classe quarta. i paesi delleuro collocazione geografica dal baratto alla moneta la moneta di...
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Istituto Comprensivo diOrbetello
Scuola Elementare "De' Amicis"
Anno scolastico 2001-2002
Classe quarta
I paesi dell’euro
Collocazione
geografica
Dal baratto alla moneta
La moneta di Orbetello
durante lo Stato dei Presidi
Perché l’Euro
Italia GreciaFranciaSpagna
Portogallo
Irlanda
Austria
Germania
Finlandia
Belgio
Paesi Bassi
Lussemburgo
L’attuale moneta
dell’Italia
è la
lira.
La lira era usata nel regno d’Italia fin dal 1806. Divenne moneta ufficiale italiana dal 1862.
Il suo nome deriva da “libbra”.
La libbra d’argento era la moneta usata da Carlo Magno.
La moneta del
Portogallo
è lo
Scudo portoghese
La moneta della
Spagna
è la
Peseta
La moneta della
Francia
è il
Franco francese
La moneta
dell’Irlanda
è la
Sterlina irlandese
La moneta
del
Belgio
è il
Franco belga
La moneta
dei
Paesi Bassi
è il
Fiorino olandese
La moneta
del
Lussemburgo
è il
Franco lussemburghese
La moneta della
Germania
è il
Marco tedesco
La moneta
dell’Austria
è lo
Scellino austriaco
La moneta della
Finlandia
è il
Marco
finlandese
La moneta
della
Grecia è la
Dracma
Ci siamo divisi in quattro gruppi e ogni gruppo rappresentava uno stato europeo
Ogni gruppo “fabbrica”
prodotti tipici del luogo
La merce viene esposta
Si cambiano i soldi e si acquista la merce degli altri.
E’ piuttosto difficile.
Conclusione...
L’euro
•E’ più facile e più veloce scambiare merci, perché non si devono fare tanti cambi
•è più facile confrontare i prezzi nei vari Paesi
•è più facile viaggiare
•Il baratto
•La merce moneta
•La coniazione delle prime monete
•La moneta romana, la prima moneta che valeva in molti paesi
•La moneta di Orbetello, quando era la capitale dello Stato dei Presidi
Il baratto è la prima forma di scambio di merci.
L’uomo usciva dal proprio villaggio spingendosi verso nuove terre.
Gli venivano offerti prodotti conosciuti e sconosciuti, che cambiava con oggetti che aveva portato con sé.
Si creavano così dei luoghi chiamati mercati, in cui venivano riuniti tutti gli oggetti necessari alla vita quotidiana e le cose nuove che potevano essere utili o piacevoli.
Questi primi mercati, poco a poco, hanno dato vita a mercati sempre più grandi e importanti.
In seguito l’uomo inventò la merce moneta (conchiglie, punte di lancia, pezzi di metallo che potevano essere di volta in volta divisi e pesati, pezzetti d’oro…). Stava nascendo la moneta
Sperimentiamo la merce moneta
Con la moneta nacque veramente anche il commercio: gli uomini vendevanoun prodotto ricevendo in cambio un oggetto che sarebbe servito solamente ad acquistare, nel momento opportuno, un’altra cosa.I primi ad usare le monete furono i Fenici, ma le prime monete furono coniate in Lidia. Portavano inciso un leone. I Greci usavano monete chiamate Civette (la civetta era l’uccello sacro ad Atena).
Un giorno qualcuno pensò di stampare questi pezzi di metallo con un marchio che ne garantisse con sicurezza la qualità e il valore senza doverli pesare ogni volta. Accadde probabilmente in Lidia, sulle coste dell’attuale Turchia: questo procedimento si chiamò coniazione.In Lidia nel VII sec. A.C. furono coniati gli stateri, realizzati da prima in elettro, una miscela naturale d’oro e d’argento, poi in metallo puro, oro o argento. La coniazione avveniva in questa maniera: un tondello di metallo veniva tagliato, posto fra 2 conidi ferro o di bronzo con l’incisione del marchio da imprimere sulle monete e quindi battuto.
La moneta è un pezzo di metallo con marchi e scritte che garantiscono il suo valore; è coniato, cioè stampato con il conio, un pezzo di acciaio che porta inciso il disegno da stampare sulla moneta
All’inizio le monete erano irregolari dischi d’oro e d’argento che recavano una immagine simbolo della città che le dava in pagamento.
Il siclo, che all’origine era un semplice pezzo d’oro diventò poi una moneta.
Sicli con l’immagine di un gufo e di un delfino con il murice
La civettaI Greci antichi usavano anche la dracma.
Le monete greche erano accettate in pagamento in tutto il Mediterraneo: furono le prime ad avere una grande diffusione.
Ma la moneta più diffusa fu la moneta romana
Gli imperatori romani imprimevano sulle monete la loro immagine. A Roma c’era la zecca vicino al tempio di Giunone Moneta. Qui fu coniato il denarius, moneta d’argento accettata per oltre duecento anni anche al di fuori dell’impero romano. In un certo senso era l’antenato dell’Euro, perché valeva in tanti paesi.
Una moneta per un piccolo stato
Il Quattrino: immagine tratta dalla prima rivista di
numismatica
In Orbetello, durante la dominazione spagnola, c’erano monete napoletane, spagnole e romane. Così tante monete mettevano in difficoltà le persone, ma probabilmente non fu questo il motivo per cui fu coniato il quattrino.
C’è chi dice che questa moneta sia stata un regale dono del re Ferdinando IV agli orbetellani, per premiarli della loro fedeltà durante le guerre contro i Francesi. Questa tesi è avvalorata dal fatto che il Quattrino era una moneta di scarso valore.
Le emissioni furono tre: nel 1783, nel 1791 e nel 1798.
Le monete, di rame, furono coniate nella Zecca di Napoli ed avevano un valore di 4, 2 ed 1 quattrino.
Il primo numero della rivista di numismatica fu stampato ad Orbetello nel mese di gennaio del 1904 a cura dell’orbetellano Furio Lenzi.