disordini funzionali gastrointestinali dr. floriana de fazio dr. maria rosaria tarallo

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DISORDINI FUNZIONALI DISORDINI FUNZIONALI GASTROINTESTINALI GASTROINTESTINALI Dr. Floriana De Fazio Dr. Maria Rosaria Tarallo

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Page 1: DISORDINI FUNZIONALI GASTROINTESTINALI Dr. Floriana De Fazio Dr. Maria Rosaria Tarallo

DISORDINI FUNZIONALI DISORDINI FUNZIONALI GASTROINTESTINALIGASTROINTESTINALI

Dr. Floriana De FazioDr. Maria Rosaria Tarallo

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DISORDINI FUNZIONALI GASTROINTESTINALIDISORDINI FUNZIONALI GASTROINTESTINALI

QUADRI CLINICI CARATTERIZZATI DA SINTOMI QUADRI CLINICI CARATTERIZZATI DA SINTOMI

GASTROINTESTINALI CRONICI O RICORRENTI GASTROINTESTINALI CRONICI O RICORRENTI

NON ASSOCIATINON ASSOCIATI A PATOLOGIA ORGANICA, A PATOLOGIA ORGANICA,

AD ANOMALIE STRUTTURALI O BIOCHIMICHE AD ANOMALIE STRUTTURALI O BIOCHIMICHE

DOCUMENTABILIDOCUMENTABILI

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TABLE 1.TABLE 1. THE FUNCTIONAL GASTROINTESTINAL THE FUNCTIONAL GASTROINTESTINAL DISORDERSDISORDERS

H. FUNCTIONAL DISORDERS: CHILDREN AND ADOLESCENTSH. FUNCTIONAL DISORDERS: CHILDREN AND ADOLESCENTS H1. VOMITING E AEROPHAGIAH1. VOMITING E AEROPHAGIA H1a. ADOLESCENT RUMINATION SYNDROMEH1a. ADOLESCENT RUMINATION SYNDROME H1b. CYCLIC VOMITING SYNDROMEH1b. CYCLIC VOMITING SYNDROME H1c. AEROPHAGIAH1c. AEROPHAGIA H2. H2. ABDOMINAL PAIN-RELATED FIGDsABDOMINAL PAIN-RELATED FIGDs H2a.H2a. FUNCTIONAL DYSPEPSIAFUNCTIONAL DYSPEPSIA H2b. H2b. IRRITABLE BOWEL SYNDROMEIRRITABLE BOWEL SYNDROME H2c. ABDOMINAL MIGRAINEH2c. ABDOMINAL MIGRAINE H2d. H2d. CHILDHOOD FUNCTIONAL ABDOMINAL PAINCHILDHOOD FUNCTIONAL ABDOMINAL PAIN H2d1. H2d1. CHILDHOOD FUNCTIONAL ABDOMINAL PAIN S.CHILDHOOD FUNCTIONAL ABDOMINAL PAIN S. H3. CONSTIPATION AND INCONTINENCEH3. CONSTIPATION AND INCONTINENCE H3a. H3a. FUNCTIONAL CONSTIPATIONFUNCTIONAL CONSTIPATION H3b. NONRETETENTIVE FECAL INCONTINENCEH3b. NONRETETENTIVE FECAL INCONTINENCE

GastroenterologyGastroenterology 2006 2006

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IL DOLORE ADDOMINALE CRONICOIL DOLORE ADDOMINALE CRONICO

• È uno dei sintomi più comuni dell’età infantile (10% dei È uno dei sintomi più comuni dell’età infantile (10% dei b.)b.)

• Picco di incidenza bimodale: 4-6 anni e 7-12 anniPicco di incidenza bimodale: 4-6 anni e 7-12 anni

• Lieve predilezione per il sesso femminileLieve predilezione per il sesso femminile

• E’ responsabile di considerevole morbilità, aumentata E’ responsabile di considerevole morbilità, aumentata spesa sanitaria, assenteismo scolasticospesa sanitaria, assenteismo scolastico

• Frequente gestione difficoltosa da parte del pediatra e del Frequente gestione difficoltosa da parte del pediatra e del gastroenterologo pediatra (gastroenterologo pediatra (incertezza diagnostica, cronicità e incertezza diagnostica, cronicità e decorso senza remissioni determinano ansia crescente nei genitori)decorso senza remissioni determinano ansia crescente nei genitori)

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SINDROME DEL COLON IRRITABILESINDROME DEL COLON IRRITABILE

E’ la causa più frequente E’ la causa più frequente di dolore addominale di dolore addominale cronico nella popolazione pediatricacronico nella popolazione pediatrica

Ha unaHa una prevalenza del 6%-14% nei bambini prevalenza del 6%-14% nei bambini e dele del 22% - 35% negli adolescenti22% - 35% negli adolescenti

PossibilePossibile componente genetica componente genetica (aumentata (aumentata frequenza nell’ambito familiare)frequenza nell’ambito familiare)

MaggioreMaggiore concordanza nei gemelli monozigoti concordanza nei gemelli monozigoti

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SINDROME DEL COLON IRRITABILESINDROME DEL COLON IRRITABILEFISIOPATOLOGIAFISIOPATOLOGIA

FATTORI GENETICI E AMBIENTALI FATTORI GENETICI E AMBIENTALI che determinano che determinano accentuazione delle componente affettiva della accentuazione delle componente affettiva della sensibilità dolorosasensibilità dolorosa

ALTERAZIONE DELLA MOTILITA’ INTESTINALE ALTERAZIONE DELLA MOTILITA’ INTESTINALE caratterizzata da aumentata risposta motoria a caratterizzata da aumentata risposta motoria a stimoli enterici o ambientali quali stress, pasti, stimoli enterici o ambientali quali stress, pasti, distensione della parete addominale, distensione della parete addominale, colecistochinina prodotta dopo il pastocolecistochinina prodotta dopo il pasto

IPERSENSIBILITA’ VISCERALE IPERSENSIBILITA’ VISCERALE dovuta a nocicettori dovuta a nocicettori intestinali divenuti ipereccitabili dopo ripetuti intestinali divenuti ipereccitabili dopo ripetuti stimoli flogogenistimoli flogogeni ((infezioni enteriche, traumi, infezioni enteriche, traumi, reazioni allergiche)reazioni allergiche)

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SINDROME DEL COLON IRRITABILESINDROME DEL COLON IRRITABILEFISIOPATOLOGIAFISIOPATOLOGIA

INFIAMMAZIONE DELLA MUCOSA INTESTINALEINFIAMMAZIONE DELLA MUCOSA INTESTINALE

Un ruolo chiave è riconosciuto alle Un ruolo chiave è riconosciuto alle pregresse pregresse gastroenteriti come fattore precipitante la flogosigastroenteriti come fattore precipitante la flogosi. .

Una % variabile tra il 7% ed il 25% dei pz con IBS, Una % variabile tra il 7% ed il 25% dei pz con IBS, riferisce insorgenza dei sintomi a seguito di un riferisce insorgenza dei sintomi a seguito di un episodio infettivo gastrointestinale (IBS post-infettiva)episodio infettivo gastrointestinale (IBS post-infettiva)

Fattori predisponenti:Fattori predisponenti:• Durata protratta dell’episodio gastroentericoDurata protratta dell’episodio gastroenterico

• Antibioticoterapia durante l’episodio infettivo acutoAntibioticoterapia durante l’episodio infettivo acuto

• Sesso femminileSesso femminile

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SINDROME DEL COLON IRRITABILESINDROME DEL COLON IRRITABILECRITERI DIAGNOSTICI

Devono includere tutti i seguenti:Devono includere tutti i seguenti: 1. 1. Dolore addominale o malessereDolore addominale o malessere associato a 2 o più associato a 2 o più

delle seguenti condizioni per almeno il 25% del delle seguenti condizioni per almeno il 25% del tempo:tempo:

• miglioramento con la defecazione miglioramento con la defecazione • inizio associato a variazione della frequenza delle inizio associato a variazione della frequenza delle

evacuazioni evacuazioni

• inizio associato a variazione della forma (e aspetto) inizio associato a variazione della forma (e aspetto) delle fecidelle feci

2. 2. Nessuna evidenzaNessuna evidenza di processo infiammatorio, di processo infiammatorio, anatomico, metabolico o neoplastico che possa anatomico, metabolico o neoplastico che possa giustificare i sintomigiustificare i sintomi

Tali criteri devono essere soddisfatti almeno 1 volta a settimana per almeno 2 mesi Tali criteri devono essere soddisfatti almeno 1 volta a settimana per almeno 2 mesi prima della diagnosiprima della diagnosi

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SINDROME DEL COLON IRRITABILESINDROME DEL COLON IRRITABILE SINTOMI CHE SUPPORTANO LA DIAGNOSI DI IBSSINTOMI CHE SUPPORTANO LA DIAGNOSI DI IBS

1.1. Anormalità della frequenza delle evacuazioniAnormalità della frequenza delle evacuazioni (4 o (4 o più/die oppure 2 o meno/settimana)più/die oppure 2 o meno/settimana)

2.2. Anormalità della forma delle feciAnormalità della forma delle feci (dure/secche o (dure/secche o molli/acquose)molli/acquose)

3.3. Anormalità del transito fecaleAnormalità del transito fecale: dolore, urgenza, : dolore, urgenza, sensazione di evacuazione incompletasensazione di evacuazione incompleta

4.4. Presenza di Presenza di mucomuco

5.5. MeteorismoMeteorismo o sensazione di o sensazione di distensione addominaledistensione addominale

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SINDROME DEL COLON IRRITABILESINDROME DEL COLON IRRITABILEDIAGNOSIDIAGNOSI

NON È UNA DIAGNOSI DI ESCLUSIONENON È UNA DIAGNOSI DI ESCLUSIONE

Si basa sulla sintomatologia dolorosa addominale che Si basa sulla sintomatologia dolorosa addominale che

soddisfa i CRITERI di ROMA III per IBS in un soddisfa i CRITERI di ROMA III per IBS in un

soggetto con:soggetto con:

• Esame obiettivo normaleEsame obiettivo normale

• Curva di crescita normaleCurva di crescita normale

• Assenza di segni e sintomi di allarmeAssenza di segni e sintomi di allarme

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SEGNI E SINTOMI DI ALLARMESEGNI E SINTOMI DI ALLARME

• Dolore persistente quadrante destro superiore o inferioreDolore persistente quadrante destro superiore o inferiore• DisfagiaDisfagia• Vomito persistenteVomito persistente• Perdite ematiche gastrointestinali Perdite ematiche gastrointestinali • Diarrea notturnaDiarrea notturna• Storia familiare di MICI, di malattia celiaca, di ulcera pepticaStoria familiare di MICI, di malattia celiaca, di ulcera peptica• Dolore che causa risveglioDolore che causa risveglio• ArtriteArtrite• Malattia perirettaleMalattia perirettale• Perdita di peso involontariaPerdita di peso involontaria• Rallentamento dell’accrescimento staturo-ponderaleRallentamento dell’accrescimento staturo-ponderale• Pubertà ritardataPubertà ritardata• Febbre inspiegataFebbre inspiegata

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SINDROME DEL COLON IRRITABILESINDROME DEL COLON IRRITABILEDIAGNOSIDIAGNOSI

La presenza di almeno 1 di questi segni è altamente La presenza di almeno 1 di questi segni è altamente specifica nel predire una malattia organicaspecifica nel predire una malattia organica

La frequenza di malattia organica è del 5-15%La frequenza di malattia organica è del 5-15%

In presenza di segni di allarme la scelta degli esami In presenza di segni di allarme la scelta degli esami sarà subordinata al sospetto diagnosticosarà subordinata al sospetto diagnostico

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SINDROME DEL COLON IRRITABILESINDROME DEL COLON IRRITABILETERAPIATERAPIA

Lo Lo scopo della terapiascopo della terapia non è guarire dai sintomi ma non è guarire dai sintomi ma migliorarli ed aiutare a convivere con essimigliorarli ed aiutare a convivere con essi

Fondamentale stabilire un’Fondamentale stabilire un’alleanza terapeuticaalleanza terapeutica positiva con positiva con il paziente e la famiglia attraverso l’il paziente e la famiglia attraverso l’informazioneinformazione e la e la rassicurazionerassicurazione che sono esse stesse terapeutiche che sono esse stesse terapeutiche comportando risoluzione dei sintomi nel 30 - 40% dei casicomportando risoluzione dei sintomi nel 30 - 40% dei casi

Interventi terapeutici:Interventi terapeutici:• Terapia dieteticaTerapia dietetica• Terapia psicosocialeTerapia psicosociale• Terapia farmacologicaTerapia farmacologica• Terapia complementare/medicina alternativaTerapia complementare/medicina alternativa

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SINDROME DEL COLON IRRITABILESINDROME DEL COLON IRRITABILETERAPIA DIETETICATERAPIA DIETETICA

DIETA PRIVA DI LATTOSIO:DIETA PRIVA DI LATTOSIO: diversi studi hanno valutato diversi studi hanno valutato l’efficacia della dieta delattosata dimostrando che non l’efficacia della dieta delattosata dimostrando che non determina alcun miglioramento della sintomatologia determina alcun miglioramento della sintomatologia tranne che nei casi di documentata intolleranza al tranne che nei casi di documentata intolleranza al lattosiolattosio

FIBRA ALIMENTARE:FIBRA ALIMENTARE: una recente review COCHRANE una recente review COCHRANE sugli interventi dietetici nel bambino con dolore sugli interventi dietetici nel bambino con dolore addominale funzionale e IBS non ha evidenziato effetti addominale funzionale e IBS non ha evidenziato effetti benefici della dieta con supplementazione di fibrebenefici della dieta con supplementazione di fibre

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SINDROME DEL COLON IRRITABILESINDROME DEL COLON IRRITABILETERAPIA DIETETICATERAPIA DIETETICA

PROBIOTICIPROBIOTICI

In due studi controllati in doppio cieco la In due studi controllati in doppio cieco la

somministrazione di Lactobacillus GG (1x 10 somministrazione di Lactobacillus GG (1x 10 10 10 e 3x 10e 3x 10 9 9) )

per 4 e 6 settimane rispettivamente non ha influito sulla per 4 e 6 settimane rispettivamente non ha influito sulla

sintomatologia dolorosa gastrointestinale (44% nel sintomatologia dolorosa gastrointestinale (44% nel

gruppo Lactobacillus GG e 40% nel gruppo placebo) se gruppo Lactobacillus GG e 40% nel gruppo placebo) se

non per la ridotta percezione di distensione addominalenon per la ridotta percezione di distensione addominale

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SINDROME DEL COLON IRRITABILESINDROME DEL COLON IRRITABILETERAPIA DIETETICATERAPIA DIETETICA

• In uno studio randomizzato, in doppio cieco, placebo-In uno studio randomizzato, in doppio cieco, placebo-controllato su 141 b con IBS, la somministrazione di controllato su 141 b con IBS, la somministrazione di Lactobacillus GGLactobacillus GG per 8 settimane determinava per 8 settimane determinava significativa riduzione della frequenza e della severità del significativa riduzione della frequenza e della severità del dolore addominale nel gruppo LGG rispetto al placebo dolore addominale nel gruppo LGG rispetto al placebo alla fine della terapia e durante il follow-up durato 8 alla fine della terapia e durante il follow-up durato 8 settimane.settimane.

(Francavilla et al. Pediatrics 2010)(Francavilla et al. Pediatrics 2010)

• Una metanalisi Una metanalisi Cochrane Cochrane del 2009 concludeva che i dati del 2009 concludeva che i dati disponibili sull’efficacia del trattamento con probiotici nel disponibili sull’efficacia del trattamento con probiotici nel bambino con IBS erano insufficientibambino con IBS erano insufficienti

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SINDROME DEL COLON IRRITABILESINDROME DEL COLON IRRITABILEAPPROCCIO PSICOLOGICO-COMPORTAMENTALEAPPROCCIO PSICOLOGICO-COMPORTAMENTALE

Il Il razionalerazionale dell’utilizzo delle tecniche comportamentali si dell’utilizzo delle tecniche comportamentali si basa sull’evidenza che alcuni comportamenti legati al basa sull’evidenza che alcuni comportamenti legati al dolore (particolare attenzione, assenze scolastiche, ecc..) dolore (particolare attenzione, assenze scolastiche, ecc..) determinano risposte poco vantaggiose per il bambino determinano risposte poco vantaggiose per il bambino che rinforzano la presenza della sintomatologia dolorosache rinforzano la presenza della sintomatologia dolorosa

Numerosi studi hanno dimostrato che l’uso di questo Numerosi studi hanno dimostrato che l’uso di questo approccio determina una approccio determina una riduzione (o scomparsa) degli riduzione (o scomparsa) degli episodi di dolore sia durante la terapia che nei mesi episodi di dolore sia durante la terapia che nei mesi successivisuccessivi

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SINDROME DEL COLON IRRITABILESINDROME DEL COLON IRRITABILEAPPROCCIO PSICOLOGICO-COMPORTAMENTALEAPPROCCIO PSICOLOGICO-COMPORTAMENTALE

La forma più frequente di psicoterapia utilizzata nell’IBS e nei La forma più frequente di psicoterapia utilizzata nell’IBS e nei FGIDs è la FGIDs è la terapia cognitivo-comportamentaleterapia cognitivo-comportamentale, basata sulla , basata sulla complessa interazione tra pensieri, sensazioni e complessa interazione tra pensieri, sensazioni e comportamenticomportamenti

Scopi:Scopi:

– Migliore conoscenza e capacità di risoluzione del problema Migliore conoscenza e capacità di risoluzione del problema

– Identificazione degli eventi stimolanti la sintomatologia Identificazione degli eventi stimolanti la sintomatologia dolorosadolorosa

– Riduzione delle reazioni di maladattamento al doloreRiduzione delle reazioni di maladattamento al dolore

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SINDROME DEL COLON IRRITABILESINDROME DEL COLON IRRITABILETERAPIA FARMACOLOGICATERAPIA FARMACOLOGICA

E’ il risultato della conoscenza dell’interazione tra SNC, E’ il risultato della conoscenza dell’interazione tra SNC, Sistema Nervoso Enterico e tratto Gastrointestinale Sistema Nervoso Enterico e tratto Gastrointestinale e dell’associazione tra dolore addominale ed alterata e dell’associazione tra dolore addominale ed alterata percezione delle sensazioni viscerali o alterazioni percezione delle sensazioni viscerali o alterazioni della motilità.della motilità.

• AntispasticiAntispastici

• ProcineticiProcinetici

• AntidepressiviAntidepressivi

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SINDROME DEL COLON IRRITABILESINDROME DEL COLON IRRITABILETERAPIA COMPLEMENTARETERAPIA COMPLEMENTARE

Circa il Circa il 36% - 41%36% - 41% dei bambini con sintomi dei bambini con sintomi gastrointestinali utilizza terapie complementari o gastrointestinali utilizza terapie complementari o alternative (CAM) quali:alternative (CAM) quali:

• AgopunturaAgopuntura

• ChiropraticaChiropratica

• OmeopatiaOmeopatia

• Erbe medicinaliErbe medicinali

Al momento non ci sono evidenze sull’efficacia della Al momento non ci sono evidenze sull’efficacia della CAM per cui sono necessari ulteriori studiCAM per cui sono necessari ulteriori studi

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DISPEPSIA FUNZIONALEDISPEPSIA FUNZIONALEDEFINIZIONEDEFINIZIONE

DOLORE ADDOMINALE O MALESSERE DOLORE ADDOMINALE O MALESSERE

PERSISTENTE O RICORRENTEPERSISTENTE O RICORRENTE

LOCALIZZATO AI QUADRANTI SUPERIORI LOCALIZZATO AI QUADRANTI SUPERIORI

DELL’ADDOMEDELL’ADDOME

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DISPEPSIA FUNZIONALEDISPEPSIA FUNZIONALE

Prevalenza 3.5% - 27%

CRITERI DIAGNOSTICI ROMA IIIDevono includere tutti i seguenti:1. Dolore o malessere persistente o ricorrente localizzato in

addome superiore (al di sopra dell’ombelico)

2. Dolore non alleviato dalla defecazione né associato a variazioni della frequenza delle evacuazioni e della forma delle feci

Nessuna evidenza di processo infiammatorio, anatomico, metabolico o neoplastico che possa giustificare i sintomi

Tali criteri devono essere soddisfatti almeno 1 volta a settimana per almeno 2 mesi prima della diagnosi

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DISPEPSIA FUNZIONALEDISPEPSIA FUNZIONALEROMA III – LE DIFFERENZEROMA III – LE DIFFERENZE

• Riduzione della durata dei sintomi da 3 a 2 mesi ritenuti sufficienti per eliminare la probabilità di malattia acuta

• Eliminazione dei sottotipi di dispepsia tipo ulcera e tipo dismotilità

• EGDS non più necessaria per la diagnosi. Deve essere effettuata se: – sintomi di allarme – disfagia e sintomi persistenti nonostante la terapia con antiacidi – sintomi ricorrenti dopo la sospensione del farmaco – per confermare la diagnosi di malattia da Helicobacter Pylori

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DISPEPSIA FUNZIONALEDISPEPSIA FUNZIONALECARATTERISTICHE FISIOPATOLOGICHECARATTERISTICHE FISIOPATOLOGICHE

Nel bambino con dispepsia funzionale sono stati descritti:

• Attività mioelettrica gastrica alterata

• Ritardato svuotamento gastrico

• Alterata motilità antroduodenale

• Ridotta dilatazione gastrica dopo il pasto

• Svuotamento gastrico rapido associato a transito intestinale lento nei pz che presentano la “distensione” come sintomo predominante

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DISPEPSIA FUNZIONALEDISPEPSIA FUNZIONALEDIAGNOSIDIAGNOSI

Non ci sono test diagnostici specifici ma un’accurata

anamnesi ed un attento esame fisico indicano

l’eventuale necessità di ulteriori indagini

Come per gli altri Disordini Funzionali

Gastrointestinali (FGIDs), la presenza di segni di

allarme suggerisce la necessità di ulteriori indagini

pur non escludendo la diagnosi di FGIDs

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DISPEPSIA FUNZIONALEDISPEPSIA FUNZIONALETERAPIATERAPIA

• Rassicurazione

• Evitare farmaci antinfiammatori non steroidei

• Pasti piccoli a ridotto contenuto di grassi

• Farmaci antisecretori: H2 antagonisti o inibitori di pompa protonica

• Procinetici (metoclopramide, domperidone)

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DOLORE ADDOMINALE FUNZIONALEDOLORE ADDOMINALE FUNZIONALE

CRITERI DIAGNOSTICI Presenza almeno una volta alla settimana nei due mesi precedenti la

diagnosi di tutti i seguenti criteri:

1. Dolore addominale episodico o continuo non localizzato esclusivamente nella parte superiore dell’addome

2. Criteri non sufficienti per fare diagnosi di altro disturbo funzionale gastrointestinale

3. Nessuna evidenza di processo infiammatorio anatomico, metabolico o neoplastico che spieghi i sintomi del soggetto

Gastroenterology 2006Gastroenterology 2006

Page 28: DISORDINI FUNZIONALI GASTROINTESTINALI Dr. Floriana De Fazio Dr. Maria Rosaria Tarallo

SINDROME DEL DOLORE ADDOMINALE SINDROME DEL DOLORE ADDOMINALE FUNZIONALEFUNZIONALE

CRITERI DIAGNOSTICICRITERI DIAGNOSTICI

Presenza di dolore addominale funzionale per almeno il 25% del tempo e 1 o più delle seguenti condizioni almeno una volta a settimana nei due mesi precedenti la diagnosi :

1. Perdita di alcune attività quotidiane del soggetto

2. Sintomi somatici addizionali come mal di testa, dolori agli arti, vertigini, disturbi del sonno

Gastroenterology 2006Gastroenterology 2006

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DOLORE ADDOMINALE FUNZIONALEDOLORE ADDOMINALE FUNZIONALE VALUTAZIONE BIOCHIMICAVALUTAZIONE BIOCHIMICA

Uno screening limitato include:• Emocromo• VES• PCR• Esame Urine• Urinocoltura

A giudizio del clinico:• Valutazione funzione epatica, renale, pancreatica• Calprotectina fecale• Breath test al lattosio• Coltura e parassitologico delle feci• Ulteriori indagini in presenza di segni e sintomi di allarme

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DOLORE ADDOMINALE FUNZIONALEDOLORE ADDOMINALE FUNZIONALE FATTORI FISIOPATOLOGICIFATTORI FISIOPATOLOGICI

• Il FAP è una condizione a patogenesi multifattoriale:

iperalgesia viscerale, fattori psicosociali, alterazione della

motilità intestinale, infiammazione della mucosa viscerale

• I bambini con FAP come quelli con IBS sembrano avere una

ipersensibilità viscerale

• Quelli con FAP avrebbero recettori gastrici ipersensibili al

contrario dei bambini con IBS che avrebbero recettori rettali

più facilmente elicitabili

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DOLORE ADDOMINALE FUNZIONALE DOLORE ADDOMINALE FUNZIONALE FATTORI PSICOSOCIALIFATTORI PSICOSOCIALI

Sulla genesi del dolore influiscono:

• Ansia• Depressione• SomatizzazioneFattori descritti nei bambini con FAP cronico e nei loro

genitori tanto da far pensare ad una familiarità

• Fattori ambientali: stress, livello culturale, ricerca di cura da parte dei genitori

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DOLORE ADDOMINALE FUNZIONALEDOLORE ADDOMINALE FUNZIONALE

L’ approccio biopsicosociale al bambino con FAP cronico da FGIDs è particolarmente importante nel caso dei bambini con FAPS

D’altronde poiché il bersaglio specifico è il dolore, è importante individuare il contributo dei fattori psicosociali

Dovrebbero essere fornite ai genitori e al bambino rassicurazioni e spiegazioni dei possibili meccanismi coinvolti nell’interazione cervello-intestino

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DOLORE ADDOMINALE FUNZIONALEDOLORE ADDOMINALE FUNZIONALE

Nei casi più complessi la strategia terapeutica del Nei casi più complessi la strategia terapeutica del dolore addominale funzionale prevede 3 differenti dolore addominale funzionale prevede 3 differenti approcci:approcci:

• FarmacologicoFarmacologico: simeticone, antiemetici, antispastici, : simeticone, antiemetici, antispastici, antidepressivi, antidepressivi,

Due studi sui bambini con FAP associato a FGIDS Due studi sui bambini con FAP associato a FGIDS suggeriscono il possibile beneficio sia con suggeriscono il possibile beneficio sia con trattamento con trattamento con antidepressivi tricicliciantidepressivi triciclici che senza che senza

Uno studio più recente sull’utilizzo del Uno studio più recente sull’utilizzo del CITALOPRAMCITALOPRAM nel bambino con FAP riporta risultati promettentinel bambino con FAP riporta risultati promettenti

Page 34: DISORDINI FUNZIONALI GASTROINTESTINALI Dr. Floriana De Fazio Dr. Maria Rosaria Tarallo

DOLORE ADDOMINALE FUNZIONALEDOLORE ADDOMINALE FUNZIONALETERAPIATERAPIA

• DieteticoDietetico: - supplementazione di 10 g/die di fibre : - supplementazione di 10 g/die di fibre

alimentari per 6 settimane o 250 g/die di alimentari per 6 settimane o 250 g/die di

cereali per 7 settimane, cereali per 7 settimane,

- basso consumo di junk-food- basso consumo di junk-food

• Psicologico-comportamentale: Psicologico-comportamentale: dovrebbe essere spiegato il dovrebbe essere spiegato il possibile possibile ruolo dei fattori psicosocialiruolo dei fattori psicosociali compresi gli eventi compresi gli eventi scatenanti. In età pediatrica l’atteggiamento più diffuso scatenanti. In età pediatrica l’atteggiamento più diffuso prevede un trattamento empatico con la rassicurazione del prevede un trattamento empatico con la rassicurazione del paziente e della famiglia che si associa ad una risoluzione dei paziente e della famiglia che si associa ad una risoluzione dei sintomi nel 30-40% dei casisintomi nel 30-40% dei casi

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Page 36: DISORDINI FUNZIONALI GASTROINTESTINALI Dr. Floriana De Fazio Dr. Maria Rosaria Tarallo

EMICRANIA ADDOMINALEEMICRANIA ADDOMINALECRITERI DIAGNOSTICICRITERI DIAGNOSTICI

Presenza almeno una volta a settimana, nei 2 mesi Presenza almeno una volta a settimana, nei 2 mesi precedenti la diagnosi, di tutti i seguenti criteri: precedenti la diagnosi, di tutti i seguenti criteri:

1.1. Episodi parossistici di Episodi parossistici di dolore periombelicaledolore periombelicale intenso, intenso, acuto che dura per un’ora o piùacuto che dura per un’ora o più

2.2. Periodi intercritici di benessere che durano settimane o Periodi intercritici di benessere che durano settimane o mesimesi

3.3. Il dolore interferisce con le normali attivitàIl dolore interferisce con le normali attività

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EMICRANIA ADDOMINALEEMICRANIA ADDOMINALE CRITERI DIAGNOSTICICRITERI DIAGNOSTICI

4.4. Il dolore è associato a 2 o più dei seguenti segni: Il dolore è associato a 2 o più dei seguenti segni: • AnoressiaAnoressia• NauseaNausea• VomitoVomito• Mal di testaMal di testa• FotofobiaFotofobia• PallorePallore

5.5. Assenza di processo infiammatorio, anatomico, Assenza di processo infiammatorio, anatomico, metabolico o neoplastico che spieghi i sintomi del metabolico o neoplastico che spieghi i sintomi del soggettosoggetto

Criteri soddisfatti 2 o più volte nei precedenti 12 mesiCriteri soddisfatti 2 o più volte nei precedenti 12 mesi

Criteri di supporto includono Criteri di supporto includono storia familiare di cefaleastoria familiare di cefalea e una e una storia di cinetosistoria di cinetosi

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EMICRANIA ADDOMINALEEMICRANIA ADDOMINALE VALUTAZIONE CLINICAVALUTAZIONE CLINICA

La La natura parossistica del disturbonatura parossistica del disturbo fa escludere la necessità fa escludere la necessità di indagare su eventuale esofagite, gastrite, duodenite, di indagare su eventuale esofagite, gastrite, duodenite,

ulcera o MICIulcera o MICI

Può essere invece Può essere invece necessario escluderenecessario escludere altre altre cause di dolore cause di dolore severo intermittentesevero intermittente: :

uropatia ostruttiva uropatia ostruttiva malrotazione intestinalemalrotazione intestinale malattie delle vie biliari malattie delle vie biliari intussuscezioneintussuscezione pancreatite ricorrente pancreatite ricorrente febbre mediterranea febbre mediterranea disordini del metabolismo quali porfiriadisordini del metabolismo quali porfiria

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EMICRANIA ADDOMINALEEMICRANIA ADDOMINALEFISIOPATOLOGIAFISIOPATOLOGIA

L’emicrania addominaleL’emicrania addominale, la , la sindrome del vomito ciclicosindrome del vomito ciclico e la e la cefaleacefalea riconoscono lo stesso meccanismo riconoscono lo stesso meccanismo fisiopatologicofisiopatologico

Sono state descritte:Sono state descritte:

• anomalie dei potenziali evocati visivianomalie dei potenziali evocati visivi

• alterazioni dell’asse ipotalamo-ipofisi- surrene alterazioni dell’asse ipotalamo-ipofisi- surrene

• disfunzioni autonomichedisfunzioni autonomiche

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EMICRANIA ADDOMINALEEMICRANIA ADDOMINALETERAPIATERAPIA

EVITARE:EVITARE: - Cibi Contenenti Caffeina, Nitriti Ed AmineCibi Contenenti Caffeina, Nitriti Ed Amine

- Digiuni ProlungatiDigiuni Prolungati

- ViaggiViaggi

- EmozioniEmozioni

- Alterazione del SonnoAlterazione del Sonno

- Esposizione a Luce Intermittente e/o AbbaglianteEsposizione a Luce Intermittente e/o Abbagliante

Se gli episodi sono frequenti è indicata una profilassi Se gli episodi sono frequenti è indicata una profilassi farmacologica con pizotifenefarmacologica con pizotifene

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Grazie per

l’attenzione