bull compuprintpagemaster 1625

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Bull Compuprint PageMaster 1625 di Paolo Ciardelli .................... ~ on sono a conoscenza di quando ~ l'albero evolutivo della tecnologia divise il ramo delle fotocopiatrici da quello delle stampanti laser, ma di certo le prime esistevano da più tempo. Una prima evoluzione era avvenuta con l'avvento del cannone laser a scapi- to delle fotocopiatrici a liquido o a carta chimica. Le stampanti a non impatto di pagina laser o led quindi sono nate sfruttando, con opportuni adattamenti riguardanti la sezione elettronica di input dei dati, il processo elettrostatico, già ampiamen- te utilizzato nelle fotocopiatrici. Questa tecnologia sfrutta le proprietà di alcuni materiali (detti foto conduttori) di comportarsi in modo elettricamente diverso se al buio o esposti ad una sor- gente luminosa. 188 In particolare il materiale foto condut- tore opportunamente caricato elettro- staticamente viene esposto alla luce in maniera selettiva, permettendo così la formazione di un 'immagine (elettrica) della figura (o testo) da stampare. A questo punto viene applicato un to- ner secco che si incolla alle zone cari- che del materiale foto conduttore per essere poi trasferito sul supporto di stampa, dove viene fissato attraverso un processo di fusione che avviene me- diante calore, pressione od entrambi. La differenziazione tra tecnologia la- ser e tecnologia led sta nelle modalità con cui avviene l'esposizione alla luce del materiale foto conduttore (che rico- pre quello che è normalmente definito tamburo). Nella prima, la proiezione sul foto conduttore dell'immagine da riprodurre avviene attraverso le scansioni modulari del raggio laser, mentre nella tecnologia led esiste una matrice di diodi che pos- sono essere selettivamente attivati creando così l'immagine da proiettare sul tamburo. Elemento importante nella differen- ziazione tra i diversi modelli della fami- glia delle stampanti non ad impatto di pagina è determinata anche dal tipo di toner e sviluppatori utilizzati; esistono infatti stampanti in cui sono due le parti di consumo (di ricambio) periodicamen- te da sostituire (cartuccia del toner e unità foto conduttrice o tamburo) ed al- tre in cui invece la soluzione adottata prevede l'adozione di una cartuccia spe- ciale che contiene tutte le parti di con- sumo della macchina, ed in particolare MCmicrocomputer n. 136 - gennaio 1994

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Page 1: Bull CompuprintPageMaster 1625

BullCompuprint PageMaster 1625

di Paolo Ciardelli....................

~ on sono a conoscenza di quando~ l'albero evolutivo della tecnologia

divise il ramo delle fotocopiatricida quello delle stampanti laser, ma dicerto le prime esistevano da più tempo.

Una prima evoluzione era avvenutacon l'avvento del cannone laser a scapi-to delle fotocopiatrici a liquido o a cartachimica.

Le stampanti a non impatto di paginalaser o led quindi sono nate sfruttando,con opportuni adattamenti riguardanti lasezione elettronica di input dei dati, ilprocesso elettrostatico, già ampiamen-te utilizzato nelle fotocopiatrici.

Questa tecnologia sfrutta le proprietàdi alcuni materiali (detti foto conduttori)di comportarsi in modo elettricamentediverso se al buio o esposti ad una sor-gente luminosa.

188

In particolare il materiale foto condut-tore opportunamente caricato elettro-staticamente viene esposto alla luce inmaniera selettiva, permettendo così laformazione di un 'immagine (elettrica)della figura (o testo) da stampare.

A questo punto viene applicato un to-ner secco che si incolla alle zone cari-che del materiale foto conduttore peressere poi trasferito sul supporto distampa, dove viene fissato attraversoun processo di fusione che avviene me-diante calore, pressione od entrambi.

La differenziazione tra tecnologia la-ser e tecnologia led sta nelle modalitàcon cui avviene l'esposizione alla lucedel materiale foto conduttore (che rico-pre quello che è normalmente definitotamburo).

Nella prima, la proiezione sul foto

conduttore dell'immagine da riprodurreavviene attraverso le scansioni modularidel raggio laser, mentre nella tecnologialed esiste una matrice di diodi che pos-sono essere selettivamente attivaticreando così l'immagine da proiettaresul tamburo.

Elemento importante nella differen-ziazione tra i diversi modelli della fami-glia delle stampanti non ad impatto dipagina è determinata anche dal tipo ditoner e sviluppatori utilizzati; esistonoinfatti stampanti in cui sono due le partidi consumo (di ricambio) periodicamen-te da sostituire (cartuccia del toner eunità foto conduttrice o tamburo) ed al-tre in cui invece la soluzione adottataprevede l'adozione di una cartuccia spe-ciale che contiene tutte le parti di con-sumo della macchina, ed in particolare

MCmicrocomputer n. 136 - gennaio 1994

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del foto conduttore, del toner, e deglialtri accessori necessari per il processo(corona, contenitore per il toner resi-duo, ecc.).

Occupiamoci dunque dopo questa in-troduzione del sistema di stampa laserdella Bull Compuprint PageMaster 1625che rappresenta l'ammiraglia dell'offer-ta non ad impatto della Bull Compu-print.

Tre brevetti treAlla base della tecnologia della Bull

Compuprint PageMaster 1625 ci sonoben tre brevetti. Due riguardano la riso-luzione virtuale, che raggiunge la vettadei 1500x1500 dpi (dot per inch) eduno che incrementa in maniera sensibi-le le prestazioni del processare(un'evoluzione elettronica nella parte dicontrollo basata su un RISC a 32 bit co-me l'AMO 29000) A ciò va aggiunto illinguaggio di descrizione del PostScriptAdobe livello 2 (studiato per la miglioreresa del colore e che qui viene sfrutta-to per la trasmissione dei dati in manie-ra compressa e quindi più veloce), laconnessione a reti locali, la stampa induplex (fronte retro) di serie.

La capacità di stampa è notevole:sedici pagine minuto, con un'attesa dicirca 11 secondi per la prima copia.Questo la pone come la giusta scelta asupportare quei contesti dove si produ-cono elevati volumi di stampa (manuali-stica, laboriose presentazioni, ecc.) ogli ambienti dove, per i numerosi picchidi lavoro, si verificano sovente dei collidi bottiglia nell'output dei documenti.La sua versatilità la rende inoltre idealeper interpretare il ruolo di risorsa comu-ne in ambienti di rete.

Le dimensioni sono abbastanza no-tevoli (circa di 40x45x21 cm) ed il suopeso è di 21 kg. Un ingombro di cui bi-sogna tener conto visto lo sforzo perpoterla trasportare, prima di pensareall'alloggiamento su di un piano di lavo-ro. Il manuale tiene a precisare che bi-sogna tener conto di altri 10 cm da la-sciar liberi sui lati per facilitare l'acces-so alle operazioni ed alla circolazionedell'aria.

A differenza di molte stampanti dipagina, la Bull Compuprint PageMaster1625 presenta il suo vassoio di uscitadella carta sulla parte laterale destra equello di alimentazione, sia manualeche automatica nella parte superioresinistra. L'alimentazione stessa è sup-portata da uno o due cassetti (il secon-do è opzionale) della capacità di 250fogli.

Per accedere alla sostituzione o in-stallazione del tamburo bisogna alzare ilcoperchio centrale e sollevare un bel

MCmicrocomputer n. 136 - gennaio 1994

Bull Compuprint PageMaster 1625

Produttore:Sull Compuprint ItaliaVia M. Gioia 70, 20185 MilanoTel.: 02/67793015

Prezzo (IVA esclusa):Sull Compuprint PageMaster 1625 Lit. 5.700.000

po' di meccanica. Per il toner il discor-so è a parte. Aperto uno sportello cen-trale il cilindro si inserisce facilmente inun foro e tramite una leva compresa

/

Pannello dei comandi con display ad una riga.

PROVA

BULL COMPUPRINT PAGEMASTER 1625

nel cilindro si apre la fuoriuscita dellapolvere nera (meglio identificato comepolverino di carbone sulla Gazzetta Uffi-ciale n. 4 del 7 gennaio del 1993). Dapossibili e spiacevoli inconvenienti aivestiti ed all'ambiente ci pensa una bu-stina di plastica fornita con il kit di ri-cambio del toner.

Nella parte posteriore troviamo sia levarie interfacce d'uso, seriale e paralle-la, che la presa di alimentazione da rete.

Nella parte anteriore è presente unaregolazione del contrasto di stampa edil display dei comandi. Questo si com-pone di una sola riga di messaggi ed ipulsanti sono del tipo a bolla (in tuttosei). Sono presente in tono minore madi sicuro effetto quattro spie che moni-torano lo stato (on line, duplex, data emanual).

La Bull Compuprint PageMaster

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PROVA

BULL COMPUPRINT PAGEMASTER 1625

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CompuprBullNon sono a conoscenza di qutecnologia divise il ramo dstampanti laser, ma di certUna prima evoluzione era ava scapito delle fotocopiatrLe stampanti a non impattosfruttando, con opportuni a,elettronica di input dei daampiamente utilizzato nelleQuesta tecnologia sfrutta lfotoconduttori) di comportalo.buio o esposti ad una soIn particolare il materialeelettrostaticamente viene esposto alla luce in maniera seIpermettendo così lo.formazione di una immagine (elettrica)figura. (o testo) da stampare.

Prove di stampa: si noti la possibilità di stampare in dupex.

190 MCmicrocomputer n. 136 - gennaio 1994

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Le porte di comunicazione.

PROVA

BULL COMPUPRINT PAGEMASTER 1625

Lo sportello che cela la cartuccia del toner.

1625 colloquia con l'utente in cinquelingue, per cui anche in italiano oltreche in inglese. Con le vari opzioni delmenu di configurazione lavoro è possi-bile praticamente intervenire su tutte lefunzioni della macchina, dalla program-mazione del linguaggio da usare per lastampa (Emulazione HP LaserJet IIIDresidente o PostScript PDL e IBM Pro-Printer 4202/Epson EX-800 entrambiopzionali) alla scelta della porta da usare

(parallela o seria le) la grandezza del fo-glio di carta, l'alimentazione della stes-sa, ecc.

Forti volumi di stampaCon questo modello, Compuprint en-

tra in competizione in un segmento,quello delle PNPP (Page printer Non-im-pact Plain Paper) con una capacità distampa superiore alle 14 ppm (pagine

per minuto), un mercato ad altissimacrescita nel quale gli analisti calcolanoinfatti che la vendita in Europa passeràdalle 53.000 unità del 1992 alle 133.000del 1995, con un tasso medio di incre-mento di oltre il 30% annuo. La Page-Master 1625 sottolinea ulteriormente lecapacità di competere a livello interna-zionale del Centro di Ricerca Bull di Pre-gnana. Questa stampante infatti incor-pora una serie di tecnologie originali

Internodella stampante.

MCmicrocomputer n. 136

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Particolaredel tamburo.

Una lerna lecnologlca azzeccata

192

che evidenziano il notevole differenzialecompetitivo dell'Hi-Tech made in Italy.

La velocità di elaborazione si traducein una gestione ottimale dei linguaggievoluti, in special modo quelli che si so-no imposti come punto di riferimentoqualitativo per le stampanti non ad im-patto.

Compreso nella dotazione di basedella PageMaster 1625 è il PCL5 (Prin-ter Commands Language 5), un linguag-gio de facto standard, in grado di incre-mentare le performance della stampan-te con una serie di funzionalità che van-no dalla stampa di grafica vettoriale(HP-GL/2) alla possibilità di stamparefont outline scalabili e bitmap, dalla pos-sibilità di dirigere la stampa in più orien-tamenti e direzioni sulla stessa pagina equella di utilizzare i comandi di graficabitmap compressa.

L'opzione di maggior rilievo è il Post-Script Adobe Level 2. Con questa opzio-ne si aggiungono 39 Font.

Il trattamento della carta è ai massi-mi livelli. È possibile gestire fino a 500fogli (250 per cassetto) che grazie al du-plex si possono quindi stampare fino a1.000 pagine senza preoccuparsi del-l'alimentazione.

Dunque il prezzo, cinquemilioni e set-tecentomila lire, per il modello base conun solo cassetto e due Mbyte di RAM,può sembrare alto? No, sarebbe comechiedere il prezzo di una Mercedes etrovarlo eccessivo. fA!5

MCmicrocomputer n. 136 - gennaio 1994

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CONCESSIONARIO JEPSSEN ITALIAVia Vitruvio, 37 - 20124 Milano - Tel. (02) 29520180 - Tel/Fax (02) 29520184

ORARIO di APERTURA: lunedì 15.00-19.30 - da martedì a sabato 9.00-12.30/ 15.00-19.30COME TROVARCI: siamo a 250 m dalla Stazione Centrale FS (MM2) e a 400 m da P.zza Lima (MMl)

PC VESA Local Bus - Serie 500

555.000

832.000

689.000

967.000

1.300.000

1.350.000

1.410.000

HARD DISK120 MB AT-BUS 350.000

250 MB AT-BUSCONNER 450.000

350 MB AT-BUSCONNER 549.000545 MB AT-BUSCONNER 995.000

545 MB SCSI E 1.3GB Telefonare

PROCESSORIIntel 486DXl33 MHz

Intel 486DXl50 MHz

Intel 486DX2/50 MHz

Intel 486DX2/66 MHz

PC VESA L.B.500 Desk

500 Mlni-Tower

500 Big- Tower

256 K cache - 3 slot Vesa LocalBus - chip oscillatore multifre-

quenza - smt - 4Mb ram espan-dibile 32 Mb - 2 porte seriali

RS232 - 1 parallela - ControllerVesa LB 2FDD/2 HDD IDE - SVGA

1MB espandibile 2MB Vesa LB1280x1024 16.8M colori

Windows accelerator - 1FDD1.44mb Sony - alimentatore 250

Watt - software in dotazione MS-DOS 6.0, Windows 3.1 e Utility

di sistema a:

NOTEBOOK ASTL.2.059.000

386SX- 4 Mb RAMNOTEBOOK TOSHIBAT1850 L.2.099.000

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ed elettronici.Basta inserire la scheda nel tuocomputer ed attivare le oppor-tune funzioni tramite muose,

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463.000520.000599.000890.000

1.260.000830.000

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