ecocondizionalità dei pagamenti e consulenza aziendale nella revisione intermedia della politica...
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Ecocondizionalità dei pagamenti e consulenza aziendale nella
revisione intermedia della politica agricola comunitaria
ASSOAGROFOR – F.V.G. Associazione Agronomi e
Forestali del Friuli - Venezia Giulia
Università degli Studi di Udine – Facoltà di Agraria
G. B. Cipolotti Università di Udine - Agriest 2004 -
“Adempimento ai requisiti di condizionalità ecologica e nuovo
sistema di consulenza per le aziende agricole”
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La revisione di medio termine della Politica Agricola Comune
ELEMENTI FONDAMENTALI (Reg. 1782/03)
Pagamento unico aziendale.
Pagamento condizionato al rispetto delle norme in materia ambientale, alla sicurezza alimentare, al benessere e alla salute degli animali, come pure l’obbligo di mantenere la terra in buone condizioni agronomiche ed ambientali.
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Il pagamento unico aziendale
ELEMENTI FONDAMENTALI
Pagamento unico per azienda indipendente dalla produzione (importo degli aiuti storici percepiti nel triennio di riferimento 2000/02).
Disaccopiamento parziale, regionalizzazione del regime di pagamento.
Disaccopiamento.I. MercatoII. Sostegno non al prodotto ma
al servizio
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MERCATO
Q
P
P*
Q*
D
S
P1
Q**
S1
Q***
Spesa pubblica
Spreco di risorse
Inefficienza sociale
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MERCATO
COSA PRODURRE
QUANTO PRODURRE
COME PRODURRE
COME VENDERE
n
iii
n
iii PfattoreQPCTRT
11
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MERCATO
Disaccoppiamento
Sostegno dal prodotto al produttore
Orientamento al mercato dell’agricoltura
Ridurre le distorsioni dell’attuale sistema
Orientamento delle scelte del produttore con gli interessi della collettività
Prezzi di mercato assolvono alla funzione allocativa delle risorse
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MERCATO
Azienda con diritti
Azienda senza diritti
Q
P
P*
D
S
minCMVP P eliminazione
stato popolazione x 1.000
impiegati x 1.000
SAU X 1.000 ha % agricoltori % disoccupati
Belgio 10.263 4.039 1.390 1,4 6,6
Danimarca 5.349 2.717 2.694 3,5 4,3
Germania 82.260 36.528 17.038 2,6 7,7
Grecia 10.554 3.918 3.575 16,0 10,5
Spagna 40.122 15.877 25.596 6,5 10,6
Francia 59.037 23.678 27.856 4,1 8,5
Irlanda 3.826 1.718 4.458 7,0 3,9
Italia 57.844 21.373 15.355 5,2 9,4
Lussemburgo 441 185 128 1,5 2,0
Olanda 15.987 8.065 1.933 3,1 2,5
Austria 8.121 3.697 3.375 5,8 3,6
Portogallo 10.263 4.984 3.838 12,9 4,1
Finlandia 5.181 2.403 2.216 5,8 9,1
Svezia 8.883 4.339 3.054 26 4,9
Regno Unito 59.863 27.990 15.799 1,4 5,0
totale UE 15 377.995 161.509 128.305 4,2 7,4G. B. Cipolotti Università di Udine - Agriest 2004 -
SOSTEGNO AL REDDITO E NON AL PRODOTTO
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SOSTEGNO AL REDDITO E NON AL PRODOTTO
L’agricoltura produce beni e servizi (multifunzionalità – Agriest 2002 -)
Sostegno al reddito quale strumento di politica ambientale e sociale (sup. territoriale Italia 301.336 Kmq, 43,8% SAU)
Servizi a favore dell’ambiente, della sicurezza alimentare e del benessere animale
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CONDIZIONALITA’
“Ogni agricoltore beneficiario di pagamenti diretti è tenuto a rispettare i criteri di gestione obbligatori di cui all’allegato III, conformemente al calendario fissato in tale allegato e a mantenere la terra in buone condizioni
agronomiche e ambientali ai sensi dell’art. 5.”
Art. 3 Reg. Ce N. 1782/2003
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CONDIZIONALITA’
Articolo 5 l Reg. CE 1782/2003
Buone condizioni agronomiche e ambientali
1. Gli Stati membri provvedono affinché tutte le terre agricole, specialmente le terre non più utilizzate a fini di produzione, siano mantenute in buone condizioni agronomiche e ambientali.
Gli Stati membri definiscono a livello nazionale o regionale requisiti minimi per buone condizioni agronomiche e ambientali sulla base dello schema riportato nell'allegato IV, ……... fatte salve le norme che disciplinano le buone pratiche agronomiche applicate nel contesto del regolamento (CE) n. 1257/1999 nonché le misure agroambientali applicate al di sopra del livello di riferimento delle buone pratiche agronomiche.
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CONDIZIONALITA’
Obiettivo Norme
Erosione del suolo:Proteggere il suolo mediante misure idonee
— Copertura minima del suolo— Minima gestione delle terre che rispetti le condizioni locali specifiche— Mantenimento delle terrazze
Sostanza organica del suolo:Mantenere i livelli di sostanza organica del suolo medianteopportune pratiche
— Norme inerenti alla rotazione delle colture ove necessario— Gestione delle stoppie
Struttura del suolo:Mantenere la struttura del suolo mediante misure adeguate
— Uso adeguato delle macchine
Livello minimo di mantenimento:Assicurare un livello minimo di mantenimento ed evitareil deterioramento degli habitat
— Densità di bestiame minime e/o regimi adeguati— Protezione del pascolo permanente— Mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio— Evitare la propagazione di vegetazione indesiderata sui terreni agricoli
Buone condizioni agronomiche ed ambientali di cui all’Art. 5 Allegato IV
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CONDIZIONALITA’
Reg. Ce 1257/1999 e Reg. 1750/1999
Normale buona pratica agricola
USUALE BUONA PRATICA AGRICOLA
Allegato I PSR misure e, f
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CONDIZIONALITA’
“In caso di inosservanza dei criteri di gestione obbligatori o delle buone condizioni agronomiche e
ambientali in conseguenza di un’azione o di un’omissione direttamente attribuibile al singolo
agricoltore l’ammontare dei pagamenti diretti è ridotto o annullato.”
Art. 6 Reg. Ce N. 1782/2003
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ALLEGATO III
A. Applicabili a decorrere dal 1° gennaio 2005
Ambiente
1. Direttiva 79/409/CEE del Consiglio, del 2 aprile 1979, concernente la conservazionedegli uccelli selvatici (GU L 103 del 25.4.1979, pag. 1)
Articolo 3, articolo 4,
paragrafi 1, 2, 4, articoli5, 7 e 8
2. Direttiva 80/68/CEE del Consiglio, del 17 dicembre 1979, concernente la protezionedelle acque sotterranee dall'inquinamento provocato da certe sostanze pericolose (GUL 20 del 26.1.1980, pag. 43)
Articoli 4 e 5
3. Direttiva 86/278/CEE del Consiglio, del 12 giugno 1986, concernente la protezionedell'ambiente, in particolare del suolo, nell'utilizzazione dei fanghi di depurazione inagricoltura (GU L 181 del 4.7.1986, pag. 6)
Articolo 3
4. Direttiva 91/676/CEE del Consiglio, del 12 dicembre 1991, relativa alla protezionedelle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole (GUL 375 del 31.12.1991, pag. 1)
Articoli 4 e 5
5. Direttiva 92/43/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1992, relativa alla conservazionedegli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche (GU L 206del 22.7.1992, pag. 7)
Articoli 6, 13, 15, e 22,lettera b)
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ALLEGATO III
Sanità pubblica e salute degli animaliIdentificazione e registrazione degli animali
6. Direttiva 92/102/CEE del Consiglio, del 27 novembre 1992, relativa all'identificazionee alla registrazione degli animali (GU L 355 del 5.12.1992, pag. 32)
Articoli 3, 4 e 5
7. Regolamento (CE) n. 2629/97 della Commissione, del 29 dicembre 1997, che stabiliscemodalità di applicazione del regolamento (CE) n. 820/97 del Consiglio per quantoriguarda i marchi auricolari, il registro delle aziende e i passaporti previsti dal sistemadi identificazione e di registrazione dei bovini (GUL 354 del 30.12.1997, pag. 19)
Articoli 6 e 8
8. . Regolamento (CE) n. 1760/2000 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 luglio2000, che istituisce un sistema di identificazione e di registrazione dei bovini e relativoall'etichettatura delle carni bovine e dei prodotti a base di carni bovine, e cheabroga il regolamento (CE) n. 820/97 del Consiglio (GU L 204 dell'11.8.2000, pag. 1)
Articoli 4 e 7
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ALLEGATO III
B. Applicabili a decorrere dal 1o gennaio 2006
Sanità pubblica, salute degli animali e delle piante
9. Direttiva 91/414/CEE del Consiglio, del 15 luglio 1991, relativa all'immissione in commerciodei prodotti fitosanitari (GU L 230 del 19.8.1991, pag. 1)
Articolo 3
10. Direttiva 96/22/CE del Consiglio, del 29 aprile 1996, concernente il divieto d'utilizzazionedi talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica e delle sostanze â-agonistenelle produzioni animali e che abroga le direttive 81/602/CEE, 88/146/CEE e88/299/CEE (GU L 125 del 23.5.1996, pag. 3)
Articoli 3, 4, 5 e 7
11. Regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 gennaio2002, che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare,istituisce l'Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campodella sicurezza alimentare (GU L 31 dell'1.2.2002, pag. 1)
Articoli 14, 15, 17, paragrafo1, 18, 19 e 20
12. . Regolamento (CE) n. 999/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 maggio2001, recante disposizioni per la prevenzione, il controllo e l'eradicazione dialcune encefalopatie spongiformi trasmissibili (GU L 147 del 31.5.2001, pag. 1)
Articoli 7, 11, 12, 13 e
15
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ALLEGATO III
Notifica delle malattie
13. Direttiva 85/511/CEE del Consiglio, del 18 novembre 1985, che stabilisce misurecomunitarie di lotta contro l'afta epizootica (GU L 315 del 26.11.1985, pag. 11)
Articolo 3
14. Direttiva 92/119/CEE del Consiglio, del 17 dicembre 1992, che introduce misuregenerali di lotta contro alcune malattie degli animali nonché misure specifiche per lamalattia vescicolare dei suini (GU L 62 del 15.3.1993, pag. 69)
Articolo 3
15. Direttiva 2000/75/CE del Consiglio, del 20 novembre 2000, che stabilisce disposizionispecifiche relative alle misure di lotta e di eradicazione della febbre catarraledegli ovini (GU L 327 del 22.12.2000, pag. 74)
Articolo 3
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ALLEGATO III
C. Applicabili a decorrere dal 1o gennaio 2007
Benessere degli animali
16. Direttiva 91/629/CEE del Consiglio, del 19 novembre 1991, che stabilisce le normeminime per la protezione dei vitelli (GU L 340 dell'11.12.1991, pag. 28)
Articoli 3 e 4
17. Direttiva 91/630/CEE del Consiglio, del 19 novembre 1991, che stabilisce le normeminime per la protezione dei suini (GU L 340 dell'11.12.1991, pag. 33)
Articoli 3 e 4, paragrafo 1
18. Direttiva 98/58/CE del Consiglio, del 20 luglio 1998, riguardante la protezione deglianimali negli allevamenti (GU L 221 del 8.8.1998, pag. 23)
Articolo 4
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Direttiva 79/409/CEE del Consiglio del 2 aprile 1979
Conservazione degli uccelli selvatici
La conservazione si prefigge la protezione a lungo termine e la gestione delle risorse naturali in quanto parte integrante del patrimonio dei popoli europei (sostenibilità – capitale naturale)
Preservazione, mantenimento o ripristino di una varietà e di una superficie sufficiente di habitat
Istituzione di zone di protezione, mantenimento e sistemazione conforme alle esigenze ecologiche degli habitat situati all’interno e all’esterno delle zone di protezione (ZPS)
Prevenire inquinamento e deterioramento degli habitat
Ambiente 1.1.05
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Direttiva 79/409/CEE del Consiglio del 2 aprile 1979
Conservazione degli uccelli selvatici
ZONE A PROTEZIONE SPECIALE
Le popolazioni di uccelli d’Europa rappresentano un bene comune non circoscritto dai confini nazionali. Per questo motivo gli sforzi per conservarle hanno senso solo se integrati in un quadro internazionale.
La Direttiva “Uccelli”, approvata dagli Stati Membri 22 anni fa, è la prima legislazione comunitaria dedicata alla conservazione degli uccelli.
La Direttiva “Uccelli”, vincolante per tutti gli Stati Membri, afferma la necessità di una corretta conservazione e gestione delle popolazioni di uccelli selvatici.
Per questo motivo è stata istituita la rete delle ZPS come strumento per proteggere le 181 specie più minacciate d’Europa nonché le specie migratrici in generale.
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Direttiva 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992
Conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche
Contributo alla salvaguardia della biodiversità degli habitata naturali.
Rete europea di zone speciali di conservazione – Natura 2000 - SIC.
Stabilite le misure di conservazione, progetti e piani sottoposti a valutazione di incidenza.
Ambiente 1.1.05
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Direttiva 80/68/CEE del Consiglio del 17 dicembre 1979
Protezione acque sotterranee dell’inquinamento provocato da certe sostanze pericolose
Prevenire l’inquinamento delle acque sotterranee dovuto alle sostanze appartenenti alle famiglie e ai gruppi di cui agli allegati I e II
Organoalogenati; organofosoforici, organnostannici…..
Ambiente 1.1.05
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Direttiva 86/278/CEE del Consiglio del 17 giugno 1986
Protezione dell’ambiente, in particolare del suolo, nell’utilizzazione dei fanghi di depurazione in agricoltura
Disciplina l’utilizzazione dei fanghi in agricoltura in modo da evitare effetti nocivi sul suolo, sulla vegetazione, sugli animali e sull’uomo, incoraggiando nel contempo la corretta utilizzazione di questi fanghi.
Gli allegati I A, I B e I C forniscono i valori per le concentrazioni di metalli pesanti nei fanghi e per le quantità massime annue di tali metalli pesanti immesse nei terreni a destinazione agricola.
L’utilizzazione dei fanghi deve tener conto del fabbisogno di sostanze nutritive delle piante.
Ambiente 1.1.05
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Direttiva 92/102/CEE del Consiglio del 27 novembre 1992
Identificazione e registrazione animali
Prescrizioni minime in materia di identificazione e registrazione degli animali.
Elenco aziende e marchi.
Registri aziendali.
Marchi obbligatori.
Sanità pubblica e degli animali 1.1.05
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Direttiva 2629/97/CEE della Commissione del 29 dicembre 1997
Modalità di applicazione del Reg. Ce n. 820/97 del Consiglio per quanto riguarda i marchi auricolari, il registro delle aziende e i
passaporti previsti dal sistema di identificazione e di registrazione dei bovini
Caratteristiche e modelli dei marchi auricolari.
Informazioni dei passaporti.
Sanità pubblica e degli animali 1.1.05
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Regolamento Ce N. 1760/2000 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 luglio 2000
Sistema di identificazione e di registrazione dei bovini e relativo all’etichettatura delle carni bovine e dei prodotti a base di carni
bovine e che abroga il Reg. Ce n. 820/97 del Consiglio
Sistema di identificazione
Marchi auricolari
Basi dati informatizzate
Passaporti animali
Registri individuali
Sanità pubblica e degli animali 1.1.05
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Direttiva 96/22/CE del Consiglio del 29 aprile 1996
Divieto all’utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tierostatica e delle sostanze ß-agoniste nelle produzioni animali e che abroga le direttive 81/620 CEE, 88/146/CEE e 88/299/CEE
Vietata l’immissione
Vietata la somministrazione
Vietata la detenzione
Sanità pubblica e degli animali 1.1.06
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Regolamenti (CE) N. 999/2001 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 22 maggio 2001
Disposizioni per la prevenzione, il controllo e l’eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili
Disposizione inerenti al produzione e l’immissione sul mercato di animali vivi e prodotti d’origine animale
Programma annuale per la sorveglianza della BSE
Vietata la somministrazione ai ruminanti di proteine derivanti da mammiferi
Sanità pubblica e degli animali 1.1.06
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Direttiva 85/511/CEE del Consiglio del 18 novembre 1985
Misure comunitarie di lotta contro l’afta epizootica
Misure comunitarie minime di lotta da applicare in caso di apparizione di afta epizootica
Sottoposizione dell’azienda a sorveglianza ufficiale alla notificazione del sospetto
Sanità pubblica e degli animali 1.1.06
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Direttiva 92/119/CEE del Consiglio del 17 dicembre 1992
Misure generali di lotta contro alcune malattie degli animali nonché misure specifiche per la malattia vescicolare dei suini
Misure comunitarie generali di lotta da applicare nell’eventualità dell’insorgenza di alcune malattie (allegato I)
Sanità pubblica e degli animali 1.1.06
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Direttiva 2000/75/CE del Consiglio del 20 novembre 2000
Disposizioni specifiche relative alle misure di lotta e di eradicazione della febbre catarrale degli ovini
Norme di controllo e misure di lotta e di eradicazione contro la febbre catarrale degli ovini
Sanità pubblica e degli animali 1.1.06
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Direttiva 91/414/CE del Consiglio del 15 luglio 1991
Immissione in commercio dei prodotti fitosanitari
Autorizzazione, immissione in commercio di prodotti fitosanitari
Autorizzazione di un prodotto fitosanitario conforme alle sostanze attive contenute (allegato I)
Dossier tecnico (allegato II e III)
Principi uniformi per la valutazione dei prodotti fitosanitari (allegato VI)
Sanità pubblica e degli animali 1.1.06
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Regolamento Ce N. 1760/2000 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 luglio 2000
Sistema di identificazione e di registrazione dei bovini e relativo all’etichettatura delle carni bovine e dei prodotti a base di carni
bovine e che abroga il Reg. Ce n. 820/97 del Consiglio
Etichettatura delle carni bovine e dei prodotti a base di carni bovine
Etichettare le carni bovine in tutte le fasi della commercializzazione
Sanità pubblica e degli animali 1.1.05
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Direttiva 91/630/CEE del Consiglio del 19 novembre 1991
Norme minime per la protezione dei suini
Requisiti minimi per la protezione dei suini confinati per l’allevamento e l’ingrasso
Spazio libero 0,15mq per suini di peso medio pari o inferiore a 10Kg…………….
………
Benessere degli animali 1.1.07
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Direttiva 98/58/CE del Consiglio del 20 luglio 1998
Protezione degli animali negli allevamenti
Requisiti minimi per la protezione degli animali negli allevamenti
Benessere degli animali………..
Benessere degli animali 1.1.07
SITUAZIONE COMPLESSIVA DELLE PROPOSTE DI SITI
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Direttiva 79/409/CEE del Consiglio del 2 aprile 1979
Conservazione degli uccelli selvatici
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Direttiva 91/676/CEE del Consiglio del 12 dicembre 1991
Protezione delle acque dell’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole
Ridurre l’inquinamento delle acque causato direttamente o indirettamente dai nitrati di origine agricola.
Designazione delle zone vulnerabili.
Fissazione del codice di buona pratica agricola (Buone condizioni agronomiche ed ambientali di cui all’Art. 5 Allegato IV, Reg. Ce 1257/1999 e Reg. 1750/1999 Normale
buona pratica agricola USUALE BUONA PRATICA AGRICOLA Allegato I PSR misure e, f).
Ambiente 1.1.05
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Regolamento (CE) N. 178/2002 del parlamento Europeo e del Consiglio del 28 gennaio 2002
Principi e requisiti generali della legislazione alimentare, istituzione dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare e procedure nella
sicurezza alimentareBase per garantire un livello elevato di tutela della salute
umana e degli interessi dei consumatori in relaziona agli alimenti
Principi generali in materia di alimenti e sicurezza degli alimenti e dei mangimi
Istituzione dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare
Disciplina tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione degli alimento e dei mangimi
RINTRACCIABILITA’Sanità pubblica e degli animali 1.1.06
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Direttiva 91/629/CEE del Consiglio del 19 novembre 1991
Norme minime per la protezione dei vitelli
Requisiti minimi per la protezione dei vitelli confinati per l’allevamento e l’ingrasso
Spazio libero 1,5mq per ogni capo di 150Kh di peso vivo
………
Benessere degli animali 1.1.07
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CONDIZIONALITA’
Riferimento ad un insieme di requisiti già esplicitamente richiesti dalla
normativa europea
Criteri di gestione obbligatoria (sicurezza alimentare, benessere
animale, ambiente) leva di marketing per fronteggiare la competitività sul
fronte dei costi di produzione
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CONDIZIONALITA’
Libro verde sulla politica integrata relativa ai prodotti
COM (2001) 68 Bruxelles, 07.02.2001
I prodotti sono essenziali per la ricchezza della nostra società e la qualità della vita
Il maggior consumo di prodotti è anche la causa diretta o indiretta di gran parte dell’inquinamento e della riduzione delle risorse naturali
La sfida del futuro è raggiungere uno sviluppo equo conservando l’integrità ambientale (per tutti e per le generazioni future) (dichiarazione di Rio 1992 sull’ambiente e lo sviluppo)
Nuovo paradigma di crescita creando competitività sulla base di prodotti più ecologici
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CONDIZIONALITA’
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CONSULENZA AZIENDALE
Entro il 1° gennaio 2007 gli Stati membri istituiscono un sistema di consulenza agli agricoltori sulla conduzione della terra e dell’azienda gestito da una o più autorità designate o da enti privati
L’attività di consulenza verte come minimo sui criteri digestione obbligatori e sulle buone condizioni agronomiche.
Partecipazione da parte degli agricoltori volontaria
31.12.2010 Commissione presenta una relazione sull’applicazione del sistema di consulenza, se necessario, proposte per renderlo obbligatorio.
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CONSULENZA AZIENDALE
ASSISTENZA SUI CRITERI DI GESTIONE
“SENSIBILIZZAZIONE TECNICA”
“SENSIBILIZZAZIONE SOCIALE”
Legittimazione sociale del contributoMarketing
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CONSULENZA AZIENDALE
QUALIFCATO
EFFICIENTE
?