gratificazione e dipendenza sostanze d'abuso

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Page 1: Gratificazione e Dipendenza Sostanze d'Abuso
Page 2: Gratificazione e Dipendenza Sostanze d'Abuso

La tossicodipendenza può essere considerata come una disfunzione del sistema di gratificazione del cervello. Questo sistema, strettamente correlato con il sistema della stimolazione emotiva, è situato prevalentemente nelle strutture limbiche. La sua esistenza fu provata con la dimostrazione di “centri del piacere”, che furono scoperti come zone in cui viene sviluppata facilmente l’auto-stimolazione elettrica.

La vulnerabilità alla dipendenza non dipende non solo da fattori ambientali, ma anche da fattori genetici.

Neurotrasmettitori del sistema di gratificazione:

- DOPAMINA

- ACETILCOLINA

- ALTRI AMMINOACIDI

PET che evidenzia il metabolismo del glucosio nel periodo di recupero dalla tossicodipendenza

Page 3: Gratificazione e Dipendenza Sostanze d'Abuso

Il cuore anatomico del sistema del piacere sono i neuroni dopaminergici del tegmento ventrale che proiettano al nucleo accumbens, all’amigdala, alla corteccia prefrontale e alle altre strutture dell’encefalo anteriore.

Via della gratificazione

Le zone del cervello di un consumatore di cocaina di “illuminano” all’esame PET durante l’azione della droga.

Page 4: Gratificazione e Dipendenza Sostanze d'Abuso

feedback negativo

Page 5: Gratificazione e Dipendenza Sostanze d'Abuso

SISTEMI FUNZIONALI NEL CERVELLO

Il comportamento nei mammiferi è il risultato dell’azione di tre grandi sistemi funzionali del cervello:

ECCITATORIO

DELLA GRATIFICAZIONE

COGNITIVO

Tutti questi sistemi sono implicatinei meccanismi di tossicodipen-denza e nei comportamenti di ricerca della droga.

Page 6: Gratificazione e Dipendenza Sostanze d'Abuso

SISTEMA ECCITATORIO:

Il cervello deve essere eccitato per svolgere la sua funzione più essenziale: adatta-re l’organismo all’ambiente con lo scopo di garantire la vita e la riproduzione. È composto da tre sottosistemi interconnessi saldamente:

• GENERALE: è la base per la regolazione dell’eccitabilità del sistema nervoso centrale ed è costituito dal sistema reticolare ascendente

• DIRETTO: è implicato nella generazione di motivazioni ed emozioni. Ne fanno parte l’ipotalamo e le strutture del sistema limbico (le più importanti per lo sviluppo di emozioni sono la corteccia prefrontale e l’amigdala)

• PERIFERICO: abilita le interzioni del sistema nervoso centrale con gli organi periferici tramite il sistema nervoso autonomo e il sistema endocrino attraverso l’ipotalamo. È necessario per l’espressione degli stati emotivi

Considerando la tossicodipendenza, il sottosistema più interessato è il diretto: fornisce risposte corticali agli stati d’animo (ansia, curiosità, rabbia, piacere...). Questo implica l’esistenza di un meccanismo che governi la scelta di obiettivi adeguati, che inneschino le risposte comportamentali necessarie ad perseguire tali obiettivi.

Se questi obiettivi sono importanti per la sopravvivenza del soggetto o per aumentare il suo successo replicativo, queste risposte comportamen-tali devono essere rinforzate da un’appropriata gratificazione

Page 7: Gratificazione e Dipendenza Sostanze d'Abuso

SISTEMA DELLA GRATIFICAZIONE:Fu scoperto all’inizio degli anni ’50 da James Olds e Peter Milner durante studi sugli effetti della stimolazione elettrica sull’apprendimento – per un errore tecnico l’elettrodo stimolatorio venne inserito nell’ipotalamo invece della sostanza reticolare.

CENTRI DEL PIACERE CIRCONVOLUZIONE PRECENTRALE

CORTECCIA PREFRONTALEPROIEZIONI DOPAMINERGICHEe NORADRENERGICHE

CENTRI AVVERSIVI SISTEMA PERIVENTRICOLARE

GABA / SEROTONINA

La stimolazione di questo sistema dipende dall’azione delle catecolamine, in particolare dalla dopamina, e della serotonina, mentre i peptidi oppioidi esercitano effetti modulatori.

Le sostanze da dipendenza stimolano il rilascio di precisi neurotrasmettitori o ne simulano l’effetto a livello dei recettori del sistema della gratificazione.

Page 8: Gratificazione e Dipendenza Sostanze d'Abuso

Il sistema della gratificazione è coinvolto in tutti i tipi comportamentali di base:

• ASSUNZIONE DI ACQUA O DI CIBO• ATTIVITÁ SESSUALE• AGGRESSIVITÀ

Proprio perché il sistema della gratificazione è composto da meccanismi di piacere e di inibizione può funzionare efficacemente.

Purtroppo può essere soggetto a disturbi causati da squilibri come bulimia o anoressia, turbe psicosessuali o aggressività eccessiva.

Può essere stimolato da alcune sostanze psicotrope. Sembra che la sola ricerca di droghe piacevoli (che stimolino i centri della gratificazione) non costituisca un comportamento aberrante e possa avere anche un valore adattativo

Solamente quando subentra la tossicodipendenza si può parlare di disfunzione del sistema del piacere.

Page 9: Gratificazione e Dipendenza Sostanze d'Abuso

SINTESI DI DOPAMINA

Page 10: Gratificazione e Dipendenza Sostanze d'Abuso

CICLO DELLA DOPAMINA:

1) La dopamina viene sintetizzata nella parte terminale dell’assone e immagazzinata in vescicole

2) In presenza dello stimolo, le vescicole si fondono con la membrana e rilasciano il contenuto all’esterno

3) Le molecole si possono legare ad un recettore per la dopamina per trasmettere l’impulso

4) Dopo essersi legate si staccano dal recettore e vengono rimosse dalla fessura sinaptica da pompe di recupero situate nel terminale del neurone in cui sono state prodotte. Questo processo fa si che non rimanga troppa dopamina nella sinapsi

5) Neuroni vicini rilasciano un altro composto chiamato neuromodulato-re, che aiuta ad amplificare o inibire la neurotrasmissione controllata da molecole come la dopamina (le endorfine appartengono a questa categoria)

6) Le endorfine si legano a recettori per gli oppioidi, che possono trovarsi nella cellula post-sinaptica o nei terminali di altri neuroni.

7) Le endorfine vengono idrolizzate da enzimi piuttosto che essere recuperate per il riutilizzo

Page 11: Gratificazione e Dipendenza Sostanze d'Abuso

Le droghe da abuso possono interferire con questo normale processo comunicativo nel cervello. La cocaina, per esempio, blocca la rimozione della dopamina dalla sinapsi legandosi ai suoi trasportatori e provocandone un accumulo. Questo causa il persistere dello stimolo nei neuroni recettori, dando la sensazione di euforia riscontrata nei consumatori di cocaina.

Page 12: Gratificazione e Dipendenza Sostanze d'Abuso

RUOLO DELLA DOPAMINA NEL SISTEMA DELLA GRATIFICAZIONE:

- Teoria dopaminergica:

Fu elaborata quando venne dimostrato che le strutture che potevano essere auto-stimolate elettricamente erano anche sensibili alla dopamina.

Il sistema dopaminergico encefalico, con inizio nell’area del tegmento ventrale e proiezioni verso le strutture del sistema limbico (specialmente la capsula del nucleo accumbens e la corteccia prefrontale), venne riconosciuto la sede anatomica del sistema della gratificazione.

La trasmissione sinaptica dopaminergica nel setto del

nucleo accumbens aumenta durante le azioni naturali di piacere, come il cibarsi, il bere, l’attività sessuale, così come dopo la somministrazione di sostanze che inducono dipendenza.

Si pensa che la somministra- zione cronica di queste sostanze, a lungo termine, porti a cambiamenti adattativi nella trasmissione dopaminergica che

causano interruzione e desensibilizzazione del sistema della gratificazione agli effetti di alcune droghe e la sensibilizzazione ad altre.

Page 13: Gratificazione e Dipendenza Sostanze d'Abuso

La dopamina viene rilasciata nella prima fase del contatto con il piacere – nonostante il rilascio aumenti durante attività piacevoli, ha valori molto più alti all’inizio.Un piacere inaspettato provoca una forte stimolazione dopaminergica, che diminuisce con l’esperienza e l’apprendimento la risposta dei neuroni dopaminergici mesencefalici è un segnale dell’apprendimento.

- Ipotesi di Di Chiara:

L’apprendimento associativo e l’attivazione di neuroni dopaminergici evocate da fattori di piacere naturali sono differenti dall’apprendimento associativo abnormale e dall’attività dopaminergica indotta dall’droghe da abuso.

L’attivazione del setto nel nucleo accumbens in caso di eventi naturali è soggetto ad abitudine, mentre le droghe da dipendenza producono effetti che non sono soggetti ad abitudine aumenta progressivamente il rilascio di dopamina dopo somministrazioni ripetute.

Viene rafforzata l’associazione fra uno stimolo forte e il piacere.

Comportamento di ricerca della droga.

L’attesa per una gratificazione aspettata può essere ugualmente piacevole della gratificazione stessa.

Page 14: Gratificazione e Dipendenza Sostanze d'Abuso

Il fatto che la gratificazione associata con l’anticipazione del piacere sia molto alta può essere spiegato da numerosi effetti della dipendenza.

il desiderio indotto da stimoli correlati con l’uso di droga (guardare film che mostrano fumatori di crack da parte di consumatori di cocaina o osservando gli strumenti per l’assunzione come una collezione di pipe per un fumatore)

Comportamenti come la golosità, ipersessualità, il gioco d’azzardo, atteggiamenti pericolosi o l’assunzione di droghe da dipendenza posso costituire una compensazione per il sottosviluppo congenito del sistema della gratificazione, che deve essere stimolato in misura maggiore per raggiungere il normale livello di benessere.

La dopamina probabilmente non è l’unico neurotrasmettitore che agisce nell’insogen-za del piacere e della dipendenza.

In topi mutanti con il gene per il trasportatore della dopamina knock-out, con livelli sinaptici di dopamina molto più alti rispetto ad animali normali e che mostravano iperattività, la cocaina provoca dipendenza (auto-somministrazione da parte dei topi).

Anche il sistema serotoninergico contribuisce allo sviluppo/mantenimento della dipendenza

Page 15: Gratificazione e Dipendenza Sostanze d'Abuso

PEPTIDI CART:

Nel 1995 Douglass trovò solamente un mRNA nello striato dei topi la cui espressione aumentava di 5 volte dopo la somministrazione di psicostimolanti, cocaina e anfetamina. A questi peptidi venne dato il nome di CART (cocaine and amphetamine regulated transcripts – trascritti regolati da cocaina ed anfetamina) e i peptidi codificati vennero chiamati “peptidi CART”.

La presenza di peptidi CART fu dimostrata in diverse regione del cervello dei topi e negli organi endocrini, ma la loro espressione in seguito al trattamento con sostanze psicostimolanti aumentava solamente nello striato.

La localizzazione di neuroni contenenti peptidi CART (che sembra vengano secreti dai neuroni stessi), riferisce l’estensione nelle funzioni fisiologiche: sembrano essere implicati nella nutrizione, nello stress, nell’elaborazione di informazioni sensorie e nella regolazione di funzioni autonome centrali.

Il contributo al meccanismo del piacere e alla dipendenza è dimostrato dalla loro distribuzione nel nucleo accumbens, nell’area del tegmento ventrale e nell’amigdala.

Hanno funzioni nella regolazione endogena degli effetti dello stress sull’appetito e sembra che posseggano proprietà di rinforzo degli stimoli.

Page 16: Gratificazione e Dipendenza Sostanze d'Abuso

Esistono differenze di espressione nei due sessi: in condizioni di normalità l’espressione di mRNA CART nel setto del nucleo accumbens è più alta nei maschi che nelle femmine, ma dopo qualche dose di cocaina la sua espressione aumenta nell’amigdala dei maschi ma non in quella delle femmine, mentre nel setto del nucleo accumbens avviene l’opposto.

I peptidi CART hanno la capacità di attraversare rapidamente la barriera emato-encefalica.

Page 17: Gratificazione e Dipendenza Sostanze d'Abuso

DESIDERIO:

Il desiderio compulsivo di cercare e assumere droghe è un fenomeno complesso presente in animali e uomini che compare durante l’astinenza dal loro uso. Porta ad un calo dell’attività del sistema dopaminergico che provoca una sensazione di disagio o si può sviluppare nei tossicodipendenti in disintossicazione dopo la somministrazione di una singola dose.

Il desiderio può essere indotto ugualmente bene sia tramite una stimolazione eccessiva che con una insufficiente del sistema dopaminergico.

Costituisce la maggiore causa di ricaduta per i tossicodipendenti.

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BERSAGLI ANATOMICI DELLE SOSTANZE DA DIPENDENZA:

Il sistema della gratificazione comprende diverse strutture del cervello, e l’auto-stimolazione può avvenire attraverso differenti regioni. Tuttavia un ruolo importante nel processo della dipendenza è stato riconosciuto al sistema dopaminergico mesolimbico, comprendendo l’area del tegmento ventrale dove sono situati i neuroni dopaminergici che proiettano al setto del nucleo accumbens e alla corteccia prefrontale.

Il nucleo accumbens può essere considerato un interruttore fra il sistema emotivo e quello locomotore. - cellule della regione ventromediale area del tegmento ventrale - cellule delle regioni laterali e dorsali dell’amigdala zona compatta della substantia nigra

Nonostante gli effetti finali della gratificazione siano collegati con un aumento del rilascio di dopamina nel nucleo accumbens, diverse parti del sistema limbico sembrano essere il bersaglio dell’azione delle sostanze da dipendenza.

- AZIONI LOCALIZZATE NELL’AREA DEL TEGMENTO VENTRALE

- AZIONI LOCALIZZATE NEL NUCLEO ACCUMBENS

- AZIONI LOCALIZZATE NELLA CORTECCIA FRONTALE

- AZIONI LOCALIZZATE NELL’IPPOCAMPO

- AZIONI LOCALIZZATE NEL NUCLEO PEDUNCOLO-PONTINO

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- AZIONI DI SOSTANZE DA ABUSO SITUATE NELL’AREA DEL TEGMENTO VENTRALE:

L’area del tegmento ventrale è la zona nella quale è localizzata l’azione gratificante della morfina.

Gli agonisti dei recettori dei μ-opioidi bloccano i recettori GABA localizzati nei neuroni dopaminergici e causano la depolarizzazione di quello seguente

Aumento del rilascio di dopamina nel nucleo accumbens

In questa zona sono anche localizzati neuroni dopaminergici che presentano recettori per la nicotina: la somministrazione sistemica di nicotina aumenta l’attività dei neuroni dopaminergici.

Antagonisti della dopamina iniettati nell’area del tegmento ventrale inibiscono l’auto-somministrazione di nicotina, mentre lo stesso effetto non si ottiene con la somministrazione di psicofarmaci nel nucleo accumbens

L’area del tegmento ventrale è responsabile della dipendenza da nicotina

Page 20: Gratificazione e Dipendenza Sostanze d'Abuso

- AZIONI DI SOSTANZE DA ABUSO SITUATE NEL NUCLEO ACCUMBENS:

Il nucleo accumbens è la struttura dove sono localizzate le azioni di sostanze psicostimolanti come cocaina e anfetamina.

Sembra che una parte dell’attivazione del sistema dopaminergico sia associata con la fase “di consumo” della droga, mentre un’altra dipende dall’attesa e dal piacere.

- AZIONI DI SOSTANZE DA ABUSO SITUATE NELLA CORTECCIA FRONTALE:

La corteccia frontale fa parte del sistema della gratificazione, ma differisce al nucleo accumbens in alcuni aspetti:

- l’autostimolazione di cocaina da parte dei topi avviene nella regione mediale della corteccia frontale, ma non nel nucleo accumbens.

- l’anfetamina non mostra proprietà di rinforzo in questa regione

- AZIONI DI SOSTANZE DA ABUSO SITUATE NELL’IPPOCAMPO:

L’ippocampo è associato con i processi della memoria piuttosto che con quelli della dipendenza, ma nei topi è stata dimostrata auto somministrazione di oppioidi e morfina.

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- AZIONI DI SOSTANZE DA ABUSO SITUATE NEL NUCLEO PEDUNCOLO-PONTINO:

Il contributo del nucleo peduncolo-pontino a processi che portano alla dipendenza è rinforzato da esperimenti che dimostrano il blocco, a causa di lesioni, della preferenza per i luoghi indotta da morfina e anfetamina.

Sembra che i neuroni colinergici di questo nucleo attivino i recettori per la nicotina dei neuroni dopaminergici dell’area del tegmento ventrale, con conseguente rilascio di dopamina.

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CAMBIAMENTI ADATTATIVI INDOTTI DA DROGHE:

Possono essere divisi in due categorie

Inizialmente si credette che la tolleranza (che accompagna l’assunzione della maggior parte delle sostanze che provocano dipendenza), giocasse un ruolo primario nella dipendenza, ma è stato dimostrato che è implicata al pari della sensibilizzazione.

La sensibilizzazione è causata da diversi psicostimolanti (cocaina, anfetamine e nicotina), e il metodo di somministrazione della sostanza è di importanza cruciale nella sua insorgenza.

Sensibilizzazioneincremento della risposta in

seguito a dosi consecutive di droga

Tolleranza progressivo indebolimento

dell’azione della droga (compreso un indebolimento dell’effetto gratificante)

Page 23: Gratificazione e Dipendenza Sostanze d'Abuso

La tolleranza viene definita come la necessità di aumentare le dosi di droga per ottenere la stessa reazione. Questa succede per preservare l’omeostasi.

Può essere sviluppata non soltanto in risposta a sostanze da dipendenza, inquanto costituiscono categorie importanti anche le tolleranze farmacocinetiche e metaboliche.

I meccanismi implicati sono diversi:

- variazione del numero di recettori arrivi- modificazione dell’accoppiamento dei recettori con le proteine G- regolazione degli enzimi che generano i secondi messaggeri- attivazione/inattivazione dei canali di membrana- variazione della distribuzione intracellulare di calcio- cambiamenti genomici

- TOLLERANZA

INDICE DI TOLLERANZA: dose di droga che agisce su animali con una piena tolleranza

dose di droga che provoca la stessa risposta in un animale che viene a contatto con la droga per la prima volta

Indice di tolleranza dell’LSD 10-100

Page 24: Gratificazione e Dipendenza Sostanze d'Abuso

Alcune sostanze da dipendenza causano uno sviluppo molto rapido di tolleranza (benzodiazepine, barbiturici, nicotina e alcool).

La somministrazione cronica di queste sostanze porta ad una lenta, ma molto duratura, tolleranza.

l’effetto complessivo è più debole e dura di meno

l’effetto massimo rimane invariato

INDUZIONE ENZIMATICA

la droga è eliminata più rapidamente dall’organismo

TOLLERANZA FARMACODINAMICA (ACUTA o CRONICA)

Desensibilizzazione (per fosforilazione dei recettori) Internalizzazione dei

recettori

Induzione di cambiamenti genomici

(diminuzione dell’espressione di recettori)

Page 25: Gratificazione e Dipendenza Sostanze d'Abuso

- SENSIBILIZZAZIONE:

È collegata con il danneggiamento del fegato e del metabolismo della droga.

esempio

assunzione di etanolo

danneggiamento del fegato

il metanolo viene metabolizzato meno efficientemente

l’intossicazione viene causata da quantità di alcool minori

l’intossicazione dura di più

Page 26: Gratificazione e Dipendenza Sostanze d'Abuso

LA DIPENDENZA FISICA:

La dipendenza venne considerata una delle conseguenze del processo di tolleranza.

La dipendenza fisica è caratterizzata da:

I meccanismi omeostatici, responsabili del processo di tolleranza, in questa situazione sbagliano i loro obiettivi senza ottenere inibizione da parte della droga.

I sintomi dell’astinenza possono essere osservati anche nei casi di droghe non implicate in meccanismi di dipendenza, e anche questi esercitano un’azione avversiva (vengono riscontrati sintomi da astinenza anche in seguito alla somministrazione ripetuta di psicofarmaci).

sintomi conseguenti l’improvvisa discontinuità della somministrazione delle droghe negli animali e negli uomini che precedentemente sono stati sottoposti ai loro ripetuti effetti, o dopo il trattamento di individui dipendenti con sostanze antagoniste la droga.

insorgenza di specifiche sindromi comportamentali

Page 27: Gratificazione e Dipendenza Sostanze d'Abuso

La tolleranza e la dipendenza fisica sono aspetti particolarmente pericolosi dell’azione di alcune sostanze inquanto:

a) quando si inizia a sviluppare tolleranza sono necessarie maggiori quantità della sostanza per ottenere il medesimo effetto terapeutico, facendo così che venga accelerato il processo di tolleranza e innescando un circolo vizioso

b) i sintomi da astinenza sono negativi, spiacevoli per il paziente che inizia a “cercare” la sostanza non per la sua diretta azione di stimolazione di piacere ma per evitare gli sgradevoli sintomi dell’astinenza

c) l’utilizzo per un lungo periodo di sostanze che provocano dipendenza porta ad un processo chiamato “tolleranza cronica”, in concomitanza con cambiamenti permanenti del cervello, che portano ad una ricaduta in seguito alla disintossicazione e costituiscono un tratto della personalità che predispone un tossicodipendente a cercare una sostanza “piacevole”

Il grado di dipendenza fisica è diverso nelle differenti sostanze: - OPPIOIDI, ETANOLO, BARBITURICI e ANSIOLITICI dipendenza fisica relativamente forte - CANNABINOIDI rapido sviluppo di tolleranza, ma debole dipendenza fisica - ALLUCINOGENI (es. LSD) rapida tolleranza, ma nessuna dipendenza fisica

Forti sintomi da astinenza sono osservati dopo la sospensione dell’uso cronico di queste sostanze, che inibiscono l’attività neuronale: - OPPIOIDI aumentano l’ingresso di ioni potassio e diminuiscono quello di ioni calcio - BARBITURICI, ANSIOLITICI aumentano la trasmissione GABAergica e l’ingresso di ioni cloro

Page 28: Gratificazione e Dipendenza Sostanze d'Abuso

LA DIPENDENZA PSICOLOGICA:

Sostanze con un’elevata azione stimolatoria sui neurotrasmettitori non causano una forte dipendenza fisica, ma ne inducono un psicologica molto potente.

La diminuzione dell’attività dopaminergica in seguito all’astinenza è un fenomeno comune.

La modalità di assunzione della droga (attiva o passiva) può rivelarsi critica per le conseguenze biochimiche e comportamentali

persone trattate con morfina per scopi palliativi che si sottopongo a stretto controllo medico sviluppano dipendenza alla morfina molto più raramente di quelle che se la auto-somministrano a scopo ricreativo

La storia farmacologica può contribuire allo sviluppo di dipendenze (animali che hanno assunto precedentemente sostanze da dipendenza imparano più velocemente ad auto-somministrarsi anche droghe di fronte alle quali non si sono mai posti).

Page 29: Gratificazione e Dipendenza Sostanze d'Abuso

SOSTANZA D’ABUSO DIPENDENZA FISICA

DIPENDENZA PSICOLOGICA

TOLLERANZA

DEPRIMENTI DEL S.N.C.• OPPIOIDI (morfina, eroina, ecc.)• BARBITURICI• IPNOTICO – SEDATIVI• ALCOOL ETILICO• MEPROBAMATO• BENZODIAZEPINE• ACIDO γ-IDROSSIBUTIRRICO (GHB)

STIMOLANTI DEL S.N.C.• ANFETAMINA, METANFETAMINA, EFEDRINA• MDMA (ecstasy)• COCAINA• NICOTINA

ALLUCINOGENI• DIETILAMMIDE DELL’ACIDO LISERGICO (LSD)• MESCALINA• CANNABINOIDI (THC)

++++

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+

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------------------dose – dipendente

-/+

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+

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++++

------------------dose – dipendente

+

++

+

+

( - ) = assenza di effetti; ( + ) = lievi effetti; ( ++++ ) = effetti marcati

Page 30: Gratificazione e Dipendenza Sostanze d'Abuso

Lo stress gioca un ruolo importante e cruciale nell’auto-somministrazione

la ricaduta e un desiderio violento possono avere inizio in seguito ad uno stimolo di stress

DIPENDENZA e EREDITARIETÁ:

É difficile determinare quanto siano implicati i fattori ambientali rispetto a quelli fami-gliari le dipendenze possono derivare da fattori culturali piuttosto che ereditari.

Però è sicuramente determinata geneticamente la grande variabilità dei recettori D2 per la dopamina nel cervello, quindi le differenze individuali nella vulnerabilità alla dipendenza sono basate su variazioni dell’attività della neurotrasmissione dopaminergica.

I loci responsabili della tendenza alla tossicodipendenza sono chiamati QTL (quantitative trait loci) e contengono i geni collegati con le differenze fenotipiche della vulnerabilità.

Page 31: Gratificazione e Dipendenza Sostanze d'Abuso

Fine della presentazione. Premere ESC per uscire

EXIT

Page 32: Gratificazione e Dipendenza Sostanze d'Abuso

a) Un abbassamento del livello ematico di glucosio, indotto dalla mancanza di cibo, causa la fame che motiva in maniera incisiva l’animale nella ricerca del cibo

b) L’assunzione di cibo stimola in maniera forte il sistema della gratificazione e viene provato piacere

c) Una volta consumato abbastanza cibo il centro della sazietà sopprime lo stimolo di piacere collegato con la nutrizione

ASSUNZIONE DI ACQUA O CIBO

L’impulso sessuale stimola il sistema del piacere solo in parte, così dopo l’attività sessuale, in seguito ad aver assicurato il successo riproduttivo, il piacere scompare. La finezza di questa regolazione è illustrata dall’effetto di Coolidge, che dimostra che un maschio che non stia tentando di accoppiarsi di nuovo con la stessa femmina si accoppia subito con una nuova compagna per aumentare le possibilità di un successo riproduttivo

ATTIVITÁ SESSUALE

L’aggressività deve dare piacere, finché prevale rispetto le sue conseguenze dannose, perché risulta utile nella lotta per la sopravvivenza e nella ricerca di un partner sessuale. Un’aggressività incontrollata è bloccata dalla paura per la reazione della vittima dell’aggressione: se un aggressore incontra un individuo più forte, l’aggressività scompa-re

AGGRESSIVITÀ

Page 33: Gratificazione e Dipendenza Sostanze d'Abuso

Neurotrasmettitori del SNC

Page 34: Gratificazione e Dipendenza Sostanze d'Abuso

Sistemi di neurotrasmissione a confronto

Page 35: Gratificazione e Dipendenza Sostanze d'Abuso

ALLUCINOGENI:

Sono comunemente dette allucinogene alcune sostanze chimiche in grado di determinare nell’uomo dei disturbi psichici di varia entità, in gran parte riconducibili a quelli osservati in certe malattie mentali come la psicosi e la schizofrenia.

Gli allucinogeni provocano nell’uomo delle alterazioni psicosensoriali principalmente a carico della sfera visiva e, per questo motivo ne deriva la denominazione di allucinogeni o psicotomimetici.

La maggior parte delle sostanze allucinogene è di tipo vegetale, ma sono state prodotte per via semi-sintetica o sintetica diverse sostanze chimiche caratterizzate da marcati effetti allucinogeni. Infatti, il più potente agente psicotomimetico conosciuto è l’LSD (o dietilammide dell’acido lisergico.

Le piante impiegate come allucinogeni non sono distribuite in modo uniforme nel mondo vegetale e quelle usate dall’uomo sono soltanto membri della famiglia dei funghi e delle angiosperme.

Il meccanismo di azione degli allucinogeni è legato alla loro interazione con i mediatori chimici, inquanto presentano marcate affinità strutturali (in particolar modo con l’adrenalina e la 5-idrossitriptamina) e ne imitano il meccanismo d’azione o l’antagonizzano.