il trauma psichico: tra resilienza e vulnerabilità prof. nicola lalli dott.ssa silvia ingretolli...

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Il Trauma Psichico: tra Il Trauma Psichico: tra Resilienza e Vulnerabilità Resilienza e Vulnerabilità prof. Nicola Lalli dott.ssa Silvia Ingretolli XXI Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Psicosomatica Psicosomatica e Qualità di Vita 17 Novembre 2007, Firenze © N. Lalli, S. Ingretolli 2007

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Page 1: Il Trauma Psichico: tra Resilienza e Vulnerabilità prof. Nicola Lalli dott.ssa Silvia Ingretolli XXI Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina

Il Trauma Psichico: tra Il Trauma Psichico: tra Resilienza e VulnerabilitàResilienza e Vulnerabilità

prof. Nicola Lallidott.ssa Silvia Ingretolli

XXI Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Psicosomatica

Psicosomatica e Qualità di Vita17 Novembre 2007, Firenze

© N. Lalli, S. Ingretolli 2007

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Truman CapoteTruman Capote

““Noi non siamo così diversi…”Noi non siamo così diversi…”

Link a filmato

““E’ come se fossimo cresciuti nella stessa E’ come se fossimo cresciuti nella stessa casa…”casa…”

Link a filmato

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Trauma psichicoTrauma psichico

“ “Ogni esperienza che Ogni esperienza che

risvegli sentimenti risvegli sentimenti dolorosi, quali la paura, dolorosi, quali la paura, l’angoscia, la vergogna e l’angoscia, la vergogna e la sofferenza psichica, la sofferenza psichica, può operare come un può operare come un trauma”. trauma”.

S. Freud, 1893S. Freud, 1893

“ “Quando un evento Quando un evento

sufficientemente estremo sufficientemente estremo va a urtare contro va a urtare contro l’organizzazione mentale, il l’organizzazione mentale, il suo effetto è di annientare suo effetto è di annientare tutte le difese tutte le difese dall’angoscia”. dall’angoscia”.

C. Garland, 2001C. Garland, 2001

Evento esterno al soggetto capace, con le sue Evento esterno al soggetto capace, con le sue variabili di variabili di durata, gravità e imprevedibilitàdurata, gravità e imprevedibilità, di , di

poterne modificare la struttura psichica in senso poterne modificare la struttura psichica in senso psicopatologico.psicopatologico.

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Trauma psichicoTrauma psichico

• QualitàQualità Naturalistico (terremoti, alluvioni, etc.)Naturalistico (terremoti, alluvioni, etc.) Naturale (lutti, patologie, etc.)Naturale (lutti, patologie, etc.) “ “dell’uomo sull’uomo” (terrorismo, lager, dell’uomo sull’uomo” (terrorismo, lager, tortura, abusi sessuali, etc.)tortura, abusi sessuali, etc.) Secondario (vigili del fuoco, soldati, volontari, Secondario (vigili del fuoco, soldati, volontari,

etc.)etc.) Sociale (rifugiati politici, prigione, etc.)Sociale (rifugiati politici, prigione, etc.)

• IntensitàIntensità LieveLieve ModerataModerata GraveGrave

• RipetitivitàRipetitività Unico o circoscrittoUnico o circoscritto Multiplo o cumulativoMultiplo o cumulativo

• DurataDurata• PrevedibilitàPrevedibilità

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Tipi di traumaTipi di trauma

In base ai criteri di classificazione del In base ai criteri di classificazione del trauma, possiamo distinguere l’esperienza trauma, possiamo distinguere l’esperienza traumatica in due grandi gruppi:traumatica in due grandi gruppi:

Trauma puntiformeTrauma puntiforme:: evento violento (shock) che può evento violento (shock) che può disorganizzare la struttura psichica e disorganizzare la struttura psichica e portare disturbi nevrotici (PTSD) o portare disturbi nevrotici (PTSD) o sintomi dissociativi.sintomi dissociativi.

Trauma cumulativoTrauma cumulativo: : esperienze ripetute nel tempo che esperienze ripetute nel tempo che comportano una determinazione del comportano una determinazione del carattere in senso resiliente o carattere in senso resiliente o vulnerabile.vulnerabile. © N. Lalli, S. Ingretolli 2007

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Trauma: effetti reversibili o Trauma: effetti reversibili o irreversibili?irreversibili?

Freud ha affermato Freud ha affermato che alcuni tipi di che alcuni tipi di esperienze esperienze traumatiche precoci traumatiche precoci producono effetti producono effetti irreversibili.irreversibili.

Esperienze molto Esperienze molto stressanti subite stressanti subite dai bambini dai bambini possono portare possono portare allo sviluppo di allo sviluppo di forme di forme di psicopatologia.psicopatologia.

Ricerche successive hanno Ricerche successive hanno confermato il contrario: confermato il contrario: raramente episodi singoli raramente episodi singoli producono da soli conseguenze a producono da soli conseguenze a lungo termine; le conseguenze lungo termine; le conseguenze vanno viste nel contesto più vanno viste nel contesto più ampio di ampio di esperienze esperienze continuativecontinuative, come quelle di un , come quelle di un clima familiare alterato.clima familiare alterato.

Situazioni croniche di difficoltà Situazioni croniche di difficoltà non producono necessariamente non producono necessariamente danni permanenti: gli effetti danni permanenti: gli effetti negativi di alcune esperienze negativi di alcune esperienze possono essere annullati grazie a possono essere annullati grazie a cambiamenti drastici nelle cambiamenti drastici nelle condizioni di crescita.condizioni di crescita.

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Trauma: effetti reversibili o Trauma: effetti reversibili o irreversibili?irreversibili?

• Diversi studi sul comportamento di bambini in Diversi studi sul comportamento di bambini in situazioni stressanti mostrano l’esistenza di una situazioni stressanti mostrano l’esistenza di una grande variabilità di reazioni in risposta a grande variabilità di reazioni in risposta a circostanze apparentemente identiche: alcuni circostanze apparentemente identiche: alcuni individui vengono completamente annientati, altri individui vengono completamente annientati, altri ne escono illesi. ne escono illesi.

• La ragione per cui non tutti i bambini soccombono La ragione per cui non tutti i bambini soccombono alle esperienze avverse è che ci sono altri fattori, alle esperienze avverse è che ci sono altri fattori, oltre alle esperienze traumatiche, che giocano un oltre alle esperienze traumatiche, che giocano un ruolo nello sviluppo.ruolo nello sviluppo.

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Variabilità delle risposte Variabilità delle risposte individualiindividuali

Rispetto a tutte le avversità ambientali (sia fisiche che Rispetto a tutte le avversità ambientali (sia fisiche che psicosociali) si evidenzia un’ampia variabilità delle risposte psicosociali) si evidenzia un’ampia variabilità delle risposte individuali: alcuni soccombono, alcuni appaiono resilienti ed individuali: alcuni soccombono, alcuni appaiono resilienti ed altri (pochi) appaiono addirittura rafforzati dall’aver altri (pochi) appaiono addirittura rafforzati dall’aver affrontato con successo stress e avversità.affrontato con successo stress e avversità.

Le caratteristiche connesse con le differenze individuali Le caratteristiche connesse con le differenze individuali nella risposta ad un trauma includono le nella risposta ad un trauma includono le esperienze che esperienze che rafforzanorafforzano (o indeboliscono) l’individuo prima (o indeboliscono) l’individuo prima dell’esposizione al rischio, le dell’esposizione al rischio, le influenze protettiveinfluenze protettive che che operano al momento dell’esposizione al rischio e le operano al momento dell’esposizione al rischio e le esperienze positive di recuperoesperienze positive di recupero che rappresentano il punto- che rappresentano il punto-di-ritorno dopo l’esposizione.di-ritorno dopo l’esposizione.

Nelle recenti ricerche è emersa che l’influenza della Nelle recenti ricerche è emersa che l’influenza della vulnerabilità al rischio (o della protezione) può essere vulnerabilità al rischio (o della protezione) può essere anche di natura genetica.anche di natura genetica.

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Fattori di resilienza e Fattori di resilienza e vulnerabilitàvulnerabilità

Ciò indica che il trauma, in se stesso, non è una causa Ciò indica che il trauma, in se stesso, non è una causa sufficiente per spiegare la comparsa della sintomatologia.sufficiente per spiegare la comparsa della sintomatologia.

Evidentemente entrano in gioco sia Evidentemente entrano in gioco sia fattori di rischiofattori di rischio (di (di vulnerabilità), che aumentano la probabilità di esiti negativi vulnerabilità), che aumentano la probabilità di esiti negativi in risposta a situazioni stressanti, sia in risposta a situazioni stressanti, sia fattori protettivi fattori protettivi (di (di resilienza), che hanno un effetto opposto e proteggono resilienza), che hanno un effetto opposto e proteggono l’individuo da tali esiti. l’individuo da tali esiti.

La resilienza e la vulnerabilità non sono entità unitarie: La resilienza e la vulnerabilità non sono entità unitarie: identificare le reazioni di un individuo nei confronti di un identificare le reazioni di un individuo nei confronti di un certo tipo di difficoltà non ci mette necessariamente nella certo tipo di difficoltà non ci mette necessariamente nella condizione di prevederne le reazioni ad un altro tipo di condizione di prevederne le reazioni ad un altro tipo di avversità.avversità.

Le condizioni possono cambiare nel tempo. I bambini Le condizioni possono cambiare nel tempo. I bambini vulnerabili possono sviluppare forme di resilienza e i bambini vulnerabili possono sviluppare forme di resilienza e i bambini resilienti diventare vulnerabili. E’ d’altra parte probabile che resilienti diventare vulnerabili. E’ d’altra parte probabile che ci sia continuità laddove le esperienze del bambino rinforzino ci sia continuità laddove le esperienze del bambino rinforzino le esperienze del passato. le esperienze del passato. © N. Lalli, S. Ingretolli 2007

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• Fattori interniFattori interni::SessoSessoEtàEtà Ciclo vitale Ciclo vitale CarattereCarattere: introverso o estroverso.: introverso o estroverso.IntelligenzaIntelligenza (buoni risultati scolastici = (buoni risultati scolastici =

buona autostima).buona autostima).Condizioni alla nascitaCondizioni alla nascita: bambini nati con : bambini nati con

complicazioni (prematuri, etc.) necessitano di complicazioni (prematuri, etc.) necessitano di un sostegno maggiore per sviluppare le risorse un sostegno maggiore per sviluppare le risorse personali per far fronte allo stress.personali per far fronte allo stress.

Stato fisicoStato fisico (benessere, malattia, etc.) (benessere, malattia, etc.)GeneticaGenetica

Fattori di resilienza e Fattori di resilienza e vulnerabilitàvulnerabilità

Durante i primi 10 anni di vita i maschi hanno Durante i primi 10 anni di vita i maschi hanno mostrano una minore resistenza delle femmine nei mostrano una minore resistenza delle femmine nei confronti di un’ampia varietà di stress di carattere confronti di un’ampia varietà di stress di carattere fisiologico e psicosociale (difficoltà perinatali, fisiologico e psicosociale (difficoltà perinatali, problemi comportamentali, difficoltà scolastiche, problemi comportamentali, difficoltà scolastiche, etc.); durante l’adolescenza il profilo si inverte.etc.); durante l’adolescenza il profilo si inverte.

}

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La geneticaLa genetica

Gli studi su campioni di gemelli e Gli studi su campioni di gemelli e bambini adottati hanno dimostrato che, bambini adottati hanno dimostrato che, anche quando viene documentata anche quando viene documentata l’influenza dell’ambiente sul processo di l’influenza dell’ambiente sul processo di sviluppo, una parte di questo può essere sviluppo, una parte di questo può essere spiegata geneticamente: i fattori genetici spiegata geneticamente: i fattori genetici hanno il loro impatto sui comportamenti hanno il loro impatto sui comportamenti che manipolano o selezionano l’ambiente che manipolano o selezionano l’ambiente e, di conseguenza, influenzano la e, di conseguenza, influenzano la probabilità di sperimentare stress e probabilità di sperimentare stress e avversità.avversità.

I fattori genetici giocano un ruolo I fattori genetici giocano un ruolo considerevole innanzitutto nella considerevole innanzitutto nella formazione dell’formazione dell’individualitàindividualità del bambino del bambino (esempi ovvii sono caratteristiche come il (esempi ovvii sono caratteristiche come il sesso e diversi tratti caratteriali). sesso e diversi tratti caratteriali).

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La geneticaLa genetica

Esiste però anche un “equivalente ambientale” del genoma umano: Esiste però anche un “equivalente ambientale” del genoma umano: l’ambiente influenza l’espressione genetica, la programmazione l’ambiente influenza l’espressione genetica, la programmazione dello sviluppo cerebrale, la struttura e il funzionamento del sistema dello sviluppo cerebrale, la struttura e il funzionamento del sistema neuroendocrino e quindi lo sviluppo cerebrale. neuroendocrino e quindi lo sviluppo cerebrale.

Le esperienze possono influenzare i pattern dell’interazione Le esperienze possono influenzare i pattern dell’interazione interpersonale che diventano così influenti sulla manipolazione interpersonale che diventano così influenti sulla manipolazione successiva dell’ambiente.successiva dell’ambiente.

Inoltre le esperienze influenzano il processamento affettivo e Inoltre le esperienze influenzano il processamento affettivo e cognitivo sottostante e quindi il modo i cui gli individui influenzano cognitivo sottostante e quindi il modo i cui gli individui influenzano la rappresentazione e i modelli di se stessi e del loro ambiente. la rappresentazione e i modelli di se stessi e del loro ambiente.

Infatti, anche se in tutte la caratteristiche comportamentali si può Infatti, anche se in tutte la caratteristiche comportamentali si può individuare una componente genetica, raramente tale componente individuare una componente genetica, raramente tale componente spiega più del 50% della varianza: ma già nel 1958 Anastasi aveva spiega più del 50% della varianza: ma già nel 1958 Anastasi aveva espresso la necessità di andare al di là del problema di espresso la necessità di andare al di là del problema di quantaquanta varianza venga spiegata rispettivamente da fattori genetici e varianza venga spiegata rispettivamente da fattori genetici e ambientali, e di considerare, invece, ambientali, e di considerare, invece, comecome questi due tipi di questi due tipi di influenze interagiscano durante lo sviluppo.influenze interagiscano durante lo sviluppo. © N. Lalli, S. Ingretolli 2007

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Fattori di resilienza e Fattori di resilienza e vulnerabilitàvulnerabilità

• Fattori esterni o ambientali:Fattori esterni o ambientali:•FamigliaFamiglia

Armonia familiare: Armonia familiare: famiglie in cui non ci sono famiglie in cui non ci sono conflitti hanno minori probabilità di essere conflitti hanno minori probabilità di essere danneggiati.danneggiati.

Attaccamenti sicuri Attaccamenti sicuri (relazioni soddisfacenti, (relazioni soddisfacenti, sicurezza nella relazione piuttosto che trascuratezza sicurezza nella relazione piuttosto che trascuratezza e/o rifiuto).e/o rifiuto).

Stili di cure genitorialiStili di cure genitoriali Presenza di figure alternative ai genitoriPresenza di figure alternative ai genitori SeparazioneSeparazione Numero di figli e intervallo tra fratelliNumero di figli e intervallo tra fratelli Psicopatologia nei genitoriPsicopatologia nei genitori PovertàPovertà

•Rete sociale Rete sociale (scuola, amici, etc.)(scuola, amici, etc.)•Cultura Cultura (religione, etnia, clima, etc(religione, etnia, clima, etc.).) © N. Lalli, S. Ingretolli 2007

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Fattori ambientaliFattori ambientali

• Operano anche nel range normale e non solo in situazioni estreme, Operano anche nel range normale e non solo in situazioni estreme, nonostante in queste ultime gli effetti siano più rilevanti.nonostante in queste ultime gli effetti siano più rilevanti.

• Hanno influenza non solo nell’infanzia, ma anche nell’adolescenza e Hanno influenza non solo nell’infanzia, ma anche nell’adolescenza e nella vita adulta.nella vita adulta.

• I rischi mediati dall’ambiente, che agiscono sulle funzioni I rischi mediati dall’ambiente, che agiscono sulle funzioni neuroendocrine e dei neurotrasmettitori, includono:neuroendocrine e dei neurotrasmettitori, includono:

influenze prenatali (abuso di droga e alcool durante la gravidanza, gravi influenze prenatali (abuso di droga e alcool durante la gravidanza, gravi stress della madre);stress della madre);

influenze fisiche post-natali (danno cerebrale, abuso di cannabis in influenze fisiche post-natali (danno cerebrale, abuso di cannabis in adolescenza).adolescenza).

• Le influenze ambientali che provocano maggiori effetti in termini di Le influenze ambientali che provocano maggiori effetti in termini di rischio sembrano essere:rischio sembrano essere:

a.a. restrizioni nella possibilità di sviluppare relazioni sociali intense (es. sostegni restrizioni nella possibilità di sviluppare relazioni sociali intense (es. sostegni istituzionalizzati);istituzionalizzati);

b.b. gravi disturbi nella sicurezza di tali relazioni (es. trascuratezza, rifiuto);gravi disturbi nella sicurezza di tali relazioni (es. trascuratezza, rifiuto);c.c. eventi che provocano danno a lungo termine su tali relazioni (es. esperienze di eventi che provocano danno a lungo termine su tali relazioni (es. esperienze di

umiliazione);umiliazione);d.d. etiche sociali o di gruppo che esercitano un’influenza di disadattamento (es. etiche sociali o di gruppo che esercitano un’influenza di disadattamento (es.

gruppi antisociali).gruppi antisociali).© N. Lalli, S. Ingretolli 2007

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Fattori culturali: Israele-Fattori culturali: Israele-PalestinaPalestina

• Gli studi che valutano l’influenza della cultura sulle traiettorie di Gli studi che valutano l’influenza della cultura sulle traiettorie di sviluppo funzionale e disfunzionale sono rari. Recentemente è sviluppo funzionale e disfunzionale sono rari. Recentemente è stato pubblicato uno studio interessante di Feldman e Masalha stato pubblicato uno studio interessante di Feldman e Masalha (2007) che espone i risultati di una ricerca longitudinale effettuata (2007) che espone i risultati di una ricerca longitudinale effettuata su un campione di 86 coppie israeliane e 55 coppie palestinesi su un campione di 86 coppie israeliane e 55 coppie palestinesi valutate al 5° mese dopo la nascita del primo figlio e di nuovo al valutate al 5° mese dopo la nascita del primo figlio e di nuovo al 34° mese. 34° mese.

• Le prospettive di tale studio sono quelle transazionale ed Le prospettive di tale studio sono quelle transazionale ed ecologica in base alle quali si ipotizza che lo sviluppo si verifichi ecologica in base alle quali si ipotizza che lo sviluppo si verifichi nell’ambito di una matrice crescente di influenze prossimali e nell’ambito di una matrice crescente di influenze prossimali e distali: tra esse viene inclusa anche l’influenza delle disposizioni distali: tra esse viene inclusa anche l’influenza delle disposizioni biologiche del bambino stesso che interagiscono a livello familiare biologiche del bambino stesso che interagiscono a livello familiare con la personalità dei genitori, le esperienze di vita familiare e le con la personalità dei genitori, le esperienze di vita familiare e le caratteristiche della relazione genitori-figlio; vengono poi prese in caratteristiche della relazione genitori-figlio; vengono poi prese in considerazione le influenze collocate a livello della rete sociale più considerazione le influenze collocate a livello della rete sociale più ampia in cui la famiglia è collocata e infine le influenze più distali ampia in cui la famiglia è collocata e infine le influenze più distali dovute alle attitudini e alle filosofie culturali che a loro volta dovute alle attitudini e alle filosofie culturali che a loro volta influenzano, secondo gli autori, le attitudini, le condizioni di vita e i influenzano, secondo gli autori, le attitudini, le condizioni di vita e i patterns interpersonali dei genitori.patterns interpersonali dei genitori.

© N. Lalli, S. Ingretolli 2007

Page 16: Il Trauma Psichico: tra Resilienza e Vulnerabilità prof. Nicola Lalli dott.ssa Silvia Ingretolli XXI Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina

Fattori culturali: Israele-Fattori culturali: Israele-PalestinaPalestina

• Secondo gli autori “gli effetti della cultura sull’architettura dei Secondo gli autori “gli effetti della cultura sull’architettura dei fattori di rischio e di quelli protettivi possono derivare da diverse fattori di rischio e di quelli protettivi possono derivare da diverse sorgenti” (Feldman, Masalha, 2007, p.2):sorgenti” (Feldman, Masalha, 2007, p.2):– esistono solitamente caratteristiche nucleari delle culture che ci esistono solitamente caratteristiche nucleari delle culture che ci

permettono di classificarle in forma dicotomica: ad esempio nello permettono di classificarle in forma dicotomica: ad esempio nello studio presentato la cultura israelitica e quella palestinese venivano studio presentato la cultura israelitica e quella palestinese venivano classificate rispettivamente come esempi di cultura individualistica e classificate rispettivamente come esempi di cultura individualistica e collettivistica;collettivistica;

– la cultura può definire i parametri della salute e della patologia, la cultura può definire i parametri della salute e della patologia, delineare i comportamenti accettati e non accettati e offrire condizioni delineare i comportamenti accettati e non accettati e offrire condizioni di vita che possono intensificare o mitigare i fattori di rischio che si di vita che possono intensificare o mitigare i fattori di rischio che si presentano a livello più prossimale nella vita familiare del bambino;presentano a livello più prossimale nella vita familiare del bambino;

– la cultura incide sull’attribuzione di significato rispetto alle disposizioni la cultura incide sull’attribuzione di significato rispetto alle disposizioni temperamentali del bambino: ad esempio la presenza di emotività temperamentali del bambino: ad esempio la presenza di emotività negativa in un bambino di 5 mesi può avere un significato molto negativa in un bambino di 5 mesi può avere un significato molto negativo in una cultura collettivistica che vede come obiettivi educativi negativo in una cultura collettivistica che vede come obiettivi educativi quelli della deferenza verso l’autorità e la riduzione dell’aggressività, quelli della deferenza verso l’autorità e la riduzione dell’aggressività, mentre in una cultura individualistica – che si propone di crescere mentre in una cultura individualistica – che si propone di crescere individui assertivi e creativi- questi tratti temperamentali possono individui assertivi e creativi- questi tratti temperamentali possono essere considerati positivamente ed incoraggiati;essere considerati positivamente ed incoraggiati;

– anche i comportamenti interattivi dei genitori sono influenzati dalle anche i comportamenti interattivi dei genitori sono influenzati dalle attitudini e dalle credenze culturali soprattutto per ciò che riguarda gli attitudini e dalle credenze culturali soprattutto per ciò che riguarda gli obiettivi educativi e il processo di attribuzione di significati.obiettivi educativi e il processo di attribuzione di significati.© N. Lalli, S. Ingretolli 2007

Page 17: Il Trauma Psichico: tra Resilienza e Vulnerabilità prof. Nicola Lalli dott.ssa Silvia Ingretolli XXI Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina

Fattori culturali: Israele-Fattori culturali: Israele-PalestinaPalestina

• Questo studio è molto interessante Questo studio è molto interessante sia per la metodologia che per sia per la metodologia che per l’accuratezza della raccolta dei l’accuratezza della raccolta dei dati. Si evidenzia che lo stesso dati. Si evidenzia che lo stesso evento (morte o malattia grave evento (morte o malattia grave della madre) ha effetti molto della madre) ha effetti molto diversi: nel bambino israeliano diversi: nel bambino israeliano (famiglia mononucleare) può in (famiglia mononucleare) può in genere rappresentare un grave genere rappresentare un grave fattore di rischio, mentre in quello fattore di rischio, mentre in quello palestinese la presenza di una palestinese la presenza di una famiglia allargata diventa un famiglia allargata diventa un fattore protettivo determinante.fattore protettivo determinante.

• I dati hanno dunque confermato I dati hanno dunque confermato che la cultura ha una influenza che la cultura ha una influenza specifica sullo sviluppo umano specifica sullo sviluppo umano soprattutto rispetto alla possibilità soprattutto rispetto alla possibilità di bilanciare fattori di rischio e di bilanciare fattori di rischio e protezione che possono essere protezione che possono essere considerati universali se presi considerati universali se presi singolarmente.singolarmente.

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Continuum resilienza-Continuum resilienza-vulnerabilitàvulnerabilità

L’individuazione e lo studio di questi fattori è oggi L’individuazione e lo studio di questi fattori è oggi oggetto di un grande sforzo di ricerca: capire perché oggetto di un grande sforzo di ricerca: capire perché la posizione degli individui differisca lungo un la posizione degli individui differisca lungo un continuum vulnerabilità-resilienzacontinuum vulnerabilità-resilienza renderà infatti più renderà infatti più facile la previsione dei risultati di esperienze facile la previsione dei risultati di esperienze traumatiche e ci aiuterà a prevenire esiti indesiderati.traumatiche e ci aiuterà a prevenire esiti indesiderati.

Il percorso evolutivo, che ogni individuo segue, deve Il percorso evolutivo, che ogni individuo segue, deve essere tracciato da studi longitudinali che esaminano essere tracciato da studi longitudinali che esaminano tutti gli anelli della catena e non solo il primo e tutti gli anelli della catena e non solo il primo e l’ultimo: la l’ultimo: la resilienza è un costrutto evolutivo resilienza è un costrutto evolutivo dinamicodinamico..

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Page 19: Il Trauma Psichico: tra Resilienza e Vulnerabilità prof. Nicola Lalli dott.ssa Silvia Ingretolli XXI Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina

Resilienza: tratto di personalità o Resilienza: tratto di personalità o risultato di un processo risultato di un processo

dinamico?dinamico?

• Ego-resilienzaEgo-resilienza: caratteristica personale : caratteristica personale dell’individuo che riflette inventiva, dell’individuo che riflette inventiva, creatività, robustezza di carattere e creatività, robustezza di carattere e flessibilità di funzionamento in risposta flessibilità di funzionamento in risposta alle variabili ambientali.alle variabili ambientali.

• ResilienzaResilienza: processo dinamico di sviluppo : processo dinamico di sviluppo che presuppone l’esposizione a sostanziali che presuppone l’esposizione a sostanziali avversità e l’adattamento positivo in uno o avversità e l’adattamento positivo in uno o più campi di competenza. più campi di competenza.

© N. Lalli, S. Ingretolli 2007

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Adattamento positivo e Adattamento positivo e resilienzaresilienza

Cicchetti et Al. (2000) sostengono che, Cicchetti et Al. (2000) sostengono che, nonostante il concetto di resilienza possa nonostante il concetto di resilienza possa apparentemente sovrapporsi a quello più apparentemente sovrapporsi a quello più generale di “adattamento positivo”, sia generale di “adattamento positivo”, sia opportuno mantenere la distinzione perché:opportuno mantenere la distinzione perché:

• questo può essere di stimolo a studiare questo può essere di stimolo a studiare l’adattamento positivo di fronte ad avversità l’adattamento positivo di fronte ad avversità significative;significative;

• il concetto di resilienza ingloba il costrutto che il concetto di resilienza ingloba il costrutto che l’adattamento si verifica attraverso l’adattamento si verifica attraverso traiettorie di traiettorie di svilupposviluppo che rappresentano una sfida rispetto alle che rappresentano una sfida rispetto alle aspettative “normative”;aspettative “normative”; © N. Lalli, S. Ingretolli 2007

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Adattamento positivo e Adattamento positivo e resilienzaresilienza

• stimola una migliore articolazione della ricerca sullo stimola una migliore articolazione della ricerca sullo sviluppo normativo, in quanto gli studi sui campioni sviluppo normativo, in quanto gli studi sui campioni normativi e la definizione dei fattori di rischio e di normativi e la definizione dei fattori di rischio e di protezione (che spiegano l’adattamento e il protezione (che spiegano l’adattamento e il disadattamento) non sempre sono adeguati a disadattamento) non sempre sono adeguati a spiegare quali siano i fattori in base ai quali soggetti a spiegare quali siano i fattori in base ai quali soggetti a rischio non seguono – come prevedibile – traiettorie di rischio non seguono – come prevedibile – traiettorie di disadattamento;disadattamento;

• ““i pattern di adattamento positivo che si verificano i pattern di adattamento positivo che si verificano con, piuttosto che senza, condizioni di avversità con, piuttosto che senza, condizioni di avversità spesso hanno diversi correlati e quindi riflettono spesso hanno diversi correlati e quindi riflettono costrutti distinti”: è’ stato dimostrato, ad esempio, costrutti distinti”: è’ stato dimostrato, ad esempio, che il supporto scolastico ha maggior effetto sui che il supporto scolastico ha maggior effetto sui bambini poveri rispetto ad altri, in quanto la relativa bambini poveri rispetto ad altri, in quanto la relativa carenza di risorse esterne alla scuola produce una carenza di risorse esterne alla scuola produce una valorizzazione maggiore dell’influenza dei fattori di valorizzazione maggiore dell’influenza dei fattori di protezione presenti all’interno della scuola.protezione presenti all’interno della scuola.

© N. Lalli, S. Ingretolli 2007

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Metodologia della ricercaMetodologia della ricerca

Il progresso nell’area di ricerca sulla Il progresso nell’area di ricerca sulla Resilienza e sulla Vulnerabilità rimarrà Resilienza e sulla Vulnerabilità rimarrà

seriamente limitato finché gli studi, seriamente limitato finché gli studi, centrati in larga misura su centrati in larga misura su basi basi

empiricheempiriche, rimarranno considerati in , rimarranno considerati in opposizione agli studi effettuati su opposizione agli studi effettuati su basi basi

teoricheteoriche e finché si darà scarso e finché si darà scarso riconoscimento all’influenza di riconoscimento all’influenza di contesti contesti

multiplimultipli sullo sviluppo del bambino. sullo sviluppo del bambino.

© N. Lalli, S. Ingretolli 2007

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Accumulare indicazioni su fattori di resilienza e Accumulare indicazioni su fattori di resilienza e fattori di vulnerabilità nello sviluppo al di fuori di fattori di vulnerabilità nello sviluppo al di fuori di una una teoria evolutivateoria evolutiva seria che tenga conto della seria che tenga conto della

complessità delle influenze ambientali non è utile complessità delle influenze ambientali non è utile ai fini della ricerca e della prevenzione.ai fini della ricerca e della prevenzione.

E’ necessario, quindi, tenere conto sia di E’ necessario, quindi, tenere conto sia di variabili variabili prossimaliprossimali agli esiti (variabili familiari) sia di agli esiti (variabili familiari) sia di variabili variabili distalidistali (socio-culturali) che tuttavia esercitano (socio-culturali) che tuttavia esercitano un’influenza su quelle più prossime.un’influenza su quelle più prossime.

E ‘ inoltre necessario individuare le variabili che possono E ‘ inoltre necessario individuare le variabili che possono avere un’avere un’influenza “moderatriceinfluenza “moderatrice” sia su quelle prossime ” sia su quelle prossime che su quelle distali dagli esiti evolutivi. che su quelle distali dagli esiti evolutivi.

Teoria evolutivaTeoria evolutiva

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Fattori distali e fattori Fattori distali e fattori prossimaliprossimali

E’ importante distinguere questi due E’ importante distinguere questi due fattori per comprendere i processi di fattori per comprendere i processi di adattamento e disadattamento:adattamento e disadattamento:

ad esempio, è stato riconosciuto che ad esempio, è stato riconosciuto che la povertà è un fattore distale che la povertà è un fattore distale che rende più probabile i fattori rende più probabile i fattori prossimali di rischio, come i rapporti prossimali di rischio, come i rapporti genitori-figli difficili.genitori-figli difficili.

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Indicatori di rischio e Indicatori di rischio e Mediatori di rischioMediatori di rischio

Indicatori di rischioIndicatori di rischio: caratteristiche che indicano un rischio : caratteristiche che indicano un rischio ma non provocano essi stessi in modo diretto il rischio.ma non provocano essi stessi in modo diretto il rischio.Mediatori di rischioMediatori di rischio: caratteristiche coinvolte nei processi : caratteristiche coinvolte nei processi che si attivano per arrivare al disturbo mentale.che si attivano per arrivare al disturbo mentale.

Disturbi mentaliDisturbi mentali Indicatori di rischioIndicatori di rischio Mediatori di rischioMediatori di rischio

Dist. Dist. antisocialiantisociali

““famiglie famiglie spezzate”spezzate”

conflitti e litigi conflitti e litigi violentiviolenti

DepressioneDepressione perdita di un perdita di un genitoregenitore

genitorialità genitorialità carentecarente

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Circolarità tra fattoriCircolarità tra fattori

E’ importante considerare la circolarità tra fattori E’ importante considerare la circolarità tra fattori ambientali e individuo.ambientali e individuo.

Infatti oggi negli studi viene considerata non solo Infatti oggi negli studi viene considerata non solo l’influenza che i genitori esercitano sui figli, ma l’influenza che i genitori esercitano sui figli, ma anche quella che i figli esercitano sulla famiglia anche quella che i figli esercitano sulla famiglia nel renderla disfunzionale.nel renderla disfunzionale.

Così un bambino più problematico può rendere i Così un bambino più problematico può rendere i genitori più tesi e, di conseguenza, insofferenti e genitori più tesi e, di conseguenza, insofferenti e arbitrari nel modo in cui interagiscono con lui.arbitrari nel modo in cui interagiscono con lui.

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Prospettive di riferimentoProspettive di riferimento

1.1. Prospettiva tripartitaProspettiva tripartita (Garmezy, 1985; (Garmezy, 1985; Werner e Smith 1982, 1992): prende in Werner e Smith 1982, 1992): prende in considerazione i processi protettivi e quelli considerazione i processi protettivi e quelli di vulnerabilità più salienti nell’influenzare i di vulnerabilità più salienti nell’influenzare i bambini a rischio e operanti a 3 livelli:bambini a rischio e operanti a 3 livelli:

Bambino (tratti di personalità, come ad es. intelligenza Bambino (tratti di personalità, come ad es. intelligenza o competenze sociali)o competenze sociali)

Famiglia (ad es. calore genitoriale o maltrattamento)Famiglia (ad es. calore genitoriale o maltrattamento) Comunità (ad es. supporto sociale)Comunità (ad es. supporto sociale)

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Prospettive di riferimentoProspettive di riferimento

2.2. Modello ecologico-Modello ecologico-transazionaletransazionale

(Bronfenbrenner 1979, (Bronfenbrenner 1979, Sameroff e Chandler 1975, Sameroff e Chandler 1975, Cicchetto e Lynch 1993): i Cicchetto e Lynch 1993): i contesti di sviluppo come la contesti di sviluppo come la cultura, la scuola e la rete cultura, la scuola e la rete sociale e la famiglia sono sociale e la famiglia sono concettualizzati come livelli concettualizzati come livelli concentrici che variano concentrici che variano rispetto alla prossimità rispetto alla prossimità all’individuo. all’individuo.

Si evidenzia una transazione Si evidenzia una transazione reciproca nel tempo di tali reciproca nel tempo di tali livelli: un’interazione reciproca livelli: un’interazione reciproca e progressiva tra le e progressiva tra le caratteristiche del bambino e caratteristiche del bambino e le caratteristiche le caratteristiche dell’ambiente. dell’ambiente.

Sistema multidimensionale delle influenze

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Modello transazionaleModello transazionale

• Il modello transazionale considera, quindi, un sistema Il modello transazionale considera, quindi, un sistema multidimensionale di influenze e sottolinea come tanto il multidimensionale di influenze e sottolinea come tanto il bambino quanto l’ambiente portino le proprie particolari bambino quanto l’ambiente portino le proprie particolari caratteristiche in ogni episodio di interazione; tanto l’uno quanto caratteristiche in ogni episodio di interazione; tanto l’uno quanto l’altro vengano trasformati psicologicamente dalle interazioni; l’altro vengano trasformati psicologicamente dalle interazioni; come gli effetti siano cumulativi e il loro esito a lungo termine come gli effetti siano cumulativi e il loro esito a lungo termine sia una funzione di molteplici influenze interagenti.sia una funzione di molteplici influenze interagenti.

• Lo sviluppo, quindi, non è determinato solo in modo diretto da Lo sviluppo, quindi, non è determinato solo in modo diretto da un evento specifico, ma anche indirettamente dall’effetto che un evento specifico, ma anche indirettamente dall’effetto che tale evento produce su un particolare ambiente: è un processo tale evento produce su un particolare ambiente: è un processo dinamico che implica il cambiamento reciproco del bambino e dinamico che implica il cambiamento reciproco del bambino e dell’ambiente sociale.dell’ambiente sociale.

• Questa prospettiva evidenzia quanto la ricerca sia andati avanti Questa prospettiva evidenzia quanto la ricerca sia andati avanti rispetto alla prospettiva tradizionale, che vedeva i genitori come rispetto alla prospettiva tradizionale, che vedeva i genitori come onnipotenti modellatori dello sviluppo dei propri figli.onnipotenti modellatori dello sviluppo dei propri figli.

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3.3. Prospettiva strutturale-organizzativaProspettiva strutturale-organizzativa (Cicchetti & Schneider-Rosen, 1986; (Cicchetti & Schneider-Rosen, 1986; Sroufe, 1979): “nonostante i fattori Sroufe, 1979): “nonostante i fattori storicamente distali e le influenze attuali storicamente distali e le influenze attuali vengano considerate entrambe vengano considerate entrambe importanti nel processo di sviluppo, si importanti nel processo di sviluppo, si considera la scelta attiva dell’individuo e considera la scelta attiva dell’individuo e l’auto-organizzazione come fattori che l’auto-organizzazione come fattori che esercitano un’influenza critica sullo esercitano un’influenza critica sullo sviluppo”.sviluppo”.

Prospettive di riferimentoProspettive di riferimento

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““I traumi sono sempre diversi poiché sopraggiungono I traumi sono sempre diversi poiché sopraggiungono in momenti differenti su strutture psichiche diverse”in momenti differenti su strutture psichiche diverse”

B. CyrulnikB. Cyrulnik

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Direzioni future nella ricercaDirezioni future nella ricerca

• E’ necessario esplicitare i criteri in base ai quali viene E’ necessario esplicitare i criteri in base ai quali viene operazionalizzata la resilienza e quindi quelli per operazionalizzata la resilienza e quindi quelli per misurare sia la competenza che l’avversità con cui essa misurare sia la competenza che l’avversità con cui essa si confronta;si confronta;

• il termine “resilienza” dovrebbe essere usato solo il termine “resilienza” dovrebbe essere usato solo quando ci si riferisce ad un processo o ad un fenomeno quando ci si riferisce ad un processo o ad un fenomeno di competenza di fronte ad avversità, mentre il termine di competenza di fronte ad avversità, mentre il termine di “ego-resilienza” dovrebbe essere usato quando ci si di “ego-resilienza” dovrebbe essere usato quando ci si riferisce ad uno specifico tratto di personalità;riferisce ad uno specifico tratto di personalità;

• è necessario sia specificare il campo in cui si evidenzia la è necessario sia specificare il campo in cui si evidenzia la resilienza, perché è evidente che bambini a rischio che resilienza, perché è evidente che bambini a rischio che eccellono in particolari campi possono avere problemi in eccellono in particolari campi possono avere problemi in altre competenze, sia selezionare i campi e i gradi di altre competenze, sia selezionare i campi e i gradi di competenza più rilevanti rispetto alla natura delle competenza più rilevanti rispetto alla natura delle avversità, sia eventualmente combinare diversi campi di avversità, sia eventualmente combinare diversi campi di adattamento piuttosto che esaminarli separatamente;adattamento piuttosto che esaminarli separatamente;

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Direzioni future nella ricercaDirezioni future nella ricerca

• studi longitudinali a breve termine e a lungo termine studi longitudinali a breve termine e a lungo termine sulla resilienza sono indispensabili perché la resilienza sulla resilienza sono indispensabili perché la resilienza è un costrutto evolutivo dinamico. Gli studi è un costrutto evolutivo dinamico. Gli studi longitudinali devono indagare sia la stabilità nel longitudinali devono indagare sia la stabilità nel tempo della resilienza sia l’abilità di individui tempo della resilienza sia l’abilità di individui precedentemente resilienti di “rimbalzare indietro” precedentemente resilienti di “rimbalzare indietro” dopo i periodi di difficoltà per raggiungere dopo i periodi di difficoltà per raggiungere l’adattamento resiliente precedente;l’adattamento resiliente precedente;

• è necessario prendere in considerazione i processi è necessario prendere in considerazione i processi psicologici, sociali e biologici/genetici in base ai quali psicologici, sociali e biologici/genetici in base ai quali possono variare i percorsi della resilienza possono variare i percorsi della resilienza (equifinalità), così come nei gruppi a rischio si possono (equifinalità), così come nei gruppi a rischio si possono evidenziare diversi esiti (multifinalità).evidenziare diversi esiti (multifinalità).

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Considerazioni Considerazioni metodologichemetodologiche

Gli studi sui fattori di resilienza e di Gli studi sui fattori di resilienza e di vulnerabilità hanno una validità se sono vulnerabilità hanno una validità se sono fondati su una valida teoria dello sviluppo fondati su una valida teoria dello sviluppo psichico e se valutano la complessità dei psichico e se valutano la complessità dei fenomeni considerati (multidimensionalità fenomeni considerati (multidimensionalità e circolarità eziologica). e circolarità eziologica).

In questo modo tali studi possono In questo modo tali studi possono contribuire ad approfondire sempre più la contribuire ad approfondire sempre più la teoria dello sviluppo psichico.teoria dello sviluppo psichico.

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Utilità e strategie di Utilità e strategie di interventointervento

Masten nel 1994 elenca quattro strategie Masten nel 1994 elenca quattro strategie di base mirate a questo scopo:di base mirate a questo scopo:

1.1.Ridurre la vulnerabilità dei bambini; Ridurre la vulnerabilità dei bambini;

2.2.Ridurre l’esposizione a situazioni stressanti Ridurre l’esposizione a situazioni stressanti

(ad esempio, offrendo servizi di (ad esempio, offrendo servizi di mediazione mediazione

a genitori in procinto di divorziare e a genitori in procinto di divorziare e riducendo,riducendo,

in tal modo, il loro conflitto);in tal modo, il loro conflitto); © N. Lalli, S. Ingretolli 2007

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Utilità e strategie di Utilità e strategie di interventointervento

3.3. Aumentare la disponibilità Aumentare la disponibilità di risorse per bambini a di risorse per bambini a rischio (ad esempio, rischio (ad esempio, mettendo al corrente gli mettendo al corrente gli insegnanti delle necessità insegnanti delle necessità dei bambini vulnerabili);dei bambini vulnerabili);

4.4. Mobilitare processi Mobilitare processi protettivi (ad esempio, protettivi (ad esempio, utilizzando servizi utilizzando servizi psicosociali di aiuto alla psicosociali di aiuto alla genitorialità).genitorialità).

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Per ulteriori approfondimenti è Per ulteriori approfondimenti è possibile consultare il sito possibile consultare il sito

www.nicolalalli.itwww.nicolalalli.itche contiene una sezione dedicata al che contiene una sezione dedicata al

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Grazie.Grazie.

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