dott.ssa paola.guglielmino programma odierno … · linguaggio appropriato sistema motorio ......

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1 Dott.ssa Paola.Guglielmino Logopedista-Psicopedagogista-Esperta in difficoltà scolastiche e disturbi dell’apprendimento Vicepresidente Coordinatore e Vicepresidente Coordinatore e Docente Corso di Laurea in Logopedia Università degli Studi di Torino PROGRAMMA ODIERNO INTRODUZIONE GENERALE DEFINIZIONE E CARATTERISTICHE DEI DSA (dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia) EVOLUZIONE DEL DISTURBO OSERVAZIONE DELLE PRESTAZIONI ATIPICHE Dott.ssa Paola Guglielmino Università degli Studi di Torino • INTRODUZIONE GENERALE Dott.ssa Paola Guglielmino Università degli Studi di Torino Perché parliamo così tanto di Perché parliamo così tanto di difficoltà negli apprendimenti ? difficoltà negli apprendimenti ? La scuola dell’obbligo segnala che circa il 20% della Dott.ssa Paola Guglielmino Università degli Studi di Torino popolazione scolastica presenta difficoltà nell’area dell’apprendimento Diverse tipologie di disturbi di apprendimento (De Negri, Gior Neuropsich Età Evol, 1999) Difficoltà di apprendimento come SINTOMO Difficoltà di apprendimento come ENTITÀ Dott.ssa Paola Guglielmino Università degli Studi di Torino SINTOMO all’interno di una situazione clinica complessa NOSOLOGICA DISTINTA DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO COME SINTOMO (De Negri, Gior Neuropsich Età Evol, 1999) Difficoltà di apprendimento come SINTOMO La diagnosi è precedente all’inizio del percorso scolastico • Il problema di Dott.ssa Paola Guglielmino Università degli Studi di Torino SINTOMO all’interno di una situazione clinica complessa apprendimento è prevedibile • Es:insufficineza mentale, autismo,PCI

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• Dott.ssa Paola.GuglielminoLogopedista-Psicopedagogista-Esperta in difficoltà scolastiche e disturbi dell’apprendimentoVicepresidente Coordinatore eVicepresidente Coordinatore e Docente Corso di Laurea in Logopedia

Università degli Studi di

Torino

PROGRAMMA ODIERNO• INTRODUZIONE

GENERALE

• DEFINIZIONE E CARATTERISTICHE DEI DSA (dislessia, disortografia, ( , g ,disgrafia e discalculia)

• EVOLUZIONE DEL DISTURBO

• OSERVAZIONE DELLE PRESTAZIONI ATIPICHE

Dott.ssa Paola GuglielminoUniversità degli Studi di Torino

• INTRODUZIONE GENERALE

Dott.ssa Paola GuglielminoUniversità degli Studi di Torino

Perché parliamo così tanto di Perché parliamo così tanto di difficoltà negli apprendimenti ?difficoltà negli apprendimenti ?

• La scuola dell’obbligo segnala che circa il 20% della

Dott.ssa Paola GuglielminoUniversità degli Studi di Torino

popolazione scolastica presenta difficoltà nell’area dell’apprendimento

Diverse tipologie di disturbi di apprendimento(De Negri, Gior Neuropsich Età Evol, 1999)

Difficoltà di

apprendimento come

SINTOMO

• Difficoltà di

apprendimento come

ENTITÀ

Dott.ssa Paola GuglielminoUniversità degli Studi di Torino

SINTOMO

all’interno

di una situazione

clinica complessa

NOSOLOGICA

DISTINTA

DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO COME SINTOMO

(De Negri, Gior Neuropsich Età Evol, 1999)

Difficoltà di

apprendimento come

SINTOMO

• La diagnosi è precedente all’inizio del percorso scolastico

• Il problema di

Dott.ssa Paola GuglielminoUniversità degli Studi di Torino

SINTOMO

all’interno

di una situazione

clinica complessa

papprendimento è prevedibile

• Es:insufficineza mentale, autismo,PCI

2

DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTOCOME

ENTITÀ NOSOLOGICA DISTINTA

• Emergono nel confronto con le richieste scolastiche

• In soggetti apparentemente senza problematiche

Dott.ssa Paola GuglielminoUniversità degli Studi di Torino

DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTOCOME

ENTITÀ NOSOLOGICA DISTINTA

DISTURBI ASPECIFICLearning Difficulties• Difficoltà generiche• Riguardano circa il 15%

della popolaz scolastica

DISTURBI SPECIFICI• Learning dysabilities• DSA dislessia

(disortografia, disgrafia discalculia)

Dott.ssa Paola Guglielmino-Università degli Studi di Torino

della popolaz scolastica

Sono attribuibili a- fattori ambientali- condizioni morbose non

eclatanti

discalculia)• Riguardano il 2 – 4 %

della popolazione scolastica (elementari e medie)

• Sono di natura endogena (base neurobiologica)

E’ PROPRIO COSI’ DIFFICILE DISTINGUERE DIFFICOLTA’

DA DISTURBO?• DISTURBO

• Innato

• Resistente all’intervento

• DIFFICOLTA’ O RITARDO

• Non innato

• Modificabile con Resistente all intervento

• Resistente all’automatizzazione

interventi didattici mirati

• Automatizzabile anche se con tempi dilatati rispetto alla classe

Dott.ssa Paola GuglielminoUniversità degli Studi di Torino

• Non siamo nati per leggere

• La lettura ha portato una riorganizzazione del cervello ma il cervello ha una enorme capacità di

Premesse

cervello ma il cervello ha una enorme capacità di essere modellato dall’esperienza

• Appena una persona impara a leggere il suo cervello cambia per sempre sia fisiologicamente, sia intellettualmente

Dott.ssa Paola GuglielminoUniversità degli Studi di Torino

Premesse

• Quindi quando impariamo a leggere “siamo condannati a leggere!!!!!

• Attraverso una sorta di “ i i l i l ” i“riciclaggio neuronale” in particolare tra le aree visive, uditive, semantiche, sintattiche ,inferenziali…..

• Che però avviene dopo migliaia di esposizioni a lettere e parole

Dott.ssa Paola GuglielminoUniversità degli Studi di Torino

“Se non ci sono geni specifici incaricati unicamente di metterci in grado di leggere, e se il nostro cervello deve provvedersi di

PremessePremesse

questa nuova facoltà collegando strutture preesistenti alla visione e alla parola, ogni bambino di ogni generazione deve darsi terribilmente da fare”

P.Guglielmino

3

IL SISTEMA BAMBINO E’

DINAMICAMENTE COMPLESSOCOMPLESSO

(G.Sabbadini, 1995)

Dott.ssa Paola GuglielminoUniversità degli Studi di Torino

Avere buone Avere buone capacità

di RELAZIONARSI con gli altri

stare ATTENTO a lungo senza

distrarsi

RICORDARE molte informazioni

di diverso tipoSistema del PENSIERO SOCIALE

Sistema di controllodell’ATTENZIONE

Sistema MNEMONICO

ABILITA’ E PROCESSI IMPLICATI NELLA

LETTURA E SCRITTURA

Percezione deiPercezione deivari canali

sensoriali e saperli collegare

Sistema PERCETTIVO

nei MOVIMENTI

essere coordinati e precisinei MOVIMENTI

ABILITÀ

avere la capacità avere la capacità di ordinare le

SEQUENZE

avere una avere una corretta idea

delloSPAZIO

ComprendereComprendereed usare un

LINGUAGGIOappropriato

SistemaMOTORIO

SISTEMI NEUROEVOLUTIVI

Sistema di Ordinamento

SEQUENZIALESistema di OrdinamentoSPAZIALE

SistemaLINGUISTICO

Avere buonecapacità LOGICHEe di risoluzione di

situazioni problematiche

Sistema del PENSIEROSUPERIORE

g

Paola Guglielmino

COSA SUCCEDE?

• Il bambino incontra delle difficoltà negli apprendimenti della lettura e della scrittura

• in assenza in presenza

indici predittivi

Dott.ssa Paola GuglielminoUniversità degli Studi di Torino

INDICI PREDITTIVI• Ritardo di linguaggio soprattutto sul

versante fonologico(omissioni di fonemi, sostituzioni, semplificazioni gi , , p ggruppi, metatesi….) e morfosintattico

• Familiarità

Dott.ssa Paola GuglielminoUniversità degli Studi di Torino

PICCOLO GLOSSARIO• Difficoltà di Apprendimento (DA) = qualsiasi tipo di

difficoltà incontrata da uno studente durante la sua carriera scolastica e che è causa di scarso rendimento.

• Quando ciò è causato da fattori esterni (l’ambiente socio-culturale degradato problemi familiari ecc ) da fattoriculturale degradato, problemi familiari, ecc.), da fattori interni (la motivazione, la distraibilità sociale, ecc.), da un funzionamento intellettivo limite o è una causa secondaria di patologie di tipo emotivo–comportamentali, si parla di Disturbo Aspecifico di Apprendimento o Difficoltà di Apprendimento O LEARNING DIFFICOLTIES

Dott.ssa Paola GuglielminoUniversità degli Studi di Torino

DEFINIZIONI E CARATTERISTICHE DEI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (dsa)APPRENDIMENTO (dsa)

4

DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO

Disturbo di

Disturbo di scrittura=

lettura=DISLESSIA

DISORTOGRAFIA/DISGRAFIA

Disturbo del Calcolo=

DISCALCULIA

Dott.ssa Paola GuglielminoUniversità degli Studi di Torino

PICCOLO GLOSSARIO

• DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO ( DSA)• Con il termine Disturbi evolutivi Specifici di

Apprendimento ci si riferisce ai soli disturbi delle abilità scolastiche e in particolare a: DISLESSIAabilità scolastiche e in particolare a: DISLESSIA, DISORTOGRAFIA, DISGRAFIA e DISCALCULIA( in aggiunta comprensione del testo)

• La principale caratteristica di definizione di questa “categoria nosografica” è quella della“specificità” e “discrepanza”

Dott.ssa Paola GuglielminoUniversità degli Studi di Torino

SPECIFICITA’Raccomandazioni per la pratica clinica - Consensus

Conference, gennaio 2007

Il disturbo interessa uno specifico dominiodi abilità in modo significativo ma circoscritto, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale

Dott.ssa Paola GuglielminoUniversità degli Studi di Torino

DISCREPANZARaccomandazioni per la pratica clinica - Consensus

Conference, gennaio 2007

• Tra abilità nel dominio specifico interessatoTra abilità nel dominio specifico interessato(deficitario in rapporto alle attese per l’età e/o la classe frequentata) e l’intelligenza generale (adeguata per l’età cronologica).

Dott.ssa Paola GuglielminoUniversità degli Studi di Torino

COMPROMISSIONE SIGNIFICATIVA E IMPATTO

• La compromissione dell’abilità specifica deve essere significativa (-2 ds dai valori normativi attesi per l’età o la classe frequentata);Il li ll i ll i d i li i i di h• Il livello intellettivo deve essere nei limiti di norma, che significa un QI non inferiore a -1ds (equivalente a un valore di 85) rispetto ai valori medi attesi per l’età.

• L’impatto deve essere significativo e negativo per l’adattamento scolastico e/o per le attività della vita quotidiana

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PICCOLO GLOSSARIO• Vengono escluse: menomazioni sensoriali e

neurologiche gravi, disturbi significativi della sfera emotiva, bambini con situazioni ambientali di svantaggio socio-culturale che possono interferire con un’adeguata istruzione.

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5

IL DSA• Non è una malattia (non si guarisce)

• Disfunzione congenita della struttura neuro-funzionale. E’ un problema di tipo NEUROBIOLOGICO

• E’ possibile ridurne gli effetti funzionali attraverso una abilitazione tempestiva

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DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO

Disturbo diDisturbo di lettura=

DISLESSIA

Dott.ssa Paola GuglielminoUniversità degli Studi di Torino

DISLESSIA EVOLUTIVA (DE)

• E’ un disturbo settoriale della lettura caratterizzato dalla difficoltà ad effettuare una lettura accurata e fluente (CORRETTEZZA E RAPIDITA’) che si manifesta in un bambino:

• privo di disturbi neurologici; • privo di disturbi cognitivi, cioè un bambino intelligente;• privo di disturbi sensoriali importanti• privo di disturbi relazionali primari (cioè di disturbi che

interessano la sfera emozionale).• nonostante il bambino abbia avuto normali opportunità

scolastiche.• Spesso si accompagna a difficoltà nella scrittura e nei

processi di letto-scrittura del numero e del calcolo.

• LA DE è IL PROTOTIPO DEI DSA

LA DISLESSIA• Non è una malattia (non si guarisce)

• Disabilità specifica, disfunzione congenita della struttura neuro-funzionale. E’ un problema di tipo NEUROBIOLOGICO

• E’ possibile ridurne gli effetti funzionali attraverso una abilitazione tempestiva

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ORIGINE NEUROBIOLOGICAI dislessici dimostrano una relativa

sottoattivazione di alcune parti cerebrali

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I BAMBINI CON DEMostrano una inefficace AUTOMATIZZAZIONEdel processo di lettura, abilità che dovrebbe essere strutturata dalla fine della seconda/terza classe della scuola primaria

quindi

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UN BAMBINO CON DEEsposto a normale iter scolastico, non sviluppa, o sviluppa in maniera moltoincompleta e difficoltosa, sensibilmente al di sotto della media attesa per l’etàdi sotto della media attesa per l età cronologica, la capacità di identificare in modo automatico la parola scritta, non raggiungendo mai, o con grandi difficoltà, la lettura fluente

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L’apprendimento• Incremento dell’efficienza di un atto in seguito

all’esperienza.• La modificazione (incremento) si realizza per il

semplice fatto che il soggetto opera, non è il risultato di un processo consapevole e volontariorisultato di un processo consapevole e volontario, è un fenomeno accessorio all’azione, ineluttabile.

• L’incremento di efficienza è proporzionale al numero delle esperienze e alla loro vicinanza.

• Il successo spontaneo tende a produrre disponibilità a ripetere e in generale, disponibilità verso l’azione.

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Efficienza di un atto• Elevato grado di precisione

• Basso impegno attentivo

• Velocità di esecuzioneVelocità di esecuzione

• Mantenimento di uno standard di risposta elevato

SE UNA ABILITA’ NON E’ AUTOMATICA OCCORRE UNO SFORZO MAGGIORE

PER ESEGUIRE UN COMPITO CHE VIENE

PERCEPITO COME DIFFICILE

Disturbi di apprendimento• L’incremento di efficienza atteso non si manifesta, nonostante ripetuta

esposizione agli stimoli• Comportamenti osservabili

– L’esperienza non viene accumulata– L’allenamento non sortisce l’effetto atteso

• La prestazione non è standard ma si manifesta in modo incostanteLa prestazione non è standard, ma si manifesta in modo incostante, occasionale, e richiede uno sforzo attentivo volontario, non vi è visibile riduzione dell’attenzione impiegata nell’attività

• Il raggiungimento dello standard prestazionale richiede tempi molto lunghi e non sempre viene raggiunto

• L’insuccesso genera frustrazione e tendenza all’evitamento dell’attività

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NEL LETTORE ESPERTO• La decifrazione avviene in

modo automatico

• La comprensione del testo avviene in un 2° tempo quando l d difi è i lla decodifica è risolta

• Se l’automatismo non scatta o è difficoltoso tutta l’attenzione e l’energia del soggetto si sposta su ciò

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NELLA LETTURA• La stabilizzazione di un processo

automatico è caratterizzata da un alto grado di velocità e di accuratezza e l’automatismo è realizzato quando la lettura avviene non consapevolmente e richiede un impegno attentivo minimo.

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DISLESSIA EVOLUTIVA•• La disabilitLa disabilitàà nella lettura nella lettura

deve essere deve essere SIGNIFICATIVASIGNIFICATIVA rispetto rispetto a RAPIDITAa RAPIDITA’’ ( ( --2ds) e 2ds) e CO A(CO A( °°CORRETTEZZA(sotto 5CORRETTEZZA(sotto 5°°centile)centile)

•• IL PARAMETRO DELLA IL PARAMETRO DELLA VELOCITAVELOCITA’’ EE’’ IL VERO IL VERO OSSO DUROOSSO DURO

Dott.ssa Paola GuglielminoUniversità degli Studi di Torino

2,5

3,0

3,5

4,0

4,5

5,0

LL

/SE

C

0,0

0,5

1,0

1,5

2,0

2 ̂elem 3 ̂elem 4 ̂elem 5 ̂elem I media II media III media

CLASSE

SIL

DISL TOT (n=30)

NORM

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ERRORI TIPICI DELLA LETTURA

Riguardo la correttezza di lettura ecco alcuni degli errori tipici:1) Errori di tipo visivo: scambio di lettere che hanno tratti visivi simili o speculari (che hanno tratti visivi simili o speculari ( “e” con “a”, “r” con “e”, “m” con “n”, “b”con “d”, “p” con “q” etc).2) Errori di tipo fonologico: scambio di lettere che hanno la stessa “radice” (“f” con “v”, “c” con “g” “p” con “b”) etc.

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Comprensione del testo• La comprensione del testo non concorre

alla formulazione della diagnosi di dislessia, anche se fornisce informazioni utili sull'efficienza del lettore.

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APPRENDIMENTI E CONTROLLO

• ALTO• Comprensione del

testo• Espressione scritta

• BASSO (AUTOMATIZZABILI)

• DecodificaEspressione scritta• Soluzione di problemi• Esposizione della

lezione

• Ortografia• Calcolo• Ripetizione a memoria

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DATI DA CONOSCERE• I tempi di lettura migliorano fino alla terza media classe

della scuola primaria di secondo grado• E’ più facile correggere gli errori che aumentare la

velocità• Per poter studiare con successo testi di un certo livello p

(scuola secondaria e primaria di secondo grado) è necessaria una velocità di lettura di 3 SILLABE AL SECONDO

• La media di lettura di un bambino normolettore della classe quinta della scuola primaria è di circa 3.5 SILLABE AL SECONDO

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DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO

Disturbo di

Disturbo di scrittura=

lettura=DISLESSIA

DISORTOGRAFIA/DISGRAFIA

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SCRITTURA• Per scrittura si intende la capacità di

trasformare in forma grafica le informazioni verbali ascoltate o pensate (Berniger e Whitaker, 1993)

• Ciò significa trasformare ogni segmento fonemico che compone la struttura fonologica della parole in un corrispondente grafemico (Savelli)

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DISTURBI DELLA SCRITTURA

• DISGRAFIASono implicati il controllo degli

DISORTOGRAFIADifficoltà nell’acquisizione

aspetti grafici della scrittura manuale ed è collegata al momento motorio-esecutivo

delle regole fonologiche fondamentali e delle irregolarità ortografiche (codice linguistico)

Dott.ssa Paola GuglielminoUniversità degli Studi di Torino

LA DISORTOGRAFIA• Difficoltà a tradurre correttamente i suoni

in simboli grafici in soggetti indenni dal punto di vista cognitivo, sensoriale, neurologico socio culturale e relazionaleneurologico,socio-culturale e relazionale.

•• Ci si riferisce a problemi specificatamente Ci si riferisce a problemi specificatamente ortografici e/ o fonologiciortografici e/ o fonologici e si può definire e si può definire come un disordine di codifica del testo come un disordine di codifica del testo scrittoscritto

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LA DISORTOGRAFIA• Rispetto alla classificazione ,alla

tipologia,al numero ed alla persistenzadegli errori prodotti dal bambino èg ppossibile effettuare una diagnosi ed anche formulare il progetto abilitativo/riabilitativo

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ERRORI CARATTERISTICIA LIVELLO DI LETTERA

• CONFUSIONI PERSOMIGLIANZA FONETICA

D T

V F

• CONFUSIONI PER SOMIGLIANZAMORFOLOGICA

a oV

B P

C G

R L

m nb pd qn u

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ERRORI CARATTERISTICIA LIVELLO DI LETTERA

omissionicaro carro

folia foglia

Aggiunte

libbro libro

alla ala

celo cielo

piagere piangere

foco fuoco

proffessore professore

favovola favola

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DISGRAFIA• Il bambino che presenta disgrafia scrive in modo molto

irregolare, la sua mano scorre con fatica e l’impugnatura della penna è spesso scorretta. La capacità di utilizzare lo spazio a disposizione è, solitamente, molto ridotta; il bambino

i d d i i di if i• non possiede adeguati punti di riferimento,• non rispetta i margini del foglio, • lascia spazi irregolari tra i grafemi e tra le parole,• non segue la linea di scrittura e procede in “salita” o in

“discesa” rispetto al rigo. • La pressione della mano sul foglio non è adeguatamente

regolata; talvolta è troppo forte e il segno lascia un'impronta marcata anche nelle pagine seguenti del quaderno, talvolta è troppo debole.

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Dott.ssa Paola GuglielminoUniversità degli Studi di Torino

• FEDERICO

SETTEMBRE II ELEMENTARE

Dott.ssa Paola Guglielmino-Università degli Studi di Torino

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• Marzo II Elementare Christian

• MARTA

NOVEMBRE III ELEMENTARE

• MARTINO 5 Elementare Dicembre 2008

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DISGRAFIA

• I CLASSE SCUOLA PRIMARIA DI SECONDO GRADO

DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO

Disturbo di

Disturbo di scrittura=

lettura=DISLESSIA

DISORTOGRAFIA/DISGRAFIA

Disturbo del Calcolo=

DISCALCULIA

Dott.ssa Paola GuglielminoUniversità degli Studi di Torino

DISCALCULIA• Deficit dell’abilità di calcolo sia nella

componente dell’organizzazione della cognizione numerica ,sia nelle procedure esecutive e del calcolo.

• Si manifesta in bambini con Q I nella norma• Si manifesta in bambini con Q.I.nella norma, privo di deficit neurologici,sensoriali e relazionali e nonostante il bambino abbia avuto normali e adeguate opportunità scolastiche. Spesso si accompagna a difficoltà di lettura e di scrittura

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DISCALCULIA• Organizzazione numerica: difficoltà con gli

elementi basali dell’abilità numerica quali il subitizing (riconoscimento immediato di piccole quantità), meccanismi di quantificazione,seriazione,comparazione,

strategie di composizione e scomposizione di quantità, strategie di calcolo a mente

Dott.ssa Paola GuglielminoUniversità degli Studi di Torino

DISCALCULIA• Ambito procedurale: difficoltà nelle

procedure esecutive implicate nel calcolo scritto, nella lettura e nella scrittura dei numeri, nell’incolonnamento, nel recupero dei fatti numerici ……..

Dott.ssa Paola GuglielminoUniversità degli Studi di Torino

Che cosa si automatizza in matematica???

• 1) Problem-solving? NO• 2) Parte esecutiva SI

• calcolo a mente (tabelline)• calcolo a mente (tabelline)• calcolo scritto (procedure, riporti)• transcodifica (lettura-scrittura di numeri)• enumerazione avanti ed indietro

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AD ESEMPIO• Il bambino discalculico può non associare il numero alla

quantità , non avere stabile il fatto che 2 scritto in numeri arabi, II in numero romano e la parola DUE abbiano lo stesso valore, può non avere in mente la linea dei numeri,non avere appreso in modo stabile il valorenumeri,non avere appreso in modo stabile il valore posizionale delle cifre ( es.:345≠354), non automatizzare le tabelline.

• Può anche trovare difficoltà nel ricordare l’ordine procedurale di una operazione, di un’equazione ecc.o nell’utilizzo dei simboli aritmetici ecc.

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Errori sistema calcolo

• Esecuzione dei fatti aritmetici:• Rievocazione delle tabelline• Calcolo mentale rapidop• Errori nel calcolo scritto• Selezione dell’operazioni• Errori a livello del calcolo mentale: difficoltà

nella scomposizione di operazioni complesse e nel recupero di fatti aritmetici

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DISTURBO SPECIFICO DELLA COMPRENSIONE DEL TESTO

• DISTURBO SPECIFICO DELLA COMPRENSIONE DEL TESTO = Difficoltà nella capacità di cogliere il significato di un testo scritto: tale difficoltà può riguardare l’ordinare, l’associare e il gerarchizzare le informazioni all’interno del testo.all interno del testo.La comprensione è indipendente dalla componente di decodifica (capacità di riconoscere e nominare correttamente le parole del testo). Tale disturbo avviene in un bambino con un QI nella norma o superiore con parametri di velocità e correttezza di lettura nella norma.

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• IN SINTESI

Dott.ssa Paola GuglielminoUniversità degli Studi di Torino

PICCOLO GLOSSARIO• Difficoltà di Apprendimento (DA) = qualsiasi tipo di

difficoltà incontrata da uno studente durante la sua carriera scolastica e che è causa di scarso rendimento.

• Quando ciò è causato da fattori esterni (l’ambiente socio-culturale degradato problemi familiari ecc ) da fattoriculturale degradato, problemi familiari, ecc.), da fattori interni (la motivazione, la distraibilità sociale, ecc.), da un funzionamento intellettivo limite o è una causa secondaria di patologie di tipo emotivo–comportamentali, si parla di Disturbo Aspecifico di Apprendimento o Difficoltà di Apprendimento

Dott.ssa Paola GuglielminoUniversità degli Studi di Torino

PICCOLO GLOSSARIO

• DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO ( DSA)• È una disabilità specifica dell’apprendimento di origine

neurobiologica, caratterizzata dalla difficoltà a effettuare una lettura accurata e/o fluente e da scarse abilità nella

i ll d difi Q diffi l à d iscrittura e nella decodifica. Queste difficoltà derivano tipicamente da un deficit nella componente fonologica del linguaggio, che è spesso inattesa in rapporto alle altre abilità cognitive e alla garanzia di una adeguata istruzione scolastica. Conseguenze secondarie possono includere i problemi di comprensione nella lettura e una ridotta pratica della lettura, che può impedire la crescita del vocabolario e della conoscenza generale. (Lyon, Shaywitz, 2003)

Dott.ssa Paola GuglielminoUniversità degli Studi di Torino

PICCOLO GLOSSARIO• DISLESSIA EVOLUTIVA =• È un disturbo settoriale della lettura ed è caratterizzata

dalla difficoltà ad effettuare una lettura accurata e/o fluente. Si manifesta in bambini con quoziente intellettivo nella norma o superiore, privo di deficit

l i i i li l i li ilneurologici,sensoriali e relazionali e nonostante il bambino abbia avuto normali e adeguate opportunitàscolastiche. Spesso si accompagna a difficoltà nella scrittura e nei processi di letto-scrittura del numero e del calcolo.La DE è il prototipo dei DSA.

• La dislessia evolutiva è di origine multifattoriale e può dipendere da diversi deficit dello sviluppo neurobiologico, per questo motivo ogni dislessico è un caso unico e diverso dagli altri. Dott.ssa Paola Guglielmino

Università degli Studi di Torino

PICCOLO GLOSSARIO• DISORTOGRAFIA =• difficoltà di transcodifica trasformazione del linguaggio

parlato in linguaggio scritto. Si manifesta in bambini con Q.I.nella norma o superiore, privo di deficit neurologici,sensoriali e relazionali e nonostante il b bi bbi li d i àbambino abbia avuto normali e adeguate opportunitàscolastiche. Spesso si accompagna a difficoltà nella lettura e nei processi di letto-scrittura del numero e del calcolo.Gli errori tipici possono essere fonologici (cioè sbaglia le lettere con suoni simili ad es. scambia la /v/ con la /f/) o visuo-spaziali (inverte lettere con grafia simile, es. b,q,d,p). La punteggiatura è spesso insufficiente e gli accenti e gli apostrofi quasi sempre vengono dimenticati. Gli errori possono essere quindi di tutti i tipi e un bambino disortografico può anche scrivere la stessa parola all’interno di un testo in più modi. Dott.ssa Paola Guglielmino

Università degli Studi di Torino

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PICCOLO GLOSSARIO• DISGRAFIA =• Il bambino che presenta disgrafia scrive in modo molto

irregolare, la sua mano scorre con fatica e l’impugnatura della penna è spesso scorretta. La capacità di utilizzare lo spazio a disposizione è, solitamente, molto ridotta; il b bi i d d i i di if ibambino non possiede adeguati punti di riferimento, non rispetta i margini del foglio, lascia spazi irregolari tra i grafemi e tra le parole, non segue la linea di scrittura e procede in “salita” o in “discesa” rispetto al rigo. La pressione della mano sul foglio non è adeguatamente regolata; talvolta è troppo forte e il segno lascia un'impronta marcata anche nelle pagine seguenti del quaderno, talvolta è troppo debole.

Dott.ssa Paola GuglielminoUniversità degli Studi di Torino

PICCOLO GLOSSARIO• DISCALCULIA = • Deficit del sistema di elaborazione dei numeri e/o del

calcolo. Il bambino discalculico può non associare il numero alla quantità , non avere stabile il fatto che 2 scritto in numeri arabi, II in numero romano e la parola

bbi l l ò i lDUE abbiano lo stesso valore, può non avere in mente la linea dei numeri,non avere appreso in modo stabile il valore posizionale delle cifre ( es.:345≠354), non automatizzare le tabelline. Può anche trovare difficoltà nel ricordare l’ordine procedurale di una operazione, di un’equazione ecc.o nell’utilizzo dei simboli aritmetici ecc.

• Si manifesta in bambini con Q.I.nella norma o superiore, privo di deficit neurologici,sensoriali e relazionali e nonostante il bambino abbia avuto normali e adeguate opportunità scolastiche. Spesso si accompagna a difficoltàdi lettura e di scrittura Dott.ssa Paola Guglielmino

Università degli Studi di Torino

PICCOLO GLOSSARIO• Abilitazione: è l’insieme degli interventi volti a

favorire l’apprendimento ed il normale sviluppo e potenziamento di una funzione o di una competenza non comparsa rallentata o atipicacompetenza non comparsa, rallentata o atipica.

• Riferita ai disturbi di specifici apprendimento può essere intesa anche come un insieme di interventi di carattere pedagogico in senso lato.

Dott.ssa Paola GuglielminoUniversità degli Studi di Torino

PICCOLO GLOSSARIO• Riabilitazione: è “un processo di soluzione dei problemi

e di educazione nel corso del quale si porta una persona a raggiungere il miglior livello di vita possibile sul piano fisico, funzionale, sociale ed emozionale, con la minor restrizione possibile delle scelte operative” (LGrestrizione possibile delle scelte operative (LG Riabilitazione Nazionali GU 124 30/05/98 Ministero Sanità).

• La riabilitazione si pone come obiettivo il recupero di una competenza funzionale che per ragioni patologiche o traumatiche è andata perduta.

Dott.ssa Paola GuglielminoUniversità degli Studi di Torino

• EVOLUZIONE DEI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

Dott.ssa Paola GuglielminoUniversità degli Studi di Torino

Fasi della dislessiaFasi di stabilizzazione dell’apprendimento

( 5 elementare-medie)

• Completa padronanza del codice alfabetico e stabilizzazione delle mappature grafema-fonema

• Analisi,sintesi fonemica ed accesso lessicale cominciano ad automatizzarsi a partire dalle parole ad alta frequenza d’usod uso

• Limitato accesso al lessico ortografizzato• Scarsa integrazione dei processi di “decodifica” e

“comprensione”:la lettura rimane stentata e richiede l’impiego di risorse attentive per i processi che non sono stati automatizzati

Dott.ssa Paola GuglielminoUniversità degli Studi di Torino

15

Dislessia recuperataLe prestazioni del soggetto con pregressa diagnosi di DE sono

bili i t tti li biticomparabili in tutti gli ambiti a quelle dei normolettori

Dott.ssa Paola GuglielminoUniversità degli Studi di Torino

DISLESSIA COMPENSATA

• Netto miglioramento nella lettura di materiale significativo (testo e parole) che è abbastanza fluente anche se lenta

• Persistenza di difficoltà nella lettura di materiale non significativo (non parole)significativo (non-parole)

• Affaticabilità in tutti i compiti che richiedono lettura, cefalee e disturbi funzionali

• Difficoltà di comprensione e di studio• Difficoltà con la lettura delle lingue straniere• Difficoltà nelle prove a tempo• Difficoltà con le prove con risposta a scelta multipla• Bassa autostima

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Dislessia persistenteTutti i parametri di lettura, in tutti i tipi di stimoli (testo, parole e non-parole) sono significativamente sotto-soglia per rapiditàg g p pe accuratezza

• Impossibilità a studiare senza aiuto

• Spesso rifiuto della scolarizzazione

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VELOCITA’ DI LETTURA IN TERZA MEDIA

• NORMODOTATO5-6 SILLABE/SEC

• DISL. MEDIO LIEVE3 SILLABE/SEC

• DISL. SEVERO1/1,5 SILLABE/SEC

• DISL. MOLTO SEVERO0,9 SILLABE/SEC

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I DISLESSICI NELLA SCUOLA DI SECONDO

GRADO• Nell’adolescenza il sintomo più evidente è la

LENTEZZA• L’ACCURATEZZA migliora con la scolarità e

con l’esposizione al testo scritto.

In entrambi i casi si possono manifestare difficoltà di organizzazione, di manipolazione

dell’informazione, difficoltà a strutturare edorganizzare il lavoro scritto.

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E LA MOTIVAZIONE?• La voglia di imparare e la curiosità si riducono

precocemente di fronte alle difficoltà e alla fatica nell’apprendere la lettura.

• Si crea molto presto uno sfasamento tra le• Si crea molto presto uno sfasamento tra le potenzialità del soggetto/piacere funzionale/fatica e tempi lunghi nell’acquisire e mantenere la strumentalità necessaria

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Come vive in classe questo alunno?

Sempre in affanno

La distanza aumenta

Solo difficoltà e frustrazioni

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Fasi della disortografiaFasi di stabilizzazione dell’apprendimento

( 5 elementare-medie)

• Persistere difficoltà nel controllo delle “mappature” ortografiche più complesse

• Si stabilizzano errori di sostituzioni di suoni simili e affini omissioni di grafemi aggiuntesimili e affini, omissioni di grafemi, aggiunte, segmentazioni illegali

• La prestazione peggiora se il compito di scrittura è troppo lungo e spesso nella scrittura spontanea

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ALTRE CARATTERISTICHE

• Per riuscire a leggere e scrivere devono impegnare al massimo le loro capacità e la loro energia, si stancano molto ed impiegano molto tempo, sono lenti, troppo lenti, commettono errori, saltano parole e righe.

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ALTRE CARATTERISTICHE

• Molti ragazzi con DSA hanno difficoltà a

memorizzare sequenze, termini difficili

imparare procedure, formule, tabelle, …

• Anticipano troppo e inventano la parola

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• Praticamente tutti i dislessici hanno grosse difficoltà ad

apprendere le lingue straniere, in particolare scritte.

La difficoltà maggiore è rappresentata dalla lingua

ALTRE CARATTERISTICHE

gg pp g

inglese

- a causa delle differenze molto accentuate tra

scrittura e pronuncia delle lettere e

pronuncia e scrittura di una stessa lettera

in parole diverse

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ALTRE CARATTERISTICHE

• Non riesce a prendere bene gli appunti perché non sa ascoltare e scrivere contemporaneamente

INFATTI

Si possono svolgere più compiti associativi contemporaneamente.

Si può svolgere un compito cognitivo per volta.

Per un dislessico quelli che per noi sono compiti associativi, sono compiti cognitivi che richiedono sempre attenzione

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ATTEGGIAMENTI SCOLASTICI•Attenzione di breve durata

•Disorganizzati nelle attività

•Mostrano lentezza e necessitano di più tempo

•Si stancano più facilmente perché impiegano più risorse

L l ò i bi•La scuola può essere vissuta come ambiente stressante

•Si evidenziano problemi di disistima e di frustrazione causati dal perdurare degli insuccessi

•Possono manifestare problemi comportamentali e/o psicologici quale conseguenza della dislessia

RISCHIO: ABBANDONO DEGLI STUDIDott.ssa Paola Guglielmino

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• OSSERVAZIONE DELLE PRESTAZIONI ATIPICHE

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Cosa può succedere?• 1) Il ragazzo ha già una diagnosi

• 2) Il ragazzo è in difficoltà ma non ha ancora una diagnosi per svariati motivi……………

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Se ha già una diagnosi• Saper interpretare la relazione logopedica e

la diagnosi

( Cosa vuol dire -2ds? Cosa vuol dire al di sotto del 5 centile? Cosa vuol dire livello prestazionale?Cosa vuol dire prevalenza e tipologia di errori fonologici o percettivo-visivi????????????....................)

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Se ha già una diagnosi• Creare collegamenti con la scuola primaria e con i

Servizi Sanitari• Saper quali misure dispensative l’alunno

utilizzava in scuola elementare(interrogazioni solo orali maggior tempo a disposizione )solo orali, maggior tempo a disposizione……)

• Sapere quali misure compensative l’alunno ha giàin uso (registratore, calcolatrice,pc, Carlo II Loquendo……..)

• ……………………………………..

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Se non ha una diagnosi• Avere a disposizione strumenti per

l’INIDIVIDUAZIONE

dei problemi anche se è tardi!!!!! Perdei problemi anche se è tardi!!!!! Per poter inviare il soggetto ai Servizi Sanitari

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Cosa valutare nella Lettura• Velocità• Accuratezza

• Comprensione

MT (Org. Speciali)

Quale velocità?Comprensione

Quali errori?

Quanti errori?

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Cosa valutare nella scritturaBatteria per la valutazione della scrittura e della competenza ortografica

Quale velocità?

Quali errori?

Quanti errori?

Tipo di scrittura

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COSA FARE QUINDI?• Cercare di fare una segnalazione ai Servizi

Sanitari fornendo già indicazioni riguardo alle prove effettuate

• Saranno poi i servizi stessi ,seguendo i risultati, a completare la diagnosi in un senso (DSA o DA) oppure sul versante piùemotivo-relazionale, cognitivo………

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La dislessia evolutiva dopo la scuola elementare: PROBLEMATICHE PIU’

RILEVANTI

• L’evoluzione del soggetto con dislessia sembra paradossale: la lettura migliora, ma i problemi scolastici aumentano.

• Perché?????????

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SCUOLA PRIMARIA DI SECONDO GRADO

• Nella scuola primaria di secondo grado laprestazione e la valutazione dell’alunno sono determinate dalla lettura e scrittura e spesso con tempi brevi

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p

• La scuola procede con tempi troppo rapidi per i dislessici

COMPETENZE COMPROMESSE(memoria ed

attenzione)

• La non automatizzazione della lettura/scritturacomporta un dispendio di competenze attentiveanche in compiti apparentemente “a costo zero”

• La lentezza di svolgimento delle operazionisovraccarica la M. di Lavoro (spesso non efficiente)

• Il lento recupero delle informazioni (linguistiche)dalla MLT allunga i tempi di esecuzione dei compiti.

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COMPETENZE COMPROMESSE (visuo-

percettive e meta-fonologiche)

• La ricerca di una informazione attraverso la scansione veloce di un testo è spesso impossibile

i d ll l l b l i è l• La ricerca delle parole sul vocabolario è lenta

e faticosa

• L’eventuale disgrafia rende difficile la revisione

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COMPETENZE COMPROMESSE (linguistiche)

• Il vocabolario non si espande attraverso lalettura

• La sintassi rimane simile a quella del linguaggio orale• La fragilità della competenza metalinguistica rende

difficile l’analisi grammaticale e l’analisi logica• L’apprendimento delle lingue straniere non può avvenire

facilmente attraverso lo studio della grammatica

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Contenuti dell’intervento dopo la Sc. Elementare:proposte

operative• Se il disturbo è stato diagnosticato durante la prima parte

scuola primaria è stato possibile mettere in atto un intervento precoce intensivo centrato sulle abilità con possibilità di collaborazione tra riabilitatori e insegnanti

• Se la diagnosi viene posta tardivamente risulta più difficile lavorare sulle abilità e un intervento tardivo produce risultati limitati rimane centrale la funzione della scuola e come viene impostata la didattica: in questa fascia di età l’attenzione non può più soffermarsi esclusivamente sulle abilità, ma deve spostarsi sui processi

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• IL PUNTO NON E’ QUELLO DI INSEGNARE UN METODO CHE IL RAGAZZO NON POSSIEDE MA DI

SCUOLA MEDIA

SFRUTTARE LE ABILITA’ RESIDUEPER ADATTARE LE SUE CAPACITA’ DI STUDIO ED APPLICARLE IN MODO EFFICACE ED EFFICIENTE

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SITI• www.dislessia.it• www.aiditalia.org• www.libroparlato.org

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www.libroparlato.org• www.anastasis.it• www.erickson.it• www.osnet.it

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE