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122 Ottobre 2014 www.techmec.it L’azienda, da sempre attenta alle indicazioni e alle mutate richieste della clientela, appartiene a un primario gruppo industriale italiano quale il Gruppo Camozzi, ed è forte di una tradizione più che centenaria nel campo delle macchine utensili INNSE-BERARDI RISPONDE ALLE RICHIESTE DEL MERCATO DI MACCHINE MULTITASKING CON ATLAS, LA NUOVA LINEA DI MACCHINE MULTIFUNZIONE A PORTALE MOBILE CHE UNISCE IN UN UNICO IMPIANTO LE CARATTERISTICHE OPERATIVE DI UNA FRESATRICE, UN TORNIO E UNA RETTIFICA.

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Page 1: Innse-BerardI rIsponde la nuova lInea -  · PDF fileitaliano quale il Gruppo Camozzi, ... che centenaria nel campo delle macchine utensili ... il sistema di cambio teste

122 Ottobre 2014 www.techmec.it

L’azienda, da sempre attenta alle indicazioni e alle mutate richieste della clientela, appartiene a un primario gruppo industriale

italiano quale il Gruppo Camozzi, ed è forte di una tradizione più che centenaria nel campo delle macchine utensili

Innse-BerardI rIsponde alle rIchIeste del mercato dI macchIne multItaskIng con atlas, la nuova lInea dI macchIne multIfunzIone a portale moBIle che unIsce In un unIco ImpIanto le caratterIstIche operatIve dI una fresatrIce, un tornIoe una rettIfIca.

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tecnica

Un tornio, una fresatrice e una rettifi-ca. In passato qualsiasi azienda mec-canica impegnata nella produzione

di componenti di alta qualità non poteva prescindere dall’acquisto di queste tre ti-pologie di impianti. Ora esiste un’alterna-tiva: la macchina multitasking. L’innovazio-ne tecnologica e la crisi economica hanno contribuito notevolmente alla diffusione di tali soluzioni, che attraverso un unico inve-stimento permettono all’utilizzatore finale di effettuare tutte le lavorazioni necessa-rie per la realizzazione dei propri prodotti. Inoltre, la possibilità di finire il pezzo in mac-china con un solo posizionamento consente di ottenere elevati livelli di precisione nelle lavorazioni, e contemporaneamente riduce i periodi di fermo macchina legati al riposi-zionamento dei componenti. Queste sono solo alcune delle motivazioni che stanno spingendo gli utilizzatori finali a preferire le macchine multitasking rispetto a quelle tradizionali. I costruttori di macchine utensili si stanno quindi adeguando a tale tendenza, e Inn-se-Berardi non fa certo eccezione. Innse-Berardi, grazie all’appartenenza a un pri-mario gruppo industriale italiano quale il Gruppo Camozzi, e forte di una tradizione più che centenaria nel campo delle mac-chine utensili, ha deciso di affrontare la sfida delle macchine multifunzione lan-ciando sul mercato la nuova linea di im-pianti multitasking Atlas.

trasformazione operativa«Da sempre prestiamo molta attenzione alle esigenze dei nostri clienti e alle ten-denze del mercato, la cui evoluzione ci ha recentemente portato ad affrontare alcune

sfide che richiedevano l’impiego di macchi-ne multifunzionali - spiega Davide Cucinel-la, Direttore commerciale di Innse-Berardi - Tali sfide sono state vinte grazie alla nuova linea Atlas, una famiglia di impianti a por-tale mobile che si divide in tre macrolinee (Atlas 2, Atlas 3 e Atlas 4) il cui dimensiona-mento strutturale è ottimizzato in funzione delle corse degli assi e delle caratteristiche di coppia e potenza del mandrino». Una delle chiavi del successo di Atlas è rac-chiusa nel suo progetto a livello di ingegne-rizzazione della macchina. Il passaggio da fresatrice a tornio o a ret-tifica infatti è un passaggio operativo in quanto molti elementi modificano la propria funzionalità, come per esempio la tavola di tornitura e di fresatura che nel passaggio da fresatrice a tornio si trasforma da sup-porto del pezzo in mandrino principale. Di conseguenza, cambia anche la definizione degli assi e quindi è necessaria l’implemen-tazione di cicli di lavoro specifici per le varie configurazioni. Durante il passaggio tra una configurazio-ne e l’altra viene eseguito uno switch del controllo numerico (Siemens 840D sl), che permette di riattrezzare la macchina nel modo migliore in funzione della lavorazione da eseguire.«Atlas non può essere classificata come una fresatrice che effettua anche altre la-vorazioni, perché il passaggio tra le varie configurazioni porta modifiche tanto pro-fonde da permetterci di affermare a tutti gli effetti che questa è una macchina che al suo interno ospita tre macchine», precisa Cucinella.«Tale risultato è stato raggiunto grazie alla filosofia che abbiamo adottato negli ultimi

[ Multitasking ]di Davide Davò ed Ezio Zibetti

3 anime in 1

Sopra: da sempre attenta alle esigenze del mercato, Innse-

Berardi affronta la sfida delle macchine multitasking con la linea

AtlasSotto: la tavola composta si

comporta sia come tavola per fresatura sia come tavola per

tornitura

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anni e che prevede una struttura base per tutte le nostre soluzioni, che in seguito può essere declinata in tavola mobile, porta-le mobile o upper gantry, sia con traversa fissa che con traversa di lavoro. Non a caso nel nuovo catalogo presentiamo Atlas nel-la versione tavola mobile, nella versione portale mobile e nella versione tornio, mo-strando ai clienti che possono acquistare Atlas sia nella configurazione dedicata a una specifica lavorazione sia nella configu-razione multitasking proprio perché la mac-china è come sistema modulare».

multisettoreQuesta modularità ha permesso a Innse-Berardi di soddisfare le esigenze di clienti appartenenti a differenti ambiti industria-li. Le soluzioni del costruttore bresciano infatti trovano applicazione nel settore dell’energia, dimostrandosi particolarmen-te adatte alla lavorazione di casse turbine, casse pompe, riduttori e componenti per impianti eolici. Possono essere impiegate per la lavorazio-ne di carrelli in ambito ferroviario, oppure

per realizzare telai e torrette nel settore delle macchine movimento terra. Per quan-to riguarda la meccanica generale, invece, le Atlas sono adatte per esempio alla produ-

zione di componenti di macchine automa-tiche, come macchine per asportazione di truciolo o taglio laser. I nuovi impianti di Innse-Berardi si trovano a proprio agio anche nel settore siderurgi-co, come evidenziato da una recente appli-cazione per la quale il cliente necessitava di una macchina in grado di lavorare le spalle e i telai dei laminatoi e di effettuare interventi di manutenzione sui componenti dei lami-natoi stessi.Altra applicazione, in cui la precisione e la ri-gidità della macchina sono fondamentali, è quella della lavorazione di blocchi motore. In questo settore Innse-Berardi ha realizzato impianti pallettizzati (FMS) a elevato conte-nuto tecnologico, per esempio, in Germania.

robusta e precisaNello specifico, la soluzione adottata per quest’ultima applicazione è una Atlas 2 con tecnologia idrostatica a portata costante sui tre assi, ma in base alle esigenze del cliente può essere equipaggiata anche con guide a rulli. La scelta della tecnologia idrostatica unita alla progettazione della struttura attraver-so il calcolo strutturale agli elementi finiti

Innse-Berardi realizza internamente i componenti strategici dei propri impianti, al fine di garantire la massima qualità dei prodotti. In quanto parte del gruppo camozzi, realizzare internamente significa appoggiarsi anche alle altre realtà appartenenti al gruppo, come per esempio fonderia mora. Quest’ultima, infat-ti, produce anche i piani di lavoro utilizzati da Innse-Berardi. si tratta di soluzioni brevettare realizzate in ghisa e che presentano una struttura interna a nido d’ape (honeycomb), questa conferisce alta rigidità strutturale a questo componente. Il risultato è un piano di lavoro che a pa-rità di peso del pezzo da lavorare può vantare dimensioni inferiori rispetto a molte altre soluzioni. È un componente che solitamente non viene ricono-sciuto a livello di tecnologia, e questo evidenzia ulteriormente l’attenzione che Innse-Berardi dedica a ogni elemento delle proprie macchine, oltre a valorizzare anche la qualità del made in Italy.

qualità Made in italy

A sinistra: il piano di lavoro è stato realizzato da Fonderie Mora Gavardo, la fonderia appartenente al Gruppo CamozziSotto: il sistema di cambio teste automatico sottolinea l’elevata flessibilità di Atlas

La struttura a honeycomb conferisce al piano di lavoro

caratteristiche superiori rispetto alle soluzioni comunemente

adottate per questo componente

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garantisce un’elevata rigidità del sistema. L’esperienza acquisita nel tempo da Inn-se-Berardi infatti ha permesso di trovare il giusto compromesso per bilanciare di-mensionamenti strutturali e masse in mo-vimento, in modo da potere affrontare con successo anche le sfide legate ad asporta-zioni pesanti. Un altro aspetto interessante è legato al fatto che al variare della morfologia della macchina la precisione nelle lavorazioni è sempre garantita.Merito della politica del Gruppo Camozzi di volere lavorare internamente i componen-ti e di affidarsi esclusivamente a fornitori altamente qualificati, garantendo di fatto la qualità non solo dell’impianto nel com-plesso ma anche dei singoli elementi che la compongono.L’adozione del sistema antigioco elettro-nico con doppio motore sull’asse X (dispo-nibile anche sull’asse trasversale) costi-tuisce un’ulteriore garanzia in termini di precisione delle lavorazioni.«Restando nell’ambito dell’applicazione in campo siderurgico citata in preceden-za, la macchina in questione vanta una corsa sull’asse X di 15 m, l’asse verticale ha una corsa di 1.500 mm mentre quello trasversale misura 4.750 mm - prosegue Cucinella - Questa Atlas 2 è equipaggiata con una tavola con capacità di carico di 30 tonnellate e velocità di rotazione di 120 giri/min, e consente la lavorazione di pezzi con diametro massimo di 2.800 mm. Si tratta di una tavola composta poiché è una tavola sia di tornitura sia di fresatura, il che rientra perfettamente nella natura multitasking della macchina».Il mandrino principale vanta una potenza di 80 kW a 3.450 giri/min e una coppia di 3.260 Nm, ma grazie al sistema di cambio teste automatico è possibile equipaggiare la Atlas 2 con una testa di tornitura, una testa universale da 40 kW e 1.910 Nm a 3.000 giri/min, una testa a squadra con 60 kW e 3.260 Nm, e infine una testa di ret-tifica che sviluppa 20 kW a 2.000 giri/min che può equipaggiare mole con diametro massimo di 400 mm.

flessibilità anzituttoA queste possibili configurazioni si aggiun-ge un sistema di cambio utensili automatico che si appoggia a un magazzino utensili in grado di ospitare fino a 500 utensili, ele-mento che evidenzia ulteriormente la fles-sibilità della soluzione del costruttore bre-sciano. La flessibilità della macchina è facilmente intuibile anche osservando il layout dell’impianto: la struttura a por-tale consente di separare fisicamente le due zone di lavoro presenti nella mac-china. In questo modo è possibile effet-tuare un set-up nella zona libera in tutta sicurezza, anche quando sono effettua-te lavorazioni di asportazione pesante nell’altra zona. Inoltre, la struttura a por-tale consente operazioni di carico/scari-co dei pezzi più agevoli rispetto ad altre configurazioni. Flessibilità è quindi la parola chiave di Atlas; a quanto detto, infatti, si aggiunge una serie di soluzioni che possono essere installate su richiesta del cliente, come

per esempio un dispositivo di misura grazie al quale è possibile effettuare mi-sure senza rimuovere il componente e quindi finire il pezzo in macchina con un solo piazzamento.

Il cliente al primo posto«Innse-Berardi è sempre molto attenta alle richieste del cliente, perché è dalle sue esigenze che partiamo ogni volta per rea-lizzare prodotti sempre migliori - conclu-de Cucinella - Per questo motivo offriamo anche un servizio assistenza a 360° che parte dalla prevendita, dove effettuiamo analisi dei cicli di lavoro, per arrivare al post vendita dove oltre all’assistenza tec-nica coadiuvata dal teleservice mettiamo a disposizione del cliente un’hotline mec-canica, elettrica ed elettronica. Infine pre-pariamo anche contratti di manutenzione, un’esigenza sempre più sentita dai clienti che rispetto al passato sono più inclini a effettuare interventi di manutenzione pre-ventiva anziché correttiva». ■

Atlas può essere riequipaggiata con una testa a squadra , con una testa indexabile oppure con una testa di rettifica tutte prodotte da Innse-Berardi

la flEssibilità Di atlas è intuibilE: la struttura a pOrtalE cOnsEntE infatti Di sEpararE fisicamEntE lE DuE ZOnE Di lavOrO

presenti nella Macchina