il nostro bolletino

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Anno rotariano 2007/2008 - Bollettino n. 1 - luglio/dicembre 2007 Rotary Club Milano Naviglio Grande San Carlo Riunioni rotariane: Martedì, ore 20 - Villa Mozart - Via Mozart, 9 - Milano - Tel. 02 781 503 Per gli interclub e le riunioni fuori sede, i soci sono pregati di comunicare con un ragione- vole anticipo la partecipazione loro e di coniugi/ospiti. Segreteria: Claudio Galli - Viale Gorizia, 34 - 20136 Milano Tel: 02.5810.7688 - E-mail: [email protected] Sito web: www.rotarymilanonavigliograndesancarlo.org Redazione bollettino: Marisa Addomine, Giuseppe de Vecchi, Antonio Calabrese - Layout, impaginazione e contributi vari: Claudio Galli il nostro bolletino Presidente Eugenio Briguglio Vice Presidente Mauro Delle Chiaie Segretario Claudio Galli Tesoriere Francesco Doglia Prefetto Eros Tavernar Consiglieri Roberto Colletti Giuseppe de Vecchi Massimiliano Dragoni Stefano Scabbio Ersilio Stefani Giulio Torti dalla prima lettera del Governatore Oddi: ........Come tutti sapete, il motto scelto per quest’anno è «Rotary è condivisione»: un auspicio e una linea di condotta che ben si adattano al tema del mese di lu- glio, l’alfabetizzazione. Se l’obiettivo primario di ogni intervento umanitario consiste nel far fronte a un pro- blema concreto, il fine ultimo si deve sempre spingere alle radici del problema, individuando le cause e agen- do per far sì che le vittime stesse siano in condizione di trasformarsi in attori per affrontarlo e, nei limiti del possibile, risolverlo in prima persona e con i propri mezzi. L’alfabetizzazione costituisce il primo e decisivo passo verso un’istruzione che crea indipendenza, moltiplica le opportunità di accedere a diverse professioni, sviluppa maggiori capacità di scelta e nobilita la dignità umana strappandola a uno stato di incoscienza. La condivisione, termine che immediatamente evoca apertura agli altri e rimanda a un senso di comunanza tanto intellettuale quanto spirituale, si fonda sulla creazione di uno spazio comune al di là delle differenze degli individui e delle loro convinzioni, in cui diventano possibili dei rapporti proficui: una reci- procità favorita dal linguaggio. Uscire dal buio dell’ignoranza dotati finalmente del potere della parola rappresenta il primo passo nel consesso della società e l’uscita dall’emarginazione. In certi casi, anche un livello minimo di scolarizzazione apre le porte a una consapevolezza al- trimenti minata dalla dipendenza dagli altri. Cambiando in segno positivo le stesse prospettive di una vita che sembrava destinata a una passività senza altri desideri di quelli primari, la padronanza della lingua e la progressiva acquisizione di cono- scenze tecniche consentono di tracciare la rotta di un futuro più ricco di speranze e opportunità per le nuove generazioni, sempre più coscienti delle proprie poten- zialità e avviate verso la realizzazione della pienezza delle loro personalità; forti di un senso civile, di un discernimento morale e di una competenza professionale che rendano ogni uomo e ogni donna membri a pieno titolo di quella imperfetta ma pur sempre riuscita forma umana di condivisione quale è la nostra società. I progetti distrettuali di Alfabetizzazione rappresentano un chiaro esempio di con- tinuità e di Il Rotary è condivisione.

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Anno rotariano 2007/2008 - Bollettino n. 1 - luglio/dicembre 2007

Rotary Club Milano Naviglio Grande San Carlo

Riunioni rotariane: Martedì, ore 20 - Villa Mozart - Via Mozart, 9 - Milano - Tel. 02 781 503

Per gli interclub e le riunioni fuori sede, i soci sono pregati di comunicare con un ragione-vole anticipo la partecipazione loro e di coniugi/ospiti.

Segreteria: Claudio Galli - Viale Gorizia, 34 - 20136 MilanoTel: 02.5810.7688 - E-mail: [email protected]

Sito web: www.rotarymilanonavigliograndesancarlo.org

Redazione bollettino: Marisa Addomine, Giuseppe de Vecchi, Antonio Calabrese - Layout, impaginazione e contributi vari: Claudio Galli

il nostro bolletino

PresidenteEugenio Briguglio

Vice PresidenteMauro Delle Chiaie

SegretarioClaudio Galli

TesoriereFrancesco Doglia

PrefettoEros Tavernar

ConsiglieriRoberto Colletti

Giuseppe de VecchiMassimiliano Dragoni

Stefano ScabbioErsilio Stefani

Giulio Torti

dalla prima lettera del Governatore Oddi:

........Come tutti sapete, il motto scelto per quest’anno è «Rotary è condivisione»: un auspicio e una linea di condotta che ben si adattano al tema del mese di lu-glio, l’alfabetizzazione. Se l’obiettivo primario di ogni intervento umanitario consiste nel far fronte a un pro-blema concreto, il fine ultimo si deve sempre spingere alle radici del problema, individuando le cause e agen-do per far sì che le vittime stesse siano in condizione di trasformarsi in attori per affrontarlo e, nei limiti del possibile, risolverlo in prima persona e con i propri mezzi. L’alfabetizzazione costituisce il primo e decisivo passo verso un’istruzione che crea indipendenza, moltiplica le opportunità di accedere a diverse professioni, sviluppa maggiori capacità di scelta e nobilita la dignità umana strappandola a uno stato di incoscienza. La condivisione, termine che immediatamente evoca apertura agli altri e rimanda a un senso di comunanza tanto intellettuale quanto spirituale, si fonda sulla creazione di uno spazio comune al di là delle differenze degli individui e delle loro convinzioni, in cui diventano possibili dei rapporti proficui: una reci-procità favorita dal linguaggio.

Uscire dal buio dell’ignoranza dotati finalmente del potere della parola rappresenta il primo passo nel consesso della società e l’uscita dall’emarginazione. In certi casi, anche un livello minimo di scolarizzazione apre le porte a una consapevolezza al-trimenti minata dalla dipendenza dagli altri. Cambiando in segno positivo le stesse prospettive di una vita che sembrava destinata a una passività senza altri desideri di quelli primari, la padronanza della lingua e la progressiva acquisizione di cono-scenze tecniche consentono di tracciare la rotta di un futuro più ricco di speranze e opportunità per le nuove generazioni, sempre più coscienti delle proprie poten-zialità e avviate verso la realizzazione della pienezza delle loro personalità; forti di un senso civile, di un discernimento morale e di una competenza professionale che rendano ogni uomo e ogni donna membri a pieno titolo di quella imperfetta ma pur sempre riuscita forma umana di condivisione quale è la nostra società.

I progetti distrettuali di Alfabetizzazione rappresentano un chiaro esempio di con-tinuità e di Il Rotary è condivisione.

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le nostre riunioni

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La prima conviviale del mese di luglio vede l’esor-dio di Eugenio Briguglio nella sua nuova veste di Presidente. La capacità professionale di Eugenio, la sua disponibilità verso il Club e la sua simpatia sono state sicuramente determinanti per la candi-datura. Vederlo tra noi come Presidente, certo, è un’altra cosa. Eugenio ci ha raccontato come impo-sterà il suo mandato. Partendo dal tema di quest’an-no “Il Rotary è condivisione”, Eugenio intende in-trodurre praticamente il concetto della condivisione anche in sede consiliare ed ha tra i suoi obiettivi il riavvicinamento al club di coloro che, per vari motivi, se ne sono temporaneamente allontanati. Molte le iniziative che costelleranno il suo man-dato, tutte di sicuro interesse. I presenti non hanno potuto che incoraggiare Eugenio, certi che il suo operato sarà in linea con l’amico ed il socio che conosciamo da anni, e quindi sicuramente speciale.

Marisa Addomine

5 luglio 2007Buffet

programmi/progetti per il nostro nuovo anno rotariano

Presenti: 25 soci

12 luglio 2007ASSEMBLEA

Ratifica del cambio del giorno delle conviviali

Presenti: 27 soci

Nel corso dell’assemblea è stato ratificato il cambia-mento del giorno delle conviviali. Come è noto, per esigenze organizzative, la società che gestisce Villa Mozart non ha rinnovato la disponibilità dei locali nelle serate del giovedì. I soci si erano già espressi in un sondaggio circa le alternative possibili, ferma restando la scelta di Villa Mozart come luogo dei nostri incontri. Come ogni abitudine, la serata del giovedì era entrata nei carnets di noi tutti come una sorta di fulcro, intorno al quale ruotavano, anche per la sua posizione centrale nell’ambito della settima-na, altri impegni, rotariani e non. La decisione di spostare le conviviali al martedì (anche se quest’an-no molte saranno le eccezioni alla nuova regola) è stata formalmente definita nel corso dell’assemblea.

Marisa Addomine

19 luglio 2007Interclub con RC Milano SettimoRelatrice: Ing. Giovanna Fossa

“I nuovi grandi progetti per Milano”Presenti: 31 soci, 11 ospiti

“I nuovi grandi progetti per Milano”

Giovedì 19 luglio si e svolta presso la Società del Giardino nella bellissima Sala Stendhal una conviviale, in interclub con il RC Milano Settimo. La serata prevedeva anche la partecipazione delle mogli o dei mariti dei rotariani presenti.

Gradita ospite ed oratrice della serata era l’ing. Giovanna Fossa, Professore ordinario di Tecnica e Pianifi-cazione Urbanistica presso il Politecnico di Milano che, come previsto dal programma ha dibattuto il tema inerente i nuovi grandi progetti per Milano.

Dopo una piacevole cena in compagnia dei soci del RC Milano Settimo, durante la quale si è potuto notare una commistione dei commensali, ovvero che non c’era neanche un tavolo al quale fossero presenti solo soci di uno o dell’altro club, cosa che sicuramente rispecchia in pieno lo spirito rotariano, è stata quindi pre-sentata l’ing. Giovanna Fossa.

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La relatrice, grazie all’ausilio di alcune slide, ha commentato delle interessanti immagini aeree dell’area metropolitana, nelle quali erano evidenziate zone con già in atto un importante restauro urbanistico, o in cui addirittura le costruzioni sono pressoché terminati come quella di Rogoredo Montecity.Ha evidenziato i nuovi progetti già approvati, come quelli delle zona della fiera, delle linee 4 e 5 della Me-tropolitana Milanese e quelli della zona che va dalla stazione Garibaldi a piazza della Repubblica, compren-dente quindi anche la zona delle ex Varesine.In particolare rispetto a questi progetti ha illustrato i tre grattacieli che verranno costruiti in zona fiera e i notevoli cambiamenti urbanistici che interverranno, tra i quali la canalizzazione della viabilità stradale della zona in tunnel sotterranei, al fine di permettere la realizzazione di un grosso parco attorno ai grattacieli. Sempre in zona sono previsti nuovi parcheggi sotterranei e fermate delle nuove linee metropolitane 4 e 5, oltre che una serie di nuove infrastrutture di servizio, quali centri commerciali, stazioni di polizia, ecc.In fondo a corso Como è prevista la costruzione di una Città della Moda. In zona Garibaldi gli attuali palaz-zi del Comune e della Regione verranno prima demoliti e poi ricostruiti in base ai nuovi progetti dettati dal design e dalle nuove esigenze. Inoltre è prevista la costruzione di alcuni grattacieli, disegnati dai più noti architetti contemporanei, contornati da importanti aree di verde pubblico.La relatrice ha continuato la sua interessante esposizione provvedendo ad evidenziare che ulteriori progetti stanno per essere approvati dalla attuale Giunta Comunale. In particolare si prevede che in futuro verranno riqualificate anche le aree delle ex acciaierie Falk e quelle dello scalo Farini.Si può quindi affermare, senza ombra di dubbio che, Milano per fortuna o purtroppo, a seconda dei punti di vista, stia andando incontro alla più grande opera di ricostruzione e riclassificazione del territorio mai avve-nuta del dopoguerra ad oggi. Ci aspetta quindi almeno un decennio di “lavori in corso”Dopo che la relatrice ha risposto ad alcune domande dei presenti, la serata volge al termine ed i soci ne ap-profittano per scambiarsi i migliori auguri per delle serene vacanze estive.

Giuseppe de Vecchi

le nostre riunioni

Al rientro dalle vacanze estive ci siamo ritrovati per una serata “buffet” al Mozart. Nel corso della conviviale, dopo i doverosi scambi di opinioni sulle esperienze vacanziere, abbiamo assistito alla autopresentazione dei soci Foundoukian e Santafata. Un rientro gradito quello di Aram che, supe-rati i problemi che avevano impedito la sua frequentazione del club, è stato caldamente applaudito da tutti i presenti. Domenico è arrivato dal RC Sesto S. Giovanni, club che aveva difficoltà a frequentare per problemi logistici, e porta tra di noi la sua simpatia e la sua esperienza nel settore assicurativo.

18 settembre 2007Relatore: Dott. Stefano de Alessandri

“Sinergie tre carta stampata e internet”Presenti: 33 soci, 22 ospiti

Carta e computer: amici o nemici? E’ facile pensare che l’uso massiccio delle nuove tecnologie della comu-nicazione faccia segnare il passo, o peggio, segni il declino, dei metodi tradizionali di diffusione dell’infor-mazione, quale la carta stampata.

Nella serata del 18, a Villa Mozart, abbiamo avuto ospite il dott. Stefano De Alessandri, presidente ed ammi-nistratore delegato di Hachette Rusconi Italia, che ci ha fornito chiavi di lettura diverse del fenomeno, visto

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le nostre riunioni

da un osservatorio sicuramente privilegiato quale quello di cui dispone grazie alla sua attività professionale.Ne emerge un profilo in qualche modo inatteso: se d’un lato Internet rappresenta una concorrenza quasi allo stato puro verso la televisione, cui contrappone un modello in cui il fruitore decide in prima persona cosa cercare e cosa vedere, rovesciando il modello televisivo che vuole l’utente passivo fruitore, d’altro lato indubbiamente il canale del web andrà sempre più a sovrapporsi con quello della carta stampata grazie a format virtuali, che senza il supporto del mezzo cartaceo porteranno in modo istantaneo e quasi sempre gratuito, contenuti un tempo propri di quotidiani e periodici.

Internet rappresenta una sfida, quindi? Secondo De Alessandri è anche un’enorme chance di reperimento di informazioni che, a propria volta, incentivano la ricerca e a lettura di materiale a stampa, visto che non tutto è - o sarà mai - disponibile in forma digitalizzata.

Che piaccia o meno ai cultori delle belle edizioni, la realtà della spinta tecnologica verso il mondo di Inter-net ha costretto tutti i maggiori editori a rendere disponibili almeno siti web associati alle proprie testate di maggior diffusione, generando un nuovo modus operandi: grazie ai blog, al confronto con gli utenti della rete, è possibile per gli operatori del settore avere feedback in tempo reale circa il gradimento delle proprie pubblicazioni, e correggere le impostazioni editoriali con tempi di risposta un tempo davvero impensabili.Più sinergia che concorrenza, quindi: tante le domande dei presenti, cui il dott. De Alessandri ha risposto con prontezza ed affabilità, confermando la sua fama di businessman dalle grandi doti umane.

Nel corso della serata è stato inoltre presentato il nuovo socio Enrico Carozzi. Enrico, nuovo per il Naviglio Grande San Carlo, ma già socio e Past President del Milano Ca’ Granda, ingegnere chimico, sposato con Maria Grazia Tortorella, già Governatrice Inner Wheel 2005-2006, ha al suo attivo una invidiabile militanza pluriennale nelle fila rotariane. Attività come il progetto di alfabetizzazione informatica per i non vedenti, e la creazione di uno speciale software per permettere ai non vedenti di giocare a bridge in rete, lo hanno visto promotore ed infaticabile sostenitore.

Ad Enrico Carozzi va tutta la simpatia del Naviglio Grande San Carlo, che è lieto ed onorato di annoverarlo tra le sue fila.

Marisa Addomine

24 settembre 2007Incontro con Padre Manenti

Interclub con RC Milano Sud OvestPresenti: 23 soci, 10 ospiti

Lunedì 24 settembre si è tenuta una serata in Interclub con il RC Milano Sud Ovest, presso l’Hotel Manin.Ospite d’eccezione una figura straordinaria, che il nostro Club è onorato di sostenere: Padre Franco Manenti, medico e religioso, animatore e protagonista del recupero dell’ospedale di Bukumbi in Africa.Nel corso della serata, numerose slides hanno illustrato ai presenti la situazione in cui versava nel 2001 il poverissimo presidio, che si trova in Tanzania, nella regione di Mwanza, nei pressi del lago Vittoria.L’opera infaticabile di Padre Franco, classe 1945, laureato in medicina, chirurgo, specialista in malattie

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le nostre riunioni

tropicali, il sostegno fornito dai suoi concittadini di Carobbio degli Angeli, l’aiuto di altri volontari medici e del nostro Club hanno permesso, in sei anni, di trasformare un luogo desolato, in cui era di fatto impossi-bile prestare anche un minimo di soccorso, in una struttura che, pur nella sua spartana essenzialità, riesce a fornire assistenza medica di buon livello a popolazioni poverissime, che non potrebbero altrimenti ricevere cure ospedaliere.

A partire dal 2004, grazie ai contributi di quanti hanno voluto essere vicini all’ini-ziativa, e il nostro Club tra loro, sono state realizzate la nuova sala operatoria, la nuova sala sterilizzazione, sono state installate nuove incubatrici, un vero labora-torio analisi informatizzato e sono state organizzate e inaugurate le nuove degenze, oltre a locali amministrativi e di alloggio per il personale. La ristrutturazione ha interessato un’area coperta di oltre 1200 metri quadri.L’opera di Padre Franco e dei volontari ha potuto così, nel solo corso del 2006, garantire a Bukumbi 3500 ricoveri, oltre 20.000 visite ambulatoriali, 600 interventi chirurgici di entità maggiore (quasi completamente eseguiti da Padre Franco) e circa 400 di entità minore, per non citare che una parte dell’attività svolta.

Dopo le immagini e le cifre, eloquenti e toccanti, Padre Franco ha preso la parola, ringraziando i Club, e, richiesto dai presenti circa cosa potessero i nostri Club fare

per lui nel prossimo futuro, ha evidenziato la necessità di ampliare le risorse operatorie e chirurgiche, e di procedere al rinnovo degli impianti elettrici, ormai fatiscenti. L’impegno del Club a sostenere Padre Franco è stato confermato dal Presidente del RC Milano Sud Ovest, che ha condotto la serata, dal nostro Presidente, Eugenio Briguglio, e dai presenti che, con i loro applausi, hanno trasmesso al religioso la sincera ammirazione per chi sa farsi testimone dello spirito del servizio in condizioni di estrema difficoltà.

Una targa a ricordo del supporto fornito dal Rotary per la nuova Radiologia del piccolo ospedale è stata con-segnata a Padre Franco, che, dopo uno scambio di simpatiche battute ironiche, ha esclamato “Sono rotariano anch’io!” con un’energia ed una carica sicuramente contagiose per tutti noi presenti, che oltre ad aver potuto vedere i risultati del nostro aiuto, abbiamo avuto la gioia di averlo tra noi.

Marisa Addomine

Giovedì 4 ottobre, il Distretto 2040 ha organizzato una serata cinematografica al Cinema Odeon il cui ricavato è stato devoluto alla Rotary Foundation per il programma PolioPlus. I soci presenti e i loro ospiti hanno potuto assistere alla

anteprima nazionale del filmMICHAEL CLAYTON

con George Clooney

Per gli assenti riassumiamo brevemente la trama del film:

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Michael Clayton è un ex pubblico ministero che lavora da anni per un importante studio legale. Il suo compito è quello di ‘aggiustare’ la verità coprendo i guai dei clienti più facoltosi. La falsifica-zione dei fatti è la sua specialità. Pur lavorando per lo studio da 15 anni non ne è diventato socio ma è legato a filo doppio al suo impiego a causa anche della sua passione per il gioco d’azzardo e dei debiti che deve saldare per un investimento nel settore della ristorazione fallito non per colpa sua.Il giorno in cui si trova a dover affrontare il caso di una grossa società che opera nel settore dei pro-dotti chimici, che è stata chiamata in causa per l’immissione sul mercato di un prodotto altamente cancerogeno, per lui giunge la resa dei conti con se stesso.

le nostre riunioni

9 ottobre 2007Relatrice Lea Pericoli

“C’era una volta il tennis”Presenti: 38 soci, 17 ospiti

‘C’era una volta’ è vero. Perché forse ora quello ‘stile’ di fare tennis non c’è più. Non che manchino attrez-zatura e mezzi (forse ce ne sono troppi!) - manca, o speriamo sia solo sopito, l’”animus” del tennista, lo spirito di fare tennis perché soprattutto ‘piace’ farlo; non solo, quindi, per il risultato. Un risultato dove oggi forza e tecnicismo puro si fondono, al pari di altre discipline sportive, accantonando quanto di ‘arte’ nel ‘brandire’ la racchetta è rimasto.

Questa ‘arte’ ci è stata riproposta nel corso della piacevole serata dalla nostra graditissima ospite Lea Pericoli: un’immagine di un tennis colore pastello, squisita-mente italiano, che richiamava l’interesse di una moltitudine di appassionati. Lo stesso interes-se che nel tempo ha portato alla costituzione di una molteplicità di circoli tennistici, importanti

centri di aggregazione soprattutto giovanile.

Nell’illustrare il libro dedicato a Nicola Pietrangeli questi elementi sono stati più volte richiamati: con un po’ di nostalgia, forse, ma con la speranza - entu-siasticamente in più ‘passaggi’ espressa - che una nuova stagione per il tennis italiano possa rinverdire.

Grazie, Lea, per le belle immagini di un passato non così remoto, le stesse che ci hanno fatto e ci fanno so-gnare.

Eros Tavernar

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16 ottobre 2007Serata “Buffet”

Presenti: 37 soci

Colpisce il fatto che sia presente un cospicuo numero di soci (addirittura oltre i trenta) cosa che è abbastanza insolita, ma sicuramente di buon auspicio, per una serata a caminetto. Al termine della cena il presidente Briguglio prende la parola per elencare i seguenti ordini del giorno:• Tra un mese sono previste le elezione del consiglio direttivo e quindi si chiede a tutti i soci di avanzare eventuali candidature al consiglio preposto. Questo argomento verrà approfondito nel prossimo caminetto del 30 ottobre (quinto martedì del mese che in via eccezionale vedrà la presenza di una conviviale)• Si ricorda la proposta per la crociera in partenza il 27 aprile prossimo con partenza da Venezia e tappe in Grecia, Turchia e Croazia.• Altra iniziativa è quella relativa al corso di cucina che inizierà il 28 novembre p.v. Il termine per le iscrizioni è il 10 novembre.• Si evidenzia che Martedì prossimo conviviale si terrà presso l’Umanitaria per una degustazione di piatti a base di formaggi.• Un argomento che dovrà essere meglio valutato e di cui si parlerà in una prossima conviviale riguarda il C.I.R. (Centri Incontri Rotariani).• Castellini è stato confermato come coordinatore per il nostro club per il progetto “Premio alla profes-sionalità”.• Sangalli è il responsabile dello scambio dei giovani non rotariani (questo anno gli studenti che vince-ranno il “concorso” italiani andranno in Sudafrica)Come da programma il microfono viene passato a Jérome Ponrouch per dargli modo di presentarsiJérome Ponrouch è nato ad Aiaccio, è sposato con una italiana ed ha tre figli.Ha voluto entrare nel Rotary perché trova rispecchiati nella nostra associazione gli stessi radicati valori cri-stiani in cui crede fermamente.Jerome è un dirigente del gruppo francese BNP Paribas, e dopo varie esperienze lavorative in altri paesi, tra cui anche il Giappone ha deciso di lavorare in Italia. Pratica il windsurf e lo sci alpino.Rispondendo ad alcune domande dei nostri convitati, ci ha fatto notare come sia difficile per un gruppo este-ro entrare nel mercato Italiano, mercato per il quale le normali regole che si applicano in tutto il mondo non sempre sono valide, e pertanto è necessario, per le aziende estere che si affacciano al nostro mercato, creare un nuovo modello che si adatti alle condizioni ed alla mentalità del nostro paese.Inoltre Jérome illustra, con amabile e genuina simpatia, come in Italia tutto si svolge e progredisce grazie all’ingegno individuale più che alle leggi o ad un governo che permettano una reale sviluppo aziendale.Terminate le domande il rintocco della campana segna il termine della piacevole conviviale.

a cura di Giuseppe De Vecchi

23 ottobre 2007Conviviale per buongustai!Presso: Società UmanitariaPresenti: 34 soci, 21 ospiti

Quale migliore serata di quella trascorsa tra amici, in un ambiente meraviglioso e con le papille gustative solleticate da delizie sopraffine?

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Un cocktail vincente, complici il salone degli affreschi della Società Umanitaria, e l’Associazione Culturale “Arte da Mangiare”, che ha organizzato una serata di altissimo livello, tutta incentrata sull’arte del formag-gio. Arte o scienza? Forse qualcuno tra i presenti si è posto il dilemma, ma la risposta che ne abbiamo ricavato è che si tratta di arte e scienza insieme.Un esperto affinatore ha intrattenuto gli ospiti e le signore, intervenuti numerosissimi, spiegando di volta in volta segreti, aneddoti, tecniche di questo o quel formaggio, offerti in una cornice di catering di altissima classe anche dal punto di vista dell’estetica della presentazione.

Formaggi noti, ma scelti tra le produzioni più pregiate, o rari e sconosciuti ai più (come lo Strachitund, nonno bergamasco del gorgonzola), hanno segnato le diverse tappe di un pellegrinaggio dal buono all’ottimo, in cui

ogni sapore è stato esaltato da oculatissime scelte di accompagnamento, sia per le altre pietanze che per i vini.

Da sempre amico dell’uomo, il formaggio, nato nelle grotte dei nostri antenati pasto-ri per poter conservare le eccedenze di latte ed impedirne lo spreco, è divenuto in alcune Nazioni - tra cui l’Italia - un vero culto, con sacerdoti e fedeli.

La serata, in cui la parte del leone è stata de-dicata alle produzioni casearie dell’area Oro-bica, ha riscosso un vero e proprio trionfo, e ci auguriamo che gli amici dell’Associazione “Arte da Mangiare” possano presto ripropor-

ne ulteriori edizioni, per aiutarci a conoscere anche altre delizie del patrimonio gastronomico italiano.

Marisa Addomine

6 novembre 2007“Armeni: il primo regno cristiano

e il primo genocidio dell’era moderna”Relatore: Aram Foundoukian

Presenti: 36 soci, 20 ospiti

Un serata davvero indimenticabile quella offertaci martedì 6 novembre, a Villa Mozart. Grazie all’opera del nostro socio Aram Foundoukian, i presenti hanno potuto conoscere più da vicino un popolo straordinario, gli Armeni, portatore di valori di civiltà altissimi e di grande cultura.

Vittime di un vero e proprio olocausto, la cui portata viene minimizzata o ancor peggio negata per ragioni politiche da chi lo ha perpetrato, gli Armeni che si trovavano nei territori turchi furono perseguitati e massa-crati.

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Quasi due milioni di persone furono sterminate dalla furia omicida di chi voleva cancellare persino il ricordo di una minoranza numerica che deteneva posizioni di vera élite culturale e imprenditoriale.Per coloro che ebbero salva la vita, l’unica via fu quella di un esilio dolorosissimo.

Ed ecco gli Armeni giungere in Europa e di lì nel Nuovo Mondo, attivissimi, intraprendenti, dotati di una forza vitale, di una tenacia e di un attaccamento fiero alle proprie tradizioni, mai dimenticando la propria terra natale e le proprie radici.

Il nostro club è stato onorato, grazie all’intercessione di Aram, dalla presenza di ospiti della Comunità Armena di Milano, tra cui un prelato della Chiesa Armena ed il Conso-le Onorario in Italia.Per permetterci di poterci avvicinare a un mondo per molti di noi noto solo in misura modesta, gli ospiti hanno orga-nizzato la proiezione di uno splendido documentario girato recentemente proprio in terra armena: abbiamo ammirato chiese straordinarie, godendo della colonna sonora di canti antichi tradizionali di rara bellezza, ed abbiamo appreso - o quantomeno ravvivato nel ricordo - quanto questo popolo, originario dell’Asia centrale, ma di stirpe e lingua indoeu-ropea, solido nella sua fede cristiana, sia depositario di un patrimonio di bellezza, arte, cultura e intelligenza.

Tra le immagini che hanno forse più di tante altre colpito l’immaginazione dei presenti, quelle delle straordinarie croci in pietra scolpita e decorata, che per alcuni versi ricor-dano l’ornamentazione della cultura celtica, e dove l’abilità

dei maestri scalpellini sa conferire alla pietra la leggiadria di una trina.

Tante le domande che il pubblico ha rivolto ai nostri ospiti, interminabile l’applauso che ha segnato la fine della proiezione, che, seppure presentata come prodotto amatoriale, nulla aveva da invidiare ai più celebri documentari professionali di analoga impostazione.

Poco prima del suono della fatidica campana, il Prelato ha voluto fare omaggio ad ognuna delle signore pre-senti di una croce armena, dalla caratteristica forma, in segno di amicizia ed augurio: non possiamo, a nostra volta, che ringraziare gli ospiti ed Aram Foundoukian, auspicando pace e serenità per un popolo martire.

Marisa Addomine

le nostre riunioni

13 novembre 2007Serata “Buffet”

Presenti: 25 soci

Tradizionale serata per la trattazione di argomenti di carattere rotariano e di interessanti scambi di opinioni che, meglio delle conviviali con conferenze, consente di aumentare affiatamento e conoscenza tra i soci.

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le nostre riunioni

Peppino Prisco: adorato dai suoi e irresistibilmente simpa-tico anche ai nemici di sempre (vedi milanisti e juventini), I’alpino interista Giuseppe Prisco ha saputo più di ogni altro incarnare lo spirito vincente e umano della Grande Inter mo-rattiana, mai spento nemmeno negli anni meno belli, quelli in cui non gli è mancato il coraggio di mettersi la squadra sulle spalle e di presentarsi anche nei luoghi e sedi dove il suo ruolo era solo di rappresentanza.

Principe del Foro di Milano, medaglia d’argento al valore militare, uno dei tre Ufficiali reduci del Battaglione L’Aquila della Divisione Alpina Julia, tragicamente deci-mata sul fronte russo, Vicepresidente dell’ Inter dal 1963, Peppino ha vissuto tre vite in una e in tutte ha saputo riversare la sua straordinaria capacità di comuni-care, la sua simpatia e la sua arguzia.

Tornando al calcio ancora ieri, un po’ meno oggi in quanto la Sua Inter è Campione d’ltalia, i veri tifosi interi-sti guardano il cielo e chiedono il solito favore: “Peppino facci un gol ....” E’ questo uno dei cori più frequenti e affettuosi di uno stadio e di un pubblico che dal 2001 soffre di una nostalgia incredibile per il suo grande, ironico e geniale Vice Presidente.

In questo ricordo di Peppino, socio del Rotary fin dal 1° luglio 1966, non possiamo non indicare alcune delle sue frasi migliori, che chi aveva la fortuna di essere al suo tavolo ha sentito ripetere spesso:

- Chiedo scusa ai miei genitori, ma in mezzo alla foto di loro due porto sempre quella di Ronaldo;

- Cosa penso dei giocatori dell’lnter che fanno i festini hard? Non saprei, quando escono non mi chiamano mai;

- La serie B non è nel nostro codice genetico;

- Ai giocatori piacciono le ragazze? Alla loro età anch’io avrei fatto lo stesso se accidentalmente non fossi sfato impegnato nella Campagna di Russia;

- Ci accusano di essere nati da uno costola del Milan. E vero. D’altra parte-non abbiamo mai nascosto le nostre umili origini.

a cura di Claudio Galli

Il Rotary Club Milano Est, nell’ambito degli eventi per celebrare il 50° anniversario del Club, ha organizzato, con il patrocinio del Distretto 2040 R.I. e in collaborazione con l’Associazione Nazionale Alpini (A.N.A.), una grande manifestazione al Teatro dal Verme per commemorare la figura del rotariano e alpino Avv. Giusep-pe Prisco nel 5° anno della sua scomparsa.

Riportiamo un sunto del ritratto dell’Avv. Prisco tracciato da Nicola Sardi presidente del suo vecchio club di appartenenza: il Milano Est.

20 novembre 2007Serata in ricordo dell’ Avv. Giuseppe Prisco

Teatro Dal VermePresenti: 9 soci

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le nostre riunioni

4 dicembre 2007Fondazione Mazzotta: Andy Warhol

Presenti: 31 soci, 17 ospiti

Anche se ormai entrata nell’immaginario collettivo, fosse solo per la storica immagine della lattina di zuppa Campbell’s e le quattro versioni in quattro colori diverse del ritratto della mitica Marilyn Monroe, l’arte di Andy Warhol è come lo yo-ghurt: divide il grande pubblico in chi ne è estasiato e chi non la accetta.

In ogni modo, l’occasione per avvicinarsi a quello che è un maestro inter-nazionale del-la pittura con-temporanea ci

è stata data dalla bella mostra organizzata dalla Galleria Maz-zotta, con sapiente visita guidata. La competenza della guida ha aiutato molti di noi ad accostarsi ad opere che, al di là di un primo impatto quasi sconcertante, soprattutto per chi provenga da una impostazione estetica di tipo classico, segnano comun-

que una pie-tra miliare nella storia dell’espressione artistica del secondo dopoguerra.

Al termine della serata i due gruppi di visita si sono riuniti per la cena nel locale Castellinaria di Via Ponte Vetero, caratteristico e curiosissimo locale di tendenza, in cui la ristorazione si svol-ge all’interno di un vero negozio di accessori per la casa, tutti rigorosamente in vendita.

La serata, aperta a coniugi ed ospiti, ha riscosso un buon suc-cesso: tra una portata e l’altra, le socie che avevano partecipato ai corsi di cucina organizzati da Elena Briguglio, moglie del nostro presidente Eugenio, hanno raccontato con entusiasmo le loro esperienze. Per l’anno prossimo, sicuramente le iscri-zioni non mancheranno!

Marisa Addomine

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contributi

Concerto di Natale

Anche quest’anno si è tenuto il Concerto di Natale in Duomo, organizzato dal Distretto ed aperto a rotariani e non, nello spirito dell’Avvento.

Programma di sicuro richiamo, che si è aperto con l’Ade-ste Fideles, seguito da un altro canto tradizionale The first Nowell, dal Cantique de Jean Racine di Fauré e dal Te Deum di Charpentier.

Il concerto, per voci soliste, coro ed orchestra, ha visto come interpreti le soprano Tatiana Chivarova e Silvia Ma-pelli, il contralto Claudia Nicole Bandera, il tenore Giu-seppe veneziano ed il basso Giorgio Valerio, con il coro della Schola Cantorum del Santuario di Rho, diretto dal M° Achille Nava e l’Orchestra Rosetum, il tutto condotto dal M° Adriano Bassi.

La suggestione delle polifonie, rese magiche dalle risonan-ze della cattedrale gotica, hanno avvinto i presenti ricrean-do, come ogni anno, l’incanto del Natale che si avvicina.

Impeccabile l’esecuzione, grande l’affluenza di pubblico, per un appuntamento che ormai è divenuto consuetudine, per soci ed amici, e per quanti hanno voluto godere di un anticipazione della Festa ormai alle porte.

Marisa Addomine

19 dicembre 2007Prenatalizia

Presso: Basilica di San MarcoPresenti: 48 soci, 55 ospiti

Prenatalizia straordinaria, e con sorprese a non finire, quella del 2007!

Un concerto d’organo riservato ai soci, sullo splendido organo Antegnati della chiesa di San Marco a Milano, strumento di altissima qualità su cui suonò persino Mozart, che per qualche tempo soggiornò nell’edificio che costeggia a sinistra la basilica, come ricorda una lapide ahimé ignota a molti milanesi.

le nostre riunioni

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Per aiutarci a conoscere meglio la basilica di San Marco, una dotta presentazione dell’Arch. Farioli, profondo conoscitore della storia del monumento, e uomo che non faticheremmo a definire rinascimentale per la vastità e la profondità delle sue competenze, ha dato modo ai presenti di apprezzare ancora di più la cornice straor-dinaria della serata.

Organista il nostro Eros Tavernar, che ci ha intrattenuti con un repertorio a sorpresa che spaziava dal barocco al contemporaneo, accompagnando la soprano statunitense Francis Ginsberg, interprete sensibile ed apprezzata.Per aggiungere nota su nota, nel vero senso dell’espres-sione, il Natale alle porte è stato straordinariamente an-nunciato dalla meravigliosa interpretazione di Lorenzo Galantini, italianissimo maestro esecutore alla cornamusa scozzese, intervenuto in costume classico delle Highlands, con tanto di kilt e calzettoni, facendo risuonare magica-mente la splendida chiesa con note antiche e bellissime.

La tradizionale cena si è svolta in un ambiente insolito: la bellissima sacrestia monumentale, arricchita da arredi lignei cinquecenteschi di impianto architettonico che già presenta-no temi decorativi che saranno poi cari a tutta la produzione lombarda dei due secoli successivi.

Tantissimi i presenti, per una serata riuscitissima, allietata dalla tradizione lotteria benefica che ha as-segnato premi anche importanti, ed ha permesso la raccolta di circa 5.000 € che sono stati destinati ad una borsa di studio dell’Istituto Mario Negri, confer-mando l’impegno del nostro Club in un service che vede concordi tutti i nostri soci.

L’ingresso di un nuovo socio è sempre un evento importante nella vita del club. Quale migliore occasione di una conviviale come la prenatalizia per accogliere tra noi un nuovo amico. Tino Lampugnani si è aggiunto a noi in questa splendida serata e la sua innata simpatia non tarderà a farlo apprezzare da tutti i soci del club.

Lo scambio degli auguri di tradizione, il piacere di reincontrarsi, la piacevole scoperta delle virtù artistiche del nostro Prefetto Tavernar, hanno contraddistinto la prenatalizia 2007 rendendola sicuramente indimenticabile.

L’infaticabile Claudio Galli ha immortalato tutti noi in uno dei suoi consueti réportages, di cui troviamo qui un piccolo campionario. La galleria fotografica completa è riportata sul sito del Club.

Marisa Addomine

le nostre riunioni

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