italiana di dermatologia medica, chirurgica, estetica e ... · internazionale di biochimica, che ha...

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Indice pag.2 La parola a... News in pillole pag.3 L’intervista pag.4 Lettura Magistrale Programma del giorno pag.5 Don’t miss pag.6 L’intervista pag.7 Previsioni meteo Vivere Roma Curiosità Voci fuori campo Grande partecipazione ieri sera alla cerimonia inaugurale del SIDeMaST 2012 che ha dato il via alla tre giorni di lavori congressuali interamente dedicati alle malattie della pelle e alle più recenti acquisizioni in fatto di ricerca di base e clinica, diagnostica e terapia. Il Presidente del Congresso Ketty Peris, dopo i rituali saluti, ha illustrato i contenuti di questa edizione del Congresso nazionale orientati alle eccellenze in campo dermatologico e alla partecipazione attiva delle giovani leve, dermatologi e specializzandi ai quali sono dedicati ampi spazi nelle diverse sessioni. La Professoressa Peris si è detta particolarmente orgogliosa di presiedere il Congresso in un momento che segna una importante rivoluzione culturale per la dermatologia internazionale. Un benvenuto ai partecipanti anche da parte del Co-Presidente Pasquale Frascione, che nel suo intervento ha accennato alle difficoltà che la dermatologia italiana vive in questo momento a causa delle pesanti misure restrittive, situazione che impone più che mai un dialogo costruttivo tra dermatologi, associazioni dei pazienti e autorità competenti su questioni sanitarie, normative e di farmacoeconomia. Significativa, a questo proposito, la partecipazione all’inaugurazione dell’On. Luciano Ciocchetti, Vice-Presidente della Regione Lazio, che ha contribuito a creare un’attiva collaborazione tra ASP (Agenzia di Sanità Pubblica) e tutte le Istituzioni Dermatologiche della Regione, le Università e gli Istituti di Ricovero e Cura (IRCSS), e dell’On. Prof. Giuseppe Palumbo, Presidente della Commissione Affari Sociali. Ospite d’ eccezione Ezio Mauro, Direttore del quotidiano La Repubblica, che ha sottolineato come sia di vitale importanza l’informazione in campo scientifico per facilitare la conoscenza e la gestione delle malattie e diffondere i messaggi sulla utilità della prevenzione e sulla diagnosi precoce che, considerati gli enormi progressi in campo diagnostico-terapeutico, può salvare molte vite. Alla serata ha, inoltre, preso parte il Prof. Ferdinando Aiuti, Consigliere Capitolino e Presidente Commissione Speciale Politiche Sanitarie che ha portato i saluti del Sindaco di Roma Gianni Alemanno. Non poteva mancare il Prof. Andrea Peserico: il Presidente SIDeMaST attualmente in carica ha ribadito l’importanza della società scientifica quale punto di riferimento in Italia nell’ambito della dermatologia e si è complimentato con i Presidenti per l’ ottimo lavoro organizzato. Molto apprezzata la lettura magistrale di George Baillie, luminare internazionale di biochimica, che ha trattato un tema di grande attualità per la ricerca e la clinica in dermatologia: lo sviluppo di molecole innovative per il trattamento della psoriasi e della dermatite, capaci di agire su un importante target, il PDE4. Al termine dei lavori, un emozionante tributo a Roma con la proiezione di un montaggio di scene memorabili con i ricordi dei più grandi attori e attrici della capitale, protagonisti della storia del cinema e del teatro italiani. Cerimonia di apertura Daily Congress Journal Congresso Nazionale della Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST) 87 ° Giovedì 22 Novembre 2012

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Page 1: Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e ... · internazionale di biochimica, che ha trattato un tema di grande attualità per la ricerca e la clinica in dermatologia:

Indice pag.2 La parola a...News in pillolepag.3 L’intervistapag.4 Lettura MagistraleProgramma del giorno

pag.5 Don’t miss pag.6 L’intervista pag.7 Previsioni meteo Vivere RomaCuriositàVoci fuori campo

Grande partecipazione ieri sera alla cerimonia inaugurale del SIDeMaST 2012 che ha dato il via alla tre giorni di lavori congressuali interamente dedicati alle malattie della pelle e alle più recenti acquisizioni in fatto di ricerca di base e clinica, diagnostica e terapia. Il Presidente del Congresso Ketty Peris, dopo i rituali saluti, ha illustrato i contenuti di questa edizione del Congresso nazionale orientati alle eccellenze in campo dermatologico e alla partecipazione attiva delle giovani leve, dermatologi e specializzandi ai quali sono dedicati ampi spazi nelle diverse sessioni. La Professoressa Peris si è detta particolarmente orgogliosa di presiedere il Congresso in un momento che segna una importante rivoluzione culturale per la dermatologia internazionale. Un benvenuto ai partecipanti anche da parte del Co-Presidente Pasquale Frascione, che nel suo intervento ha accennato alle difficoltà che la dermatologia italiana vive in questo momento a causa delle pesanti misure restrittive, situazione che impone più che mai un dialogo costruttivo tra dermatologi, associazioni dei pazienti e autorità competenti su questioni sanitarie, normative e di farmacoeconomia. Significativa, a questo proposito, la partecipazione all’inaugurazione dell’On. Luciano Ciocchetti, Vice-Presidente della Regione Lazio, che ha contribuito a creare un’attiva collaborazione tra ASP (Agenzia di Sanità Pubblica) e tutte le Istituzioni Dermatologiche della Regione, le Università e gli Istituti di Ricovero e Cura (IRCSS), e dell’On. Prof. Giuseppe Palumbo, Presidente della Commissione Affari Sociali.Ospite d’ eccezione Ezio Mauro, Direttore del quotidiano La Repubblica, che ha sottolineato come sia di vitale importanza l’informazione in campo scientifico per facilitare la conoscenza e la gestione delle malattie e diffondere i messaggi sulla utilità della prevenzione e sulla diagnosi precoce che, considerati gli enormi progressi in campo diagnostico-terapeutico, può salvare molte vite.Alla serata ha, inoltre, preso parte il Prof. Ferdinando Aiuti, Consigliere Capitolino e Presidente Commissione Speciale Politiche Sanitarie che ha portato i saluti del Sindaco di Roma Gianni Alemanno.Non poteva mancare il Prof. Andrea Peserico: il Presidente SIDeMaST attualmente in carica ha ribadito l’importanza della società scientifica quale punto di riferimento in Italia nell’ambito della dermatologia e si è complimentato con i Presidenti per l’ ottimo lavoro organizzato.Molto apprezzata la lettura magistrale di George Baillie, luminare internazionale di biochimica, che ha trattato un tema di grande attualità per la ricerca e la clinica in dermatologia: lo sviluppo di molecole innovative per il trattamento della psoriasi e della dermatite, capaci di agire su un importante target, il PDE4.Al termine dei lavori, un emozionante tributo a Roma con la proiezione di un montaggio di scene memorabili con i ricordi dei più grandi attori e attrici della capitale, protagonisti della storia del cinema e del teatro italiani.

Cerimonia di apertura

DailyCongress Journal

Congresso Nazionale della SocietàItaliana di Dermatologia medica,chirurgica, estetica e delle MalattieSessualmente Trasmesse (SIDeMaST)87°

Giovedì 22 Novembre 2012

Page 2: Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e ... · internazionale di biochimica, che ha trattato un tema di grande attualità per la ricerca e la clinica in dermatologia:

Quest’anno l’87a edizione del Congresso Nazionale della SIDeMaST, che ho l’onore di presiedere, si inserisce in uno scenario particolarmente stimolante per la dermatologia mondiale. Non è azzardato affermare che stiamo assistendo ad una autentica rivoluzione culturale della nostra disciplina. In tal senso puntare ad un elevato livello scientifico delle comunicazioni e dei relatori è stato uno degli obiettivi che ci siamo posti durante le fasi organizzative del SIDeMaST 2012.

Abbiamo creduto con soddisfazione a quelle che in dermatologia saranno con ogni probabilità le sfide e le parole chiave dei prossimi anni: l’internazionalizzazione, la partecipazione a tutti gli effetti dei giovani, l’interdisciplinarietà.

Aspettative ambiziose per le quali i tempi sono ormai maturi se vogliamo che questa disciplina esca definitivamente dai confini angusti dei nostri ambulatori e ospedali. Nel corso degli ultimi anni noi dermatologi abbiamo avuto mai come prima alcune grandi opportunità, ad esempio poter gestire in maniera più efficace la malattia psoriasica grazie alle nuove acquisizioni patogenetiche,

diagnostiche e all’introduzione di farmaci innovativi; stessa cosa per le patologie neoplastiche, settore che più si è avvantaggiato, a beneficio dei pazienti, di importanti progressi dovuti in parte agli studi di genetica e in parte allo sviluppo di farmaci a target molecolare. Attualmente sono in fase di studio o in fase di prossima approvazione una serie di farmaci, topici e sistemici, che potremo utilizzare per la terapia dei non-melanoma skin cancer.

Spazio è dato alle più innovative tecniche diagnostiche, alla medicina estetica per la quale assistiamo ad una costante crescita di tecnologie d’avanguardia e alla dermatologia pediatrica. Tuttavia dopo anni recenti, la dermatologia non è “solo” pelle.

Gran parte delle patologie dermatologiche coinvolge numerosi organi ed è caratterizzata da un andamento cronico che si traduce in trattamenti prolungati spesso costosi, frequenti controlli e necessità, a volte, di modificare la terapia. Ecco dunque l’urgenza, oserei dire, di aprire la nostra disciplina ai medici del territorio e ad altre figure specialistiche quali l’internista, il reumatologo, il

News in pillole

pediatra, l’infettivologo, il chirurgo plastico ed estetico, lo psicologo, che ruotino attorno alla figura del dermatologo in uno scambio proficuo. Non è certo una lotta di competenze quella di cui abbiamo bisogno, quanto piuttosto la consapevoleza che solo un’ elevata competenza, una concreta condivisone culturale internazionale e interdisciplinare potranno consentire la gestione a tutto campo del paziente dermatologico, favorire l’aderenza alleterapie e assicurarne il successo.

Un’ulteriore sfida non più procrastinabile è favorire l’accesso ai giovani. In questa edizione del Congresso abbiamo pensato per loro a un’attiva presenza e partecipazione alle diverse sessioni e alla possibilità di presentare casi clinici.

Ciascun gruppo ha uno spazio dedicato in cui poter discutere gli argomenti di specifico interesse e presentare gli aggiornamenti.

Grande attenzione anche a temi di grande attualità come la spending review e la farmacoeconomia, in un simposio che si pone l’obiettivo di fare chiarezza tra gli addetti ai lavori.

PAG.2| Giovedì 22 Novembre 2012

Ketty Peris

Presidente Congresso

La parola a... Ketty Peris

I rossi a rischio anche senza soleNuovi dati sperimentali suggerirebbero che i pazienti di fototipo I (capelli rossi, cute e occhi chiari) hanno un maggior rischio di melanoma anche in assenza di esposizione solare, poiché è il pigmento stesso a essere in un certo qual modo cancerogeno. La conferma di tali dati potrebbe indurre la messa a punto di nuovi filtri solari e programmi di screening mirati.Fonte: Mitra, D. et al. Nature advanced online publication, http:/dx.doi.org/10.1038/nature11624 (2012).

Psoriasi e diabeteUna recente meta-analisi di 27 studi conferma in maniera incontrovertibile il legame tra psoriasi e diabete mellito. Indipendentemente dall’etnia e dal paese di residenza, gli psoriasici hanno un rischio circa doppio di sviluppare diabete de novo e un rischio aumentato del 27% di essere già diabetici al momento della diagnosi rispetto alla popolazione generale. La forza di questi dati suggerisce un meccanismo fisiopatologico comune alle due malattie, che sarebbe rappresentato dalla produzione da parte degli adipociti di citochine pro-infiammatorie in grado di promuovere l’insulino-resistenza periferica e la distruzione delle cellule beta pancreatiche.Fonte: April W. Armstrong AW et al. Psoriasis and the Risk of Diabetes Mellitus: A Systematic Review and Meta-analysis. Archives of Dermatology, October 2012, doi:10.1001/2013.jamadermatol.406

Vitiligine e fenomeno di KoebnerNuove acquisizioni hanno rivalutato il fenomeno di Koebner nella vitiligine. Il tipo e la durata del fenomeno sarebbero correlati al profilo clinico e al decorso della malattia e potrebbero in quest’ottica essere utilizzati come valido strumento nella gestione clinica della vitiligine.Fonte: Van Geel N et al. Clinical significance of Koebner phenomenon in vitiligo. Br J Dermatol. 2012 Nov;167(5):1017-24. doi: 10.1111/j.1365-2133.2012.11158.x. Epub 2012 Sep 5.

Endoscopia nel pemfigo volgareL’endoscopia del tratto orale e otorinolaringoiatrico dovrebbe essere inclusa nell’esame di tutti i pazienti affetti da pemfigo volgare, che hanno grande tendenza a sviluppare lesioni mucose in questi distretti. I pazienti andrebbero sempre istruiti circa la fisiologica tendenza al traumatismo del tratto aerodigestivo al fine di ridurre l’insorgenza di nuove lesioni attive.Fonte: Fernández S et al. Study of oral, ear, nose and throat involvement in pemphigus vulgaris by endoscopic examination. Br J Dermatol. 2012 Nov;167(5):1011-6. doi: 10.1111/j.1365-2133.2012.11098.x.

“stiamo assistendo ad una autentica rivoluzione culturale della nostra disciplina”

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Per i pazienti affetti da patologie croniche che richiedono terapia a lungo termine, l’aderenza al trattamento è essenziale per raggiungere risultati ottimali. L’OMS definisce aderenza come il punto fin cui il comportamento di una persona (assumere farmaci, seguire una dieta, realizzare cambiamenti nello stile di vita) corrisponda alle prescrizioni del medico curante. In tal senso l’aderenza differisce dalla compliance in quanto richiede imprescindibilmente il consenso del paziente. Nonostante la relazione tra aderenza alla terapia e risultati raggiunti sia intuitiva, non sempre i pazienti la comprendono: in generale l’aderenza alle terapie topiche nei pazienti dermatologici è molto bassa ed una prescrizione su tre non viene mai messa in atto.

La psoriasi ha un impatto sulla qualità di vita del paziente enorme, paragonabile o addirittura superiore a quello di altre condizioni mediche più gravi; si potrebbe da questo desumere che i pazienti con psoriasi, vivendo particolarmente male la propria condizione di malati cronici, siano estremamente motivati a trattare la patologia. Al contrario l’aderenza alla terapia, in particolare a quella topica,

PAG.3| Giovedì 22 Novembre 2012

L’intervista sembra essere estremamente bassa: dati emersi dagli studi clinici evidenziano come dal 39 al 73% dei pazienti non utilizzi i medicamenti prescritti come raccomandato dal medico; tuttavia i valori reali potrebbero essere ancora più drammatici e questo dipenderebbe dal fatto che è estremamente difficile trovare parametri obiettivi e scientificamente validi per quantificare l’aderenza alla terapia. Tra i malati di psoriasi circa la metà delle prescrizioni iniziali viene disattesa, con un’aderenza primaria alla terapia veramente bassa; scarsa è poi in seconda battuta anche l’aderenza secondaria, cioè la capacità di utilizzare le medicazioni correttamente. Eppure la terapia topica è il punto di partenza del trattamento della psoriasi lieve-moderata, o comunque nei casi di psoriasi più grave, il valido sostegno delle terapie sistemiche, sia in associazione che nel mantenimento dei risultati raggiunti. É chiaro che questo dato risulta particolarmente allarmante in quanto la scarsa aderenza alla terapia si traduce in scarsi risultati; e, presto fatto, si entra in un circolo vizioso per cui più il paziente è insoddisfatto dei risultati, a causa della sua mancata aderenza, più si allontana dalla terapia prescritta.

É quindi estremamente importante individuare gli elementi responsabili di questo comportamento e porvi rimedio.

Gli studi effettuati a tal proposito nel paziente con psoriasi hanno portato a riconoscere diversi fattori responsabili della mancata adesione alla terapia topica: tra questi la paura di effetti collaterali, i costi elevati, la mancanza di tempo per medicamenti complessi, la difficile modalità di applicazione, la mancanza di istruzioni chiare per l’uso, la scarsa gradevolezza dei prodotti. Senz’altro giocano un ruolo cruciale le proprietà fisiche del veicolo in cui sono dissolti i princìpi attivi e la facilità di utilizzo; un gel non alcolico, ad esempio, rispetto all’unguento, a parità di efficacia e sicurezza, riscontra un consenso più ampio da parte del paziente: richiede meno sforzo nell’applicazione, il suo utilizzo è quindi più rapido e resta poco visibile sulla cute. Prescrivere una terapia in linea con le preferenze del paziente può aiutare a migliorarne l’aderenza al trattamento, con il raggiungimento di risultati soddisfacenti sia per il medico che per il paziente stesso.

Angela Capponi

Lavoriamo ogni giorno per una pelle più sana

LEO Pharma è un’azienda farmaceutica che da oltre 100 anni ricerca e sviluppa farmaci innovativi per curare le principali patologie dermatologiche.Ai pazienti di tutto il mondo mettiamo a disposizione la nostra esperienza e passione per la pelle, l’efficacia delle nostre terapie, il nostro impegno per una migliore qualità di vita.

We help people achieve healthy skin

Angela CapponiSpecialista in dermatologia e venereologia

“La psoriasi ha un’enorme impatto sulla qualità di vita del paziente”

L’aderenza al trattamento come presupposto Fondamentale per l’efficacia della terapia della psoriasi

SIDeMaST Società Italiana di Dermatologiae delle Malattie Sessualmente TrasmissibiliSegreteria: Via Aldo Moro, 22 - 25124 BresciaTelefono: 030 2423450 | fax: 030 2452826 [email protected] www.sidemast.org

Presidente del Congresso: Ketty Peris

Co-PresidentePasquale Frascione

Segreteria Scientifica: Luca Bianchi, Rodolfo Capizzi, Caterina Catricalà, Antonio Costanzo, Clara De Simone, Maria Concetta Fargnoli, Tamara Micantonio, Steven Nisticò, Mariano Suppa.

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Programma del Giorno

Roma 21-24 novembre 2012 | Palazzo dei Congressi - Roma EUR

Lettura magistraleLo sviluppo di nuove molecole ad attività antinfiammatoria è attualmente uno dei filoni di ricerca più interessanti per il trattamento della psoriasi, in particolare appaiono ideali per la cura di questa patologia e dell’artrite psoriasica i più recenti inibitori del PDE4 che bloccano l’espressione dei geni per le cellule dell’infiammazione e dell’immunità. L’AMP-ciclico (cAMP) è un secondo messaggero, con un ruolo cruciale nella regolazione delle risposte infiammatorie. cAMP è prodotto dalle adenilato-ciclasi di membrana e degradato da una grande superfamiglia di fosfodiesterasi (PDE). Una delle famiglie di PDE, la PDE4, ha una funzione importante nell’attivazione delle cellule infiammatorie e rappresenta quindi un target interessante per lo sviluppo di farmaci anti-infiammatori.La psoriasi è una malattia cutanea autoimmune caratterizzata da un’alterata

crescita dei cheratinociti, e dal rilascio di citochine pro-infiammatorie durante la risposta immune psoriasica. Gli inibitori di PDE4 inibiscono la produzione di TNFα e IL-23 da parte delle cellule mononucleate, e ritardano il rilascio di IL-8 da parte dei neutrofili. Gli inibitori di PDE4 sono quindi molecole ideali per la terapia della psoriasi e dell’artrite psoriasica, malattie in cui gli inibitori del TNF-α e dell’IL-23 hanno mostrato efficacia clinica. Lo sviluppo clinico di inibitori di PDE4 è stato fino ad oggi confinato al trattamento delle malattie polmonari, e limitato dagli effetti collaterali indotti dalla funzione inibitoria del pool delle PDE4. In particolare, i neuroni cerebrali che controllano il riflesso emetico esprimono livelli elevati di PDE4D, appartenente alla superfamiglia D. La somministrazione sistemica di inibitori di PDE4 coinvolge questa sede determinando nausea e vomito. Studi

Farmaci target anti-PDE4 nel trattamento delle malattie psoriasiche.

recenti su un nuovo inibitore di PDE4, l’apremilast, hanno mostrato un buon profilo di tollerabilità nell’uomo, e pochi effetti collaterali. L’apremilast quindi ha una migliore finestra terapeutica rispetto ad altri inbitori di PDE4 perchè ha una scarsa penetrazione nel cervello e non è selettivo per PDE4D. L’apremilast sembra essere molto efficace nel trattamento della psoriasi e artropatia psoriasica poichè inibisce l’espressione di geni pro-infiammatori nei monociti, neutrofili e linfociti T. L’analisi dei risultati ottenuti da studi di fase II ha mostrato risultati clinici positivi per la psoriasi e l’artropatia psoriasica. I dati preliminari ottenuti da uno studio di fase III sono incoraggianti e mostrano un miglioramento clinico significativo nel trattamento della psoriasi e un’aumentata tollerabilità.

George S. Baillie

PAG.4| Giovedì 22 Novembre 2012

George S. Baillie

Institute of Cardiovascular and Medical Science, College of Medical, Veterinary and Life Sciences, University of Glasgow,Glasgow G12 8QQ, Scotland, UK

“ideali per la terapia della psoriasi”

Sale Colosseo Trinità dei Monti

Fontana di Trevi Pantheon Castel

Sant’Angelo Piazza Navona

08.30 11.00 CORSI ECM

Diagnostica non invasiva ed

epiluminescenza: la ricerca italiana

Il paziente con NMSC

Annessi e connessi

Aggiornamento in tema di

dermatologia pediatrica e malattie

genetiche rare

Gonorrea e HPV: dalla diagnosi

alla terapia

Comunicazioni I e II

11.00 11.30 Pausa caffè

11.30 12.30 CORSI NON ECM

Un approccio specifico per il paziente:

innovazione in dermatologia

L’inevitabile nuova

dimensione della

psoriasi

Miniletture

Cosmetico sterile e dermatite atopica:

preservare l’essenziale senza

conservanti

Finasteride: cosa bisogna sapere e fare prima della

cura

Epidemiologia, registri e le attività del GISED

12:30 13.00 Lettura Magistrale di M. T. Landi “Genetic epidemiology of melanoma”

13.00 14.30 Pranzo

14.30 15.30 CORSI NON ECM

Comunicazioni III

L’approccio personalizzato per il paziente

con melanoma

Dermatite Seborroica: patologia

metabolico-infiammatoria

Psoriasi e farmaci biologici: il valore delle differenze. Considerazioni

cliniche e armacoeconomiche

Innovazione diagnostica e terapeutica in dermatologia

ll dermatologo e l’ecologia

15.30- 16.00 Pausa

16.00- 18.00 CORSI ECM

Miscellanea di

dermoestetica

Farmaci e dermatiti da

contatto: amici e nemici

Prevenzione, diagnosi e gestione

multidisciplinare del melanoma

Potenzialità di applicazioni della capillaroscopia

Sliding doors surgery: opzioni ricostruttive in

dermochirurgia

Round Tour nella ricerca dermatologica italiana

18.00- 19.00 Assemblea SIDeMaST

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DON’T MISS PAG.5| Giovedì 22 Novembre 2012

TODAY - Giovedì 22 novembre 2012 / Ore 11.30 - 12.30 / Sala Castel Sant’Angelo.

Simposio: Finasteride-cosa bisogna sapere e fare prima della cura.Il simposio IDI si occuperà delle ultime novità in campo di eziopatogenesi dell’AGA, dell’efficacia delle terapie nell’uomo e nella donna e delle possibili condizioni avverse. Si analizzeranno le modalità di somministrazione dei farmaci con un’attenzione principale rivolta agli effetti collaterali, il loro management e con le possibilità di intervento quando si siano instaurati tali effetti. Ci sarà una overview sulla gestione clinica e l’applicazione delle più comuni metodiche di indagine per l’individuazione degli aspetti clinici morfologici del cuoio capelluto utili per la diagnosi e gli indirizzi terapeutici nell’AGA. Saranno infine validate le metodiche e le terapie nell’AGA in relazione al paziente più idoneo e quindi alla terapia più appropriata da prescrivere.

Moderatori: S. Calvieri, M. Guarrera

Interventi: Come decidere per la Finasteride – A.Rossi. Perché si arriva dall’andrologo – F. Lombardo. Il paziente al centro della terapia – B.M. Piraccini.

TODAY- Giovedì 22 Novembre 2012 / Ore 14.30 – 15.30 / Sala Trinità dei Monti

Simposio: L’approccio personalizzato per il paziente con melanoma.Partendo dalla diagnosi molecolare della mutazione di BRAF, presente in circa la metà dei pazienti affetti da melanoma, verranno presentati i principali risultati degli studi clinici condotti con Vemurafenib nei pazienti affetti da melanoma metastatico. Questa terapia è ad oggi l’unico inibitore di BRAF in grado di migliorare significativamente la sopravvivenza nei pazienti affetti da melanoma metastatico BRAF positivo. La terapia, somministrata per via orale, richiede una stretta collaborazione tra oncologo e dermatologo anche in relazione alla gestione della tossicità cutanea che può insorgere nei pazienti in trattamento con Vemurafenib. La prevenzione di alcuni eventi avversi, quali il rash, la fotosensibilità, ha permesso di ridurne l’incidenza e di migliorare il management della terapia.

Moderatori: C. Catricalà, K. Peris

Interventi: Diagnosi molecolare con la mutazione BRAF – M.C. Fargnoli. La terapia personalizzata: nuove evidenze cliniche – P. Marchetti.Gestione della terapia - M.G. Bernengo.

TODAY- Giovedì 22 Novembre 2012/ Ore 14.30 – 15.30 / Sala Pantheon

Psoriasi e farmaci biologici: il valore delle differenze. Considerazioni cliniche e farmacoeconomiche.Il sistema immunitario riconosce le proteine eterologhe come estranee e risponde con la produzione di anticorpi: l’immunogenicità dei farmaci biologici è uno dei fattori che potrebbe influenzarne efficacia e sicurezza anche nel trattamento della psoriasi? Approfondiremo come le caratteristiche strutturali dei farmaci anti TNFa sono fattori chiave nel determinare meccanismi immunogenici e innescare possibili importanti implicazioni non solo sul piano clinico, ma anche sulla qualità di vita dei malati di psoriasi e sul rapporto costo/efficacia di queste terapie.

Moderatori: A. Parodi, G.A. Vena

Interventi: Una classe indifferenziata di farmaci: il profilo immunogenico - A. Matucci. Le implicazioni cliniche - C. De Simone. Considerazioni farmacoeconomiche e impatto sulla QoL - S. Chimenti, F. Spandonaro.

TOMORROW - Venerdì 23 novembre 2012 / Ore 11.30 - 12.30 / Sala Pantheon

Simposio: Interdisciplinarietà nella gestione del paziente in terapia con Infliximab.Attraverso il confronto tra diversi specialisti, quali il Dermatologo, il Reumatologo, l’Infettivologo e l’Internista, il Simposio affronterà l’importanza dell’approccio multidisciplinare al paziente psoriasico. Tematica, questa, particolarmente rilevante alla luce del decorso cronico della patologia e nell’ottica del necessario trattamento long-term.

Moderatori: S. Chimenti, G. Girolomoni.

Interventi: Dermatologo e Reumatologo insieme per un approccio integrato al paziente con artrite psoriasica - F. Carrubbi, M.C. Fargnoli.Migliorare gli outcome di trattamento con Infliximab: esperti a confronto per un focus sulla gestione delle infezioni in corso di terapia - S. Piaserico, D. Sgarabotto. L’approccio al paziente psoriasico con complicazioni cardiometaboliche: esperti a confronto - F. Bardazzi, M. Migliori.

TOMORROW - Venerdì 23 Novembre 2012 / Ore 13.30-14.30 / Sala Trinità dei Monti

Dermatologi e manager a confronto.L’attuale congiuntura economica si ripercuote inevitabilmente sulla sanità pubblica del nostro Paese. Gli operatori sanitari sono chiamati ad una necessaria e attenta riflessione. Il Congresso SIDeMAST 2012 dedica alla tematica un ampio dibattito. Come orientarsi nel dedalo della spending review e del decreto Balduzzi? Quali saranno gli effetti a breve e lungo termine sulla sanità pubblica a seguito degli ultimi atti del Governo? Come influiranno i tagli del settore sulla dermatologia, sull’attività degli specialisti e sull’utilizzo di farmaci innovativi, vantaggiosi per i pazienti ma costosi per le aziende sanitarie? Se ne parlerà domani nella sessione plenaria organizzata dall’Accademia Dermatologica Romana (ADR).

Moderatori: C. Catricalà- S. Chimenti - P. Frascione

Interventi: Il punto sulla situazione politico-sindacale della sanità italiana - Prof. Raffaele Perrone Donnorso, Presidente Nazionale Associazione Nazionale Primari Ospedalieri. Sostenibilità e innovazione tecnologica - Prof.ssa Marcella Marletta, Direttore Generale Ministero della Salute.

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L’intervista PAG.6| Giovedì 22 Novembre 2012

Stefano Piaserico

Ricercatore presso la Clinica Dermatologica di Padova

Psoriasi ed eventi cardiovascolariNegli ultimi anni numerosi studi hanno documentato un aumento del rischio di patologie cardiovascolari nei pazienti affetti da psoriasi rispetto alla popolazione generale (1-2). L’associazione tra psoriasi ed eventi cardiovascolari sembra essere determinata non solo dalla maggior prevalenza dei tradizionali fattori di rischio cardiovascolari (diabete, ipertensione, obesità, dislipidemia, fumo) (3) nei pazienti psoriasici rispetto alla popolazione generale, ma anche da un contributo indipendente della psoriasi (1-2). Altre patologie infiammatorieimmuno-mediate quali il LES o l’artrite reumatoide sono associatein modo indipendente a un aumentato rischio di patologie cardiovascolari(4-5). Dal punto di vista fisiopatologico, i meccanismi che sottendono la psoriasi forniscono le basi per il legame tra questa malattia e l’incremento del rischio cardiovascolare: i linfociti Th1, Th17 e Treg giocano un importante ruolo nella patogenesi sia della psoriasi sia dell’aterosclerosi (6). Le cellule Th1 e le cellule Th17 attraverso la produzione di IFN-γ, IL-2, TNF-α, IL-17 e IL-22 attivano macrofagi, neutrofili e linfociti T CD8+ sia nel contesto della placca psoriasica che nel contesto della parete vasale.

Il circolo coronarico: coronarie epicardiche e microcircoloOvviamente, le ripercussioni più gravi legate a un’infiammazione sistemica cronica sono quelle che si possono determinare a livello del circolo coronarico. Il circolo coronarico è costituito dalla progressiva ramificazione delle due arterie coronarie epicardiche sinistra e destra. La funzione del circolo coronarico è garantire al miocardio un corretto apporto di ossigeno in base alle sue richieste: quindi il flusso coronarico sarà costante a riposo e aumentato in corso di un incremento del lavoro cardiaco, quale si osserva in corso di attività fisica, dopo emozioni intense o tachiaritmie. Il distretto coronarico più importante, ai fini del mantenimento di tale meccanismo, è il microcircolo coronarico, che è l’insieme delle arteriole di diametro inferiore a 300 μm: questo distretto è responsabile del 70–80% delle resistenze coronariche totali a riposo ed è a questo livello che agiscono i principali meccanismi di regolazione del flusso coronarico. Il microcircolo è in gran parte artefice dell’aumento del flusso nel circolo coronarico, che può giungere fino a 4-5 volte rispetto al flusso basale, grazie ad un meccanismo fisiologico naturale di vasodilatazione (mediato principalmente dall’ossido nitrico, NO) dello stesso microcircolo. Questa capacità di aumentare il flusso costituisce la riserva coronarica (coronary flow reserve, CFR).

Come valutare il microcircolo coronarico?La riserva coronarica può essere misurata con varie metodiche, le quali devono essere in grado di misurare il flusso coronarico in diversi momenti: basale e dopo aver ottenuto una vasodilatazione massimale (indotta generalmente dall’adenosina o il dipiridamolo). Per la maggior parte si tratta di metodiche invasive (doppler intracoronarico, risonanza magnetica cardiaca, ecocardiografia trans-esofagea) complesse e da utilizzare quasi esclusivamente a scopi di ricerca perché difficilmente trasferibili nella pratica clinica. Più recentemente è stato introdotto lo studio del flusso coronarico attraverso l’ecocolordoppler cardiaco, una tecnica totalmente non invasiva e facilmente ottenibile in ambulatorio o al letto del paziente (7). Per un soggetto con età inferiore ai cinquant’anni, il valore minimo di CFR considerato normale è 2.5.

La CFR può ridursi in caso di: a) presenza di stenosi coronariche epicardiche (la classica aterosclerosi coronarica), perché il microcircolo è già vasodilatato al massimo al fine di compensare la ridotta perfusione legata alla stenosi a monte.

b) coronarie indenni, ma presenza di una patologia del microcircolo. In tale caso si assiste a un’alterazione delle resistenze microcircolatorie responsabili di un’incapacità di vasodilatare e quindi di aumentareil flusso coronarico (diabete mellito, obesità, sindrome X).

Malattie infiammatorie croniche e microcircolo coronaricoAlcuni studi recenti hanno suggerito che anche l’infiammazione sistemica cronica possa determinare una disfunzione del microcircolo coronarico. Elevati livelli circolanti di citochine pro-infiammatorie (tra cui IL-6 e TNF-α)sono in grado di ridurre la sintesi endoteliale di NO inibendo l’attività dell’Ossido Nitrico Sintetasi endoteliale (eNOS) e riducendo quindi la capacità vasodilatatoria. Inoltre, l’azione vasodilatatoria dell’NO può essere bloccata da un’alta concentrazione di ROS (reactiveoxygenspecies), condizione molto frequente in tutti gli stati infiammatori cronici. Dopo svariati anni, tali alterazioni del microcircolo coronarico, inizialmente solo funzionali e quindi reversibili, diventano anatomiche (rarefazione microvascolare) e dunque permanenti. Tale sequenza di eventi è statadimostrata in alcune patologie reumatologiche (LES e AR in primis), nell’obeso e nel diabete mellito. Recentemente abbiamo descritto anche nei pazienti psoriasici una riduzione della riserva di flusso coronarico, in assenza di segni o sintomi di patologia cardiovascolare o evidenza di stenosi coronarica, suggerendo come la malattia psoriasica possa determinare una disfunzione del microcircolo coronarico (8). La CFR di 56 giovani pazienti (età media 39 anni) affetti da psoriasi grave senza evidenza clinica di malattia cardiovascolare appariva significativamente più bassa rispetto ad un gruppo di controllo standardizzato per età, sesso e fattori di rischio cardiovascolare tradizionali (2,8±0,4 vs 3,7±0,7, p=0.02). Inoltre, la CFR era inferiore al limite di normalità (≤2,5) in 12 pazienti (22% vs 0% dei controlli, p<0,0001). All’analisi multivariata, un PASI elevato era l’unica variabile associata a una CFR patologica (≤2,5) (p=0,02). Attualmente stiamo valutando se la CFR che appare ridotta nei pazienti con psoriasi grave possa migliorare con una terapia efficace della psoriasi. Dati preliminari ottenuti su 23 pazienti dimostrano che la terapia con farmaci biologici (anti-TNF alfa e inibitore della p40) effettuata per un periodo di almeno 4 mesi, determina un miglioramento della CFR (da 2,8±0,4 a 3,8±0,9; p=0,0001 con il test di Wilcoxon), che si accompagna ad una riduzione del PASI mediano (da 15 a 0) (vedi grafici seguenti).

Abbiamo inoltre voluto indagare le caratteristiche correlate con il miglioramento della CFR: all’analisi multivariata l’unica variabile significativamente associata a un miglioramento della CFR è un’età minore del paziente (p=0,006).

Rimangono tuttavia ancora da valutare: • larelazionetrailmiglioramentodellaCFRedidiversifarmacisistemicitradizionaliobiologici(èilmiglioramentodellapsoriasiperseaprovocarel’aumentodellaCFRol’azionedirettadialcunifarmaci per la psoriasi a livello microvascolare?)• lacorrelazionetraladuratadellapsoriasigraveelapossibilitàdimigliorarelaCFR

Tali dati suggeriscono che lo stato infiammatorio cronico legato alla psoriasi grave determini, indipendentemente dai convenzionali fattori di rischio cardiovascolari, una disfunzione del microcircolo coronarico, responsabile della riduzione della CFR. Tale disfunzione del microcircolo può essere corretta nella maggior parte dei pazienti da una terapia sistemica della psoriasi condotta per almeno quattro mesi. Tale miglioramento appare inferiorenei pazienti di età maggiore, confermando l’ipotesi che un processo infiammatorio quale la psoriasi possa determinare una disfunzione vascolare che inizialmente è solamente di tipo funzionale e quindi reversibile con il controllo della malattia infiammatoria, ma nel corso degli anni diviene di tipo anatomico, con un rimodellamento strutturale del microcircolo (con conseguente riduzione permanente della CFR). E’ quindi teoricamente ipotizzabile, secondo quanto suggeriscono questi dati, che un’efficace (e non tardiva) terapia della psoriasi possa portare a una diminuzione del rischio dei MACEs associati a tale patologia.

Vi ricordo che di queste e di altre tematiche ne parleremo più approfonditamente in occasione della Sessione Scientifica JANSSEN dal titolo: “La gestione sicura delle comorbidità nel paziente psoriasico”; la sessione si svolgerà domani venerdì 23 novembre 2012 in Sala Pantheon h. 14.30-15.30.

Stefano Piaserico

Psoriasi e Coronaropatia

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La psoriasi è una malattia che condiziona profondamente la vita di relazione del paziente. Essendo prevalentemente una patologia ad andamento cronico essa implica in genere un rapporto costante tra il dermatologo ed il paziente. Se la diagnosi non pone di norma particolari difficoltà, l’approccio medico-paziente può risultare al contrario molto complesso.

Di conseguenza la capacità di comunicazione e la valorizzazione del rapporto verbale assumono un ruolo

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Si è aperto ieri a Roma il Congresso Nazionale della Sidemast, che chiuderà i lavori sabato 24 novembre. Camminando lungo i corridoi del Palazzo dei Congressi dell’ EUR abbiamo incontrato alcuni dei partecipanti all’ evento. A loro abbiamo rivolto delle domande per farci raccontare cosa pensino dell’ edizione n° 87 del Congresso dei dermatologi.

Il primo che intervistiamo è Alessandra Scarabello, che lavora all’ Ospedale San Gallicano di Roma. “Nella nostra struttura, esclusivamente dermatologica - ci racconta -

abbiamo diversi settori ma sostanzialmente le attività si indirizzano lungo la dermatologia oncologica e la dermatologia clinica: personalmente mi occupo di questo secondo ambito, che comprende diverse branche, tra le quali la prevenzione del melanoma e l’estetica. Oggi ho seguito con grande curiosità il corso sulla dermatologia estetica, che ha trattato il ringiovanimento del volto e le tecniche integrate”.

Salutiamo la Scarabello e incontriamo Franco Rongioletti, della clinica Dermatologica Universitaria di Genova. Mentre prendiamo un caffè, Rongioletti ci spiega che si occupa di dermatopatologia, l’esame della pelle al microscopio, e ci racconta di aver partecipato alla sessione dedicata alle panniculiti, le infiammazioni del tessuto sottocutaneo.

“Davvero un’ ottima seduta di correlazioni cliniche visive con i malati dermatologici e gli aspetti microscopici - ci dice -. Penso che l’ auditorio sia rimasto davvero soddisfatto. Visti i numerosi espositori e le ricche sessioni scientifiche, ritengo ci siano tutte le premesse per un Congresso di altissimo livello”.

Lo salutiamo e accanto alla Sala Pantheon parliamo con Dario Bleidl: anche lui è di Genova e si interessa di dermatologia pediatrica all’ Ospedale Gaslini. “Ho seguito i lavori della sessione dedicata alla fototerapia - ci informa - assistendo con grande piacere ad un ottimo confronto tra esperti del settore e ad una elevata qualità dei relatori”.

Voci fuori campo

WHATPasta alla norma da Filippo La MantiaHotel Majestic, Via Veneto 50Prenotazioni: 331 7858542

www.filippolamantia.com

Malike Ayane in concertoAuditorium Parco della MusicaSala Santa Cecilia, ore 21:00 Viale Pietro De Coubertin, 30 Biglietteria 892982

www.auditorium.com

WHO WHY WHEREScuderie del Quirinale:Mostra Johannes VermeerVia XXIV Maggio, 16Orario: 10:00 – 20:00 (L’ingresso è consentito fino a un’ora prima dell’orario di chiusura)Informazioni: 06 39967500

www.scuderiequirinale.it

Vivere RomaPerché un drink al Wine Bar di Camponeschi? Perché si trova in Piazza Farnese, una delle più sofisticate e storiche piazze di Roma, accanto a Palazzo Farnese, sede dell’Ambasciata di FranciaPiazza Farnese, 50Orario: 17:00- 1:00 Prenotazioni: 06/6813 5104 www.ristorantecamponeschi.it

WEATHERPAG.7| Giovedì 22 Novembre 2012

15°

MATTINA POMERIGGIO SERA

Le previsioni del tempodi Giovedì 22 Novembre

fondamentale. Lord Kelvin, il primo a misurare la temperatura assoluta, dichiarò che “solo quando si misura qualcosa se ne può parlare”. L’utilizzo saggio e competente del linguaggio spesso risulta, sin dall’approccio iniziale, una spinta vincente per il miglioramento della qualità di vita del paziente psoriasico che si affida alle cure di uno specialista.

Combinando la valutazione soggettiva della malattia da parte del paziente con il grado di gravità della psoriasi riportato dal medico, si potrebbe meglio interpretare quanto i cambiamenti ottenuti con i trattamenti e la percezione del paziente nei confronti della malattia corrispondano all’efficacia reale del trattamento.

A tal fine, lo PSOdisk si è rivelato uno strumento efficace, intuitivo e semplice da usare.

Lo Psodisk potrebbe contribuire a far provare al paziente una sensazione di controllo sulla malattia e a creare un rapporto empatico con il dermatologo, che è indispensabile per ottenere la compliance e l’aderenza alla terapia.

PSOdisk: nuovo strumento per la valutazione del paziente psoriasico

Fonte:D. Linder et al., A new visual method for assessing the burden of psoriasis on patients, JEADV 2011

“Uno strumento efficace, intuitivo e semplice da usare”

17° 11°

Dario Bleidl

Alessandra Scarabello

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PAG.8| Giovedì 22 Novembre 2012

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La redazione del Congress Daily Journal e l’ufficio stampa del Congressosono a cura di:

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