa 15 minuti % no a quando anche le verdure saranno

cotte. Aggiustare di sale se necessario. Per dare un tocco più originale si può aggiungere una

manciata di erba cipollina oppure un cucchiaino di spezie tex-mex! E’ ottimo anche come

piatto freddo..

BUON APPETITO!!

in c

ucina

spadellata di pollo con verdure

Ingredienti:

un petto di pollo (o tacchino)

tagliato a pezzetti

4-5 pomodorini

2 zucchine

1 peperone rosso

brodo

vino bianco

olio d’oliva, cipolla

in una padella antiaderente fare

so# riggere un pò di cipolla e

qualche pomodorino, aggiungere

il pollo a tocchetti e fare rosolare sfumando con un pò di vino bianco. Continuare la cottura a

fuoco lento e unire le zucchine e il peperone tagliati a pezzetti. Aggiungere un mezzo bic-

chiere di brodo e lasciare cuocere per circa 15 minuti % no a quando anche le verdure saranno

cotte. Aggiustare di sale se necessario. Per dare un tocco più originale si può aggiungere una

manciata di erba cipollina oppure un cucchiaino di spezie tex-mex! E’ ottimo anche come

piatto freddo..

BUON APPETITO!!

Page 12: Nel Cuore - settembre 2011

la mia vita imprevedibile22 anni , la laurea , il lavoro. Ed un test positivo.

Page 13: Nel Cuore - settembre 2011

Era maggio, ero appena tornata dalle vacanze, avevo stravissuto la notte e il giorno seguente ero a Cipro per lavoro. Avevo 22 anni, ero single e mi stavo laureando. Avevo un brillante lavoro part-time la mia vita era eccitante e imprevedibile..e mi piaceva per questo..e nello stesso tempo fu questo il mo-tivo per cui mi cacciai nei guai. Quando scoprii di essere incinta, a luglio, mi prese un colpo. Ero sempre stata così attenta alla contraccezione..avevo abbassato la guardia quando avevo dormito con un vecchio amico, più grande di me, che si era dichiarato sterile. Gli avevo chiesto se fosse il caso di prendere la pillola del giorno dopo e lui mi aveva ris-posto che non ce ne era proprio il motivo. Lo conoscevo da due anni. Perchè avrebbe dovuto mentire su una cosa del genere? Ho fatto il test nel bagno dell’ufficio.Le linee sono apparse im-mediatamente. Ho chiuso gli occhi e sperato che sarebbero sparite nuovamente.. e invece non lo fecero.. Ho chiamato subito un consultorio e preso un appuntamento il prima possibile:4 giorni dopo. Raccontai a F. del test al telefono.Ci incontrammo in un pub e l’ho abbracciato mentre piangeva sulla mia spalla..ma non doveva essere il contrario? “sono un mostro” disse: aveva mentito. Stava ancora con la sua presunta ex e nessuno gli aveva mai diagnosti-cato l’infertilità. Sembra assurdo ma quella notte gli andava di fare sesso, e quando finsi di dormire si pog-giò su di me chiedendo se avessi preservativi..Rimasi da lui tutta la notte continuando a leg-gere il foglietto illustrativo del test e fumando nervosamente. Al mattino mi si avventò contro sbraitando. Me ne sono andata in taxi e non l’ho più visto.Al consultrio non mi diedero nessun consiglio sulla gravidanza ma solo su come fare a inter-romperla, che daltronde era quel che volevo. Era la mia unica scelta. Stancamente l’ostetrica mi confermò che ero incinta e poi mi fece sd-raiare mentre venivo visitata da un medico.E mentre di solito sono calma anche durante le procedure mediche più fastidiose, mi sono trovata a lamentarmi a serrare le gambe e ho

rischiato di prendere a calci in faccia il gine-cologo. “calmati Elena, è solo un ammasso di cel-lule, stai facendo quel che è giusto per la tua vita”..lo so , ho pensato, ma mi stupii di ritrovarmi a piangere.Mi fissarono un appuntamento per la fine del mese per interrompere la gravidanza, dando all’ammasso di cellule il tempo di crescere abbastanza per essere poi rimosso chirur-gicamente. Uscita dalla clinica sono scoppiata a piangere nel parco vicino ad una statua, suscitando la curiosità dei passanti per ore, e dovendo continuamente ripetere che era tutto a posto..Era agosto. Smisi di bere e di fumare, gli amici lo trovarono un pò strano.. Qualcuno lanciò un allarme per una rapina in banca e mi preoccupai del bambino.. era ridicolo. Dovevo superare questa cosa e darmi anche una sbrigata. F. mi chiarì senza tanti giri di parole che non avrebbe mai più voluto parlarmi se avessi te-nuto il bambino. Cercai di spiegare che avevo preso una prenotazione ma lui fraintese e dirre “sappiamo tutti e due che puoi tenere questo moccioso e obbligarmi al manteni-mento, ma se vuoi rovinare la mia vita e la tua per provare che sono nel torto sei com-pletamente fuori.” aveva ragione.. non volevo rovinarmi la vita diventando una mamma single. Non sono mai stata materna neanche lontanamente. Era solo un grumo di cellule.Cercai di procurarmi un paio di incentivi alla scelta: un volo per la Thailandia per quel Na-tale e i biglietti per me e F. per un concerto, dopo l’intervento. Avevo bisogno di aiuto. non mi sentivo all’altezza di prendere una decisione di vita o di morte.Volevo che la risposta giusta venisse da qual-cun altro. Un mio amico mi trovò un consu-lente..quando lo vidi lo riconobbi: c’avevo flirtato tre anni prima..no da lui non ricevevo consigli. Andai dai samaritani nel bel mezzo dela notte: ripetettero un sacco di “hmmmm” ..tante, tante volte.. non era un buon segno.Anche ia madre che è una cattolica e non è

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quindi favorevole all’aborto, quando gli chiesi consiglio mi rispose “ti sarò vicina qualunque cosa farai” Disperata andai da un indovino per vedere se poteva capirci qualcosa..e disse che l’aborto non era nelle mie carte il che mi fece solo andar via ve-locemente con in testa lo sfizio di abortire per forza per sapere cosa sarebbe successo ad incasinare il destino..E poi trovai il dono. Trovai Serena, non trovai nessun “hmm” e nessun “qualunque cosa”. Sapevo che la scelta alla fine era mia non poteva essere altrimenti. Però prendemmo in esame tutte le variabili. Mi sembrava di avere un quadro più chiaro della mia colossale disgrazia.

Il giorno prima dell’intervento, lo disdissi.

Decisi che non mi sarei divertita abbastanza a

viaggiare per il mondo e a ballare tutta la notte se

avessi dovuto uccidere un bambino per poterlo

fare. Non volevo un bambino ma non volevo ne-

anche il senso di colpa.

Ero una stupida di 22 anni..ma non di 15.

Dovevo prendermi la responsabilità delle mie

azioni.

Il responso di F. fu” divertiti stupida vomitina

ventenne .. hai passato il tempo a bere e fumare,

adesso divertiti a correre dietro al tuo scarafag-

gio.” Cinque giorni dopo andai al concerto senza F.

Mi sentivo completamente fuori posto e pensavo

“questa è l’ultima volta che uscirò in vita mia”...

Ad ottobre, invece di tornare all’università come

avrei dovuto mi presi un anno di pausa e passai a

tempo pieno al lavoro.

Decisi di sapere il sesso del mio ammasso di cellule

alla 20^ settimana. Era un bambino. L’ammasso di

cellule divenne Massimiliano, il mio Max.

Rimanevo sveglia tutta la notte a sentirlo muovere,

ho odiato i miei coinquilini per tutti i festini che

facevano % no all’alba; ho detestato le donne che

riempino miliardi di “utilissimi” forum parlando di

quanto sono amorevoli i loro partner; nel forum

dell’associazione non era così almeno lì mi sentivo

capita.. però..

Però non bastava.

Mi sentivo così sola e arrabbiata che detestato le

riviste sulla gravidanza piene di tutte quelle donne

incinte con graziosi mariti che massaggiano la

schiena; ho odiato gli studenti sull’autobus tutti preoc-

cupati per stupidaggini come gli esami e le lezioni. E ho

realmente odiato , profondamente odiato F. Ma più di

tutti, odiavo me stessa.

Nonostante l’insistenza dei miei coinquilini che continu-

avano a ripetere che Max avrebbe potuto stare in un

angoletto in camera , sapevo che dovevo andarmene.

Tornai a casa da mia madre poco prima di Natale. Mi

comprò un letto più piccolo per farmi spazio per una

culla in camera. Adesso ero davvero spaventata: non

volevo vivere con mia madre. Non volevo un bambino.

Passai un capodanno sobria, con la mia famiglia. Mia zia

mi abbraccio a mezzanotte e disse “beh Elena, questo sì

che sarà un anno interessante per te, non credi?” Andai

a letto e piansi tutta la notte, % nchè mi addormentai.

Arrivò presto febbraio. Non ho fatto il corso preparto.

non volevo avere coppie intorno. Avevo paura di subire

qualche terri% cante danno durante il parto e chiesi di

poter fare il cesareo ma mi fu negato: non c’era nessuna

motivazione medica per farlo. E poi che importava? ero

sicura che sarei rimasta sola tutta la vita..

I miei amici i parenti e le ostetriche continuavano a

dirmi che era il padre di Max il perdente. Ma che ne

sapevano? Io ero immobile in una città dormiente, bal-

lonzolando per inutili giorni, mentre lui viveva la vita

che avrei voluto vivere io nel cuore fremente della città.

Io ero la perdente, nessuno avrebbe potuto convincermi

del contrario.

Mia madre mi accompanò nei negozi di articoli per

l’infanzia lamentandosi “cosa vuoi che ne sappia della

di# erenza tra un marsupio e un port-enfant! non sono

pratica io!” E poi c’erano i reggiseni da allattamento, gli

assorbenti per il parto i paracapezzoli, le creme per le

ragadi..ma cosa stavo facendo? e cosa faceva lui mentre

io stavo facendo tutto questo?

Ai primi di marzo c’eravamo..Il travaglio è durato 26 ore

ed è stato stramazzante, come pensavo.

Max si era incastrato e è arrivato il cesareo , alla % ne.

L’ostetrica me lo porse e subito lui aggrottò la fronte,

guardandomi come se sapesse tutto.

Mi sentivo dispiaciuta per lui.

Ho voluto allattarlo, mi sembrava il minimo che potessi

fare per lui ma lo trovai terribilmente di/ cile. Rimasi in

ospedale una settimana per poter imparare a fare tutto

bene e piansi quando venni dimessa. Non sapevo cosa

avrei fatto con me stessa e con il bambino una volta che

fossimo arrivati a casa. Mi ci vollero tre settimane perchè

venissi travolta da quell’amore che pensavo dovesse ar-

Page 15: Nel Cuore - settembre 2011

rivare subito.

E improvvisamente, accadde.

Max era allegro, tranquillo e io ero stupita di come

fosse semplice la maternità. Ho dovuto vedermela

con i giudizi sulla mia situazione. A un gruppo

sull’allattamento quando dissi di essere single

una si alzò su ridendo “ e quello da dove è uscito?

mica è l’immacolata concezione!” Ho imparato che

alcune persone hanno ancora una opinione molto

bassa delle mamme single e ce l’ho messa tutta per

provare che si sbagliano. A settembre sono tornata

all’università, volevo tornare nella casa dello stu-

dente ma non sono riuscita a trovare un cavillo che

mi permettesse di starci in quanto mamma single

con un bimbo.

Uno mi chiese “pensavo che ora che hai un

bambino avessi rinunciato! come pensi di fare con

pure un bambino a laurearti” Decisi di arrivare a

un compromesso, lasciando Max con una babysit-

ter vicino casa di mia madre. E’ stato di/ cile ma

l’ho fatto. Ho fatto più esami di quanti ne avessi

mai fatti prima dell’arrivo di Max. La mia vita so-

ciale ricominciò e ripresi a uscire un pò il venerdì

sera, dopo la lezione. Mi sentivo euforica quando il

pensiero mi colpì proprio nel bel mezzo della pista

da ballo “ho un bel bambino e ancora mi diverto”

..non avrei mai potuto pensare che potesse essere

possibile. A luglio mi sono laureata.

Ero così orgogliosa quando posai per le foto con

Max in braccio. Non potevo credere di avercela fat-

ta. Invece di rilassarmi cominciai a pensare “e ora!?

cosa posso fare ancora??” avevo sempre desiderato

scrivere .. allora mi iscrissi a un master di giornal-

ismo. Avevo bisogno di un reddito ma faticavo a

farmi assumere. Qualcuno mi disse “tu sei perfetta

ma se tuo % glio si ammala come faccio? non posso

rischiare assumendoti”. Sfruttando la mia esperien-

za ho cominciato lavorando da casa.

Mio nonno morì. Lo amavo molto.

Decisi di usare i soldi che mi aveva lasciato per

qualcosa di indimenticabile così prenotai quel

famoso viaggio in Thailandia che avevo disdetto

due anni prima. Questa volta Max veniva con me. La

mia famiglia mi aveva sempre supportato ma devo

ammettere..pensarono fossi pazza. Quando chiesi un

passaggio per l’areoporto a mio zio disse “o Dio, ma

davvero hai intenzione di farlo?” La Thailandia è stata

una svolta. E’ stata un’avventura fantastica.

Max era il compagno di viaggio perfetto. Il viaggio

è stato lungo e come tutta l’esperienza di avere un

bambino, non è stato facile ma non impossibile. Max

era felice è si adattava facilmente, è stato esilarante.

Se potevo fare questo con un bambino, potevo

fare qualunque cosa. Adesso era il momento di

andare via da casa di mia madre e riguadagnare

l’indipendenza che avevo perso.

A marzo fu il secondo compleanno di Max, lo cel-

ebrammo nella nostra nuova casa, con i miei amici.

Avevo un team di babysitters ad aiutarmi a farcela e

quando non mi occupavo di Max potevo avere un pò

di vita mia. Andai a una conferenza di lavoro a Cipro,

di nuovo.. non potevo credere che stavo facendo

tutto quello che facevo prima di Max.

Max diventava sempre più solare e interessante ogni

giorno.

Era una gioia svegliarmi all’alba andare nella sua

stanza e guardarlo sbadigliare. Era tranquillo e

indipendente, e mi permetteva di avere una certa

autonomia. Quando andai in vacanza in Giappone

mi presi una bolletta telefonica mostruosa per averlo

sentito tossicchiare tutti i giorni bu# e parole al tel-

efono..non potevo farne a meno l’adoravo.

Ho iniziato la procedura per farmi dare il manteni-

mento da F. quando Max è nato, perchè mi sembrava

l’unica maniera per costringere F. ad a# rontare la

sua responsabilità. Lui per tutta risposta abbandonò

una carriera di successo per la disoccupazione.. così

ottenemmo 50€.

Poi scomparve completamente dal sistema, e in-

iziammo a prendere zero completo.

Divenne un esperto della fuga per evitare il manteni-

mento, si spostò per tutte le possibili città e dichiarò

Page 16: Nel Cuore - settembre 2011

di essere anche un mendicante che dormiva in strada.

Il solo suo scopo nella vita sembrava essere evitare suo

% glio a qualunque costo.

In% ne fu assunto da qualche parte, fu così rintracciato e

gli tolsero un sacco di soldi da busta paga per gli ar-

retrati. Per questo si arrabbiò moltissimo, mi chiamò

furioso, accusandomi di rovinargli la vita. Gli dissi che

non era una questione di soldi ma che si prendesse cura

di suo % glio.

Per la prima volta da che Max era nato ho trovato il cor-

aggio di mandare a F. un video di suo % glio.

Quando lo ricevette se ne uscì così: “è un bel bambino e

magari potrei anche vederlo, ma ora come ora preferirei

essere passato per un alcolizzato.” Fu in quel momento

che iniziai a realizzare che probabilmente Max sarebbe

stato meglio senza suo padre.

Sono passati ormai quattro anni da che mi scoprii incinta.

Quello che sembrava essere il mio più grande incubo si

è rivelato la cosa più bella che avrebbe mai potuto acca-

dermi. Max ha iniziato ad andare all’asilo e sono piena di

orgoglio per ogni suo progresso. A volte mi chiede di suo

padre, gli rispondo che tutti hanno un padre ma alcuni

uomini sono più capaci di altri di fare il padre. Sembra

accettarlo. I soldi sono pochi, ma lavoro più che posso.

Ho un lavoro part-time e anche quello che faccio da casa

quando Max dorme.

Faccio volontariato, aiuto altre mamme sole a trovare

sbocchi professionali. Sto terminando il mio master e

spero di poter scrivere un libro con la mia esperienza..

magari potrebbe aiutare qualcuno che si trovi in situ-

azioni simili o anche a dissipare i miti sulle mamme

single che purtroppo sono ancora molto vivi.

Il supporto che ho ricevuto dalla famiglia, dai miei

amici e dall’associazione è stato in% nito.

Mi hanno tutti aiutato a mantenere relazioni sociali,

a credere in me, a trovare il coraggio di non trincer-

armi: sono la mamma di Max, ma sono sempre Elena.

Non vedo l’ora di sapere cosa altro accadrà.

La mia vita è ancora eccitante e imprevedibile, ma

ora, in più, ho un meraviglioso adorabile e felicis-

simo cucciolo che mi accompagna in questo viaggio.

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il cilento di Paola

Chiunque scelga di trascorrere le va-canze in un luogo un po’ “insolito” e lontano dai comuni circuiti turis-tici italici può certamente scegliere la zona del Cilento in provincia di Saler-no (a soli 50 km all’incirca da Saler-no stessa e 100 dalla grande Napoli, quasi ai confini con la Calabria e la Basilicata) e ne resterà indubbiamente affascinato... provare per credere!!!Il Cilento è un territorio poco noto ai più ma assai ricco di contrasti, dove si passa dalle acque limpide e cristal-line della costa alle dolci colline rico-perte di ulivi per giungere alla natura incontaminata del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. La costa ci-lentana, che inizia ad Agropoli e finisce a Sapri, presenta un’offerta estiva as-sai variegata e di certo ideale per una vacanza sia ‘da bambini’ che ‘da geni-tori’. Pochi chilometri a sud di Salerno, e pochissimi dalla famosa Paestum, una lunga barriera di verdi monti che guardano al mare segna l’inizio del Cilento, una terra di contrasti, un po’ chiusa e ‘difficile’ nella sua parte più

alta, scavata da innumerevoli corsi d’acqua, ricca di antichissi-mi paesi arroccati sulle cime delle montagne, nel contempo aperta e ridente sulla costa, un susseg-uirsi di colori ora tenui e ora in-tensissimi...il blu vivo del mare, il verde intenso degli aranceti qua e la rotto dal rosa degli oleandri sparsi a centinaia sulle colline, sul quale domina, dall’alto del suo castello, Agropoli..uno dei maggiori centri di tutto il Cilen-to. Ai viaggiatori non frettolosi e piuttosto attenti non si pone certo il problema di una scelta di strade, tra la Tirrenia Inferiore che da Battipaglia porta a Sapri attraverso Vallo della Lucania in-erpicandosi sul dorso di decine di monti, e la Provinciale costi-era che da Paestum raggiunge Agropoli i cui panorami sono a dir poco ‘mozzafiato’. Decisa-mente meritevoli entrambi i volti di questo Cilento sconosciuto sino a qualche anno fa e ancor

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oggi tagliato fuori dalle correnti di maggior traffi-co commerciale e turistico del nostro Paese! A questo punto si è ormai a contat-to di quello che è il carat-tere ambientale Cilentano, un misto di montagne e di mare di una bellezza qua delicata là selvaggia (ma attenzione..in entrambi i casi praticamente intatta!) con casette quasi quasi mimetizzate nel paesag-gio col sapore intrinseco di storie antichissime. Al-lora perchè non passare un periodo in tutta tran-quillità, mamme papà e bimbi, ad Acciaroli, Ascea, Marina di Camerota, Velia, Vallo della Lucania, Santa Maria di Castellabate, Pol-lica, Sapri, Ogliastro Mari-na, Palinuro, Casal Velino, San Mauro Cilento, Can-nicchio, Montecorice, etc..I fondali trasparenti e le acque pulite fanno di questi luoghi meta estiva privilegiata delle famiglie con bambini. Notare che sono piuttosto numerosi i Comuni cilentani insigniti nel corso degli anni delle Bandiere Blu e delle Vele di Legambiente. Marina di Pisciotta, per esempio, è tra le mete balneari ci-lentane più suggestive: il Comune di Pisciotta si distingue per la bellez-za del territorio e le sue spiagge sono tutte carat-terizzate da un’acqua lim-pida e pulita che permette di ammirare i fondali in-contaminati., alcune sono formate da ciottoli, detti ‘agliaredde’. Lì è fac-

ile trovare Villaggi Vacanze studiati appositamente per famiglie con figli più o meno piccoli. Quasi fosse posta a guardia delle bellezze marine, si erge la Torre di Pisciotta..una fortificazione cinque-centesca all’epoca costruita a difesa dalle antiche incursioni saracene. A soli 8 chilometri sorge Capo Palinuro, il quale grazie alle sue 32 grotte ed aree sommerse, è luogo ide-ale per gli amanti dell’attività subacquea, e proprio lì vi è un centro diving aperto a tutti, ebbene sì anche ai più pic-cini, dove è possibile parteci-pare addirittura a brevi corsi di biologia marina e/o uscite snorkeling. Verso sud, dopo la frazione di Caprioli, le spiagge presentano invece una sabbia finissima. D’estate, oltre alle barche da pesca, in questa zona si possono ammirare le imbarcazioni da diporto dei residenti: per le famiglie che amano le escursioni numer-ose sono le imbarcazioni che dai porti accompagnano i tu-risti alla scoperta di calette nascoste e piccole affasci-nanti grotte. Vero e proprio paradiso per i bagnanti alla ricerca di tranquillità e natura rigogliosa, è Punta Licosa una vasta area forestale di propri-età di un principe leccese (è effettivamente proprietà pri-vata, ma dal lunedì al giovedì l’accesso è comunque libero previo registrazione dei dati personali) nella quale pros-pera la macchia mediterranea ed al cui interno sono situ-ati un minuscolo borgo alle pendici del Monte Licosa (326 mslm) ed un’antica rocca; su-

perata a piedi la pineta si ha l’accesso a tante piccole spiagge rocciose il cui mare antistante fa parte della ris-erva marina italiana! La gita in barca all’isolotto di Licosa rappresenta il giusto corona-mento di una giornata pas-sata in questo posto che è sicuramente uno dei luoghi più incantevoli del Cilento.L’accesso a Punta Licosa -di cui sopra- avviene es-clusivamente attraverso una strade a traffico limi-tato situata nella frazione di Ogliastro Marina (con-sigliate ai bagnanti le im-mersioni muniti di scarpette di gomma per evitare di ferirsi sugli scogli!!). Per le mamme ed i papà amanti delle passeggiate all’aria aperta e del trekking tutta la costa cilentana è dav-vero il luogo ideale poichè offre un ambiente naturale ancora intatto e incontami-nato, caratterizzato da al-ture, fiumi, sentieri. Al mare segue infatti la natura: il Parco Nazionale del Cilento offre un paesaggio unico e numerose tracce di siti speleologici, come le Grotte di Castelcivita e quelle di Pertosa (ampie gallerie, stretti cunicoli ed immense caverne: un’atmosfera che le rende uniche al mondo, un vero incanto per la bellezza e le forme originali delle stalattiti e stalagmiti) ed un santuario mariano in cima al Monte Gelbison. Monte dal quale si possono già ammirare i, se pur non vicinissimi, territori lucani e calabresi oltre a dare la

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PROMUOVI LA TUA ATTIVITàSOSTIENI IL DONO ONLUS

possibilità ai turisti di pranzare nel verde con il piacevole scroscio dell’acqua fresca dei ruscelli. Il Cilento è anche la sede dei due siti archeologici che, insieme agli scavi di Paes-tum, costituiscono il fiore all’occhiello della storia della provincia di Salerno: gli scavi di Velia e quelli dell’Antica Volcei che ben meritano quantomeno una gita giornaliera. Particolare da non trascurare è la gustosa cucina che qui si basa su molti prodotti tipici campani, da gustare in occasione di sagre e fiere organizzate soprattutto durante il peri-odo estivo proprio per promuovere le prelibatezze locali: una vera occasione di svago e divertimento sia per i grandi che per i più piccini. E per finire non troppo lontano Cilento, la regione Campania vanta altre località di grande bellezza ed assai apprezzate persino all’estero, come la Costiera Amalfitana (una delle più incantevoli mete turistiche mondiali che regala costantemente scenari unici al mondo, tra cui spicca Positano un gioiello di paesino a strapiombo sul mare cristallino) e la mitica ed indimenticabile Isola di Capri. Si tratta di un territorio di straordinaria bellezza paesaggistica: in estate, numerosi traghetti collegano i paesi Cilentani e il capoluogo di provincia, Salerno, a Capri ed ai comuni della Costiera Amalfitana.Che aspettate dunque a prenotare le vostre prossime vacanze in Cilento?

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EVENTI E PROMEMORIA

Da Ricordare!!EVENTI E PROMEMORIA

Da Ricordare!!- 24 settembre : intervista su Radio Maria in una puntata dedicata a IL DONO onlus.

- dal 26 settembre: ripartono i gruppi di supporto online per chi ha vissuto un’esperienza di aborto volontario o terapeutico di gravidanza. Per tutte le informazioni e iscrizioni, visita il sito www.ildonoonlus.org

- 22 ottobre: XII Convegno Federvita Piemonte per l’anno del Volontari-ato, con il tema Europa, volontariato e Vita. Interviene Serena Taccari, presidente dell’associazione IL DONO onlus

- Volontariato c/o Centro di Accoglienza di Roma: siamo sempre alla ricerca di volon-tari! sei interessato? contattaci al 347-3786645, ti aspettiamo!

- Distribuzione pannolini, corredini e latte: ogni venerdì dalle 9 alle 11 su appunta-mento, chiamando il 347-3786645

- HAI BISOGNO DI PARLARE CON QUALCUNO? NON SAI COSA FARE? CONOSCI QUALCU-NO CHE SOFFRE PER UN ABORTO O HA BISOGNO DI AIUTO IN GRAVIDANZA? CHIAMACI PER UN APPUNTAMENTO: POSSIAMO AIUTARTI. 347-3786645

- 24 settembre : intervista su Radio Maria in una puntata dedicata a IL DONO onlus.

- dal 26 settembre: ripartono i gruppi di supporto online per chi ha vissuto un’esperienza di aborto volontario o terapeutico di gravidanza. Per tutte le informazioni e iscrizioni, visita il sito www.ildonoonlus.org

- 22 ottobre: XII Convegno Federvita Piemonte per l’anno del Volontari-ato, con il tema Europa, volontariato e Vita. Interviene Serena Taccari, presidente dell’associazione IL DONO onlus

- Volontariato c/o Centro di Accoglienza di Roma: siamo sempre alla ricerca di volon-tari! sei interessato? contattaci al 347-3786645, ti aspettiamo!

- Distribuzione pannolini, corredini e latte: ogni venerdì dalle 9 alle 11 su appunta-mento, chiamando il 347-3786645

- HAI BISOGNO DI PARLARE CON QUALCUNO? NON SAI COSA FARE? CONOSCI QUALCU-NO CHE SOFFRE PER UN ABORTO O HA BISOGNO DI AIUTO IN GRAVIDANZA? CHIAMACI PER UN APPUNTAMENTO: POSSIAMO AIUTARTI. 347-3786645

ABBIAMO BISOGNO DI:

- pannolini misura 1.2.3

- latte in polvere per lattanti di tipo 1

- volontari per varie mansioni

(mattina o pomeriggio) possibilmente automuniti

c/o centro di accoglienza Roma.

Per info tel.347-3786645

Hai bisogno di parlare con qualcuno?Prendi un appuntamento telefonando al

numero sos-mamma

347-3786645

visita il sitowww.ildonoonlus.org

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