il risicoltore (aprile 2015)

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MENSILE D’INFORMAZIONI AGRICOLE - INDUSTRIALI - COMMERCIALI www.enterisi.it - @EnteRisi Anno LVII - n. 4 Aprile 2015 NOVITÀ Alcune iniziative dell’Ente Nazionale Risi e del Centro Ricerche sul Riso di Castello d’Agogna Tanti progetti per migliorare la risicoltura Dal monitoraggio delle acque al potenziamento della qualità del cereale fino all’utilizzo del telerilevamento Uno studio per misurare l’incidenza delle coltivazioni di riso sulla qualità delle ac- que; la sperimentazione del progetto “Kellog’s Origins Farmer Programme”; la condivisione di esperienze e dati legati al progetto ER- MES. Sono tanti i fronti su cui è impegnato l’Ente Na- zionale Risi con i suoi di- rigenti e i tecnici del Centro Ricerche sul Riso di Castel- lo d’Agogna. E in questo numero de Il Risicoltore ve ne proponiamo alcuni. Progetto Watpad E’ evidente la necessità di colmare la mancanza di informazioni in merito all’in- cidenza della risicoltura sul- la qualità delle acque; in- fatti, è sempre più chiaro come il monitoraggio am- bientale rappresenta uno strumento inadeguato per il controllo del rischio di in- quinamento in mancanza di una precisa conoscenza dei processi e dei meccanismi che producono una certa concentrazione ambienta- le. Ecco perché Ente Na- zionale Risi e l’Università degli Studi del Piemonte Orientale con il Dipartimen- to di Scienze ed Innovazio- ne Tecnologica coordinati dall’Università degli studi di Milano con il Dipartimento di Scienze Agrarie e Am- bientali avente la funzione di capofila hanno parteci- pato lo scorso anno al ban- do di Fondazione Cariplo “Ricerca sull’inquinamento delle acque e per una cor- retta gestione della risorsa idrica” . Il progetto proposto, denominato WATPAD (WA- Ter impacts of PADdy en- vironment) si pone l’obiet- tivo di condurre, nel corso di due anni (campagne 2015-2016) in un’area risi- cola storica della Lomellina, un monitoraggio sistemati- co e continuo delle acque sia in termini di quantità che di qualità, attuando una ap- posita rete di misura e con- trollo. Progetto Origins Ha preso il via, con un corso di formazione svol- tosi lo scorso febbraio, il progetto “Kellog’s Origins Farmer Programme” . L’o- biettivo è quello di miglio- rare la qualità delle materie prime, i cereali, in modo sostenibile, garantendo al consumatore finale un ali- mento di alta qualità, sano e prodotto nel rispetto del- l’ambiente. Sono state, quindi, individuate quattro aziende che serviranno da modello per lo sviluppo del programma. In ciascuna azienda, i tecnici del ser- vizio assistenza dell’Ente Nazionale Risi definiranno, in accordo con il titolare, un piano colturale teso al rag- giungimento degli obiettivi di sostenibilità economica e ambientale in linea con quanto esposto nelle lezioni teoriche. Tale piano coltu- rale verrà applicato su una superficie di circa 10 ettari e sarà confrontato con la re- stante superficie aziendale a conduzione tradizionale, al fine di dimostrare la va- lidità delle buone pratiche agricole introdotte. Progetto ERMES Nei giorni scorsi, a Va- lencia, si è svolto il primo meeting di questo progetto, finanziato dall’Unione Euro- pea, che vede protagonista anche l’Ente Nazionale Risi. Obiettivo di ERMES è di realizzare servizi dedicati al settore risicolo, integrando dati ottenuti con il teleri- levamento e con le osser- vazioni di campo per ela- borare modelli in grado di fornire informazioni sullo stato delle colture, sul ri- schio di sviluppo di malattie, sulla produzione... Alle pag. 3, 6 e 7 L’Ente Nazionale Risi intende proce- dere alla vendita a mezzo trattativa pri- vata dei seguenti immobili: • lotto1 – magazzino di Palestro (PV), v. per Robbio n. 25, valore periziato 254.830,00 • lotto 2 – magazzino di Desana (VC), c.so Garibaldi n. 54, valore periziato € 480.000,00 • lotto 3 – magazzino di Casalvolone (NO), v. Roma n. 128, valore periziato € 740.000,00 Le offerte dovranno pervenire entro le ore 12,30 del giorno 05/05/2015. Il Disciplinare di vendita è scaricabile dal sito web dell’Ente www.enterisi.it, sezione bandi e avvisi, oppure può es- sere richiesto, come pure la documen- tazione riguardante gli immobili in ven- dita, alla sede centrale dell’Ente Na- zionale Risi (v. San Vittore n. 40 – 20123 Milano o [email protected] si.it o fax 02 86 55 03). Per ulteriori informazioni: Ufficio Affari Generali dell’Ente ([email protected] o tel. 02 88 55 111). Avviso di vendita . Oldani, il suo risotto “pop” per l’Expo 2015 L’ideatore della cucina pop si racconta a “Il Risicoltore” . Lo chef Davide Oldani spiega sulle nostre colonne la singolare ricetta (“Zafferano e riso alla Milanese d’O Expo 2015) che ha ideato per l’esposizione milanese: «Si tratta di un alleggerimento del classico risotto allo zafferano, di cui è parente stretto. E’ un piatto che punta alla va- lorizzazione del lavoro dei contadini e della filiera ali- mentare. Gli ingredienti che gli danno vita sono solo tre: riso, acqua e zafferano. E lo zafferano, da sempre spezia preziosa e cara, è in questo caso a “chilometro zero”: la varietà scelta è coltivata e lavorata da una piccola azienda agroalimentare di Varedo, poco a nord di Milano». A pag. 13 Erbicidi, autorizzati pretilaclor e propanile Hanno ottenuto l’uso in deroga per 120 giorni, dal 1° aprile al 29 luglio, contro le infestanti divenute resistenti Dopo il triciclazolo, hanno otte- nuto l’autorizzazione eccezionale al- tri importanti prodotti per il diserbo del riso. Il Ministero della Salute ha, infatti, autorizzato in deroga per 120 giorni prodotti a base di pretilaclor e propanile per rende- re più agevole il con- trollo delle infestanti resistenti che conti- nuano a diffondersi nella coltivazione ri- sicola. Il propanile è ormai da tempo sog- getto a deroghe che ne consentono l’im- piego per un periodo limitato, ovvero 120 giorni all’anno, mentre il pretilachlor beneficerà del- l’uso d’emergenza, sempre per 120 giorni, per il secondo anno. Questi prodotti, grazie ai loro meccanismi d’azione (MoA) differenti rispetto agli altri prodotti di post-emergenza su riso, permettono di ottenere buo- ni risultati nel contenimento delle popolazioni di infestanti divenute re- sistenti. Il propanile è utile in par- ticolare contro Cyperus difformis, Schoenoplectus mucronatus, Bolbo- schoenos mariti- mus, Alisma planta- go-aquatica, Alisma lanceolata, Amman- nia spp., Bidens spp. ed altre infestanti monocotiledoni e di- cotiledoni, nei primi stadi del loro svilup- po. Il pretilachlor, invece, agisce ini- bendo il processo di mitosi durante la divisione cellulare e sarà utile per il controllo di alismatacee, ciperacee e giavoni. A pag. 8 . PMA, import inarrestabile Le importazioni di riso dai Paesi Meno Avanzati continuano a crescere: e se quelle provenienti dalla Cambogia hanno rallentato, quelle del Myanmar hanno subito un incremento esorbi- tante. Infatti, da settembre 2014 a febbraio 2015 l’import dell’Unione eu- ropea di riso semilavorato e lavorato dai PMA è risultato in aumento del 3% rispetto allo stesso periodo della cam- pagna 2013/2014, mentre un mese fa si registrava un volume in linea con quello della campagna precedente. Le importazioni dalla Cambogia, che coprono il 78% delle importazioni dai PMA, evidenziano un calo dell'11% rispetto a un anno fa, mentre le im- portazioni dal Myanmar, che rappre- sentano il 19% del volume totale im- portato dai PMA, risultano in aumento del 188% rispetto all’anno scorso. A pag. 9 Con D.M. n. 2843 del 19/03/2015 il Ministro delle po- litiche agricole alimentari e fo- restali Maurizio Martina ha no- minato, per la durata non su- periore a sei mesi e comunque non oltre la nomina del Presi- dente e degli organi di ordinaria amministrazione, il dott. Paolo Carrà, Commissario straordinario dell’Ente con i poteri di ordinaria e straordinaria am- ministrazione. Considerato che la decadenza dell’in- carico del Presidente (legale rappresentante dell’Ente) e del Consiglio di Amministrazione costituisce elemento che ricade negativamente sull’operatività funzionale del- l’Ente stesso e quindi sul perseguimento dei fini isti- tuzionali, il commissariamento si è reso necessario per evitare la stasi dell’attività istituzionale. Carrà commissario dell’ENR

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Anno LVIII n. 4 Mensile di informazioni agricole industriali e commerciali sul RISO dell'Ente Nazionale Risi

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Page 1: Il Risicoltore (aprile 2015)

MENSILE D’INFORMAZIONI AGRICOLE - INDUSTRIALI - COMMERCIALI

www.enterisi.it - @EnteRisi

Anno LVII - n. 4 Aprile 2015

NOVITÀ Alcune iniziative dell’Ente Nazionale Risi e del Centro Ricerche sul Riso di Castello d’Agogna

Tanti progetti permigliorare la risicolturaDal monitoraggio delle acque al potenziamento della qualità del cereale fino all’utilizzo del telerilevamento

Uno studio per misurarel’incidenza delle coltivazionidi riso sulla qualità delle ac-que; la sperimentazione delprogetto “Kellog’s OriginsFarmer Programme”; lacondivisione di esperienzee dati legati al progetto ER-MES. Sono tanti i fronti sucui è impegnato l’Ente Na-zionale Risi con i suoi di-rigenti e i tecnici del CentroRicerche sul Riso di Castel-lo d’Agogna. E in questonumero de Il Risicoltore vene proponiamo alcuni.

Progetto WatpadE’ evidente la necessità

di colmare la mancanza diinformazioni in merito all’in-cidenza della risicoltura sul-la qualità delle acque; in-fatti, è sempre più chiarocome il monitoraggio am-bientale rappresenta unostrumento inadeguato per ilcontrollo del rischio di in-quinamento in mancanza diuna precisa conoscenza dei

processi e dei meccanismiche producono una certaconcentrazione ambienta-le. Ecco perché Ente Na-zionale Risi e l’Universitàdegli Studi del PiemonteOrientale con il Dipartimen-to di Scienze ed Innovazio-ne Tecnologica coordinatidall’Università degli studi diMilano con il Dipartimentodi Scienze Agrarie e Am-bientali avente la funzionedi capofila hanno parteci-pato lo scorso anno al ban-

do di Fondazione Cariplo“Ricerca sull’inquinamentodelle acque e per una cor-retta gestione della risorsaidrica”. Il progetto proposto,denominato WATPAD (WA-Ter impacts of PADdy en-vironment) si pone l’obiet-tivo di condurre, nel corso did ue ann i ( c ampagne2015-2016) in un’area risi-cola storica della Lomellina,un monitoraggio sistemati-co e continuo delle acquesia in termini di quantità che

di qualità, attuando una ap-posita rete di misura e con-trollo.

Progetto OriginsHa preso il via, con un

corso di formazione svol-tosi lo scorso febbraio, ilprogetto “Kellog’s OriginsFarmer Programme”. L’o-biettivo è quello di miglio-rare la qualità delle materieprime, i cereali, in modosostenibile, garantendo alconsumatore finale un ali-

mento di alta qualità, sano eprodotto nel rispetto del-l’ambiente. Sono state,quindi, individuate quattroaziende che serviranno damodello per lo sviluppo delprogramma. In ciascunaazienda, i tecnici del ser-vizio assistenza dell’EnteNazionale Risi definiranno,in accordo con il titolare, unpiano colturale teso al rag-giungimento degli obiettividi sostenibilità economica eambientale in linea con

quanto esposto nelle lezioniteoriche. Tale piano coltu-rale verrà applicato su unasuperficie di circa 10 ettari esarà confrontato con la re-stante superficie aziendalea conduzione tradizionale,al fine di dimostrare la va-lidità delle buone praticheagricole introdotte.

Progetto ERMESNei giorni scorsi, a Va-

lencia, si è svolto il primomeetingdi questoprogetto,finanziato dall’Unione Euro-pea, che vede protagonistaanche l’Ente Nazionale Risi.Obiettivo di ERMES è direalizzare servizi dedicati alsettore risicolo, integrandodati ottenuti con il teleri-levamento e con le osser-vazioni di campo per ela-borare modelli in grado difornire informazioni sullostato delle colture, sul ri-schio di sviluppo dimalattie,sulla produzione...

Alle pag. 3, 6 e 7

L’Ente Nazionale Risi intende proce-dere alla vendita a mezzo trattativa pri-vata dei seguenti immobili:

• lotto1 –magazzino di Palestro (PV), v.per Robbio n. 25, valore periziato €254.830,00

• lotto 2 – magazzino di Desana (VC),c.so Garibaldi n. 54, valore periziato €480.000,00

• lotto 3 – magazzino di Casalvolone(NO), v. Roma n. 128, valore periziato €740.000,00

Le offerte dovranno pervenire entro le

ore 12,30 del giorno 05/05/2015.Il Disciplinare di vendita è scaricabile

dal sito web dell’Ente www.enterisi.it,sezione bandi e avvisi, oppure può es-sere richiesto, come pure la documen-tazione riguardante gli immobili in ven-dita, alla sede centrale dell’Ente Na-zionale Risi (v. San Vittore n. 40 – 20123Milano o [email protected] o fax 02 86 55 03).

Per ulteriori informazioni: Ufficio AffariGenerali dell’Ente ([email protected] otel. 02 88 55 111).

Avviso di vendita

.

Oldani, il suo risotto “pop” per l’Expo 2015L’ideatore della cucina pop si racconta a “Il Risicoltore”.

Lo chef Davide Oldani spiega sulle nostre colonne lasingolare ricetta (“Zafferanoe riso allaMilanesed’OExpo2015) che ha ideato per l’esposizionemilanese: «Si trattadi un alleggerimento del classico risotto allo zafferano, dicui è parente stretto. E’ un piatto che punta alla va-lorizzazione del lavoro dei contadini e della filiera ali-mentare. Gli ingredienti che gli danno vita sono solo tre:riso, acqua e zafferano. E lo zafferano, da sempre speziapreziosa e cara, è in questo caso a “chilometro zero”: lavarietà scelta è coltivata e lavorata da una piccola aziendaagroalimentare di Varedo, poco a nord di Milano».

A pag. 13

Erbicidi, autorizzati pretilaclor e propanileHanno ottenuto l’uso in deroga per 120 giorni, dal 1° aprile al 29 luglio, contro le infestanti divenute resistenti

Dopo il triciclazolo, hanno otte-nuto l’autorizzazione eccezionale al-tri importanti prodotti per il diserbodel riso. Il Ministero della Salute ha,infatti, autorizzato in deroga per 120giorni prodotti a base di pretilaclor epropanile per rende-re più agevole il con-trollo delle infestantiresistenti che conti-nuano a diffondersinella coltivazione ri-sicola. Il propanile èormaida temposog-getto a deroghe chene consentono l’im-piegoperunperiodolimitato, ovvero 120 giorni all’anno,mentre il pretilachlor beneficerà del-l’uso d’emergenza, sempre per 120giorni, per il secondo anno. Questiprodotti, grazie ai loro meccanismid’azione (MoA) differenti rispetto

agli altri prodotti di post-emergenzasu riso, permettono di ottenere buo-ni risultati nel contenimento dellepopolazioni di infestanti divenute re-sistenti. Il propanile è utile in par-ticolare contro Cyperus difformis,

Schoenop lec tusmucronatus, Bolbo-schoenos marit i-mus, Alisma planta-go-aquatica, Alismalanceolata, Amman-nia spp.,Bidensspp.ed altre infestantimonocotiledoni e di-cotiledoni, nei primistadi del loro svilup-

po. Il pretilachlor, invece, agisce ini-bendo il processo di mitosi durantela divisione cellulare e sarà utile per ilcontrollo di alismatacee, ciperaceee giavoni.

A pag. 8 . .

PMA, importinarrestabileLe importazioni di riso dai Paesi

Meno Avanzati continuano a crescere:e se quelle provenienti dalla Cambogiahanno rallentato, quelle del Myanmarhanno subito un incremento esorbi-tante. Infatti, da settembre 2014 afebbraio 2015 l’import dell’Unione eu-ropea di riso semilavorato e lavoratodai PMAè risultato in aumento del 3%rispetto allo stesso periodo della cam-pagna 2013/2014, mentre un mese fasi registrava un volume in linea conquello della campagna precedente.

Le importazioni dalla Cambogia, checoprono il 78% delle importazioni daiPMA, evidenziano un calo dell'11%rispetto a un anno fa, mentre le im-portazioni dal Myanmar, che rappre-sentano il 19% del volume totale im-portato dai PMA, risultano in aumentodel 188% rispetto all’anno scorso.

A pag. 9

Con D.M. n . 2843 de l19/03/2015 il Ministro delle po-litiche agricole alimentari e fo-restali Maurizio Martina ha no-minato, per la durata non su-periore a sei mesi e comunquenon oltre la nomina del Presi-dente e degli organi di ordinariaamministrazione, il dott. PaoloCarrà, Commissario straordinariodell’Ente con i poteri di ordinaria e straordinaria am-ministrazione. Considerato che la decadenza dell’in-carico del Presidente (legale rappresentante dell’Ente) edel Consiglio di Amministrazione costituisce elementoche ricade negativamente sull’operatività funzionale del-l’Ente stesso e quindi sul perseguimento dei fini isti-tuzionali, il commissariamento si è reso necessario perevitare la stasi dell’attività istituzionale.

Carrà commissario dell’ENR

Page 2: Il Risicoltore (aprile 2015)

2 APRILE 2015

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Page 3: Il Risicoltore (aprile 2015)

TECNICA APRILE 2015 3

PROGETTO WATPAD Finanziato dalla Fondazione Cariplo, misurerà l’incidenza delle coltivazioni sulla qualità delle acque

Risicolturaeambiente, un rapportodavalutareOccorre una precisa conoscenza dei processi e dei meccanismi che producono forme di inquinamentoS. Silvestri, M. Romani, E. Mi-niotti, D.Tenni (Ente NazionaleRisi), A. Facchi (Università de-gli Studi di Milano), M. Man-fredi (Università degli Studi delPiemonte Orientale)

L'Italia è il produttore lea-der di riso in Europa, conoltre la metà della produ-zione complessiva e un altolivello qualitativo delle pro-duzioni. La più importanteregione di coltivazione delriso consiste nella porzionenord occidentale della pia-nura Padana, a cavallo tra laLombardia e il Piemonte(più di 200.000 ettari, pari al92% della superficie risi-cola italiana). Sebbene lafunzione principale della ri-sicoltura sia quella di pro-durre riso, il funzionamentoe la sostenibilità del com-plesso agro-ecosistema“risaia” sono sempre piùconnessi a temi di grandeattualità in materia di ge-stione delle risorse naturali,quali il consu-mo di risorsaidrica e la tu-t e l a d e l l astessa dall’in-quinamento.A causa delpa r t i c o l a r eme t odo d icoltivazioneadottato per ilriso, che tra-dizionalmen-te prevede la sommersionedei campi prima della se-mina fino quasi alla rac-colta, la risicoltura richiedeingenti quantità di acqua,acqua che però viene riu-tilizzata più volte prima dicontribuire a rimpinguare lafalda. Inoltre, così come glialtri cereali principali, il risorichiede una grande quan-tità di input chimici, rap-presentati in particolare dafertilizzanti e pesticidi chese non utilizzati al meglio, inun ambiente particolare co-

me quello della risaia som-mersa, possono senza dub-bio costituire una fonte diinquinamento per le acquesuperficiali e sotterraneeoltre ad aumentare i costi.Questi composti, fonda-mentali per ottenere pro-duzioni soddisfacenti, pos-sono infatti essere lisciviatinelle acque sotterranee eraggiungere, tramite il de-flusso superficiale, quelledi superficie.

Il rapporto tra risicoltura equalità delle acque

Appare evidente la ne-cessità di colmare la man-canza di informazioni in me-rito all’incidenza della risi-coltura sulla qualità delleacque; infatti, è sempre piùchiaro come il monitorag-gio ambientale rappresentauno strumento inadeguatoper il controllo del rischio diinquinamento in mancanzadi una precisa conoscenzadei processi e dei mec-

canismi chep r o d u c o nou n a c e r t aconcentrazio-ne ambienta-le. In partico-lare, a scopogestionale, èe s s en z i a l econoscere ,oltre ai livelliambientali diun determi-

nato contaminante, le cau-se che lo hanno prodottoper potere intervenire su diesse. Inoltre, è necessariodisporre di strumenti per laprevisione della contamina-zione ambientale e per po-tere, dunque, pianificareadeguati interventi di pre-venzione e non soltanto dirisanamento a posteriori.

Un progetto sostenutodalla Fondazione Cariplo

Al fine di costituire uncomplesso di dati e infor-

mazioni utili per difenderela coltivazione del riso difronte alle normative am-bientali sempre più limi-tanti, Ente Nazionale Risi el’Università degli Studi delPiemonte Orientale con ilDipartimento di Scienze edInnovazione Tecnologicacoordinati dall’Universitàdegli studi di Milano con ilDipartimento di ScienzeAgrarie e Ambientali aven-te la funzione di capofilahanno partecipato lo scor-so anno al bando di Fon-dazione Cariplo “Ricercasull’inquinamento delle ac-que e per una corretta ge-stione della risorsa idrica”.

Il progetto proposto, de-nominato WATPAD (WATerimpacts of PADdy environ-ment), dopo una lunga pro-cedura di valutazione com-parativa fra la moltitudine dialtri progetti presentati hasuperato le selezioni ed èstato approvato il finanzia-mento da parte di Fonda-zione Cariplo.

Il progetto WATPAD sipone l’obiettivo di condur-re, nel corso di 2 anni (cam-

pagne 2015-2016) in un’a-rea risicola storica della Lo-mellina, un monitoraggiosistematico e continuo del-le acque sia in termini diquantità che di qualità, at-tuando una apposita rete dimisura e controllo. L’ap-proccio utilizzato sarà mul-tiscala, in quanto verrannoconsideratealcune came-re di risaia, larete irrigua diuna i n t e r aporzione diazienda agri-cola e un di-stretto i rr i-guo. Inoltre,la ricerca avràcaratteremul-tidisciplinarecioè verranno consideraticontemporaneamente ilconsumo idrico alle diversescale spaziali e l’impattodella risaia sulla qualità del-le acque.

Gli obiettivi del progettoIn particolare, gli obiettivi

specifici che il progetto sipone sono i seguenti:

• Quantificazione dei ter-mini del bilancio idrico alcrescere della scala spa-ziale (campo, azienda) percalcolare l'efficienza di uti-lizzo dell'acqua per ogni do-minio spaziale e identifi-care i fattori chiave che in-fluenzano le perdite ad ognilivello. Questo obiettivo sa-

rà raggiuntoutilizzando inmodo con-giunto senso-r i s t i c aagroambien-tale per la mi-sura in conti-nuo dei flussiidrici e mo-d e l l a z i o n eidrologica.

• Misuradelle concentrazioni di nu-trienti (fosforo e azoto), pe-sticidi, metalli pesanti e in-quinanti emergenti nelleacque superficiali in ingres-so e in uscita da ciascundominio spaziale e nelle ac-que di falda. L'analisi deirisultati sarà supportatodall'uso di metodi statisticimultivariati avanzati.

• Studio di nuovi con-taminanti emergenti, quali iprodotti di degradazione dinuovi pesticidi. Tale ricercaverrà eseguita effettuandodapprima un esperimentodi laboratorio che consiste-rà nel simulare la fotode-gradazione di alcuni pesti-cidi selezionati di largo uso,al fine di identificare e ca-ratterizzare i prodotti di de-gradazione risultanti dall'in-terazione della sostanzaoriginaria con l'ambiente(per la presenza di lucesolare, pH, batteri, ecc.) at-traverso lo sviluppo di unmetodo HPLC – HRMS (Hi-gh Performance LiquidChromatography - High Re-solution Mass Spectrome-try). Il metodo sviluppatosarà poi utilizzato per l'a-nalisi dei campioni di acquaprelevati in campo al fine dideterminare la concentra-zione dei prodotti di de-gradazione presenti.

• Calcolo dei carichi totalidi inquinanti persi nelle ac-que superficiali ad ogni sca-la spaziale. Per fare questoverranno utilizzate le con-centrazioni dei compostimisurate in ingresso e usci-ta alle diverse scale spazialie i corrispondenti flussi idri-ci monitorati. Per quantoriguarda le acque sotter-ranee, l’impatto della risi-coltura verrà valutato sullabase dalle concentrazionirilevate nella soluzione cir-colante del suolo a varieprofondità e nella falda.

• Valutazione del ruoloche le pratiche agronomi-che giocano sulla conta-minazione/protezione delleacque (nel corso del 1°anno di sperimentazione) eproposta e sperimentazio-ne in campo di nuove pra-tiche per ridurre il rilascio disostanze inquinanti nelleacque superficiali e sotter-ranee (nel corso del 2° an-no di sperimentazione).

tE’ necessario disporre

di strumentiper la previsione

della contaminazioneambientale e poterpianificare adeguati

interventi di prevenzione

tTra gli obiettivi,

la precisa misurazionedelle concentrazionidi nutrienti, pesticidi,

metalli pesantie inquinanti emergentinelle acque superficiali

Viale Forlanini, 40 - BALZOLA (AL) - Tel. 0142.80.41.55 - Fax 0142.80.39.35www.biani.it - [email protected]

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Page 4: Il Risicoltore (aprile 2015)

TECNICA4 APRILE 2015

SPECIALE ANALISI Al Centro Ricerche sul Riso si effettua la sua determinazione utilizza

Come si misura il contenutoQuesto parametro interessa tutta la filiera, dall’agricoltore/produttore, al trasformatore (

C. Simonelli* - M. Cormegna*

Si prende in considera-zione, in questo numero deIl Risicoltore, un parametrofondamentale per la com-mercializzazione e la con-servazione del riso e di tuttii cereali. Stiamo parlandodel contenuto di acqua pre-sente nel granello, che vie-ne comunemente definitocome “percentuale di umi-dità”. Questo parametro in-teressa tuttala filiera del ri-so: a partiredall’agricolto-re/produtto-re, all’acqui-rente/trasfor-matore (indu-stria) a chi locommercia-lizza e, quindi,anche a chi loacquista e lo cucina, l’uten-te finale, il consumatore.

In cosa consiste?L’umidità del riso è un

parametro analitico che bi-sognerebbe sempre cono-scere e che può essere de-terminato con diverse fina-lità: essenzialmente per ra-gioni di salubrità, in quantoè uno dei principali fattoriche influenza la conserva-zione, ma, non secondaria-mente, anche per la qualitàmerceologica del granello eper la definizione del prezzonelle contrattazioni.

Per capire l’importanza diquesto parametro, bisognaaver ben chiaro che unamassa di cereale è, sostan-zialmente, un insieme vi-

vente: principalmente se-mi, ma anche, funghi, bat-teri, insetti e roditori. Il con-trollo della crescita di questiorganismi è alla base di unacorretta conservazione.

Il fattore più critico per laconservazione è proprio l'u-midità che, insieme allatemperatura, condizionapesantemente la crescitadelle muffe (sempre pre-senti, anche se in forma dispore, nei cereali). Ogni

specie di fun-go, ad esem-pio, ha unasua umiditàminima di svi-luppo. In ge-nerale, i ce-reali con umi-dità sotto il14,5% posso-n o e s s e r ec o n s e r va t i

per lunghi periodi senza evi-denti danni dovuti ai micror-ganismi. Superata questasoglia, lo sviluppo dellemuffe accelera, in quanto laloro stessa crescita porta aun aumento dell'umidità edella temperatura, e unavolta che l'umidità relativa,dell'aria interstiziale tra igranelli, supera il 90%, ini-ziano a svilupparsi anche ibatteri. La presenza di in-setti e altri animali è poidannosa, non solo per ildanno diretto che possonoarrecare al prodotto, ma an-che per l'aumento d'umi-dità che le loro attività vitalicomportano.

Perché si determina?L’umidità può essere de-

terminata sul riso in tutte lesue forme: risone, semi-greggio, lavorato, parboi-led, farine e anche sui sot-toprodotti.

Un’accurata misura del-l’umidità del risone è im-portante durante le fasi diraccolta, essiccazione,stoccaggio e nei successivipassaggi di lavorazione in-dustriale. E’ sempre neces-sario, ad esempio, speci-ficare il tenore di umiditàper rispettare i requisiti mi-nimi del Regolamento Eu-ropeo per la gestione delrisone da parte degli Or-ganismi di intervento. Ilcontenuto di umidità è fre-quentemente riportato trale specifiche inserite nei

contratti privati di commer-cializzazione.

Per il nostro laboratorio,inoltre, è essenziale cono-scere il contenuto di umi-dità del riso, per poter for-nire il risultato di alcune al-tre analisi come, ad esem-pio, quelle dei costituenti(proteine, amilosio, grassi,ecc..), riferito al peso seccodel campione. Vi sono, poi,analisi i cui risultati possonoessere influenzati dall’umi-dità del campione (es. ana-lisi di collosità e consisten-za) e, pertanto, questa vamisurata per verificare serientra nei valori previsti.

Infine, per il riso confe-zionato, un aspetto su cui ilconsumatore è particolar-

mente sensibile è quelloche riguarda la conserva-bilità; e per questo, ripor-tare in etichetta il tenore diumidità aumenta la suaconsapevolezza.

Come si determina?Il contenuto di umidità

nel riso è definito come ilrapporto tra il peso dell’ac-qua (che può essere rimos-sa senzamodificare la strut-tura chimica del granello) e ilpeso iniziale del campione,moltiplicato cento, espres-so quindi come: g/100g.

Per la determinazioneanalitica esistono numero-se metodologie riportate innorme nazionali o interna-zionali (AACC, AOAC, ISO,

UNI), che possono esseredifferenziate in metodi di-retti o indiretti. Nei metodidiretti l’acqua contenuta nelriso viene rimossa comple-tamente e il riso “secco”viene pesato; questo tipo dideterminazione è distrutti-va, relativamente costosa,non rapida e richiede ope-ratori qualificati, ma ha ilvantaggio che il risultato èpreciso ed esatto. Nei me-todi indiretti, invece, ven-gono sfruttate alcune pro-prietà del riso quali, adesempio, la conducibilità ola capacità dielettrica, perrisalire al contenuto di umi-dità; sono tecniche rapide esemplici da impiegare, manecessitano sempre di una

Ecco una seriedi strumentiusati per misu-rare l’umiditànel riso: da si-nistra, stufa ta-rata con venti-lazione variabi-le e termobi-lancia con ma-cinino. Nellapagina a fian-co, sistemi dimacinazionedel laboratorio

tE’ importante conoscerloper ragioni di salubrità,

in quanto è unodei principali fattori

che influenzala conservazione

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Page 5: Il Risicoltore (aprile 2015)

TECNICA APRILE 2015 5

ando un metodo diretto, secondo la Norma ISO 712:2009

di umidità nel riso(industria), a chi lo commercializza fino al consumatore

taratura iniziale di riferimen-to con i metodi diretti eforniscono risultati menoaccurati.

Analogamente, le appa-recchiature utilizzate posso-no essere divise in due clas-si: le stufe tarate (figura 1) ele termobilance (figura 2),per le misurazioni dirette; imisuratori di umidità (con-duttimetri, capacimetri,N.I.R., sonde portatili, ecc..)per le misure rapide indi-rette.

Nei metodi diretti, conl’ausilio di stufe ventilate ocon radiazione infrarossa(termobilancia), l’umiditànei grani viene rimossa per

essiccamento a una spe-cifica temperatura e per undato tempo. Questa moda-lità analitica, come già det-to, è rigorosa e fornisce ri-sultati precisi e accurati.

Utilizzando, viceversa, imisuratori di umidità, si hauna stima del valore di umi-dità, con una precisione chevaria a seconda del principiocon cui lavora lo strumentoe della messa a punto pre-liminare.

Il nostro laboratorio ef-fettua la determinazionedell’umidità utilizzando unmetodo diretto, secondo laNorma ISO 712:2009 cheprevede: preliminare maci-

nazione del campione a gra-nulometria definita (figura3), mediante l’utilizzo di unmacinino che non sviluppicalore, essicazione in stufaventilata, tarata alla tempe-ratura di 130-133°C, con untempo di essicazione di dueore.

Per garantire elevati stan-dard qualitativi ai propriclienti, il laboratorio ha ac-creditato (con Accredia) ta-lemetodica analitica sul riso(semigreggio, lavorato par-boiled e non e suoi sot-toprodotti) e attua periodi-camente tutti i processi dicontrollo qualità (utilizzo dimateriali di riferimento,

mantenimento della quali-fica del personale, parteci-pazione a test collaborativie ri-validazione con cadenzaperiodica).

…alcuni risultatiAl fine di valutare i ri-

sultati relativi all’utilizzo didiversi sistemi per la de-terminazione dell’umidità(stufa, termobilancia, misu-ratore automatico) sonostati analizzati 16 campionidi riso con ciascuna tecnica.I campioni sono costituiti dariso parboiled e da risone; irisultati sono visualizzati nelGrafico 1. E’ possibile no-tare come, rispetto al dato

ottenuto con il metodo di-retto (ISO 712) con stufaventilata, il misuratore au-tomatico fornisca sempreuna sovrastima del valore diumidità, che va da un mi-nimo di 0.13% a un mas-simo di 5.18%, evidenzian-do che il sistema automa-tico necessita di una piùrigorosamessa a punto concampioni di riferimento,analizzati con metodo diret-to. I valori di umidità de-terminati mediante termo-bilancia, invece, concorda-no abbastanza bene conquelli ottenuti con l’essica-mento in stufa, in quanto ledifferenze tra i due metodi

risultano inferiori a 1 C°.

…per approfondirel’argomento

• AA.VV. (2008) “Il Riso”.Collana Coltura & Cultura,Bayer CropScience. Ed.Script, Bologna.

• P. Ravi, T. Venkatacha-lam, V. Palanisamy (2014).“Fourier transform near-in-frared spectroscopy fornondestructive and rapidmeasurement of moisturecontent of paddy”, Agr. Eng.(2014/3), 31-40.

* Ente Nazionale Risi -Laboratorio Chimico

Merceologico (CentroRicerche sul Riso)

0,002,004,006,008,00

10,0012,0014,0016,0018,0020,00

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16campione

stufa - ISO 712 sistema automatico termobilanciaUmidità

(g/100

g)

GRAFICO 1 – UMIDITÀ DETERMINATA SU 16 CAMPIONI DI RISO

“L’erbicida che cercavamo,adesso c’è!”

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Page 6: Il Risicoltore (aprile 2015)

TECNICA6 APRILE 2015

L’INIZIATIVA E’ stato proposto dalla multinazionale del settore alimentare Kellogg all’Ente Nazionale Risi

Il progetto Origins per la nostra risicolturaSono state individuate quattro aziende che serviranno da modello per lo sviluppo del programmaTenni D., Miniotti E.,Beltarre G., Silvestri S.,Romani M., Caresana C.

Kellogg, nota multinazio-nale globale leader nella pro-duzione di alimenti per la pri-ma colazione, snacks e bi-scotti a base di cereali, nelgennaio 2013 ha avviato inEuropa il progetto “Kellogg'sOrigins Farmer Programme”.Con questa importante ini-ziativa, Kellogg si pone l’in-tento di migliorare la qualitàdellematerie prime, i cereali,in modo sostenibile, garan-tendo al consumatore finaleun alimento di alta qualità,sano e prodotto nel rispettodell’ambiente. Oltre a ciò, ilmiglioramento dell’efficien-za e dell’utilizzo delle risorse,congiuntamente alla nonsemplice sfida di incremen-tare la produttività delleaziende cerealicole europeesono tra i principali obiettividel progetto Origins, che inquesto modo vuole ancheaiutare gli agricoltori ad au-mentare il profitto. Non diminore importanza, la pro-posta di Kellogg è rivolta apreservare la biodiversità eproteggere gli habitat natu-rali in cui sonocoltivati i ce-reali.

Il progettoO r i g i n s h aconsiderato ilcomparto risi-co lo in iz ia l-mente in Spa-gna, nel Deltadel Ebro, epoiché in quelcontesto sonostati raggiuntirisultati eccel-lenti, la multi-nazionale ha proposto di av-viareun’iniziativa adattata an-che per l’Italia. Kellogg ha,quindi, invitato l’Ente Nazio-nale Risi a collaborare per losviluppo del progetto sul ter-ritorio risicolo italiano, in ac-cordo con gli obiettivi e lestrategie della società. L’in-tenzione di Kellogg è quelladi avviare un programma didiffusione delle migliori pra-tiche agricole tra i risicoltoriitaliani in una sorta di disci-plinare di produzione a ca-rattere volontario, in cui ven-gano coinvolte anche le ri-

serie che già forniscono lamultinazionale.

La presentazionePer questomotivoRichard

Burkinshaw, responsabiledel progetto Origins in Eu-ropa, nonché responsabileKellogg per la sostenibilitàaziendale, lo scorso gennaio,presso il Centro Ricerche sulRiso di Castello d’Agogna, hapresentato il progetto alle fi-gure coinvolte. Tecnici e ri-cercatori dell’Ente NazionaleRisi coordinati da Marco Ro-

mani, insiemea l l e r i se r i escelte da Kel-logg (Euricom,Mundi Riso –Gruppo EbroFoods) e a unristretto nu-merodi risicol-tor i indicatidalle stesse ri-serie, si sonoincontrati perapprendere econcordare lelinee guida di

questo nuovo percorso. Sa-ranno proprio questi agricol-tori i pionieri del progettoOri-gins in Italia, che avrà inizio apartire dalla campagna 2015,in quello che sarà il suoprimoanno nel nostro Paese. Essidovranno, perciò, rappresen-tare un modello anche per lealtre aziende agricole chevorranno avvicinarsi all’inizia-

tiva nel prossimo futuro.

Lo sviluppoIl progetto si articola so-

stanzialmente in tre fasi:• corsodi formazionesulle

migliori pratiche agricole• attuazione delle migliori

pratiche agricole in aziendepilota

• elaborazione dei dati edivulgazione dei risultati.

Nella prima fase, conclu-sasi nel mese di febbraio,circa venti agricoltori sceltidalle riserie hanno seguitoun corso di formazione di 5lezioni teorichepresso il Cen-tro Ricerche sul Riso di Ca-stello d’Agogna. I ricercatoridel Centro Ricerche hannoaffrontato le principali tema-tiche inerenti la coltivazionedel riso, indicando le solu-zioni per gestire al meglio lacoltura nel rispetto dell’am-biente. Gli argomenti hannoriguardato:

• la fertilizzazione della ri-

saia;• l’agricoltura di precisio-

ne;• l’effetto delle operazioni

di pre e post raccolta sullaresa del riso alla lavorazione;

• le tecnichedi seminaedigestione di acqua e conta-minanti;

• la qualità della semen-te;

• la gestione delle infe-stanti;

• la difesa della coltura dal-le patologie.

Infine, l’ultima lezione èstata tenuta dal professorPaolo Balsari dell’Universitàdegli Studi di Torino, che hatenuto un seminario incen-trato sulla legislazione, imac-chinari e le pratiche miglioriper la protezione delle col-ture.

Oltre alle lezioni teoriche,gli interessati hanno avuto lapossibilità di approfondire letematiche trattateconsultan-do il materiale didattico pre-

sentato durante il corso diformazione, che è disponi-bile sul sitowww.enterisi.it eaccessibile a tutti liberamen-te.

Laprima fasesi èconclusacon un bilancio sicuramentepositivo, dal momento che èstata riscontrataun’eccellen-te partecipazione di agricol-tori e rappre-sentanti delleriserie a tuttele lezioni, lecui tematichehanno eviden-temente su-scitato un for-te interesse.Ciò è emersoanche dal grannumero di domande e in-terventi sugli argomenti trat-tati, oltre che dalle risposteestremamente positive aiquestionari di soddisfazionedelle lezioni che venivanocompilati dagli agricoltori altermine di ogni sessione.

Le prove in campoin quattro aziende

Tra i risicoltori che hannoaderito al programma sonostati individuati quattro vo-lontari che con la loro aziendaagricolahannosceltodi pren-dere parte alla seconda fasedel progettoOrigins. Lequat-tro aziende agricole volon-tarie avranno la funzione diaziende pilota e servirannoda modello per lo sviluppodel programma stesso. In-fatti, in ciascuna azienda, itecnici del servizio assisten-za dell’Ente Nazionale Risidefiniranno, in accordo con iltitolare, un piano colturale te-

so al raggiungimento degliobiettivi di sostenibilità eco-nomica e ambientale in lineacon quanto esposto nelle le-zioni teoriche. Tale piano col-turale verrà applicato su unasuperficie di circa 10 ettari esarà confrontato con la re-stante superficie aziendale aconduzione tradizionale, al fi-

ne di dimo-strare la validi-tà delle buonepratiche agri-cole introdot-te.

Nel corsodella stagionecolturale, poi,gli appezza-menti destina-

ti al progetto Origins di ogniazienda verranno seguiti daun tecnico Enterisi, che avràanche il compito di rilevare iparametri colturali e di re-gistrare le operazioni di cam-po. Le aziende pilota saran-no, inoltre, visitate periodi-camente dagli altri agricoltoriche hanno aderito al proget-to, in modo da mostrare atutti gli sviluppi e gli effetti delnuovo piano colturale.

Infine, l’ultima fase, che sisvolgerà alla fine della sta-gione agraria 2015, consiste-rà nella raccolta dei dati pro-duttivi e qualitativi dei campidestinati al progetto Origins,che una volta elaborati sa-rannodivulgati apertamente.E’ proprio attraverso la con-divisione dei risultati che Kel-logg intendeaumentare il piùpossibile la partecipazione,diffondendo l’utilizzo dellemigliori pratiche agricole atutte le aziende interessate.

tL’intento è quello

di migliorare la qualitàdelle materie prime,

i cereali, in modosostenibile, garantendoal consumatore finale

un alimento di altaqualità, sano e prodottonel rispetto dell’ambiente

tI dati produttivi

e qualitativi dei campisaranno raccolti

alla fine della stagioneagraria 2015

IL PROGETTO ORIGINSIl gruppo dei partecipantial Progetto Origins. In alto, fotoscattata durante una lezionepresso il Centro Ricerche sul Riso

.

L’Ente Risi a un convegno nazionale sull’arsenicoL’Ente Nazionale Risi è stato invitato a

partecipare al primo convegno nazionalededicato all’impatto dell’arsenico sullecatene alimentari e la salute umanaorganizzato dall’Istituto Superiore di Sa-nità in collaborazione con l’AssociazioneItaliana di Epidemiologia. Si svolgerà aRoma il 4 e 5 giugno.

Attraverso tre sessioni – Arsenico efiliere alimentari, Caratterizzazione deirischi per la salute umana, Gestione delrischio e sorveglianza di popolazione – ilconvegno si pone l’obiettivo di realizzareun bilancio sulla ricerca orientata alla

valutazione del rischio e alla prevenzionee di rafforzare la collaborazione fra tutti isoggetti coinvolti, identificando temiprioritari per ulteriori studi interdisci-plinari. Nell’ultima sessione interverràMarco Romani, del settore Agronomiadel Centro Ricerche sul Riso, sul tema“La risicoltura italiana affronta il pro-blema arsenico: situazione e prospet-tive”.

Il convegno vuole essere unmomentodi discussione e di approfondimentofinalizzato all'analisi del rischio e allaprevenzione.

BASF Italia S.p.A. - Crop Protection, in qualità dilicenziataria per il territorio italiano dei diritti sullatecnologia Clearfield® e di titolare di privativacomunitaria per la varietà di riso denominata “LunaCL” informa che, a seguito di un accordo voltoa sanare la coltivazione non contrattualizzata ditale varietà, è stata devoluta la somma di Euro1.000 ad ente benefico.

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TECNICA APRILE 2015 7

.

ABC DELLA FILIERA

Registrodimagazzino sempreaggiornatoA cura dell’Area Mercati

Dopo aver esaminato le diverse tipologie dei certificatidi trasferimento risone/buoni di consegna di uso piùcomune, a partire da questo mese ci occupiamo delregistro di magazzino che deve essere compilato da tuttii detentori di riso greggio, esclusi i produttori. Nelregistro devono essere tenuti quotidianamente ag-giornati i movimenti di carico e scarico di risone e,unicamente per coloro che svolgono attività di tra-sformazione, anche di riso sbramato e lavorato. Aseconda della tipologia di operatore (riseria, commer-

ciante di risone, ditta sementiera, ecc.), sono diverse leinformazioni da riportare nel registro, ai fini della verificadelle pertinenti situazioni di magazzino. Pertanto esi-stono tre differenti modelli di registro: N, O e G12,secondo una ormai consolidata terminologia.

Se la denominazione dei registri non è cambiata, daparecchi anni il registro può essere detenuto in modalitàelettronica, a condizione che le informazioni riportatesiano le stesse previste nel modello cartaceo. In en-trambi i casi resta comunque l’obbligo di numerazione evidimazione del registro, come previsto dalle norme delCodice Civile.

Primo meeting sul Progetto ERMESHa l’obiettivo di realizzare servizi dedicati al settore risicolo, integrando dati ottenuti con il telerilevamento e con le osservazioni di campoper elaborare modelli in grado di fornire informazioni sullo stato delle colture, sul rischio di sviluppo di malattie, sulla produzione...

Registro di magazzinoCOS’È in tutti gli stabilimenti di lavorazione del risone, i movimenti dei prodotti

risieri devono essere annotati in un registro da tenersi con le modalitàindicate da Ente Risi

CHI tutti i detentori di riso greggio, incluse le pilerie aziendali, esclusi iproduttori

PERCHÉ è un obbligo previsto dalla legge istitutiva dell’Ente Risi.

COME SI FA il registro può essere elettronico o cartaceo, può essere utilizzato:

1. il registro già in dotazione nello stabilimento, previa approvazione diEnte Risi

2. il registro elettronico messo a disposizione da Ente Risi

3. il registro cartaceo acquistabile presso gli uffici di Ente Risi

Anna Callegarin

Il 26 e27marzo aValencia(Spagna) si è svolto il primomeeting annuale del proget-to ERMES (Earth obseRva-tion Model based ricE in-formation Service).

Il progettoh a c o m eobiett ivo larealizzazionedi servizi de-dicati al setto-re risicolo, in-tegrando datiottenuti con ilt e l e r i l e v a-mento e conle osservazio-ni di campoper elaborare modelli coltu-rali in grado di fornire in-formazioni sullo stato dellecolture, sul rischio di svilup-po di malattie, sulla produ-zione ottenibile, ecc. Saràpossibile avere indicazioniutili per la gestionedelle pro-prie risaie con modalità si-mili aquelle che tutti usiamo,con i piùdiffusi programmidimapping, per “sorvolare”virtualmente un’area di in-teresseevederestrade, edi-fici, ecc.

Grazie agli ingenti inve-stimenti dell’Unione Euro-pea, giàoggi sonodisponibiligratuitamente i dati inviati da30 satelliti lanciati dall’ESA(Agenzia Spaziale Europea)nell’ambito del programmaCopernicus. Mediante mi-sure di radiazione elettroma-gnetica effettuate da sensoriposti sui satelliti, sono di-sponibili una gran quantità didati meteorologici e am-bientali, raccolti con caden-za molto ravvicinata (5-6giorni). I dati raccolti pos-sono essere di grande utilitàper il settore agricolo, chenecessita di un approccioproduttivo sostenibile sia alivello economico (riduzionedei costi di produzione) sia al i v e l l o am-bientale (mini-mo impattoamb ient a ledelle pratichein uso). In talecontesto è difondamentaleimportanza di-sporredi infor-mazioni detta-gl iate sul lecondizioni del-le colture, ripetute nello spa-zio e nel tempo, riguardanti ilmonitoraggio colturale, leprevisioni e la stima dellaresa, ma anche sistemi diallarme sullo stato nutrizio-nale o lo stress idrico o irischi biotici e abiotici.

Cosa si può ottenerePartendo dalle informa-

zioni elettromagnetiche rice-vute dai sensori satellitari èpossibile ottenere immaginia colori simili ad immaginifotografiche; la loro elabo-razione con l’utilizzo di mo-delli che simulano lo svilup-

po della pianta in funzionedel clima, delle condizionidel terreno, della varietà,ecc., consente di creare del-le mappe dove sono indi-cate, ad esempio, le parti diuna risaia che presentanouno stato di sofferenza. La

mappa si ag-giorna rego-larmente ognisettimana cir-ca, quindi èpossibile ve-dere l’effettodegli interven-ti compiuti: adesempio, sela concimazio-ne di copertu-ra ha migliora-

to la situazione oppure il pro-blema è dovuto ad altre cau-se. Analogamente, elabo-rando i dati meteorologicipossono essere costruitemappe con l’indicazione del-le zone più a rischio per lo

sviluppodel brusone, conunpreavviso di 5-6 giorni, checonsente di intervenire intempo utile con i trattamen-ti.

Questi modelli e mappenon sono una bacchettama-gica per risolvere ogni pro-blema. L’esperienza e le co-

noscenze delrisicoltore ri-mangono in-sost i tu ib i l i ,ma sono resedisponibili in-f o rma z i o n ichedovrebbe-ro aiutare agestire la pro-pria azienda,ottimizzandol’impiego del-

le risorse, riducendo i costidi produzione e minimizzan-do l’impatto ambientale del-le pratiche agricole.

Obiettivi e sviluppiIn pratica il progetto ER-

MES si propone di realizzaredue tipologie di servizi de-dicati al settore risicolo: unServizio Regionale destina-to al monitoraggio territoria-le e un Servizio Locale ri-volto al settore privato (agri-coltori, servizi agri-busi-ness), che fornisca informa-zioni relative alla variabilitàdei rendimenti colturali e ai

potenziali rischi biotici eabiotici (infestazione da bru-sone, sterilità fiorale) su sca-la aziendale. Grazie aglismartphone, sarà possibilesia la raccolta di osserva-zioni in campo sia la resti-tuzione di informazioni per-

sonalizzate all’utente, chepotrà anche collegarsi allapropria area riservata delGeoportale del progetto,che ha anche un sito webliberamente consultabile al-l ’ i n d i r i z z o www. e r-mes-fp7space.eu/. Il sito

web di ERMES è stato pen-sato affinché chiunque, oltreai ricercatori coinvolti e agliaddetti ai lavori, possa se-guire l’andamento della ri-cerca e i risultati ottenuti, epossa inoltrerecupe r a reda t i , docu-menti, map-pe, modelli eappl icazioniprodotte.

Il progettoERMES è fi-nanziato nel-l’ambito delVII program-ma Quadro diricerca e svi-luppo tecnologico dell’Unio-ne Europea, è coordinato daCNR-IREA (Istituto per il Ri-levamento Elettromagneti-co dell’Ambiente) e coinvol-ge partner di quattro Paesieuropei (Grecia, Italia, Spa-gna, Svizzera). I prodotti e i

IL MEETINGUna fase del-l’incontro svol-tosi a Valenciaper valutare losviluppo delProgetto ER-MES finanzia-to dall’UnioneEuropea

le immaginiche si possonoricavare dall’e-laborazionedelle informa-zioni elettro-magnetiche ri-cevute dai sen-sori satellitari

tSarà possibile avereindicazioni utili per lagestione delle proprie

risaie con modalità similia quelle che tutti

usiamo, con i più diffusiprogrammi di mapping

servizi di ERMES sarannosviluppati e validati durante ilcorso del progetto sulle areedi studio locali e regionaliidentificate in tre aree me-diterranee di produzione ri-sicola, rispettivamente inItalia, Spagna, Grecia. Perl’Italia, inizialmente ci si con-centrerà su Piemonte eLombardia, con l’intenzionedi estendersi poi a tutte learee risicole nazionali.

Il meeting di Valencia èstato l’occasione per un pri-mo incontro tra i ricercatoriartefici del progetto e gliutenti attuali e potenziali, siapubblici sia privati. Ente Risipartecipa al progetto nel du-plice ruolo di fornitore di in-formazioni utili per validare imodelli sviluppati (grazie alladisponibilità di dati storici susuperfici, rese, ecc.) e inqualità di utente interessato

a o tt ene r emappe me-teorologiche,stime “preco-ci” delle su-perfici coltiva-te e informa-zioni relativealle stime diproduzione.

L’auspicio èche la risicol-tura italianapossa presto

avere a disposizione stru-menti innovativi per compe-tere nel mercato globale, ediventi consapevole di potertrarre vantaggio da tutto ciòche, oltre la PAC, l’UnioneEuropea offre al settore agri-colo.

tGrazie agli smartphone,

sarà possibilesia la raccolta

di osservazioni in camposia la restituzione

di informazionipersonalizzate all’utente

tConsente di ottimizzarel’impiego delle risorse,

riducendo i costidi produzione

e minimizzandol’impatto ambientale

delle pratiche agricole

Page 8: Il Risicoltore (aprile 2015)

TECNICA8 APRILE 2015

DISERBO Dopo il triciclazolo, hanno ottenuto l’uso in deroga per 120 giorni prodotti a base di pretilaclor e propanile

Autorizzazionieccezionali pergli erbicidiPermettono di ottenere buoni risultati nel contenimento delle popolazioni di infestanti divenute resistentiSimone Silvestri

Nella scorsa campagnagli usi eccezionali di alcuniprincipi attivi sono stati de-terminanti in molte condi-zioni per il controllo delleinfestanti resistenti e lo sa-ranno presumibilmente an-che quest’anno. Infatti, do-po il triciclazolo, ad oggi pro-dotto fungicida di riferimen-to di cui si è parlato nelloscorso numero de Il Risi-coltore, hanno ottenutol’autorizzazione ecceziona-le altri importanti prodottiper il diserbo del riso. Il Mi-nistero della Salute ha, in-fatti, autorizzato in derogaper 120 giorni prodotti a ba-se di pretilaclor e propanilecon i Decreti Dirigenziali ri-spettivamente del 4 e del 5marzo. L’utilizzo in derogacome previsto dall’art. 53del Reg. (CE) 1107/2009 diquesti ben noti principi attivi(p.a.) ha lo scopo di renderepiù agevole il controllo delleinfestanti resistenti checontinuano a diffondersinella coltivazione risicola. Ilpropanile è ormai da temposoggetto a deroghe che neconsentono l’impiego perun periodo limitato, ovvero120giorni all’anno,mentre ilpretilachlor beneficerà del-

l’uso d’emergenza, sempreper 120giorni per il secondoanno. Questi prodotti, gra-zie ai loro meccanismi d’a-zione (MoA) differenti ri-spetto agli altri prodotti dipost-emergenza su riso,permettono di ottenerebuoni risultati nel conteni-mento delle popolazioni diinfestanti divenute resi-stenti. Il propanile, appar-tenente alla famiglia chimi-ca delle ammidi è caratte-rizzato da un MoA classi-ficato nel gruppo C2 del-l’HRAC Herbicide Resistan-ce Action Commitee, cheagisce sulla fotosintesi spe-

cificatamente a livello delfotosistema II. Risulta,quindi, utile per il controllodi infestanti resistenti agliinibitori dell’enzima ace-to-lattato sintetasi (ALS) inmiscela con erbicidi ormo-nici o ormono simili. Le in-festanti in cui esplica la suamaggiore efficacia sonoCyperus difformis, Schoe-noplectus mucronatus, Bol-boschoenos maritimus, Ali-sma plantago-aquatica, Ali-sma lanceolata, Ammanniaspp., Bidens spp. ed altreinfestanti monocotiledoni edicotiledoni, nei primi stadidel loro sviluppo.

Il propanile potrà essereimpiegato dal 1° aprile al 29luglio, rispettando le dosi inetichetta delle diverse for-mulazioni presenti sul mer-cato, in miscela con gli altriprincipi attivi che ne coa-diuvano e completano l’a-zione quali MCPA, triclopyr,ecc. Il trattamento può es-sere ripetuto con le stessedosi emodalità a distanza dialmeno 15 giorni dalla primaapplicazione; possono es-sere effettuati un massimodi due interventi per ogniciclo colturale.

Il pretilachlor, oggetto diun incontro tecnico al Cen-

troRicerchesulRiso lo scor-so 6 marzo, sarà utile per ilcontrollo di alismatacee, ci-peracee e giavoni. Questop.a., appartenente alla fa-miglia chimica delle cloroa-cetammidi, fa parte delgruppo K3 della HRACe agi-sce inibendo il processo dimitosi durante la divisionecellulare: è dotato di attivitàfogliare e re-siduale e vie-n e r a p i d a-mente assor-bito nelle pri-me fasi di ger-minazione at-traverso l’ipo-cotile, il me-socotile e ilc o l eop t i l e .Potrà essereimp i eg a t o ,anch’esso tra il 1° aprile e il29 luglio, sia in pre-seminaalla dose di 2-2,5 L/ha surisaia sommersa circa unmese prima della semina,sia in post-emergenza surisaia asciutta alle prime fo-glie del riso alla dose di 2l/ha in miscela con prodottiALS inibitori, ACCasi e or-monici.

I divieti di utilizzoL’utilizzo di questi due

prodotti è vietato nel-

le “aree classificate comesiti della Rete ecologica eu-ropea Natura 2000 definitecome SIC e ZPS, ai sensidella legge n. 157 del 1992integrata dalla legge n.221del 2002, nonché del D.P.R.357/1997 modificato dalD.P.R. n. 120/2003”. Impor-tante ricordare che l'acro-nimo SIC significa “Siti diImportanza Comunitaria” eidentifica 2.314 aree per untotale di 4.377.275ettari (pa-ri a circa il 14,5% della su-perficie totale italiana), cuivanno aggiunti le superfici amare (pari a circa l'1,55%della superficie totale).

L'acronimo ZPS indica le“Zone di Protezione Spe-

ciale”, 610 sitidi importanzacomunitaria,di cui 335 so-no di “tipo C”,e cioè con-temporanea-mente SIC eZPS. Ovvia-mente l' im-patto praticodi queste limi-tazioni è cir-

coscritto, in quanto questearee sono prevalentementea uso non agricolo, ma lapercentuale interessata ècomunque considerevolepari al 19,26% della super-ficie italiana totale.

Per quanto riguarda ilquinclorac, altro principioattivo che potrà essere in-teressato all’utilizzo in de-roga, si avranno maggioriinformazioni in merito pre-sumibilmente dopo le festi-vità pasquali.

tL’utilizzo di questi

due prodotti è vietatonelle “aree classificate

come siti della Reteecologica europea

Natura 2000 definitecome SIC e ZPS”

Contro le infestanti delle risaie la lotta è da sem-pre impegnativa e complessa, richiedendo prodottiefficaci da articolarsi in programmi specifici per ledifferenti realtà di campo. Inoltre, a complicare ulte-riormente tali scenari, si stima che il 30 per cento cir-ca delle superfici investite a riso sia ormai afflitto dalfenomeno delle resistenze da parte di infestanti comeScirpus mucronatus, Alisma plantago, Cyperus dif-formis, Schoenoplectus mucronatus, senza scordareriso crodo e giavoni. Soprattutto questi ultimi sono laprima fonte di preoccupazione, contandosi oggi unaquarantina di aree ove i giavoni sono divenuti resi-stenti dapprima agli Als, poi ai cosiddetti ACC-ase, inoti “dim” e “fop”, oppure entrambi. L’arrivo di nuovesoluzioni è quindi sempre da accogliere con estremofavore, potendo risolvere situazioni al limite dell’inge-stibilità. Inoltre, anche la tecnica di coltivazione puòvenire incontro ai mutati scenari risicoli. Per esempio,la tecnica della semina interrata si mostra in grado dicontenere le infestanti che più si avvantaggiano dellacondizione di riso sommerso.È in special modo la Provinciadi Pavia quella che più credein questa tecnica, applicando-la su circa 55 mila ettari. Tra isuoi vantaggi, la semina inter-rata annovera la riduzione neicosti dell’acqua e delle lavora-zioni meccaniche, come purepermette al riso un migliorancoraggio al terreno, foriero

scendono in campoSpecifico per le semine interrate ed efficace sulle infestanti resistenti,

BISMARK di Sipcam Italia è la novità 2015 fra i diserbi di pre-emergenza del riso

e

di minori allettamenti successivi. Infine, agevola lerotazioni colturali semplificando ulteriormente la ge-stione della flora infestante.

Oggi, un nuovo strumento si affaccia sulla risicol-tura, nello specifico a semina interrata: porta il nomedi BISMARK ed è distribuito da Sipcam Italia. Diser-bante da applicarsi in pre-emergenza delle coltura insemina interrata, contiene clomazone e pendimetha-lin in ragione rispettivamente di 55 e 275 grammi perlitro. La formulazione è una sospensione di microcap-sule, tecnologia industriale sulla quale Sipcam mostrada sempre estrema padronanza identificandosi conla tecnologia MICROPLUS®. Grazie poi allo specialeeffetto TWINPOWER l’azione erbicida di BISMARKconta su una sinergia perfetta tra clomazone e pendi-metalin, il cui rilascio avviene in modo equilibrato edomogeneo. Il prodotto è inoltre caratterizzato da unrapporto ideale fra le due sostanze attive (1:5), aspettoche consente di avere sempre il giusto dosaggio per la

coltura in ogni tipologia di terreno.

Forte quindi di plus tecnici e formulativi consisten-ti, BISMARK si inserisce in un segmento, quello deipre-emergenza, che presenta il grande vantaggio diridurre la competizione delle infestanti fin dai primimomenti del ciclo del riso, coprendo una finestra tem-porale sufficiente a far crescere la coltura senza com-petizioni proprio nella fase di maggior sensibilità allemalerbe. Dalle numerose sperimentazioni di camposvolte da Sipcam Italia, BISMARK ha sempre dimo-strato elevata efficacia sulle principali malerbe dellerisaie, sia graminacee, sia a foglia larga, mostrandosial contempo selettivo verso la coltura.

BISMARK sarà affiancato in campagna anche daSIRTAKI, anch’esso formulato come sospensione dimicrocapsule con tecnologia MICROPLUS® e conte-nente clomazone in ragione di 360 grammi per litro,studiato per il diserbo di pre-emergenza e post-pre-coce del riso sia in semina interrata che in acqua.

Page 9: Il Risicoltore (aprile 2015)

TECNICA APRILE 2015 9

130.102 126.502

010.00020.00030.00040.00050.00060.00070.00080.00090.000

100.000110.000120.000130.000140.000

Set.2014 - Feb.2015 Set.2013 - Feb.2014

Import Ue di riso semilavorato e lavoratodai PMA

(dati espressi in tonnellate)

Pac in arrivo, ma quanto è complessa!Viste le difficoltà, la scadenza per la presentazione della domanda unica slitterà dal 15 maggio al 15 giugno 2015

I DATI Situazione in peggioramento: da settembre 2014 a febbraio 2015 l’import dell’Ue di riso semilavorato e lavorato aumentato del 3%

Le importazioni dai PMA non si fermanoLe promesse dei cambogiani alla Commissione europea DG-Trade e DG-Agri lasciano molti dubbiEnrico Losi

La Commissione europeaha fornito il consueto aggior-namento statistico dell’im-portazioni di riso dal quale sirileva un peggioramento del-la situazione. Infatti, da set-tembre 2014 a febbraio 2015l’import dell’Unione europeadi riso semilavorato e lavo-rato dai PaesiMenoAvanzati(PMA) risulta in aumento del3% rispetto allo stesso pe-r iodo de l l a campagna2013/2014, mentre un mesefa si registrava un volume inlinea con quello della cam-pagna precedente.

Le importazioni dallaCambogia, che coprono il78% delle importazioni daiPMA, evidenziano un calodell'11% rispetto a un annofa, essendo passate da115.219 a 102.084 tonnella-te, mentre le importazionidal Myanmar, che rappre-sentano il 19% del volumetotale importato dai PMA,risultano in aumento del188% rispetto all’anno scor-so, essendo passate da8.804 a 25.350 tonnellate.

Incontro in CambogiaNel frattempo, abbiamo ri-

levato dal sito cambogianowww.crf.org.kh che i Servizi

della Commissione europeaDG-Trade e DG-Agri, tra il 18e il 20marzo, si sono recati inCambogia perdiscutere conle autorità lo-cali della que-stione delleimportazionicomunitarie diriso cambo-giano lavoratoin esenzionedai dazi. Se-condo il comunicatostampa,i funzionari della Commis-

sione hanno incontrato sia irappresentanti del Ministerodel Commercio cambogiano

sia i rappre-sentanti delsettore risico-lo cambogia-no (CambodiaRice Federa-tion) che han-noprecisatodivoler puntarepiù sulla qua-lità che non

sulla quantità dell’export.Secondo gli operatori

cambogiani l’export di risoverso l’Unione europea è ca-lato del 30% nei primi duemesi del 2015 rispetto allostesso periodo del 2014,mentre è triplicato verso imercati asiatici. Tale affer-mazione è parzialmentesmentita dai dati forniti dallaCommissione europea cheevidenziano un calo dell’e-xport verso l’UE non cosìsignificativo (-10%), il chepo-ne seri dubbi sulla veridicitàdella seconda parte dell’af-fermazione. Non deve tran-

quillizzare, inoltre, il fatto chela Cambodia Rice Federationabbia dichiarato di non voleraumentare ulteriormentel’export verso l’UE, perché ilmantenimento dell’attualetrend di esportazione nonconsente alla filiera italiana ecomunitaria di recuperare lequote di mercato perse nellascorsa campagna sul mer-cato dell’UE. Le affermazionicontenute nelcomunicatonon fanno al-tro che aggra-vare una situa-z i o n e g i àpreoccupan-te, atteso chele importazio-ni di riso daiPMA in esen-zione dai dazir isultano inc resc i t a r i-s pe tt o a l l ascorsa campagna per effettodel rilevante aumento del ri-so importato dal Myanmarche costituisce un’emergen-te e ulteriore grave minacciaper la risicoltura italiana edeuropea.

Quanto abbiamo persoInfine, per dare un’idea

della portata della questionein Italia, si stima che nella

campagna 2013/2014 i risi-coltori abbiano subito undanno di 35milioni di euro, aiquali vanno aggiunti altri 18milioni di euro a carico del-l’industria risiera per la per-dita di quote di mercato, so-prattutto in Europa.

P e r l a c a m p a g n a2015/2016, si stima che lariduzione della superficie in-vestita a riso indica (pari a

-26.000 ettari)determineràuna minor di-sponibilità diprodotto checauserà undanno aggiun-tivo per l’indu-stria risiera pa-ri a 85 milionidi euro.

Se poi, in-vece, consi-deriamo il pro-blema a livello

di Unione europea, dai datiforniti dalla Commissioneeuropea si rileva che nellacampagna 2013/2014è statoimportato riso lavorato cam-bogiano per un valore com-plessivo di 123 milioni di eu-ro e che per tale prodottol’Unione europea ha rinun-ciato alla riscossione dei daziper un importo complessivodi 42 milioni di euro.

tSi stima che nella

campagna 2013/2014i risicoltori abbiano

subito un danno di 35milioni di euro, ai qualivanno aggiunti altri 18milioni di euro a carico

dell’industria risiera

CONFRONTOSe un mese fasi registravaun volume inlinea con quel-lo della cam-pagna prece-dente, gli ulti-mi dati eviden-ziano un incre-mento del 3%di importazionidi riso dai Pae-si Meno Avan-zati (PMA)

Enrico Losi

Ci siamo quasi. La nuova PAC staarrivando, ma è talmente comples-sa che la scadenza per la presen-tazionedella domandaunica slitteràdal 15maggio al 15giugno2015.Neha dato l’annuncio il Commissarioeuropeo dell’agricoltura, Phil Ho-gan, riconoscendo le difficoltà in-contrate dalle amministrazioni pub-blicheper applicare lenuove regole.Le novità non finiscono qui, perchéil Ministro Maurizio Martina ha an-nunciato l'avvio del piano "Agricol-tura 2.0" che, nell’ottica di sem-plificare e ridurre la burocrazia, pre-vede:

• la domanda Pac precompilata,già disponibile on-line sul sito diAgea e degli Organismi PagatoriRegionali. In questo modo gli agri-coltori (autonomamente o assistitidal CAA) potranno dare sempliceconferma dei dati pre-inseriti conun click o integrare e completare le

informazioni;• l’anagrafe unica delle aziende

agricole tramite l’istituzione di undatabase federato degli OrganismiPagatori (cloud) che integra e rendedisponibili tutte le informazioni ag-giornate su base territoriale;

• un solo fascicolo aziendale,mettendo insieme quello che eragestito in modo separato: il pianocolturale, il piano assicurativo in-dividuale e il quaderno di campa-gna. Le imprese faranno una soladichiarazione che sarà poi condivisatra amministrazioni;

• la bancadati unica dei certificatitramite il coordinamento a livellonazionale della raccolta, della du-rata e della validità delle certifica-zioni (antimafia, DURC, ecc.), evi-

tando alle aziende di presentare lastessa documentazione a diverseAmministrazioni ovvero più volte inbase alle domande presentate;

• a partire dal 2016, l’introdu-zione del pagamento anticipato agiugno che consentirà l’erogazionedell'anticipo dei pagamenti Pac finoal 100% dell'importo dovuto per leaziende che ne faranno richiestaall'atto della domanda, tramite ac-cesso al credito bancario;

• a partire dal 2016, la domandaunificata che ciascuna azienda po-trà presentare, autonomamente orecandosi presso qualsiasi strutturadi assistenza (CAA) presente sulterritorio nazionale, accorpando lerichieste Pac, Uma, Psr, Assicu-razioni, ecc.

.

tLe importazioni

dal Myanmar risultanoin aumento del 188%

rispetto all’anno scorso,da 8.804 a 25.350 t

NOVITÀ In questo modo le misurazioni saranno disponibili per tutti

Con le nuove centraline, dati on lineNuove centraline dell’Ente Nazionale Risi

per rilevare i datimeteorologici. L’innovazionetecnologicahaspinto l’ENRa installarenuovecapannine: i dati di quelle precedenti, infatti,erano disponibili solo dai tecnici dell’Ente;quelle nuove sono in grado di inviare i dati intempo reale su Internet rendendoli consul-tabili da tutti.

L'ENR dispone di una propria rete di ca-pannine meteorologiche che consentono aitecnici una migliore conoscenza dell'anda-mento climatico della campagna agricola alfine di migliorare l'assistenza agli agricoltori.

Le stazioni meteo, oltre che fornire i dati sutemperatura, pressione barometrica, umiditàe precipitazioni, sia in tempo reale che in datocumulato, forniscono anche l'indice di ba-gnatura fogliare.

Attualmente le centralinesonoposizionatein tre località, a Rovasenda (Vc), a 228 metrisul livello del mare, nell'Azienda Agricola diRovasenda BiandrateMaria, a Lignana (Vc), a138 metri sul livello del mare, presso l'A-zienda Agricola Quaglia Alessandro e a Jo-landa di Savoia (Fe), a -2 metri sul livello delmare, nell'Azienda Agricola Agripadana SS.

L’import dell’Ue di riso lavoratodai PMA è in aumento

Page 10: Il Risicoltore (aprile 2015)

ECONOMIA10 APRILE 2015

VERCELLI Si è svolto a fine febbraio presso l'Istituto Tecnico Agrario “Galileo Ferraris”

Grande successoper il corso che insegnaa valutare i danni delle avversità atmosfericheLella Bassignana*

Il 24-25 febbraio si è svoltoa Vercelli, presso l'IstitutoTecnico Agrario “Galileo Fer-raris”, il corso di formazione eaggiornamento “Perito esti-matore danni da avversità at-mosferiche” sul prodotto ri-so. Il corso era rivolto sia aiprofessionisti che agli agri-coltori e agli studenti.

«Per il prodotto Riso – pre-cisa Lella Bassignana re-sponsabile del progetto - è ilprimo corso realizzato a li-vello nazionale dopo 19 anni.I risultati sono andati oltreogni più rosea aspettativa:abbiamo avuto 225 parteci-panti provenienti da tutta Ita-lia. E' un successo non soloper i numeri, ma anche per lecollaborazioni che l'istitutoha avuto a livello locale e alivello regionale. In questaoccasione tutto l'Istituto si èattivato per presentare agliospiti le sue competenze:l'Agrario ha gestito la partetecnica, ma la parte di ac-coglienza è stata gestita dal-l'Alberghiero S. Ronco di Tri-no».

I lavori sono stati apertidall'assessore Agricoltura,Caccia ePesca della RegionePiemonte, Giorgio Ferrero,che ha sottolineato l'impor-

tanza di avere delle profes-sionalità qualificate e aggior-nate per il futuro del riso.

Il corso ha ottenuto pa-trocini e collaborazioni im-portanti: il patrocinio di Re-gione Piemonte, Provincia diVercelli, Comune di Vercelli,Ente Nazionale Risi, Consul-ta Imprenditorialità GiovanileCamera di Commercio diVercelli, Coldiretti Vercel-li-Biella, Confagricoltura Ver-celli-Biella, Confederazioneitaliana agricoltori – Novara,Vercelli e VCO, CondifesaVercelli 2, Condifesa Vercel-li-Biella; le collaborazioni conFederazione Interregionaledegli Ordini dei Dottori Agro-nomi e Forestali del Piemon-

te e Valle d’Aosta, CollegioPeriti Agrari e Periti AgrariLaureati del Piemonte, Or-dine Geometri e GeometriLaureati del Piemonte; e ilcontributo dell’AssociazioneRisicoltori Piemontesi, delConsorzio Agrario del Pie-monte Orientale, dell’Aero-club Vercelli e di Ford - Grup-po Nuova Sa-car.

Le tematiche affrontateIl seminario, chesi è svolto

in due giornate, ha affrontatonella prima parte sia le te-matiche legate alla Norma-tiva sulle Assicurazioni inAgricoltura, sia il nuovo pianoassicurativo e le novità del2015 per i Contratti e le con-

dizioni di Assicurazione.Si è poi passati alle re-

lazioni tecnichechesonosta-te svolte da Maurizio Tabac-chi e da Carlotta Caresana -responsabile SAT Ente Na-zionale Risi - che hanno af-frontato gli aspetti dell’ana-tomia e della fisiologia delriso, il ciclo biologico, le ti-pologie colturali e le tecnichecolturali anche in rapporto al-le nuove varietà di riso, masoprattutto gli aspetti fitosa-nitari: patologie e fisiopatiedel riso. I relatori hanno, inol-tre, approfondito il discorsosulle implicazioni dei danniprovocati da vento, alletta-mento, grandine, sgrana-mento e sbalzo termico a

livello fisiologico, in modo dacomprendere i meccanismiche vengono coinvolti nei di-versi casi e a che livello agi-scono nella pianta di riso.Sapere che sintomi cercaresicuramente aiuta il peritoestimatore nel suo lavoro.

L’uso dei droniNell'ambito del seminario

si è affrontata per la primavolta la possibilità dell'utilizzodei droni nella rilevazione deidanni quale presidio analiticoausiliario nelcampo perita-le. La trattazio-n e è s t a t asvolta da An-drea Vecco -perito estima-tore - che haanche intro-dotto all’ana-tomia mecca-nica e all’appli-cazione delle strumentazionispecifiche di bordo.

I S.A.P.R., Sistemi Aero-mobili a Pilotaggio Remoto edegli Aeromodelli, comune-mente definiti “droni”, se-condo il Comandante An-drea Siino, responsabile ad-destramento S.A.P.R. Aero-club Vercelli, trovano appli-cazione in differenti campi,dall’edilizia al controllo delle

infrastrutture, dall’utilizzo inscenari critici dovuti a emer-genze ambientali e non, alcontrollo del territorio, per-fino nel campo dell’agricol-tura di precisione.

In ambito di precision far-ming, i “droni” possono tro-vare larga diffusione nella zo-na del Vercellese dove, cer-tamente, non mancano i ter-reni agricoli e le coltivazioni,soprattutto le risaie. Diversi ivantaggi che può offrire l’u-tilizzo dei SAPR in agricol-tura, a cominciare dalla vi-sione d’insieme di una col-tivazione, che permette diidentificare le aree più o me-no produttive o le aree chesono state maggiormentedanneggiate a causa di con-dizioni meteorologiche av-verse quali forte vento, gran-dinate o eccesso di pioggia o

neve.Il corso è

stato incentra-to sulla forma-z ione de l lenuove figurenel campodel-la perizia: daperito grandi-ne a per i toestimatore inp a r t i c o l a r e

sulla coltura riso.Gli ispettori tecnici Piero

ActiseVittorioOmodeiZorinihanno affrontato tutte le te-matiche relative ai danni dagrandine nelle diverse fasi disviluppo della pianta, quellida sbalzo termico e da ventoforte, nonché tutte le veri-fiche aziendali e le scelte delcampione.

*Organizzatrice del corso

tAffrontati gli aspetti

dell’anatomiae della fisiologia del riso,

il ciclo biologico,le tipologie

e le tecniche colturali

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Page 11: Il Risicoltore (aprile 2015)

ECONOMIA APRILE 2015 11

GIUSSAGO Il 15 marzo, a Cascina Darsena, si è tenuto il 12° convegno sul tema “Il riso: alimento fondamentale per la salute umana”

Sugli scudi ilmodello di sviluppopianesianoE’ intervenuto il professor Mario Pianesi che è stato premiato dal direttore dell’Ente Risi, Roberto Magnaghi

Domenica 15 marzo, si è te-nuto a Giussago (Pavia), presso laCascina Darsena, il 12° Conve-gno sul tema “Il riso: alimentofondamentale per la salute uma-na”. Patrocinato dall’Ente Nazio-nale Risi, dalle Regioni Lombar-dia e Piemonte, dalla Provincia diPavia e da decine di altri im-portanti enti e università, ha vistola partecipazione di parlamentarieuropei, presidenti di Provincia,sindaci, docenti universitari, as-sociazioni di consumatori e nu-merosi risicoltori che hanno of-ferto la loro testimonianza suibenefici ambientali, agricoli, ali-mentari, sanitari ed economicidel modello di sviluppo soste-nibile pianesiano. Ha introdotto ilavori il marchigiano professorMario Pianesi (ideatore, fonda-tore e presidente dell’associa-zione Upm) il quale ha ricordatocome la ricostruzione dell’am-biente e il recupero della salutepossono pienamente realizzarsise si rispettano le originarie ca-ratteristiche delcontesto naturalee se si seguonostili di vita e ali-mentari che pre-vedono, in parti-colar modo, cibidi qualità (fra iquali il riso inte-grale è il più cu-rativo, come hadimostrato scientificamente),nelle giuste proporzioni e chetengono conto delle reali neces-sità di ognuno.

Per l’occasione, Roberto Ma-gnaghi, direttore dell’Ente Na-zionale Risi, ha conferito a Pia-nesi, a nome dell’Ente, un at-

testato di merito e il “cucchiaiod’argento”, per aver stimolato neisuoi oltre 40 anni di attività, azioniconcrete per il recupero di varietàstoriche di riso e per aver con-tribuito ad esaltare le virtù te-rapeutiche di questo cereale ri-tenuto un vero vanto dell’Italia.

«Mi fa moltopiacere - ha affer-mato Magnaghi -quello che ha det-to Pianesi all’ini-zio. Ossia di averevoglia di un’Italiache riparte, di avervoglia di essereparte di un’Italiagrande, di un nuo-

vo Rinascimento; ed il riso, delquale l’Italia è il primo produttoreall’interno dell’Unione Europea, èun prodotto vincente, è un pro-dotto che deve essere consu-mato soprattutto per le sue qua-lità nutritive e terapeutiche e chepuò avere un nuovo futuro anche

grazie alla riscoperta delle varietàpiù antiche come proposto daPianesi».

Apprezzamenti a favore di Pia-nesi sono arrivati anche dal pre-sidente della Provincia di Pavia,Daniele Bosone, per il suo straor-dinario lavoro di promozione diun’alimentazione più sana, dallaQuestura di Pavia, per la suaproficua collaborazione con il di-partimento di pubblica sicurezzae la Polizia di Stato, e da alcunirisicoltori che gli hanno dedicatouna targa per aver ideato, ??at-tualizzato e realizzato la Policol-tura M?A-?P?I?, grazie alla quale??le loro aziende ?stanno ritro-vando la sostenibilità ambienta-le? e l'autosufficienza economicadiventando, inoltre, luoghi salubriin cui poter vivere e lavorareserenamente, oggi come in fu-turo. E’ intervenuta anche Cri-stiana Muscardini, già vicepre-sidente della Commissione delCommercio Estero del Parlamen-

to Europeo, che ha ringraziatoPianesi per la lezione di vita che,in questo difficile momento sto-rico, sta dand, con entusiasmo atutti, diffondendo una cultura euno sviluppo soste-nibile che unisce ipopoli a partire daun rinnovato e ri-spettoso rapportocon noi stessi, gliesseri viventi e lanatura in generale.E’ intervenuto an-che Franco Bosi,presidente della Ca-mera di Commerciodi Pavia, che ha ricordato quantoil territorio di Pavia sia a grandevocazione agricola e di quanto laCamera di Commercio stia fa-cendo per cercare di regolare etutelare il commercio e i pro-duttori e consumatori locali, ero-gando nuovi servizi e istituendosportelli di informazione anchesull’etichettatura e la sicurezza

alimentare. «Stiamo stimolando iconsumatori - ha concluso Bosi -attraverso corsi e seminari, adivenire più attenti e selettivi almomento dell’acquisto, attraver-

so la lettura delleetichette e, quindi,informandosi sul-l’origine e la filieradei prodotti, al finedi ottenere unamaggiore tutela deiloro diritti e, allostesso tempo, del-le produzioni localidi qualità».

I lavori sono staticonclusi da Riccardo Sammar-tano, rappresentante dell’Adicon-sum, che ha espresso profondaammirazione per l’Etichetta Tra-sparente Pianesiana e per il suoideatore che ha saputo sinte-tizzare e concretizzare gli obiet-tivi che non erano stati raggiuntida decenni di lotte delle asso-ciazioni dei consumatori.

IL CONVEGNOA sinistra, ilfolto pubblicointervenuto aCascina Darse-na di Giussago,al 12° conve-gno sul tema“Il riso: alimen-to fondamen-tale per la sa-lute umana”. Afianco, il diret-tore dell’EnteRisi, RobertoMagnaghi, pre-mia il professorMario Pianesi

tPropone di seguire

le originarie caratteristichedel contesto naturale e stili

di vita e alimentari cheprevedono cibi di qualità

tPremiato dall’Ente Risi

per aver stimolatonei suoi oltre 40 anni

di attività, azioniconcrete per il recuperodi varietà storiche di riso

Gli incontri della Sezione di FerraraMolto dibattuto il tema della nuova Politica Agricola Comunitaria 2014/2020

All’inizio di marzo si sonosvolti gli incontri tecnici or-ganizzati dalla Sezione diFerrara: il primo a Oristano,il secondo a Codigoro e ilterzo a Isola della Scala.Nelle tre occasioni hannopartecipato GiandomenicoPolenghi, genetista delCentro di Ricerche sul Riso,Simone Boattin, responsa-bile e tecnico della Sezionedi Ferrara, Marco Romani,specialista in agronomia delCentro di Ricerche sul Riso,Carlotta Caresana, tecnicoe coordinatrice del Serviziodi Assistenza Tecnica, Enri-co Losi, funzionario dellasede centrale dell’ENR;Sandro Stara, tecnico dellaregione Sarda, e Lucio Zer-miniani, tecnico di zona perVerona e Mantova.

Nei tre incontri si sonoaffrontati temi di stretta at-tualità e sono stati presen-tati i risultati produttivi re-lativi alla scorsa campagnadi coltivazione, dai quali èemerso che in queste zonerisicole la produzione uni-taria è stata superiore ri-spetto al dato medio na-

zionale. Le partite di risoraccolte nel 2014 sarannoricordate come le miglioridegli ultimi 10-15 anni perl’ottima qualità della granel-la e l’elevatissima resa allalavorazione.

Gli argomenti trattati han-no riguardato: la tecnica col-turale, con approfondimentisulla gestione dei fertiliz-zanti e sul frazionamentodell’azoto; lo sviluppo e lagestione delle infestanti re-sistenti al diserbo chimico;il panorama varietale, arric-chitosi di nuovi prodotti conpotenziale produttivo mi-gliorato rispetto alle varietàtradizionali; il riconoscimen-to dei sintomi del nema-tode del riso e le praticheindispensabili al suo con-tenimento; il punteruolo ac-quatico del riso, la cui pre-senza è stata ufficialmentesegnalata anche nelle zonerisicole deltizie.

L’ultimo tema, affrontatoda Losi, riguardava la nuovaPolitica Agricola Comunita-ria 2014/2020. La trattazio-ne di questo argomento,ancora oggi non ben com-

preso dagli operatori, ha su-scitato interesse e perples-sità tra i risicoltori. In par-ticolare si è voluto esami-nare, con simulazioni edesempi concreti, quale saràla redditività della colturarisicola italiana e come do-vranno essere valutate leprossime decisioni impren-ditoriali per poter accederea tutti i pagamenti e so-stegni economici previstidalla nuova normativa.

Uno degli in-contri svoltidalla Sezioneferrarese del-l’Ente Nazio-nale Risi, sem-pre molto par-tecipati dai ri-sicoltori locali

.

Cascina Grampa propone le fotografie di Giorgio LottiLa cascina che si trasforma in luo-

go di eventi culturali. E’ quello chesuccede alla Cascina Grampa a SanPietro Mosezzo (No), dove è ancoraattivo un antico mulino idraulico conmacina funzionante e pista da riso incorso di restauro. Nella sua tipicacorte ospiterà la manifestazione "Fo-to d'autore in cascina - Due chiac-chiere con...", nata in occasione diEXPO Milano 2015 per volontà dellaSocietà Fotografica Novarese e diGiovanni Testa dell’omonima aziendaagricola di Cascina Grampa e con il

sostegno morale della FederazioneItaliana Associazioni Fotografiche(FIAF), dell'Azienda Turistica Locale(ATL), della Provincia di Novara.

Sono previsti due incontri. Il primoappuntamento, già definito, sarà conil fotografomilanese Giorgio Lotti e sisvolgerà sabato 16maggio. La seratainizierà alle 21 e sarà preceduta da unincontro conviviale con degustazionedi un risotto e prodotti tipici del ter-ritorio novarese. Lotti, che ha lavoratonelle redazioni di “Epoca” e “Pa-norama”, ed è stato insignito di pre-

stigiosi premi a livello mondiale, conle sue opere esposte in numerosimusei e gallerie di Tokio, Pechino, alRoyal Vìctoria AlbertMuseumdi Lon-dra, al Cabinet des Estampes di Pa-rigi... presenterà tre serie di imma-gini, rappresentative del suo stile fo-tografico: il Teatro alla Scala, una se-rie di personaggi e le ultime immaginicon a tema luce, colori ed emozioni.

Per partecipare all’evento (cena eincontro) inviare un messaggio di po-sta elettronica all’indirizzo: [email protected].

Page 12: Il Risicoltore (aprile 2015)

LIBRI12 APRILE 2015

LIBRO/1 Scritto da Rossana Tontini, è la biografia del professor Novello Novelli

“Pane di riso” racconta la storiadel «padre della moderna risicoltura»

“PANE DI RISO”La copertina del libro scritto da Rossana Tontiniche ripercorre la vita del professor Novello Novelli

Novello Novelli di Castelber-forte è un nome che nelle risaie èsicuramente noto. A lui, che è unpo’ considerato il “padre dellamoderna risicoltura” èdedicato illibro “Pane di riso”, scritto daRos-sana Tontini e pubblicato recen-temente per le edizioni Stim-mgraf.

L’occasione per la nascita diquesto volume, patrocinato dal-l’Ente Nazionale Risi, è stato ilprogetto “A scuola…di gusto!”per il concorso “Le scuole dellaLombardia per Expo Milano2015”, di cui la scuola secondariaMameli di Castelbelforte, paesenatale di Novelli, è capofila. Lapubblicazione del libro è statainserita tra le molte iniziative diquesto progetto.

Rosanna Tontini aveva raccol-to tanto materiale da poter pen-sare a una pubblicazione dedi-cata al personaggio già nel 2011,quando l’Ecomuseo della risaia,dei fiumi e del paesaggio man-tovano promosse la pubblicazio-ne “Genius loci” e l’amministra-zione comunale di Castelbelforteindividuò quale personalità rap-presentativa il professor Novelli.

“Pane di riso”, dopo una de-scrizione della storia e del con-testo locali, ripercorre la vita delprofessor Novelli soffermandosiprincipalmente sugli studi, sullaprofessione, sui successi dell’a-gronomo e sulla sua esperienza

di Senatore del Regno d’Italia.Egli «dedicò la propria vita - scri-ve l’autrice nella prefazione - allarinascita e allo sviluppo della ri-sicoltura, tanto da meritare daisuoi contemporanei l’appellativodi “padre della moderna risicol-tura italiana”, per aver ridato vita aquesta coltivazione con le sueinnovazioni. Prima di poter rag-giungere risultati concreti dovet-te però spendersi anima e corpoper far capire l’importanza delprezioso “oro bianco”, come luistesso amava definire il riso, eper convincere la gente dell’im-portanza di questo cereale, cosìricco di proprietà nutritive sco-nosciute. Profetizzò che un gior-

no, insieme al grano, sarebbearrivato a sfamare l’intera popo-lazione italiana».

Tontini, poi, sottolinea come ilrisanamento del territorio fu ilsuo primo obiettivo; poi, conme-todologie avanzate e sistemi dilavorazione moderni, riuscì an-che a risolvere molti problemiche affliggevano l’agricoltura. «Aquel temptempo - ricorda - lacoltivazionedel riso nongodeva ilfavore dei coltivatori, veniva pra-ticata malvolentieri e in pochis-sime zone della pianura perchépoco redditizia», e additata comecausa del diffondersi della ma-laria. E riuscì a convincere molticoltivatori a dedicarsi al riso.

Il riso fu il temadella sua tesi dilaurea, ma i suoi studi sono prin-cipalmente legati all’ibridazioneealla tecnica del trapianto. Si ri-corda, ad esempio, come, nel1925, la Stazione sperimentaleper la cerealicoltura di Vercelliiniziò le prove di ibridazione sulriso. Uno dei primi e dei più felicirisultati di questa attività fu, nel1937, la creazione di una nuovavarietà ottenuta per incrocio esuccessiva selezione del Vialonecon il Nano: e la nuova varietà,appunto il Vialone Nano, restal’ingrediente fondamentale perla preparazione del Riso alla pi-lota che da quelle parti è ancorauno dei piatti più noti.

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LIBRO/2 ”Risoromano” ripercorre la tradizione del prezioso cereale nella cultura gastronomica locale

Protagonista nella cucina romana“Risoromano. La cucina del riso

in Città e nel lazio dall’antichità aigiorni nostri”, a cura della dele-gazione di Roma dell’AccademiaItaliana della Cucina, è un librosingolare, che ripercorre la tradi-zione di questo prezioso cerealenella cultura gastronomica locale.Vengono proposti i versi di Gioac-chino Belli dove il riso è ampia-mente citato, ma anche i docu-

menti che testimoniano come ilriso fosse apprezzato sulle più im-portanti tavole romane, dal Qui-rinale al Vaticano.

«Quando si parla di riso a Roma,ci si rifà al supplì, come unica spe-cialità di riso - scrive all’inizio delvolume Gabriele Gasparro, coor-dinatore dell’Accademia a livello ro-mano - Ma la cucina romana tra-dizionale conta vari piatti a base di

riso, una volta usuali sia nelle fa-miglie che nelle trattorie. Oggi diqueste preparazioni quasi s’è per-sa la memoria ed è un peccatoperché sono gustose: riso e piselli,riso e fagioli, riso e lenticchie e ilgustosissimo riso e rigagli».

Ecco perché alla fine del libroviene proposta una serie di ricettedimenticate, tipiche della tradizio-ne romana.

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IL RISO IN CUCINA APRILE 2015 13

L’INTERVISTA Lo chef del ristorante D’O di Cornaredo sarà presente alla manifestazione internazionale di Milano

Oldani, un risotto “pop” per l’Expo 2015«E’ un piatto che punta alla valorizzazione del lavoro dei contadini e della filiera alimentare»

Chi

è

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La ricetta

Davide Oldani, ideatore dellacucina pop - alta qualità e ac-cessibilità - ha aperto nel 2003 ilsuo ristorante, il D’O, a Corna-redo, in provincia di Milano, suopaese d’origine. Dopo un anno diattività, le più autorevoli guide ga-stronomiche lo annoverano fra igrandi chef della cucina italiana.Le esperienze precedenti l’aper-tura del D’O, lo avevano visto afianco di Gualtiero Marchesi, Al-bert Roux, Alain Ducasse, PierreHermé. Nel dicembre 2008 haricevuto l’Ambrogino d’oro dal Co-mune di Milano. Nel novembre

2013 è stato invitato ad Harvardper raccontare la sua esperienzaimprenditoriale in seguito a unacase history sul suo ristorantepubblicata sullaHarvardBusinessSchool Review: gli economistidell’università hanno definito ilsuo approccio al lavoro e la suaorganizzazione applicabili a diver-se categorie e non solo alla ri-storazione. Nel maggio 2014 havisto nascere il Davide Oldani Ca-fè – nella nuova Piazza del lusso inun’area dell’Aeroporto di Malpen-sa a Milano. Dal settembre alnovembre 2013 ha condotto su

La5 la prima edizione del talent“The Chef”; dal settembre al no-vembre 2014 la seconda edizione- rinnovata - dello stesso talent, suLa5 e Canale5. Numerose anchele pubblicazioni: Cuoco andata eritorno (2008), La mia cucina pop,L’arte di caramellare i sogni(2009), Pop. La nuova grande cu-cina italiana (2010), Il giusto e ilgusto (2012), Storie di sport ecucina (2013), Chefacile (2013).Da 14 anni collabora con il men-sile LaCucina Italiana.Redigeset-timanalmente, per Sport Week,una rubrica di cucina pop e sport.

Paoletta Picco

Lo scorso marzo DavideOldani ha tenuto una lezio-ne a Parigi all’Università dibusiness HEC. Non è la pri-ma volta in cui lo chef ita-liano è chiamato a parlarenon di cucina in genere madella sua cucina, di quellacucina pop la cui filosofia èspiegato da lui stesso così:«La mia cucina pop è natadal desiderio di amalgamarel’essenziale con il ben fatto,il buono conl’accessibile,l’innovazionecon la tradizio-ne. Sono con-vinto che lagrande cucinai t a l iana s iagrande - oltreche per varie-tà e gusto -anche per lap o s s i b i l i t àche offre di essere costan-temente reinterpretata: iol’ho fatto con semplicità,dando valore a tutti gli in-gredienti e facendo dellastagionalità e dell’alta qua-lità dei prodotti due puntifermi. A questi punti cardineho aggiunto un principio chemi guida nella preparazionedi ogni piatto: la ricerca diun’armonia nell’equilibriodei contrasti, che per mesignifica non solo una pro-messa di dolce nel salato euna “memoria” di salato neldolce, ma la coesistenza ar-moniosa in ciascun piatto ditutto ciò che stimola il pa-

lato: morbido, croccante,caldo, freddo, dolce, ama-ro…».

Risultato? Una cucinaleggera ma al tempo stessogustosa, sana, varia, sem-plice, e… sorprendente.Sorprendente perché so-stengono la sua idea di cu-cina pop la passione e laricerca continua, l’irrinuncia-bile lavoro di squadra e l’ac-coglienza dell’ospite. In-somma un lavoro a tuttotondo quello di Oldani che lo

ha visto e lovede anchedesigner di ta-vol i , sedie,piatti, posatee bicchieri tut-ti ispirati allafilosofia pop equindi sempli-ci, funzionali,eleganti. Da lìla creazione didiversi marchi

(“IDish” – “assiette D’O” –“H2D’O” ) e dei brand che sir i f e r i s c o n o a i l o c a l i(“FOO’D” - “Davide OldaniCafè” - “CucinaPOP”) doveil bello si coniuga con il fun-zionale, con la sobrietà, conla semplicità. E’ l’animacreativa di Oldani il motoredi un’attività che, ormai atutto tondo, spazia comeab-biamo detto dalla cucina aldesign, alla progettazione ingenere. Di tutto ciò che ruo-ta intorno al cibo e alla cu-cina.

Non a caso proprio loscorso 30 marzo ha preso ilvia a Milano il Master Food

Design. A lanciarlo e soste-nerlo, l’Università Iulm eSpd con l’obiettivo di un'e-sperienza didattica tesa aformare professionisti (de-signer emanager) con com-petenze multidisciplinari.Tra i docenti, professionistidi diversa provenienza (de-signer, giornalisti, manager,chef...) tra i quali, proprioDavide Oldani, una stellaMichelin, celebrato per lesue prime e dirompenticreazioni come la cipolla ca-ramellata e soprattutto l’am-basciatore, a nostro avviso,non solo di EXPO 2015, maanche più in generale e più abuon diritto, della tradizionedella cucina italiana.

Non poteva quindi nonaccadere che Oldani, mila-nese per nascita, chef perpassione, pop per vocazio-ne, non venisse in qualchemodo interessato dall’E-XPO 2015. Oldani vi entreràdalla porta principale, daambasciatore (con altri set-te grandi della cucina ita-liana, Cracco, Alciati, Bar-tolini, Battisti, Knam, Cedro-ni e Leemann) portandovi lasua creazione gastronomi-ca,"Zafferano e riso alla mi-lanese D'O".

Ci parli del risotto crea-to per EXPO 2015.

«Si tratta di un allegge-rimento del classico risottoallo zafferano, di cui è pa-rente stretto. E’ un piattoche punta alla valorizzazionedel lavoro dei contadini edella filiera alimentare. Gliingredienti che gli danno vi-ta sono solo tre: riso, acquae zafferano. E lo zafferano,

da semprespezia preziosaecara, è in questo caso a“chilometro zero”: la varietàscelta è coltivata e lavoratada una piccola aziendaagroalimentare di Varedo,poco a nord di Milano».

Riso, acqua e zafferano.Niente di meglio per con-notare Milano e la mila-nesità.

«Sì, penso a Milano, aisuoi colori e sapori. Le hodedicato un piatto semplicee al tempo stesso caldo einvitante, le-gato alla sto-ria milanesenella sostan-za, ma ancheaperto al cam-biamento nel-la forma, ecioè nelmodoin cui lo si pre-senta all’ospi-te. Zafferanoe Riso è il nome del piattosul quale la spezia disegnaun cerchio, simbolo di unpercorso che non finiscemai, ma ricomincia sempre.E’ questo il mio modo diconcepire la convivenza fragli ingredienti, che si equi-librano nei contrasti, chehanno ciascuno un propriocaratterema si armonizzanonel palato e si rinnovano, dicontinuo, in sempre nuoviabbinamenti. Come tutte leculture cheper i prossimi seimesi convivranno a Milano.Non a casohodedicato que-sto piatto a Milano, la miacittà, con l’augurio che pro-prio Expo sia l’occasioneper unire le differenze in unprogetto comune».

Il risotto in genere con-nota la cucina italiana delnord. Crede si possa pro-muovere il risotto all’este-ro?

«Il riso rilancia l’idea diItalia e di made in Italy se locucini come risotto. Non selo cucini diversamente. Delresto il riso è alimento cheaccomuna popoli e culturediversi. La connotazione delrisotto è quindi legata a unmetodo di cottura la cui pe-rizia di esecuzione è fon-damentale per il risultato

del piatto. Almetodo si de-ve aggiunge-re la scelta va-rietale del risoche contribui-sce a rafforza-re l’identitàdel risotto».

A proposi-to di varietà

di riso, aqualeoquali va lasua preferenza?

«Sicuramente al Carnaro-li che uso stagionato (12 o18 mesi). Quando lo tosto,infatti, sprigionaunprofumomolto intenso ma soprat-tutto tienemaggiormente lacottura. Lo cuocio per dueterzi del tempo necessariosulla fiamma. Il restante ter-zo fuori. Prima della man-tecatura, aggiungo un cuc-chiaino di acqua fredda».

Usa varietà di risi co-lorati?

«Nonmi dispiacciono main questo momento non nesto usando. Il mio cuorecontinua a battere per il Car-narili anche se…».

Anche se?«Anche se la doverosa

quanto entusiasmante ne-cessità di sperimentare einnovare mi ha portato a de-finire una new entry cheavrà il suo battesimo aEXPO. Si tratta di una va-rietà tutta italiana che vedela miscela in percentuali di-verse di Carnaroli stagiona-to e di Vialone Nano. E’ unacreazione che si chiamerà“Insieme”, che userò nelch iosco che apr i rò inEXPO».

Lo proporrà anche alD’O?

«Certamente. Del restoal D’O abbiamo sempre incarta almeno un risotto mo-dulato a seconda della sta-gione con ingredienti diver-si.Mangiando il risotto “Zaf-ferano e riso” i commensali,soprattutto gli stranieri, siapproprieranno anche dellacultura del territorio. Que-sto del resto è l’obiettivocultural speciale e unifican-te della cucina. Senza cibonon si vive. Il cibo appar-tiene a tutti. Se lo si rendesemplice, appagante e av-vicinabile a tanti, si fa ancheun lavoro di comunicazio-ne».

Condivide l’esposizio-ne mediatica di cui sonoprotagonisti molti chef?

«La condivido nella mi-sura in cui è programmata.Ogni sforzo che porti al mi-glioramento di tecniche, fi-losofie, esecuzioni va ri-spettato, assecondato e sal-vaguardato. Poi sulla sceltadi dove andare e cosa fare,ognuno dice la sua».

Lei e il suo brand doveandrete a breve?

«Con il brand Foo’d a no-vembre in Asia. Là ci hannochiamato e abbiamo accet-tato la sfida».

Altre sfide sono tuttaviaall’orizzonte per Davide Ol-dani. Una di cui non dicenulla e di cui diamo veloceindizio come nota di redat-tore è l’apertura di un nuovolocale a Cornaredo, nellapiazza centrale, accanto allachiesa. Anche questo so-gno nel cassetto si realiz-zerà. Ne siamo sicuri.

Zafferano e riso alla Mi-lanese D’O Expo 2015

Ingredienti per 4 personePer la cottura del riso320 g di riso Carnaroli sta-

gionato; 1,5 l di acqua calda esalata; 100 g di burro dolce;80 g di Grana Padano Ri-serva D’O grattugiato; 10 mldi aceto di vino bianco; Salefino; Scorza di mezzo limo-nePer la salsa di zafferano

100 ml di acqua; 5 g dimaizena diluita in 3 ml diacqua fredda; 1 g di zaf-ferano in pistilli; 1 g di salefino; 1 g di zucchero Zefiro.

PreparazionePer la cottura del risoIn una casseruola fate to-

stare il riso, bagnate pocoper volta con l’acqua salata eportate a cottura. Togliete poidal fuoco, mantecate ag-giungendo il burro, il Grana

Padano, l’aceto e il sale te-nendolo cremoso e la scorzagrattugiata di mezzo limone.Per la salsa di zafferanoFate bollire in un pentolino

l’acqua, legate con la mai-zena diluita, aggiungete il sa-le e lo zucchero, togliete dalfuoco e fate intiepidire fino a70°. Successivamente unitelo zafferano lasciando in in-fusione.

Per la finituraStendete il riso su un piat-

to piano e versate a spirale lasalsa di zafferano.

tAll’Expo battezzerà

una miscelain percentuali diversedi Carnaroli stagionato

e di Vialone Nano:si chiamerà “Insieme”

t«Ho dedicato alla miacittà un piatto semplicee al tempo stesso caldoe invitante, legato allastoria nella sostanza,ma aperto nella forma

al cambiamento»

Page 14: Il Risicoltore (aprile 2015)

LE RUBRICHE14 APRILE 2015

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A cura della Confagricoltura Vercelli Biella

di Paolo Guttardi

Bloc notes

Più tempo per la domanda PacCi sarà una proroga dal 15 maggio al 15

giugno 2015 del termine per la presen-tazione delle domande di accesso ai pa-gamenti diretti della politica agricola co-mune. Il commissario europeo all'agricol-tura Phil Hogan ha proposto la proroga deltermine per la presentazione delle do-mandedi accessoai pagamenti diretti dellapolitica agricola comune. L'Unione euro-pea ha proposto di prorogare di un mesequesto termine ultimo, fino al 1 giugno2015, per andare incontro agli agricoltoriche subiscono i ritardi connessi all'ade-guamento delle amministrazioni compe-tenti alla riforma della politica agricola co-mune. La proposta, ha spiegato il com-missario Hogan, riguarda solo l'anno 2015,primo anno di applicazione della nuova Pace prevede un'adesione su base volontariada parte degli stati membri. L’Italia ha giàaderito alla proposta. L'estensione dei ter-mini di presentazione delle domande siapplicherebbe anche ai pagamenti per su-perficie previsti nell'ambito del secondopilastro della Politica agricola comune.

Pronto il terzo decreto sulla riforma PacE’ stato inviato, per informazione, alla

Segreteria della Conferenza Stato Regionilo schemadel terzodecretodi applicazionedella Pac. Il decreto interviene a definire lemodalità di presentazione delle domandedi fissazione titoli nel caso di compra-vendite e/o affitti di azienda con i diritti Pac;definisce, tra l’altro le modalità per l’ap-plicazione dei premi zootecnici accoppiati,il regime per i piccoli agricoltori e inter-viene, in via cautelativa, sulla controversa

questione del “pascolamento per contoterzi”.

Una proroga per il pagamentodelle polizze assicurative

E’ stato avviato il piano assicurativo2015: la prima scadenza per i contrattiassicurativi relativi alle colture permanentiè fissata al 20 aprile. C’è comunque ilproblema che, così come è congegnato, irisicoltori sono anche quest’anno costrettiad assicurare avversità per le quali il rischioè minimo se non ininfluente nei bilanciaziendali. Ma in questi giorni c’è un’altroproblema aperto: il rimborso ai loro Con-sorzi di difesa dei premi delle polizze sot-toscritte l’anno scorso con le compagnie diassicurazione. In base alla circolare Ageadel 16 dicembre 2014 la scadenza sarebbefissata al 17 aprile 2015. Il condizionale èd’obbligo in quanto è in corso un fortepressing nei confronti del Ministero perspostare questa data. Di norma il rimborsodel premio da parte dell’agricoltore av-viene infatti dopo aver incassato il con-tributo previsto dall’art. 68 sulla politicaagricola comune.

Per la PPC non serve il visto IPACome noto l’art. 1 del Dlgs 99/2004 e

sue modificazioni, ha riconosciuto le age-volazioni sull’impostadi registronel casodiacquisto dei terreni anche allo IAP (im-prenditore agricolo professionale), preve-dendo come condizione soltanto l’iscri-zione alla gestione prevideziale e assi-stenziale (INPS). Non occorre, quindi, lacertificazione dell’Ispettorato provincialeagrario, o degli analoghi uffici.

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Il clima del mese

L’andamento delle temperature per alcune stazioni di riferimento

Temperature miti, e in crescita nel corso delle tredecadi delmese, insiemeaprecipitazioni più abbondanti,fanno di aprile il primo mese con evidenti caratteristicheprimaverili per tutta la sua durata: il costante allun-gamento della lunghezza del giorno favorisce la riat-tivazione della circolazione atmosferica aumentando, diconseguenza, la possibilità di passaggi perturbati. Leprecipitazioni sono più consistenti dei mesi precedenti esono accompagnate dai primi diffusi temporali. In mediale precipitazioni, negli areali di produzione del riso diPiemonte, Lombardia e Veneto sono comprese tra 60 e110 mm. Nonostante la media delle temperature siamolto lontana dagli 0°C, e di norma compresa tra i 6° e gli8°C nei minimi, e i 17° e i 20°C nei massimi, il rischio digelate, in particolare nella prima decade, è ancora pre-

sente. Sebbene negli ultimi anni le gelate - da classificarecome tardive - stianodiventando infrequenti e localizzate,vanno ricordate, ad esempio, le minime invernali rag-giunte nella prima decade di aprile di un annomolto caldoper la Lombardia: il 2003. Ricordiamo, infatti, che tra l’8 eil 10 aprile di quell’anno si raggiunsero, in pianura, fino a-3°/-6°C: -5.6°C ad Arconate-MI l’8, -3.6°C a Cameri-NO il9 e a Palidano di Gonzaga-MN l’8. Non insoliti sono anchebrevi episodi caratterizzati da condizioni estive con tem-perature massime prossime o superiori ai 25°/27°C: atale proposito ricordiamo gli ultimi giorni dell’aprile 2007(tra il 22ed il 27aprile) conmassime tra i 25°e i 29°Ce,piùrecentemente, i 29°/32°C degli ultimi giorni della primadecade di aprile 2011: in particolare sabato 9 si su-perarono diffusamente i 30°C, con punte fino a 32°C.

Il confrontotra le pioggedi febbraio2015 e quellemedie (mm)

BILANCIO Nella prima decade si sono registrate anche nevicate

Febbraio, ilmesepiù “invernale”

Tabella dati meteorologici dal 1 al 28 febbraio 2015

Febbraio 2015 ha mostrato, più dei duemesi che lo hanno preceduto, caratteriinvernali: nella prima decade del mese sisono avute diffuse nevicate anche al pianoe temperature minime fino a -8°/-10°C inalcune aree della Pianura. Nella secondaparte del mese le condizioni meteoro-logiche sono state più stabili e, nel com-plesso, più miti grazie alla maggior vivacitàdel flusso occidentale, che ha altresì per-messo il transito di rapide perturbazioni,ma ha impedito l’ingresso di aria più freddada nordest.

Come detto, la fase piùperturbata di febbraio si èregistrata a iniziomese quan-do, tra il 5 e il 6, la neve hafatto la sua comparsa anchein Pianura: occasionale suVeneto, localmente significa-tiva sulla pianura centraleLombarda, su parte del Pie-monte meridionale e sull’E-milia. In queste due giornatesi sono localmente raggiunti i 30/40 cm diaccumulo al suolo su alcune aree delleprovince di Cremona, Mantova, ReggioEmilia, Modena, Parma e Bologna. Sem-pre nelle giornate del 5 e del 6, su alcunearee della pianura orientale (Verona eMantova) si sono raggiunti, tra pioggia edequivalente in neve sciolta, gli 80/100 mmdi precipitazioni in 48 ore (96.8 mm aSorgà-VR, 88.2 mm a Mantova). Tempoperturbato si è nuovamente registrato tra il14 e il 16 febbraio, con precipitazioninevose a quote collinari; in questa oc-casione i fenomeni più significativi si sonoavuti sui settori occidentali. Qualche pre-cipitazione ha poi nuovamente interessatoil Nord Italia tra il 21 e il 25 del meseconcentrandosi nelle giornate del 21 e 22sui settori occidentali, mentre tra il 23 e il

25 le piogge si sono avute quasi esclu-sivamente sui settori centrali e orientalidella Pianura. Nel complesso le preci-pitazioni mensili, nelle aree oggetto dianalisi, sono state uniformi, superiori allemedie e comprese tra i 70/90 mm delbasso Mantovano, Rovigotto e Lomellina ei 120/130 mm del Veronese, Milanese eLodigiano.

Come già accennato la fase più freddadel mese, come nelle attese, si è registratanella prima decade quando si sono dif-fusamente raggiunti i -4°/-6°C di tem-

peratura minima sia nellegiornate che hanno prece-duto la fase perturbata del4-6 febbraio, sia nelle gior-nate successive (-7.4°C a Ca-venago d’Adda-LO il 10, -6°Ca Mantova il 9, -5.8°C a Ca-meri il 2, -4.4°C a Butta-pietra-VR). Nel complesso letemperature minime mensilimedie si sono attestate tra i

-1° e i 2°C e sono, quindi, state compresenelle medie di riferimento recenti(1990-2013). Le temperature massime, co-me già accennato, sono state più miti nellaseconda parte del mese. Le giornate piùfresche (quindi con le massime più con-tenute) sono state registrate, ovunque,nella prima decade del mese (2°C a Ca-stello d’Agogna-PV il 6, 2.2°C a Cameri-NOil 3, 2.8°C a Corsico-MI il 6, 4°C a Vil-ladose-RO l’8). Le giornate più calde sonostate, in genere, il 17, il 25 e il 23 quando letemperature massime si sono spinte fino a14°C/15°C (15.2°C a Castello d’Agogna-PVil 25, 15.1°C a Mantova il 17, 14.7°C aMilano il 25, 13.6°C a Villadose-RO il 23).Le temperature massime mensili medie sisono attestate tra 8° e 10°C, quindi in lineacon le medie climatologiche recenti.

tLe giornate più fredde

sono state quelleche hanno precedutoe seguito le nevicate

del 5 e 6 febbraio

Page 15: Il Risicoltore (aprile 2015)

LO STATO DEL RISO APRILE 2015 15

RICE OUTLOOK Il raccolto dovrebbe arrivare a 474,9 milioni di tonnellate, sempre meno del record del 2013/14

La produzione riprende a crescereDiminuisce, però, l’area globale destinata alla coltivazione del riso, in calo di 0,55 milioni di ettari

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Bangladesh, ci sono prospettive di crescita

ASIA Problemi a causa dei prezzi elevati per il riso Thai profumato

Thailandia, mercato da riconquistare

La produzione globale di risoper il 2014/15 torna, seppur dipoco, a salire: secondo il rapportoRice Outlook di marzo dovrebbetoccare i 474,9 milioni di ton-nellate, 0,3 milioni di tonnellate inpiù rispetto alle stime dello scor-so mese, ma ancora 2,2 milioni ditonnellate in meno rispetto allaproduzione record del 2013/14.Se così sarà, si tratterà del primoca lo de l la produz ione da l2009/10.

Si segnala invece, un calo perl’area globale nel 2014/15 de-stinata al riso, attestandosi a159,6 milioni di ettari, in dimi-nuzione di 0,55 milioni di ettaririspetto alle proiezioni dello scor-so mese.

La resa media globale nel2014/15 si stima tocchi 4,43 ton-nellate per ettaro, dato quasi in-variato rispetto al 2013/14, maleggermente in calo rispetto alrecord toccato nel 2012/13 di4,45 tonnellate.

Entrando nello specifico di al-cuni Paesi, la produzione di risodell’India per il 2014/15 si calcola

sia in aumento di 0,5 milioni ditonnellate, per un totale di 102,5milioni di tonnellate. L’India è ilsecondo più grande Paese pro-duttore di riso nel mondo e unodei più grandi esportatori. Au-mento anche per lo Sri Lanka,dove la produzione 2014/15 sivaluta possa crescere di 0,15

milioni di tonnellate, per un totaledi 2,85 milioni, grazie a un in-cremento di 50mila ettari del-l’area coltivata che raggiunge co-sì 1,15 milioni di ettari. Al con-trario, quella della Thailandia per il2014/15 si calcola sia in calo di0,35 milioni di tonnellate per untotale di 19,15 milioni di ton-

nellate, a causa della diminuzionedi 0,1 milioni di ettari dell’areacoltivata a riso che tocca quota10,4 milioni di ettari. L’area totalecoltivata a riso della Thailandia èdiminuita del 5 per cento rispettoall’anno passato; la produzione èin calo del 6 per cento.

Per quanto riguarda l’utilizzoglobale e residuo per il 2014/15,secondo le proie-zioni del rapportodel dipartimentodell’Agricoltura sta-tunitense, dovreb-be toccare il datorecord di 483,7 mi-lioni di tonnellate,0,5 milioni di ton-nellate in più rispet-to alle stime delloscorso mese e 2,9 milioni ditonnellate in più nei confrontidell’anno precedente. In calo, in-vece, le scorte globali: si calcolatocchino i 97,6 milioni di ton-nellate, 0,6 milioni in meno ri-spetto alle stime dello scorsomese e l’8 per cento in menorispetto all’anno passato. Si tratta

del più basso quantitativo di scor-te finali dal 2009/10.

Segno positivo per le espor-tazioni: si valuta che per il 2015quelle dell’India siano in aumentodi 0,3 milioni di tonnellate per untotale di 9 milioni. Quelle dellaBirmania per il 2015 si stimasiano in rialzo di 50mila tonnellatee tocchino quota 1,6 milioni di

tonnellate. Trendpositivo anche perle importaz ioni :quelle della Cinaper il 2015 si calcolasiano in aumento di0,2 milioni di ton-nellate per un to-tale di 4,5 milioni ditonnellate, mentrele importazioni del-

l’Arabia Saudita per il 2015 sistima siano in aumento di 0,18milioni di tonnellate per un totaledi 1,5 milioni di tonnellate. Leimportazioni dell’Unione Euro-pea, infine, si valuta siano in rialzodi 0,1 milioni di tonnellate e ar-rivino a quota 1,5 milioni di ton-nellate.

tSegno positivo

per le esportazioni,in particolare per l’India(+300mila tonnellate)

e la Birmania (+50mila t)

Il governo del Bangladesh ha stimatoche la produzione totale di riso per lastagione aman (aprile-dicembre) 2014-15si dovrebbeattestareacirca13,189milionidi tonnellate, in rialzo di circa 1,3 per centorispetto ai 13,023 milioni di tonnellateprodotte nel 2013-14. Secondo quantoriporta il sito oryza.com, le stime sonostate elaborate a metà marzo dal Dae(Department of Agricultural Extension),dal ministero dell’Agricoltura, dal Bangla-desh Bureau of Statistics (Bbs) e dal cen-tro di ricerca Sparso. Secondo le proie-zioni, inoltre, la resa media della risaia perla stagione aman del 2014-15 dovrebbetoccare 2,385 tonnellate per ettaro.

La produzione di riso aman 2014-15 èstata completatanelmesedi dicembree ilgoverno ha raggiunto circa 319.977 ton-nellateper la stagioneAman2014-15 (apri-le-dicembre). La raccolta di riso in corsoper la stagione Boro 2015 (gennaio-mag-gio) verrà completata alla fine di maggio eil governo si aspetta un volume com-plessivo di circa 19 milioni di tonnellate,con un incremento del 2 per cento circarispetto ai 18,78 milioni di tonnellate pro-dotti nel 2014. Il governo ha comunquepianificato di ottenere circa un milione ditonnellate di risone per la stagione boro ecirca 100mila tonnellate di riso tra maggioe agosto.

Il presidente del Thai Ri-ce Exporters Association(Trea) ha espresso fortidubbi circa la possibilitàche la Thailandia quest’an-no possa essere in grado diriconquistare la sua quotadi mercato per il riso pro-fumato a Hong Kong anchea causa dei prezzi più ele-vati. Secondo quanto rife-risce il sito oryza.com, afine marzo il riso Thai pro-fumato era quotato a circa900 dollari per tonnellata,rispetto a circa 585 dollariper tonnellata del riso pro-fumato del Vietnam e circa600 dollari per tonnellata diquello della Cambogia.

Il presidente del Trea haosservato che i sistemi disovvenzione per il riso in-trodotte dai precedente go-verni sono inrealtà la ra-gione princi-pale per laquale la Thai-l a n d i a s t ap e r d e n d oquote in mer-cat i impor-tanti. Secon-do l’associa-zione di esportatori, i go-verni speravano di ottenereun aumento dei prezzi, einvece non si sono accortiche la Thailandia stava per-

dendo la sua quota di mer-cato d'oltremare proprio acausa dei prezzi elevati.

Secondo i dati del Trea,la Thailandianel 2015 do-v r e b b eesportare cir-ca 10-11 mi-lioni di ton-nellate di ri-so. Il Paeseha vendutocirca 10,97milioni di ton-

nellate di riso nel 2014,circa il 66 per cento in piùrispetto ai 6,61 milioni ditonnellate esportate nel2013.

tSecondo i dati del Trea,

nel 2015 il Paesedovrebbe esportarecirca 10-11 milionidi tonnellate di riso

Perché falsa SEMINA?In risaia si conosce bene la crescente difficoltà dovutaalle resistenze delle malerbe a diverse famiglie chimi-che di erbicidi. La tecnica della falsa semina - dove èpossibile applicarla- viene in aiuto perché consente unottimo contenimento anticipatodelle popolazioni potenzialmentetolleranti.La falsa semina consiste nellapreparazione del letto di seminaattraverso le consuete operazioniagronomiche di aratura ed affi-namento del terreno: sul terrenopreparato le infestanti germinanoe si sviluppano, in funzione dellatemperatura, nelle settimane an-tecedenti al periodo della seminavera e propria.Una volta emersa la maggiorquantità possibile di infestanti, siapplica ROUNDUP®, per il con-trollo delle infestanti tipiche dellarisaia: riso crodo, giavoni, eteran-tera, etc. L’azione di diserbo to-tale di Roundup elimina una no-tevole percentuale di infestanti,facilitando enormemente il com-pito delle operazioni di diserbosuccessive: in questo modo si riduce al minimo il rischiodi dare origine a popolazioni resistenti.

I prodotti a marchio Roundup® sono agrofarmaci autorizzati dal Ministero della Salute; per relativa composizione e numerodi registrazione si rinvia al sito internet www.roundup.it . Usare i prodotti fitosanitari con precauzione. Prima dell’uso leggeresempre l’etichetta e le informazioni sui prodotti. Nell’applicazione dei prodotti seguire attentamente le modalità e le avvertenzeriportate in etichetta. Si richiama l’attenzione sulle frasi e simboli di pericolo riportati in etichetta

FALSA SEMINA-VERO ROUNDUP

Perché vero ROUNDUP?Perché un glifosate qualsiasi non basta: Roundup, che siè evoluto da sale Isopropil-amminico a sale di Potassio,non è semplicemente glifosate. E’ il frutto di oltre 40anni di ricerca ed esperienza nel settore del diserbo econtrollo totale delle infestanti, anche quelle della risa-ia, notoriamente difficili da contrastare.Il sale di potassio è una molecola meno ingombrante epiù leggera rispetto a tutti gli altri Sali, quindi il glifosa-

te di Roundup si muove più facilmente e rapidamenteall’interno della cellula vegetale.I coformulanti, elemento chiave di Roundup, si sonoevoluti di pari passo permettendo un miglior assorbi-mento senza compromettere la membrana fogliare e

consentendo una totale e veloce traslocazione dellasostanza attiva all’interno dei tessuti vegetali.Per raggiungere livelli di performance superiori, Mon-santo testa ogni anno 10.000 formulazioni differenti,cercando di individuare nuovi coformulanti adatti amigliorare le formulazioni attuali sotto tutti gli aspetti:efficacia, profilo ambientale e tossicologico, sicurezzaper il risicoltore e per il consumatore di riso.Roundup Platinum con 480 g/lt di glifosate sale potas-sico e i suoi coformulanti innovativi è oggi il più avan-zato livello tecnologico della gamma Roundup, comemostrano gli eccellenti risultati raggiunti in termini diassorbimento, efficacia e rapidità di traslocazione.Prerogativa di Roundup Platinum è la capacità di conte-nere le malerbe in tutte le condizioni di utilizzo, anchele più estreme: basse o alte temperature, acque dure,piogge imminenti.Monsanto, grazie all’ampio lavoro di sperimentazione,ha studiato accuratamente le raccomandazioni per ilcorretto dosaggio di Roundup Platinum in funzionedelle infestanti presenti in risaia. È importante perciòseguire scrupolosamente le indicazioni riportate in eti-chetta per ottenere un impiego ottimale.Per maggiori informazioni consultate il sito www.roundup.it

Page 16: Il Risicoltore (aprile 2015)

LO STATO DEL RISO16 APRILE 2015

RICE OUTLOOK Si conferma la previsione di un raccolto di 221 milioni di cwt (+16% rispetto all’annata precedente)

Stai Uniti, produzione stabilemasale l’exportDovrebbe arrivare a quota 104 milioni di cwt, 1 milione in più rispetto alle proiezioni dello scorso mese

Stabilità è il termine piùadatto per la situazione delmercato risicolo statuniten-se. La produzione di risoUsa, infatti, si dovrebbe ri-confermare 2014/15 a quo-ta 221 milioni di cwt, il 16per cento in più rispetto alloscorso anno, ma costanteda duemesi a questa parte.Si muovono, invece, i valorirelativi all’utilizzo totale diriso statunitense: secondoil rapporto Rice Outlook dimarzo nel 2014/15 dovreb-be toccare quota 235 mi-lioni di cwt, 1milione di cwtin più rispetto alle proie-zioni dello scorso mese el’8 per cento in più rispettoall’anno passato. Incre-menti interessano anchesia l’utilizzo totale dome-stico sia leesportazioni.L’utilizzo tota-le di riso agrana lunganel 2014/15 sicalcola tocchi171 milioni dicwt, 1 milio-ne di cwt inpiù rispettoalle proiezioni dello scorsomese e il 9 per cento in piùrispetto allo scorso anno.L’utilizzo totale domestico eresiduo di riso nel 2014/15

si valuta tocchi 131 milionidi cwt, il 5 per cento in piùrispetto allo scorso anno e il

secondo datopiù alto in as-soluto. In par-ticolare, l’uti-lizzo domesti-co e residuodi riso a granalunga si stimaresti invariatoa quota 99milioni di cwt,

il 4 per cento in più rispettoall’anno passato. Quellodomestico a grana mediopiccola e l’utilizzo residuorestano invariati a quota 32

milioni di cwt, l’8 per centoin più rispetto all’anno pre-cedente.

Per quanto riguarda leesportazioni totali nel2014/15, il rapporto del di-partimento dell’Agricolturastatunitense calcola chedovrebbero toccare 104mi-lioni di cwt, 1 milione in piùrispetto alle proiezioni delloscorso mese e il 12 percento in più rispetto alloscorso anno. Le esporta-zioni del riso a grana lungadel 2014/15 si calcola toc-chino i 72 milioni di cwt, 1milione in più rispetto alleproiezioni dello scorso me-

se (+16,5 per cento annosu anno). Le esportazioni diriso a grana medio piccolosi valuta tocchino i 32 mi-lioni di cwt (+7%). In par-ticolare, le esportazioni diriso grezzo statunitense sicalcola tocchino i 35 milionidi cwt (+22%).

Segno meno per le scor-te finali statunitensi di riso:nel 2014/15 si stima toc-chino i 40,9 milioni di cwt, 1milione di cwt in menorispetto alle stime prece-denti, ma ancora il 28 percento in più rispetto all’an-no passato. In particolare, ilvolume di riso accumulato

nel 2014/15 si stima rag-giunga i 27,1 milioni di cwt,1 milione di cwt in menorispetto alle stime delloscorso mese, ma il 67 percento in più rispetto all’an-no passato; si tratta deldato più alto in assoluto dal2010/11. Il volume di riso agrana medio piccola si sti-ma resti stabile a quota11 , 5 m i l i o n i d i cw t(+14%).

Invariato il quantitativodelle forniture totali statu-nitensi di riso per il 2014/15:si stima restino stabili a

quota 275,9 milioni di cwt,l’11 per cento in più rispettoall’anno precedente. Le for-niture totali per il 2014/15 sicalcola tocchino quota 31,8milioni di cwt (-13%).

Stabili anche le impor-tazioni, che si riconfermanoa quota 23 milioni di cwt,dato quasi invariato rispettoall’anno passato. Le impor-tazioni a grana lunga per il2014/15 si riconfermano aquota 19,5 milioni di cwt,anch’esse quasi invariate ri-spetto al volume recordtoccato lo scorso anno.

.

Guyana, accordocon il Venezuela

La Guyana, che ha recentemente siglato uncontratto per l’esportazione di circa 250mila ton-nellate di risone e riso con il Venezuela, sta oraprogettando di concludere un altro accordo. LaGuyana Rice Development Board (Grdb), riporta ilsito oryza.com, ha infatti autorizzato la vendita alVenezuela di circa 250mila tonnellate di risone eriso dalla Guyana grazie all’accordo Petrocaribe.Intanto il governo ha deciso di convincere ilVenezuela ad acquistare altre 10mila tonnellate perun totale di circa 260mila tonnellate. Il presidentedella Rice Producers Association (Rpa) ha spiegatoche ci sono in realtà altri mercati disponibili per ilriso della Guyana, ma i prezzi offerti dal Venezuelaper il riso di alta qualità della Guyana e per il risonesono più alti rispetto alle offerte degli altri Paesi.

tIncrementi interessanoanche l’utilizzo totale

domestico: il risoa grana lunga toccherà

i 171 milioni di cwt

CLINCHERONEww

w.gallovc.co

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Solutions for the Growing World

Erbicida di post-emergenza, controlla i giavonie le graminacee nella coltura del riso.

Una marcia in più!

Page 17: Il Risicoltore (aprile 2015)

LO STATO DEL RISO APRILE 2015 17

ASIA Il Paese ha bisogno di vendere circa 5 milioni di tonnellate della stagione inverno-primavera, tra cui 700 tonnellate dalle scorte

Vietnam, risultati positivi sui mercati esteri

.

Indonesia, si prospetta un raccolto positivo

.

India, si punta sul riso ibridoIl governo indiano non ha fissato

un obiettivo specifico per l’aumen-to della superficie di riso ibrido nelPaese, tuttavia finora sono statemesse in campo diverse strategieper promuovere la coltivazione diquesto genere di produzione at-traverso programmi di sviluppo del-le colture.

Secondo quanto riporta il sitobusiness-standard.com, dal livelloiniziale di 10mila ettari nel 1995,l'area coltivata con varietà ibrida

nel 2006 ha raggiunto un milione diettari. Nel corso degli ultimi noveanni, soprattutto grazie alla cre-scente diffusione del riso ibridonella parte orientale dell'Uttar Pra-desh, Bihar, Jharkhand, MadhyaPradesh e Chhattisgarh, la super-ficie dedicata al riso ibrido è ar-rivata nel 2014 a 2,5milioni di ettari,circa il 5,6 per cento della su-perficie totale di riso del Paese.Nonostante alcune criticità legate acasi di infezione batterica, non si

sono però riscontrate perdite con-siderevoli del risone raccolto inparticolare a Tamil Nadu e AndhraPradesh. Intanto, il Centro di Bio-logia Cellulare e Molecolare(Ccmb) e la direzione di Rice Re-search (Drr) hanno sviluppato unavarietà resistente più avanzata la“Samba Mahsuri”. La varietà è fi-nora diffusa in una zona di 90milaettari negli stati di Tamil Nadu,Karnataka, Telangana e Andhra Pra-desh.

Area coltivata 43,940 43,500Scorte iniziali 25,440 22,651Produzione lavorato 106,540 102,000Produzione grezzo 159,826 153,015Importazioni 0 0Forniture totali 131,980 124,651Esportazioni 10,149 8,700Consumo e residuo 99,180 99,151Scorte finali 22,651 16,800Distribuzione totale 131,980 124,651

Unità di misura: 1000 HA, 1000 MT, MT/HA - Fonte: UFAS

2013/14 2014/15

SCORTE IN CALO

Huynh The Nang, presi-dente del Vietnam Food As-sociation (Vfa), ha dichiaratoche per le esportazioni viet-namite di riso si prospet-tano risultati positivi. Se-condo quanto riporta il sitoenglish.vietnamnet.vn, ilVietnam ha bisogno di ven-dere circa 5 milioni di ton-nellate della stagione inver-no-primavera, tra queste cir-ca 700 tonnellate dalle scor-te dello scorso anno. Fino ametà marzo le aziende viet-namite hanno firmato con-tratti per l’esportazione diunmilionedi tonnellate. Tut-tavia, visto che la domandaè alta, il Vfa calcola che ilVietnam sarà in grado divendere circa 3 milioni ditonnellate di riso entro lafine del secondo trimestre.Nang ha osservato, inoltre,che il mercato cinese haripreso quota proprio graziealla decisione del governo diautorizzare lotti di importa-zione di riso al mercato ci-nese. Si stima che il Viet-nam possa vendere alla Ci-na 3,5-4milioni di tonnellatedi riso. In passato, gli espor-tatori di riso vietnamiti e gliagricoltori avevano espres-so preoccupazioneper il for-te calo delle esportazioni diriso nel primo mese del-l'anno. Secondo i dati cheemergono da un rapportodelCentro per il Commercioe l'Industria, il Vietnam en-tro la fine di gennaio haesportato 325.621 tonnel-late di riso, per un valore di153,230 milioni di dollari,con una diminuzione pari al-l’11,72% in quantità e del

12,86% del fatturato delleesportazioni rispetto a gen-naio del 2014. Le aziende diesportazione stanno procu-rando il riso per implemen-tare un contratto per l’e-sportazione di 240mila ton-nellate in Malesia, mentre ilVietnam ha intanto vinto lagara per fornire 300milatonnellate di riso nelle Fi-lippine. Dal canto suo, laCina ha ripreso a richiederegrandi quantitativi di riso.Secondo i dati del Vfa, nel2014, il Vietnam ha espor-tato 6,32 milioni di tonnel-late di riso, guadagnando2,8 milioni di dollari.

.

Mapreoccupano le emissioni di gas serraIl Vietnam calcola di ridurre le emissioni di gas serra (Ghg) dalla

coltivazione del riso. Lo riporta il sito fareasternagriculture.com.Secondo i dati del 2010 del National Greenhouse, in Vietnam ci saràun aumento delle emissioni causate sia dall’allevamento che dallacoltivazione dei terreni agricoli.

Pham Hoang Yen, esperto dell’argomento, coinvolto nell’e-laborazione della Convenzione quadro delle Nazioni Unite suicambiamenti climatici (Unfcc) e del Protocollo di Kyoto, ha spiegatoche negli ultimi anni il Paese si è posto l'obiettivo di ridurre del 20per cento le emissioni di gas serra dalla coltivazione entro il2020.

Il Vietnam, tra l’altro, ha anche svolto un programma di CleanDevelopment Mechanism (Cdm). Yen ha fatto sapere che in futuromolti progetti verranno avviati proprio per ridurre le emissioni dimetano nella coltivazione del riso in diverse località del Paese.Intanto, nel settore agricolo si stanno già applicando buone praticheagricole e metodi di coltivazione che riducono l'uso di fertilizzanti,pesticidi e acqua.

Il ministero dell'Agricoltura indone-siano ha stimato che il volume dirisone del Paese nei primi quattromesi del 2015 dovrebbe essere pari a32,9 milioni di tonnellate, circa il 4,1per cento in più rispetto ai 31,6milionidi tonnellate prodotti nello stesso pe-riodo dello scorso anno. Secondo ilministero dell'Agricoltura, come ripor-ta il sito oryza.com, la produzione diriso dalla coltivazione principale in cor-so (gennaio-giugno) incide per circa il60 per cento della produzione totale dirisone del Paese.

Nel mese di febbraio, il ministerodell'Agricoltura ha calcolato un caloper il 2015 della produzione di riso perun totale di circa 71,28 milioni di ton-nellate rispetto alle proiezioni prece-denti di circa 73,4milioni di tonnellate,a causadel probabile arrivo di un lungoperiodo di siccità. Tuttavia, il governoha deciso di stanziare circa 2,38 bilionidi dollari per l’ampliamento delle areedestinate alla coltivazione del riso, losviluppoe ilmiglioramentodei sistemidi irrigazione, le infrastrutture, la di-stribuzione di sementi e fertilizzanti,

ed evitare così un calo eccessivo dellaproduzione.

Il governo stima inoltre di aumen-tare quest’anno la superficie per ilrisone da 2,6 milioni a 15-16 milioni diettari. Il nuovo presidente dell'Indo-nesia ha anche fatto sapere di volerraggiungere quest’anno l'autosuffi-cienza nella produzione del riso e in-terrompere così le importazioni. L’U-sda stima che nella campagna2014-15, l’Indonesia produca circa36,5 milioni di tonnellate e importicirca 1,3 milioni di tonnellate di riso.

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ISO 9001:2008ISO 3834-4:2005

Page 18: Il Risicoltore (aprile 2015)

LO STATO DEL RISO18 APRILE 2015

IMPORT & EXPORT UE

Paesi Import

Regno Unito 109.641

Francia 103.313

Paesi Bassi 78.556

Germania 44.897

Polonia 41.955

Spagna 39.342

Belgio 32.374

Italia 29.129

Portogallo 23.887

Svezia 15.981

Rep. Ceca 13.321

Altri Ue 31.636

TOTALE 564.032

Rotture di riso 223.692

Paesi Export

Italia 81.123

Spagna 21.277

Grecia 19.221

Bulgaria 10.830

Portogallo 5.743

Romania 3.921

Regno Unito 3.362

Francia 3.334

Rep. Ceca 974

Polonia 804

Germania 593

Altri Ue 1.988

TOTALE 153.170

- -

IL CONFRONTO CON LE CAMPAGNE PRECEDENTI

CERTIFICATI RILASCIATI AL 24 MARZO 2015(Dati espressi in tonnellate base di riso lavorato)

IL CONFRONTO CON LE CAMPAGNE PRECEDENTI

TOTALE TONDO 358.901 259.594 72,33% 99.307Lido-Alpe 4.210 2.514 59,71% 1.696Padano-Argo 2.608 1.666 63,88% 942Vialone nano 21.830 15.640 71,64% 6.190Varie Medio 4.118 2.518 61,15% 1.600TOTALE MEDIO 32.766 22.338 68,17% 10.428Loto-Ariete 265.858 158.859 59,75% 106.999S. Andrea 42.090 31.368 74,53% 10.722Roma 29.284 25.322 86,47% 3.962Baldo 69.602 60.410 86,79% 9.192Arborio-Volano 84.097 65.670 78,09% 18.427Carnaroli 65.214 51.758 79,37% 13.456Varie Lungo A 65.912 42.963 65,18% 22.949TOTALE LUNGO A 622.057 436.350 70,15% 185.707TOTALE LUNGO B 398.605 292.069 73,27% 106.536TOTALE GENERALE 1.412.329 1.010.351 71,54% 401.978

VENDITE E RIMANENZE DEI PRODUTTORI AL 24 MARZO 2015

Gruppi varietali Disponibilitàvendibile

Venduto % rispettoal disponibile

Rimanenze

Dati espressi in tonnellate di riso greggio

Tondo 395.220 229.026 57,95%

Medio 26.787 19.624 73,26%

Lungo A 555.678 397.554 71,54%

Lungo B 488.727 269.536 55,15%

TOTALE 1.466.412 915.740 62,45%

CAMPAGNE PRECEDENTI2013/2014 Disponibilità

vendibileVenduto % rispetto

al disponibile

Tondo 394.346 238.509 60,48%

Medio 42.644 24.863 58,30%

Lungo A 778.241 434.894 55,88%

Lungo B 437.874 284.788 65,04%

TOTALE 1.653.105 983.054 59,47%

Tondo 383.363 224.465 58,55%

Medio 53.359 29.196 54,72%

Lungo A 711.960 392.761 55,17%

Lungo B 447.006 275.388 61,61%

TOTALE 1.595.688 921.810 57,77%

2012/2011 Disponibilitàvendibile

Venduto % rispettoal disponibile

2011/2010 Disponibilitàvendibile

Venduto % rispettoal disponibile

VENDITE ATTUALI E CONFRONTO CON LA CAMPAGNA PRECEDENTE

Prima di analizzare i dati, sisegnala che AGEA ha pub-blicato il bando di gara per lafornitura di riso agli indigenti.La ripartizione del prodottoda fornire rimane invariata ri-spetto al passato, ovvero il30% dovrà riguardare il risotondo per minestre e il re-stante70%il riso lungoAperrisotti.

I lotti in aggiudicazione so-no quattro, per un valorecomplessivo di 6,8 milioni dieuro. Il prodotto dovrà es-sere consegnato tra finemaggio e metà ottobre.

Tornando alle questionidel mercato attuale, si re-gistra che il ritmo delle ven-dite di risone è calato nel-l’ultimo mese; tuttavia si èmantenutomediamente al disopra delle 30.000 tonnel-late settimanali che rappre-sentano un risultato di tuttorispetto.

Dall’inizio della campagna,sulmercato è stato collocatoun volume complessivo su-periore al milione di tonnel-late che copre circa il 72%della disponibilità vendibiletotale.

I gruppi varietali Baldo eRoma fanno segnare, rispet-tivamente, un collocamentodell’87%edell’86%,mentrei gruppi più attardati sonoquelli del Lido-Alpe e del Lo-to-Ariete che si attestano en-trambi a circa il 60% delladisponibilità.

Rispetto all’anno scorso letransazioni risultano in au-mento di 94.611 tonnellate(+10%), con incrementi si-gnificativi per il gruppo delleVarie Lunghe A (+38.796 t),per i Tondi (+30.568 t), per iLunghi B (+22.533 t) e per ilgruppo Roma (+15.242 t), econ un arretramento per ilgruppo Loto-Ariete (-12.146t).

Sul fronte delle quotazionisi rileva un aumento gene-ralizzato per i Tondi, con in-crementi compresi tra i 15 e i45 euro, e per i Lunghi B, conaumenti compresi tra i 5 e i20 euro, mentre arretranosensibilmente il Vialone Na-no e i gruppi del Carnaroli edell’Arborio.

Relativamente agli scambicommerciali, l’export proce-de con un buon ritmo, ma ilconfronto con l’anno prece-dente evidenzia un incre-mento del 10%, essendopassato da 72.794 a 81.123tonnellate, a fronte del 23%registrato un mese fa: que-sto significa che nell’ultimomese l’attività è risultatame-no frenetica di quanto siaavvenuto nello stesso perio-do dell’anno scorso. In par-ticolare, si registra un rallen-

tamento dei flussi verso laTurchia, gli Usa e la Svizzera,mentre risulta in controten-denza l’export verso il Liba-no. Invece la situazione del-l’import - che con un volume

complessivo di 29.129 ton-nellate, base lavorato, evi-denzia un calo del 14%(-4.712 t) rispetto all’annoscorso - risulta sostanzial-mente invariata rispetto al

mese precedente.

Unione europeaL’import di riso dell’Unione

europea si attesta a 564.032tonnellate, base lavorato, inaumento del 5% rispetto al-l’anno scorso. I flussi in en-trata risultano in crescita siaper il riso semigreggio (+3%)sia per il riso lavorato (+6%).In forte aumento le impor-tazioni di rotture di riso(+25%) che si attestano acirca 224.000 tonnellate.

Relativamente all’export,si registraunvolumetotaledi153.170 tonnellate, base la-vorato, in aumento del 30%rispetto alla scorsa campa-gna.

BILANCIO Già collocato oltre unmilione di tonnellate, circa il 72% della disponibilità vendibile

Vendite ancora buoneAGEA ha pubblicato il bando di gara per la fornitura di riso agli indigenti

500

450

400

350

300

250

200

150

100

50

0

Tondo Medio Lungo A Lungo B

Vendite totali ('000 t)

Vendite totali annoprecedente

Rimanenza

Import UE

2014/15 2013/14 2012/13 2011/12

600.000

500.000

400.000

300.000

200.000

100.000

0

564.032

537.721

489.591

490.208

160.000

140.000

120.000

100.000

80.000

60.000

40.000

20.000

10.000

02014/15 2013/14 2012/13 2011/12

153.170

117.508

90.538

104.940

Page 19: Il Risicoltore (aprile 2015)

LO STATO DEL RISO APRILE 2015 19

Esportazioni Italia

Svizzera

Libano Usa

Serbia

3.508

Turchia

Giordania

Siria

Brasile

BosniaE.

Canada

Restodel

Mondo

2.829

36.00033.00030.00027.00024.00021.00018.00015.00012.0009.0006.0003.000

0

1.650

35.303

8.428

7.691

5.862 2.673

Albania

6.890

Kosovo

1.516

2.054

1.504

1.215780

475

Restodel

Mondo

11.000

10.000

9.000

8.000

7.000

6.000

5.000

4.000

3.000

2.000

1.000

0

9.954

5.869

3.031

352

178

1.598

Importazioni Italia

Cambogia

India

Pakistan

Thailandia

Svizzera

Bangladesh

Argentina

8.207

Uruguay

283

BORSA DI MORTARA

2/3/2015Min Max

9/3/2015Min Max

16/3/2015Min Max

23/2/2015Min Max

BORSA DI NOVARA

BORSA DI PAVIARisoni 4/3/2015

Min Max

Balilla 365 385 365 385 365 385 380 400

Selenio 365 385 385 405 410 430 410 430

Flipper-Alpe-Lido 355 375 355 375 355 375 355 375

Padano-Argo N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Vialone Nano 795 840 785 830 755 800 745 790

S. Andrea 595 625 595 625 595 625 595 625

Loto 400 430 400 430 400 430 400 430

Dardo-Luna CL e sim. 355 375 355 375 355 375 355 375

Augusto 405 430 405 430 405 430 405 430

Roma 590 625 590 625 590 625 590 625

Baldo 590 625 590 625 590 625 590 625

Arborio-Volano 710 750 695 735 695 735 685 725

Carnaroli 710 750 695 735 695 735 685 725

Thaibonnet 310 330 315 335 315 335 315 335

Altre indica 310 330 315 335 315 335 315 335

Balilla, Centauro e similari 355 365 374 384 374 384 390 400

Selenio e similari 375 385 394 404 394 404 420 430

Tipo Ribe 370(*) 380(*) 370 380 370 380 370 380

Loto e similari** 416 433 416 433 416 433 416 433

Augusto 414 424 414 424 414 424 414 424

S. Andrea e similari 605 625 605 625 605 625 605 625

Roma e similari 595 625 595 625 595 625 595 625

Baldo e similari 615 625 615 625 615 625 615 625

Arborio-Volano 744 769 696 721 696 721 696 721

Carnaroli e similari 739 769 691 721 691 721 691 721

Thaibonnet e similari 308(*) 318(*) 326 336 326 336 326 336

BORSA DI VERCELLI

Balilla (originario) 365 380 370 385 370 385 385 400

Selenio 365 385 385 405 395 415 405 425

Lido-Flipper e sim. 355 370 355 370 355 370 355 370

Padano-Argo 540 610 530 600 530 600 530 600

Vialone Nano 770 820 750 800 740 790 740 790

S. Andrea 585 625 585 625 585 625 585 625

Loto e Nembo 400 420 400 420 400 420 400 420

Dardo-Luna CL e sim. 360 375 360 375 360 375 360 375

Augusto 405 425 405 425 400 420 400 420

Roma 605 625 605 625 605 625 605 625

Baldo 590 625 590 625 590 625 590 625

Arborio-Volano 705 740 695 730 690 725 690 725

Carnaroli 710 740 700 730 695 725 695 725

Thai.-Gladio e sim. 308 318 325 335 325 335 325 335

BORSA DI MILANO11/3/2015Min Max

18/3/2015Min Max

25/3/2015Min Max Risoni 6/3/2015

Min Max13/3/2015Min Max

20/3/2015Min Max

27/3/2015Min Max Lavorati 10/3/2015

Min Max17/3/2015Min Max

24/3/2015Min Max

3/3/2015Min Max

10/3/2015Min Max

20/3/2015Min Max

PER TUTTE LE BORSE, PREZZI ESPRESSI IN EURO PER TONNELLATA

3/3/2015Min Max

Risoni Risoni

Balilla-Centauro 340 360 365 385 365 385 375 395

Selenio 365 385 385 405 385 405 405 425

Lido-Flipper 350 370 350 370 350 370 350 370

Loto 390 420 390 420 390 420 390 420

Augusto 390 420 390 420 390 420 390 420

Dardo, Luna CL e sim. 350 380 350 380 350 380 350 380

S. Andrea 590 620 595 625 595 625 595 625

Baldo 585 625 585 625 585 625 585 625

Roma 585 625 585 625 585 625 585 625

Arborio-Volano 710 750 710 750 685 725 685 725

Carnaroli 710 750 710 750 685 725 685 725

Arborio-Volano 1655 1705 1635 1685 1615 1665 1595 1645

Roma 1405 1455 1405 1455 1405 1455 1395 1445

Baldo 1405 1455 1405 1455 1405 1455 1395 1445

Ribe/Loto e sim. 800 840 810 850 810 850 810 850

S. Andrea 1410 1450 1410 1450 1410 1450 1400 1440

Thaibonnet e sim. 610 660 650 700 650 700 650 700

Vialone Nano 1895 1945 1885 1935 1860 1910 1825 1875

Padano-Argo 1375 1525 1375 1525 1375 1525 1360 1510

Lido e similari 760 800 760 800 760 800 760 800

Originario e sim. 750 800 775 825 795 845 815 865

Carnaroli 1655 1705 1635 1685 1615 1665 1595 1645

Parboiled Ribe 900 940 910 950 910 950 910 950

Parboiled Thaib. 740 760 780 800 780 800 780 800

Parboiled Baldo 1525 1555 1525 1555 1525 1555 1515 1545

27/3/2015Min Max

*Quotazione nominale; **Prezzo massimo riferito alla varietà Loto

Importazioni Italia Esportazioni Italia

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Merate (LC) - via Campi 29/Ltel 039.99.89.1 - fax 039.99.08.028

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Questo numero è stato chiuso in tipografia il 2 aprile 2015.Ogni eventuale ritardo nella distribuzione è indipendente

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I L TROVAUFF IC IO

Servizio di Assistenza Tecnica

Telefono Tecnico Sede di lavoro

320 43 25 357 Simone Boattin Codigoro

320 43 25 358 Alessandra Bogliolo Novara

320 43 25 359 Paola Castagna Pavia

320 43 25 360 Massimo Zini Pavia

320 43 25 361 Bruna Marcato Mortara

320 43 25 362 Cesare Rocca Vercelli

320 43 25 363 Carlotta Caresana Vercelli

320 43 25 364 Lucio Zerminiani Isola della Scala

320 43 25 365 Sandro Stara Oristano

320 43 25 367 Massimo Giubertoni Novara

320 43 25 368 Franco Sciorati Pavia

Page 20: Il Risicoltore (aprile 2015)

20 APRILE 2015