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GARABANDAL DIMENSIONE ESCATOLOGICA DOSSIER SPECIALE « I l Cielo a Garabandal »

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Dossier speciale sul significato escatologico dei Messaggi dati dalla Vergine Maria a San Sebastián di Garabandal, in Spagna. Cronologia degli eventi.

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Page 1: GARABANDAL dimensione escatologica

GARABANDALDIMENSIONE ESCATOLOGICA

DOSSIER SPECIALE « I l Cielo a Garabandal»

Page 2: GARABANDAL dimensione escatologica

P ensiamo che Garabandal sia un evento di enorme importanza che si svolge in tre tempi diversi:

• Un primo tempo, con proiezione soprat-tutto personale e locale; momento di me-raviglie e comunicazioni piene d´amore; un tempo che abbiamo già vissuto e che si chiuse il 13 novembre 1965.

• Un secondo tempo di parentesi, di interruzione, di punti di sospensione; tempodisceltaepurificazionediadesio-ni. É quello che stiamo vivendo adesso, con i suoi momenti sconcertanti, con le sue speranze, con le sue rinunce.

• Un terzo tempo che stiamo aspettando: tempoincuisifacciafinalmentelucesumolte cose e cominci la realizzazione di profezie di portata universale: l´Avverti-mento, il Miracolo, il Castigo.

Sembra fuori di ogni dubbio che ciò che è successo a Garabandal, ciò che scorgiamo attraverso il groviglio di tantissimi dettagli, è un premuroso intervento del Cielo, per aiu-tarciinquesteorecosìdifficiliperlaChiesae per il mondo

Con questo scopo, il Cielo ci ha mostrato:

1. Una nuova “epifania mariana”.

2. Un richiamo di attenzione verso l´Euca-restia.

3. Un annuncio dei vicini “tempi escatologici”.

Non possiamo, né dobbiamo perciò, perdere divistalarisoluzionefinale.

Come ha segnalato il teologo ed esegeta Maximiliano Garcia Cordero, OP, “I testi biblici ruotano intorno a un dramma teolo-gicochesisvolgenellastoriaecherifletteildisegno di salvezza di Dio, che cerca costan-

temente l´uomo per riabilitarlo...

SindaiprimicapitolidellaGenesiefinoagliultimi dell´Apocalisse si percepisce una lotta sorda tra le forze che si disputano il cuore dell´uomo. Questo, esercitando malamen-te il proprio libero arbitrio, sceglie di vivere separato da Dio per affermare così la sua autonomia… e, dall´altra parte, un Potere sinistro sembra dominare l´umanità, cercan-do di separarla dalla sua orbita naturale che è il Dio della Creazione, che dirige il cosmo e la storia.”

A Garabandal ci sono tanti fatti che ci met-tono in guardia e ci mostrano gli eventi degli “ultimi tempi”:

• la presenza e la spiccata attività dell´Ar-cangelo San Michele, rappresentato nell´ Apocalisse come l´angelo dei su-premi combattimenti.

• la chiara affermazione del Messaggio della Vergine Maria del 18 giugno 1965: “Questi sono gli ultimi avvertimenti”.

• La trilogia Avvertimento-Miracolo-Casti-go, con caratteristiche tali da non poterlo considerare come un intervento divino qualsiasi.

• L´affermazione tante volte ripetuta e compromettente che con Benedetto XVI “rimangono solo tre Papi e poi la Fine dei Tempi”.

Probabilmente, gli eventi di Garabandal sono avvenuti per far ricordare, a noi cristiani di queste novissime ore quello che si diceva-no tra loro come saluto ed incoraggiamento i cristiani della prima ora:

MArANAThA! Signore Nostro, vieni!

P. Eusebio García de Pesquera, ofc y gruppo di redazione di “Il Cielo a Garabandal”

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MESSAGGIO DEL 18 OTTOBRE 1961

“È necessario fare molti sacrifici, molte penitenze, visitare il Santissimo, ma prima di tutto, dobbiamo essere molto buoni e se non lo facciamo riceveremo un castigo. Il calice è quasi colmo e se non cambiamo, arriverà un castigo molto grande”.

MESSAGGIO DEL 18 GIUGNO 1965

“Siccome non si è compiuto e non si è diffuso sufficiente-mente il mio messaggio del 18 ottobre 1961, voglio dirvi che questo è l’ultimo. Prima la coppa si stava colmando, ora trabocca. Molti cardinali, vescovi e sacerdoti camminano sulla via della perdizione e trascinano con loro moltissime anime. All’Eucarestia si dà sempre minore importanza. Do-vete evitare, con i vostri sforzi, la collera del buon Dio che pesa su di voi. Se Gli chiederete perdono con animo contri-to, Egli vi perdonerà. Io, vostra Madre, per mediazione di San Michele, voglio esortarvi alla conversione. Questi sono gli ultimi avvertimenti. Vi amo molto e non voglio la vostra condanna. Pregate sinceramente e Noi vi esaudiremo. Do-vete fare sacrifici maggiori. Meditate sulla Passione di Gesù.”

EL CIELO A GARABANDAL 3

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DIMENSIONE ESCATOLOGICA

ULTIMI TEMPI o FINE DEI TEMPI

Come abbiamo già raccontato, quando muore Papa Giovanni XXIII Conchita dice che ormai rimangono solo tre Papi fino alla “Fine dei Tempi”. E quando sua madre Aniceta le chiede se è la fine del mondo, la bambina risponde che la Vergine aveva detto Fine dei Tempi e che non sapeva spiegare la differen-za tra i due termini.

Ma le veggenti di Garabandal —senza nessuna formazione biblica— parlaro-no anche al mondo di un Avvertimento, un Miracolo e un Castigo, ancora non compiuti e senza dubbio in riferimento a questa “Fine dei Tempi”; spe-cialmente dopo la morte di Giovanni Paolo II, Benedetto XVI resta l’ultimo nella menzionata profezia.

Questa rivelazione riveste una grande importanza mondiale, perché getta luce su testi biblici, soprattutto nell´Apocalisse, di difficile interpretazio-ne fino ai giorni nostri. Per questa ragione, il Padre gesuita Pedro Rodrigo scrisse: “Dopo i misteri della nostra Redenzione, non vi è stato nella storia della Chiesa nessun evento di natura religiosa, spirituale, in relazione con la storia della Salvezza, così importante come Garabandal. A Garabandal la Vergine profetizza gli ultimi tempi”.

Cercheremo di spiegare che l´espressione citata dalle bambine fa riferimento alla “Fine dei Tempi assegnati ai gentili per accogliere Cristo”.

diP. José Ramón García de la Riva

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DIMENSIONE ESCATOLOGICA

Quando il Padre Eterno decide di manda-re il Figlio per rivelarsi al mondo, sceglie il patriarca Abramo perché fondi il popolo di Israele e sia la culla in cui nasca il Mes-sia, l´Inviato di Dio. E come Pedagogo di-vino va educando questo popolo durante 2.000 anni, per mezzo dei profeti, fino a che “raggiunta la pienezza dei tempi” (Gal 4,4) nasca Gesù dalla Santissima Vergine Maria, a Betlemme di Giudea.

Dopo trent´anni di vita nascosta e tre di predicazione del Regno di Dio, un primo Venerdì Santo, davanti al pretorio di Pilato, il popolo di Israele, guidato dai suoi capi politici e religiosi, rifiutò deliberatamente Cristo con queste parole: “Noi non abbia-mo altro re che Cesare!… Il suo sangue ri-cada su di noi e sui nostri figli!”

In quelle ore si compiva la parabola allego-rica dei vignaioli omicidi, che Cristo aveva spiegato nel Tempio dopo la Domenica delle Palme, quando fra la gente stavano ascoltandolo importanti sacerdoti e farisei.

Ricordiamo: i vignaioli uccidono i servi (profeti) che il Padrone (Dio) della Vigna (Israele) aveva mandato loro per riscuote-re il reddito dovuto (la santitá del popolo, la sua conversione a Dio); uccidono anche il Figlio (Gesù) per impossessarsi dell´E-redità. A questo punto Cristo domandò: “Quando dunque verrà il Padrone della Vigna, cosa fará a quei vignaioli?” Gli rispo-sero: “Quei malvagi, li farà morire misera-mente e darà in affitto la vigna ad altri con-

tadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo”.

Al narrare Gesù questa parabola, stava dando compimento alle parole profeti-che di Isaia, che vale la pena ricordare (Is 5, 1-7). Cito solo due versetti: “Potevo fare di più per la mia vigna? Perché ecco, la Vigna del Signore degli Eserciti è la Casa di Israele…”

E il Vangelo ci dice che Gesù continuò spiegando il testo di Isaia: come la Pietra (Cristo) che scartarono i costruttori (i capi giudei) sarebbe la Pietra Angolare (Cristo, Fondamento della Chiesa, Strumento di Salvezza del genere umano). E aggiunse: “Per questo vi dico che vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare” (Mt 21,43).

La profezia “fará perire miseramente i mal-vagi” si avvera con la distruzione di Geru-salemme ad opera del generale romano Tito nell´anno 70. Lo storico giudeo Fla-vio Giuseppe, mediatore e testimone di quella battaglia, racconta che 1.110.000 persone morirono durante l´assedio, dei quali la maggioranza erano giudei. In più, catturarono 97.000 giudei che furono resi schiavi e deportati nei paesi che Roma aveva conquistato sulle sponde del Medi-terraneo. Tito rifiutò la corona della vittoria decretata dal Senato di Roma convinto com’era che “non vi è merito a sconfig-gere un popolo abbandonato dal proprio Dio”.

Israele, Il POPOlO eleTTO

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DIMENSIONE ESCATOLOGICA

Ebbene, questo “popolo che renda i suoi frut-ti” è il nuovo Popolo di Dio, la Chiesa, formata dai gentili (non giudei) di tutte le nazioni che si battezzano nel Sangue di Cristo.

La Chiesa nasce nel sacrificio della croce e nella sua genesi ci sono tre momenti principa-li: la morte del Signore, la Sua Risurrezione e la Pentecoste, dove riceve l´impulso definitivo che la spinge ad uscire, a farsi missionaria.

Nello stesso modo in cui lo Spirito Santo for-mò il Corpo di Cristo nel seno di Maria, così ora nasce e si sviluppa il Suo Corpo Mistico, nello stesso Seno Immacolato. Con quanta ragione, con quanta allegria e felicità dobbiamo chia-marla Madre della Chiesa!

I gentili sono quindi le nuove pecore del Gregge di Cristo a cui Lui pensava mentre proclamava queste parole: “Ho anche altre pecore che non sono di questo recinto. Anche di quelle devo di-ventare pastore. Udranno la mia voce, e diven-teranno un unico gregge con un solo pastore” (Gio 10,16).

È lO sTessO CrIsTO resusCITaTO Che COnTI-

nua la sua mIssIOne dI salvezza Per Il mOn-

dO, aTTraversO la ChIesa fOndaTa su PIeTrO

e suglI aPOsTOlI. Per questo comanda loro: “Andate in tutto il

mondo e predicate il Vangelo a tutte le crea-ture. Chi crede e sarà battezzato si salverà, ma chi non crede (rifiuta la fede) si condannerà (Mc 16,15-16). E in un altro momento dice loro “Ri-ceverete la forza dello Spirito Santo che sta per scendere su di voi. Allora diventerete miei testi-moni… fino agli estremi confini della terra (Atti 1,8).

San Luca, dopo aver fatto “ricerche accurate su tutto, risalendo fino alle origini” (Lc 1,3) affer-ma: “Così sta scritto: il Messia doveva morire, ma il terzo giorno doveva risuscitare dai morti. Per suo incarico ora deve essere portato a tutti i popoli l´invito a cambiare vita e a ricevere il per-dono dei peccati. Voi sarete testimoni di tutto ciò cominciando da Gerusalemme...” (Lc 24, 46-47).

Questa è la Missione Universale di Cristo e per-ciò dell´unica Chiesa che Egli fondò: imporre il Diritto Divino alle nazioni… esporlo fedel-mente, senza stancarsi né perdersi di coraggio fino a stabilire il Diritto Divino sulla terra (Is 42, 1-4). Detto con le parole di San Paolo: “Da Gesù Cristo io ho ricevuto il dono di essere apostolo: perché lui abbia gloria, devo portare tutti i po-poli a credere in Dio e ad ubbidirgli nella fede” (Rom 1,5).

I TemPI delle nazIOnI sOnO, quIndI,

quellI In CuI la ChIesa deve POrTare Il vangelO

In TuTTO Il mOndO.

Il nuOvO POPOlO dI dIO:la ChIesa CaTTOlICa

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Il tempo assegnato dal Padre Eterno perché le nazioni gentili accolgano il Diritto Divino e siano governate da Esso é simile a quello che fu con-cesso al popolo di Israele: circa duemila anni.

La fine di questo pascolamento e della diffusio-ne del Vangelo in tutto il mondo, non avviene in un giorno e in un´ora precisa. Nel tempo storico i cambiamenti non si producono dalla notte alla mattina. Ci sono una serie di passi significativi. Questi ultimi passi del tempo assegnato alle na-zioni non giudee, per conoscere ed accettare il Vangelo, sono chiamati ultimi Tempi. I passi fi-nali di questi Ultimi Tempi sono quello che chia-miamo fine dei Tempi; e gli eventi più significativi che segnano questa fine sono l´avvertimento, il miracolo ed il Castigo.

Su cosa ci basiamo per fissare questi 2.000 anni (approssimativi, Dio non sottommette la storia ai nostri calcoli matemati-ci)? Soprattutto sul testo del Vangelo di San Luca che racchiude una triplice profezia di Cristo:

“Alcuni cadranno sotto i colpi della spada, altri saranno portati via come schiavi in paesi stranie-ri, e Gerusalemme sarà calpestata dai pagani e distrutta, fino a quando non sarà finito il tempo che Dio ha stabilito per loro” (Lc 21,24).

L´espressione “sarà calpestata dai pagani” signifi-ca che sarà dominata dai gentili. Ed è collegata con la profezia di Isaia: “Ecco quel che farò alla mia vigna: le toglierò la siepe d´intorno, abbat-terò il muro di cinta, la ridurrò terreno incolto… vi cresceranno soltanto rovi e spine…” (Is 5,5 e seguenti).

All´abbattere il muro di cinta entrano a posse-derla quelli di fuori (i gentili). I “rovi e spine” pos-sono ben essere i popoli oggi situati nel territo-rio dell´antica Palestina, che tanto scomodano e sacrificano Israele perché, se fossero stati fedeli al Signore avrebbero potuto abitare in altri luo-ghi e vivere in pace. Ma questo é un altro tema.

sI sOnO gIà COmPIuTI quesTI TemPI?

Si; c´é di più, potremmo dire —usando una termi-nologia sportiva— che siamo in “tempo di recu-pero”. Perché da quel Venerdì Santo fino a metà del secolo XX, Israele é stato dominato lungo la storia da diversi popoli o nazioni: romani, bizan-tini, diverse dinastie arabe, turco ottomane,…

Come paese indipendente, riconosciuto dalla ONU, Israele non nasce fino al 14 maggio 1948. In quella data, David Ben Gurion, primo ministro di Israele, pronunció nel Museo di Arte di Tel Aviv la dichiarazione di Indipendenza dello stato di Israele, sotto un gran ritratto di Theodor Herzl, fondatore del moderno sionismo.

Se restringiamo la profezia solo a Gerusalemme, la par-te storica di questa città non fu occupata fino al 7 giug-no 1967; é la data scelta da padre Benjamin Martín Sán-chez. Per altri invece, come il padre Urrutia S.I., la profezia

si compie il 30 ottobre 1980, quando Geru-salemme viene proclamata dallo stato di Israele sua capitale unica e indivisa, malgrado il Consi-glio di Sicurezza della ONU nella risoluzione 478 definisca la legge “nulla e priva di validitá”, e un “serio ostacolo al raggiungimento della pace in Medio Oriente”.

In OgnI CasO, la PrOfezIa dI CrIsTO sI È COmPIuTa, anche se, per la Sua infinita Misericordia c´è stato concesso un “tempo di re-cupero” nel quale possiamo ancora assistere al compimento di altre rivelazioni bibliche che ci illuminano e ci avvertono di non naufragare nel momento presente.

Un fatto per alcuni che segna la fine dei tempi av-venne l´8 aprile 2005 durante la messa funebre per Giovanni Paolo II. Durante la prima lettura (Atti 10, 34-43) il forte vento che soffiava chiuse il libro del Vangelo che era stato posto sulla bara, come per segnalare che con quel Papa si era compiuta la profezia di annunciare il Vangelo fino ai confini della terra.

Perciò il mondo non disporrà di altri duemila anni per essere cattolico.

duemIla annI:TemPO assegnaTO

alle nazIOnIgenTIlI

EL CIELO A GARABAN-

DAL 7

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Il famoso poeta francese Paul Claudel, meditando sul Mes-saggio di Fatima e sul Miracolo del sole del 13 ottobre 1917 si chiedeva se l´umanità non fosse giá entrata in quei tempi cui si riferisce il Vangelo quando dice che “ci saranno segnali nel sole, nella luna e nelle stelle” (Lc 21,25) prima che torni il Figlio dell´Uomo.

Su questo punto ci sono numerose rivelazioni private, anche se noi ci baseremo sulle Sacre Scritture e su Garabandal.

LA APOSTASiADEI GENTILI

• Lc 18,8: “Ma quando il Figlio dell´uomo tornerà, troverà ancora fede sulla terra?” Gli esegeti Nacar e Colunga dicono che il testo non è collegato con quello prece-dente (la parabola del giudice iniquo) e che qui “si parla dello stato del mondo alla Fine dei Tempi”.

• 1 Tm 4,1 e seguenti: “Lo Spirito parla chiaro: ci dice che negli ultimi tempi alcu-ni abbandoneranno la fede, seguiranno maestri di inganno e dottrine diaboliche: si lasceranno affascinare da ipocriti ed im-broglioni che hanno la coscienza segnata con il marchio a fuoco di criminali. Ques-ta gente insegnerà che è proibito sposarsi e che non si devono mangiare certi cibi…”

Anche in questo testo si parla di aposta-sia. Che gli Ultimi Tempi non si rife-riscano a quelli di San Paolo è evidente: lui stava cominciando la predicazione del Vangelo, non terminandola. Che ci siano apostati in tutti i secoli è vero. Ma è tangibile che in questo ultimo secolo si battano tutti i record. Qualcosa del genere si è detto commentando il Mes-saggio del 18 giugno 1965 a Garaban-dal. Ricordiamo: negli ultimi 50 anni si sono svuotati innumerevoli seminari e noviziati, decine di migliaia di consacra-ti —sacerdoti, religiosi e religiose— si sono secolarizzati, e molti di loro hanno anche scandalizzato i fedeli e il mondo con eresie e immoralità vergognose.

Paesi (tutti quelli del mondo occiden-tale) che ricevettero dalla Chiesa fede e cultura hanno rifiutato i principi

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DIMENSIONE ESCATOLOGICA

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SEGNI RIVELATORI DEGLI

ULTIMI TEMPI

cristiani delle sue costituzioni; e così le leggi supreme dei popoli e delle nazioni non sono più le Leggi di Dio ma le leggi immorali che cercano di rendere legale tutto ciò che la libertà umana, corrotta dal peccato, si propone. Sì, viviamo in tempi di Apostasia ufficiale e reale.

• 2 Ts 2,1: “Per ciò che riguarda il ritorno del nostro Signore Gesù Cristo… Il gior-no del Signore non verrà prima che ci sia stata la ribellione finale…”. Torna a par-lare di Apostasia.

CORRUZIONEGENERALIZZATA

Vediamo alcuni aspetti che sembrano es-sere stati scritti per i nostri giorni:

• 2 Tm 3,1-5: “Devi sapere che negli ul-timi tempi ci saranno giorni difficili. Gli uomini saranno egoisti, avari, alteri, superbi e bestemmiatori; si ribelleranno ai genitori, non avranno riconoscenza per nessuno e non rispetteranno le cose sante. Saranno senza amore, duri, maldicenti e intrattabili. Saranno vio-lenti, nemici del bene, traditori e acce-cati dalla superbia, attaccati ai piaceri più che a Dio. Conserveranno l´appa-renza esterna della fede, ma avranno rifiutato la sua forza interiore”.

Con tutti questi aggettivi San Paolo descrive uno stato di corruzione so-ciale e religiosa allarmante che si può scorgere riflessa nel mondo attuale. Sì, una grande maggioranza della gio-ventù si ribella contro i genitori e le istituzioni, pensando solo di vivere

Adattato daP. José Ramón García de la Riva

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nuove possibilitá di adulterio; non sono mai stanchi di far peccati. Prendono in trappola persone fragili: il loro cuore é avvelenato dal desiderio di guadagnare… sono come fon-tane senz´acqua, come nuvole spinte dalla tempesta: Dio ha preparado per loro le tene-bre piú nere. Fanno discorsi gonfi e vuoti di significato; poi si servono dei piú vergognosi desideri per tirare in trappola quelli che da poco si sono allontanati da una vita di errori. Promettono libertá, ma in realtá essi stessi sono schiavi della corruzione…

Per loro sarebbe stato meglio non aver mai conosciuto la strada giusta, piuttosto che averla conosciuta e poi voltare le spalle al santo comandamento che hanno ricevuto”.

Il testo é molto chiaro. Non ha bisogno di commenti. Nell´ultima frase la corruzio-ne é legata all´Apostasia: “Per loro sarebbe stato meglio non aver mai conosciuto la stra-da giusta, piuttosto che averla conosciuta e poi voltare le spalle al santo comandamento che hanno ricevuto”.

• Gd 18-19. L´epistola di San Giuda ci parla “delle cose che furono predette dagli apostoli del Signore nostro Gesù Cristo. Essa dice: “Alla fine dei tempi vi saranno impostori, che si comporteranno secondo le loro empie passioni… gente materiale, privi dello Spirito” .

Questo é il modello che pretende di forma-re il mondo occidentale con le “cosiddette” leggi educative: un individuo che puó soddisfare tutti i suoi istinti senz´altri li-miti che la malattia o la violenza.

Come suona ai nostri orecchi la Parola di Dio che denuncia la corruzione morale! “Io li ho saziati ed essi hanno commesso adulterio, si affollano nelle case di prostituzione. Sono

per il piacere. È allarmante vedere come sono in aumento i casi di denaturalizzati omosessuali, transessuali, bisessuali, ecc. Senza contare che sono diventati disumani tanti governanti, medici, genitori e perso-nale sanitario, a favore dell´aborto e delle manipolazioni genetiche, condannando milioni di embrioni alla morte… e tuttavia quelli che rendono legali questo crimine sono considerati persone brave e rispetta-bili e milioni di persone li votano quando arrivano le elezioni.

• 2 Pietro 3, 3-4; 2 Pietro 2, 1-21In tutto il secondo capitolo, l´Apostolo Pie-tro descrive lo stato di corruzione di un fu-turo che puó concretarsi nel terzo capitolo con la chiara allusione agli Ultimi Tempi. Vale la pena inserire buona parte dei testi:

““Soprattutto dovete tener presente una cosa: negli ultimi tempi verranno uomini che non credono a niente e vivono ascoltando le pro-prie passioni. Verranno e rideranno di voi, dicendo: “Che fine ha fatto la promessa del suo ritorno? ...” (3,3).

“Un tempo in mezzo al popolo di Dio ci fu-rono anche falsi profeti. Allo stesso modo verranno anche tra voi falsi maestri. Essi cercheranno di diffondere eresie disastrose e si metteranno perfino contro il Signore che li ha salvati; ma andranno presto in rovina. Molti li ascolteranno e vivranno, come loro, una vita immorale. Per colpa loro la fede cristiana sará disprezzata.

Per il desiderio di ricchezza, vi imbroglie-ranno con ragionamenti sbagliati…. La loro felicitá é il piacere che dura un giorno. Quan-do fanno festa con voi e si vantano dei loro imbrogli, la loro presenza é una vergogna e uno scandalo. I loro occhi cercano sempre

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come stalloni ben pasciuti e focosi; ciascuno nitrisce dietro la moglie del suo prossimo” (Ger 5, 7-8).

• Rom 1, 18-32. In questi brani si parla, per prima cosa, del castigo dei gentili pre-cristiani per aver rifiutato la legge naturale nella quale é iscritta la Volontá di Dio. Pos-siamo dire che la creazione del mondo, la sua natura, é la prima Rivelazione di Dio.

Ma i segni a cui accenna San Paolo, quando scrive ai romani, hanno un altro significato per un avvenimento come é quello degli Ul-timi Tempi, durante i quali assistiamo a un rifiuto brutale della fede. Dice l´apostolo:

“… Essi sono dunque inescusabili, perché, pur conoscendo Dio, non gli hanno dato glo-ria né gli hanno reso grazie come a Dio, ma hanno vaneggiato nei loro ragionamenti e si è ottenebrata la loro mente ottusa. Mentre si dichiaravano sapienti, sono diventati stolti e hanno cambiato la gloria dell’incorruttibile Dio con…

Perciò Dio li ha abbandonati all’impurità secondo i desideri del loro cuore, sì da diso-norare fra di loro i propri corpi, poiché essi hanno cambiato la verità di Dio con la men-zogna e hanno venerato e adorato la crea-tura al posto del creatore…. Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignomi-niosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s’addiceva al loro traviamento.

E poiché hanno disprezzato la conoscenza di Dio, Dio li ha abbandonati in balìa d’una

intelligenza depravata, sicché commettono ciò che è indegno, colmi come sono di ogni sorta di ingiustizia, di malvagità, di cupidi-gia, di malizia; pieni d’invidia, di omicidio, di rivalità, di frodi, di malignità; diffamato-ri, maldicenti, nemici di Dio, oltraggiosi, su-perbi, fanfaroni, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia. E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa”.

Che attuali sono queste parole! In una pub-blicazione di qualche tempo fa, un leader co-munista si vantava di aver commesso “tutti i peccati del Catechismo”. E con quanta sfac-ciataggine e provocazione, quanto ridico-lizzare la Morale della Chiesa in tante ma-nifestazioni omosessuali! Ricordiamo ció che successe durante la Giornata Mondiale della Gioventú (Madrid, agosto 2011): un grande cartello diceva Viva Satana! E si as-coltava cantare con sfrontatezza gruppi in-teri: “Sono peccatore, peccatore, peccatore…”

C´é una frase che richiama specialmente l´attenzione: “ricevendo così in se stessi la pu-nizione che s’addiceva al loro traviamento”. Potrebbe essere, sin dai tempi di San Paolo, un riferimento all´AIDS che con tanta viru-lenza colpisce il mondo omosessuale?

CONFUSIONE DOTTRINALESi compie quanto profetizzato in 2 Tm 4,2 e seguenti, anche se non cita il termine “Ultimi Tempi”, né “Ultimi Giorni:

“Annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rim-provera, esorta con ogni magnanimità e dottri-

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na. VERRÀ GIORNO, INFATTI, IN CUI NON SI SOPPORTERÀ PIÙ LA SANA DOTTRINA, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole. Tu però vigila attentamente, sappi sopportare le sofferenze, compi la tua ope-ra di annunziatore del vangelo, adempi il tuo ministero”.

Rifiutare la sana Dottrina e allontanare l’ascol-to della Veritá é una forma per creare uno sta-to di apostasia, dalla quale nasce una maggior confusione. Se abbandoniamo il magistero di Dio per farci guidare solo da criteri umani, cadiamo nella vecchia condizione della Torre di Babele, fonte di confusione, divisione e an-nichilamento dell´uomo.

E come si é riempito quest´ultimo secolo di le-gioni di filosofi da quattro soldi, sofisti e ciar-latani da giostre travestiti da scienziati, che osano definire e condannare le ragioni e i fat-ti di una fede che nemmeno capiscono. Sono FALSI PROFETI resi famosi dalla stampa e dai mezzi di comunicazione, che si oppongono al Magistero della Chiesa, contrastandolo in tut-to, giustificando il vizio, l´infedeltá, il peccato.

La cosa piú velenosa in questa situazione at-tuale é lo sforzo di divinizzare l´uomo, spie-gando che é lui stesso che deve fabbricarsi il suo codice morale e che sará la sua coscienza a dirgli quello che é vero e quello che é falso.

RAFFREDDAMENTODELLA CARITÀ

Sono segni, segnali, che il tempo dei genti-li finisce. Li elenca Cristo nel capitolo 24 del Vangelo di San Matteo:

“… per il dilagare dell’iniquità, l’amore di molti

si raffredderà. Ma chi persevererà sino alla fine, sarà salvato” (Mt 24, 12-13).

Il raffreddamento della caritá é palese: quan-te famiglie distrutte dal divorzio, che é una giustificazione per l´infedeltá; i contratti “spazzatura” in molte aziende, lo sfruttamento sessuale nei paesi poveri… Lo Spirito Santo é Spirito di unitá e amore; tuttavia le divisioni si moltiplicano anche tra i pastori e i gruppi di preghiera. L´aborto, l´eutanasia, l´abbandono degli anziani negli ospizi , gli sforzi di equi-parare la famiglia alle unioni omosessuali… sono tutti segni del raffreddamento della cari-tá e del consolidamento della corruzione.

Una delle chiavi della mancanza di caritá nei giorni nostri é chiamata “violenza di genere”. Quante donne assassinate dal loro “partner sentimentale”.

Secondo dati dell´Istituto della Donna, in Spagna, il numero di donne maltrattate si ag-gira intorno a due milioni. Trattandosi di un paese di 43 milioni di abitanti, vediamo che l´11% delle donne spagnole sono maltrattate.

Quasi 600 donne sono state assassinate in Spagna durante gli ultimi 8 anni dai loro part-ners o ex partners, secondo il Ministro del Lavoro e Servizi Sociali. Piú di 100 furono as-sassinate nel 2003, creando un aumento del 54% rispetto all´anno precedente. Durante quell´anno furono presentate quasi 43.000 de-nunce per violenze.

Il numero delle donne uccise per questo moti-vo si é abbassato negli ultimi anni in Spagna –nel 2006 furono 60-.La Spagna nel 2006 è stata superata da altri paesi come la Finlandia, la Svezia e la Germania. É stato pubblicato che in questi paesi, dal 40 al 50% delle donne, hanno sofferto qualche forma di maltrattamento.

Ma il mondo non impara: “Se il Signore non 12

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costruisce la casa, invano vi faticano i costrut-tori. Se il Signore non custodisce la città, invano veglia il custode.” (Sal 127,1). É Dio che ha isti-tuito il matrimonio elevandolo alla catego-ria di Sacramento, rendendolo un´istituzione per l´amore vivo, cellula vitale indissolubile per la societá come per la Chiesa; la famiglia deve essere la “chiesa domestica”. Come posso-no sopravvivere le coppie se non si alimenta-no dell´Amore di Dio! Questo concubinato, questo vivere insieme, questo accoppiamento non possono finir bene. Dice Cristo “senza di Me non potete far nulla” (Giov 15,5).

Come si dimentica l´umanitá della profezia della Genesi, quando si parla del castigo alla donna: “con dolore partorirai figli. Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ma egli ti dominerà” (Gen 3,16). Solo la caritá cristiana puó domi-nare alcune conseguenze del Peccato Origina-le. Caritá che ci porta a vedere nell´altro co-niuge Cristo che dà la vita per noi.

CARESTIE E TERREMOTI“Vi saranno carestie e terremoti in vari luoghi” (Mt 24,7).

Sempre vi é stata carestia nel mondo, soprat-tutto in tempi di guerra, quando i raccolti era-no scarsi o nelle famiglie in cui mancava il marito, la vedova aveva il problema per tirare avanti con i suoi figli.

Ma ció che rende piú degna di castigo questa generazione é che avendo mezzi scientifici e tecnici sufficienti per far cessare la carestia e la morte che da essa ne deriva, ci si dedichi a promuovere guerre e corse spaziali, concorren-za nei prezzi degli alimenti fino a distruggerli per non svenderli , un consumismo senza ca-ritá…

Nell´ottobre del 2006, Jacques Diouf, diretto-re generale della FAO, nel rapporto annuale di quest´organismo dell’ ONU rivelava che ne-gli ultimi dieci anni la cifra di persone senza cibo nel mondo stava aumentando a un ritmo di quattro milioni l´anno. Di modo che se nel 1996 il numero degli indigenti era di 820 mi-lioni, nel 2006 era di ben 854. Il signor Diouf si lamentava: “E tutto questo malgrado il fatto che in questi 10 anni il mondo sia piú ricco e le risorse alimentari siano piú abbondanti. Il mo-tivo è che manca la volontá politica per smuo-vere queste risorse in favore degli indigenti ”.

Circa i terremoti, sembra che nell´ultimo se-colo si siano moltiplicati con abbondanza tale da far ricordare il testo di San Luca. Cosí ad esempio, nei primi 60 anni del secolo XX si re-gistrarono solo 2 terremoti importanti, quello di San Francisco del 18 aprile 1906, le cui violen-te scosse fecero tra 700 e 3.000 vittime, e que-llo del Giappone del primo settembre 1923. Questo terremoto, avvenuto a Great Kanto, con epicentro proprio alla periferia di Tokio, tolse la vita a 142.000 persone nella capitale giapponese.

Tuttavia, negli ultimi 47 anni ci sono stati cir-ca 30 terremoti importanti, il che significa un aumento allarmante.

É normale che la natura –che compie cieca-mente le leggi divine naturali- si ribelli contro l´uomo in questi tempi in cui esso si é ribella-to contro Dio e non osserva il Decalogo che lo rende padrone e signore, dominatore della natura viva (Gen 1,26).

GUERRE“Sentirete poi parlare di guerre e di rumori di guerre. Guardate di non allarmarvi; è necessa-

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rio che tutto questo avvenga, ma non è ancora la fine” (Mt 24, 6).

Come abbiamo accennato nel parlare della ca-restia, si puó anche pensare che di guerre ce ne sono sempre state. In effetti, la storia dell´u-manitá é una storia di guerre. Ma quello che piú ci allarma é che, mentre l´uomo ha pro-mosso uno sviluppo scientifico e tecnologico impensabile nei secoli scorsi, sul piano morale e nella societá che si è allontanata dalla Chiesa “l´uomo é sempre un lupo per l´uomo”.

Il numero di guerre dichiarate nel mondo nel 2006 fu di 21, la stessa cifra dell’ anno precedente, secondo il rapporto Alerta 2007 realizzato dalla Escola di Cultura di Pau e dall´organizzazione Medici senza Frontiere. Nove dei 21 conflitti sono avvenuti in Africa.

Il rapporto avvisa del rischio che circa 33 “si-tuazioni di altissima tensione possano degene-rare in conflitti armati” ed espone che “l´attuale corsa armamentistica… non sembra che vada ad invertirsi, giustificata attraverso la cosid-detta lotta contro il terrorismo che ha spostato le vie diplomatiche di risoluzione di conflitti ad un secondo piano”.

Il terrorismo é una forma moderna di guerra che impone una sferzata, un flagello, una piaga per il superbo mondo attuale. Basta dire come ad esempio che nel 2004 si contarono 3.192 attentati terroristi nel mondo, con 28.400 vit-time tra morti e feriti, secondo un rapporto del Centro Nazionale di Controterrorismo degli Stati Uniti.

La peggior minaccia terrorista a livello mon-diale é data dai fondamentalisti islamici che attentano anche contro gli stessi musulmani.

Ma c´é qualcosa che ci porta a riconoscere chiaramente le guerre come uno dei segni degli Ultimi Tempi che profetizza Cristo. Qualcosa

che non é successo un secolo fa, e che preoc-cupa piú delle guerre localizzate in determi-nate regioni povere del pianeta. Mi riferisco alla possibilitá di una guerra chimica e bat-teriologica e, soprattutto, alla minaccia di una guerra nucleare.

Sono parecchi i paesi che dispongono di un armamento nucleare, cosí pure quelli che pos-sono fabbricarlo perché dispongono questo tipo di energia.

Il direttore generale dell´Organismo Interna-zionale di Energia Atomica (OIEA) e premio Nobel per la Pace 2005, Mohamed El Baradei, disse a Vienna (a metá ottobre 2006) che al-meno 49 paesi possiedono armi nucleari o sanno come produrle. Cioé, negli ultimi 50 anni, malgrado le firme di trattati di non pro-liferazione, il mondo é una polveriera e l´om-bra di una terza guerra mondiale appare ogni tanto per segnalare il fracasso degli uomini che, come 20 secoli fa, rifiutano il Principe della Pace, Gesú Cristo.

UN´ EFFUSIONE SPECIALE DELLO SPIRITO SANTO per proteggere i fedeli dalla voragine di infezioni che mostrano l’ apostasia, la confusione dot-trinale e la corruzione morale.

In effetti, si compie la profezia di Gioele (Gioele 2,28 e seguenti) menzionata da San Pietro in Atti 2,17 e seguenti:

“Negli ultimi giorni, dice il Signore, Io effonderò il mio Spirito sopra ogni persona; i vostri figli e le vostre figlie profeteranno, i vostri giovani avranno visioni e i vostri anziani faranno dei sogni. E anche sui miei servi e sulle mie serve in quei giorni effonderò il mio Spirito ed essi pro-feteranno. Farò prodigi in alto nel cielo e segni in basso sulla terra, sangue, fuoco e nuvole di

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fumo. Il sole si muterà in tenebra e la luna in sangue, prima che giunga il giorno del Signore, giorno grande e splendido. Allora chiunque in-vocherà il nome del Signore sarà salvato.”

Dice San Pietro che il giorno di Pentecoste si stava compiendo questa profezia. Letteral-mente, quegli “Ultimi Giorni” non erano quelli della fine del mondo, ma quelli della Era Pre-cristiana. Cominciava la Chiesa e aveva bisogno di un’ effusione speciale dello Spirito Santo per poter compiere il mandato di estendere il Vangelo fino ai confini del mondo. Che oggi si compia questa profezia lo dimostrano tante apparizioni della Vergine nei cinque conti-nenti, soprattutto quelle di Fatima.

Anche se prodigi nel cielo si sono dati con fre-quenza in tanti luoghi di apparizioni, la parte finale di questa profezia (giorni di tenebre) deve ancora compiersi.

FALSI MESSIAProseguiamo con la Sacra Scrittura:“Guardate che nessuno vi inganni; molti verran-no nel mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e trarranno molti in inganno” (Mt 24, 4-5).

“Allora se qualcuno vi dirà: Ecco, il Cristo è qui, o: È là, non ci credete. Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibi-le, anche gli eletti. Ecco, io ve l’ho predetto. Se dunque vi diranno: Ecco, è nel deserto, non ci andate; o: È in casa, non ci credete. Come la folgore viene da oriente e brilla fino a occidente, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo.” (Mt 24, 23-27).

Questo é attuale. Nella lista dei falsi profeti de-gli ultimi 50 anni, potremmo ubicare i men-titori del Marxismo e del Liberalismo, i 16 antipapi, i rappresentanti dei movimenti di ri-

bellione al Papa, e i numerosi anticristi (ame-ricani, asiatici, ecc.) tra i quali spicca il leader del movimento New Age conosciuto come Maitreya o il defunto guru Sathya Sai Baba.

Abbonderanno anche i falsi veggenti. Il tema dell´Avvertimento di Garabandal e poi del Miracolo attrae con forza le menti esaltate. Certi falsi veggenti più famosi di altri, altri meno, comunque tutti molto scaltri pretendo-no di strappare i segreti a Dio stesso. E così si vedono e si ascoltano supposizioni e fanta-sie che, elevate alla categoria di certezze, non sono altro che fandonie.

Per giustificare tutte le situazioni che a detta loro accadranno, questi falsi profeti (e una delle caratteristiche della loro falsità è che in-dicano delle date) si servono dell´argomento fallace che i segni sono stati dati per essere svelati. I segni di cui ci parla il Signore, e dei quali ci avverte la Santissima Vergine, non ci sono dati per dare libero sfogo ad un´immagi-nazione febbrile e per parlare di date in cui gli avvenimenti poi non si avverano, e quando ciò accade, si danno altre date! No, non si tratta di questo ma di leggere i segni dei tempi per restare vigilanti, invece che curiosi, e appro-fondire la nostra conversione.

I falsi profeti, a loro volta, sono generalmente “illuminati” da falsi veggenti e il risultato non può essere più contrario all´opera di Dio, det-to chiaramente, non può essere più diabolico. Sì, perché nonostante queste persone non ascoltino la verità né mettano in pratica le vir-tù della prudenza e dell’umiltà, stanno devian-do dall´ essenziale, provocando confusione e terrore e creando illusioni a quegli incauti che credono di ricevere informazioni celesti.

Questi falsi profeti e veggenti sono seguiti ed ascoltati perché partono da una veritá: dalla grande marea di male che inonda e sporca il

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mondo e che già sta diventando un diluvio di apostasia. E poi, sono ascoltati e seguiti perché invocano la Vergine, il Signore, citano profezie di santi, luoghi di vere apparizioni come ad esempio, Garabandal.

Quello che dobbiamo fare é quello che ci chie-de la nostra Santissima Madre e senza indu-gio: vivere i messaggi e vivere il Vangelo.

PERSECUZIONE• Mt 24,8: “Ma tutto questo è solo l’inizio dei

dolori”. Cristo ci avverte che quelli che lo amano soffriranno molto nel vedere come si perde la fede, come si demoliscono le fon-damenta della civilizzazione occidentale. E non solo questo: l’ emarginazione, la calun-nia, l´ingiustizia ed il martirio torneranno ad essere protagonisti in un panorama simi-le a quello del primo Venerdí Santo.

• Mt 24, 9-10: “Allora vi consegneranno ai supplizi e vi uccideranno, e sarete odiati da tutti i popoli a causa del mio nome. Molti ne resteranno scandalizzati, ed essi si tradiran-no e odieranno a vicenda”.

Questo si compie in gran parte. Ad esempio, potrà succedere che ad una sorella la famiglia non parla più per essersi rifiutata di assiste-re ad un matrimonio civile; il tartassamen-to, sotto forma di scherzo, a molti credenti nell´ambiente di lavoro… L’ emarginazione delle persone piú competenti per difendere la sana Dottrina é avvenuta anche dentro la pro-pria Chiesa quando ha cercato rinnovamen-ti che, in fondo, rispondevano a uno spirito mondano, come si é osservato a posteriori dai frutti. E non é raro trovare sacerdoti emargi-nati e anche perseguiti dal proprio vescovo per vivere una vita fedele alla tradizione della Chiesa, anche alle norme e istruzioni ultime

che, venute dal Papa, sono relativizzate ed emarginate dagli stessi vescovi.

La persecuzione fino alla morte é avvenu-ta nel secolo scorso nelle guerre promosse dall´Islam (genocidio o olocausto armeno, 1915-17) o dal Comunismo nel mondo (dal 1917) che tanti martiri ha dato alla Chie-sa. Ricordiamo ad esempio quelli spagno-li (1936-39). Secondo l’ Agenzia Fides, tra il 2003 e il 2014 sono stati assassinati 260 missionari: 29 nel 2003, 17 nel 2004, 26 nel 2005, 24 nel 2006, 21 nel 2007, 20 nel 2008, 37 nel 2009, 25 nel 2010, 12 nel 2012, 23 nel 2013 e 26 nel 2014.

Nei paesi dello Stato Islamico, come l´Iraq e la Siria, si perseguitano, schiavizzano e ucci-dono i cristiani. Lo stesso succede in alcuni paesi africani e in paesi induisti e buddisti, per non parlare delle persecuzioni nei paesi comunisti asiatici come la Cina, il Vietnam e la Corea del Nord.

• Mt 24, 21-22: “… vi sarà allora una tribo-lazione grande, quale mai avvenne dall’ini-zio del mondo fino a ora, né mai più ci sarà. E se quei giorni non fossero abbreviati, nes-sun vivente si salverebbe; ma a causa degli eletti quei giorni saranno abbreviati”.

Questo paragrafo si riferisce, secondo me, al Castigo, di cui parleremo piú avanti.

• Mt 24, 29-30: “Subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, gli astri cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte. Allora comparirà nel cielo il segno del Figlio dell’ uomo e allora si batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno il Figlio dell’uomo venire sopra le nubi del cielo con grande potenza e gloria…”

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Qui si menzionano i giorni di tenebre che po-trebbero avere diversi significati: tenebre come fenomeni della fine degli Ultimi Tempi (Avver-tenza e Castigo) e quelli che si riferiscono giá alla Fine del mondo; lo Stendardo del Figlio dell´uomo, la Croce, potrebbero manifestarsi negli Ultimi Tempi (l´Avvertimento, ad esem-pio) e alla Fine del mondo. “Gli astri cadranno dal cielo” puó voler dire che la terra si troverà nella scia di qualche cometa che si allontana o potrebbe essere una pioggia di meteoriti?

ESTENSIONE DEL VANGELO IN TUTTO IL MONDO

Quando Cristo é uscito dal tempio e i discepoli commentano la magnificenza della costruzione, il Signore dice loro che non rimarrá pietra su pietra. Dopo questo, Gli chiedono i segni della sua venuta (Mt 24). Le parole finali di Cristo sono queste: “Frattanto questo vangelo del reg-no sarà annunziato in tutto il mondo, perché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine.” (Mt 24,14).

Questo si é compiuto. Il Vangelo é stato portato a tutte le nazioni anche se alcune lo hanno rifiu-tato. E quel che é peggio: alcuni responsabili del movimento ecumenico sembrano aver perso il senso apostolico della Chiesa e partecipano in riunioni sincretiste che non fanno nessun favore a quello che Dio vuole: “Unione nella Veritá”.

CONVERSIONE D´ISRAELECredo che la negazione o il rifiuto di Israele da parte di Dio, a causa del deicidio del primo Venerdí Santo, cesserá con la Fine dei Tempi dei gentili. Lo dice Cristo: “… Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pa-gani siano compiuti” (Lc 21,24).

San Paolo, l´Apostolo dei gentili, ricordando Isaia 59,20 e Ger 31,33 scrive:

• Rom 11, 25-27: “Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, questo mistero, perché non siate presuntuosi: l’indurimento di una par-te di Israele è in atto fino a che saranno en-trate tutte le genti. Allora tutto Israele sarà salvato come sta scritto: Da Sion uscirà il li-beratore, egli toglierà le empietà da Giacobbe. Sarà questa la mia alleanza con loro quando distruggerò i loro peccati”.

• Ez 36,24: “Vi prenderò dalle genti, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo.” Radunare le genti da tutti i paesi sicuramente si riferisce a quelli che furono deportati dopo la distruzione di Gerusalemme. E´ una profezia che é co-minciata a compiersi dal 1948.

• Ez 37,1 e seguenti: Il profeta si vede da-vanti a una pianura piena di ossa. Il Signo-re rivolge la Sua Parola alle ossa dicendo:“Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e rivi-vrete. Metterò su di voi i nervi e farò crescere su di voi la carne, su di voi stenderò la pelle e infonderò in voi lo spirito e rivivrete: Sa-prete che io sono il Signore. …. Queste ossa sono tutta la gente d’Israele… Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi risuscito dalle vostre tom-be, e vi riconduco nel paese d’Israele. Rico-noscerete che io sono il Signore”.

“Ero uscito di casa per saziarmi di sole. Trovai un Uomo che si dibatteva nel dolore della crocifis-sione. Mi fermai e gli dissi: “Permetti che ti stacchi dalla croce”. Lui rispose: “Lasciami dove sono, perchè ho i miei fratelli da salvare”.

Gli dissi: “Che cosa vuoi che io faccia per Te?”. Mi rispose: “Và per il mondo e dì a coloro che incontrerai che c’é un Uomo inchiodato alla croce”.

Mons. Fulton Sheen+ 17

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Avvenimenti che segnano lA fine degli

ultimi tempi

Secondo quanto rivelato a Garabandal, e poi in altri luoGhi di apparizioni, Gli eventi principali che contraddiStinGuono la fine di queSta tappa umana Sono tre: l´avvertimento, il miracolo ed il caStiGo.

dopo di queSti Si StabiliSce il reGno di dio Sulla terra e Si compiono le profezie di iSaia, “Il lupo dI-morerà InsIeme con l’agnello, la pantera sI sdraIerà accanto al capretto; Il vItello e Il leoncello pascole-ranno insieme e un fanciullo li guiderà.” (is 11,6) e quello che tanto deSideriamo quandoinvochiamo il padre noStro: “sIa fatta la tua volontá come In cIelo cosí In terra”.

P. José Ramón García de la Rivae redazione

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È il primo gennaio 1965 quando, durante un’ estasi di due ore ai pini, conchita riceve dalla Santissima vergine infor-

mazione sull’ avvertimento, rivelando allora solo alcune cose. anche Jacinta e mari loli ri-cevettero messaggi sull´avvertimento, anche se solo quest´ultima venne a sapere l´anno in cui sarebbe avvenuto. morta lei, si puó pensa-re che non dev´essere lontano.

Jacinta e Mari Loli dicono entrambe che l´av-vertimento arriverá quando le cose si troveran-no nel loro peggior momento; ci sarà un’inva-sione o una persecuzione comunista in Europa e la Chiesa sembrerà che sia sparita: sarà diffi-cile ricevere i Sacramenti e i sacerdoti dovran-no nascondersi. ci sarà un gran spargimento di sangue.

la persecuzione comunista sarà specialmente violenta in Italia. consideriamo la visione del Terzo Segreto di Fatima, scritto da Suor lucia a tuy il 3 gennaio 1941, che leggiamo di seguito:

“dopo le due parti che già ho esposto, abbiamo visto al lato sinistro di nostra signora un poco più in alto un angelo con una spada di fuoco nella mano sinistra; scintillando emetteva fiam-me che sembrava dovessero incendiare il mondo; ma si spegnevano al contatto dello splendore che nostra signora emanava dalla mano destra verso di lui: l’angelo indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: penitenza, pe-nitenza, penitenza!

e vedemmo … un vescovo vestito di bianco, ab-biamo avuto il presentimento che fosse il santo padre. vari altri vescovi, sacerdoti, religiosi e re-ligiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c’era una grande croce di tronchi grezzi come se fosse con la corteccia di sughero; il santo padre, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cam-mino; giunto alla cima del monte, prostrato in gi-nocchio ai piedi della grande croce venne ucciso

Avvertimento

da un gruppo di soldati che gli spararono vari col-pi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i vescovi, i sacerdo-ti, religiosi e religiose e varie persone secolari, uo-mini e donne di varie classi e posizioni. sotto i due bracci della croce c’erano due angeli ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei martiri e con esso irri-gavano le anime che si avvicinavano a dio. tuy-3-1-1944.”

altri suggeriscono che ci sará una crisi economi-ca mondiale, che si faranno delle scoperte che permetteranno di reinterpretare la storia, che sará iniziata una guerra mondiale, ecc.

c´é anche chi pensa che questa persecuzione sanguinosa non avverrá prima dell´avvertimen-to ma dopo il miracolo e prima del castigo. po-trebbe essere che le bambine di Garabandal abbiano ricevuto allo stesso tempo le immagini dell´avvertimento e la persecuzione prima del castigo? in argomenti cosí precipitosi si posso-no fare molte ipotesi, soprattutto sul momento di collocare nel tempo gli avvenimenti. cerche-ró di usare una logica elementare.

negli anni seguenti le apparizioni, le bambine sono state interrogate in numerose interviste circa la natura dell´avvertimento; diverse riviste raccolsero le loro risposte.

Sull´avvertimento Conchita fece numerose di-chiarazioni: inseriró le piú interessanti, per evi-tare ripetizioni:

“la santissima Vergine mi disse (1-1-65) che ci sarebbe stato dato un avvertimento prima del

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miracolo. l´avvertimento é qualcosa che viene diret-tamente da dio. nessuno puó scappare ad esso. sará visibile in tutto il mondo: lo sentiremo fisicamente e interiormente. l´avvertimento é come una puni-zione —come un castigo dice in altre dichiarazio-ni—qualcosa di terrificante tanto per i buoni come per i cattivi. Sará come la rivelazione dei nostri peccati. vedremo le conseguenze dei peccati che ab-biamo commesso, dio manderá l´avvertimento per purificarci in modo che potremo apprezzare meglio il miracolo, per mezzo del quale egli dichiarerà il suo amore per noi. per questo desidera che divulghiamo il messaggio. l´avvertimento porterá i buoni ancora piú vicini a dio ed avvertirà i malvagi che la fine dei tempi é vicina”.

“un giorno dovremo sopportare un disastro orribile. In tutte le parti del mondo. non scapperá nessuno. I buoni, per avvicinarsi piú a dio, gli altri per ravve-dersi”.

“penso che sarebbe meglio trovarsi in quel momento in chiesa, vicino al santisimo. gesú ci darebbe forza per aiutarci a sopportarlo”.

qualcuno suggerí a conchita: “quando lo vediamo venire, andremo tutti in parrocchia”. ella rispose: “penso che sarebbe meglio; ma forse tutto sará te-nebre e allora non potremo andare in chiesa”.

“sará estremamente orribile. se solo potessi raccon-tarlo come me lo raccontó la vergine! ma il castigo sará ancora molto peggio. vedrete che l´avvertimen-to arriverá per i nostri peccati”.

Mari Loli disse che durante i minuti dell´avverti-mento tutto si fermerá, perfino gli aerei in pieno volo, che “durerá solo qualche minuto. sará visibile nel mondo intero. É tremendo, mille volte peggio che i tremori della terra. sará come di fuoco… non bru-cerá la nostra carne ma noi lo sperimenteremo cor-poralmente e interiormente. tutte le nazioni e per-sone sperimenteranno lo stesso. nessuno sfuggirá. gli stessi increduli sentiranno il timore di dio perché sará come una rivelazione interiore dei nostri pecca-ti. se muoriamo durante l´avvertimento non sará a causa dello stesso, ma per l´impressione che sentire-mo vedendo e sperimentandolo e per la paura che ci produrrá la visione delle nostre mancanze”.

Jacinta, nel febbraio 1977 dichiarava: “l´avverti-mento é per tutto il mondo, perché dio desidera la

nostra salvezza. Il suo scopo é che ci avviciniamo di piú a lui e abbiamo piú fede. di conseguenza, dob-biamo prepararci per quel giorno, ma non aspettarlo con timore perché dio non manda le cose per causa-re terrore ma con giustizia e amore, per il bene di tutti i suoi figli, perché raggiungano la felicitá eterna e non si dannino”.

dopo le rivelazioni di Garabandal si é parlato dell´ avvertimento in altri luoghi di apparizioni in diver-si paesi, confermando le parole delle veggenti di Garabandal, aggiungendo anche altri apporti: nell´ Escorial (Spagna), in Akita (Giappone), ecc. ci sono rivelazioni anteriori a Garabandal, come quelle di Santa Faustina Kowalska, e posteriori come quelle di Padre Gobbi; qualcosa diremo anche se non ci so-ffermeremo troppo. Con i dati di cui disponiamo si potrebbe riassumere l´avvertimento in tre punti:

1. che l´avvertimento viene direttamente da dio e si vedrá in tutto il mondo allo stesso tempo.

2. che precederá il Grande miracolo, il quale sarà precisamente una conferma che l´avvertimen-to è opera di dio.

3. che l´avvertimento sará in corrispondenza di un fenomeno della natura il cui nome si trova nel dizionario e comincia con la lettera a.

la prima domanda che sorge é: Si tratta di un astro? nella denominazione di astro si trovano: pianeti, satelliti, asteroidi, comete, ecc.

l´implicazione tra la natura e l´uomo é chiarissi-ma fin dalla sua origine. Ambedue sono creatu-re di dio. e ci racconta la Genesi che il Creatore mise l´uomo superiore alla natura perché la dominasse. un cometa annunció ai rei magi la prima venuta di Gesú al mondo, a betlemme. ce ne sará un altro per annunciare la Sua seconda venuta (venuta intermedia)?

ma sappiamo anche che quando gli uomini si dividono perché alcuni decidono di fare la guerra a dio non osservando i Suoi comanda-menti basati sull´amore, allora “l’universo si fa alleato dei giusti” (Sap 16,17) e serve il castigo per gli infedeli.

4. l´avvertimento sará come una specie di Giudi-zio particolare in cui tutte le persone della terra, di qualunque razza e religione, compre-

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si gli agnostici e gli atei, conosceranno che dio esiste e che ha fondato la chiesa cattolica come Arca di Salvezza nel diluvio del peccato origi-nale e delle conseguenze che da esso derivano.

durante il momento dell´avvertimento ogni persona si troverá sola con la sua coscienza e dio. vedremo allora il bene che abbiamo fatto e quello che non abbiamo fatto; tutto il male che abbiamo fatto, e il premio o il castigo che me-riteremmo in quel momento secondo le nostre opere.

ma vi é qualcosa di specialmente impor-tante: durante l´avvertimento capiremo l´enorme bruttura dei nostri peccati e il contributo degli stessi alla passione di cristo e al male dell´umanitá; cioé, sen-tiremo nel piú profondo della nostra ani-ma il tremendo dolore di aver provocato tanto danno a dio con i nostri peccati; inoltre, si dice che per qualche minuto sentiremo il vuoto di Dio, come se dio si ritirasse dalla nostra vita, e questo é una tortura per l´anima che si sente attratta da dio suo creatore. quest’ ultima sen-sazione sará come una specie di vaccino contro la “pena della dannazione” che soffrono i condannati all´inferno, sen-tendosi fortemente attratti e allo stesso tempo privati di dio, in una disperazione constante ed eterna.

tutto questo coincide con le rivelazioni della San-tissima vergine a Luz Amparo Cuevas nel 1982 (el escorial, Spagna): “vi si dará un avvertimento e ve-drete riflessa la vostra anima come in uno specchio, quello che siete stati durante la vostra esistenza… un astro illuminerá la terra. sembrerá che sia avvol-to da fiamme; durerá venti minuti; si spargerá il pa-nico in ogni luogo… tutti quelli che credono in dio e nella santissima vergine resteranno come in estasi durante quei venti minuti… i giusti non verranno spaventati per niente”.

5. ognuno sentirá in modo distinto l´avvertimen-

to, perché sono diverse le coscienze ed i peccati di ognuno.

6. l´avvertimento verrà usato come mezzo per correggere la coscienza del mondo, illuminerà con la luce di dio le coscienze delle persone, perché le nazioni smettano di offendere Dio e Gli rendano il culto perfetto nell´unica vera reli-gione, l´unica fondata da cristo: la cattolica.

7. conchita dichiaró che il fenomeno cosmico sará “come se due stelle cozzassero tra loro”, cioé, non contro la terra. aggiunse che é anche una specie di catastrofe che ci fará pensare ai morti (infatti preferiremmo essere morti che sotto-porci all´avvertimento).

la veritá é che ció che succede nel vicino universo puó avere conseguenze catastrofiche per la terra. Il nostro pianeta non é una roccia dal centro fino alla superficie, è formata da ¾ da acqua. Ci sono strati di diverse densitá: una debole crosta, il manto e un nucleo sottoposto ad altissime pressioni e tempe-rature (circa 7.000 gradi). quando la luna si allinea con il sole e la terra si producono altissime maree. basta pensare che la presenza di astri di un certo volume vicino alla terra, con le forze gravitazionali che possiedono, possono spostare la crosta terrestre e produrre seri disagi ai suoi abitanti.

in internet si é parlato anche della possibilitá che un pianeta-stella nana o una cometa incrocino il sistema solare e si avvicinino pericolosamente alla terra.

che un astro possa essere protagonista dell´avver-timento é evidente; e che per farlo debba avvicinar-si alla terra, anche. dovremo quindi essere attenti agli avvenimenti del nostro pianeta e a ció che suc-cede sulla sua superficie. Ma soprattutto, vigilanti affinché la Grazia, l´Amore e la Pace di Dio abitino nelle nostre anime in ogni momento: se rimania-mo in sintonía con dio e amiamo i nostri fratelli, non abbiamo nulla da temere.

Sembra anche logico che questi avvenimenti di carattere escatologico abbiano il suo eco nella Sa-cra Scrittura, soprattutto nell´ultimo libro, l´apoca-lisse, capitolo 6:

“Quando l’agnello aprì il sesto sigillo, vidi che vi fu un violento terremoto. Il sole divenne nero come sacco di crine, la luna diventò tutta simile al sangue, le stelle

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del cielo si abbatterono sopra la terra, come quando un fico, sbattuto dalla bufera, lascia cadere i fichi im-maturi. Il cielo si ritirò come un volume che si arrotola e tutti i monti e le isole furono smossi dal loro posto. allora i re della terra e i grandi, i capitani, i ricchi e i po-tenti, e infine ogni uomo, schiavo o libero, si nascosero tutti nelle caverne e fra le rupi dei monti; e dicevano ai monti e alle rupi: cadete sopra di noi e nasconde-teci dalla faccia di colui che siede sul trono e dall’ira dell’agnello, perché è venuto il gran giorno della loro ira, e chi vi può resistere?” (ap 6:12-17).

leggiamo nel diario di Santa Faustina Kowalska:

“prima di venire come giusto giudice, vengo prima come re di misericordia. prima della venuta del gior-no della giustizia, ci sarà un segno nel cielo dato agli uomini. Ogni luce sarà spenta nel Cielo e sulla terra. allora apparirà dal cielo il segno della croce. da ciascuna delle piaghe delle mie mani e dei miei piedi, usciranno delle luci che rischiareranno la terra per un tempo…”

che momento tanto trascendente! il cielo annun-cia la Gloria di dio! la luce della croce è converti-ta nell’unica luce del mondo! Sapranno i peccatori dare una buona virata alla loro vita per lasciare che cristo li salvi?

i terremoti, i tsunami distruggeranno strade e ferro-vie, smantelleranno ponti e tunnel, si formeranno screpolature negli aereoporti, tagli del flusso elet-trico e delle comunicazioni telefoniche… tutto ció provocherà mancanza di alimenti e combustibile e, come prima conseguenza, la fame e la necessitá di praticare la caritá condividendo quello che si ha, di vivere la povertá dello spirito sapendo che il dena-ro non servirá affatto in tali circostanze.

tutto questo panorama puó durare settimane o mesi; ed é cosa santa e buona che accada perché cosí, con questa “penitenza” necessaria dopo aver visto la mostruositá dei nostri peccati, il nostro corpo e la nostra anima cercheranno rifugio in Dio e potremo abituarci a portare la croce seguendo Gesú per salvarci. dio nostro padre ci conosce bene e sa che se solo ci pentessimo durante i minuti che dura l´avvertimento, dopo pochi giorni o settimane ricominceremmo ad offenderlo. Per questo saran-no convenienti e necessarie queste calamitá.

l´avvertimento, nel suo complesso, sará quindi una

purificazione che ci fará convertire veramente e ci porrà nella migliore disposizione per ricevere ed assimilare le Grazie del Grande miracolo.

potrebbe succedere che, dopo l´avvertimento o il miracolo, si compia la profezia che fu detta in confidenza da Conchita al suo confessore il Padre Lucio Rodrigo. la bambina disse a questo grande teologo che il papa sarebbe andato in terra Santa, a fatima e a Garabandal. nei due primi luoghi i papi si sono già recati. manca Garabandal.

molte persone si convertiranno dopo l´avvertimen-to. un evento del genere avrebbe una grande trascendenza, soprattutto se sarà accompagnato dal miracolo che accadrà qualche mese dopo.

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oltre all´avvertimento, la vergine promise a Garabandal un Grande miracolo per il mondo, che avverrà dopo l´avvertimen-to e come conferma che questo viene da dio. conchita disse:

“siccome il castigo é molto, molto grande, perchè è così che lo meritiamo, il miracolo sará anche immensamente grande, per-chè il mondo ne ha bisogno. la vergine mi ha detto la data del miracolo e in cosa consiste, e otto giorni prima devo dir-lo alla gente affinchè venga a garabandal. il Papa lo vedrá da qualunque luogo si trovi. I malati che assisterano ad esso gua-riranno, i peccatori si convertiranno e non ci saranno dubbi per chi vede questo grande miracolo che dio nostro signore, per intercessione della vergine, ne è l’autore. e adesso restiamo tutti ad aspettare questo gran giorno del miracolo per vedere se il mondo cambia, così il castigo non verrà”.

il

mirAcolo

Gli aspetti principali che hanno detto le bambine sul miracolo sono:

1. Sará annunciato al mondo otto giorni prima dalla veggente Conchita González.

2. avverrá un giovedí, alle 20.30 ore, secondo orario spagnolo.

3. Tra i giorni 8 e il 16 dei mesi di marzo, aprile o maggio.

4. quel giorno non sará festa della vergine.

5. coinciderá con la festa di un Santo martire in relazione con l´Eucarestia.

6. Coinciderá anche con un evento molto importante per la chiesa e per il mondo, al quale conchi-ta non ha mai assistito.

7. Sará il miracolo più grande fatto da Gesú cristo per il mondo dopo la Sua resurrezione.

8. il miracolo sará visible nel villaggio di Garabandal e sulle montagne circostanti. potrá essere foto-grafato, filmato ma non palpato (non si potrá toccare con le mani).

9. I malati presenti a Garabandal quel giorno guariranno, e gli increduli si convertiranno.

10. non sará necesario che le veggenti siano presenti a Garabandal.

11. Il Papa e San Padre Pio vedranno il Miracolo da qualunque luogo si trovino

12. il giorno dopo al miracolo, il corpo del defunto Padre Luis Maria Andreu sará trovato incorrotto.

13. É come un´ultimo grande aiuto prima della Purificazione Universale o Castigo che Dio manderá al mondo se non cambia dopo questi segni. la missione della Santissima vergine a Garabandal é stata quella di far sì che il mondo si converta per evitare il castigo e per salvarsi.

14. Dopo il Miracolo, se il mondo non si converte Dio manderá un grande Castigo su tutta l´umanitá.

Si é anche detto che prima dell´evento qualcosa sará avvenuto che fará si che assista poca gente quel giorno, forse una guerra o disordini gravissimi che renderebbero impossibile arrivare a Garaban-dal. dio dirá.

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Quelli che avranno rifiutato la Misericordia divina durante l´avvertimento e il miracolo rimarranno segnati con il marchio 666 e si de-dicheranno a perseguitare gli eletti di dio.

Gli eletti degli ultimi tempi dovranno, quindi, essere provati come l´argento (Sal 66,10); la loro fede sará provata con tribolazioni e ten-tazioni, con persecuzioni, come l´oro nel fuoco del crogiolo (1 pie 1,5-8; mal 3,1-3; zac 13,9). ma “chi persevererà sino alla fine sarà salvato.” (mt 10,22).

ni, che non é l´ultima, perchè l’ultima sará quella del Giudizio finale (la terza).

il Patriarca Enoc ed il Profeta Elia, dopo es-sere stati rapiti ed essere scomparsi, sono destinati alla missione degli ultimi tem-pi. questo si capisce dalla Sacra Scrittura: “enoc piacque al signore e fu rapito, esem-pio istruttivo per tutte le generazioni.” (Sir 44,16). “fosti assunto (elia) in un turbine di fuoco su un carro di cavalli di fuoco, designato a rimproverare i tempi futuri per placare l’ira prima che divampi, per ricondurre il cuore dei padri verso i figli e ristabilire le tribù di gia-cobbe.” (Sir 48,9-10).

queste parole ci parlano di una missione che Enoc ed Elia devono compiere in un periodo posteriore alla loro scomparsa dalla terra. per compierla necessariamente dovranno tornare come testimoni (ap 11,3) del vero dio, e rivestiti della Sua onnipotenza:

“ma farò in modo che i miei due testimoni, vestiti di sacco, compiano la loro missione di profeti per milleduecentosessanta giorni. Questi sono i due olivi e le due lampade che stanno davanti al signore della terra. se qual-

lA

persecuzione

GLI ELETTIAVRANNOUN AIUTO SPECIALE

il “resto di israele”, gli eletti, e quelli che si sa-ranno mantenuti fedeli, saranno aiutati in modo straordinario, perché straordinari saranno i ne-mici e le tentazioni: arriveranno in loro aiuto i “due testimoni” (ap 11,3) che sono Enoc ed Elia, e l´Arcangelo San Michele. lo dice la Sacra Scrittura:

• Manifestazione del profeta Elia e del Patriarca EnocMalachia 3, 1-3: “ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il signore, che voi cercate; l’angelo dell’alleanza, che voi sospirate, ecco viene, dice il signore de-gli eserciti. chi sopporterà il giorno della sua venuta? … siederà per fondere e purificare; purificherà i figli di levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al signore un’oblazione secondo giustizia.”

l´identitá del meSSaGGero é svelata dallo stesso profeta un po´ piú avanti: “ecco, io in-vierò il profeta Elia prima che giunga il gior-no grande e terribile del Signore” (mal 3,23); cioè, prima del castigo.

le parole del vangelo di San luca (lc 1,17) sono indirizzate da San Gabriele alla figura di San Giovanni battista nella prima venuta del Signore, ma sono anche valide per la se-conda Venuta di Cristo, alla fine degli Ultimi tempi, dopo il castigo o Giudizio delle nazio-

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cuno pensasse di far loro del male, uscirà dalla loro bocca un fuoco che divorerà i loro nemici. così deve perire chiunque pensi di far loro del male. essi hanno il potere di chiudere il cielo, per-ché non cada pioggia nei giorni del loro ministe-ro profetico. essi hanno anche potere di cambiar l’acqua in sangue e di colpire la terra con ogni sor-ta di flagelli tutte le volte che lo vorranno.” (ap 11,3-6).

bisogna dire che i demoni non accetteranno le conversioni che avverranno a motivo dell´av-vertimento e del miracolo e cercheranno di per-vertire, anche con la forza, quelli che vogliono salvarsi. enoc li aiuterá a non cedere al demo-nio, incoraggiandoli a praticare penitenze… elia cercherá di aumentare l´amore nelle famiglie. Tanto Enoc come Elia si presenteranno con abi-to penitenziale: vestiti di sacco. entrambi, con il potere di dio, difenderanno gli eletti come mosé fece con gli israeliti prima della capar-bietá del faraone, che fu castigato con dieci pia-ghe.

Si dice che la loro missione durerá mille duecen-to sessanta giorni (quasi 3 anni e mezzo). Sareb-be logico pensare che saranno i tempi piú difficili della persecuzione, quando il potere dell´ anti-cristo e del falso papa sarà al suo culmine.

• Manifestazione di San Michele“or in quel tempo sorgerà michele, il gran prin-cipe, che vigila sui figli del tuo popolo. Vi sarà un tempo di angoscia, come non c’era mai stato dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo; in quel tempo sarà salvato il tuo popolo, chiunque si tro-verà scritto nel libro.” (dan 12,1).

• Marchio degli eletti dagli Angeli. Sará prima del castigo. ci dice l´apocalisse: “vidi poi un altro angelo che saliva dall’oriente e aveva il sigillo del dio vivente. e gridò a gran voce ai quattro angeli ai quali era stato concesso il po-tere di devastare la terra e il mare: “non de-vastate né la terra, né il mare, né le piante, finché non abbiamo impresso il sigillo del nostro Dio sulla fronte dei suoi servi”. poi udii il numero di coloro che furon segnati con il sigillo: centoqua-rantaquattromila, segnati da ogni tribù dei figli d’Israele” (ap 7,2-4).

Gli esegeti spiegano che questo numero indica pienezza e che non si deve interpretare letteral-mente; ma ci parla anche del Sigillo di Dio che si stamperá sulla fronte degli eletti, in contrappo-sizione con il Marchio della Bestia che porteran-no i figli delle tenebre.

immagino che é a questo marchio a cui si rife-risca il profeta ezechiele: “passa in mezzo alla città, in mezzo a gerusalemme e segna un tau sulla fronte degli uomini che sospirano e piangono per tutti gli abomini che vi si compiono” (ez 9,4).

personalmente credo che molti eletti saranno stati giá marchiati prima dell´avvertimento, du-rante questi 50 anni in cui stiamo contemplan-do con dolore come si spegne la fede, come si chiudono le chiese per farne cinema, teatri o discoteche.

• La Santissima Vergine Maria coprirá con il Suo manto tutti i suoi figli fedeli. Ella é la Regi-na degli ultimi tempi.

vediamo alcuni punti del “trattato della vera devozione” di San Luigi Maria Grignion di Montfort, 52: “dio ha fatto e formato una sola inimicizia, ma irriconciliabile, che durerà e anzi aumenterà fino alla fine: quella tra maria, sua degna madre, e il diavolo, tra i figli e i servi della santa Vergine, e i figli e i seguaci di lucifero; così che la più terribile nemica del diavolo che dio ab-bia creato è maria, la sua santa madre… fin dal paradiso terrestre…”

nel punto 54 dice: “(…) ma il potere di maria su tutti i diavoli risplenderà particolarmente negli ul-timi tempi, quando satana tenderà insidie al suo calcagno, cioè ai suoi umili schiavi e ai suoi figli poveri che ella susciterà per fargli guerra. saran-no piccoli e poveri agli occhi del mondo, e bassi davanti a tutti come il calcagno, calpestati e per-seguitati come lo è il calcagno rispetto alle altre membra del corpo; ma, in cambio, saranno ricchi della grazia di Dio, che maria distribuirà loro ab-bondantemente; grandi ed elevati in santità da-vanti a dio, superiori a ogni creatura per il loro zelo ardente, e così fortemente sostenuti dall’ aiuto divino, che con l’umiltà del loro calcagno, in unione con maria, schiacceranno la testa del diavolo e faranno trionfare gesù cristo”.

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• L´Anticristo, profetizzato in San paolo: “riguardo alla venuta del signore nostro gesù cristo e alla nostra riunione con lui, di non lasciarvi così facilmente confondere e turba-re, né da pretese ispirazioni, né da parole, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del signore sia imminente. nessuno vi inganni in alcun modo! prima in-fatti dovrà avvenire l’apostasia e dovrà esser rivelato l’uomo iniquo, il figlio della perdizio-ne, colui che si contrappone e s’innalza sopra ogni essere che viene detto dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di dio, ad-ditando se stesso come dio... e ora sapete ciò che impedisce la sua manifestazione, che avverrà nella sua ora. Il mistero dell’iniquità è già in atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo chi finora lo trattiene. solo allora sarà rivelato l’empio e il Signore Gesù lo distrug-gerà con il soffio della sua bocca e lo annien-terà all’apparire della sua venuta, l’iniquo, la cui venuta avverrà nella potenza di satana, con ogni specie di portenti, di segni e prodigi menzogneri, e con ogni sorta di empio ingan-no per quelli che vanno in rovina perché non hanno accolto l’amore della verità per essere salvi. e per questo dio invia loro una potenza d’inganno perché essi credano alla menzogna e così siano condannati tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma hanno accon-sentito all’iniquità. ” (2tes 2,1-11).

“l´uomo iniquo”. in ogni tempo c´é stato sempre qualche pazzo o indemoniato che ha odiato cristo e i cristiani. il primo anticristo fu Nerone. altri furono Napoleone, Stalin, Hitler. in ogni epoca nella quale regnó il male ci fu una personificazione dell´Anticristo.

“figlio della perdizione”. Cosí definisce San paolo l´anticristo, espressione usata nella bibbia solo per Giuda (Gio 17,12). Giuda è prefigurazione dell’Anticristo. Giuda ha con-

tribuito ad uccidere storicamente Gesù. l’an-ticristo cercherà pure di uccidere Gesù, ma in modo diverso. non può più farlo materialmen-te, come ha fatto 2000 anni fa, peró cercherà di ucciderlo spiritualmente nel cuore dei credenti e degli uomini, sostituendosi al vero Gesù, pro-clamandosi dio al posto di Gesù.

“ciò che impedisce la sua manifestazione”. questa parte dell´epistola invita a indagare su chi é il katecon, cioé chi o cosa impedisce la mani-festazione dell´anticristo. Si pensava fosse il Sa-cro romano impero ma piú tardi ci si rese con-to di no. Si pensó al Papato come istituzione e particolarmente a qualche Papa. come pure alla Santa Madre Chiesa guidata dallo Spirito Santo.

“Il mistero dell´iniquità”. È la ribellione con-tro dio che arriverà al suo apice nella grande apostasia e con l´apparizione dell´anticristo. Si chiama “mistero” come opposto a “la sua ma-nifestazione” della frase precedente; perché mentre nel tempo dovuto l´anticristo mostrerá pubblicamente e senza nessun freno tutta la sua influenza, adesso, durante il mistero non si fa notare se non in modo occulto e parziale.

“il signore gesù lo distruggerà con il soffio della sua bocca e lo annienterà all´apparire della sua venuta”. Il soffio della sua bocca significa che lo farà senza nessuno sforzo, cioè la sola mani-festazione della sua divinità e maestà lo annien-terà. la manifestazione di cristo distruggerá l´anticristo come la luce distrugge le tenebre.

“per quelli che vanno in rovina perché non hanno accolto l´amore della veritá…”. “venne ai suoi (israele) ma i suoi non lo ricevettero” dice San Giovanni. non ricevere l´amore alla veritá é ri-fiutare la luce della fede che illumina la ragione e dà la vera dimensione umana davanti al miste-ro dell´amore di dio. non accogliere l´amore per la verità vuol dire non accettare la verità dell´a-more di dio manifestato attraverso Gesú cristo. È rifiutare Lui come Salvatore.

• Un Antipapa. Si é detto a La Salette “roma perderá la fede e si convertirá nella sede dell´ anticristo”, c´é quindi da aspettarsi anche un antipapa che, insieme all’ anticristo, cercherá di annientare la vera chiesa, costruendo una “anti-chiesa”.

PRINCIPALIPERSECUTORI

E LE LORO OPERE

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naturalmente questo non si realizzerá in un batter d’occhio. In questi ultimi cinquant´an-ni si stanno giá ponendo le basi. esistono nu-merosi gruppi che si ribellano al papa, ai dog-mi, alla dottrina tradizionale… e che hanno la sfacciataggine di chiamarsi “chiesa”. Sono piú di cinquant´anni che la vergine a Garabandal de-nunció la corruzione: “cardinali, vescovi e sacer-doti sono molti sulla strada della perdizione…” immagino che la visione a cui si riferisce la Beata Anna Caterina Emmerick del 12-11-1820 sia ques-to momento storico:

“si formó un corpo, una comunitá fuori dal corpo di gesú che é la chiesa: una falsa chiesa senza Re-dentore, in cui il mistero é l´assenza di mistero.

É quando la scienza si é separata dalla fede, quando nasce questa chiesa senza salvatore, le pretese buone opere senza la fede, la comunione degli increduli che ha l´apparenza di virtú; in una parola, la anti-chiesa, il cuo centro é occupato dalla malizia, dall´errore, la bugia, l´ipocrisia, la trascu-ratezza, gli artifici di tutti i demoni dell´epoca”.

“vidi il santo padre in una grande tribolazione e una grande angustia che affliggeva alla chiesa. lo vidi molto circondato di tradimenti (aa.ii.414).

“essi vogliono togliere al pastore il prato che gli é proprio! vogliono imporne un´altro che lascia tutto nelle mani dei nemici! allora, piena di colle-ra, ella (a. caterina), alzava il pugno chiuso dicen-do: “tedeschi furfanti! ascoltate! non ci riuscire-te! Il pastore é su una roccia! voi sacerdoti, non vi muovete! dormite e la fattoria arde da tutti i lati! non fate niente! come piangerete per questo un giorno! (aa.iii.184)

ci sarà l’ instaurazione di un governo mondiale, padrone dell´economia del pianeta, che al ser-vizio dell´anticristo cercherá di incidere il “mar-chio della bestia” per poter commerciare.

L´Anticristo si presenterá come “l´atteso da tut-te le religioni”, il pacificatore universale, l´unico che puó risolvere la crisi economica mondiale che egli stesso sta giá provocando insieme ai suoi seguaci, per giustificare la sua presenza annunciando l´arrivo del “nuovo ordine mon-diale”.

Governerà il mondo per tre anni e mezzo. la

sua superbia vorrà che si creda superiore agli dei (dan 11,37) e non tarderá di rivelarsi come il maggior dittatore della storia, perseguitando soprattutto i cattolici e gli ebrei . il suo “regno” non sará neanche facile e dovrá affrontare nu-merose guerre che vedo riflesse nel capitolo 11 del profeta daniele.

• Marchio della Bestia. lo imporrá l´ anticristo per avere in pugno il controllo del pianeta. nes-suno potrá comprare nè vendere se non si lascia marchiare con il numero della bestia:

“le fu anche concesso di animare la statua della bestia sicché quella statua perfino parlas-se e potesse far mettere a morte tutti coloro che non adorassero la statua della bestia. faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome. ..tal cifra è seicentosessantasei.” (ap 13, 15-18).

evidentemente gli eletti non devono lasciarsi marchiare in nessun modo. Ció significa che non devono vivere secondo le mode del mondo, né devono sottomettersi a dottrine contrarie alla fede cristiana. dio li aiuterá.

• La Grande Apostasia, Abolizione del Santo Sacrificio della Messa, Abominio della Desola-zione… (permettere cerimonie pagane o dia-boliche in templi cattolici; utilizzare questi per cerimonie dedicate a falsi dei). questo sta già succedendo. a fatima una cerimonia induista, nella cattedrale di buenos aires una cerimonia “interreligiosa”, e cosí via in tanti altri luoghi

ma non solo questo, anche le messe sacrileghe, le false messe. tutte anticipazioni della scom-parsa del sacrificio eucaristico.

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“Quando si compiranno queste cose meraviglio-se?”. udii l’uomo vestito di lino, che era sulle ac-que del fiume, il quale, alzate la destra e la sinistra al cielo, giurò per colui che vive in eterno che tutte queste cose si sarebbero compiute fra un tempo, due tempi e la metà di un tempo, quando sareb-be finito colui che dissipa le forze del popolo san-to (simile all´apostasia di cui parla San paolo, e frutto della persecuzione). Io udii bene, ma non compresi, e dissi: “mio signore, quale sarà la fine di queste cose?” egli mi rispose: “và, daniele, queste parole sono nascoste e sigillate fino al tempo della fine (ultimi tempi). molti saranno purificati, resi candidi (con l´avvertimento e la persecuzione), integri, ma gli empi agiranno em-piamente: nessuno degli empi intenderà queste cose, ma i saggi le intenderanno.

ora, dal tempo in cui sarà abolito il sacrificio quo-tidiano (proibizione del Santo Sacrificio della messa) e sarà eretto l’abominio della desolazio-ne, ci saranno milleduecentonovanta giorni. Bea-to chi aspetterà con pazienza e giungerà a mille-trecentotrentacinque giorni. tu, và pure alla tua fine e riposa: ti alzerai per la tua sorte alla fine dei giorni”. (dan 12,6-13).

Gli esegeti credono che il detto di un tempo, due tempi e la metá di un tempo, si riferisca a mezza settimana espressa in anni (quindi tre anni e mezzo) , tempo che duró la profanazione del tempio di Gerusalemme da antioco. Sembra che questo debba essere il simbolo della profa-

nazione dei templi cattolici e dell´abolizione del Sacrificio della Messa negli Ultimi Tempi. Cristo ci avverte.

tuttavia, questi tre anni e mezzo saranno pos-sibilmente abbreviati secondo quanto ha detto il Signore, che si abbrevierebbero in considera-zione ai giusti (mt 24, 22) e, soprattutto, grazie alle preghiere di maria, cosí come ella fece che i tre giorni di Gesú nel seno della morte si ridus-sero a un giorno e mezzo.

“Quando dunque vedrete l’abominio della deso-lazione, di cui parlò il profeta daniele, stare nel luogo santo —chi legge comprenda—, allora quelli che sono in giudea fuggano ai monti, chi si trova sulla terrazza non scenda a prendere la roba di casa, e chi si trova nel campo non torni indietro a prendersi il mantello. guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni. pregate perché la vostra fuga non accada d’inver-no o di sabato. poiché vi sarà allora una tribola-zione grande, quale mai avvenne dall’ inizio del mondo fino a ora, né mai più ci sarà.” (mt 24,15-21).

questo “abominio della desolazione” non suc-cederá repentinamente, prima devono acca-dere alcune cose . molti videro l´inizio dell’abo-minio della desolazione nel 2003 quando nel Santuario di Fatima si celebró un “congresso interreligioso” il cui titolo sembrava una bestem-mia: “il presente dell´uomo-il futuro di dio”. ebbe luogo dal 10 al 12 ottobre. la stampa por-

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“Se io non fossi cattolico – diceva Fulton Sheen nel 1957 – e volessi scoprire quale sia oggi, nel mondo la vera Chiesa, andrei in cerca dell’uni-ca Chiesa che non va d’accordo con il mondo. Andrei in cerca della Chiesa che è odiata dal mondo.Infatti, se oggi nel mondo Cristo è in qualche Chiesa, Egli dev’essere tuttora odiato come e quando viveva sulla terra. Se dunque oggi vuoi trovare Cristo, cerca la Chiesa che non va d’accordo con il mondo … Cerca quella Chiesa che i mondani vogliono dis-truggere in nome di dio come crocifissero Cristo. Cerca quella Chiesa che il mondo rifiuta, come gli uomini rifiutarono di accogliere Cristo”.

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toghese fece eco alla dichiarazione del rettore del Santuario, Mons. Guerra:

“Il futuro di fatima, o dell´adorazione di dio e di sua madre in questo santo santuario, deve passa-re per la creazione di un luogo dove le diverse reli-gioni si possano mescolare. Il dialogo interreligio-so in portogallo e nella chiesa cattolica é ancora in una fase embrionaria, ma il santuario di fatima non é indiferente a questo fatto ed é giá aperto a diventare un luogo di vocazione universalista”.

monsignor Guerra dichiaró anche che il fatto che fatima sia un nome musulmano —quello della figlia di Maometto— indica che il santua-rio dev´essere aperto alla coesistenza di diverse fedi e credi...

ed è applicando questo spirito, che certamente non é quello di pentecoste, che si permise un ri-tuale induista nella Cappella delle Apparizioni. i pellegrini che furono testimoni del fatto, si scan-dalizzarono, ma il rettore del Santuario, mons. Guerra, difese l´uso della basilica mariana per il culto pagano.

in televisione mons. Guerra ripeteva lo slogan ecumenico che le diverse religioni si dovrebbero concentrare su quello che hanno in comune e non quello che le separa. disse anche che tutte le reli-gioni sono buone perché tutte quante conducono a dio. tuttavia, diciamo forte e chiaro che il prin-cipio secondo il quale “tutte le religioni conduco-no a dio” non é altro che uno dei principi fonda-mentali della massoneria come spiegó nel 1964 il massone francese (grado 33) Yves Marsaudon:

TemPI sPrOPOsITaTI e agITaTI? Ha ragione la gente a sen-tirsi commossa e confusa. Ci sono segni da tutte le parti. Gli indicatori dei nostri tempi rivelano una con-tesa tra assoluti.(...) Nostro Signore ha voluto che i suoi seguaci fossero diversi in spirito da quelli che non sono suoi seguaci.Tuttavia, anche se questo è il proposito divino, è vero che disgraziatamente questa linea divi-soria viene spesso cancellata. La mediocrità ed il compromesso caratterizza-no la vita di molti cattolici. Non esiste più il conflitto che, in teoria, dovreb-be caratterizzarci. Stiamo influenzando il mon-do meno di quanto il mondo sta influenzando noi.Da quando è cominciata la amalgama dello spirito cattolico e dello spirito pagano, da quando l´oro si è mescolato con una lega, il tutto dev´essere gettato al crogiolo affinché la scoria e il fondaccio siano consumati dal fuoco.

Monsignor Fulton J. Sheen. “Comunismo e coscienza dell’ occidente”

“si puó dire che l´ecumenismo é il figlio le-gittimo della massoneria… Il nostro frate-llo franklin roosevelt voleva per tutti loro la possibilitá di “adorare dio secondo i pro-pri principi e le proprie convinzioni. Questo é tolleranza ma é anche ecumenismo”.

• Falsi Miracoli per aumentare la confusione. San paolo li chiama “prodi-gi, segni e portenti ingannevoli”. ad essi si riferiscono anche le profezie di La Sa-lette:

“I demoni dell´aria insieme all´anticristo faranno grandi prodigi sulla terra e nell´a-ria, e gli uomini si pervertiranno ancora di

piú. dio si prenderá cura dei suoi servi fedeli e de-gli uomini di buona volontá…”.

Sembra logico, scontato , giusto e necessario, che le nazioni che rifiutano Dio —Fonte della Pace—

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DIMENSIONE ESCATOLOGICA DIMENSIONE ESCATOLOGICA LA TERZAGUERRAMONDIALE

nell´avvertimento e nel miracolo, si vedano avvolte nell’ autodistruzione della guerra. cercando una analogía con fatima, dove la profezia della se-conda guerra mondiale ha un carattere di castigo, si puó pensare che una terza guerra potrebbe essere anch´essa parte del castigo; qualcosa come la parte umana del castigo.

La terza ed ultima guerra mondiale puó avere il suo riflesso nei capitoli 38 e 39 del libro di Ezechiele: l´invasione di Gog e magog. nel testo biblico i nemici di Israele ricevono un Castigo definitivo da parte di Dio attraverso la natura (terremoto, inondazioni, grandini, fuoco e zolfo…).

Gli odi che genera la guerra possono portare i paesi all’ uso dell´armamen-to nucleare.

c´é chi dice che la terza guerra mondiale sia anche parte del terzo Segreto di Fatima non rivelato.

da parte nostra, la miglior cosa che possiamo fare é aumentare le nostre preghiere, e far girare i grani del Rosario con molto affetto e fiducia.

in qualsiasi momento della propria vita, l´uomo deve mettersi al servizio di

fC: Peró dove troveremo la parte che manca? (da ció che fu rivelato del Terzo Segreto di Fatima)Padre Kramer: Abbiamo co-minciato la nostra indagine stu-diando ció che avevano detto quelli che avevano letto il Terzo Segreto. Questo ci ha fornito alcuni indizi molto signifi-cativi. Ad esempio, il defunto padre Malachi Martin lesse il Segreto. Lo venni a sapere da alcuni dei suoi amici piú stretti. Un giorno del 1960, Martin, che allora era segretario perso-nale del Cardinale Bea a Roma, viaggiava in macchina con il Cardinale e con il Papa Giovan-ni XXIII. Cosí, vi erano quattro persone nel veicolo: l´autista, Papa Giovanni, il Cardinale Bea

e Malachi Martin. Non era strano che Malachi si trovasse in tale si-tuazione, perché era il segretario personale del Cardinale Bea ed era anche stato uno stretto colla-boratore di Giovanni XXIII. Durante il viaggio in automobi-le, lo stesso Papa Giovanni, quel giorno del 1960, tese un foglio con su scritto il Segreto a Mala-chi. Era scritto in un solo foglio, non in quattro, come si mostró in Vaticano nel 2000. Malachi les-se il Segreto immediatamente e posteriormente, in molte oc-casioni, parló del Terzo Segreto anche se era sotto giuramento di non divulgare esplicitamente il suo contenuto. Quando qualche persona accennava ad alcuni aspetti del Segreto, lui diceva si o no, se era contenuto nel Segre-to o no.

fC: Ci puó fare un esempio?Padre Kramer: Per esempio, nella sua ultima intervista in diretta negli anni 90, nel pro-gramma Art Bell, davanti a mi-lioni di spettatori Malachi disse che c´é qualcosa di terribilmen-te orribile nel Terzo Segreto, e ammise affermativamente che ci sarà una guerra mondiale e un gran disastro durante il qua-le moriranno molte persone. Ma, aggiunse, c´é anche qual-cosa di piú orripilante nel Se-greto, anche se non disse espli-citamente di cosa si trattasse.

TESTO INTEGRALE DELL´INTER-VISTA CONCESSA A “THE FATIMA CRUSADER” SU http://www.fatima.org/span/cru-sader/cr82/cr82pg11.pdf

InTervIsTa al Padre Paul Kramer studioso e specialista, durante trentacinque anni, degli eventi e circostanze del Terzo Segreto di Fatima.

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DIMENSIONE ESCATOLOGICA

IL NOSTRO ATTEGGIAMENTO:APOSTOLI DEGLIULTIMI TEMPI

IL RAPIMENTODEGLI ELETTI

la parola “rapimento” nel greco origina-le significa “ESSERE RAPITI”. Il rapimento é quel tempo in cui i cristiani fedeli che sono vivi, all´improvviso saranno ritirati da questo mondo per essere con il Signore Gesú cristo.

una frazione di secondo prima del rapimento dei cristiani vivi ci sará la resurrezione di quei cristiani che “sono morti in cristo”. essi saran-no giudicati davanti al tribunale di cristo per essere ricompensati per le loro azioni (2 cor 5,10; 1 cor 3,10-15).

durante sette anni, quelli che restano nella terra saranno sottoposti alla prova piú tremenda della loro vita nel periodo piú fatale di tutta la storia dell´umanitá, il tempo della “grande tribolazione” (mt 24,29). lo stesso Signore scenderá dal cielo con voce imperiosa, al canto di arcangeli e trombe di dio, e i morti in Cristo resusciteranno per primi. poi, quelli che saranno vivi, quelli che saranno rimasti, saranno rapiti insieme a loro nelle nubi per incontrarsi con il Signore nell´aria.

nel nuovo testamento si descrive il rapimento della chiesa in 1 tes 4,15-17: “noi che viviamo e saremo ancora in vita per la venuta del signore, non avremo alcun vantaggio su quelli che sono morti. perché il signore stesso, a un ordine, alla voce dell’arcangelo e al suono della tromba di dio, discenderà dal cielo. e prima risorgeranno i morti in cristo; quindi noi, i vivi, i superstiti, saremo rapiti insieme con loro tra le nuvole, per andare incontro al signore nell’aria, e così saremo sempre con il signore.”

la speranza di ogni cristiano é essere rapiti da cristo per sempre come ci promise nel libro di Giovanni 14-2.3: “nella casa del padre mio vi sono molti posti. se no, ve l’avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io.”

DIMENSIONE ESCATOLOGICA

Dio. negli ultimi tempi sappiamo che la fedeltá a dio ci puó portare anche al martirio, ma non dobbiamo avere alcuna paura: “Beati voi quan-do vi insulteranno, vi perseguiteranno e, menten-do, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. rallegratevi ed esultate, perché gran-de è la vostra ricompensa nei cieli.” (mt 5,11-12).

dobbiamo vivere una vita di preghiera, di peni-tenze, di caritá e apostolato. per farlo, bisogna essere “figli di Maria”, uniti a lei come schiavi del Suo amore, portando lo Scapolare, vincolati a lei per mezzo del Santo rosario, imitando le Sue virtú… dobbiamo essere Anime Eucaristi-che, che non sanno vivere senza il pane vivo che

ogni giorno scende dal cielo per trasformarci. cosí potremo superare le prove che aspettano gli eletti negli ultimi tempi.

anche in questo punto nostro Signore ci ha dato luce e ci invita a non venirgli a mancare. vediamo i testi, nei quali si dice ció che dio aspetta dagli apostoli degli ultimi tempi:

• Apparizioni di La Salette: “Io rivolgo un appello urgente alla terra; Io chiamo i veri imi-

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DIMENSIONE ESCATOLOGICA tatori di cristo fatto uomo, il solo e vero salva-tore degli uomini; Io chiamo i miei figli, i miei veri devoti, quelli che si sono dati a me perché io li conduca dal mio divin figlio, quelli che Io porto, per così dire, nelle mie braccia, quelli che sono vissuti del mio spirito.

infine io chiamo gli Apostoli degli ultimi tem-pi, i discepoli di gesù cristo che sono vissuti nel disprezzo del mondo e di loro stessi, nella po-vertà e nell’umiltà, nel disprezzo e nel silenzio, nella preghiera e nella mortificazione, nella castità e nell’unione con dio, nella sofferenza e sconosciuti al mondo. È tempo che escano e vengano ad illuminare la terra. andate e mos-tratevi come i miei cari figli; io sono con voi e in voi purché la vostra fede sia la luce che vi illumina in questi giorni di disgrazia. che il vos-tro zelo vi renda come gli affamati per la gloria e l’onore di gesù cristo. combattete, figli della luce, voi, piccolo numero che ci vedete, perché ecco il tempo dei tempi, la fine delle fini.”

• San Luigi Maria Grignion di Montfort, maestro spirituale degli apostoli degli ultimi tempi, ci dice nella famosa opera “Trattato della vera devozione”: “(…)ma chi saranno questi servi, schiavi e figli di maria? saranno fuoco ardente, ministri del Signore che spar-geranno dappertutto il fuoco dell’amore di-vino. saranno acute saette (sal 127,4) nella mano della potente maria per colpire i suoi nemici.

saranno figli di levi, ben purificati dal fuoco di grandi tribolazioni e ben uniti a dio, che por-teranno l’oro dell’amore del cuore, l’incenso dell’ orazione nello spirito, e la mina della mortificazione del corpo. saranno ovunque il buon odore di gesù cristo per i poveri e per i piccoli, mentre saranno un odore di morte per i grandi, per i ricchi e orgogliosi mondani.(56)

saranno nubi tonanti e volanti (is 60,8) per l’aria al minimo soffio dello spirito santo, che senza attaccarsi a nulla, né meravigliarsi di nu-lla, né spaventarsi di nulla, spargeranno la pio-ggia della parola di dio e della vita eterna. tuo-neranno contro il peccato, grideranno contro il mondo, colpiranno il demonio e i suoi segua-ci e trafiggeranno da parte a parte, per la vita

o per la morte, con la spada a doppio taglio della parola di dio tutti quelli ai quali saranno mandati da parte dell’altissimo.” (57)

Saranno dei veri apostoli degli ultimi tempi, ai quali il signore dei forti darà la parola e il vigore per operare meraviglie e riportare gloriose spo-glie sui suoi nemici…

tuttavia avranno le ali argentate della colomba, per volare al solo scopo di cercare la gloria di dio e la salvezza delle anime, dove lo spirito santo li chiamerà; e nei luoghi dove avranno predicato, lasceranno dietro di essi unicamente l’oro della carità, che è il compimento di tutta la legge. (58)

Infine dobbiamo sapere che saranno dei veri discepoli di Gesù Cristo, che camminano sulle orme della sua povertà, dell’umiltà, del disprezzo del mondo e della carità, insegnando la via stretta di dio nella pura verità, seguendo il santo Vangelo e non le massime del mondo, senza vivere in ansia né avere soggezione per nessuno, senza risparmia-re, o farsi condizionare, o temere nessun mortale per potente che sia.

avranno nella loro bocca la spada a due tagli della Parola di Dio; sulle loro spalle porteranno lo stendardo della Croce, segnato dal sangue, il crocifisso nella mano destra e la corona del Ro-sario nella sinistra, sul loro cuore i Santi Nomi di Gesù e di Maria, e in tutta la loro condotta si ispireranno alla semplicità e alla mortificazione di gesù cristo.

ecco i grandi uomini che verranno, ma che maria farà sorgere per ordine dell’altissimo… noi dob-biamo tacere, pregare, desiderare e attendere: «Ho sperato, ho sperato nel signore» (59).

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il

cAstigo

EL CIELO A GARABANDAL 33

DIMENSIONE ESCATOLOGICA

di ció si parla giá nel primo messaggio del 18 ot-tobre 1961. e le bambine ebbero una visione di esso durante le Notti delle Grida.

c´é un racconto che fa rabbrividire sulla perse-cuzione e il castigo nelle apparizioni di La Salet-te, ai due pastori, massimino e melania:

“la chiesa sarà eclissata, il mondo sarà nella costerna-zione. ma ecco enoc ed elia riempiti dello spirito di dio; essi predicheranno con la forza di dio e gli uomini di buona volontà crederanno in dio e mol-te anime saranno consolate; essi faranno grandi progressi per virtù dello spirito santo e condan-neranno gli errori diabolici dell’ anticristo. sciagu-ra agli abitanti della terra!

vi saranno guerre spaventose e carestie; pesti e malattie contagiose; pioverà una grandine spa-ventosa di animali; tuoni che scuoteranno le città; terremoti che inghiottiranno paesi; si udiranno delle voci nell’aria; gli uomini batteranno la testa contro i muri, chiameranno la morte, da un’altra parte la morte li supplizierà; il sangue scorrerà da ogni parte. chi potrà vivere se dio non diminuirà il tempo della prova? dal sangue, dalle lacrime e dalle preghiere dei giusti dio si lascerà placare; enoc ed elia saranno messi a morte; Roma paga-na sparirà; il fuoco del cielo cadrà e distruggerà tre città; tutto l’universo sarà colpito dal terrore e molti si lasceranno sedurre perché essi non han-no adorato il vero cristo vivente tra loro. È tempo, il sole si oscura; la fede sola vivrà.

le stagioni saranno cambiate, la terra non pro-durrà che frutti cattivi, gli astri perderanno i loro movimenti regolari, la luna non rifletterà che una debole luce rossastra; l’acqua e il fuoco daranno al globo terrestre dei movimenti convulsi e degli orribili terremoti che inghiottiranno delle mon-tagne, delle città. Roma perderà la fede e diven-terà la sede dell’Anticristo.

ecco il tempo, l’abisso si apre. ecco il re delle tenebre. ecco la bestia con i suoi sudditi, sedicente salvatore del mondo. egli si alzerà con orgoglio nell’aria per an-dare fino al cielo; egli sarà soffocato dal respiro di San Michele Arcangelo. egli cadrà e la terra che da tre giorni sarà in continue evoluzioni, aprirà il suo seno pieno di fuoco; egli sarà sprofondato per sempre con tutti i suoi nei baratri eterni dell’inferno. allora l’ac-qua e il fuoco purificheranno la terra e consumeran-no tutte le opere dell’orgoglio degli uomini e tutto sarà rinnovato: dio sarà servito e glorificato”.

il Grande castigo profetizzato dalle bambine a Ga-rabandal, perchè la coppa stava traboccando, ha una solida base nella Sacra Scrittura. ricordiamo il testo citato: “ecco, io invierò il profeta elia prima che giunga il giorno grande e terribile del signore” (mal 3,23).

il giorno grande e terribile del Signore, gli esege-ti nacar e colunga lo intendono come “giorno del Giudizio divino, che non vuol dire che sia il Giudi-zio ultimo”. É il giorno del Castigo annunciato in zaccaria (13,8) e a Garabandal. per questo, alcuni chiamano anche il castigo il “Giudizio delle nazio-ni” o, meglio ancora, la conseguenza del Giudizio delle nazioni.

Dio é Misericordia e Giustizia. Non si puó rifiutare la prima ed evitare la seconda. abbiamo giá detto nel parlare degli ultimi tempi che l´attuale aposta-sia delle nazioni le pone nelle stesse circostanze di quell´israele del primo venerdí Santo. e anche cristo potrebbe ripetere le stesse parole del giu-dizio Purificatore —Giudizio delle nazioni gentili— di cui si libererá solo una parte. dice San paolo: “e quanto a Israele, Isaia esclama: se anche il numero dei figli d’israele fosse come la sabbia del mare, sarà salvato solo il resto; perché con pienezza e rapidità il signore compirà la sua parola sopra la terra. e ancora secondo ciò che predisse Isaia: se il signore degli eser-citi non ci avesse lasciato una discendenza, saremmo divenuti come sodoma e resi simili a gomorra.” (rom 9,27-29).

Non é la prima volta che Dio risparmia una por-zione del suo popolo: elia in preghiera si rivolge pieno di mortificazione al Signore: “signore, hanno ucciso i tuoi profeti, hanno rovesciato i tuoi altari e io sono rimasto solo e ora vogliono la mia vita. cosa gli risponde però la voce divina? mi sono riservato set-

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DIMENSIONE ESCATOLOGICA temila uomini, quelli che non hanno piegato il ginoc-chio davanti a Baal” (rom 11,3-5).

anche quel pomeriggio di venerdí Santo c´erano ebrei che soffrivano e donne piangenti sul Calvario. appartenevano al resto del collegio apostolico, con la loro regina per guida, e tutti gli ebrei che ac-cettarono il vangelo. San paolo si include con gioia in tale resto (rom 11,1).

al Gran Castigo della Fine dei Tempi sembrano rife-rirsi queste cite bibliche:

• Sal 104,35: “scompaiano i peccatori dalla terra e più non esistano gli empi”.

• Sal 101,8: “sterminerò ogni mattino tutti gli empi del paese, per estirpare dalla città del signore quanti operano il male”.

• Sofonia 3, 1-12. il primo versetto parla della cattiveria degli ultimi tempi; il secondo e il ter-zo mostrano il proposito divino di castigare per purificare tutta la terra; nel quarto si parla del resto che camminerá nella veritá e nel bene. commenteremo direttamente il testo fra pa-rentesi.

“guai alla città ribelle e contaminata, alla città prepotente! (il mondo occidentale pieno di vizi, sfruttatore dei paesi poveri, e il mondo comu-nista). non ha ascoltato la voce, non ha accettato la correzione (dalla chiesa), non ha confidato nel signore (apostasia), non si é rivolta al suo dio. I suoi capi in mezzo ad essa sono leoni ruggenti, i suoi giudici sono lupi della sera, che non hanno rosicchiato dal mattino… I suoi sacerdoti profa-nano le cose sacre, violano la legge…

… quando mi leverò per accusare, perchè ho de-cretato di adunare le genti, di convocare i regni, per riversare su di essi la mia collera (Giustizia di-vina).

allora io darò ai popoli un labbro puro perchè invochino tutti il nome del signore e lo servano tutti sotto lo stesso giogo.

… farò restare in mezzo a te un popolo umile e povero; confiderà nel nome del signore il resto d’Israele. non commetteranno più iniquità e non proferiranno menzogna.” a questo testo (2 pie 3,6-7) si riferisce il biblista P. Benjamín Martín Sánchez, come segno del Giudizio delle nazio-

ni: “e che per queste stesse cause il mondo di allora, sommerso dall’acqua, perì. ora, i cieli e la terra attuali sono conservati dalla medesima pa-rola, riservati al fuoco per il giorno del giudizio e della rovina degli empi.”

la parola di dio dice anche quale parte dell´u-manitá castigherà in termini quantitativi:

• Isaia 24, 4-6: “È in lutto, languisce la terra; è squallido, languisce il mondo, il cielo con la terra perisce. la terra è stata profanata dai suoi abi-tanti, perché hanno trasgredito le leggi, hanno disobbedito al decreto, hanno infranto l’alleanza eterna. per questo la maledizione divora la terra, i suoi abitanti ne scontano la pena; per questo sono bruciati gli abitanti della terra e sono rimasti solo pochi uomini.” vediamo.

“Hanno trasgredito le leggi”: cristo era venuto a stabilire il diritto tra le nazioni; ma esse lo ri-fiutano oggi per regolarsi coi propri diritti uma-ni impostati ad adorare l´uomo invece che dio. cosí il diritto umano dichiara legale l´aborto, il divorzio, le unioni omosessuali...

“Hanno infranto l´alleanza eterna”: Rifiutarono i dieci comandamenti… apostasia.

“La maledizione”: tanti mali, malattie, catastrofi…

“Sono bruciati gli abitanti della terra”: con il castigo.

“Sono rimasti solo pochi uomini”: un resto, un terzo (zac 13, 8-9).

• Zaccaria 13, 8-9: “In tutto il paese, —oracolo del signore— due terzi saranno sterminati e pe-riranno; un terzo sarà conservato. farò passare questo terzo per il fuoco e lo purificherò come si purifica l’argento; lo proverò come si prova l’oro. Invocherà il mio nome e io l’ascolterò”.

Si compie la seconda parte di questa profezia: il resto (il terzo) é provato e crogiolato nel pe-riodo degli ultimi tempi, prima che il castigo faccia sparire i 2/3. tutti vogliamo appartenere a questo resto, a questo terzo; peró per farlo dobbiamo essere provati. chi non supera la pro-va, é chiaro che passerá a far parte dei 2/3.

Lo produrrà un astro. “Il terzo angelo suonò la tromba e cadde dal cielo una grande stella, ardente come una torcia, e colpì un terzo dei fiumi e le sor-

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il regno di dio

sullA terrAdopo il castigo avverrá la Seconda venuta di cristo —alcuni esegeti la chiamano Venuta Interme-dia— e si stabilirà il regno di dio sulla terra. Si compie quello che tante volte abbiamo desiderato nel pregare il padrenostro: “sia fatta la tua volontá come in cielo cosí in terra”.

un terzo dell´umanitá che sarà sopravvissuto al castigo, compirá la volontá di dio come agli inizi della creazione, quando la natura era al servizio dell´uomo, quando l´uomo amava dio. Si realizzerà la profezia di isaia:

“la sua parola sarà una verga che percuoterà il violento; con il soffio delle sue labbra ucciderà l’empio. fascia dei suoi lombi sarà la giustizia, cintura dei suoi fianchi la fedeltà. il lupo dimorerà insieme con l’agnello, la pantera si sdraierà accanto al capretto; il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un fan-ciullo li guiderà. la vacca e l’orsa pascoleranno insieme; si sdraieranno insieme i loro piccoli. Il leone si ciberà di paglia, come il bue. Il lattante si trastullerà sulla buca dell’aspide; il bambino metterà la mano nel covo di serpenti velenosi.

non agiranno più iniquamente né saccheggeranno in tutto il mio santo monte, perché la saggezza del signore riempirà il paese come le acque ricoprono il mare” (is 11, 4-9).

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DIMENSIONE ESCATOLOGICA genti delle acque. la stella si chiama Assenzio” (ap 8, 10-11). Sará una cometa che cozza con la terra? le conseguenze: terremoti, tsunami …

rivelazioni di altre apparizioni, come quelle di Pra-do Nuevo nell´Escorial (Spagna) svelano che ci sa-ranno tre giorni di tenebre durante il Castigo, in cui solo le candele benedette faranno luce; chiaro che se la propia anima non si troverá accesa dalla Grazia di dio, logicamente nemmeno le candele si potranno accendere in quella casa.

i tre giorni di tenebre, per quelli che amano dio sa-ranno simbolo dei tre giorni di Cristo nel sepolcro prima di resuscitare. Saranno protetti, dentro le loro case. non devono smettere di pregare: il rosa-rio, ad esempio, il Santo trisagio (corona alla San-tissima Trinitá)… bisogna chiudere porte e finestre, perché il vento trasporterá gas velenosi: bisogna

poi evitare il peccato di curiositá (non guardare dalle finestre per vedere l´ira di Dio). Ricordiamo la sposa di lot.

i giorni di tenebre sono anche simbolo del peccato, che inonda la terra ed occulta la luce della Grazia.

Si é detto che in quei giorni i demoni imiteranno voci umane di famigliari per farsi aprire le porte e poter cosí distruggere i suoi abitanti. in quell´am-biente di oscuritá, di terremoto e di pioggia di fuo-co, saranno sterminati tutti gli operatori di iniquitá. i demoni prenderanno tutti quelli che hanno com-battuto la chiesa, quelli che hanno preferito il pec-cato alla Grazia…

la terra rimarrá piena di cadaveri, perché spariran-no, come abbiamo detto, i due terzi dell´umanitá.

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I fatti di Garabandal

una ricapitolazione realizzata da P. José Ramón García de la Riva

1961GIUGNO, 18. Prima apparizione dell´Arcange-lo San Michele, a qualche passo dal melo dell´orto del signor maestro, davanti alle quattro bambine nella Calleja: “Mi apparve una figura molto bella, con molti bagliori che non mi facevano per niente male agli occhi” scrive Conchita nel suo diario.

19 giugno. Locuzione dell´Angelo: “Non preoc-cupatevi, perchè mi vedrete ancora”.

20 giugno. Le quattro bambine vanno alla Calleja e pregano il Rosario in ginocchio. All´alzarsi per dirigersi verso la Chiesa vedono “una luce molto splendente che ci circondava tutte e quattro.”

21 giugno. Apparizione dell´Angelo. Le bambi-ne gli chiedono chi é e perché é venuto, ma Lui non responde. La gente che era presente all´estasi resta molto impressionata “perché non si era mai visto né sentito una cosa del genere nel paese”.

22 giugno. Alle 8.30 di sera vanno alla Calleja. Assiste il parroco. Dopo il Rosario, appare loro l´Angelo.

23 giugno. Alle 8.45 di sera appare l´Angelo. Molta gente è presente all´estasi, tanti erano arri-vati da altri paesi vicini. Al termine, il parroco porta le bambine in sacrestia e le interroga sepa-ratamente. Tutto coincide nelle loro descrizioni, per cui la gente pensa che “fino adesso, tutto sem-bra di Dio perché le testimonianze coincidono tutte e quattro.”

24 giugno. Le bambine vanno, accompagnate da molta gente, a pregare il Rosario alla Calleja. Os-servano una scritta ai piedi dell´Angelo che co-minciava con: “É NECESSARIO CHE…” e sotto vi erano dei numeri romani. Le bambine non os-servano bene e non ricordano altro.

25 giugno. Siccome vi é molta gente, quelli del paese hanno preparato un quadrato con dei tron-chi e delle corde per proteggere le bambine. Men-tre Conchita è in estasi il medico del paese la alza e la lascia cadere ...“da un´altezza di un metro piú o meno ed al cadere le mie ginocchia suonarono come se fosse uno scheletro”. Le gambe delle bam-bine sono tutte con delle piccole ferite e mostrano graffi di unghie… “ma non sentivamo male, solo che erano segnate”.

28 giugno. Apparizione dell´Angelo dopo aver pregato, dalle nove alle dieci di sera: “Ci sembrava fosse durata piú o meno un minuto.”

30 giugno. Il Sacro Cuore di Gesú appare a Ja-cinta. Gesù vestito di bianco, porta una specie di stola rossa. Dal Cuore emanano raggi bianchi ed oro. Con la mano sinistra segnala il Suo Cuore mentre con la destra chiama Jacinta. Lo sguardo di Gesú impressiona la bambina.

LUGLIO, 1. Apparizione dell´Angelo, alle 19.30. Porta la scritta che aveva portato il giorno 24. Le bambine non sanno cosa significhi. Dice loro che il giorno dopo apparirá la Vergine sotto il titolo della Madonna del Carmelo. “Restó due ore e ci sembrarono due secondi”. Conchita descrive cosí l´Angelo: “Aveva un vestito azzurro ampio, senza cintura, le ali rosa chiaro abbastanza grandi,… il

CRONOLOGIA

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suo volto non era né lungo né rotondo, gli occhi neri e il volto di color del grano,… non gli si vedevano i piedi”.

2 luglio, domenica. Prima apparizione della Santissima Vergine con il titolo di Nostra Signo-ra del Carmelo, alle sei del pomeriggio: “Con lei vi erano due Angeli ai lati. Uno era San Michele… si sarebbero detti due gemelli”. Al fianco destro dell´Angelo, all´altezza della Vergine, le bambine vedono un occhio molto grande, l´Occhio di Dio. Le bambine pregano il Rosario sotto la guida della Vergine: “Lei lo recitava con noi per insegnarci a recitarlo bene”. Nella sacrestia, il sacerdote Don Francisco Odriozola interroga le bambine.

3 luglio. Dalle 19.30 alle 20 la Santissima Vergi-ne appare con il Bambino in braccio. Precedente-mente avevano spiegato il fatto delle “chiamate”. Alcune persone che non credevano propongono a don Valentin di separare le bambine per vedere se era vero che le estasi erano contemporanee. Cosí fa, ed esse si presentano nello stesso momento al Quadrato per il loro appuntamento con la Vergi-ne. Per giocare con il Bambino Gesú, le veggenti prendono dei sassolini, peró Mari Cruz gli pro-mette delle caramelle se fosse andato con loro a casa. Il Bambino sorride ma non dice nulla. Le bambine porgono alla Vergine molti oggetti da baciare.

4 luglio. Si prega il Rosario in chiesa, che è pie-na di gente. All’´altare si trovano dodici sacerdoti. Da lí le bambine corrono al Quadrato dopo aver ricevuto la seconda chiamata. Appare la Vergine e spiega loro il contenuto della scritta ai piedi di San Michele. E’ il primo Messaggio che avrebbero dovuto rivelare il 18 ottobre.

11 luglio. Arrivano a Garabandal i dottori Mo-rales e Piñal. Il primo si fa passare per carmeli-tano e dice alle bambine che non avrebbero piú visto l´Angelo perché lui le avrebbe fatte uscire dalla suggestione; peró, all´ora della visione, le bambine gli passano davanti in estasi.

22 luglio. Le bambine si recano in estasi nei di-versi posti in cui le guida l’ apparizione. Le appa-rizioni non saranno piú in uno stesso posto.

CRONOLOGIA 23 luglio. L´apparizione avviene ai Pini. Da quel giorno le bambine dicono che “i martedí ai Pini”.

25 luglio. Apparizione dell´apostolo Giacomo, verso mezzanotte, nel cielo durante dieci minuti. Il parroco don Valentin si trova tra i testimoni.

26 luglio. C´é un´apparizione alla mattina e un´altra al pomeriggio. Al paese sono arrivati cir-ca 600 pellegrini, tra cui sette sacerdoti e un do-menicano di Cordoba (Spagna). Alla sera la appa-rizione comincia verso le 9 e dura piú di un´ora. Le bambine raccontano alla Vergine fatti del pae-se e cose personali, come il fatto che Conchita era stata sgridata da Don Valentín perchè porta i ca-pelli sciolti. La bambina chiede permesso alla Ver-gine per andare a Santander, perché quelli della Commissione volevano che andasse lí per vedere se separandola dalle sue amiche, avrebbe smesso di avere le estasi. La Vergine non dice nulla e la madre di Conchita, interpretando che non glielo proibiva, organizza il viaggio per il giorno dopo. Alle veggenti, la Santisima Vergine lascia prende-re il Bambino Gesú con le loro mani.

27 luglio. Estasi di Conchita a Santander, da-vanti alla Chiesa della Consolazione. Deve inter-venire la polizia perché si é interrotto il traffico. Alla stessa ora le altre bambine entrano in estasi ai Pini e sanno, dalla Vergine, quello che succede a Conchita a Santander. Finita l´estasi, portano Conchita nella sacrestia della Chiesa e i mem-bri della Commissione le chiedono se é matta e perché inganna il mondo in quel modo. Il dottor Piñal cerca inutilmente di ipnotizzarla.

28 luglio. A Santander il dottor Morales ed altri medici riconoscono che Conchita é sana, ma cre-dono che le apparizioni siano un sogno; decidono che la bambina resti a Santander per farla distrarre e farle dimenticare le apparizioni.

A Garabandal, il sacerdote Don Manuel Antón intervista Loli (é possibile che sia stato il giorno 30) e riesce a convincerla che possiede l´autori-tá perché lei gli racconti tutto e che é volontá di Dio che gli racconti perfino quello che per lei é un segreto. Quando la bambina cerca di obbedire dalla sua bocca esce una miscela di suoni e tarta-

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gliamenti e finisce col dire: “Vede? La Vergine non voleva che io dicessi quelle cose”.

29 luglio. A Santander, le nipoti e una sorella del padre Odriozola portano Conchita tutti i gior-ni alle giostre e alla spiaggia e la bambina non ha apparizioni della Vergine; ma le sue compagne sí.

Arrivano a Garabandal i sacerdoti gesuiti e fratelli Luis Maria e Ramón Maria Andreu.

30 luglio. Le bambine chiedono alla Vergine di fare un Miracolo affinché tutti credano e le pro-pongono un piccolo miracolo: “Anche se é un mi-racolino piccolino, come quello che vogliamo”; poi raccontano che la Vergine diventa seria quando le chiedono un Miracolo. E possiamo capirlo: con tutti quelli che succedevano ogni giorno!

31 luglio. Per la prima volta si vedono le bambi-ne camminare in ginocchio durante l´estasi, sen-za cambiare di posizioni né alzarsi dal suolo. Loli ha dei dondolii, ma senza arrivare a cadere.

AGOSTO, 1. Estasi ai Pini, a tre ore diverse. Per la prima volta si sente pregare le bambine il “Ma-dre di Dio e Madre Nostra”.

3 agosto. Cominciano le marce estatiche. Le bambine camminano per tutto il paese. Conchita torna da Santander. Lí, dopo aver resistito alle mi-nacce del dottor Piñal che non voleva che tornasse al paese, é costretta a firmare una dichiarazione per quelli della Commissione dicendo che lei non vede la Vergine, ma le altre bambine sì e che il Messaggio é vero. Poi si recó dall´Amministrato-re Apostolico della diocesi, Monsignor Doroteo, per ripetere la stessa cosa.

4 agosto. Recitano il Credo ai Pini per la prima volta.

7 agosto. Cominciano le “corse estatiche”.

8 agosto. Si ritrovano a Garabandal e credono che le estasi delle bambine siano di origine so-prannaturale il famoso teólogo domenicano Pa-dre Royo Marín, il gesuita Padre Ramón María Andreu e suo fratello Luis María; per quest´ulti-mo era la seconda e ultima salita: “Oggi é il giorno piú felice della mia vita”.

9 agosto. Morte alle prime ore del mattino del

P. Luis María Andreu. Cominciano le marce esta-tiche a cui sono presenti i Padri sopra menzionati.

15 agosto. Non vi é apparizione a causa dell´at-mosfera di festa e baldoria che regnó nel paese. La Vergine appare alle 4 del mattino del giorno dopo.

16 agosto. Verso le 8 o 9 di sera appare loro la Vergine e subito dopo il defunto Padre Luis Ma-ría Andreu. Le bambine lo ascoltano e conversa-no con lui ma non lo vedono. Il sacerdote dà loro delle commissioni per suo fratello Ramón María e insegna loro parole in francese, inglese e tedesco; le insegna anche a pregare in greco. Suo fratello Ra-món é lí a fianco alle bambine. Padre Royo Marín qualifica il fatto di “vera meraviglia”.

In una lettera Conchita spiega al Padre Ramón María, quello che apprese da suo fratello durante quell´estasi.

17 agosto. All´imbrunire, le bambine ascoltano una voce misteriosa. Le bambine si innervosisco-no e Mari Cruz dice: “Dicci chi sei, perché se no, ce ne andiamo a casa!”. “Mentre sentivamo quella voce, era molto buio e non vedevamo la Vergine; ma poi Ella venne e si rischiaró. E ci disse: “Non spaventatevi”.Alle 9 di sera, dopo il Rosario, trovandosi tutte e quattro in estasi alle porte della Chiesa, Loli e Ja-cinta in ginocchio si elevano dal terreno di circa due metri. Alle 11 di notte finisce tutto.

Quella notte è la prima volta che la Vergine le ba-cia una ad una e poi se ne va . Che delicatezza di madre, dare un bacio alle sue figlioline dopo uno spavento!

18 agosto. Le bambine durante questo giorno vanno a Messa e fanno la comunione, eccetto Mari Cruz che era andata al campo con sua madre.

Alle 11 Conchita è in estasi. Gli appunti di don Valentin assicurano che la bambina cammina a tratti nell´aria. E dicono che camminava elevata a mezzo metro nell´aria, dalla casa di Chon fino a quella di Maximina. Anche Loli, dopo aver cena-to e mentre stava lavando i piatti, esce come una freccia” e comincia una corsa estatica. Dicono che cammina nell´aria dalla casa di Catalina fino

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a quella di Conchita. I ragazzi non possono se-guirla. Si ferma di colpo senza muoversi. Poi esce Jacinta in estasi e dicono che cammina nell´aria fino alla casa di Aniceta.

Don Valentin afferma: “Ho sentito molta gente che ha visto questo fenomeno e dicevano impressionati che Conchita, vicino a casa sua, si elevó quasi mez-zo metro da terra; e lo stesso mentre attraversava il ponte verso la chiesa”. Cominciano quindi le le-vitazioni.

La prima cosa che dice loro la Vergine quando appare é di pregare il Rosario. Ed é la stessa Vergi-ne che lo dirige e loro rispondono.

19 agosto. Anche oggi la prima cosa che dice loro la Vergine é di pregare il Rosario. Le bambine Le chiedono di insegnare loro qualche canzone da cantare a Mari Cruz, che aveva giá avuto l´estasi e se ne era andata a dormire. Da questo giorno cominciano le estasi individuali.

22 agosto. Inizio delle mie visite al paese. Riman-go molto compiaciuto di esserci andato. Dopo il Rosario nella chiesa parrocchiale vi é un´esta-si delle quattro bambine veggenti per il paese e dentro la chiesa. C´erano abbastanza sacerdoti, tra loro cinque dell´Arcipretura di Llanes. C´era anche il gesuita Padre Ramón María Andreu. Nel pomeriggio arrivano alcuni membri della Com-missione Diocesana.

23 agosto. Don Valentín mi incarica della parroc-chia. Nel pomeriggio ricevo dal Vescovato l´inca-rico di chiudere la porta della chiesa alle bambine in estasi. Scrivo una lettera a don Doroteo Fer-nández, Amministratore Apostolico della dioce-si, comunicandogli, a mio umile parere, che bi-sognava cambiare la Commissione.

26 agosto. Prima nota ufficiale del Vescovato di Santander, emessa dall´Amministratore Aposto-lico don Doroteo Fernández: “Abbiamo nominato una Commissione di persone di riconosciuta pru-denza e dottrina, perché ci informassero con ogni garanzia di oggettivitá e competenza sugli even-ti…”. Nessuna delle virtú a cui fa cenno la nota si incarnavano nei membri della Commisione. Per questo la nota diceva: “Niente fino ad oggi permet-

te di affermare che i fatti sono soprannaturali”.

28 agosto. Le bambine cominciano a pregare in estasi il Santo Rosario per il paese.

30 agosto. Vicino alla porta della Chiesa, don Valentín ascolta Conchita in estasi parlare con semplicitá con la Vergine. Il parroco scrive cose come: “Io credevo che tutti i gesuiti fossero buoni”. Poi parló del Vescovo: “Tutti i sacerdoti gli devono obbedire? Non permette che vengano i sacerdoti? E anche io gli devo obbedire? Ma se io non sono prete! Puó comandare a tutti! E ordina anche di chiudere la Chiesa?

Ci sono quattro sacerdoti. Hanno gli occhiali. Don Valentín se li mette solo per leggere. …Fa un Mira-colo per don Valentín, perché creda, perché a volte dice che ha paura che lo inganniamo. Perché non porti il mantello marrone? Come ti chiami? … Lo viene a sapere il signor Vescovo? Che vergogna! E se c´é don Valentin lo scrive in un foglietto! … Se ne sono andati i sacerdoti? Ci sono ancora? (effetti-vamente erano ancora lí). Dà da baciare le meda-glie che porta. La Vergine dice che era Maria peró la doveva chiamare “La Vergine del Carmelo” (dalle note di don Valentín).

31 agosto. Don Valentín chiede a Conchita di domandare a Loli o a Jacinta (che si trovavano in estasi) se la Vergine si trovava in corpo e anima nell´Apparizione. Loli risponde di NO.

Le veggenti giocano con la Santissima Vergine a nascondino.

SETTEMBRE 6. Don Valentín deduce che le bambine avevano visto a volte piangere la Vergi-ne, dal momento che Conchita chiede a Loli se la Vergine rideva o piangeva.

12 settembre. Jacinta, in estasi, porge da baciare il Crocefisso alla gente. Lei stessa va casa per casa facendo una Croce sui letti dei malati. Piú tardi fa il segno della Croce sulle macchine. Le bambi-ne porgono da baciare delle medaglie e la Vergine risponde loro che erano giá state baciate.

14 settembre. La Vergine chiede loro di prega-re il Rosario ai Pini. Salgono Jacinta, Loli e Mari

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Cruz. Le prime due entrano in estasi. Mari Cruz no. Piú tardi, Conchita entra in estasi alle 7.30 di sera alla porta della chiesa. “Come spaventata si alzò puntando i piedi e le spalle, formando quasi un arco con il corpo e diede da baciare alle perso-ne presenti il Crocefisso. Tutto terminò alle 8.30. Poi tornò di nuovo in estasi e portò fuori Loli in braccio. Alle 9 uscì dall´estasi” (dalle note di Don Valentín).

15 settembre. In stato normale, Jacinta, Loli e Mari Cruz pregano il Rosario ai Pini. Alle 5.15 Jacinta e Loli hanno un´apparizione che dura un quarto d´ora. La Vergine sgrida Jacinta per essersi dipinta le unghie e Loli perchè si è messa il rossetto.

17 settembre. Trovandosi in estasi Loli nella sua casa, dopo essersi fatta il segno della croce torna a salire al piano di sopra per allungarsi il vestito; siccome non riesce , cerca di rompere l´orlo per farlo piú lungo.

Anche Conchita ha un’apparizione a casa sua e durante l´estasi vuole togliersi un anello; non riuscendo a farlo, si aiuta con acqua e sapone. Poi dà da baciare il Crocefisso alla gente dalla finestra. Ci sono circa 60 persone. Si ascolta dire alla veg-gente: “Che ci sono due che non lo vogliono bacia-re?” Ed esce fuori con il Crocefisso in mano, cerca tra il pubblico quei due e glielo porge per farglielo baciare.

19 settembre. Arriva don Isidoro, Cappellano Castrense dell´Aviazione, vestito da militare e con il grado di capitano. Mari Loli in estasi sa che è un sacerdote e conosce anche il suo nome.

20 settembre. Alle 8.15 rimane Conchita in esta-si nella sua casa. Ha una gomma da masticare in bocca. Si sente dire: “Che la butti?” La bambina la butta e continua l´estasi chiedendo alla Vergine di guarire due persone malate di sorditá e cecitá.

28 settembre. Jacinta in estasi rimane stesa al suolo, messa a volte in arco, a volte in ginoc-chio. Dà da baciare un Rosario… dà da baciare il Crocefisso a un padre vestito da civile e gli dice: “Che peccato perché lei sta bene vestito di bianco!”

All´uscire dall´estasi chiedono alla bambina chi era quel signore. E lei risponde che era un dome-nicano, che glielo aveva detto la Vergine. Si chia-mava Frate Faustino Verona.

OTTOBRE, 4. La Commissione informa il Ves-covato riconfermando che i fenomeni che succe-dono a San Sebastián di Garabandal “mancano di ogni segno di soprannaturalitá ed hanno una spie-gazione di carattere naturale”.

5 ottobre. Questa notte solo Loli ha un’ appari-zione, alle 11.21 di sera. Le altre bambine se ne erano andate a letto. Rimane in estasi al piano di sopra della sua casa in diverse posizioni. Porge da baciare qualche Rosario… Poi scende distesa per la scala, senza che la sua gonna rimanga in qual-che posizione sconveniente.

10 ottobre. Don Valentín scrive: “Oggi Conchita rimase nella sua cucina sospesa in aria”. E scrive il nome e indirizzo dei presenti. Si trattava di una levitazione a cui io stesso ero presente.

17 ottobre. Piove intensamente a Garabandal e in tutta la provincia di Santander, rendendo im-percorribili le strade e rendendo così più faticosa la salita a Garabandal.

18 ottobre. Si svela il segreto della scritta che le bambine videro ai piedi di San Michele. Quelle parole erano racchiuse nel testo del PRIMO MES-SAGGIO, che oggi viene proclamato davanti a 5.000 persone.

Secondo le istruzioni della Vergine, il Messaggio doveva essere letto dalle bambine nel portico della Chiesa e poi Don Valentin l´avrebbe letto ai Pini alle 10.30 di sera. Eppure, vista l´inclemenza del tempo, la Commissione convince don Valen-tín perché lo leggesse due ore prima. Nemmeno il parroco segue le istruzioni della Vergine e lo leg-ge in silenzio; poi lo porge alle bambine perché esse lo leggano a voce alta. Siccome non si capisce molto bene, lo rilegge un signore.

Scendendo dai Pini, all´arrivare al Quadrato appare loro la Vergine. Dice a Conchita che il Pa-

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dre Ramón María Andreu sta dubitando e le rivela anche ció che pensa di fare. Alla fine, il Padre ri-mane molto consolato.

24 ottobre. SECONDA NOTA UFFICIALE di Monsignor Doroteo Fernández. Il primo punto dice: “Non consta che le menzionate apparizioni, visioni, locuzioni o rivelazioni possano, fino ad ora, presentarsi come vere e autentiche, né essere tenute in conto con fondamento serio”.

1962GENNAIO, 27. Alle 6.30 del pomeriggio Mari Cruz e Loli vanno al Quadrato ed entrano in estasi. In quello stato si dirigono alla Chiesa, a casa di Mari Cruz, di Conchita… dando da baciare un Crocefisso. Alla stessa ora Conchita entra in esta-si a casa sua e presenta alla Visione le medaglie ed i Rosari che le avevano consegnato; dopo essere stati baciati li restituisce, senza sbagliarsi, ai loro proprietari. Rimane in estasi fino alle 8.20 di sera.

Mari Loli ha un´altra apparizione dalle 2 alle 2.30 del mattino. Durante il giorno le avevano detto che si trovava nel paese un pittore chiamato Cal-derón che voleva dipingere la Madonna. Stando in estasi, Mari Loli glielo comunica alla Vergine.Si sente dire: “C´é qui un pittore che vuole dipin-gerti; ma bellissima come sei, sicuramente brutta ti dipingerá”.

29 gennaio. Alle 7.20 di sera, Mari Loli e Con-chita in estasi percorrono tutto il paese, salgono ai Pini e vanno a casa di Mari Cruz, che é a letto e le cantano delle canzoni.

FEBBRAIO, 1. Solo Mari Loli ha delle estasi (tre) durante questo giorno.

3 febbraio. Estasi di Mari Loli e Conchita alla 1.30 del pomeriggio. Alle 6 Conchita torna ad avere l´apparizione. Durante l´estasi si reca al Quadrato e va da lí camminando all´indietro a casa sua. Continua visitando altre case porgendo

da baciare il Crocefisso. Una persona fa arrivare a Conchita, per mezzo di un´altra, una medaglia. La bambina la restituisce direttamente alla pro-prietaria, aggiungendo che non era sua ma di sua madre; la proprietaria conferma che la bambina aveva ragione.

Alle 5.30, Mari Cruz rimane in estasi con un bam-bino del paese in braccio e con lui cammina fino alla porta della Chiesa. Quando Mari Loli glielo chiede, ella glielo consegna ; ma le altre persone non riescono a toglierlo dalle sue braccia.

5 febbraio. Mari Loli sale ai Pini in estasi dalla parte piú difficile, senza seguire il sentiero, lo fa con facilitá e senza cadere. Quelli che la seguono camminano quasi a carponi e si afferrano alle eri-che del sentiero per non cadere.

11 febbraio. Alle 8 del mattino Conchita va al Quadrato e durante la preghiera del Rosario entra in estasi. Alle 7 di sera Mari Loli ha un´estasi.

18 febbraio. Alle 6 del mattino Mari Loli e Ja-cinta escono a pregare il Rosario nel Quadrato e restano in estasi. Jacinta non ha apparizioni dal 18 gennaio; aspettava per questo il 18 febbraio. In estasi scendono al paese e danno da baciare il Crocefisso a diverse persone. Alle 6 del pomerig-gio hanno un’ altra estasi ai Pini e da lí scendono fino alla porta della Chiesa. Alle 8 Conchita entra in estasi.

19 febbraio. Di nuovo Mari Loli e Jacinta vanno alle 6 del mattino a pregare il Rosario al Quadrato. A metá preghiera restano in estasi e offrono alla Visione, perché siano baciati, Rosari e medaglie. Le bambine li restituiscono poi ai proprietari di-rettamente anche se molti oggetti erano stati dati loro da altre persone.

Oggi la Vergine dice a Loli dove Ella si trovava nella foto che Mari Loli le aveva fatto con la mia macchina fotografica il 12 settembre 1961.

21 febbraio. Mari Loli, Jacinta e Conchita hanno un’ apparizione; portano Conchita a casa di Emi-lio del Valle, a León. Lí ha due apparizioni. Ques-to signore voleva portare le veggenti a frequentare una scuola, coprendo lui le spese; ma i genitori si opposero.

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MARZO, 12. Mari Loli, in estasi, mantiene un lungo dialogo con il defunto Padre Luis María Andreu. La bambina gli dice che desidera che venga suo fratello Ramón, perchè sono giá 6 mesi che non lo vede. Il Padre Luis le dice che anche lui vuole che suo fratello venga a Garabandal, però che adesso ha molto lavoro; la bambina gli chiede di fare un miracolo perché la gente veda che loro parlano con la Vergine ed anche con lui. Gli rac-conta che ha fatto una foto alla Vergine… Gli fa vedere una foto in cui il Padre Luis é insieme a suo fratello Ramón…

18 marzo. Arrivano a Garabandal due sacerdoti in borghese. Uno di essi é il Padre José Silva, fon-datore della “Cittá dei ragazzi” di Orense.

25 marzo. Festa dell´Annunciazione della Ver-gine Maria. Per la prima volta le bambine (Con-chita, Jacinta e Loli) pregano il Rosario cantato in estasi. E la Vergine chiede che canti tutta la gente. Al principio erano in pochi, ma poi la gente au-mentava e alla fine credo che ci fosse tutto il pae-se. La manifestazione dura dalle 9.30 di sera fino a mezzanotte. Il padre di Jacinta, Simón, è molto emozionato. Dice al dottor Ortiz: “Sentivo un´im-mensa allegria, perché conosco bene mia figlia e so che è vergognosa; per questo pensavo dentro di me: Deve vedere qualcosa di molto grande per cantare come canta… Era tanta la mia felicitá ed emozione in quel giorno che, non avrebbe potuto essere piú grande , tranne il fatto di poter vedere la Vergine”.

MAGGIO, 15. Hanno un’apparizione nella Calleja, in momenti diversi, Mari Cruz e Con-chita; quest’ultima è in estasi fino alla porta della Chiesa e lí l´Angelo le somministra la Comunione.

20 maggio. All’ una del mattino Mari Loli ha l’es-tasi. C’è un medico di Zaragoza, immagino che sia un oculista, che osserva l´occhio della bambina veggente. Lascia il suo indirizzo.

GIUGNO, 2. C’è un’ estasi di Conchita, Mari Loli e Jacinta. Un giovane medico di Valladolid dice a don Valentín che non capiva che cosa potesse opporsi ad essere considerati fatti soprannatura-li e che se si ragionasse senza pregiudizi sarebbe molto difficile dire altrimenti. Era convinto che

bisogna essere semplici per accettare che questi fenomeni non sono normali.

18 giugno. Anniversario dell´apparizione di San Michele. Verso sera Mari Cruz va al Quadra-to, resta in estasi e dopo un po´cammina cosí per il paese. Poco tempo dopo arrivano al Quadrato Jacinta e Mari Loli, rimangono in estasi e vedo-no l´Angelo. San Michele appare loro quando si compie l´anno dalla prima apparizione.

19 giugno. San Michele dà la Comunione a Con-chita. Prima notte delle grida e Messaggio fir-mato da Mari Loli e Jacinta.

20 giugno. Convocato dal parroco don Valentín, arriva a Garabandal il padre francescano Larra-zabal per incaricarlo , il giorno dopo, di celebrare la festa del Corpus nel paese. Va a casa di Conchi-ta ma non trova nessuno. Lei aspetta di ricevere la Comunione dall´Angelo ma questi non si presen-ta. Al vedere la figura di questo sacerdote dall´al-to dei Pini, Conchita scende con sua madre. Nel pomeriggio si comunica nella messa del P. Larra-zabal. Aniceta si rese conto che l´Angelo non si è presentato perché Conchita potesse fare la comu-nione con il sacerdote che sarebbe arrivato.

Alla fine della giornata avviene la seconda notte delle grida. Stavolta Conchita si trova lí.

21 giugno. Festivitá del Corpus. Fa la comunio-ne quasi tutto il paese.

22 giugno. Locuzione di San Michele a Conchi-ta durante la quale le annuncia che Dio concederá loro un Miracolo e in cosa consiste: quando Lui le avrebbe dato la Comunione, la gente avrebbe visto la Sacra Forma sulla sua lingua. Conchita risponde all´Angelo: “Ma allora il Miracolo sará piccolino…”

24 giugno. Alle 11 di sera Jacinta e Mari Loli res-tano in estasi nel Quadrato e scendono al paese. Tornano a salire alle 11.30 e avvisano che non sa-lisse nessuno. Rimangono lí circa 15 minuti. La gente si rende conto che avevano pianto.

LUGLIO, 6. Conchita scrive delle lettere comuni-cando la data del “Miracolino” e in cosa consistirá.

18 luglio. MIRACOLO EUCARISTICO. La Sa-42

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cra Forma si rende visibile sulla lingua di Con-chita.

25 luglio. Le bambine si trovano in estasi, alla presenza di 20 persone tra cui si trova il parroco don Valentín. Era giá quasi mezzanotte quando i presenti vedono l´ Apostolo Giacomo nel cielo di Garabandal: cosí lo racconta il sacerdote a Ma-ría Herrero di Gallardo: “Io guardavo ogni tanto il cielo, un bel cielo d´estate, brillante di stelle, (...) All´improvviso –e lo vidi con questi occhi! E lo vi-dero anche le persone che dico- apparve il nostro Santo patrono Giacomo (patrono della Spagna), su un bel cavallo bianco, proprio come ce lo mostra la tradizione storica spagnola. Per qualche minu-to sembró seguire la rotta celeste, sparendo a volte dietro qualche nube e riapparendo ancora. Era ve-ramente ammirabile”.

AGOSTO, 1. Alle 11 di sera Conchita va in esta-si e, camminando di spalle, va dal Quadrato fino alla Chiesa. Va anche al cimitero.

2 agosto. Loli ha un´apparizione alle 3.30 del mattino. Ci sono quattro sacerdoti, tra cui l´auto-re di questo diario.

3 agosto. Estasi di Mari Loli alle 4 del mattino. C´è molta gente: di Barcellona, Madrid, Santan-der… anche qualche sacerdote. Dà da baciare de-gli oggetti alla Visione e poi li rimette al collo dei loro proprietari.

4 agosto. Dicono gli appunti di don Valentín: Dopo il Rosario delle 9.30 le bambine entrarono in estasi e si diressero al Quadrato, continuando fino

ai Pini mentre pregavano il Rosario. Nel pregare l´Ave Maria dice-vano “Santa Maria, Madre di Dio e Ma-dre Nostra”.

Le bambi-ne scendono poi di spalle fino alla chie-

sa. Tra i pellegrini vi sono due professori di San Sebastián e qualche sacerdote; tra questi, il Padre Alba di Barcellona, e l´autore di questi appunti.

29 agosto. Alle 5.30 Mari Loli ha un´estasi in casa e dà da baciare alla Visione vari oggetti. Una signorina inglese di religione anglicana si emozio-na e dice di volersi far battezzare.

SETTEMBRE, 5. Estasi di Mari Loli in casa alle quattro del mattino. Dà da baciare la croce e met-te le medaglie a molta gente. Per la seconda volta si trova Barbara, l´inglese anglicana. Loli le porge varie volte la croce da baciare, lasciandogliela una volta molto tempo sulla bocca. Barbara, emozio-nata, era sicura che tutto fosse opera della Ver-gine e dice nuovamente di volersi fare cattolica. C´era gente di Madrid, Barcellona, Bilbao, Sivi-glia e Santander.

8 settembre. Hanno estasi Mari Loli e Conchita. Alle 4 del mattino, dopo aver pregato il Rosario nel Quadrato, Jacinta se ne va con i suoi fratelli all´eremo della Vergine della Luce, che é lontano 6 ore di cammino per le montagne. Fa questo sacri-ficio per chiedere alla Vergine la grazia di vederla presto. Sembra che Mari Cruz si diriga anche lei ad un altro eremo con la stessa richiesta.

Ci sono nel paese circa 200 persone. Loli porge da baciare il Crocefisso, medaglie, anelli di matrimo-nio,… Molti rimangono impressionati ascoltando cantare il Salve Regina in estasi e dicono: “Non abbiamo mai sentito una cosa cosí!”. Forse voglio-no dire che non sappiamo apprezzare bene questi doni. Un padre domenicano se ne va entusiasta.

15 settembre. Ci sono piú di 200 persone. Le bambine durante l´estasi piangono invece di ride-re. Dei francesi arrivano al paese con l´intenzione di fare dei film. Ma qualcuno pensa che avessero della cattive intenzioni e il padre di Loli insieme al dottor Ortiz li fanno andar via con brutte manie-re. Uno di essi era il dottor Caux, un convertito dal 18 luglio, quando successe il Miracolo della Forma. La gente disapprova la loro condotta ver-so il francese.

16 settembre. Conchita e Mari Loli, in estasi, vi-sitano diverse case, tra cui quella di Alfonso “il

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matto” (era stato un anno in manicomio; gioca-va con i bambini anche se essi lo prendevano in giro e lo picchiavano). Fanno anche una croce sul suo cuscino e gli porgono da baciare varie volte il Crocefisso. Il “matto” s´inginocchia.

Il Padre Anzizu domanda a Conchita perché era-no andate a casa del matto e gli avevano fatto ba-ciare il Crocefisso. Conchita risponde: “La Vergine ci ha detto: Voi lo disprezzate, ma Io lo amo”.

OTTOBRE, 7. Terza nota del Vescovato di Santander e prima di Monsignor Eugenio Beitia Aldazábal. Conchita ha un´apparizione alle 7 del mattino dopo essere rimasta sveglia tutta la notte.

NOVEMBRE, 5. Loli va in estasi a fare quello che le aveva chiesto sua madre: raccogliere la bianche-ria che era stesa fuori perché faceva molto vento. La bambina sta per uscire con la lanterna accesa in mano quando entra in estasi. Inmediatamente porge da baciare la croce ma poi va a raccogliere la biancheria. La bambina aveva paura di uscire con quell´oscuritá e la Vergine le appare perché non avesse paura.

20 novembre. Estasi di Jacinta, Loli e Conchita dopo il Rosario nel paese. Malgrado avesse nevi-cato molto, le bambine salgono ai Pini, vanno al cimitero… La Santissima Vergine dice a Con-chita che dopo Giovanni XXIII ci saranno solo tre Papi e poi la Fine dei Tempi.

25 novembre. Estasi di Jacinta e Loli. Nella mat-tina, Conchita aveva avuto l´estasi. Ha detto che il Gran Miracolo sará alle 8.30 di sera e che du-rante il Miracolo avranno luogo molte guarigioni di malati.

DICEMBRE, 6. Loli ha un´apparizione alle 4.45 del mattino durata 5 minuti; Conchita alle 5.30 e dura 90 minuti, dicendo che prima del Miraco-lo succederá qualcosa che fará sí che molta gente smetta di credere nelle apparizioni di Garabandal. Dice anche che il giorno del Miracolo sparirá la nota che aveva firmato a Santander sotto pressio-ne dichiarando che le apparizioni erano false.

13 dicembre. Prima dell´estasi, Mari Loli rac-conta ad alcune persone come Mari Cruz aveva

chiesto a San Michele di confessarla, ma che l´Ar-cangelo le aveva risposto che non aveva questo potere. E Mari Loli rideva. Queste persone ingan-narono Loli dicendole che la Madre di Dio poteva confessare. Per questo, appena cominciata l´appa-rizione, Mari Loli chiede alla Vergine di confes-sarla. La Vergine le risponde che non poteva far-lo, che era stato un´inganno.

Mari Loli chiede alla Vergine di apparire a Mari Cruz, proponendole in cambio di lasciare lei senza la Visione ma che gliela concedesse a Mari Cruz.

20 diciembre. Secondo gli appunti di Francisco Clapes Maymó e lettera di Maximina alla famiglia Pifarré, é in questo giorno la prima volta che Con-chita parla del fatto che mancano solo tre Papi.

1963GENNAIO, 13. Cominciano le negazioni...

20 gennaio. Apparizione della Santissima Vergi-ne a Conchita. Cessano le apparizioni giornaliere. Conchita e Mari Loli hanno locuzioni

GIUGNO, 3. Muore Giovanni XXIII. Conchita rivela che la Vergine le aveva detto che dopo di questo, rimanevano solo tre Papi e poi ci sarebbe stata la Fine dei Tempi.

AGOSTO, 2. Arriva a Garabandal il falso Papa Clemente XV. Si trattava in realtá dell’ ex-sa-cerdote francese Miguel Collin, che all’autopro-clamarsi “Papa” installò la sua sede a Clemery (Lorena, Francia). Verso il 1968 cominció ad inte-ressarsi agli UFO e disse che era consigliato dagli extraterrestri; questo fatto fece sì che alcuni suoi “fedeli” non ebbero più fiducia in lui e lo abban-donarono.

Quel giorno io mi trovavo a Garabandal. Il falso Papa dovette uscire rapidamente dal paese perché quando arrivò alle mie orecchie la notizia che era giunto in parrocchia , niente meno che il Papa,

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rimasi sconcertato da una notizia cosí assurda ed andai a parlare con Ceferino, il sindaco del pae-se, per avvisarlo che il soggiorno a Garabandal di quella persona avrebbe portato dei problemi a tutti. Allora, Ceferino andó dal falso Papa e gli or-dinò di lasciare il paese in fretta e se questi non lo avesse fatto, avrebbe avvisato il comandante della Guardia Civile di Puente Nansa.

Sembra che l´avvertimento lo abbia intimorito, e il falso Papa chiese solo di poter passare lí la not-te dichiarando che se ne sarebbe andato il giorno dopo. Cosí fu e il giorno dopo sparí con tutto il suo “seguito”.

OTTOBRE, 13. Mari Loli scrive in una lettera al Padre Retenaga: “La Vergine... mi fa anche capire la Crocefissione nella Santa Messa”.

DICEMBRE, 8. Alle 5.30 del mattino, Conchita va con sua madre fino alla porta della Chiesa dove cade in estasi. La Vergine le appare per farle gli au-guri per il suo onomastico e le dice: “Non sarai felice nella terra, ma lo sarai nel Cielo”.

1964MARZO, 19. Conchita ha una locuzione ai Pini in cui la Vergine le dice, tra le altre cose, che dopo il Miracolo, Lomangino recupererá la vista. Joey Lomangino morí cieco il 18 giugno 2014, an-niversario della prima apparizione dell´Arcange-lo San Michele. A motivo della sua morte, sono sorte molte controversie. Peró, quello che quasi nessuno sa è che Joey aveva offerto i suoi occhi a Dio per Garabandal (vedasi “Il Cielo a Garaban-dal” numero 4).

LUGLIO, 18. Locuzione di Conchita in cui le viene annunciato che il giorno dopo il Miracolo, il corpo di Padre Luis María Andreu sará trova-to incorrotto.

DICEMBRE, 8. Locuzione della Santissima Ver-gine a Conchita in cui le comunica che potrá ve-dere nuovamente l´Angelo il 18 giugno dell´anno successivo.

1965

GENNAIO, 1. Conchita ha un´appa-rizione ai Pini. Me ne informó Maximina, median-te una lettera. Mi disse che la videro dei pastori e che duró molto tempo; forse due ore. La Vergi-ne le appare come nella prima apparizione: con il vestito bianco e il manto celeste. La Vergine comunica alla bambina che ci sarebbe stato un ultimo Messaggio perché non si era dato ascolto a quello del 18 ottobre 1961. Le parla anche dell’ Avviso. Conchita commenta: “Mi disse tante cose dopo un´assenza cosí lunga!”.

MARZO, 27. Paolo VI legge il contenuto del Terzo Segreto di Fatima, con S.E. Mons. Angelo Dell´Acqua, e restituisce la busta all’ Archivio del Santo Uffizio, con la decisione di non pubblicare il testo.

GIUGNO, 18. Apparizione di San Michele a Conchita. SECONDO MESSAGGIO AL MON-DO attraverso l´Arcangelo San Michele. Gli oc-chi di Conchita si mantengono completamente aperti, senza battere ciglio e senza ricevere nessun danno malgrado siano sottoposti alle luci dei ri-flettori per le riprese del Notiziario Documenta-rio Spagnolo (NODO) e della Televisione Italiana.

LUGLIO, 8. QUARTA NOTA DEL VESCO-VATO DI SANTANDER, seconda di Monsignor Eugenio Beitia Aldazábal, che ratifica le afferma-zioni dei suoi predecessori sulla Non sopranna-turalitá dei fatti. Peró, ammette: “Non abbiamo incontrato materia di censura ecclesiastica condan-natoria né nella dottrina né nelle raccomandazio-ni spirituali divulgate in seguito a questi eventi a Garabandal… che non contengano un’ esortazione alla preghiera e al sacrificio, alla devozione verso l´Eucarestia, al culto a Nostra Signora nelle forme tradizionalmente lodevoli, e al Santo Timor di Dio, offeso dai nostri peccati, che é quindi ció che ci chie-de la Dottrina della Chiesa”.

SETTEMBRE, 8. Conchita dice al Padre fran-

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cese Laffineur che la Cappella ai Pini in onore a San Michele (richiesta dalla Vergine) sará fatta dopo il Miracolo.

NOVEMBRE, 8. Conchita scrive a Padre Mo-relos, del Messico per raccontargli che in questo giorno ha avuto una locuzione e che la Vergine le ha detto: “Sabato vieni ai pini e mi vedrai lí; portami molti oggetti religiosi; io li baceró tutti perché tu poi li distribuisca e mio fi-glio, attraverso essi, fará prodigi”. E gli as-sicura che gli avrebbe conservato degli oggetti ba-ciati.

13 novembre. Apparizione della Santissima Ver-gine ai Pini, come aveva predetto, e lettera di Con-chita al P. Morelos raccontandogli il successo. É l´ultima apparizione della Vergine a Conchita:

1966GENNAIO, 12. Conchita va a Roma con sua madre e Padre Luna, chiamata dal Cardinale Ot-taviani. Lí, le mostrano delle foto —manipolate— in cui lei appare a fianco dell’ antipapa Clemente XV. L’inganno era arrivato fino in Vaticano.

13 gennaio. Paolo VI benedice personalmente Conchita: “Io ti benedico e con me tutta la Chiesa ti benedice”.

Gennaio: Visita di Conchita a Padre Pio.

19 gennaio. Dopo il viaggio a San Giovanni Ro-tondo, tornano a Roma. Nuovamente Conchita ha l’ opportunitá di essere benedetta personalmente dal Papa.

FEBBRAIO, 13. Estesa locuzione nella cappella del convento delle Missionarie Carmelitane di Pamplona, dove Conchita era entrata come aspirante il giorno 7. Il Signore, dopo averle det-to che Lui non l’ ha chiamata alla vita religiosa, par-la delle Apparizioni e aggiunge: “Farò tutto Io”.

LUGLIO, 20. Locuzione di Conchita.

AGOSTO, 10. Lettera del gesuita Padre Lucio Rodrigo, indirizzata a Padre José Ramón García de la Riva, sulle negazioni delle bambine.

30 agosto. Il Vescovo di Santander, accompagna-to dal Vicario Generale, da un segretario e dal parroco di allora a Garabandal don José Olano, si presentano nel Collegio delle Carmelitane Scalze di Pamplona, per parlare con Conchita, malgra-do sua madre avesse proibito alla Superiora che nessuno disturbasse sua figlia con il tema delle apparizioni. L´intervista dura 7 ore ed ottiene con questo tartassamento quello che il Vescovato vo-leva: Conchita nega la veritá delle apparizioni.

OTTOBRE, 14. Sua Santitá Paolo VI deroga il canone 1399, che proibiva la pubblicazione di li-bri su rivelazioni, visioni, profezie e miracoli. Non ci sará piú bisogno dell’ Imprimatur o del Nihil Obstat. Peró tali pubblicazioni non devono porre in pericolo la fede e la morale. Alle stesse condi-zioni si permette ai cattolici di frequentare luoghi di apparizioni, anche di quelle non riconosciute dagli ordinari della diocesi o dal Santo Padre. Si deroga anche il canone 2318 che disponeva pene contro chi violasse le leggi di censura e proibizio-ne. Il decreto, che fu pubblicato il 15 novembre e su A.A.S. 58/16 il 29 dicembre 1966, entró in vigore il 29 marzo 1967, tre mesi dopo la sua pubblicazione.

27 ottobre. Monsignor Puchol scrive alla Con-gregazione per la Dottrina della Fede.

NOVEMBRE, 12. Conchita racconta alla Su-periora del Collegio di Burgos che Padre Collin visitó Garabandal facendosi passare da Papa, che sua madre non le permise d´incontrarlo e che alla fine lo fecero andar via dal paese. E aggiunge: “Eb-bene, quando fui a Roma (gennaio 1966) mi fecero vedere la foto di un giornale nella quale io ero al suo fianco, e nell´articolo si diceva che lui era stato con me e tante altre bugie…”.

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1967MARZO, 7. Risposta della Sacra Congrega-zione per la Dottrina della Fede a Monsignor Puchol alla sua lettera del 27 ottobre 1966. Roma non vuole intervenire. Tra altre cose dice: “Questa Sacra Congregazione ha esaminato accuratamen-te e attentamente tutta la documentazione, inclu-so quella che ci é stata mandata da altri luoghi, e finalmente é arrivata alla conclusione che questa questione era giá stata esaminata minuziosamente e decisa da V.E. e perció non c´é ragione per cui questa Sacra Congregazione intervenga in essa”.

17 marzo. QUINTA NOTA DEL VESCOVATO e la prima di Monsignor Puchol che nega la so-prannaturalitá delle apparizioni. Gli viene data la massima pubblicitá, incluso la televisione. Nella nota Mons. Puchol passava dal “non consta la so-prannaturalitá dei suoi predecessori” al “consta la non soprannaturalitá” perché diceva letteralmen-te: “Non é esistita nessuna apparizione della San-tissima Vergine, né dell´Arcangelo San Michele, né di nessun altro personaggio celeste; non vi é stato nessun messaggio; tutti i fatti accaduti in tale loca-litá hanno una spiegazione naturale”.

APRILE, 9. Monsignor Puchol visita Garaban-dal. Celebra il Sacramento della Cresima ma non fa nessuna dichiarazione sulle apparizioni.

MAGGIO, 8. La Chiesa celebra l´apparizione di San Michele. Il Vescovo Puchol muore tragica-mente in incidente automobilistico, dopo che l’automobile si è capottata parecchie volte. Il con-duttore rimane illeso e senza il minimo graffio.

Durante quest´anno Joseph Lomangino fondó la associazione “The Workers of Our Lady of Mount Carmen de Garabandal INC”.

FEBBRAIO, 5-19. Conchita fa un viaggio a Roma, convocata dal Cardinale Seper. Non si sa

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di cosa parlano perché le impongono silenzio. Ri-mase lí due settimane.

OTTOBRE, 9. Nota della Segreteria del Vesco-vato di Santander, ordinata da Monsignor Cirar-da, a causa di certi articoli pubblicati dalla stampa.

NOVEMBRE, 7. Il Papa Paolo VI dice al Padre gesuita Escalada riferendosi a Garabandal: “É la storia piú bella dell´umanitá dalla nascita di Gesú Cristo; é come la seconda vita della Santissima Ver-gine sulla terra e non vi sono parole per ringrazia-re”. E l´incoraggia a diffondere il Messaggio.

1969-20111969. MARZO, 10. Il Cardinale Seper, della Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede si incontra con Monsignor Cirarda per dirgli che la Congregazione non si definirá e che sono suffi-cienti i decreti dei Vescovi ordinari del luogo.

1970. APRILE, 25. Lettera del Vescovo di Santander, Mons. José María Cirarda, allertando tutti i Vescovi del mondo contro le apparizioni di Garabandal.

MAGGIO, 2. Mari Cruz si sposa con Ignacio Caballero e fissa la sua residenza nella regione di Asturias (nordovest della Spagna).

SETTEMBRE, 29. Lamento di Paolo VI, in li-nea con il Messaggio di Garabandal: “Si credeva che dopo il Concilio sarebbe arrivato un giorno di sole per la storia della Chiesa ma, al contrario, é arrivato un giorno di nubi, tempesta e oscuritá per-ché é intervenuto il potere avverso: Satana”.

1973. MARZO, 30. Muore il Padre gesuita Lucio Rodrigo, professore della Pontificia Uni-versitá di Comillas. Nel suo letto di morte dice di aver ricevuto dal Cielo una prova inequivocabile della veritá di Garabandal.

1974. Mari Loli si sposa con Francis Lafleur. EL CIELO A GARABANDAL 47

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Dalla loro unione nasceranno un figlio e due fi-glie.

1975. A Roma Jacinta é ricevuta amichevol-mente dal Cardinale Ottaviani, l’incontro dura mezz´ora. Il Cardinale le dice che bisogna pregare perché la Chiesa si renda conto dell´importanza di Garabandal. Il Cardinale Philippe, venendo a sapere che Jacinta era lí, lascia i Vescovi con cui era riunito per andare a salutarla e a darle la sua benedizione. Le disse: “Io ti benedico in nome di Maria, Jacinta, e sono con te pienamente”. Ella capí da quelle parole che il Cardinale credeva nelle apparizioni di Garabandal.

1976. FEBBRAIO, 21. Jacinta si sposa con il californiano Jeffrey Moynihan e rimane a vivere negli Stati Uniti. É l´unica veggente che si é spo-sata nel paese.

1979. GIUGNO, 14. Padre Stefano Gobbi, fondatore del Movimento Sacerdotale Mariano, visita Garabandal. Lí riceve una locuzione della Vergine, di contenuto Eucaristico.

1983. MAGGIO, 30. Il dottor Luis Mo-rales Noriega, psichiatra di Santander ed esami-natore “scientifico” della Commissione, ritratta i suoi rapporti negativi sulle apparizioni duran-te una conferenza che ha luogo nell´Ateneo. Ma oramai il male era fatto. Logicamente, anche il Vescovo avrebbe dovuto derogare le note negative che uscirono dal Vescovato basandosi sui rappor-ti che adesso risultavano essere falsi, ma ciò non avvenne.

1987. Monsignor del Val autorizza che i sa-cerdoti salgano a Garabandal e dicano la Messa nella chiesa del paese senza accennare alle appa-rizioni.

10 novembre. Madre Teresa di Calcutta, gran-de amica di Conchita, scrive al Vescovo di Santan-der chiedendogli la lista dei sacerdoti della diocesi per farli proteggere ed accompagnare nel loro ma-gistero dalle orazioni delle suore del suo Ordine.

1990. DICEMBRE, 20. Padre Alipio Mar-tínez Fernández, CSA, scrive da Sao Paulo (Bra-sile) al Vescovo di Santander, Monsignor del Val, informandolo di un libro su Fatima che parla dell’ ultimo saluto della Vergine a Fatima con la pro-messa di una sua riapparsa in Spagna. Interpre-ta, insieme al padre Turner ed altre persone, che la Santissima Vergine si congedó dai fanciulli di Fatima dicendo che sarebbe riapparsa più tardi a San Sebastián di Garabandal in Spagna.

1999. LUGLIO, 20. Si misura per via satelli-te e si marca sul monte di Garabandal l´altezza corrispondente al Monte Calvario.

22 luglio. Si benedice e si inaugura sul monte di Garabandal la Croce Gloriosa situata all´altezza del Monte Calvario di Gerusalemme.

NOVEMBRE, 27. Si benedice e si inaugura sul monte di Garabandal il Cammino del Rosario.

2000. GIUGNO, 26. Il Vaticano rivela il testo scritto della visione del Terzo Segreto di Fatima. Presto sorgono investigatori sul tema, che cercano le spiegazioni della Vergine nel dialogo con i bambini, e pensano che ci sia qualcosa di piú.

2001. NOVEMBRE, 7. Lettera di Monsig-nor Vilaplana, Vescovo di Santander, a don Ri-chard Paul Salbato, di Fatima, nella quale spiega che si riafferma nei dettami dei suoi antecessori a favore della Non soprannaturalitá dei fatti. Nel punto settimo della stessa, don José Vilaplana ammette solo la celebrazione della Messa nella chiesa parrocchiale, senza far riferimento alle apparizioni e con l´autorizzazione del parroco.

2002. SETTEMBRE, 22. Gli sposi canadesi Michael ed Helen Rozeluk visitano l´Ucrania, in-vitati dal vescovo di Ivano-Frankivsk, Mons. So-phronius Mudry, per far conoscere il Messaggio di Garabandal. Il viaggio é benedetto da numero-sissimi miracoli di guarigione compiuti attraver-

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so due medaglie baciate dalla Santissima Vergine durante le apparizioni.

2004. MAGGIO. Gli sposi canadesi Michael ed Helen tornano in Ucrania per la seconda volta, con le medaglie baciate dalla Santissima Vergine. Durante due settimane si ripetono le guarigioni miracolose come nel 2002. Nuovamente si com-piono le parole profetizzate alle bambine: “Attra-verso il bacio che ho dato a questi oggetti Mio Figlio farà prodigi”.

2009. APRILE, 20. Muore Mari Loli dopo una lunga malattia sopportata in modo esempla-re.

2011. GIUGNO, 18. Si compie il 50esimo anniversario dell´apparizione di San Michele. Si celebra nel paese con una Santa Messa nella piazza.

29 giugno. Muore il Padre Stefano Gobbi, fon-datore del Movimento Sacerdotale Mariano, che credeva fermamente in Garabandal.

LUGLIO, 2. 50esimo aniversario della prima apparizione della Santissima Vergine. Santa Mes-sa nella Piazza, concelebrata da sette sacerdoti. Assistono pellegrini di 17 paesi. Il parroco legge una lettera di Conchita per l´occasione. Jacinta, è presente e dirige il Rosario nella Calleja.

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