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Cap. VI Proprietà ottiche dei materiali e sorgenti luminose 1. La dispersione 2. Assorbimento e emissione 3. Diffusione (scattering) 4. Sorgenti luminose 5. Radiometria e fotometria

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Page 1: Cap. VI Proprietà ottiche dei materiali e sorgenti luminose 1. La dispersione 2. Assorbimento e emissione 3. Diffusione (scattering) 4. Sorgenti luminose

Cap. VI Proprietà ottiche dei materiali e sorgenti luminose

Cap. VI Proprietà ottiche dei materiali e sorgenti luminose

1. La dispersione

2. Assorbimento e emissione

3. Diffusione (scattering)

4. Sorgenti luminose

5. Radiometria e fotometria

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1. La dispersione1. La dispersione

)( )(n )( κ inn

..... B

A 1 )ω(n22 λλ

11

MAX

nel visibile in genere è:

formula di Sellmeier

REFRACTIVE INDEX OF PLEXIGLASS

300 350 400 450 500 550 600 650 7001.48

1.49

1.50

1.51

1.52

1.53

1.54

A=0.6958

B=2.202 10-5

MAX=150 nm

Sellmeier Equation Fit

n = 1+A+B/[(1/2Max-1/2

)]1/2

Wavelenght (nm)

Ref

ract

ive

Ind

ex

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)( )(n )( κ inn

la dispersione in altri materiali otticila dispersione in altri materiali ottici

la dispersionela dispersione

lunghezza d’onda (m)

visibile

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Luce solare

Violetto

Rosso

Luce solare

Rosso

Violetto

la formazione dell’arcobalenola formazione dell’arcobalenoEffetti della dispersioneEffetti della dispersione

gocce d’acqua

40°

42°

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2. L’assorbimento e l’emissione (fluorescenza)2. L’assorbimento e l’emissione (fluorescenza)

)( )(n )( κ inn

si definisce:

κ2 κ 2 αc

k -1cm coefficiente di assorbimento

(caratteristico della sostanza)

nella:

)( zI ze 0I legge di d’Alambert

I0

I < I0

sostanza

z

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I0 I < I0sostanza

l

per misure su spessori finiti:

)( lI le 0I

L’assorbimentoL’assorbimento

da cui si ricava:

)(ln

1 0

l

I

l Icoefficiente di assorbimento [cm-1]

(caratteristico della sostanza)

si misura in densità ottiche (OD):0.3 OD I(z) = I0/21 OD I(z) = I0/10

2 OD I(z) = I0/100

T

1log

)(log A 10

010

l

I

IAssorbanza (del dato spessore di sostanza)

oppure:

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I0 I < I0

)(

)(log )A( 0

II

gas rivelatore

misura delle spettro di assorbimento misura delle spettro di assorbimento

in funzione della lunghezza d’onda in funzione della lunghezza d’onda

L’assorbimento e l’emissioneL’assorbimento e l’emissione

spettri di assorbimento

A

λ

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)( )(n )( κ inn

microscopicamente:

A) nei gas atomici (He, Ne, O, …)

Ei

transizioni atomiche

diseccitazione

eccitazione

(assorbimento)

stato metastabile

EfEi

Ef - Ei = E = s J 101.05 -34costante di Planck

assorbimento di un fotone (quanto di luce ) di frequenza :

emissione di un fotone con la stessa frequenza (fluorescenza)

L’assorbimento e l’emissioneL’assorbimento e l’emissione

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quindi nei gas atomici:

assorbimenti e emissioni alle frequenze

jj

E

si noti però che l’emissione spontanea avviene in tutte le direzioni:

I0 I < I0gas rivelatore

diminuendo l’intensità del fascio incidente

log )A( 0

II

L’assorbimento e l’emissioneL’assorbimento e l’emissione

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m)( λ

A

0.2 0.30.1 0.4

spettri di assorbimentospettri di assorbimento

nei gas atomici:

assorbimenti e emissioni alle frequenze

jj

E

spettri di assorbimento a righe da transizioni atomiche (in genere nell’UV)

jjj

hcc

E

2

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B) gas molecolari (H2, O2, CO2, …) liquidi e soluzioni liquide di composti

transizioni molecolari con livelli energetici rotovibrazionali

(1 m = 104 cm-1 )4000 3500 3000 2500 2000 1500 1000

Wavenumber (cm-1)

1.6

1.4

1.2

1

.8

.6

.4

.2

0

-.2

Ab

sorb

an

ce

ammoniaca

4 5 103lunghezza d’onda (m)

U

cm

10000 m

1

spettri di assorbimentospettri di assorbimento

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4000 3500 3000 2500 2000 1500 1000

Wavenumber (cm-1)

1.2

1

.8

.6

.4

.2

0

Ab

sorb

an

ce

4(m) 5 103

metano

© Galactic Industries Corporation,395 Main Street,Salem,NH 03079,USA

4000 3500 3000 2500 2000 1500 1000

Wavenumber (cm-1)

2

1.5

1

.5

0

Ab

sorb

an

ce

4(m) 5 103

anidride carbonicaCO2

spettri di assorbimento: gas molecolari, liquidispettri di assorbimento: gas molecolari, liquidi

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Nicotina (C10H14N2)

4(m) 5 1034000 3500 3000 2500 2000 1500 1000

Wavenumber (cm-1)

1.4

1.2

1

.8

.6

.4

.2

0

Abs

orb

ance

spettri di assorbimento: gas molecolari, liquidispettri di assorbimento: gas molecolari, liquidi

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più in generalenell’infrarosso:

schema di misura

spettri di assorbimento: gas molecolari, liquidispettri di assorbimento: gas molecolari, liquidi

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e nell’ultravioletto:

spettri di assorbimento: gas molecolari, liquidispettri di assorbimento: gas molecolari, liquidi

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C) solidi cristallini

“bande di energia”

assorbimenti “a soglia”

U

banda di valenza

banda di conduzione

ET

E

A

soglia di assorbimento

TE λ

A

soglia di assorbimento

spettri di assorbimento: solidi cristallinispettri di assorbimento: solidi cristallini

Page 17: Cap. VI Proprietà ottiche dei materiali e sorgenti luminose 1. La dispersione 2. Assorbimento e emissione 3. Diffusione (scattering) 4. Sorgenti luminose

spettri di assorbimento: solidi cristallinispettri di assorbimento: solidi cristallini

visibile

solidi cristallini“bande di energia”

assorbimenti “a soglia”

E

A

soglia di assorbimento

TE

m

24.1 eV

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solidi cristallini

“bande di energia”

assorbimenti “a soglia”

spettri di assorbimento: solidi cristallinispettri di assorbimento: solidi cristallini

m

24.1 eV

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3. La diffusione (scattering)3. La diffusione (scattering)

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La diffusione (scattering)La diffusione (scattering)

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La diffusione (scattering)La diffusione (scattering)

in un mezzo trasparente una sospensione di centri di diffusioneche sono raggiunti da un’onda e.m.

se d << λ ogni particella si comporta come un dipolo oscillante nella direzione del campo

polveri,gocce,particolati,ecc.

E0(t)

d

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rHES ˆε

π

θω 23

02

220

4

23 rc

sinp

il flusso d’energia del singolo dipoloil flusso d’energia del singolo dipolo

si ricordi: il dipolo oscillantesi ricordi: il dipolo oscillante

p

x

y

z

r

S

p

x

y

z

S()

il flusso di energia è radiale, ma:

θ

2

2

r

sin S

non è un’onda sfericanon è un’onda sferica

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per molti dipoli:

lo scatteringlo scattering

si noti la dipendenza da e da λ

E0

y

k

I()

scattering di Rayleigh(di luce non polarizzata)

per d << λ/2π si applica il modello di Rayleigh

E (t)

4

220

62

2

2 θcos1 d

2n

1n

EN

I θ) ,(rS

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luce non polarizzataE (t)

scattering di Rayleighscattering di Rayleigh

y

k

verticale

polarizzazione lineare

z θ

parzialmente polarizzata

vert.

inoltre si noti la polarizzazione della luce diffusa

parzialmente polarizzata

orizzontale

d << λ/2π

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scattering di Rayleighscattering di Rayleigh

Integrando su tutti i troviamo la:

sezione d’urto per scattering

2

2

2

4

65

2

1

3

2

n

nds

che produce un’attenuazione per scattering:

)( zIzse

0I legge di d’Alembert

I0

z

Sostanza diffond. I < I0

d << λ/2π

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lo scatteringlo scattering

lo scattering va con 4, per questo il cielo è blu e i tramonti sono rossi

di giorno

alti strati dell’atmosfera

Terra

2

2

2

4

65

2

1

3

2

n

nds

d << λ/2π

al tramonto

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Effetti dello scattering di RayleighEffetti dello scattering di Rayleigh

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Effetti dello scattering di RayleighEffetti dello scattering di Rayleigh

nei liquidi si definisce scattering di Tyndall

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per d λ si applica la teoria di Mie (completa, valida per ogni d)

1) maggiore dipendenza angolare

2) praticamente indipendente da λ (acromatico)

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entrambi i processi sono spesso presenti:

azzurro più chiaro

blu scuro

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L’occhio umano: sensori e sensibilitàL’occhio umano: sensori e sensibilità

Umor vitreo

3 tipi di coni

teoria del tri-stimolo per la percezione del colore

Curve di sensibilità

120.000.000 dibastoncelli

(visione notturnaacromatica)

7.000.000 di coni

(visione diurna cromatica)

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Grandezze radiometriche

Grandezze fotometriche

Intensità radiante

W/sr 

Intensità luminosaCandela (cd)

Potenza radiante(Flusso radiante)

W

Potenza luminosalumen (lm)

[cd sr]

Energia radianteJ

Energia luminosalumen s

RadianzaW sr -1 m-2

LuminanzaNit [cd m-2]

EmettenzaW m-2

Emettenza luminosa(illuminanza) lux (lx)

[cd sr m-2]

 Candela (S.I.): intensità luminosa in una data direzione di una sorgente monocromatica con frequenza 5401012 Hz e con intensità radiante in quella direzione di 1/683 W sr –1 (ovvero emette un totale di 4lumen)

IrradiamentoW m-2

Illuminamentolux (lx)

[cd sr m-2]

Misurano l’intera potenza radiantee le grandezze derivate

Misurano la parte della potenza radiantepercepita come luce

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.

, .

Palmer gives the following examples: laptop computer screens 100 to 250 nits, while those which are sunlight-readable must have more than 1000 nits. Typical CRT monitors are said to have luminances of 50-125 nits.

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I appello di Settembre 2004

cm 8.9 '

'

1

'

1

1

ss

ssf

fss

50 24

1200

'

'

y

y

s

sm

lux 463 m 8.12.1

lumen 1000 ailluminanz

2

3) Una diapositiva di formato 24 mm 36 mm deve essere proiettata su uno schermo di 1.20 m per 1.80 m posto ad una distanza di 5.00 m dal proiettore. Determinare: (a) che tipo di lente (singola) occorre usare e con quale lunghezza focale per coprire esattamente lo schermo con l’immagine (disegnare lo schema del sistema); ( b) quale sarà la distanza lente-diapositiva; (c) se il proiettore produce una potenza luminosa di 1000 lumen, che illuminamento si avrà sullo schermo?

(a) lente convergente secondo lo schema:

F

F’

cm 10 50

m 5 distanza s

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Sorgenti luminoseSorgenti luminose

2) Illuminazione generale a luce bianca (e risparmio energetico)

Negli USA per illuminazione si utilizza il 22% dell’elettricità prodotta, ovvero l’8.3 % di tutta l’energia utilizzata

il 40% di tale potenza elettrica è utilizzata in lampade ad incandescenza con efficienze luminose minori del 5 %

Efficienza luminosa Potenza radiante [Watt]

Potenza luminosa [lumen]

1) Sorgenti specifiche e colorate (displays, monitor, telecom., ecc)

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Category 

Type 

Overallluminous efficacy

(lm/W)

Overallluminous efficiency[2]

Combustion candle 0.3 0.04%

Incandescent 100 W tungsten incandescent (220 V)

18 2.6%

quartz halogen (12–24 V) 24 3.5%

Fluorescent T8 tube with electronic ballast 80–100 [ 12–15%

T5 tube 70–100 10–15%

Light-Emitting Diode

white LED 10 to 90 1.5–13%

white OLED 102 15%

Prototype LEDs up to 150 up to 22%

Gas discharge High-pressure sodim lamp 150 22%

low-pressure sodim lamp 183 up to 200 27–29%

Theoretical maximum

683.002 100%

Efficienza luminosa di vari tipi di sorgenti

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Sorgenti luminoseSorgenti luminose

A) sorgenti termiche

Lampade a incandescenza (normali, alogene)

bassa efficienza energetica (< 5% 18 lm/W)fragilitàdurata limitata

0.3 m < emiss < 2 mspettro di corpo nero a 2800 - 3000 K

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Sorgenti luminoseSorgenti luminose

B) a scarica di gasLampade al Neon, Xenon (laboratorio), vapori di Mercurio (germicida), di Sodio (illuminaz. stradale), ecc.

spettro “a righe” di emissione caratteristico del gas

luce quasi monocromaticapoco naturale e poco gradevole

alta efficienza energetica (30% 200 lumen/W per il Sodio) ma….

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Sorgenti luminoseSorgenti luminose

C) a emissione fluorescente da scarica

lampade a basso consumo (tubi a vapori di sodio, mercurio,, ecc.

spettro a larghe bande di emissione

materiale fluorescente (fosfori)

alta efficienza (15% 90 lm/W)e luce “bianca” naturale e gradevole

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Sorgenti luminoseSorgenti luminose

D) elettroottiche

Diodi LED (Light emitting Diode) e Organic Led (OLED)

spettro a larghe bande di emissione

- alta efficienza (20% 200 lumen/W ) e luce di diversi colori-alta durata, robustezza,-miniaturizzazione

giunzione di semiconduttori(Ge, Si, GaAs, InP, ecc.)

i i

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Sorgenti luminoseSorgenti luminose

E) LASER

Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation

mezzo fluorescente

specchioR = 95 %

specchioR = 100 %

fascio laser

alta efficienza e altissima intensità (MW/cm2 - GW/cm2)luce con corenza spaziale (fasci collimati) e con coerenza temporalepossibilità di modulare l’intensità

luce di pompa

fluorescenza fluorescenza amplificata

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alcune definizioni:

- tinta (hue):

L’occhio umano: percezione del coloreL’occhio umano: percezione del colore

rossobluverde arancio

- colore: bottiglia, prato, scuro, ecc

ecc.

250

saturazione:

brillanza, luminosità(chiarezza):

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colori spettrali

632 nm514 nm

ecc.

rosamarrone lilla bianco

L’occhio umano: percezione del coloreL’occhio umano: percezione del colore

colori non spettrali

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L’occhio umano: percezione del coloreL’occhio umano: percezione del colore

il cerchio di Newton

colori spettrali

250 anni dopo:il diagrama di cromaticitàCIE 1931

Uno standard (campione) per la percezione umana del colore

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L’occhio umano: percezione del coloreL’occhio umano: percezione del colore

Uno standard (campione) per la percezione umana del colore

Colori spettrali

anno 1931(revis. 1960, 1976)

zona del Bianco

saturazione

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coord. cromatiche:x, y, Y(luminosità) X, Y, Z

Spazio del colore

proprietà del diagramma CIE 1931proprietà del diagramma CIE 1931

diagramma CIE 1931

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proprietà del diagramma CIE 1931proprietà del diagramma CIE 1931

mescolanza dei colori:

i colori ottenuti da sintesi additiva a pesi variabili sono sulla congiungente

mescolando i tre colori-vertice (colori primari) si ottengono tutti quelli all’interno

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L’occhio umano: percezione del coloreL’occhio umano: percezione del colore

definendo come primari RGB: Red (700 nm)Green (546 nm)Blue (435. 8 nm)

si riesce a produrre quasi tutti i colori percepiti:

RGB C

RGB

come nei monitor PC, TV, ecc.

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R1) A una distanza incognita d da una sorgente di onde radio che opera alla frequenza di 109 Hz ed emette uniformemente in tutte le direzioni (isotropicamente) con una potenza complessiva P = 100 kW, si misura un’ampiezza per il campo magnetico dell'onda B0 = 10-8 T. Determinare: (a) l’ampiezza del campo elettrico alla stessa distanza (b) l’intensità della radiazione alla stessa distanza; (c) la distanza a cui ci si trova dalla sorgente; (d) il modulo del vettore d’onda k della radiazione; (e) l’intensità della radiazione alla distanza D = 10 km dalla sorgente.

V/m 3 v 000 cBBE m

mW 21 Z2

20

20

EdI

4π P 2dI m 188 4π

P

Id

m .30 λ0 c 1

0m 9.20

λ

π2 k

Esercizi di ricapitolazione

m

W 9.67 D4

P

D D 22

2

ddII

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R2) Un sottile fascio di luce di potenza I0 = 10 mW incide normalmente sulla superficie piana di una lastra di vetro con indice di rifrazione n = 1.57, coefficiente di assorbimento = 1 cm-1 e di spessore t = 20 mm. Calcolare: (a) la potenza I del fascio all’uscita della lastra; (b) l’assorbanza complessiva della lastra.

II0

n

teII R)R)(1(1 0

Dalle relazioni di Fresnel per incidenza normale:

t

0.049 57.2

57.0 R

22

21

21

nn

nncon:

mW .221 0.49)-(1 R)-(1 210

20

21 eIeII t

O.D. 91.0 T

1log log A 10

010

1

II

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R3) Sia data una lente sottile biconcava di vetro flint (indice di rifrazione n1 = 1.66) in aria con i raggi di curvatura delle superfici pari a R1 = 7 cm e R2 = 10 cm. Si traccino i raggi e si calcoli caratteristiche, posizione e ingrandimento dell’immagine della freccia oggetto posta a una distanza d = 12 cm dalla lente.

R2R1

cm 0.16 10

1

7

1

1

166.1

R

1

R

1

1 1-

212

21

n

nn

f cm 6.24 f

cm 4.1 24.612

1224.6 '

1

'

1

1

fs

sfs

fss

F

cm 0.34 '

'

s

s

y

ym immagine virtuale, dritta e rimpicciolita

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R4) La lente sottile pianoconvessa di figura è fatta con vetro con n = 1.57. Calcolare il raggio di curvatura R della superficie convessa affinché si produca un’immagine reale a ingrandimento unitario, come in figura di un oggetto, posto ad una distanza dalla lente di 20 cm.

1

1

)1( '

1

1

2112

RRn

ss

dall’equazione del costruttore delle lenti:

con: 1/R2 = 0

cm 5.7 2

57.02.0

2

)1( 12

ns

'

)1(' 12

1

ss

nssR

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R5) Si vuole costruire un telescopio riflettore Newtoniano in modo che lo specchio concavo (l’obiettivo) produca un’immagine reale della Luna di diametro d = 10 cm. Calcolare: a) quale raggio di curvatura R deve avere lo specchio; b) quale diametro minimo di apertura lineare 2h deve avere lo specchio per risolvere oggetti sulla Luna lunghi 200 m visti in luce con = 500 nm (diametro della Luna D = 3500 km, distanza Terra-Luna L = 360000 km)

ocularespecchio piano

F1

DL

D'

D f

s

smd

d

m 0.62 D

L22R

df

m .90 λL

2h h2

λ

L min

l

l

2h

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R6) Una lente convergente di lunghezza focale f1 = 20 cm è posta a una distanza d = 60 cm da una lente divergente con f2 = 30 cm. Un oggetto è situato a 60 cm dalla prima lente. Tracciare il diagramma dei raggi per determinare graficamente la posizione e la natura dell’immagine finale.

1 260 cm

60 cm

Immagine virtuale, rovesciata, rimpicciolita

F1 F2

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R7) Due onde piane monocromatiche con lunghezza d’onda 1 e 2 incidono normalmente su una fenditura larga D generando le rispettive figure di diffrazione sullo schermo posto a distanza L. Se è 1 = 400 nm, calcolare il valore 2 nel visibile affinché la figura di diffrazione della seconda onda abbia un minimo di intensità coincidente con il terzo minimo di intensità della figura a 1

D

L

D

λ3 1

min1 Ly

D

λ3

D

λ 12

min LmLy nm.... 600 nm, 004 nm 1200

λ 2 m

dalla legge di diffrazione di Fraunhofer:

D

λ min mLy

D

λ 2

min2 mLy

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cm 8.9 '

'

1

'

1

1

ss

ssf

fss

50 24

1200

'

'

y

y

s

sm

lux 463

m 8.12.1

lumen 1000 ntoilluminame

2

R8) Una diapositiva di formato 24 mm 36 mm deve essere proiettata su uno schermo di 1.20 m per 1.80 m posto ad una distanza di 5.00 m dal proiettore. Determinare: (a) che tipo di lente (singola) occorre usare e con quale lunghezza focale per coprire esattamente lo schermo con l’immagine (disegnare lo schema del sistema); ( b) quale sarà la distanza lente-diapositiva; (c) se il proiettore produce una potenza luminosa di 1000 lumen, che illuminamento si avrà sullo schermo?

(a) lente convergente secondo lo schema:

F

F’

cm 10 50

m 5 distanza s

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R9) Si scriva l’espressione delle componenti del campo elettrico di un’onda monocromatica di lunghezza d’onda e polarizzata ellitticamente che si propaga lungo la direzione y in un mezzo con indice di rifrazione n.

ty,Ex

ty,Ez

ω cos 0 tkyE x 2

cos 2

2

cos 00

tn

cyEt

n

cyE xx

2

s 2

2

s ω s 000

tn

cyenEt

n

cyenEtkyenE zzz

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E) Che colore si vedrà guardando verso il mezzo diffondente rispettivamente lungo x, y, z?

luce bianca polarizzata y

E (t)

y

k

x

z

mezzo diffondente

D) Come è definito il parametro “f-number” di un sistema ottico?

C) Cosa è il lux e come è definito?

B) Cosa implica l’approssimazione parassiale?

A) Scrivere la forma Newtoniana dell’equazione delle lenti specificando il significato dei termini