insegnare scienze sperimentali
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INSEGNARE SCIENZE
SPERIMENTALI
Azione di accompagnamento
formativo per gli insegnanti della
Scuola Primaria
Bagnolo Cremasco
6 – 12 Settembre 2013
1 Bagnolo Cremasco, 6 – 12 Settembre 2013
Silvia Donati De Conti
PIANO ISS
Insegnare Scienze Sperimentali
Bagnolo Cremasco, 6 – 12 Settembre 2013
Silvia Donati De Conti 2
NUOVE INDICAZIONI NAZIONALI
PER IL CURRICOLO
• Traguardi per lo sviluppo delle Competenze
• Obiettivi di Apprendimento
• Valutazione
• Certificazione delle Competenze
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- SCIENZE non è una “materia di studio”
- NON AVER PAURA
- PREPARARE LA LEZIONE
- CURIOSITÁ, INTERESSE, ENTUSIASMO,
PASSIONE
- ERRORI
- SC. NATURALI, SC. SPERIMENTALI,
ED. AMBIENTALE, TECNOLOGIA
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AZIONI ESSENZIALI DELLE SCIENZE
(presenti nelle Nuove Indicazioni)
• OSSERVARE
• INTERPRETARE
• FORMALIZZARE
• MODELLIZZARE
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PUNTI BASE DEL METODO
SPERIMENTALE • OSSERVARE
• PORSI DELLE DOMANDE
• FORMULARE DELLE IPOTESI
• CERCARE CONFERME SPERIMENTALI (e non)
• RACCOGLIERE DATI in modo significativo
• DOCUMENTARE (tabelle, schemi, grafici, mappe, testi, protocolli, disegni scientifici, diari di bordo, foto, poster riassuntivi)
• COMUNICARE
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IL LABORATORIO ATTREZZATURA MINIMA e MATERIALI PER UN LABORATORIO DI SCUOLA PRIMARIA
Strumenti di misura: bilance (sensibili almeno al grammo);
dinamòmetri;
cilindri graduati grandi e piccoli;
termometri (da ambiente, di facile lettura; a massima; a massima e minima; con graduazione ampia, da sotto zero a oltre 100 °C);
barometri e igrometri per osservazioni meteorologiche;
cronometro e orologio murale;
bussole (una ogni due ragazzi)
Materiale ottico: lenti di ingrandimento, in particolare le contafili 8 x e le lenti-barattolo,
specchi piani e curvi,
vetri smerigliati,
prisma ottico.
Stereomicroscopi.
Binocoli per le uscite (uno ogni due ragazzi)
Macchine fotografiche digitali
Fornelli: è preferibile disporre di fornelli elettrici
Varie: vaschette trasparenti (tipo piccoli acquari); imbuti e filtri; tubi sottili di plastica trasparente e tubi di gomma; pipette (sostituibili da contagocce e siringhe senza ago); tubetti-raccordo a y; palloncini gonfiabili piccoli e grandi; pompette per palloncini; elastici; vasi e vaschette da giardino in plastica; sottovasi; cannucce da bibita; bacinelle e secchi da bucato; calamite di diverse forme; carta da cucina; bottiglie da un litro,vasetti.
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LIBRI DI TESTO
SCHEDE OPERATIVE
QUADERNI DI ANNI O CICLI
PRECEDENTI
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DISEGNO SCIENTIFICO
• Differenza tra il disegno scientifico e quello
spontaneo, fantastico, illustrativo, decorativo,
ecc.
• Attività non di completamento, né sporadica
• Attività che va accompagnata
• Può servire anche come valutazione e
autovalutazione
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DIARIO DI BORDO
• Resoconto/racconto scientifico, metacognitivo
e relazionale di un’esperienza
• Può essere del docente
• Può essere dell’alunno
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DIARIO DI BORDO DELL’INSEGNANTE – VISITA AL BOSCO DIDATTICO – Cl. 1°
Quando camminavamo, abbiamo camminato sempre in piano?
- no, c'erano delle salitine e delle discese
Chiudete gli occhi, pensate di essere ancora al bosco e cercate di ricordare dove si trovavano
queste salitine e discese.
- quando siamo scesi dal pullman e siamo entrati dal cancello, c'era una discesa
- allora, quando siamo tornati c'era la salita (!!)
- sono la stessa strada
- quando siamo saliti sul ponte
- prima di arrivare al ponte c'era una discesa
- quando siamo arrivati allo stagno
- quando siamo entrati nel bosco senza sole
Che tempo c'era ieri?
- il sole (tutti)
C'era il vento?
- no (quasi tutti)
- io sentivo ogni tanto un pochino di aria tiepida (alcuni annuiscono. C'era un venticello, ma in
pochi lo hanno notato)
Chiudete ancora gli occhi. Pensate di essere nel bosco fitto. Adesso pensate di essere vicini
allo stagno. Aprite gli occhi. Avete notato qualche differenza?
- vicino allo stagno c'è il sole che mi scalda
- nel bosco fa più freschino
- il sole non arriva
- io ho messo la felpa che avevo tolto
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DIARIO DI BORDO DELL’INSEGNANTE – LAVORO SUL MAGNETISMO– Cl. 4a
Consegno ad ogni bambino una delle calamite usate nell’incontro precedente oppure una calamita
portata da casa
Invito i bambini a sperimentare la loro proprietà di attirare alcuni oggetti (proprietà già scoperta la
settimana precedente) avvicinandola a tutto quello che c’è vicino a loro senza spostarsi dal banco
I bambini provano con le varie parti del banco e della sedia, con gli zaini e il loro contenuto, con
gli astucci e il loro contenuto, con gli indumenti, con parti del corpo, ecc.
In questa fase, quando non sanno più cosa provare, possono prendere spunto dalle azioni dei
compagni
Al termine delle esplorazioni, invito gli alunni a raccontare ciò che hanno sperimentato;
verifichiamo le eventuali discordanze; cominciano ad emergere riflessioni sul materiale di cui
sono fatti degli oggetti
Ripetiamo l’attività muovendoci liberamente nell’aula per esplorarla tutta (con grande felicità ed
entusiasmo) e per poi raccontare l’esperienza e le scoperte fatte
Al termine scriviamo sul quaderno i risultati raggiunti: vengono scritti in due colonne (vengono
attirati/non vengono attirati) gli oggetti esplorati con l’indicazione del materiale di cui sono fatti
Si scopre così che non tutti i metalli vengono attirati dalla calamita
Iniziamo ad usare il termine “magnete”, più scientifico invece che calamita più colloquiale
Chiamiamo forza magnetica questa forza “misteriosa” che agisce senza che noi la vediamo.
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DIARIO DI BORDO DELL’INSEGNANTE - STRUTTURA DELLA MATERIA – Cl. 2a
“I solidi hanno una loro forma. Qualcuno mi spiega cosa vuol dire?”
Mirko S. – Che le forbici hanno la forma di forbici, la cattedra la forma di cattedra, non posso confonderle
“Tutti d’accordo?” la risposta è “Sì”
“Se spingo il mio dito contro il mio quaderno, cosa succede?”
Lorenzo L. – Niente
Mirko S. – Si schiaccia un po’
Alessia C. – Si sposta un po’
“Rimane un buco?”
Nooo
“Anche se spingo fortissimo?
Nooo
“E se provo a spingere un dito sulle forbici, riesco a fare un buco?
Mirko M. - Ci vuole un trapano
“E quando tolgo la punta del trapano, cosa rimane?”
Benedetta – Un buco che non si chiude più
“Adesso proviamo a fare un esperimento,….”
Mirko S. – Con che cosa, non hai portato la vaschetta degli esperimenti? (quella che uso sempre per portare il
materiale che mi serve e che i bambini hanno deciso di chiamare così)
“Per fare gli esperimenti di oggi, non ci servono gli oggetti, ma ci serve solo la nostra mente”
Rimangono tutti sorpresi, dubbiosi, poco convinti finché Valentina dice – Proviamo
“Chiudete gli occhi, come quando ascoltiamo la musica, ma stavolta saranno le mie parole che vi porteranno in
un posto e lì succederà qualcosa.
Immaginate di essere nella cucina della vostra casa, state preparando la torta che vi ho dato da fare di compito.
Avete davanti a voi il mucchietto di farina bianca: provate a metterci dentro un dito. Ci riuscite?”
Tutti, con gli occhi chiusi rispondono di sì.
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REGISTRAZIONI GIORNALIERE
• Sul tempo atmosferico
• Tutte le classi (tempo, temperatura, altezza del
Sole, temperature massima e minima,
pressione)
• Punti deboli (pochi)
• Punti di forza (molti)
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Traguardi per lo sviluppo
delle competenze al termine
della Scuola Primaria
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L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il
mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede
succedere.
La competenza va sviluppata in tutti i 5 anni della Scuola Primaria,
secondo i contenuti individuati in ogni classe. Sarà cura dell’insegnante
trasmettere curiosità per tutti i fenomeni naturali che il bambino incontra
nell’ambiente scolastico e nell’extrascuola e con opportune domande-
stimolo favorire l’abitudine a cercare una spiegazione per tutto quello
che accade, senza dare nulla per scontato e senza accettare
spiegazioni date da altri, ma cercandone di proprie.
La valutazione di questa competenza può essere fatta mediante tabelle
di osservazione in cui verranno segnate ad es. le domande poste dagli
alunni, le segnalazioni di eventi da indagare, le intuizioni interpretative,
le ipotesi previsionali (secondo voi cosa succederà?) e quelle
interpretative (secondo voi perché è successo questo?), l’ideazione di
esperimenti,...
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Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto
dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e
descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base
di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti.
Nel corso dei 5 anni l’alunno si impadronirà delle fasi del metodo
scientifico con una scansione, non rigida, di modalità sempre più
autonome e via via più complesse.
Es.: - con la mediazione dell’insegnante (cl. 1a e 2a e successive)
- con l’aiuto dei compagni in attività a classe intera, a piccoli gruppi, a
coppie (a partire dalla cl. 3a e 4a e successive)
- autonomamente (a partire dalla cl. 4a e 5a e successive)
Es.: - osservare e descrivere lo svolgersi dei fatti e le fasi di un
semplice esperimento (cl. 1a e 2a e successive)
- porsi delle domande e formulare delle ipotesi (a partire dalla cl. 3a e
successive)
- riprodurre semplici esperimenti fatti da altri, descritti a voce da altri,
visti in una sequenza di immagini, letti su un testo (a partire dalla cl. 4a
e successiva) - ideare, proporre e realizzare semplici esperimenti (a partire dalla cl. 5a)
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Compito del docente sarà quello di offrire agli alunni varie e numerose
occasioni, in aula e all’aperto, nella normale attività didattica o durante
uscite appositamente organizzate, nel corso di tutti e 5 gli anni della
Scuola Primaria per raggiungere tale competenza.
La valutazione di questa competenza può essere fatta mediante tabelle
di osservazione per quanto riguarda gli spunti di osservazione, la
formulazione di domande ed ipotesi (vedi anche punto precedente) e la
ideazione di un esperimento; mediante verifiche orali per quanto
riguarda la descrizione dello svolgersi dei fatti e delle fasi degli
esperimenti; mediante verifiche pratiche per quanto riguarda la
riproduzione o la realizzazione di un esperimento; mediante verifiche
scritte per quanto riguarda il riordino delle fasi di un esperimento, la
messa in relazione tra disegno di una fase e la didascalia che la
descrive, l’elenco dei materiali e delle strumentazioni necessari ad un
esperimento,...
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Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni,
registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali.
Il raggiungimento della competenza va perseguita i tutti gli anni della
Scuola Primaria applicandola ai contenuti proposti nei singoli anni e
secondo difficoltà in progressione.
Es.: - individua negli oggetti di uso comune, negli animali e nelle piante
osservate somiglianze e differenze (dalla cl. 1a e successive)
- individua nei fenomeni osservati ed indagati somiglianze e differenze
(dalla cl. 2a e successive)
- fa misurazioni con unità di misura arbitrarie (dalla cl. 1a e successive),
concordate all’interno della classe (dalla cl. 1a e successive),
convenzionali (dalla cl. 3a e successive); con l’aiuto dell’insegnante
(dalla cl. 1a e successive), dei compagni del gruppo classe (dalla cl. 1a
e successive), del piccolo gruppo (dalla cl. 2a e successive), in coppia
(dalla cl. 3a e successive), autonomamente (dalla cl. 4a e successiva)
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- registra dati significativi attraverso tabelle di rilevazione, grafici,
schemi (dalla cl. 1a e successive); in modo guidato (dalla cl. 1a e
successive), collegiale (dalla cl. 2a e successive), autonomo (dalla cl. 4a
e successiva); escludendo i dati inutili o ininfluenti nel caso specifico
(dalla cl. 4a e successiva)
- legge e interpreta i dati raccolti (dalla cl. 1a e successive)
- identifica relazioni spazio/temporali, cioè comprende che esistono
fenomeni in cui lo spazio e il tempo sono variabili influenti e che sono in
relazione fra loro (Es. luoghi occupati in tempi diversi; velocità dei
mezzi di trasporto; posizione della Terra nelle diverse stagioni; giorno e
anno dei diversi pianeti) (dalla cl. 1a e successive)
La valutazione di questa competenza può essere fatta mediante tabelle
di osservazione per quanto riguarda gli interventi pertinenti durante le
conversazioni, le intuizioni e le proposte operative; mediante verifiche
pratiche per quanto riguarda le misurazioni; mediante verifiche orali o
scritte per quanto riguarda l’individuazione di somiglianze e differenze e
la lettura e interpretazione dei dati raccolti.
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Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce
rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici
modelli.
L’alunno comprende che nei fenomeni va considerata la quantità degli elementi
presenti e la loro tipologia. Va aiutato a valutare questi aspetti attraverso
l’accompagnamento nell’osservazione con osservazioni ripetute, con domande
mirate (dalla cl. 1a ).
Le rappresentazioni grafiche comprendono sia il disegno scientifico che grafici,
diagrammi, schemi (dalla cl. 1a ).
I modelli devono essere prima mentali/interpretativi e quindi
grafico/rappresentativi (dalla cl. 1a )
La valutazione di questa competenza può essere fatta mediante tabelle di
osservazione per quanto riguarda l’individuazione degli aspetti di un fenomeno
e l’elaborazione intuitiva di un modello; mediante verifiche pratiche per quanto
riguarda le rappresentazioni grafiche dei fenomeni osservati e dei modelli
elaborati.
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Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di
organismi animali e vegetali.
Testi, immagini, fotografie possono aiutare molto il raggiungimento di
questa competenza, ma la via più corretta, quando possibile, è
l’osservazione diretta in aula, all’aperto, in uscite sul campo libere o
strutturate.
La valutazione di questa competenza può essere fatta mediante
verifiche orali e scritte.
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Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi
diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento,
utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute.
Anche questa è una competenza che va perseguita nel corso degli anni e non
confinata nella sola classe 5a
Es. - schema corporeo parti principali del corpo e funzioni (cl. 1a, anche Arte e
Immagine e Ed. Motoria)
- 5 sensi organo, senso, funzione (cl. 1a)
- sviluppo nella pancia della mamma (in relazione alla storia personale) (cl. 2a)
- denti cambiamenti nel tempo, struttura e funzione (cl. 2a)
- cambiamenti morfologici nelle epoche preistoriche (in relazione al processo di
ominazione) (cl. 3a)
- apparato digerente ed Ed. Alimentare (cl. 4a o 5a)
- maturazione sessuale con modifiche fisiche, emotive e relazionali (cl. 5a)
Per ogni argomento che riguardi il corpo umano o le sue parti è facile trovare
agganci con il tema della salute e della sicurezza, che non sono corollario, ma la
parte fondamentale della competenza da raggiungere in un’ottica di prevenzione
primaria per lo sviluppo consapevole dell’individuo.
La valutazione di questa competenza può essere fatta mediante verifiche orali e
scritte per quanto riguarda le conoscenza acquisite, ma anche mediante tabelle di
rilevazione per quanto riguarda gli atteggiamenti di cura della propria salute e della
propria sicurezza.
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Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che
condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente
sociale e naturale.
Questa competenza è trasversale a tutte le discipline e il suo
raggiungimento va progettato, concordato e valutato da tutti i docenti
dell’équipe pedagogica, tranne per quanto riguarda il valore
dell’ambiente naturale che rientra in modo più specifico in Scienze.
Il docente dovrà tener presente questa competenza ogni volta che
parlerà del materiale scolastico, degli arredi e delle strutture
scolastiche, dovrà favorire nella classe un ambiente di relazioni
positive, dovrà stimolare un atteggiamento di rispetto, di conservazione
e di tutela nei confronti dell’ambiente naturale.
La valutazione di questa competenza può essere fatta mediante tabelle
di osservazione degli atteggiamenti, tabelle condivise con gli altri
docenti del team.
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Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un
linguaggio appropriato.
L’utilizzo dei termini specifici della disciplina dovrà essere puntuale
prima di tutto nel docente; i nuovi termini introdotti a motivo dei nuovi
contenuti affrontati dovranno essere evidenziati dal docente e diventare
patrimonio comune della classe; andranno segnalati i termini colloquiali
e quelli scientifici che identificano un medesimo concetto e invitati gli
alunni ad utilizzare quello più corretto (es. calamita e magnete;
sciogliere e fondere;...)
La valutazione di questa competenza può essere fatta mediante
verifiche orali e scritte e attraverso l’osservazione dell’espressione
orale quotidiana degli alunni.
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Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.)
informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano.
Lo stimolo dovrà venire dal docente che, nel momento in cui non sa
rispondere a una domanda degli alunni, citerà le possibili fonti alle quali
potrà attingere informazioni (un conoscente più informato, i testi
scolastici, testi scientifici, giornali, riviste, programmi tv, internet,..) e
stimolerà gli alunni ad informarsi sulla medesima questione.
Si può farlo insieme, con l’aiuto dei genitori o di fratelli più grandi o altri
familiari o adulti di riferimento e, successivamente, in modo autonomo.
La valutazione di questa competenza può essere fatta mediante tabelle
di rilevazione sulle possibilità suggerite, sulle risposte cercate (non è
detto trovate), sulle persone coinvolte nella ricerca, sui mezzi utilizzati
per la ricerca.
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Obiettivi di apprendimento al
termine della classe terza di
scuola primaria
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Esplorare e descrivere oggetti e materiali
- Individuare, attraverso l’interazione diretta, la struttura di oggetti
semplici (cl.1a), analizzarne qualità e proprietà (cl.2a), descriverli nella
loro unitarietà e nelle loro parti, scomporli e ricomporli (cl.3a),
riconoscerne funzioni e modi d’uso (cl.1a)
- Seriare e classificare oggetti in base alle loro proprietà (cl. 1a)
- Individuare strumenti e unità di misura appropriati alle situazioni
problematiche in esame, fare misure e usare la matematica conosciuta
per trattare i dati (cl. 3a)
- Descrivere semplici fenomeni della vita quotidiana legati ai liquidi
(galleggiamento, travasi, permeabile, impermeabile,...), al cibo (sapori,
masticazione, diversi tipi di cottura,...), alle forze e al movimento (delle
parti del corpo, degli oggetti,...), al calore (effetti,...), ecc.
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Osservare e sperimentare sul campo
- Osservare i momenti significativi nella vita di piante e animali,
realizzando allevamenti in classe di piccoli animali, semine in terrari e
orti, ecc. Individuare somiglianze e differenze nei percorsi di sviluppo di
organismi animali e vegetali (cl. 1a, 2a)
- Osservare, con uscite all’esterno, le caratteristiche dei terreni e delle
acque (cl. 3a)
- Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali naturali (ad
opera del sole, di agenti atmosferici, dell’acqua, ecc.) e quelle ad opera
dell’uomo (urbanizzazione, coltivazione, industrializzazione, ecc.) (cl.
3a)
- Avere familiarità con la variabilità dei fenomeni atmosferici (venti,
nuvole, pioggia, ecc.) (cl. 1a) e con la periodicità dei fenomeni celesti
(dì/notte 1a percorsi del sole 3a, stagioni 2a).
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L’uomo, i viventi e l’ambiente
- Riconoscere e descrivere le caratteristiche del proprio ambiente
(cl. 3a)
- Osservare e prestare attenzione al funzionamento del proprio corpo
(fame, sete, dolore, movimento, freddo e caldo, ecc.) per riconoscerlo
come organismo complesso, proponendo modelli elementari del suo
funzionamento (cl. 1a, 2a, 3a vedi Competenze)
- Riconoscere in altri organismi viventi, in relazione con i loro ambienti,
bisogni analoghi ai propri (cl. 3a) (vedi “Somiglianze e differenze”)
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Obiettivi di apprendimento al
termine della classe quinta
della scuola primaria
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Oggetti, materiali e trasformazioni
Individuare, nell’osservazione di esperienze concrete, alcuni concetti
scientifici quali: dimensioni spaziali, peso, peso specifico, forza,
movimento, pressione, temperatura, calore, ecc. (cl 4a e 5a)
Cominciare a riconoscere regolarità nei fenomeni e a costruire in modo
elementare il concetto di energia (cl. 5a)
Osservare, utilizzare e, quando è possibile, costruire semplici strumenti
di misura: recipienti per misure di volumi/capacità, bilance a molla,
ecc., imparando a servirsi di unità convenzionali (cl.4a)
Individuare le proprietà di alcuni materiali come, ad esempio: la
durezza, il peso, l’elasticità, la trasparenza, la densità, ecc.; realizzare
sperimentalmente semplici soluzioni in acqua (acqua e zucchero,
acqua e inchiostro, ecc) (cl.4a)
Osservare e schematizzare alcuni passaggi di stato, costruendo
semplici modelli interpretativi e provando ad esprimere in forma grafica
le relazioni tra variabili individuate (temperatura in funzione del tempo,
ecc.) (cl.4a)
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Osservare e sperimentare sul campo
- Proseguire nelle osservazioni frequenti e regolari, a occhio nudo o
con appropriati strumenti, con i compagni e autonomamente, di una
porzione di ambiente vicino; individuare gli elementi che lo
caratterizzano e i loro cambiamenti nel tempo (cl.4a)
- Conoscere la struttura del suolo sperimentando con rocce, sassi e
terricci (cl.3a?); osservare le caratteristiche dell’acqua (cl.4a) e il suo
ruolo nell’ambiente (cl 3a e 4a)
- Ricostruire e interpretare il movimento dei diversi oggetti celesti,
rielaborandoli anche attraverso giochi col corpo (cl. 5a)
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L’uomo i viventi e l’ambiente
- Descrivere e interpretare il funzionamento del corpo come sistema
complesso situato in un ambiente; costruire modelli plausibili sul
funzionamento dei diversi apparati, elaborare primi modelli intuitivi di
struttura cellulare (cl. 5a + vedi Competenze)
- Avere cura della propria salute anche dal punto di vista alimentare e
motorio. Acquisire le prime informazioni sulla riproduzione e la
sessualità (cl. 5a).
- Riconoscere, attraverso l’esperienza di coltivazioni, allevamenti,
(visite a Parchi, Oasi, fattorie didattiche, fontanili,...), ecc. che la vita di
ogni organismo è in relazione con altre e differenti forme di vita (cl 4a )
- Elaborare i primi elementi di classificazione animale e vegetale sulla
base di osservazioni personali (cl 4a )
- Proseguire l’osservazione e l’interpretazione delle trasformazioni
ambientali, ivi comprese quelle globali, in particolare quelle
conseguenti all’azione modificatrice dell’uomo (cl 4a e 5a)
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Tecnologia
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
- L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo
artificiale (cl. 3°)
- È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia,
e del relativo impatto ambientale (cl. 5a)
- Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di
descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento (cl. 1a e
2a)
- Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato (vedi
Competenze di Scienze)
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria
Vedere e osservare
- Effettuare prove ed esperienze sulle proprietà dei materiali più comuni (cl.2a)
- Rappresentare i dati dell’osservazione attraverso tabelle, mappe, diagrammi,
disegni, testi (vedi Competenze)
Prevedere e immaginare
- Riconoscere i difetti di un oggetto e immaginarne possibili miglioramenti
(cl.3a)
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Intervenire e trasformare
- Smontare semplici oggetti e meccanismi, apparecchiature obsolete o
altri dispositivi comuni (cl.3a)
- Utilizzare semplici procedure per la selezione, la preparazione e la
presentazione degli alimenti (cl. 5a).
- Eseguire interventi di decorazione, riparazione e manutenzione sul
proprio corredo scolastico (dalla cl. 1a).
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INSEGNARE SCIENZE
SPERIMENTALI
Azione di accompagnamento
formativo per gli insegnanti della
Scuola Primaria
Bagnolo Cremasco
9 Ottobre 2013
50 Bagnolo Cremasco,9 Ottobre 2013 Silvia
Donati De Conti
ESPERIMENTI SCIENTIFICI
• tutto ciò che accade in natura è un fenomeno scientifico che ubbidisce a
leggi precise
• il bambino piccolo si comporta da scienziato
• l’esperimento non deve “riuscire”
• l’esperimento fatto una volta sola non serve a niente
• non devo falsare l’esperimento per farlo “riuscire” per forza
• se rifaccio un esperimento più volte e ottengo risultati diversi, va benissimo!
• gli esperimenti vanno preparati (materiale)
• gli esperimenti vanno provati a casa
• variare l’esperimento
• esperimenti proposti dal libro di testo
ESPERIMENTI A OCCHI CHIUSI
Es. GALLEGGIAMENTO, argomento che tutti fanno perché si presta a semplici
esperimenti. Prima di portare l’attrezzatura e provare concretamente, si può provare a far
fare degli esperimenti “virtuali”.
“Chiudete gli occhi e immaginate si essere al mare. Siete in acqua, il papà vi lancia una
palla, voi non riuscite a prenderla e la palla cade nell’acqua. Cosa le succede? (Sta a galla
– cosa vuol dire stare a galla? – si allontana – perché si allontana? – cosa la fa spostare?)
La prendo e cerco di nasconderla sott’acqua. Cosa succede? (Devo spingere – salta su –
mi scappa - ...) Perché?
Prendo il secchiello: se lo appoggio sull’acqua cosa succede? e se lo riempio di acqua
cosa succede? perché?
Al termine riaprire gli occhi, sentire cose ne pensano, se si sarebbero immaginati di poter
fare degli esperimenti col pensiero.
Es. STRUTTURA DELLA MATERIA
Chiudete gli occhi e immaginate di essere in cucina, la mamma vi da il permesso di
pasticciare un po’. Chiedete alla mamma di versare un mucchietto di zucchero e uno di
farina bianca, poi ad occhi chiusi immergete un dito nello zucchero e uno nella farina.
Come fate a sapere che è uno o l’altro? Li assaggio? Non si può. Sbircio? Non si può.
Uno è a granelli, l’altro è più fine (Sentire il parere di altri, con parole diverse). Se
tolgo pian piano il dito dai due mucchietti, cosa succede ai mucchietti? (resta il buco –
il buco si chiude – il buco si allarga - ...) e cosa succede alle mie dita (si sporcano –
resta attaccato qualcosa - ...)
E se metto un dito in un bicchiere d’acqua?
Immagino di aprire gli occhi e di soffiare sui due mucchietti: cosa succede a uno e cosa
succede all’altro? (se le ipotesi sono molto contrastanti, provare davvero e fare
ulteriori ipotesi sul perché)
PROTOCOLLO DI ESPERIMENTO
la data
il luogo
la durata dell’esperimento
chi lo ha eseguito e chi lo può eseguire
il materiale (e gli strumenti)
il procedimento (cosa abbiamo fatto)
i risultati (cosa è successo)
le variabili (cosa avremmo potuto cambiare)
la conclusione (cosa abbiamo imparato)
le modalità di comunicazione
il titolo
POSSIBILI ESPERIENZE SPERIMENTALI
CLASSE 1^: i 5 sensi, esperienze con il tatto , l’udito, l’olfatto, il gusto; semina e
germinazione
CLASSE 2^: galleggiamento, conduzione del calore, fusione, struttura della materia
CLASSE 3^: caratteristiche del terreno, porosità, permeabilità, impermeabilità,
fertilità; percorso del sole
CLASSE 4^: magnetismo, miscugli, soluzioni, passaggi di stato, caratteristiche
dell’acqua (tensione superficiale)
CLASSE 5^: calore (dilatazione dei solidi, liquidi, gas), energia (trasformazioni),
movimenti dei corpi celesti
ALTRO: esperimenti sulla luce (propagazione rettilinea, diffusione, riflessione,
rifrazione), sull’aria (l’aria esiste, l’aria calda sale, l’aria permette la combustione, l’aria
scaldandosi aumenta di volume)