il fino - aprile 2012

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Il Fino Periodico di attualità, cultura, sport e approfondimento sulla Valle del Fino Anno 13º N. 55 Aprile 2012 Libertà… è partecipazione Le assocIazIonI deLLa vaLLata deL FIno copia gratuita Libertà… è partecipazione

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Trimestrale della Vallata del Fino

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  • Il FinoPeriodico di attualit, cultura, sport e approfondimento sulla Valle del Fino

    Anno 13 N. 55 Aprile 2012

    Libert partecipazione Le assocIazIonI deLLa vaLLata deL FIno

    c o p i a g r a t u i t a

    Libert partecipazione

  • 2Aprile 2012

    E d i t o r i a l ESommario libErt partEcipazionE

    3 arsita, canti E tradizioni

    di Evelina Frisa

    4-5 bisEnti, 15 associazioni attivE

    di Angelo Panzone

    6-7 castilEnti, prodotti tipici E musica

    di Alfredo Granelli

    8 castiglionE, tra mErcatini E strEghE

    di Corinna Di Donato

    9 ElicE, riEvocazioni storichE

    di Evelina Frisa

    10 montEfino, sErEnatE E musichE

    di Alfredo Granelli

    12-15 attualit

    di AA.VV.

    17 opinioni E tradizioni

    di AA.VV.

    19 lE notiziE dEi ragazzi

    di AA.VV.

    20 attualit

    di AA.VV.

    21 lErba dEl vicino

    sEmprE pi gialla

    di Cristiano Del Toro

    22 brEvi

    23 sport

    di Emiliano Di Rocco

    Direttore responsabile:Evelina [email protected]: Ottavia Crudeli Walter DAgostinoRoberto DIntino Cristiano Del ToroCorinna Di DonatoBenedetta Di Giacobbe Erica Di Muzio Emiliano Di Rocco Antonio Di VittorioFrancesca GaspariCarlo Giannascoli Alfredo Granelli

    Viviana GrossiAntonio LucciFilippo LucciRachele Lucci Luca MingioneAngelo PanzoneValentina ProcopioMaria Pia Serra opinionisti, scrittori, poeti:Francesco Barillaro Maurizio De Flaviis Antonio Di MicheleErnesto Di NicolaTiziano Di Rocco Pierluigi Di SabatinoEwa Dziejuch

    Enrico GambacortaGiorgio GianniniElia Isotti Italo PantaleoneBruno Parruti

    Foto:Antonio Angelozzi Rossano BuffalmanoEmiliano Di RoccoEvelina Frisa Rocco Oronzostampa: EditPress 0861/230092

    eDitore: Ass.ne Culturale Valle del Fino

    Via Vorghe Castiglione M. R. Per inviare articoli, lettere, auguri e [email protected]

    Per la vostra pubblicit sul giornale contattare associazione culturale Valle del Fino 3292719058

    Gli articoli sono da intendersi come libera espressione di chi scrive e non impegnano in alcun modo n la Redazione n lEditore. Non consentita la riproduzione, anche parziale, sia degli articoli che delle foto.

    Il Fino Periodico di attualit, cultura, sport e approfondimento

    Anno XIII numero 55 - Aprile 2012Registro stampa Tribunale di Teramo N. 05 del 2003. Fondato da Filippo Lucci nel 2000 sotto la guida di Vincenzo Angelico

    La libert non star sopra un albero,non neanche avere unopinione,la libert non uno spazio libero,libert partecipazione.

    Ci siamo lasciati ispirare dalle parole di Gaber per affrontare il tema delle associazioni nella nostra vallata. Un argomento che ci stato richiesto dai lettori e che abbiamo voluto toccare per conoscere meglio quali sono le associazioni pi attive, cosa fanno, con quali difficolt.Abbiamo voluto soffermare la nostra attenzione al lato umano del loro lavoro. Non importa la qualit dellevento che organiz-zano, peraltro il pi delle volte altissima, non importa i soldi spesi o il pubblico che riescono a richiamare. Quello che ci interessa il valore sociale del loro operato. Limportanza dello stare insieme, del condividere.Sono pi di cinquanta le associazioni operanti nei sei comu-ni di cui ci occupiamo, il che positivo. Traduce la volont di fare, di perseguire obiettivi che sono - come naturale che sia - diversi e vari. Quello che pu essere un limite la scarsa collaborazione tra esse. Laddove pi associazioni hanno uni-to le forse i risultati sono stati migliori. Levento ha avuto una qualit pi alta e le persone che lo hanno organizzato si sono arricchite dal reciproco scambio di idee. Questo numero ha lo scopo di valorizzare il lavoro di tutti quelli che silenziosamente e gratuitamente fanno tanto per questa vallata, per coinvolgere altri a partecipare alla vita sociale con una consapevolezza di base, quel messaggio che il grande Giorgio Gaber ha voluto tramandarci: luomo non libero se resta solo con se stesso ma libero quando partecipa, quando vota, quando contesta, quando costruisce.

    Evelina Frisa

  • 3 Aprile 2012

    Camminare per le vie di Arsita nelle giorna-te del 9, 10 e 11 agosto permettere di vivere unesperienza rara. Il paese si mostra come vorremmo vederlo sempre: pieno di stimoli, di botteghe aperte con lingue diverse che si mescolano, persone che chiedono informa-zioni. Passeggiare qualcosa di difficile, si prosegue lentamente non solo per la folla che rende complicato spostarsi, quello che rallen-ta il passo di tutti solo i suoni, i volti e i corpi

    che danzano seguendo ritmi diversi. Cos ca-pita che un inconfondibile suono di Dd bott si vada a mescolare con una tarantella, con le zampogne e ancora con le chitarre. Tutto questo Valfino al Canto. Una festa di popoli e di culture musicali diverse, capace di diver-tire e richiamare visitatori anche dalla costa e da fuori regione. Dietro questa manifestazione ci sono due associazioni che collaborano attivamente: lassociazione altofino presieduta da ca-terina cacciatore che si occupa soprattutto

    della parte culturale, dei gruppi musicali da coinvolgere. La manifestazione si fusa da qualche anno con la Sagra del Coatto, piat-to tipico delle zone montane a base di carne di pecora bollita con particolari spezie, che

    curata dallassociazione pro loco, la cui presidente fabiola dagostino. Valfino al canto lunico evento curato dallassocia-

    zione AltoFino. Per fare bene spiega la presidente servono risorse e nonostante la manifestazione sia citata a livello nazionale tra le pi importanti e di spicco, gli aiuti sono pochi e si fa fatica a fare altri eventi. Da qualche tempo ad Arsita sta prendendo piede anche unaltra manifestazione che scava den-tro le credenze popolari riportando in auge vecchie abitudini e vecchi riti che altrimenti rischierebbero di essere dimenticati. Si tratta della Notte di San Giovanni, in programma il 24 giugno, e il Capodanno delle sette stelle che si svolge il 31 ottobre di ogni anno a cura della Pro Loco. Sono due eventi che puntano a tenere vive tradizioni popolari fondendoli con la cultura e il divertimento. Il Capodanno delle Sette Stelle una notte dedicata allos-servazione delle stelle e alla riscoperta delle tradizioni. Gli antichi vestini credevano in-fatti che il 31 ottobre fosse linizio dellanno e durante questa notte erano visibili le Pleiadi le cui sette stelle regolavano il ciclo dellan-no e del raccolto fin dal 2500 a.C. e sono visibili fino alla notte di San Giovanni. Era un notte che nellimmaginario degli antichi

    permetteva di avvicinarsi alle stelle visto che le si vedeva cos da vicino cosa che lasciava pensare a una vicinanza con i defunti ai quali

    si lasciava la cena pronta. Attiva in paese anche lAssociazione degli Alpini il cui presi-dente franco della volpe, tra le numerose iniziative organizzate, dei raduni che portano ad Arsita penne nere provenienti da vari pa-esi dItalia.

    Quanto alle associazioni sportive c la Arsi-ta Calcio che milita nel campionato di prima categoria e punta alla valorizzazione dei ra-gazzi del posto.

    ArsitA, quAndo cAnti e trAdizioni ripopolAno lA terrA

    di Evelina Frisa

    Libert partecipazione

    valfino al canto

  • 4Aprile 2012

    Libert partecipazione

    Con la trasformazione della societ, oramai sempre pi fondata sullindividualismo, non dobbiamo perdere memoria dellimportante ruo-lo svolto nel passato dallassociazionismo nel processo di crescita culturale, sociale e civile della nostra nazione. Laggregazione dei cittadi-ni, per formare gruppi con obiettivi e interessi in comune sempre risultata la maniera miglio-re per diffondere e amplificare dei valori, quali la partecipazione, la solidariet e il pluralismo, indiscutibilmente riconosciuti di fondamentale rilevanza per il conseguimento di uno sviluppo sano ed efficace della societ e dei cittadini che la compongono. A Bisenti, tradizionalmente la proliferazione di sodalizi e movimenti sempre stata piuttosto intensa e, per fortuna, nonostante le enormi difficolt che si registrano oggigiorno a promuovere attivit di pubblica utilit senza tornaconti e profitti economici, questa tenden-za continua a perdurare con una certa vivacit, visto che le associazioni operanti nel territorio, sebbene abitato a malapena da duemila anime, sono allincirca una quindicina.I campi di interesse delle numerose associazio-ni in attivit nella comunit bisentina sono i pi disparati, essendo ovviamente differenti le esi-genze dei cittadini di una societ divenuta mul-

    ticulturale: si spazia infatti dalle associazioni di promozione del territorio e delle tradizioni locali a quelle di divulgazione delle varie sfaccettature della cultura, dai gruppi di volontariato alle squa-dre sportive, dai sodalizi con scopi ricreativi alle formazioni musicali e teatrali. Tra i tanti sodalizi che operano a Bisenti, una delle associazioni pi longeve sicuramente lAssociazione Pro-Loco: istituita nel lontano 1960, dopo pi di cinquantanni di attivit, la locale Pro-Loco, intitolata al fondatore Lido Panzone, con oltre 300 iscritti ancora molto vitale e dinamica e nellambito della vita sociale del paese costituisce sempre un valido punto di riferimento per chiunque abbia intenzione di im-pegnarsi per la collettivit. In tutti questi anni di lavoro, la Pro-Loco ha promosso numerose ini-

    ziative finalizzate alla crescita socio-culturale del paese, organizzando manifestazioni ed eventi di ogni genere. Negli ultimi anni, lassociazione si data molto da fare, anche se tra le tante attivit svolte non ha mai voluto rinunciare a tre appun-tamenti fissi, molto importanti per Bisenti: a feb-braio si accontentano i pi piccoli con lallegro Carnevale dei bambini, in estate viene propo-sto un appassionante evento sportivo, il torneo di beach-volley Memorial Serena Scipione, e infine la prima domenica di ottobre la stagione si chiude con il celeberrimo Revival Uva e Vino Montonico, la piacevolissima kermesse autun-nale che richiama nel paese migliaia di visitatori. Da pochi giorni sono state rinnovate le cariche e il nuovo direttivo, presieduto da Carmen Medori, ha gi manifestato con entusiasmo la volont di rimboccarsi le maniche e mettersi subito al la-voro per non sfigurare nei confronti dellottima gestione del presidente uscente, Sabrina Leone, e del suo valido staff di collaboratori. Un gruppo altrettanto vitale e instancabile quello costituito dai ragazzi dellAssociazione Culturale Quasi Adatti, presieduta da Carlo Luigi Piccari, coadiuvato da tanti validi com-pagni di ventura. Lassociazione si occupa di attivit culturali, sociali e ricreative e di iniziati-ve volte a valorizzare e promuovere il paese e le sue usanze, avendo comunque sempre a cuore di prestare la giusta attenzione alla solidariet, e a tale fine organizza durante lanno numerose manifestazioni e iniziative, come mostre darte, concerti musicali, eventi sportivi, convegni su tematiche di vario interesse, incontri con altre associazioni, escursioni e gite, eventi a scopo di beneficenza. In diverse occasioni, con limpe-to e la grinta che caratterizza i ragazzi, i Quasi Adatti non hanno mai arginato la necessit di manifestare il disagio di operare in un contesto che non sempre riserva la dovuta attenzione al mondo giovanile e alle sue problematiche, riven-dicando spesso anche con divertente ironia una maggiore collaborazione soprattutto da parte delle istituzioni locali. Rimanendo nellambito degli interessi corre-lati alla rivalutazione e al rilancio delle peculiarit territoriali della zona, negli ultimi anni a Bisenti sorto un ulteriore circolo culturale, lAssocia-zione Progetto Sviluppo Valfino guidata da Luca Salini, che nel costituire la nuova associa-zione ha avuto loculatezza di allargare lobiettivo sullintera Valle del Fino, intuendo lopportunit di non concentrare gli sforzi soltanto sul ristretto territorio comunale di Bisenti. importante inol-

    tre porre in evidenza unul-teriore intuizione di Luca Salini e del suo staff: la disponibilit di collabo-rare e integrasi con le analoghe associazioni operanti a Bisenti, ovve-ro la Pro-Loco e i Quasi Adatti, in modo da unire le forze nellinteresse collettivo della comunit locale. Nel prendere in esame le finalit associative, formalizzate nel-lo Statuto, tra gli obiettivi che lassociazione si prefigge di perseguire colpisce particolarmente la diffusione della cultura del fare e dellagire pratico nel mondo giovanile in quanto in questo punto dello ordinamento associativo sintetiz-zato a pieno lo spirito che contraddistingue il modus operandi dellassociazione stessa. Tra le numerose iniziative intraprese, infatti, nella bre-ve storia della associazione vi sono incontri sul tema Internet e la redazione e pubblicazione del periodico Vallata Oggi. Tra le ultime inizia-tive organizzate, una serata danzante per racco-gliere fondi per gli alluvionati di Genova. Unassociazione che invece non pi atti-va come una volta la Amimont - Amici del Montonico, ma questo non a causa di inopero-sit o pigrizia dei consociati, ma soltanto per la scomparsa dei fondatori e promotori originari, tra i quali il vero e indiscusso leader: Francesco Valente, meglio noto come maestro Ciccil-lo. Questa associazione nacque nel 1974 con lo scopo di rilanciare il Montonico, il rinomato vitigno autoctono di Bisenti, e proteggerlo dal rischio di estinzione. Dai libri Onciari del 1700 si evince infatti che a quei tempi la coltivazio-ne del Montonico era floridissima e da alcuni documenti storici risulta addirittura che duran-te linvasione del 1798-99 i francesi trovano il prodotto cos fresco, armonico e profumato da chiamarlo Le Petit Champagne , ma con il passare del tempo con lassottigliamento della mano dopera dovuta alle prima guerra mondiale e con la diffusione di alcune malattie parassitarie si ebbe una fortissima contrazione della coltiva-zione del Montonico fino a rischiare la definitiva scomparsa e proprio per scongiurare questo ri-schio lAmimont ide il Revival Uva e Vino Mon-tonico in sinergia con la Pro-Loco. Lultima nata tra le associazioni bisentine Viaggiare e Conoscere, una formazione creata e diretta da Marcello De Antoniis, con lintento di diffondere la cultura mediante il turi-smo. Lassociazione, ovviamente, si propone di promuovere iniziative di carattere ricreativo per il tempo libero, rivolte principalmente ai propri associati e chiunque sia interessato ad allarga-re le proprie conoscenze mediante i viaggi; nel contempo lassociazione ambisce anche a pro-pagandare, soprattutto allestero, limmagine della nostra terra e lofferta turistica dei nostri operatori. Anche se sorta da poco, lassociazio-

    Bisenti, 15 AssociAzioni trA folklore e solidAriet

    di Angelo Panzone

    4Aprile 2012

    Revival delluva e del vino Montonico

  • 5 Aprile 2012

    ne ha gi al suo attivo lorganizzazione di alcuni viaggi e scambi culturali con altri paesi europei, in particolare in Germania e Ungheria, e sono in programma escursioni anche in Slovenia e Cro-azia. Passando alle associazioni che si occupano di folklore, le pi operose sono: il Gruppo Folk Bisenti capeggiata dal suonatore di ddu botte Damiano Di Marco, e la Corale Lamberto De Ca-rolis, diretta dal maestro Sergio De Carolis. Il Gruppo Folk Bisenti una formazione con una nutrita sezione strumentale costituita da numerosi Ddu botte e da diversi strumenti a

    percussione, nonch da vigorosi cantori che si cimentano nei pi popolari brani della tradizione canora locale. La Corale Lamberto De Carolis inve-ce un complesso di voci accompagnate da un ensemble di strumenti: il repertorio spazia nel vasto panorama delle canzoni abruzzesi, sia po-polari che dautore, anche se, nelle sue recenti evoluzioni artistiche, il gruppo si cimenta spesso

    e volentieri in generi musicali pi moderni con accenni pop che talvolta assumono connotazioni jazzistiche. Tra le associazioni con finalit sportive, la pi importante la A.S.D. Bisenti Calcio, lassociazione sportiva dilettantistica che conti-nua a onorare la tradizione dei leggendari colori rossoblu appartenenti alla squadra di calcio del paese, una delle pi antiche societ dAbruzzo, fondata nel lontano 1933. La A.S.D. Bisenti Calcio stata ricostituita da circa un decennio, grazie alla forte determinazione di Gualberto Pa-nella, che con dedizione e impegno ha saputo raccogliere le briciole della gloriosa Poli-sportiva Bisenti, sacrificata per concedere alla neonata societ sportiva Valfino la propria af-filiazione nella Lega Calcio. La squadra stata riportata con enormi sacrifici agli antichi fasti e, in questa stagione, Gualberto Panella ha passato il testimone al neo-presidente Bruno Medori che, con medesima seriet e passione, sta portando avanti lottimo lavoro fino ad oggi svolto dal suo predecessore. Sempre nel campo dello sport e dello svago operano altre associazioni come la Lady Dance - A.S.D., che con la maestra Erika Profeta or-ganizza esibizioni di ballo e corsi specifici rivolta

    a interessati di ogni fascia det, e la Societ Pesca Sportiva Bisenti che, grazie allentusia-smo del presidente Giorgio Del Trecco, consente agli appassionati di pesca sportiva di praticare questa disciplina in maniera pressoch profes-sionale, avvalendosi delle risorse assicurate dallorgano associativo e di cimentarsi e con-frontarsi con gli altri praticanti in travolgenti competizioni sportive. Anche nel settore del volontariato sono in attivit diverse associazioni; tra queste, in forte ascesa per quanto riguarda il numero di soci aderenti, lAVIS Comunale Bisenti, un gruppo di volontari donatori di sangue che, seb-bene istituito da pochi anni, conta gi circa un centinaio di iscritti e, grazie allalacre lavoro di divulgazione della cultura della donazione svolto dal presidente Lucio Sichetti e dal direttivo che lo coadiuva, risulta tra i gruppi con gli indici di adesione (numero iscritti/numero di abitanti) e di donazione (numero di donazione/numero iscritti) pi alti nella provincia di Teramo. Molto attiva, nelle maglie del tessuto so-ciale bisentino, anche lAss.ne Naz.le Alpi-ni - Gruppo Valfino: dopo molti anni di lavoro, infatti, il capogruppo Franco Cretarola riuscito a creare un gruppo molto affiatato che, oltre ad aver ristrutturato e impreziosito la sede dellas-sociazione, non manca mai di celebrare e di omaggiare la Patria, organizzando convegni e manifestazioni in memo-ria e in onore dei nostri avi che nel passato si sono sacrificati per con-sentirci di vivere in una nazione evoluta e pro-gredita. Inoltre, nellau-tentico spirito alpino che nel contempo riesce a esprimere solidariet e goliardia, gli alpini di Bisenti non si tirano in-dietro quando occorre prestare opera di volon-tariato, soprattutto nellambito della Protezione Civile, e una volta assolti i propri doveri, nella sede dellassociazione, non tardano a organiz-zare brillanti momenti di convivialit, aperti non solo agli iscritti, ma a tutti i simpatizzanti. Infine, sempre per quanto riguarda il mon-do della solidariet, tra le associazioni operanti a Bisenti doveroso citare lAssociazione Cul-turale FEDERICA E SERENA, unassociazione no profit, con sede a Teramo, che nasce tre anni fa da unidea di un gruppo di amici con lo scopo di mantenere vivo il ricordo di Federica Moscar-delli di Montorio al Vomano e Serena Scipione di Bisenti, studentesse di Medicina, vittime del terribile terremoto che ha colpito lAbruzzo il 6 aprile 2009. Lassociazione si propone di realiz-zare eventi culturali con finalit umanitarie e soli-daristiche perch, come sottolinea il presidente Elena Di Tommaso: Fe-derica e Serena sono due angeli scesi tra noi per illuminare le bellezze della vita; con il loro so-gno di diventare medici hanno regalato sorrisi alla gente, impreziosito

    le piccole cose e rese esclusive le vite di chi le ha conosciute. Del resto, le finalit dellassocia-zione non possono che essere a scopo umani-

    tario, perfettamente in linea con quello che era lo spirito di Federica e Serena, dedite allaltru-ismo e al volontariato: Federica era volontaria della Croce Bianca di Montorio e Serena era volontaria dellAssociazione AIPD di Teramo. In questi tre anni sono state svolte diverse attivit culturali per raccogliere fondi ed aiutare diverse realt in un clima di festa e coesione tra giovani e non solo. Uno degli eventi pi importanti il concerto Note su ali di farfalla: notte per Federi-ca e Serena che viene organizzato ogni anno ai primi di settembre e che stato fortunatamente sempre un successo. Ospiti della prima edizione sono stati Marlene Kuntz, Giorgio Canali e Ros-sofuoco, Orchestra della Transumanza, Tito and the Briansuckers, Marilena Catapano e 100s. Il ricavato delledizione 2009 stato devoluto alla Fondazione Il Cireneo onlus per lautismo dellAquila per la ricostruzione del centro. Ospiti

    della seconda edizio-ne, invece, sono stati Bandabard, Pan del Diavolo e Marilena Catapano. Il ricavato delledizione 2010 stato devoluto allAs-sociazione AIPD sez. di Teramo. Ospiti della terza edizione sono

    stati Afterhours, Brunori sas e Shijo X. Il ricava-to di questa edizione stato destinato alla Croce Bianca sez. Montorio per lacquisto di unauto medica per il trasporto dialisi. Oltre a questi eventi sono stati organizzati altre attivit, in col-laborazione con i Comuni di Bisenti e Montorio, tra le quali il torneo di Beach Volley dedicato a Serena e la Partita del Cuore dedicata a Federica. Per questanno lassociazione sta preparando la IV edizione dellevento Note su ali di farfalla, e sar inoltre presenti per in una serata al Nuovo Stadio Comunale di Teramo il 5 maggio in colla-borazione con il Teramo Calcio.Le donazioni a sostegno dei progetti dellasso-ciazione Federica & Serena possono essere eseguite tramite c/c postale intestato a Asso-ciazione Federica e Serena n. 97235915 (IBAN: IT 51 C07601 15300 97235915).

    Libert partecipazione

    5 Aprile 2012

  • 6Aprile 2012

    A Castilenti hanno sede ben 14 associazioni, un numero impressionante per un paese che conta circa 1600 abitanti. Per ovvie ragioni di spazio, ne approfondiamo nel dettaglio solo alcune, riservandoci magari in seguito di par-lare delle altre, ben lieti se vorranno segnalar-ci le loro iniziative.tra le pi antiche lassociazione musicale sisto mancinelli che la banda musicale del paese, le cui origini risalgono agli anni venti del secolo scorso e che, fatta eccezione per gli anni della seconda Guerra Mondiale e per un periodo di stasi, protrattosi dal 1949 al 1973 ha rappresentato e tuttora rappresenta un punto di orgoglio per la cittadinanza casti-lentese. Ad oggi conta circa 40 elementi, per la maggior parte di Castilenti, anche se fanno parte dellorganico anche musicisti che pro-vengono dagli altri centri della Valle del Fino.C poi lassociazione culturale castrum lentuli che stata fondata allinizio di que-sto Millennio. Lassociazione, il cui nome si rif al toponimo latino di Castilenti, organizza nel mese di luglio limportante manifestazio-ne Se magn lu purcell, sagra gastronomica dedicata a uno degli animali pi utili alluo-mo, quel saporito maiale del quale nessuna parte va sprecata, perch non solo le sue carni, ma anche i residui della lavorazione trovano impiego nellalimentazione umana.La festa, che questanno giunger alla sua decima edizione, contornata da spettacoli vari, che per una settimana riempiono le vie e le piazze di Castilenti. Inoltre, la Castrum Lentuli, attualmente presieduta da vincen-zo regi, organizza la Festa dellArrosticino Abruzzese, che si svolge a ottobre, la Festa dellAnziano, nonch gite e altre iniziative minori a sfondo socio-culturale.nella frazione villa san romualdo opera lassociazione culturale atlantide, dove ogni anno organizza un torneo di minicalcet-to, vale a dire una versione ridotta del calcetto classico, che vede impegnate squadre di cin-

    que giocatori, dei quali 3 in campo e 2 in pan-china. Questanno il torneo prender il via dal 3 giugno. Ne presidente Elita Lupinetti.c poi lassociazione culturale gianni giannascoli - onlus. Il Comune di Casti-lenti gemellato con la Cittadina Bavarese di Bad Groenenbach. A latere di questa iniziati-va, sorta questa Associazione, che si occupa di favorire e sviluppare i contatti fra le due comunit, nonch di assicurare allAmmini-strazione Comunale il necessario supporto logistico e culturale, in occasione delle visite che periodicamente si scambiano gli abitan-ti dei due centri gemellati. Attualmente ne Presidente donato reggi. Sul territorio di Castilenti esistono due pro-loco, quella del capoluogo e quella della frazione di Villa San Romualdo, mentre la prima attualmente non operante, la seconda viva e vegeta e vanta al suo attivo una serie di manifestazioni che si svolgono nel corso dellanno. La principale la Sagra della Tagliata, che si snoda per 4 giornate durante la seconda settimana di lu-glio e che ha per protagonista principale la gu-stosa pietanza di carne ai ferri, accompagnata da rucola e pomodori pachino ed imprezio-sita dallaceto balsamico. La manifestazione

    giunger questaanno alla sua quarta edizione. C poi la Festa dei Nonni, che si svolge ai primi di ottobre e che da tre anni intende offri-re una giornata di svago e di divertimento agli anziani di Villa San Romualdo. Sia a Capodanno, sia a Carnevale, la Pro-Loco organizza feste danzanti con annessa parte ga-stronomica, sempre amorosamente curata dal-

    le iscritte, che - doveroso specificare - sono la stragrande maggioranza in seno allAsso-ciazione.In occasione della ricorrenza del Santo Patro-no della Frazione, si svolge il 18, il 19 e il 20 di agosto unaltra importante manifestazione, con concerti di artisti di fama nazionale, che richiamano a Villa San Romualdo schiere di fan provenienti da tutta Italia. Nel 2011, lat-tivissima Pro-Loco riuscita a ottenere las-segnazione della finale per la designazione di Miss Adriatico, concorso di bellezza inserito nel circuito delle selezioni nazionali per la partecipazione allelezione di Miss Italia. Pre-sidente dellassociazione filippo antonelli.Tra le associazioni operanti nel territorio ce n anche una che da sempre porta avan-ti lobiettivo di valorizzare i prodotti tipici del territorio, le tradizioni e la cultura della vallata del Fino. Si tratta dellassociazione liberamente. La principale manifestazio-ne che viene organizzata con questo scopo Sapori&Saperi della Valle del Fino che prevede un mercatino con i produttori locali, ma anche momenti culturali come corsi di de-gustazione, mostre, ma anche la riscoperta di giochi antichi come la ruzzola. Lassociazione presieduta da laura barbieri.Tra le pi recenti associazioni di Castilenti c quella di volontariato e protezione civile uniti per labruzzo. Lassociazione pre-sieduta da massimo berardinelli - ha gi or-ganizzato il primo corso base per operatore di

    Protezione Civile che si sta svolgendo nellex convento di Castilenti per sei venerd conse-cutivi a partire dal 13 marzo e si concluder con una prova pratica.Quanto alle associazioni sportive c la Asd Castilenti Calcio presieduta da pino mazzoc-ca, che milita nel capionato di seconda cate-goria. Fiore allocchiello non solo per Casti-lenti, ma per tutta la Valle del Fino, in quanto per davvero si occupa di Cultura con la C maiuscola, lassociazione Luigi Antonel-li. Difatti, in memoria del noto romanziere, commediografo e sceneggiatore teatrale lu-igi antonelli (1877-1942), nativo proprio di Castilenti, lAssociazione indice ogni anno un Premio Letterario a lui intitolato, Premio che nel 2012 celebrer la sua 23esima edizione.La manifestazione prevedeva in origine quat-tro sezioni: Teatro, Romanzo inedito, Narra-tiva e Scolastica, questultima riservata agli studenti delle Scuole Secondarie di primo e secondo grado. Attualmente, il concorso li-mitato alle due ultime categorie, in quanto si

    prodotti tipici e musicA uniscono cAstilenti di Alfredo Granelli

    6Aprile 2012

    Libert partecipazione

    foto: mario chiavaroli

    foto: mario chiavaroli

    saperi e sapori

  • 7 Aprile 2012

    fa sempre pi arduo il reperimento dei fondi necessari per finanziare il Premio.Ci nonostante il Professor Enzo lupinet-ti, benemerito Presidente del Sodalizio, sot-tolinea che il Premio gode del Patrocinio di Enti come la Regione Abruzzo, la Provincia

    di Teramo e il Comune di Castilenti e che il necessario supporto economico stato sin qui assicurato dalle Banche che operano nel terri-torio, ma anche da diversi imprenditori locali, a ulteriore dimostrazione, qualora ce ne fosse bisogno, della risonanza che levento riscuote a livello nazionale. La Giuria chiamata a valu-tare le opere presentate in concorso si avvale di note personalit del mondo della cultura abruzzese e non, quali il Professor Walter mauro di Roma (che siede anche nella Giuria del Premio Strega), il Professor igino crea-ti, poeta originario di Arsita, la Professores-sa Elda antonelli (solo omonima di Luigi)

    dellUniversit di Chieti e lo stesso Professor Enzo lupinetti.Lappuntamento per il prossimo settembre nei locali dellex-Convento di Castilenti, con la speranza che gli sponsor siano numerosi e generosi per questa iniziativa che nobilita lintera Comunit della Valle del Fino.Tra le altre associazioni operanti sul territorio citiamo inoltre: amici dello sport il cui referente giuseppe mazzocca. LAssocia-zione fuoriskema guidata da luca cilli, lassociazione voglia presiduta da antonio di michele e fiori di testa il cui respon-sabile pietro di gianvito.

    Dati e notizie di cui al presente articolo ci sono stati cortesemente forniti dallex Presidente dellAssociazione, Aldo Mucciola, con la collabo-razione di due voci storiche della Banda: Mario Cilli (classe 1900), suonatore di corno e Bertino Durantini (classe 1900), suonatore di cornetta e di flicorno.Intorno agli anni Venti del secolo scorso, per ini-ziativa del facoltoso cittadino Luigi Savini, vide la luce a Castilenti una Filarmonica, vale a dire un sodalizio di appassionati della musica che, non solo la ascoltavano, ma la suonavano pure, mettendo su una piccola orchestra da camera.Savini gestiva anche la Tesoreria Comunale, la qual cosa implicava che si occupasse anche dellEsattoria e, quindi, della riscossione delle tasse, trovandosi cos in una posizione non cer-to tra le pi amate da parte dei suoi concittadini. Ci piace pensare che, proprio per farsi perdona-re questo peccato, abbia voluto donare al suo Paese una possibilit di cultura e di svago, cer-tamente insolita per un piccolo centro dellentro-terra abruzzese di quasi cento anni fa. Eviden-temente i Castilentesi ci presero gusto e, da un piccolo complesso di pochi eletti, si pass ben presto a una banda musicale, composta da oltre 30 musicisti, guidati prima dallo stesso Savini e poi dal maestro Merlini. Nel 1936, la Banda venne affidata alle cure del maestro Andrea Di Fonzo, nativo di Pianella, il quale si presentava con ottime credenziali, avendo ricoperto il ruolo di trombone solista nellorchestra del Teatro alla Sala di Milano.Grazie alla muficienza di un altro benestante lo-cale (quel Sisto Mancinelli cui intolata lAsso-ciazione Musicale che si riconosce nella attuale Banda), venne curato anche laspetto estetito, dotando i musicanti di regolari divise, una estiva e una invernale. In quel periodo, il figlio di Sisto Mancinelli era Direttore Generale del Banco di Roma (uno dei pi importanti istituti di credito

    italiani dellepoca), la qual cosa contribu a far includere la Banda di Castilenti nel novero dei complessi musicali convocati nella Capitale, per fare da contorno spettacolare, in occasione del-la visita di Adolf Hitler, avvenuta ai primi di mag-gio del 1938. In occasione dello storico evento, la macchina propagandistica fascista super s stessa, onde presentare allospite gli aspetti pi grandiosi della tanto sbandierata Romanit e le cronache di allora riferiscono che, in effetti, Hit-ler rimase sbalordito dallimponenza della sce-nografia allestita per loccasione. Ma il Fhrer

    non seppe mai che la Banda di Castilenti si esi-b priva della sua prima tromba, un giovane ori-ginario di Francavilla, di sospetta fede socialista. In quel periodo, Mussolini aveva messo da parte le sue origini altrettanto socialiste e i suoi ormai ex-compagni non erano visti di buon occhio dal Regime, ragion per cui il povero sovversivo venne prudentemente lasciato a casa. La trom-ba uno strumento delizioso, capace per - se usato in malo modo - di emettere suoni molto simili a una pernacchia. Cos, per evitare qualunque rischio, i meticolo-si responsabili della Banda evitarono di portare a Roma la loro prima tromba, potenzialmente troppo pericolosa. Con lavvento della Seconda Guerra Mondiale, il complesso musicale casti-

    lentese dovette sospendere le proprie attivit, che vennero riprese solo nel 1945, a conflitto terminato.La ricostituzione della Banda avven-ne sotto la guida del maestro Alfredo Pilone di Penne, cui va riconosciuto il grande merito di aver puntato sui pi giovani, creando un vivaio capace di alimentare lorganico del complesso, che raggiunse il numero di oltre 50 elementi. In quel periodo, la Banda di Castilenti si afferm non solo nel limitato territorio della Valle del Fino, ma si fece apprezzare anche ben oltre i confini regionali. Nel 1947 torn alla direzione il maestro Di Fon-zo, che rimase ancora per due anni, finch, nel 1949, il complesso inaspettatamente si sciolse. Bisogn attendere pi di ventanni, prima che, per iniziativa di Luigi Cilli (cittadino di Castilen-ti e direttore dellUfficio Postale di Montefino), venisse riproposta una nuova banda, prima con elementi di Castilenti e di Montefino, poi coin-volgendo anche musicisti di altri centri della Vallata, tanto che il complesso assunse il nome di Banda Valfino e giunse a contare oltre 40 suonatori, ottenendo lusinghieri successi non solo in Abruzzo, ma perfino nella lontana Co-senza. Un altro periodo di stasi intervenne tra il 1987 ed il 1992, finch il maestro Paolo Iacone di Castelnuovo, che insegnava nella scuola di Castilenti, prese in mano il bandolo della ma-tassa e rifond la Banda, con la complicit del montefinese Ernesto Germinale. In compagnia di questi due personaggi, arriviamo cos ai gior-ni nostri, con un complesso bandistico di 40 suonatori, che annovera nel suo seno musicisti perlopi di Castilenti, ma che accoglie anche elementi provenienti dagli altri paesi della Val-lata, ricostituendo di fatto quella Banda Valfino di 40 anni fa, felice esempio di buona collabo-razione intercomunale, che sarebbe auspicabile facesse proseliti tra le tante realt associative che popolano il nostro territorio.

    BAndA musicAle di cAstilenti: un secolo di musicAdi Alfredo Granelli

    7 Aprile 2012

    Libert partecipazione

  • 8Aprile 2012

    Nel comune di Castiglione le associazioni pi attive, oltre a quelle sportive, sono circa cinque: la pro-loco di Appignano, la pro-loco di Casti-glione, lassociazione Il Giardinetto, le asso-ciazioni Val Fino e La Valle del Fino.La Pro Loco Appignano nata il 25 gennaio 1986 da 16 soci fondatori e il primo presidente stato Roberto Di Romualdo. Gli altri presidenti sono stati Tullio Bandini, Vincenzo Di Giando-menico e agostino bandini, che ancora in ca-rica insieme al vicepresidente Simone Di Quin-zio e al segretario Roberto DAngelantonio.Nei primi anni si occupata dellorganizzazione della sagra delle lumache con annesse diverse manifestazioni tra cui la corsa dei carretti. Dopo un periodo di inattivit, nel 1999, si ricostitu-

    isce con un nuovo direttivo raggiungendo 114 iscritti. Inizia un periodo di collaborazione con lamministrazione comunale, dal quale nascono numerose attivit socio-culturali tra cui: serate danzanti, il babbo natale, la befana, il carneva-le, la passione, la Sagra della Birra e dei pro-dotti bavaresi, la corsa podistica Castiglione-Appignano, Un artista per caso e tante altre. Attualmente la manifestazione principale di cui si occupa la caccia alle streghe, che si ricol-lega alle origini medioevali di Appignano: una sagra in cui, oltre ai classici stand che vendono cibi locali e bevande varie, vengono offerti ai visitatori piccole rappresentazioni ambientate nel medioevo e che, ovviamente, hanno come protagoniste principali le streghe, con tanto di rogo finale. Latmosfera suggestiva e limpegno dei partecipanti garantiscono da sempre il suc-cesso della manifestazione, che si ripete nel we-

    ek-end successivo al ferragosto ormai da oltre dieci anni e che negli ultimi anni ha attirato un numero di visitatori sempre maggiore. La pro-loco di Castiglione si ricostituita, dopo alcuni anni di inattivit, nel 2008 e lattuale direttivo costituito dal presidente stefano romano e dai vicepresidenti Erica Di Muzio e Italo Pantaleo-ne, il segretario Giuseppe Guardiani. In questi anni, oltre ad organizzare feste per bambini nel periodo natalizio e di carnevale e uno stand di giovani in occasione della festa di San Donato, si impegnata nella realizzazione di un evento molto bello: il mercatino natalizio, che ha atti-rato a Castiglione numerosi espositori e diversi visitatori. La cura con cui il paese viene addob-bato, il profumo dei dolci, la gentilezza degli esposi-tori e la particolarit degli oggetti da loro venduti rendono latmosfera par-ticolarmente deliziosa e permettono di respirare a pieni polmoni laria del Natale (freddo compreso).Lassociazione Il Giar-dinetto, nata nel 2007 da un gruppo di ragazzi di Castiglione, ha come pre-sidente marco di blasio e ha come unica attivit la realizzazione, nel giar-dinetto pubblico (da cui il nome dellassociazione) sito vicino alla ex scuola elementare e attuale scuo-la media di Castiglione, di uno stand per giova-ni. In occasione dei tre giorni di festa patronale (6-7-8 agosto) lassociazione attira nel paese un grande numero di ragazzi da tutta la Vallata. Esi-bizioni di gruppi rock, cover di Rino Gaetano e karaoke rappresentano gli ingredienti del grande successo di questo stand, un successo costante e sempre crescente. Meritano di essere ricordate

    infine le associazioni culturali che hanno sede a Castiglione e operano in tutta la vallata: Val Fino, presieduta da Giorgio Giannini che ha come principale scopo quello di far conoscere la storia locale attraverso conferenze e dibattiti e

    La Valle del Fino, di cui presidente Eveli-na frisa. Da tre anni si occupa della realiz-zazione di questo pe-riodico, tenendoci cos informati sulle notizie e gli eventi principali della nostra bellissima vallata. Ci sono poi importanti associazio-ni sportive, tra queste, la CastiglioneValfino presieduta da mar-co dagostino e da gianluca delle mo-nache che si occupa della scuola calcio con qualificati responsabili e allenatori offrendo ai

    ragazzi lopportunit di poter praticare questo sport curando anche laspetto educativo e so-ciale. La prima squadra milita nel campionato di Promozione dando spazio a molti giovani del posto. Tra le iniziative numerosi tornei in giro per lItalia. Altra associazione sportiva lASD Real Bagaria presieduta da fabrizio durantini che milita nel campionato di terza categoria.

    A cAstiglione trA mercAtini e cAcciA Alle streghe

    di Corinna Di Donato

    cri VAlfino, cAmBio Al VerticeFrancesco Barillaro, commissario dei volontari del soc-corso della Croce Rossa Italiana del Gruppo Valle del Fino, dal 30 aprile lascer lincarico dopo sette anni. Al suo posto subentra Gloria Ricci, volontaria molto attiva dal 2008, che stata eletta quasi allunanimit lo scorso 30 marzo. Oltre a Barillaro, lascia lincarico anche il suo vice Andrea Di Giacinto. Entrambi continueranno per la loro opera di volontariato nel gruppo. Si tratta ha spiegato Barillaro di una scelta dettata dalla necessit di dare al gruppo nuovi stimoli, un cambio al vertice non pu che potare una ventata di novit da cui si potr trarre giovamento. In sette anni il gruppo cresciuto: abbiamo nuovi mezzi come una nuova ambulanza e un fuoristrada e il nostro obiettivo che la crescita continui in termini di volontari attivi per continuare a dare un servizio cos prezioso alla vallata. Barillaro diventato ispettore del gruppo, poi commissario, nel 2005 ed volontario dal 1999. Sono stati anni importanti ha aggiunto stata unesperienza che mi ha dato molto, venendo da fuori ho potuto conoscere tante persone, avere molti amici tra i volontari e per questo ringrazio tutti quelli che hanno collaborato con me e faccio un in bocca al lupo a Gloria per lincarico che ricoprir sicuramente con grande competenza. (e.f.)

    8Aprile 2012

    Libert partecipazione

    foto: rocco oronzo

    foto: rocco oronzo

    foto: rocco oronzo

  • 9 Aprile 2012

    Sono tante le associazioni culturali che operano nel comune di Elice. Sportive, musicali, cultu-rali e sociali. Un paese che grazie alloperato di volontari e appassionati riuscito a far parlare di se per i prodotti tipici e per la sua storia. La manifestazione che negli ultimi anni richiama numerosi visitatori La Notte nellIlex orga-nizzata dallassociazione Elicethnos presieduta da Umberto De Palma. Si tratta di una manifestazione incentrata sul-le origini medievali del paese, che nella prima settimana di agosto fa tornare indietro nel tem-po. C cura nei dettagli, c ricerca storica e la manifestazione riesce a fondere cultura e diver-timento grazie anche ai tanti figuranti coinvolti. Quello che colpisce sono le botteghe, tante di

    diverso genere che consentono di apprendere curiosit sul pas-sato e anche sul presente. Tanti sono i momenti teatrali cui si pu assistere nelle varie zone del paese per rivive-re atmosfere del passato. La Notte nellIlex accoglie numerosi turisti, anche da fuori regione, e ogni anno si rinnova con nuovi detta-

    gli e nuove rappresentazioni.Se il centro storico ospita la rievocazione me-

    dievale, negli stessi giorni, la parte bassa del paese ospi-ta la sagra della Mugnaia or-ganizzata dallAsd Elicese. Associazione, questultima, che nel resto dellanno si occupa di sport. Da pi di 20 anni fa cresce-re i giovani elicesi accom-pagnandoli in un processo di crescita che parte dalla scuola calcio e arriva alla prima squadra. Altra realt calcistica la Polisportiva Elice. Un gruppo affiatato di giovani, capitanati da An-tonio Tafuri, che da anni di-versificano la proposta spor-tiva non fermandosi solo al calcio. Altra associazione legata allo sport la neonata Asd HeroesVenere, presieduta da An-tonio Di Rocco che milita nel campionato di

    terza categoria insieme alla polisportiva Elice. Da qualche anno esiste anche lassociazione di volontariato Soccorso Emergenza Radio

    Abruzzo, presieduta da Alessandro Contini, che impegnata nel primo soccorso e nella protezione civile.Altra associazione del paese Il Mulino. Si tratta di unassociazione culturale attenta alle iniziative di sensibilizzazione rispetto ai pro-blemi ambientali e di tutela paesaggistica che si occupa anche di organizzare feste patronali e eventi ricreativi. Tra le principali c la Rievo-cazione della Trescatura.A Elice, come a Castilenti, c la Banda del paese che fa capo allAssociazione Musicale G. Rossini. Una realt che esiste da pi di 40 anni e suona nel corso di tantissime manifestazioni nellambito comunale e regionale.In paese opera anche la Pro Loco Elice che da oltre ventanni organizza la Sagra della Scrip-pella che richiama numerosi visitatori.

    rieVocAzioni storiche e Buon ciBo gli ingredienti delle AssociAzioni elicesi

    di Evelina Frisa

    9 Aprile 2012

    Libert partecipazione

    foto: Antonio Angelozzi

  • 10Aprile 2012

    Le associazioni pi attive con sede a Montefino sono cinque: lassociazione musicale culturale la valle del fino, presieduta da pierluigi di sa-batino, che opera su tutto il territorio della vallata. Organizza periodicamente varie manifestazioni. Una di queste valle D.O.CE, ovvero una gara di dolci tipici che si svolge annualmente a fine novembre e che ha come teatro i vari paesi della

    valle. Sinora si svolta a Castiglione M.R., Casti-lenti e Arsita. C poi il Festival Castiglionese, una manifestazione canora che si svolge annualmente in estate a Castiglione M.R. Si esibiscono cantanti dilettanti, che entrano in gara tra di loro, eseguen-do ciascuno due brani. Una giuria si incarica di stilare la classifica fra gli artisti in competizione. Manifestazione analoga alla precedete il Talen-tino dOro che per riservata ai cantanti in erba. Si tiene in estate sulla piazza di Montefino e vede in concorso tra di loro i piccoli talenti canori della vallata.Altra manifestazione di cui si occupa la Nativit Montefinese, una rivisitazione del classico prese-pe vivente, con le musiche di Fabrizio De Andr. La prima edizione andata in scena a Villa Bozza, Montefino ed Elice durante le festivit natalizie 2010/2011. La seconda edizione stata rappresen-tata il 29 e 30 dicembre 2011 a Montefino, con la partecipazione degli alunni della locale Scuola Me-dia. Altro spettacolo che lassociazione organizza, in collaborazione con lAssociazione Elicethnos di Elice, la Passione di Cristo che rappresenta le vicende della Passione di Ges secondo la partico-lare lettura dettata dallopera di Fabrizio De Andr

    La Buona Novella, con le musiche dello stesso cantautore e di W.A. Mozart. La prima edizione andata in scena a Elice lo scorso anno; la seconda si svolta in occasione della Pasqua 2012. In pae-se opera inoltre lassociazione per il gemellag-gio montefino aiterhofen, che come si legge nel sito www.montefino.info - nata su iniziativa dellAmministrazione Comunale di Montefino ed stata legalmente costituita il 26 maggio 2006. Suo fine precipuo quello di favorire e sviluppare i contatti fra le due comunit, per condividere il pi possibile gli eventi della fratellanza avviata tra Montefino e la localit bavarese di Aiterhofen. In aggiunta a tutte le attivit legate al gemellaggio, lAssociazione si propone di promuovere iniziati-ve culturali, sportive e ricreative tese a migliorare i rapporti allinterno della comunit di Montefino. Presidente dellassociazione giancarlo sierri.Altra associazione locale la mons siccus, dallantico nome del paese, la cui punta di diaman-te il Festival della Serenata, suggestiva manife-stazione canora che si svolge nel centro storico di Montefino e che ha raggiunto la decima edizione. Sul palco si alternano gruppi folk di grande livello

    dellintero territorio regionale. Dopo lesibizione il gruppo pi votato da una qualificata giuria viene premiato. La decima edizione si svolger il 7 e l8 luglio prossimo. Inoltre la Mons Siccus organizza il Carnevale Montefinese, con sfilate in costume attraverso le vie del borgo e con rogo finale del fantoccio che rappresenta il Carnevale, nonch la festa di San Martino (11 novembre), con gri-gliate di carni miste e, naturalmente, caldarroste e vino novello. Attuale presidente Alfio Chich, ma si in attesa del rinnovo delle cariche sociali. La pi giovane tra le Associazioni di Montefino, Lagricola compagnia, essendo stata costitu-ita nel 2010. Ha sede a Crocetta Santa Maria ed composta da una decina di ragazzi, dagli 11 ai 20 anni (oltre ad alcuni anziani), che formano un complesso musicale, guidato dal Maestro ga-briele scardelletti. I membri del Gruppo sono per la maggior parte originari dei paesi della Valfino, ma non mancano elementi che provengono da pi

    lontano. LAgricola Compagnia propone i canti del classico repertorio folkloristico abruzzese, ac-compagnati dagli strumenti della tradizione locale, a partire dallarcinoto ddu bbott e si esibisce non solo nei centri della Vallata, ma anche ben oltre i confini dellAbruzzo, tant che ha partecipato perfino ad una tourne in Sicilia, su invito del noto critico darte Vittorio Sgarbi.Con i proventi dellattivit sociale, stata recen-temente acquistata la strumentazione tecnica ne-cessaria per rendere il Gruppo autonomo nelle sue performances.c poi la storica associazione bozza nostra, con sede nella frazione Villa Bozza di Montefino, che per al momento in attesa del rinnovo del con-siglio direttivo e della ripresa delle manifestazioni, che in passato hanno raccolto unanimi consensi. Prima fra tutti la rappresentazione del Venerd San-to, grandioso spettacolo, che ripercorre la Passione di Ges, snodandosi per le vie del borgo. Ma anche la riproposizione della trebbiatura tradizionale, la altrettanto tipica favata, e la festa del Santo Patro-no, San Benigno, il 13 febbraio di ogni anno. Molto particolare poi liniziativa abbinata periodicamente alla trebbiatura: tutti le persone nate a Villa Bozza in un determinato quinquennio, dovunque si trovas-sero, venivano invitate a tornare nel paese nato, dove venivano festeggiate a colpi di luculliani ban-chetti e di balli e canti in piazza. Quanto alle associazio-ni sportive c quella presieduta da Luigi G i a m m a -rino, Vil-la Bozza Montefino, che milita nel cam-pionato di terza cate-goria.

    Serenate e muSiche, i Suoni che ravvivano montefino

    di Alfredo Granelli

    Libert partecipazione

    10Aprile 2012

    Festival della serenata

    talentino doro

  • 12Aprile 2012

    Attualit

    Opinioni

    BiSenti al votoIl comune di Bisenti ha due candidati a sindaco. Sono infatti due le liste presenta-te per le prossime elezioni amministrative del 6 e 7 maggio.

    Una lista, la numero 1, guidata da En-zino de febis, denominata La Fonte, laltra, la numero 2, capeggiata da mar-cello de antoniis ed stata chiamata La

    Torre, Bisenti che vogliamo. Fanno parte di questultima lista: domenico degnitti, ada piano, Ezio di basilio, lucio si-chetti, toni di massimo e guerino sci-pione.I componenti della lista di De Febis sono: luigi dostilio, roberto malascorta, antonio dorazio, margherita barbe-ra, adriana lanari e Enrico di pietro.Si tratta di volti gi noti nella politica bi-sentina. De Febis ha amministrato il paese per due mandati, dal 1998 al 2002 e dal 2002 al 2006. De Antoniis stato vicesin-daco sotto lamministrazione di Gaetano Di Marco.Non si sono concretizzate le altre liste di cui si era parlato in un primo momento come quella dellattuale capogruppo con-sigliare, humberto Elio roberto di sa-

    batino. I giovani del paese, che avevano indetto un incontro pubblico, hanno deciso di continuare a essere propositivi nei con-fronti dei futuri amministratori, ma non

    hanno creato una lista propria, il loro in-tento quello di contribuire alla crescita del paese.

    Evelina Frisa

    A Castiglione qualcosa si muove. Sono in cor-so i lavori di rifacimento della pavimentazione nel centro storico prospiciente la Chiesa. Con detti lavori si , opportunamente, colta loc-casione per predisporre il tutto al fine di rin-novare o interrare le varie condotte: idriche, elettriche, ecc. C lintenzione di provvedere al rifacimento degli intonaci e/o tinteggiature delle pareti esterne degli immobili adiacenti allo stesso centro storico. Si potrebbe ap-profittare per collocare alcuni murales che richiamerebbero la storia e la ricchezza del paesaggio di cui Castiglione gode. Paesaggio che immenso, variopinto e ancora inconta-minato. La realizzazione di questultima parte, a mio avviso non molto costosa, potrebbe essere sponsorizzata da una o pi aziende

    private, singolarmente e/o congiuntamente, che insistono sul territorio. auspicabile che unazienda abbia anche una responsabilit so-ciale nei confronti del territorio dove opera. Ol-tre a esserne orgogliosa, ne trarrebbe un van-taggio di immagine con le conseguenze che ci, giustamente, comporterebbe. A tal fine e con le stese conseguenze, alle manifestazioni gi in essere potrebbero aggiungersi, sempre tramite sponsorizzazioni e a carattere annua-le, qualche altra come un concerto, un premio letterario, di arte visiva, una manifestazione che promuova i prodotti enogastronomici. Il Largo XX settembre sarebbe una piazza, un salotto ideale. Attualmente, con bella iniziativa privata, anche dotato di un bel punto di risto-ro. Ideale sarebbe fornirlo anche di un punto

    Internet e di lettura. Cos facendo, con lopera dellAmministrazione comunale, con i fondi regionali, con laiuto dei privati cittadini e dei locali imprenditori, congiuntamente alla di-sponibilit della banda larga, alla eliminazione dei cassonetti della spazzatura con la raccolta differenziata e alla indispensabile eliminazione del problema delleternit, Castiglione avr una nuova immagine e potr essere considerato il paese fortemente appetibile dove vivere in un futuro immediato o prossimo. Sarebbe oltre-modo opportuno non sopravvivere pi con i ferri vecchi del passato n soffermarsi, ulte-riormente, sul presente che, con i tempi che corrono, sa gi di stanto, ma urge prevedere e cercare di scontare il futuro.

    Enrico Gambacorta

    cAstiglione, un pAese dA riVAlutAre e dA fAr riViVere

    enzino de Febis Marcello de antoniis

  • 13 Aprile 2012

    Attualit

    Ero il numero 142192, un numero che una volta tornato ho voluto cancellare dal-la pelle con un intervento chirurgico, ma che non sono riuscito a dimenticare, cos come non dimentico nulla di quei giorni passati l. Con queste parole Ermando parete, reduce del campo di sterminio na-zista di Dachau, ha raccontato agli studenti delle scuole secondarie di primo grado di Bisenti, la sua esperienza, i suoi sei mesi terribili nel lager. Ha parlato delle fuci-lazioni di massa, della fame, del freddo subito nel corso di un incontro organiz-zato dallAmministrazione comunale e dallAssociazione Ana Valfino di Bisenti, dalla parrocchia di San Pietro Apostolo, in collaborazione con lAssociazione Unione nazionale mutilati per servizio sezione di Teramo per la Giornata della Memoria.

    Durante lincontro, introdotto dalla pro-fessoressa franca minnucci, che ha an-che letto delle poesie sul tema, i ragazzi hanno rivolto numerose domande a Pare-te. Un momento di commozione c stato quando si parlato dei bambini e dei forni crematori.

    Ho visto una bambina ha raccontato - lanciata in aria pi volte, rideva divertita. Poi lhanno lanciata verso il filo spinato

    che portava corrente. Come si pu dimen-ticare questo? Cerano i forni crematori che ardevano in continuazione. Ci sono tornato dopo 40 anni in quel campo e lodore di corpi bruciati era identico.Parente, nato nel 1923 ad Abba-teggio, in pro-vincia di Pesca-ra, ha spiegato che vivo per-ch ha resistito alle torture fisiche e morali subite perch era giovane e molto forte. A Dachau rimase dal settembre 1943 al 29 aprile 1945 quando gli americani apri-rono i cancelli. Quando sono tornato a casa ha detto - il mio stomaco non riusci-va a digerire nulla, il medico mi sconsigli di mangiare, dovetti farlo con molta len-tezza, pesavo 29 chi-li. Parete, sollecitato dalle domande degli studenti, ha racconta-to come il lavoro fosse stancante e senza pau-se. Uno di noi ha spiegato Parete- fece pip sulla neve. Fu fu-cilato allistante, noi vivevamo ogni giorno come se fosse lulti-mo. Parete ha rac-contato anche il suo ritorno a casa dopo due mesi di cammi-no a piedi, quando la

    madre rispett il voto che aveva fatto e lo port scalza al santuario del Volto Santo di Manoppello. Sono rimasto solo io in vita

    ha detto e vo-glio raccontare a tutti quello che stato perch non si deve dimenti-care, non deve pi succedere.Oltre alla te-stimonianza di Parete, i ragazzi hanno ascoltato

    le voci di due reduci di guerra di Bisenti: giustino dorazio e antonio malascor-ta. Allesterno del teatro comunale stata allestita una mostra fotografica sul lager di Dachau curata dalla locale Sezione Ana.

    giornAtA dellA memoriAdi Evelina Frisa

    foto: emiliano di rocco

  • 14Aprile 2012

    Attualit

    Arriv a Castilenti allet di 8 anni, era il 1942, in questo paese lei e la sua famiglia trovarono accoglienza, conforto e protezione. Lei era ebrea e per questo perseguitata. Sono stati anni terribili, ma nel contempo indimen-

    ticabili e intensi. E lei, a distanza di 70 anni, li ha voluti ricordare in un libro dal titolo significati-vo: In segno di gratitudine. Si tratta di Gertrude Goetz, nata a Vienna e ora residente a Los An-geles. Sulla copertina del volume ha voluto la foto di Castilenti con il Gran Sasso sullo sfondo. Un

    gesto che il comune del teramano ha apprez-zato e ha voluto ricambiare con un altro segno

    di gratitudine: Geltrude sar cittadina onora-ria del paese. Lo ha deciso lamministrazione comunale, guidata da Guerino Cilli, il primo

    febbraio scorso. Il 28 luglio prossimo ci sar la cerimonia per il conferimento del ricono-

    scimento alla presenza dellautrice. Castilenti stata per la Goetz una tappa di un doloro-so viaggio iniziato nel 1939 per sfuggire alle persecuzioni razziali, dopo il rilascio del pa-dre dal campo di Dachau. In questo paese, nonostante non fosse possibile per legge, il dirigente scolastico la fece studiare ugual-mente. Gerti, come la chiamavano affettuosa-mente, per la prima volta trov gesti di uma-nit. Il libro, pubblicato negli Stati Uniti con il titolo Memory of Kindness: Growing UP in War Torn Europe (Memoria di infanzia: crescendo nellEuropa in guerra), racchiu-de tutti i ricordi di quella esperienza. Dopo l8 settembre 1943, i tedeschi occuparono il paese. Il podest dellepoca, antonio savini, li avvert del pericolo e li invit a scappare. Raggiunsero Bari e poi il campo rifugiati di Santa Maria al Bagno, in Salento. Qui ger-trude conobbe samuel, ebreo polacco, che divenne il compagno della sua vita. Nel 1949 lasci lItalia per cominciare una nuova vita negli Stati Uniti dove stata bibliotecaria e docente di liceo, prima di ritirarsi in pensione e di dedicarsi alla scrittura.

    in segno di grAtitudine cAstilenti onorA geltrude goetz

    di Evelina Frisa

  • 15 Aprile 2012

    Attualit

    Stanche, felici e soddisfatte, cos si dico-no le 29 ragazze dei Gruppi Spoltore 1 e Spoltore 2 degli Scout, al termine del pe-riodo trascorso a Montefino dal 27 al 30 dicembre 2011. Nella loro base, stabilita nelledificio scolastico di Montefino, ci ac-colgono due delle loro responsabili, Chia-ra e Federica, questultima alle prese con i fornelli, per la preparazione del pasto di mezzogiorno, prima della partenza per il viaggio di ritorno a Spoltore.Chi sono i Boy Scout lo sanno tutti. Magari non tutti sanno che il movimento (nato nel 1907 e che annovera in tutto il mondo oltre 38 milioni di iscritti) fin dal 1909 ha accolto anche le ragazze, denomi-nate Guide. Per la precisione, ci spiega Federica, il popolo Scout ripartito nelle seguenti categorie, in base allet: Lupetti e Coccinelle, dagli 8 agli 11 anni; Esplo-ratori e Guide, dagli 11 ai 18 anni; Rover e Scolte, dai 18 ai 21 anni; Capi, dai 21 in poi. Ma torniamo a Chiara e Federica, che cortesemente ci spiegano come mai sia stato deciso di trascorrere alcuni gior-ni a Montefino. Tutti gli anni - ci dico-no - vengono organizzati dei campi, uno estivo, uno invernale e uno in primavera (in occasione della festivit di San Gior-gio, patrono degli Scout). Questanno i Gruppi Spoltore 1 e Spoltore 2, costituiti nel loro complesso da circa un centinaio di iscritti, hanno scelto Montefino quale mta per il campo invernale. Il Comune ha su-bito fornito risposta positiva alla richiesta, mettendo a disposizione ledificio scolasti-co, per ospitare le 29 ragazze, che si sono sistemate nelle aule con brande, materassi, cucine e frigoriferi, lasciando poi i locali, al termine della loro esperienza, perfetta-mente puliti e riordinati.La nostra curiosit ci impone di chiedere come le gradite ospiti hanno trascorso le loro giornate montefinesi. Al mattino sve-glia alle 7:30 - ci risponde Federica, senza distrarsi dalla preparazione di alcune fette di bruschetta - poi esercizi di ginnastica,

    abluzioni quotidiane e colazione del mat-tino. Quindi cerimonia dellalzabandiera e inizio delle attivit giornaliere.Attivit che consistono - come spiegano - in giochi di gruppo, che hanno come scopo principale linsegnamento ad affrontare le varie esperienze di vita, prendendo il tutto con la dovuta filosofia e, soprattutto, Sen-za arrabbiarsi! Nel pomeriggio, non man-ca il tempo dedicato alla preghiera, perch tra i princpi dello Scoutismo c anche quello della Liturgia e della Spiritualit.

    Quindi, via alla scoperta del paese, esplo-randone tutti i vari recessi, con un bilancio finale che classifica Montefino come luogo particolarmente interessante, panoramico e pittoresco. Giunta la sera, si ammaina la bandiera, si cena e poi ci si dedica anco-ra ad altri giochi, finch verso le 23 arriva lora di andare a nanna. Quello che ci ha colpito in questi giorni incontrando nelle vie del paese le varie ragazze impegnate nelle loro attivit, fossero queste ludiche o lavorative, stato il sorriso sempre stam-pato sui loro volti.

    Come esperienza extra, non prevista dalla tabella di marcia originaria, le 29 ragazze si sono unite agli alunni della Scuola Me-dia di Montefino nel corso dello spettaco-lo natalizio andato in scena la sera del 29 dicembre nel centro polifunzionale, parte-cipando alladorazione finale del Bambino Ges e il contrasto fra i costumi palestinesi indossati dai piccoli attori e le divise blu delle Guide ha fornito un colpo docchio davvero delizioso, che ha rappresentato la classica ciliegina su una torta gi di per s gustosissima. Hanno anche presenziato alla recita del giorno precedente, allestita dalla Parrocchia di San Giacomo Apostolo.Dal 2 al 5 gennaio 2012, lesperienza vis-suta dalle ragazze stata ripetuta dai loro confratelli di sesso maschile. La speranza che al termine della loro vacanza monte-finese le ragazze di Spoltore siano tornate a casa davvero stanche, felici e soddisfatte, come da premessa e che magari possano aver trasmesso al paese che le ha accolte un po della loro allegria e spensieratezza, di modo che i montefinesi riescano dora in poi ad affrontare anchessi la propria vita senza arrabbiarsi!. Lauspicio maggiore quello di riuscire a istituire anche nella Vallle del Fino un Gruppo Scout, magari a livello intercomunale. Giovani di Vallata, se ci siete, battete un colpo!

    Si ringrazia: - il Gruppo Scout Spoltore 1, il suo Capo Rocco Terrenzi, la Vice Ilenia Colangelo e lAssistente Spirituale, nella persona del Parroco di S. Teresa DAvila; il Gruppo Scout Spoltore 2, il suo Capo Lorenzo Di Muzio, la Vice Daniela Libera-tori e lAssistente Spirituale, nella persona del Parroco della Madonna del Popolo; I due gruppi appartengono allAssociazione Italiana Guide e Scout dEuropa Cattolici, con sede a Roma in Via Anicia, aderente alla F.S.E. (Federazione dello Scautismo Europeo).

    montefino scoperto dAgli scoutdi Graal

    cos lo scAutismo Lo Scautismo uno dei metodi educativi pi completi che ha come obiettivo la forma-zione di buoni cristiani e buoni cittadini. Lo Scautismo si basa su 4 punti: il carattere, la salute e forza fisica, abilit manuale e il srvizio al prossimo. Lo Scautismo si sforza di partire da quelle che sono le esigenze del ragazzo/a. Non lui che deve comportarsi da uomo, ladulto che deve sapersi mettere sul piano del ragazzo, per poter comuni-care con lui, e porsi efficacemente come modello. Ask the boy ovvero Chiedetelo al ragazzo era il motto preferito di B. P. (Cos gli Scout usano chiamare semplice-mente Sir Robert Stephenson Smyth Baden-Powell, il Lord inglese che nel 1907 fond lo Scautismo), e pu essere considerata la chiave del successo di questo metodo edu-cativo. Altro motto importante degli scouts di lasciare il posto dove sono state svolte le varie attivit Un po meglio di come stato trovato. (g.d.)

    15 Aprile 2012

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  • 17 Aprile 2012

    Nelle serate del 29 e del 30 dicembre 2011 andato in scena lo spettacolo natalizio ispirato a La Buona Novella di Fabrizio De Andr, or-ganizzato dal sottoscritto con la partecipazione degli alunni della Scuola Media di Montefino, quella scuola la cui sopravvivenza seriamente minacciata dalle solite asettiche leggi di mercato.Le due rappresentazioni sono andate ben aldil delle pi rosee aspettative e i piccoli attori hanno fatto davvero un figurone, complici lappassio-nata regia di sonia zincani, i deliziosi costumi realizzati da italia raggiunti e la consueta mae-stra di pierluigi di sabatino, che ha assicurato limpeccabile assistenza tecnica.Vorrei dedicare qualche riflessione a fabrizio de andr, la cui vita e la cui opera sono sempre andate in direzione ostinata e contraria, frase che egli stesso ha inserito nei versi di Smisurata preghiera, ultimo brano da lui registrato in stu-dio e che, non a caso, d il titolo a questa rubrica de Il Fino.De Andr nacque a Genova il 18 febbraio 1940 e, a poco pi di ventanni, fece la sua comparsa nel panorama musicale italiano, proponendo brani di assoluta rottura rispetto al contesto convenzio-nale, nei quali si narrava di ladri, di drogati, di prostitute, di assassini, di blasfemi, di terroristi, insomma di quel popolo di disadattati e di emar-ginati, che la societ ipocrita e perbenista (ma nel contempo mafiosa e corrotta) di allora si faceva vanto di tenere a debita distanza.Fabrizio parlava di costoro non condannandoli o deridendoli, ma anzi schierandosi apertamente dalla loro parte e decidendo non solo che i com-portamenti per cui la societ li aborriva andavano compresi e giustificati, ma anche che a loro stessi non era destinata leterna dannazione e che Dio, infine, li avrebbe accolti in paradiso.Le istituzioni, rappresentate da governi conser-

    vatori a composizione prevalentemente democri-stiana, lo trattarono da rivoluzionario e questo comprensibile.La chiesa cattolica lo tratt da eretico e questo riesce meno facile da capire. Dovera la colpa di Fabrizio? Lui si schierava dalla parte dei miseri, dei poveri, dei perseguitati. La stessa parte dove duemila anni prima si era schierato Ges Cristo. E allora? Perch avversare chi con le sue canzoni parlava la stessa lingua del Messia?A mio sommesso avviso, la risposta sta scritta nella quinta strofa del brano Preghiera in gen-naio, scritto da Fabrizio dopo il funerale del suo amico luigi tenco, come lui cantautore diver-so, morto suicida nel gennaio 1967.Dio di misericordia, il tuo bel paradiso lhai fatto soprattutto per chi non ha sorriso, per quel-li che han vissuto con la coscienza pura; linfer-no esiste solo per chi ne ha paura.Il che tradotto in parole meno sublimi significa che linferno non esiste e una cosa del genere alla chiesa non poteva andar gi. Sono secoli che la chiesa (e non solo quella cattolica) tiene luma-nit sotto il suo dominio, minacciando terrore e rovina a chi non si comporta secondo le leggi Lo spauracchio dellinferno ha funzionato e fun-ziona ancora per costringere interi popoli a dire e a fare quello che pochi pseudoeletti hanno de-ciso!!!Quelli che hanno combinato l11 settembre non erano forse convinti di andare in paradiso? Il pa-radiso musulmano, ma la questione non cambia.Che succederebbe se di botto si scoprisse che sto benedetto inferno (benedetto per chi ne trae vantaggio) non esistesse? Semplice: la chiesa in generale (ripeto non solo quella cattolica) crolle-rebbe con tanti saluti a tutti gli immensi privile-gi di coloro che la medesima amministrano, chi bene e chi male. E, malauguratamente, i secondi

    sono molti di pi dei primi.Gi, ma basta un Fabrizio, sia pure De Andr, a stabilire che linferno non esiste? Fosse stata solo la sortita di un cantastorie, per giunta agli esordi, nessuno se ne sarebbe preoccupato pi di tanto, invece Evidentemente lasserzione di Fabrizio conteneva qualcosa di vero. Perch?La dottrina dice che Dio onnipotente, onni-sciente e anche onnipresente, vale a dire che in ogni luogo. E non abbiamo motivo di dubitarne.Secondo la dottrina spicciola, chi va allinferno non gode della presenza di Dio. Il che porterebbe a concludere che Dio allinferno non ci sia. Ma questo non pu essere vero, perch cozzerebbe con il principio che Dio sta in ogni luogo.Come risolvere il dilemma? Facilissimo. Basta capire meglio la dottrina. Chi sta allinferno sof-fre della mancanza di Dio, non perch Questi non ci sia, ma perch il peccatore non in grado di percepirLo.In conclusione, linferno non che uno stato mentale e chi vi si trova dannato non dalla mancanza, ma dalla non percezione del Prin-cipio Vitale che tutto muove.Questo Principio Vitale per forza di cose rac-chiuso in ognuno di noi (Dio dappertutto). Se non lo intendiamo, la colpa solo nostra, o me-glio, di chi ci condiziona a tal punto da non farci comprendere che basterebbe guardarsi un po pi a fondo per scoprire la Divinit che dentro di noi e, di conseguenza, vivere da vivi una vita migliore, senza attendere di passare a miglior vita. Non per nulla, ai tempi dellantica Grecia, sul tempio dellOracolo di Delfi cera scritto Conosci te stesso, invito che ben pu riassu-mere linsegnamento di Socrate, in quanto esor-tazione a trovare la verit dentro di noi anzich nel mondo delle apparenze.E scusate se poco.

    Opinioni / Tradizioni

    in direzione ostinAtA e contrAriALInferno esiste solo per chi ne ha paura

    di Alfredo Granelli

    I riti della Via Crucis di Appignano erano molto famosi tanto da richiamare fedeli anche dai paesi limitrofi. Si svolgevano nei pome-riggi delle domeniche di quaresima nella chiesa del Carmine, gi extra

    muros. Nella prima domenica di Quaresima, la speciale croce dove erano fissati, in proporzioni ridotte, gli strumenti usati per torturare e quindi crocifiggere Ges (corde, corona di spine, fruste, scala, martello, chiodi, calice, ecc) veniva portata in processione dalla chiesa madre a quella del Carmine dove vi rimaneva fino al pomeriggio della domenica delle Pal-me, lultima cio di quaresima.Poich lafflusso dei fedeli era sproporzionato rispetto alla capienza della chiesa, molti rimanevano fuori durante i riti. Nei pomeriggi delle dome-niche di quaresima pertanto, la via del Carmine o del Piano si trasformava ovvero si animava anche per la presenza di bancarelle di lupini, arance, carrube (sciuscelle). Tenendo presente che a quei tempi le feste religiose

    erano anche occasioni per i giovani di incontrarsi, nei pomeriggi delle domeniche di quaresima, la via del Piano diventava anche il viale degli innamorati.Quindi, passeggiate su e gi per la via del Piano con giovani coppiette di innamorati, precedute o seguite a poca distanza, da mamme, zie, sorelle, amiche che svolgevano funzioni di controllori.Inoltre, dopo le funzioni religiose cio dopo lo Stabat mater dolorosa justa crucem lacrimosa ripetuto sotto ogni quadro delle quattordici sta-zioni, lungo la via del Piano si formavano gruppetti di persone attorno alle bancarelle ovvero a un suonatore di du bott tanto per completare la giornata quaresimale. Il pomeriggio della domenica delle Palme, dopo le funzioni della Via Crucis nella chiesa del Carmine, sempre in processio-ne, si riportava nella chiesa madre la speciale Croce la quale veniva usa-ta ancora ed esclusivamente in occasione della processione del Venerdi Santo. Il motivo per cui la celebrazione della Via Crucis si svolgeva nella chiesa del Carmine invece che nella chiesa madre, si perde nella notte dei tempi. Purtroppo, a parte il fatto che a suo tempo sono stati cambiati i quattordici quadri in ceramica che rappresentavano le altrettante stazioni, i riti della Via Crucis nella chiesa del Carmine, sono andati man mano scemando fino a essere completamente cancellati.

    i riti dellA ViA crucis Ad AppignAno di Ernesto Di Nicola

    17 Aprile 2012

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  • 19 Aprile 2012

    speciAle elezioni Le eLezioni aLLe porte!

    Le elezioni sono prossime, si voter il 6-7 mag-gio e anche noi ragazzi siamo desiderosi di sape-re chi sar il nostro nuovo sindaco, chi far parte del suo staff e soprattutto cosa faranno per il no-stro paese. Continuano le nostre speranze in una Bisenti migliore, non che ci sia qualcosa da recri-minare, ma qualche risistematina qua e l non potrebbe che farle bene! Quello che desideriamo: Pavimentazione esterna e ristrutturazione in-terna ed esterna della scuola media; Maggior cura e manutenzione delle aree verdi, pubbliche e ricreative; Raccolta differenziata anche nelle frazioni. Aurora Palusci, Anna Di Quinzio, Giorgia Di Giacobbe

    Un MonDo Di GioCHi Finalmente arrivata la primavera, le giornate si allungano, nel cielo brilla il sole e i bambi-ni, alluscita della scuola, vogliono giocare allaperto. Siccome le elezioni si stanno avvi-cinando, approfittiamo per fare una piccola ri-chiesta alla futura amministrazione. A Bisenti

    abbiamo un gran bel parco, con tanto di cam-petto dove ai ragazzi piace trascorrere il tempo libero, ma che purtoppo non del tutto fruibile e sicuro. Alcuni giochi sono malmessi e le pan-chine sono rovinate, i cestini per i rifiuti non ci sono pi e la fontana, privata del rubinetto, non fa pi il suo mestiere. Anche il campetto versa in brutte condizioni. Per questo vorrem-mo che la nuova amministrazione, provveda a risistemare gli spazi pubblici ricreativi e speria-mo che la comunit tutta si impegni a rispettare maggiormente i beni pubblici del nostro paese! Maggiore sensibilit, cura e rispetto trasforme-ranno Bisenti in un gioiello!!!

    Alice Massimi, Daniela Di Domenico, Alessia Pagliaroli

    osservazioni, rifLessioni e speranze Qualche giorno fa siamo andati al campo spor-tivo a vedere il Bisenti che giocava e mentre eravamo l ci siamo guardati un po intorno: gli spalti sono mal ridotti e possono fare anche male in quanto ci sono fili di ferro sporgenti; inoltre arrivare agli spalti quasi impossibile per via delle erbacce che ostruiscono fortemen-

    te il passaggio nel periodo estivo e del fango nelle stagioni invernali. Mentre si tornava a casa si rifletteva sullo stato di degrado che, pur-troppo talvolta, connota gli impianti sportivi, ma non disperiamo. Confidiamo nella nuova amministrazione e spe-riamo in unefficiente collaborazione del sinda-co neoeletto con la cittadina di Bisenti che ne-cessita di tante piccole cose che per noi ragazzi per sono utili e importanti.

    Federico e Simone Iodice, Manolo Ciccone, Mattia DIgnazio

    le notizie dei rAgAzzi ruBricA A curA degli Alunni dellA ii A dellA scuolA secondAriA di primo grAdo di Bisenti

    in collaborazione con il professor paolo di Battista

    Attualit

    19 Aprile 2012

    e Le CLassi nUMerose? restano in aULa! Il problema dei trasporti si ripresenta ancora una volta: le classi numerose sono penalizzare e non possono fare delle uscite liberamente. La scuola e il comune sono in disaccordo, le loro leggi non ammettono punti di incontro per permettere alle classi numerose di fare uscite al di fuori della scuola.Ogni pulmino omologato per un solo adulto accompagnatore, ma la scuola non permette a un insegnante di portare fuori pi di 15 alunni! A tutto ci si aggiunge la crisi economica, che purtroppo si fa sentire sempre di pi, e cos non si autorizza a far uscire pi pulmini. E le classi di 16 o pi alunni? Sono, allora, costrette a rimanere in aula per tutto lanno scolastico? La pro-blematica si ripresentata anche questanno, quando la nostra classe, di 27 alunni, ha rischiato di non partecipare a uno spettacolo teatrale a Teramo sulla Divina Commedia di Dante, dopo che luscita era stata pianificata e organizzata e si era ampiamente lavorato in classe. Inizialmente si credeva di non poter andare, ma, in seguito alle insistenti richieste di professori e alunni, il preside ha acconsentito a farci partecipare ugualmente. Cogliamo loccasione per ringraziare il dirigente, per averci permesso di assistere a uno spettacolo cos bello ed educativo.

    Lorenza Amati, Benedetta Biferi, Davide Troiani

    pasqUa neL MonDoLa Pasqua, passata or-mai da alcuni giorni, una festa molto popola-re sia nel nostro paese, che nel resto del mondo. Oltre a essere una cele-brazione per ricordare la resurrezione di Cristo e la vita che rinasce, anche un momento di giochi e divertimento, soprattutto per noi ra-gazzi. La parola Pasqua deriva dallebraico Pesach, e vuol dire resur-rezione, cio passaggio dalla morte alla nuova vita. Invece la parola inglese Easter viene dalla Scandinavia, dove si adorava la dea del-la primavera, Oestre. Il simbolo della Pasqua in Inghilterra il coniglio che indica la vita che rinasce, come luovo da noi indica il ci-clo della vita che si rinnova, il gioved Santo di grande importanza: in questo giorno si svolgono attivit caritatevoli. Questa tradizio-ne si chiama Royal Maundy Gifts, e consiste nel donare denaro a persone meno ricche. A Londra nellabbazia di Westminster alla fine della cerimonia religiosa, dai sovrani vengono distribuite le borse in cui mettere le offerte per i poveri. Unantica tradizione del venerd San-to consiste nel mangiare dei particolari dolcet-ti, simili a delle pagnotte di pane, ma con un impasto dolce, arricchito con uva sultanina e aromatizzato con cannella e con una croce di glassa sopra. Il nome di questi dolcetti Hot-Cross Buns e la croce indica la passione di Cri-sto. Nella domenica di Pasqua, le persone in Inghilterra, si scambiano e mangiano uova di cioccolato, vanno in chiesa e fanno un grande pranzo. Il giorno successivo, luned di Pasqua, una festa pubblica e molte persone vanno ad assistere a eventi sportivi. Le tradizioni sono una parte importante della celebrazione. Un vecchio gioco tradizionale lEgg Rolling. I giocatori fanno rotolare delle uova colorate gi da una collina sperando che non si rompano prima di arrivare in fondo. Queste uova deco-rate sono anche nascoste nei giardini e i bam-bini devono trovarle con laiuto dei genitori.

    Aurora Palusci, Anna Di Quinzio, Giorgia Di Giacobbe.

    Tutti gli studenti delle scuole medie della vallata del Fino sono in fibrillazione perch i viaggi distruzione sono alle porte ed ecco come si stanno preparando.Divertimento la parola-chiave per i ragazzi delle scuole medie di Arsita, Bisenti, Castiglio-ne, Castilenti e Montefino per quanto riguarda la gita scolastica, o per dirla con linguaggio tecnico, viaggio di istruzione. Per noi ragazzi il viaggio, oltre a essere un momento educa-tivo che ci consente di visitare e conoscere le citt darte pi importanti dItalia, un modo per stare tutti insieme e divertirci. Questan-no, in particolar modo, lunione sar totale: per la prima volta tutti i coetanei di 5 comuni

    andranno in gita insieme! Lentusiasmo alle stelle! Le mete, tra le pi svariate e interes-santi, sono: gradara e urbino per la classe prima, firenze, pisa e siena per la seconda e lecce, matera e il salento per la classe terza. Un altro motivo di entusiasmo rappresentato dalla durata del viaggio: se, infatti, la prima star fuori un solo giorno, la seconda si ferme-r in Toscana 3 giorni e la terza addirittura 4. Intanto i preparativi per il viaggio, previsto per la fine del mese di aprile e gli inizi di maggio, sono gi iniziati e gli studenti che sentono la partenza sempre pi vicina non si tengono pi. Buoni preparativi e buon divertimento a tutti!

    Ilenia Torrieri

    La Gita: UnoCCasione piena Di CULtUra Ma soprattUtto Di DivertiMentoLalbero di Pasqua dei ragazzi di Bisenti.

  • 20Aprile 2012

    Una copiosa nevicata ha ricoperto di bianco lintera vallata lo

    scorso febbraio. disagi alla viabilit, alle attivit commerciali

    e allagricoltuta, ma anche un periodo di divertimento per i

    bambini che hanno potuto giocare nei parchi imbiancati.

    Premesso che una nevicata come quella dello scorso febbraio non si ricordava da decenni, lAm-ministrazione Comunale di Montefino ha affrontato la situazione con tempestivit ed efficienza. Dopo la prima ondata della notte di venerd 3 febbraio, lin-domani gli operai del Comune erano gi al lavoro per ripulire le strade del capoluogo, della frazione di Villa Bozza e delle altre contrade. La ruspa mu-nicipale ha operato incessantemente, affiancata da altri analoghi mezzi reperiti da ditte private, mentre gli operai, con pale e badili, sono intervenuti nelle stradine del centro storico, inaccessibili ai mezzi meccanici. Dopo la breve tregua dell8 febbraio, ripreso a nevicare, di fatto vanificando gran parte del lavoro eseguito. Ma subito si ripreso a spalare la neve a mano e con le ruspe, tant che - compa-tibilmente con i tempi tecnici necessari - si riu-sciti a rendere ben presto di nuovo praticabile la viabilit.I problemi della formazione di ghiaccio, che in altri centri della Vallata ha reso ardui gli spostamenti (anche solo pedonali), a Montefino non ci sono stati e di ci va reso merito alla infaticabile opera dellamministrazione comunale, che non solo ha coordinato lazione dei vari operai, ma non ha esi-sato a rimboccarsi le maniche, intervenendo perso-nalmente nella laboriosa opera di rimozione della

    tantissima neve accumulatasi. Il Comune di Monte-fino ha messo a disposizione di chi ne faceva richie-sta decine e decine di chili di sale, del quale aveva saggiamente provveduto a fare cospicua provvista.Inoltre il Sindaco ha provveduto, di persona o tra-mite sue persone di fiducia, a contattare tutte le per-sone anziane che vivono da sole, per verificare se avevano necessit di viveri e/o medicinali, provve-dendo quindi a rifornire chi se ne trovava momen-taneamente sprovvisto. Con il concorso di uomini e mezzi della Protezione Civile, si anche assicu-rata la possibilit di trasporto in idonee strutture sanitarie di chi aveva bisogno di cure mediche. doveroso tributare al Sindaco e ai suoi collabora-tori un plauso per lopera svolta in favore della po-polazione di Montefino, che non stata mai lasciata sola ad affrontare una cos grave emergenza. Na-turalmente, non poteva mancare il solito Bastian contrario, per cui c stato chi insoddisfatto si rivolto alla Stazione dei Carabinieri, per stigmatiz-zare comportamenti a suo dire scorretti. Ma il Ma-resciallo dei Carabinieri a seguito di una telefonata a chi di dovere, ha riscontrato che la presunta la-mentela altro non era che lennesima infelice uscita delle solite persone che nulla hanno di meglio da fare che remare contro per partito preso.

    Un cittadino di Montefino

    Attualit

    la nEvE a montEfinoriceviamo e pubblichiamo: di seguito lettera di un cittadino di Montefino

    20Aprile 2012

    SUPERMERCATO

    di Astolfi Nicola Qualit e cortesia al vostro servizioVia Roma, 14 - ARSITA (TE) - Tel. 0861.995030

    lA neVicAtA del 2012

    foto: emiliano di rocco

    foto: emiliano di rocco

  • 21 Aprile 2012

    lerBA del Vicino sempre pi giAllA lerBA del Vicino sempre pi giAllA di Cristiano Del Toro

    Attualit

    Da alcuni anni ormai comune anche nella nostra vallata osservare al margine delle strade statali, delle abitazioni private e persino intorno alle case di cam-pagna, erba ingiallita e morente al posto di quellin-confondibile verde, rigoglioso e brillante, tipico della primavera.Questo innaturale giallo persistente causato dallir-rorazione dei diserbanti, (solitamente Roundup o analoghi a base del principio attivo glifosato), che in tutta Italia enti come Anas, Societ Autostrade, Ferro-vie e altri ancora, ma anche privati cittadini, agricoltori ecc., utilizzano ormai da alcuni anni per velocizzare le operazioni di pulizia e per cercare di ridurre i costi di decespugliazione meccanica. Le operazioni di sfalcio delle strade sono frequentemente sostituite dai metodi di lotta chimica, che consentono, effettivamente, un ri-sparmio nel breve periodo dei costi di manutenzione e dei tempi di esecuzione. Parallelamente, la lotta alle erbe infestanti nei campi non pi effettuata manualmente o meccanicamente e neppure attuando le corrette rotazioni colturali, ma ricorrendo a molecole sintetiche che distruggono il si-stema ormonale delle piante indesiderate, lasciando in vita solo le colture utili.Il diserbo chimico inizia, tuttavia, ad avere implica-zioni non trascurabili. Recenti studi scientifici indi-pendenti hanno infatti individuato nei diserbanti la causa di molti problemi per la salute umana e per le condizioni degli ecosistemi, nonostante le case produt-trici sostengano che il loro impatto sullambiente sia trascurabile in virt della (presunta) biodegradabilit dei principi attivi.I problemi per luomo, emerge dagli studi, sono legati ad alcuni componenti del diserbante che sono stretta-mente connessi allinsorgenza di tumori, linfomi-non-Hodgkin, malformazioni genetiche e riduzione della fertilit maschile.

    Il Prof. Gianni Tamino, (docente di Biologia nellUni-versit degli Studi di Padova) ha inoltre scoperto che il glifosato effettivamente si degrada in pochi giorni (come affermano le case produttrici), ma la sostanza, degradandosi, si trasforma in sottoprodotti dannosi che permangono nel terreno. La cosa che preoccupa che questi sottoprodotti sono interferenti o disturbatori endocrini, molecole, cio, che alterano a dosi molto basse funzioni molto delicate e complesse, come quel-le ormonali, immunitarie, metaboliche e riproduttive. I rischi sono maggiori per chi maneggia direttamente queste sostanze e se le esposizioni avvengono durante linfanzia e ladolescenza. Non un caso che, secondo lOMS (Organizzazione Mondiale della Sanit), lIta-lia, dove si consuma un terzo dei diserbanti venduti in Europa, sia il Paese europeo con il pi elevato numero di tumori dellinfanzia, con 175 casi allanno per mi-lione di abitanti tra 0 e 14 anni di et.

    Una volta presenti nel terreno, tali sostanze non spa-riscono, ma vanno via via accumulandosi nelle fal-de acquifere. Un recente studio dellISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ha rilevato nelle acque italiane, nel 37% dei campio-ni esaminati, la presenza di glifosato. Linquietudine e la preoccupazione legata allutilizzo dei diserbanti aumenta enormemente se consideriamo che proprio in ambito agricolo si registra il maggiore consumo di tali sostanze.Un ulteriore aspetto da non sottovalutare la superfi-cialit con cui spesso vengono distribuiti tali veleni, addirittura negli spazi limitrofi alle abitazioni che pos-sono essere facilmente frequentati dai bambini, dagli animali domestici o da cortile (non raro imbattersi in polli e galline che razzolano su superfici inequivo-cabilmente diserbate!). A pensarci bene, ritrovarsi i di-serbanti nel piatto molto pi facile di quanto non si possa immaginareMa i diserbanti non sono un rischio solo per luomo. La loro azione ancora pi violenta e letale nei con-fronti della fauna campestre (rospi, rane, serpenti, uccelli, ricci, ecc), della fauna acquatica e della flora microbica del terreno, andando a ridurre la naturale fertilit dei suoli trattati.Il diserbo lungo le strade, poi, al di l degli aspetti lega-ti allinquinamento e allorribile impatto sul paesag-gio (a tale proposito, i Consiglieri Regionali di Valle DAosta e Sardegna hanno presentato interrogazioni nei rispettivi Consigli Regionali, per il danno derivante nella stagione verde dallingiallimento dellerba), avr un impatto a medio-lungo termine sulla stabilit delle scarpate, dei fossi e delle cunette, andando ad aggra-vare il gi elevato dissesto idrogelogico del nostro territorio.Linerbimento stabile del terreno la sola condizione che assicura la difesa del suolo dallazione della piog-gia battente e dai processi di erosione, oltre che la con-servazione della vita biologica del terreno.Lazione dei diserbanti sistemici, colpendo tutti gli organi della pianta, compromette di fatto limportan-tissima funzione stabilizzante del terreno svolta dalle radici. E facile dunque immaginare che se non si torna allo sfalcio meccanico dellerba, crescer nei prossimi anni il rischio di frane e smottamenti (ai quali il nostro territorio gi soggetto per sua natura) con il conse-guente aumento della spesa pubblica. Cos, a conti fatti e nonostante le apparenze, seguendo lalternativa

    chimica le spese di manutenzione della viabilit im-plicheranno, alla lunga, costi molto pi elevati rispetto alle semplici operazioni di pulizia meccanica, per non parlare dei costi non monetarizzabili (ambiente, salute pubblica). Eppure le soluzioni alternative alluso di tali veleni non mancherebbero. Lungo le strade basterebbe ese-guire una idrosemina con miscugli di specie tappez-zanti a ridotta crescita (soprattutto alcune leguminose e graminacee) che, con la consociazione dei loro appa-rati radicali (fittonanti e superficiali), sarebbero in gra-do di stabilizzare il terreno e coprire il suolo, evitando cos la crescita della vegetazione spontanea che invece richiederebbe lo sfalcio.Ma c un ulteriore aspetto paradossale su cui soffer-marsi. I diserbanti utilizzati in agricoltura si stanno ri-velando alla lunga inutili ed inefficaci addirittura per le stesse finalit per cui sono stati creati, cio controllare le erbe infestanti.Di anno in anno, infatti, sebbene il numero totale delle specie infestanti sia diminuito, aumentata la presenza di un ristretto numero di specie che si sta adattando allazione dei trattamenti, sviluppando gradualmente resistenza ai diserbanti. Di fronte a queste nuove su-per infestanti il contadino sempre pi costretto ad aumentare le dosi di prodotto e in alcuni casi deve ad-dirittura ricorrere ai mezzi di lotta meccanica tradizio-nali. Si innesca nel tempo un circolo vizioso che porta lagricoltore ad utilizzare maggiori dosi di diserbo, a fronte di una maggior