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1 COSA EMERGE DAL RAPPORTO “OCSEL” IN SINTESI L’Osservatorio sulla contrattazione di 2° livello –in sigla OCSEL L’Osservatorio sulla Contrattazione di secondo livello - in sigla OCSEL, curato dalla Cisl - Nazionale, raccoglie analizza e studia, ad oggi, circa 4100 accordi integrativi e di rinnovo aziendali sottoscritti, a livello di gruppo, azienda, stabilimento o reparto e accordi territoriali ,nonché di filiera e di settore dal 2009 ad oggi. OCSEL, pure essendo molto ampio, non costituisce un campione statistico strettamente rappresentativo dell’universo, dato che la sua composizione non replica quella dell’universo di tutti gli accordi decentrati. L’implementazione dell’Archivio, infatti, dipende dal livello di attivismo degli operatori della rete OCSEL, che può portare a sovra pesare o sotto pesare alcune realtà. L’analisi dei dati L’analisi dei dati, di natura quanti -qualitativa, ha riguardato la produzione contrattuale sviluppatesi dal 2009 al 2014 (n° accordi totali: 3640) relativamente ad alcune variabili (produzione contrattuale, tasso di copertura aziendale, tipologia accordo, natura dell’accordo, accordi in deroga, settore, distribuzione geografica, istituti contrattuali e frequenza contrattuale per sigla sindacale), per avere un quadro più ampio su alcuni indicativi contenuti della contrattazione. Considerando, poi, i dati complessivi 2009-2014 come la cornice dentro la quale spazia una variegata gamma di contenuti contrattuali più o meno regolamentati in azienda sono stati estrapolati gli accordi stipulati negli ultimi due anni 2013-14, (n° accordi totali 1028), e analizzati limitatamente agli Istituti Contrattuali e/o materie regolati negli accordi aziendali e che rappresentano uno spaccato indicativo del lavoro di contrattazione svolto, malgrado la lunga fase di crisi che attanaglia i vari settori della produzione e dei servizi. I dati sono aggiornati al 31 Marzo 2015. I dati 2009-14 Produzione Contrattuale Come ci mostra il grafico 1 in tema di produzione contrattuale negli anni 2009-14 assistiamo a due fasi: una crescente dal 2009-11 in virtù di forte impulso dettato dalla riforma sugli assetti contrattuali del 2009 e di una crisi non ancora completamente espansa e una decrescente dal 2011 al 2013. Nel 2014 si registra una lieve ripresa di circa quattro punti percentuali rispetto l’anno immediatamente precedente.

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COSAEMERGEDALRAPPORTO“OCSEL”INSINTESI

L’Osservatoriosullacontrattazionedi2°livello–insiglaOCSEL

L’Osservatorio sulla Contrattazionedi secondo livello - in siglaOCSEL, curato dalla Cisl -Nazionale,raccoglieanalizzaestudia,adoggi,circa4100accordiintegrativiedirinnovoaziendalisottoscritti,alivellodigruppo,azienda,stabilimentoorepartoeaccorditerritoriali,nonchédifilieraedisettoredal2009adoggi.

OCSEL, pure essendo molto ampio, non costituisce un campione statistico strettamenterappresentativodell’universo,datochelasuacomposizionenonreplicaquelladell’universodituttigliaccordi decentrati. L’implementazione dell’Archivio, infatti, dipende dal livello di attivismo deglioperatoridellareteOCSEL,chepuòportareasovrapesareosottopesarealcunerealtà.

L’analisideidatiL’analisideidati,dinaturaquanti-qualitativa,hariguardatolaproduzionecontrattualesviluppatesidal2009al2014(n°accorditotali:3640)relativamenteadalcunevariabili(produzionecontrattuale,tasso di copertura aziendale, tipologia accordo, natura dell’accordo, accordi in deroga, settore,distribuzionegeografica,istituticontrattualiefrequenzacontrattualepersiglasindacale),peravereunquadropiùampiosualcuniindicativicontenutidellacontrattazione.

Considerando, poi, i dati complessivi 2009-2014 come la cornice dentro la quale spazia unavariegatagammadicontenuticontrattualipiùomenoregolamentatiinaziendasonostatiestrapolatigliaccordistipulatinegliultimidueanni2013-14,(n°accorditotali1028),eanalizzatilimitatamenteagli IstitutiContrattualie/omaterieregolatinegliaccordiaziendaliecherappresentanounospaccatoindicativodellavorodicontrattazionesvolto,malgradolalungafasedicrisicheattanagliaivarisettoridellaproduzioneedeiservizi.

Idatisonoaggiornatial31Marzo2015.

Idati2009-14

ProduzioneContrattuale

Comecimostrailgrafico1 intemadiproduzionecontrattualeneglianni2009-14assistiamoaduefasi:unacrescentedal2009-11invirtùdiforteimpulsodettatodallariformasugliassetticontrattualidel2009ediunacrisinonancoracompletamenteespansaeunadecrescentedal2011al2013.Nel2014si registrauna lieve ripresadi circaquattropuntipercentuali rispetto l’anno immediatamenteprecedente.

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Grafico1-Laproduzionecontrattuale

(%sultotalecomplessivodegliaccordistipulatidal2009al2014)

Fonte:OCSEL

Tassodicopertura

Le aziende coinvoltedalla contrattazione sviluppatesi dal 2009al 2014 sono2043madi solo1194aziende usufruiamo anche dei dati riferiti agli addetti che ammontano complessivamente a n.1.044.303. Se analizziamo i dati totali per classe dimensionale delle aziende che hanno stipulatoalmeno un accordo dal 2009 al 2014, osserviamo come la contrattazione di 2° livello sembrainvestirepiù le piccole emedieaziende (n.334 le aziende conaddetti dan. 10a49 e n.381 leaziendeconaddettida50a249chehannostipulatoalmenounaccordonell’arcotemporalechevadal2009al2014).Bassa lapropensionea stipulareaccordidi2° livello nellemicro imprese, (solo104aziendeconaddettifinoa9chehannostipulatoalmenounaccordonegliannipresiariferimento).Inoltreildatorelativamentebassoriguardantelemediograndiegrandiimprese(n.125conaddettida250a449esolon.250aziendeconaddettida500eoltre)èdamettereinrelazioneconiltassodicopertura della contrattazione di 2° livello, in quanto circa un terzo di queste imprese di grandidimensionisonoAziendediGruppoe il tassodicoperturadellacontrattazioneèmoltopiùampio inquantoinvesteunnumeromaggioredilavoratori.

Ripartizionegeografica

La distribuzione geografica mostra una prevalenza di accordi siglati nelle Regioni del nord-Italia(33%)seguitidalle intesesottoscrittenelleRegionidelCentro (32%)enellamacroareasude isole(8%).Aquesti siaggiungononellapercentualedel27%quellidigruppovalidiper tutto il territorionazionale. La bassa percentuale di produzione contrattuale nelle Regioni del Sud e Isole è dovutaprincipalmentealminoretessutoproduttivopresenteintaliterritori

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Settore

DisaggregandoidatipersettorealprimopostotroviamoilsettoredelCommercio(20%)seguitodalsettoreMetalmeccanico(17%)edaquellodeiChimici(9%)eTessili(9%).Inpercentualiminoriglialtrisettori.

FrequenzacontrattualepersiglasindacaleTutti gli accordi sono stati siglati con l’assistenza delle organizzazioni datoriali di riferimento. Sulversantesindacale,leorganizzazionichehannosiglatoinsiemeallaCISLilmaggiornumerodiaccordisonolefederazionisettorialidellaCGIL,firmatariadel70%degliaccordipresentiinbancadati.LaUILrisultafirmatariadel58%delleintese,mentrelealtresigledel5%.QuasituttigliaccordisonofirmatiunitariamenteadeccezionediunapiccolapercentualenonfirmatidaCGIL(12%).InoltrequellinonfirmatidallaCGILperchénonpresenteinaziendarappresentanoil18%,equellinonfirmatidallaUILperchénonpresenteil42%(grafico2).

Grafico2-Frequenzacontrattualepersiglasindacale(%sultotalecomplessivodegliaccordi2009-14)

Fonte:OCSEL

Istituticontrattualinegoziati

Ilpesodellacrisicaratterizzatuttolosvolgimentodellacontrattazionedisecondolivellosviluppatesidal2009al2014,conunacompressionedituttigliistituticontrattuali(inprimisdelsalario)afrontedi un incremento esponenziale dei temi dedicati alla gestione delle crisi e dei processi diriorganizzazione. In testa alla graduatoria troviamo la “gestione delle crisi aziendali” con il 48%.Alsecondoposto in ordinedi ricorrenzadellematerie troviamo il Salario con la percentuale del 32%.Dopo la “gestionedelleCrisi” e il “Salario” lamateria trattata conmaggiore frequenzaèquelladellaregolamentazione dei Diritti sindacali e dei Diritti di Informazione e Consultazione (18%). Laregolazionedell’orariodi lavoro in aziendaoccupa, inordine alla graduatoria ,il quartoposto con il16%.AlquintopostotroviamoilWelfare(13%)ealsestolaregolamentazionedipercorsiformativiinazienda(11%).Sottoil10%glialtritemi(regolamentazionedipraticheorganizzativeinazienda9%,Ambiente, Salute e Sicurezza (8%) l’inquadramento e il Mercato del Lavoro (7%). PercentualirelativamentebasseperlePariOpportunità(3%),Partecipazione(3%),RSI(1%)eBilateralità(1%)(grafico3).

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Grafico3-FrequenzaIstitutiContrattuali(%sultotalecomplessivodegliaccordi2009-14)

Fonte:OCSEL

Idati2013-14

Concentrandol’analisisuidatiriguardantigliaccordirelativial2013-14(28%sultotaledegliaccordistipulatidal2009al2014)emerge unastagionecontrattualeprofondamentesegnatadallacrisi.Undatostrutturaleè lacorrelazioneesistentetra lasituazionedicrisidell’impresa laminorefrequenzaconcuisicontrattalamateria.LamateriaSalariodal53%del2009scendeprogressivamenteal13%nel 2014,la gestionedelle Crisi dal 20%del 2009 sale fino al 71%nel 2013per arretrare di pochipuntipercentualinel2014al68%(grafico4).

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Grafico4-Salario–GestionedelleCrisi-(%aconfrontosultotaledegliaccordidegliaccordisottoscrittineglianni)

Fonte:OCSEL

Rilevante è la crescita della regolamentazione deiDiritti sindacali in senso stretto (nel 2014 lapercentualesaledi33puntipercentuali-dal42%nel2013sipassaal75%nel2014-)edeiDirittidiInformazioneeConsultazioneinazienda(dall’87%nel2013sipassaaun89%nel2014).

Incalo,madipochipuntipercentualirispettoall’annoprecedente,laregolamentazionedipraticheorganizzativeinazienda(9%nel2013;5%nel2012).

Nello specifico,nellapercentualedel45%nel2014edel50%nel2013 sonopreviste innovazioniorganizzativecheattribuisconoun’altaimportanzaall’obiettivodimiglioramentodellaqualitàdeibenie/oservizi,nellapercentualedel10%nel2014e19%nel2013vengonoistituiteCommissioniMiste.Rispetto all’anno2013 di rilievo è l’aumentodellapercentuale che riguarda il coinvolgimentodelsindacato nell’analisi del cambiamento , percentuale che passa dal 22% a 32%, ben 10 puntipercentualiinpiùnel2014rispettoal2013.

Fralediversepraticheorganizzativemesseinattodalleaziendequellainnovativasembraessereilricorso alla polivalenza e polifunzionalità del personale aumentato nel 2014 di 11 punti percentualirispetto al 2013. Si passa da un 25%nel 2013 a un 36%nel 2014. Dato che trova conferma anchenell’aumentodelcambiamentoriguardantelemansioni (29%nel2014controil13%del2013)lamobilitàinterna,consistenteinunarotazionedellemansionivoltaafavorirelapolifunzionalitàe/olapolivalenzadei lavoratoriall’internodelmedesimocontestoproduttivoche èaumentatadicirca17puntipercentuali.Sipassadaun27%nel2013aun44%nel2014e, infine, lavariazionedei turni(56%nel2013,57%nel2014).

Una riflessioneva fatta riguardoalmonitoraggio dell’usodapartedelleaziendedellapolivalenzaepolifunzionalitàdelpersonale.

Ilricorsoallapolivalenzaepolifunzionalitàèun’esigenzachenascecomeinvestimentoocomedifensiva?Quantilariconoscononellacontrattazioneequantilautilizzanosenzariconoscerla?

Se incrociamo il dato sulla polivalenza e polifunzionalità prevista come contenutodel cambiamentoorganizzativo dell’azienda con il dato sulla polivalenza e polifunzionalità previsto nella materia

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Inquadramentocomeregolamentazionedelprofiloinparterispondiamoalquesito.Nel61%(sommadelleduepercentuali relativedegli accordidegliultimidueanni) lapolivalenzae lapolifunzionalitàaffiorano come contenuto del cambiamento organizzativo, nel 30% degli stessi accordi èregolamentata come profilo). La differenza (31%) indica che è utilizzata in azienda ma non èriconosciuta.

Aumentato,èancheilricorsoalTelelavoro(sipassadal6/%nel2013al12%nel2014).Interessanteèanche lapercentuale inaumentonel2014riguardante igruppidi lavoroe l’introduzionedinormeefunzionamento degli stessi (6% nel 2013, 9% nel 2014). In forte aumento, nel 2014, anche ilmutamentodellequalifiche(13%nel2013,29%nel2014)edeilivelliproduttivi(6%nel2013,14%nel2014)(grafico5).

Grafico5–Contenutodelcambiamento-

(%aconfrontodellesingolevocisultotaledegliaccordichehannoregolamentatol’istituto“OrganizzazionedelLavoro”neglianni2013-14)

Fonte:OCSEL

In calo,madipochipuntipercentuale laregolamentazionedel WelfareIntegrativo (8%nel2013;7%nel2014)edell'Orariodilavoro(11%nel2013,9%nel2014).

Nessunavariazioneconsiderevolenegliultimidue perquantoconcerne la ricorrenzadi trattazionedelle materie quali Ambiente Salute e Sicurezza, Inquadramento, Partecipazione, RSI,Bilateralità, pari opportunità. Mentre la regolamentazione di percorsi formativi in aziendasembraregistrareunacrescitacirca4puntipercentualirispettoall’annoprecedente,attestandosinel2014al9%.

MentreperlaregolazionedelMercatodelLavorodal2009al2014lapercentualedifrequenzaconcui si intervienenellamateriaè incontinuadiminuzione(dal12%nel2009siarrivaadun5%nel2013esiattestanel2014al4%).Tuttavia interessanteè laprevisionediclausoledistabilizzazionedelleformedilavoroatipiche.Dall’analisideidatigliintervenientidistabilizzazioneaumentanonel2014dicirca17puntipercentualirispettoal2013attestandosial43%.Questosignificachecircalametàdeilavoratoriinforzaeconcontrattoprecariosonostatistabilizzatinel2014

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Siamo in presenza di un vero e proprio impoverimento del contenuto della contrattazione. Lemotivazionivannosicuramentericercatenell’ondatadicrisichehainvestitoilpaeseechehaportatoadunindebiolimentodelcontenutodellacontrattazionelimitandosilepartisocialiinmolterealtàaziendaliatamponarelericadutedellacrisisuilavoratori.SeconfrontiamoildatosulSalarioconildatoriguardanteilwelfarenotiamocomequest’ultimodato è indicativo di una tendenza: in tempi di crisi cala la contrattazione del salario a favore diprestazionisocialiesanitariechecostanomenoalleaziendeesonoapprezzatedailavoratoriafrontediprestazionipubblicheridotte.IlSalariodal2009al2014perdecirca40puntidifrequenzanellasuaregolamentazionenegliaccordi,ilwelfaresolo19puntipercentuali,lacrisisaledal20%nel2009al68%nel2014(grafico6).

Grafico6-Variabiliincrociate-Salario–CrisiAziendale-Welfare

(%sultotaledegliaccordisottoscrittineglianni2009-14)

Fonte:OCSELMavièuntemacheinteressatrasversalmentequestiistituticontrattualiequellodell’orario:laflessibilitàlacuipercentualeinrapportoalnumerodegliaccordisottoscrittineglianniariferimentosimantienepressochéinvariata,machefiguranellamaggiorpartelapromozionedioraripiùelastici(75%nel2013,85%nel2014)rispettoallatematicadeglioraripiùflessibiliinufficioperconciliaremeglioitempidivitaedilavorochesiattestanoal6%nel2013, all’11%nel2014.Ildatononèdipococonto: la flessibilitàdei tempidi lavoroèunostrumentoutilenonsoloperpromuovere lepariopportunità nelle aziende, dato che consente di conciliare il lavoro con le esigenze di cura dellafamiglia,maancheperaumentarelaproduttività.InItaliacontrariamenteaipaesidelNordEuropa,apartequalcheraraeccezione,restaancoraunametadaraggiungere.Perquantoconcernel’applicazionedelleagevolazionifiscali idatiOCSELmostranopercentualidiverseneglianni.Nel2012siattestaal55%,nel2013al91%.Nel2014l’utilizzodelladetassazionedegli accordi sul salario di produttività cala rispetto al 2013 di 12 punti percentuali previstaattestandosial79%(grafico7).

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Grafico7-DetassazioneSalariodiproduttività(%sultotaledegliaccordisulPdR)

Fonte:OCSEL

CARATTERISTICHEETENDENZEDELLACONTRATTAZIONE

Sipuò,insintesi,dire:lacontrattazionedisecondolivellononcresceperquantitàmapercomplessità.E'lacontrattazionecolsegnodellacrisi:moltiaccordi“difensivi”conusodiammortizzatorisocialicheconfermanocomelacontrattazionesiaunformidabilestrumentodigestionedellacrisi.Minorispaziperlacontrattazionedelsalarioeun’interessantetendenzaadarepiùspazioalwelfarecontrattualealivelloaziendale:tendenzacheriteniamononsololegataallacrisimacomecapacitàdidarerispostepiùdiretteailavoratoriinrapportoconesigenzediverseelegateallecaratteristichedelterritorioLa flessibilità è tra i temi più gettonati e interessa in termini trasversali l'orario, l'organizzazione dellavoro, la professionalità e le forme di contratto di lavoro. E' uno degli aspetti che da complessitàall'architetturadegli accordi di secondo livello in quantomette in campo sia la responsabilità sia lacapacitàprogettualedeinegoziatori.Rappresenta,inoltre,l'aspettochepiùdialtriconcorrearealizzaremigliori condizioni di produttività e competitività delle imprese ed è fondamentale per le sceltestrategichedelleimprese,perlelocalizzazioniproduttiveecomefattorediattrazionediinvestimenti.