engage - contemporary marketing & media n.01-2015

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ANNO II - N°001 13 GENNAIO 2015 VIDEO NO LIMITS coverstory P8 DOPO IL REBRANDING CHE HA PORTATO ALLA NASCITA DEL GRUPPO, L’IMPEGNO PRINCIPALE DELLA SOCIETà è STATO QUELLO DI INNOVARE LE DINAMICHE DEL PROPRIO SETTORE DI RIFERIMENTO, ANCHE APPLICANDO IL PROGRAMMATIC ALLA DISTRIBUZIONE DEI FORMATI OUTSTREAM. COME L'ESCLUSIVO INREAD 2ND SCREEN: WHY NOT? P15 L'ADV FRENA? NON SUL WEB P24 DIECI TREND PER IL 2015 P30 L'E-COMMERCE FA FESTA P36

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News, approfondimenti e rubriche sui principali temi della comunicazione pubblicitaria

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anno

II - n°

001 13

genn

aIo 20

15

vIdeo no lImItscoverstory p8

Dopo il rebranDing che ha portato alla nascita Del gruppo, l’impegno principale Della società è stato quello Di innovare le Dinamiche Del proprio settore Di riferimento, anche applicanDo il programmatic alla Distribuzione Dei formati outstream. come l'esclusivo inreaD

2nd screen: Why not?

p15 L'adv frena? non suL Web

p24 dieci trend per iL 2015

p30 L'e-commerce fa festa

p36

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3engage | n.001 | 13 gen 2015

in questo numeroanno II n°001 | 15 gennaIo 2015

04 - STARTdi simone Freddi

06 - PEOPLEmanager in movimento

13 - CAMPAGNEPanini con touché per la serie Calciatori

15 - OPINIONIIl second screen visto da moca Interactive

17- NEXTnews dal futuro

24 - NUMBERSl'adv frena? non sul web

27 - MEDIAora su Pinterest arriva la pubblicità

29 - MOBILEtablet, un miliardo di volte sì nel mondo

36 - TRENDl'e-natale è da record

video no limits#(coverstory)

8-11

Dalla focalizzazione sugli “schermi” al nuovo equilibrio Dell’eDitoria, passanDo

per la Diversificazione Delle strategie social e la moltiplicazione Dei formati

viDeo. ecco Dieci tenDenze per la pubblicità nell’anno appena iniziato, che si profila

conDizionato soprattutto Dai Dati

30-35

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4 engage | n.001 | 13 gen 2015

Engage è una pubblicazione

di Edimaker srl

Sede LegaleCorso Lodi, 6520139 - Milano

Sede Operativaviale del Ghisallo, 20

20151 - Milano

tel.+39.389 4428400www.engage.it

La testata Engage è registrata al Tribunale di Milano al n° 349 del 10 dicembre 2013. © tutti gli articoli hanno riproduzione riservata. Il responsabile del trattamento dei dati personali raccolti in banche dati di uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la sede di Corso Lodi 65, 20139 - Milano, gli interessati potranno rivolgersi per esercitare i diritti previsti ai sensi dell’art. 7 DLGS 196/2003

Direttore responsabileSimone [email protected]

[email protected] La [email protected] Nappi [email protected] Stellone, Lorenzo Mosciatti, Roberta Simeoni, Rosa Guerrieri [email protected]. +39.389 4428400

Grafica e [email protected]

[email protected]

[email protected]

Diffusione e [email protected]

Pubblicità e iniziative specialiVania [email protected]@engage.ittel. +39.335 5653522

startdi simone freddi

#140

Giuseppe stiGLiano@stiGLiano_G

8 years ago, today - Steve Jobs holds up the first iPhone. And the world was never been the same.

andrea boaretto@andreaboaretto

Le parole chiave e di augurio di questo 2014 sono state #osatecambiare #nonsiatetimidi. Quali saranno quelle per il buon 2015?

mirko paLLera@mirkopaLLera

Il nostro ambiente è essenzialmente un riflesso di noi stessi. #meditiamoci #create! #buonasettimana

ari amici e lettori, giovedì 15 gen-naio Engage compie un anno e siamo molto contenti. Conten-

ti di festeggiare questa ricorrenza, innanzi-tutto, e anche di iniziare una nuova stagio-ne carichi di ottimismo e fiducia.Affermare che i primi 12 mesi di attività di Engage sono stati "tosti", ma appaganti suona retorico, ma è davvero così, e tra i principali motivi di soddisfazione c’è quel-lo di non aver dovuto fare troppi aggiusta-menti in corsa: l’idea iniziale – ossia, sem-plificando, quella di cercare di innovare non tanto la sostanza dell’informazione specia-lizzata di settore, quando la sua modalità di diffusione, rendendola più multicanale, snella e accessibile – era valida, e ha fun-zionato. Ora è già tempo di tuffarci in una nuova stagione, che ci prefiguriamo anco-ra più sfidante di quella appena conclusa. Siamo fortemente convinti che il mestie-re degli editori – specializzati e non – non

si limiti più alla stretta produzione di testa-te editoriali, ma debba andare oltre. Quin-di abbiamo in cantiere diversi progetti, tra cui c'è l’esordio nel segmento degli even-ti, con l’organizzazione di un convegno de-dicato a uno dei temi di maggiore attuali-tà del settore, il Programmatic advertising, cui abbiamo deciso, da ottobre, di dedica-re una pubblicazione verticale specifica, Programmatic-Italia.com. Ebbene: stiamo già lavorando all’organiz-zazione del "Programmatic Day," che vedrà il coinvolgimento di numerose aziende del settore. Si terrà nella prima parte dell’anno e punterà, come ogni progetto di Engage, innanzitutto sulla partecipazione. Vi aspet-tiamo quindi numerosi! Confidando in un 2015 ricco di stimoli, chiudo ringraziando il nostro team e tutti quelli che hanno soste-nuto Engage quest’anno. Da parte nostra, continueremo a fare del nostro meglio per ripagare questa fiducia.

C

Buon compleanno, engage

pensieri da tWitter

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peoplemanaGer in movimento

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Nicoletta Gelli j Universal Networks Int. Universal Networks Internatio-

nal, divisione dei canali della NBCU-niversal International Television, ha per la prima volta un senior vice pre-sident marketing, l’italiana Nicolet-ta Gelli, che riporterà a Lee Raftery, EVP marketing & communications

di NBCUniversal International. Dalla sede di Londra, la manager guiderà le attività marketing e digital per il portfolio di canali del gruppo. In precedenza, Gelli è stata a capo di Brand Compass, società di consulenza da lei fondata nel 2011. Prima ancora è stata 13 anni in Disney Channels, dove in ultimo ha ricoperto il ruolo di VP brand marketing di Disney Channels Emea.

Alessandro Calascibetta j RCS MediaGroup Giro di poltrone in RCS Media-

Group. Alessandro Calascibetta, già responsabile moda uomo per le te-state RCS Style Magazine, IO donna, SportWeek e Sette, assume l’incarico di direttore di Style Magazine. Con-testualmente, Gianemilio Mazzoleni,

vicedirettore della testata dal 2012, assume l’incarico di condirettore, mentre Simona Tedesco, già direttore editoriale progetti multimediali da gennaio 2013, assu-me l’incarico di direttore di Dove. A Carlo Montanaro, direttore della testata Style Magazine fin dalla sua fon-dazione e del sistema legato alla testata Dove, l’editore porge i ringraziamenti per il suo ventennale lavoro.

Carol Anne O’Neill j Ryanair Ryanair ha nominato Carol Anne

O’Neill direttore vendite e marketing. La carica sarà operativa dal 26 gen-naio. Supervisionerà i team e le atti-vità di marketing e vendite di Ryanair in 30 Paesi tra Europa e Nord Africa. O’Neill vanta un’esperienza di oltre

28 anni nel settore viaggi, avendo cominciato nel 1986 in JWT. Kenny Jacobs, cmo Ryanair, ha dichiarato: «L’am-pia esperienza e conoscenza del settore di Carol Anne O’Neill costituirà una risorsa chiave per Ryanair, poiché continuiamo a sviluppare il nostro programma “Always Getting Better” di miglioramento dell’esperienza cliente, e accresciamo traffico, rotte e turismo in Europa».

Alberto Federici j Gruppo Unipol Alberto Federici è stato nomina-

to direttore comunicazione del Grup-po Unipol. Un incarico che risponde all’esigenza di riorganizzazione e raf-forzamento della struttura di comuni-cazione di un Gruppo che, a seguito dell’avvenuta integrazione del Grup-

po Fondiaria-Sai e della nascita di UnipolSai, ha raggiun-to la dimensione di primo operatore assicurativo italia-no nel Ramo Danni e tra i primi dieci in Europa. L’area guidata da Federici coordinerà 5 funzioni: comunicazio-ne esterna e corporate image, media relations, comu-nicazione interna e brand identity, welfare dipendenti, C.U.Bo. (spazio multimediale e artistico di Unipol).

Nuova struttura manageriale per Mindshare Il 2015 di Mindshare, l’agenzia guidata dal ceo Roberto Binaghi, si apre

all’insegna di una nuova struttura manageriale. A partire dalla nomina a coo operations di Adriana Ripandelli, già head of digital dell’agenzia. Ri-pandelli si affianca così a Sergio Menga, coo finance e legal, nel supporta-re il ceo Roberto Binaghi nella conduzione dell’agenzia, in collaborazione con gli altri membri del board: Vittoria Signorini, direttore commerciale, Manuela Paoletti, deputy general manager e Cinzia Desidera, deputy ge-

neral manager e head of office, Roma. Altre nomine di rilievo sono quelle di Marco Brusa a capo del reparto di Bu-siness Planning, da sempre fiore all’occhiello dell’agenzia, articolato nelle due aree Strategie e Data Science; di Gio-vanni Fois a capo dell’area Marketing e Comunicazione, responsabile tra l’altro degli eventi organizzati da Mindshare nell’ambito del “Purple Program” che nel 2015 sarà ulteriormente potenziato; e di Marzio Mazzara a capo del digital trading in coordinamento con il trading desk GroupM. (nelle foto, Adriana Ripandelli e Marzio Mazzara)

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#(coverstory)#(coverstory)

di teresa nappi

video no limits

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tante e importanti novità hanno segna-to il 2014 della società oggi conosciu-ta come Teads. Nata a marzo scorso dal-la fusione di Ebuzzing (uno dei provider in più rapida crescita nel mercato mon-

diale del video advertising) e Teads (una video ad management supply side platform - SSP - utilizzata da gran parte dei premium publisher e dai principali ad network in tutto il mondo), operazione che ha portato alla nascita di Ebuz-zing & Teads, a ottobre la società è diventato ufficialmente Teads. Coerentemente con questa operazione, nei mesi successivi il gruppo si è impegnato a rinnovare il settore del video ad-vertising concentrandosi sulla propria innova-tiva SSP video, al fine di supportare la distri-buzione strategica dei più prestigiosi formati outstream tra cui l’inRead. Presentata nel cor-so dell’ultima edizione di IAB Forum, la SSP vi-deo di Teads rappresenta il cuore tecnologico di un’offerta innovativa che non si colloca quindi nell’ambito del Pre-roll, ma porta il video adv all’esterno dei suoi contesti abituali. Di questo ricco e importante anno e delle pros-sime sfide che attendono la società parliamo con Lucio Mormile, director of business ope-ration di Teads.

Dal rebranding ad oggi, si sono succedute fasi di assestamento e riposizionamento per Teads. Cominciamo dunque da un quadro riassuntivo che descriva le caratteristiche dell’azienda a livello internazionale e in Italia… Abbiamo appena concluso un anno ricco di novità e soddisfazioni. Determinanti, per il nostro attuale posizionamento nel mercato del video adv, sono state la fusione e il suc-cessivo rebranding. Due momenti importanti

che sono stati caratterizzati da una spinta tec-nologica senza eguali nel mercato. Gli ultimi mesi del 2014 ci sono serviti per metabolizzare i vari cambiamenti e siamo pronti per un 2015 esplosivo: la continua espansione globale (ab-biamo appena annunciato l'MD della nuova sede di Tokyo - Giappone); la nostra piatta-forma SSP che ci consente di essere presen-ti nel mondo del Programmatic da veri prota-gonisti e la continua sfida alla risoluzione del problema della viewability attraverso formati come l'inRead (vincitore dell’Ipa Award, ndr); l’ingresso di nuovi editori "élite" nella nostra offerta. Sono questi solo alcuni degli elemen-ti che compongono il ricco menu per questo nuovo anno. Il tutto, con l'obiettivo di conso-lidare la nostra leadership nel mercato del vi-deo online e contribuire al miglioramento del-le tecnologie che ora sono al servizio di questa industry. Anche l'Italia è perfettamente alline-ata con la visione globale, grazie all'ottimo la-voro a livello manageriale di tutte le figure chiave che servono allo sviluppo del business, come Francesca Lerario oppure al lavoro svol-to nella delivery delle campagne a qualsiasi ora del giorno e della notte dal nostro team

publishing & operation. Come di-rettore delle business operations non voglio dimenticare nessu-no. In questa azienda abbia-mo la fortuna di avere risor-se che credono in quello che fanno perché hanno grande

passione. La nostra è una grande famiglia dove la qualità delle re-lazioni è l'aspetto fondamentale.

dopo il rebranding che ha portato alla nascita del gruppo, l’impegno principale della società è stato quello di rinnovare ulteriormente il proprio settore di riferimento applicando le logiche del programmatic alla distribuzione dei formati outstream come l’InRead. di questo e delle prossime sfide che attendono il gruppo, parliamo con lucio mormile, director of business operation di teads

TEaDS In ITaLIaLucio Mormile (nella foto in alto) è director of business ope-rations di Teads. Nella foto qui a destra, France-sca Lerario, sales director Teads Italia

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#(coverstory)

Ha parlato di nuovi editori nel network. attualmente quali sono? E quali invece le principali aziende che hanno deciso di comunicare attraverso le vostre soluzioni?Questa domanda mi consente di ricordare i prestigiosi accordi internazionali raggiunti appena prima di Natale per il mercato Usa: ora, siamo in grado di raggiungere il 78% de-gli utenti internet statunitensi su base mensile grazie alle partnership con editori del calibro del Washington Post, Forbes, Reuters, Slate, TheStreet, SheKnows. Non solo, noi già col-laboriamo con le più prestigiose testate mon-diali come ad esempio FT, The Guardian, Le Monde, Le Figaro, ABC, Globo, Nikkei, Die Welt, Conde Nast, e molti altri. Grazie ad essi abbiamo costruito una offerta "Elite" adatta ai grandi brand internazionali, soprattutto per aziende operanti nel settore del lusso.

Video, Mobile, Programmatic, Viewability sono queste alcune delle parole che oggi vi contraddistinguono. Come vi state muovendo su questi fronti? Parto subito affrontando il tema della vie-wability e dal dato fornito da Comscore: il

54% degli ads online - nel 2013 - non è sta-to propriamente fruito. Intuibile che questo sia un problema non trascurabile che pena-lizza la nostra industry e che vogliamo risol-vere tramite la tecnologia Teads grazie a for-mati "viewable by design" che garantiscono agli advertiser la completa visualizzazione dell'annuncio pubblicitario. Il formato inRe-ad è sicuramente quello che ci sta regalan-do maggiori soddisfazioni perché riesce ad accontentare le richieste degli advertiser, ma anche dei publisher senza risultare invasivo per l'utente. Anche sul tema del programmatic ci siamo mossi in anticipo e in maniera deci-sa. Durante l'ultimo IAB Forum abbiamo pre-sentato, in Italia, la nostra piattaforma SSP. E' stato proprio in quella occasione che abbia-mo espresso il nostro punto di vista rispetto a quanto il programmatic possa ottimizzare una parte delle strategie di video advertising. La nostra spiccata vocazione tecnologica ci con-sente inoltre di declinare le nostra offerta di formati innovativi su più device. Anche per quando riguarda il Mobile, dunque, siamo al-lineati con i trend presenti oltre ad essere ca-paci di interpretare quelli futuri.

InrEaDE' questo il formato outstre-am di punta dell'offerta Teads, in grado di garantire agli advertiser la completa visualizzazione dell'annuncio, senza però risul-tare invasivo per l'utente

seCondo ComsCoRe è la quota deglI annunCI PubblICItaRI onlIne Che nel 2013 non è stata FRuIta. un dato non tRasCuRabIle a CuI teads RIsPonde Con FoRmatI "vIewable by desIgn" Come - PeR esemPIo - Il suo "InRead"

e' questa, In dollaRI, la stIma dI FattuRato 2014 dI teads a lIvello globale. PeR ConosCeRe Il dato deFInItIvo bIsogneRà PeRò attendeRe Il mese dI maRzo, quando sI ChIude uFFICIalmente Il FIsCal yeaR della soCIetà

54% 96mln

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Può illustrarci una case history esemplificativa del lavoro che state svolgendo?Le prime campagne distribuite in modalità pro-grammatic, tramite la nostra piattaforma SSP (attualmente attiva solo in Francia e Uk), sono state un successo e a breve saremo pronti a ri-velare anche le prime case history per l'Italia. Analizzando le performance dell'inRead, mi piacerebbe sottolineare una "best case" su tut-te, ma davvero ogni campagna distribuita tra-mite questo formato finora, ci ha re-galato soddisfazioni enormi.

Siete al lavoro su altre novità?Se vi anticipassi qualcosa, vi fa-rei perdere il gusto della sorpre-sa. A parte le battute, posso dire che vista l'espansione, sia lo-cale che globale, siamo pronti a rinforzare il nostro organi-co aggiungendo figure pro-fessionali di talento che si andranno a sommare a un team fantastico che ci sta regalando soddisfazioni e risultati oltre ogni più ro-

sea aspettativa. Osservando il lavoro giorna-liero dei nostri 100 ingegneri del dipartimento Ricerca & Sviluppo, ci aspettiamo, inoltre, di-verse novità in termini di nuovi prodotti e so-luzioni.

Come avete chiuso il 2014? Il nostro fiscal year si chiude ufficialmente a marzo. Il dato di fatturato aggiornato ad oggi è di circa 96 milioni di dollari a livello globale.

avete degli obiettivi specifici di crescita per il 2015?Abbiamo inaugurato l'anno con un finanziamento di 24 milioni di euro. Per la metà queste risorse

saranno utilizzate per investi-menti sull’innovazione tecno-logica, volti al rafforzamento della nostra presenza in mer-cati importanti come gli Usa e al sostegno delle strategie di business per i nuovi mer-cati su cui ci siamo affac-ciati: Brasile, Russia, Sud Corea e Giappone.

ESPanSIOnECon mire glo-bali, il gruppo continua a estendere il proprio presidio in mercati stra-tegici. Un obiet-tivo confermato anche per il 2015

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Contemporary marketing

L’ironica scossa di Mr Forest per iL Lancio di 32red.itPeR l’aRRIvo In ItalIa del CasInò onlIne nato a londRa nel 2002, l’agenzIa FosbuRy adv FIRma e PIanIFICa tRe soggettI tv. PRevIste anChe attIvItà dIgItal, a CuI è dedICato Il 40% del budget

32Red, il casinò online in-glese nato nel 2002 e quotato alla borsa di

Londra, arriva in Italia. Più di 100 giochi tra roulette, poker, slot machine e tanti altri, per divertirsi tutti i giorni tentan-do la fortuna e mettendosi alla prova con tattiche e strategie. Per comunicare il lancio della propria piattaforma, 32Red ha scelto l’agenzia Fosbury ADV, incaricata per via diretta, a cui ha affidato sia l’ideazione cre-ativa che la pianificazione me-dia. L’agenzia si è occupata del-lo sviluppo di una campagna pubblicitaria mirata che preve-de una pianificazione tv su piat-taforme digitali e satellitari, con formati 30” e 15”, on air a par-

tire dal 4 gennaio 2015. Buona parte del budget, circa il 40%, sarà utilizzato per le attività di-gital, gestite direttamente da 32Red. Gli spot realizzati pun-tano su comicità e vicinanza al target. Da qui, la scelta di un te-stimonial che su ironia e sarca-smo ha costruito il proprio suc-cesso: Mr Forest (alias il Mago Forest). I tre soggetti, “Impie-gato”, “Dirigente” e “Nerd”, ve-dono infatti il comico mette-re in risalto la monotonia della quotidianità per poi rivolgere a tutti una semplice doman-da: “Ma la vogliamo dare una scossa a queste giornate?”, in-vitando quindi a tentare la for-tuna, ovviamente su 32Red.it. t.n.

Panini torna la Collezione CalCiatori: l’adv è multimedialeRitorna in edicola un classico del collezionismo: la raccolta di figuri-ne Panini “Calciatori 2014-2015”. La 54esima edizione della collezione di figurine dedicata ai protagonisti del campionato di calcio italiano si compone in particolare di 782 figu-rine (di cui 656 di carta e 126 in ma-teriali o lavorazioni speciali) su gio-catori e squadre di Serie A TIM, Serie B, Primavera TIM, Lega Pro, Serie D e Serie A Femminile. Il lancio del-la nuova collezione prevede un’im-portante campagna pianificata da Havas Media su tv, stampa, radio e web, la cui creatività è stata firmata dall'agenzia Touché. Saranno anche sviluppate tante attività digital col-legate dall’hashtag #celocelomanca: dal sito internet www.calciatoripani-ni.it alla pagina Facebook Calciato-ri Panini, dal canale YouTube e feed Twitter dedicati al profilo Instagram, dall’app “iCalciatori” a MyPanini per creare la propria figurina persona-lizzata. A febbraio, inoltre, partirà il “Panini Tour 2015 – Le Figurinia-di”, che proseguirà fino ad aprile con l’obiettivo di presentare tutte le no-vità della collezione “Calciatori 2014-2015” e altri prodotti Panini.

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Contemporary marketing

Tv e internet: due mondi che si sovrappongono sempre più dal punto

di vista dell’utente. Non altrettan-to avviene però per le aziende, spesso ancora prigioniere di un approccio “a silos” che non giova né all’efficacia della strategia, né tantomeno all’ottimizzazione del budget. Questa almeno è l’opinione di Marco Ziero, socio partner insie-me a Marco Bianchi di Moca Inte-ractive, digital agency trevigiana in netta crescita (+20% di rica-vi nel 2014) e all’avanguardia su questi temi. «Dal punto di vista di tantissime aziende – osserva Zie-ro - esiste ancora una distanza tra spot tv e attività online che non ha riscontro nel comportamento degli spettatori/utenti, per cui tv e mezzi digitali fanno ormai allo stesso modo parte della quotidia-nità. La maggior conoscenza del-le abitudini del consumatore fina-

le dovrebbe portare le aziende a ripensare gli investimenti, mo-dellandoli a seconda della custo-mer journey, senza imprigionarsi nell'approccio “a silos”».

La caLL to action conta. anche in tvUn caso emblematico di quanto sopra, spiega Marco Ziero, è quel-lo dei tantissimi spot tv che non hanno alcuna call to action im-mediata. «Si tende a trascurare il fatto che uno spettatore, quando è di fronte al monitor televisivo, è già connesso alla rete e pronto a seguire eventuali istruzioni». In questo senso, lo spot tv deve es-sere pensato come «una grande opportunità per veicolare, effica-cemente, un messaggio che può essere subito recepito ed esegui-to online da chi lo guarda».

Second Screen per de'LonghiA proposito di Second Screen adv, Moca Interactive ha recen-temente firmato un progetto di grande successo per De'Longhi, che non parte da uno spot, ma da un product placement televi-sivo all’interno di “Molto Bene”, la trasmissione di Real Time condotta da Benedetta Parodi. «Abbiamo sviluppato una cam-pagna Adwords sovrapposta al product placement che si svi-luppa sulle keyword che ruo-tano attorno ai temi della tra-smissione – racconta Ziero -. In questo modo si realizza una doppia esposizione anche ver-so chi non è direttamente in-teressato a De'Longhi, raffor-zando l’awareness; mentre chi si dimostra interessato e visita la landing page dedicata viene nuovamente coinvolto in un’at-tività di remarketing, finalizzata all’iscrizione a una newsletter. Si completa così un percorso coe-rente che da one-to-many, la tv, diventa one–to-one (la Dem)».

oLtre iL cookieE non è certo finita qui. Lo sce-nario mediatico è ancora in for-te evoluzione ed «è presumi-bile», afferma il manager, «che quando la televisione on-de-mand prenderà ancora più pie-de, lo scenario, soprattutto in termini pubblicitari, evolverà ulteriormente. Poiché per ac-cedere ai servizi della televisio-ne on-demand sarà necessario disporre di un account, proba-bilmente ci “loggheremo” at-traverso servizi come Google/Gmail o Facebook. Tutto que-sto aprirà nuove interessanti opportunità di comunicazione cross-device e second-screen, in quanto a differenza del co-okie che riconosce il browser, l’account segue l’utente ed è un sistema di tracking molto più efficace».

Per tantissime aziende, esiste ancora una distanza tra gli sPot tv e le attività online che non ha riscontro nel comPortamento degli utenti. marco ziero, socio Partner di moca interactive, sPiega Perché Per i brand è necessario smettere di ragionare “a silos”

Second Screen: why not?

digital agencyMoca Interacti-ve, fondata da Marco Ziero e Marco Bianchi e di base a Trevi-so, ha archiviato il 2014 con una crescita del 20%

di lorenzo mosciatti

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PROVA MDIRECTOR

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Contemporary marketing

oh! e’ un'opeL… corsaPaRtIta In queste PRIme battute del 2015 la CamPagna dI ComunICazIone IntegRata Che PResenta Con IRonIa e sPIRIto gIovane l’ultIma nata della Casa automobIlIstICa. ClaudIa sChIFFeR e eva PadbeRg le testImonIal d’eCCezIone

Stupore. E’ questo l’effet-to che fa la Nuova Opel Corsa, un effetto espli-

citato in un’esclamazione in-confondibile: “OH!”. E proprio queste due semplici lettere ca-ratterizzano il lancio in comu-nicazione della nuova nata di casa Opel, che si sostanzia in una campagna integrata di-retta da André Kemper e re-alizzata in collaborazione con Scholz & Friends, l’agenzia in-ternazionale di Opel. L’opera-zione si sviluppa in particola-re in tv, online, su social media, stampa, radio, affissione e nel-le concessionarie. Anticipata da una fase teaser pervasiva

e di grande impatto, partita in 30 mercati il 30 dicembre 2014 con lo slogan “Nuova Corsa: il nuovo OH!” con affissioni, pub-blicità online e due spot tv, la campagna vera e propria è partita il 12 gennaio 2015. Que-sta fase del lancio è finalizza-ta a mostrare con precisione tutte le sorprese che la nuova

Corsa riserva a quanti intende-ranno scoprirla. In Italia, e nei mercati Internazionali, Claudia Schiffer resta la testimonial di Opel e di nuova Corsa. In Ger-mania, insieme agli ambascia-tori del marchio Nadja Uhl, Ken Duken e Jürgen Klopp, una Nuova Opel Corsa appari-rà in 5 spot tv della durata di 30 secondi trasmessi su tutti i principali canali. Qui la super-modella tedesca Eva Padberg entrata di recente a far parte della squadra Opel, sfrutta tut-to il suo fascino e il suo umo-rismo per mostrare quanto sia vantaggioso avere un volan-te riscaldato. Ampia la presen-za online, per il quale Scholz & Friends ha sviluppato un sito dedicato alla campagna, ilnuo-voOH.it, dove vengono descrit-te e rappresentate visivamente le caratteristiche di nuova Cor-sa. Contenuti ad hoc sono stati resi disponibili anche attraver-so i principali canali utilizzati dal pubblico più giovane. Carat si è occupata del media plan-ning ed MRM della realizzazio-ne online. Le attività sui social media, invece, sono gestite in Italia da Cohn & Wolfe. r.s.

Branded Content Pasta Garofalo firma il format tv e soCial “quasi amiCi”Tra social e tv, Pasta Garofalo firma un nuovo modo di raccontare il calcio e le rivalità sportive con un nuovo format tv da 4’ intitolato “Quasi Amici”. Ide-ato dall’agenzia Pescerosso e con Sky Sport come media partner, l’iniziativa ha preso il via il 10 gen-naio e andrà in onda fino alla fine della stagione calcistica 2014/2015. Un’operazione che vede lega-ti da un unico filo gli studi di Sky, lo stadio San Pa-olo e alcuni luoghi di Napoli e del calcio. Alla base del progetto una convinzione: i tifosi di due squa-

dre avversarie, durante i 90 minuti di gioco, non saranno mai “amici”. Questo non vuol dire che non possano però essere Quasi Amici. Ogni partita casalinga del Napoli avrà dunque 6 spettatori d’eccezione selezionati nel-le principali scuole calcio italiane, 3 ragazzi (tra i 13 ed i 15 anni di età) tifosi della squadra avversaria, che assi-steranno alla partita insieme a 3 ragazzi napoletani. Sarà possibile seguire ciò che accade su Facebook, Insta-gram, sul sito www.iotifoquasiamici.it e sul sito del Pastificio Garofalo. L’hashtag ufficiale sarà #iotifoquasiamici. Aggiornamenti anche sugli account Facebook e Twitter di Sky Sport e sul sito skysporthd.it.

STuPOrEOH!: questa esclamazione è stata il motivo conduttore del teaser della campagna, partito il 30 dicembre 2014 in 30 mercati

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17engage | n.001 | 13 gen 2015

NEXT Sodastream

apre l’anno all’insegna della comunicazione, con il ritorno sul piccolo schermo. Il brand ha scelto di mantenere fede allo spot già trasmesso nell’estate 2014 proponendo però un nuovo claim: “L’acqua frizzante senza carico pesante”. Per ora lo spot è solo in tv, ma è già previsto un nuovo flight a febbraio, che vedrà anche un ampio coinvolgimento dei mezzi digital.

 Jaguar si prepara al lancio della sua gamma di Berline XJ, XF e XE con uno spot pubblicitario dal taglio cinematografico e dalle atmosfere alla James Bond. La campagna, che ha per protagonista l’atto-re inglese Nicholas Hoult, si chiama “British Inno-vation” ed è diretta dal regista britannico premio Oscar Tom Hooper. Dopo l’anteprima a dicembre al Bologna Motor Show, arriverà in pianificazione sui nostri media alla fine di gennaio.

 Archiviato il 2014 con una raccolta pubblicitaria in crescita (circa +1%), Condé Nast ha già in can-tiere per quest’anno una serie di novità inerenti le sue property. Tra queste, il debutto a febbraio di un nuovo progetto editoriale nell’area del beauty, che vivrà online ma con riper-cussioni sul territorio.

di aLessandra La rosa

Cosa significa oggi essere una superstar? Parte da questa domanda la nuova

campagna globale di adidas Originals dedicata al modello di sneaker deno-minato Superstar, lanciato nel 1969. A rispondere al quesito, sono quattro ambasciatori d’eccezione – Pharrell Williams, Rita Ora, David Beckham e Damian Lillard – che, attraverso un percorso visivo e personale, arrivano a eliminare i cliché e ridefinire questo concetto. Il film Superstar è stato di-retto dal regista svizzero Karim Huu Do e la campagna è stata ideata dall’agenzia newyorkese Johannes Leonardo. Godrà di un’articolata pia-nificazione per tutto il mese di gen-

naio, con una campagna digital, atti-vità di trade marketing, PR, entertainment marketing e una spe-ciale attivazione durante Milano Moda Uomo. Oltre ad avere portata globale, l’iniziativa godrà di investi-menti dedicati nelle città più strategi-che per il brand, non solo Milano, ma anche Parigi, Londra, Berlino e New York. La pianificazione digital preve-de video seeding e display adverti-sing, su desktop e mobile, in siti e blog lifestyle più affini al target, oltre ad uno speciale progetto editoriale con l’Officiel. Partner della campagna saranno anche i maggiori canali so-cial, così come ad essere coinvolti sa-rano anche i negozi monobrand del marchio e selezionati fashion retailer nelle principali città italiane.

al vIa la CamPagna multImedIale a lIvello globale delle stoRIChe sneakeR del bRand, FIRmata dall’agenzIa Johannes leonaRdo

adidas originaLs deFinisce iL concetto di "superstar

Costa CroCiere il modo italiano di sCoPrire il mondo

Puntare sull’Italia e sul meglio che ha da offrire: passione, qualità, ospi-talità e stile. E’ su questo concetto che si fonda la nuova campagna

internazionale #IlModoItaliano di Costa Crociere. Uno spot che raccon-ta il meglio del “saper vivere” italiano attraverso le diverse situazioni che si possono vivere a bordo di una nave Costa. L’invito è quello di riscopri-re queste emozioni nella loro autenticità e genuinità italiane. A comincia-re dal suono delle stesse parole con cui vengono chiamate. La creatività, firmata da Havas Worldwide Milan, è on air in Italia dal 21 dicembre. E la pianificazione, gestita da Carat, è multimediale: coinvolti tv, web, cinema, stampa e radio, oltre alle agenzie di viaggio. L’iniziativa, per cui sono stati stanziati 10 milioni di budget, vivrà fino al 15 febbraio. Buona parte dell’in-vestimento, circa il 60%, è destinato alla tv, ma anche il digital ha un ruo-lo importante, tanto da assorbire circa il 30% della spesa.

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Il sIstema engage sI dIstIngue nel PanoRama edItoRIale sPeCIalIzzato gRazIe a una seRIe dI CaRatteRIstIChe unIChe e CombInate: multICanalItà (CaRta, web, mobIle e, dal 2015, eventI),

assenza dI Canone dI abbonamento, FoCus edItoRIale sul dIgItal e suI new medIa

engage è una PIattaFoRma edItoRIale multICanale Pensata PeR InFoRmaRe azIende, oPeRatoRI e PRoFessIonIstI del settoRe PubblICItaRIo suI FattI e le PRInCIPalI tendenze del meRCato

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Un brand, tre declinazioni

il sito www.engage.it

la newsletter “engage – la Prima”

engage mag

Il “sIstema engage” IntegRa tRe mezzI dIveRsI PeR veIColaRe l’InFoRmazIone dI settoRe In manIeRa Il PIù PossIbIle CaPIllaRe, nella FoRma PIù Idonea

Engage.it è una piattaforma di real-time news costantemente aggiornata (almeno 20 lanci al giorno) che raccoglie, elabora e approfondisce tutti gli avvenimenti e i trend più rile-vanti nell’ambito della comunicazione di marketing nazionale e internazionale. Attual-mente, Engage.it è visitato da oltre 110 mila utenti mensili secondo Google Analytics. Tutti i contenuti pubblicati da Engage sono elaborati secondo le logiche della scrittu-ra SEO per avere visibilità sui principali motori di ricerca, e rilanciati sui principali so-cial media. Engage in particolare conta oltre 10.100 fan su Facebook, ha 820 follo-wer su Twitter ed è seguito su LinkedIn da più di 500 contatti qualificati.

è un canale “push” di divulgazione che permette a Engage di entrare quotidianamen-te in contatto con un database profilato di oltre 26 mila utenti qualificati iscritti al ser-vizio. Ogni giorno, le principali notizie di cronaca pubblicate su Engage vengono orga-nizzate in una “prima pagina” interattiva, che alle 18 viene inviata via mail agli iscritti. "Engage - La prima" è uno dei veicoli di aggiornamento più seguiti e apprezzati dai professionisti italiani della comunicazione e della digital economy, come testimonia l’elevato tasso di aperture della newsletter, superiore al 30%.

è il magazine del sistema Engage: una pubblicazione ricca di approfondimen-ti, focus e interviste dedicati alla cronaca e alle tendenze di mercato. Per il

“mag” è prevista una distribuzione cartacea in occasione di convegni, fie-re e tutti gli altri eventi dove i protagonisti del settore possono incontra-re “fisicamente” i propri stakeholder attraverso un prodotto editoriale cartaceo, curato nella grafica e nei contenuti.

20

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a sUPPorto della tUa comUnicazione

110.000la medIa mensIle deglI utentI del sIto engage.It

glI utentI IsCRIttI alla newsletteR "engage la PRIma"

Il numeRo dI Fan della PagIna FaCebook dI engage

26.000 10.100

Nonostante la sua giovane età, il si-stema Engage è già saldamente po-sizionato tra le testate più seguite e considerate dagli addetti ai lavori per informarsi quotidianamente su ciò che accade nel mondo del mar-keting e della pubblicità. A livello commerciale, tutto il team di Enga-

ge è fortemente orientato a mettere a disposizione le sue migliori risor-se per veicolare in maniera effica-ce, incisiva e multimediale l’imma-gine e i contenuti dei propri partner, che dopo un anno di attività sono già oltre 80 tra le principali struttu-re del settore. Diverse sono le op-

portunità di comunicazione offerte dalla piattaforma Engage, dai clas-sici spazi adv ai branded contents, fino ad arrivare alla realizzazione di progetti speciali, alla copertura multimediale di eventi e workshop, all’ideazione e realizzazione di pub-blicazioni ad hoc.

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la novità: Programmatic italianata a ottobRe 2014, è la PRIma PIattaFoRma InFoRmatIva veRtICale FInalIzzata a InFoRmaRe e FavoRIRe lo sCambIo dI ConosCenze sul PRogRammatIC adveRtIsIng, Real tIme bIddIng e bIg data

A partire dallo scorso anno, una pa-rola nuova si è fatta prepotentemen-te strada nel linguaggio della pubblici-tà: “Programmatic”. L’automazione dei processi di compravendita degli spa-zi pubblicitari online, basata su piat-taforme tecnologiche, si profila infat-ti come una delle più grandi rivoluzioni del mercato negli anni a venire.Secondo i dati presentati all’ultimo IAB Forum, frutto del Tavolo di Lavoro av-viato lo scorso giugno da IAB Italia con gli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano e la partecipazio-ne di tutte le principali aziende del set-tore, l’anno scorso il Programmatic in Italia valeva 110 milioni di euro, oltre il doppio dei 50 milioni stimati per il 2013 (+120%).Nonostante la fortissima crescita nell’ultimo anno, il Programmatic italia-no è ancora nella sua fase embrionale, se lo paragoniamo ai mercati più evolu-ti (nel mondo, secondo Magna Global, il programmatic advertising nel 2014 valeva già la strabiliante cifra di 21 mi-liardi di dollari). Ma che sia un fenome-no irreversibile sul digitale e destinato

a coinvolgere presto anche i mezzi off-line è convinzione ormai metabolizzata da tutti gli stakeholders, siano essi pu-blisher o buyer, concessionarie o azien-de inserzioniste.Con l’auspicio di giocare un ruolo at-tivo in questa trasformazione del mer-cato, a ottobre 2014 Edimaker ha dato vita a Programmatic Italia, la prima te-stata giornalistica italiana finalizzata a informare e favorire lo scambio di co-noscenze sul Programmatic ad-vertising. Il sito Programmatic-Italia.com viene aggiornato quotidianamente con notizie, interviste e approfondi-menti verticali dall’Italia e dall’este-ro. Il tutto con l'obiettivo non solo di informare, ma anche di “dare un senso” a ciò che accade, contri-buendo alla crescita del mercato e ad una sempre maggiore diffusio-ne della “automation culture”. Ac-canto al sito, la proposta editoriale di Programmatic-Italia è completa-ta da una newsletter settimanale e da un magazine cartaceo distribuito ai principali eventi di settore.

+120%la CResCIta del PRogRammatIC adv In ItalIa nel 2014

21 mldIl valoRe globale del PRogRammatIC nel 2014 (dollaRI)

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numb3r5

media in cifre

24 engage | n.001 | 13 gen 2015

L’adv onLine riaLza La teSta a novembre◆  IL PENULTIMO MESE DELLO SCORSO ANNO HA VISTO LA SPESA IN PUBBLICITà VEICOLATA IN RETE CRESCERE DEL 5,6%, RIBADENDO L’ESTREMA VITALITà DEL MOBILE

Buone notizie per la pubblicità online italiana: a no-vembre, la performance delle concessionarie rilevate da FCP-Assointernet è stata nel complesso parti-colarmente positiva, con un +5,6% di investimenti rispetto allo stesso mese del 2013. Il dettaglio dei fatturati, suddivisi per device/strumento, ribadisce l’estrema vitalità del mobile adv, nel quadro di una crescita che stavolta coinvolge tutti i device. Nel dettaglio Web +4,4%; Mobile +41,2%; Tablet +0,7%; Smart TV/Console +19,8%.Dopo i buoni risultati dichiarati dalle grandi conces-sionarie tv (a novembre Publitalia e Rai Pubblicità hanno entrambe registrato fatturati in netta crescita sul 2013), sembra quindi confermarsi un trend positi-vo per il mercato della pubblicità in questa ultima parte dell’anno, almeno per quanto riguarda il mon-do degli “schermi”. Complessivamente, tra gennaio e novembre nel 2014 gli investimenti in pubblicità online registrati da Fcp-Assointernet risultano dello 0,7% superiori rispetto al 2013. «Anche se i bilanci finali si faranno a chiusura d’anno, per il mezzo In-ternet il dato di novembre rafforza le prospettive di un 2014 in incremento. Un risultato da non sottova-lutare alla luce delle attuali turbolenze del mercato», ha commentato il presidente Fcp-Assointernet, Raimondo Zanaboni. s.f.

La radio deceLera, ma di pocoRispetto ai buoni andamenti degli "schermi" di cui si accenna nel precedente articolo, a no-vembre 2014 la radio si ferma a un -1,1% (vs novembre 2013). Nel corso dello scorso anno il mezzo ha registrato andamenti altale-nanti, ma sostanzialmente buoni come sottolineato dallo stesso Paolo Salvaderi, presidente FCP-Assoradio: «Il dato è solo apparentemente negativo. Nel 2013 il mese era infatti cresciuto a due cifre rispetto all’anno precedente. Normale quindi una stabilizzazione del dato e una chiusura vicina al pareggio. In attesa del fatturato di dicembre possiamo tracciare un primo consuntivo del 2014. Per il mez-zo radio il 2014 è stato l’anno della ripresa, e nonostante l’an-damento discontinuo chiuderà con una flessione decisamente più contenuta rispetto al 2013». Nello specifico, il mezzo ha chiuso il mese con un fatturato totale di 30.153.000,00 euro.

Fatturato per mese per DeVICe/strumeNto CoN totale progressIVo a NoVembre 2014 e Delta perCeNtuale sull'aNNo preCeDeNteFonte: Osservatorio FCP Assointernet

Web mobiLe tabLet Smart tv/conSoLe

totaLe

2013 2014 diff% 2013 2014 diff% 2013 2014 diff% 2013 2014 diff% 2013 2014 diff%

gennaio 28.875 27.367 -5,2% 1.154 1.334 15,6% 96 135 40,9% 55 72 29,7% 30.179 28.907 -4,2%

febbraio 36.316 33.260 -8,4% 1.221 1.295 6,0% 117 137 17,4% 150 57 -61,8% 37.804 34.750 -8,1%

marzo 40.842 42.000 2,8% 1.609 1.693 5,2% 199 107 -46,2% 100 217 116,9% 42.750 44.017 3,0%

apriLe 38.691 36.994 -4,4% 1.350 2.066 53,1% 194 127 -34,5% 128 161 26,1% 40.362 39.348 -2,5%

maggio 42.961 42.499 -1,1% 1.640 2.119 29,2% 170 115 -32,5% 139 139 -0,2% 44.911 44.872 -0,1%

giugno 42.127 45.836 8,8% 1.687 2.399 42,2% 130 210 61,8% 248 175 -29,3% 44.191 48.619 10,0%

LugLio 28.315 29.161 3,0% 1.820 2.040 12,1% 135 193 42,5% 60 280 365,6% 30.331 31.674 4,4%

agoSto 13.161 13.857 5,3% 1.592 1.895 19,0% 148 120 -18,8% 86 122 42,1% 14.987 15.994 6,7%

Settembre 39.542 36.870 -6,8% 1.644 1.887 14,8% 116 123 6,1% 137 63 -53,8% 41.438 38.943 -6,0%

ottobre 44.223 44.232 0,0% 1.885 2.356 25,0% 275 229 -16,7% 135 160 18,2% 46.518 46.978 1,0%

novembre 41.894 43.731 4,4% 1.410 1.991 41,2% 220 221 0,7% 124 148 19,8% 43.647 46.091 5,6%

dicembre 44.884 - N/A 2.162 - N/A 167 - N/A 210 - N/A 47.423 - N/A

tot. prog. 396.947 395.808 -0,3% 17.012 21.075 23,9% 1.800 1.717 -4,6% 1.362 1.594 17,1% 4 17.120 420.195 0,7%

totale 4 41.831 N/A N/A 19.174 N/A N/A 1.967 N/A N/A 1.571 N/A N/A 464.543 N/A N/A

Di seguito riportiamo alcune definizioni, che possono essere utili per una più facile lettura del rapporto. DEVICE/STRUMENTO: si intende generalmente lo strumento/piattaforma su cui viene veicolato un contenuto e rappresenta lo strumento tecnolo-gico effettivamente contrattualizzato al cliente, a prescindere dalla piattaforma con cui la campagna viene poi effettivamente visualizzata. Le voci di DEVICE/STRUMENTO sono Web, navigazione da browser su tutti i device; Mobile, msite, App, SMS, MMS; Tablet, app; Smart TV/Console, APP, DAL, Ingame ADV NOTE: I valori rappresentano i fatturati pubblicitari delle Aziende che dichiarano i propri dati all'Osservatorio FCP Assointernet. Sono esclusi dalla presente Tavola i dati relativi alla "Keywords/Search adv"

-1,1%è iL riSuLtato

raggiunto daLLa SpeSa

pubbLicitaria Su radio a novembre

2014 Secondo gLi uLtimi dati

fcp-aSSoradio

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DIGITAL STRATEGY

SOCIAL STRATEGY

SEM & SEOWEB & APP

ADV & MEDIA

CONTEST & GAMES

N U O V A E N E R G I A P E R I T U O I P R O G E T T I D I G I T A L IDUBBLEUP, IL MI X PERFE T TO DI COMPE TENZE

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26 engage | n.001 | 13 gen 2015

Contemporary media

Le testate più sociaL deL 2014? Le sveLa dataMediahubseCondo l’analIsI Condotta su datI PRodottI da human hIghway, sono RePubblICa, FanPage, Il Fatto, CoRRIeRe e Il mattIno I PRImI CInque sItI dI news PeR quota dI CondIvIsIone. FaCebook è Il PIù usato PeR daRe eCo alle notIzIe

epubblica, Fanpage, Il Fatto, Corriere e Il Mattino: sono que-

ste le prime cinque testate per quota di condivisioni dell’intero 2014, che da sole pesano circa il 45% del totale delle 40 testa-te monitorate. E’ quanto rive-la DataMediaHub sulla base dei dati, prodotti da Human High-way, sulle condivisioni degli arti-coli per testata (ovvero per do-minio) dell’intero 2014.I dati delle condivisioni sono la somma di tutte quelle rileva-te per ogni articolo pubblica-to nel 2014, ossia la somma dei numeri che compaiono nei box di condivisione associati a ogni articolo pubblicato dalla testa-ta nel 2014. Il numero di articoli è relativo ai contenuti per i qua-li è stata prodotta almeno una condivisione. “Quindi quasi tut-ti ma non tutti – recita il post sul sito di DataMediaHub -, non abbiamo misure precise ma di-rei il 99% di quelli pubblicati per quanto riguarda almeno le pri-me 10 testate”.Le condivisioni avvengono per oltre il 90% dei casi su Facebo-ok. Twitter e ancor più G+ hanno un ruolo assolutamente margi-nale. Corriere.it è la testata che ottiene il maggior numero di condivisioni dei propri articoli su

novità le news di rePuBBliCa.it Corrono su whatsaPPCon oltre 700 milioni di utenti attivi, WhatsApp è il sistema di messaggistica più usato al mondo. In Italia, il 56% degli utenti mobile lo utilizza per comuni-care. Visto il bacino di utenza, non stupisce che l’app cominci ad essere vista dagli editori come nuovo canale per veicolare le proprie notizie, alla stregua di quanto già fanno con i social network, Twitter e Facebook in primis, e con al-tre applicazioni di messaggistica come WeChat. Gli esperimenti di utilizzo di WhatsApp come mezzo di diffusione delle news sono ancora pochi nel mon-do, e ancor meno in Italia. Ma uno dei grandi siti di informazione nazionale si è iniziato a muovere, e c’è da aspettarsi che in tanti lo seguiranno. Si tratta di Re-pubblica.it che ha appena inaugurato il servizio di diffusione delle notizie via WhatsApp tramite un nuovo canale dedicato. Attraverso l’invio di un messag-gio con testo “News On” a un determinato numero, si potranno attivare le noti-fiche di Repubblica.it su ogni tipo di smartphone. Notifiche che riguarderanno solo gli avvenimenti più importanti e che saranno totalmente gratuite.

di aLessandra La rosa

Quota % Condivisioni (Dati Human Highway - Elaborazione DataMediaHub)

R

Twitter, quasi il doppio rispetto alla seconda testata per numero di condivisioni sulla piattaforma di microblogging da 140 carat-teri: Repubblica.it. Osservando i dati non pare esservi una corre-lazione diretta tra le testate che ottengono il maggior numero di condivisioni e il traffico ai ri-spettivi siti. Per quanto riguar-da invece il numero di articoli

condivisi rispetto al totale del-le condivisioni, e relativa quo-ta, dai dati emerge come il pub-blico di alcune testate, come per esempio Fanpage, abbia un’atti-tudine di gran lunga superio-re all’amplificazione social delle notizie rispetto a quello di al-tre fonti d’informazione come, sempre a titolo esemplificativo, La Stampa.

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27engage | n.001 | 13 gen 2015

su pinterest arriva La pubbLicitàe’ PaRtIto uFFICIalmente Con l’InIzIo del nuovo anno Il Roll out deI PRomoted PIns. PRevIsto PeR maRzo Il PRogRamma dI FoRmazIone sulle ads "PInstItute", mentRe sono anCoRa allo studIo glI annunCI basatI su aste

IL2015 di Pinterest si è aperto con un’im-portante novità. Pro-

prio il primo giorno dell’anno, infatti, il social network ha dato il via ufficiale alla diffu-sione di pubblicità all’interno della piattaforma, attraverso i cosiddetti Promoted Pins. I Pin sponsorizzati erano stati an-nunciati già a fine marzo, con la promessa di essere degli an-nunci “belli da vedere” e per-fettamente integrati all’inter-no del flusso di immagini del sito. A maggio, invece, aveva preso il via la fase di testing

news l’adv di twitter esCe da twitterIl social network dei cinguettii ha in piano di vendere pubblicità non solo sui tweet pubblicati sul sito e sull’app, ma anche su quelli embeddati su siti esterni. La notizia è stata riportata su Wall Street Journal. A quan-to pare, questo rappresenterebbe per Twitter un modo per raggiunge-re milioni di utenti che non sono iscritti alla piattaforma di microblog-ging, ma che leggono i messaggi del social network all’interno di siti e app di news. Twitter starebbe insomma cercando di provare, di fronte agli scetticismi degli analisti e ai numeri effettivi di utenza, che l’interesse ai contenuti della piattaforma va ben al di là della base di utenti ufficiale. Naturalmente, l’iniziativa potrebbe comportare un’ulteriore accelerata alle re-venue pubblicitarie di Twitter, che nel Q3 2014 sono cresciute del 109% raggiungendo quota 320 milioni di dolla-ri, l’85% dei quali viene da mobile. La notizia sarebbe venuta fuori in occasione del CES 2015 di Las Vegas, con-testo in cui Twitter ha illustrato i propri piani strategici alle agenzie media. Qui la piattaforma ha anche rivelato i propri piani per il potenziamento dei contenuti video, che passano per l’incoraggiamento – rivolto a utenti e in-serzionisti - a caricare filmati direttamente sulla piattaforma piuttosto che utilizzare link a siti esterni come You-tube, e per l’introduzione dell’auto-play dei video (come già avviene in Facebook).

di aLessandra La rosa

con un selezionato gruppo di partner, del calibro di Expedia, Gap, General Mills e Nestlé, solo per citarne alcuni. I risul-tati di questi test sono stati analizzati, ed hanno rivelato risultati più che soddisfacenti per i brand coinvolti. Gli utenti hanno condiviso Promoted Pins in media 11 volte, in linea con la frequenza di condivisio-ne delle immagini standard, il che equivale a un aumento del 30% in earned media. L’1 gen-naio, dunque, il roll out ufficia-le del formato per gli inserzio-nisti negli Stati Uniti: l’annuncio apparirà sulle pagine di ricerca e di categoria, in mezzo alle immagini di vestiti, cibi e ac-cessori postate dagli utenti, e avrà l’aspetto di un normale Pin, eccetto che per la presen-za di una scritta “Promoted Pin” sotto l’immagine. Allo studio anche Promoted Pins basati su aste (CPC), che, se-condo quanto riporta il blog di Pinterest, in fase di test hanno registrato ugualmente degli

ottimi riscontri a livello di traf-fico e impression. Ma su questi il social network di riserva di apporre ancora degli aggiu-stamenti e delle migliorie pri-ma di avviarne la diffusione uf-ficiale. Nei prossimi mesi partirà anche il progetto di in-formazione e formazione “Pin-stitute”, tramite cui gli inser-zionisti del social network potranno apprendere tecniche e condividere best practice sulla promozione dei brand tramite la piattaforma. Il pro-gramma partirà a marzo, con i contributi degli iniziali “beta-partner” di Pinterest, per poi aprirsi nei mesi seguenti agli altri inserzionisti. L’apertura di Pinterest alla pubblicità sem-bra dunque una mossa che guarda al lungo termine, alli-neando peraltro la strategia della piattaforma a quella dei grandi social network, Face-book e Twitter in primis, che sempre più stanno puntando sull’adv per aumentare le pro-prie revenue.

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Contemporary media

googLe, arriva iL report suLLa viewabiLity deLLe caMpagne videoI ClIentI dI mountaIn vIew saPRanno se I vIdeo ads eRogatI sul google dIsPlay netwoRk e su youtube sono eFFettIvamente vIsualIzzatI daglI utentI, o se vengono “skIPPatI” o “sCRollatI” FuoRI dallo sCheRmo

Sul tema spinosissimo del-la Viewability delle cam-pagne online, Google

gioca d’anticipo, offrendo ai propri clienti una reportistica sulla effettiva visualizzazione delle campagne video erogate dai suoi network pubblicitari.La novità è stata annunciata al recente CES di Las Vegas da Neal Mohan, head of video and display ad products di Mountain View. L’operazione è parte del-la politica di “piena trasparen-za” rispetto al tema della vie-wability intrapresa da Google, che a dicembre aveva pubblica-to una ricerca in cui ammetteva che oltre la metà delle impres-sion erogate dai suoi server non è visualizzata dagli utenti.Sostanzialmente, Mountain View informerà brand e inve-stitori riguardo al fatto che i loro spot pubblicitari siano ef-fettivamente guardati, oppu-re “skippati” o “scrollati” fuori dalla parte visibile della pagi-na web. Secondo la definizio-ne di Viewability fissata dal Me-dia Rating Council americano, su cui si basa Google, una pub-

blicità è “visibile” quando alme-no il 50% dei pixel di cui è com-posta appare sullo schermo per almeno 2 secondi.Il viewability report di Google sta arrivando in questi giorni per i video erogati via Double-Click e attraverso l’ad network, per poi essere esteso successi-vamente a YouTube. Più avan-ti nell’anno, poi, gli investitori potranno diporre di ulteriori in-formazioni qualitative: come ha scritto sempre Neal Mohan in un blog post, nel corso del 2015 la società ha in mente di offrire analytics anche sulla durata di fruizione dei video pubblicitari e sull’attivazione dell’audio du-rante la visione. s.f.

eBay sull’aPP il native adv è in home PaGe. CheBanCa! inauGura il formato

eBay Advertising ha introdotto a fine 2014 il nuovo formato pubblici-tario di native advertising per mo-bile sull’home page dell’app mobi-le di eBay.Una novità che è stata subito scel-ta da CheBanca! con la campagna WoW (Wallet of Wallets), un porta-foglio digitale aperto a tutti, anche a chi non è cliente del servizio ban-cario. «Il native advertising», spie-ga Matteo Longoni, commercial di-rector advertising for France, Italy and Spain, «è sicuramente uno dei format pubblicitari più efficace poi-ché è in grado di attirare l’attenzione dell’utente, fornendo informazioni aggiuntive e integrandosi perfetta-mente con il contenuto che sta leg-gendo, senza però apparire invaden-te e fastidioso. Il nostro obiettivo è quello di crescere nel 2015 nella rac-colta pubblicitaria offrendo ai nostri clienti una qualità sempre più eleva-ta oltre a prodotti innovativi e in gra-do di raggiungere il proprio target di riferimento».

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29engage | n.001 | 13 gen 2015

Nel 2015 il tablet verrà utilizzato da più di un miliardo di persone in tutto il mondo. A dirlo è uno studio di eMarketer, che nello specifico

stima che nel 2018 i possessori di tablet nel mondo sa-ranno 1,43 miliardi, quasi il 15% della popolazione mon-diale. In pratica più del doppio del numero di tre anni

mobilemedia on the Go

secondo una ricerca di emarketer, nel 2015 tanti saranno gli utilizzatori del device a livello globale, e arriveranno a 1,43 miliardi nel 2018. ma i tassi di crescita sono destinati a rallentare nei prossimi anni

taBlet 1 miliardo di volte sì nel mondo

di roberta simeoni

fa. Questa crescita è però destinata a rallentare, conti-nuando a diminuire nei prossimi anni. Si prevede che il numero totale di fruitori di tablet quest’anno aumen-terà del 17,1%, di contro a un incremento del 54,1% nel 2013 e del 29,1% nel 2014. Nel 2018 il tasso di crescita si fermerà al 7,9%.Uno dei fattori chiave di questo rallentamento è che l’attuale numero di utenti è deformato dall’abbondan-za dell’offerta nei mercati più sviluppati. Man mano che questi mercati giungono a maturazione, la cresci-ta nei mercati emergenti, secondo eMarketer, non sarà altrettanto sostenuta. Tre i fattori che contribuiranno a questo fenomeno. Per prima cosa, questi device con-tinueranno a essere percepiti come beni di lusso. In secondo luogo, dovranno affrontare la concorrenza di altri tipi di device connessi, come phablet e weara-ble, in particolare in Paesi, come Giappone e Corea del Sud, in cui i tablet si sono diffusi in ritardo rispetto al resto del mondo. Infine, le funzionalità del tablet non sono sempre capite, particolarmente in mercati dove sono molto diffusi smartphone e phablet.La Cina sarà il leader mondiale in quanto a numero di utilizzatori di tablet nel 2015, con oltre 328 milio-ni di abitanti che accedono a questi dispositivi alme-no una volta al mese, quasi un terzo del totale mondia-le. Gli Stati Uniti sono al secondo posto, con meno della metà degli utenti cinesi.

quag Le passioni si condividono in un touchArriva l’app ufficiale gratuita di Quag.com. L’interest network italiano arriva infatti sui dispositivi mobili grazie al rilascio dell’app gratuita per iOS e An-droid. Condividere passioni e interessi, conoscere persone nuove e rimanere in contatto con la community di Quag.com diventa così ancora più comodo e immediato. L’app, infatti, permette di connettersi subito con nuove persone che condividono gli stessi interessi, pubblicare idee, foto, video e link, parte-cipare ad interazioni specifiche su temi che appassionano, sapere quali sono gli argomenti più popolari del momento e ricevere aggiornamenti su ciò che si desidera seguire. Un luogo di dialogo e relazione, dunque, da oggi sempre a portata di “touch”.

2013 2014 2015 2016 2017 2018

0.70

0.91

1.06

1.201.32

1.43

29.1%

17.1%13.3%

10.0% 7.9%

54.1%

utilizzatori di tablet nel mondo, 2013-18miliardi e % di crescita

Utilizzatori di tablet % di crescita

Nota: individui di ogni età che usano un tablet almeno una volta al mese / Fonte: eMarketer, dicembre 2014

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30 engage | n.001 | 13 gen 2015

f o c u s

M

Dalla focalizzazione sugli “schermi” al nuovo equilibrio tra carta e digitale, passando per

la diversificazione delle strategie social e la moltiplicazione dei formati video. Ecco dieci

trend per l’anno appena iniziato, che si prospetta condizionato soprattutto dai dati

ancano ancora i dati de-finitivi, ma il 2014 do-vrebbe essersi chiuso in

moderata flessione per il merca-to pubblicitario italiano, stando alle stime diffuse da Nielsen. Stime che si potrebbero correggere leggermen-te al rialzo prendendo in considera-zione altre fonti per l’online, come il Politecnico di Milano. In ogni caso,

stiamo parlando di un anno ancora complicato e fortemente condizio-nato dalla crisi economica; e tutta-via in grado di evidenziare zone di forte innovazione e sviluppo, specie nel campo di internet, con la cre-scita del video, un mobile finalmen-te centrale nelle strategie, il social in evoluzione e, soprattutto, la fra-gorosa irruzione del Programmatic

adv. A cavallo tra la fine dell’anno vecchio e l’inizio di quello nuovo, molti osservatori delineano il loro personale scenario dei 12 mesi suc-cessivi. Proviamo anche noi a fare questo giochino: ecco 10 fenome-ni che potrebbero caratterizzare il 2015 pubblicitario, elaborati sulla base di quello che abbiamo osserva-to in questi ultimi mesi.

di simone freddi

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31engage | n.001 | 13 gen 2015

1 4

2 65

3 7 10

98

Un anno a segno più

Focus sugli schermi

Dal cookie al login

Editoria: equilibrio ritrovato

Video boom… fino all'inflazione?

Un occhio alla Viewability

L’anno del mobile… commerce

Programmatic & Big Data:

avanti tuttaSocial: non solo

Facebook

Ma ‘ndo vai se il data scientist

non ce l’hai?

Nel 2015 il mercato pubblicitario italiano tornerà a segno più? Do-

vessimo puntare un euro, diremmo di sì (tanto è un gioco…). Oltre alle

proiezioni di PIL in lieve crescita per l’anno prossimo (intorno al

mezzo punto percentuale) diffuse dai principali organismi statistici italiani e internazionali, a dare la

percezione di una certa inversione di tendenza nella fiducia degli

spender sono i dati positivi comu-nicati dalle maggiori concessionarie

a partire dal mese di novembre e i consumi natalizi non disastrosi,

nonostante il caos fiscale.

Consolidando un trend già evi-dente, gli investimenti pubblicitari si concentreranno soprattutto sul mondo degli schermi, siano essi

tv, pc, mobile o digital OOH. Fatte 100 le interazioni con un media,

oggi l’80% avviene attraverso uno schermo e in questo senso la pub-blicità non fa altro che seguire una preferenza che i consumatori non

smettono di evidenziare.

A mano a mano che sfuma il confine “concettuale” tra tv, pc e mobile, emerge la domanda di sistemi di tracciamento più evoluti di quelli

attuali, che consentano di seguire il consumatore a cavallo dei dispositivi che utilizza. I Cookie verranno sosti-tuiti dai Login come forma prediletta di tracking degli utenti e faranno la loro comparsa modelli di attribution

più sofisticati di quelli attuali.

E’ quasi certo che gli investimenti pubblicitari sulla carta stampata continueranno a ridursi anche il

prossimo anno. Saranno però sem-pre di più gli editori di giornali che riusciranno finalmente a compensa-re il calo della raccolta tradizionale

con la crescita di quella digitale, realizzando complessivamente un aumento dei ricavi pubblicitari in

termini assoluti. Un equilibrio da cui l’editoria delle news potrà iniziare

la (si spera) definitiva risalita.

Il 2015 vedrà un aumento esponen-ziale del video adv online. Accanto

a un ulteriore rafforzamento dei preroll e in generale dei formati in-stream, assisteremo all’affermarsi di varie tipologie di formati “outstre-

am”, che andranno a collocarsi sia negli “spazi” tradizionalmente

riservati ai banner sia all’interno dei contenuti testuali dei siti web. Tutto ciò aumenterà in maniera consisten-te l’inventory video disponibile, ma occhio all'abbassamento dei CPM.

Volete un tema “caldo” per il 2015? La viewability. In questi mesi se ne sta cominciando a parlare, l’anno prossimo non si parlerà pratica-

mente d’altro. Ad accendere definiti-vamente la miccia è stata Google, che ha pubblicato un report in cui

ammette che il 56% dei formati pub-blicitari erogati dai suoi ad-server finiscono in una parte di schermo non fruibile dagli utenti ben prima

di essere effettivamente visualizzati. Molto semplicemente, significa che le impression reali sono la metà di

quelle conteggiate dagli ad-server e fatturate al cliente. E non manca chi inizia già a parlare della viewability

come possibile nuovo Cpm.

Lo smartphone farà passi da gigante come mezzo di pagamento nel 2015. Apple, Google, Amazon guideranno questa tendenza (insieme a svariate start-up) che, a sua volta, spingerà le società di carte di pagamento e

le banche a sviluppare nuovi servizi. Soluzioni di pagamento più semplici porteranno benefici in modo parti-colare all’e-commerce su mobile. E

tutto questo darà un ulteriore spinta anche alle attività di marketing e comunicazione sugli ormai ex

"telefonini".

Nell’anno che verrà, l’importanza dei dati – come leva competitiva da spendere sul mercato, ancora prima che come driver di reale efficacia ed

efficienza – aumenterà in maniera notevolissima. Tutti i principali

gruppi della comunicazione hanno fatto o stanno facendo investimenti giganteschi nel mondo dei dati, e cercheranno di valorizzarli. D’altro

canto, anche brand e publisher tenteranno di approcciare il mer-cato con la propria scorta di dati

proprietari, ognuna delle quali verrà presentata come quella in grado

di fare la differenza in un mercato sempre più “programmatico”. Tutto questo aumenterà senz’altro la com-plessità. Sui reali benefici in termini di efficacia complessiva, si vedrà.

L’abilità di costruire community di fan, e quindi di “nutrirle” costan-

temente con contenuti nuovi e creativi negli ultimi anni è diventato

un vero e proprio mantra per i brand. Dal 2012 a oggi, tuttavia Facebook ha progressivamente

abbattuto la reach organica delle Pagine sul social network, da una parte per ridurre l’affollamento di

post commerciali sul news feed dei suoi iscritti, dall’altra nel tentativo di incoraggiare le aziende a inve-

stire nei post sponsorizzati. Questo legittimo tentativo di trasformare Facebook in un “paid media” pre-

sumibilmente porterà i brand a una reazione altrettanto legittima, ossia

quella di provare a diversificare maggiormente la propria strategia,

guardando con più interesse ad altre piattaforme social (occhio in

particolare a Tumblr e Instagram) e alle app di messaggistica, a partire

da Whatsapp.

Questa previsione, strettamente legata alla precedente, impatta

soprattutto sul mercato del lavoro di settore, condizionato dal nuovo elemento centrale dei dati. Si sta

infatti rapidamente formando in seno a tutte le organizzazioni

implicate nel mercato adv, sia sell che demand side, una pressante

esigenza di “data scientist” in gra-do di organizzare, elaborare e dare

un senso all’enorme mole di dati che vengono raccolti. Quindi non stupitevi se d’ora in poi troverete i reparti marketing delle aziende, ma anche centri media e agenzie,

popolati di astrofisici, matematici o ingegneri statistici…

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f o c u s

Weborama ottimizzazione guiData Dai Datibig data e misurabilità saranno le parole chiave di questo nuovo anno: così Roberto Carnazza delinea il prossimo futuro della comunicazione digitale, che continuerà a vedere protagonista la società, forte di un 2014 a +30%

La comunicazione digitale sta andando in modo sempre più deciso verso l’ottimiz-zazione di contenuti e contesto. Con que-

sta premessa Roberto Carnazza, country manager di Weborama in Italia, descrive quelle che saranno per lui le prospettive che attendono il settore nel corso dei prossimi 12 mesi. Le parole d’ordine, se-condo il manager, sono “Data-driven Marketing” e “Misurabilità delle performance”.

Le premesse raccontano di un 2015 carico di fronti caldi per la comunicazione online. Quali saranno secondo lei le tendenze che più si imporranno nei prossimi 12 mesi?Tra le tematiche che riconosciamo come “calde” per il 2015 individuiamo facilmente il data-driven marketing. La tendenza è quella che è stata defi-nita come “hyper-targeting”: grazie alla possibi-lità di combinare diversi criteri di targeting com-portamentale, socio-demografico, geografico e per dispositivo, sarà quindi possibile identifica-re le audience più promettenti e raggiungerle con un messaggio veramente su misura. Tutto si muo-verà in questa direzione, non solo l’advertising in senso stretto, ma anche il design dei siti, i conte-nuti e il social media, con l’obiettivo di migliorare la visibilità e ottimizzare i tassi di conversione, più che semplicemente incrementare il traffico. Un al-tro argomento rilevante è quello della misurabilità e del controllo delle performance, che, grazie an-che alle potenzialità e alle sfide che offrono le atti-vità cross-device, va visto in ottica di fingerprinting e di modelli di attribuzione multi-piattaforma.

Cosa è mancato nel 2014 al mercato?Riteniamo che, benché si sia senz’altro visto un

miglioramento nel corso del 2014, ci siano anco-ra margini di manovra significativi per quanto ri-guarda l’adozione da parte degli inserzionisti di progetti che coinvolgono i dati. Se, infatti, secondo una recente ricerca di Accenture, il 96% dei mana-ger di aziende che hanno effettuato progetti con i Big Data è soddisfatto dei risultati raggiunti, è al-trettanto vero che in Italia solo il 13% delle aziende ha un Data Scientist (Ricerca dell’Osservatorio Big Data Analytics & Business Intelligence della Scho-ol of Management del Politecnico di Milano, ndr) e che solo il 16% utilizza anche dati esterni, combi-nandoli con quelli provenienti dal database inter-no. Emerge in ogni caso la resistenza delle aziende ad avvalersi di dati non strutturati secondo sche-mi tradizionali: resta quindi ancora molta strada da fare.

anche rispetto a quanto detto, state studiando lanci o comunque novità particolari? Il 2015 ci vedrà ancora una volta in prima linea sul fronte dell’innovazione tecnologica dei nostri pro-dotti, con un’ulteriore evoluzione di quelli esistenti (che saranno sempre più “dato-centrici”) e il lancio di almeno una o due novità assolute sul mercato, di cui al momento non possiamo ancora svelare nul-la. Il tutto senza contare sul continuo miglioramen-to dei nostri algoritmi esclusivi come il “c-cloning”, integrato nella nostra DMP Weborama Audien-ce Manager, in grado di identificare e raggiunge-re nella rete gli utenti più simili a chi ha effettuato una conversione o un’altra azione richiesta dei no-stri clienti.

Come avete chiuso il 2014 e quali obiettivi vi siete posti per i prossimi 12 mesi?La chiusura italiana del 2014 è stata più che lusin-ghiera - quasi +30% rispetto al 2013 - e ha premia-to indubbiamente la nostra offerta, pressoché unica sul mercato, caratterizzata appunto da una combi-nazione esclusiva tra la piattaforma tecnologica e la base dati (in continua crescita: contiamo ad oggi più di 50 milioni di cookie unici profilati) in grado di gui-darla. Gli obiettivi che ci poniamo per il 2015 sono altrettanto ambiziosi sia a livello locale che interna-zionale: al di là del consolidamento della presenza in Europa, Weborama si sta infatti aprendo ai mer-cati extra-europei come gli USA e l’America Latina, estendendo quindi la propria attività a 17 Paesi.

In CanTIErEIl 2015 di Weborama sarà particolarmente denso di nuovi progetti, con un'evoluzione dei prodotti esi-stenti e il lancio di almeno una o due novità asso-lute sul mercato mondiale. Nella foto, il country manager Rober-to Carnazza

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24meDia «il mercato? guiDat0 Da programmatic aDv e rtb»simone Ruscetta, owner della società, identifica questi come alcuni degli elementi che guideranno le prossime evoluzioni della comunicazione digitale nel 2015. l’azienda specializzata in email marketing e digital advertising, intanto, archivia il 2014 a +10%

Saranno Programmatic, Real-Time bidding e Tecnologia secondo Si-

mone Ruscetta, owner di 24Me-dia, i veri fronti caldi della comu-nicazione online nel corso dei prossimi 12 mesi, grazie ai quali il settore vivrà nuove importanti evoluzioni. L’azienda, nata nel 2011, è specializzata in email mar-keting e digital advertising, «set-tori maturi ma in costante evolu-zione», precisa il manager. Con queste premesse indaghia-mo con Ruscetta i prossimi passi che l’azienda opererà, passando per una rassegna di quello che è stato anche il suo 2014, chiuso tra l’altro con una crescita del 10%.

a fronte degli elementi che secondo lei caratterizzeranno il prossimo anno, cosa ha in cantiere 24Media?Nel digital più che altrove il tem-

po è un elemento essenziale, è dunque imprescindibile non solo rimanere aggiornati ed al pas-so con i tempi, ma anche cerca-re di anticiparli. Ecco perché sono sempre cospicui i nostri investi-menti in ricerca e sviluppo di nuo-

In PrIMa LInEaSimone Ruscetta (in foto) è fondatore e proprietario di 24Media, società nata nel 2011

vi prodotti. Prodotti e servizi che rilasceremo progressivamente nel corso del 2015. Ma adesso è pre-sto per svelare le nostre sorprese.

Qual è stata l’attività più premiante per voi condotta lo scorso anno?24Media è una digital company focalizzata sull'email marketing, un mezzo che anche nel 2014 ci ha garantito ottime soddisfazio-ni, a testimonianza di quanto sia uno strumento importante per le aziende. Nel 2014 abbiamo poi acquisito importanti clienti sulla parte creativa e strategica, uno su tutti uno storico brand del food Made in Italy: Amarelli. Amarelli è un'azienda fondata nel 1731, cono-sciuta in tutto il mondo, un'auten-tica eccellenza del Made in Italy, al punto da essere considerato si-nonimo del suo prodotto di pun-ta, ovvero la Liquirizia. Per Ama-relli abbiamo progettato e messo online il nuovo sito brand e ge-stiamo la parte social. Un proget-to prestigioso, di cui siamo parti-colarmente orgogliosi.

Come avete chiuso il 2014 e quali obiettivi vi siete posti per i prossimi 12 mesi?A livello di gruppo la crescita del 2014 è stata di circa il 10%, dun-que in linea con le nostre aspetta-tive. Gli obiettivi per il 2015 sono come sempre molteplici ed am-biziosi: ci aspettiamo ancora una crescita a doppia cifra, così come la release di alcuni prodotti nuo-vi e l'aumento del fatturato della parte creativa e strategica. Spo-stiamo sempre in avanti i nostri li-miti e i nostri obiettivi, d'altra par-te, come diceva qualcuno "Non bisogna darsi un obiettivo, biso-gna superarlo".

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f o c u s

zoDiak aDvertisingnon solo programmaticIl ceo della struttura, nicola drago, ha analizzato per noi i driver che guideranno la crescita della comunicazione online, identificando in ad-tech, mobile e video i tre grandi fattori di sviluppo per il settore

«La diffusione e l’amplia-mento del numero di device, la disponibilità

di nuovi formati adv e obiettivi di efficienza e sicurezza, spinge-ranno ancora più gli advertiser verso la nuova modalità di ac-quisto rappresentata dal pro-grammatic». Prende il via da questa considerazione l’analisi di quanto attende la comunica-zione online in questo neonato 2015 operata per Engage da Ni-cola Drago, ceo di Zodiak Ad-vertising, struttura pioniera in ambito rtb e programmatic e oggi piattaforma Sell Side lea-der in Italia e in Spagna. «I nu-meri presentati a IAB Forum – aggiunge il ceo – hanno confermato che con una cresci-ta dei volumi pari al 120%, lo scorso anno, la quota program-matic rispetto al totale del di-splay advertising è stata del 10%. Questa quota secondo le stime salirà a livello globale al 50% entro il 2017. Il programma-tic continuerà quindi a sottrarre quota alle vendite dirette, anche più rapidamente del previsto». Ma il programmatic non sarà l’unico protagonista del nuovo anno secondo Drago: «Il mobi-le comincerà ad attirare vera-mente l’attenzione degli adver-tiser, a patto che si riescano a trovare soluzioni rispetto a qua-lità dell’inventory, possibilità di targetizzazione, coordinamento e limiti di frequenza cross-devi-ce. Anche il video, cresciuto del 25% nel 2014 rispetto all’anno precedente, confermerà il trend positivo. In pratica i tre fattori

che hanno rappresentato i dri-ver della crescita degli investi-menti pubblicitari online in Italia nel 2014, si confermeranno tali anche per il 2015».

anche rispetto a quanto detto, state studiando lanci o comunque novità particolari?Il nostro prodotto vedrà delle re-lease e degli aggiornamenti im-portanti nel corso dei primi mesi del 2015. Abbiamo già pianifica-to il lancio a gennaio del sistema per la gestione autonoma del-la qualità degli inserzionisti (Ad Quality) e a febbraio del tool per la gestione dei floor price. Il no-stro obiettivo è facilitare il lavoro dei nostri publisher nelle attività operative affinché possano con-

VISIOnENicola Drago, ceo di Zodiak Advertising (in foto), condivide con noi non solo la propria vision sul mercato, ma anche quella che guiderà la struttura verso un'ulteriore espansione

centrarsi sulle attività a valore aggiunto. Come azienda, inoltre, consolideremo la nostra posizio-ne di leadership in Italia, cresce-remo in Spagna - sulla scorta dei successi conseguiti negli ultimi 18 mesi - con l’insediamento già a partire da gennaio di un count-ry manager, che nello specifico è Mikel Lekaroz, ex managing di-rector Hi Media e presidente IAB Spagna, e probabilmente aprire-mo una nostra sede in un altro paese nel corso dell’anno.

Qual è stata l’attività più premiante per voi nel 2014?L’introduzione di tool proprieta-ri di ottimizzazione e contestua-lizzazione che hanno consentito ai nostri publisher di aumenta-re il rendimenti per singola im-pression. Anche l’ampliamen-to dell’offerta con la soluzione video e il deal manager ha at-tratto nuovi investimenti, con importanti benefici per la red-ditività dei nostri publisher. Zo-diak Advertising è più di un SSP “pura” e la nostra performance 2014 lo ha dimostrato.

a proposito della performance 2014, come avete chiuso lo scorso anno e quali obiettivi vi siete posti per il 2015?Nel 2014 siamo cresciuti a dop-pia cifra rispetto all’anno prece-dente e i dati Q4 2014 e i primi giorni di gennaio 2015 ci proiet-tano ben oltre i 10 milioni di rica-vi nel 2015. I principali driver di crescita saranno: aumento della quota Programmatic vs Diretta per i publisher attuali, innalza-mento di CPM e Fill rate, crescita del numero di publisher partner, sia in Italia che nei nuovi Paesi.

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public-iDeas DoDici mesi all’insegna Della tecnologiasecondo Francesca Pinzone, country manager per l’Italia, saranno questi gli asset che guideranno l’anno appena iniziato, che vede già la società impegnata nello sviluppo di nuove soluzioni

Siamo usciti da un anno che ha lasciato a questo 2015 un carico notevole

di spunti e tendenze che nel corso dei prossimi mesi esploderanno e si sostanzieranno in importanti novità. Ma quali sono i veri fronti caldi che attendono il mercato della comunicazione digitale nei prossimi mesi? «Dati e tecnolo-gia», risponde senza esitazioni Francesca Pinzone, country ma-nager Public-Ideas Italia: «L’inter-pretazione dei dati diventerà sempre più cruciale nelle pianifi-cazioni perché permetterà di cali-brare e ottimizzare le strategie di marketing. I dati, però, necessita-no di strumenti che possano for-nire informazioni rilevanti per gli inserzionisti: quindi i tool di anali-si faranno la differenza. Parallela-mente lo sviluppo tecnologico spingerà l’adozione e la penetra-zione delle piattaforme automa-tizzate di programmatic adverti-sing: già nel 2014 abbiamo rilevato un crescente interesse per queste nuove soluzioni. Il 2015 sarà l’an-no decisivo per il programmatic».

Cosa è mancato al mercato negli scorsi 12 mesi?Probabilmente la capacità o vo-lontà di abbracciare le nuove tec-nologie con maggior convinzione e determinazione: molte azien-de hanno preferito investire a pic-coli passi (e con piccoli budget), approcciando l’advertising digi-tale come se fosse un continuo test. Mentre sarebbe stato neces-

sario un avvicinamento più deci-so, meno timoroso di sperimenta-re nuove soluzioni e nuovi modelli di business. E’ un atteggiamento tipico soprattutto delle realtà che da sempre si affidano all’offline e che si sono affacciate solo recen-temente all’online adv.

anche rispetto a quanto detto, state studiando lanci o comunque novità particolari?Public-Ideas è da sempre atten-ta all’evoluzione del mercato e non mancherà di presentare no-vità e introdurre innovazioni tec-nologiche. Vantiamo uno dei più produttivi reparti di R&D che è già impegnato nello sviluppo di nuove soluzioni per un mercato in continua evoluzione. Ma siamo solo agli inizi del nuovo anno ed è prematuro dare anticipazioni in questo momento.

Qual è stata l’attività più premiante per voi condotta lo scorso anno?Sicuramente il trend di crescita del comparto e-commerce che ha contribuito all’incremento dei programmi a performance per brand di ogni settore. Per l’Ita-lia cito in modo particolare l’at-tivazione di un programma per CheAmor di Caffè, concessiona-ria Illy – Mitaca che si occupa del-la distribuzione di caffè in capsu-le: per questo cliente Public-Ideas si è occupata della fase di idea-zione, della stesura della strate-gia e della gestione operativa. La

fOCuS OnPer la country manager Italia Francesca Pinzone, il 2015 di Public-Ideas sarà rivolto in particolare allo sviluppo del business e all'ot-timizzazione dei programmi in corso, con un oc-chio di riguardo anche al network degli affiliati

campagna ha registrato una re-demption, in termini di vendite, del 20%, in ottimizzazione sulla base dei primi riscontri. Il model-lo di business a performance se-guito da Public-Ideas CPL + CPS ha garantito un livello di soddisfa-zione per il cliente così elevato da decidere di proseguire per tutto il 2015 con refresh creativo in occa-sione del Natale.

Come avete chiuso il 2014 e quali obiettivi vi siete posti per i prossimi 12 mesi?Il 2014 si è chiuso in linea con gli obiettivi nonostante abbiamo as-sistito in generale ad una riduzio-ne dei budget di investimento da parte degli inserzionisti. Quindi più che mai il 2015 sarà all’insegna del-lo sviluppo del business e dell’otti-mizzazione dei programmi in cor-so, un patrimonio prezioso che vogliamo assolutamente valorizza-re. Inoltre grande attenzione verrà rivolta anche al network degli affi-liati che vogliamo coinvolgere con iniziative specifiche poiché sono parte fondamentale del cuore pul-sante della nostra azienda.

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Contemporary trend

e-coMMercea nataLe i regaLi Li ho coMprati onLinele sCoRse FestIvItà dI FIne anno hanno RaPPResentato un momento dI gRande suCCesso PeR Il CommeRCIo elettRonICo, Che ha RaggIunto I 3 mIlIaRdI dI euRo. Il numeRo dI PeRsone Che ha aCquIstato In Rete è aRRIvato a quota 10 mIlIonI, ma solo Il 4% delle azIende ItalIane è onlIne

Il Natale 2014 non ha brillato per la spesa in regali in generale, complici la crisi e le incer-tezze che caratterizzano l’economia del no-stro Paese. Ma di sicuro è stato l’anno re-

cord per gli acquisti online. «Le vendite sono state le migliori di sempre, superiori alle aspetta-tive», ha dichiarato Roberto Liscia, presidente del Consorzio Netcomm, in un'intervista rilasciata al Sole 24 ORE. «Avevamo stimato acquisti tramite commercio elettronico per 2,5 miliardi di euro. Abbiamo invece raggiunto i 3 miliardi, con un aumento su base annua del 28 per cento». Lo scorso anno il periodo natalizio aveva regalato un +21% dopo il +14% del 2012. E così, le perso-ne che si sono affidate al canale online per fare i propri regali durante le festività nel 2014 è sa-lito oltre quota 10 milioni.Il commercio elettronico si dimostra, così, una risorsa molto apprezzata dai tanti italiani che hanno scelto questa soluzione per arrivare pre-parati ai festeggiamenti di fine anno. Il tasso di crescita registrato in questo periodo è risulta-to addirittura superiore a quello degli acquiren-ti online in generale, indice evidente di come la prassi di acquisto online sia ormai stata assunta a nuova normalità da molte persone. Infatti, tra gli acquirenti online di regali natalizi si riscon-tra anche quest’anno un aumento di quelli con-siderati “Online first”: hanno infatti raggiunto quota 2 milioni coloro che hanno comprato i propri regali di Natale principalmente o esclu-sivamente su internet, registrando un aumento del +35% rispetto allo scorso anno.

già buoni i riSuLtati dei “bLack friday” e “cyber monday” 2014Le avvisaglie che per l’e-commerce sarebbe sta-

to il grande protagonista dello shopping nata-lizio c’erano in realtà già state. Durante, infat-ti, le ricorrenze del “Black Friday” e del “Cyber Monday” molti negozi online hanno fatto regi-strare vendite record. I dati di una ricerca con-dotta da myThings, rivelano in particolare che gli acquisti online durante il Black Friday sono cresciuti del 31% rispetto allo scorso anno, e del 27% durante il Cyber Monday. Un trend che oggi sappiamo non si essersi arrestato e che è proseguito sino a Natale. A beneficiarne sono state un po’ tutte le categorie merceologiche, dall’high tech fino ai prodotti usati.

iL futuro deL mercatoUno dei motivi che stanno spingendo gli italia-ni verso il mezzo internet come canale per lo shopping è una maggiore maturità e consapevo-lezza degli strumenti digitali, che secondo mol-ti porterà a un ulteriore evoluzione dell’e-com-merce. Qui però arriva il punto dolente. Qual è la reale rispondenza fra domanda di acquisti onli-ne e offerta di aziende che vendono online? «Ci sono circa 30 mila aziende che vendono online in Italia. Può sembrare tanto - ha precisato an-cora Liscia - ma parliamo di un 4% circa, con-tro la media europea del 15%. Ci sono margini di miglioramento, anche perché è evidente la con-centrazione nel business, visto che i 20 principa-li operatori fanno il 60% del venduto in Italia». Lato consumatori, «siamo vicini ai 16 milioni di persone che comprano online. In Italia ci sono 22 milioni di famiglie. Forse occorre considerare che la domanda c’è». Insomma, se l’e-commer-ce può in potenza esplodere, in pratica sono an-cora troppo pochi gli operatori in grado di offri-re servizi adeguati alla domanda. E i margini di manovra restano ancora molto ampi.

di teresa nappi

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37engage | n.001 | 13 gen 2015

Intanto a qualche giorno dal Natale 2014, gli Osservatori Di-gital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano hanno diffuso un’interessante infografica intitolata "Natale 2014 Lo Shopping è Mobile", secondo cui gli italiani nel periodo natalizio avrebbe-ro speso circa 300 milioni di euro da smartphone, con un aumento del 120% sulle vendite rispetto a dicembre 2013. Partendo da questo importante dato, il documento sottolinea come la tendenza da parte degli italiani ad acqui-stare tramite smartphone sia cresciuta esponenzialmente negli ultimi quat-tro anni, passando dai 74 milioni di euro del 2011 agli 1,2 miliardi del 2014. Dal 2013 al 2014, in particolare, l’aumento degli acquisti dal proprio telefono cel-lulare è stato del 100%. Conformemente all’aumento del tasso di penetrazio-ne dei dispositivi mobili fra la popolazione italiana di tutte le età, rispetto al 2013 è cresciuta del 65% la percentuale di consumatori che effettuano acqui-sti da tablet e smartphone, merito anche dell’aumento di applicazioni ad hoc e siti responsive che facilitano lo shopping da mobile. Con una percentuale pari all’80%, il computer continua a essere il device preferito per gli acquisti online, mentre lo smartphone, terzo in classifica con il 9%, accorcia le distan-ze rispetto al tablet (11%).

In aumento glI “onlIne FIRst”: sono statI InFattI

2 mIlIonI ColoRo Che hanno ComPRato I PRoPRI

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top Lo Streaming trionfa ai goLden gLobe. La rete guida il gioco, la TV rincorre affannosa. È questa l’impressione che proviene dagli ultimi Golden Globe, dove le produzioni nate per il web e diffuse online stanno già da tempo battendo le serie TV canoniche. E dopo i successi di Netflix con “House Of Cards” e “Orange Is The New Black”, quest'anno è stato il turno di Amazon.

Alla prima produzione seriale, il colosso americano non più solo dell'ecommer-

ce ha conquistato pubblico e critica con “Transparent”. E le emittenti televisive si mordono le dita.

Stop ancora oStacoLi "burocratici" per pubLiciS, impegnata nell'acquisizione della grande agenzia americana

Sapient. Alcune difficoltà con le norme statunitensi in materia di passaggio in mani straniere di agenzie che collaborano con le

istituzioni federali hanno infatti costretto la società guidata da Maurice Levy a rimandare per tre volte la scadenza dell'offerta pubblica di acquisto, già sotto-scritta da entrambe le parti. Non è la prima volta che complicazioni di natura legale intralciano i piani del colosso francese dell'adv. Già nella famosa tentata fusione con Omnicom, le difficoltà a ottenere l'ok dell'antitrust cinese avevano notevolmente ritardato l'operazione, poi come noto fallita.

radar

ikea La migrazione di uno Stormo di magLiette... dentro L’armadio

 Da lontano sembra uno stormo di uccelli migra-tori. In realtà è un gruppo di magliette alla ricer-ca della sua meta ideale. Dai monti innevati all’ac-qua di un fiume, dal mare ai campi, affrontando la pioggia e la neve, le t-shirt volano fino ad arrivare in città, entrare in una casa e riporsi ordinate in un armadio Ikea. Questo è il video della nuova campa-gna pubblicitaria dell’azienda svedese, on air dal 10 gennaio nel Regno Unito e in Irlanda, che fa parte della campagna Wonderful Everday. Lo spot, intito-lato “The joy of storage“, girato da Dougal Wilson per Blink Productions, nasce dall’idea di quanto lo spazio per sistemare le cose porti benessere e ordi-ne nella vita di tutti i giorni, con ogni oggetto a por-tata di mano. La creatività è dell’agenzia londinese Mother mentre la pianificazione è di Vizeum.

daLLe uno Schiaffo fanpage racconta iL mondo (più buono) dei bambini

 Per sensibilizzare gli utenti della rete sulla violen-za sulle donne, Fanpage ha realizzato il video-esperi-mento “Dalle uno schiaffo”. Realizzato da Luca Iava-rone, il film ha raggiunto un totale di 4 milioni di visite: 570.000 sulla piattaforma Youmedia, 2.800.000 sul-la pagina principale di Fanpage su Facebook e You-tube. Nel film dei bambini non attori sono chiamati a interagire con una loro coetanea. La partecipazione immediata e divertita si interrompe quando la “voce” esterna di un adulto ordina di picchiare la bambina. Tutti istintivamente escono dal gioco e si fermano. Il video, che ha scatenato critiche ma anche ricevuto consenso dal pubblico del web, vuole avere un inten-to informativo e dimostrativo: è una testimonianza di quanto gli adulti che fanno violenza alle donne ade-riscano a un modello prevaricatore che è figlio di una cultura proveniente dall’esterno.

saVe tHe date

29 gennaio, miLanoOSSeRvAtORIO MObIle MARketING & SeRvICeQuanto vale il mercato del Mobile Advertising in Italia? In che modo il Mobile interviene nel processo d’acquisto dei consumatori? E quali sono le principali innovazioni provenienti dal mondo delle startup? Sono alcune delle domande a cui prova a rispondere la School of Management del Politecnico di Milano, in occasione della presentazione della ricerca 2014 dell’Osservatorio Mobile Marketing & Service. www.osserVatorI.Net

daL 23 aL 27 febbraio, miLanoSOCIAl MedIA Week MIlANTorna a Milano la Social Media Week, il cui tema quest’anno è: “La ‘mobile class’. Il digitale e la società che cambia”. L’edizione 2015 dell’evento sarà l’occasione giusta per entrare direttamente in contatto con gli attori di questa nuova rivoluzione, e fare propri gli strumenti fondamentali per comprenderne i risvolti per i singoli, la società, il business e il rapporto con le istituzioni. www.soCIalmeDIaweek.org/mIlaN

28 marzo, napoLiWebUpdAteL’evolversi del mercato deve necessariamente coincidere con nuove e più efficaci strategie di comunicazione. Di questo e molto altro si parlerà al WebUpDate, l’evento partenopeo dedicato al mondo del Digital, ospitato a Città della Scienza. Giunto alla sua sesta edizione, l’appuntamento si conferma luogo ideale per favorire l’incontro di persone provenienti da ambienti e discipline diversi e per il networking e la condivisione di cono-scenze ed esperienze.www.webupDate.It

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