sociologia stratificazione e differenziazione cap. 12

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SOCIOLOGIA STRATIFICAZIONE E DIFFERENZIAZIONE CAP. 12

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Page 1: SOCIOLOGIA STRATIFICAZIONE E DIFFERENZIAZIONE CAP. 12

SOCIOLOGIA

STRATIFICAZIONE

E DIFFERENZIAZIONE

CAP. 12

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CAP. 12 - STRATIFICAZIONE E DIFFERENZIAZIONE 2

STRATIFICAZIONEDIFFERENZIAZIONE

CLASSI SOCIALIaperte/chiuse

TEORICIE TEORIE

MOBILITA’SOCIALE

FATTORIDIFFERENZIAZIONE

GENERE

APP. ETNICA

ETA’

TIPOLOGIE NAZIONALI

OCCUPAZIONE

RICCHEZZA

PRESTIGIO

ISTRUZIONE

REDDITO

POVERTA’

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CAP. 12 - STRATIFICAZIONE E DIFFERENZIAZIONE 3

REDDIT

O

ABITAZIO

NE

ISTR

UZIONE

POTERE

MALA

TTIE

MORTA

LITA

OCCUPAZIONE

MORTA

LITA

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CAP. 12 - STRATIFICAZIONE E DIFFERENZIAZIONE - L’organizzazione della disuguaglianza 4

OGNI SOCIETA HA FORME DI INEGUAGLIANZA

sistema per cui la societàelenca delle categorie dipersone in una gerarchia

1) è una caratteristica della società, e non solo un riflesso delledifferenze individuali

2) persiste per generazioni; per la maggior parte della gente laposizione sociale rimane la stessa per tutta la vita

3) è universale ma variabile (che cosa è ineguale e come lo èvaria da una società all’altra

4) non riguarda solo la disuguaglianza ma anche i valori (noncambia solo che cosa è diverso o disuguale, ma anche perchéle persone sono in una situazione di disuguaglianza)

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CAP. 12 - STRATIFICAZIONE E DIFFERENZIAZIONE - L’organizzazione della disuguaglianza 5

SISTEMA APERTO SISTEMA CHIUSO

pochi scambidi posizione

maggiori scambidi posizione

SISTEMI DI CLASSE SISTEMI DI CASTA

gerarchia di fatto(uguale status giuridico x tutti)

gerarchia di diritto(gerarchia di status giuridici)

all’interno di ciascun strato gli individui condividono le stesse OPPORTUNITA’ di vita, cioè le probabilità diavvalersi delle opportunità che la società offre

CLASSE CASTA

lo STATUS è ascrittolo STATUS ( in parte) acquisito

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CAP. 12 - STRATIFICAZIONE E DIFFERENZIAZIONE - L’organizzazione della disuguaglianza 6

stratificazione sociale basata sull’ascrizionela nascita determina il destino degli individui

con pochissima o nessuna possibilità dicambiarlo mediante lo sforzo individualeLA GERARCHIA E’ BASATA SU VALORI RELIGIOSI

Tipica in economie

agricole

INDIA I - quattro principali caste:1) sacerdoti e teologi2) guerrieri3) agricoltori e commercianti4) artigiani, operai e domesticii paria, o impuri, o intoccabili

INIZIAZIONEINDUISTA

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CAP. 12 - STRATIFICAZIONE E DIFFERENZIAZIONE - L’organizzazione della disuguaglianza 7

INDIAII - matrimoniole persone si sposano con altre dellon stesso livelloper poterlo tramandare (ENDOGAMIA)

III - culturail sistema delle caste conforma anche le credenze(tradizione Hindu: ci si basa su una doveri morali)

IV - relazioni socialile caste influenzano i rapporti quotidiani, poichéimpongono alle persone di stare coi propri simili

LEGALMENTEABOLITENEL 1947

(lo spirito dicasta non èsparito del

tutto)

fra i sistemi chiusi vi sono anche le società fondate sugli ordinisocietà fondate sugli ordinibasati su stima, onore, dignità legate alle diverse funzioni sociali

con una certa forma di mobilità sociale(tipico esempio fu quello dell’Ancien Régime francese)

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CAP. 12 - STRATIFICAZIONE E DIFFERENZIAZIONE - L’organizzazione della disuguaglianza 8

il sistema di stratificazioni in classi apparvedopo la rivoluzione industriale

con identico status giuridico con stessi diritti e obblighi MA CON DIVERSA DISPONIBILITA’ DI DIVERSA DISPONIBILITA’ DI MEZZIMEZZI

economici e culturali con gerarchia fondata di fatto su attività economica

(posto occupato nel sistema economico, ereddito e ricchezza che ne derivano)

che si traduce in differenze nell’accesso ai beni,nello stile di vita, nei comportamenti culturali

SISTEMATIPICODELLE

SOCIETA’FONDATE

SU LIBERTAE UGUAGL.DI FRONTE

ALLALEGGE

gruppi sociali aperti, con confini genericamente definitie facilmente superabili, con mobilità sociale, senza

alcun status ascritto, e posizioni modificabili

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CAP. 12 - STRATIFICAZIONE E DIFFERENZIAZIONE - L’organizzazione della disuguaglianza 9

cioè il sentimento di sentirsi

INCLUSIESCLUSI

SUPERIORIINFERIORI

FUORI POSTO

POTENTIDEBOLI

RISPETTATINON RISPETTATI

dagli altri

SE UNA SOCIETASENZA CLASSI

E’ STATARAGGIUNTA

PERCHE’NE DOBBIAMO

PARLARE?

(dati statistici sugli individui considerano anche sesso e età)(un tempo si pensava che le donne prendevano lo status

sociale del marito se sposate o del padre se nubili)

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CAP. 12 - STRATIFICAZIONE E DIFFERENZIAZIONE - L’organizzazione della disuguaglianza 10

alcune azioni esprimono un'identità di classe, altre novi sono azioni influenzate al genere, dall’età, dall’etnico

quali sono gli effetti del trovarsi in una certaclassificazione economica o sociale?

quali sono le esperienze delle persone e le identitàche derivano da quella classificazione?

TIPI DI CLASSIFICAZIONE e relative STRATIFICAZIONIsono interessanti:

1) classe, occupazione, identità2) genere, identità e differenziazione3) posizione etnica, identità e

differenziazione4) differenziazione di età

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CAP. 12 - STRATIFICAZIONE E DIFFERENZIAZIONE - L’organizzazione della disuguaglianza 11

LE TEORIESULLA CLASSE

sono connesse alla posizione che le personeoccupano nella struttura economica eal modoin cui questa struttura è stratificata

il + importante K. MARX

“Nella produzione sociale che gli uomini conducono,entrano in determinati rapporti indispensabili e non

dipendenti dalla loro volontà (…) il modo di produzionedella vita materiale determina il carattere generale dei

processi sociali, politici e spirituali della vita:non è la coscienza degli uomini che determina il loro

essere, ma, al contrario, è il loro essere sociale chedetermina la loro coscienza”

LA BORGHESIAproprietari

dei mezzi diproduzione

PROLETARIproprietaridella sola

forza-lavoro

ANTAGONISTI

MARXriconobbe che non vierano solo due classi

c’erano anche leclassi medie

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CAP. 12 - STRATIFICAZIONE E DIFFERENZIAZIONE - L’organizzazione della disuguaglianza 12

LE TEORIESULLA CLASSE

il + importante K. MARXIL MODELLO

SOVRASTRUTTURA

RAPPORTI DI PRODUZIONE

istituzionaliideologiche

ripartizione della proprietà dei mezzi di produzione

classi antagoniste

FORZE PRODUTTIVE

condizioni naturali, sviluppo tecnico, divisione del lavoro

CLASSE IN SE’ non ha coscienza della propria appartenenzaCLASSE PER SE’ ha coscienza della propria appartenenza

“Si dovrebbe sempre distinguere tra la trasformazione materiale delle condizionieconomiche di produzione e la trasformazione legale, politica religiosa, estetica,

o filosofica; in pratica le forme ideologiche della consapevolezza del conflitto”

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CAP. 12 - STRATIFICAZIONE E DIFFERENZIAZIONE - L’organizzazione della disuguaglianza 13

LE TEORIESULLO STATUS

il + affascinante MAX WEBER

“Marx ha ragione, ma l’abbattimento del sistema di classeè semplicistico pensare che sia inevitabile” (Max Weber)

l’analisi delle classi è più complessaed è importante lo status o prestigio dell’individuo

CLASSE STATUS POTERE

ORDINE economico sociale politico

INDIVIDUO - accesso ai beni - origine competizione- situazione di mercato - istruzione per controllare

- prestigio lo Stato

GRUPPI - proprietà monopoli di diritto partiti politici- qualità del servizio o di fatto

FUNZIONAMENTO opposizioni e lotte inclusione interessiesclusione e principi

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CAP. 12 - STRATIFICAZIONE E DIFFERENZIAZIONE - L’organizzazione della disuguaglianza 14

LE TEORIESULLO STATUS

il + affascinante MAX WEBER

I rapporti che gli individui intrattengono l’uno con l’altro sono influenzati dal loro status

la classe è una comunità? NOma è una base per l’azione comuneparliamo di classe:1) un certo numero di persone hanno in

comune uno specifico componentecausale delle loro possibilità di vita

2) questo componente è rappresentatoesclusivamente da interessi economicinel possesso di merci e opportunità direddito

3) questo componente è rappresentato dauna necessità o dal mercato del lavoro

PROPRIETAe mancanzadi proprietà

sono lecategoriebase ditutte le

situazioni

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CAP. 12 - STRATIFICAZIONE E DIFFERENZIAZIONE - L’organizzazione della disuguaglianza 15

LE TEORIESULLO STATUS

il + affascinante MAX WEBER

i gruppi dello status sociale sono delleCOMUNITA’

quando le persone parlano ediscutono liberamente tra loro, e si mescolano da uguali in tutte lesituazioni sociali, allora sono unavera COMUNITA’

CRUCIALIsono le

PERCEZIONIDI SE’

che le personehanno

il PRESTIGIO di STATUS è uno specifico stile di vitaatteso da tutti coloro che desiderano appartenerea un certo gruppo

“le CLASSI sono stratificate secondo irapporti con la produzione di merci,i GRUPPI DI STATUS sono stratificatisecondo i principi del consumo di merci,secondo gli stili di vita” (M.Weber)

Per Weberil concetto di attoresociale è vicino al

concetto di IDENTITA’,che ha significatoperché è base per

l’azione sociale

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CAP. 12 - STRATIFICAZIONE E DIFFERENZIAZIONE - L’organizzazione della disuguaglianza 16

LE TEORIEFUNZIONALI

K. MARX e M. WEBER(conflitto > < stabilità)

teorizzarono in epoche di forti cambiamentie di società alle prese con conflitti sociali

NEGLI STATI UNITI D’AMERICA c’erano state lotte di classe (1900-1930) si temeva proseguissero la società era prospera e stabile con ottimismo ed espansione economica i dibatti marxisti su stratificazione inadatti il dibattito sociologico si centrò su:

GERMANIAEUROPA

U.S.A.

# tutte le società hanno una qualche forma di differenziazione# la stratificazione forse ha una funzione nel far sì che le società funzionino

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CAP. 12 - STRATIFICAZIONE E DIFFERENZIAZIONE - L’organizzazione della disuguaglianza 17

il + rilevante T.PARSONS

PARSONSdominerà la

sociologia americananegli anni ‘40 - ‘60

l’attore sociale è socializzato a dare valori diversi alle attività questa valutazione differenziale porta a risultati differenziali dunque un sistema di valori porta a una stratificazione sociale la STRUTTURA DI VALORI della società è la giustificazione del

risultato differenziale (della stratificazione) senza adeguati compensi le diverse posizioni sociali non

possono attirare soggetti in modo adeguato all’efficacientefunzionamento della società

LE TEORIEFUNZIONALI

TALCOTT PARSONS si rifa a Webere il suo lavoro è tutto centrato sul’individuo e la sua azione

> tutte le società si orienteranno verso un funzionamento efficiente per garantirsi la sopravvivenza> per garantire tale efficienza alcune posizioni devono essere ben ricompensate per addestrare e motivare le persone a gestire con efficienza e con coscienza

K.DAVIS

W.MOORE

specificano

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CAP. 12 - STRATIFICAZIONE E DIFFERENZIAZIONE - L’organizzazione della disuguaglianza 18

M.TUMIN

non si può misurare una posizione sociale dalla quantitàdi ricompense che le competono

il modello di Parsons dà per scontato che i talenti (cheservono a guidare con efficienza la società) siano pochie invece così non è (basti osservare la crescita di laureati)

l’addestramento (a gestire) è più piacevole di altre attività in generale le persone vengono escluse dall’addestramento più una società è stratificata in modo rigido, meno riconosce

il talento di persone i cui genitori sono in posizioni basse;l’intera struttura sociale diventa una PROFEZIA CHE SIAUTOADEMPIE

ANTIFUNZIONALISMO

M. TUMIN pubblica una FORTE CRITICAal funzionalismo, e ne rifiuta l’approccio

il problema della stratificazione sociale è stato uno dei temi piùanalizzati e discussi dai sociologi, e variegate sono le posizioni

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CAP. 12 - STRATIFICAZIONE E DIFFERENZIAZIONE - L’organizzazione della disuguaglianza 19

N.POULANTZAS

entro le classi medie vi sono due gruppi CLASSI MEDIE TRADIZIONALI

(professioni indipendenti = piccola borghesia) NUOVE CLASSI MEDIE

(lavoratori dipendenti in posizione intermedia traquadri superiori e operai, tipici del moderno capitalismo)

ALTRE POSIZIONISOCIOLOGICHE

C.W.MILLS analizza le classi medie: i “colletti bianchi”

e ne prevede la crescita nel postindustriale

P. BOURDIEU più che di classi medie parla di:

“piccola borghesia” in declino “piccola borghesia” esecutiva “nuova piccola borghesia”che si distingue per consumo culturalevicino a quello della cultura dominante

D. RIESMAN i valori classi medie americane determinatida giudizi e cultura delle altre classi

BOURDIEUscompone:

1-capitale economico2-capitale culturale

(la conoscenza)3-capitale sociale

(le relazioni)

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CAP. 12 - STRATIFICAZIONE E DIFFERENZIAZIONE - Differenziazione di genere e stratificazione sociale20

quella di genere è la prima differenziazione che scopriamo# differenze di genere erano percepite come naturali# differenze di genere non erano d’interesse sociologico# il fatto che a tutte le età le donne muoiono meno degli uomini sembra confermare che sia un fatto biologico# i sociobiologi (evoluzionisti) propongono l’idea di una predisposizione verso certi comportamenti, ma appare significativo che hanno poco attenzione sulle enormi variazioni tra le società umane rispetto al genere

STUDI SUL GENERE SONO STATI FATTI DAL FEMMINISMO1) movimento femminista nasce a metà sec. XIX per uguaglianza sociale e politica nei

diritti di matrimonio e divorzio e nei diritti ereditari e di proprietà2) nel novecento il movimento punta a pari diritti politico elettorali3) negli anni ‘60-’70 rilancio del movimento dopo successi della rivendicazione dei

diritti civili per i neri americani

TRE GRANDI TIPI DI FEMMINISMOliberale, marxista, radicale

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CAP. 12 - STRATIFICAZIONE E DIFFERENZIAZIONE - Differenziazione di genere e stratificazione sociale21

mettere in discussione immagine che gli uomini hanno delle donne scoprire la natura dei rapporti di potere tra uomini e donne rendere più eguali i risultati dei processi sociali tra uomini e donne

è basato su ideali dell’eguaglianza dei diritti e delle opportunità in tutti gli ambitiistituzionali e lageli; soprattutto basato sul principio della libera scelta (fu anche deriso)

intende evidenziare i problemi delle donne entro il sistema capitalistico dellaproduzione e della riproduzione sociale

il problema dei rapporti di potere tra uomini e donne è un sottoinsieme dei piùvasti rapporti di potere capitalistici (orientamento “monosistema)

o serve una NUOVA TEORIA sul maschilismo (orientamento “doppio sistema”) ?

ha come riferimento base il “patriarcato” (forma di dominanza maschile in qualsiasi rapporto)anche noto in Italia col nome di “maschilismo” ; gli uomini tendono a dominare con il controllo della

ideologia e la produzione di idee; le donne hanno in comune molte cose, una distinta cultura, sessualitàe soggettività; le sue idee provocò shock, utile per incrementare forti organizzazioni femministe

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CAP. 12 - STRATIFICAZIONE E DIFFERENZIAZIONE - Differenziazione di genere e stratificazione sociale22

anche il patriarcato / maschilismo è una gerarchia, a due strati

16 annivuol fareidraulico

16 annivuol fare

segretario

l’immagine di sé dei lavoratori e dei datori di lavoroè che uomini e donne occupano posizioni differenti

nella struttura occupazionale

quando le occupazioni femminili sono progettatecontro un sistema sviluppato principalmente per gli

uomini, la struttura di classe può risultare molto distorta

professionistiquadri intermedi

specializzati non manualispecializzati manuali

semi specializzatinon specializzati

MASCHI FEMMINE

uomini e donne si trovano in strutture di classe differenti - le donne hanno ancoralavori meno pagati rispetto agli uomini e sono concentrate in poche attività tradizionali

LEI LUI

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CAP. 12 - STRATIFICAZIONE E DIFFERENZIAZIONE - Appartenenza etnica e stratificazione sociale 23

tanto perchiarire

RAZZA da un punto di vista biologico esiste una sola razzama ci sono molti differenti tipi razziali legati ad aspetti fisici(psicologicamente, culturalmente, socialmente non vi sonodifferenze dovute al dato biologico)

APPARTENENZAETNICA si riferisce a comportamenti culturali appresi e alle identità

culturali acquisite

MINORANZAETNICA un gruppo i cui membri vedono se stessi come soggetti che

condividono determinate caratteristiche culturali (linguaggio,religione, valori familiari, ecc.) che li distinguono dalla granparte della popolazione (per es.: i romagnoli rispetto a italiani)

NAZIONALITA comprende idee di nazione e di nazionalismo; la cittadinanza èdiversa dalla nazionalità ed è concetto legale legato allo Stato

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CAP. 12 - STRATIFICAZIONE E DIFFERENZIAZIONE - Appartenenza etnica e stratificazione sociale 24

in Gran Bretagna c’è l’abitudine ad auto-identificare la propria “origine etnica”è corretto ? SI ! si tratta di dire la propria “parentela culturale”

MINORANZA ETNICAMAGGIORANZA ETNICA

sono raggruppamenti NON gerarchizzati / stratificati

RAZZISMOsi riferisce al MODO con cui vengono TRATTATI ivari gruppi etnici E si implica una STRATIFICAZIONE

i governi di alcuni paesi hanno a volte considerato le minoranzeetniche come un problema restringendo l’immigrazione

i sociologi sanno bene che è un grave errore storico-strategicoinfatti gli immigrati tendenzialmente sono tra i più vigorosi,

ambiziosi e vocati al successo

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CAP. 12 - STRATIFICAZIONE E DIFFERENZIAZIONE - Età e stratificazione sociale 25

l’età, come il genere, è una categoria socialeche ci appartiene e che consideriamo naturalema anche per l’età…

per esempio…più frequenti nel passato, permangono anche oggi

gli eventi sociali hanno più impatto dai 15-25 anniche in qualsiasi altra decadee della vita

le esperienze di vita possono durare facilmentesino a tre generazioni, e la memoria storica è unadimensione che si tramanda generazionalmente

sono tipici della vita diciascuno, e anche diversi

FAMIGLIA

bambinogiovanesposato

spos.+figlivedovo

LAVORO

bambinoscolaro

apprendistalavoratorepensionato

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CAP. 12 - STRATIFICAZIONE E DIFFERENZIAZIONE - Età e stratificazione sociale 26

due sono particolarmente importantiper i sociologi: >giovinezza

> vecchiaia

essere considerati membri di una società a pieno dirittocon uguali diritti e obblighi rispetto a tutti gli altriin grado di ricoprire un ruolo completo nella società(essere considerato cittadino implica obblighi da parte della società)

giovinezza come fascia di acquisizione di diritti non esiste età magica x acquisizione di tutti i diritti età di acquisizione dei diritti: tendenza a diminuire il periodo in cui si è “giovane”: + esteso e indefinito crescente incertezza su diritti/doveri dei giovani periodo benessere: nasce cultura giovanile (leisure)

con relativa segregazione rispetto ad adulti

periodo scolastico? una sorta di moratoria

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CAP. 12 - STRATIFICAZIONE E DIFFERENZIAZIONE - Età e stratificazione sociale 27

due sono particolarmente importantiper i sociologi: >giovinezza

> vecchiaia

invecchiamento? progressivo ritiro dalla vita sociale spesso ciò è + vero x uomini che x donne finisce il lavoro, altra attività altra identità ? per anziani sempre più difficile essere attivi lavoratori ritiro da vita attiva visto = perdita cittadinanza molti anziani rifiutano identità di “vecchi” sviluppo coscienza (anche politica) condizione anziana

più forte in USA che in Europa

infanzia, adolescenza, ecc. tipici società industriali modernesono categorie storiche socialmente costruiteIN OCCIDENTE a ciascuna età corrispondono status e ruoli socialiadolescenza? Dopo II.a guerra mondiale, origine USA

limiti istituzionali definiti dall’autorità, che inducono credenzache esistano realmente delle classi d’età

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CAP. 12 - STRATIFICAZIONE E DIFFERENZIAZIONE - Mobilità sociale e formazione della stratificazione28

MOBILITA’ SOCIALE

il cambiamento di posizione sociale di unasingola persona (individuale) di un gruppo(collettiva) entro una società gerarchizzata

MOBILITA’ in senso lato: cambiamenti o geografici

(non cambia posizione gerarchica)MOBILITA’ in senso stretto: cambiamento di status socialeMOBILITA’ VERTICALE: da alto in basso e viceversaMOBILITA’ ORIZZONTALE: entro stesso “strato”MOBILITA’ ASCENDENTE verso l’alto della gerarchiaMOBILITA’ DISCENDENTE verso il basso d. gerarchiaMOBILITA’ INTRAGENERAZIONALE entro stessa generazioneMOBILITA’ INTERGENERAZIONALE fra padri e figliMOBILITA’ STRUTTURALE o lorda deriva da sistema occupazionaleMOBILITA’ NON STRUTTURALE o netta deriva da volontà dei singoli, + rara

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CAP. 12 - STRATIFICAZIONE E DIFFERENZIAZIONE - Mobilità sociale e formazione della stratificazione29

la mobilità produce due EFFETTI simultanei STABILIZZATORE

gli individui sapendo della possibile ascesanon mettono in discussione l’ordine sociale

DI INDEBOLIMENTOdelle norme e dei valori poiché la mobilitàprovoca un certo numero di rotture negliatteggiamenti e comportamenti tradizionali

SOROKIN

MERTON un effetto negativo della mobilità è la FRUSTRAZIONE(divario fra possibilità ideali e possibilità reali)

ANDERSON nelle società industriali il livello di istruzione NONinfluenza le possibilità di mobilità

BOUDON partendo da Anderson rileva che l’aumento del livellodi istruzione, in caso di stagnazione occupazionale,può condurre a una mobilità discendente

analogamente la domanda diffusa di istruzione portaa una svalutazione dei titoli

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CAP. 12 - STRATIFICAZIONE E DIFFERENZIAZIONE - Alcune tipologie riguardo all’analisi delle classi e alla stratificazione30

Gran Bretagna# c’è una classificazione ufficiale statistica basata su SEI specializzazioni e qualifiche occupazionali

# D. GLASS tentò una sistemazione di classe e misura mobilità confermò che la mobilità era in gran parte di piccolo raggio in tutte le classi (ma gran parte dei dati erano su uomini)

# GOLDTHORPE e altri dopo vari tentativi concepirono un sistema a 36 CATEGORIE, poi trasformato in un sistema a 7 CLASSI

U.S.A.# L.WARNER e altri cercò di classificare secondo il prestigio oltre che su base economica; ne uscirono 6 CLASSI, uppers- -uppers, lower-uppers, upper-middles, average-middles, working class, lower class,

FRA NCIA# molto usati approcci empirici, statistici, basati su categorie socio-professionali (aspetti oggettivi e soggettivi): 9 gruppi; fu rimpiazzato da un sistema a 8 gruppi

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CAP. 12 - STRATIFICAZIONE E DIFFERENZIAZIONE - Alcune tipologie riguardo all’analisi delle classi e alla stratificazione31

ITA LIA# non esiste una classificazione unitaria delle categorie

# SYLOS LABINI cercò di misurare la produzione di reddito pur tenendo conto anche delle condizioni culturali:

1) BORGHESIA (grandi proprietari, imprenditori, alti dirigenti, alti profess.ti2) CLASSI MEDIE (piccola borghesia impiegatizia, p.b. autonoma, e altre

categorie particolari come i preti, i militari, ecc.3) CLASSE OPERAIA che riceve il salario, entro la quale sta anche il

sottoproletariato con attività precarie o illecite ne deriva un netto calo delle categorie agricole e crescita impiegatizia e operaia

# M. PACI propose modello diverso con 4 SETTORI descrittivo della strutturaA) area produttiva-garantita (alto grado inclusione nel sistema)(settore centrale della produzione capitalistica: borghesia ind.le e classe operaia)

B) area riproduttiva-garantita (alto grado inclusione nel sistema) (soggetti inseriti negli apparati statali e servizi pubblici funzionali a riprodurre forza lavoro)

C) area produttiva-non garantita (basso grado inclusione nel sistema) (settore dell’economia diffusa o informale, piccola impresa)

D) area riproduttiva-non garantita (basso grado inclusione nel sistema)(individui appartenenti a forme di economia marginale o di sussistenza)

Page 32: SOCIOLOGIA STRATIFICAZIONE E DIFFERENZIAZIONE CAP. 12

CAP. 12 - STRATIFICAZIONE E DIFFERENZIAZIONE - Reddito e ricchezza 32

il potere è una dimensione dei rapporti fra le personeLA DISPARITA NELLA DISTRIBUZIONE DEL REDDITO E’ UN RISULTATO

DELLA DISUGUALE DISTRIBUZIONE DEL POTERE

flusso di denaro, o di beni, e di servizi verso un individuo

riserva di beni, proprietà, denaro o altre attività chepossono essere convertite in denaro, beni o proprietà

nell’assegnare a un individuo, o a una famiglia, il reddito e la ricchezza, per convenzione> vengono ignorati altri flussi di opportunità goduti in comune con altri, ad esempio: la difesa, gli ospedali, i musei d’arte, le scuole e le universitàdiviene difficile a volte l’assegnazione personale perché, per esempio, su una casa uno

può avere un reddito teorico (se ci abita), un reddito equivalente (se l’affitta)ciò dimostra come sia difficile a volte la rilevazione

> esiste inoltre un capitale culturale che è una forma di ricchezza trasformabile in reddito> esistono infine dei fringe benefits che il datore di lavoro può riconoscere al lavoratore

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CAP. 12 - STRATIFICAZIONE E DIFFERENZIAZIONE - Reddito e ricchezza 33

C’E’ UNA CORRELAZIONE DIRETTA TRA CLASSE, OCCUPAZIONE, REDDITOin Italia le differenze economiche e sociali fra gruppi sono forti

A B C

Imprenditori e liberi professionisti 48,5 289 79,5Dirigenti 40,3 118 79,5Impiegati 27,5 69 65,0Artigiani e commercianti 28,5 165 30,0Coltivatori diretti 28,5 165 11,6Operai 20,8 41 19,6Salariati agricoli 20,8 41 3,3

A = reddito medio annuo familiare, in milioni di lire, secondo professione del capofamigliaB = ricchezza reale netta, in milioni di lire, secondo professione del capofamigliaC = percentuale di laureati e diplomati secondo la professione del padre

(1992)

NOTA: per conseguire e mantenere la posizione sociale i ceti medi impiegatizi fannoricorso sull’istruzione dei figli, artigiani e commercianti sul patrimonio familiare