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MENSILE DI INFORMAZIONE AUTO MOTO NAUTICA TECNOLOGIA FREE TIME SPORT Per gente in movimento! Anno XI - N° 1 - gennaio 2011 - 2,00 Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 1, DCB (NA) Copia Omaggio 35° Motor Show Le novità dalla rinata “Fiera dei Mutùr” Chevrolet Cruze campione del mondo Un segno inseguito per sei anni Situazione sbloccata dal Tar Porto turistico di Bagnoli, si riparte Nuova gamma MINI A Napoli, l’ultima tappa del Tour Sulla neve Discese per tutti Fotocamere Sony Novità assolute Aprilia Tuono V4 R La più feroce naked mai vista

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MENSILE DI INFORMAZIONE AUTO MOTO NAUTICA TECNOLOGIA FREE TIME SPORT

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35° Motor Show Le novità dalla rinata “Fiera dei Mutùr”

Chevrolet Cruze campione del mondoUn segno inseguito per sei anni

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Nuova gamma MINIA Napoli, l’ultima tappa del Tour

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Aprilia Tuono V4 RLa più feroce naked mai vista

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Sede legale Napoli - Centro Direzionale is. G1

Redazione 80128 Napoli - Via D. Fontana, 134 - Is. 12 Tel. 081 379.13.77 - Fax 081 197.22.594 [email protected]

Direttore responsabile Liberato Ferrara

Grafica e impaginazione Safecommunication s.r.l. Napoli - Via M. de Ciccio, 9 Tel. 081 372.31.38 pbx - Fax 081 [email protected]

Stampa Cangiano Grafica

Fotografie M. Luchini, Internet stock market

Coordinamento editoriale, ufficio stampa Mariano & Renato Luchini Pozzuoli Via G.Oberdan 37/A - Tel. 081.341.13.77

Redazione sportiva Racing Team Napoli - Via Ferrandina, 10 Tel. 081.42.21.50 [email protected]

la rivista per gente in movimento! ME.MO. Editore s.r.l.

Reg.Trib. Napoli n. 5166 del 14/12/2000

Iscrizione R.O.C. n. 9602Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

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io 35° Motor Show Le novità dalla rinata “Fiera dei Mutùr” 835° Motor ShowElectric City: i nuovi scenari della mobilità urbana 14Nuova gamma MINIA Napoli, l’ultima tappa del Tour 21WTCC > Chevrolet Cruze campione del mondoUn segno inseguito per sei anni 27

ViaggioToledo 32Sulla neveDiscese per tutti 39CastagneNon scherziamo con il fuoco 47Fotocamere Sony TX10, HX7V, e WX7Novità assolute dal mondo Sony 54

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MENSILE DI INFORMAZIONE AUTO MOTO NAUTICA TECNOLOGIA FREE TIME SPORT

Per gente

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n°46

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CopiaOmaggio

35° Motor ShowLe novità dalla rinata “Fiera dei Mutùr”

Chevrolet Cruze campione del mondo

Un segno inseguito per sei anni

Situazione sbloccata dal Tar

Porto turistico di Bagnoli, si riparte

Nuova gamma MINI

A Napoli, l’ultima tappa del Tour

Sulla neveDiscese per tutti

Fotocamere Sony

Novità assolute

Aprilia Tuono V4 R

La più feroce naked mai vista

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Aprilia Tuono V4 R La più feroce naked mai vista 59Regata Rolex Sidney-Hobart 2010Quinta vittoria per Wild Oats XI 67Il nuovo libro di Sergio TroiseLe passioni di Giò, Napoli da Fangio a Maradona 75Situazione sbloccata dal TarPorto turistico di Bagnoli, si riparte 80

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usterity al Motor Show di Bologna con le Case, quelle che c’erano, attente a non eccedere: niente sfarzi da “fiera dei motur” come negli anni passati,

discrezione nell’esposizione, e comunque spa-zio allo sport. Insomma più che Motor Show, Salone internazionale, anche se un po’ scarso di novità. Ma almeno si riprende la strada, im-portantissima, della “rassegna italiana”.

Brillavano per assenza i primi della classe: Toyota e BMW hanno declinato l’invito, alme-no per quest’anno, ma chi c’era ha proposto qualche novità importante, anche se già vista al recente Mondial di Parigi.

L’Audi ha messo in prima linea la sua A1 che però non riesce a contrastare gli avversa-ri, mentre interessanti, oltre che belle, sono le nuove A5 berlina a 5 porte e la A7, che van-no a riempire, con buono stile, un vuoto esteti-co esclusivamente tedesco.

Arrivano i cinesi, e questa volta lo fanno in for-za: simpatica la proposta Bubble, una citycar 4 posti, compatta, un po’ Smart ed un po’ IQ, dai colori sgargianti e con soluzioni interessanti. Citroen divide in due il suo stand: da una par-te le “classiche” e dall’altra le DS. C3 è regina del mercato, ma si vede in Italia la nuovissima C4 con soluzioni interessanti. Ma è il brand DS che la fa da padrona con la DS3 in vari colori e la nuovissima DS4 che arriverà in Italia a metà del 2011

Le novità dalla rinata “Fiera dei Mutùr”

Seppure in tono minore, la rassegna bolognese è tornata a ricoprire il suo ruolo di Salone Internazionale dell’Auto, proponendosi nella sua tradizionale formula che coniuga esposizione e sport

Gran momento per la Dacia, con le vendite che continuano a salire: la low-cost franco-ru-mena schiera la Duster che si è ben compor-tata al Rally des Gazelles, maratona africana tutta in rosa.

Ed arriviamo in Italia: da 4 anni sul mercato la DR continua a mettere un segno positivo davanti ai suoi numeri. La Casa Molisana si presenta a Bologna con una gamma ampliata e pressocché completa, dal Suv all’elettrica.

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35° Motor Show

Le novità dalla rinata “Fiera dei Mutùr”

Il gruppo Fiat balla da solo: padiglione mono-polizzato dalle utilitarie alle Gran Turismo. Su tutti svetta la Maserati, fresca campione del mondo GT, con la Granturismo in un elegantis-simo blu matto, ed al suo fianco la cugina Fer-rari con la 599XX, modello estremo di Mara-nello, al fianco della conosciuta FXX. Fa strano vedere la Jeep nei prodotti del Bel Paese, ma da ora dobbiamo parlarne come marchio ita-liano, mentre largo spazio trova il programma Autonomy che la Fiat promuove per i diver-samente abili. Sullo stand della Casa Torinese spicca la 500 Twin air , insieme alle sorelle Abarth, che stanno riscuotendo un buon suc-cesso di mercato. La Lancia si aggrappa agli esercizi di stile e colori, ma sarà importante piuttosto trovare subito un modello che possa rilanciare il marchio piemontese, come ha fatto l’Alfa Romeo che ringrazia la Giulietta, Auto Europa 2011, per il segno positivo nelle ven-dite.

Dopo aver lasciato i suo gioielli in giro per l’Asia, la Ford arriva a Bologna più leggera e con alcune novità: la nuova C-Max, più mo-derna ed anche più versatile, e la nuova Ford Focus, vettura importantissima per il marchio americano che, in passato, è riuscita a piazzare la sua berlina sul podio delle auto più vendute in Italia.

Arriva in Italia la Gonow: il marchio cinese ha un nuovo importatore a Roma per l’Europa ed alcuni prodotti interessanti fra Suv e Pick Up di cui parleremo approfonditamente in futuro. Sempre dal paese dei mandarini c’è la Great Wall che prova a farsi conoscere in Italia anche in altri segmenti al di fuori delle 4x4: in antepri-ma europea c’è la Voleex, berlina di segmento C molto interessante, così come la Kulla, elet-trica che garantisce grandi prestazioni e ricarica veloce in un solo quarto d’ora.

E’ diventato il quarto costruttore al mondo e non può esimersi da puntare in alto: la Hyun-dai a Bologna schiera la nuova Coupé, un must del brand coreano che tante soddisfazioni ha dato in passato, oggi con una buona inie-zione di tecnologia e cavalli sotto un vestito decisamente accattivante.

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I cugini della Kia non avevano novità, ma non hanno disdegnato un bellissimo manichino che anticipa le tendenze stilistiche del prossimo anno.

La Land Rover schiera la nuova Range Evo-que mentre Mercedes mostra i muscoli con la F800, bella sul serio, berlina in puro stile AMG al fianco della sempre verde SLS. La Smart fa parlare di se per le 2 ruote, con il suo scooter elettrico dal design molto classico.

Mitsubishi non manca di portare il suo elet-trico i-MIEV, costruito insieme al gruppo PSA e l’ASX, nuovo crossover che sta riscuotendo un buon successo di mercato.

Nissan cavalca l’onda del successo della sua Qashqai rinforzando l’offerta che vede la nuo-va Micra, dal design moderno ed originale, presentarsi insieme alla Leaf, prima vettura elettrica del marchio giapponese ad entrare nei listini europei. Ma fa sognare con la splendi-da GT-R, in pedana d’onore al Motor Show di Bologna.

L’Opel mostra all’Italia l’Ampera, berlina dalle forme spaziali derivata dalla ormai collaudata Chevrolet Volt e si prepara anche lei all’ingres-so nel segmento dei veicoli ad emissione zero.

Ma la novità più grande è la nuova Opel Cor-sa in anteprima mondiale con cui la GM cerca il rilancio del marchio in Europa ed in Italia.

E poi c’è il carico di novità della Peugeot: il leone arriva a Bo-logna in piena forma, con una gamma di gran successo, impre-ziosita dalle ultime gemme, la 3008 ibrida e la nuovissima 508, berlina e Station Wagon, oltre alla piccola elettrica iOn.

La Renault punta sull’elettrico e, alla gamma tradizionale, af-fianca i primi progetti ad emis-sione zero, come la bellissima Dezir, sportivissima concept due posti e la berlina Fluen-ce Z.E., già in veste definitiva come annuncio della Casa fran-cese e prossima alla commer-cializzazione.

La Seat fa bellissima mostra con la Paris, coupé concept spinta da un 1,8 litri turbo che, nelle intenzioni della casa spagnola, dovrebbe entrare nel segmen-to che vede opposte la Mini, la

Citroen DS e la Volvo C30, ma interessante è anche l’Ibiza E, che garantisce un’emissione di soli 89 g/al km di Co2. La Skoda non rin-nega la sua sportività ed al fianco della Fabia Super2000 protagonista nei rally ecco tutta la gamma RS, in grado di far sognare chi è alla caccia del puro divertimento di guida. La Tata porta per la prima volta in Italia la Nano, pic-cola citycar dal prezzo bassissimo: interessante si, ma difficilmente commerciabile nel vecchio continente. Di maggior appeal la Indica Vista EV, vettura elettrica con oltre 200 km di auto-nomia e prestazioni molto interessanti.

Ed a Bologna è di casa la Volvo. Nuova pro-prietà e maggiore autonomia per il marchio svedese che schiera le nuovissime S e V 60, al Motor Show in allestimento R Design. Gli scandinavi stanno vivendo un ottimo momen-to con le vendite che salgono e proposte sem-pre più interessanti.

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La Volkswagen si allinea alla concorrenza con il Touareg Hybrid, ma punta all’ottimiz-zazione dei suoi motori a benzina a bassissime emissioni sotto il motto “Think Blue”: del resto chi ha detto che anche la sportivissima Polo Gti non possa essere rispettosa dell’ambiente?

E concludiamo la nostra passeggiata a Bolo-gna con un’emozione corsaiola. Quattroruote ha schierato in …pista 10 regine di Le Mans, una carrellata di 80 anni con alcune delle più rappresentative vetture che hanno partecipato alla 24 ore. Dalla splendida Alfa Romeo 8 C degli anni ’30 alla stratosferica Mercedes Ali di Gabbiano, vincitrice per due anni consecutivi. Poi ancora Alfa Romeo con la mitica 33, do-minatrice della classe 2000 negli anni ’60 e la Porsche 917, la più longeva vettura da corsa dei tempi moderni, la preferita di Steve Mc-Queen, vera icona della corsa della Sartre.

Ed ancora la Renault Turbo degli anni ’70, dominatrice nelle mani di Pironi Arnoux e Jabouille, e la Jaguar XJR9 protagonista indi-scussa degli anni ’80. Poi torna la Mercedes ed i suoi “Bad Boy”: Frentzen e Schumacher l’an-no avuta fra le mani ma a trionfare a Le Mans è stato Jean Louis Schlesser, vero specialista delle gare di durata. Ancora Germania con la splendida barchetta BMW del nuovo millennio, ultima dominatrice a benzina, vincitrice con il nostro Mauro Baldi. Poi, in un prima fila ideale ecco le Turbo Diesel: l’Audi, vincitrice delle ul-time maratone, e la Peugeot 908, dominatrice della LeMans Serie, e con loro siamo già nel futuro.

Ilio Ascione

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35° Motor Show

Electric City: i nuovi scenaridella mobilità urbana

A Bologna un padiglione interamente dedicato alle auto elettriche per illustrare le soluzioni tecniche, i progetti, ed i servizi “powered by Enel” volti a rendere più “pulite” le nostre città grazie alle “emissioni zero”

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Una città possibile, ma ancora tutta da costruire. E’ l’Electric City che, al Motor Show di Bologna, ha dato esempio di se’ nel padiglione 30, in-

teramente dedicato alle auto elettriche, con un percorso sul quale hanno girato, in assoluto si-lenzio, diverse vetture che si ricaricano a colon-nine “powered by Enel”, in uno spazio coper-to di 8mila mq che ha compreso una pista di prova dove poter guidare le auto elettriche che saranno a breve sulle nostre strade, scoprendo inoltre le soluzioni tecniche ed i servizi che con-sentiranno di creare infrastrutture di ricarica a tutto vantaggio dell’ambiente e dell’utenza.

Electric City: i nuovi scenaridella mobilità urbana

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Un modo diverso di intendere la mobilità che la principale azienda energetica italiana è pronta a mettere a disposizione di diversi partner, se-condo un progetto partito con emobility Ita-lia, insieme a Smart, per la creazione, entro fine gennaio prossimo, di 400 punti di ricarica, di cui 300 costituiti dalle cosiddette colonnine intelligenti, per 100 clienti, nelle città di Milano, Pisa e Roma. Oltre all’accordo già operativo con Smart, stanno per partire quelli con Nis-san, produttrice dell’elettrica Leaf, appena eletta “Auto dell’Anno 2011”, accanto a Piaggio e Citroen C-Zero.

Al Motor Show 2010, l’auto elettrica sta dav-vero dando spettacolo anche con la Mitsubishi i-Miev e la Peugeot iOn, la molisana, e lowpri-ce, DR1, la cinese Great Wall Kulla, che pro-mette una ricarica in appena 15 minuti, oltre alla Peugeot EX1, roadster in fibra di carbonio capace di battere 6 record mondiali di accele-razione. Senza dimenticare vetture che ancora

si appoggiano marginalmente alla propulsione a benzina, come l’Opel Ampera e l’Audi A1 e-tron.

La città del futuro dovrà essere necessariamen-te più pulita e l’auto ad emissioni zero ne farà parte: un monito per l’Italia, unico paese in Eu-ropa dove non esistono finanziamenti per una rete di ricarica e neppure per rendere meno gravoso l’acquisto di un’auto elettrica.

Marina Federico

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scorso dicembre, pochi giorni prima di Nata-le, la Nuova Gamma MINI in Tour, dopo aver toccato sette fra le maggiori città italiane, per l’ultima tappa è arrivata a Napoli, approdan-

do presso le concessionarie Granturismo e Net. Un’occasio-ne, per la stampa locale e nazionale, nonché per il pubblico partenopeo, di vivere una full-immersion nello spirito di que-sto glorioso Marchio che oggi si manifesta in una new family, composta dai modelli MINI, MINI Clubman, MINI Cabrio e la neonata crossover a trazione integrale MINI Countryman: vetture originali nel segmento premium di piccola cilindrata e degne eredi dell’antesignana, nata dalla magica matita di Alec Issigonis nel 1959.

Il marchio MINI sigla anche tre modelli estremamente sportivi della John Cooper Works, sinonimo di performance straordi-narie. Ad introdurre l’appuntamento napoletano con la nuo-va gamma MINI, illustrandone i contenuti più recenti e anti-cipando le novità del prossimo futuro, è stato Michele Fuhs, dinamico e simpaticissimo Brand Manager MINI Italia.

La presentazione della nuova gamma è avvenuta nella mo-derna ed elegante Concessionaria Granturismo, inaugurata da pochi mesi.

Nuova gaMMa MINI

A Napoli, l’ultima tappa del Tour

Una full immersion partenopea nello spirito più recente del prestigioso Marchio, ospiti delle Concessionarie Granturismo e Net

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La nuova sede, che rispecchia i criteri costrut-tivi e le caratteristiche architettoniche di ogni dealer MINI, è parte integrante del persona-le percorso di successo dei Fratelli Di Mauro, Ciro, Giovanna ed Attilio che, all’inizio degli anni Novanta hanno dato vita alla loro avven-tura imprenditoriale nel tessuto economico di Napoli, specializzandosi nel settore automobili-stico, con una passione ed una determinazione che oggi la famiglia Di Mauro dedica al marchio MINI, proponendo alla clientela un “one stop shop”, ovvero un’unica grande organizzazione in grado di rispondere a qualunque esigenza legata al possesso di un’auto premium.

La nostra MINI Experience lungo le strade di Napoli, benchè di breve durata, ma ci riservia-mo presto di compiere un più accurato test-drive, ci ha comunque permesso di apprezzare i nuovi propulsori diesel a quattro cilindri che completano la gamma di motori a benzina già disponibili e che sono stati ampiamente rivisi-tati. Tutte le unità rispettano la normativa an-tinquinamento Euro 5 e lo spettro di potenza varia dai 75 ai 184 CV. La nuova generazione di turbodiesel consente ai membri della fami-glia MINI di rafforzare la loro posizione di pun-ta anche a livello di efficienza.

Da segnalare anche le tante possibilità di per-sonalizzazione dell’esterno e degli interni, tipi-che di MINI. La lista degli accessori comprende sofisticati sistemi audio e di navigazione e in-terfacce per telefoni mobili, con la possibilità di integrare completamente l’Apple iPhone

e altri smartphone. MINI Connected, poi, è un’applicazione di In-Car-Entertainment unica al mondo, che include tra l’altro la funzione di web radio, l’accesso ai servizi di ricerca locali e il Send to Car di Google. In più, l’applicazione crea le premesse per visualizzare sul monitor di bordo anche le pagine di Facebook e di Twitter e per trasmettere dei messaggi di testo standar-dizzati.

Esplorando l’universo MINI, il tour napoletano della nuova gamma è giunto infine alla Conces-sionaria Net, presso il MINI Center di Pozzuoli, ormai divenuto solido punto di riferimento per tutti gli appassionati del marchio più trendy del mercato automobilistico. Ad accoglierci Carlo Pelli, a capo di un team di persone preparate ed appassionate che assistono il cliente MINI

in tutte le fasi. La Concessionaria BMW Net, nata nel 2000, è costantemente cresciuta nel corso dell’ultimo decennio: oggi la società con-ta quattro sedi di vendita e tre Service Center, assicurando così una capillare copertura del territorio di Napoli e provincia.

L’approccio alla nuova gamma MINI, sulle im-pegnative strade di Napoli, ci ha positivamente persuasi, nonostante il breve percorso che dal-la Granturismo ci ha condotti al Net Center: il fashion brand del BMW Group offre non solo automobili dal design moderno e dalle dota-zioni top class ma si presta a rappresentare al meglio uno stile di vita di tendenza, giovane, curioso e sempre attento alle novità.

Marina Federico

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Skoda Superb 2.0 TDi A

Skoda Superb 2.0 TDi fi

Toyota Rav 4 2.0 D4D 5

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SKODA Octavia 2.0 tdi RS 170cv 125 kW / 170 CV Grigio met. 69.000 02/2008 € 15.900,00

SKODA Roomster STYLE 63 kW / 86 CV Antracite met. 31.000 02/2007 € 9.500,00

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WTCC > ChevroleT Cruze Campione del mondo

Un segno inseguito per sei anni

Nel prestigioso World Tourist Car Championship, la “marcia trionfale” del Marchio americano che si è aggiudicato i titoli costruttori e piloti al termine di una stagione esaltante

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Sei anni straordinari, un’avventura partita come una scommessa, un team che cresce con una costanza impressionante, il titolo iri-dato che arriva nell’ultima gara, la più difficile, a Macao: questo il cammino della Chevrolet nel WTCC dal 2005 al 2010. Un sogno che si avvera, come dichiara Eric Neve, direttore sportivo del team dai primi passi incerti della Chevrolet Lacetti fino alla marcia trionfale del-la Cruze di quest’anno: 22 manche, 21 podi, nessuna è stato capace di fare altrettanto.

Titolo costruttori e titolo piloti, con l’ultimo arrivato in squadra, il francese Yvan Muller, già iridato nel 2008 con la Seat. L’alsaziano è stato impeccabile ed a Macao si è presentato con notevole vantaggio sulla concorrenza, rap-presentata dal campione del mondo Gabriele Tarquini con la Seat e dal compagno di squa-dra Robin Huff, tanto da poter permettersi di aiutare l’inglese nel tentativo di agguantare il secondo posto in classifica iridata.

A Macao è andato tutto per il verso giusto. Gara 1 senza nessun errore sul difficile traccia-

to cittadino dell’ex colonia portoghese: vittoria di Robin Huff con Muller che gli guardava le spalle dalle temibili Seat Leon di Tiago Monteiro e Ga-briele Tarquini, giunti in scia alle Chevrolet.

Gara 2 più difficile con lo schieramento invertito, ma la grinta dei due piloti Chevrolet ha permes-so di andare a conquistare un altro podio con Robin Huff, in terza posizione, ad un soffio da Gabriele Tarquini. Muller ha chiuso quarto ma la strada questa volta è stata molto difficile sulle strette stradine di Macao. Il francese è felicissimo del titolo appena conquistato: un gran lavoro di squadra, con un team che sembrava tagliato ap-posta per le sue qualità, gli permettono ora di assaporare la gioia del secondo iride nel World Tourist Car Championship.

Robin Huff è comunque terzo nel mondiale con la soddisfazione di aver terminato a pari punti con il campione del mondo uscente: unica discri-minante una vittoria in più per l’italiano.

Ma il più felice sembra essere Alain Menu, vete-rano della Chevrolet: lo svizzero chiude in sesta posizione il campionato e ricorda gli esordi dif-ficili di Monza 2005, con un distacco di oltre 3 secondi dalla pole, e la prima vittoria a Brands Hatch nel 2006, fino alla marcia trionfale di que-st’anno. Ed intanto giura: il prossimo anno i miei compagni dovranno fare i conti con me!

Ed ora sono tutti pronti per la nuova arma Che-vrolet: sulla Cruze verrà infatti montato il 4 cilin-dri 1,6 litri turbo che, dopo i primi test partiti in autunno, si è già dimostrato all’altezza del mo-tore attuale.

Ilio Ascione

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Viaggio

Toledo è il capoluogo della Regione Castiglia-La Mancia e della provincia omonima. Si trova a 70 Km da Madrid lungo la Superstrada N-401

Toledo

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onostante sia una cittadina dalle dimensioni ridotte, è un centro poli-tico, economico e sociale di grande importanza, volto soprattutto alla

produzione del suo inconfondibile artigianato e alla promozione del suo patrimonio storico, artistico e culturale.

Costruita su un promontorio naturale, gode di un clima tipicamente continentale, freddo in inverno e caldo in estate, anche se reso un po’ piu’ dolce dalla presenza del fiume Tago, che scorre intorno al suo centro storico. Nel dicem-bre 1987 l’UNESCO ha concesso a Toledo il

titolo di Patrimonio Culturale dell’Umanità in segno di riconoscimento alla sua eccezionalità, visto che è praticamente impossibile cammi-nare per le sue strade senza imbattersi in una chiesa Mudèjar o Gotica, una moschea, un edificio di stampo romano, una sinagoga o un palazzo Rinascimentale.

Ed infatti Toledo è conosciuta come la “Città delle tre Culture” , soprannome che si riferisce alla cultura cristiana, musulmana ed ebrea, le quali convissero durante secoli, lasciandola impregnata dei propri segni d’identità. Dove si intuisce maggiormente questa fratellanza di

tradizioni è nel campo dell’architettura, in cui gli stili artistici abituali di ognuna si mescolano, scambiandosi influssi e formando ibridi dotati di una personalità propria.

Visitare Toledo richiede qualche giorno, per po-ter lasciarsi sedurre dalla città e scoprirla percor-rendola sia senza una meta precisa, sia alla ricer-ca di determinati monumenti. Ci permettiamo di fornire un itinerario base della città tenendo presente che possono essere contattati i servizi delle Guide Turistice professioniste o l’Ufficio In-formazioni situato nella Porta de la Bisagra.

NToledo➠➠

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Si ricorda che i musei statali sono gratuiti per i cittadini appartenenti all’Unione Europea e con piu’ di 65 anni e sono gratuiti il sabato pomerig-gio e la domenica mattina. Le chiese rimangono chiuse, salvo per celebrare le funzioni religiose e nel periodo di Pasqua in cui sono aperte tutto il giorno. In genere i musei aprono da martedì a sabato di mattina e pomeriggio, la domenica e i festivi solo di mattina e il lunedì sono chiusi.

ITINERARIO: oltre le mura della città si erge l’Ospedale di Tavera, un grande edificio rina-scimentale che deve il suo nome al Cardinale Tavera, promotore dell’opera. E’ un museo che riunisce opere di El Greco, Ribera o Zurbaràn. Terminata la visita al museo ci si incammina verso le mura ed arrivando alla Porta della Bi-sagra, principale accesso alla città.

Di origine araba, consta di due parti e di un cortile centrale. Fu riformata durante il regno di Carlo V, momento in cui fu collocato sull’arco di entrata lo scudo della città: la gigantesca aquila con il blasone imperiale, privilegio concesso a Toledo dall’Imperatore in persona.Inoltrandosi per la Via Real del Arrabal, si arriva alla Chiesa di Santiago del Arrabal, tempio che è stato de-nominato la Cattedrale del Mudejar, essendo uno degli esempi piu’ insigni di questo stile ar-chitettonico. Procedendo a destra e seguendo la strada in salita si arriva alla Puerta del Sol, edificata nel XIII secolo dai cavalieri ospitalieri

e che contiene elementi architettonici estranei al suo stile, come ad esempio i resti di un sar-cofago paleocristiano o un piccolo busto clas-sico. Continuando a salire per la via Carretas, si passa sotto un’altra porta, piu’ semplice e chiamata porta de los Alarcones.

Attraversando poi la via Venancio Gonzalez si arriva al Paseo del Miradero. Da lì la pianura si estende fino all’orizzonte presentando una veduta magnifica. Riprendendo via Venancio Gonzalez si arriva alla Piazza di Zocodover, chiamata in origine Suk-al dawad, mercato de-gli animali, che è il centro vitale del commercio della città fin dall’epoca musulmana. Incorni-ciata da edifici con portici colonnati, in essa avevano luogo varie celebrazioni.

A questo punto, salendo lungo la Salita di Car-lo V si arriva alla Fortezza di Alcazar, fortezza che fu residenza imperiale e nelle cui dipen-denze sono stati installati un museo militare e la biblioteca regionale. La fortezza di eleva sul promontorio piu’ alto della città, luogo in cui si sono edificate tutte le piazzeforti partendo dal-l’epoca romana. L’attuale castello è una rico-struzione di quello progettato da Covarrubias ed Herrera per Carlo V.

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L’originale subì numerosi incendi e fu praticamen-te distrutto nel corso della guerra del 1936. Sono da menzionare: la facciata nord ben conservata, il cortile centrale e la scala imperiale. Dalla fac-ciata orientale dell’Alcazar, la piu’ antica di quelle esistenti, si estende un belvedere circondato da giardini che permette di giungere alle mura e of-fre una bella veduta della valle formata dal Tago.

Sotto, a sinistra può scorgersi il Ponte di Alcan-tara con il castello di San Servando: di fron-te, gli scarsissimi resti del “Artificio Juanelo”, un’invenzione del XVI secolo che serviva per portare su l’acqua dal fiume alla fortezza; a de-stra la base dei pilastri che facevano da soste-gno a un acquedotto romano. Dall’altra parte, ai piedi della facciata meridionale dell’Alcazar ed in uno degli angoli piu’ intricati della città, in calle San Miguel, c’è l’omonima chiesa.

Si tratta di un tempio con parti del XIII secolo e altre posteriori: del complesso risalta il cam-panile Mudejar.

Continuando nel nostro itinerario, si costeggia l’Alcazar lungo il belvedere e si arriva alla Via Alfèreces Provisionales. La si imbocca e si cam-mina fino a trovare delle scale che ci conduco-no in una piccola piazza dove si trova il com-plesso architettonico costituito dall’Ospedale di Santa Cruz, il convento di Santa Fe e quello della Concezione Francescana, situati sulle fondamenta musulmane dei palazzi di Galiana, oggi inesistenti: Il Convento della Concezione Francescana è un’istituzione di clausura ed il Convento di Santa Fe (che non può essere visi-tato) forma un tutt’uno con l’Ospedale (Museo di Santa Cruz): contiene la famosa cappella di Bèlen, appartenente all’XI secolo ed il cui stile richiama l’epoca dei califfi, a parte il sepolcro di Fernàn Pèrez, decorato con stucchi orna-mentali del XIII secolo.

L’Ospedale di Santa Cruz fu un luogo di aco-glienza per bambini abbandonati e orfani, che faceva affidamento sul patrocinio della stessa Regina Isabella la Cattolica. Da mettere in ri-lievo: il favoloso frontespizio principale, i tre dell’atrio, il nobile chiostro e l’impressionante scala che mette in comunicazione i due piani

dell’edificio. Il museo è diviso in tre sezioni: una di belle arti con quadri di El Greco e di altri artisti; una seconda di archeologia, con mosai-ci romani e reperti vari; una terza dedicata alle arti decorative. A destra dell’uscita del museo si trova l’Arco del la Sangre, porta musulmana pure ricostruita dopo la guerra del 36.

Attraversandola si arriva nuovamente a Zoco-dover. Ripartendo da Zocodover ed entran-do nella “Calle del Comercio” e la” Calle del Hombre de Palo”, si giunge al Centro di Studi Sorici San Marcos ed infine alla piazza del Mu-nicipio, nella quale si erge la Cattedrale, tempio primate di Spagna e uno dei monumenti piu’ importanti al mondo. La visita della Cattedrale si divide in due parti: il tempio propriamente detto e le stanze rimanenti come la Sacrestia, che forma parte del museo.

Fu iniziata nel 1226 e non fu portata a termine fino alla fine del XV secolo: essenzialmente go-tica, appare come un’opera straordinaria nella quale confluiscono molti stili e molti artisti, la maggiornaza eccezionali. Riprendendo il nostro itinerario uscendo dalla Cattedrale e scendendo lungo la “Calle Santa Isabel”, si arriva al Con-vento di Santa Isabel de los Reyes, convento di clausura con la chiesa annessa visitabile durante il giorno, ai palazzi di Toledo e degli Ayalea, al Palazzo del re Don Pedro e, non lontano, alla Chiesa di San Andrès, una delle costruzioni piu’ interessanti di Toledo, che possiede elementi visigoti e musulmani. Una volta tornati al Con-

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vento di Santa Isabel si scende lungo la “Calle Sola” e si imbocca la “Carrera de San Seba-stiàn” dove si erge la chiesa omonima che con-serva la sruttura architettonica della Moschea che fu. Arrivando alla riva del Tago e risalendo il fiume lungo un viale alberato si potranno vede-re i pescatori intenti al proprio lavoro.

Riprendendo la “Carrera de San Sebastiàn” e percorrendola sul lato destro si arriva a San Luca, un complesso di costruzioni di epoca incerta che contiene resti di quadri gotici. Se-guendo la “Costa di San Lucas” e la “Calle San Juan de la Penitencia” , che presenta una ma-gnifica veduta della città, si arriva nella piazza di San Justo ed all’omonima Chiesa in tipico stile barocco, fino a raggiungere la “Posada de la Hermandad”, edificio contemporaneo

dei Re Cattolici, monarchi il cui matrimonio originò l’unione di Castiglia e di Aragona e posteriormente il Regno di Spagna, alla fine del XV secolo. La Posada servì da carcere e tutt’oggi esistono le prigioni, i cortili e le sale di riunione.

Attraversando la Plaza Mayor e lasciando a de-stra il Teatro de Rojas, si arriva alla “Calle de las Tornerias” dove si trova la Moschea de las Tornerias il cui piano terra è una reliqua del-l’antico sistema di fornitura dell’acqua mentre il Tempio si trova al secondo piano. Oggi è il Centro di Promozione dell’Artigianato della re-gione e luogo in cui si celebrano esposizioni monografiche con una certa regolarità.

Oltre quest’itinerario all’interno delle mura, oltre le mura si possono trovare le rovine del Circo Romano, uno dei piu’ grandi dell’Impe-ro e comunque,anche all’interno delle mura, nelle vie di Toledo, si nascondono molti altri monumenti. Non essendo possibile citarli tutti ricordiamo: la Chiesa di Santa Justa, il Con-vento dei Francescani Scalzi, oggi sede del Par-lamento di Castiglia-La Mancia, la Cappella di Santa Eulalia, L’Università Nuova, il Convento di Santa Clara . . . . . .

Tralasciando l’itinerario prettamente culturale ecco alcuni consigli per uscire la sera: le zone con maggiore concentrazione di bar e locali notturni sono la Calle Alfileritos, la Piazza di Zocodover e i suoi dintorni mentre, fuori dalla muraglia, il quartiere di Santa Teresa.

Per quanto riguarda la gastronomia Toledana, il piatto emblematico è la pernice stufata ma ci sono anche altre specialità: la minestra alla Ca-stigliana, la peperonata della Mancia, la frittata di pane, le trote alla Toledana, l’intingolo di agnello, la tortilla a la magra, la quaglia alla Toledana, il cervo o il cinghiale ai funghi. Anche i formaggi sono eccezionali: il celebre “queso manchego”, tanto quello puro di pecora come quello mesco-lato con latte di vacca o stagionato in olio, è ec-cellente. Per gli amanti del dessert la pasticceria Toledana possiede una delle delizie piu’ pregiate: il marzapane, dolce da mangiare a qualsiasi ora.

Per quanto riguarda l’artigianato notevoli sono le produzioni in metallo come spade, pugnali, armature così come gli oggetti in ceramica e vasellame.

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Sci e scarponi per chi non è frequentatore assiduo delle piste. Ecco alcuni consigli per non spendere troppo e non sbagliare scelta

Discese per tutti

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non sciate spesso, noleggiare i materiali è un modo sicuro per risparmiare i soldi dell’acqui-sto. Si può anche noleggiare

tutto in città, i prezzi sono a volte inferiori ri-spetto alle piste.

Se avete già sciato e sapete su che materiale orientarvi, molti noleggiatori danno la possibi-lità di prenotare on line il materiale, offrendo anche sconti e promozioni.

Quando al noleggio vi propongono gli sci, con-trollate bene fondo e lamine: se sembrano vec-chie e sfibrate, passate a un altro paio.

Sulla neVe

Sci e scarponi per chi non è frequentatore assiduo delle piste. Ecco alcuni consigli per non spendere troppo e non sbagliare scelta

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Osservate il modo in cui gli sci sono conservati ed esposti: spesso questi elementi la dicono lunga sulla qualità degli stessi.

Non prendete sci troppo evoluti: per un principiante va molto meglio un modello base, facile e sicuro, più adatto per impa-rare.

Evitate di noleggiare sci e scarponi in base al-l’aspetto estetico, magari per abbinarli con la giacca a vento. Le caratteristiche tecniche sono decisamente più importanti.

Nella regolazione degli attacchi non improvvi-sate, lasciate fare a un esperto: devono essere tarati in base all’attrezzatura, al vostro peso e capacità.

Gli attacchi sono delicati. Nel trasporto fate attenzione nel fissarli al portabagagli, dove possono essere esposti alle intemperie e al sale presente sulle strade innevate, agenti che pos-sono rovinare i meccanismi.

Gli scarponi devono essere comodi ma non troppo larghi: le dita devono essere in grado di muoversi, mentre talloni e caviglie devono rimanere bloccati.

Acquisita una certa pratica, se iniziate a pensa-re all’acquisto dei materiali, privilegiate prima gli scarponi, la parte più “personale” dell’at-trezzatura.

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Non scherziamo con il fuoco

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CaStagne

Non scherziamo con il fuoco

Sono ricche di potassio,

forniscono vitamine,

apportano una buona quantità di

fibre, possono essere consumate in vari modi: ecco

che cosa offre e come si cucina un

frutto che è tornato in auge

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ornano di moda le castagne. A questo frutto, che per tanti anni era stato quasi del tutto dimenticato, sono ora dedicati servizi sulle riviste e alla televisione.

Le castagne, del resto, hanno vari pregi. Esse sono molto ricche di potassio e forniscono an-che varie vitamine, a partire dalla PP, dalla B1 e dalla B6.

La vitamina C è contenuta in quantità modesta ma, secondo alcuni studi, viene solo in parte denaturata dalla bollitura. Le castagne, inoltre, apportano per ogni 100 grammi una buona quantità di fibre (circa 10 grammi), utilissime

per l’efficienza dell’intestino, e circa 3 grammi di proteine. Possono poi rappresentare un’otti-ma fonte di carboidrati (da 33 a 45 grammi per ogni 100 grammi), utilizzabile anche da chi, es-sendo intollerante al glutine, deve rinunciare ai derivati del frumento.

Cento grammi di catagne apportano dalle 150 alle 240 calorie; è bene, dunque, che siano con-sumate in quantità limitata da chi desidera dimagrire, ma lo stesso vale per chi soffre di colite o di aerofagia.

Possono essere consumate arrosti-te, lesse o secche. Si usano per

preparare dolci, creme, con-fetture, zuppe e anche

paste (ravioli, gnocchi, tagliatelle …). Possono al-tresì costituire il ripieno del tacchino o del pollo.

I marroni sono più grossi delle normali casta-gne e hanno una buccia interna che si distacca più facilmente dalla polpa.

Castagne arrostitePrima della cottura si deve fare un’incisione nel guscio. Vanno poi cotte nel forno oppure su fuoco moderato, per fare si che la polpa cuocia senza che il guscio esterno bruci. Castagne bollite

Sono molto più digeribili di quelle arrostite poiché, con la bollitura, tutti i granuli di amido scoppiano e possono essere attaccati più facilmente dagli enzimi digestivi.

T

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CastagnaccioSi prepara con la farina ottenuta dalle ca-stagne secche, con l’aggiunta di uvetta, di pinoli, di rosmarino, di zucchero, di latte ed eventualmente di noci.

Castagne seccheSono sbucciate e tenute in appositi forni. Possono essere consumate come tali, ma più di frequente bollite nel latte oppure in acqua e mangiate con il latte o la panna.

Confettura di castagnaMolto impegnativa è la fase di pulitura iniziale. Va messo zucchero in quantità pari alla metà del peso delle casta-gne. Vanno aggiunti succo di limone, rum e vanillina.

Marron glece’Sono stati inventati in Francia oltre 300 anni fa. Ri-chiedono una lavorazione complessa. Si preparano con i marroni, privati con cura delle bucce e poi canditi.

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Novità assolute dal mondo Sony: arrivano le prime fotocamere digitali con modalità ‘Dual Rec’ e acquisizione di immagini fisse in 3D

resentate tre nuove fotocamere digitali Cyber-shot™ con sensore CMOS Exmor R™ da 16,2 mega-pixel, che rendono ancora più fa-

cile realizzare scatti degni di una macchina professionale, splendide foto in 3D e spetta-

colari video Full HD.

Sono la DSC-TX10, proposta nei colori silver, nero, blu e rosa, la DSC-HX7V, disponibile solo in nero, e la DSC-WX7, disponibile nelle varianti silver nero e

blu.

Le nuove Cyber-shot di Sony sono le prime fotocamere digitali al mondo a offrire la modalità 3D Still Image™ per la realizzazione di scatti in 3D con un solo obiettivo e imager.

Avanzata funzionalità videoLe TX10, HX7V, e WX7 registrano, filmati di qualità cristallina a 50i in formato AVCHD 1080.

All’acquisizione dei filmati e delle immagi-ni fisse sono assegnati appositi pulsanti, mentre la modalità ‘Dual Rec’ consen-te di realizzare scatti anche durante la registrazione video, senza do-

verla interrompere (la funzione Dual Rec non è supportata nella modalità 50p).

Creazione di contenuti 3D personaliGrazie a Sony, è davvero facile creare contenuti personali a tre dimensioni, da visualizzare poi sul televisore 3D di un impianto home theater. Le immagini tridimensionali possono essere cattura-te grazie alla tecnologia 3D Sweep Panorama™ o con la nuova modalità 3D Still Image, che per-mette alla macchina di realizzare due scatti con-secutivi con differenti posizioni di messa a fuoco, per calcolare le profondità, creando immagini per l’occhio destro e l’occhio sinistro così da produrre un effetto tridimensionale. Le immagini possono

P

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Novità assolute dal mondo Sony: arrivano le prime fotocamere digitali con modalità ‘Dual Rec’ e acquisizione di immagini fisse in 3D

essere ammirate in 2D oppure in 3D sui televisori compatibili, quali il nuovo BRAVIA KDL-HX820 (utilizzando cavi HDMI compatibili con la tecno-logia 3D e gli occhiali Active Shutter).

La funzione 3D Sweep Panorama™ permette di scattare bellissime foto panoramiche semplice-mente premendo un pulsante e facendo compie-re all’apparecchio un movimento orizzontale o verticale. I frame, catturati in rapidissima sequen-za, vengono quindi “incollati” automaticamente, per dare origine a scatti panoramici in 3D ricchi di dettagli.

Le novità riguardano anche le modalità di visua-lizzazione degli scatti realizzati. Se la tecnologia 3D Sweep Panorama™ permette di guardare le immagini in 3D sui televisori compatibili, con la

funzione Sweep Multi Angle™ è possibile visualiz-zarle sullo schermo della macchina con un effetto tridimensionale simulato, ottenuto inclinando semplicemente la fotocamera avanti e indietro. Questa tecnologia, infatti, cattura 15 immagini da diverse angolazioni, quindi le assembla per riprodurre le foto in stile tridimensionale sul di-splay.

Tecnologia di selezione menu facile e intuitivaCon le modalità Superior Auto™ e Intelligent Auto™, ora ottimizzate, tutti i nuovi modelli Cy-ber-shot™ sono in grado di riconoscere automati-camente svariate situazioni di scatto tra le più co-muni e di combinare fino a sei esposizioni ad alta velocità della stessa scena, per produrre un’unica immagine caratterizzata da maggiore nitidezza, gamma dinamica ottimale e rumore ridotto.

Facilmente accessibile dal tasto menu, la Guida interna (solo DSC-WX7), ora ancora più sempli-ce e pratica, consente di ottenere direttamente

sullo schermo consigli utili e suggerimenti per l’uso, senza dover sfogliare il manuale di istru-

zioni cartaceo.

La modalità Background Defocus scatta rapidamente due frame con diverse im-

postazioni di messa a fuoco per poi abbinarle e creare un’unica immagi-ne in stile professionale, con il sog-getto perfettamente a fuoco su uno sfondo dal suggestivo effetto sfoca-to. A ridurre rughe e imperfezioni della pelle provvede la modalità Soft Skin, mentre la funzione Natu-ral Flash corregge il bilanciamento

dei colori per conferire più naturalezza agli scatti. Tutte le fotocamere, inoltre, cat-turano immagini alla straor-

dinaria velocità di 10 fps con la massima risoluzione di 16,2

megapixel.

Dotato di obiettivo Sony G con zoom ottico 10x in un corpo mac-china compatto, il modello Cyber-shot™ HX7V integra le funzioni

GPS e Bussola per registrare il luogo e la direzione verso cui era puntata la

fotocamera al momento dello scatto. Sul modello DSC-WX7 troviamo un obiettivo grandangolare da 25 mm 5x per immortalare paesaggi sconfina-ti o realizzare foto di gruppo perfette.

I modelli, DSC-TX10, DSC-HX7V, e DSC-WX7 sono le prime Cyber-shot™ di Sony a integrare la funzione HDR (High Dynamic Range) miglio-rata, che abbina i punti luminosi, i mezzi toni e le zone d’ombra di tre scatti distinti, per produrre un’unica foto realistica, anche in condizioni di luce difficili.

Design resistente La TX10 è a prova di acqua, urti, polvere e gelo, realizza filmati in Alta Definizione e fotografie a tre dimensioni, è dotata della funzione Intelligent Sweep Panorama™, di un sensore CMOS Exmor R™ a garanzia di scatti precisi e nitidi anche in presenza di scarsa luce, nonché di schermo tou-ch-screen da 7,5 cm (3 pollici).

Impermeabile fino a 5 metri di profondità, la TX10 scatta foto di eccellente qualità, anche panoramiche, e realizza filmati Full HD 1080i in modo del tutto agevole anche sott’acqua. Oltre che ai tropici, questa Cyber-shot si presta all’im-piego sulle vette più alte: con le sue proprietà antigelo, fino a -10 °C, è infatti l’ideale per im-mortalare le avventure sulla neve.

L’elegante TX10 resiste non solo alle temperature estreme, ma anche agli urti, essendo sufficiente-mente robusta per sopportare cadute accidentali da circa 1,5 metri di altezza. Infine, non teme la polvere, grazie alla struttura a tenuta d’aria di cui è dotata.

Tutti i nuovi modelli Cyber-shot™ sono compa-tibili con le ultime schede SDHC di Sony, che rappresentano il complemento perfetto non solo per le Cyber-shot™, ma anche per dispositivi, fotocamere e videocamere di altre marche com-patibili con i supporti SD/SDHC. Le schede sono disponibili in tre serie: Essential, più economica, Experience, più capiente e veloce, e infine Expert (Classe 10), la serie top di gamma per i fotografi che hanno bisogno del massimo delle prestazioni in termini di capacità e velocità di trasferimento.

Tutti i nuovi modelli Cyber-shot saranno disponi-bili a partire dal mese di marzo 2011.

FotoCamere Sony tX10, HX7V, e WX7

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aprilia tuono V4 r

La più feroce naked mai vista

opo aver realizzato la migliore su-perbike del nuovo millennio, Aprilia sconvolge il mondo delle naked su-persportive con la nuova e sbalordi-

tiva Tuono V4R.

Una moto che supera le fantasie degli appas-sionati più integralisti, quelli che bramerebbe-ro poter guidare una moto da corsa anche per andare a prendere un caffè.

Per questi motociclisti e per tutti quelli che hanno la potenza nel sangue, Aprilia dedica una moto con l’anima dell’imbattibile RSV4 e un corpo felino pensato per un esprimersi in veementi accelerazioni e prepotenti frena-te, aggredendo curve e tornanti di qualunque raggio e divorando ogni possibile tratto rettilineo.

Caratterizzata dalla sfrontata esibizione del motore V4 65° incorniciato dagli elementi in alluminio spazzolato del telaio a doppio trave, la Tuono V4 è una nuda rivestita delle stretto ne-cessario per salirci in sella e istruirla secondo le proprie capacità.

A somministrare un’ulteriore dose di aggressività provvede il nuovo penetrante cupo-lino, acuminato da due fari polielissoidali che interpreta fedelmente lo sguardo spie-tato e autoritario che ci si at-tende da una moto capace di ben 162 cavalli.

Tuono V4R vanta una potenza mai installata prima d’ora su una naked, ottenuta riconfigurando il quattro cilindri a V della RSV4 Factory APRC SE.

Dalla Special Edition, Tuono V4R eredita il nuovo impianto di scarico con valvola par-zializzatrice, più leggero di due chili rispetto a quello della versione RSV4 “R” e la gestione Ride by Wire di ultima generazione.

Cambia la rapportatura dei primi tre rapporti del cambio, ora più corti, e varia il valore di coppia massima – ora di 110Nm – espresso 1000 giri più in basso rispetto alla sorella de-dicata alla pista.

Motore V4 da 162 cv, la ciclistica più evoluta per aggredire qualsiasi percorso, la gestione elettronica aprc per creare ogni volta la propria moto “su misura” ed essere i migliori in tutte le situazioni di guida.

D➠➠

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Della moto vincitrice di due titoli iridati nel WSBK, Tuono V4R trattiene il family feeling del codo-ne, sella, serbatoio e fianchetti, uno dei miglio-ri esempi di design made in Italy motociclistico dell’ultimo decennio per il rapporto tra bellezza formale e funzionalità. Al pilota, perché tale è da considerare colui che si approccia ad un simile bolide, è destinata una posizione di guida di tota-le inserimento nella motoveicolo, per trasferire ai tre punti di contatto – sella, pedane e manubrio – la massima sensibilità di guida.

Rimanendo in sella e impugnando il manu-brio, di tipo biconico, si entra in contatto con il joystick dell’APRC (Aprilia Performance Ride Control), il pacchetto elettronico di controlli dinamici di seconda generazione sviluppato da Aprilia per avvicinarsi sempre di più al li-mite della fisica di guida: lo stato dell’arte nei controlli dinamici performanti di una moto, un sistema coperto da più brevetti, e capace di mettere a disposizione del pilota come del semplice appassionato la tecnologia vincente in Superbike. Il tutto con una gestione asso-lutamente semplice e intuitiva che consente di personalizzare ogni volta la propria Tuono V4R rendendola veramente “su misura” in relazione al tipo di pilota, alle prestazioni richieste, alle condizioni di guida.

L’APRC si basa su una piattaforma inerziale automotive, con due girometri e due accele-rometri che permettono alla centralina di rico-

struire le condizioni dinamiche della moto e intervenire sul controllo motore per sostenere il pilota nel raggiungimento della massima velocità di percorrenza.

Il pacchetto APRC contiene il controllo di tra-zione ATC (Aprilia Traction Control) regolabile su otto livelli per controllare lo sliding nelle ac-

celerazioni in uscita di curva in funzio-ne dell’inclinazione e dell’apertura del

gas, il sistema AWC (Aprilia Wheelie Control), provvidenziale nel gestire i wheeling più estre-mi e far decollare gradualmente la ruota ante-riore a terra e l’AQS (Aprilia Quick Shift), che consente cambiate istantanee senza chiudere il gas e senza usare la frizione. Completa il qua-dro delle opzioni disponibili il più adrenalinico tra i quattro dispositivi: il sistema ALC (Aprilia Launch Control).

Premendo contemporaneamente i due pulsan-ti del joystick a sinistra del manubrio il sistema si “arma” e compare sul display l’indicazione della funzione azionata. Da quel momento i 162 cavalli del bolide di Noale sono pronti a

scagliare la Tuono V4R in pista come un razzo al semplice rilascio della frizione, scaricando l’incredibile potenza su ogni mm disponibile sul 190/50 posteriore.

Per la guida stradale di ogni giorno, e per colo-ro che non sono ancora avvezzi ai miracoli dei software di dinamica del veicolo, Tuono V4R offre una grandissima gratificazione dal punto di vista dell’hardware ciclistico.

La straordinaria nuova naked Aprilia è infatti equipaggiata con il meglio della componenti-stica disponibile sul mercato: impianto frenan-te Brembo con pinze radiali e dischi flottanti da 320mm (220 mm al posteriore), ruote in alluminio di nuovo disegno alleggerite di 2kg rispetto a quelle in dotazione sulla RSV4R, for-cella Sachs upside down con steli da 43 mm trattati al nitruro di titanio per incrementarne la scorrevolezza, ammortizzatore Sachs con serbatoio d’azoto “Piggy Back” regolabile nel precarico molla, in compressione e estensione e lunghezza, consentendo così di variare l’as-setto ai differenti stili di guida e all’eventuale guida con il passeggero.

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MARINELLI s.r.l.

CENTRO NAUTICO

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Regata Rolex Sidney-HobaRt 2010

Quinta vittoriaper Wild Oats XI

foto Daniel Forster - Rolex

E’ considerata una delle regate ve-

liche più impegnative in assoluto, a

causa delle condizioni meteo estre-

me che si incontrano sulla rotta che

congiunge Sidney alla Tasmania. La

“Rolex Sidney-Hobart” è riservata

unicamente a imbarcazioni ed equi-

paggi capaci di affrontare violente

tempeste con onde alte come palaz-

zi. Roba da veri lupi di mare. Mentre

nel mondo intero la gente trascorreva

gli ultimi giorni di dicembre in casa a

festeggiare, un gruppo di aggueritis-

simi velisti si dava battaglia al largo

dell’Australia.

➠➠

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edizione 2010 della “Rolex Sidney-Hobart”, iniziata il 26 dicembre, ha coinvolto complessivamente 86 team ed è stata particolarmente dif-

ficile e impegnativa, una delle più dure degli ultimi anni. La traversata di oltre 600 miglia marine (circa 1.100 km) è stata caratteriz-zata come al solito da incidenti, con barche disalberate, danni strutturali, uomini caduti in mare ma, per fortuna, senza feriti gravi o morti. Ricordiamo che in alcune edizioni pre-cedenti della regata ci sono anche stati vari incidenti mortali.

Ben 18 imbarcazioni si sono ritirate nel corso dello svolgimento. La vittoria è andata a Wild Oats XI, un maxi lungo 30 metri del ricco ar-matore australiano Bob Oatley, produttore di vini e appassionato velista. Questa è la quinta vittoria nella “Rolex Sidney-Hobart” per Wild Oats XI che è anche detentore del record di questa regata (nel 2005 ha infatti coperto oltre 600 miglia in 1 giorno, 18 ore e 40 minuti).

➠➠

L’

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Stavolta le pessime condizioni meteo, con venti che hanno toccato i 50 nodi, hanno rallentato il ritmo; il tempo impiegato è stato di 2 giorni, 7 ore e 37 minuti. Bob Oatley e il suo sailing master Mark Richards hanno riunito a bordo i migliori velisti provenienti da Australia e Nuova Zelanda, formando un team imbattibile. Al secondo posto si è piazzato Investec Loyal e al terzo Lahana. La vittoria di Wild Oats è stata però sog-getta a un reclamo, perchè l’equipaggio non avrebbe comunicato via radio il suo ingresso nello Stretto di Bass, zona ritenuta particolarmente pericolosa per la navigazio-ne. Nella classifica Overall, che tiene conto delle caratteristiche specifiche delle singole imbarcazioni e favorisce quindi quelle con prestazioni inferiori, il vincitore della rega-ta è stato lo yacht Secret Men’s Business 3.5 dell’australiano Geoff Boetcher, giunto 14.mo al traguardo.

Giuseppe Farace

Wild Oats XI - scheda tecnicaWild Oats XI è uno dei quattro maxi con lunghezza di 30 mt costruiti per competere nella Rolex Sidney-Hobart 2005; è costruito con materiali e tecnologie all’avanguardia e dispone del CBTF (canting ballast twin foil) un innovativo sistema che incrementa le prestazioni.

Anno del varo: 2005

Numero velico:10001

Lunghezza f.t: 30 mt

Pescaggio: 5,5 mt

Armatore e skipper: Bob Oatley

Sailing master: Mark Richards

Navigatore: Adrienne Cahalan

Equipaggio: G Wiseman, I Murray, T Wiseman, K Sheridan, I Smith, T Tindill, S Jarvin, R Goodrich, C Harmsen, A Pratt, A Runow, A Merrington, P Merrington, P Westlake, R Naismith, J Hildebrand, A Rice, D Sampson, A Henderson, T Bellingham, N Souter, D Sampson, A Pratt, J Rowed, D Dickson, R Daniel

Club: RPAYC/HIYC

Designer: Reichel Pugh

Cantiere: McConaghy

Costruzione: Carbon/Nomex

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ANNI

GARANZIA TESSUTO

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Dal sognoalla realtà

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lettori di Memo e tutti gli appassionati di auto e mo-tori conoscono il giornalista Sergio Troise. Per anni è stato redattore e poi caporedattore del quotidiano “Il Mattino”. Grande esperto di auto e di competizioni

automobilistiche ha curato in particolare le pagine del gior-nale dedicate ai motori. Troise ha vissuto per molto tempo l’esperienza di pilota; una carriera agonistica che compren-de circa 80 competizioni, tra cui la partecipazaione al presti-gioso Rally di Montecarlo nel 1973.

il nuovo libRo di SeRgio tRoiSe

Le passioni di Giò, Napoli da Fangio a Maradona

I➠➠

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Esperto non solo di auto ma anche di nautica, ha pubblicato sulle pagine de “Il Mattino” la cronaca di tanti eventi, non solo prettamente sportivi; i suoi servizi hanno illustrato la storia di Napoli dagli anni ‘60 a oggi.

Nel mese di dicembre 2010, presso la conces-sionaria Jaguar Autorally in Via Gianturco a Napoli, Sergio Troise ha presentato il suo nuo-vo libro “Le Passioni di Giò, Napoli da Fangio a Maradona” (edito da Tullio Pironti - tel..081 5499748 - [email protected] - euro 12), un’opera autobiografica in cui l’autore raccon-ta le esperienze vissute e gli ultimi decenni della storia di Napoli, trasmettendo ai lettori il pro-prio entusiasmo e le proprie emozioni. Sergio Troise ha lasciato la redazione de “Il Mattino” ma continua a svolgere la propria attività di giornalista collaborando con varie testate.

testo e foto di Giuseppe Farace

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Prestige 30’ Hard Top 2x190 TD Volvo Penta D3 ‘09 (1)

Chaparral 935/290 2x200 TD Mercruiser ‘05 (4)

Fiart Genius 28’ 2x160 TD Volvo Penta D3 ‘04 (1)

Chaparral Sign. 260 1x280 Volvo Penta in. ‘04 (2)

Chaparral Sign. 240 1x270 Volvo Penta in. ‘00 (2)

SPORT:Shogan 30’ Sport 2x150 TD Volkswagen ‘04 (2)

Cranchi Csl 27’ 1x320 Volvo Penta in. ‘06 (4)

Cerion 27,7 W.A. 2x150 Evinrude E-Tec ‘07 (2)

Gozzo Comena 850 2x155 TD CMD ’04 (4)

Chaparral SSI 235 1x260 Mercruiser in. ’03 (2)

OPEN:Robalo 300 2x300 Evinrude E-Tec ‘08 (1)

Robalo 260 2x225 Honda 4 T ‘06 (2)

Fisherman 675 Yanmar TD 182 ‘92 (2)

Boston Outrage 210 1x225 Johnson 4 T (06) ‘02 (2)

Ranieri Shark 19’ 1x90 Evinrude E-Tec ’08 (2)

Joker Clubman 27’ 1x300 Evinrude E-Tec ‘08 (4)

Joker Coaster 650 1x150 Evinrude E-tec ‘08 (2)

DIMOSTRATIVIChaparral 1020/310 2x200TD Mercuiser ’09 (3)

Chaparral 820/ 250 1x2,8 TD Mercruiser ‘08 (3)

Chaparral 670/ 215 1x1,7 TD Mercruiser ‘08 (2)

MIGLIA ZEROCab 780 Dorado 1x250 Evinrude E-Tec ‘08 (4)

Cab 870 Dorado 2x200 Evinrude E-Tec ‘08 (3)

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Situazione Sbloccata dal taR

Porto turistico di Bagnoli, si riparte

lunga telenovela del porto turi-stico di Bagnoli, potrebbe forse giungere a una felice conclusio-ne in tempi relativamente brevi.

Alla fine del 2010, il Tar ha confermato che il Consorzio Nautica Partenopea è il legittimo vincitore della gara e che il suo progetto può quindi andare avanti.

C’era infatti stato un ricorso da parte degli altri soggetti esclusi. Ora non ci dovrebbero essere grandi ostacoli burocratici per l’avvio dei la-vori. Il Consorzio Nautica Partenopea è stato creato da 24 aziende campane del settore nau-tico che intendono rilanciare il comparto e dare una risposta ai tanti diportisti partenopei che desiderano da anni un vero porto turistico in città. Una struttura moderna progettata, realiz-zata e gestita da addetti ai lavori che conosco-no perfettamente le esigenze e i problemi del mondo nautico.

Il progetto del Consorzio ha uno scarso impat-to ambientale poichè sfrutta le strutture pree-sistenti, come l’ex pontile nord dell’Italsider, il

lungo molo che è stato trasformato da qualche anno nella “passeggiata a mare” di Bagnoli. I progettisti sono l’ingegner Fabio Linguiti e gli architetti Giuseppe Capuozzo e Fiammetta Adriani. Il piano originale, battezzato “Porto Partenope”, prevede la creazione di oltre 600 posti per imbarcazioni da 8 a 28 metri di lun-ghezza.

E’ prevista anche la creazione della “Cittadel-la della Vela” per promuovere lo sport velico in stretta collaborazione con lo storico Circolo Italia. Dopo l’avventura mancata della Coppa America, con l’esclusione di Napoli a favore di Siviglia, il nuovo Porto Partenope di Bagnoli potrebbe diventare una valida occasione, sia per lo sviluppo dell’economia locale con la creazione di nuovi posti di lavoro, sia per rav-vivare il tradizionale rapporto tra la città e il suo mare.

Per ulteriori informazioni: [email protected]

La

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Porto turistico di Bagnoli, si ripartetesto e foto di Giuseppe Farace

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