capitolo 6 ampliamento e differenziazione · scuole medie del distretto e che hanno come obiettivo...
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Capitolo 6.
AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE
DELL’OFFERTA FORMATIVA
54 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
6.1. PREMESSA
In aggiunta al percorso curricolare istituzionale, che si svolge in
orario scolastico secondo le direttive ministeriali, l‟ITA „‟G.
Garibaldi‟‟ si caratterizza anche per una molteplicità di iniziative
che rispondono alle intenzioni di promuovere:
il successo scolastico e l‟integrazione, contrastando i fattori di
disagio;
la salute, il benessere e la sicurezza;
l‟approfondimento dei temi agro-ambientali, aprendo la
scuola all‟esterno e preparando l‟ingresso degli alunni nel
mondo del lavoro;
il principio che un ambiente sano e un‟alimentazione devono
essere patrimonio di tutti;
la crescita di interessi culturali polivalenti.
6.2. ATTIVITA‟ PER L‟INSERIMENTO E PER IL SUCCESSO SCOLASTICO
L‟ITA „‟G. Garibaldi‟‟ accoglie e orienta, mira al successo scolastico di tutti gli allievi e cura le eccellenze,
il sostegno e il recupero.
6.2.1. ORIENTAMENTO SCOLASTICO, ACCOGLIENZA, SOSTEGNO E RECUPERO, ECCELLENZA
6.2.1.a. ORIENTAMENTO IN ENTRATA
OBIETTIVI
L‟orientamento in ingresso è rivolto agli studenti delle scuole medie inferiori al fine di far conoscere il
nostro Istituto, le sue strutture didattiche ed il piano di studi in esso seguito.
Ciò ha lo scopo di fornire agli studenti e alle loro famiglie gli strumenti per effettuare una scelta di studi
più consapevole e ponderata. Infatti in tale attività l‟aspetto più determinante per assicurare il
raggiungimento degli obiettivi formativi, è rappresentato dalla accurata descrizione del piano di studi
con tutte le sue caratteristiche, diretta non solo ai futuri discenti ma anche ai docenti delle scuole medie.
Come già illustrato nel prospetto del quadro generale delle materie, non solo presenta caratteristiche
comuni a tutti gli indirizzi di studi ma nel triennio presenta discipline professionali di tipo ingegneristico
che richiedono approfondite conoscenze della matematica e della fisica.
La scuola predispone così opportunità di apprendimento diverse, anche in collaborazione con enti
formativi qualificati, attraverso conferenze, forum, seminari, convegni, attività dimostrative, corsi
professionalizzanti, corsi per il consolidamento e la certificazione delle competenze linguistiche e
informatiche, e attraverso le altre attività previste dai numerosi progetti.
Deliberati dal C.D.D. ed approvati dal C.D.I., i progetti traducono in atto gli obiettivi della scuola e ne
costituiscono la fisionomia.
Alcuni si realizzano da anni e rappresentano la consolidata esperienza dell‟Istituto, altri possono variare
di anno in anno e rispondono alle nuove esigenze dell‟utenza e alle proposte che possono pervenire in
tempi diversi.
Tra questi si avvierà una prima esperienza interna, tramite apposita convenzione, con Ente di formazione
proponente un‟offerta accademica.
55 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
L‟iscrizione all‟Istituto Agrario non significa collocare un alunno per vedere risolti i suoi problemi e le sue
difficoltà di apprendimento, ma significa invece impegnarlo nell‟attività più difficile del corso di studi
superiore.
Ecco quindi che l‟Istituto Agrario, facilmente identificabile in un indirizzo di facile svolgimento, si manifesta
invece nella realtà di un corso di studi sicuramente al di sopra di tutti gli altri indirizzi per l‟aspetto
fondamentale che lo caratterizza e che non è comune a nessun altro corso di studi che è quello
dell‟ingegneria biologica.
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
56 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
MODALITÀ
Le classi in visita presso il nostro istituto vengono in prima istanza accolte
da un docente preposto che provvede ad illustrare in modo generale
l‟Istituto e ad assegnare come accompagnatori tre o quattro studenti che
svolgeranno l‟attività di guide e di assistenti durante tutta la visita.
Gli studenti accompagnatori vengono scelti tra quelli frequentanti le
ultime classi, data la loro migliore conoscenza delle strutture scolastiche e
delle attività didattiche che vi vengono svolte e fra quelli più disponibili e
con maggiori competenze disciplinari; essi vengono preparati al compito
attraverso un breve incontro con i docenti che seguono il progetto.
L‟impiego degli studenti permette una comunicazione più diretta con gli
scolari in visita e nello stesso tempo sollecita gli allievi dell‟istituto ad una
migliore conoscenza della scuola e a una maggiore partecipazione alla
vita scolastica. La visita inizia con un‟escursione nell‟azienda (vigneto,
oliveto, frantoio, stalla, serre, cantina e officine meccaniche) per poi
proseguire nei laboratori interni.
Agli studenti in visita ed ai loro docenti viene inoltre fornita la "guida
informativa" del nostro istituto.
Una seconda modalità di conoscere l‟Istituto è costituita dall‟attivazione
dei progetti “Laboratori aperti”, che sono indirizzati agli studenti delle
scuole medie del distretto e che hanno come obiettivo la conoscenza della
strumentazione dei laboratori di fisica, scienze, chimica attraverso lezioni
frontali ed esperimenti preventivamente concordati con i docenti.
La visita all‟azienda colpisce la fantasia anche dei piccoli visitatori delle scuole primarie che portano a
casa e negli istituti di provenienza le esperienze vissute e le immagini memorizzate.
La visita è spesso occasione di approfondimento e riflessione in diversi momenti della vita scolastica,
come testimoniano i disegni prodotti.
Anche l‟attività di orientamento diventa un momento significativo per l‟apprendimento.
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6.2.1.b. ORIENTAMENTO IN USCITA
Costituisce anch‟esso un aspetto molto importante per una
scelta consapevole del corso di studi universitario.
A tal fine la commissione orientamento organizza incontri
in Istituto con esperti delle diverse università e fornisce
tutto il materiale necessario per approfondire le
conoscenze sugli studi universitari. Numerose sono le visite
presso le diverse facoltà organizzate per le quinte classe
nella seconda fase del periodo scolastico.
6.2.1.c. ACCOGLIENZA
Articolazione importante dell‟orientamento, l‟accoglienza è
prassi consolidata per agevolare l‟inserimento dei nuovi
alunni, la loro conoscenza reciproca e quella dell‟ambiente.
Prevede incontri con il DS, con i docenti e con alunni
anziani.
Nel periodo dell‟ambientazione i docenti presentano le
materie e i piani di lavoro, curano il consolidamento dei
prerequisiti, effettuano una rilevazione delle attese e delle
condizioni iniziali, che può avvenire tramite l‟osservazione
individuale e la somministrazione di questionari e di test.
Alle quarte e quinte classi verrà somministrata una scheda di orientamento in Uscita, per comprendere
gli interessi accademici e professionali degli studenti ed eventualmente proporre iniziative di supporto
per il reperimento dei test d‟ingresso alle facoltà universitarie a numero chiuso.
Il primo giorno di scuola non è solo per gli studenti, ma anche per i genitori, che vengono accolti
nell‟Aula Magna dal D.S. e dai suoi collaboratori per prendere atto di tutti gli aspetti organizzativi
dell‟Istituto, per ricevere le necessarie raccomandazioni e suggerimenti nell‟interesse della buona riuscita
dell‟azione formativa destinata ai figli, ma in particolare per essere invitati a partecipare alle scelte
educative, come previsto dalla legge fondamentale dello stato.
6.2.1.d. SOSTEGNO E RECUPERO
Per le carenze degli alunni nelle diverse discipline o nel metodo di studio, si
mette in atto l‟opera di sostegno e di recupero che si svolge anzitutto in classe
nelle ore curricolari.
I professori compiono ripassi sistematici e generalizzati e individuano le
strategie più adeguate caso per caso, che spaziano dal lavoro di gruppo, al
tutoring da parte dei pari, ai programmi di lavoro personalizzati, alla
immotivazione allo studio.
In seguito ai momenti di valutazione intermedia e finale gli Organi Collegiali
deliberano poi iniziative di recupero, pianificate anche in base alle risorse
disponibili, da effettuarsi durante l‟anno scolastico e il periodo estivo.
6.2.1.f. ESPERIENZE DI POTENZIAMENTO
Per migliorare l‟offerta formativa si svolgono anche:
attività culturale (cinema, teatro, musica, ecc.);
attività professionali (fiere, mostre);
educazione alla salute;
educazione ambientale;
accoglienza ed orientamento;
festa di Istituto;
orientamento universitario;
attività sportive;
collaborazioni con enti esterni;
alternanza scuola-lavoro (stage aziendali);
corsi di recupero;
viaggi d‟istruzione.
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6.2.1.e. PROMOZIONE DELLE ECCELLENZE
Gli alunni che presentano un profitto di livello sono coinvolti, previa
informazione e autorizzazione delle famiglie, in momenti di
approfondimento e di ricerca, in orario scolastico e pomeridiano,
pianificati allo scopo di interessarli e di valorizzare le loro capacità.
Tale attività, adeguatamente documentata, è pubblicizzata nelle
debite forme, sul sito dell‟Istituto e nel „‟Repository on line‟‟ allestito
dalla biblioteca, determina credito formativo e costituisce soprattutto
un indubbio motivo di crescita personale.
6.3. PROGETTO SCUOLE A RISCHIO: “INTERVENTI DI PREVENZIONE, CONTENIMENTO E
MIGLIORAMENTO DEI COMPORTAMENTI RELAZIONALI”
Il presente progetto si colloca all‟interno del piano di intervento per le
scuole a rischio, lì dove il termine rischio può includere molti dei disagi e
dei problemi comportamentali che coinvolgono gli studenti delle scuole
superiori. Tale iniziativa si pone in continuità con il lavoro fatto negli
anni precedenti per la lotta all‟emarginazione scolastica, attraverso
l‟utilizzo di dinamiche di gruppo che agevolassero gli studenti
partecipanti nell‟acquisire maggiori capacità di esprimersi e relazionarsi
con i pari. Il presente progetto si colloca all‟interno del piano di
intervento per le scuole a rischio, lì dove il termine rischio può includere
molti dei disagi e dei problemi comportamentali che coinvolgono gli
studenti delle scuole superiori. Tale iniziativa si pone in continuità con il
lavoro fatto negli anni precedenti per la lotta all‟emarginazione
scolastica, attraverso l‟utilizzo di dinamiche di gruppo che
agevolassero gli studenti partecipanti nell‟acquisire maggiori capacità
di esprimersi e relazionarsi con i pari.
Dunque come sperimentato in precedenza, si intende proseguire nell‟utilizzo dei gruppi, quale modalità
metodologica migliore per lo sviluppo e la gestione delle competenze relazionali ed emozionali sia dei
ragazzi che dei genitori, tuttavia si vuole estendere l‟utilizzo dell‟incontro dei gruppi a tutte le prime classi
dell‟istituto, svolgendo un intervento che si rivolge, non più solamente alle dinamiche di un gruppo
composto da persone che volontariamente vi partecipano, bensì a quelle dell‟intero gruppo-classe.
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6.3.2. CONTRASTO ALL‟EMARGINAZIONE E ALLA DISPERSIONE SCOLASTICA
L‟ITA “G. Garibaldi” si impegna altresì a rimuovere le cause
dell‟insuccesso scolastico tramite attività e progetti polivalenti.
Nell‟ambito delle iniziative per costruire nella scuola una comunità
inclusiva, che riconosce le diversità di ciascuno e svolge costante
attività contro il bullismo, la scuola aderisce alle iniziative “Smonta il
bullo”.
L‟ITA “G. Garibaldi” condivide e fa proprio quanto affermato nel
comma 1 dell‟art. 21 della Carta dei Diritti Fondamentali dell‟Unione
Europea ove “è vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in
particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l’origine etnica o
sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le
convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura,
l’appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita,
gli handicap, l’età o le tendenze sessuali”.
Accoglie pertanto con convinzione e volontà costruttiva l‟esortazione
del MIUR (espressa con circolare del 10 maggio 2012, prot.
AOODGAI/7974) affinché sia valorizzata, con progetti e con
idonee ed opportune iniziative, la Giornata internazionale contro
l‟omofobia (risoluzione del Parlamento Europeo del 26 aprile 2007)
indetta per il 17 maggio di ogni anno.
All‟interno del piano si prevedono inoltre incontri seminariali specifici
su tematiche che riguardano le condotte a rischio in adolescenza, al
fine di fornire ed aumentare una corretta informazione sui fenomeni
da parte degli studenti, ma anche di genitori e personale docente.
Tali incontri, aperti a tutti, hanno l‟obiettivo di costruire e radicare un‟opera di sensibilizzazione e
informazione circa talune tematiche che divengono sempre più protagoniste della vita quotidiana del
mondo giovanile, delle famiglie e della scuola.
La volontà di pianificare ed effettuare un‟azione diretta sulle prime classi, volta a prevenire e
affrontare le dinamiche interne ad ogni singolo gruppo classe che possono essere prodromiche a
scivolamenti verso atti di prevaricazione, divisione, incomprensione ed incomunicabilità, nonché bullismo,
si colloca appunto nell‟ottica di effettuare non solo interventi di contenimento e modifica di comportamenti
disfunzionali, ma anche, interventi di prevenzione e promozione di un’adeguata relazionalità.
La partecipazione a tali incontri non è più su base volontaria, come nei gruppi effettuati negli anni
precedenti e in quello per i genitori, bensì viene inserita ed integrata all‟interno della normale
programmazione curriculare, in modo tale che gli studenti la percepiscano come parte del loro piano di
studi ordinario, forse anche per tale motivo la scelta dell‟intervento viene rivolta alle prime classi, sia
perché sono formate da studenti al loro primo contatto con il nostro Istituto, sia perché i componenti
di una stessa classe non si conoscono e quindi l‟intervento in questo senso accompagna la costituzione
vera e propria del gruppo – classe, ma anche perché si trovano all‟inizio di un nuovo percorso
formativo e dunque appare più facilitato l‟inserimento nelle loro percezioni e concettualizzazioni
cognitive della settimana scolastica di un momento come l‟incontro di dinamiche di classe.
L‟utilizzo della modalità di gruppo è utilizzata in questa scuola ormai
da tre anni ed è motivata dal fatto che esso rappresenta il contesto
elettivo in cui effettuare, monitorare e migliorare l‟espressione delle
emozioni e il confronto con gli altri.
Inoltre la consapevolezza via via crescente delle dinamiche relazionali
che si verificano nel gruppo aiuta il partecipante ad acquisire
maggiore consapevolezza di sé e delle proprie modalità di relazione,
e conseguentemente acquisisce maggiore abilità nell‟individuare e
accogliere anche la modalità dell‟altro.
Riteniamo che tale metodo aiuti il ragazzo nel suo processo di
maturazione psicologica, nonché prevenga o migliori forme di
isolamento sociale o emotivo, migliori la qualità della relazione con
l‟altro, che è il mattone di qualsiasi tipo di relazione sociale della
nostra vita, affina le capacità cognitive e di contenimento emotivo e
comportamentale.
Come intervento aggiuntivo, dietro richiesta dei genitori ed a seguito
della buona riuscita dell‟anno trascorso, si intendono riavviare incontri
di gruppo per i genitori, nell‟intento di offrire loro uno spazio di
parola e di confronto in un clima di accoglienza, dove possono
migliorare la loro capacità di leggere i fenomeni relazionali e
acquisire nuove chiavi di letture che aiutino a comprendere meglio i
figli adolescenti e di conseguenza migliorare la relazione con loro.
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A fianco a tali interventi si cercherà di effettuare una buona rilevazione della domanda esistente tra la
popolazione studentesca e un intervento informativo sui principali problemi che affliggono l‟adolescenza
(droga, sessualità, condotte a rischio, problemi emotivo-relazionali).
Questo insieme di interventi sono predisposti nell‟intento di raggiungere i seguenti obiettivi:
prevenire atti di bullismo;
intervenire nella comprensione delle dinamiche interne alla classe;
informare sui fenomeni problematici dilaganti nella popolazione studentesca (droga..);
prevenire lo sviluppo di condotte a rischio;
contenere il disagio nelle classi individuate;
accogliere e creare uno spazio di espressione emotiva e contenimento relazionale;
migliorare le relazioni tra i pari;
migliorare la relazione genitori-figli;
aumentare la consapevolezza di sé;
migliorare le proprie capacità di espressione;
prevenire e combattere i fenomeni di emarginazione relazionale e isolamento sociale.
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6.3.3. CENTRO INFORMAZIONE E CONSULENZA (CIC)
Il servizio scolastico Il Centro Informazione e Consulenza (CIC), in
piena sintonia con gli obiettivi generali e le scelte educative
dichiarate nel P.T.O.F., è uno spazio ideale dove si contribuisce
fattivamente con proposte ed iniziative alla buona qualità della
vita scolastica, con l‟apporto di responsabilità e competenze
diverse, sia interne che esterne all‟Istituto.
Il servizio scolastico non può mirare solo a soddisfare il diritto
allo studio dell‟utenza, ma deve offrire una formazione umana
ampia e consapevole, a persone in crescita.
Gli ambiti di intervento principali sono:
la prevenzione del disagio, dei conflitti, delle dipendenze;
la rimotivazione;
il sostegno allo studio;
l'intervento sistematico di prevenzione del disagio e dei
conflitti nelle prime classi;
l'educazione alla legalità;
l'educazione all‟ambiente.
Il piano, dopo l‟approvazione, è stato inviato all‟USR competente
per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la
compatibilità con i limiti di organico assegnato e successivamente
pubblicato nel sito internet dell‟Istituto
6.4. IL PTOF NELL‟AMBITO DELLA RIFORMA DELLA SCUOLA
Il piano è stato:
elaborato sulla base degli indirizzi per le attività della scuola
e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal
dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo;
portato a conoscenza dal consiglio d‟istituto nella seduta del
11/01/2016;
predisposto per la visione e discussione dal Collegio dei
Docenti nella seduta del 12 /01/2016 in base alla linea
guida del Dirigente Scolastico per il PTOF redatta in data 7
ottobre 2015.
Il presente Piano parte dalle risultanze dell‟autovalutazione
d‟istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione
(RAV), pubblicato nel sito della scuola e presente sul portale
„‟Scuola in Chiaro‟‟ del Ministero dell‟istruzione, dell‟Università e
della Ricerca.
In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l‟analisi del
contesto in cui opera l‟Istituto, l‟inventario delle risorse materiali,
finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti
documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei
processi organizzativi e didattici messi in atto.
6.5. L‟AUTOVALUTAZIONE DELL‟ISTITUTO (RAV)
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Dal RAV emerge che:
il contesto socio-economico di riferimento per l‟Istituto è un contesto
medio con la presenza di alcune famiglie con difficoltà economiche e
un livello di istruzione medio;
sono presenti alcuni studenti di cittadinanza straniera;
sono presenti un buon numero di alunni provenienti da altri Municipi
esiste un alto tasso di inserimento di alunni disabili;
l'età media dei docenti è scesa leggermente rispetto a quella
nazionale, grazie alle nuove immissioni in ruolo, che hanno contribuito
e non poco, ad aumentare la motivazione verso questo lavoro,
mostrando professionalità e senso di identità con l'istituzione;
i docenti di tutte le discipline sono sostanzialmente stabili;
le nomine su posti di sostegno spesso vengono attribuite da
graduatorie di tutti i tipi e non garantiscono formazione adeguata al
ruolo che si va a ricoprire;
la scuola ha fornito l‟offerta di formazione sulla sicurezza a tutto il
personale docente e ATA.
A seguito del RAV è stato predisposto il PIANO DI MIGLIORAMENTO che è stato successivamente
approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 18/05/2016, le azioni di miglioramento previsti per
l‟a.s. 2016/17, in particolare riguardano:
A. INSIEME IN FORMAZIONE
B. PROVE STANDARDIZZATE: MIGLIORARE SI PUÒ
C. FARE IMPRESA A SCUOLA: ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO
A causa degli scarsi finanziamenti non è sempre possibile progettare corsi di formazione relativi alla
progettazione didattica e la valutazione che soddisfino appieno le esigenze dei docenti dell'istituto.
In relazione alla dispersione ed al successo scolastico, la scuola registra
una situazione in complesso positiva: la dispersione in questo istituto è
limitata data la peculiarità dell'indirizzo di studi che motiva e interessa
gli alunni.
La situazione delle valutazioni evidenzia una situazione di equilibrio.
Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle prove INVALSI
non sempre è in linea con quello di scuole con background
socioeconomico e culturale simile.
Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, alcuni punti
significativi del RAV.
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Secondo il rapporto „‟EDUSCOPIO‟‟ 2015 - Fondazione Agnelli -,
che mira a valutare la qualità dell‟offerta formativa attraverso
alcuni indicatori, quali i risultati universitari degli studenti come
esito della formazione secondaria, questo Istituto risulta
collocato, nel Comune di Roma, al 4° posto tra gli istituti tecnici a
indirizzo tecnologico e al 1° tra gli Istituti Tecnici Agrari.
Essendo le attività pratiche punto fondamentale dei percorsi dell'istituto la formazione di gruppi lavoro
potenzia gli aspetti sopracitati formando e preparando gli alunni a una convivenza civile e responsabile.
Il curricolo ottenuto dagli alunni nella realtà sub urbana in cui l‟Istituto è inserito, l'accesso all'attività
lavorativa non è in tempi brevi.
il rispetto delle regole;
lo sviluppo del senso di legalità;
di un'etica della responsabilità;
la collaborazione e lo spirito di gruppo.
Infatti essa è funzionale alla metodologia didattica seguita, è
parte integrante del processo educativo ed è il risultato di
un'espressione non del singolo Docente, ma della collegialità dei
Consigli di Classe.
Il livello di acquisizione delle competenze chiave e di cittadinanza da parte degli studenti è buono: la
valutazione è strettamente legata oltre che alla programmazione agli aspetti quali:
È emersa allora l‟esigenza di porre rimedio a criticità di vario tipo:
incertezza nei collegamenti della Scuola con il mondo del lavoro;
esigenze di un maggior coinvolgimento dei genitori nel progetto
educativo;
esigenza di un aggiornamento del curricolo in uscita alla luce delle
competenze richieste dal mondo del lavoro nel settore attinente al titolo
di studio;
urgenza del potenziamento della vecchio Wi-Fi interna per evitare i
ricorrenti problemi connessione; dotazione delle LIM in ogni classe.
A partire dai documenti ministeriali di riferimento, l'Istituto oggi risponde ai
bisogni formativi degli studenti e alle attese educative e formative del
contesto locale.
Viene svolta una elaborazione a livello di dipartimenti per adeguare le
indicazioni ministeriali al contesto locale. La scuola ha individuato i traguardi
di competenza che gli studenti dovranno acquisire nel corso dei diversi anni.
Vengono individuate anche le competenze trasversali (es. educazione alla
cittadinanza, competenze sociali e civiche).
Gli insegnanti utilizzano il curricolo definito dalla scuola come strumento di
lavoro per la loro attività.
Le attività di ampliamento dell„Offerta Formativa sono progettate in
raccordo con il curricolo di Istituto.
Le funzioni strumentali hanno considerato le risultanze del Rapporto Autovalutazione della Scuola (RAV)
prodotto il 29/09/2015 e hanno dichiarato di aver vagliato la rubrica di valutazione e motivazione del
giudizio assegnato.
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
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6.6. IL CONTESTO DELL‟ORIENTAMENTO
Il rapporto tra la scuola e le famiglie è avvertito come imprescindibile per ciò
che riguarda il percorso didattico-educativo degli allievi e si realizza, in primis,
con le modalità dei ricevimenti individuali e collettivi; le famiglie sono, inoltre,
coinvolte nelle attività della scuola attraverso il Comitato dei Genitori, che ne
raccoglie suggerimenti e istanze.
Al termine del percorso scolastico questi alunni possono affrontare l'Esame di
Stato svolgendo le prove ministeriali e conseguire il Diploma.
La necessità di adeguarsi alle innovazioni del settore agroindustriale hanno
portato l'istituto a collegarsi seppur timidamente con aziende locali, per meglio
conoscere l'evolversi del settore di riferimento.
L'Istituto “G. Garibaldi” ha una lunga tradizione nell‟integrazione nella comunità
scolastica degli alunni disabili e per favorirla vengono utilizzati tre percorsi
diversi, a seconda dei bisogni personali degli allievi.
• L‟ORIENTAMENTO IN ENTRATA si articola su più attività, svolte nelle scuole
secondarie di primo grado del bacino d‟utenza e nell‟Istituto, con accoglienza
in Istituto degli allievi; essa si avvale della collaborazione di numerosi docenti,
coordinati dal responsabile, incaricato con funzione strumentale.
• L‟ORIENTAMENTO IN USCITA, prevede un‟attività di collaborazione con gli
enti universitari e le associazioni datoriali che viene avviata nel corso del
quinto anno.
PERCORSO A
Comune al resto della classe, con obiettivi conformi al Curricolo dell‟Istituto Tecnico Agrario.
E‟ rivolto ad allievi con disabilità lievi o comunque compatibili con il curriculum scolastico.
Gli obiettivi curricolari, comuni a quelli della classe, possono essere raggiunti con l‟utilizzo di strumenti,
metodi e tempi personalizzati.
Al termine del percorso scolastico questi alunni possono affrontare l'Esame di Stato svolgendo le prove
ministeriali e conseguire il Diploma.
PERCORSI B e C
Con obiettivi non riconducibili alla programmazione ministeriale (programmazione differenziata).
La scuola ha negli anni affinato la capacità di indirizzare le risorse verso le priorità in ambito
professionalizzante degli allievi mirate al settore agro-industriale ed alla gestione dell‟ambiente.
Le risorse finanziarie e strumentali disponibili verso il perseguimento degli obiettivi prioritari d'Istituto
non sono adeguate alle esigenze della scuola e del rinnovamento delle sue strutture.
La scelta del percorso più opportuno da seguire viene effettuata dal docente di sostegno, dai docenti
del consiglio di classe, dai genitori e dal referente della ASL, tenendo conto delle specifiche difficoltà
e dei bisogni del singolo alunno. In ogni caso, il percorso scelto può essere modificato sia nel corso
dello stesso anno scolastico, sia negli anni successivi, qualora le risposte dell‟alunno presentino elementi
che si discostano da quelli ipotizzati in sede di programmazione.
Essendo l'Istituto a indirizzo agrario la missione, i valori e la visione di sviluppo dell'istituto sono definite
chiaramente.
La scuola ha negli anni affinato la capacità di indirizzare le risorse verso le priorità in ambito
professionalizzante degli allievi mirate al settore agro-industriale ed alla gestione dell‟ambiente.
Le risorse finanziarie e strumentali disponibili verso il perseguimento degli obiettivi prioritari d'Istituto
non sono adeguate alle esigenze della scuola e del rinnovamento delle sue strutture.
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
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6.7. LE PRIORITA‟ DELL‟ITA „‟G. GARIBALDI‟‟ NEL TRIENNIO 2015/18
6.7.1 LE PRIORITÀ
che l‟Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:
potenziamento delle competenze in area scientifico-tecnologica;
potenziamento dell‟insegnamento delle lingue straniere;
potenziare gli interventi sulle competenze base in lingua italiana e materie logico-matematiche;
potenziamento della didattica antidispersione e dell‟inclusione;
potenziamento dei percorsi di orientamento e di alternanza scuola/lavoro.
6.7.2. I TRAGUARDI
che l‟Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:
conferma dei risultati di inserimento nel mondo del lavoro e miglioramento degli stessi;
miglioramento dei risultati a distanza rispetto all'iscrizione universitaria.
6.7.3. GLI OBIETTIVI DI PROCESSO
che l‟Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei
traguardi sono:
potenziamento attraverso attività laboratoriali dell'area linguistica
e logico matematica;
progettazione di percorsi motivazionali orientati alle attività
pratiche legate alla peculiarità della scuola;
per migliorare l'ambiente di apprendimento è necessario
riqualificare e potenziare i laboratori legati all'attività pratica
(serre, azienda agraria);
potenziare i laboratori e le risorse tecnologiche;
potenziare le attività rivolte all‟utilizzo delle energie alternative ed alla utilizzazione di soluzioni
innovative in campo agricolo;
procedere all'accoglimento delle diversità, attraverso concreti percorsi di inclusione;
continuare il percorso di continuità in entrata e potenziare l'orientamento in uscita;
potenziare l'attività di alternanza scuola-lavoro al fine dell'orientamento lavorativo;
avere un organico stabile, trovando forme motivazionali per i docenti e operando scelte di qualità
legate alle professionalità di ciascuno;
potenziare una formazione continua e innovativa sia didattica che
professionale rispetto a una pedagogia laboratoriale,
competenze linguistiche per l‟attivazione dei CLIL, strategie e
approfondimenti sui bisogni educativi speciali;
intensificare i rapporti esistenti con gli enti locale per progetti
condivisi: è auspicabile che tali enti potessero essere sostenitori
finanziari del nostro Istituto;
coinvolgimento delle famiglie nel progetto educativo di ciascun
ragazzo.
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6.8. SCELTE CONSEGUENTI AI RISULTATI DELLE PROVE INVALSI
L‟analisi compiuta nella sezione 2.2 del RAV (risultati di apprendimento nelle
prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce la
necessità di un potenziamento nell‟area matematica e linguistica ed il
raggiungimento almeno del livello regionale medio di competenza nelle
prove nazionali.
L‟Istituto individua come ambiti disciplinari prioritari per le richieste di potenziamento dell‟organico,
coerentemente a quanto emerso dal RAV ad oggi:
AO18/71 (Discip_ Geom_Archit_Arred-Scenot/Tecn.gie_Tecniche di Rappr.ne Graf.che)
n.1 docente
AO19 (Discipline Giuridiche ed Economiche)
n.2 docenti (n.1 è in assegnazione provvisoria in un Istituto comprensivo)
AO37 (Filosofia e Storia)
n.1 docente; AO50
AO49 (Matematica e Fisica)
n. 1 docente
AO58 (Scienze e Mecc_Tecn_Gest_Az_Fit_Ent)
n. 1 docente
AO29 (Scienze Motorie)
n. 1 docente
AO346 (Inglese)
n. 1 docente
6.9. FABBISOGNO DI ORGANICO DI POSTI DI POTENZIAMENTO
L‟Istituto ha individuato in sede di Collegio dei Docenti le aree per il potenziamento dell‟Offerta
Formativa ed i docenti ad esse assegnati hanno operato in conformità alle finalità ed agli obiettivi
educativi prestabiliti.
n. 2 cattedre di Diritto (di cui uno interno e uno esterno assegnato alla scuola di primo grado);
n. 1 cattedra di Scienze Agrarie;
n. 1 cattedra di Inglese;
n. 1 cattedra di Matematica;
n. 1 cattedra di Scienze motorie;
n. 1 cattedra AO18/71 Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafiche.
Tale situazione si manterrà anche nel prossimo triennio.
Tutti i docenti dell‟organico potenziato saranno coinvolti, nel rispetto delle discipline
d‟insegnamento e delle competenze, nelle attività indicate per l‟ampliamento dell‟offerta
formativa.
Le assegnazioni per l‟a.s. 2015/16 e 2016/17 relative al potenziamento hanno coinvolto:
6.10. FABBISOGNO DI ATTREZZATURE ED INFRASTRUTTURE MATERIALI
Si segnalano alcune priorità relative alle infrastrutture ed alle
attrezzature materiali:
ammodernamento dei laboratori tecnico-scientifici (cantina,
lab. informatica, ecc.) presenti nella scuola per le varie
discipline
digitalizzazione delle classi mancanti (n.16), con annessi
videoproiettori in grado di trasformare un‟aula tradizionale in
uno spazio multimediale che possa accelerare l‟interazione tra
persone
l‟ITA „‟G. Garibaldi‟‟ ha partecipato al progetto PON
(G@ribaldi 3.0)per il laboratorio mobile
6.11. SCELTE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI
Al fine di garantire la piena attuazione delle diverse attività didattiche previste dal PTOF, è istituita la
figura del coordinatore.
Per favorire una più funzionale organizzazione della programmazione didattica per competenze, le varie
materie sono articolate in dipartimenti, organizzati in assi culturali.
Infatti il DM n. 39 del 22.08.2007 e le linee guida ad esso allegate hanno introdotto una organizzazione
delle discipline strutturate in 4 assi culturali:
Vista la presenza di discipline in comune, nei rispettivi assi, siamo giunti ad un‟ulteriore semplificazione
organizzativa, formando due soli dipartimenti attraverso l‟accorpamento, da una parte, degli assi dei
linguaggi e storico-sociale e, dall‟altra, degli assi matematico e tecnico-scientifico.
IN ESSI CONFLUISCONO LE ARTICOLAZIONI DIPARTIMENTALI
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
ASSI CULTURALI
67 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
LINGUAGGI MATEMATICO SCIENTIFICO-TECNOLOGICO STORICO-SOCIALE
Lingua e letteratura Italiana
Storia
Diritto ed economia
Scienze motorie e sportive
Religione cattolica o attività alternative
DIPARTIMENTO TECNICO ECONOMICO
ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
Biotecnologie agrarie
Economia, estimo, marketing e legislazione
Genio rurale
Gestione dell’ambiente e territorio
Laboratori tecnologici ed esercitazioni
Produzioni vegetali
Produzioni animali
Scienze e tecnologie applicate
Scienze integrate (chimica)
Scienze integrate (scienze della terra e biologia) /Geografia
Tecniche allevamento animale e vegetale
Trasformazione dei prodotti
DIPARTIMENTO LINGUISTICO ASSE DEI LINGUAGGI
Lingua Inglese
DIPARTIMENTO MATEMATICO ASSE MATEMATICO
Matematica
Complementi di matematica
Scienze integrate (fisica)
Tecnologie informatiche
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
68 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
DIPARTIMENTO UMANISTICO ASSE DEI LINGUAGGI , STORICO SOCIALE E CITTADINANZA
ATTIVA
6.12. ORGANIZZAZIONE INTERNA GENERALE
Per ogni dipartimento, ogni anno, sono nominati due docenti responsabili, uno per ogni asse.
In relazione alle attività previste dal PTOF sono istituite le seguenti:
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
FIGURE DI SISTEMA
(A CARICO DELL‟INCENTIVAZIONE DA FIS)
PRIMO E SECONDO COLLABORATORE
Collaborano nell‟organizzazione della scuola e sostituiscono il Dirigente in caso di
necessità.
N.2 REFERENTI
N.1
Relativo ai disturbi specifici dell‟apprendimento ed all‟integrazione degli alunni
disabili.
N.1
Relativo ai bisogni educativi speciali e al contrasto al disagio.
FUNZIONI STRUMENTALI
AREA 1: ORIENTAMENTO IN ENTRATA ED IN USCITA
AREA 2: GESTIONE DEL PTOF
AREA 3: SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI
AREA 4: INTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI, EDUCAZIONE ALLA SALUTE
AREA 5: FUNZIONE STRUMENTALE DEL CONVITTO
RESPONSABILI
1. N.1 SITO WEB
2. N.1 RESPONSABILE DELL‟AZIENDA AGRARIA
3. N.1 COORDINATORE DEL CONVITTO
4. N.1 RESPONSABILE HCCP DEL CONVITTO
COMITATO TECNICO SCIENTIFICO
N.3 DOCENTI
69 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
6.13. VALORIZZAZIONE DEL MERITO SCOLASTICO E DEI TALENTI
L‟istituto, in linea con gli ideali del premio „‟Persico‟‟, di valorizzare e
sostenere la formazione dei giovani, istituisce ogni anno 50 circa borse
di studio a favore di studenti iscritti che abbiano conseguito le migliori
valutazioni e comportamentali nei confronti della didattica e
nell‟atteggiamento propositivo nei confronti dei ragazzi in difficoltà.
L‟Istituto partecipa ai concorsi studenteschi indetti annualmente per
riconoscere, promuovere e premiare l‟eccellenza nella preparazione
scientifica, linguistica e nelle attività motorie.
6.14. ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
Dall‟anno scolastico 2015-2016, la scuola aderisce al percorso
alternanza scuola-lavoro promossa con la legge107.
Il processo principale sarà quello di far percepire agli alunni il lavoro
come occasionale esperienziale e di far individuare loro quali sono gli
aspetti valutati come rilevanti in un sistema produttivo e di servizio, per
vivere la „‟responsabilità‟‟ come strumento educativo per apprendere
competenze traversali spendibili in qualsiasi contesto occupazionale, per
rompere la sequenza continua dello studio e riscoprire le finalizzazioni
autentiche del progetto, degli obiettivi dichiarati e dei risultati conseguiti
( nel rispetto del diritto della privacy degli alunni partecipanti).
Prima di iniziare le attività in esterno, gli studenti vengono informati
tramite un corso tenuto dalla RSPP e dai suoi collaboratori, sui rischi
specifici presenti nelle aziende in cui dovranno inserirsi.
Le attività che gli studenti svolgeranno sono destinate a sollecitare in loro
la capacità di iniziativa e di imprenditorialità, abituandoli a saper
tradurre le idee in azione, sviluppando le competenze del sapere (Soft
Kills).
Il progetto è articolato nel rispetto delle indicazioni emanate dal
Dirigente Scolastico e deliberato dal Collegio dei Docenti e dei suoi esiti
sarà dato esaurientemente rendiconto.
Tutta l‟esperienza condotta in tutti i suoi aspetti (organizzativi, strategici,
valoriali, didattico-pedagogici) sarà resa nota ai maggiori attori
istituzionali attraverso un convegno che sarà tenuto nell‟Aula Magna del
nostro Istituto e successivamente pubblicato sul sito della scuola.
70 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
6.15. AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
L‟Istituto accoglie le indicazioni del Piano Nazionale Scuola
Digitale per favorire il processo di digitalizzazione della
Scuola nonché diffondere le politiche legate all'innovazione
didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno
coerenti con le finalità del PTOF (nota n° 17 791 del
19/11/15).
Per tale scopo nomina un docente incaricato di definire
progetti e percorsi formativi nonché di risolvere le
problematiche inerenti il processo di digitalizzazione e
dematerializzazione degli atti, di adeguamento alle
normative sulla trasparenza degli atti amministrativi.
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
La sua attività sarà di coordinamento e rivolta alla formazione interna alla scuola negli ambiti del
PNSD, verso:
Attraverso il potenziamento della rete Wireless e del sito Web e l‟utilizzo del registro elettronico, si
procederà alle azioni di dematerializzazione e si perseguirà il miglioramento del sistema di
comunicazione, la pubblicizzazione delle buone pratiche, la socializzazione e la condivisione tra il
personale, gli alunni e le famiglie delle informazioni e delle conoscenze interne ed esterne relative agli
obiettivi perseguiti, le attività realizzate, le modalità di gestione, i risultati conseguiti.
71 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
6.16. FORMAZIONE IN SERVIZIO DEI DOCENTI
La formazione in servizio dei docenti come previsto dai commi 121-125 della citata legge 107, rientra
nel progetto di sviluppo professionale volto al miglioramento teorico-metodologico e contenutistico
della didattica.
i docenti, con la diffusione di innovazioni
metodologiche sostenibili per l‟insegnamento
gli studenti con la promozione di situazioni in cui lo
studente possa esprimere e rafforzare le competenze
digitali ( workshop) fino al raggiungimento dell‟ECDL
la comunità scolastica tutta attraverso il
coinvolgimento in attività formative laboratoriali.
In particolare la formazione dei docenti si orienterà alla
costruzione di un portfolio di percorsi didattici relativi
alle singole discipline e interdisciplinari facilmente
utilizzabili in classe, atti a sviluppare le dinamiche di
lavoro di gruppo e di Peer Learning.
Ciò premesso, il Piano di Formazione dei Docenti, per il triennio, prevede, in aggiunta ai corsi di
aggiornamento didattico in funzione dei nuovi percorsi curriculari ed il nuovo esame di Stato, tenuti
da vari docenti interni ed esterni, nonché alla formazione obbligatoria ai sensi del T.U. 81/2008 in
tema di sicurezza. Di seguito viene riportata la previsione di massima-pluriennale delle azioni
formative:
corsi di Informatica per i Docenti;
corsi sull‟uso del registro elettronico;
corsi CLIL per discipline scientifiche;
corsi di formazione e approfondimenti disciplinari, purché organizzati da Enti formatori
accreditati c/o il Miur, oppure da Associazioni di categoria;
corsi sulle nuove tecnologie per la didattica;
corsi per l‟uso delle nuove strumentazioni (LIM, ecc.);
corsi di inglese sia per i docenti che per il personale ATA per i corsisti dal livello A1 a B2.
Le tematiche da privilegiare saranno:
l‟aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno
per tutto il personale scolastico e un compito per
l‟amministrazione, che assicura interventi organici e regolari
e per raggiungere queste finalità, la scuola garantisce ed
organizza le modalità di aggiornamento del personale in
collaborazione con istituzioni ed enti culturali, nell‟ambito
delle linee di indirizzo e delle strategie di intervento
definite dall‟amministrazione.
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
corsi di formazione sulla didattica (anche disciplinare) sulle metodologie didattiche (Coperativ
Learning, Classe capovolta, e-book sulla classe scomposta, ecc.);
corsi di formazione sulle tematiche delle disabilità e in particolare sull‟inclusione scolastica degli alunni
con disturbi dello spettro autistico;
docenti neo-assunti (con l‟impegno a far „‟crescere‟‟ l‟attenzione ai processi interni di accoglienza e
prima professionalizzazione);
gruppi di miglioramenti (impegnati nelle azioni conseguenti al RAV e al PdM);
docenti impegnati nello sviluppo dei processi di digitalizzazione e innovazione metodologiche (nel
quadro delle azioni definite nel PNSD).
72 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
Nel quadro più generale della lotta all‟emarginazione e alla dispersione scolastica è prevista la materia
alternativa all‟ora di religione. Continua quindi la positiva esperienza pluriennale che ha visto impegnati
gli alunni che non si avvalgono della religione cattolica, nella materia alternativa. I contenuti di tale
azione formativa riguardano la trattazione delle problematiche dello sviluppo adolescenziale e sono
abitualmente affrontati dalla scuola con l‟ausilio di un psicologo. In particolare la proposta della materia
alternativa all‟ora di religione, nata in un primo tempo più che altro per contrastare la dispersione e
l‟emarginazione scolastica che poteva verificarsi per tutti quei ragazzi che scelgono, per varie ragioni, di
non avvalersi dell‟insegnamento della religione cattolica, è confermata anche per le potenzialità di
correlazione tra obiettivi educativi che implica. Nel corso del tempo, in effetti, ci si è ben presto resi
conto che tale ora, poteva essere impiegata non solo per contenere gli alunni che altrimenti rischiavano di
disperdersi, ma anche come momento di crescita e di maturazione educativa.
6.17. MATERIA ALTERNATIVA ALL‟ORA DI RELIGIONE
Dunque tale laboratorio nasce dal presupposto principale di offrire agli studenti che si ritrovano fuori
dalla classe in una determinata ora, un momento per incontrarsi, ascoltarsi, affrontare alcuni argomenti
ed usufruire di una specifica competenza e professionalità psicologico - clinica, che esula dalla classica
figura dell‟insegnante, e che può esser loro d‟ausilio per riorganizzare ed approfondire una serie di
pensieri e di emozioni tipici dell‟età adolescenziale, che spesso risultano confusi ed appunto
disorganizzati. Un altro presupposto importante da cui muove la presente proposta è di natura più
squisitamente teorica, ovverosia la necessità oltre che di dar voce all‟adolescente con i suoi quesiti, le sue
curiosità, le sue problematiche, di fornirgli delle griglie cognitive di riferimento in cui poter inquadrare e
dunque comprendere i fenomeni che lo riguardano e lo coinvolgono più o meno da vicino in tutti gli
aspetti della vita e della crescita. Fornire ed equipaggiare i ragazzi e le ragazze adolescenti di alcune
informazioni, abituarli e guidarli lungo linee di ragionamento perché imparino a formarsi un‟opinione
personale sui fenomeni, credo sia imprescindibile in una società velocissima e complessa come quella
attuale, in cui le varie problematiche giovanili sono avvolte dal manto del nichilismo e della noia. Tale
momento psicoeducativo, ben lungi da avere pretese di tipo curativo, di risoluzione dei problemi, ha però
la potenzialità, nonché la possibilità, di rappresentare un luogo figurato e mentale in cui effettuare dei
processi maturativi, di crescita e di ragionamento.
L‟allievo disabile non è, come comunemente e troppo
semplicemente si crede, soltanto il destinatario di un aiuto per la
piena realizzazione della personalità umana ai sensi dell‟articolo
3 della Costituzione della Repubblica italiana. Egli è un elemento
educatore che, già con la sua presenza nella scuola e nel gruppo
classe, induce alla trasmissione dei valori dell‟accoglienza e della
solidarietà, della valorizzazione delle diversità, della
comprensione di una società che apprezza il differenziato
apporto delle molteplici e varie personalità umane.
Fin dai primi anni in cui la scuola superiore si è aperta
all‟integrazione dei ragazzi diversamente abili, l‟Istituto ITA “G.
Garibaldi” si è attivato per offrire le condizioni più favorevoli per
la crescita e lo sviluppo delle capacità esistenti in ogni allievo.
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
6.18. ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA‟ PER L‟INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI
DIVERSAMENTE ABILI
La scuola, ubicata in un contesto di natura incontaminata, con un grande patrimonio arboreo, arbustivo
ed erbaceo e con la presenza di alcune specie animali è in grado di offrire a questi alunni un ambiente
ricco di stimoli in cui sviluppare e potenziare le proprie abilità cognitive, relazionali e pratico-manuali.
In linea con quanto sta oggi accadendo nella scuola superiore di II grado, la presenza di alunni
diversamente abili nel nostro Istituto negli ultimi anni è aumentata sensibilmente fino a superare
il 10% sul totale.
Tale presenza ha imposto la necessità di definire strategie e percorsi alternativi per consentire la reale
integrazione di questi alunni.
Tale elevata percentuale di studenti disabili, molto difficile da gestire nelle istituzioni scolastiche che
hanno in dotazione esclusivamente l‟edificio scolastico e i laboratori curriculari, è possibile e giustificata
nel contesto dell‟ ITA “G. Garibaldi” per diverse ragioni, in particolare per la presenza di :
una azienda agraria di notevole estensione, circa 76 ettari, che costituisce un vero e proprio
laboratorio all‟aperto e comunque una vera e propria oasi naturalistica inserita nel tessuto urbano
un centro zootecnico per l‟allevamento di bovini da latte;
un centro floro-vivaistico;
un frantoio per la trasformazione delle olive in olio;
una cantina per la trasformazione dell‟uva in vino;
un laboratorio musicale e teatrale.
73 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
aree appositamente predisposte per la coltivazione dell‟orto, spazi gestiti nell‟ambito del progetto di
assistenza specialistica “Orto Capovolto” e “Fattoria Sociale” di tipo B dove lavorano studenti
diversamente abili, genitori e altri studenti dell‟agrario impegnati nelle attività di esercitazioni
pratiche di azienda agraria. Tale fattoria costituita formalmente all‟inizio del 2010 ha in
dotazione un fabbricato rurale e un‟area di circa un ettaro destinata prevalentemente alla
produzione di ortaggi.
La decennale esperienza dell‟ITA “G. Garibaldi” nell‟accoglienza e nell‟integrazione di adolescenti
e giovani con Autismo ha prodotto negli anni risultati importanti e definito nuove prospettive di inclusione
sociale, scolastica e lavorativa.
L‟ospitalità che l‟Istituto ha offerto alle famiglie con figli con difficoltà costituisce una buona prassi e
un esempio di quella, richiamata più volte dalla normativa scolastica, sussidiarietà orizzontale e
verticale.
La convivenza tra persone con diverse abilità, operatori, insegnanti, famiglie e studenti consente a
tutti coloro che partecipano alle attività di inclusione scolastica e lavorativa di scoprire in se stessi e
nell‟altro aspetti caratteriali e comportamentali diversi, che possono contaminarsi e creare sinergie .
Naturalmente questi aspetti si riversano anche sul contesto ospitante, riuscendo a sensibilizzare tutte le
componenti della scuola alla scoperta di “mondi diversi”, ma non meno belli di quello che pensiamo di
conoscere.
In un contesto di costante auto mutuo aiuto, il diritto al lavoro e all‟acquisizione costante di nuove
competenze hanno dato vita a un progetto nel quale il valore della produzione, legata alle attività
agricole corrisponde al valore inestimabile del percorso individuale di ogni allievo verso una sempre
maggiore autonomia e migliore qualità della vita, all‟emozione e alla sensazione di autoefficacia
dei professionisti e dei genitori, all‟educazione della collettività.
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
74 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
6.19. PROGETTO PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA SPECIALISTICA
6.19.1. ORTOCAPOVOLTO
Il progetto “Orto Capovolto” nasce dall'esigenza di offrire agli alunni diversamente abili dell‟Istituto
Tecnico Agrario “G. Garibaldi” la possibilità di sperimentare, in un ambiente sicuro e protetto, le attività
agrarie, nel pieno rispetto delle loro abilità acquisite o emergenti.
Il progetto “Orto Capovolto” è parte integrante del P.T.O.F. e si articola in attività che considerano
l‟alunno diversamente abile protagonista della sua crescita culturale, sociale e professionale; inoltre il
progetto intende incrementare, lavorando insieme, il senso di responsabilità di tutta la comunità educante
nei confronti delle persone diversamente abili.
L'Orto Capovolto è un orto-giardino, nato nell'A.S. 2005-
2006, che finora è stato luogo della realizzazione di
progetti che hanno coinvolto studenti diversamente abili e
non in un percorso formativo laboratoriale.
All'interno dell'orto si sono svolti negli anni diversi progetti,
non solo con gli studenti, ma anche con minori a rischio e
adulti disabili.
L'orto ha visto nel tempo la collaborazione con enti esterni
quali l'Università “Sapienza” di Roma, il Rotary Club,
alcune scuole elementari del territorio romano, associazioni
di genitori di alunni diversamente abili.
Sono stati realizzati nel corso degli anni laboratori di cura
del verde (orticoltura e giardinaggio), a cui sono state
affiancate attività di vivaismo, carpenteria, falegnameria
e lavorazione della terra cruda.
Il principale obiettivo del presente progetto è quello di
creare un continuum lavorativo - da Settembre a Giugno -
che possa preservare ed implementare i risultati che gli
alunni diversamente abili hanno ottenuto.
Il secondo obiettivo è quello di impegnarsi ad estendere i
laboratori e l'apertura dello spazio-orto, nelle ore extra
scolastiche, per svolgere attività sociali, produttive e di
sensibilizzazione ai temi dell'integrazione e dell'inserimento
lavorativo.
PERCORSI D‟INCLUSIONE NEL SETTORE AGRARIO
PER ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
a.s. 2016-2017
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
75 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
6.19.1.a. ANALISI DEI BISOGNI
potenziare l'autonomia e le abilità degli studenti diversamente abili e non;
promuovere il protagonismo degli studenti dell'ITA “G. GARIBALDI” nella costruzione e
realizzazione di un percorso di reale inclusione;
favorire la conoscenza di attrezzi e materiali e insegnare tecniche colturali di base quali:
semina, impianto delle colture, trapianto di fioriture di stagione, manutenzione e pulizia di
fioriere, annaffiatura localizzata, manutenzione e pulizia dei bancali da lavoro,
preparazione dei vasi per il trapianto, preparazione dei terricci;
condividere e mantenere gli spazi per favorire le attività didattiche, lavorative, produttive
e relazionali.
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
Non ultimo, il progetto intende fornire a tutti gli studenti dell‟ITA “G. Garibaldi” l‟occasione di una
piena e concreta compartecipazione al „‟Progetto di Vita‟‟ degli alunni diversamente abili fornendo
al contempo una eccezionale occasione di crescita umana e professionalizzante a tutti i contesti
classe.
L'Orto Capovolto, è teatro di interventi didattici ed educativi, i cui protagonisti sono non soltanto i
ragazzi disabili e non, ma anche gli insegnanti di sostegno, insegnanti curriculari e gli assistenti
specialistici e alla comunicazione.
Il progetto si concretizza anche grazie ad una congrua assegnazione di figure di assistenza
specialistica al fine di assicurare la piena e tangibile azione didattico-educativa prevista dal
progetto.
Tanto più che oltre agli oltre 50 studenti per i quali è richiesta l'attivazione del servizio, sono
regolarmente iscritti nell'Istituto altri circa 70 studenti con disturbi di vario tipo per i quali
comunque potrebbero essere necessari interventi; senza i quali verrebbe ad essere
compromesso il percorso formativo del singolo studente e più in generale il regolare
andamento delle lezioni.
All'interno del progetto l'attività agricola risponde ad una specifica domanda d'intervento
sociale: diventa uno strumento attraverso cui affrontare efficacemente le problematiche legate
alle fasce più deboli della società e nel contesto scolastico agli alunni diversamente abili.
L‟esperienza vissuta in questi ultimi anni ha tracciato una strada di grande importanza, che ha
suscitato interesse e riconoscimenti e riteniamo possa essere annoverata tra le buone prassi
della Regione Lazio.
76 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
In questo spazio sono stati oltrepassati e annullati i labili confini che in una città come Roma esistono tra
spazio rurale ed urbano.
Sono stati avviati processi di inclusione sociale di alunni diversamente abili, percorsi calibrati sulle
specifiche abilità, capacità o esigenze del singolo portatore di svantaggio.
L'Orto Capovolto, dall'essere originariamente incolto, ha assunto nel corso degli anni carattere di orto-
giardino “speciale”, grazie al lavoro dei ragazzi diversamente abili, degli insegnanti di sostegno e degli
assistenti specialistici.
Il terreno – di circa 8.000 mq – è stato debitamente strutturato con staccionate ed opportunamente diviso
in appezzamenti con segnalatori – paletti, mattonato, cartellonistica, bordature – per far sì che l'alunno
diversamente abile abbia una chiara definizione dello spazio e che possa muoversi autonomamente
durante le varie attività, a seconda delle sue abilità.
Al momento, lo spazio può vantare, oltre a lotti adibiti alla produzione di ortaggi, un'attrezzeria, una
piccola serra, uno spogliatoio, un roseto, un frutteto, due stagni con relative piante acquatiche, piante
officinali e coloranti, piante grasse e aromatiche e un forno in terra cruda.
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
Opportunamente delimitato e suddiviso in piccoli lotti – con segnalatori, mattonato, transenne,
cartellonistica – l'orto risponde alle esigenze del ragazzo.
La sua speciale strutturazione, infatti, facilita una definizione dello spazio in cui svolgere le attività,
riducendo così le ansie relative alla vastità del terreno e contenendo il senso di smarrimento, così
facilitando l'orientamento spazio-temporale e il riconoscimento dei prodotti coltivati.
Le attività agricole relative alla manutenzione dell‟orto saranno proporzionali al grado di disabilità,
calibrate sulle specifiche capacità o esigenze del singolo.
77 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
Le attività di laboratorio che coinvolgono alunni diversamente
abili trovano inoltre un‟ulteriore concretizzazione in tutte le
azioni messe in atto presso la Cooperativa Sociale Integrata e
Agricola “G. Garibaldi” che, da molti anni, è presente
nell‟Istituto.
Decine di studenti hanno frequentato negli anni l‟ITA “G.
Garibaldi” in questo laboratorio aperto e tanti ancora oggi
usufruiscono del servizio di assistenza specialistica nei locali del
casaletto denominato “Casa delle Autonomie” e negli orti
circostanti.
Gli alunni diversamente abili vengono quotidianamente coinvolti
nella produzione e vendita di prodotti ortofrutticoli e nella
collaborazione alla gestione di una trattoria sociale.
Nel lavoro quotidiano portato avanti si sottolinea l'importanza
del contatto con le piante nelle loro diverse fasi biologiche
(crescita, emissione delle foglie, fioritura, fruttificazione,
appassimento) con l‟esplicito intendimento di sollecitare tutti i
sensi: la vista, il tatto, l'udito, l'olfatto ed ovviamente il gusto.
Questi stimoli sensoriali possono risultare particolarmente indicati
per soggetti affetti da patologie che generano chiusura rispetto
al contesto esterno, come l'autismo.
6.19.1.b. VALUTAZIONE
Dopo un primo periodo di osservazione diretta da parte
dell'insegnante di sostegno e dell'assistente specialistico,
è prevista la compilazione di una scheda di
programmazione in cui sono segnalati i bisogni educativi
e sociali, gli obiettivi da raggiungere, le abilità
possedute e quelle emergenti sulle quali impostare il
„‟Progetto di Vita‟‟.
La stessa scheda verrà utilizzata per la redazione del PEI
e in sede di GLHO per verificare i progressi e gli
obiettivi conseguiti, in termini di efficienza ed efficacia
del lavoro svolto.
La scuola presenta anche la Cooperativa “Giuseppe
Garibaldi”, integrato laboratorio dell‟Istituto.
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
78 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
6.19.2. LA COOPERATIVA SOCIALE INTEGRATA E AGRICOLA „‟G. GARIBALDI‟‟
‘’LA CURA DELLA TERRA, LA TERRA CHE CURA’’
PER LA FORMAZIONE E L'INCLUSIONE SOCIALE E LAVORATIVA DI
RAGAZZI E GIOVANI ADULTI CON AUTISMO
Tra Dicembre 2005 e Marzo 2006 un gruppo di genitori di ragazzi con autismo alla ricerca di luoghi e
opportunità di crescita e cura per i propri figli incontra e conosce la realtà dell'ITAS “G. Garibaldi”, che
si presenta da subito come uno spazio aperto in senso fisico e progettuale, in cui sperimentare nuove
forme di integrazione.
Gli allievi vengono stimolati attraverso percorsi sensoriali ad
empatizzare con i loro compagni “diversi”.
Le famiglie, allenate e relegate spesso ad ascoltare, hanno la
possibilità di raccontarsi, di conoscere i ragazzi e le ragazze
con cui i propri figli andranno a scuola ogni giorno, di
preparare in prima persona „‟setting di inserimento‟‟ adeguati,
di confrontarsi tra loro.
A Settembre, sulla scia dell'esperienza in corso, nove ragazzi
con diversa abilità si iscrivono al primo anno.
Un nucleo di insegnanti di sostegno, assistenti e genitori lavora contestualmente a un'ipotesi di fattoria
sociale, raccontata nel progetto “La fattoria nella scuola”, presentato alla Provincia di Roma per la
richiesta di assistenza specialistica nell'a.s. 2006/2007.
Si prevede e descrive un lavoro che deve incidere sia sul contesto (piano di studi individualizzato a
seconda delle proprie abilità; strutturazione di spazi con facilitazioni visive; formazione della scuola
all'accoglienza della disabilità) che sull'individuo (progetto educativo individualizzato; modalità di
intervento avanzate e scientificamente riconosciute; diario quotidiano dei progressi e delle difficoltà di
ognuno).
E' un lavoro che richiede la partecipazione attiva di tutti gli attori che nella vita del ragazzo con
disabilità sono coinvolti.
I servizi sociali e sanitari del territorio non possono più limitarsi a firmare il verbale di un GLH operativo
perché le prestazioni di assistenza e cura degli enti locali devono ricollocarsi in progettualità più ampie,
di cui la famiglia e la scuola sono l'epicentro.
Un allievo con disabilità, si scrive nei verbali dei GLH e nei progetti dell'istituto, può frequentare la
scuola nelle fasce orarie che preferisce, compresi i periodi di chiusura scolastica per festività e può
spendere negli spazi esterni e interni del Garibaldi (gli orti, le serre, il convitto, la palestra, i campi
sportivi, le aule, il bar) le risorse umane ed economiche che afferiscono dai centri riabilitativi accreditati,
dal privato sociale, dalla famiglia.
Emerge la difficoltà di inclusione lavorativa nelle aziende per ragazzi con autismo e disabilità cognitiva.
L'ORTO DEI SEMPLICI
79 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
Nasce la Cooperativa sociale agricola integrata “Giuseppe
Garibaldi”, che incoraggia il ribaltamento del paradigma
“più abilità più accesso al lavoro, meno abilità più
assistenza”.
La cooperativa vede tra i suoi sostenitori le principali
associazioni di familiari di ragazzi con disturbo dello spettro
autistico della città e tra i suoi iscritti un gruppo di ragazzi
con disabilità frequentanti l'ITA “G. Garibaldi”, i rispettivi
genitori (amministratori e tutori in presenza di interdizione
dei figli), il Dirigente Scolastico.
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
80 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
La sede operativa, interna alla tenuta del Garibaldi, è il casaletto denominato “Casa delle autonomie”,
annesso a due ettari di terreno.
Da qualche anno (2008) le associazioni dei familiari, qualche insegnante, i ragazzi con disabilità della
scuola e i loro compagni lo frequentano, coltivano la terra, terra, organizzano le loro feste di compleanno,
preparano da mangiare.
Un gruppo di assistenti e di allievi con disabilità si cimenta nel periodo estivo per due anni consecutivi nella
realizzazione di un laboratorio-trattoria, che stupisce la comunità scientifica e i professionisti che lo
osservano.
In pochi avrebbero creduto che quei ragazzi potessero preparare da mangiare o servire a tavola.
Si comincia dunque a ragionare sulla possibilità che un'impresa coinvolga attivamente anche ragazzi con grave
disabilità.
L'Università sostiene lo sforzo.
Nel 2014 la Cooperativa ha definitivamente ottenuto le autorizzazioni per l'inaugurazione di una struttura che
sta permettendo a un gruppo di giovani con autismo di cimentarsi con il lavoro di ristorazione e accoglienza
turistica.
Nel corso dell'anno scolastico 2014/2015, “l'orto dei semplici” riceve
un importante riconoscimento dall'ISFOL per l'attivazione di Best
Practice nell'ambito dell'inclusione; vengono pubblicati due articoli
scientifici a cura del Dipartimento processi di sviluppo e
socializzazione della Sapienza, che vedono tra gli autori anche
assistenti e docenti della scuola; viene attivato, accanto alla seconda
edizione del master in “Disturbi dello spettro autistico in età
adolescenziale e giovane adulta”, un corso di formazione
universitaria di primo livello in “Peer Mediated Intervention”
(intervento mediato dai pari) rivolto a diplomati, interessante
percorso formativo per docenti, assistenti ed ex allievi della scuola.
Contemporaneamente due allievi che hanno per cinque anni operato
come studenti tutor all'ITA “G. Garibaldi” monitorati dall'università
vengono assunti come assistenti specialistici.
La scuola sta concludendo le pratiche per l'accreditamento e la
gestione della Casa del Giardinaggio di Roma Capitale, che
offrirebbe opportunità di lavoro agli studenti con disabilità diplomati.
6.19.2.1. ATTIVITA' PRODUTTIVE DELLA COOPERATIVA “GARIBALDI”
6.19.2.1.a. AGRITURISMO
Con possibilità di accogliere un massimo di 15 persone.
Il servizio si rivolge particolarmente a famiglie con figli con autismo, che hanno
generalmente difficoltà a individuare luoghi adatti alle esigenze dei loro bambini o ragazzi.
I costi per il pernottamento, la prima colazione e l'uso della cucina sono contenuti e tengono
sempre conto delle eventuali difficoltà delle famiglie che vengono ospitate.
Durante il soggiorno presso la “casa delle autonomie”, sede dell'agriturismo, le famiglie possono
richiedere un servizio di Babysitting qualificato per i loro figli con disturbi nello spettro autistico,
che possono essere coinvolti in tutte le attività ludiche e laboratoriali programmate.
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
81 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
6.19.2.1.b. PRODUZIONE ORTICOLA
Disponiamo di quattro ettari di orto, in
parte direttamente curati dai ragazzi con autismo e
i loro operatori, in parte affidati alle famiglie del
quartiere (campagna “Adotta un orto”), che donano
un terzo della produzione individuale alla
cooperativa affinché utilizzi o venda i prodotti.
Il lavoro all'aria aperta ha permesso a molti dei
ragazzi con autismo che hanno frequentato e
frequentano la scuola d'agraria di acquisire
competenze specifiche, che ne fanno dei potenziali
ottimi lavoratori.
I comportamenti socialmente inadeguati e spesso
aggressivi che caratterizzavano il quadro clinico di
molti di loro si sono ridotti in maniera esponenziale,
arrivando in alcuni casi a ridefinire completamente il
profilo dinamico funzionale e la severità della
diagnosi.
6.19.2.1.c. VENDITA PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI
La cooperativa allestisce banchi di vendita dei
prodotti del proprio orto in tre diversi municipi della
città, con regolari autorizzazioni rilasciate dalle
circoscrizioni IV, VI e VIII.
Inoltre è possibile acquistare in sede i prodotti,
scegliendoli persino quando sono ancora sulle
piante.
Per gli abitanti più anziani o pigri, disponiamo di un
servizio di consegna a domicilio dei prodotti
(campagna “Ti porto l'orto”).
6.19.2.1.d. TRATTORIA SOCIALE
Chi usufruisce dell'agriturismo può ordinare il pranzo
o la cena, rigorosamente preparati e serviti dai
nostri ragazzi con autismo, in collaborazione con
assistenti qualificati e certificati anche nelle
operazioni di preparazione dei pasti, gestione della
sala, servizio ai tavoli, pulizie.
Durante tutto l'anno scolastico, la trattoria è
operativa nella fascia oraria del pranzo e aperta a
tutti gli studenti e i professori della scuola.
Si servono i prodotti dell'orto.
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
82 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
6.18.2.1.e. IL NOSTRO SOGNO
Vorremmo riuscire a dimostrare attraverso il nostro progetto che tutti possono imparare a
lavorare.
Anche le persone che il mondo del lavoro taglierebbe fuori a prescindere, impossibilitato a
misurarne le competenze.
La Cooperativa è una comunità rurale basata sul principio del mutuo aiuto.
Genitori, operatori, psicologi e persone con autismo condividono esperienze di vita e di lavoro.
Sfidano i modelli di welfare più assistenziali.
Coinvolgono il territorio nelle loro piccole imprese quotidiane, offrendo servizi, spazi, eventi,
prodotti.
Il nostro sogno è realizzare una grande fattoria sociale integrata, che offra al maggior numero
possibile di persone con autismo di migliorare le proprie condizioni di vita.
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
83 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
6.19.3. LE AZIONI PER L‟INCLUSIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
• Cattedra di “Pedagogia Speciale”, la Provincia di Roma -
Assessorato alla formazione e lavoro, i Municipi IX / XI /
XII / XVI, la Cooperativa Garibaldi, le associazioni
Esperantia / Giuliaparla/, La parola che manca/ Habitat
per l‟autismo/ Roma 81 e la Camera di Commercio di
Roma.
• Il progetto “Una scuola per tutti” nonché l‟attivazione del
C.I.C., contribuiscono alla realizzazione del successo
formativo per tutti gli studenti .
Accogliendo e condividendo quanto esposto nel recente
documento sulle “Linee guida per l‟integrazione scolastica
degli alunni con disabilità” (04/08/09), il nostro Istituto
conferma la propria linea d‟azione che, da sempre, vede la
scuola impegnata nell‟accoglienza e nella effettiva
integrazione dei ragazzi disabili con l‟obiettivo di conseguire
la loro piena inclusione sociale.
Una integrazione di qualità è quella che sa rispondere
efficacemente alla complessità dei bisogni nei diversi campi
di espressione della persona in difficoltà, in particolare
nell'area della relazione, comunicazione, socializzazione e
apprendimento.
L‟inserimento degli alunni diversamente abili diventa una
risorsa quando la scuola si impegna a riflettere sulle proprie
pratiche e scelte didattiche e quindi a “crescere” nella
riflessione sul suo modo di fare scuola, anche in relazione alle
esigenze di questi alunni che hanno il diritto di essere portati
al successo formativo, vedere valorizzate le loro capacità,
abilità, conoscenze, in vista dell‟acquisizione di competenze
che permettano loro di inserirsi a pieno titolo nella società.
La scuola, ambiente di vita e di cultura, ha il delicato e complesso compito di realizzare il pieno
esercizio di tali diritti, chiamando a raccolta le diverse risorse umane, professionali, strumentali e
finanziarie presenti nel suo interno e nel territorio con il quale attivamente interagisce.
La finalità dell‟integrazione scolastica dei soggetti diversamente abili si può realizzare soltanto nel
quadro complessivo dell‟azione unitaria e coordinata.
Nel corso degli anni il nostro Istituto ha perseguito l‟obiettivo di coinvolgere tutto il personale della
scuola e le strutture sociali e formative del territorio, creando al suo interno uno “sfondo integratore”
visto come un‟idea forte, condivisa da tutti, al fine di attivare una vera e propria sfida per la piena
integrazione di alunni diversamente abili, evitando il rischio di interventi individuali e frammentari.
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
84 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
6.20. ATTIVITA' CULTURALI E FORMATIVE
6.20.1. CORSI DI EDUCAZIONE AL LAVORO PER GIOVANI CON DISABILITÀ COGNITIVA
Abbiamo collaborato con le istituzioni locali e incluso nei nostri laboratori formativi giovani adulti con
disabilità del territorio, per i quali abbiamo definito uno specifico training di apprendimento di
competenze in ambito agricolo. Siamo attualmente coinvolti in un progetto con il Municipio VIII (“Bene
in Comune”) per il collocamento lavorativo in aziende partner del Comune di Roma di 20 giovani
adulti diversamente abili.
6.20.2. CORSI DI FORMAZIONE
Per assistenti, educatori e familiari di persone con autismo. I corsi, tenuti dai professionisti della
cooperativa, insegnano a chi si occupa di autismo ad utilizzare test valutativi e strategie di
intervento abilitativo scientificamente convalidate.
6.20.3.CAMPI DI LAVORO ESTIVO
Durante l'estate si organizzano attività intensive, aperte anche a gruppi di studenti stranieri,
professionisti che vogliano vivere questa esperienza, famiglie con ragazzi con autismo. I nostri campi
sono finalizzati all'apprendimento di abilità lavorative all'orto e in cucina, ma anche alla
realizzazione di piccole imprese, come la costruzione di una serra o la pavimentazione di un'area
sosta nell'orto. Al campo di lavoro estivo 2014 hanno aderito 7 associazioni di persone con autismo
o di loro familiari, gli enti locali, l'università.
6.20.4. EVENTI STRAORDINARI
Abbiamo ospitato rappresentanti istituzionali (come il Sindaco di Roma , il ministro della Pubblica
Istruzione, il presidente della Regione Lazio..), scrittori di fama internazionale (come Erri De Luca e il
Collettivo Wu Ming), musicisti, attori. Non abbiamo mai dato particolare rilevanza a questi eventi e
la nostra ordinaria discrezione ha fatto sì che questi momenti fossero incontri intimi tra mondi diversi
che si contaminano inevitabilmente.
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
85 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
Nella nostra scuola l'integrazione degli alunni diversamente abili impegna docenti, assistenti, alunni e
genitori e rappresenta un importante momento di crescita personale e umana per ogni componente
della comunità scolastica.
La presenza dell'allievo diversamente abile diventa soprattutto un fattore di crescita e di formazione
culturale e umana per tutti gli alunni offrendo la possibilità di acquisire importanti competenze sociali.
La responsabilità dell'integrazione dell'alunno diversamente abile è da tutti condivisa secondo il ruolo e
le competenze a ognuno riconosciuti nella gestione dei processi educativi e relazionali che interessano gli
alunni diversamente abili, nella classe e in tutti gli altri contesti in cui questi alunni vivono la loro
esperienza scolastica.
In questo contesto il docente specializzato assume il ruolo di risorsa per l‟intera classe in quanto la
responsabilità di una effettiva integrazione è affidata contemporaneamente alle diverse componenti
scolastiche ed extrascolastiche evitando così il negativo consolidamento della coppia insegnante di
sostegno-alunno diversamente abile, nel rispetto di quanto disposto dalla L. 104/92 e dal T.U. delle
leggi in materia di istruzione (D.L. 16/04/94 n.297).
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
86 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
6.21. RISORSE IMPEGNATE NELL‟ATTUAZIONE DELL‟INTEGRAZIONE SCOLASTICA
6.21.1. DIRIGENTE SCOLASTICO
FUNZIONI E COMPETENZE
Il Dirigente scolastico riveste un ruolo fondamentale nel processo di integrazione scolastica
degli alunni diversamente abili, mediante azioni amministrative ed organizzative e
nell'ottimizzazione delle risorse disponibili.
RIFERIMENTI ALLA NORMATIVA
D.LGS 30/03/2001 n. 165, art.25
6.21.2. CONSIGLIO DI CLASSE/ INSEGNANTI CURRICOLARI
FUNZIONI E COMPETENZE
pone attenzione al potenziale dell‟alunno e non solo alla sua disabilità;
adatta, quando è possibile gli obiettivi minimi concordati in sede di riunione di materia alla
situazione particolare del ragazzo disabile, altrimenti prevede un programma
differenziato, non riconducibile agli obiettivi minimi;
è coinvolto nella conduzione di strategie e di attività per l‟integrazione
elabora, attua e verifica il PEI, adattandone l'articolazione alle differenti esigenze degli
alunni, per gli aspetti pedagogico didattici, congiuntamente agli operatori e alla famiglia
può attuare progetti volti a sperimentare metodologie e modelli efficaci per l‟integrazione
può richiedere strumenti tecnici e ausili didattici;
può utilizzare tutte le opportunità offerte dall‟autonomia scolastica: flessibilità oraria,
modularità, classi aperte ecc.;
deve predisporre per la commissione dell‟esame di stato: la documentazione dello
studente;
l‟eventuale richiesta di prove equipollenti e/o di assistenza e/o di tempi più lunghi sia per
le prove scritte che per quelle orali;
per i candidati che abbiano seguito un percorso differenziato, la richiesta di prove coerenti
con il percorso e finalizzate al rilascio dell‟attestato;
il ruolo dell‟insegnante di classe e dell‟insegnante di sostegno può essere interscambiabile.
RIFERIMENTI ALLA NORMATIVA:
L.104/92, D.P.R. 24/2/94, D.P.C.M. 23/02/06 n.185, D.L. 16/04/94 n.297, D.M.
27/06/1995 n.226
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
87 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
6.21.3. INSEGNANTE DI SOSTEGNO
FUNZIONI E COMPETENZE
è un docente, fornito di formazione specifica, assegnato alla classe in cui è presente
l'alunno disabile;
è una risorsa per l‟intera classe e non deve essere considerato l'unico docente cui è
affidata l'integrazione dell‟allievo in situazione di disabilità;
è assegnato alla classe quando è possibile assicurando la continuità educativa, secondo le
aree disciplinari che il C.d.C . ritiene più opportune;
è contitolare e corresponsabile nel C.d.C.; partecipa alla programmazione didattico-
educativa della classe;
partecipa a pieno titolo alle operazioni di valutazione con diritto di voto per tutti gli
alunni;
è di supporto alla classe nell‟assunzione di strategie e tecniche pedagogiche,
metodologiche e didattiche integrative e nell‟adozione di metodologie individualizzanti
propone interventi specializzati, centrati sulle caratteristiche e sulle risorse dell‟allievo, a
partire dalla conoscenza di metodologie particolari che non sono in possesso
dell‟insegnante curriculare;
prevede accordi di programma con servizi socio-assistenziali, culturali e sportivi;
si occupa dell‟orientamento dell‟alunno disabile, favorendo la collaborazione tra il sistema
scolastico e quello della formazione professionale;
l‟insegnante di sostegno è tenuto a compilare, in collaborazione con gli altri docenti, la
famiglia e gli specialisti, il fascicolo personale dell‟alunno/a in situazione di disabilità, che
comprende: notizie relative all‟alunno e alla famiglia, strumenti di osservazione, P.D.F., P.E.I.
e copia dei documenti di valutazione;
L‟insegnante di sostegno è richiesto dal Dirigente Scolastico al U.S.P.
RIFERIMENTI ALLA NORMATIVA
C.M. 199/77; C.M. 250/1985; L.104/92
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
88 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
6.21.4. ASSISTENTE SPECIALISTICO PER L‟AUTONOMIA E LA COMUNICAZIONE
FUNZIONI E COMPETENZE
Nel caso in cui la situazione dell'alunno lo richieda dev'essere fornita al singolo studente con
disabilità, una assistenza specialistica ad personam che - in aggiunta all‟assistente igienico-
personale, all‟insegnante di sostegno e agli insegnanti curricolari per sopperire ai problemi di
autonomia e/o comunicazione.
Si tratta di figure quali l‟educatore professionale, l‟assistente educativo, il traduttore del
linguaggio dei segni o il personale paramedico e psico-sociale, che svolgono assistenza
specialistica nei casi di particolari deficit. All‟assistente per l‟autonomia e comunicazione
competano funzioni specifiche che differenziano questa figura dall‟insegnante di sostegno, con
cui deve cooperare in sinergia, secondo gli obiettivi del PEI.
L‟assistente all‟autonomia e alla comunicazione:
è un operatore che media la comunicazione e l'autonomia dello studente disabile con le
persone che interagiscono con lui nell‟ambiente scolastico e opera per la promozione e
la realizzazione del progetto di vita, soprattutto nell‟area dell‟autonomia personale,
dell‟autosufficienza di base, della generalizzazione delle abilità apprese nei vari
contesti di vita e delle relazioni sociali;
collabora, in base alle specifiche competenze possedute, con i docenti in tutte le
attività scolastiche atte a favorire l'integrazione dell'alunno diversamente abile e nei
rapporti con la famiglia.
La responsabilità sulla classe in sua presenza, rimane di competenza dell‟insegnante presente.
La procedura di assegnazione dell‟assistente specialistico dev'essere frutto dell‟azione
sinergica dei diversi organi chiamati a garantire l‟integrazione scolastica dell‟alunno disabile è
dell‟Ente Locale il compito di fornire l‟assistenza specialistica, per le scuole superiori la
competenza a fornire tale servizio è della Provincia.
RIFERIMENTI ALLA NORMATIVA:
art. 42 DPR 616/77, art. 13, c.3 L.104/92, art. 139 DL 112/98, Protocollo d‟Intesa del
13/9/2001, Accordo Conferenza Stato-Regioni 20/03/08.
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
89 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
6.21.5. PERSONALE AUSILIARIO (ASSISTENZA DI BASE)
FUNZIONI E COMPETENZE
L‟assistenza igienico-personale (o cosiddetta "assistenza di base") deve essere fornita
tendenzialmente a tutti gli studenti con disabilità da parte dei collaboratori scolastici, così
come previsto.
L‟assistenza consiste - come afferma la contrattazione collettiva - nel prestare «ausilio
materiale agli alunni portatori di disabilità nell‟accesso dalle aree esterne alle strutture
scolastiche, all‟interno e nell‟uscita da esse, nonché nell‟uso dei servizi igienici e nella cura
dell‟igiene personale…».
Per svolgere questa mansione, i collaboratori scolastici hanno diritto a frequentare un corso di
formazione.
E‟ responsabilità del dirigente scolastico, nell'ambito dei suoi poteri di direzione e
coordinamento, assicurare in ogni caso il diritto all'assistenza.
RIFERIMENTI ALLA NORMATIVA
CCNL Scuola 16/05 2003, nota MIUR n. 3390 del 30/11/01.
6.21.6. FAMIGLIA
FUNZIONI E COMPETENZE
La collaborazione con le famiglie avviene in primo luogo mediante una serie di adempimenti
previsti dalla legge, in secondo luogo attraverso un approccio relazionale costruttivo e
collaborativo.
La famiglia rappresenta infatti un punto di riferimento essenziale per la corretta inclusione
scolastica dell‟alunno con disabilità, sia in quanto fonte di informazioni preziose sia in quanto
luogo in cui avviene la continuità fra educazione formale ed educazione informale.
La famiglia rappresenta anche un importante raccordo con il mondo delle associazioni
impegnate nel volontariato o specifiche delle varie disabilità, dalle quali è sempre possibile
attingere informazioni, apprendere strategie di aiuto o reperire materiali specifici.
La famiglia deve essere coinvolta attivamente nel processo educativo dell‟alunno pertanto il
D.S. ha il compito di convocare la famiglia e presentare l‟insegnante di sostegno e il consiglio
della classe in cui l‟alunno è stato inserito.
RIFERIMENTI ALLA NORMATIVA
art.12, c. 5 L.104/92 , D.P.R. 567/96 art.1, L. di riforma n. 53/2003.
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
90 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
6.21.7. GRUPPO LAVORO HANDICAP ISTITUTO (G.L.H.I.)
FUNZIONI E COMPETENZE
Presso l'Istituto è costituito annualmente il gruppo di studio e di lavoro con il compito di
"collaborare alle iniziative educative e di integrazione" e di esplicitarle all'interno del Piano
dell'offerta formativa.
Esso è composto dal Dirigente scolastico, dai coordinatori delle classi nelle quali sono presenti
alunni diversamente abili, dai docenti specializzati sul sostegno, dagli eventuali assistenti
educatori; in caso di specifici problemi può essere richiesta la consulenza e la collaborazione
degli operatori dei servizi e dei genitori interessati
Per esercitare le sue funzioni di competenza il gruppo:
collabora alla definizione del progetto d'istituto per la parte relativa all'integrazione
scolastica
formula una proposta complessiva per la collocazione delle risorse
verifica in itinere le iniziative di sostegno programmate dalla scuola
elabora specifici progetti
verifica al termine dell'anno scolastico gli interventi attuati
si riunisce almeno due volte l'anno.
RIFERIMENTI ALLA NORMATIVA
Art. 15 comma 2 legge 104/1992.
6.21.8. COMMISSIONE ATTIVITÀ PER L‟INTEGRAZIONE SCOLASTICA
FUNZIONI E COMPETENZE
E‟ un gruppo di lavoro composto dal D.S. e da altre figure che operano nell‟Istituto con il
compito di collaborare alle iniziative educative e di integrazione e di esplicitarle all'interno del
Piano dell'offerta formativa. Per esercitare le sue funzioni di competenza la commissione:
formula proposte per la richiesta degli insegnanti di sostegno
ripartisce con criteri congruenti le ore complessive di sostegno, assegnate all‟inizio dell‟anno
scolastico alla scuola, tra gli alunni con disabilità
formula richieste motivate, tramite l‟istituto, per il fabbisogno degli alunni (attrezzature
particolari, sussidi scolastici, contatti con centri di riabilitazione, con ULSS, con altri enti
territoriali, accordi d‟orario)
rileva i problemi generali circa l‟integrazione scolastica ed extra scolastica della disabilità e
del disagio
promuove e collabora alle iniziative educative di integrazione predisposte dal P.T.O.F.
ha funzione di raccordo tra gli operatori della scuola, le agenzie educative extra scolastiche
pubbliche e private, compreso il volontariato, che operano nel campo del disagio e della
disabilità
ha funzione di sensibilizzazione sociale circa il problema della disabilità e del disagio
si attiva per la “continuità” in collaborazione con gli insegnanti della scuola di provenienza.
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
91 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
6.12.9. ALUNNI
FUNZIONI E COMPETENZE
I compagni di classe sono una risorsa fondamentale nei processi di integrazione e devono
avere un ruolo di primo piano all‟interno della rete dinamica di sostegno.
L‟organizzazione dei loro interventi di aiuto dovrà essere particolarmente attenta alle
relazioni e alla comunicazione e deve avere la sua collocazione all‟interno di un progetto
comune e condiviso offrendo in questo modo la possibilità a tutti gli alunni di acquisire
importanti competenze sociali.
A tale riguardo già da alcuni anni è in atto un programma specifico che ha come obiettivo
quello di individuare nell‟ambito di ciascuna classe, partendo dalle prime, studenti
particolarmente predisposti a collaborare sostenendo i propri compagni disabili sia per
quanto attiene i risultati scolastici che per quelli più generali di natura sociale.
A questi studenti oltre ad assegnare una borsa di studio verrà riconosciuto il loro impegno
come credito formativo.
Nell‟ultimo anno parteciperanno ad uno specifico corso di formazione per ottenere il titolo di
“tutor dei ragazzi disabili inseriti nelle fattorie sociali”.
Tale attestato si aggiunge ovviamente al diploma di perito agrario ed è spendibile nel mondo
del lavoro.
L‟attestato di cui sopra sarà rilasciato dal Dirigente Scolastico con il Presidente della Provincia
e l‟Assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Roma.
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
92 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
6.22. PRASSI DELL'INTEGRAZIONE
L‟inserimento e la successiva integrazione dei ragazzi diversamente abili avvengono secondo un preciso
iter articolato in più fasi:
I. acquisizione di tutte le informazioni sugli alunni, sotto il profilo biopsichico, socio-relazionale e
cognitivo, incontro con le equipe che li seguono, e attenta e sistematica osservazione;
II. predisposizione di un adeguato e opportuno piano di accoglienza;
III. analisi e rielaborazione dei dati raccolti, al fine di individuare le aree di maggiore potenzialità
sulle quali impostare gli interventi formativi degli alunni con disabilità e\o disagio;
IV. formulazione di un Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) integrato nella progettazione del
Consiglio di Classe, programmando strategie di insegnamento in situazioni diverse, con attività
alternative vicino alla realtà o all‟esperienza dell‟alunno finalizzate a un apprendimento
funzionale e gratificante, cercando per quanto possibile spazi e contesti adatti alle necessità
dell‟alunno. Il Progetto educativo può fare riferimento agli obiettivi previsti dai programmi
ministeriali (PEI semplificato o per obiettivi minimi) oppure, per quegli alunni le cui competenze o
caratteristiche psichiche siano tali da non consentire l‟accesso ai contenuti/obiettivi previsti dai
programmi ministeriali per parte o tutte le discipline previste dal curricolo, può essere proposta
una programmazione differenziata (PEI differenziato);
V. attuazione congiunta del progetto educativo, socio assistenziale e di socializzazione, agevolando
forme di integrazione tra attività scolastiche e altre attività extrascolastiche presenti sul territorio
VI. verifiche e valutazioni sistematiche per adeguare le strategie e le metodologie perché
l'apprendimento sia rapportato alle capacità e agli obiettivi già raggiunti, al fine di consolidare
le singole potenzialità in modo ottimale;
VII. individuazione dei finanziamenti per l‟acquisto di ausili, sussidi didattici e per sperimentazioni,
coinvolgendo, eventualmente, anche altri soggetti pubblici e privati;
VIII. richiesta del personale necessario al progetto di integrazione, come previsto dalla normativa
vigente;
IX. proposta e attivazione di una rete di progetti più vasti per una reale integrazione scolastica e
sociale degli alunni diversamente abili.
Nella Tabella che segue sono indicati i documenti necessari ai fini dell'integrazione scolastica con
riferimenti alla specifica normativa.
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
93 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
6.22.1. I DOCUMENTI DELL‟INTEGRAZIONE SCOLASTICA
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
94 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
95 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
6.23. ALUNNI CON DSA E BES
6.23.a. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA)
I Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), comunemente conosciuti come Dislessia, Disgrafia,
Disortografia e Discalculia, hanno avuto un riconoscimento ufficiale dalla normativa italiana che
prevede interventi specifici da parte della scuola sulla base delle vigenti disposizioni di legge
(Legge 170/2010, relative Linee Guida, Accordo Governo-Regioni del 24/07/2012).
L‟I.T.A.S „‟ G. Garibaldi‟‟ sin dall‟entrata in vigore della normativa si è impegnato affinché agli
studenti con DSA fosse garantito il raggiungimento del successo formativo attraverso la messa in atto
di quanto previsto dalla relativa normativa.
6.23.b. BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)
I Bisogni Educativi Speciali (BES) riguardano gli alunni che necessitano di una speciale attenzione
nel loro percorso scolastico, ma che non avendo una certificazione di disabilità né di disturbo
specifico di apprendimento, le due condizioni riconosciute dalla legge (la storica 104/92 e la
recente 170/2010), fino ad oggi non potevano avere un piano didattico personalizzato, con
obiettivi, strumenti e valutazioni pensati su misura per loro.
Queste difficoltà non certificate si chiamano BES(Bisogni Educativi Speciali).
Nei BES rientra la disabilità ma anche i disturbi evolutivi specifici e lo svantaggio socio-economico e
culturale. (Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 recante “Strumenti d‟intervento per alunni con
bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l‟inclusione scolastica).
6.24. LE NUOVE FUNZIONI DELL‟ ISTITUZIONE SCOLASTICA E FORMATIVA IN RELAZIONE
ALL‟INCLUSIONE
6.24.a. GRUPPO DI LAVORO PER L‟INCLUSIONE (GLI)
Il GLI (Gruppo di Lavoro per l‟Inclusione), rappresenta un atto interno della scuola autonoma,
finalizzato all‟auto-conoscenza e alla pianificazione da sviluppare in un processo responsabile e
attivo di crescita e partecipazione.
E‟ lo strumento che consente una progettazione della propria offerta formativa in senso inclusivo
finalizzato a sviluppare una didattica attenta ai bisogni educativi di ogni singolo alunno.
Il GLI opera in collaborazione con i servizi sociali e sanitari territoriali con lo scopo di mettere a
punto azioni di sistema (formazione, tutoraggio, progetti di prevenzione, monitoraggio, etc..) che
verranno esplicitate nell‟ambito del PAI (Piano Annuale d‟Inclusione).
Il PAI, in accordo con il PTOF e con i progetti dei consigli di classe, al fine di desumere indicatori
realistici sui quali fondare piani di miglioramento organizzativo e culturale, deve contenere:
la rilevazione, il monitoraggio e la valutazione del grado di inclusività della scuola su cui
fondare la consapevolezza del corpo docente sulla centralità e la trasversalità dei
processi inclusivi in relazione alla qualità dei risultati educativi;
l‟indicazione e la richiesta delle risorse umane e strumentali necessarie per realizzare le
misure;
i servizi di integrazione e inclusione degli studenti con BES.
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
96 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
5.24.b. INDIVIDUAZIONE DEI COMPONENTI DEL „‟GLI‟‟
il Dirigente Scolastico;
il referente del Sostegno e dei DSA;
funzioni strumentali;
insegnanti per il sostegno;
assistenti specialistici;
docenti “disciplinari” con esperienza e/o formazione specifica o con compiti di coordinatori delle
classi genitori;
eventuali esperti istituzionali;
servizi sanitari e sociali territoriali.
5.24.c. ORGANIZZAZIONE:
Il GLI, coordinato dal Dirigente scolastico o da un suo delegato, potrà avvalersi della
consulenza e/o supervisione di esperti esterni o interni.
FUNZIONI:
rilevazione dei bisogni educativi speciali presenti nella scuola;
raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere;
focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di
gestione della classi;
rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH operativi “ art.1 comma
605, lettera b, legge 296/2006, art.10 comma 5 legge 30 luglio 2010 n.122;
elaborazione di una proposta di piano annuale di inclusività riferito a tutti gli alunni con BES da
redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno);
all‟inizio di ogni anno scolastico il gruppo propone al collegio dei docenti una programmazione
degli obiettivi da perseguire e delle attività da porre in essere, che confluisce nel piano annuale
per l‟inclusività;
al termine dell‟anno scolastico, il Collegio procede alla verifica dei risultati raggiunti.
5.24.d. IL CONSIGLIO DI CLASSE
individua
gli studenti con Bisogni Educativi Speciali attraverso la documentazione fornita dalla
famiglia alla scuola;
definisce
gli interventi di integrazione e di inclusione in collaborazione con la famiglia e gli
operatori socio sanitari territoriali;
elabora
un Piano Didattico Personalizzato (PDP) dove vengono individuate, stabilite e condivise le
opportune strategie di intervento.
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
97 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
6.25. IL REFERENTE PER I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)
Le istituzioni scolastiche e formative possono avvalersi della figura del referente unico per i
Bisogni Educativi Speciali o più figure in base alle varie tipologie di BES .
La funzione del referente:
collabora all‟offerta formativa dell‟istituto relativamente all‟integrazione e inclusione degli
studenti con bisogni educativi speciali;
interagisce con i colleghi nella realizzazione di esperienze, progetti, procedure che possano
essere formalizzate come scelte educative dell‟istituto;
supporta i docenti curriculari nei contatti con le famiglie e con gli operatori dei Servizi Sanitari e
Sociali relativi agli studenti con BES; individua e richiede le risorse per i BES;
cura il passaggio di informazioni relative a studenti con BES da un ordine di scuola all‟altro.
6.26. OPPORTUNITA‟ FORMATIVE: SALUTE, SICUREZZA E BENESSERE
6.27.1. ATTIVITA‟ SPORTIVE
Tutti gli alunni interessati possono fruire, in ambito pomeridiano, delle attrezzature e degli impianti
sportivi di cui la scuola è dotata. Con tale iniziativa la scuola intende offrire un ulteriore intervento
educativo, proprio a tal fine esiste il gruppo sportivo che recepisce le richieste degli studenti e li
segue nelle attività sportive (corsa campestre, atletica leggera, pallavolo, basket, calcio ecc.),
permettendo loro di partecipare anche ai campionati studenteschi.
6.28. EDUCAZIONE ALLA SALUTE
Ampio spazio viene dedicato all‟educazione alla salute, con i progetti di competenza della funzione
strumentale che opera per il sostegno agli studenti. Il servizio è erogato da strutture pubbliche ed è
finalizzato all‟informazione e alla prevenzione del rischio sanitario nell‟età adolescenziale e alla
corretta educazione alimentare dei ragazzi.
6.29. ATTIVITA‟ E PROGETTI NEL SETTORE D‟INDIRIZZO
Incontri, conferenze, seminari e dimostrazioni su specifici aspetti agricolo – ambientali ampliano le
conoscenze e le competenze nel settore, avvalendosi anche di precise attività aziendali; le tematiche
affrontate rimandano sempre alla finalità di preservare e accrescere la salute dell‟uomo. Alcuni
progetti di questo settore, che coinvolgono gli studenti in attività pratiche, realizzano quel
collegamento scuola-lavoro che costituisce uno degli obiettivi di primaria importanza del Piano
dell‟Offerta Formativa, destinati principalmente agli alunni, ma capaci di interessare e coinvolgere
un‟utenza più vasta, i tradizionali corsi professionalizzanti costituiscono un ulteriore collegamento tra
l‟Istituto e la realtà lavorativa e produttiva, sono tenuti da docenti dell‟Istituto e al termine rilasciano
ai partecipanti un attestato di frequenza di:
trattorista conduttore di macchine agricole;
manutentore e operatore frantoiano;
potatore dell‟olivo e della vite;
giardinaggio;
micologia;
cucina con abbinamento di vini.
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
98 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
6.29.1. INRAN: CORSI DI FORMAZIONE PRESSO L‟ITA „‟G. GARIBALDI „‟
Continua la pluriennale collaborazione con l‟I.N.R.A.N. (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la
Nutrizione).
Tale Istituto mette a disposizione dell‟I.T.A.S. Garibaldi apparecchiature, strumenti scientifici e know how
per organizzare e svolgere seminari, lezioni e corsi, sia teorici che pratici, su materie inerenti la
nutrizione umana e la scienza dell‟alimentazione.
L‟iniziativa consente un approfondimento di numerose discipline dell‟I.T.A.S. Garibaldi, dove si
riscontrano tangenze con l‟attività propria dell‟I.N.R.A.N..
In particolare, nel corrente anno scolastico possono essere realizzati seminari mensili su tematiche da
definire congiuntamente, di volta in volta, tra i due Istituti.
Verranno inoltre attivati brevi corsi per approfondire le tematiche di interesse comune e giornate di
attività pratiche, con le quali l‟I.N.R.A.N. partecipa alla promozione delle eccellenze.
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
6.30. PROGETTI PER L‟AMPLIAMENTO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
LABORATORIO PER SPERIMENTAZIONE INFORMATICA ORIENTATA PREVALENTEMENTE AL RECUPERO
DEI ‘’DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO’’ (DSA) E DEI ‘’BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI” (BES)
Il laboratorio Dinait Garibaldi CSE oltre ad essere un innovativo strumento didattico finalizzato al
recupero dei DSA e dei BES è anche uno spazio multimediale dedicato alla raccolta di dati e di
informazioni inerenti la domanda e l‟offerta di lavoro per gli studenti dell‟Istituto e volano esso stesso
per la creazione di opportunità di lavoro, rappresentando luogo di studio e di ricerca istituzionale.
Il laboratorio si pone altresì quale strumento avanzato per l‟educazione stradale giovanile prevedendo
al suo interno simulatori di guida per la prevenzione all‟incidentalità alcol e droga correlata e
realizzando studi per l‟implementazione di Piattaforme informatiche dedicate.
Responsabile del Dipartimento, su incarico del Dirigente Scolastico e autorizzato ad operare presso il
laboratorio in qualità di attuale consulente informatico della Procura Distrettuale della Repubblica, è il
dr Alessandro PACELLA.
Le attività laboratoriali saranno ospitate presso l‟edificio posto in prossimità del vecchio ingresso
dell‟Istituto, ex Convitto Femminile, al 1° piano.
6.30.1. PROGETTO N°1: LABORATORIO
99 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
6.30.2. PROGETTO N°2 : „‟SPACEARTH TECHNOLOGY’’ : IL MONDO DELLA RICERCA ENTRA NELL’ITA ‘’G.
GARIBALDI’’ .
CHI SIAMO
Recentemente un gruppo di cinque giovani ricercatori dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di
Roma è stato autorizzato dal CdA dell'Ente e successivamente dal MIUR a creare uno spin-off.
La giovane società, denominata SpacEarth Technology, è stata costituita a Luglio 2014 e I'INGV ne sostiene
attivamente lo sviluppo sia tramite una partecipazione sociale sia attraverso la disponibilità di laboratori
ed infrastrutture.
Con soddisfazione da parte di tutti, lo spin-off sta accrescendo le proprie attività e alcuni giovani
ricercatori hanno trovato nello spin-off una occasione lavorativa dove poter mettere a frutto le competenze
acquisite durante la formazione Universitaria e presso i laboratori INGV.
OBIETTIVI DEL SPACEARTH TECHNOLOGY
Di realizzare il trasferimento tecnologico tra il mondo della ricerca e quello applicativo nonchè di creare
occasioni di formazione per i giovani in vari settori, tra i quali i seguenti mostrano affinità ed interessi
comuni con I'Istituto Tecnico Agrario „‟G. Garibaldi‟‟.
la geofisica ambientale;
I'applicazione di tecniche di posizionamento satellitare per scopi di georeferenziazione;
lo sviluppo di tecniche di navigazione satellitare per applicazioni alI'agricoltura di precisione;
i telerilevamento per la caratterizzazione del territorio.
Questa collaborazione potrebbe concretamente offrire, opportunità formative ed educative agli studenti
del Istituto e porterebbe occasioni di crescita professionale ai nostri ricercatori e al personale in formazione.
L'accordo è basato sulle seguenti forme di collaborazione con l‟ ITAS ‟G. GARIBALDI‟‟, attraverso:
attività seminariale a cura dei ricercatori di SpacEarth Technology;
visita degli studenti e dei docenti ai laboratori utilizzati da SpacEarth Technology presso
I'INGV;
attivazione di 3 borse di studio annue per gli studenti sostenute da SpacEarth Technology;
attività di Stage per gli studenti presso le strutture di SpacEarth Technology;
disponibilità di spazi ed infrastrutture per ospitare i ricercatori di SpacEarth Technology;
collaborazione con i docenti per le attività di orientamento agli studi universitari per gli studenti
dell'ultimo anno;
sostegno da parte di SpacEarth Technology ad eventi organizzati dall'ITAS ‟G. GARIBALDI‟‟ e
partecipazione congiunta a bandi o progetti in attività di interesse comune.
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
100 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
6.30.3. PROGETTO N°3: FORMAZIONE IN SERVIZIO
La formazione in servizio, come sancita dalla Legge 107/15, risulta essere un obbligo di servizio per il
personale docente e la triennalità imposta dal PTOF, rappresenta un'opzione vantaggiosa per ridurre
interventi che, pur qualificati e significativi, non si leghino ad un progetto triennale più complessivo, che
preveda un più ampio disegno progettuale.
Essa, cosi come declinata dalla nota MIUR n. 35/16, rappresenta un fattore decisivo per la
qualificazione permanente sia di ogni sistema educativo, sia per la crescita professionale di chi in esso
vi opera.
Pertanto I'Istituto, con delibera del Collegio dei Docenti, intende avviare un'azione formativa più
significativa che, se da un lato consente di assolvere all'obbligo formativo previsto dalla precitata
Legge 107/15, dall'altro non trascuri opzioni a più ampio respiro, che prevedano congiuntamente, per
chi to ritenga, I'acquisizione di titoli parziali o finali di livello Accademico, spendibili tanto aII'interno
dell'istituzione scolastica, quanto all'esterno, nell'ambito dell'intero sistema scolastico o della Pubblica
Amministrazione.
In tal modo si intende privilegiare la scelta di una formazione legata a corsi di laurea, i cui titoli finali,
una volta acquisiti, possano rappresentare:
un'opportunità per implementare ii proprio curriculum (portfolio), che a breve confluirà in una "banca
dati" al servizio del sistema nazionale d'istruzione;
una possibilità di conseguire ulteriori abilitazioni, nella logica della preferenzialità nella chiamata
del dirigente scolastico, così, come per la stabilizzazione del posto, in caso di decremento
d'organico;
la possibilità di aprirsi a nuove carriere (Dirigenza Scolastica e Dirigenza Amministrativa).
Si stabilisce così che I'Istituto possa concludere intese direttamente con Università o, da privilegiare, con
Enti di Formazione che abbiano intese con l'Università e che meglio sappiano rispondere sia alle
esigenze di chi scelga di legare la propria formazione ai percorsi Accademici, sia di soddisfare i
colleghi che si limitino a ottemperare all'obbligo formativo.
Si intende inoltre che a tali iniziative possa partecipare anche il personate ATA che effettivamente
collabora nella qualificazione dell'offerta formativa ed il cui impegno potrà essere considerato
nell'ambito delle attività remunerate dal fondo d'Istituto, come definito dal contratto d'Istituto.
Ferma restando quanto espresso e quindi con l‟invito al Dirigente Scolastico ad individuare in via
prioritaria un Ente con le caratteristiche di cui sopra, ovvero un'Università - in seconda opzione - che
possa presentare idonea risposta alla delibera in questione), nel caso di impossibilità a provvedervi, si
identificano i seguenti ambiti di intervento, elencati in forma prioritaria, per realizzare la formazione in
servizio del personate:
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
101 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
1. alternanza scuola-lavoro e imprenditorialità;
2. inclusione, disabilità, integrazione, competenze di cittadinanza
globale aII'interno ed aIl'esterno dell'Istituzione scolastica;
3. la valutazione.
Si stabilisce infine che, nella prima opzione di cui sopra, prevale il
curriculum universitario, come previsto dal piano degli studi del corso di
laurea che viene individuato.
6.30.3. PROGETTO N°4: POTENZIAMENTO DELLA LINGUA INGLESE: HIGH SCHOOL CAMPUS E CITY
CAMP
Referente: Cinzia AZZARETTO
Collegamento con le linee d‟indirizzo del P.T.O.F.:
orientamento in entrata, formazione degli alunni e cura delle eccellenze
Destinatari:
alunni dai 7 ai 18 anni, interni ed esterni per un totale di 8/15 corsisti per classe.
I corsi saranno a numero chiuso, in base alla fascia di età e alla competenza linguistica attestata.
Situazione di partenza da cui scaturisce la necessità del progetto:
offrire agli alunni l‟opportunità di una immersione totale nella cultura anglofona, senza l'onere del
viaggio, che attraverso l'esperienza diretta promuova il potenziamento della competenza
comunicativa in lingua inglese migliorando la propria prestazione nella seconda lingua.
Obiettivi generali/ socio-culturali/ educativi, ecc…:
acquisizione e potenziamento delle competenze linguistiche orali e scritte di ricezione ed
interazione in lingua inglese.
Obiettivi specifici/ didattici:
creazione, realizzazione ed interpretazione dello spettacolo finale previsto al termine delle
attività.
Descrizione delle attività /contenuti / modi/ metodi/ mezzi:
l'approccio didattico mira a stimolare le competenze comunicative soprattutto orali e a motivare lo
studente ad esprimersi costantemente e spontaneamente in lingua inglese.
La didattica è basata sull'approccio umanistico affettivo e su quello empatico, che coinvolge e
stimola la globalità affettiva e sensoriale dello studente, consentendogli di acquisire la lingua in
modo naturale.
Le competenze orali („'aural comprehension„‟ e „‟oral production‟') vengono stimolate attraverso
attività pratico-ludiche come giochi di apprendimento, utilizzo di manuali graduati, pratica
coreutica, competizioni di gruppo, creazione e realizzazione di materiali originali, Arts and Crafts
sports, attività CLIL e drammatizzazione.
Durata:
1/2 settimane al termine delle attività didattiche - le attività si svolgeranno quotidianamente dalle
9 alle 16.30 sotto la supervisione di tutors madrelingua, helpers, un assistante o un direttore di
camp.
Risorse umane coinvolte:
1/2 docenti interni di lingua inglese, 2/4 madrelingua esperti esterni, 1 helper per camp ed 1
ATA per la pulizia delle aule.
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
102 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
Materiali previsti:
Libro di testo graduato (a carico dei corsisti);
Radioregistratore/lettore CD;
Materiale audio e video;
Materiali di cancelleria (a carico dei corsisti);
Circa 500 fotocopie a corso;
mensa del convitto (a carico dei corsisti).
Tempi: nel mese di giugno.
Durata complessiva: una oppure due settimane seconda delle richieste dei corsisti coinvolti.
Fasi previste:
progettazione e coordinamento;
accettazione delle adesioni e creazione classi;
pianificazione ed organizzazione corsi;
supervisione corsi (1/2 settimane a seconda delle richieste dei corsisti coinvolti) e spettacolo
finale;
gestione delle comunicazioni con le famiglie e consegna degli attestati.
Strutture da utilizzare:
1 aula per corso – mensa del convitto - Aula Magna.
Discipline coinvolte:
lingua inglese.
Modalità di valutazione dell‟efficacia del progetto:
numero partecipanti/ esecuzione spettacolo finale e gradimento delle famiglie degli alunni coinvolti/
feedback dei docenti e del referente di progetto.
Fonti di finanziamento:
Tassa di iscrizione a carico di ogni candidato da pagare direttamente on-line sul sito ACLE;
Quota corso a carico di ogni candidato. Il pagamento potrà essere effettuato secondo le seguenti
modalità: direttamente on-line sul sito ACLE, oppure tramite bonifico bancario intestato alla
medesima associazione culturale;
Retribuzione docenti interni coinvolti per un costo forfettario di 200 euro a settimana per le ore di
non insegnamento (dedicate alle fasi di progettazione e coordinamento, accettazione delle
adesioni e creazione classi, pianificazione ed organizzazione corsi, supervisione corsi e spettacolo
finale, comunicazione dei risultati e consegna degli attestati, gestione delle comunicazioni con le
famiglie e consegna degli attestati;
L‟intero ammontare sarà a carico dei corsisti.
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
103 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
6.30.4. PROGETTO N °5 : PREPARAZIONE AGLI ESAMI DI CERTIFICAZIONE ESTERNA K.E.T., P.E.T. e
F.C.E
Referente: Cinzia AZZARETTO
Collegamento con le linee d‟indirizzo del P.T.O.F.:
formazione degli alunni e cura delle eccellenze.
Destinatari:
Alunni del biennio e del triennio di livello A1, A2 e B1 per un totale di 8/15 corsisti per classe. I
corsi saranno quindi a numero chiuso, in base all‟esito della prova preselettiva, che si svolgerà
ad inizio a.s. 2014-2015.
Situazione di partenza da cui scaturisce la necessità del progetto:
Offrire agli alunni l‟opportunità un‟esperienza culturale tangibile vicina alla propria esperienza
scolastica, che attraverso il confronto promuova il potenziamento della competenza linguistica
accrescendo la motivazione allo studio.
Obiettivi generali/ socio-culturali/ educativi, ecc…
Acquisizione delle competenze linguistiche orali e scritte di ricezione ed interazione per il livello
A2, B1 e B2 del Framework Europeo delle Lingue.
Obiettivi specifici/ didattici
Superamento delle prove d‟esame per il conseguimento delle certificazioni esterne della
Cambridge University: K.E.T. (Key English Test) P.E.T. (Preliminary English Test) e F.C.E. (First
Certificate in English).
Descrizione delle attività /contenuti / modi/ metodi/ mezzi
Durata: 60/70 ore per ogni certificazione - le attività si svolgeranno due volte a settimana per
la durata di 1,5 ore ciascuna, in aggiunta all‟orario settimanale dei docenti coinvolti.
Risorse umane coinvolte: 2/4 docenti interni di lingua inglese, 2/4 madrelingua esperti esterni, 1
addetto del personale di segreteria ed 1 ATA per la pulizia delle aule.
Materiali previsti:
Libro di testo relativo alla certificazione esterna in questione con costo a carico dei corsisti;
Radioregistratore/lettore CD; Materiale audio e video;
CD-ROM didattici interattivi;
Circa 500 fotocopie a corso.
Tempi: ottobre-maggio
Durata complessiva:
intero anno scolastico /biennale a seconda del livello di partenza degli alunni
Fasi previste:
progettazione e coordinamento;
preselezione alunni;
organizzazione corsi;
esecuzione corsi (60/70 ore per la fase di esecuzione di ciascun corso a seconda del livello
di partenza degli alunni);
Esame e comunicazione dei risultati e consegna degli attestati.
Strutture da utilizzare: 1 aula per corso - laboratorio di informatica - Aula Magna.
104 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
Discipline coinvolte: lingua inglese.
Modalità di valutazione dell‟efficacia del progetto:
numero partecipanti/ risultati prove d‟esame / relazione finale dei docenti e del referente di
progetto
Fonti di finanziamento:
Tassa di iscrizione per le certificazioni esterne a carico di ogni candidato da pagare tramite
bonifico bancario al British Council, Ente Certificatore, a seguito del versamento sul c/c della
scuola che farà da tramite
Retribuzione docenti per un costo che si ipotizza di circa:
€ 35,00 lorde l‟ora per le ore di insegnamento
€ 17,50 per le ore di non insegnamento (dedicate alle fasi di progettazione e
coordinamento, preselezione degli alunni, organizzazione dei corsi, esecuzione d„esame,
comunicazione dei risultati e consegna degli attestati)
un costo di € 14,50 l‟ora per l‟addetto di segreteria
l‟intero ammontare sarà a carico dei corsisti.
N.B.: Le date d‟esame saranno comunicate non appena rese note dall‟organismo certificatore. Tale
progetto sarà realizzato solo se la partecipazione allo stesso sarà di un minimo di 8 corsisti per
gruppo ed un massimo di 15; l‟adesione sarà verificata attraverso un test d‟ingresso, che si terrà ad
inizio anno scolastico.
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
105 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
6.30.5. PROGETTO N° 6 : PROGETTO DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
TITOLO: “ SPORT E SCUOLA: CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO
DESCRIZIONE
La nostra istituzione scolastica ha deliberato nell‟anno scolastico 2013/2014 per la prima volta la
costituzione del Centro Sportivo Scolastico “G. Garibaldi” come indicato nelle linee guida del MIUR
con nota del 04/08/09 e successive indicazioni del 16/10/09 prot. 5163.
Il Collegio Docenti ha deliberato anche per l‟ anno scolastico 2015/16 la conferma del Centro
Sportivo Scolastico. Il C.S.S. è un' associazione realizzata all'interno della scuola di cui fanno parte il
Dirigente Scolastico e tutti i docenti di educazione fisica in servizio nell' istituzione scolastica allo scopo
di organizzare tutta l‟attività sportiva .
Tale attività rientra a pieno titolo all‟interno del Piano dell‟offerta Formativa triennale (PTOF).
La prof.ssa Sanzo Giorgia referente del CSS, in collaborazione con i docenti Cedrone Luigi, Leoni
Piero, Mampieri Luca e Tirone Pasquale, realizzeranno il progetto didattico-sportivo inerente le
attività da proporre agli alunni per il corrente anno scolastico.
L‟idea centrale del progetto è quella di fornire a tutti gli allievi dell‟ Istituto la possibilità di praticare
attività motorio/sportiva in modo continuativo nel corso dell‟anno scolastico e si fonda
sull‟arricchimento dell‟azione educativa disciplinare, attraverso l‟articolazione di attività pratiche e
teoriche legate al movimento e congiunge l‟aspetto curriculare della disciplina all‟aspetto
extracurriculare del cosiddetto gruppo sportivo.
FINALITA‟
Il CSS offre un'utile opportunità di aggregazione ed utilizzo del tempo libero per gli alunni senza
dispendio di risorse economiche per le famiglie nonché un valido strumento di prevenzione da
eventuali devianze.
Come tale oltre che un servizio per l‟istituzione scolastica è un servizio per l‟intera comunità del
territorio che nella scuola trova un sicuro punto di riferimento.
Il CSS pur mirando a raggiungere un risultato tecnico ha nell'educazione allo sport il suo obiettivo
prevalente. La disponibilità di attrezzature e di impianti sportivi della scuola, anche se necessitano di
alcuni interventi, possono soddisfare quasi completamente le esigenze che il programma richiede.
Permette, infine, di strutturare le attività a misura di ogni studente, sia con la promozione di attività
motorie rivolte a tutti, con particolare attenzione anche ai disabili, sia per la valorizzazione delle
eccellenze sportive.
ADESIONI
Gli alunni che intendono partecipare alle attività manifesteranno la propria adesione compilando
un'apposita scheda sottoscritta dai genitori i quali, si impegneranno a far frequentare il laboratorio
motorio nei giorni e per la durata che saranno concordati con i docenti e li autorizzeranno alle uscite
sportive che si svolgeranno durante l‟anno scolastico.
Gli alunni che decidono di iscriversi al gruppo sportivo e partecipare ad una delle attività
pomeridiane previste dovranno versare una quota di euro 20 ( la quota comprende: il tesseramento
all‟associazione sportiva, la frequenza al corso pomeridiano e la maglietta dell‟Istituto).
Gli alunni che, invece, vogliono iscriversi solo al gruppo sportivo per partecipare alle manifestazioni
sportive dovranno versare la quota di euro 10 ( la quota comprende: il tesseramento all‟associazione
sportiva e la maglietta).
106 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
I soggetti componenti il C.S.S.(docenti e alunni) sono tenuti ad osservare i doveri contemplati nel
regolamento scolastico d' istituto ed agli stessi vengono riconosciuti i diritti descritti nello stesso
regolamento.
Le discipline sportive proposte rappresenteranno una base di partenza per gli alunni del biennio ed il
naturale processo di consolidamento e potenziamento per gli alunni del triennio che completeranno la
loro esperienza sportiva.
OBIETTIVI
Gli obiettivi da raggiungere attraverso l'educazione allo sport sono:
1. acquisire i concetti generali della disciplina sportiva praticata e far capire che i risultati sono in
funzione del lavoro attuato e della quantità del carico;
2. comprendere e usare i linguaggi specifici della disciplina sportiva e dei regolamenti;
3. favorire la scoperta e l'orientamento delle attitudini personali nei confronti di attività sportive
specifiche e di attività motorie che possano tradursi in capacità trasferibili al campo lavorativo e
del tempo libero;
4. favorire il consolidamento di una equilibrata coscienza sociale, basata sulla consapevolezza di
sé e sulla capacità di integrarsi e differenziarsi nel e dal gruppo, tramite l'esperienza concreta
di contatti socio-relazionali soddisfacenti.
ATTIVITA‟ PROGRAMMATE
In riferimento alle esperienze degli anni scorsi, si propongono le seguenti attività:
1. Partecipazione ai Campionati Sportivi Studenteschi Provinciali ed eventualmente Regionali e
Nazionali delle seguenti discipline: Corsa campestre, Atletica Leggera, Pallavolo, Beach
Volley,Calcio a 5, Tiro con l‟arco, Tennis Tavolo e Basket (da novembre a maggio);
2. Gruppo sportivo pomeridiano di pallavolo, tiro con l‟arco e calcio a 5( 1/2 volte alla settimana
con giorni e orari da concordare);
3. Partecipazione a Trofei sportivi: “ La 12x1h “, Junior Club (calcio), Acea Volley, Trofei
universitari ( Roma 3), “Il Mille di Miguel”;
4. “La corsa dei Mille”: corsa campestre all‟interno dell‟Istituto riservata alle scuole di 1°( come
orientamento) e 2° del territorio;
5. Tornei interni di calcio, pallavolo e tennis tavolo (da ottobre a giugno);
6. Tornei esterni di calcio e pallavolo e partecipazione a manifestazioni sportive presso le scuole
del territorio;
7. Uscita con le classi del biennio per la selezione di atletica presso gli impianti sportivi di Roma 3
o Caracalla;
8. Corso BLSD per gli studenti del 4 e 5 anno;
9. Donazione del sangue per gli studenti maggiorenni ( primo e secondo quadrimestre)
10.Flash Mob per il Progetto HIV in collaborazione con l‟Istituto Superiore della
Sanita‟(settembre/ottobre);
11.Sport integrato e uscita didattico-sportiva rivolta agli alunni del gruppo sportivo;
12.Rafting, neve e vela ( progetti da concordare ).
107 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
DESTINATARI
I destinatari nella sua globalità sono gli allievi di tutte le classi dell‟Istituto.
METODOLOGIA DI LAVORO
Il CSS considera la pratica sportiva un elemento costitutivo del processo educativo e non un momento
accessorio.
Il lavoro da svolgere sarà pianificato all‟inizio dell‟anno. Le ore di insegnamento curricolari di
educazione fisica, motoria e sportiva avranno un duplice compito: fornire a tutti una preparazione di
base e far emergere propensioni ed attitudini dei singoli. Il naturale completamento della specifica
disciplina è affidato alle ore aggiuntive di avviamento alla pratica sportiva, il cui finanziamento avverrà
nei limiti delle risorse destinabili a livello nazionale.
Si realizzerà un programma didattico-sportivo relativo a tutte le attività e iniziative da proporre agli
studenti durante l‟anno scolastico.
ARTICOLAZIONE
Il progetto prevede due fasi:
FASE 1 ( settembre/ dicembre)
Progettazione e programmazione delle attività previste ( preparazione e partecipazione ai CS di corsa
campestre e fase iniziale dei tornei interni).
FASE 2 ( gennaio/ giugno)
Partecipazione e preparazione ai CS di pallavolo, tiro con l‟arco, atletica, calcio a 5, tennis tavolo,
basket e beach volley); organizzazione di attività di sport integrato; uscite a carattere sportivo ;
organizzazione dell‟uscita didattica di fine anno rivolata agli studenti del gruppo sportivo e agli alunni
diversamente abili.
MODALITA‟ DI DOCUMENTAZIONE
Documentazione specifica, differenziata seconda le diverse attività proposte;
Circolari e avvisi distribuiti nelle classi;
Esposizione in bacheca di materiale informativo o attraverso il sito della scuola nella casella CSS;
Pubblicazione dei risultati nella bacheca o nel sito.
MODALITA‟ DI MONITORAGGIO E DI VALUTAZIONE
Gli alunni e la scuola avranno un riscontro del progetto attraverso:
la rilevazione del numero degli studenti partecipanti al gruppo sportivo e alle varie iniziate previste
nel corso dell‟anno;
la segnalazione dei risultati conseguiti;
intervento diretto dell‟insegnante sulle classi;
analisi dei risultati in sede di dipartimento disciplinare, in occasione di riunioni collegiali e in chiusura
di anno scolastico.
108 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
6.31. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA TRA SCUOLA - FAMIGLIA - STUDENTE
LA SCUOLA SI IMPEGNA A:
difendere la sicurezza dello studente attraverso un'adeguata sorveglianza in tutte le fasi della
giornata scolastica. per prevenire allontanamenti dail„istituto non autorizzati dalle famiglie, la
scuola effettua un attento controllo scale richieste di giustificazione o di ingresso/uscita;
controllare la frequenza alle lezioni per prevenire disagi o problemi, portando all‟attenzione
della famiglia eventuali comportamenti a rischio per gli allievi stessi e per gli altri;
contattare la famiglia in caso di problemi relativi a frequenza, puntualità, profitto,
comportamento, in modo da pater intervenire insieme al primo insorgere di difficoltà;
prevenire e controllare fenomeni di bullismo, vandalismo, tentativi di diffusione di sostanze
stupefacenti, in collaborazione con le famiglie e le istituzioni territoriali;
garantire e mantenere le strutture scolastiche integre e efficienti;
tenere informata con regolarità la famiglia sulla situazione scolastica dello studente, alto scopo di
favorire la collaborazione e per affrontare e risolvere insieme eventuali problemi;
creare un clima collaborativo e accogliente nel quale to studente possa lavorare con serenità;
sostenere to studente in difficolta attraverso azioni di recupero e/o sostegno;
sostenere to studente durante tutto ii suo percorso scolastico con attività specifiche di orientamento,
in particolare net momento di decidere se proseguire gli studi o affacciarsi sul mondo del lavoro;
favorire l'arricchimento del curricolo personate dello studente, attraverso attività che consentano
l'acquisizione di competenze certificate (certificazioni linguistiche ecc.);
raccogliere e dare risposta ai pareri e ai suggerimenti delle famiglie e degli studenti;
coordinare i carichi di lavoro e le verifiche, affinché lo studente sia sempre in grado di affrontare
con serenità, ma in modo proficuo, il Iavoro a casa.
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
109 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A:
• collaborare con la scuola net far rispettare alto studente i suoi impegni, responsabilizzandolo in
modo adeguato all'età;
• sostenere to studente net suo lavoro a scuola e a casa;
• assicurare la frequenza regolare e la puntualità dello studente alle lezioni;
• informare la scuola in caso di problemi che possano incidere sulla situazione scolastica dello
studente;
• dare puntuale informazione alla scuola di atteggiamenti aggressivi, di rilevanti mutamenti
comportamentali che possano prefigurare situazioni di rischio per gli allievi e per tutti gli altri;
• comunicare alla segreteria didattica eventuali variazioni dei dati anagrafici, recapiti ecc.;
• comunicare tempestivamente al coordinatore di classe le informazioni suite condizioni di disagio
e/o di difficolta degli allievi che abbiano una motivazione o giustificazione medico-legate;
• cercare di partecipare ai momenti di incontro e confronto con la scuola (consigli di classe, riunioni
ecc.);
• giustificare sempre le assenze e i ritardi dello studente utilizzando l'apposito libretto;
• firmare puntualmente per presa visione le comunicazioni scritte consegnate alto studente o
pubblicate sul sito web dell'istituto o sul registro elettronico;
• segnalare situazioni critiche, fenomeni di bullismo o vandalismo che si verificassero nelle classi o
nella scuola;
• condividere, rispettare e impegnarsi a far rispettare le norme che regolano la vita delta comunità
scolastica riportate nello "statuto degli studenti", nel regolamento di istituto, net piano dell'offerta
formativa e nella carta dei servizi;
• risarcire in denaro i danni arrecati dai propri figli alla scuola, ai sussidi didattici, alle persone;
• far rispettare le disposizioni organizzative delta scuola e vigilare affinché i figli vengano a scuola
forniti dell'occorrente materiale didattico e rispettino, anche nel linguaggio e nell'abbigliamento, il
decoro dovuto a un ambiente di studio.
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
110 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi
6.32. TAVOLA DEI PROGETTI
Si presenta di seguito una tabella riassuntiva della completa opera progettuale dell‟Istituto e del
Convitto, approvata dal Collegio dei docenti in data 19.06.12.
I vari progetti sono raggruppati per aree di pertinenza e identificati tramite indicazioni sintetiche. Si
indica se sono a costo zero, se sono a carico del Fondo d‟Istituto o se sono finanziati da cespiti diversi
(Enti esterni, autofinanziamento, altro).
Qualora, nel corso dell‟anno scolastico, venissero proposte alla Scuola eventuali iniziative culturali,
sociali o comunque tali da rispondere agli obiettivi formativi, gli Organi Collegiali possono deliberare
la partecipazione alle stesse, ampliando ulteriormente l‟offerta formativa.
SINTESI DEI PROGETTI PER L‟AMPLIAMENTO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
Denominazione Destinatari
Trattorista conduttore di macchine agricole Corsisti interni ed esterni
Manutentore e operatore frantoiano Corsisti interni ed esterni
Potatore dell’olivo e della vite Corsisti interni ed esterni
Corso di giardinaggio Corsisti interni ed esterni
Corso di coltivazione delle orchidee Corsisti interni ed esterni
A “Scuola di ….. Gusto!!!!!” Corsisti interni ed esterni
Corso degustazione vini Corsisti interni ed esterni
Roma Caput Vini Corsisti interni ed esterni
Corso di benessere animale Corsisti interni ed esterni
Caseificio didattico Corsisti interni ed esterni
Corsi di lingua inglese: Certificazioni PET, FCE e KET Corsisti interni ed esterni
Orientamento Corsisti interni ed esterni
Centro sportivo scolastico Corsisti interni ed esterni
Corso lavorazioni e confezionamento carni Corsisti interni ed esterni
6. AMPLIAMENTO E DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
111 Piano Triennale dell’Offerta Formativa ITA G. Garibaldi