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COMUNE DI ROVIGO Sezione Istruzione Nido Integrato alla Scuola dell’infanzia Statale di Buso di Rovigo PROGETTAZIONE EDUCATIVO - DIDATTICA “Abby, la girandola che gira intorno al mondo” Tante culture al Nido Anno educativo 2016-2017

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COMUNE DI ROVIGO

Sezione Istruzione

Nido Integrato alla Scuola dell’infanzia

Statale di Buso di Rovigo

PROGETTAZIONE EDUCATIVO - DIDATTICA

“Abby, la girandola che gira intorno al mondo”

Tante culture al Nido

Anno educativo 2016-2017

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Un bambino può insegnare sempre tre cose ad un adulto:A essere contento senza motivo.

A essere sempre occupato con qualche cosa.A pretendere con ogni sua forza quello che desidera.

(Paulo Coelho)

RAGGRUPPAMENTI E PRINCIPI GENERALI

Il Nido Integrato di Buso, accoglie sedici bambini dai 12 ai 36 mesi e prevede lapresenza di due Educatrici.La sezione mista è composta da:

• 3 bambini tra i 12 e 16 mesi, 5 bambini fra i 18 e i 20 mesi, 5 bambini fra i 20e i 24 mesi, 3 bambini fra i 24 e i 30 mesi, di diverse nazionalità (italiani,albanesi, moldavi, marocchini).

A Settembre il Nido ha riaperto con 8 bambini già presenti lo scorso anno, ai quali sene sono aggiunti altri 8, inseriti in due gruppi :

- i primi 6 bambini hanno iniziato l’ambientamento il 15 Settembre 2016;- i rimanenti 2 bambini hanno iniziato l’ambientamento il 21 Novembre 2016.

Il Nido Integrato di Buso si riconosce in una pedagogia che si fonda sullavalorizzazione delle differenze culturali, linguistiche presenti all'interno dellastruttura educativa; per lo sviluppo di comunità condividendo con la popolazione delterritorio in cui è inserita, l'idea che il Nido è volano di crescita non solo dei bambinima dell'intera popolazione che partecipa alla vita del Nido.Il rispetto della differenze si esplicita inoltre nel rispetto dei tempi e ritmi di crescitadi ciascun bambino e attraverso l'ascolto rivolto alle famiglie in merito alle modalitàdi cura dei propri figli.Questa pedagogia viene mantenuta viva attraverso delle azioni e degli elementi cherimangono caratteristiche specifiche di questa comunità educante:

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la valorizzazione delle diverse culture e tradizioni di cura ed educative promuovendo:

- i quaderni del cuore;- la lingua del cuore;- incontri fra genitori;- laboratori a tema;- atelier pomeridiani.

Il Nido si configura pertanto come un luogo di incontro per accogliere i bambini e leloro famiglie; come un contesto interculturale in grado di valorizzare l’identità diciascuno, di costruire linguaggi comuni tramite lo scambio e la reciproca profondaconoscenza.

Riferimenti teorici

Nell'applicazione dei nostri principi pedagogici generali, che ci guidano nella stesuradel progetto educativo e della conseguente programmazione didattica, al pensiero diGianfranco Zavalloni, maestro ed educatore che ha praticato una scuola lenta, noncompetitiva, alla scoperta della manualità e del contatto con la natura: in particolareal suo testo “ La pedagogia della lumaca. Per una scuola lenta e nonviolenta”. Eglisosteneva infatti che in educazione non si può correre ma occorre perdere tempo perscoprire ed apprezzare le piccole cose, quelle che magari diamo per scontate, ma chein realtà non lo sono, soprattutto per i nostri bambini, che vivono ogni esperienza conla gioia dello stupore. Zavalloni inoltre viene ricordato per aver scritto il “ Manifesto dei diritti naturali dibimbi e bimbe" un decalogo dove al centro vengono posti i bambini e le bambinisoggetti di diritto, ognuno con la propria specificità e originalità.

I DIRITTI NATURALI DI BIMBI E BIMBE

1\ IL DIRITTO ALL'OZIOa vivere momenti di tempo non programmato dagli adulti2\ IL DIRITTO A SPORCARSIa giocare con la sabbia, la terra, l'erba, le foglie, l'acqua, i sassi, i rametti3\ IL DIRITTO AGLI ODORIa percepire il gusto degli odori, riconoscere i profumi offerti dalla natura4\ IL DIRITTO AL DIALOGOad ascoltatore e poter prendere la parola, interloquire e dialogare5\ IL DIRITTO ALL'USO DELLE MANIa piantare chiodi, segare e raspare legni, scartavetrare, incollare, plasmare lacreta, legare corde, accendere un fuoco6\ IL DIRITTO AD UN BUON INIZIOa mangiare cibi sani fin dalla nascita, bere acqua pulita e respirare aria pura7\ IL DIRITTO ALLA STRADAa giocare in piazza liberamente, a camminare per le strade8\ IL DIRITTO AL SELVAGGIO

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a costruire un rifugio-gioco nei boschetti, ad avere canneti in cui nascondersi,alberi su cui arrampicarsi9\ IL DIRITTO AL SILENZIOad ascoltare il soffio del vento, il canto degli uccelli, il gorgogliare dell'acqua10\ IL DIRITTO ALLE SFUMATUREa vedere il sorgere del sole e il suo tramonto, ad ammirare, nella notte, la luna e le stelle

Di Gianfranco Zavalloni

Da questo decalogo di diritti, per questo anno educativo saranno promossi:

• IL DIRITTO AL DIALOGO e AL SILENZIO;• IL DIRITTO AD UN BUON INIZIO;• IL DIRITTO ALLA STRADA.

Progettare al Nido significa:

• pensare, programmare, riprogrammare esperienze;• osservare il bambino, le sue esigenze valutando di volta in volta se modificare

il percorso pensato;• confrontarsi fra Educatori sulle strategie metodologi da adottare;• adottare strumenti di valutazione e verifica.

ACCOGLIENZA E CURA

• Metodologia di ambientamento

La metodologia adottata prevede l’ambientamento dei bambini in un gruppoallargato composto dai genitori e rispettivi figli, dai bambini già inseriti lo scorsoanno educativo e dalle educatrici.Il processo di ambientamento prevede che la mamma o il papà, nei primi giorni, sianopresenti al nido per aiutare il figlio/a a riconoscere un ambiente nuovo e delle figuresconosciute.Tale modalità di ambientamento si basa sul “sistema di riferimento” che nascedall’esigenza di condivisione della professione educante con la famiglia; dallanecessità di individuare risorse maggiori e coordinate all’interno di un’equipe dilavoro che diventa riferimento per i bambini, evitando cosi un attaccamento ad ununico Educatore.

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Le azioni che vengono intraprese si dividono in tre fasi:

1. Le visite con i genitori che durano circa un’ora, per due giorni consecutivi;2. L’ambientamento che prevede tre ore di permanenza al giorno per tre giorni;3. Il distacco che dura circa tre settimane..Gli Educatori diventano per i bambini le famiglie punto di riferimento, mediatoriche valorizzano la crescita attraverso proposte educative e formative mirate algruppo, ma anche alla singolarità di ognuno.

ATTIVITÀ DI CURA

I momenti di cura costituiscono delle azioni che si ripetono nell’arco della giornata inmaniera costante. I bambini hanno bisogno di ripetitività che gli trasmette sicurezzae permette loro di comprendere la realtà che li circonda; essi non hanno la concezionedello scorrere del tempo come ha un adulto, riescono a capire ciò che accade e adorientarsi temporalmente solo attraverso “ciò che accade prima e ciò che accadedopo”.Durante le attività di cura, sono di primaria importanza gli aspetti affettivi, dirassicurazione, di conforto del bambino da parte dell’Educatrice. Si nota cheall’inizio il bambino accetta le cure, poi con il passare del tempo, le anticipa e lericonosce, rappresentandole successivamente nel gioco simbolico. Tutto questocostituisce “i riti” che aiutano i bambini a riconoscere la scansione del tempo, a fareesperienza di relazione e di condivisione e per sviluppare e incrementare gli aspetticomplessi dello sviluppo:

• senso di sicurezza;• autostima;• abilità cognitive e di linguaggio;• abilità pro -sociali;• senso del tempo, spazio e ritmo;• autonomia e percezione della propria efficacia.

Le interazioni durante i momenti di cura sono individualizzate, cioè sono specifichecon ciascun bambino. Tale specificità viene evidenziata attraverso:

• l’uso del nome proprio;• il rispetto dei tempi di ciascun bambino;• la spontaneità nelle azioni (contatto visivo, vocale, tattile);• le risposte adeguate ai bisogni e attenzione alle iniziative del bambino.

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ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA

L’ACCOGLIENZA (ore 7.45-9.30)

Un piccolo gruppo di bambini usufruisce del servizio delpulmino arrivando al Nido verso le ore 8.30. Un’educatrice rimane in sezione con ibambini che vengono accompagnati dal genitore, mentre l’altra esce ad accogliere eaccompagnare i bambini all’interno del Nido. All’entrata del nido, di fronte ciascunoal proprio armadietto avviene il rituale in cui i bambini, con l’aiuto dell’educatrice,vengono aiutati a spogliarsi e poi entrano nella sezione e possono scegliere, in base ailoro bisogni, in quale angolo della sezione andare e lì possono dar sfogo alla loroimmaginazione. C’ è il bambino che ha bisogno di stare un po’ da solo, allora prendeun libro e lo sfoglia sdraiato su un cuscino; c’è il bambino che ha bisogno di correre esaltare, allora va nella piscina delle palline a scatenarsi con gli amici; e ci sono lebambine che giocano a “fare le mamme”.Accogliere significa andare incontro, ascoltare, tranquillizzare, contenere everbalizzare le emozioni.Per facilitare il distacco abbiamo suggerito ai genitori di dare al bambino o di metteresempre nel proprio zainetto l’oggetto transizionale (se esiste), che potrebbe divenirenecessario anche per il momento della nanna o qualche attacco di nostalgiaimprovvisa.Terminate le entrate le educatrici insieme ai bambini raccolgono tutti i giochi, chevengono separati e disposti nei diversi contenitori per condurre i bambini verso iprimi “compiti” di seriazione.

MERENDA (Ore 9.30)

Durante questo momento i bambini consumano la merenda che consiste in fruttafresca di stagione e pane, entrambi biologici, fornita dal nido.Quotidianamente i bambini apprendono ad attendere il tempo della lentezza edell’ozio aspettando qualche minuto mentre un’educatrice sbuccia la frutta e taglia ilpane e prepara l’acqua.E’ al termine di questo spuntino che vengono cantate e mimate alcune canzoncine,che gradualmente vengono memorizzate dai bambini.E’ un momento di grande allegria e gioia.

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ESPERIENZE EDUCATIVE (ore 10-11.15)

Terminata la merenda, i bambini, dopo un momento di gioco, libero vengono invitatidalle educatrici a vivere delle attività di gioco che preferiamo definire “esperienze” inquanto l’intento educativo è quello di promuovere nel bambino l’autonomia e lalibertà nel “provare a fare”, pertanto non si costringe il bambino a partecipare a ciòche si propone ma piuttosto lo si lascia libero nella scelta, rispettando i suoi tempi eritmi.Le esperienze trovano espressione anche nei laboratori, le educatrici a seconda di ciòche si desidera proporre, allestiscono prima o assieme ai bambini gli spazi , mettendoa disposizione i materiali e poi osservano come ognuno vive quel momento, in baseai suggerimenti dati.Tra le diverse esperienze che verranno proposte ricordiamo quelle di tipomanipolativo- espressivo ( esperienze del colore), motorie, naturali ( uscite ingiardino, all’aria aperta).

CAMBIO E IGIENE PERSONALE (ore 11.15- 11.30)

Ogni bambino viene accompagnato in bagno singolarmente per favorire tutta quellavarietà di atteggiamenti e attenzioni di cui necessita in questo delicato e piacevolemomento.. riteniamo infatti che il tono della voce, il modo di appoggiare il bambinosul fasciatoio, i gesti e gli sguardi che ci si scambia durante il cambio sianodeterminanti per stabilire un clima di fiducia, complicità e affetto tra i due.La modalità in cui le diverse cure vengono date, trasmettono al bambino fiducia in sé,nel mondo circostante, negli altri, autostima, autonomia, indipendenza, oppure tutto ilcontrario.Trasmettono inoltre messaggi di accettazione e di rispetto della sua corporeità.Il cambio è dunque un momento di intimità e di forte rapporto affettivo.

PRANZO (ore 11.45-12.30)

Il pranzo è un momento molto atteso da tutti i bambini, soprattutto per i più grandi èuna grande opportunità di sperimentare il loro desiderio di autonomia, le lorocompetenze, il loro “saper fare” : l’ imparare a mangiare da soli, prima con le mani,poi superata la fase importante del “pasticciamento”, usando progressivamente gli“strumenti” (cucchiaio, forchetta, bicchiere, ecc.) è una conquista che rafforzal’identità personale del bambino.

Durante il pranzo è fondamentale non mettere fretta al bambino, rispettare i suoi gustie la sua capacità di autoregolarsi, ma anche gradualmente insegnargli, senzaforzature, a rispettare alcune regole che lo stare a tavola insieme comporta.

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Fin da subito i bambini sono invitati a far da soli, per promuovere in loro l’autonomiaa tavola ( mangiare con il cucchiaio, aspettare che finiscano tutti il primo piatto perrichiedere la seconda pietanza, rimanere seduti composti ..), si cercherà di aiutare ilgruppo, soprattutto i bambini più grandi, ad aiutare le educatrici ad apparecchiare latavola, riponendo i piatti sul carrello terminato il pranzo.

NANNA (ore 13.00 – 15.00)

Lo spazio adibito a sala nanna viene preparato dalle educatrici all’interno dellasezione, sono presenti quattro pedane con all’interno lettini estraibili che vengonodisposti e attorniati da grandi cuscini morbidi e tappeti.

I bambini, dopo il cambio, apprendono che è il momento di andare a riposare , ilmomento della “nanna” al nido si basa su una relazione consolidata, perchél’abbandonarsi al sonno in un ambiente diverso da quello domestico non è facilmentesuperabile se il bambino non si sente a proprio agio nel luogo in cui si trova. Leeducatrici faciliteranno il passaggio dalla veglia al sonno ricorrendo sempre a piccolirituali (ciuccio, biberon, pelouche, ninna-nanna ...) che, proprio perché ripetitivi, sonorassicuranti.

RISVEGLIO E MERENDA (15.00- 15.30)

Se avviene in maniera armoniosa e delicata, per i bambini il risveglio è un momentodi gioia, chi si sveglia per primo, si avvicina al suo amico e lo chiama. I bambiniriconoscono , soprattutto i più grandi, che poco dopo arriva il pulmino per il ritorno acasa o per chi resta, che l’attesa di mamma o papà è vicina.

La merenda prevede uno spuntino a base di frutta, merendine biologiche o yogurtaccompagnato da acqua, latte o tè.

I bambini convivono questo breve momento prima del ricongiungimento con ifamiliari.

RICONGIUNGIMENTO / RITORNO IN PULMINO (15.30 – 16.00)

I bambini che al mattino usufruiscono del servizio di trasporto comunale, per l’uscitavengono preparati per riprendere il pulmino, mentre gli altri bambini aspettanol’arrivo dei familiari , giocando liberamente in sezione.

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La routine di uscita rappresenta un momento importante per la costruzione delrapporto educatrici-genitori. Lo scambio quotidiano d’informazioni con la famigliacontribuisce non solo ad una maggiore conoscenza dei bambini ma ha soprattuttol’obiettivo di coinvolgere i genitori nell’esperienza dei bambini all’asilo nido.

LABORATORI ED ESPERIENZE EDUCATIVE

Durante l’ anno educativo vengono proposte diverse esperienze da svolgereall’interno di laboratori, dove si lavora in due gruppi (considerando l’ eterogeneitàdella sezione).

1. gruppo medi ( bambini dai 12 ai 24 mesi)2. gruppo grandi (bambini dai 24 ai 36 mesi ).

Il lavorare in piccoli gruppi permette un’osservazione più attenta e mirata ai bisognidei bambini in un clima più tranquillo e stimolante.

I laboratori che saranno sempre proposti al Nido poiché fanno parte delle esperienzeeducative pensate per una crescita sana e a contatto con la natura nonché per porrecostantemente in primo piano la valorizzazione delle differenze culturale elinguistiche sono i seguenti :

- “Il nostro piccolo orto” (esperienze di vita all’aria aperta, a contatto con lanatura);

- la lingua del cuore” : il mantenimento della lingua d’origine è fondamentale,sia per rafforzare le capacità di acquisizione della seconda lingua, sia perentrare in due mondi diversi. Le educatrici con l’aiuto dei genitoriimpareranno alcune parole chiave per salutare, consolare il bambino quandovive il momento del distacco, oppure per entrare semplicemente in relazionecon loro;

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- “il quaderno del cuore”: è un quaderno itinerante nelle case dei bambini. Ognifamiglia lo riempie con propri contenuti che riguardano il paese diprovenienza: racconti, testi di canzoni, ricordi, ricette, ecc.

1. LABORATORIO “ il nostro piccolo orto”

Le uscite in giardino rappresentano per i bambini non solo occasioni per giocare conle strutture- gioco presenti, ma opportunità e stimoli per andare alla ricerca di scenaridiversi e di nuovi punti di riferimento. I bambini sono curiosi ed entusiasti di uscirein giardino, sanno meravigliarsi di tutto ciò che trovano, come se entrassero incontatto con un mondo magico. Il rispetto delle emozioni dei bambini, delle loroparole e dei loro silenzi è l’atteggiamento fondamentale degli educatori checondividono con loro le meraviglie della natura, accompagnandoli nelle loroscoperte, fornendo parole e concetti giusti nel momento giusto. E’ indispensabile chenei bambini nasca il desiderio di rispettare, arricchire e proteggere l’ambientenaturale in cui vivono.

Gruppo medi - piccoli (12-24 MESI)

Le educatrici creeranno delle opportunità di contatto-conoscenza della natura-giardino sia nella realtà, sia nelle diverse forme rappresentative (foto, oggetti,disegni). Lo scopo delle educatrici è di essere attente, vicine e non intrusive, con laloro presenza e il loro sguardo confermano e sostengono l’esperienza dei bambiniriconoscendone il valore.

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OBIETTIVI :

- esplorare utilizzando i diversi sensi: il vedere, l’ascoltare, l’annusare, l’assaggiare,- conoscere ed esplorare spazi esterni;- sviluppare la capacità motoria;- condividere momenti di socializzazione e cooperazione;- esprimere emozioni e sentimenti attraverso il corpo, la gestualità e la mimica.

Gruppo medi – grandi ( 24-36 MESI)

Le educatrici proporranno diverse uscite in giardino per poter osservare esperimentare le diverse trasformazioni della natura attraverso i fenomeni atmosfericicome sereno, vento, pioggia, neve. Ogni bambino lascerà al nido un paio di stivali digomma per uscire più comodamente in giardino.Attraverso tali esperienze i bambini potranno sviluppare il linguaggio verbale,interagire con i coetanei, sperimentare il “fare da solo”, muoversi liberamente(correre, saltare, rotolarsi) rafforzando la fiducia in sé stessi.

OBIETTIVI:

- esprimere emozioni e sentimenti,- esplorare l’ambiente esterno e scoprire gli elementi della natura,- ampliare il linguaggio verbale e non verbale,- affinate capacità percettive (tattili, uditive, olfattive e visive),- scoprire diversi fenomeni naturali e come il giardino cambia,- agevolare il fare da soli nel vestirsi e svestirsi per andare fuori,- rendersi conto dei cambiamenti dell’ambiente secondo le condizioni climatiche

e le stagioni,- verbalizzare esperienze e situazioni e condividerle con gli altri,- sperimentare sensazioni sensoriali, uditive, olfattive, visive e gustative,- riconoscere suoni, rumori, odori,- dimostrare cura e attenzione,- non avere paura di sporcarsi,- coordinare il movimento oculo-manuale,- saper aspettare

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Finalità del laboratorio:

Garantire ai bambini la possibilità di fare un’esperienza all’insegna della lentezza , acontatto con la terra, come affermava lo stesso maestro Zavalloni. Un orto infatti habisogno del rispetto dei tempi, è un’esperienza di vera lentezza ed ha a che vederecon “il prendersi cura di..”. Significa imparare ad aspettare che qualcosa affiori dallaterra e cominci a crescere.

Obiettivi generali del laboratorio:

1) Avvicinare il bambino all’ambiente. Quest’ultimo inteso come parte del tessutourbano e quindi integrato con il territorio. Partendo dalla considerazione che il verdee la natura sono ambiti a noi familiari da tempo remoto, e che, nonostante ladisaffezione, restano una risorsa fondamentale per tutti noi, avvicinare i bambiniall’ambiente-orto resta un primo passo per lo sviluppo di un’educazione ambientaleconcreta.2) Educare alla cura e alla valorizzazione delle piante. Ciò permette una familiaritàcon l’ambiente dell’orto e i suoi prodotti .3) Promozione del benessere attraverso la manipolazione della terra.

Spazi : le esperienze si svolgeranno prevalentemente in giardino, ritagliando unapiccola zona dove realizzare il piccolo orto.Tempi : il laboratorio verrà proposto a partire dal mese di Aprile 2017 e le esperienzeproseguiranno il prossimo anno con il gruppo di bambini presente e con l’arrivo dialtri nuovi bambini.

2. LABORATORIO la “lingua del cuore”

“Se parli a un uomo nella lingua che comprende, arriverai alla sua testa. Se gli parli nella sua lingua madre, arriverai al suo cuore”

Nelson Mandela

La diversa provenienza dei bambini e delle loro famiglie (Marocco, Moldavia,Albania ) ci ha fatto riflettere sull’importanza ed il valore del nido come luogo diintegrazione culturale.

Le parole per esprimere le emozioni ed i sentimenti sono iscritte nel cuore di ciascu-no e possono uscire solo attraverso la sua lingua madre, quella appresa nei primi annidi vita, quella usata per iniziare a conoscere il mondo e le relazioni.

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Sostenere la lingua madre, significa sostenere emotivamente il bambino nella fasedell’ambientamento al nido. Per tale motivo diviene importante che l’educatore cono-sca qualche parola o piccola frase, in modo da trasmettere al bambino quell’affettoche solo la lingua d’origine può fare: per questo viene definita lingua del cuore.La “lingua del cuore” è un importante strumento per valorizzare la lingua e la culturad’origine di ciascun bambino. Si concretizza in un quaderno individuale in cuiciascuna famiglia riporta nella propria lingua il saluto ,il racconto preferito delbambino, le abitudini pre-nanna e le frasi di conforto che possano aiutare il bambinodurante la permanenza al nido.

Finalità del laboratorio:

- condividere esperienze all’interno degli spazi del nido e durante i momenticonviviali con le famiglie, promuovendo lo scambio culturale .

Tempi: il laboratorio inizierà dopo le festività natalizie e terminerà a fine Maggio2017 .

Spazi: spazi interni ed esterni (giardino) del nido.

3. LABORATORIO : il “quaderno del cuore”

Che cos’è il quaderno del cuore ?

È un quaderno itinerante nelle case dei bambini, ogni famiglia lo compila con propricontenuti che riguardano il paese di provenienza: racconti, testi di canzoni, ricordi,ricette, ecc. Il quaderno si arricchisce man mano che passa di casa in casa, si mettonoa disposizione per ogni famiglia dei fogli bianchi all’interno del quaderno con il

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suggerimento di raccontare in piena libertà ciò che per loro caratterizza il proprioPaese di origine.

Obiettivi generali:

- conoscere le usanze e i costumi delle diverse culture di appartenenza;- stimolare la partecipazione delle famiglie a compilare il proprio quaderno con

originalità e spontaneità ;- valorizzare le diversità come risorsa e come ricchezza. - promozione delle differenze culturali e religiose;

- valorizzazione delle specificità ed originalità di tutti i bambini;

- favorire l’incontro tra le famiglie e promuovere un dialogo ed una conoscenzareciproca;

- promuovere l’incontro e lo scambio tra le culture;

- stimolare la creatività, la cooperazione;

- Trasmettere un messaggio positivo di curiosità verso tutte le culture;- assumere un atteggiamento di interesse per le culture e le specificità di ciascu-

no;- valorizzare le differenze non solo etniche e religiose ma anche le diversità di

ogni singola persona. Ogni persona è portatrice di cultura perché ha un propriovissuto, che si distingue dalle altre. Fare intercultura al nido significa valoriz-zare ogni persona perché entri in relazione con le altre, che ne conosca i vissutie li faccia propri.

Finalità del laboratorio: - promuovere l’incontro e lo scambio fra le culture;- favorire la conoscenza e l’interesse verso modelli culturali sconosciuti.

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Progetto di sezione:

“Abby - la girandola che gira intorno al mondo”

Una girandola di carta accompagnerà i bambini durantele varie esperienze educative, il suo nome è ABBY ,appena viene “accarezzata” da una mano inizia a giraree i suoi colori (giallo, rosso, verde e blu) si mescolanocome in un variopinto arcobaleno.

La colorata girandola aiuterà i bambini a conoscere icolori primari durante il laboratorio del colore, ma nonsolo: avvicinerà i piccoli a vivere i diritti naturaliattraverso giochi, narrazioni, uscite all’aperto. Insiemeai bambini si affronteranno alcuni diritti citati daGianfranco Zavalloni :

1. diritto al dialogo

2. diritto al buon inizio

3. diritto al silenzio

4. diritto alla strada

La girandola Abby accompagnerà i bambini nel progetto di continuità con la Scuoladell’Infanzia di Buso e farà conoscere i diritti naturali anche ai bambini della scuoladell’infanzia.

Le esperienze proposte nei laboratori, relativi a ciascun diritto, avranno piccolediversificazioni in base all’età dei piccoli ( bambini del gruppo sezione e bambini delgruppo continuità).

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DIRITTO AL DIALOGO(ad ascoltare e poter prendere la parola, interloquire e dialogare)

“Dobbiamo constatare sempre di più la triste realtà di un sistema di comunicazione edi informazione “unidirezionale”. Siamo spettatori passivi dei tanti mass media:soprattutto la televisione. In quasi tutte le case si mangia, si gioca, si lavora, siaccolgono gli amici “a televisione accesa”. E la televisione trasmette modelliculturali, ma soprattutto plasma il consumatore passivo. Con la televisione non siprende certo la parola. Cosa diversa è il raccontare fiabe, narrare leggende, vicende estorie, fare uno spettacolo di burattini. In questi casi anche lo spettatore-ascoltatorepuò prendere la parola, interloquire, dialogare.(…)”

Gianfranco Zavalloni

Trovare il modo per colloquiare, interagire con coloro che vivono a stretto contattocon noi; non barricarci dietro a modelli culturali, utilizzare i vari codici comunicativiper condividere esperienze: proporre ai bambini canzoni, ascolto di storie efilastrocche in varie lingue raccontate dai genitori per abituare i bambini a diversesonorità e modulazioni della voce; proporre danze e musiche di paesi stranieri; lalingua inglese può diventare veicolo di comunicazione trasversale a molte culture.

Il raccontare fiabe e fare uno spettacolo di burattini insieme ai bambini sarà il puntodi partenza per vivere insieme il diritto al dialogo; si proporranno esperienze diletture animate e di drammatizzazione dove le educatrici, attraverso la parola,inviteranno i bambini prima all’ascolto di brevi racconti, poi li coinvolgeranno conmomenti di dialogo.

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Gli obiettivi che si perseguiranno saranno :

• far sì che il bambino possa vedere il libro come un oggetto conosciuto edamico grazie ad una lettura quotidiana che ne favorisca il piacere all’ascolto;

• creare momenti di condivisione della storia sia in relazione all’ascolto cheall’elaborazione, dove la voce si rende protagonista;

• arricchire l’immaginazione del bambino attraverso l’offerta di molteplicisituazioni che vanno a stimolarne la creatività;

• aiutare il bambino alla capacità di scegliere e soffermarsi autonomamente sullibro e anche abituarlo a riporlo ordinatamente dopo la lettura, imparando cosìa rispettarne il valore;

• arricchire le conoscenze linguistiche del bambino;• permettere ai bambini l’identificazione con i personaggi della storia letta,

favorendone il riconoscimento degli stati d’animo e delle emozioni;• creare forme di dialogo tra i bambini e con l’adulto che può avvicinarsi in

maniera più empatica a loro, riconoscendone lefantasie, le paure, i desideri e le aspettative;

• dare la parola al bambino perché descriva ciò chesta facendo e perché narri le proprie esperienze .

Tempi: ogni volta che i bambini desiderano ascoltareun racconto o vivere un momento di relax tra un giocoed un altro.Spazi: “angolo lettura” presente in sezione dove sitrova un mobiletto libreria, vicino ad esso c’ è unlettino che funge da divanetto dove i bambini possonoaccomodarsi sia per sfogliare liberamente un librettoche per ascoltare la narrazione proposta dalle

educatrici.

Laboratorio: una lingua per tutti “hello, hello, whats'your name.

La lingua che più accomuna le varie culture è l’inglese e per tale motivo si è pensatodi avvicinare i bambini del nido a questa lingua straniera attraverso l’ascolto di unasemplice canzone : “hello, hello, whats’your name”.

L'utilizzo della lingua inglese in alcuni momenti delle routine e in specifici momentidi gioco aiuta i bambini ad avvicinarsi ad un altra lingua in maniera naturale edivertente, con risultati, molte volte, sorprendenti. La possibilità di gestire più linguepermette al bambino di avere accesso a due culture e conferisce benefici in termini di

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apprendimento e flessibilità mentale che perdurano nella vita adulta. Crescerebilingue comporta quindi innumerevoli vantaggi per un bambino su differenti pianitra i quali quello dello sviluppo cognitivo, della realizzazione personale e dellaformazione di un’identità. Prima ancora di cominciare a parlare, un bambino che èesposto contemporaneamente a due lingue è in grado di distinguerle e di apprenderele rispettive regolarità linguistiche in modo più veloce di un bambino monolingue.

Obiettivi generali :

- promuovere un primissimo approccio sereno e positivo con la lingua stranieraaffinché ne derivi un’esperienza interessante stimolante, piacevole e gratifican-te;

- sensibilizzare il bambino ad un codice linguistico diverso da quello familiare;- arricchire il vocabolario dei bambini con termini nuovi, legati a contesti cultu-

rali diversi;- sviluppare l’ascolto;- stimolare la curiosità nell’ utilizzare parole diverse da quelli abituali ;- avviare alla conoscenza di altre culture e di altri popoli.

Tempi: una o più volte a settimana, la canzone verrà ascoltata sempre in undeterminato momento della giornata, prima o dopo un momento di cura.

Spazi: salone gioco del nido.

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DIRITTO ALLA STRADA(a giocare in piazza liberamente, a camminare per le strade)

“La strada è il luogo per mettere in contatto le persone, per farle incontrare. La stradae la piazza dovrebbero permettere l’incontro. Oggi sempre più le piazze sono deiparcheggi e le strade sono invivibili per chi non ha un mezzo motorizzato. Piazze estrade sono divenute paradossalmente luoghi di allontanamento. É praticamenteimpossibile vedere bambini giocare in piazza(…).”

Gianfranco Zavalloni

Le strutture educative sono ai giorni nostri le nuove piazze e le nuove strade dove ibambini e i genitori si incontrano, dove si abbattono le barriere e le differenzediventano ricchezza per tutti. In questi luoghi il gioco diventa fulcro per imparare esperimentare il mondo e gli adulti possono ritornare bambini giocando con i loro ealtrui figli. Inoltre, attraverso i laboratori possono fare e dialogare fra di loro.

Durante il corso dell’anno si proporranno, in piccolo gruppo, passeggiate e uscitedidattiche per facilitare la conoscenza del quartiere e arricchire così l’esperienzaanche al di fuori del contesto nido.

Il nido di Buso nasce in una piccola frazione del comune di Rovigo e grazie allarealtà rurale in cui è situato si potrà concretizzare ciò che caratterizza il diritto allastrada, a giocare in piazza liberamente e a camminare per le strade. Vicino al nido èpresente una piccola piazzetta con attorno alcune attività commerciali: parrucchiera ,bar, pizzeria e di fronte la chiesa. Negozi e luoghi di aggregazione potranno cosìfavorire la conoscenza del mondo degli adulti durante la quotidianità.

Tempi : le passeggiate fuori-porta verranno proposte il Venerdì, a partire dallaseconda metà del mese di Aprile 2017, si uscirà in piccoli gruppi accompagnati dalleeducatrici e dal personale ausiliario.

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Spazi : la piazzetta vicina all’asilo nido fungerà da protagonista per ospitare ibambini durante le passeggiate mattutine.

- “si apre il sipario dal mondo” : l’importanza dei burattini e delladrammatizzazione, attraverso la messa in atto di brevi storielle interpretate dapersonaggi realizzati con stoffe e materiali poveri , si racconteranno oltre alle storietradizionali, anche fiabe di altre culture.

Si utilizzerà il teatrino presente in sezione e, disponendo di grandi tende con aperturaa sipario, si inviteranno i bambini, una volta chiuse, ad ascoltare e a partecipare allospettacolo delle marionette.

Obiettivi :

- soddisfare il bisogno di movimento e di liberazione della fantasia attraversol'uso di linguaggi diversi ;

- stimolare l’immaginazione del bambino, - favorire la comunicazione tra bambini ,- permettere al bambino di esprimere sentimenti, paure, emozioni, attraverso il

corpo e/o attraverso l'uso di oggetti, - superare paure e allargare la fiducia in se e negli altri ,- favorire l'imitazione di diversi modelli di comportamento.

- il “ gioco simbolico etnico” : verrà predisposto uno spazio all’interno della sezionein cui vi sono presenti oggetti, abiti, uno specchio, accessori sempre a disposizionedei bambini , in modo che liberamente potranno indossarli mettendo in atto la lorofantasia; si userà un porta abiti con gli appendi- abiti ad altezza bambino, lasciando

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TEATRINO

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ad ognuno la scelta di quando giocare “ai travestimenti”. Il gioco simbolico etnicopromuove il poter conoscere e utilizzare oggetti appartenenti alle diverse etnie diprovenienza, in modo tale che i bambini possano apprendere usi e costumi dei lorocompagni di gioco. A tal fine verrà richiesta la collaborazione dei genitori in modo dapoter condividere diversi articoli quali giocattoli, vestiti, accessori per renderlidisponibili a tutti.

Il gioco di finzione permette al bambino di agire “come se”, di simulare azioni chederivano dal mondo reale, diventandone protagonista e sviluppando un’ emergentecapacità di rappresentazione mentale.

Obiettivi:

- coinvolgere i bambini in giochi di ruolo,- giocare sul piano della realtà e del far finta ,- far scattare processi di identificazione,- favorire le relazioni interpersonali.

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DIRITTO AL SILENZIO(ad ascoltare il soffio del vento , il canto degli uccelli, il gorgogliare dell’acqua)

Secondo il maestro Zavalloni i nostri occhi possono socchiudersi e così riposare mal’apparato auricolare è sempre aperto. Così l’orecchio umano è sottopostocontinuamente alle sollecitazioni esterne, purtroppo quindi si è abituati al rumore, allasituazione rumorosa al punto da temere il silenzio. Un esempio paradossale èevidente quando si assiste a coloro che si spostano alle periferie delle città e a piedi oin bicicletta si inoltrano nella natura per una bella passeggiata con le cuffie beninserite nelle orecchie, rendendosi estranei ai naturali suoni del Pianeta. Perdiamooccasioni uniche: il soffio del vento, il canto degli uccelli, il gorgogliare dell’acqua. Ildiritto al silenzio è perciò un’ educazione all’ascolto silenzioso.

Le esperienze proposte al nido integrato vogliono valorizzare l’importanza delsilenzio, il silenzio contro il rumore, il silenzio per riscoprire i suoni della natura, ilsilenzio per il piacere di ascoltare ed essere ascoltati, il silenzio per raccontare a bassavoce.

Durante l’anno, una mattina a settimana , ci si dedicherà al “silenzio”, invitando ibambini ad ascoltare i rumori e i suoni della natura, interpretando anche il silenziocome modo di essere ascoltati.

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Verrà creata una mangiatoia per volatili per permettere ai bambini di prendersi curadegli uccellini fornendo loro il cibo per la stagione invernaleinsegnando anche il rispetto e l'amore per gli animali e la natura.

Sarà costruita una casetta per cince, pettirossi e merli, durante lemattinate invernali i bambini non solo usciranno nel giardino percontrollare da vicino la mangiatoia degli uccellini ma potranno,grazie alle grandi vetrate presenti nel salone, osservare dallafinestra le abitudini degli amici animali.

Un’altra esperienza sarà il “registra-suoni”: durante il gioco, ingiardino o in qualsiasi ambiente, i suoni proverranno da ogni

direzione e soltanto concentrandosi su uno di essi si potrà distinguerlo nettamentedagli altri. I bambini, in piccolo gruppo e con l’aiuto delle educatrici, potrannoregistrare i suoni e rumori che colpiranno la loro attenzione, ciò sarà possibilemediante l’utilizzo di un registratore portatile.

Dopo la registrazione si dedicherà tempo all’ ascolto e all’elaborazione del materialeraccolto.Non mancheranno esperienze sonore, la musica non è altro che l'alternarsi di suoni esilenzi nel tempo; con l’ausilio di cd musicali , si ascolteranno non solo musiche, maanche suoni e rumori presenti nella quotidianità, ad esempio il rumore di piatti dacucina, il fischio del treno , il canto dei gabbiani.

- “ ma che musica è” : si prevede l’utilizzo di bocca, mani e piedi per imitare canti,suoni e musiche di paesi diversi, l’ascolto di musiche e canzoni del mondo, farconoscere generi musicali diverse a seconda delle etnie di provenienza.

Obiettivi:

- valorizzazione dei gusti musicali individuali,- promuovere l’incontro e lo scambio fra culture attraverso la conoscenza degli

strumenti e delle musiche tradizionali di alcuni paesi,- valorizzare la diversità attraverso il linguaggio musicale.

Gli obiettivi delle esperienze sonore sono :

- Acquisire abilità ritmiche attraverso il movimento del corpo e lasperimentazione di oggetti sonori e strumenti musicali appropriati;

- esprimere le emozioni suscitate dall’attività musicale;- acquisire consapevolezza della propria voce e della propria corporeità;- instaurare una relazione basata sull’affettività nella comunicazione con gli altri

attraverso giochi, canti mimati, girotondi e trasmettere fiducia, consapevolezzae sicurezza nelle proprie capacità espressivo- musicali.;

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- sviluppare le capacità percettive relative all’orecchio musicale attraversol’ascolto ;

- differenziare il suono dal silenzio e riconoscere ed identificare suoniappartenenti al proprio vissuto.

Laboratorio : sshhh.. in silenzio..ascoltiamo i suoni dell’acqua

La finalità del laboratorio è la possibilità di scoprire e di riscoprire i suoni, il ritmo ela "musicalità" che l'acqua ci offre nel suo scorrere, nell'essere agita, versata erovesciata.

Obiettivi dell’esperienza sono :

- favorire momenti di silenzio e contemporaneamente ascolto dei suoni prodottidall’elemento acqua;

- favorire la percezione, l’ascolto, la differenziazione dei suoni d’acqua prodotti daazioni diverse, dallo sbattere allo sgocciolare, dal soffiare al travasare;

- favorire la socialità, le relazioni amicali, il rilassamento nel gruppo;

In piccoli gruppi si proporranno esperienze con l’acqua nelle bacinelle o con diversicontenitori così i bambini potranno versare, travasare e rovesciare l’acqua da uncontenitore all'altro. Si farà attenzione nell’ ascoltare il suono dell'acqua sbattuta,agitata, che fa mille spruzzi oppure tante piccole onde.

Durante questo laboratorio i bambini potranno ad esempio riempire delle bottigliecon poca o tanta acqua, ascoltare la diversità del suono prodotto agitandole, oppurecreare giochi davanti al rubinetto: riproducendo l'effetto delle fontane, delle cascate emolte altre esperienze ancora.

Tempi: il laboratorio verrà proposto in piccoli gruppi , a partire dal mese di Aprile2017

Spazi: le esperienze con l’acqua verranno proposte prevalentemente in bagno, oppurein sezione utilizzando delle bacinelle o contenitori di vario genere.

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DIRITTO AL BUON INIZIO(a mangiare cibi sani fin dalla nascita, bere acqua pulita e respirare aria pulita)

“Mi riferisco alla problematica dell’inquinamento. L’acqua non è più pura, l’aria èintrisa di pulviscoli di ogni genere, la terra è inquinata dalla chimica di sintesi. Si dicesia il frutto non desiderato dello sviluppo e del progresso. Eppure oggi è importanteanche “tornare indietro”. Ritrovato il gusto del camminare per la città, lo stareinsieme in maniera conviviale. Ed è questo che spesso i bimbi e le bimbe ci chiedono.Da qui l’importanza dell’attenzione a quello che fin da piccoli “si mangia”, “si beve”e “si respira”(…).”

Gianfranco Zavalloni

Quando si parla di “buon inizio” ci piace a pensare a come sia piacevole e positivol’iniziare bene la giornata con un caloroso abbraccio o con una carezza ed un sorriso.Ritrovare il gusto di condividere momenti conviviali per assaggiare cibi diversi dainostri, per capire quali tradizioni stanno alla base di riti legati al cibo e alle bevande.Tutto conferisce forza allo stare assieme dando valore alle cose che ci differenzianoma che possiamo fare congiuntamente. Anche al nido, come a casa, il benessere distare insieme in maniera conviviale (al nido di Buso la merenda del mattino è un veromomento di convivialità e di “buon inizio”) favorisce l’empatia e la serenità tra i parie lenisce la percezione della distanza dai familiari. In questa occasione i bambiniseduti a tavola aspettano che l’educatrice prepari la frutta di stagione e nel mentrepossono vedere come avviene la preparazione, chiedendo cosa avviene.

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Laboratorio : “Cuochi in erba”

Il laboratorio “ Cuochi in erba” è un laboratorio di cucina vero e proprio dove siprevedono esperienze di manipolazione degli alimenti, il riconoscimento degliutensili da cucina, la discriminazione dei sapori (dolce, salato e amaro) e siriprodurranno semplici procedimenti del cuoco. Il laboratorio permette la conoscenzadi pietanze nuove e la sperimentazione di nuovi sapori allargando le magliedell’alimentazione , la manipolazione consente di instaurare un buon rapporto con ilcibo anche vissuto come gioco. Si programmeranno varie preparazione di pietanzecome per esempio una buona pizza, una colorata macedonia oppure un invitante purèdi patate. Si realizzerà inoltre un “ricetta-mondo”, una sorta di ricettario dove lefamiglie potranno scrivere un dolce, un primo piatto, un’ usanza tipica della lorocultura di provenienza e le modalità con le quali si serve a tavola. Il ricetta-mondorimarrà esposto all’ingresso dell’asilo e può essere compilato e aggiornatoliberamente dalle famiglie.

Gli obiettivi per i bambini più piccoli si concentreranno sulla manipolazione e sullasperimentazione mentre per i bambini più grandi sulle capacità linguistiche ,comunicative e di relazione. Il laboratorio “Cuochi in erba” comprende tanteesperienze legate alla manipolazione, non solo quelle relative all’impastare, altravasare o al colorare ma anche quelle legate ad elementi naturali come per esempiosabbia, terra, acqua, foglie, pigne e molto altro ancora . Abbiamo scelto di proporrequesto laboratorio proprio perché la sezione è eterogenea per età (12-24 e 36 mesi) epermetterà a tutti i bambini , in maniera differente, di esprimersi liberamente e di

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sperimentare il corpo come mezzo di comunicazione, di stimolare le abilità sensoriali,motorie e cognitive.

Attraverso la manipolazione infatti il bambino scopre sé stesso, gli oggetti, epercepisce le forme di ciò che gli sta intorno.I giochi di manipolazione sono molto piacevoli e rilassanti e stimolano l’interazionetra i bambini, i quali si sentono liberi di giocare spontaneamente con il materiale adisposizione. L’adulto non deve né interferire né intervenire nel gioco, salvo di frontead un comportamento pericoloso o dinnanzi a situazioni caotiche.Gli oggetti e i materiali devono essere semplici e proposti poco alla volta, evitando lasovra stimolazione.Manipolando il bambino può scoprire come si comportano i materiali versandoli,picchiettandoli ,impastandoli, bucandoli…a volte cercando anche di mangiarli.Manipolare, impastare, costruire, colorare, infilare, trasformare, travasare sono leattività più frequenti al nido: la pasta di sale, la frutta, verdura, legumi secchi,, lapasta.Il “pasticciare”, lo sporcarsi ha per il bambino una valenza educativa molta alta;comprende che “le cose le posso usare e manipolare e sono “io” a farlo” oppure “lamia mano c’è ancora! Eccola sotto la sabbia!”

Obiettivi del laboratorio:

- effettuare esperienze di manipolazione ;- sviluppare la motricità fine della mano;- esercitare la coordinazione oculo- manuale;- conoscere le caratteristiche e differenze dei materiali;- utilizzare materiali comuni d’uso quotidiano per manipolare;- sviluppare la creatività;- sviluppare competenze sensoriali, motorie, espressive e cognitive

Spazi: il laboratorio sarà proposto nella sala da pranzo dove saranno predispostimateriali adatti all’uso da parte dei bambini .

Tempi: le esperienze inizieranno dal mese di Gennaio, e proseguiranno con cadenzasettimanale durante l’intero anno educativo.

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Coinvolgimento nido-famiglia

Coinvolgere le famiglie significa favorire la loro collaborazione alla vita del nido, laloro presenza è un elemento qualificante e il rapporto con ognuna è necessario efondamentale per "provvedere insieme" all'educazione dei bambini.

Considerata la notevole importanza che riveste la comunicazione affinché si instauriun legame di fiducia tra genitori e asilo nido, sono previsti oltre al contattogiornaliero, vari incontri durante l’anno educativo. In particolare:

- riunione di inizio anno : ha lo scopo di favorire una conoscenza reciproca e dipresentare l’asilo nido con la sua organizzazione, il progetto educativo e le suelinee guida pedagogiche che lo caratterizzano;

- colloquio pre- ambientamento : ha lo scopo di trasmettere informazioni aigenitori e soprattutto di riuscire a creare un primo contatto che favorisca la

conoscenza reciproca tra genitori ed educatrici;

- comunicazioni quotidiane sulle routines: ogni giorno, al momentodell’ingresso e dell’uscita genitore ed educatrice si scambiano brevementeinformazioni riguardanti il/la bambino/a, in particolare all’uscita l’educatriceracconta al genitore la giornata trascorsa al nido, cos’ha fatto, cos’ha mangiatoe quanto, quanto e come ha dormito, come si è comportato.

- colloquio di post- ambientamenti: questi sono momenti di incontro e didialogo tra educatrici e genitori in cui si parla del bambino/a e in questaoccasione si mettono a fattor comune osservazioni, percezioni e impressioni.

- riunione finale : durante la quale viene consegnato e condiviso il “diario dibordo” insieme alle famiglie dei bambini/e che frequenteranno il prossimoanno la scuola dell’infanzia.

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Momenti conviviali con famiglie e territorio locale :

- “1° Anniversario nido integrato di Buso” : festeggiamo il primoanno di nido insieme ai bambini e alle loro famiglie ;

- “festa di Natale in piazza” : in occasione delle festività natalizie, si inviterannole famiglie in piazza per lo scambio degli auguri e per aspettare l’arrivo diBabbo Natale sotto il grande albero illuminato, si allestirà un piccolo mercatinodi oggettistica in collaborazione con le famiglie del nido;

- “ l’ora del tè ” : si inviteranno le mamme per bere un thè caldo, occasione perconoscersi e per condividere un momento insieme

- laboratorio creativo: si inviteranno le famiglie con i bambini per realizzare unoggetto, utilizzando prevalentemente materiale di recupero

- festa di inizio estate : festa finale in piazza, insieme alla cittadinanza, per isaluti prima delle vacanze estive.

Le informazioni personali dei bambini, relative al loro svolgimento della giornata alnido, vengono fatte conoscere ai genitori in due modi, in relazione a come i piccolilasciano il nido. Per i bambini che tornano a casa accompagnati dai genitori, èpresente all’ingresso della struttura una bacheca informativa, dove sono esposte. Aibambini invece che tornano con il pulmino, le educatrici consegnano una scheda chele contiene.

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Progetto continuità

L’asilo si definisce integrato proprio perché la propria azione educativa è integratacon quella della Scuola dell’Infanzia e in questo specifico caso, con la Scuoladell’Infanzia Statale di Buso. Essa è fisicamente ubicata al primo piano del medesimoedificio che ospita anche il Nido. Le due strutture : educativa e scolastica, hannomesso a punto un progetto di continuità che prevede una stretta programmazione diazioni educative finalizzate a facilitare il passaggio dal Nido alla Scuoladell’Infanzia, strutturate in modo da far incontrare i bambini e di far vivere loromomenti di gioco , di condivisione e di esperienze. Il progetto continuità ,avrà comeprotagonisti i bambini più grandi del Nido (8 bambini su 16 che il prossimo annopasseranno alla Scuola dell’Infanzia).

Il passaggio dal Nido alla Scuola dell’Infanzia è identificato spesso come il passaggioda una situazione protetta, familiare, calda e rassicurante, ad una situazione cheprevede in primis gli apprendimenti e quindi più vicina alla realtà scolastica :maggior numero di bambini, meno insegnanti, programmi e regole da rispettare.Entrare nella scuola dell’ infanzia significa cambiare il gruppo di amici e le educatriciconosciute, stabilire nuove relazioni, acquisire nuove abitudini. Il nostro obiettivo èquello di rendere graduale questo passaggio, trasformando la paura del nuovo incuriosità per il nuovo ; di stabilire stili educativi ed occasioni di apprendimento chefavoriscano la cooperazione fra bambini e il senso di appartenenza ad una comunitàche si sta creando. Il nostro intento è di far cadere barriere e di sostituirle con nuoverelazioni stimolanti per i bambini, per gli educatori e gli insegnanti, con una ricadutasulle famiglie in termini di serenità e fiducia. In questo senso, sono particolarmentecurati i momenti di incontro progettati. Si favorirà così la conoscenza reciproca deglispazi e la loro fruibilità per fare merenda insieme, per giocare, per farli propri. Lascala sarà l’elemento simbolico di unione: si va verso l’alto per incontrare i bimbigrandi; si va verso il basso per incontrare i bimbi piccoli. Siamo tutti assieme aibambini di questo Nido/scuola.

Durante gli incontri si vivrà un momento di accoglienza in cui tutti i bambiniaccompagnati dalle loro maestre e dalle loro educatrici, possano riconoscere lapropria identità e incontrare quella degli altri.

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Quest’anno il progetto didattico continuità Nido/Scuola dell'Infanzia partedall'obiettivo generale di valorizzare le differenze culturali e linguistiche presentinelle Strutture Educative interessate al Progetto (Nidi e Scuole dell'Infanzia) e ditrovare l'elemento comunicativo e simbolico che avvicini e accomuni bambini efamiglie. Questo tenendo conto dei tre diritti naturali dei bambini e delle bambine(Manifesto diritti naturali di bimbi e bimbe" di Gianfranco Zavalloni) che per questoanno educativo saranno sviluppati attraverso il progetto annuale e le programmazionidi intersezione e sezione:

- IL DIRITTO AL DIALOGO,- IL DIRITTO AD UN BUON INIZIO,- IL DIRITTO ALLA STRADA,

saranno proposti i seguenti laboratori che rientreranno nel progetto Nido e continuitàcon le Scuole dell'Infanzia di tutti i Nidi e i laboratori che si svolgeranno con laScuola dell'Infanzia di Buso che sono di seguito specificati:

− una lingua per tutti “hello, hello, whats'your name.(Diritto al dialogo)− “cuochi in erba”( Diritto al buon inizio);− “Abby – la girandola che gira intorno al mondo” : travestimenti, racconti e

drammatizzazione per ogni cultura(Diritto alla strada).

I laboratori sopracitati sono gli stessi presenti nel progetto di sezione del Nido diBuso esplicitati nelle pagine precedenti, il personaggio guida che accompagna ibambini sarà Abby, una girandola che simboleggia i diritti naturali che a seconda deilaboratori proporrà diverse esperienze.

I bambini delle Scuole dell’Infanzia e in particolare la scuola dell’Infanzia di Busorealizzeranno un mezzo di trasporto : un pulmino giallo.

Il pulmino giallo sarà l’ oggetto di continuità, l'elemento che vuole simboleggiarel'essere in movimento, l'erranza verso luoghi nuovi, persone nuove, verso qualcosa dipiù grande e che può darci altre possibilità discoperta e di crescita, di incontri e di relazioni.

AZIONI :

• incontri con laboratori a tema ( es: giochimotori e danze con intervento di genitoristranieri);

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• uscite verso le scuole dell'Infanzia: 4 (anche i Nidi Integrati andranno verso altrescuole dell'Infanzia) ;

• le scuole dell'Infanzia realizzano l'oggetto di Continuità: un BUS di grandidimensioni in cartone. I bambini all'arrivo presso la nuova scuola (settembre 2017)potranno apporre la propria foto sul BUS;

• I bambini delle scuole dell'Infanzia interessate al progetto, potranno anche imparareuna canzone del Bus e cantarla quando arrivano in visita i bambini dei Nidi.

Il progetto viene condiviso con le famiglie tramite incontri e sarà inviato a tutti a casatramite posta elettronica. Le équipe educativa e scolastica , delineano assieme la partedidattica del progetto che prevede gli incontri tra bambini a cadenza settimanale e imomenti di verifica del progetto in itinere e finale.

I primi incontri sono previsti a partire dal mese di Gennaio 2017, seguirà poi laprogettazione definitiva.

Lo strumento di osservazione/valutazione delle esperienze e dei processi appresiutilizzato dalle educatrici sarà il “Diario di bordo”, un vero e proprio diario delbambino, con descritte le osservazioni delle educatrici, esso sarà consegnato alla finedell’anno alle famiglie che potranno consegnarlo a loro volta alla Scuoladell’Infanzia.

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Documentazione/Valutazione

Tutte le esperienze proposte durante l’anno verranno documentate e fotografate dalleeducatrici e inserite all’interno di un raccoglitore, che sarà esposto all’ingresso delnido, visibile alle famiglie. A ciascun bambino/a verrà chiesto di portare unquadernone che verrà poi restituito a fine anno come ricordo delle giornate trascorseal nido.

Le educatrici utilizzeranno come strumento di documentazione e di valutazione :

- le schede di sviluppo- crescita per ogni bambino;- la relazione mensile del gruppo di bambini (al fine di osservare i cambiamenti

dei bambini nel grande gruppo );- incontri di sezione (in collaborazione con la pedagogista);- stesura dei diari di bordo per i bambini che frequenteranno il prossimo anno la

scuola dell’infanzia;- incontri con il personale della scuola dell’infanzia;- verifica finale relative alla programmazione annuale.

Bibliografia :

Zavalloni G., La pedagogia della lumaca. Per una scuola lenta e nonviolenta,EMI, 2012.

Phillips A., “ i no che aiutano a crescere”, Milano, Feltrinelli, 2003.

Loschi T., Benessere al nido. Guida didattica per le strutture della primainfanzia, Milano, Feltrinelli, 2004.

Rivista “ Nidi d’infanzia”, Giunti scuola , bimestrale Novembre-Dicembre 2016.

Portera A., Manuale di pedagogia interculturale, Manuali Laterza, 2016.

Sitografia :www.scuolacreativa.itwww.zeroseiplanet.comwww.operanazionalemontessori.itwww.natiperleggere.itwww.bilinguepergioco.com

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