il centro ottobre 2013

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  • 7/27/2019 Il Centro Ottobre 2013

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    Aut.ne Tribunale Livorno n 683 del 02/03/2005 - Spediz. in abb. postale: D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 1, DCB LIVORNOAnno XIII - n 137 OttobreOttobreOttobreOttobreOttobre 2013

    LEditorialedi Enrico Dello Sbarba

    Eravamoad un passo

    dal baratro!

    segue a pag. 2

    La democrazia

    del gambero

    Un articolo dellOn. Ivo Butini

    Mezzo secolo fa, o gi di l, il Consigliocomunale di Firenze era un po diversoda quello di oggi. Come dire? Era di-versa la classe politica. Il Sindaco Gior-gio La Pira definiva Firenze la citt sulmonte, la citt teologale. E mandavarelazioni alle suore di clausura.Un consigliere comunale socialista, do-

    cente di letteratura italiana, chiese a LaPira se, nella sua citt teologale, trovas-sero posto Giovanni Boccaccio e Ni-col Machiavelli. Domanda un po im-pertinente e un po provocatoria. La Pirarispose che, s, Giovanni Boccacciopassasse pure, Nicol Machiavelli no.Intorno alla met di settembre leggevo,sul Corriere fiorentino, che Aldo Busisi propone di organizzare una lettura delDecamerone, forse un po stufo dellalettura dellInferno dantesco fatta da

    Roberto Benigni. Oggi, 18 settembre,leggo sul Corriere della Sera, un arti-colo molto interessante del professoreSebastiano Maffettone.Ecco linizio: A cinquecento anni daIl Principe, Machiavelli dovrebbe avereil buon gusto di risuscitare. Purtrop-po, per i risorti, bisogna attendere la finedei tempi. Se ne pu intanto parlare,come si fa con Dante e con Boccacciose Busi realizzer il suo progetto.Ma perch il professore Maffettone vor-rebbe il ritorno di Machiavelli? Perchil Segretario fiorentino ci aiuti a capireche cosa succede nel mondo politicoitaliano e ci suggerisca qualche rime-dio.Nel 1969 cadeva il quinto centenario

    Abbiamo veramente rischiato

    il default. E indubbio che,

    se una volta tanto, non aves-

    se prevalso il senso dello sta-to e si fosse provocato una

    crisi di governo dalle conse-

    guenze incalcolabili, oggi pro-

    babilmente saremmo al si

    salvi chi pu.

    Chi pensa che questo nostro

    editoriale voglia solennizza-

    re la probabile fine politica

    dellera Berlusconi allindo-

    mani del voto della giunta al

    Senato ed al suo controverso

    comportamento durante la di-scussione sulla fiducia al go-

    verno Letta, ha sbagliato

    completamente.

    Questo nostro editoriale vuo-

    le solo esaltare la soddisfa-

    zione per lo scampato peri-

    colo e lauspicio che, dopo le

    ultime drammatiche vicende,

    il governo guidato con gran-

    de equilibrio e competenza dal

    nostro amico Enrico Letta,

    possa proseguire con spiglia-ta speditezza sulla via che

    aveva sapientemente iniziato

    della nascita di Machiavelli. Il 6 febbra-io il Corriere della Sera dedic la suapagina letteraria a un dibattito sulla figu-ra e sul significato di Machiavelli oggi(allora, perch sono passati 44 anni).Nomi illustri raccolsero linvito (Bene-detti, Branca, Montanelli, Moravia, Prez-zolini, Ridolfi).

    Montanelli fu tranciante: Machiavelli,questo grande maestro della manovra,di manovra non ne azzecc una. Cosache accade ordinariamente alla sinistraitaliana dei nostri tempi.Ma qual il problema che, giustamente,pone il professore Maffettone? E liso-morfismo, un termine usato in minera-logia e in matematica, che Maffettone

    segue a pag. 2

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    Politica e-mail: [email protected] Politica

    Eravamo

    ad un passo

    dal baratro!

    dalla prima pagina

    Periodico mensiledel Circolo Culturale

    Aut.ne Tribunale Livorno n 683 del 2/3/2005

    Redazione ed Amministrazione:

    Via Trieste 7, tel. 0586/427137 - Livorno

    e.mail: [email protected]

    www.circoloilcentro-livorno.it

    DIRETTORE RESPONSABILE:

    Enrico Dello SbarbaEnrico Dello SbarbaEnrico Dello SbarbaEnrico Dello SbarbaEnrico Dello Sbarba

    Giornale chiuso in tipografia ilGiornale chiuso in tipografia ilGiornale chiuso in tipografia ilGiornale chiuso in tipografia ilGiornale chiuso in tipografia il 10/10/201310/10/201310/10/201310/10/201310/10/2013

    Hanno collaborato a questo numero:

    Cristina Battaglini, Marcello Battini,Cristina Battaglini, Marcello Battini,Cristina Battaglini, Marcello Battini,Cristina Battaglini, Marcello Battini,Cristina Battaglini, Marcello Battini,Jacopo Bertocchi, Ivo Butini, Mas-Jacopo Bertocchi, Ivo Butini, Mas-Jacopo Bertocchi, Ivo Butini, Mas-Jacopo Bertocchi, Ivo Butini, Mas-Jacopo Bertocchi, Ivo Butini, Mas-simo Cappelli, Laura Conforti Ben-simo Cappelli, Laura Conforti Ben-simo Cappelli, Laura Conforti Ben-simo Cappelli, Laura Conforti Ben-simo Cappelli, Laura Conforti Ben-venuti, Nicola Graziani, Luca Lischi,venuti, Nicola Graziani, Luca Lischi,venuti, Nicola Graziani, Luca Lischi,venuti, Nicola Graziani, Luca Lischi,venuti, Nicola Graziani, Luca Lischi,Mario Lorenzini, Marisa Speranza,Mario Lorenzini, Marisa Speranza,Mario Lorenzini, Marisa Speranza,Mario Lorenzini, Marisa Speranza,Mario Lorenzini, Marisa Speranza,Franco Spugnesi, Cristiano TFranco Spugnesi, Cristiano TFranco Spugnesi, Cristiano TFranco Spugnesi, Cristiano TFranco Spugnesi, Cristiano Toncel-oncel-oncel-oncel-oncel-

    li.li.li.li.li.

    COMITATO DI REDAZIONE:

    Massimo Cappelli,Massimo Cappelli,Massimo Cappelli,Massimo Cappelli,Massimo Cappelli,

    Laura Conforti BenvenutiLaura Conforti BenvenutiLaura Conforti BenvenutiLaura Conforti BenvenutiLaura Conforti Benvenuti

    Alberto Conti, Salvatore DAngelo,Alberto Conti, Salvatore DAngelo,Alberto Conti, Salvatore DAngelo,Alberto Conti, Salvatore DAngelo,Alberto Conti, Salvatore DAngelo,

    Francescalberto De Bari,Francescalberto De Bari,Francescalberto De Bari,Francescalberto De Bari,Francescalberto De Bari,

    Davide Livocci, Mauro Paoletti,Davide Livocci, Mauro Paoletti,Davide Livocci, Mauro Paoletti,Davide Livocci, Mauro Paoletti,Davide Livocci, Mauro Paoletti,

    Marisa Speranza, Franco Spugnesi.Marisa Speranza, Franco Spugnesi.Marisa Speranza, Franco Spugnesi.Marisa Speranza, Franco Spugnesi.Marisa Speranza, Franco Spugnesi.

    STAMPA: Editrice Il Quadrifoglio,

    Via Pisacane 7, te l. 0586/814033 - Liv orno

    La democrazia

    del gambero

    allindomani del suo insediamento e

    che aveva dovuto quasi interrompere,

    a causa dei continui ricatti a cui veni-

    va giornalmente sottoposto.

    Un governo che, ci auguriamo, non

    sar pi condizionato da una insulsa

    ammucchiata, solo numerica, che lo

    costringeva a vivere alla giornata sen-

    za disporre di quella tranquillit e di

    quelle certezze che costituiscono les-

    senza per garantirne una tranquilla na-

    vigazione.Non vi certamente viatico peggiore

    per la guida di un governo che quello

    di essere condizionato da una perma-

    nente instabilit legata ad un conti-

    nuo ricatto che ne riduce le capacit

    operative.

    Sar quella emersa dal dibattito sulla

    fiducia una coalizione sicuramente pi

    solida e pi trasparente anche perch

    si avvarr dellasse tra il Quirinale e

    Palazzo Chigi.

    Attraverso una consolidata alleanza che

    vede insieme Pd, Scelta civica, e Pdl,

    la cui leadership, dopo le follie di fine

    mese, adesso in mano alla componen-

    te pi moderata, sono maturate final-mente le condizioni perch si ponga ter-

    mine rapidamente ai gravi problemi che

    il Paese sta attraversando

    E stata quella vissuta nei giorni scor-

    si una vicenda, a lieto fine, che ha

    dato fiducia e certezza allEuropa ed

    ai mercati finanziari in grande allar-

    me dopo le truculenti minacce di crisi

    che avevano trovatocompiacenti ap-

    poggi nel la sinistra di S.E.L, nel la

    decadenza, ormai inarrestabile, di una

    Lega Nord quasi completamente svuo-tata insieme al pressapochismo ed al-

    linfantilismo irresponsabile del Mo-

    vimento 5Stelle che lex comico miliar-

    dario Beppe Grillo continua a dirige-

    re in maniera pedissequamente padro-

    nale.

    Sono loro che hanno perduto questa

    difficile battaglia ed il governo Let-

    ta-Alfano, sostenuto dal Presidente

    della Repubblica,ad averla vinta an-

    dando incontro alla richiesta di stabi-

    lit sollecitata con forza e crescente de-

    terminazione da ampie fasce di citta-

    dini preoccupati, dalle pi importanti

    associazioni economiche e sociali, dai

    sindacati e dallEuropa: tutti chiede-

    vano stabilit, certezza ed attuazione

    urgente di quelle misure indispensabili

    per garantire la ripresa del paese pro-

    strato da una crisi infinita.

    Forse coloro che avevano tentato e

    cercato di farlo sprofondare nel vorti-

    ce della instabilit avevano fatto malei loro calcoli, forse nemmeno si erano

    accorti che le regole del gioco erano

    cambiate.

    Erano e sono, pu piacere o no, quelle

    imposte a tutti i paesi della Comunit

    Europea, regole che non potevano es-

    sere cancellate da una platea di irre-

    sponsabili qualunquisti o da fenomeni

    di bieco ed assurdo populismo, con-

    cetti ed opinioni ormai fuori da ogni

    regola dettata dalla razionalit.

    Gli italiani, almeno nella loro mag-gioranza, vogliono tornare a sperare

    in una ripresa che ponga fine alla gra-

    vissima crisi che stanno, ormai da trop-

    pi anni, attraversando e che dia ai nu-

    merosissimi giovani,senza lavoro, la fi-

    traduce cos: la tendenza della politicademocratica a rendere sempre pi similieletti e elettori, fino a renderli indistin-guibili.Si chiede lelettore: Se i politici fanno iloro interessi e non i miei, allora perchnon mandare in Parlamento uno esatta-mente come me?.E luguaglianza assoluta. Illusione peri-colosa, osserva Maffettone, perch lapolitica democratica serve per eleggerepersone come Churchill, Brandt, De

    Gasperi, non il mio vicino di casa.E oggi, si chiede il professore, dove litroviamo i De Gasperi, in questo dispe-rato Paese?.Risponderei che o il Paese che non liproduce oppure non li scopre. C an-che una risposta di Sergio Romano, pub-blicata sul Corriere in contemporaneacon lo scritto di Maffettone.Scrive Romano che noi siamo il soloPaese dellUnione Europea in cui la finedella guerra fredda abbia coinciso con la

    crisi di tutti i partiti democratici che lave-vano combattuta dalla parte dei vincitorie avrebbero dovuto raccogliere i fruttidella vittoria.E invece, no. Venne la seconda repub-blica. Machiavelli pu anche tornare aFirenze, ma non ne caver un granch.Ce lo spiega, in parte Sergio Romano:Oggi la rete sostituisce con lalterco ildialogo e il confronto delle idee. Il talkshow e twitter con la regola dei 140 ca-ratteri risparmiano agli uomini politici il

    compito di spiegare e argomentare.Le sciocchezze non diminuiscono, ma ilgiuoco fatto e la partita perduta.E stato Papa Francesco a ricorrere albuon cattolico di immischiarsi in politi-ca.

    ducia per un prossimo domani migliore.

    Ed allora, in conclusione, festeggiamo

    la nascita di un vero leader - Enrico Let-

    ta - che, con il responsabile sostegno del

    Presidente Napolitano, e il compiaci-

    mento dei pi grandi leader del mondo,

    ha aperto le porte della speranza per unaconcreta ripresa del nostro Paese.

    A Enrico Letta, gi presidente dei gio-

    vani democristiani europei, auguriamo

    buon lavoro nellinteresse del nostro

    amato paese.

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    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 3Politica

    Cari amici,ora si ricominciaCare amiche e amici,con il voto di fiducia espressodal Parlamento nei confronti del

    Governo Letta, potrebbe esse-re l inizio di un superamentodella fase dincertezza e di fra-gilit politica che era emersa dauna tornata elettorale che nonaveva visto vincitori.Una condizione determinata dal-la legge elettorale, ma soprat-tutto come ha evidenziato lal-tissimo tasso di astensionismo-dalla debolezza dei partiti sto-rici che non hanno la forza divincere.La soluzione del governo dellelarghe intese frutto dellimpas-se elettorale ha mostrato unaserie di debolezze politiche de-rivate da alcune ambiguit prin-cipali: da un lato era interpre-tato dal Pdl come lo strumentoper trovare il salvacondotto perBerlusconi, e, dallaltro, era as-sunto dal Pd come una neces-

    sit scaturita dallemergenza,gli mancava unanima politica.Con la fiducia, che ha visto Ber-lusconi votare per un Governoche vo leva fare cadere mo-strando un livello di trasformi-smo che mai si verificato nel-la storia repubblicana, il Gover-no Letta assume una nuova fi-sionomia politica.Questo un bene per il Paeseche deve affrontare una situa-

    zione occupazionale gravissimae indirizzare uneconomia chefatica a rintracciare e percorre-re le piste della crescita. A que-sto punto dobbiamo chiederci seoltre la maggioranza numerica,

    il Governo si conquistato unavera stabilit, anche perch di-verse sono le incognite che re-stano ancora in campo, tra cuila presenza di un indebol i to

    Berlusconi ma forse non morto.Nel frattempo si sono messi inmoto dei movimenti che biso-gner seguire con molta atten-zione:Nascer nel centro destra unanuova identit politica che po-t rebbe cong iungendos i conlUdc di Casini e con Scelta Ci-vica creare al partito dei cosid-detti moderati?Come uscir dal Congresso il

    Pd che si svolger con la pre-senza rafforzata del Presidentedel Consiglio?Il movimento cinque stelle riu-scir a superare quella che po-tremmo definire la sua inservi-

    Una lettera di SAVINO PEZZOTTA

    bilit politico-istituzionale?Eppure, nonostante questi ele-menti di dubbio e dincertezza,sono convinto che oggi pi diieri esistono le condizioni per-

    ch possa innescarsi una rior-ganizzazione del sistema politi-co italiano che vada oltre la se-conda repubblica.Questo implica anche una rifor-ma del sistema elettorale e del-lassetto istituzionale.Sono consapevole che i tempiche adesso attraversiamo sonomolto diversi da quelli che ab-biamo vissuto, molti sono i cam-biamenti che si profilano innan-

    zi a noi.La presenza di Papa Francescosta aprendo nuovi orizzonti perla Chiesa e per limpegno deicristiani nel mondo, nel socialee nella politica.

    Enrico Letta esulta dopo la fiducia espressa dal Parlamento

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    Politica e-mail: [email protected] Politica

    Evidentemente soddisfatto del risul-tato ottenuto, dopo aver storto ilbraccio a Silvio Berlusconi per farglivotare la fiducia, il Presidente delConsiglio ha annunciato la fine diun ciclo ventennale della politica ita-liana. La quale politica italiana,

    quando si parla di cicli ventennali,ne ha conosciuti di ben altri. Ma sic-come anche altre democrazie ragio-nano con questa scansione tempo-rale (ad iniziare da quella america-na), possiamo ben immaginarsi cheEnrico Letta, che era gi cauto e mi-surato nelle parole alle elementari equindi figuriamoci ora, non volessealludere a niente di politicamentescorretto.Fatto sta che anche lui, che pure persona cauta come poche, ha ce-

    duto in un momento di controllatissi-ma euforia ad un tipo di entusiasmoanchesso tipico della nostra politicanazionale. Quello che porta a dichia-rare la partita chiusa una volta pertutte. Un errore, qualche volta, gros-solano. Viene in mente quando, erail 1911, Giovanni Giolitti dichiar cheil marxismo ormai era stato mandatoin soffitta. Una volta per tutte.Ora, anche noi crediamo che SilvioBerlusconi sia giunto alla fine della

    sua partita politica, e che niente hapi da dare al paese. Ha, si direbbecon parlare forbito, esaurito il suo ci-clo storico. Ma questo, sia chiaro,vuol dire veramente poco.

    Ventanni dopodi Nicola Graziani - giornalista quirinalista

    Innanzitutto: siam sicuri che la par-tita sia chiusa? Berlusconi ha subi-to una bruciante e probabilmentedefinitiva sconfitta politica. Restaper il padrone assoluto con buo-na pace di Marina e di Barbara ditutti gli strumenti di produzione delconsenso che hanno reso Forza Ita-lia e Pdl la principale forza politicadel Paese. Sta perdendo molto nei

    sondaggi di opinione, ma sa benis-simo che quello che si perde da ungiorno allaltro nelle indagini demo-scopiche pu essere riguadagnato. lerosione lenta e progressiva,

    quella che deve preoccupare. Quin-di ha di fronte a s un periodo di tem-po valutabile in termini di mesi, noiazzardiamo a pensare un anno ab-bondante per continuare a combat-tere, cosa che molto consona alsuo carattere pugnace. Nel frattem-

    po far in tempo ad entrare in crisitutto, ad iniziare dai suoi avversaripolit ico. Berlusconi stato perventanni il fulcro del sistema politi-co. Cede lui, cede tutti. Non faccia-mo ci illusioni.Concentriamoci piuttosto su quelche resta della cosidetta SecondaRepubblica, nata tra mille promes-se. Non ha garantito stabilit politi-ca, non ha garantito una miglioreselezione della classe dirigente, nonha garantito nemmeno uno sviluppo

    economico che portasse pi ricchez-za per tutti (anzi, ha depauperato ilceto medio). Non ha dato autorevo-lezza internazionale allItalia. Persi-no nella prima e basilare promessaha fallito, quella di dare un sistemabipolare che portasse chiarezza nelgioco parlamentare. su questo che il premier, oggi fi-gura centrale indiscussa del nuovoordinamento politico che va configu-randosi, si dovrebbe concentrare (an-

    che se dobbiamo notare che subitoha identificato nel bipolarismo unadelle sue stelle polari). Su questo chiamato a rispondere e su questoverr giudicato.

    Silvio Berlusconi

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    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 5Politica

    Riproponiamo quanto scritto da un lettore del settimanale Toscana Oggi che aveva posto il quesito

    Il settimanale Toscana Oggi , inmerito ad una lettera, pubblicata lo

    scorso 15 settembre, nella quale si

    chiedeva : Perch tanti cristiani di-

    fendono Berlusconi, invitava i let-tori a dare una loro spiegazione.

    Cos ha risposto la livornese Disma

    Bianchini che riproponiamo per in-

    tero il suo intervento.

    Sollecitato dalla domanda del si-gnor Michelazzo e dallinvito dellaredazione, esprimo il mio parere sulperch i cristiani difendono Berlu-sconi. Penso che ci dipenda, inprimis, dalle grandi doti di affabula-

    tore che il Cavaliere possiede, imi-tate ,in misura minore da Renzi(rottamatore e asfaltatore).A ci si deve aggiungere il fascinodelle sue promesse (come quelladellabolizione dellIMU). Inoltre , ac-cusando la persecuzione della Ma-gistratura, raccoglie non pochi con-sensi a causa del basso indice di

    Perch tanti cristianidifendono Berlusconi?

    fiducia goduto nel Paese da tantigiudici.Un grande ruolo in suo favore vie-ne, poi, svolto dalle televisioni e daigiornali che possiede, in aggiuntaai grandi mezzi finanziari di cui di-spone. Senza sottovalutare la cor-

    te che lo circonda, prona e supinaallimperatore che comanda sen-za la minima opposizione.A tutto ci da aggiungersi linca-pacit di una opposizione, divisa alsuo interno e senza programmi con-vincenti. Incapace, oltre tutto, dicomunicare adeguatamente col suoelettorato, come per la mancataspiegazione dellalleanza governa-tiva fra sinistra e destra, sempre inbilico fra il massimalismo dei Ven-

    dola e il moderatismo dei Letta.

    Dando limpressione ,ai cittadini, dipoter vincere solo grazie ai tantiprocessi intentati dalla Magistratu-ra.Difficile in questa situazione, ancheper i Cristiani (amanti della verit edifensori dei valori) orientarsi nel-lesprimere la loro preferenza poli-tica. Purtroppo, il futuro non arridese il berlusconismo sar destinatoa vincere allinfinito, grazie, anche,ai suoi mediocri oppositori. Conbuona pace degli elettori cristianipi maturi e con sollazzo del mon-do intero che non riesce a capireperch certi personaggi, restino incampo come se lItalia fosse la Re-pubblica delle.... banane.

    Disma Bianchini - (Livorno)

  • 7/27/2019 Il Centro Ottobre 2013

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    Politica e-mail: [email protected] Attualit6

    Investimento da 19 milioni di euroSulle infrastrutture di volo dellaeroporto di Pisa

    SAT Societ Aeroporto Toscano GalileoGalilei S.p.A., che gestisce laeroporto diPisa e quotata sul Mercato TelematicoAzionario organizzato e gestito da BorsaItaliana S.p.A., ha annunciato nei giorniscorsi in una conferenza stampa lavviodella fase esecutiva dellinvestimento da19 milioni di euro per ladeguamento ed il

    potenziamento delle infrastrutture di volo(piste e raccordi) dellaeroporto di Pisa e

    per la mitigazione dellimpatto acusticosulla citt di Pisa. Linvestimento verr

    realizzato da SAT in totale autofinanzia-mento.I lavori, che saranno ultimati entro mag-gio 2015, prevedono la realizzazione di unnuovo raccordo tra la pista principale equella secondaria, la riqualificazione del-la pavimentazione della pista principalenonch ladeguamento della portanzadelle superfici di sicurezza (Strip eR.E.S.A.).Il piano degli interventi com-

    prende anche ladeguamento impiantisti-co e delle luci pista (AVL) che consenti-

    ranno il miglioramento delloperativitdello scalo in condizioni di bassa visibili-t ed il passaggio della categoria operati-va della pista principale da CAT I a CATII-III.Con la realizzazione del nuovo raccordo

    posto allestremit sud delle piste di volo,si otterr un anticipo della corsa al decol-lo di circa 325 metri rispetto alla configu-razione attuale. Questo specifico inter-vento, combinato alla nuova proceduradi contenimento del rumore gi operativadallo scorso 1 aprile, produrr unulte-riore riduzione dellimpatto acustico sul-la citt di Pisa, comportando larretramen-to dellisofona dei 60 decibel entro il trac-ciato della superstrada FI-PI-LI, anche afronte di crescenti volumi di traffico.Lintervento di riqualificazione della pa-vimentazione della pista principale, ne-cessario a causa della fine del ciclo di vitadellattuale corpo pista, interesser la par-te superficiale della stessa. 2Relativamente agli interventi sulle super-fici di sicurezza, linvestimento prevede

    ladeguamento delle nuove R.E.S.A.(Runway End Safety Area) , ovvero quel-le superfici poste alle estremit della pi-sta principale, soprattutto intese a ridur-re il rischio in caso di atterraggi troppocorti o uscite di pista in fase di decollo o

    di atterraggio, e la riqualifica delle cosid-dette Strip, le aree cio che hanno pre-

    valentemente lo scopo di garantire larre-sto dei velivoli in caso di uscita laterale.La realizzazione dei lavori prevista nel

    periodo compreso tra giugno 2014 e mar-zo 2015, mentre i due mesi successivi, finoa maggio 2015, serviranno a rimuoverecompletamente il cantiere. Gli interventinon condizioneranno comunque la conti-nuit operativa dellaeroporto che sar ga-rantita anche grazie allutilizzo della pistadi volo secondaria. Tale utilizzo program-

    Laeroporto Galileo Galilei di Pisa, dopo essere entrato lo scorso giugno nella top tendella classifica per traffico passeggeri degli aeroporti italiani, ha raggiunto al termine

    dei primi otto mesi del 2013, per la prima vola nella sua storia, la nona posizione.

    Nei primi otto mesi dellanno sono infatti transitati presso lo scalo pisano 3.083.427

    passeggeri. Un dato questo che, seppur in flessione del 2% rispetto allo stesso periodo del

    2012, si confronta con quello del settore aeroportuale italiano che nel medesimo periodo

    registra invece un calo del 2,9%1.

    A questo risultato contribuisce anche la positiva performance registrata nel mese diagosto, in linea con il trend della stagione estiva (giugno +1,3% e luglio +0,7%). Laero-

    porto di Pisa ha infatti chiuso il mese di agosto con un totale di 554.494 passeggeri,

    ovvero una crescita del traffico passeggeri dell1,7% rispetto allo stesso mese del 2012. Il

    dato di traffico dellaeroporto di Pisa in netta controtendenza rispetto a quello del

    sistema aeroportuale nazionale che, nello stesso mese, ha segnato una flessione

    dell1,9%1.

    mato nei periodi di minor traffico in modotale da minimizzare limpatto sia in terminioperativi che ambientali.Laffidamento dellappalto dei lavori av-verr tramite gara pubblica, il cui bando stato pubblicato il 16 settembre 2013 nel-la Gazzetta Ufficiale dellUnione europeaed il 23 settembre nella Gazzetta Ufficialedella Repubblica Italiana.Come gi accaduto per la fase progettua-le, la fase esecutiva delle opere sar con-dotta da SAT S.p.A. in stretto coordina-

    mento con lAeronautica Militare ed inparticolare con la 46 Brigata aerea dislo-cata presso laeroporto di Pisa.Gina Giani, Amministratore Delegato e Di-rettore Generale di SAT ha dichiarato:Per poter crescere ancora laeroportodi Pisa ha bisogno di infrastrutture ade-

    guate e di un rapporto con il territorio

    ambientalmente sostenibile. Il piano di

    interventi sulle piste, che verr realizza-

    to dalla Societ in totale autofinanzia-

    mento, e le nuove procedure per la miti-

    gazione dellimpatto acustico sulla cit-t ci permetteranno di potenziare il Ga-

    lilei nel rispetto dellabitato circostan-

    te e dellintera citt di Pisa. Il nostro

    obiettivo favorire lo sviluppo dellae-

    roporto, quale porta di accesso alla To-

    scana, anche attraverso infrastrutture di

    volo e piste tecnologicamente allavan-

    guardia. Ci significa puntare alla cre-

    scita del traffico con un occhio di riguar-

    do allimpatto sul territorio.

    Gina Giani, Amministratore Delegato e

    Direttore Generale di SAT

    ...e intanto lo scalo pisanosale al 9 posto nazionale

  • 7/27/2019 Il Centro Ottobre 2013

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    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 77Attualit 7

    La felicit dei cittadiniCon ladozione di alcune misure di microeconomia, pi note come spending review

    di Battini Marcello

    Via Aurelia 7 - Tel. 0586/940134Stagno - Livorno

    E generalizzato il convincimento scien-tifico che, in Italia, occorra, in questa fasestorica, restringere il perimetro dellinter-vento pubblico se non si vuole che:1) scompaia interamente la possibilit

    di una futura crescita del PIL e del-loccupazione di lungo periodo;

    2) si finisca per distruggere il sistema diwelfare esistente;

    3) si riduca drasticamente il tenore di

    vita di tutti i cittadini.Ladozione delle seguenti misure di mi-croeconomia, pi note, ormai, comespending review, basate su un appro-

    priato uso di tecniche deconomia azien-dale, potrebbero essere adottate, anchea livello locale (pure a Livorno), per ri-durre linsaziabile appetito della spesa

    pubblica (NX).a) Tagli ai costi della politica:

    - ridurre del 50% i compensi ordinari ri-conosciuti agli assessori, escluden-

    do, sotto qualsiasi forma, il rimborsodi qualsiasi spesa, ad eccezione diquella per luso dei mezzi di traspor-to pubblico, in classe economica;

    - questo presuppone che il cittadinoeletto o incaricato, per partecipare al-lattivit pubblica, pur conservandoil diritto ad assentarsi dal lavoro, pos-sa continuare ad esercitare il lavorosvolto abitualmente. In effetti il la-voro politico richiede meno tempo diquanto si pretenda, limportante farlavorare bene i funzionari pubblici

    che, ovviamente, devono essere, adisposizione temporale del persona-le politico, in relazione alle esigenzedi lavoro e personali degli eletti;

    - eliminazione totale dei compensi, aqualsiasi titolo, riconosciuti ai con-siglieri, anche in questo caso, con lasola eccezione del costo del traspor-to pubblico, in classe economica, per

    coprire il percorso casa istituzione;- eliminazione totale delle spese di rap-

    presentanza.b) Tagli alle spese amministrative:

    - eliminazione totale delle consulenzeche non siano svolte da altri uffici

    pubblici (avvocatura dello Stato. Cor-te dei Conti, etc.);

    - affidamento degli approvvigionamentidi beni intermedi alla centrale nazio-nale Consip;

    - riduzione dellarea di attivit istituzio-

    nale, in prima battuta, alle sole attivi-t obbligatorie (stato civile, statisti-ca, assistenza, etc,);

    - assunzione di attivit pubbliche, innome e per conto di altre istituzioni,a condizione che le stesse, provve-dano contrattualmente e concreta-mente, a coprire i costi sostenuti dal-lEnte pubblico per la realizzazione diqueste iniziative. Il personale da uti-lizzare per queste attivit deve esse-re personale avventizio;

    - cessione e/o cessazione di ogni atti-

    vit imprenditoriale (ma il suolo deverestare di propriet pubblica;

    - lunica attivit di tipo commercialeche lente locale deve continuare agestire in proprio, quella della for-nitura di acqua potabile. Lente pub-

    blico deve stabilire il prezzo di vendi-ta al pubblico, la qualit dellacqua, ilservizio giornaliero, tenendo conto di

    costi standard effettivi. Non devonoessere consentite perdite desercizio,la cui responsabilit ricadrebbe con-trattualmente sulla totalit dei lavo-ratori dipendenti, i cui compensi, ag-ganciati al contratto dei metalmecca-nici, non potranno essere che residui,rispetto ai ricavi;

    - unificare, a livello regionale, le stazio-ni appaltanti;

    - uso di un bancomat dei poveri per las-sistenza ai bisognosi, da utilizzare

    esclusivamente per finalit assisten-ziali;- azioni legali nei confronti di coloro che

    hanno dissipato il denaro pubblico;- concentrare le disponibilit finanzia-

    rie su alcuni investimenti produttividinteresse generale;

    - avvalersi, per la conservazione, manu-tenzione ordinaria e sorveglianza del

    pat rimonio pubblico, di att ivi t subase volontaria, utilizzando lavoratoritemporaneamente disoccupati che

    percepiscono, a qualsiasi ti tolo, delle

    forme di integrazione reddituale (senon vogliono perdere i suddetti be-nefici);

    - utilizzo di un unico alloggio pubblicoper pi nuclei familiari.

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  • 7/27/2019 Il Centro Ottobre 2013

    8/24

    Politica e-mail: [email protected] Cinguettare

    - A Torino la Settimana Sociale dei cattoli-

    ci ha messo al centro della discussione lafamiglia, fulcro fondamentale della socie-t che sta svolgendo una faticosa fun-zione di supplenza nellattuale crisi. Oc-corre coraggio e occorre dare pi fiduciaalle famiglie con interventi seri dal puntodi vista fiscale. Anche il premier Letta intervenuto evidenziando limpegno delGoverno a mettere in atto proposte con-crete per i giovani, per invertire una dina-mica demografica preoccupante e affer-mando inoltre che la casa rimane una

    questione prioritaria. Adesso coraggioavanti su questa strada!

    - Casa, casa dolce casa. La casa costitui-sce una priorit fondamentale per ogni

    persona. I primi bisogni sono quelli dinutrirsi e avere un tetto per ripararsi. Quan-ti tetti diversi! Case identificate in unamiriade di classificazioni secondo le cate-gorie catastali e guarda caso a Livorno

    quante case sono classificate come ville?22, s ventidue! E come villini? 495. E poi 57case di tipo signorile. Per un totale di 574abitazione di lusso su un totale di 77.033alloggi (0,01%). Occhi che non sanno vede-re o privilegi che si vogliono mantenere?

    - Il problema della casa interessa linteropaese. Dati non aggiornati e la mancatariforma del catasto facilitano situazioni

    di privilegio per cui si hanno casi para-dossali come abitazioni in zone di gran-de prestigio che figurano ancora comecase popolari (addirittura senza ba-gno). Poi ci sono ben 492 mila alloggi fan-tasma (mai censiti) che recentemente sono

    Cinguettaredi Luca Lischi

    emersi come funghi in seguito ai controlli!Sicilia, Calabria e Campania vanno sul po-dio. E cosa non si fa per sfuggire alle tasse:crescono i casi di marito e moglie che pren-dono la residenza in case diverse: la casache separainvece di unire!

    - Internet: 4 italiani su 10 non hanno anco-ra utilizzato internet! E poi si vorrebbe im-

    porre lutilizzo dellon line! Ma qualcunosi reso conto che la nostra popolazione prevalentemente oltre i settanta? E cheinternet anche se riesce ad essere sempre

    pi friendly (socievole, purtroppo an-cora troppo expensive (costoso)?

    - Turismo ed enogastronomia: due eccel-lenze uniche della nostra Italia: potremmosuperare la crisi con questo binomio met-tendo in atto politiche di attrazione e diaccoglienza per milioni di persone deside-rose di conoscere il nostro paese. Porte-rebbero ricchezza e rilancerebbero lItaliacon le sue infinite bellezze. Politici, corag-gio su questa strada!

    - 100 anni dalla nascita di Don Angeli

    (1913-2013), il sacerdote fondatore delComitato Livornese Assis tenza(C.L.A.) stato ricordato nella SalaConsiliare della Provincia di Livornocon la consegna di una onorificenza alCla da parte del Presidente Kutuf per

    aver contribuito a realizzare sul ter-ritorio della provincia di Livorno ope-re educative, formative ed assistenziali

    che hanno favorito la crescita di tanti

    giovani protagonist i nel la ricostruzio-

    ne della citt. Laura Bandini ed EnricaTal rivolgendosi ad una platea di stu-denti e insegnanti hanno tratteggiatola figura di questo sacerdote che nonsi dava pace nel ricercare ogni azione

    possibile e costrutt iva per la causa deigiovani. Lauspicio che sullesempiodel C.L.A. si desideri intraprendereancora oggi azioni concrete per i gio-vani e che lansia educativa di Don An-geli animi la nostra tiepida prudenza.

    - I cattolici devono immischiarsi nellapolitica e pregare per i loro governantimentre chi governa deve farlo con umilte amore. La politica una delle forme

    pi alte della carit, perch servire ilbene comune. Io non posso lavarmi le

    mani eh? Tutti dobbiamo dare qualcosa!Parole di Papa Francesco. No comment!

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  • 7/27/2019 Il Centro Ottobre 2013

    9/24

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    Le verit

    del governatoreCi viene proprio da sorridere nel legge-

    re le dichiarazioni del governatore del-la Toscana - Enrico Rossi - che, a pro-posito del costruendo porto turiisticodi Cecina, ha affermato che il portofar pi danni del rigassificatore quel-lo che doveva essere costruito a lar-go di Vada ma che il fronte del noinsieme alladeguamento tardivo dialcune varianti al progetto originale nehanno impedito la realizzazione.Una perdita, una sconfittta che leco-nomia del territorio pagher in manie-

    ra incommensurabile.

    Lex ministrone

    non demordeOrmai, lo ha capito anche lui, la suasopravvivenza legata a quella, ormaipencolante, del Cavaliere.Ed allora, questi ex missini, poi fede-lissimi di Gianfranco Fini, a cui deb-bono carriera, onori e relative preben-de, giustamente preoccupati per la

    possibile sparizione del loro protet-tore, si sono scatenati in dichiarazionidi assoluta fedelt e con proteste con-tro laffermazione del Presidente delConsiglio Enrico Letta, rilasciate nelcorso di unintervista a Sky secondocui lera Berlusconi si sta avviando or-mai al tramonto.Inaccetabili toni liquidatori afferma Ga-sparri, che d dellarrogante a Letta,parole gravissime dichiara lex mini-strone mentre il cosiddetto democri-sitano dantan Rotondi parla di scia-callaggio puro.

    Non ci si capisce

    pi nullaIl Tirreno, ormai da tanti giorni, riservapaginate intere alla nuova classe dirigen-te del PD livornese in vista del congres-so.E tutta una babele allinterno dei circoli(prima, ai tempi del PCI, si chiamavanopi semplicemente sezioni) nonch adun elenco infinito di nominativi che co-stituir la nuova classe dirigente la qua-le, in assenza di eventi clamorosi, sarchiamata a gestire questa nostra pove-

    ra citt in disarmo su tutta la linea.La sensazione prevalente che si racco-glie tra la gente quella di una passivarassegnazione sul futuro della citt.

    A Lucca, a Pisa

    ed a Pistoia iniziative

    culturali e turistiche

    di grande rilievo,a Livorno ....il deserto.A Lucca il Festival su Lucca citt delcinema con 34 proiezioni corti e pelli-cole dedicate ai film sperimentali; poi unrevival dei capolavori del passato per

    facilitare e favorire la scelta della cittcome set per produzioni nazionali edestere. A Pistoia il top dei solisti constelle del pianforte come Alexander Lon-quich, Uri Caine ed Angela Hevitt.A Pisa leccezionale programma dimusica sacra in cattedrale.A Livorno, hainoi, invece il silenzio tom-bale.

    Spigolat

    ure

  • 7/27/2019 Il Centro Ottobre 2013

    10/24

    Politica e-mail: [email protected] Livorno

    FOTO ONORATI

    i bambini di oggi,i lavoratori di doma-ni si troveranno ad operare in ambien-

    ti in cui chi non ha conoscenza,ancheminime,di informatica sar probabil-mente assimilato agli attuali analfa-beti.Abbiamo ritrovato gli Atti del PrimoConvegno LA SCUOLA NELLA PRO-VINCIA DI LIVORNO 25-26 GENNA-IO 1990 e letto la relazione LINFOR-MATICA NELLA SCUOLA nel momen-to in cui si fa un gran parlare nellascuola del 2013 con il registro carta-ceo messo da parte,con la aulemultimediali,con le lavagne digitali eil tablet diffuso.La relazione un documento storico,che volentieri mettiamo a disposizio-ne dei lettori de Il Centro perch ri-percorre tutto il cammino del compu-ter a Livorno con le prime esperienzedi informatica nelle scuole seconda-rie superiori fin dal 1967 con listitu-zione di corsi specialistici per peritiinformatici e ragionieri programmatorinellambito dellistruzione tecnica.Nel successivo decennio furono por-

    tati avanti nuovi curriculi e formazionedocenti e il Ministero nel 1977 fece ilpunto della situazione demandandoai docenti la possibilit di avanzareproposte in merito. Sulla base di taliproposte nellistruzione tecnica part

    il processo di ristrutturazione dei cor-si specialistici, revisione dei program-mi, estensione del numero di istituticoinvolti, un vasto piano di aggiorna-mento e corsi regolamentati nel 1977

    e nel 1981 con i cosidetti ProgettiAssist iti .Infine nel 1985 lInformatica entra uf-ficialmente nei programmi di insegna-mento e dopo cinque anni quasi tutti idocenti di ruolo hanno ricevuto una al-fabetizzazione informatica.Nella scuola di base.elementare emedia, si incomincia a sentire il biso-gno di innovarsi sia pure senza alcunappoggio sotto laspetto didattico cheeconomico(leggi acquisto di compu-ter).Ricordo che il Distretto scolastico 20aveva in dotazione un computer chefu messo a disposizione degli alunnidelle quinte classi della scuoia DAze-glio e quei bambini furono felice diusare per la prima volta una tastiera.Nel 1990 linformatica presente nel-la scuola elementare (Cattaneo-Thouar-Collodi-Lambruschini) e in qua-si tutte le scuole medie che usano ilsistema operativo DOS. Solo i liceiclassici risultano non interessati allin-

    formatica.La relazione completata con il qua-dro delle istituzioni scolastiche dellaProvincia con il numero dei sistemioperativi utilizzati, dei docenti impe-gnati, dei laboratori esistenti.

    Il computer nelle scuoleLa situazione a Livorno dal 1967 ad oggi

    di Mario Lorenzini

    La Professoressa Giovanna Colombi-

    ni, assessore comunale alle relazio-

    ni internazionali e ai rapporti con

    luniversit e la ricerca, stata elet-

    ta nel Consiglio di presidenza della

    Corte dei Conti, lorgano di autogo-

    verno della magistratura contabile.

    Nel corso della votazione tenutasi

    alla Camera dei deputati, ha visto

    confluire sul suo nome ben 414 pre-

    ferenze.

    Si tratta di un incarico prestigioso

    che conferma e premia le indubbie

    qualit, umane e professionali, non-

    ch la sua carriera accademica escientifica di grande spessore.

    La redazione deIl Centro si congra-tula vivamente con la Prof.ssa Colom-

    bini, augurandole, sin da ora, un buon

    lavoro.

    Prestigioso

    incarico

    alla Prof.ssaColombini

    Eletta nel Consiglio presidenza

    della Corte dei Conti

    Vecchi dischetti

  • 7/27/2019 Il Centro Ottobre 2013

    11/24

    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 11Livorno

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    Il Polo siderurgico di Piombino, rap-presenta uno degli asset della capaci-

    t produttiva industriale del Paese, percui la crisi che sta attraversando co-stituisce un rischio oggettivo che vali-ca gli ambiti locali per investire leco-nomia generale.Purtroppo la crisi attuale sconta unalunga serie di carenze, a partire dallamancanza di una politica nazionaledella siderurgia, cui si sono sommati icontraccolpi dellemergenza economi-ca internazionale.Il mercato dellacciaio stato tra quel-li pi colpiti e ci ha ulteriormente acu-ito la crisi dello stabilimento Lucchini.I danni incalcolabili derivanti dalla crisie dalle incertezze sul futuro dello sta-bilimento che si protraggono oramai da

    oltre quattro anni, stanno dissestandoil sistema industriale che gravita intor-

    no allo stabilimento Lucchini, metten-do a repentaglio un patrimonio impren-ditoriale e di maestranze con specia-lizzazioni e professionalit consolida-te nel tempo. Tanto pi che, per trop-po tempo, lindotto Lucchini statodato per scontato come un accesso-rio, certamente importante ma nientedi pi di un accessorio.E stato un grave errore di sottovaluta-zione, soprattutto perch le Aziendedellindotto, anche sacrificando le pro-prie spettanze finanziarie,sono statelargine che ha retto, fino a quando stato possibile, la disperata situazio-ne finanziaria dello stabilimento, tan-to da essere successivamente travol-

    te dalla gestione commissariale che neha congelato i crediti.

    Adesso siamo di fronte ad un dupliceproblema: il rischio di chiusura dellostabilimento e la deindustrializzazio-ne di un intero comparto. Una situa-zione di tale gravit richiede iniziativecertamente non di ordinaria ammini-strazione, bens di carattere straordi-nario che coinvolgendo tutte le compo-nenti pubbliche e private del territorio,possano fronteggiare anzitutto la gra-vissima emorragia occupazionale chesi sta profilando, individuando allo stes-so tempo strategie economiche alter-native, per non disperdere un patrimo-nio industriale su cui si basa gran par-te delleconomia dellintera provincia diLivorno.

    Confindustria Livorno

    interviene sulla situazionedel Polo Siderurgico di Piombino

    Confindustria Livorno

    interviene sulla situazionedel Polo Siderurgico di Piombino

  • 7/27/2019 Il Centro Ottobre 2013

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    Politica e-mail: [email protected] Livorno

    Una priorit per Livorno:rafforzare i legami con Pisa

    di Massimo Cappelli

    LA STRADA DA SEGUIRE CON BUONA PACE DI DATATI CAMPANILISMI

    Una importante notizia, apparsa recentemen-te sulla stampa nazionale e mi sembra nonripresa da quella locale, la partenza dei la-vori per la realizzazione del campus dellUni-versit S. Anna a San Giuliano Terme.Il piano di investimenti prevede una spesadi undici milioni di euro che porteranno,entro il 2017, alla costituzione di un Polodella Scienza della Vita, distribuito su 43 milametri quadrati. Nellintervista rilasciata a Re-

    pubblica dal Rettore Pierdomenico Perata sichiariscono le caratteristiche del Campus cheavr 3 mila metri quadri destinati a laboratorie mille alle aule. L il S. Anna riunir le sueiniziative di ricerca sulla medicina, biotec-nologia, robotica, agricoltura, ambiente.Gli studi riguarderanno aspetti collegati allaevoluzione della vita quali limpatto del ri-scaldamento globale, lerosione delle coste,la tenuta idrogeologica dei terreni. Un Cam-

    pus che svilupper studi di tipo tecnico

    scientifico divenendo un polo di eccellen-za.E una buona notizia, anzi ottima, che portaPisa e il suo comprensorio a sviluppare ulte-riormente lofferta universitaria (basata sul-le sue tre Universit: statale, Normale, S.

    Anna), di studio e ricerca facendolo diveni-re uno dei pi importanti d Italia.Ecco la necessit di non indebolire, ma raf-forzare i legami di Livorno con questa vicinarealt alla quale, anche fisicamente, ormaiconnessa senza soluzione di continuit.Legami che,per altro, gi esistono anche sul

    piano universitario, con le attivit di studiocollegate alle specificit portuali e di citt dimare di Livorno, quali il Corso di Logistica,svolto nelle strutture di Villa Letizia e quelle

    di ricerca e sviluppo robotico marino svoltenel complesso,in fase di ampliamento, delloScoglio della Regina,oltre ai rapporti di col-laborazione tra Port Authority e CNR di Pisa.A queste si aggiungeranno prossimamentealtre, come ebbe a dirci la Prof.ssa Colombi-ni in un recente incontro tenuto presso ilnostro Circolo.Tramite fondi europei verranno realizzatiedifici con laboratori di ricerca nella zona diDogana dellAcqua, facendo di Livorno unterminale di rilievo delle attivit universita-rie del comprensorio.

    Non dobbiamo dimenticare che tutti i poli distudio e ricerca che abbiamo elencato, cheesistono o saranno realizzati, sono ubicatiin luoghi (Pisa, S. Giuliano Terme, Livorno,

    Navacchio, Pontedera) che distano tra loronon pi di 25 chilometri, raggiungibili in meno

    di 30 minuti. Molto pi vicini della distan-za che pu esserci tra Universit romaneo milanesi pur essendo nella stessa citt.Se pensiamo oggi a Pisa e Livorno non

    possiamo fare a meno di sottolineare laloro forte complementariet: porto e ae-roporto, universit e accademia navale,cantieri navali, scuola di paracadutismo e

    brigata paracadutisti, tesori artistici e bel-lezze naturali, centri commerciali esistentie futuri condivisi. Tutto questo ed altrofanno di queste due citt nei fatti un uni-co comprensorio.Questa la realt, con buona pace di da-tati campanilismi, questa la strada da se-guire, dalla quale possono derivare bene-fici economici per tutti, anche da partedegli organismi burocratico amministrati-vi che necessitano sempre pi di una con-sistente semplificazione.

    La Fortezza Vecchia di Livorno e la Torre di Pisa: i due simboli delle due citt.

  • 7/27/2019 Il Centro Ottobre 2013

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    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 13Livorno

    Ma Livornocrede ancora nel turismo?

    di Franco Spugnesi

    Un interessante dibattito ha dato il via ad una nuova serie di incontri al Circolo Il Centro

    Riprendono i tradizionali incontri del Lu-ned organizzati dal Centro per cono-scere e approfondire i problemi della no-stra citt. Lunedi 7 ottobre sono stati

    nostri graditi ospiti Paola Bernardo, as-sessore al turismo del Comune di Li-vorno e Paolo Pacini assessore al turi-smo della Provincia di Livorno che, difronte ad un auditorio numeroso e inte-ressato, hanno dibattuto sul tema MaLivorno crede ancora nel turismo?La dottoressa Bernardo ha assicuratoche lamministrazione comunale ha bena cuore il turismo ed anche avvalendo-si del lavoro dellosservatorio turisticodi destinazione , intende individuare evalorizzare linee strategiche dinterven-to. Il turismo sportivo ad esempio particolarmente adatto alla nostra po-sizione geografica ed alla ricchezzadimpianti di Livorno, mettendola in gra-do di ospitare eventi di portata ancheinternazionale come il Campionato eu-ropeo di nuoto per paraplegici che siterr in citt a maggio 2014. Inoltre,pur nella ormai cronica carenza di ri-sorse, il Comune ha disposto che ogniprovento derivante dallimposta di sog-giorno sar reimpiegato nello sviluppo

    del turismo a partire dalle prossime ini-ziative per migliorare i punti dinforma-zione e daccoglienza dei crocieristi inporto e in citt. Pi complesso il per-corso che si recentemente aperto perlutilizzo delle due Fortezze a scopoturistico che, necessariamente, si in-treccia con i destini della Porto di Li-vorno 2000 in via di privatizzazione edel piano regolatore portuale.Troppo poche le presenze a Livorno ri-spetto alla sua provincia alla citt fa no-tare lAssessore provinciale Pacini ma

    molto si pu fare per far diventare an-che Livorno unattrazione per i turistidelle crociere e di quelli che vengono almare. Anche se non potr mai vantarei numeri delle localit balneari, la cittpu mettere a frutto le molte cose belle

    che ha, ma soprattutto, deve essere ingrado di trasmettere ai visitatori emo-zioni e far incontrare la sua propria iden-tit. Infatti, proprio lidentit di un luo-go e di un popolo (fatta di storia, cultu-ra, territorio, cucina etc.) che il turistapi raffinato cerca ed apprezza.Occorre per mettere in rete competen-ze e capacit sia delle associazioni pro-fessionali sia degli enti presenti sul ter-ritorio per offrire un prodotto di qualit.Creare stabilmente una cabina di regiacosa che, specie tra le istituzioni, fi-nora risultata assai problematica.

    Alle introduzioni, volutamente brevi, deinostri relatori hanno fatto seguito nu-merosi e precisi interventi. Un argomen-to, introdotto da Massimo Cappelli e ri-preso successivamente da molti altri, stato quello dello stato di pulizia edecoro della citt come prima condizio-ne per renderla attrattiva; tutti concordiche occorre un grande sforzo educati-vo nei confronti dei pi giovani. Il dottorBattini raccomanda attenzione alla eco-

    nomicit delle scelte, privilegiano i set-tori di maggior richiamo. Cristiano Ton-celli esamina impietosamente le cau-se che hanno fatto perdere al settorecrocieristico 200.000 presenze ricondu-cibili pi che alla concorrenza allimpe-

    Paola Bernardo, assessore comunale al turismo.

    rizia della societ di gestione (ampia-mente ripreso successivamente dal dott.Crocchi).Silvia Menicagli segnala che le molteassociazioni presenti in citt potrebbe-ro, se supportate adeguatamente, offri-re occasioni ed iniziative utili. AncoraBruno Crocchi, forte della sua passataesperienza alla Porto 2000 individua unainteressante categoria di turisti in cro-ciera, i ripetitori che avendo gi fatti itour proposti dallagente sono disponi-bili a percorsi nuovi ed inusuali.

    Altri temi come la valorizzazione dei Mu-sei, le teste di Modigliani la scarsa visi-bilit della citt, i parcheggi , la chiusuradei negozi, la carenza di informazioni e dicartellonistica sono stati pure sollevati mala mancanza di tempo ha necessariamen-te ristretto la discussione.Lo steso motivo ha costretti i nostri re-latori a stringate repliche che io ulte-riormente sintetizzo. Paolo Pacini ha ri-lanciato la assoluta necessit di unaopera comune, tra pubblico e privato e

    ribadito che Livorno pu dire molto nelcampo del turismo inteso come incon-tro e conoscenza. Paola Bernardo con-ferma che la manutenzione del decoro spesso un dramma perch non nor-malmente nelle corde dei livornesi.

    Paolo Pacini, assessore provinciale al turismo.

  • 7/27/2019 Il Centro Ottobre 2013

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    Politica e-mail: [email protected] Livorno

    Mercoled 9 si svolta nella sala dellaGiunta Camerale la confrenza stampadi presentazione della terza edizione iITALIAN Cruise Day evento di riferimen-to dedicato allindustria crocieristicaitaliana in programma a Livorno - ve-nerd 25 ottobre presso lauditoriumdella Camera di Commercio di Livor-no.Alla conferenza stampa erano presen-ti il Presidente della CC.I.AA comm.Roberto Nardi, il dott. Giuliano Gallan-

    ti Presidente Autorit Portuale di Livor-no, gli assessori Paolo Pacini perr laProvincia e Massimo Gul per il Comu-ne ed infine Francesco Di Cesare Pre-sidente Risposte Turismo.Nel corso di tutti gli interventi emer-sa grande soddisfazione per limpor-tante evento voluto convintamente dal-la Camera di Commercio di Livornoproprio per limportanza che lindustriacrocierista, perch di questo si tratta,ha assunto da tempo anche per la cit-

    Limportanza dellindustria croceristicaSe ne parler nellatteso dibattito alla Camera di Commercio il prossimo 25 ottobre

    t di Livorno nonch per lintera Regio-ne Toscana.Tutti gli interventi hanno voluto ribadirequesto concetto,da qui lesigenza e

    limportanza per lo sviluppo ed il mi-glioramento di un comparto economi-co che ormai ha assunto grande rile-vanza economica.

    Roberto Nardi, presidente della CC.I.AA. Giuliano Gallanti, presidente Autorit Portuale.

  • 7/27/2019 Il Centro Ottobre 2013

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    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 15Livorno

    La discussione in corso sulla esposizione

    delle teste di Modigliani, sollevata dalloscrivente attraverso un lettera pubblicatasuIl Tirreno, ha assunto dimensioni sem-

    pre pi ampie ed acceso inevitabili con-trasti di opinione.Restiamo dello stesso avviso, e cio che ifalsi di Modigliani sono ormai cono-sciuti in tutto il mondo e rappresentano,

    pertanto, un patrimonio importante per Li-vorno che non deve preoccuparsi diesporli e consentirne la visione a turististranieri ed italiani, arricchendola magaricon qualche altra testimonianza del gran-

    de artista.Vogliamo sperare che, una volta tanto, pre-valga il buon senso!

    Enrico Dello Sbarba

    Il commento

    di Cristiano Toncelli

    pubblicato

    su Progetto per Livorno

    La discussione in commissione sullespo-sizione delle false teste ha fatto emergeregli stessi temi che avevamo evidenziatoin questo gruppo nella discussione che seguita ad un post di diversi giorni fa. Lacollocazione alla Trossi-Uberti palese-mente assurda, e la cosa giusta da faresarebbe dare un senso pi completo al-levento. Avevo proposto, e lo ripropon-go adesso, una mostra del vero e del fal-so a confronto, cio lesposizione di co-

    pie autentiche degli originali (cio di ri-

    produzioni fotografiche) e degli autenti-ci falsi (da recuperare sul mercato). Sa-rebbe una operazione di marketing cultu-rale che richiederebbe anche molta pro-mozione e quindi non certo alla portatadella nostra Amministrazione, ma un pro-getto da affidare a soggetti competenti chemettano anche le risorse economiche ne-cessarie. Dove fare questa mostra? Certa-mente non lontano dal porto, dove si re-gistrano i maggiori afflussi di turisti. Nonc allora che limbarazzo della scelta. La

    Fortezza Nuova, gli Ex-Macelli (da siste-mare per realizzarvi un polo espositivo),ma forse la collocazione migliore sarebbela Fortezza Vecchia. Quale modo miglioreci sarebbe per valorizzare il nostro gioiel-lo da poco riaperto? Mentre ci divertiamo

    ad immaginare una Livorno pi dinamica,speriamo intanto che la discussione in

    Consiglio Comunale non ci regali le solitebaruffe chiozzotte...Mod, le false testetornano in consiglio - Il Tirreno del 05/10/2013

    False teste: abbiamo dato il l alla discussione

    Dopo che avevamo sollevato il problema sul Tirreno circa la loro esposizione

    bilmente, su standard non idonei a celebrareil nome di Modigliani.

    Purtroppo, come scrisse H. Adams, il buongusto un lusso raro e costoso.

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    1984: le operazioni di dragaggio alla ricerca delle sculture di Modigliani che, secondo leggenda,

    lartista avrebbe gettato nel fosso dopo che era stato denigrato dai suoi stessi amici al Caff Bardi.

    ...e quello

    di Andrea JardellaBene ha scritto, lex Assessore Matteoni, aproposito del fatto che la valorizzazione dellefalse teste di Modigliani divulgherebbe unmessaggio che rischia di cristallizzare limma-

    gine di Livorno... in un genetico discredito del-la propria classe dirigente.E,come ha affermato, il Comune farebbe me-glio a organizzare una mostra dedicata ai fastimodiglianeschi, come avvenuto a Lugano e aMilano Mentre,procedendo nellintenzione diorganizzare, a Livorno, una mostra permanen-te, dedicata allo saberleffo del 1984,si rischia,soltanto, di collocare la nostra citt irreversi-

  • 7/27/2019 Il Centro Ottobre 2013

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    Politica e-mail: [email protected] Livorno

    Spreco di soldi con aggravio

    della finanza pubblicadi Cristina Battaglini

    Si di recente svolta lAssemblea ATOToscana costa rifiuti a Livorno. Allassem-

    blea ATO hanno votato contro o si sonoastenuti solo Pontremoli, Zeri, Castelnuo-vo Garfagnana, filattiera e altri due comunisu 107 aventi diritto al voto. zeri e pontre-moli hanno votato contro i punti allodg

    dellassemble ATO e hanno ritenuto nonprocedere relativamente alla societ retiambiente SPA pubblica al 100% con pro-spettiva di un socio unico privato gestorecon il 49%. Una cosa inaccettabile!

    Nel territorio di competenza (MS PI LU LI )sono iscritte allalbo dei gestori ambientali1181 aziende che se proprio vogliamo ri-durre al recupero sono 222 + 22 ( aziendeed impianti). Ecco un modo per comprime-re libert e spazi di mercato e stabilire Mo-nopoli privati. Siamo per la libert di mer-cato. Ma se monopolio vi deve proprio

    essere siamo per il monopolio pubblico.Non bastano i disastri provocati da eco-nomicamente scellerate politiche di priva-tizzazioni?Allassemblea ATO di ieri, tranne pochicomuni, tutti poi hanno votato a favoresalvo contraddittoriamente almeno in par-te comportarsi diversamente allassemblea

    La faccenda ATO sui RIFIUTI Toscana Costa

    soci retiambiente SPA. Sindaci della luni-giana e della provincia di MS brillano perla loro assenza su questi temi ed il lorosilenzio ormai e assordante Si giocano isoldi dei cittadini per un ATO rifiuti di cuisi deve fare assolutamente a meno ( il co-sto 750.000 Euro?) oltre altri soldi delle tas-se per una societ pubblica reti ambientiSPA priva di valutazioni giuridiche ed eco-nomiche adeguate che dovrebbe agire in

    completo monopolio sbattendo fuori dalmercato decine e decine di aziende Il tuttosenza un business plan. Solo poltrone.Quanto costato ai cittadini finora lATORIFIUTI? Quanto costata retiambiente?Sindaci se ci siete battete un colpo! Lunio-ne (ex comunit montana )sullargomento

    pi volte sollecitata continua nel suo si-lenzio che rischia di essere di copertura.Si concentra la sanit , si concentrano irifiuti, si concentra lacqua , si concentra-no le amministrazioni con le funzioni as-sociate e le amministrazioni di vario gene-re. Poltrone e spreco politico di soldi.Iltutto a danno dello stato sociale e della

    povera genteLa proposta molto semplice: si procedain tempo reale allo scioglimento dellATOe della societ retiambienti SPA e si facciasubito una valutazione di quello che sta-ta lincidenza della finanza pubblica

    (C.B.) - LAssociazione Cure Palliative Livorno Onlus ha raggiunto il traguardodei 10 anni di attivit che ha ricordato con un convegno, organizzato in Accade-

    mia Navale, sul tema Tra volontariato e sanit. Hanno aperto i lavori le Autorit

    militari dellAccademia e la presidente dellAssociazione Cure Palliative di Livor-

    no Onlus Francesca Luschi. Tra gli altri erano presenti il Direttore Hospice Livor-

    no dr.ssa Costanza Galli. Tra le tematiche trattate, Breakthrough cancer pain e

    qualit della vita dei pazienti: quando la giusta terapia fa la differenza, con la

    presentazione di tre casi clinici, moderatore A. Antonuzzo.

    E seguita la Lettura Magistrale Revisione delle linee guida sul dolore oncologi-

    co, relatore C. Ripamonti, nel corso del quale stato evidenziato come la lettera-

    tura clinica disponga purtroppo di pochissimi studi sul dolore, non solo in fase

    avanzata, ma nel momento in cui vengono fatte terapie oncologiche specifiche. La

    metodologia delle Cure Palliative arrivata in Italia nel 1978, ma non c stata

    una sua rapida evoluzione - ha sottolineato Ripamonti.

    Alla Lettura Magistrale sono seguiti altri interventi su Il valore aggiunto del-

    lequipe in Cure Palliative, moderato da C. Ceriani, con il confronto tra psicolo-

    go, fisioterapista, musicoterapista, assistente spirituale, infermieri assistenza do-

    miciliare; Il volontariato e le sue problematiche nel mutato contesto economico e

    socio-culturale, moderato da B. Mazzocchi.

    (C.B.) - Per festeggiare il traguardodei suoi 140 anni, Benetti ha organiz-

    zato al Cantiere una festa alla quale

    hanno presenziato il CEO di Azimut

    Benetti Megayachts Division Vincen-

    zo Poerio con lintero staff. Musiche,

    un concerto e uno spettacolo in inglese

    e italiano hanno intrattenuto piacevol-

    mente i numerosi ospiti intervenuti,

    mentre su uno schermo venivano pre-

    sentati i modelli dei Megayachts rea-

    lizzati e quelli previsti per i prossimi

    anni.

    E stato inoltre possibile visitare la

    Benetti Gallery, il percorso espositi-vo situato allinterno della torre Nord

    del Cantiere, dove si trovano splen-

    didi esemplari in scala di alcuni tra i

    pi prestigiosi scafi dei Cantieri Or-

    lando e Benetti: una raccolta di pez-

    zi unici che sar via via arricchita da

    nuove acquisizioni, grazie allimpe-

    gno e alla cultura che Benetti inces-

    santemente porta avanti nel tempo.

    Per loccasione Benetti ha inoltre re-

    alizzato un volume dove ha raccolto

    immagini vintage e testi legati alla

    sua storia, ai suoi successi interna-

    zionali e ai suoi progetti innovativi,sempre strettamente connessi con la

    tradizione. Si festeggiano dunque 140

    anni di eccellenza italiana, che ve-

    dono lazienda gi per nove anni con-

    secutivi essere il maggior costrutto-

    re mondiale di megayacht custom se-

    condo il Global Order Book stilato

    annualmente dalla prestigiosa rivi-

    sta Showboats International. In-

    stancabile limpegno di Benetti per

    linnovazione sia per quanto concer-

    ne lo stile che la tecnologia di cui

    ogni giorno i Cantieri sono diretta

    testimonianza.Buon Compleanno!!

    Azimut Benetti:

    Festa per i 140 anni

    CONVEGNO CURE PALLIATIVE

    Conferenze

    al Circolo Il CentroVia Trieste 7 - Livorno

    LUNED 14 OTTOBRE - ore 18Livorno 2014: il crocevia tra crollo e

    rinascita a cura dellIng. Cristiano Ton-

    celli coordinatore di Progetto Livorno -Moderatore: Enrico Dello SbarbaLUNED 28 OTTOBRE - ore 18Commercializzazione gas e reti gas acura dott. Fabio Del Nista, presidenteASA - Moderatore: Enrico Dello Sbarba

  • 7/27/2019 Il Centro Ottobre 2013

    17/24

    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 17Rosignano

    Rosignano: perchquesto decremento?

    Mentre il turismo cresce nei vicini comuni diCastagneto,Bibbona e Cecina

    Sulla base delle comunicazioni che le strutture ricettive (alberghi - residence edagriturismi) trasmettono alla Provincia - i dati sono in elaborazione e saranno resiufficiali tra novembre e dicembre - risulta che, a fronte di un discreto incrementofatto registrare nei Comuni di Castagneto, Bibbona, Cecina, mentre quello diRosignano Marittimo denuncia un decremento, in particolare nelle strutture al-berghiere di Castiglioncello.Lanticipazione non ci sorprende ma ci preoccupa se largomento, trattato connoiosa insistenza, dallAssociazione degli Albergatori di Rosignano, non stataquella di accertare e verificare le cause del preoccupante calo di presenze, malunica proposta, dallo scrivente, definita indecente, stata quella di cambiare ilnome da Rosignano Solvay a Marina di Rosignano, approvata, sembra alla una-nimit, dallassemblea nei giorni scorsi.Questo comportamento ci da la dimensione del livello di insensibilit e di medio-crit della classe dirigente pubblica e privata che insiste, ormai da tanti anni, nelnostro Comune. E unassenza macroscopica che deve giustamente preoccupa-re e che si identifica in una crisi in essere da molti anni, acuita sicuramente dallasituzione disastrosa che sta attraversando lintero paese, ma su cui ha influitoanche lassenza clamorosa da parte della nostra Amministrazione Comunalepriva di qualsiasi progetto che ponga il turismo in vetta alle esigenze di un rilan-

    cio perch si tratta di un settore che, da sempre, ha rappresentato un elementotrainante della nostra economia: egualmente le responsabilit sono da addebi-tarsi agli operatori del settore che, ormai, salvo alcune lodevoli eccezioni, hannobrillato solo per il loro anacronistico individualismo senza mai pensare, in tuttiquesti anni, ai cambiamenti che ha caratterizzato il settore.Ed i risultati stanno pericolosamente confermando questo stato di empassesuicida. Ci viene solo da sorridere quando ricordiamo anche recenti solenniannunci secondo cui il turismo dovr costituire il fulcro del futuro economico delterritorio anche in previsione di un contenimento dello sviluppo industriale.E in nome dello sviluppo turistico che si mortificato lespansione del compartoindustriale accusato di essere causa di degrado e di sfruttamento, esaltando inmaniera esponenziale il cervellotico cartello dei no ad ogni proposta di insedia-

    mento in quel settore cos strategioco.Ora attendiamo che lamministrazioni comunale e le associazioni di categoria cispieghino il perch della crescita di Castagneto, Bibbona e Cecina mentre inve-ce a Rosignano siamo in decrescita felice.

    Negli anni scorsi, quando alla presiden-za del Rosignano Calcio si trovava Silve-stro Polzella, il calcio rosignanese rag-giunse vette impensate dopo anni ed annidi mediocrit.Poi, come spesso accade nel pianeta cal-cio, il mito Polzella si oscurato ed il

    Rosignano ha rischiato la sparizione.Allepoca riservavamo, ogni tanto, sullecolonne di questo periodico, commenticompiaciuti per gli eccezionali risultaticonseguiti: nel rapido volgere di soli treanni, la compagine rosignanese, sal dal-la promozione, alleccellenza per arriva-re addirittura in serie D.Forse il salto fu troppo azzardato maal primo anno di Serie D, il Rosignanosfior addirittura i play-off. Poi la cadu-ta rovinosa a seguito delle dimissioni delpresidente Polzella, una serie di avvi-cendamenti avventurosi e fallimentari

    ed infine, quando sembrava certa la spari-zione del Rosignano dal calcio nazionale,ecco spuntare, allimprovviso, la figuradel dott. Luciano Tei, un rosignanese doced un patito del calcio, specialmente diquello dilettantisco, in possesso di unadote, in questi tempi cos grigi, di ecce-zionale valenza: la seriet.Ecco stata, principalmente questa virt,in continua decadenza nel nostro paese, asalvare il Rosignano dalla sparizione e dalladebacle.Con grande pazienza e lungimi-ranza, con i pochi collaboratori rimasti, riuscito a superare i momenti pi dram-matici quando, ormai, sembrava che do-vesse accadere lineluttabile.La squadra stata iscritta al campionatodi eccellenza, le spese sono state ridotteallosso e la formazione composta esclu-sivamente da giocatori che non superanoi 23 anni (una delle pi giovani, in asso-luto, in campo nazionale).Naturalmente i grossi problemi ereditatinon sono del tutto risolti, restano diffi-colt di natura finanziaria anche per idebiti pregressi ma sono la fiducia ritro-vata, un risorgente entusiasmo ed una

    gestione seria ed oculata a far ben spera-re.Egrazie al vicepresidente Luciano Teise a Rosignano Solvay, dopo tante chiu-sure e delusioni, si torna prudentementea sperare nel pianeta calcio.

    Il Rosignano

    Calciosta lentamenterisorgendo

    IL MERITO TUTTO,O QUASI, DI LUCIANO TEI

  • 7/27/2019 Il Centro Ottobre 2013

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    Politica e-mail: [email protected] Rosignano

    Ed allora abbattiamolo!Le (tristi) vicende del Ciucheba, il mitico locale che fu di Mauro Donati

    (Eds.) - Ci sembra quasi impossi-bile che la cinquantennale maledi-zione che impedisce a Castiglion-cello ed al suo hinterland, di festeg-giare la costruzione di una struttu-ra alberghiera moderna e razionale

    venisseClamorosamente interrotta dallap-provazione del progetto riguardan-te la riqualificazione dellex Ciuche-ba il mitico locale che fu di Mau-ro Donati.Ed infatti arrivata come un fulmi-ne il KO: il progetto stato bloc-cato in Commissione Edilizia e larealizzazione rinviata sine die.Ma perch questa nuova tegola suCastiglioncello che, anche per lacronica mancanza di adeguate in-frastrutture ricettive oltre al fattoche tutto il resta noia - comediceva il compianto Califano - stalentamente morendo fatta eccezio-ne per gli ormai tradizionali 40 gior-ni nel cuore dellestate?Questa volta le cause sono da ri-cercarsi alla dotazione di 35 posti-auto vincolata alla nuova strutturache dovrebbe sostituire quella esi-stente, ormai ridotta ad un rudereinguardabile.

    Viene, a questo punto, spontaneochiedere come sia stato possibileche i compratori (sembra trattarsidi imprenditori cecinesi) abbianopotuto acquistare quello che restadel mitico locale, presentare il pro-

    getto che prevede, naturalmentelabbattimento dellesistente e la re-alizzazione di una struttura ricetti-va con 50 posti letto senza che qualcuno autorevole abbia sugge-rito loro che sarebbe stato indispen-

    sabile prevedere la disponibilit di35 posti macchina?Si tratta di una richiesta pratica-mente irrealizzabile, anche se giu-sta, per lassoluta mancanza di areenella zona se vogliamo escludere ladisponibilit del campo sportivo sucui per, a quanto risulta, il Comu-ne ha altri programmi.Se vogliamo metterlo sul piano del-lironia, laltra soluzione potrebbe

    essere quella di una piattaforma inmare (sic!!).Non vogliamo dilungarci nellelencodei cahiers de dolance sulle man-cate realizzazioni nel settore ricet-tivo o su quello delle infrastrutturein generale.Cos, en passant, ricordiamo lafuga di un gruppo di imprenditori,naturalmente non locali, che vole-vano costruire un grande albergo amonte di via della Ragnaia (lacca-duto avvenne una ventina di annifa)ed ai quali venne opposto un sec-co no od a quella di un gruppo dioperatori, tra i quali lex tennistaAdriano Panatta, che intendeva re-alizzare campi da golf con adegua-te strutture ricettive di primo livello,in loc. Le Spianate: tutti fuggiti pre-cipitosamente di fronte ai niet del-lAmministrazione Comunale di Ro-signano.Per ultimo, limmobilismo dei nostri

    seguaci reggitori nei riguardi deldoloroso vulnus di Villa Godilon-da, chiuso da una quindicina dan-ni, per lignavia dei molti, troppi pro-prietari di porzioni del prestigiosocomplesso.Per concludere, a proposito dellamacerie dellex Ciucheba, se deb-bono restare tali, nei secoli e secu-lorum, meglio abbatterle e farci unpunto di relax, ma con le panchine.

    Un foto del Ciucheba quando era in auge e locale cult per tutta la costiera livornese e non solo.

  • 7/27/2019 Il Centro Ottobre 2013

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    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 77Attualit 19

    E sorprendente limpatto non solo me-

    diatico ma anche intellettuale, emotivo,sostanziale che le parole del papa Fran-cesco hanno nei cuori e nellimmagina-rio di tanti italiani. Eppure non sonocose particolarmente nuove, dice lecose che da sempre dicono i papi, parladi croce, vangelo, grazia, testimonian-za, poveri, parla della misericordia diDio, del nostro essere peccatori; masono parole diverse perch spogliatedelleccessiva sacralit che preceden-temente le rivestiva. La cosa sacra perdefinizione separata dalla vita comu-ne cosi che luomo, specie quello mo-derno, finisce per considerare queste

    parole un obiett ivo lontano e non una

    cosa che di cui fare esperienza ognigiorno.Francesco sincero, si percepisce talee la sua vita non ha subito dalla supre-ma elezione ricevuta cambiamenti di sti-le o di atteggiamento. Non siede sui tro-ni che gli vengono preparati, si porta la

    borsa (quando anche gli assessori dipaese hanno il por taborse) viaggia suuna Panda, abbraccia tutti quelli cheglielo chiedono con una disponibilevitalit rara anche in coloro che col con-

    senso ci campano.Nel f rat tempo disegna la chiesa secon-do Francesco. Conciliare, cio saldanella fede ma aperta al confronto con ilmondo, sinceramente consapevole che

    pu anche ricevere non solo dare neldialogo; povera cio senza orpelli, chenon insegue il potere, capace di grida-re la verit perche non teme di perderequel che ha comunitaria che non signi-fica democratica in senso politico mache accoglie la partecipazione di tutto

    il popolo di Dio, cio dei fedeli laici inquanto tali, non cercando di clericaliz-zarli.Molti anche lontani dalla pratica se nonaddirittura dalla fede si sentono riac-colti o per la prima volta sollecitati aconsiderare anche lopzione religiosanella propria vita. Ma cosa troverannoincontrando la Chiesa locale, i vescovie i parroci? Troveranno la stessa chie-sa missionaria che il Papa instancabil-mente annuncia o parrocchie occupatea coccolare le poche pecorelle fedelisenza cercare quelle disperse? Sacer-doti pronti ad abbracciare o preti conlorario dufficio, sempre impegnati in

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    mille cose? Vescovi che paternamentediscernano o preoccupati dellammini-strazione del patrimonio? Che costrui-scono la comunit dei cristiani o co-struttori di chiesone a futura memoria?Che amano o che giudicano? Pastoriche, con tutte le loro umane debolezze,vogliono farsi santi o pastori che si sen-tono capitrib, che difendono confiniterritoriali e ignorano tutto quello cheaccade nel quartiere, in citt, nella dio-cesi?

    Questanno 2013, cinquantesimo anni-versario dellinizio del Concilio Vatica-no II, lanno della Fede, possiamo edobbiamo percorrere una lunga strada

    perch si realizzi, a ttraverso i l cambia-mento di tutti, quello che il Concilio an-nunciava, Papa Francesco ricorda, lacarit esige.

    La Chiesa secondo FrancescoSALDA NELLA FEDE MA APERTA AL CONFRONTO CON IL MONDO

    Papa Francesco

    di Franco Spugnesi

  • 7/27/2019 Il Centro Ottobre 2013

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    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 21Cultura

    Il Gruppo Labronico in mostra

    Il Gruppo Labronico, a novantatreanni dalla sua costituzione (1920), si proposto nella consueta esposi-zione annuale, nei Granai di VillaMimbelli (sino al 20 ottobre). Lac-coglienza nella struttura museale la-bronica per noi motivo di grandesoddisfazione, ha osservato Gian-

    franco Magonzi, presidente del So-dalizio che si guadagnato nel tem-po numerosi apprezzamenti (comeconferma la Mostra del 2012 nel belPalazzo Mediceo di Seravezza).La storia del Gruppo viene da lonta-no ed carica di illustri presenze.Che rivivono in questa esposizionecon cui si rende omaggio ai Maestriche nel corso degli anni ne furonoPresidenti.Una carrellata di capolavori che ti co-

    glie in apertura con rinnovata meravi-glia, visto che il bello, anche se ri-proposto, non cessa mai di attrarre.Da Casolari a Roncegno (1918) diUlvi Liegi ad Alba di gloria (1907) diPlinio Nomellini; da La ciechina(1935) di Gino Romiti al Ritratto delpittore Ulvi Liegi (1937) di Mario Bor-giotti ; da Livorno dalla Valle Bene-detta (1932) di Renato Natali a Mat-tina sul fiume Cecina (1919) di Car-lo Domenici, E ancora: I condanna-ti (1947) di Alberto Zampieri, Impre-gnati di mare di Giulio da Vicchio eFiori (1974) di Nedo Luschi.Nelle sale successive sono dispostii lavori degli attuali soci del Gruppo(33 di cui 30 in questa mostra).Assai diverse le proposte: tra tradi-zione e rinnovamento. Ci si accostaa questo o a quello con la curiositdi chi sperimenta nuove esperienzevisive: qui un Don Chisciotte allat-tacco sul suo destriero meccanico(Franco Bonsignori), l un drappeg-

    gio trinato su un giardino in fiore (PierPaolo Macchia) o la sospesa imma-gine della Laguna Veneta (FiorenzoLuperini).Puoi cogliere il messaggio che ti man-da Giovent bruciata (Maurizio Bia-

    gini) o avvertire la poesia di un luogosognante come Un privato giardino(Piera Pieri). Ci si muove a piccolipassi da un dipinto allaltro e la so-sta non uguale per tutti, perch ilpercorso, che non omogeneo, ri-

    chiede talora pi attenzione: per mo-tivare certe perplessit che avverte ilvisitatore non sprovveduto nella lettu-ra dei quadri. Ma si resta comunquecatturati da tanta espressiva variet.Che si traduce in elaborate trame cro-

    matiche (Dario Ballantini), in figura-zioni visionarie di grande effetto (Raf-faele De Rosa) o in raffinati virtuosi-smi (Marc Sardelli). C chi sa ricre-are unatmosfera emotiva, chi dise-gna arazzi di segni, chi crea sintesi

    di fiori e figure, chi ci regala straordi-narie Metamorfosi.Trenta pittori, per dare vitalit a unGruppo che intende portare avanti conimpegno una storia artistica di lungocorso.

    di Marisa Speranza

    Nelle ampie sale dei Granai di Villa Mimbelli a 93 anni dalla sua costituzione

  • 7/27/2019 Il Centro Ottobre 2013

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    Politica e-mail: [email protected] Cultura

    Conoscere lolio di oliva

    La presidente della Fidapa, MargheritaMazzelli ha dedicato lultimo giorno delsuo mandato biennale a una benauguran-te conversazione accademica dedicata al-lolio, dalle origini ai giorni nostri. Cono-scere lolivo e lolio: relatore AntonioConforti. Intervento dellattrice Dora Finische ha letto la novella di Pirandello Lagiara.Il relatore ha esordito citando il poeta Giu-

    seppe Giusti perch era solito ripetere Fi-dati era un bravuomo, ma NON ti fidareera suo fratello.Negli scaffali dei negozi della grande di-stribuzione sono esposti molti tipi di oliestratti perspremitura meccanica: extra-vergine; doliva vergine (sopraffino); ver-gine corrente e quelli estratti da lavora-zionichimiche o da scarti di lavorazionecome: olio doliva raffinato; olio doliva; disansa greggio (raffinato); di sansa e di oli-va. La classificazione degli oli di oliva deveessere conforme a vari test come previsto

    da REG. CE 2586/91 modificato nel 2001 edancora nel 2002 n796. Purtroppo, i mem-bri del comitato CE sono in maggioranzadei paesi del nord, i quali, se non scendo-no in Grecia, in Spagna, in Portogallo e inItalia non conoscono n lolio n lolivo.Pure la maggioranza degli acquirenti italia-ni non conosce bene lolio doliva che stacomprando, che pu, non essere italianoe, peggio ancora, falso o adulterato.Il relatore ha spiegato in dettaglio qual ilmomento migliore per la raccolta delle oli-

    ve (invaiatura, inoliazione, coefficiente didistacco della drupa, tempi di stoccaggio,resa), differenze di molitura tra il frantoiotradizionale con le molazze e quello moder-no con il decanter. Come si controlla laci-dit, i pregi dei fenoli, e i difetti dei perossi-di; soffermandosi allanalisi gustativa harilevato come il pizzicore e lamaro sonocaratteristiche di un ottimo prodotto e met-tono in risalto un ottimo olio extraverginedoliva, il cui costo di sola molitura puessere anche pi di 1/kg. A questa cifrase si aggiungono le spese sostenute per lelavorazioni, le concimazioni, le irrorazioni,la raccolta, i contenitori, le etichette, si rag-giungono cifre notevolmente superiore aquelle offerte nei mercati. Ha spiegato ledifferenze che distinguono lolio sopraffi-no, il lampante e le pi frequenti truffe nel-lolio delle olive che lunico estratto dafrutto. Ha illustrato che la frode consistenel miscelare olio di semi vari scadenti,lutilizzo di olio di semi vari colorati conclorofilla oppure con betacarotene e pre-sentato come olio extravergine di frantoio,laggiunta inferiore al 20% di olio di semi dinocciola di provenienza estera deodora-ti, oli lampanti deacidificati, deodorati efiltrati. E stata mostrata una nutrita rasse-gna stampa sulle frodi, e sulle lamenteledei coldiretti.Si citato ancora il proverbio FIDATI era

    un bravuomo e non ti fidare era suo fratel-lo per luso dei fitofarmaci, che oggi sonoimpiegati non pi a calendario, ma integran-do le lavorazioni agricole. Il numero di que-sti presidi stato ridotto rispetto alle di-sponibilit del passato. Da pochi anni

    iniziata lattivit dellagricoltura biologicacon formulati meno tossici e nocivi, maanche questultima impiega il rame e deverispettare i tempi di carenza, detti ancheintervalli di sicurezza, cio i giorni che de-vono trascorrere tra un trattamento e la rac-colta. Nonostante le direttive, i suggerimen-ti, gli aiuti delle Agenzie Regionali (ARSIA)avvengono ancora cattivi impieghi dei fi-tofarmaci (derive; quantit oltre le dosiconsigliate; interventi senza osservare del-le limitazioni duso; tempi di carenza non

    rispettati) con residui negli alimenti di ori-gine vegetale (ma pure sulle foraggere dali-mento animale). Nel 2011 il Ministero dellasalute tramite ASL, NAS, ARPA ha rilevato1119 infrazioni e intende migliorare ulterior-mente il sistema di controlli. La tutela del-lambiente importante come quello dellasalute: ingerire anche piccolissime dosi re-sidue di questi fitofarmaci pu essere conil tempo molto nocivo. A questo punto intervenuta Dora Finis in costume cala-brese la quale ha sostenuto, con spiccatedoti interpretative, la novella di Pirandello

    La giara che descrive la raccolta delleolive di una volta, ottenendo molti con-sensi.Dopo il relatore ha ripreso la parola spie-gando che conoscere lolio significa averenozioni di storia, di civilt, di cultura dartee di poesia. Ha illustrato con proiezioni lamoneta dargento coniata nel 189 a.C. conil ramoscello dolivo, lanfora e la civetta; ilfestival Panatenaico; laffresco di Ercola-no 79 d.C. raffigurante la lavorazione delleolive; ha citato la civilt Minoica; ha par-lato dellolivo della strega di Magliano; ha

    proiettato quadri di Van Gogh, Escher, Re-noir, Braque, Guerrazzi, ha citato le poesiedi Hikmet, Pascoli, Turoldo, DAnnunzio, imodi di dire su lolio dei romani. Ha citato iquattro evangelisti e la preghiera di S.E.Mons. Pivarunas per la consacrazione de-gli oli del Crisma, dei Catecumeni e degliInfermi.La conclusione ha previsto luso dellolioin cucina e tutti i suggerimenti per realizza-re un buon fritto che non peccato man-giarlo se controllato con determinate at-tenzioni.

    Nelloccasione stata offerta una brochu-re interessante edita dallautore.Al termine, molte persone deI pubblico cheha affollato la sala dellHotel Palazzo, sisono fermate a congratularsi e richiederespiegazioni varie, soprattutto sui tempi dicarenza.

    di Laura Conforti Benvenuti

    Un momento del dibatti